Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 01/04/ REGIONEDEL VENETO

Transcript

1 Consiglio Regionale del Veneto - UPA - 01/04/ ^ Consiglio Regionale del Veneto I del 01/04/2016 ProL: Titolario CRV CRV spc-upa REGIONEDEL VENETO giunta regionale baj 0 HAR ipi-otocoio iclass,: A Prat Fase ìallegati N" 1 Oggetto: Risposta alllnterrogazione A RISPOSTA SCRITTA n. 126 del 29 gennaio 2016 presentata dal Consigliere Manuel BRUSCO "QUALI VANTAGGI PORTA LA REALIZZAZIONE DI POZZI ALL'INTERNO DELL'ALVEO DEL FIUME BRENTA? ". Al Consigliere regionale Manuel BRUSCO e, p.c. Al Signor PRESIDENTE del Consiglio Regionale All'Assessore regionale ai Rapporti con il Consiglio regionale Ai sensi dell'articolo 111 del Regolamento consiliare, si trasmette la risposta approvata dalla Giunta all'interrogazione indicata in oggetto, da Lei presentata in data 29 gennaio Distinti saluti. IL SEGRETA - aw GIUNTA elfoci. Fise. (:{KM;7.<S(i279 Segreterìa della Giunta Sezione Verifica e gestione atti del Presidente e della Giunta P.O. Rapporti con il Consiglio e nomine Dorsoduro, Venezia - Tel. 041/ Fax 041/ Codice Univoco Ufficio IPA: 4Z9BKH uff.giunta.consiglio@regione.veneto.it protocollo.generale@pec.regione. veneto, it l'.i VA (i2?!)2')30:?9

2 .i h ì... REGIONE DEL VEHETO^i giunta regionale X Legislatura PUNTO 27 DELL'ODG DELLA SEDUTA DEL 24/03/2016 ESTRATTO DEL VERBALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 70 / IIM del 24/03/2016 j OGGETTO: \ Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 126 del presentata dal consigliere Manuel Bru- I SCO, avente per oggetto "Quali vantaggi porta la realizzazione di pozzi all'interno dell'alveo del fiume Brenj ta?". Mod. B - copia pag. 1

3 COMPONENTI DELLA GIUNTA REGIONALE Presidente Luca Zaia Vicepresidente Gmrmca ForcoHn Assessori l -U-Oc^ (,/Ok:;HO Giuseppe Pan Roberto Marcato Gianpaolo E. Bottacin Manuela Lanzarin Elena Donazzan Federico Caner Elisa De Berti Cristiano Corazzari Segretario verbalizzante Mario Caramel Assente RELATORE ED EVENTUALI CONCERTI GIANPAOLO E. BOTTACIN j STRUTTURA PROPONENTE ì i DIPARTIMENTO AMBIENTE APPROVAZIONE: Sottoposto a votazione, il provvedimento è approvato con voti unanimi e palesi. Mod. B - copia pag. 2 Dgr n. 70/IIM del 24 marzo 2016

4 OGGETTO: Risposta all'interrogazione a risposta scritta n. 126 del presentata dal consigliere Manuel Brusco, avente per oggetto "'Quali vantaggi porta la realizzazione di pozzi all'interno dell'alveo del fiume Brenta?". L'Assessore Gianpaolo Bottacin propone alla Giunta di adottare la seguente risposta. "Il progetto definitivo delle opere di "Derivazione dalle falde del Medio Brenta" è stato approvato con DGRV n del , previo parere favorevole con prescrizioni della Commissione regionale VIA n. 2 del Il progetto prevede la realizzazione di un campo pozzi in destra Brenta in località Camazzole in Comune di Carmignano di Brenta, collocato nei pressi del Bacino "Giaretta", munito delle relative opere accessorie. Tale progetto si inserisce nella pianificazione regionale dello Schema Acquedottistico del Veneto Centrale (Savec), parte del Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto (Mosav) approvato dalla Giunta regionale con DGRV n del Della realizzazione e gestione del citato Savec è incaricata la società regionale Veneto Acque S.p.A., titolare di apposita convenzione con la Regione del Veneto. Il Savec consiste nella realizzazione del nuovo campo pozzi in area Medio Brenta e di un sistema di condotte acquedottistiche di grande diametro atte a connettere tali prelievi con i principali centri di produzione e distribuzione idrica del Veneto. La finalità principale dell'opera è la fornitura di risorsa idropotabile di buona qualità alle aree maggiormente svantaggiate della Regione sotto tale aspetto, ovvero le zone della Bassa Padovana, del Polesine e di Chioggia, che attualmente attingono larisorsaidrica dai fiumi Adige e Po con notevoli costi di potabilizzazione e maggior grado di rischio nella disponibilità qualitativa e quantitativa dell'acqua prelevata. Il progetto del campo pozzi in Comune di Carmignano di Brenta prevede la realizzazione di un pozzo freatico di profondità 40 mt. nella parte a nord del Bacino "Giaretta"; tre pozzi freatici di profondità 30 mt. in prossimità del Bacino stesso e cinque pozzifreaticidi profondità mt. a sud del medesimo. Oltre a tali pozzi, nelle vicinanze del Bacino, sono già presenti 4 pozzi gestiti dalla società Etra S.p.A., da mantenersi operativi, previa sostituzione delle pompe e declassamento degli stessi. Tutti i pozzi, compresi quelli esistenti di Etra S.p.A., non sono collocati in alveo, ma nella zona golenale, cioè internamenterispettoall'argine maestro in destra Brenta, ma non all'interno della zona di scorrimento del fiume (denominata, appunto, "alveo"). I pozzi saranno inoltre protetti da opportuni rilevati realizzati tra l'alveo e la golena, in modo da proteggere le opere di prelievo dalle piene ordinarie delfiume. La potenzialità del sistema di prelievo è di /s; di questi, 800 Ms sono già concessi alla Società Etra S.p.A., gestore del servizio idrico integrato dell'ambito Territoriale Ottimale "Brenta". I rimanenti 950 1/s saranno concessi a Veneto Acque S.p.A. per i nuovi pozzi, con la seguente progressione di prelievo prevista dall'accordo per la Tutela dellerisorseidriche superficiali e sotterranee del Fiume Brenta, sottoscritto tra tutti i Soggetti interessati: 500 L^s saranno disponibili per Veneto Acque S.p.A. all'avvio del sistema di prelievo ed i rimanenti lo saraimo in funzione della capacità diricaricadella falda valutata sulla base di appositi modelli idrologici. Si informa che Etra S.p.A. S.p.A. e Veneto Acque S.p.A. non attuano una semplice "vendita" dell'acqua in base a logiche di mercato, ma sono soggetti sottoposti al regime tariffario imposto dall'autorità per l'energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico; le tariffe applicate all'utenza sono quindi determinate sulla base del Metodo Tariffario Idrico approvato dalla stessa Autorità. In particolare. Etra S.p.A. fattura l'erogazione dell'acqua potabile mediante l'emissione della bolletta agli utenti del servizio idrico dell'ato "Brenta"; mentre Veneto Acque S.p.A. fatturerà la fornitura d'acqua in seguito all'erogazione all'ingrosso ai Gestori del servizio idrico operativi nella Bassa Padovana, nel Polesine e nell'area di Chioggia, che a loro volta alimenteranno la loro rete di distribuzione. Il progetto relativo allo "Stralcio per il recupero del materiale e la formazione dei rilevati in alveo" costituisce semplicemente una variante esecutiva, prevista, con esplicitazione dei relativi vantaggi, anche nel succitato parere di compatibiutà ambientalerilasciatodalla Commissione regionale VIA, per la realizzazione dei rilevati a protezione dei pozzi previsti in progetto. Tale variante non prevede un indiscriminato "sbancamento" di materiale, ma una ricalibratura della sezione dell'alveo, movimentando il materiale stesso al suo intemo, in modo tale da trasportarlo dalla zona di scorrimento del fiume verso la parte golenale, Mod. B - copia pag. 3 Dgr n. 70 / IIM del 24 marzo 2016

5 realizzando così i rilevati suddetti. Il materiale da movimentare sarà di me, mentre irimanenti me. per la realizzazione dei rilevati a protezione dei pozzi saranno prelevati da cave di prestito esteme al fiume. Siribadisce,pertanto, che tale variante non prevede alcun trasporto di materiale all'esterno dell'area fluviale e non prevede alcuna vendita di ghiaia. Si evidenzia, inoltre, che tale variante esecutiva non ha alcuna relazione con il progetto di realizzazione di n. 7 traverse in alveo da collocarsi lungo l'asta fluviale, nel tratto da Cartigliano a Fontaniva, il cui progetto regionale risale al 2008, e che sonofinalizzatealla regolazione della pendenza dell'alveo ed alla ricarica della falda nel tratto disperdente del fiume. Le due briglie "pilota", realizzate nei pressi di Bassano del Grappa e Nove a cura di Veneto Acque S.p.A., hanno per ora fomito esiti positivi sulla ricarica della falda acquifera. La Giunta regionale è comunque disponibile ad accogliere e valutare anche evidenze scientifiche che dimostrino il contrario. Qualora ve ne fossero, erisultasserodisponibili al proponente l'interrogazione, si manifesta l'interesse ad acquisirle. Si precisa, infine, che le opere di "Derivazione in area Medio Brenta", composte dai pozzi, dalla condotta adduttrice e dal serbatoio di regolazione, hanno un costo complessivo di 19 milioni, che è coperto da apposito finanziamento da parte della Banca Europea degli Investimenti (BEI). Veneto Acque S.p.A. ristorerà le rate del prestito, secondo le disposizioni dell'apposito Contratto di Prestito, con i proventi derivanti dalla fornitura della risorsa idrica ai Gestori del servizio idrico integrato delle aree della Bassa Padovana, del Polesine, di Chioggia e delle altre aree che potenzialmente saranno interessate dalla fomitura in ragione delle emergenze idriche. Una volta completate le opere di prelievo, lo Schema acquedottistico del Veneto centrale potrà avere pienafianzionalità,essendo le rimanenti condotte adduttrici già realizzate nella quasi totalità. La gestione delle opere è prevista venga attuata da Veneto Acque S.p.A., in collaborazione con i Gestori interessati; si evidenzia, peraltro, che questi ultimi sono qualificati come società interamente pubbliche e dì proprietà degli Enti locali territoriali al 100%". LA GIUNTA REGIONALE Udito il relatore, il quale dà atto che la struttura proponente ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in ordine alla compatibilità con la vigente legislazione statale e regionale, e che successivamente alla definizione di detta istruttoria non sono pervenute osservazioni in grado dì pregiudicare l'approvazione del presente atto; DELIBERA 1. di approvare, nel testo riportato in premessa, la risposta all'intenogazione a risposta scritta n. 126 del presentata dal consigliere Manuel Brusco, allegata, avente per oggetto "Quali vantaggi porta la realizzazione di pozzi all'interno dell'alveo delfiume Brenta?"; 2. di incaricare dell'esecuzione del presente atto la Segreterìa della Giunta - Sezione verifica e gestione atti del Presidente e della Giunta. IL VERBALIZZANTE Segretario della Giunta Regionale F.to Aw. Mario Caramel Mod. B - copia pag. 4 Dgr n. 70 /IIM del 24 marzo 2016

6 CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO DECIMA LEGISLATURA INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA N. 126 QUALI VANTAGGI PORTA LA REALIZZAZIONE DI POZZI ALL'INTERNO DELL'ALVEO DEL FIUME BRENTA? presentata il 29 gennaio 2016 dal Consigliere Brusco Premesso che: nel progetto "Derivazione della falde del Medio Brenta" di Veneto Acque si prevede una serie di interventi finalizzati a portare il prelievo di acqua dall'area del "Bacino Giaretta" (prevalentemente in Comune di Carmignano) per uso potabile acquedottistico dagli attuali 800 1/s ad un massimo di /s, mediante la perforazione di una serie di nuovi pozzi in profondità lungo il perimetro est del suddetto bacino (5 pozzi) e 4 di competenza Etra Spa all'interno dell'alveo; Etra Spa venderà l'acqua agli abitanti dei comuni dell'alta Padovana di sua competenza e Veneto Acque che venderà la "sua" quota ai comuni della Bassa Padana; nel 2013 Veneto Acque ha presentato un progetto denominato "Stralcio per il recupero del materiale e formazione dei rilevati in alveo comxme di localizzazione" che prevedeva un massiccio sbancamento dell'intero alveo per un totale di metri cubi di ghiaia, il progetto prevedeva la realizzazione di una serie di 7 Briglie da Nove fino a valle con un investimento di parecchi milioni di euro; due briglie pilota sono state realizzate per un importo di circa di euro, le quali però si sono rilevate inefficaci. Tutto ciò premesso il sottoscritto consigliere interroga la Giunta regionale per sapere: se è vero che verranno realizzati i pozzi nell'alveo del fiume Brenta; se vengono realizzati nell'alveo, si ritiene sia conveniente; in base a quali vantaggi si predilige la realizzazione dei pozzi nell'alveo piuttosto che in golena;

7 Li in che maniera verrà realizzatafisicamentela protezione dei pozzi realizzati nell'alveo delfiumebrenta; perché la Regione Veneto non gestirà direttamente la vendita della ghiaia rimossa dal letto del fiume Brenta, nell'eventualità che questi pozzo vengano realizzati nell'alveo; quanti soldi servono per completare l'opera di realizzazione degli acquedotti; in che modo si pensa di recuperare questo denaro; chi gestirà gli impianti realizzati. I'

8 . XLegalmail Pagina 1 di 1 Oggetto: Allegato/i: Gio 31/03/ :40 protocollo.generale@pec.regione.veneto.it protocollo@consiglioveneto.legalmail.it, fotoatti@consiglioveneto.it Risposta all?interrogazione A RISPOSTA SCRITTA n. 126 del 29 gennaio 2016presentata dal Consigliere Manuel BRUSCO"QUALI VANTAGGI PORTA LA REALIZZAZIONE DI POZZI ALL'INTERNO DELL'ALVEO DEL FIUME BRENTA?" PDFCd/mens/one 512 KB) segnatura.xmlcd/mens/one 1 KB) Nota prot. n del 31 marzo 2016 ii 31/03/2016