STIMA DEI VALORI DEL BOSCO

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1 PIANO FORESTALE TERRITORIALE DI INDIRIZZO AMBITO ALTA VALLE ARROSCIA SINTESI RELAZIONE DI PIANO APPENDICE 8 STIMA DEI VALORI DEL BOSCO ATTITUDINI E FUNZIONIPREVALENTI DEI COMPRENSORI BOSCATI Il processo di valutazione dell attitudine dei comprensori boscati è stata condotta utilizzando gli elementi descrittivi e i dati rilevati nelle aree in cui è stato effettuato il campionamento relascopico e mediante analisi territoriali effettuate tramite elaborazioni condotte sui database territoriali da software GIS. Questo strumento ha permesso di integrare tra loro le molteplici informazioni disponibili e acquisite nel corso delle indagini di campo, portando a definire in modo più completo ed oggettivo l attitudine potenziale dei soprassuoli forestali definita come segue: l attitudine potenziale di un bosco è la predisposizione del bosco stesso ad erogare in misura rilevante un particolare bene o servizio. Il bosco è potenzialmente predisposto ad assolvere differenti compiti o attitudini, quali la protezione dal dissesto, la tutela e la valorizzazione degli aspetti naturalistici, la produzione, la fruizione turistico ricreativa e didattica, la tutela paesistica e l igiene ambientale. Potenzialmente il bosco assolve tutti questi compiti, ma in base alle caratteristiche tipologico forestali del soprassuolo e alle caratteristiche stazionali e d uso del sito una può prevalere rispetto ad un altra. Tale prevalenza introduce e conduce alla definizione della destinazione funzionale del bosco in esame: - PROTETTIVA; - PRODUTTIVA; - NATURALISTICA; - PAESAGGISTICA; - TURISTICO RICREATIVA E DIDATTICA; - IGIENICO AMBIENTALE. La pluralità di attitudini attribuibili al bosco e la molteplicità di parametri utilizzabili nella valutazione rendono il processo di analisi dell attitudine di un comprensorio boscato estremamente complesso e articolato. La definizione dell attitudine potenziale e della destinazione funzionale dei boschi presenti sul territorio di studio è stata condotta utilizzando un metodo che potesse essere il più oggettivo possibile, basato sull analisi territoriale implementata da molteplici informazioni di diversa natura. La definizione della destinazione funzionale del territorio rappresenta una delle fasi di contenuto strategico più importante nella definizione del piano. Le tecniche e i procedimenti dell analisi multicriteriale possono fornire un supporto importante per razionalizzare e semplificare questo processo, consentendo anche l acquisizione di una maggiore consapevolezza per le decisioni finali e nelle scelte di indirizzo strategico del piano.

2 Il metodo prevede di definire la scelta migliore tra le diverse alternative decisionali, rappresentate dalle diverse funzioni che il bosco potrebbe essere destinato a svolgere in un determinato contesto storico e territoriale. Obiettivo della decisione Scelta della destinazione funzionale di un unità di territorio omogenea per caratteristiche stazionali e tipologico forestali La prima fase d analisi consiste nell elaborazione delle differenti informazioni territoriali raccolte (geomorfologiche, forestali, logistiche, idrauliche etc.) che hanno permesso la frammentazione del territorio in tessere omogenee. Successivamente, in base alle caratteristiche della tessera deve individuarsi la scelta migliore tra le diverse alternative decisionali, rappresentate dalle diverse funzioni che il bosco potrebbe svolgere in quel determinato contesto. Le differenti informazioni, ossia i diversi fattori e attributi da prendere in considerazione, possono essere ricondotte a due aspetti fondamentali: - attitudine del sito, determinato dalle caratteristiche fisiche, topografiche, economiche, del contesto geotopografico e vincolistico del territorio; - vocazione del tipo forestale, rappresentato dalla realtà biologica ed in particolare dalla formazione forestale che occupa quella determinata tessera di territorio. Entrambi questi due aspetti, con tutti gli attributi che li caratterizzano, sono generalmente da prendere in esame nel processo di zonizzazione funzionale. L attribuzione della reciproca importanza attribuibile ai due aspetti fondamentali (attitudine del sito e vocazione del tipo forestale) costituisce una fase di scelta strategica per definire l indirizzo gestionale del Piano. In generale, dare maggiore importanza all attitudine del sito rispetto alla vocazione del tipo forestale significa attuare una gestione maggiormente incisiva e tendenzialmente più modificatrice dello stato delle cose. La scelta contraria comporta azioni di piano più conservatrici ed assecondanti l evoluzione naturale dei soprassuoli. In quest ultimo caso la scelta può discostarsi poco dallo status attuale risultando, in alcuni casi, priva di contenuto pianificatorio. La scelta tra le alternative possibili si esplica tramite l attribuzione di un peso relativo all attitudine del sito e alla vocazione del tipo forestale.

3 Criteri di valutazione delle possibili alternative Attitudine del sito sulla base delle caratteristiche stazionali, del contesto geotopografico, ambientale e vincolistico Vocazione del tipo intesa come la potenzialità di un tipo forestale a svolgere una particolare funzione I pesi rappresentano, quindi, il meccanismo attraverso il quale il decisore, assegnando un importanza relativa ai criteri, definisce il livello di incisività dell azione gestionale. ATTITUDINI DEL SITO Le attitudini considerate sono state le seguenti: - ATTITUDINE PROTETTIVA; - ATTITUDINE PRODUTTIVA; - ATTITUDINE NATURALISTICA; - ATTITUDINE PAESISTICA; - ATTITUDINE TURISTICO RICREATIVA E DIDATTICA; - ATTITUDINE IGIENICO AMBIENTALE. Ad ogni tessera omogenea di territorio è stato attribuito un valore per ogni attitudine, in una scala di gradazione tra 0 e 10; quando l attitudine è pienamente espressa il valore è uguale a 10, quando espressa in forma meno rilevante un valore inferiore a 10 e quando assente 0. Il risultato è stata una prima suddivisione del territorio in zone o tessere omogenee rispondenti ad una o più attitudini. Nel Database cartografico sono contenute celle riportanti i valori di ciascuna attitudine per ogni zona o tessera. L attitudine del soprassuolo è stata definita in base alle sole caratteristiche stazionali, in modo tale da evidenziare, in questa prima analisi, le peculiarità della stazione. ATTITUDINE PROTETTIVA La funzione protettiva è propria di qualsiasi soprassuolo e consiste nella capacità diprotezione dai fenomeni di dissesto idrogeologico enella protezione delle risorse idriche sotterranee (falde, sorgenti). Nel primo caso, i boschi contribuiscono alla stabilità dei versanti e alla riduzione dell erosione del suolo ad opera di agenti atmosferici sia direttamente tramite l effetto consolidante degli apparati radicali e con intercettazione del materiale roccioso derivante da crolli o da colata detritica, sia indirettamente con azionedi regimazione delle acque, allungamento dei tempi di corrivazione, consolidamento del manto nevoso, ecc. Le caratteristiche del soprassuolo (composizione, governo, stadio evolutivo, trattamento, struttura etc.) concorrono a definire la propria capacità protettiva. Così, un bosco d alto fusto maturo potrà avere una maggiore capacità di ritenuta dei fenomeni valanghivi e franosi rispetto ad un bosco ceduo o ad un arbusteto, oltre che una maggiore capacità di ritenzione idrica, a livello del suolo, delle piogge meteoriche.

4 L attitudine protettiva risulta rilevante per tutte le formazioni forestali, siano esse d alto fusto, ceduo, o arbustive, situate in zone di dissesto idrogeologico, in zone soggette a fenomeni valanghivi,o poste lungo il reticolo idrografico delle incisioni vallive primarie e secondarie. Le informazioni utilizzate per la definizione dell attitudine protettiva sono date dai risultati degli elementi rilevati nei punti di campionamento, da sopralluoghi sul territorio e sono state estratte da cartografie tematiche quali il DEM (Digital Elevation Model) /DTM (Digital Terrain Model); il Database cartografico della Acclività (Classi di acclività), il Database cartografico dell Inventario dei Fenomeni Franosi (IFFI), i Database cartografici del Piano di Assetto Idrogeologico del Fiume Po (Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico del Fiume Po), le informazioni contenute nei Piani di Assestamento Forestale. Attribuendo a ciascun elemento un diverso peso nell attribuzione del valore dell attitudine protettiva si è potuto suddividere l intera superficie forestale in sei classi di attitudine: nulla, scarsa, moderata, discreta, buona ed elevata. L analisi condotta ha evidenziato che l attitudine protettiva è elevata per il 23% dell intero territorio boscato. La fascia di valore maggiormente rappresentata per l'attitudine PROTETTIVA è la 7 8 ATTITUDINE PROTETTIVA Valore attribuito HA , , , ,31 Di seguito è riportato un estratto della carta dell attitudine protettiva

5 ATTITUDINE PRODUTTIVA L attitudine produttiva consiste nella capacità del bosco di fornire prodotti con valore economico, sia legnosi che non legnosi. È quindi una caratteristica di tutti i soprassuoli ma che risulta espressa positivamente solo per quelli che beneficiano di favorevoli caratteri topografico stazionali, oltre che di buona accessibilità e assenza di rischio idrogeologico. L attitudine risulta quindi direttamente connessa alla produttività dei soprassuoli unitamente alle possibilità di esbosco dei prodotti a costi di macchiatico inferiori al valore del prodotto. La definizione dei valori di attitudine produttiva dei soprassuoli sono date dai risultati degli elementi rilevati nei punti di campionamento, da sopralluoghi sul territorio, ed elaborate sulla base del valore pedogenetico dei substrati, dell acclività del territorio, dell accessibilità (presenza/vicinanza di viabilità) e dalle informazioni riportate dalla pianificazione forestale esistente (Piani di Assestamento). L attitudine produttiva è rilevante in buona parte delle tipologie forestali presenti sul territorio di studio ed è strategicamente fondamentale per la valorizzazione della filiera forestale. L analisi della suddivisione territoriale in funzione dell attitudine produttiva evidenzia la predominanza delle classi intermedie di attitudine, moderata e discreta rispettivamente con valori del 59% e 26%. L attitudine è risultata elevata solo per il 5% dei soprassuoli.

6 ATTITUDINE PRODUTTIVA Valore attribuito HA 2 424, , , , ,08 La fascia di valore maggiormente rappresentata per l'attitudine PRODUTTIVA è la 7 8 Di seguito è riportato un estratto della carta dell attitudine produttiva.

7 ATTITUDINE PAESISTICA Il paesaggio è il risultato di un insieme di elementi in relazione tra loro ed è la risultante di una stretta relazione tra la natura e le attività umane. In un territorio montano come quello studiato, il bosco è tra i principali elementi distintivi e caratterizzanti lo scenario paesaggistico. L attitudine paesaggistica consiste nella capacità di un bosco di contribuire alla costituzione del paesaggio, sia direttamente, attraverso valori estetici propri, quali la varietà di forme del manto forestale, l avvicendamento tra presenza e assenza della copertura boschiva e l alternanza di cromatismi data dalla compartecipazione di diverse specie e dal ciclo fenologico stagionale, sia indirettamente, creando canali visivi che valorizzino alcuni aspetti pregevoli del paesaggio, o creando barriere occultanti aspetti meno graditi. Alcuni boschi caratterizzati da pregio cromatico, dalla bellezza delle forme degli elementi che lo compongono, da strutture particolari e dalla presenza di formazioni rare concorrono all assolvimento dell attitudine paesaggistica e la loro gestione consente di valorizzare l aspetto dei luoghi, di siti o aree, il territorio. Oltre che per le tutele imposte dalla normativa paesistica vigente, l attitudine è rilevante per i boschi posti in prossimità dei luoghi di interesse turistico, della viabilità, principale e secondaria, e per quelli a margine degli spazi aperti, soprattutto a ridosso delle aree antropizzate. Tali boschi concorrono prioritariamente alla definizione del valore paesistico del territorio, sia in quanto elementi fondamentali del paesaggio stesso, sia in quanto elementi direttamente coinvolti nel condizionare la percezione del contesto paesistico attraverso il mantenimento o la chiusura dei coni visuali che incanalano l attenzione sui quadri panoramici di maggior pregio. Le informazioni che hanno concorso alla definizione dei boschi con attitudine paesistica derivano dagli elementi rilevati nei punti di campionamento, da sopralluoghi sul territorio, dal PTCP regionale, dalla pianificazione comunale resa disponibile, dall Database cartografico dei tematismi del Piano di Tutela delle Acque (PTA 2009), dai dati vettoriali del sistema idrografico e delle acque interne e dai dati vettoriali sulla viabilità derivati da CTR 1: Sono state inoltre considerate informazioni quali la presenza di strade panoramiche, di crinali, di rilevanze estetiche ed aree d interesse paesaggistico. La fascia di valore maggiormente rappresentata per l'attitudine PAESISTICA è la 5 6

8 ATTITUDINE PAESISTICA Valore attribuito HA , , , , ,80 Di seguito è riportato un estratto della carta dell attitudine paesistica ATTITUDINE NATURALISTICA L attitudine naturalistica consiste nella capacità di costituire ecosistemi articolati e complessi, con un alto grado di biodiversità, spesso distinti per la presenza di particolari pregi floristici o faunistici, determinati dalle caratteristiche della stazione e dagli eventi che hanno accompagnato l evoluzione del soprassuolo. L attitudine si esplica con la capacità di protezione degli habitat naturali e il mantenimento del grado di ricchezza biologica. L attitudine naturalistica è pertanto definita dalla presenza di regimi di tutela già riconosciuti (zone a parco naturale, riserve, biotopi, monumenti naturali) integrata da quei boschi dove, in base alla risultanze dei rilievi condotti e della documentazione bibliografica acquisita, siano stati riconosciuti elementi di rarità botanica o forestale o elementi di complementarietà ecosistemica (siti di nidificazione, presenza di specie faunistiche rare, superfici che costituiscono corridoio ecologico etc.).

9 Le informazioni che hanno concorso alla definizione delle aree boscate con attitudine naturalistica hanno interessato i dati vettoriali del sistema delle Aree Protette, i dati vettoriali relativi alla Rete Natura 2000, il Database cartografico dei Tipi Forestali della Liguria, i Database cartografici di Rete Ecologica (Corridoi Ecologici, Siti areali di Area Nucleo, Siti puntuali di Area Nucleo, Tappe di attraversamento per specie di ambienti acquatici), i Database cartografici di elementi e temi di biodiversità. Sono inoltre state cartografate alcune aree individuate nel corso dei rilievi in campo. La superficie forestale a cui è stata attribuita l attitudine naturalistica è risultata pari a ,04 ha, come segue: Il 58% dei boschi della Valle Arroscia ha attitudine Naturalistica da discreta ad elevata. La fascia di valore maggiormente rappresentata per l'attitudine NATURALISTICA è la 9 10 ATTITUDINE NATURALISTICA Valore attribuito HA , , , , ,36 Di seguito è riportato un estratto della carta dell attitudine naturalistica.

10 ATTITUDINE TURISTICO RICREATIVA E DIDATTICA L attitudine turistico ricreativa e didattica è riferita alla possibilità per alcuni boschi di erogare servizi di supporto al turismo ambientale e culturale e alla didattica ambientale. Questa attitudine è propria di soprassuoli sottoposti a frequentazione intensive determinate dalla presenza di infrastrutture, manufatti ed edifici per lo svago, la ricreazione, lo sport, o percorsi storici, artistici e culturali. Negli ultimi decenni l aumento demografico e la maggiore mobilità determinata dalle possibilità di trasporto moderne, unitamente al benessere diffuso e alle necessità di svago in luoghi aperti hanno determinato la crescente richiesta di spazi adatti ed attrezzati per la ricreazione. Anche per le foreste si rende indispensabile una gestione finalizzata di alcuni soprassuoli a questi usi, particolarmente in un territorio limitrofo alle zone costiere caratterizzate da note e intense frequentazioni turistiche. Le frequentazioni possono differire per intensità e qualità. Si passa da fruizioni intensive (aree attrezzate, vicinanza a zone idonee al campeggio o alle stazioni di risalita degli impianti da sci, sentieristica e zone panoramiche), a fruizioni meno costanti come per boschi posti in vicinanza di infrastrutture culturali (storiche, artistiche, religiose, percorsi tematici) fino a fruizioni di tipo didattico per le attività formative. Le prerogative che maggiormente caratterizzano i boschi soggetti a tale attitudine sono: - la posizione strategica (vicinanza ai centri turistici, ai luoghi sacri o a tutte le mete ricreative o sportive esistenti); - la presenza di attrezzature di fruizione (sentieri attrezzati, percorsi di visita, aree di soste ecc.);

11 - la struttura adatta all attrazione e fruizione antropica (alberi adulti e grandi, accessibilità e ricchezza di composizione). Le informazioni che hanno concorso alla definizione dei boschi con attitudine turistica sono state di punti d interesse turistico, la presenza di aree destinate allo sci, di aree particolarmente vocate individuate sul territorio, la vicinanza a strade, a aree urbanizzate e sentieri; infine, un ruolo importante è stato dato anche alla pendenza del sito che limita la possibilità di usufruirne. Il 27% dei boschi della Valle Arroscia ha attitudine Turistico ricreativa e Didattica con valori elevati. La fascia di valore maggiormente rappresentata per l'attitudine TURISTICO RICREATIVA è la 5 6 ATTITUDINE TURISTICO RICREATIVA Valore attribuito HA , , , , ,45 Di seguito è riportato un estratto della carta dell attitudine turistico ricreativa e didattica

12 ATTITUDINE IGIENICO AMBIENTALE L attitudine igienico ambientale è riferita a quei boschi che si trovano posizionati in prossimità di fonti d inquinamento verso le quali espletano azioni di attenuazione delle emissioni sonore o di filtraggio dell aria da polveri ed inquinanti o di fitodepurazione. I boschi a cui è stata attribuita l attitudine igienico ambientale sono situati in prossimità di aree aree ad elevata vulnerabilità per le risorse idriche, degrado da emissioni gassose e da rumore. Circa il 10% dei boschi della Valle Arroscia ha attitudine Igienico Ambientale elevata. ATTITUDINE IGIENE AMBIENTALE Valore attribuito HA , ,66

13 La fascia di valore maggiormente rappresentata per l'attitudine IGIENE AMBIENTALE è la 2 Di seguito è riportato un estratto della carta dell attitudine igienico ambientale. VOCAZIONE DEI TIPI FORESTALI

14 Ciascun tipo forestale presenta diversa capacità di assolvimento delle possibili destinazioni funzionali, tale capacità è definita come Vocazione del tipo forestale. La capacità di una formazione forestale di assolvere ad una possibile destinazione è strettamente legata ai suoi parametri dendrometrico strutturali che a loro volta sono direttamente correlati a governo e trattamento passati. Nel lungo periodo tale correlazione risulta meno rilevante mentre assumono maggior rilievo la caratteristiche intrinseche di ciascuna tipologia forestale. Sulla base delle indicazioni riportate nei Tipi Forestali della Liguria ed in letteratura (Del Favero et al., 2000) per ognuna delle tipologie forestali rilevate è stato attribuito un valore alla capacità di assolvimento delle funzioni considerate: - PROTETTIVA; - NATURALISTICA; - PRODUTTIVA; - TURISTICO RICREATIVA E DIDATTICA; - TUTELA PAESISTICA; - IGIENICO AMBIENTALE. Di seguito è riportatala tabella dei valori assegnati ai tipi forestali per ciascuna potenziale destinazione gestionale. TIPO FORESTALE Protettiva Produttiva Paesistica Naturalistica Turistico ricreativa e didattica Igiene ambientale LE20X Lecceta mesoxerofila 0,8 1 0, ,8 PC30X Pineta costiera di Pino marittimo 1 0,2 0,6 0,7 0,2 0,8 OS10X Orno ostrieto pioniero 0,7 0,9 0,6 0,4 0,4 1 OS20X Ostrieto termofilo 0,6 0,8 0,4 0,5 0,5 0,8 OS20A Ostrieto termofilo var con leccio 0,6 0,8 0,4 0,2 0,5 0,8 OS20B Ostrieto termofilo var. con castagno 0,5 0,8 0,5 0,7 0,5 0,8 OS20C Ostrieto termofilo var con pino marittimo 0,8 0 0,6 0,7 0,2 0,4 OS20D Ostrieto termofilo var con roverella 0, ,7 0,9 0,6 OS30X Ostrieto mesoxerofilo 0,7 1 0,7 1 0,9 0,8 OS30A Ostrieto mesoxerofilo var. con pino silvestre 0,7 1 0,6 1 0,7 0,8 OS30B Ostrieto mesoxerofilo var con faggio 0,7 1 0, ,8 OS30C Ostrieto mesoxerofilo var. con querce varie 0,8 0,8 0,6 0,8 0,7 0,7 OS31X Ostrieto mesoxerofilo st dei substrati silicatici 0,7 1 0, ,8 OS31A Ostrieto mesoxerofilo st dei substrati silicatici var. con castagno 0,7 1 0, ,8 OS40X Ostrieto mesofilo 0,7 1 0,6 0,8 0,8 0,7 FR40X Alneto di Ontano nero 1 0,4 0,6 1 0,6 1 FR50X Alneto di Ontano bianco 1 0,4 0,4 0,7 0,5 0,8 QU20X Querceto acidofilo di Roverella a Erica arborea 0,8 0,6 1 0,5 1 0,7 QU20A Querceto acidofilo di Roverella a Erica arborea var. con pino marittimo 0,7 0,9 0,4 0,4 0,6 0,8

15 TIPO FORESTALE Protettiva Produttiva Paesistica Naturalistica Turistico ricreativa e didattica Igiene ambientale QU30X Querceto neutro calcifilo di Roverella 0,8 0,2 0,1 0,2 0,2 0,8 QU30A Querceto neutro calcifilo di Roverella var. con carpino nero 0,8 0,6 0,7 0,5 0,6 0,9 QU31A Querceto neutro calcifilo di Roverella st termofilo costiero var. con orniello 0,9 0,4 0, ,6 QU31B Querceto neutro calcifilo di Roverella st termofilo costiero var con conifere varie 0,7 1 0,5 0,7 0,3 0,9 CA10X Castagneto da frutto 1 0,5 1 0,8 0,4 0,7 CA20X Castagneto termofilo 1 0,4 0,5 0,6 0 0,6 CA30X Castagneto acidofilo 0,5 0,8 0,7 0,6 0,6 0,8 CA30A Castagneto acidofilo var con rovere e/o roverella 0,5 1 0,7 0,6 0,6 0,8 CA30B Castagneto acidofilo var con pino silvestre e/o altre conifere 0,6 1 0,7 0,6 0,6 0,8 CA30C Castagneto acidofilo var con faggio 0,8 0,4 0,1 0,2 0,2 0,8 CA40X Castagneto neutrofilo 0,8 0,8 0,4 0,4 1 0,7 CA40A Castagneto neutrofilo var. con carpino nero 0,6 0,8 0,7 0,6 0,3 0,4 FA10X Faggeta oligotrofica 0,7 0,8 0,4 0 0,2 0,8 FA10B Faggeta oligotrofica var con rovere 0,8 1 0, ,8 FA10C Faggeta oligotrofica var con pino silvestre e/o altre conifere 1 0,2 0,6 0,7 0,2 0,8 FA20X Faggeta mesotrofica 0,7 0,9 0,6 0,4 0,4 1 FA20A Faggeta mesotrofica var. con abete bianco 0,6 0,8 0,4 0,5 0,5 0,8 FA20B Faggeta mesotrofica var con castagno 0,6 0,8 0,4 0,2 0,5 0,8 FA30X Faggeta eutrofica 0,5 0,8 0,5 0,7 0,5 0,8 FA31A Faggeta eutrofica st submontano var con carpino nero 0,8 0 0,6 0,7 0,2 0,4 FA31B Faggeta eutrofica st submontano var con pino silvestre e/o altre conifere 0, ,7 0,9 0,6 FA40X Faggeta mesoxerofila calcifila 0,7 1 0,7 1 0,9 0,8 FA40A Faggeta mesoxerofila calcifila var con pino silvestre 0,7 1 0,6 1 0,7 0,8 LM10X Carpineto misto submontano 0,7 1 0, ,8 LM30X Acero Frassineto d invasione 0,8 0,8 0,6 0,8 0,7 0,7 PM10X Pineta calcifila di Pino Silvestre 0,7 1 0, ,8 PM10B Pineta calcifila di Pino Silvestre var carpino nero 0,7 1 0, ,8 PM11X Pineta calcifila di Pino Silvestre st superiore aperto 0,7 1 0,6 0,8 0,8 0,7 PM20X Pineta acidofila di Pino Silvestre 1 0,4 0,6 1 0,6 1 PM20A Pineta acidofila di Pino Silvestre var con castagno 1 0,4 0,4 0,7 0,5 0,8 PM20B Pineta acidofila di Pino Silvestre var con rovere e/o roverella 0,8 0,6 1 0,5 1 0,7 AB10X Abetina mesoneutrofila 0,7 0,9 0,4 0,4 0,6 0,8 AB11X Abetina mesoneutrofila st. delle Alpi liguri 0,8 0,2 0,1 0,2 0,2 0,8 AB11A Abetina mesoneutrofila st. delle Alpi liguri var con faggio 0,8 0,6 0,7 0,5 0,6 0,9 LC10X Lariceto pascolivo 0,9 0,4 0, ,6 LC20X Lariceto montano 0,7 1 0,5 0,7 0,3 0,9 LC20B Lariceto montano var con pino silvestre 1 0,5 1 0,8 0,4 0,7 LC20C Lariceto montano var con latifoglie varie 1 0,4 0,5 0,6 0 0,6 BS10X Robinieto 0,5 0,8 0,7 0,6 0,6 0,8

16 TIPO FORESTALE Protettiva Produttiva Paesistica Naturalistica Turistico ricreativa e didattica Igiene ambientale BS10A Robinieto var. con latifoglie varie 0,5 1 0,7 0,6 0,6 0,8 BS20X Corileto d invasione 0,6 1 0,7 0,6 0,6 0,8 BS20A Corileto d invasione var. con latifoglie varie 0,8 0,4 0,1 0,2 0,2 0,8 BS30X Boscaglie d invasione 0,8 0,8 0,4 0,4 1 0,7 BS30B Boscaglie d invasione var a betulla 0,6 0,8 0,7 0,6 0,3 0,4 BS30C Boscaglie d invasione var a pioppo tremolo e/o gatterino 0,7 0,8 0,4 0 0,2 0,8 BS30D Boscaglie d invasione var a sorbi e maggiociondoli 0,8 1 0, ,8 BS40X Boscaglie rupestre pioniera 1 0,2 0,6 0,7 0,2 0,8 RI20X Rimboschimenti collinari e montani interni 0,7 0,9 0,6 0,4 0,4 1 RI20B Rimboschimenti collinari e montani interni var ad abete rosso 0,6 0,8 0,4 0,5 0,5 0,8 RI20C Rimboschimenti collinari e montani interni var a larice 0,6 0,8 0,4 0,2 0,5 0,8 RI20D Rimboschimenti collinari e montani interni var a douglasia 0,5 0,8 0,5 0,7 0,5 0,8 MM10X Macchia alta a corbezzolo e eriche 0,8 0 0,6 0,7 0,2 0,4 AM10X Arbusteto di Spartium junceum 0, ,7 0,9 0,6 AM20X Arbusteto a Genista cinerea 0,7 1 0,7 1 0,9 0,8 AM40X Arbusteto interno a Erica arborea 0,7 1 0,6 1 0,7 0,8 AM50X Arbusteto a ginepro comune 0,7 1 0, ,8 AM60X Arbusteto a rosacee e sanguinello 0,8 0,8 0,6 0,8 0,7 0,7 AM60B Arbusteto a rosacee e sanguinello var con conifere varie 0,7 1 0, ,8 Tabella 1: Tipi forestali presenti sul territorio ambito Alta Valle Arroscia e pesi assegnati ad ogni funzione. LE FUNZIONI PREVALENTI Definiti i valori di attitudine del sito per tutto il territorio e di vocazione del tipo per tutte le tipologie forestali riscontrate, con l ausilio di un software GIS, è possibile suddividere il territorio in tessere omogenee a cui assegnare la destinazione funzionale prevalente. Il metodo di analisi multicriteriale utilizzato permette di assegnare il peso relativo ai due criteri adottabili nella definizione della funzione prevalente: attitudine del sito e vocazione del tipo forestale. Come detto precedentemente, dare maggiore importanza all attitudine del sito significa accentuare l'intento modificatore della realtà, prefigurando un assetto forestale più rispondente alle funzioni individuate, al contrario privilegiare l aspetto relativo alle vocazioni dei tipi forestali determina un indirizzo pianificatorio conservatore, più vicino allo status attuale ed assecondante la realtà forestale oggi presente. Quest ultima scelta in alcuni casi può risultare addirittura priva di contenuto pianificatorio. I possibili scenari derivanti dall attribuzione di diversi pesi ai due criteri, nella maggior parte delle esperienze in contesti territoriali simili a quello in studio evidenziano opzioni tendenti alla redazione di Piani dal maggior contenuto strategico, attribuendo alle attitudini del sito un peso di 0,60 0,70 e alla vocazione del tipo forestale il restante 0,40 0,30.

17 Ulteriore intervento del soggetto decisore nella definizione delle scelte di indirizzo riguarda la valutazione dell ordine d importanza delle diverse funzioni dei comprensori boscati. Per questo è possibile fare ricorso al metodo dei confronti a coppie attraverso il quale i pesi relativi di ciascuna funzione sono assegnati utilizzando una matrice quadrata e simmetrica (matrice di Saaty ), cha permette di confrontare singolarmente ciascuna funzione con tutte le altre; l attribuzione dei pesi relativi di ciascuna funzione, nei confronti delle altre funzioni, avviene attraverso l assegnazione di rapporti numerici che esprimono il grado di importanza di una funzione rispetto all altra come a titolo esemplificativo viene riportato nella tabella seguente. IMPORTANZA RELATIVA DEL PARAMETRO meno importante uguale importanza più importante PESO 1/9 1/7 1/5 1/ Esempio di pesi e relativi livelli di importanza utilizzabili nella matrice di Saaty. Di seguito i rapporti inseriti nella matrice di Saaty utilizzata per la determinazione dell attribuzione funzione prevalente alle formazioni forestali oggetto del Piano. FUNZIONE PRODUTTIVA IGIENICO AMBIENTALE PROTETTIVA TUTELA PAESISTICA TURISTICO RICREATIVA E DIDATTICA NATURALISTICA Produttiva 1 1 5/ Igienico Ambientale Protettiva 6/ /2 1/2 Tutela Paesistica Turistico ricreativa e didattica /2 1 1 Naturalistica Matrice di Saaty. L ordine d importanza delle funzioni è dato da un algoritmo che, sulla base dei valori riportati dalla matrice di Saaty, restituisce, in termini percentuali, il peso di ogni alternativa funzionale. Tale risultato è supportato da un processo statistico atto a verificare e mantenere una coerenza di immissione dei valori, attraverso l indice di consistenza1. La teoria dei sistemi relazionali di preferenza 1 L indice di consistenza (CI, consistencyindex) permette di misurare la consistenza della matrice tramite lo scarto complessivo tra due insiemi di valori. Nel caso di consistenza perfetta CI è uguale a zero: quando la matrice è perfettamente consistente. Al crescere dell'inconsistenza il valore di CI aumenta. Il metodo AHP prevede che l'indice CI sia confrontato con l'indice RI (randomindex). Questo secondo indice si calcola effettuando la media dei valori di CI di numerose matrici reciproche dello stesso ordine, i cui coefficienti vengono generati in modo random (cioè casuale) da un

18 dimostra, infatti, che le relazioni di preferenza e di indifferenza che conseguono da un insieme di confronti a coppie possono essere non transitive (ad es., a è preferito a b, b è preferito a c, ma a può essere non preferito a c). La fase finale di definizione della funzione prevalente prevede l utilizzo di un secondo algoritmo specifico che, applicato per ogni cella omogenea di territorio, determina il valore della funzione considerata: Valore alternativa = Peso criterio x Peso alternativa x Attitudine sito + Peso criterio x Peso alternativa x Vocazione tipo Ad esempio: 0,70*0,05*1 + 0,30*0,05*1= 0,05 Criterio decisionale Attitudine del sito Vocazione del tipo forestale Peso del criterio 0,70 0,30 Peso di ogni alternativa funzionale Valore della funzione Produttiva 1 1 0,16 0,050 Igienico Ambientale 0 0,8 0,16... Protettiva 0,33 0,8 0,14.. Tutela Paesistica 1 0,6 0,19.. Turistico ricreativa e didattica 0 0,4 0,17.. Naturalistica 1 0,6 0,18 computer. Quando il valore di CI della matrice compilata dall'esperto supera una soglia convenzionalmente posta uguale al 10% del valore di RI, la deviazione dalla condizione di consistenza perfetta viene giudicata inaccettabile. Secondo Saaty un valore di CI superiore a tale soglia indica una scarsa coerenza (forse anche una scarsa attenzione) dell'esperto che ha effettuato i confronti, piuttosto che una non transitività strutturale, e come tale accettabile, del suo sistema di preferenze. Quando il valore di CI supera la soglia, l'esperto deve sforzarsi di aumentare la coerenza dei suoi giudizi modificando, totalmente o in parte, le stime poste.

19 Schema riassuntivo dei livelli di analisi e decisionali. La scelta dell alternativa decisionale ricade sulla funzione che ottiene il risultato maggiore definendo un azzonamento funzionale del territorio. Il procedimento illustrato costituisce un supporto metodologico decisionale importante che potrà essere migliorato, corretto e adattato a motivo di conoscenze territoriali, socio economiche e culturali non implementabili e non traducibili in numeri nelle diverse fasi del procedimento. Vi è quindi spazio per valutazioni, approfondimenti e stime di varia natura, nel contesto di una procedura metodologica sostanziata dalla presa in esame di una gamma esaustiva di fattori e criteri e da un buon grado di oggettività per le indicazioni di scelta della destinazione funzionale. L esito dell analisi multicriteriale sopra descritta è da utilizzarsi come base di riferimento per le valutazioni sull attribuzione di una destinazione funzionale prevalente alle diverse porzioni di soprassuolo forestale; quindi un supporto di partenza importante per l attribuzione della funzione prevalente il cui dato finale deve essere determinato da valutazioni integrative tecniche, ambientali e socio economiche non imputabili con dati numerici in processi matematici. Ritenendo estendibili a tutti i soprassuoli i valori della multifunzionalità, nell assegnazione delle destinazioni funzionali è possibile optare per mantenere distinte le funzioni considerate nel processo d analisi. L attribuzione della destinazione funzionale va pertanto intesa quale linea principale di indirizzo delle strategie gestionali del territorio boscato, finalizzata ad orientare le scelte selvicolturali, senza tuttavia prescindere dal considerare le altre possibili destinazioni nel relativo ordine d importanza desumibile dal set di tavole di analisi dell attitudine potenziale. In questo senso le indicazioni sulle destinazioni funzionali contenute nel PFTI non devono considerarsi strettamente vincolanti in merito ad eventuali scelte maggiormente dettagliate e/o localizzate nell ambito della redazione di Piani di Assestamento Forestali di terzo livello o di progetti di utilizzazione forestale uso commercio o di miglioramento forestale; il contenuto del PFTI rimane come indicazione di riferimento anche per valutazioni di coerenza, compatibilità e conflittualità per eventuali eccezioni o modifiche. La sintesi delle funzioni preminenti risultante dal procedimento descritto è riportata nella tabella seguente e nel grafico successivo: Funzione prevalente Superficie (ha) Protettiva 7.376,30 Naturalistica 6.196,84 Produttiva 5.455,30 Turistico ricreativa 1.083,89 Paesistica 764,50 Igiene ambientale 553,68 Tabella 2: Funzioni preminenti e superfici sul territorio ambito Alta Valle Arroscia e pesi assegnati ad ogni funzione.

20 Un primo dato da porre in evidenza è la risultante in merito alla funzione protettiva che ricomprende, per approccio precauzionale, anche quelle formazioni che, in base al processo logico e alla metodologia applicata per la valutazione di attitudini e funzioni, hanno espresso come risultante valori di funzione protettiva sostanzialmente uguale a quella produttiva; questi popolamenti interessano stazioni di versante a fertilità moderata o ridotta, o sono rappresentati da poligoni inseriti in vaste aree con più evidente necessità di protezione maggiormente diretta o sono immediatamente a contatto con stazioni, anche di limitata estensione, la cui funzione è di protezione diretta.

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