LA DONAZIONE E IL TRAPIANTO DI ORGANI, TESSUTI E CELLULE

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1 LA DONAZIONE E IL TRAPIANTO DI ORGANI, TESSUTI E CELLULE..ecco cosa occorre sapere. CENTRO REGIONALE TRAPIANTI

2 Questa pubblicazione ha l obiettivo di fornire una corretta informazione su donazione e trapianti, affinché continui a crescere nella nostra regione la cultura della solidarietà. Il logo da noi scelto per accompagnare questa informativa e le altre iniziative che saranno utili a promuovere la sensibilizzazione al dono, è uno dei tanti splendidi disegni creati dai ragazzi di una scuola della Sardegna nell occasione del concorso Un disegno per la vita che mi dai organizzato dal Gruppo comunale AIDO di Cuglieri.

3 IL TRAPIANTO Per tante persone ammalate il trapianto è l unica cura in grado di salvare loro la vita: pensiamo ai cardiopatici, alle persone con insufficienza respiratoria o con insufficienza epatica. Per altre persone il trapianto rappresenta la possibilità di guarire da gravi patologie: pensiamo, ad esempio, ai malati in dialisi e alla loro qualità di vita dopo il trapianto di rene, alle persone affette da gravi malattie degli occhi che, con il trapianto di cornea, possono riacquistare la vista, ma anche a chi ha bisogno di nuovi tessuti come segmenti ossei e tendini, valvole cardiache, segmenti vascolari, cute. Il trapianto si può realizzare solo se, alla morte di una persona, organi e tessuti vengono donati. Ognuno può dare, in vita, l assenso alla donazione dopo la propria morte. Anche in vita si può essere donatori: di sangue, o di altre cellule, quali quelle del midollo osseo o del sangue placentare (del cordone ombelicale) che permettono di dare una speranza di vita, con il trapianto, a tante persone affette da gravi forme di leucemia, linfomi e altre patologie del sangue come, ad esempio, la talassemia. Nella nostra regione si effettua regolare attività di trapianto di rene, cuore, fegato, rene-pancreas e attività di trapianto di cornea, di cellule staminali ematopoietiche (del sangue periferico o del midollo osseo).

4 TI SEI MAI CHIESTO Come fanno i medici a sapere che una persona è davvero morta? 2. Perché, in rianimazione, sembra che la persona in morte encefalica respiri? 3. É possibile che qualcuno venga erroneamente dichiarato morto? 4. Che cosa significa morte encefalica e che differenza c è con il coma? 5. Quando avviene la donazione degli organi? 6. Tutte le persone possono donare gli organi? 7. Che cosa consigliano le principali religioni in merito alla donazione degli organi? 8. Quali organi possono essere trapiantati? 9. É possibile decidere a chi verranno trapiantati i propri organi? 10. Ci sono dei costi da sostenere per ricevere un organo? 11. Esiste la possibilità che gli organi vengano venduti? 12. É possibile per i familiari del donatore conoscere l identità delle persone che hanno ricevuto gli organi? 13. Come vivono le persone trapiantate? 14. Perché dare l assenso alla donazione? 15. Come si esprime la volontà di donare? 16. Occorre informare i familiari della propria scelta? 17. Perché le donazioni di cellule da vivente? 18. Si possono donare organi da vivi? 19. Che cosa sono le liste di attesa per trapianto?

5 1- Come fanno i medici a sapere che una persona è davvero morta? Eseguono una serie di accertamenti clinici e strumentali che portano a rilevare contemporaneamente: stato di incoscienza assenza di riflessi e reazioni a stimoli dolorifici assenza di respiro spontaneo assenza di attività elettrica di origine cerebrale (il cosiddetto elettroencefalogramma piatto ) Tutto ciò si effettua dopo che il medico rianimatore ha segnalato alla direzione sanitaria del proprio ospedale il possibile stato di morte encefalica di una persona. A quel punto, la direzione sanitaria ha l obbligo di convocare la Commissione per l accertamento di morte, che è composta da 3 medici (un medico legale, un anestesista-rianimatore ed un neurologo esperto in elettroencefalografia). Se la Commissione è concorde sullo stato di morte encefalica inizia il periodo di osservazione della stessa. Vengono condotti tutti gli accertamenti e i controlli necessari per certificare lo stato di morte encefalica (cessazione irreversibile di tutte le funzioni encefaliche) previsti dalla legge n 578 del 29 dicembre 1993 e dal decreto del Ministero della Sanità dell 11 Aprile 2008 (che sostituisce il n 582 del 22 agosto 1994). Tali accertamenti e controlli sono ripetuti per 2 volte durante il periodo di osservazione che deve essere protratto per un tempo non inferiore a sei ore. Al termine del periodo di osservazione, le manovre rianimatorie non devono essere in ogni caso interrotte: nel caso di donazione di organi si mantiene la ventilazione artificiale ed in sala operatoria si effettuano i prelievi di organi e tessuti; se non c è donazione si sospende la ventilazione artificiale, il cuore va in arresto in pochi minuti, e la salma viene trasferita in camera mortuaria.

6 2- Perché, in rianimazione, sembra che la persona in morte encefalica respiri? É il ventilatore artificiale che produce questa impressione: immette ossigeno ed aria nei polmoni attraverso il tubo posizionato nella trachea della persona in morte encefalica (fase inspiratoria) poi, ciclicamente, il ventilatore si ferma ed i muscoli respiratori ritornano passivamente in stato di riposo (fase espiratoria). 3- É possibile che qualcuno venga erroneamente dichiarato morto? No, non è possibile: ogni caso di morte encefalica, inizialmente segnalato dal medico rianimatore, viene accuratamente valutato dai 3 medici specialisti che fanno parte della Commissione per l accertamento di morte. I controlli eseguiti dalla Commissione durante il periodo di osservazione di sei ore, permettono di certificare con assoluta certezza la morte encefalica.a volte la notizia miracolo giunge attraverso la stampa e la televisione che scambiano, con grande leggerezza lo stato di coma con quello di morte encefalica. 4- Che cosa significa morte encefalica e che differenza c è con il coma? In caso di morte encefalica tutte le cellule del cervello sono morte e la condizione è irreversibile. L espressione da usare è morte encefalica e non morte cerebrale poiché non solo il cervello, ma anche il cervelletto ed il tronco dell encefalo sono morti, sono morte cioè tutte le cellule nervose contenute nella scatola cranica. Nel coma, al contrario, le cellule sono molto sofferenti, ma ancora vitali e mandano chiari segnali rilevabili dall elettroencefalogramma: la persona è ancora viva nonostante la perdita di coscienza, e viene curata in modo intensivo. Lo stato di coma può evolvere verso una piena guarigione, in alcuni casi possono verificarsi guarigioni parziali, con danni permanenti (paralisi, difficoltà ad esprimersi), in altri l evoluzione può essere infausta, tutte le cellule muoiono e si verifica la morte encefalica.

7 5- Quando avviene la donazione degli organi? La donazione può avvenire solo dopo che si sono fatti tutti i tentativi possibili per salvare la persona e solo dopo che si è constatato che il cervello è morto e che non potrà mai più funzionare a causa della completa distruzione di tutte le sue cellule. La donazione può avvenire cioè quando è stata accertata la morte encefalica da parte della Commissione per l accertamento di morte. 6- Tutte le persone possono donare gli organi? Ogni persona può essere donatore, di organi o solo di tessuti. Anche le persone con più di 80 anni possono donare, ad esempio, il fegato. Lo stato di salute che precedeva la morte e la funzione degli organi durante le 6 ore di osservazione di morte encefalica vengono attentamente valutati dai medici prima di proporre la donazione e prima che vengano convocati i potenziali riceventi iscritti nelle liste d attesa regionali. 7- Che cosa consigliano le principali religioni in merito alla donazione degli organi? Sebbene vi siano differenze tra gli specifici punti di vista, le principali religioni di fatto sono favorevoli alla donazione ed al trapianto di organi.

8 8- Quali organi possono essere trapiantati? Gli organi trapiantabili sono il rene, il cuore, il fegato, il polmone, lo stomaco, tutto l intestino ed il pancreas. Sono anche trapiantabili alcuni tessuti: le cornee, i segmenti d osso, le cartilagini, i tendini, i segmenti vascolari, le valvole cardiache e la cute. 9- É possibile decidere a chi verranno trapiantati i propri organi? Non è assolutamente possibile. Gli organi vengono assegnati in base alle condizioni di urgenza degli ammalati in lista d attesa ed alla compatibilità clinica ed immunologica del donatore con le persone in attesa di trapianto. 10- Ci sono costi da sostenere per ricevere un organo? No, tutti i costi sono a carico del Servizio Sanitario Nazionale. 11- Esiste la possibilità che gli organi vengano venduti? Non nel nostro Paese, dove il trapianto da vivente (di rene o di parte di fegato) viene attuato solo tra consanguinei o tra persone affettivamente legate (ad esempio tra coniugi). L organizzazione del prelievo e del trapianto degli organi è dotata in Italia di regole condivise e trasparenti: di ogni organo si conoscono sempre esattamente provenienza e destinazione; ogni donazione coinvolge tanti medici e operatori sanitari che controllano e registrano ogni sua fase; la scelta dei candidati al trapianto è regolata da precisi criteri; le liste di attesa assicurano trasparenza e pari opportunità, in relazione alle condizioni cliniche, tra tutte le persone iscritte.

9 Il coordinamento di tutte queste attività è affidato, in ogni regione, ad un Centro specializzato. In Sardegna il Centro è il CRT-SARDEGNA (Centro Regionale Trapianti di riferimento per i trapianti di organi, tessuti e cellule) con sede all Ospedale R.Binaghi di Cagliari. Il sistema trapianti in Italia viene controllato dal Centro Nazionale Trapianti (CNT). In Italia, oltre ad essere vietato il commercio di organi, sono anche proibite e duramente sanzionate l esportazione e l importazione di organi da altre Nazioni che ne facciano commercio (legge n 91 del 1 aprile 1999). 12- É possibile per i familiari del donatore conoscere l identità delle persone che hanno ricevuto gli organi? No. E proibito dalla legge sia informare i familiari del donatore sull identità dei trapiantati che informare i trapiantati sull identità del proprio donatore. 13- Come vivono le persone trapiantate? Riprendono a lavorare, viaggiare, fare sport... riprendono insomma a vivere, dopo essere state gravemente ammalate e spesso ad un passo dalla morte. La qualità della vita dei trapiantati è, nella maggioranza dei casi, ottimale: come esempio, si possono ricordare le giovani donne che, anche nella nostra regione, dopo un trapianto sono diventate madri di uno o più figli. La sopravvivenza del paziente e dell organo trapiantato sono, in Italia ed in Sardegna, eccellenti, comparabili ai risultati ottenuti nei migliori Centri trapianto di tutto il mondo. Grazie ai progressi della medicina sono inoltre sempre più rari e più controllabili i casi di rigetto dell organo trapiantato.

10 14- Perché dare l assenso alla donazione? A volte evitiamo di porci l interrogativo, ritenendo che il trapianto di organi sia estraneo alla nostra vita. Ma dobbiamo sapere che: donare i propri organi dopo la morte significa salvare vite umane ognuno di noi potrebbe aver bisogno del trapianto di un organo 15- Come si esprime la volontà di donare? La propria volontà di donare si può esprimere presso gli uffici preposti delle Aziende Sanitarie della Sardegna. Gli operatori rilasciano alla persona interessata una ricevuta. I dati vengono immessi, da personale autorizzato ed in condizioni di sicurezza informatica, in una banca dati nazionale, ubicata presso il Centro Nazionale Trapianti (CNT), collegata con tutti i Centri di riferimento trapianti regionali. In Sardegna questa banca dati viene interrogata dai medici del Centro Regionale Trapianti (CRT-SARDEGNA) in occasione di ogni osservazione di morte allo scopo di verificare con certezza se la persona abbia espresso in vita la propria volontà, favorevole o no alla donazione. Per sapere quale è la sede più vicina dove esprimere la propria volontà, è possibile telefonare al numero del Centro Regionale Trapianti (i giorni feriali dalle ore 08,30 alle ore 13.30). Ma ci sono anche altre modalità per esprimere la volontà di essere donatori. Compilare, e conservare tra gli effetti personali, il tesserino allegato a questa pubblicazione. Scrivere su un foglio, da tenere con sé, la propria dichiarazione con l indicazione dei propri dati anagrafici (nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale, estremi di un documento d identità, ad esempio carta di identità n..., rilasciata dal Comune di...), apponendo data e firma. Iscriversi all AIDO (Associazione Italiana Donatori di Organi e tessuti).

11 16- Occorre informare i familiari della propria scelta? É molto importante informare i propri familiari riguardo alla nostra scelta poiché, in caso di mancata dichiarazione di volontà, i medici procedono al prelievo degli organi solo se i familiari non si oppongono (riferimento normativo: legge n. 91/99, articolo 23). La propria dichiarazione di volontà può essere modificata in qualunque momento. Per i potenziali donatori minorenni sono sempre genitori a decidere: se uno dei due è contrario, il prelievo è vietato. 17- Perché le donazioni di cellule da vivente? Per eseguire i trapianti, ma anche per poter attuare migliaia di altri interventi chirurgici, ogni giorno viene utilizzato un altro straordinario dono: il sangue. Per la donazione di sangue ci si può rivolgere ai Centri Trasfusionali e alle sezioni dell Associazione AVIS. Altre donazioni di cellule da vivente sono quelle relative al midollo osseo ed al sangue placentare. In Sardegna è operativo dal 1988 il Registro regionale dei donatori di cellule staminali ematopoietiche (CSE) prelevate dal midollo osseo o dal sangue periferico, che consente di trovare, in tempi contenuti, un donatore compatibile per malati affetti da varie forme di leucemia, linfomi o malattie genetiche come ad esempio la talassemia, quando non è presente un donatore all interno della famiglia. La Sardegna è da sempre leader nazionale in questo campo grazie alla sensibilità dei cittadini ed all ottima organizzazione della rete regionale dell associazione ADMO Sarda che si è diffusa capillarmente sul territorio. Entro breve tempo le donne che partoriranno negli ospedali della Sardegna potranno donare il sangue placentare (che altrimenti verrebbe smaltito). Tra poco presso l Ospedale Binaghi sarà attiva la Banca regionale dedicata dove il sangue placentare donato nei reparti di Ostetricia verrà inviato, sottoposto ai controlli di qualità e conservato, per l eventuale trapianto, in bambini compatibili affetti da malattie ematologiche gravi.

12 18- Si possono donare organi da vivi? Si. In alcuni casi Il trapianto può essere effettuato anche da un donatore vivente. È possibile infatti donare, in vita, un rene o parte del fegato, ad un familiare o ad una persona con la quale si abbia uno stretto legame affettivo. La legge Italiana ha regolamentato con attenzione la procedura che i medici devono seguire per garantire la trasparenza e la totale gratuità di tale donazione. Una valutazione clinica molto accurata permette di escludere che il donatore possa avere un peggioramento delle sue condizioni di vita derivato dal prelievo. 19- Che cosa sono le liste di attesa per trapianto? Le persone che hanno bisogno di ricevere un trapianto vengono inserite in specifiche liste di attesa per garantire la massima trasparenza dei processi di selezione e di priorità degli interventi di trapianto. In Sardegna, presso il Centro Regionale Trapianti sono attive la Lista di attesa unica Regionale per il trapianto di rene (che può essere effettuato sia presso il Centro dell Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari sia presso il Centro dell Ospedale SS.Annunziata di Sassari) e le liste d attesa per il trapianto di fegato, di cuore, e per il trapianto combinato di rene-pancreas (effettuati presso i Centri dell Azienda Ospedaliera Brotzu). E stato inoltre possibile in situazioni cliniche particolari effettuare con successo presso l Azienda Ospedaliera Brotzu alcuni trapianti combinati rene-cuore e rene-fegato. Nelle liste d attesa regionale sono iscritti cittadini residenti nella nostra regione, ma anche malati che provengono da altre regioni italiane. Al 31 dicembre 2008, le persone in lista di attesa in Sardegna erano 128 per trapianto di rene, 11 per trapianto di cuore, 7 per trapianto di fegato, 3 per trapianto combinato rene+pancreas. In realtà si tratta di numeri che rimangono costanti negli anni poiché tante persone ricevono un trapianto, ma tante altre purtroppo si ammalano e vengono iscritte nelle liste d attesa.

13 Perché un malato che ha bisogno di ricevere un organo venga iscritto nella lista d attesa è necessario che si rivolga (direttamente o tramite il suo medico curante) al Centro di Trapianto prescelto (vedi pagina successiva). Gli specialisti del Centro verificheranno, con visite cliniche ed appositi esami strumentali, l idoneità clinica ad effettuare l intervento e provvederanno a richiedere al Centro Regionale Trapianti l inserimento nella lista d attesa regionale. Nel laboratorio di tipizzazione del Centro Regionale Trapianti verranno eseguiti gli esami immunologici necessari alla valutazione della compatibilità immunogenetica tra il paziente e i donatori. L iscrizione in lista d attesa verrà quindi resa Ufficiale con l inserimento dei dati del paziente nella SIT (Sistema Informativo Trapianti) del Centro Nazionale Trapianti.

14 CENTRI DI TRAPIANTO DEGLI ORGANI IN SARDEGNA TRAPIANTO DI RENE CENTRO TRAPIANTI DI CAGLIARI Azienda Ospedaliera G.Brotzu via G. Peretti S.C. NEFROLOGIA- - Resp. Dott. Antonello Pani Referente Trapianto Dott. Giambenedetto Piredda Tel. 070/ / / gianbenedettopiredda@aob.it S.C. DI UROLOGIA - Resp. Dott. Mauro Frongia Tel CENTRO TRAPIANTI DI SASSARI Ospedale SS. Annunziata -via De Nicola S.C. NEFROLOGIA E DIALISI Resp. Dott. ssa Maria Cossu Tel. : 079/ nefrosassari@yahoo.it DIVISIONE CHIRURGIA GENERALE Resp. Dott. Nicola D Ovidio, Ref. Trapianto Dott. Pierpaolo Manca TRAPIANTO DI FEGATO e di PANCREAS+RENE Azienda Ospedaliera G.Brotzu via G. Peretti S. C. DI CHIRURGIA GENERALE Resp. Dott.Fausto Zamboni Tel. 070/ / / Fax 070/ faustozamboni@aob.it TRAPIANTO DI CUORE Azienda Ospedaliera G.Brotzu via G. Peretti S.C. DI CARDIOCHIRURGIA Resp. Dott.Valentino Martelli Ref. Trapianto Dott. Emiliano Maria Cirio- Tel. 070/ / / emilianomariacirio@aob.it S. C. DI CARDIOLOGIA Resp. Dott Maurizio Porcu Recapito Telefonico e fax 070/ maurizioporcu@aob.it

15 LA RETE REGIONALE TRAPIANTI Tutte le attività di donazione, prelievo e trapianto di organi e tessuti in Sardegna sono coordinate dal Centro Regionale Trapianti Sardegna (CRT-SARDEGNA), che ha sede presso l Ospedale R.Binaghi di Cagliari. Il CRT-SARDEGNA coordina con una attività h24 i rapporti tra le Rianimazioni presenti in tutti gli ospedali della regione (dove vengono prelevati gli organi donati), i Centri trapianto, le attività per garantire la sicurezza del donatore e la qualità degli organi donati; le attività di raccolta dati. Gestisce le liste d attesa. Gestisce gli scambi degli organi tra la Sardegna e le altre regioni Italiane in collegamento con il proprio Centro di Riferimento Interregionale OCST (Organizzazione Centro Sud Trapianti), le altre Agenzie di coordinamento presenti in Italia, (il NITp Nord Italia Transplant program e l AIRT Associazione Interregionale Trapianti) e l Europa (attraverso l Italian Gate to Europe IGE), con il costante controllo del Centro Nazionale Trapianti (CNT). Il medico coordinatore di turno del Centro Regionale Trapianti, durante una donazione in Sardegna, regola la mobilitazione d urgenza, in poche ore, di almeno cento persone, fra medici, personale infermieristico, biologi, addetti ai trasporti, laboratoristi, allo scopo di poter arrivare ad effettuare i trapianti e rispondere quindi positivamente alla richiesta degli ammalati iscritti nelle liste d attesa. Negli ospedali la figura chiave del processo è il coordinatore locale alle donazioni, un medico presente in ogni ospedale dove ci sia una rianimazione, che ha la responsabilità del processo di donazione e prelievo nel presidio di sua competenza e tiene i contatti con il Centro Regionale Trapianti. La rete regionale trapianti si avvale della indispensabile collaborazione delle Istituzioni locali e delle associazioni di volontariato e dei pazienti. Il Centro Regionale Trapianti promuove, attraverso una corretta informazione, il superamento delle diffidenze che ancor oggi condizionano la donazione di organi per consentire ad ogni persona di maturare la scelta consapevole se essere o meno donatore di organi e tessuti dopo la morte.

16 A CHI CI SI PUO RIVOLGERE PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI SU QUESTI ARGOMENTI? Centro regionale trapianti di riferimento per trapianti di organi, tessuti e cellule Ospedale Binaghi via Is Guadazzonis, Cagliari Responsabile: Prof. Carlo Carcassi tel , carcassi@unica.it Segreteria : Sig.ra Anna Koopmans Coco tel annacoco@medicina.unica.it Coordinamento Medico delle donazioni e trapianti tel fax crrtsardegna@tiscali.it Dott.ssa Francesca Zorcolo, Dott. Roberto Littera, Dott.ssa Giada Giustolisi, Dott.ssa Elena Molinario Registro Regionale Donatori di Midollo Osseo e CSE Dott.ssa Marina Mulargia tel fax marina.mulargia@tiscali.it Segreteria Sig.ra Francesca Sanna Randaccio tel re.don.cagliari@tiscali.it Liste d attesa Dott.ssa Donatella Valentini tel ; fax crrtsardegna@tiscali.it Coordinamento regionale donazioni e prelievi di organi Azienda Ospedaliera Brotzu via Peretti, Cagliari Responsabile Dr. Ugo Storelli tel ; fax ugostorelli@aob.it Coordinamento regionale dei prelievi dei tessuti oculari Responsabile: Dott. Giorgio Todde Servizio di Oftalmologia -Ospedale Binaghi via Is Guadazzonis, Cagliari Tel g.todd@tiscali.it Centro Nazionale Trapianti numero verde nazionale lun-ven dalle alle 18.00

17 CI SI PUO RIVOLGERE ANCHE AI COORDINATORI LOCALI DELLE DONAZIONI: Asl 1 di Sassari Dott. Giampiero Bo Tel bogpiero@tiscali.it Asl 2 di Olbia Dott. Franco Pala tel franco.pala@aslolbia.it Asl 3 di Nuoro Dott.ssa Elena Zidda tel ; elenazidda@tiscali.it Asl 4 di Lanusei Dott.ssa Assunta Marongiu tel ; marongiu.assunta@tiscali.it Asl 5 di Oristano Dott. Ssa Amelia Mulas tel d.cadeddu@infinito.it Asl 6 di Sanluri Dott. Tonio Sollai tel tosollai@tiscali.it Asl 7 di Carbonia Dott. Angelo Desogus tel e- mail : desogusan@tiscali.it ASL 8 Cagliari PO SS. Trinità Dott. Cristiano Chirra tel cristianochr@tiscali.it PO Marino Dott.ssa Giuseppina Loria tel pinella@tiscali.it PO Binaghi Dott.ssa Fernanda Diana tel fernandadiana@tiscali.it PO Businco Dott. Paolo Falzoi tel ; paolo@falzoi.it Az. Ospedaliera Universitaria Cagliari Dott. Mariano Deplano tel moncit@tiscali.it Azienda Ospedaliera Brotzu Dott. Ugo Storelli tel ; ugostorelli@aob.it

18 ..E ALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PRESENTI IN SARDEGNA : Associazione Prometeo A.I.T.F. Associazione Italiana Trapiantati di fegato Delegazione Regionale Sarda Via Santa Maria Goretti, n.2 CAGLIARI-PIRRI tel prometeo.segr.or@alice.it - prometeo.segr.mr@gmail.it Associazione Sarda Trapianti Vita Nuova Onlus Via Lanusei, IGLESIAS - tel./fax Casella Postale n.11 Iglesias ass.sardatrapianti@tiscali.it Associazione AIDO : Sede regionale (provvisoria) c/o gruppo comunale di Elmas, p.zza S.Sebastiano 3, Elmas(CA) sardegna@aido.it ppettinao@gmail.com Sedi provinciali: Selargius (CA) c/o Maniscalco Silvana Via C. Pisacane, 6 Tel aidoprovcagliari@tiscali.it Sassari Viale Coppino, 1 c/o Istituto Kennedy Tel aidoprovsassari@tiscali.it Oristano Via Carmine, 1 Tel / aidoprovoristano@tiscali.it Associazione AIDO gruppo comunale Mario Fodde Cuglieri Via Piave, Cuglieri (Or) tel aido.cuglieri@yahoo.it

19 Associazione Elisa Deiana Onlus Via San Lussorio n Selargius (CA) Tel./Fax 070/ Cell. 360/ info@elisadeiana.net Associazione Sarda Nefropatici, Emodializzati e Trapiantati ASNET Via Rockfeller, Cagliari Tel fax asnet@tiscali.it Associazione ASU Onlus - Associazione di Sensibilizzazione e Umanizzazione Via dante 65/d Cagliari tel asu.onlus@gmail.com Associazione Marta Russo : referenti regionali vitaliaviv@tiscali.it mariatereser@tiscali.it Associazione Trapianti Sassari Love for Liver for Life Via Piave,2 Sassari tel l.trapianti.ss@virgilio.it

20 COME FARE PER DONARE IL SANGUE.. Le persone con un età maggiore di 18 anni e in buona salute possono donare il sangue. La donazione è semplice e sicura. Il prelievo è eseguito da personale specializzato, si utilizzano materiali sterili e monouso e avviene presso apposite strutture. Esiste infatti una rete capillare che coinvolge istituzioni e mondo dell associazionismo a cui è possibile rivolgersi. Si può anche diventare donatori abituali, donando periodicamente il sangue. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere ai Centri di raccolta, conservazione e distribuzione del sangue umano, operanti nel territorio della Regione Sardegna oppure presso le sedi dell AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue). AVIS Regionale della Sardegna, piazza Galilei, 32, Cagliari, tel info@avisardegna.it sul sito web: si trovano i recapiti di tutte le sedi provinciali e comunali e gli orari nei quali è possibile recarsi a donare...e PER ISCRIVERSI AL REGISTRO DEI DONATORI DI MIDOLLO OSSEO : Nel midollo osseo sono presenti cellule staminali in grado di dare origine a tutte le cellule del sangue circolante (ematopoietiche). Il midollo osseo utilizzato per il trapianto si presenta alla vista come sangue e viene prelevato solitamente dalle ossa del bacino (ossa iliache). Il trapianto di midollo osseo, e delle cellule staminali che esso contiene, rende possibile la guarigione di gravi malattie del sangue come la leucemia o di malattie genetiche del sangue come la talassemia (frequente in Sardegna). La compatibilità tra paziente e donatore si verifica 1 volta su 4 nell ambito familiare, ma diventa molto rara, circa 1 su , tra individui non consanguinei. Da qui la necessità di trovare sempre più persone disponibili a offrirsi come donatori di midollo osseo.

21 Può candidarsi come donatore di midollo osseo qualunque persona in buone condizioni fisiche di età compresa tra i 18 e i 45 anni. Per diventare donatori di midollo osseo è sufficiente rivolgersi a una delle strutture ospedaliere che partecipano al programma nazionale Donazione di midollo osseo coordinate dal Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR). CAGLIARI - Centro Regionale Trapianti P.O. R.Binaghi Sede del Registro Regionale donatori di Midollo osseo - via Is Guadazzonis Cagliari Tel fax Dir. Prof. Carlo Carcassi Resp. Dott.ssa Marina Mulargia CAGLIARI - Servizio Immunoemat. e Trasfusionale - Az. Osp. G.Brotzu Via Peretti Cagliari Tel fax Dir.. Dott. Michele Bajorek - Resp. Dott.ssa Anna Maria Corpino NUORO - Servizio Immunoemat. e Trasfusionale P.O. S.Francesco via Mannironi Nuoro Tel fax Dir. Dott. Pierpaolo Bitti OLBIA- Centro Trasfusionale e di Microcitemia Osp. Civile San Giovanni di Dio Via Aldo Moro Olbia (SS) Tel fax Dir. Dott. Giuseppe Mulas Resp. Dott. Angelo Zuccarelli SASSARI Serv. Trasfusionale Aziendale Osp. Civile SS.Annunziata Via E.De Nicola Sassari Tel fax Dir. Dott. Gavino Piseddu - Resp. Dott.ssa Giuseppina Secchi Nel territorio regionale è presente in maniera capillare l ASSOCIAZIONE DONATORI MIDOLLO OSSEO (ADMO) Sarda istituita nel 1988 grazie al Prof. Licinio Contu che ne è attualmente il Presidente. In tutte le sedi si possono richiedere informazioni ed effettuare l iscrizione al Registro dei donatori volontari. SEDE ADMO Regionale: viale Regina Elena, Cagliari tel fax Per conoscere i recapiti della sezione dell ADMO più vicina consultare il sito

22

23 Il proprio assenso alla donazione degli organi e tessuti si esprime utilizzando il tesserino allegato a questo opuscolo (da conservare tra i propri documenti personali), iscrivendosi all AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, tessuti, cellule) o recandosi nelle sedi delle Aziende Sanitarie autorizzate a raccogliere le manifestazioni di volontà. Per informazioni sulle sedi più vicine alla propria abitazione, e, in generale, sulle donazioni e sui trapianti in Sardegna : Centro Regionale Trapianti della Sardegna c/o ASL CAGLIARI, P.O. R.Binaghi via Is Guadazzonis n Cagliari Tel: Fax: crrtsardegna@tiscali.it Sito internet : Sito del Sistema Sanitario Regionale: Coordinatori locali della donazione (vedi elenco pagine precedenti ) Ufficio relazioni con il pubblico dell Azienda sanitaria di residenza Associazioni di volontariato regionali nel campo della donazione e trapianto (vedi elenco pagine precedenti) Assessorato Igiene e Sanità e della Assistenza Sociale

24 DICHIARAZIONE DI VOLONTÀ SULLA DONAZIONE DI ORGANI E TESSUTI IO SOTTOSCRITTO/A... NATO/A IL...A CODICE FISCALE... DOCUMENTO... N... DICHIARO DI VOLER DONARE I MIEI ORGANI E TESSUTI DOPO LA MORTE A SCOPO DI TRAPIANTO SI NO Firma... Firma.... Data:...

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