Associazione Culturale Vincenzo Bellisario

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1 1 Associazione Culturale Vincenzo Bellisario Introduzione al Premio Vincenzo Bellisario 2013 Seminario-incontro sulla comunicazione cross mediale per gli studenti e i docenti dell Istituto d Istruzione Superiore Misticoni-Bellisario - Pescara Data: 10 gennaio 2013 Sede: Aula Magna dell Istituto, Via Einaudi, 2 Pescara Relatore: Gianni Bellisario Sintesi della reazione introduttiva Prima di cominciare conosciamoci un po. Sono Gianni Bellisario uno dei figli di Vincenzo Bellisario cui è intitolata questa scuola. Lavoro da molti anni alla Rai ed attualmente sono dirigente responsabile di un settore che si chiama palinsesto cross mediale. Da molti anni seguo lo sviluppo dei nuovi mezzi di comunicazione. Ho portato con me qualche video sulla crossmedialità che è stato realizzato dalla Rai. Ma non è la TV l argomento del nostro incontro, l oggetto è la crossmedialità. Appartengo alla generazione degli immigrati digitali. Il primo PC sulla scrivania l ho avuto a 41 anni ed alcuni della mia generazione fanno ancora fatica a rapportarsi con il digitale in generale e con la crossmedialità in particolare. Adesso mi farebbe piacere sapere alcune cose di voi. - Chi di voi NON possiede un cellulare alzi la mano (nessuno.) - Chi di voi possiede uno smartphone alzi la mano (ca. 30.) - Chi di voi possiede o usa un tablet? (pochi) - Chi di voi ha una sua pagina Facebook? (quasi tutti) - Quanti hanno più di 100 amici Facebook? (quasi tutti) - Quanti hanno più di 500 amici Facebook? (la stragrande maggioranza) - Quanti più di 1000? (più di 50) - Quanti di voi cinguettano su Twitter? (pochi) - Chi si collega su internet almeno una volta al giorno? (tutti) SIETE CROSSMEDIALMENTE CONNESSI! Ed è normale che sia così perché appartenete alla generazione dei nativi digitali cioè nati dopo lo sviluppo della comunicazione digitale e quindi cresciuti in un mondo sempre più digitalizzato. 1

2 2 Vorrei però iniziare facendo un passo indietro agli anni 50. Andavo alle elementari e mio padre faceva il professore di storia e filosofia a Lanciano, al Liceo Classico. A casa mia c era sempre un viavai di alunni ed ex alunni di mio padre (che erano anche parecchio invadenti!). Venivano spesso anche dopo cena, e se la domenica andavamo a fare una passeggiata in campagna (allora si usava) si aggregavano sempre una quindicina di ragazzi ecc. Mi sembrava un po strano ma credevo che fosse la conseguenza della capacità di mio padre di rapportarsi con i giovani e della sua bravura come insegnante. Ma andando a scuola ho anche conosciuto professori bravi e simpatici, che sapevano trattare con noi studenti, eppure né a me né ai miei compagni era mai venuto in mente di frequentarli fuori della scuola. Solo recentemente discutendo con i miei fratelli e sorelle ho compreso la ragione principale di quel movimento di ragazzi. Mio fratello Eodele ha, infatti, trovato tra i documenti un riferimento preciso: la lezione di filosofia di Bellisario era basata sulla partecipazione attiva dei ragazzi che non erano più recettori passivi di un insegnamento ma produttori di sapere. Gli studenti, infatti, erano spinti ad essere soggetti pensanti ed a porsi come interlocutori non solo dei compagni ma dello stesso professore. A distanza di cinquant anni le stesse tematiche sono state riproposte, in chiave contemporanea, dal Ministro della Pubblica Istruzione, Francesco Profumo: La scuola diventerà sempre più una scuola tra pari in cui docente e discente durante la giornata scambieranno il ruolo [ ] immaginiamo la scuola come un vero e proprio HUB della conoscenza che utilizzi le opportunità offerte dalla possibilità di dialogare attraverso la rete. Guardiamo insieme questo video [VIDEO SUI DIALOGHI CROSSMEDIALI] In questo video abbiamo cercato principalmente di esprimere un concetto: La crossmedialità non è una tecnologia ma è la capacità di dialogo e di interazione. che utilizza le tecnologie esistenti. Lo sviluppo del digitale e di tutte le sue applicazioni prima di tutte la rete è una grande opportunità che ci consente di ampliare le nostre relazioni ed interconnessioni e di dialogare con gli altri ed in generale avere accesso ad un enorme massa di informazioni che oggi sono a portata di click. Diciamo perciò per semplificare che crossmedialità è dialogo. La TV degli anni 50 per dialogare andava nelle piazze, usava la posta; poi è stato attivato un uso sempre più generalizzato dei contatti telefonici, poi, con i cellulari, sono arrivati gli sms, il voting; con internet le mail, lo scambio di immagini e gli User Generated Content cioè prodotti realizzati dagli utenti e proposti sulla rete (You Tube). Oggi sono disponibili migliaia di app per smartphone e 2

3 3 per tablet. Un e-book può contenere più di 200 libri. Si cominciano a sperimentare libri interattivi per tablet che si connettono con le lavagne/schermo e che possono essere condivisi con professori e compagni e, tramite accesso alla rete, possono interagire con tutte le informazioni e le persone disponibili. PRATICAMENTE UN HUB. HUB : uno dei nodi principali della rete. Un luogo dove si interscambiano informazioni (come nel caso degli aeroporti, dove si interscambiano passeggeri). Il Tema del Premio Bellisario 2012/13 è Comunicare al futuro: oltre la Scuola- attraverso la Scuola Il concetto di scuola come Hub potrebbe fornire più di uno spunto alla vostra fantasia creativa. [VIDEO SEI GRADI] Il filmato che abbiamo visto fa riferimento alla teoria dei Sei gradi di separazione che spiega come nel mondo ciascun individuo può essere raggiunto da un qualsiasi altro con massimo sei passaggi, attraverso la rete dei conoscenti (conosci uno che conosce uno che conosce uno che conosce te). Tutti ritengono che lo sviluppo della rete internet abbia oggi ridotto questi passaggi necessari a non più di 4 (Facebook ha superato un miliardo di iscritti!). La RETE si può rappresentare come un immenso reticolo irregolare che circonda tutta la terra. In termini matematici un gigantesco immenso grafo. Vediamo ora qualche esempio di possibilità di applicazioni crossmediali legate allo sviluppo delle tecnologie e delle reti: [ VIDEO HUB PARTE 1] Cosa abbiamo visto in questa prima parte del video: - Abbiamo ri-doppiato l attrice Meg Ryan che interpreta il ruolo di una signora che entra in casa e a voce chiede alla TV di sintonizzarsi sull Hub Rai. - La TV si accende da sola si sintonizza sulla RAI ed appare il viso dell attore Russell Crowe che comincia a dialogare con la signora. Russell Crowe è un avatar cioè la rappresentazione scelta dalla signora per interagire con la RAI (poteva evidentemente scegliere tra tantissime personalizzazioni e avrebbe potuto cambiarla in qualsiasi momento). In pratica parlare con Russell è parlare con l Hub Rai. - In questo dialogo notiamo come la tv (Russell) oltre a sentire e rispondere a quello che dice la signora, interpreta anche le espressioni del viso e la gestualità come facciamo tutti noi quando parliamo con qualcun altro. - Da questo dialogo nasce la scelta del film o del programma che la signora decide di vedere. - Russell propone dei film, la signora dice che vuole piangere e che non vuole scegliere. Russel decide di fargli vedere un vecchio film in bianco e nero drammatico e glielo manda in onda immediatamente solo per lei. - fornitura diretta e personalizzata di contenuti scelti e/o proposti dall hub 3

4 4 Vediamo un altro esempio: [VIDEO HUB PARTE 2] George Clooney e lo smartphone. Questo filmato ha più di due anni e si capisce: - Gorge Clooney usa uno smartphone che gli consente di aggiornare la sua posizione degli investimenti in borsa, vedere il telegiornale e fare dei pagamenti per abbonamenti. - A distanza di due anni tutte queste applicazioni sono già attive sugli smartphone. Vediamo un altro esempio: [VIDEO HUB PARTE 3] Anche qui abbiamo doppiato un brano di un film con Sandra Bullock e lo abbiamo integrato con un avatar (il cantante dei Tokyo Hotel). - In questo caso la piattaforma non è più la TV o lo Smartphone ma un PC. Ma l interlocutore è sempre l Hub Rai che dialoga attraverso l avatar scelto. - La ragazza deve fare delle ricerche e deve trovare la sua amica. - Le due cose sono fatte dall avatar contemporaneamente (gli offre anche un po di musica perché la vede stanca). - La ricerca dell amica viene fatta nelle chat room e nei social media e nelle community su tutta la rete. - La ricerca dei contenuti viene fatta attraverso i motori semantici (cioè quei motori di ricerca che non si basano sulle parole chiave come fa Google, ma che interpretano sia il senso della domanda e che cercano le risposte più appropriate). - Fare ricerche sugli archivi usando il linguaggio naturale e non le parole chiave. Vediamo ora un esempio di Internet delle cose e realtà aumentata. [VIDEO HUB PARTE 4] Geolocalizzazione, shopping on line via mobile, RFID, realtà aumentata. Si semplificherà anche il rapporto con la Pubblica Amministrazione [VIDEO HUB PARTE 5] In alcuni comuni italiani sta già avvenendo e nel decreto sull Agenda Digitale è prevista l introduzione della carta d identità elettronica e l unificazione dei sistemi di PA digitale in tutta Italia. Archivi ed accessibilità [VIDEO HUB PARTE 6] Ho cercato di darvi un quadro sintetico sullo sviluppo delle piattaforme di comunicazione e di come queste possano o potranno interagire tra loro e consentire un dialogo sempre più articolato e bidirezionale in cui ciascuno di noi riceve e fornisce informazioni e conoscenza, e cresce attraverso questo scambio. La Scuola potrebbe anch essa trasformarsi progressivamente in un grande Hub che accompagna la crescita e la formazione dei giovani attraverso un continuo interscambio di saperi accompagnato dai docenti. 4

5 5 Quale rapporto può esserci tra la creatività artistica e la crossmedialità? Nessuno precostituito! La creatività deve poter spaziare liberamente senza condizionamenti. Ma ci sarà sempre un rapporto tra dialogo (crossmediale) e creatività sia in positivo sia in negativo. In questo senso l uso della tecnologia è strumentale per la realizzazione di un idea. Vorrei concludere mostrandovi qualche esempio di creatività crossmediale nel settore delle campagne pubblicitarie virali. [SERIE DI SPOT PUBBLICITARI INGLESI E SUDAMERICANI] Con il termine crossmedialità intendiamo fare riferimento a tutte le tipologie di offerta non lineare, basate principalmente sul dialogo con gli utenti in un contesto di Media company che opera su tutte le piattaforme e tutti i canali di comunicazione. Ad esempio: le applicazioni social sia aziendali sia di grandi player esterni (Facebook, Twitter, Youtube ), la gestione della presenza sul web, le applicazioni per mobile, l area di community compresi sondaggi e voting, gli user generated content, le interazioni via mail e correlati, le interazioni telefoniche (dai call center agli sms), i giochi, gli spin-off, merchandising & licensing. Conclusioni e domande. 5