RETÉCO Federazione Italiana delle Reti territoriali per lo sviluppo e la cooperazione internazionale DOCUMENTO COSTITUTIVO
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1 RETÉCO Federazione Italiana delle Reti territoriali per lo sviluppo e la cooperazione internazionale DOCUMENTO COSTITUTIVO Background Il IV Forum Territori in rete per lo Sviluppo Umano rappresenta un importante punto di arrivo di un percorso di promozione e aggregazione che i soggetti della cooperazione territoriale italiana hanno costruito a partire dal 2011 e che ha portato alla creazione della Federazione Italiana delle reti territoriali per lo sviluppo e la cooperazione Internazionale (RETÉCO). Questo percorso è stato scandito dalle diverse edizioni dei Forum dei Territori in Rete per lo sviluppo umano. Il primo Forum Territori in rete per lo Sviluppo del 2011, organizzato da FELCOS Umbria in collaborazione con l iniziativa di UNDP e con il patrocinio della Regione dell Umbria e del Comune di Foligno, ha segnato l inizio di un importantissima riflessione sul ruolo della cooperazione territoriale per lo sviluppo umano nel nuovo contesto globale, in una prospettiva di efficacia degli aiuti e a partire dall esame di quegli strumenti e pratiche innovative che stavano emergendo negli ultimi anni sul panorama della cooperazione decentrata. Una delle più interessanti novità della cooperazione internazionale degli ultimi 15 anni è costituita proprio dalla crescita continua e dinamica del ruolo degli enti locali e dei territori, in quanto protagonisti dei processi di sviluppo locale, ruolo che è stato sempre più riconosciuto anche dalla stessa Unione Europea, che ha ben saputo interpretare questa fase di evoluzione e mutamenti, sostenendo il ruolo degli enti locali nello sviluppo attraverso due comunicazioni della Commissione e scommettendo sul potenziale della cooperazione decentrata attraverso la creazione di specifiche linee di finanziamento specifiche per le autorità locali e le loro associazioni. Nel corso del Forum del 2011 i soggetti della cooperazione decentrata hanno evidenziato quanto sia essenziale che i territori si dotino di strumenti organizzativi, come i Fondi, le Associazioni o le Reti di enti locali per la cooperazione, che permettano di fare sistema, di massimizzare le potenzialità e le risorse che possono essere mobilitate da governi locali e dagli attori del territorio nell ambito della cooperazione allo sviluppo, aumentandone l efficacia e permettendo di: essere reali attori di sviluppo sia rispetto al proprio territorio che rispetto ad altri territori con cui dialogare e cooperare nell ambito di partenariati internazionali; mobilitare e mettere in rete tra di loro i governi locali, gli attori, le risorse, le migliori esperienze e le innovazioni di un sistema territoriale; garantire un impegno coerente, continuativo ed efficace nell ambito di una programmazione di lungo periodo; essere capaci di concertare e definire comuni politiche pubbliche di cooperazione territoriale, strategie e sinergie in grado di moltiplicare i risultati e l impatto sui processi di sviluppo. Il Forum del 2011 ha anche introdotto un importante innovazione concettuale rappresentata dal passaggio dalla cooperazione decentrata, come azione diretta delle autorità locali, alla cooperazione territoriale che, a partire dal ruolo politico e istituzionale dei governi locali nei processi di sviluppo e nelle strategie di cooperazione, coinvolge e dà protagonismo agli attori del territorio in quanto soggetti attivi dello sviluppo, valorizzando i sistemi territoriali come laboratori sociali, economici e di partecipazione, ricchi di esperienze e di innovazioni. Una cooperazione dei territori che non si circoscrive solo all azione dei governi locali, ma che si apre anche alle realtà sociali, economiche, accademiche e associative, che costituiscono il tessuto vivo e dinamico del territorio stesso. 1
2 Nel corso del Forum del 2011, si è anche riflettuto sull importanza per la cooperazione territoriale di sapere articolare e armonizzare le proprie azioni e strategie per lo sviluppo con quelle dei governi regionali e nazionali, dell Unione Europea e con il quadro multilaterale, per poter essere realmente efficaci e definire una dinamica di complementarietà ed armonizzazione così come auspicato nella Dichiarazione di Parigi e nell Agenda di Accra. Il quadro multilaterale in questi anni è stato un importante riferimento per gli attori della cooperazione decentrata italiana. In particolare, l Iniziativa ART di UNDP ha contribuito al processo di strutturazione delle reti territoriali italiane e ha permesso ai vari soggetti della cooperazione di confrontarsi con le reti internazionali e sviluppare le proprie competenze. ART ha rappresentato uno spazio strategico di articolazione che ha facilitato la costruzione di partenariati innovativi tra territori, in armonia e a supporto delle strategie nazionali e locali di sviluppo, migliorando l'efficacia del sostegno ai processi in atto. Nel giugno 2012 a Torino si è svolto il 2 Forum Territori in rete per lo sviluppo umano organizzato dalla Provincia di Torino in collaborazione con UNDP, nelle cui raccomandazioni finali (ribadendo e rafforzando tutte le considerazioni emerse già nel primo Forum di Foligno) si chiede di lavorare per rafforzare in Italia e in Europa il ruolo e il riconoscimento degli enti locali come attori dello sviluppo e della cooperazione internazionale, sollecitando spazi di dialogo e concertazione per politiche ed iniziative condivise, e di migliorare la rappresentatività e la capacità di lobby ed advocacy degli enti locali nei confronti delle istituzioni regionali, nazionali, europee ed internazionali. Nel corso del Forum di Torino viene approvata la Carta di Torino che raccoglie le riflessioni elaborato durante l evento e che lancia l idea di avviare un percorso per la creazione di una rete italiana e di una rete europea di associazioni di enti locali per la cooperazione e lo sviluppo umano. Nell ambito dei lavori del 3 Forum Territori in rete per lo sviluppo umano, che si è svolto a Sassari il 15 novembre 2012, organizzato dalla Provincia di Sassari, questa idea diventa realtà, viene ribadito il ruolo strategico e determinante che gli enti locali, in collaborazione con gli attori pubblici, privati ed associativi dei territori, svolgono nella promozione dello sviluppo umano sostenibile sia a livello locale che globale e nell ambito della cooperazione internazionale, e i partecipanti al Forum sottoscrivono la Carta di Intenti che formalizza l inizio del percorso costituente della Rete Italiana. Nel canale di questo percorso di riflessione si sono inseriti anche altri appuntamenti rilevanti, quali la seconda settimana della cooperazione internazionale di Pavia (giugno 2012) e il Festival della cooperazione, che si è svolto a Firenze nel febbraio Il IV Forum Territori in Rete per lo sviluppo umano, che si è svolto a Foligno il 9 e 10 Ottobre 2014, organizzato da FELCOS Umbria e dalla nascente Federazione, con il patrocinio del Comune di Foligno, ANCI Umbria e Regione Umbria, segna la nascita della Federazione Italiana delle reti territoriali per lo sviluppo e la cooperazione internazionale. Nell'ambito del IV Forum, il 9 ottobre, presso la Sala del Consiglio Comunale si è svolta l'assemblea costituente della Federazione RETÈCO e il 10 ottobre, dalle 9.00 alle 13.30, presso Palazzo Trinci, si è svolto il Convegno La dimensione locale dello sviluppo e il ruolo della cooperazione territoriale. Costruire Alleanze. Il IV Forum dei territori in rete per lo sviluppo, oltre a sancire la nascita della Federazione, è stato anche l occasione per consolidare il ruolo della cooperazione territoriale, rafforzare il dialogo e la collaborazione con il governo italiano, l Unione Europea e il quadro multilaterale e, insieme, promuovere il nuovo orizzonte della cooperazione basato sulla costruzione di alleanze orizzontali, multi-attoriali e multilivello. Nell ambito del Forum, è stata importante la riflessione sulla dimensione europea della cooperazione territoriale e in virtù di queste considerazioni è stata anche approvata la dichiarazione di intenti per la costruzione di una Rete europea di associazioni di autorità locali per la cooperazione internazionale, i cui promotori sono RETÉCO, CONFOCOS (Federazione spagnola dei Fondi per la Cooperazione e la solidarietà) e la Rete Portoghese di Autorità Locali per la cooperazione. 2
3 Nonostante la crisi economica e la riduzione delle risorse e del consenso politico e sociale rispetto alla cooperazione, durante questo percorso si è riusciti a promuovere con successo il rafforzamento e la creazione di reti territoriali per la cooperazione, intese come alleanze orizzontali che, a partire dal ruolo politico e dalla leadership degli Enti Locali, coinvolgono, in una visione di sistema, i differenti attori locali pubblici, privati e associativi di un territorio. Questo percorso ha dimostrato che investire nel rafforzamento della cooperazione territoriale è una strategia che va nella giusta direzione, perché risponde efficacemente alle nuove sfide del mondo globale verso quella visione di sviluppo umano sostenibile che oggi rappresenta il paradigma di riferimento della cooperazione internazionale, e dunque vale la pena continuare su questa strada. Si chiude dunque il cerchio di un lungo e importante processo di crescita e maturità portato avanti dai diversi attori di molteplici reti territoriali italiane e apre una nuova fase e nuove prospettive alla cooperazione territoriale, soprattutto in un momento caratterizzato da fermento e importanti cambiamenti sul piano nazionale e globale. In Italia si è infatti appena approvata la nuova legge sulla cooperazione internazionale, la 125/2014, che disegna un nuovo quadro di riferimento nazionale e che speriamo apra ad una proficua prospettiva di interlocuzione e collaborazione tra gli attori della cooperazione territoriale, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e la nascente Agenzia. L Unione Europea, che in questi anni ha sostenuto la cooperazione territoriale sia da un punto visto politico che economico, si trova ora all inizio di un nuovo mandato, che rappresenta un opportunità per raccogliere e consolidare i risultati prodotti e per rafforzare la collaborazione con la cooperazione territoriale. A livello internazionale, infine, il dibattito sull agenda post 2015 ci fornisce un ulteriore quadro di riferimento, e le riflessioni sulla dimensione locale dello sviluppo contribuiscono a rilanciare il ruolo delle regioni, delle città e dei territori nel quadro delle sfide globali per lo sviluppo umano sostenibile. RETÉCO, la Federazione Italiana delle reti territoriali per lo sviluppo e la cooperazione Internazionale La Federazione nasce con lo scopo di riunire e rafforzare le reti territoriali italiane impegnate nella cooperazione internazionale e promuovere la cooperazione territoriale come parte integrante delle politiche pubbliche locali e come modalità innovativa ed efficace per affrontare le sfide per lo sviluppo sia a livello locale che globale, in un ottica di solidarietà, reciprocità, dialogo e comune interesse. RETÈCO vuole rappresentare la cooperazione territoriale italiana e si propone come interlocutore nei confronti del governo nazionale, della dimensione europea, internazionale e multilaterale. RETÈCO, in particolare si propone come interlocutore nei confronti del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e della nascente Agenzia nel quadro del nuovo contesto disegnato dalla legge sulla cooperazione. La visione di sviluppo che RETÈCO mira a perseguire parte dal presupposto che il paradigma dello sviluppo umano sostenibile trova la sua prioritaria seppur non esclusiva applicazione nei processi di sviluppo locale, in cui si valorizzano le caratteristiche e le potenzialità dei singoli territori. Come le più recenti evoluzioni del pensiero scientifico dimostrano, va crescendo infatti il riconoscimento che nel livello intermedio locale si riscontrino le primarie condizioni per implementare effettive strategie di espansione del benessere individuale e collettivo. Tale visione sostiene inoltre il passaggio dalla concezione di sviluppo quale crescita del PIL all idea di benessere multi-dimensionale degli individui e dei gruppi sociali, la cui rilevanza emerge oggi con ancor maggior chiarezza nell ambito del dibattito sull agenda post Tale prospettiva pone al centro dell attenzione la necessità che le politiche e le strategie pubbliche, private, sociali e di cooperazione si focalizzino sui fattori strutturali che in ciascuna realtà territoriale determinano le opportunità e le libertà degli individui. Complessivamente dunque, RETÈCO intende promuovere una logica di conscious governance dello sviluppo, in cui le società locali svolgono il ruolo di protagoniste nei processi di cambiamento istituzionale, innovazione sociale, promozione dei beni pubblici e co-sviluppo di territori in rete tra loro. 3
4 Finalità della Federazione Negli ultimi anni, la prospettiva di lavoro che tutti noi attori della cooperazione decentrata ci siamo posti si è concentrata sulle connessioni tra le reti territoriali ed il tema dello sviluppo locale. Con una grande consapevolezza: che la creazione, il rafforzamento e la promozione di reti su base territoriale possano rappresentare non solo uno strumento per affinare e coordinare le attività di cooperazione all estero, ma anche e soprattutto una risorsa nuova e funzionale a orientare le nostre stesse politiche di governo del territorio verso gli obiettivi della sostenibilità. Una rete che sappia coinvolgere e mettere a sistema i differenti attori locali dello sviluppo costituisce un opportunità per la crescita dei nostri territori, e riteniamo fondamentale in quest'ottica invitare il mondo associativo e privato alla costruzione di alleanze con gli Enti Pubblici, chiamati a giocare un ruolo sempre più strategico nella ridefinizione di politiche sostenibili. La costituzione della Federazione RETECO, quale piattaforma di reti costituite da Enti Locali, vuole quindi essere una risposta concreta alle emergenti sfide che ci troviamo ad affrontare. Lo sviluppo socio-economico, la cooperazione, la diffusione e la sensibilizzazione sui temi dello sviluppo umano sostenibile e della pace sono temi intrecciati a livello profondo, e rappresentano al contempo sia il patrimonio di esperienze pregresse che le varie componenti della federazione possono condividere, sia la naturale prosecuzione del lavoro svolto fino ad ora. In quanto operatori della cooperazione, in linea con il principio sussidiarietà - concetto cardine dell'unione Europea - ci proponiamo di mettere in rete le esperienze caratteristiche del nostro lavoro: la conoscenza dei bisogni dei nostri territori, i saperi e le eccellenze, la pianificazione, lo sviluppo di progettualità e lo scambio di buone pratiche. Non va dimenticato, inoltre, che sono le stesse istituzioni europee attraverso indicazioni politiche e la predisposizione di mezzi finanziari - ad esortare da anni i territori ad organizzarsi in sistemi locali più complessi e competenti. Anche in virtù delle sollecitazioni da parte dell'europa, si è registrata nel recente passato, in Italia, un evoluzione in tal senso. Attraverso il dialogo e le relazioni multilivello, e grazie alla disponibilità di strumenti finanziari adeguati (in particolare i bandi europei) i nostri sistemi territoriali si sono oggi riorganizzati in network sia locali, che nazionali che europei, e possono più concretamente attivare le leve dello sviluppo e l interazione tra territori e comunità. La dimensione europea, il dibattito sulla globalizzazione, i molti e rapidi cambiamenti ai quali il nostro mondo è andato incontro negli ultimi decenni, e non ultimi gli effetti devastanti della crisi economica, hanno infatti restituito alla dimensione locale le comunità di cittadini, gli Enti Locali, le organizzazioni della società civile un ruolo centrale nella ridefinizione di pratiche e modalità di governance dei territori. Tutto questo avviene però in contesto nazionale che va in un altra direzione: dai crescenti tagli imposti dalle politiche di austerità che inficiano la capacità degli Enti Locali di implementare le proprie politiche territoriali; ai processi di accentramento di funzioni e competenze; al profondo riassetto istituzionale delle autonomie locali che indeboliscono significativamente la capacità degli Enti di esercitare attivamente il loro ruolo come attori di sviluppo. Per questo è urgente e necessario lavorare, per far crescere un impegno politico e istituzionale nei territori capace di influenzare positivamente le politiche nazionali. In questo senso RETÉCO a partire dalle prossime settimane e mesi, è impegnata a lavorare con tutti gli attori della cooperazione territoriale disponibili. La Federazione RETECO nasce in questo contesto di riflessione e si propone di operare come rete in grado di sviluppare coesione, di relazionarsi con il livello nazionale ed internazionale, e di affinare o sistematizzare politiche innovative, quali ad esempio ad esempio l'ampio coinvolgimento delle comunità migranti nei progetti di cooperazione e nei processi di sviluppo locale. Per tutto questo riteniamo che il dialogo, la costruzione di alleanze multilivello e multiattorile e le connessioni tra le reti locali, nazionali ed internazionali siano lo strumento e allo stesso tempo il nuclo del nostro approccio allo sviluppo. 4
5 Una delle priorità con cui anche RETECO dovrà confrontarsi è anche quella della definizione e dell applicazione dei nuovi obiettivi di sviluppo che caratterizzano l Agenda del Post 2015, nel cui ambito appare sempre più chiara l importanza della dimensione locale dello sviluppo e del coinvolgimento delle città e delle realtà territoriali, perni delle relazioni tra le comunità e portatrici del patrimonio socio-culturale ed istituzionale senza i quali non si può più immaginare di fornire risposte e strumenti efficaci ai temi dello sviluppo umano sostenibile. Per attivare nuovi processi è dunque necessario sviluppare alleanze e relazioni con tutti gli attori rappresentativi del territorio, qualificando le competenze e creando, in linea con le politiche nazionali ed europee, alleanze per lo sviluppo nel sud e nel nord del mondo. In particolare, l'associazione nasce con lo scopo di riunire le reti territoriali, costituite da enti locali o da enti locali e soggetti pubblici, privati e associativi, impegnate nella cooperazione internazionale e lo sviluppo umano sostenibile al fine di promuovere e perseguire le seguenti finalità: Rafforzare il ruolo e il riconoscimento degli enti locali come attori dello sviluppo umano sostenibile e della cooperazione internazionale; Promuovere la cooperazione territoriale come parte integrante delle politiche pubbliche di sviluppo locale dei territori e come modalità innovativa ed efficace per affrontare le sfide per lo sviluppo umano ed incidere nei processi locali e globali, in un ottica di solidarietà, reciprocità, dialogo e comune interesse; Promuovere in Italia la costruzione di strumenti territoriali di governance della cooperazione, che si realizzano attraverso modalità organizzative ed associative tra enti locali nei rispettivi territori; Creare uno spazio di riflessione, dibattito e proposta sul tema dello sviluppo umano sostenibile e della cooperazione territoriale; Promuovere sinergie, partenariati, progetti ed iniziative comuni tra le reti territoriali di enti locali italiane; Promuovere la sinergia e la complementarietà della Rete con le Associazioni italiane rappresentative di enti locali; Migliorare la rappresentatività, la forza e la capacità di advocacy degli enti locali nei confronti delle istituzioni regionali, nazionali, europee ed internazionali; Sollecitare e partecipare a spazi di dialogo e concertazione con il governo italiano per costruire politiche ed iniziative condivise di cooperazione internazionale; Sollecitare la creazione di strumenti operativi nazionali come bandi e/o programmi quadro, dove sulla base di tematiche condivise il governo italiano possa sostenere lo sviluppo di partenariati territoriali e le azioni degli enti locali e dei sistemi territoriali italiani; Promuovere la creazione di una rete europea di fondi e/o associazioni di enti locali per la cooperazione e lo sviluppo umano; Promuovere la complementarietà e l articolazione della Rete, e delle iniziative degli enti locali e dei territori, con le regioni, il governo nazionale, l Unione Europea, gli organismi internazionali e il quadro multilaterale; Contribuire all'attuazione delle strategie europee per lo sviluppo, come Europa 2020, e multilaterali, come gli OdM, Rio +20 e quelle per il post 2015, tra le altre; Valorizzare la cooperazione territoriale come strumento di dialogo tra paesi, di tutela dei diritti e promozione della democrazia; Contribuire ad aumentare nei vari livelli di governo le risorse disponibili per la cooperazione internazionale. 5
6 La Federazione facendo proprie le riflessioni elaborate nel percorso scandito dai precedenti Forum dei Territori in Rete per lo sviluppo umano, si base sui seguenti contenuti: Gli enti locali italiani, in collaborazione con gli attori sociali ed economici dei territori, da anni svolgono un ruolo strategico e determinante nella promozione dello sviluppo umano sia a livello locale che globale attraverso la cooperazione territoriale. La cooperazione territoriale rappresenta l insieme di quelle iniziative di partenariato internazionale per lo sviluppo promosse dai governi locali in collaborazione con gli attori del territorio. E una modalità innovativa ed efficace per affrontare le sfide per lo sviluppo umano ed incidere nei processi locali e globali, in un ottica di solidarietà, reciprocità, dialogo e comune interesse. Gli strumenti territoriali di governance della cooperazione, che si esprimono attraverso modalità organizzative ed associative tra enti locali, sono necessari per sfruttare al massimo le potenzialità dei sistemi territoriali, per fare rete e massimizzare le potenzialità e le risorse che possono essere mobilitate da governi locali e dagli attori del territorio, contribuendo ad incrementare l efficacia delle azioni di sviluppo e di cooperazione. A partire dal ruolo centrale degli enti locali nella costruzione delle politiche pubbliche locali di sviluppo e cooperazione, è necessario promuovere la partecipazione, il protagonismo e la sinergia dei differenti attori pubblici, privati ed associativi che nel loro insieme rappresentano la ricchezza delle esperienze, dei saperi, delle innovazioni e delle buone pratiche dei sistemi territoriali. Le reti territoriali sono anche un importante strumento strategico per articolare il dialogo e l azione dei territori, rispetto a tematiche di comune interesse che influenzano la vita dei cittadini e degli amministratori eletti, con le regioni, il governo nazionale, l Unione Europea, gli organismi internazionali e il quadro multilaterale. E importante che ci sia complementarietà e sinergia tra l azione e le politiche di cooperazione dei territori italiani con le politiche e le iniziative del governo italiano, che può concretizzarsi sia attraverso spazi e modalità di concertazione, sia attraverso strumenti operativi come bandi e programmi quadro multilaterali o bilaterali, dove sulla base di tematiche condivise il governo italiano possa sostenere lo sviluppo di partenariati territoriali e delle azioni degli enti locali e dei sistemi territoriali italiani. E fondamentale che i territori dei paesi partner si dotino di strumenti e modalità che possano portare all identificazione dei bisogni e alla definizione delle priorità di sviluppo attraverso una metodologia basata su pianificazione e partecipazione degli attori locali. Le esperienze realizzate in passato ed attualmente in corso in vari paesi con il quadro multilaterale dimostrano che l articolazione metodologica, programmatica ed operativa é effettivamente utile per collegare l azione di cooperazione territoriale con le politiche locali e nazionali del paese. L Iniziativa ART rappresenta un quadro di riferimento che permette di armonizzare le azioni a supporto delle strategie nazionali e locali di sviluppo territoriale, migliorando l'efficacia del sostegno ai processi in atto. L approccio territoriale allo sviluppo e le modalità organizzative ed operative degli enti locali e dei territori, così come l articolazione con le regioni, i governi nazionali, l Unione Europea, gli organismi internazionali e il quadro multilaterale, contribuiscono in maniera determinante a migliorare l efficacia degli aiuti e delle azioni di sviluppo in perfetta sintonia con i risultati, le raccomandazioni e gli impegni presi negli incontri di Parigi, Accra e Busan. E necessario coniugare la dimensione locale e globale dello sviluppo, sviluppando azioni ed iniziative per promuovere lo sviluppo umano sostenibile sia a livello internazionale, attraverso la cooperazione territoriale, che nei nostri rispettivi territori. La cooperazione territoriale deve essere pensata come parte integrante e come evoluzione delle politiche di sviluppo locale di ciascun territorio. A livello dei territori, le questioni legate allo sviluppo locale e il necessario consenso ed impegno rispetto alla dimensione globale dello sviluppo, possono essere affrontate attraverso la promozione di un nuovo patto sociale tra autorità locali, organizzazioni della società civile, imprese e tutti gli altri attori locali, basato su un idea condivisa di Responsabilità Sociale del Territorio verso lo sviluppo umano sostenibile sia a livello locale che internazionale. 6
7 Il futuro dell'europa, oltre allo sviluppo di processi interni ai sistemi locali comunitari, è fortemente legato all'evoluzione dei rapporti con i paesi di vicinato. La cooperazione territoriale può rappresentare un valido strumento di dialogo e di co-sviluppo finalizzato alla crescita culturale comune, allo scambio di competenze, alla creazione di relazioni politico-istituzionali e di legami sociali ed economici. Foligno, 9 ottobre
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