COMUNE DI POGGIO BERNI. Consiglio Comunale del

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1 COMUNE DI POGGIO BERNI Consiglio Comunale del Comma 1 Preliminari di seduta: Comunicazioni del Sindaco. Presentazione di eventuali interpellanze e interrogazioni. Buona sera a tutti, iniziamo questo Consiglio Comunale in prossimità delle festività, è anche un Consiglio molto corposo quindi avremo da lavorare. Iniziamo con l appello. Segue appello nominale per la verifica del numero legale. Ho ricevuto le giustificazioni dei Consiglieri, del Capogruppo di minoranza e anche del Consigliere Dall Acqua Noemi....invece non l ho sentito. Fra l altro però ho ricevuto anche una lettera in cui lamentava un mancato rispetto dei tempi di consegna che invece non vi sono, perché forse c era un disguido nel capire quali erano i giorni in cui dovevano essere consegnati, sono tre giorni ovviamente, pieno rispetto è stato osservato. Comunico anche, forse lo sapete già, la prossima inaugurazione e invito caldamente tutti i Consiglieri perché se siamo arrivati al completamento, a poter inaugurare quest opera è anche perché abbiamo dato il via, voi avete dato il via in tempi non molto Preliminari di seduta - 1 -

2 lontani, credo che l invito sia rivolto prima di tutto a voi per domenica prossima, fra due giorni, alle ore 15:00, presso il nuovo Centro sociale polivalente. All interno dei preliminari erano presenti anche delle risposte alle interpellanze presentate la volta precedente ma, essendo mancante il Consigliere D Amico, resteranno agli atti, e verranno presentate le risposte nel prossimo Consiglio. Vi sono interpellanze, interrogazioni da presentare? Altrimenti partiamo con l ordine del giorno Preliminari di seduta - 2 -

3 COMUNE DI POGGIO BERNI Consiglio Comunale del Comma 2 Oggetto: Concessione delle funzioni pubbliche di gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica all Acer di Rimini. Qui abbiamo la presenza, di cui ringraziamo anche per l impegno a venire a darci una mano per capire un po tutto l iter che ci ha portato fino a questo punto, il direttore, il signor Carboni. E diciamo subito che siamo ormai, poi magari lo confermerà... Mi scuso, siete in due, siete venuti in forze. Credo che siamo ormai l ultimo Comune della Provincia di Rimini che non ha mai aderito, non ha aderito in forma... non ha ceduto il proprio... perché abbiamo già fatto, abbiamo una convenzione in essere ma i nostri edifici, i nostri sei edifici non sono mai stati ceduti in concessione di servizio all Azienda Casa Emilia- Romagna. Questa è una volontà che è stata preparata in questi mesi, abbiamo un Regolamento, una convenzione che è stata stabilita che prevede 7 anni di concessione e quindi un periodo leggermente limitato rispetto ai 10 in cui normalmente viene fatta. Credo che gli altri punti li abbiate potuti vedere, però io chiamerei il direttore magari a dirci qualcosa in merito a questa concessione. Dottor CARBONI FRANCO - Direttore Acer Rimini Intanto grazie per l invito che ci avete fatto e, in effetti, Comma n

4 voi siete il ventisettesimo Comune che, se il Consiglio Comunale questa sera decidesse, aderisce a questa concessione che abbiamo fatto con i Comuni della Provincia di Rimini. La storia del nostro istituto è relativamente breve rispetto alla storia nazionale, perché l istituto autonomo case popolari è nato all inizio del secolo scorso, quindi è una storia molto lunga. Poi si sono trasformati e noi siamo stati sempre alle dipendenze della Provincia di Forlì-Cesena, come sapete, e solo nel 1997 la Regione, in seguito anche all istituzione della Provincia di Rimini, decise di costituire l istituto autonomo delle case popolari nella Provincia di Rimini. Da quel momento noi abbiamo iniziato a muovere i primi passi e abbiamo preso in eredità tutto il patrimonio della Provincia, erano in realtà soltanto alloggi rispetto ai che aveva la Provincia di Forlì-Cesena. Questo per dire come si era realizzato il patrimonio nelle due Province in modo molto squilibrato a danno della nostra, per effetto di una gestione, tutto sommato, produttiva. Nonostante il fatto che noi, nella nostra Provincia, soprattutto nei Comuni della costa, in particolare di Rimini, avessimo ormai una situazione di emergenza abitativa verificata a livello nazionale dal Ministero degli Interni, che aveva pensato per Rimini una sensazione di disagio particolarmente acuto... Questo per dire che noi, ereditando quella situazione, abbiamo preso atto anche del fatto che in realtà l edilizia pubblica era stata inadeguatamente realizzata e dovevamo cercare di recuperare il tutto. Da lì è poi partito un piano anche di investimenti, che noi abbiamo cercato di realizzare con le risorse disponibili, che derivavano soprattutto dal piano vendita, perché nel frattempo, già nel 1993, abbiamo istituito un piano di vendita e di alienazione degli alloggi che si è protratto a lungo, tant è vero che nella Provincia hanno venduto 540, con quei proventi però abbiamo fatto nuovi investimenti. Poi si è trasformato in istituto autonomo con una legge regionale, perché nel frattempo le competenze sono passate dallo Stato alla Regione, quindi gli istituti, che prima erano il braccio operativo dello Stato, che realizzavano l edilizia Comma n

5 pubblica e la gestivano, sono passati alle Regioni e le Regioni hanno disciplinato in modo molto diverso. Quindi, non è tutto uguale, ogni Regione ha cercato di trovare la sua specificità, questa è un po una condizione a volte positiva ma anche negativa, perché abbiamo tanti Comuni, ognuno cerca di portare le cose a volte a modo suo, ma la fantasia non sempre si coniuga con l efficienza, l efficacia e l economicità. Però la Regione ha stabilito che il patrimonio degli IACP passasse ai Comuni, quindi noi siamo diventati soltanto un Ente di gestione. Un Ente di gestione dell edilizia residenziale pubblica che specificamente si occupa, è diventato praticamente uno strumento operativo a disposizione dei Comuni, per realizzare i piani di investimento e noi facciamo a 360 gradi tutta l attività di tipo gestionale e immobiliare, riferita all edilizia pubblica. Cioè ci occupiamo di costruire il nuovo, di fare delle ristrutturazioni, le manutenzioni ordinarie e straordinarie, e di gestire dal punto di vista amministrativo i rapporti con le famiglie. Mentre invece i Comuni hanno il compito precipuo, previsto dalla legge 24 del 2001, di programmare. Quindi, in particolare, per quanto riguarda i regolamenti dell edilizia residenziale pubblica, le modalità di accesso, l ERP, le graduatorie, le revoche, le assegnazioni, le decadenze, quindi attraverso anche il nostro continuo monitoraggio abbiamo una situazione aggiornata di quello che succede, per fare quelle azioni necessarie. Però in questo contesto noi abbiamo cercato di realizzare un obiettivo importante che è quello di garantire un autonomia e un autofinanziamento dell ERP. Questo settore, tradizionalmente, non ha mai pesato sui Comuni, storicamente, è sempre stato ad appannaggio dello Stato. Poi dopo quando è passato alle Regioni all inizio degli anni 90, a quel punto le cose si sono un po complicate perché la Regione ha dato autonomie gestionali e operative ai Comuni, che quindi sono diventati titolari in questo aspetto, insieme alla Regione. E a quel punto nel momento in cui addirittura sono diventati proprietari, il vostro è un caso particolare perché voi siete Comma n

6 già proprietari prima ancora che si stabilisse l istituto, ed essendo proprietari sono responsabili del patrimonio. Quindi, se non è a norma se ne devono occupare perché il fatto che sia a norma comporta delle responsabilità penali, può succedere qualcosa. Comunque, noi abbiamo cercato di garantire la tradizione positiva degli IACP che era quella di garantire l autonomia e l autofinanziamento del settore. Fino adesso direi che ci siamo riusciti, sono ormai passati quasi 15 anni, da quando ci siamo istituiti, per ora ci siamo riusciti. Un po per le risorse che siamo riusciti in qualche modo a incamerare con la vendita degli alloggi, un po per l eredità che abbiamo preso dagli istituti, siamo riusciti, anche con una gestione molto oculata e attenta, a garantire la manutenzione. Per cui, cosa succede? Che anche nei Comuni piccoli, quando c erano o ci sono le esigenze di manutenzione, noi interveniamo con risorse nostre per cercare di adeguare tutto il patrimonio. E nel corso di questi anni abbiamo messo a posto un po il patrimonio di tutti i Comuni, dove abbiamo constatato tra l altro che c era una trascuratezza non solo per quanto riguarda gli investimenti nuovi, ma anche nella manutenzione del patrimonio. Tant è vero che i Comuni molto piccoli, che avevano un certo numero di alloggi, come Saludecio, Montefiore, Montegridolfo, un po tutti i Comuni, abbiamo fatto un piano di investimento importante e glieli abbiamo messi tutti a posto. Li abbiamo recuperati a nuova vita, anche perché in molti casi questi alloggi non erano neanche segnati, quindi erano proprio lasciati a se stessi. Quindi, noi che cosa facciamo? Con questa concessione cerchiamo di togliere un peso economico al Comune, economico e gestionale, la concessione aiuta a fare una gestione più economica, perché la concessione comporta il fatto che, per esempio, diversamente da quella che può essere una convenzione normale, noi riusciamo a risparmiare anche dal punto di vista della fiscalità, perché l IVA, non dovendo fare Comma n

7 noi fattura per le nostre competenze ai disservizi, praticamente non c è questo balzello. La concessione comporta una responsabilità totale da parte nostra, e anche di oneri, per quanto riguarda lo stato amministrativo degli alloggi, chiaramente incassiamo tutto noi e con quello che incassiamo paghiamo le spese e facciamo nuovi edifici. Se non bastano, noi anticipiamo e finché è possibile si recupera. Comunque noi in questa gestione che facciamo su scala provinciale, riusciamo ad avere delle economie di scala che ci consentono, nei Comuni dove siamo in passivo, di tutelare magari le nostre situazioni per trovare un punto di forza. Su questa base quindi noi ci ripromettiamo di fare una gestione accorta anche del vostro patrimonio, tra l altro voi in qualche modo avete avuto il nostro biglietto da visita molto prima di oggi, perché noi, come dicevo al Sindaco, io ho conosciuto tutti i Sindaci che ci sono stati prima di lei, avevamo assunto l impegno già a suo tempo, perché noi questi alloggi che avete li abbiamo messi a posto grazie anche a un piano regionale, che fu fatto con una programmazione nostra, fummo noi quella volta a venire da voi, a dirvi: guardate che c è questa opportunità, cerchiamo di prenderla perché così mettiamo a posto gli alloggi. Però poi si sono dimenticati l altro pezzo, per cui. Confermo gli impegni, quindi siamo qui per onorare gli impegni un po lontani, ovviamente, però li onoriamo. Dottor CARBONI FRANCO - Direttore Acer Rimini Ci mancherebbe, chiaramente non è responsabilità sua, ricordo soltanto per dire che noi ci siamo preoccupati pur non avendo una responsabilità diretta. Quindi, abbiamo anticipato una piccola virtù gestionale, che credo possiamo rivendicare a nostro favore, perché poi ci occupiamo... Cioè il sistema, come ho spiegato anche al Sindaco, regge se Comma n

8 siamo tutti insieme. Quindi, ci sono poi anche possibilità e opportunità che si creano. Ad esempio, se voi avete del patrimonio che si può recuperare a funzioni educative, ci possiamo guardare. So che avete un edificio dello Stato su cui avete messo gli occhi. Sono tutte cose che se siamo insieme possiamo ragionare e vedere, perché si possono creare delle sinergie molto interessanti a beneficio della vostra comunità. Noi è con questo spirito che cerchiamo di proporci nella gestione del patrimonio che avete, e speriamo di trovare le opportunità insieme. Grazie. Credo sia un opportunità per Poggio Berni, fra l altro le manutenzioni finiscono dopo un po di anni, quindi può darsi che ci sia necessità a breve di un nuovo intervento... No, scherzo, sono tutti in buone condizioni, quindi diamo degli edifici che non dovrebbero avere delle necessità particolari, a meno di... Anche dal punto di vista normativo dovrebbero essere tutti a posto. Se ci sono domande da parte dei Consiglieri o interventi, possiamo approfittare. Cons. PIZZINELLI Buona sera. Volevo solo dire che per quanto riguarda questo primo punto all ordine del giorno, che disciplina e regolamenta le modalità con cui l Acer di Rimini entra in contatto diretto con il Comune di Poggio Berni, mi preme sottolineare come il nostro Comune possa avvalersi di questa istituzione non come un Ente terzo ma più come un Ente strumentale, chiaramente con le sue funzioni ma mantenendo sempre, all interno del Comune, la parte gestionale Comma n

9 del suo patrimonio. Crediamo che sia questo il giusto modo di agire, e per questo il nostro voto non potrà essere che favorevole, grazie. Ci sono altri interventi? Cons. RAGGINI Anch io ringrazio la presenza del direttore dell Acer per avere fatto questa introduzione così esaustiva. Comunque penso che in fondo andiamo nel verso giusto, finalmente ci mettiamo a regime. Io penso che, come ricordato anche dal dottore, c è la possibilità di ottenere una sorta di taglio del peso che questi alloggi possono avere sul nostro Comune, e di ricavare per cui liberiamo di un peso e giustamente, grazie al contributo dell Acer, riusciremo a fare questa azione. Guardando la delibera rimane uno squilibrio di bilancio da riequilibrare, ma sarà merito del nostro Assessore in qualche modo. Cons. PRATELLI Anch io volevo dire che sicuramente questa cessione di gestione a un Ente specializzato come l Acer non potrà che migliorare l efficace del governo dell Erp. Dall altro lato a me sembrava importante anche sottolineare che per coloro che usufruiscono degli alloggi, il prezzo che pagano per l affitto, grazie anche alla concertazione tra l Ente e l Acer, non cambierà. Quindi, a parte questo piccolo squilibrio di bilancio che verrà risanato, poi dopo tutto il resto sarà solo positivo anche in termini economici. Se non ci sono altri interventi, ringraziamo il direttore Comma n

10 E rileggo il punto all ordine del giorno: Concessione delle funzioni pubbliche di gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica all Acer di Rimini. Il Consiglio approva all unanimità. Votiamo l immediata eseguibilità. Il Consiglio approva all unanimità. Grazie della vostra presenza Comma n

11 COMUNE DI POGGIO BERNI Consiglio Comunale del Comma 3 Oggetto: Approvazione del nuovo Regolamento Comunale per l assegnazione e la gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Il tema è sempre inerente al punto precedente. Relaziona questo punto però l Assessore Bigiotti. Ass. BIGIOTTI Buona sera a tutti. Leggerò perché la faccenda è un po complicata. C è l approvazione di un nuovo regolamento comunale per l assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. È un nuovo regolamento che è stato approvato, del resto come il precedente, dal tavolo di concertazione provinciale permanente per le politiche abitative territoriali. È in sostanza un adeguamento alle modifiche introdotte dalla maggior parte dei Comuni della Provincia. I punti salienti sono costituiti dal passaggio da due regolamenti a uno complessivo, cioè i due regolamenti erano la disciplina di accesso all Erp e permanenza negli alloggi, ospitalità e ampliamento del nucleo familiare. Quindi, è entrato tutto in un unico punto Comma n

12 Poi vi è l eliminazione dei punteggi aggiuntivi per i nuclei familiari in condizioni socioeconomiche particolarmente disagiate, che sono a carico dei servizi sociali, perché sono difficili da determinare. C è un aggiunta di punteggio, relativo alla conflittualità, ossia all esistenza di situazione conflittuale dove il reperimento di una nuova abitazione è un elemento indispensabile per favorire la crescita della famiglia. E c è poi un punteggio relativo all anzianità di residenza, ossia viene assegnato un punteggio maggiore alle famiglie che abitano nel Comune da almeno tre anni o che comunque almeno uno della famiglia ha un attività nel Comune di Poggio Berni. Si evidenzia comunque che il punteggio massimo è di punti, cioè due per ogni giorno di residenza. Va da sé che, a questo punto, non c è un aumento del punteggio in caso, per esempio, di famiglia residente da oltre dieci anni. Poi viene istituita una graduatoria aperta, e cioè che cosa significa? Significa che invece di fare ogni anno un bando con scadenza per la presentazione della domanda, la presentazione della domanda si può fare in qualsiasi momento dell anno, con adeguamento annuale, cioè con la presentazione annuale di eventuali variazioni che riguardano per esempio l ISEE oppure il numero degli appartenenti al nucleo familiare. Rimangono invariati i requisiti per l inserimento in graduatoria, quindi cittadinanza, sono ammessi, ovviamente, anche gli stranieri irregolari, per residenza o sede di lavoro, limiti sui diritti reali d immobili, assenza di precedenti assegnazioni e contributi eccetera. Poi vi è stato anche un adeguamento dello standard abitativo, e cioè i metri quadri minimi per ogni residente. Prima era stabilito che uno o due persone potevano stare in superficie fino a 58,50 metri quadri, adesso è stato introdotto da 28 a 50, con delle variazioni, per cui per due persone la superficie deve essere maggiore di 38 metri, o di camera, di superficie maggiore di 14 metri, eccetera. Vengono rivisti i punteggi per la graduatoria della mobilità all interno degli alloggi Erp, si tratta principalmente di un adeguamento dei precedenti regolamenti per renderli il più Comma n

13 possibile omogenei a quelli degli altri Comuni. Grazie dell esposizione. Se ci sono interventi apriamo il dibattito. Prego. Cons. PIZZINELLI Siccome questo è un punto che praticamente viene di seguito a quello precedente, è molto collegato, il regolamento ci sembra fatto bene, quindi il nostro voto non potrà essere che favorevole anche stavolta. Grazie. Ricordo fra l altro che questa materia, poi, per effetto del punto che avremo successivamente, con il trasferimento delle funzioni per la gestione dei servizi sociali, passerà a competenza dell Unione dei Comuni. Se vi sono altri interventi, altrimenti rileggo il punto all ordine del giorno, il punto n. 3: approvazione del nuovo Regolamento Comunale per l assegnazione e la gestione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica. Il Consiglio approva all unanimità. Approviamo anche l immediata eseguibilità. Il Consiglio approva all unanimità Comma n

14 COMUNE DI POGGIO BERNI Consiglio Comunale del Comma 4 Oggetto: Istituzione di un servizio a domanda individuale denominato: Orti sociali e solidali - Approvazione regolamento. È un punto che vede questo Comune istituire un nuovo servizio a domanda individuale, un servizio che è nuovo per il Comune di Poggio Berni, che si è deciso di procedere abbastanza celermente nella predisposizione. All inizio era stata individuata come possibilità solo quella di fare un indagine preliminare su tutto il nostro territorio, al fine di capire quali erano le persone potenzialmente interessate e poi, eventualmente, in un momento successivo, in caso di una adesione preliminare di volontà piuttosto alta, si sarebbe proceduto. Visto il numero delle persone, anche il sollecito che è arrivato da queste persone, nel senso di procedere con celerità perché volevano sfruttare appieno anche il prossimo anno, altrimenti diciamo che il periodo primaverile/estivo non sarebbe stato possibile sfruttarlo, ci hanno spinto ad accelerare e quindi a portare in Consiglio questo servizio. È un servizio che non ha costi per il Comune, in quanto rientrano completamente dalle quote che i singoli assegnatari poi hanno stabilito di porsi. Un regolamento che pone l accento soprattutto sulla riscoperta sia del piacere di coltivare, anche se in modo artigianale, in modo casalingo, un orto, è una cosa importante anche da un punto Comma n

15 di vista educativo. Ricordo che all interno del regolamento è contenuta anche la possibilità, anzi è stata incentivata la visita da parte di studenti o di giovani, è stato posto l accento molto su questo. Nel senso che non è detto che possano essere solo degli anziani che hanno più tempo, ma anche delle persone più giovani che se vogliono cimentarsi in questo devono avere la possibilità di farlo. Si dà come obiettivo quello di rispondere a tutte le esigenze, quindi a tutte le richieste, nonostante il regolamento fissi una certa scaletta di assegnazione, però a tutti credo sia data la possibilità. Da adesso in poi è aperta l adesione a questo bando, vedremo poi dalla teoria alla pratica, perché ci si rende conto poi anche delle difficoltà eventualmente anche nel portare avanti un impegno che richiede anche una dedizione. Questo lo verificheremo nei prossimi tempi, ha una durata triennale, ha una funzione sperimentale in questo momento, non ce lo dimentichiamo, però è una possibilità che possiamo dare ai nostri cittadini. Se ci sono domande, io aprirei il dibattito a qualsiasi intervento. Cons. RAGGINI Vorrei intervenire in questo senso, che la scelta degli orti sociali era anche una cosa prevista nel nostro programma elettorale, quindi stiamo andando a onorare un impegno. L esperienza degli orti sociali è una pratica che nasce nel Nord Europa e che vede anche la nostra Regione, Emilia-Romagna, una delle Regioni più attente a creare questi ambiti come gli orti sociali. Io penso che sia da considerare favorevolmente questa cosa. Sono stati colti gli aspetti positivi, che sono quelli di incentivare l autoproduzione di prodotti agricoli, anche se magari non è una cosa così scontata e sicuramente chiederà un impegno. C è l aspetto sociale dello stare insieme e soprattutto molte Comma n

16 volte si ha la sensazione che questi orti siano solo per gli anziani. Invece dal regolamento, insomma, viene data la possibilità di far partecipare gli studenti, deve essere una cosa allargata al massimo, a tutti gli ambiti della società e a tutte le età, e non fare distinzioni per quello che ho detto. La quota che viene richiesta mi sembra una quota giusta, mi sembra in linea degli assegnatari. E anche il regolamento, sui cui aspetti, facendo anche un giro su Internet, in quello che si fa negli altri Comuni dove si vivono queste esperienze, mi sembra che più o meno il regolamento ricalchi quello si fa da altre parti. Viene sottolineato l organo di gestione, che sarà composto da un comitato che nomina un direttore. C è il massimo sostegno verso queste forme di questi nuovi servizi. Prego. Cons. PRATELLI Al di là del regolamento che è sicuramente molto preciso e dettagliato, trovo l iniziativa particolarmente lodevole e sono stata anche molto contenta di sapere che anche alcuni giovani si sono rivelati interessati, e questo significa che, appunto, l iniziativa potrà permettere anche uno scambio, un incontro tra le generazioni, il che è sempre sicuramente un arricchimento culturale. Inoltre aiuta a capire meglio il rapporto con l agricoltura, un agricoltura pura, non intaccata da agenti chimici, come c è scritto anche nel regolamento e offre un occasione di svago anche, se vogliamo, diversa da quelle solite, quindi sicuramente parere favorevole. Cons. RAGGINI Voglio intervenire ulteriormente rimarcando la generosità di un nostro concittadino che ha messo a disposizione un appezzamento Comma n

17 privato affinché fosse possibile realizzare questi orti. Cons. PIZZINELLI Volevo riallacciarmi un attimo al discorso del Consigliere Pratelli, in quanto sposiamo ampiamente questa nuova iniziativa, che dà la possibilità di coinvolgere anche i giovani che così si cimentano nella coltivazione di orti. Quindi, il nostro voto non potrà che essere favorevole. Su questo, siccome ci sono già dei ragazzi che si sono... Però se, visto che abbiamo un Consiglio molto giovane, adesso io non la voglio spingere su questo, però pubblicizzare questo almeno è una cosa positiva. Ci caratterizzerebbe perché sarebbe uno degli orti più giovani, la Provincia su questo... Ass. ALESSI Chiedo scusa, non ho avuto tempo di leggermi il regolamento. Ma i costi per il Comune sono i 500 euro che vedo per l irrigazione e nient altro? Cioè, i costi di gestione ordinaria, penso all irrigazione vera e propria, alle attrezzature, le sementi e così via, sono tutte a carico degli ortolani? Sì. Dico, purtroppo in questa fase non potevamo gravare ovviamente sul bilancio comunale, quindi era particolarmente difficile. Anche perché si è scelta una politica che è quella di arrivare, visto l entusiasmo, a utilizzarlo appieno questo entusiasmo. Nel senso che la predisposizione del terreno è stata fatta gratuitamente da colui che ci ha anche concesso in maniera gratuita, perché preparava il terreno limitrofo, quindi ha fatto tutte le stesse cose Comma n

18 Non è stata fatta una recinzione, questo comporterà anche qualche danno da parte degli animali selvatici, probabilmente. Siamo in una fase sperimentale, c è anche l impegno, nel caso in cui ci sia la necessità di fare degli investimenti, di aumentare la quota, cioè è un compito che l assemblea si è lasciata aperta, quindi in caso aumenteranno la quota e arriveranno a coprire eventuali nuove spese. Vedremo poi in futuro il sostegno, qualche centinaia di euro, io penso sempre a questo che sarà necessario. Per ora non c è questa necessità, anche perché le sementi vengono pagate ovviamente da loro, il lavoro viene fatto da loro, quindi credo che su questo non mi aspetto delle novità. Prego. Ass. ALESSI Inoltre i 500 euro sono coperti dalla quota, quindi non è un costo... Quanti sono? Sono circa, dipende adesso, si è fatta già una suddivisione, minimo sono trenta appezzamenti, però c è anche la possibilità in testa e in coda di ricavarne un altro paio, quindi potrebbero essere anche qualcuna in più. Poi dipende anche... è stato fissato il limite minimo in 25 metri quadrati, ed è l appezzamento minimo, poi si vede se magari l assemblea decide di ridurlo ancora, perché in altre esperienze, come Santarcangelo, è molto più piccolo. Diciamo che siamo in una fase un po sperimentale. Per ora, in questa fase è completamente... Ass. ALESSI Volevo solo aggiungere una cosa, che questa cosa, questa delibera va a dare una risposta a una richiesta, a un esigenza di cui si parla da più di dieci anni, quindi non solo da adesso. Quindi, ci fa molto piacere che si venga a dare questa risposta Comma n

19 a un esigenza che a scadenze veniva sempre rimarcata. Allora, ci si è lavorato, si è arrivati a questo regolamento che mi sembra anche fatto molto, molto bene. Complimenti a chi ci ha lavorato. È stato fatto anche il regolamento da loro, perché hanno già fatto diversi incontri fra gli assegnatari. Se non ci sono ulteriori interventi: Istituzione di un servizio a domanda individuale denominato: Orti sociali e solidali. Approvazione regolamento. Il Consiglio approva all unanimità. L immediata eseguibilità. Il Consiglio approva all unanimità Comma n

20 COMUNE DI POGGIO BERNI Consiglio Comunale del Comma 5 Oggetto: Approvazione nuova convenzione tra i Comuni di Poggio Berni, Santarcangelo, Torriana, Verucchio e l Unione dei Comuni Valle del Marecchia inerente il trasferimento di funzioni per la gestione associata dei servizi sociali. Relaziona l Assessore Bigiotti. Ass. BIGIOTTI Continuo a leggere. Premesso che uno dei compiti fondamentali dell Unione è la promozione dell integrazione dell azione amministrativa fra i Comuni che la costituiscono, da realizzare mediante l identificazione delle funzioni dei servizi comunali, nell ottica dei principi di sussidiarietà, efficacia, efficienza ed economicità. Quindi, l obiettivo della presente proposta deliberativa è di gestire in forma associata la funzione dei servizi riguardanti il sociale, valorizzando la sussidiarietà, adeguatezza e semplificazione, la razionalizzazione e il contenimento dei costi, riordinare e semplificare l organizzazione dell Amministrazione. Con successivi atti di Giunta, a seguito dell approvazione della presente proposta, verrà individuata la struttura organizzativa, Comma n

21 individuate le risorse da trasferire all Unione entro marzo, questo, del 2012, e la quantificazione dei costi ai fini della predisposizione del bilancio Quindi, si vuole sottolineare che la gestione è finalizzata al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici: omogeneità degli interventi nel campo sociale. Attivazione di politiche di compartecipazione ai costi, basati sugli indicatori di situazione economica equivalente, uniformi per tutto il territorio. Ottimizzazione delle risorse, intese quali economiche, strumentali e umane. Ottenere il massimo rendimento dai vantaggi di una maggiore dimensione organizzativa, relativa alle maggiori opportunità negoziali, nelle relazioni interistituzionali e con i partner della rete sociale. L incremento di capacità di gestione del profilo di rischio finanziario e gestionale, con particolare riguardo alle emergenze sociali. L opportunità di partecipare a progetti di dimensione più ampia; la possibilità di razionalizzare i costi di transazione nelle gestioni affidate all esterno. Favorire un analisi del bisogno d ambito e studiare una risposta più organica e strutturata. Semplificare l attività amministrativa. Tra le altre cose, anche l attivazione della programmazione stabile e coordinata con i territori, quindi, garantita da una partecipazione alla programmazione nonché alla gestione dei progetti inseriti nei Piani di Zona. Quindi, il Piano di Zona avrà un unico referente e non uno per ogni Comune, come avveniva finora. La valorizzazione, tra le altre cose, dell azienda dei servizi alla persona, l ASP Valle del Marecchia, nello scenario sociosanitario e educativo, individuandola quale partner di primo piano per la produzione dei servizi in tali ambiti. Il conferimento delle funzioni e dei servizi è realizzato con un processo di unificazione che si concluderà entro il 31/12/2011. In considerazione del fatto che comunque ogni Comune ha una Comma n

22 gestione diversa per quanto riguarda i servizi sociali, soprattutto per quello che riguarda i servizi a domanda individuale, ci sarà una cabina di regia che lavorerà sugli specifici bisogni di ogni territorio e sarà costituita dagli Assessori delegati dei Comuni associati. Questo è quanto. Questa era una delibera che era già stato oggetto di trattazione anche nel Consiglio di inizio anno, ritorna leggermente modificata, è già passata negli altri Comuni, dappertutto, e abbiamo la possibilità di portare una nuova funzione pesante all interno dell Unione, di dare all Unione una funzione ancora più importante. Su questa convenzione sottolineo la presenza della cabina di regia, che sarà in questa fase molto importante, e quindi il nostro Assessore avrà di che lavorare, perché dovrà iniziare ad avviare la macchina, una macchina che ha necessità di avere un rodaggio particolare, soprattutto in questi primi mesi. Perché una funzione così complicata, difficile, perché ricordiamolo, abbiamo quattro Enti che hanno quattro modalità di gestione dei servizi sociali, molto diverse fra loro, si va da un Ente tipo il nostro che ha una complessità e anche un intervento molto corposo su questi servizi, che vuole assolutamente mantenere, e se fosse possibile, ma con i bilanci che ci ritroviamo, già mantenerli è una conquista molto forte. Andiamo anche su Enti invece, che sono magari più piccoli, che hanno meno esigenze, meno problemi. E quindi d altra parte anche uniformare all interno dell Unione i servizi sociali è un obiettivo, magari uniformarli verso l alto, quindi dare garanzie anche a tutti gli altri cittadini della valle che hanno anch essi diritti come gli altri, credo sia un obiettivo che l Unione si deve porre, con i risparmi potenziali che può fare, e anche con le risorse, ricordiamolo, perché ci sono anche delle risorse che la Regione dà alle Unioni quando si mettono insieme dei servizi. Queste risorse poi hanno una ricaduta su tutti gli Enti. Io aprirei il dibattito, se ci sono interventi Comma n

23 Prego. Cons. PIZZINELLI Buona sera. Con questa delibera il Comune intende trasferire all Unione dei Comuni le funzioni per la gestione associata dei servizi sociali, oltre alle funzioni in materia di edilizia residenziale pubblica. Funzioni, queste, di rilevante importanza sia per l effetto diretto che hanno per la vita dei cittadini, come per l impegno economico che esse comportano nell ambito del bilancio comunale. Andando a delegare sempre più servizi e funzioni, la conseguenza è quella di vedere sottratti alla competenza di questo Consiglio Comunale importanti decisioni, di cui però i Consiglieri continueranno a risponderne di fronte al giudizio dei cittadini. All interno della delibera, all articolo 2 punto 5, si riporta quanto segue: i contratti vigenti e inerenti i servizi delegati o gestiti in appalto o concessione o altre forme di esternalizzazione, sono assoggettati a verifica preventiva per il subentro dell Unione dei Comuni nei rapporti giuridici attivati dai Comuni associati. Pertanto, relativamente a questi servizi o funzioni, mi chiedo se sia costituita la Commissione per la verifica, la congruità e la qualità dei servizi esternalizzati e abbiamo ancora voce in capitolo sui servizi sociali. Questa delega di funzioni dei servizi sociali comporterà una riprogrammazione e l unificazione del servizio e dei regolamenti per tutti e quattro i Comuni aderenti all Unione, che nel momento iniziale avrà sicuramente un costo, ma sulle cui previsioni nulla viene detto. Sempre nella delibera, al punto 3, si legge quanto segue: Da approvare conseguentemente lo schema di convenzione che regola i rapporti tra i Comuni che trasferiscono le funzioni e l Unione dei Comuni, che li assume in carica, specificando che per quanto attiene al possibile coinvolgimento dell ASP da parte dell Unione dei Comuni, a seguito della presente deliberazione, si riferisce esclusivamente agli eventuali conferimenti di servizi che l Unione dei Comuni potrà assegnare all azienda, o che i Comuni associati hanno trasferito all azienda e non a Comma n

24 modifiche dei rapporti inerenti le finalità dell azienda, sui meccanismi e le attività assegnate dai Comuni e qualsiasi disposizione sull aspetto dell azienda, che rimangono in capo ai Comuni in qualità di soci dell ASP. A tale proposito osserviamo che dalla delega di funzioni all ASP da parte dell Unione dei Comuni, dipende il destino della stessa ASP. Poiché con il passaggio della gestione delle singole case di riposo dalla gestione diretta da parte dell ASP alla gestione delle cooperative, l ASP vedrà naturalmente ridursi le proprie competenze e i propri introiti finanziari. Pertanto anche dalle decisioni prese nell ambito dell Unione dei Comuni, dipenderà la sopravvivenza o meno dell ASP Valle del Marecchia. Per i motivi sopra esposti il voto della Lista Civica insieme per Poggio Berni sarà contrario, grazie. Cons. RAGGINI Volevo intervenire anch io nel senso che questa è una scelta che abbiamo già fatto, ma io penso che siano più importanti alcune considerazioni che fa in qualche modo il Consigliere Pizzinelli, in qualche modo fondate, però ci troviamo in un quadro normativo statale e regionale che impone agli Enti locali di andare verso l associazione dei servizi associati, come diceva l Assessore, armonizzando bene il tema dell economicità e dell efficienza. Io penso che questo sia un momento importante per l Unione perché deve essere capace di affrontare il tema dei servizi sociali. È vero che a Poggio Berni abbiamo sempre dato risalto a queste tematiche, abbiamo sempre dato il primo posto alle questioni. E quindi, sicuramente noi ci aspettiamo che l Unione mantenga una certa qualità su questi servizi, la mantenga, che non ci siano disparità fra i cittadini del Comune più grande o Comune un po più piccolo. Quindi, questa cabina di regia ben venga, e all interno di questa cabina di regia le scelte devono essere condivise al massimo, si deve fare la vera unione quando si affronterà il tema di questi servizi Comma n

25 Qui ecco, la cabina di regia, sono i Sindaci che sono delegati dall Unione che devono farsi carico di fare participi prima il Consiglio dell Unione ma anche tutti i Consiglieri, quando si prenderanno queste decisioni che riguardano i servizi delegati. Poi per ultimo ma non ultimo, penso che questi servizi, poi insomma, questa unione, questo ragionare insieme, generi del risparmio e una reale sostenibilità in tutta la gestione, affinché l Unione dei Comuni sia percepita anche dall opinione pubblica come un Ente utile e non come qualcosa di lontano e di esterno, e non sia ben chiaro quello che faccia. Cons. PRATELLI Io posso dire che sarebbe ipocrita affermare che questa delibera non ha aspetti nebulosi o qualche buco in qua e in là. Ma penso che nel momento storico in cui ci troviamo sia impossibile prescindere dall unione, dalla gestione associata dei servizi, altrimenti si rischierà di andare verso la scissione anche di quelli più essenziali. E penso che il voto favorevole a questa delibera sia un obbligo nei confronti proprio della cittadinanza. E, la cosa più importante, che dopo ovviamente ci sarà primo periodo di transizione, ci saranno tante cose che andranno sistemate, la cosa fondamentale sarà che tutti i Comuni, tutti gli amministratori dei vari Comuni devono credere fortemente nell Unione, e sicuramente le difficoltà e gli aspetti nebulosi cui accennavo prima si riusciranno a risolvere. Ass. ALESSI Volevo porre l aspetto su un paio di punti. Prima si parlava di stare attenti, se non ho capito male, a non andare a perderci nella qualità dei servizi o nella fornitura dei servizi. A questo proposito, siccome era uno dei punti che anche noi avevamo come mira, cioè non perdere assolutamente la qualità e la quantità dei servizi, abbiamo già dato, come indicazione dei nostri dati di bilancio, l anno prossimo, quindi per il 2012, i dati concernenti l anno Comma n

26 Perciò non abbiamo considerato di fare nessun taglio per quanto riguarda la parte della spesa del bilancio sociale. Per cui, già questo è un dato che è molto, molto importante, perché con i tagli che avranno i Comuni quest anno, saremo costretti a tagliare un po su tutto. Però, abbiamo detto che sul sociale non si taglia, e i dati che abbiamo trasferito all Unione proprio oggi, sono stati proprio questi. Quindi, gli stessi del Queste risorse dovrebbero garantire almeno la stessa qualità e quantità dei servizi erogati l anno scorso. Un altra cosa. È vero che sembra ci si spogli di funzioni, ma della cabina di regia fa parte l Assessore, che si occupa dei servizi sociali, l Assessore risponde al Consiglio Comunale, tutti gli anni lo decide il Consiglio Comunale di Poggio Berni cosa trasferire a livello di risorse di bilancio all Unione per i servizi che si vogliono fare. Per cui, non deve essere visto come un liberarsi di un servizio, deve essere visto come una delibera che va verso il fatto che crediamo nell Unione e vogliamo andare avanti con quel processo iniziato di mettere insieme dei servizi. Perciò, quando si parla anche di economicità, bisogna stare attenti: non si tratta di economicità nel senso di risparmiare sui servizi sociali, questo bisogna che sia proprio un punto fermo. Come deve essere un punto fermo per i Comuni, a parità di servizi erogati, non ci devono essere ulteriori aggravi di spesa perché dopo diventerebbe un problema. L ultima cosa. Per noi, che siamo il Comune con la spesa sociale procapite più alta della Provincia, capite bene cosa voglia dire andare a portare in Unione questo servizio, significa che noi ci crediamo veramente tanto. La ringrazio. Prego Assessore Comma n

27 Ass. BIGIOTTI Per quanto riguarda la sopravvivenza dell ASP Valle del Marecchia, voglio dire che questa era stata messa già in pericolo dalla mancata unificazione dell ASP di Rimini, cosa che invece è avvenuta nell altro distretto, nel distretto di Riccione. Per cui, l ASP Valle del Marecchia è un ASP piccola, che ha un bilancio esiguo. Infatti, proprio per salvarla, si sta studiando, già ci stanno lavorando i tecnici comunali, si sta studiando la possibilità di trasferire dei servizi. Ovviamente la cosa è da valutare molto bene, però si sta andando in quella direzione. Se non vi sono altri interventi, metterei ai voti il punto n. 5, che rileggo: Approvazione nuova convenzione tra i Comuni di Poggio Berni, Santarcangelo, Torriana, Verucchio e l Unione dei Comuni Valle del Marecchia inerente il trasferimento di funzioni per la gestione associata dei servizi sociali. Il Consiglio approva con 8 voti favorevoli e 2 contrari (Feligioni Casadei, Pizzinelli). Votiamo l immediata eseguibilità. Il Consiglio approva con 8 voti favorevoli e 2 contrari (Feligioni Casadei, Pizzinelli) Comma n

28 COMUNE DI POGGIO BERNI Consiglio Comunale del Comma 6 Oggetto: Approvazione rinnovo della delega all Unione dei Comuni per la gestione associata dei servizi. Questa è una delibera che arrivava anche tutti gli anni, visto che i servizi delegati, i cosiddetti Servizi in avvalimento, venivano, vengono, come sono stati anche negli anni passati, confermati e passati nuovamente all Unione. Parliamo del Cento Educativo Territoriale, il CET, e poi vediamo come si trasforma; i Servizi Statistica; Prevenzione e Sicurezza sui luoghi di lavoro; URP in rete. Sono servizi in avvalimento, cioè servizi che si avvalgono dei funzionari alle dipendenze dei Comuni. Al contrario di quello che avveniva gli altri anni, non c è la gestione associata delle biblioteche perché sono state fatte altre scelte da parte di Santarcangelo. Ricordiamo come il servizio che ha le modifiche più importanti è quello che riguarda il CET, che si trasforma. Diventa, come avete potuto vedere anche dai documenti allegati, Comunità Educativa Territoriale. Ha la stessa sigla ma il contenuto è cambiato notevolmente. C è stato un lavoro approfondito fatto in questi mesi e viene portato a compimento in questo periodo, proprio fra l altro nel ventennale della nascita, sono 20 anni che il CET è stato istituito, e proprio nel ventennale si trasforma, diventa Comma n

29 Comunità Educativa. Nel senso che iniziano a partecipare al progetto anche tutti quegli Enti che già fanno educazione, che già lavorano all interno del territorio dell Unione per l educazione, fanno progetti e intervengono in qualsiasi modo. Parliamo di Focus, parliamo di Francolini, parliamo di Zaffiria a Bellaria, perché c è anche la partecipazione, come negli altri anni, anche del Comune di Bellaria che è pro quota anche da ovviamente il proprio finanziamento. C è anche un interessante progetto che riguarda la didattica dell arte, con la ricerca della collaborazione da parte del Ministero. Io credo che sia un lavoro importante in questi anni, in questi mesi di crisi, poter continuare ad avere un servizio di questo tipo, cioè un collegamento forte fra territorio, fra Comuni, fra Unione dei Comuni e scuola, la possibilità anche che hanno i Comuni, gli Enti pubblici di dire la loro, di contribuire, di poter arricchire la scuola, è un opzione importante, che non ritroviamo così tanto frequentemente in altre realtà, anche della nostra Provincia. Certamente ci sarà la possibilità, la necessità anzi di reperire ulteriori risorse, e quindi da parte delle Comunità Educativa, di cui abbiamo parlato prima, oltre a metterci del lavoro loro, sarà anche chiesto, si spera anche di poter recuperare poi anche delle risorse per i progetti del CET stesso. Questa è quella che ha le modifiche più importanti, poi sulle altre non vi sono - le avete avute allegate non vi sono modifiche importanti. Non so se l Assessore vuole integrare. Altrimenti io aprirei la discussione. Cons. RAGGINI... perché questa delibera sicuramente va a focalizzare il punto sul CET, che diventa Comunità Educativa Territoriale, non più centro educativo territoriale, nel senso che partito come forma di contrasto al disagio, come organo anche per fare della formazione agli insegnanti, in questo caso si allarga, diventa comunità, si allarga appunto e si fa contaminare da diverse Comma n

30 realtà, come può essere il Focus, si fa valere attraverso l aiuto amministrativo della Fondazione Francolini, il centro Zaffiria che è un agenzia culturale, che farà questo esperimento legato al teatro. Mi sembra una cosa molto importante, perché si dimostra di scommettere sulle nuove generazioni, le quali sono destinate in qualche modo ad essere il nostro futuro. Io penso che quando ci sono queste iniziative così lungimiranti, così di alto livello qualitativo, non si possa fare altro che sostenerle. Se l Unione diventa anche utile attraverso queste cose, noi chiediamo ai Sindaci di impegnarsi al massimo, perché è su queste cose che si misura il valore di una comunità, grazie. Grazie. Ci sono altri interventi? Se non vi sono, vi leggo il punto n. 6: Approvazione rinnovo della delega all Unione dei Comuni per la gestione associata dei servizi. Il Consiglio approva con 8 voti favorevoli e 2 contrari (Feligioni Casadei, Pizzinelli). Per l immediata eseguibilità. Il Consiglio approva con 8 voti favorevoli e 2 contrari (Feligioni Casadei, Pizzinelli) Comma n

31 COMUNE DI POGGIO BERNI Consiglio Comunale del Comma 7 Oggetto: Hera S.P.A.. Approvazione nuovo Patto di Sindacato e nuovo Patto di Sindacato Romagna. È intenzione del Comune di Poggio Berni, unitamente agli altri soci, di addivenire al nuovo contratto di Sindacato che riguarda Hera SPA. Un contratto di Sindacato che prevede anche l impegno affinché il prossimo Consiglio di amministrazione sia composto da 13 componenti, di cui 10 proposti da una lista di maggioranza. Questa modifica, insieme alle altre modifiche che sono contenute all interno della delibera, va a semplificare quello che è il Consiglio di amministrazione di questo. Diciamo che noi abbiamo una partecipazione minima, perché è dello 0,0 e qualcosa, diciamo che è molto, molto bassa, più che altro è simbolica, però credo che va nella direzione in cui sta spingendo anche il Governo Nazionale affinché vi sia un dimagrimento e una semplificazione dei Consigli di amministrazione. Si questo c era anche una proposta... Cons. RAGGINI Io spendo due parole prima sulla delibera. Nel senso che penso che il contratto di Sindacato siamo costretti in qualche modo a votarlo perché altrimenti ci sarebbero delle penali, insomma delle sanzioni. Anch io volevo sottolineare che il numero dei Consiglieri Comma n

32 facenti parte il Consiglio di amministrazione passa a 13 elementi da 18 che era. Un altra cosa che volevo sottolineare è che si impegnano e si obbligano a non vendere un quantitativo complessivo di azioni pari al 51%, questo finché Hera sia ancora controllata da pubblico. Però penso che si possa fare un salto ulteriore. Ho pensato di presentare un emendamento alla delibera. È stato fatto anche in altri Consigli Comunali, dove si dice: Si propone di integrare con due punti: 1) Di impegnare il Sindaco o altro soggetto da questo delegato, a rappresentare negli organi il contratto di Sindacato, ad adoperarsi per una sostanziale e celere riduzione del numero dei componenti degli organi sociali di Hera, nonché dei compensi a loro riconosciuti. 2) Come secondo punto, di riferire in merito al Consiglio Comunale. Di impegnare il Sindaco o altro soggetto da questo delegato a rappresentare negli organi il contratto di Sindacato, ad adoperarsi per una sostanziale e celere riduzione del numero dei componenti degli organi sociali di Hera, nonché dei compensi a loro riconosciuti. E di riferire in merito al Consiglio Comunale. Va bene, mettiamo ai voti questa possibilità, questa integrazione. Cons.? Era per proporre la stessa cosa, meno male, perché era stata fatta anche negli altri Comuni, ci sembrava una proposta da sposare, quindi sono stato anticipato. Bene, prego. Cons. RAGGINI Visto che siamo in tempi di crisi, dove si richiedono sacrifici, Comma n

33 anche per i costi della politica in generale, un azienda controllata dal pubblico in questo periodo deve dimostrare sobrietà, perché penso che, facendo le debite proporzioni, penso che il Presidente di Hera guadagni più di Obama, anche con la responsabilità... [?] Se vuoi ti dico la cifra, euro l anno. È un impegno che il Sindaco si prende, dall alto del peso delle quote sociali di cui disponiamo, io credo che sarà una delle cose che m impegnerò a portare nel prossimo CdA. Votiamo l emendamento a questo punto. Il Consiglio approva all unanimità. Intanto c è la possibilità di intervenire, se qualcuno vuole intervenire su questo, ulteriormente. Sulla delibera emendata, a questo punto. Se non ci sono interventi, direi di procedere con la lettura e l approvazione, il voto ed eventuale approvazione del punto n. 7: Hera S.P.A.. Approvazione nuovo Patto di Sindacato e nuovo Patto di Sindacato Romagna. Il Consiglio approva all unanimità. Votiamo l immediata eseguibilità. Il Consiglio approva all unanimità Comma n

34 COMUNE DI POGGIO BERNI Consiglio Comunale del Comma 8 Oggetto: Istituzione e funzionamento del Consiglio Tributario Trasferimento di funzione all Unione dei Comuni Valle del Marecchia. Ass. ALESSI Qui la faccio veramente breve. Qui, con questa delibera, andavamo a ottemperare a un obbligo che veniva dall ex Governo, per fortuna. Eravamo obbligati a istituire questo Consiglio Tributario, avevamo lavorato per istituirlo con i quattro Comuni. Con la nuova manovra decade questo obbligo, quindi praticamente il Consiglio Tributario non si fa più. La portiamo lo stesso in Consiglio Comunale in quanto ancora la manovra non è del tutto passata, per cui andiamo a istituire questo Consiglio Tributario forse solo per stasera. Deliberiamo anche noi. Per cui, se passa la manovra. Procediamo celermente, non so se vi sono interventi su questo punto. Cons. RAGGINI Accogliamo con favore l istituto di questo organismo tecnico, in quanto, come ha detto l Assessore, è una forma di contrasto Comma n

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