I CONSUMI E VARIABILI CORRELATE. LE INDAGINI IN ITALIA
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1 I CONSUMI E VARIABILI CORRELATE. LE INDAGINI IN ITALIA
2 CONSUMI*, REDDITO**, RISPARMIO; SENTIMENT E FIDUCIA (G. KATONA) Le attese sul ruolo degli 80 euro Consumi: Finali interni: relativi al territorio nazionale da parte di residenti e non residenti nazionali: effettuati esclusivamente dai residenti, anche fuori dall Italia (p. 371, Annuario Istat 2014): includono anche autoconsumi, beni forniti dal datore di lavoro, fitti figurativi. Ci si riferisce al momento dell acquisto, a prescindere dal consumo effettivo e dal pagamento 2
3 CONSUMI*, REDDITO**, RISPARMIO; SENTIMENT E FIDUCIA (G. KATONA) ** Conclude l ISTAT, 28/5/2014, che la contrazione dei consumi è superiore a quello del reddito disponibile. Quindi nelle famiglie si decide di riportare a livelli più elevati la quota di risparmio. Giudizio sulla situazione economica nel 2014: Soddisfazione della vita in complesso (14 anni e oltre): Molto peggiorata: 12.1% Un pò peggiorata: 35.3% 6,8 (0 10) Mediana : 7.7% 0-5: 18.8% 3
4 CONSUMI*, REDDITO**, RISPARMIO; SENTIMENT E FIDUCIA (G. KATONA) John M. Keynes ed i modelli formali per spiegare le scelte di consumo correnti delle famiglie. In funzione del reddito corrente. C t < Y t da cui dc t dy t è positiva e inferiore all unità In prosieguo di tempo è emerso che i consumi variano con sfasamento temporale rispetto a Y 4
5 CONSUMI*, REDDITO**, RISPARMIO; SENTIMENT E FIDUCIA (G. KATONA) Ipotesi Modigliani-Brumberg C=aY + bw Lavoro corrente Ricchezza netta Modigliani: Scelte di consumo funzione di prospettive di reddito di lungo periodo Katona: Sentiment ed indice di fiducia 5
6 LE STIME DELLA POVERTÀ Dalla indagine ISTAT sui consumi si traggono elaborazioni per stimare la incidenza della povertà nel nostro Paese (Rapporto annuale, 28 maggio 2014, pp. 174 e seguenti) Povertà Assoluta: spesa minima necessaria per un paniere di beni e servizi essenziale ad uno standard di vita minimamente accettabile Povertà Relativa: definita sulla base di una soglia definita dall International Standard of Poverty Live. Il riferimento è la famiglia di due componenti e la spesa per consumi prescelta è media pro capite del Paese. Si applica una scala di equivalenza per le famiglie di ampiezza diversa da 2. In Italia è stata individuata negli anni 80. 6
7 LE STIME DELLA POVERTÀ Dimensioni Scala di Scala di povertà Pro capite della Famiglia equivalenza relativa - euro mensili al dì 1 0, , , , ,
8 LE STIME DELLA POVERTÀ Povertà assoluta: ascritta all 8% delle famiglie (11,3% nel Mezzogiorno), per il 10% delle persone, pari a Povertà relativa: riguarda il 12,6% delle famiglie, quindi 3.230mila nuclei, per mila persone. 8
9 LE STIME DELLA POVERTÀ Tali numeri sarebbero ancora più preoccupanti al netto dei trasferimenti sociali (pensioni, buoni per la celiachia, sgravi per l asilo gratuito al 3 figlio, ecc.) Il rischio di povertà è elevatissimo in Italia Peggio stanno soltanto Portogallo, Romania, Bulgaria 9
10 L INDAGINE ISTAT SUI CONSUMI La indagini ISTAT si estende a tutte le regioni, con un campione a due stadi: il primo è rappresentato dai comuni, il secondo dalle famiglie. Queste ultime sono estratte casualmente dalle liste anagrafiche, con un nominativo candidato a far parte del campione ed altri tre per eventuali sostituzioni. Nelle indagini sono annualmente coinvolti 476 comuni e famiglie ogni mese per un totale annuo di
11 L INDAGINE ISTAT SUI CONSUMI La rilevazione prevede un primo contatto diretto a domicilio, da parte di un intervistatore munito di PC, con registrazione di un primo set di dati. Viene consegnato un diario per la compilazione giornaliera della spesa da parte di tutti i componenti la famiglia, relativamente ad un periodo di 14 giorni: quando è il caso si fornisce anche un taccuino per gli autoconsumi. 11
12 L INDAGINE ISTAT SUI CONSUMI L intervistatore visita nuovamente la famiglia a metà periodo per accertarsi che le registrazioni siano effettuate e siano sostanzialmente corrette. Conclusosi l intervallo di tempo di 14 giorni, nella prima settimana del mese successivo ha luogo il ritiro del diario che sarà trascritto su PC, con una intervista conclusiva di riepilogo. 12
13 L INDAGINE ISTAT SUI CONSUMI Questa conterrà le spese per: abitazione, mobili, trasporti, salute, spettacoli, tempo libero, istruzione, ecc. Per beni durevoli ci si riferisce agli ultimi tre mesi ed oltre. Gli errori di campionamento valutati in termini di spesa media mensile sono pari a 0,6% sul totale Italia, 0,8% al Nord; 1,5% al Centro; 1,1% nel Mezzogiorno 13
14 L INDAGINE ISTAT SUI CONSUMI La spesa media mensile per famiglia è di 2359 euro (2013). Sono rilevanti le differenze tra macroaree: euro al Centro-Nord; nel Mezzogiorno. La discrepanza è quindi pari a 500 euro, ossia al 21% della media. Le categorie sono inevitabilmente aggregate. Es. salumi, biscotti e merendine, bibite, ecc. 14
15 L INDAGINE ISTAT SUI CONSUMI I risultati delle indagini sui consumi realizzate dall Istat sono utilizzate per gli indici dei prezzi (paniere) e la contabilità nazionale. Sono pubblicate a distanza di tempo, ossia 1 anno. Non considerano il dettaglio per EAN e soprattutto tralasciano le marche. Su questi cruciali aspetti per le imprese produttrici e distributrici esistono indagini continuative o panel, con dati disponibili a cadenze ravvicinate (due settimane o meno), realizzate da importanti istituti privati quali Nielsen, IRI, Gfk-Eurisko 15
16 LE INDAGINI SUI CONSUMI REALIZZATE DAGLI ISTITUTI PRIVATI Dal 1968 sulle Famiglie; Diario cartaceo giornaliero autocompilato, per 14 giorni; Spesa in Euro; Non sono rilevate: marche, quantità, promozioni. 16
17 LE INDAGINI SUI CONSUMI REALIZZATE DAGLI ISTITUTI PRIVATI Registrazioni su microcomputer Codice EAN, quantità, fonte dell acquisto, prezzo, modalità di pagamento In promozione o no 17
18 LE INDAGINI SUI CONSUMI REALIZZATE DAGLI ISTITUTI PRIVATI Total Source Panel Barcode Scanner 18
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