S.I.L. - Servizio Integrazione Lavorativa
|
|
- Prospero Pandolfi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 S.I.L. - Servizio Integrazione Lavorativa dell Azienda ULSS 17 Istituito con delibera n. 101 del Presentazione del servizio
2 Costituzione Italiana Art.1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. Art.3 È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. Art. 38 Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale. Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale.
3 La nuova norma per il lavoro delle p.c.d. Legge n. 68/99 Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili CUI è SEGUITA LA L.R. 16 del 3 agosto 2001 NORME PER IL DIRITTO AL LAVORO DELLE P.C.D. IN ATTUAZIONE DELLA L.. N. 68/99 E ISTITUZIONE SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA PRESSO LE AZIENDE ULSS La finalità e i principi ispiratori riguardano: la promozione dell inserimento e dell integrazione lavorativa delle persone con disabilità nel mondo del lavoro attraverso servizi territoriali di sostegno e di collocamento mirato
4 Le persone interessate alla legge 68/99 Le persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche, sensoriali o intellettive con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45% accertata da un apposita commissione; le persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33% accertata dall INAIL in base alle disposizioni vigenti; le persone non vedenti o sordomute; le persone invalide di guerra, e per servizio.
5 LE NOVITÀ DELLA LEGGE n.68/99 L inserimento lavorativo non più legato al concetto dell inabilità ma delle potenzialità così dette residue, che se ben valorizzate, possono essere altamente produttive. L estensione dell obbligo di inserimento di un lavoratore disabile per le aziende che occupano da 15 a 35 dipendenti in caso di nuove assunzioni. La costituzione di Servizi per l inserimento lavorativo nell ambito dei nuovi servizi per l impiego. e l istituzione dei Servizio di integrazione lavorativa presso le Aziende Ulss L avvio del sistema delle convenzioni di integrazione lavorativa per favorire l inserimento mirato e la chiamata nominativa (art.11 L.68/99) Possibilità per il datore di lavoro sia pubblico che privato di programmare le assunzioni mediante Convenzioni di programma di cui all art.11, comma 1 Legge 68; nel Veneto non più di 3 anni di norma
6 la delibera della Giunta Regionale n. 1138/2008, applicativa della L.R. 16 del 3 agosto 2001 conferma ai SIL delle Aziende ULss i seguenti compiti:. promuovere e sostenere l inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, realizzando interventi di orientamento, di formazione e di mediazione per favorire il positivo incontro tra la persona e il contesto lavorativo
7 quindi destinatari interventi del SIL: Persone disabili di cui all articolo 1 della legge n. 68/99; ma anche... Persone riconosciute in stato di handicap ai sensi della Legge n.104/92; Persone svantaggiate inviate dai servizi socio sanitari; Persone svantaggiate per le quali sia stata data delega all Azienda ULSS da parte degli enti competenti.
8 S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa Il SIL è un servizio sovradistrettuale che afferisce alla Direzione dei Servizi Sociali. Le risorse strumentali e di personale, la definizione del budget e la programmazione annuale degli interventi sono attribuiti alla Direzione dei Servizi Sociali. L operatività del SIL si articola a livello territoriale L Equipe è composta da 5 Educatori: 1 Coordinatore 1 Operatore per il Territorio di Este 1 Operatore per il Territorio di Montagnana 1 Operatore per il Territorio di Monselice 1 Operatore per il Territorio di Conselve
9 Ruolo dei SIL da una parte l azienda, l organizzazione, i suoi obiettivi produttivi e le sue richieste di adeguamento dall altra la persona disabile e le sue esigenze soggettive
10 Persona con Disabilità DISTANZA Lavoro Il lavoro è sempre un compromesso tra le esigenze soggettive della persone e le richieste di adattamento dell organizzazione
11 Persona con Disabilità Strumenti Operatori Area della mediazione Servizi Lavoro L operatore esperto in mediazione al lavoro è un professionista che, agendo sui fattori che condizionano la distanza, facilita l incontro tra la persona disabile e il sistema produttivo
12 Persona con Disabilità DISTANZA Lavoro La distanza è soggettiva ed è condizionata da fattori: Culturali Il sistema di valori, I pregiudizi, Le rappresentazioni Organizzativi e Professionali Struttura, regole, potere, clima, ruoli; Compiti, ritmi, tempi, flessibilità; Scolarizzazione, formazione; Ambiente, servizi Psicologici Qualità della socializzazione; Capacità di vedersi e collocarsi nel ruolo Incontro con il limite ; Ruolo della famiglia
13 Il S.I.L. e i contesti in cui opera SCUOLA E SERVIZI FORMATIVI FAMIGLIA SERVIZI SPECIALISTICI Definizione di un progetto individuale Verifica continua quale strumento di coordinamento per le persone, per l ambiente di lavoro e per il servizio PERSONE CON DISABILITÀ O SVANTAGGIATE COOPERATIVE Sostegno e accompagnamento nelle varie fasi dell inserimento AZIENDE Ricerca di opportunità di impiego SERVIZI ALL IMPIEGO Costruzione di un percorso di inserimento nel luogo di lavoro ENTI LOCALI
14 Metodologia Provincia Cooperazione Sociale Partnership territoriali A.ULSS Comuni Scuola e Formazione
15 L Operatore della mediazione COMPITI (cosa fa ) Valuta le competenze, le motivazioni, i vincoli che caratterizzano la persona disabile da inserire Definisce la distanza e progetta il percorso Ricerca e analizza le aziende definendo compiti, mansioni, e ruoli Accompagna e sostiene la persona disabile nel percorso aziendale Interagisce con la rete dei servizi al lavoro, sociali, riabilitativi e educativi Presidia la definizione del progetto di inserimento Sviluppa azioni di sostegno in situazioni di crisi Attua azioni di monitoraggio e di verifica Sviluppa attività di marketing del servizio e promuove la cultura dell integrazione
16 Strumenti operativi del S.I.L. Il lavoro per progetti Osservazione ed Orientamento Formazione Mediazione Mantenimento Integrazione sociale ed inoltre Riabilitazione e socializzazione (con utenti CSM e Ser.D) Strumenti innovativi: funzione orientamento; RAL; PAL; continuità scuola-lavoro; alternanza struttura protettalavoro.
17 aspetti operativi L AVVIO DEI PROGETTI DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA IN NORMALI CONTESTI DI LAVORO S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 17
18 Accesso al SIL dell Azienda ULSS 17 SEGNALAZIONE e proposta da servizi aziendali: UOS Disabilità e Non Autosufficienza, UOC Salute Mentale UOC Ser.D. UOS IAF - Infanzia Adolescenza e Famiglia Segue S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 18
19 La segnalazione anche dai Centri per l Impiego della Provincia o essere raccolta nell ambito dei lavori del Comitato Tecnico di cui all art. 6 della L.68/99. L accesso al SIL può avvenire anche su proposta dei servizi sociali comunali, fatto salvo il criterio di ricondurre le richieste ai servizi specialistici di competenza. S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 19
20 Di norma chi accede al SIL presenta uno o più dei seguenti requisiti formali : certificazione di invalidità civile; certificazione di handicap (Legge 104/92) certificazione di disabilità ai sensi della Legge n.68/99; situazione di svantaggio ai sensi della Legge n.381/91, in quanto persone afferenti ai Servizi di Salute Mentale o al Servizio Dipendenze; dichiarazione di svantaggio sociale rilasciata dal comune per situazioni di disagio personali. S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 20
21 in particolare gli invalidi civili per l inserimento attraverso il SIL o comunque per l accesso al sistema del collocamento di cui alla L. n. 68/99 dovranno acquisire il verbale di valutazione (art.1 della legge medesima) (= punto di partenza per l'acquisizione della idoneità generica al lavoro) S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 21
22 La PRESA IN CARICO da parte del SIL è di norma valutata in Equipe, sulla scorta dei requisiti, dell accettazione dell interessato, degli strumenti e delle risorse del servizio disponibili. L ammissione ai programmi del SIL è subordinata all ADESIONE al servizio da parte dell utente mediante la compilazione di apposita scheda che si prefigura come un accordo preliminare S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 22
23 L esito servizi di informazione e consulenza, senza una successiva presa in carico, ovvero ad una presa in carico con la conseguente predisposizione di un PROGETTO. S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 23
24 L attivazione di alcune progettualità, come ad esempio le attività di tirocinio, presuppongono il possesso da parte dell utente dei necessari requisiti. Nel caso in cui il soggetto sia segnalato da servizi specialistici e che da parte degli stessi ci sia una permanenza della presa in carico (vedi servizi per la Salute mentale, le Dipendenze, ma anche servizi per la Disabilità ecc.) la valutazione dell idoneità va fatta congiuntamente. La completa inidoneità implica un rinvio al servizio segnalante. S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 24
25 GLI AMBITI D INTERVENTO DEL SIL Per il conseguimento dei requisiti necessari all accesso al lavoro: AUTONOMIA PERSONALE Cura della persona, orientamento e spostamenti, comunicazione, regole del vivere comune; COMPORTAMENTI E REGOLE DEL LAVORO Rispetto orari e regole esplicite ed implicite del lavoro, cura del posto e regole sicurezza. APPRENDIMENTO ED ESECUZIONE DEI COMPITI Apprendimenti teorici e pratici, flessibilità, adattamento, attenzione e resistenza. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO Conoscenza contesto e ruoli, autonomia nei compiti affidati (tempi, modi, strumenti ); controllo risultati e prodotto. S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 25
26 GLI AMBITI D INTERVENTO DEL SIL Per il conseguimento dei requisiti necessari all accesso al lavoro: Ma anche ASPETTI EMOTIVO RELAZIONALI Rapporti interni ed esterni, collaborazione, tenuta nelle osservazioni e nello stress. MOTIVAZIONE AL LAVORO E CONDIVISIONE DEL PERCORSO E AUTOEFFICACIA Percezione e conoscenza di sé; motivazione; consapevolezza obiettivi progetto. S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 26
27 Un idoneità parziale può rendere possibile o necessaria una progettualità alternativa che può consistere in un progetto intermedio, con obiettivi ridotti o in un invio ad altre agenzie con le quali collaborare per verificare il raggiungimento dei requisiti sufficienti per l accesso ai programmi gestiti dal SIL. (è il caso di corsi FSE, CFP gestiti da scuole o agenzie, o progetti alternativi con l UOC Disabilità Adulta come il PARI o il PLP, ecc.). S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 27
28 Dal PROGETTO al PROGRAMMA : di norma, a partire dalla presa in carico la finalità del progetto OSSERVAZIONE FORMAZIONE E ORIENTAMENTO RIABILITAZIONE MEDIAZIONE AL COLLOCAMENTO INSERIMENTO SOCIALE IN CONTESTO LAVORATIVO S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 28
29 Dal PROGETTO al PROGRAMMA : Dall incrocio tra le capacità e competenze possedute dall utente candidato e le competenze richieste dallo svolgimento della mansione, tenendo conto anche di aspirazioni e potenzialità inespresse, si rende possibile l individuazione della tipologia di progetto La definizione di obiettivi, tempi, modalità di realizzazione e verifica determina il programma operativo. S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 29
30 Dal PROGETTO al PROGRAMMA : individuazione da parte dell operatore del SIL di un azienda, ente pubblico o altro ambito di normalità idoneo scheda azienda con informazioni utili su settore lavorativo, mansioni disponibili, rischi e difficoltà presenti, competenze necessarie preparazione GRUPPO DI LAVORO costituito dai potenziali colleghi che potranno essere coinvolti S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 30
31 Dal PROGETTO al PROGRAMMA : altre finalità di progetto: RICERCA ATTIVA DEL LAVORO MANTENIMENTO DEL LAVORO S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 31
32 Ai sensi dell art. 2 del decreto legislativo n. 81/08 sulle misure di sicurezza e di salute nei luoghi di lavoro, il datore di lavoro è individuato nella ditta ospitante. Pertanto la visita di idoneità allo svolgimento della mansione specifica dovrà essere svolta dal medico competente della ditta ospitante, come ugualmente la sorveglianza sanitaria, se eventualmente prevista per la mansione svolta. S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 32
33 Giovani nella fase di passaggio seguiti dai Servizi di NPI-EE In vista di un successivo passaggio si coinvolgono i servizi per la Disabilità Adulta,. La segnalazione è fatta per tempo, già nella fase finale di frequenza della scuola. Ne scaturisce un profilo funzionale utile alla predisposizione di un progetto e un programma con monitoraggio e verifiche in collaborazione, per il quale il SIL offre consulenza. S.I.L. Servizio Integrazione Lavorativa A cura di L.Galiazzo 33
34 Obiettivo La Funzione Orientamento S.I.L. - SCUOLA Accompagnare le persone disabili e le loro famiglie nel possibile percorso d integrazione nel mondo del lavoro. Destinatari E rivolto agli studenti svantaggiati frequentanti la IV e V superiore o comunque in uscita dal percorso scolastico, con sufficienti autonomie personali e relazionali necessarie all avvio di un graduale percorso d inserimento lavorativo.
35 Obiettivo: Fornire informazioni e consulenza Raccogliere elementi di osservazione Accompagnare Valutare assieme A questo fine si svolgono colloqui con: Persona in uscita dal percorso scolastico Insegnante di Sostegno Servizio Neuropsichiatria Inf. Familiari Servizi Sociali Comune S.I.S.S.
36 Valutazione in situazione - Stage Valutazione congiunta (Scuola-S.I.L.) in situazione Strumento: scheda di Valutazione e Osservazione delle Competenze Trasversali
37 Le competenze trasversali Autonomia personale es.: raggiungimento lavoro, igiene, rispetto norme sicurezza Comportamenti e regole del lavoro es.: rispetto orari, frequenza lavoro, pause, impegno, applicazione. Organizzazione del lavoro es.: riconoscimento dei ruoli, autonomia, controllo risultato,.. Apprendimento ed esecuzione dei compiti es. attenzione, ritmo lav, chiedere aiuto. Aspetti emotivo-relazionali es.: relazioni, collaborazione, accettazione osservazioni...
38 Lo stage E utile che risponda ai bisogni formativi della persona che a volte possono prescindere dall indirizzo professionale della scuola che sta frequentando. E un ottima palestra in cui la persona può sperimentarsi, esprimere le proprie abilità, acquisirne di nuove in un reale contesto sociolavorativo. E utile alla progettazione del percorso postscolastico.
39 Progettazione condivisa del percorso post-scuola Coinvolgimento degli altri Servizi (promosso da NPI-EE, U.O.D.e N.A., Servizi Sociali Comune per una visione d insieme, che comprenda anche il contesto di appartenenza, per interventi a più livelli..., S.I.L....) Valutazione per avvio eventuale di un percorso con il Servizio Integrazione Lavorativa
40 Percorso d Integrazione Lavorativa post-scolastico Tirocinio osservativo Tirocinio formativo (presso aziende pubbliche o private, enti, scuole, comuni, associazioni, parrocchie, cooperative,.) Tirocinio di precollocamento (s.i.l./c.p.i.) (presso aziende soggette all obbligo o aziende interessate all assunzione).
41 Inserimento Lavorativo Assunzione Eventuale Progetto Mantenimento Inserimento sociale in contesto lavorativo Persone con capacità lavorative ridotte e quindi non collocabili al lavoro ma con sufficienti autonomie personali e relazionali riferite ad un contesto sociolavorativo. (DGR 3787/2002 e 3138/2008)
42 NON DISCRIMINAZIONE PIÙ AZIONI POSITIVE = ATTEGGIAMENTI, AZIONI E CONTESTI INCLUSIVI
43 PERSONE INSERITE IN PERCORSI DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA - SIL ULSS17 ANNO 2015 Tipologia di Persone disabili (fisici, intellettivi, sensoriali) compresi minori disabili con diagnosi psichiatrica TOT PERSONE SEGUITE DAL SIL TIROCINI FORMATIVI DGR 1324/2013 TIROCINI DI MEDIAZIONE AL COLLOCAME NTO LEGGE 68/99 PROGETTI INTEGRAZIO NE SOCIALE DGR 3787/2002 MANTENIMEN TO POSTO DI LAVORO ACCOMPAGN AMENTO AL LAVORO (supporto nella ricerca attiva) ASSUNZIONI CONTINUITA' SCUOLA- LAVORO con dipendenza patologica minori in condizione di svantaggio (L. 381/91) ALTRO (persone svantaggiate secondo la CE,...) TOT
I SERVIZI OFFERTI AI CITTADINI
PROGETTI DI CONTINUITA SCUOLA-LAVORO - Studenti in obbligo formativo con disabilità accertata dalla Commissione medica integrata ai sensi della Legge n. 104/1992 o con certificazione scolastica rilasciata
DettagliMonica Moisello Marisa Massolo
RELATORI Monica Moisello Marisa Massolo Responsabile Servizio di Mediazione al Lavoro per Disabili, Provincia di Genova, ISFORCOOP, Genova Responsabile Servizio di Orientamento per Disabili, Provincia
DettagliDall accertamento sanitario all inserimento lavorativo
PROVINCIA DI GORIZIA Servizio Collocamento Mirato Dall accertamento sanitario all inserimento lavorativo Dott. Simone ZORZI Gorizia, 3 novembre 2009 Il collocamento mirato...la promozione dell'inserimento
DettagliL OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99. Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta
L OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99 Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta Legge 12 marzo 1999 n 68 «Norme per il Diritto al lavoro
DettagliIL COLLOCAMENTO MIRATO INTERVENTI PER L OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI DISABILI. Rovereto, 16 marzo 2017 Renata Magnago
IL COLLOCAMENTO MIRATO INTERVENTI PER L OCCUPAZIONE DEI LAVORATORI DISABILI Rovereto, 16 marzo 2017 Renata Magnago 1 Legge 68/1999 - Soggetti beneficiari Persone in età lavorativa affette da minorazioni
DettagliDIPARTIMENTO DISTRETTO Unità Operativa Tutela Età Evolutiva Adolescenti e Giovani APPUNTI DAL SERVIZIO INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE
AZIENDA U.L.S.S. 21 DIPARTIMENTO DISTRETTO Unità Operativa Tutela Età Evolutiva Adolescenti e Giovani APPUNTI DAL REGOLAMENTO OPERATORI SOCIO SANITARI SERVIZIO INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE PROGETTO
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il presente documento denominato Protocollo di Accoglienza è un documento che nasce da una più dettagliata esigenza d informazione relativamente
DettagliInvalidita civile disabilita lavoro
Associazione Crescere Gli Incontri del Sabato 28 marzo 2009 A cura dell Assistente Sociale Dr.ssa Fabrizia Capitani Invalidita civile disabilita lavoro Associazione Crescere Gli Incontri del Sabato 28
DettagliCollocamento Mirato di Pisa
Incontro SDS Pisa 25/01/16 Collocamento Mirato di Pisa Legge 68/99 Normativa di riferimento L inserimento delle persone con disabilità nel mondo del lavoro è una realtà regolamentata dalla legge 12 marzo
DettagliPATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA
PATTO DI ACCOGLIENZA FINALITA Il Patto di Accoglienza è un documento destinato all integrazione degli alunni disabili all interno del nostro Istituto. Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti
DettagliGRUPPO GLH è un gruppo di studio e di lavoro del Collegio dei Docenti, aperto alla componente dei genitori e alle Agenzie territoriali, che si occupa
PERSONE: GRUPPO GLH è un gruppo di studio e di lavoro del Collegio dei Docenti, aperto alla componente dei genitori e alle Agenzie territoriali, che si occupa dell integrazione delle persone disabili.
DettagliLA LEGGE 68/99. Una rete di servizi per favorire l inserimento al lavoro dei soggetti con disabilità
LA LEGGE 68/99 Una rete di servizi per favorire l inserimento al lavoro dei soggetti con disabilità LA LEGGE 68 Che cos è La normativa si propone come finalità di attuare una rete di servizi di sostegno
Dettagliweb:
Direzione regionale Attuazione Programmazione Sanitaria Servizio Tutela Salute Mentale e-mail: salutementale@regione.veneto.it web: www.regione.veneto.it/salutementale Il Contesto Nel 2007 sono stati trattati
DettagliTRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva
Allegato A) CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI ROVIGO E LE AZIENDE ULSS 18 E 19 PER LA GESTIONE IN COLLABORAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINALIZZATE AD INSERIMENTI SOCIO-LAVORATIVI TRA la PROVINCIA DI ROVIGO, con
DettagliI SERVIZI EROGATI. 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione:
I SERVIZI EROGATI 1. Accoglienza, informazione e auto consultazione: Consente all utente l accesso alla rete dei servizi erogati, informandolo circa le opportunità disponibili secondo le sue esigenze e
DettagliLINEE GUIDA Servizio Integrazione Lavorativa S.I.L.
Conferenza dei Sindaci LINEE GUIDA Servizio Integrazione Lavorativa S.I.L. SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA L Azienda ULSS 13 in armonia con la legislazione nazionale e regionale vigente promuove iniziative
DettagliDISABILITA E LAVORO: collocamento mirato, flessibilità e formazione giugno 2016 Salsomaggiore Terme
DISABILITA E LAVORO: UDINE collocamento mirato, flessibilità e formazione 16 17 18 giugno 2016 Salsomaggiore Terme DALLA VALUTAZIONE SANITARIA DELLA L. 68/99 AI COMPITI DEL COMITATO TECNICO PER IL COLLOCAMENTO
DettagliProtocollo d intesa. Premessa. Richiamati:
PROVINCIA DI CAGLIARI Centro servizi per il lavoro MURAVERA MINISTERO DELLA GIUSTZIA Dipartimento dell Amministrazione Penitenziaria Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Cagliari Carbonia-Iglesias Medio
DettagliLa struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.
CENTRO DIURNO AURORA 1 FINALITA E FUNZIONI GENERALI La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. La struttura ha finalità riabilitative
DettagliAutismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano
Tavola Rotonda Autismo 1 dicembre 2014 Autismo: attività e interventi innovativi di carattere sociosanitario nell Asl di Milano Milano, 1 dicembre 2014 Progettualità a sostegno della famiglia e suoi componenti
DettagliLa normativa vigente. Legge 68/99, Regolamento CE n 2204/2002, Convenzione ONU 30 marzo 2007
Disabilità e lavoro L accesso al lavoro. Conoscenze nuove e capacità strategiche La normativa vigente. Legge 68/99, Regolamento CE n 2204/2002, Convenzione ONU 30 marzo 2007 La nozione di disabilità in
DettagliCONSORZIO ISONTINO SERVIZI INTEGRATI
CONSORZIO ISONTINO SERVIZI INTEGRATI REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO E GESTIONE DEL SERVIZIO INTEGRAZIONE LAVORATIVA ART.1- CONTENUTO DEL REGOLAMENTO Il presente regolamento detta le norme il per il corretto
Dettaglisviluppa le tue competenze
catalogo #formazione sviluppa le tue competenze www.laltracitta.it INFORMAZIONI E ISCRIZIONI Associazione LʼAltra Città Via Alfieri, 5a 58100 Grosseto Tel. 0564 413228 e-mail info@laltracitta.it SCADENZA
DettagliANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO
ANNO SCOLASTICO 2016/17 FUNZIONE STRUMENTALE AREA SOSTEGNO : DOCENTE: ORLANDI DONATELLA DATA: 29/09/2016 FIRMA DESCRIZIONE SINTETICA DEL L integrazione degli alunni portatori di handicap come di quelli
DettagliComune di Parma DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD DEL 10/03/2015
Comune di Parma DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N DD-2015-439 DEL 10/03/2015 Inserita nel fascicolo: 2015.VII/12/3.16/8 Centro di Responsabilità: 65 6 2 0 - SETTORE SOCIALE E SERVIZI EDUCATIVI - SERVIZIO SOCIALE
DettagliDISABILITÀ Forum Provinciale delle Fattorie Sociali: risultati e prospettive. Fattorie Sociali e Nuovi sistemi a rete in agricoltura
PIANO Provincia di Pordenone TRIENNALE Settore Politiche del Lavoro e Programmazione Sociale DISABILITÀ 2007-2009 Provincia di Pordenone Forum Provinciale delle Fattorie Sociali: risultati e prospettive
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO TIROCINIO O STAGE
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO TIROCINIO O STAGE Francesca Benedetti Ufficio scolastico di Varese Simucenter IFS Lombardia Il contesto normativo D.G.R. Lombardia n. 825/2013 I tirocini sono regolati da una convenzione
DettagliPIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
! MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA IC n. 6 Scuola... LA SPEZIA PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. (Ai sensi dell articolo 12 - L. 104/92) Alunno/a Classe Docente/i di sostegno
DettagliCARTA DEI SERVIZI AL LAVORO
CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO Operatore accreditato per i Servizi al Lavoro della Regione Piemonte con n. La carta dei Servizi intende descrivere le attività destinate ai cittadini e al mondo delle imprese
DettagliPROGETTO: A SCUOLA DI SICUREZZA
PROGETTO: A SCUOLA DI SICUREZZA Percorso innovativo, sperimentale per la formazione di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione I.I.S. «Euganeo» Este (PD) Art. 11 commi 1 e 4 del D.Lgs. 81
DettagliCOMUNE DI BOLOGNA - SPORTELLO COMUNALE PER IL LAVORO TIROCINI FORMATIVI IN EMILIA ROMAGNA SINTESI DELLA LEGGE
Legge regionale n. 7 del 19 luglio 2013 con modifiche della Legge regionale n. 14/2015 Premesse 1) le Regioni hanno competenza esclusiva in materia 2) Legge Fornero > Linee Guida > Accordo Stato-Regioni
DettagliART.1 (Definizione) ART.2 (Obiettivi e finalità)
ART.1 (Definizione) Il Centro diurno per disabili Thalita Kumi Società Cooperativa Sociale Onlus è una struttura che persegue lo scopo di offrire una risposta qualificata ai bisogni di autonomia e di inclusione
DettagliRuolo dell A.S. del D.P.
Ruolo dell A.S. del D.P. Le attività svolte dall A.S. sono quelle inerenti alle funzioni del servizio: prevenzione, terapia e riabilitazione, attività di consulenza e formazione, come previsto dal D.P.R.
DettagliIL CENTRO PER L IMPIEGO DI ANCONA INCONTRA L UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE
IL CENTRO PER L IMPIEGO DI ANCONA INCONTRA L UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE TIROCINI FORMATIVI L.R. N. 2/2005, ART. 18 DGR N. 1134 del 29/07/2013 PRINCIPI E CRITERI APPLICATIVI Articolo 1: Il Tirocinio
DettagliPROGETTO ITINERARI ANNO
PROGETTO ITINERARI ANNO 2004-2005 Azione 1 Attività di accoglienza, orientamento e accompagnamento verso le politiche attive del lavoro Utenza: giovani e adulti senza limiti di età. Numero massimo di utenti:
DettagliAttività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO
! Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI DAL BEN GIUSEPPE + 39 041 5795118 direzionegenerale.mirano@ulss13mirano.ven.it Nazionalità italiana ESPERIENZA PROFESSIONALE! 01/01/2016 alla data attuale COMMISSARIO
DettagliA. Anagrafica. B. Dati strutturali dell organizzazione
Indagine sulle organizzazioni non profit operanti nel campo dell inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità A.1. Dati dell organizzazione Denominazione Anno di costituzione Indirizzo Telefono/
DettagliReport Provincia di Lecco
Report 2016 Servizio Collocamento Disabili e Fasce Deboli Provincia di Lecco Dott. Roberto Panzeri Direzione Organizzativa VI Lavoro e Centri per l Impiego Dirigente Dott.ssa Cristina Pagano Direzione
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliCONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI DI CIRIE
CONSORZIO INTERCOMUNALE DEI SERVIZI SOCIO ASSISTENZIALI DI CIRIE CRITERI E PROCEDURE D INTERVENTO PER LA PROMOZIONE DELL INSERIMENTO DEI PORTATORI DI HANDICAP IN PERCORSI EDUCATIVO - OCCUPAZIONALI Novembre
DettagliLegge 8 ottobre 2010 n Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
Legge 8 ottobre 2010 n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Interventi di identificazione precoce casi sospetti Attività di recupero didattico mirato
DettagliCURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI
CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome GALIAZZO LUCIANO Data di nascita 07/01/1954 Qualifica EDUCATORE PROFESSIONALE Amministrazione U.O.C. PROGRAMMAZIONE GESTIONE VIGILANZA E CONTROLLO SERVIZI SOCIALI
DettagliMisure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazione
LEGGE 5 FEBBRAIO 1992 N.104 Legge - Quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate ( art.8 Inserimento ed integrazione sociale - art.17 Formazione profesionale -
DettagliServizi per l impiego e collocamento mirato delle persone con disabilità
Servizi per l impiego e collocamento mirato delle persone con disabilità Fase di preselezione Modello di servizio Vers. 1.1, 12.02.05 1 Premessa La preselezione è uno degli strumenti principali per la
DettagliAllontanamento dal modello passato. Nuova definizione di disabilità: stato di salute in relazione agli ambienti di vita
Allontanamento dal modello passato Nuova definizione di disabilità: stato di salute in relazione agli ambienti di vita Modello biopsicosociale di Engel Nuova prospettiva Integrazione non significa unicamente
DettagliLe leggi esistenti sono sufficienti ed adeguate per i processi di integrazione e inclusione lavorativa?
Alcuni quesiti fondamentali: Le leggi esistenti sono sufficienti ed adeguate per i processi di integrazione e inclusione lavorativa? Vengono rispettate e opportunamente applicate? Esistono differenze territoriali
DettagliSettore Formazione Professionale, Lavoro, Politiche Sociali Ufficio :Centri per l impiego
Allegato 2 (Da presentare in triplice copia) PROT. DEL CONVENZIONE DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA PER L AVVIAMENTO DI DISABILI CHE PRESENTANO PARTICOLARI CARATTERISTICHE E DIFFICOLTA DI INSERIMENTO NEL CICLO
DettagliC O M U N E D I O S T U N I AMBITO TERRITORIALE SOCIASLE N 2 BR CARTA DEI SERVIZI
Comune di CISTERNINO Comune di FASANO Comune di OSTUNI C O M U N E D I O S T U N I Provincia di Brindisi COMUNE DELEGATO DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE SETTORE POLITICHE SOCIALI ED EDUCATIVE UFFICIO
DettagliAdozione e sostegno alle famiglie
Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale
DettagliEsso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.
PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche
DettagliATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni)
Conferenza dei Servizi Portogruaro, 5 maggio 2010 ATTIVITÀ DELL AZIENDA U.L.S.S. N.10 RIVOLTE A GIOVANI E ADOLESCENTI (fino ai 24 anni) Consultorio Giovani Attività dei Ser.D Attività per adolescenti con
DettagliUn esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I.
Un esperienza di rete locale co-partecipata: il Progetto V.A.I. Vincitore del PREMIO INNOVAZIONE 2007 Qualità e semplificazione A CURA DI : Rita Giannetti e Gabriella Zoff Centri Regionali di Orientamento
DettagliLEGGE 12 MARZO 1999, N. 68 - ARTICOLO 2 COLLOCAMENTO MIRATO
LEGGE 12 MARZO 1999, N. 68 - ARTICOLO 2 COLLOCAMENTO MIRATO Per collocamento mirato dei disabili si intende quella serie di strumenti tecnici e di supporto che permettono di valutare adeguatamente le persone
DettagliI TIROCINI IN PIEMONTE. 10 maggio 2017
I TIROCINI IN PIEMONTE 10 maggio 2017 I percorsi Scuola/Formazione-Lavoro Durante la scuola Alternanza scuola-lavoro Tirocinio Apprendistato di I livello Dopo la scuola o l università Tirocinio formativo
DettagliSCHEDA TECNICA PROGETTUALE CENTRI DIURNI DISABILI
SCHEDA TECNICA PROGETTUALE 1. TITOLO AZIONE CENTRI DIURNI DISABILI 2. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno dell azione di riferimento,
DettagliSTUDENTI... SI VA IN AZIENDA
STUDENTI... SI VA IN AZIENDA PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Premessa La normativa Legge n. 107/2015 prevede all art.1 comma 33 Al fine di incrementare le opportunità di lavoro e le capacità di orientamento
DettagliDisabilità La proposta formativa ed i servizi integrati del Centro Polifunzionale Don Calabria
Centro Polifunzionale Don Calabria Formazione Professionale Giovani con Disabilità La proposta formativa ed i servizi integrati del Centro Polifunzionale Don Calabria Indice La logica della presa in carico
DettagliPROCEDURA DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI OSSERVAZIONE DIAGNOSTICA E PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON DGA (DISTURBO DA GIOCO D AZZARDO)
PROCEDURA DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI OSSERVAZIONE DIAGNOSTICA E PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON DGA (DISTURBO DA GIOCO D AZZARDO) ALLEGATO 3 CAPITOLATO TECNICO 1. Oggetto dell appalto Oggetto
DettagliAREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI
50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante
DettagliConvegno: Requisiti di sicurezza per l inserimento al lavoro D. LGS. 81/08
Convegno: Sportello ausili per l integrazione lavorativa risultati e prospettive Requisiti di sicurezza per l inserimento al lavoro A cura di: Marco Bassi Crescenzo Tiso ASL della Provincia di Varese Dipartimento
DettagliPRIMA PARTE. Il percorso scolastico dell alunno diversabile. Le tappe: Esami di Qualifica Esami di Stato Inserimenti lavorativi
PRIMA PARTE Il percorso scolastico dell alunno diversabile. Le tappe: Esami di Qualifica Esami di Stato Inserimenti lavorativi 1 PERCORSO 1 Alunni in situazione di Handicap Obiettivi previsti per la classe
DettagliCentro Samarotto. Guida ai Servizi
Centro Samarotto Centro per lo sviluppo della Comunicazione e della Relazione per l Autismo e i Disturbi Generalizzati dello Sviluppo Guida ai Servizi Il Centro Samarotto è una Struttura di riferimento
DettagliAMBITO TERRITORIALE DI CAMPI SALENTINA
Campi Salentina Carmiano Guagnano Novoli Salice Salentino Squinzano Trepuzzi Veglie AMBITO TERRITORIALE DI CAMPI SALENTINA PROGETTI INNOVATIVI INTEGRATI PER L INCLUSIONE SOCIALE DI PERSONE SVANTAGGIATE
DettagliDal 11/10/2016 ad oggi Comune di Varese
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome GERMI DANIELA Indirizzo VIA ORRIGONI 5, VARESE Telefono 0332/255810 Fax E-mail daniela.germi@comune.varese.it Nazionalità italiana Data
Dettagli1. Principi fondamentali e valori
CARTA DEI SERVIZI 1. Principi fondamentali e valori Nell erogazione dei Servizi al Lavoro, Kairos si informa coerentemente ai seguenti principi e valori: - Accesso: tutte le persone possono accedere ai
DettagliDal 01/01/2014 ad oggi Comune di Varese
F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome GERMI DANIELA Indirizzo VIA ORRIGONI 5, VARESE Telefono 0332/255810 Fax E-mail daniela.germi@comune.varese.it Nazionalità italiana Data
DettagliIstituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, San Vito Romano Roma tel. 06/ Fax 06/ rmic8an002-distretto Scolastico
Istituto Comprensivo San Vito Viale Trento e Trieste, 30-00030 San Vito Romano Roma tel. 06/9571058 Fax 06/95479212 rmic8an002-distretto Scolastico XXXVI Mail : rmic8an002@istruzione.it web: www.scuolesanvitoromano.it
Dettagli17 aprile A cura dell Avvocato R. Cristiani
17 aprile 2010 A cura dell Avvocato R. Cristiani Il Certificato medico: AP68 Alcune specifiche... Selezionando questa casella la persona sarà valutata per il riconoscimento dell indennità di accompagnamento
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA
ATTIVITA DI TIROCINIO FORMATIVO nella PROFESSIONE EDUCATIVA Il Corso di laurea in Scienze dell Educazione dell Università degli Studi di Perugia, si è prefisso l obiettivo di valorizzare e potenziare l
DettagliProcedure ACCOGLIENZA RESIDENZIALE
Procedure ACCOGLIENZA RESIDENZIALE Sede legale: via al Deserto, 2-23022 Chiavenna (SO) PROCEDURE di ACCOGLIENZA RESIDENZIALE GENERALITA e SCOPO Generalità e scopo... pag. 3 APPLICABILITA e RESPONSABILITA
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE CALABRIA, IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliL ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI
L ASSISTENTE SOCIALE PROFESSIONISTA NELLO SCENARIO DELLE STRUTTURE DI TIPO RESIDENZIALE E SEMIRESIDENZIALE PER ANZIANI a cura di Annalisa Fidaleo, assistente sociale In base alla legge LEGGE REGIONALE
DettagliRiforma di Stage e Tirocini: requisiti 2013
Riforma di Stage e Tirocini: requisiti 2013 4 Ottobre 2013 Il tirocinio formativo è una misura di politica attiva del lavoro che consiste in un periodo di formazione con inserimento in un contesto produttivo
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI Il Protocollo di Accoglienza è un documento che, deliberato dal Collegio Docenti e inserito nel P.O.F., predispone e organizza le procedure
DettagliGuida operativa alternanza scuola-lavoro
Anno scolastico 2015/2016 Guida operativa alternanza scuola-lavoro lavoro Liceo Classico Michelangiolo, Firenze Claudia Della Lunga 3C Bernardo Sarti 3A Presupposto alla base dell alternanza scuola-lavoro
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
PROTOCOLLO D INTESA FRA REGIONE LOMBARDIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI PER LA SPERIMENTAZIONE DI NUOVI MODELLI NEL SISTEMA DI
DettagliNormativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia. Elena Dal Pio Luogo
Normativa DSA e BES il ruolo della Scuola dell Infanzia Elena Dal Pio Luogo LEGGE 170 8 ottobre 2010 Art. 1 Riconoscimento e definizione di: Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia. Garantire
DettagliIstituto Tecnico Economico Statale. Vilfredo Pareto CONVENZIONE DI PERCORSO IN ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO TRA
Istituto Tecnico Economico Statale CONVENZIONE DI PERCORSO IN ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO TRA ITE VILFREDO PARETO (Soggetto promotore) con sede in Palermo via Brigata Verona, 5 d ora in poi denominato soggetto
DettagliProvincia di Genova DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO Servizio Promozione Occupazione
Provincia di Genova DIREZIONE POLITICHE FORMATIVE E DEL LAVORO Servizio Promozione Occupazione Riconoscimento di credenziali al fine di autorizzare operatori ad operare nei servizi per il lavoro presso
DettagliUFFICI DI PIANO CHIAVENNA
UFFICI DI PIANO CHIAVENNA ENTE GESTORE: COMUNITA MONTANA DELLA VALCHIAVENNA SERVIZI PER DISABILI Gli interventi di seguito descritti sono a carattere socio-assistenziale e sono rivolti a disabili adulti
DettagliSull'esempio del fondatore San Giovanni Calabria i fondamentali principi ispiratori su cui si fonda il progetto sono:
CARTA DEI SERVIZI PRESENTAZIONE MEDIALABOR SRL è un servizio per il lavoro che ai sensi della DGR n.2238 del 20/12/2011 della Regione Veneto fa parte della rete dei servizi pubblici e privati che si occupano
DettagliProtocollo d'accoglienza per alunni stranieri
Protocollo d'accoglienza per alunni stranieri D ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI STRANIERI PROTOCOLLO PREMESSA Coerentemente a quanto avviene nel resto del Paese, il numero degli alunni stranieri che frequentano
DettagliSINTESI APPROVATO CON DGR 733/2017
SINTESI PROGRAMMA DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA PER L UTILIZZO DEL FONDO PER L ASSISTENZA ALLE PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE PRIVE DEL SOSTEGNO FAMILIARE, DI CUI ALL ARTICOLO 3 DELLA LEGGE N.112 DEL 2016
DettagliPROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA
PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE PUGLIA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Pagina 1 di 5 PREMESSA Il presente documento, deliberato dal Collegio docenti, intende definire tutte le azioni con cui avviare e facilitare l inserimento scolastico
DettagliGESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE?
GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE? Assistente Sociale Barbara Miscoria Cividale del Friuli 16 gennaio 2012 L AMBITO DISTRETTUALE Si riferisce a una realtà territoriale
DettagliCONVENZIONE TRA. LA PROVINCIA DI CHIETI Settore 4 Formazione Professionale Politiche attive del Lavoro Servizio SILUS Legge 68/99
Direzione Regionale dell Abruzzo CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI CHIETI Settore 4 Formazione Professionale Politiche attive del Lavoro Servizio SILUS Legge 68/99 E L AGENZIA DELLE ENTRATE DIREZIONE REGIONALE
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA'
ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONALE PER L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI STUDENTI CON DISABILITA' Finalità Il presente accordo intende definire e stimolare modalità e procedure di collaborazione attraverso il
DettagliAlternanza scuola - lavoro. Dirigente tecnico Maurizio Rosina Assessorato Istruzione e Cultura
Alternanza scuola - lavoro Il contesto normativo Già introdotta dalla Riforma Moratti del 2005, è stata resa obbligatoria dalla legge 107 del 2015, la c.d. legge sulla Buona Scuola, e coinvolge tutte le
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO 12 BOLOGNA
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DELL ISTITUTO COMPRENSIVO 12 BOLOGNA Premessa Questo protocollo nasce dall esigenza di facilitare l accoglienza degli alunni figli di immigrati, di sostenere gli alunni nella
DettagliPiano Mirato di Prevenzione
Da restituire entro il. per posta, fax o mail a: ASL..- Dipartimento di Prevenzione Medica Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti Lavoro via. FAx.. e-mail Piano Mirato di Prevenzione CONTRIBUTO DEL SISTEMA
DettagliServizi alla persona: destinatari e finalità del progetto
Carta dei servizi Presentazione Con la Carta dei Servizi il Formont presenta i servizi per il lavoro rivolti sia ai cittadini che alle imprese, ne indica la tipologia e le modalità di accesso nonché le
DettagliALLEGATO B ALLA DD 93 DEL 15/02/2010 PROVINCIA DI ANCONA SETTORE ISTRUZIONE FORMAZIONE E LAVORO
ALLEGATO B ALLA DD 93 DEL 15/02/2010 PROVINCIA DI ANCONA SETTORE ISTRUZIONE FORMAZIONE E LAVORO AVVISO PUBBLICO PER LA FORMAZIONE DI UN ELENCO DI SOGGETTI PROFESSIONALI DISPONIBILI A PRESTARE LA PROPRIA
DettagliDESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF
AREA INDICATORI di COMPETENZA DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF EVIDENZE E RISCONTRI PESO A A1 Qualità dell insegnamento 1. Innova la propria
DettagliLEGGE 112/2016 SUL DOPO DI NOI
I N C O N T R O D I S T U D I O LEGGE 112/2016 SUL DOPO DI NOI ASSISTENZA IN FAVORE DI PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE PRIVE DEL SOSTEGNO FAMILIARE, AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO, TRUST, VINCOLI DI DESTINAZIONE
DettagliLINEE GUIDA. c) gli uffici di servizio sociale per i minorenni (USSM) del Ministero della giustizia;
Allegato alla Delib.G.R. n. 34/20 del 7.7.2015 LINEE GUIDA Disciplina dei Tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all inclusione sociale, all autonomia delle persone
DettagliProgetto SCUOLAV 2015/16. Catalogo attività per gli studenti e insegnanti delle istituzioni scolastiche di Torino e provincia. a.s.
Catalogo attività per gli studenti e insegnanti delle istituzioni scolastiche di Torino e provincia a.s. 2015/201 /2016 1 AZIONE 1 Formazione per i formatori della sicurezza settore alberghiero Corso di
DettagliSintesi delle Linee Guida per l Alternanza Scuola-Lavoro. Il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro segue tre direttrici principali:
Sintesi delle Linee Guida per l Alternanza Scuola-Lavoro Il potenziamento dell alternanza scuola-lavoro segue tre direttrici principali: Lo sviluppo dell orientamento per studenti dell ultimo anno (anche
Dettagli