APPROCCIO GESTIONALE INTEGRATO:GAP ANALYSIS, PMC, SISTEMI CERTIFICATI ED EFFICIENZA ENERGETICA

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1 APPROCCIO GESTIONALE INTEGRATO:GAP ANALYSIS, PMC, SISTEMI CERTIFICATI ED EFFICIENZA ENERGETICA Seminario Tecnico Il punto sulla Direttiva IPPC: Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA), Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC), Sistemi di Monitoraggio delle Emissioni (SME), Efficienza Energetica Palazzo Medici Riccardi Via Cavour I, Firenze 27 Novembre 2013 Relatore Valentina Zangrando

2 STUDIOSMA S.R.L.- STUDIO MONITORAGGIO DEI BENI AMBIENTALI E CULTURALI Studio di Consulenza con professionisti che si occupano di Ambiente sin dal 1984 Azienda certificata ISO 9001/14001 per consulenza e certificazioni ambientali VALORIZZA Brand di Studio SMA per attività di progettazione certificata ISO 9001/14001 per: valorizzazione beni ambientali e culturali smart cities / PAES Piani di Azione per l Energia Sostenibile ENERGI.CO Brand di Studio SMA per attività certificata ISO 9001/14001 per: efficienza e recupero energetico attività al servizio del mondo dell energia

3 STUDIOSMA S.R.L.- STUDIO MONITORAGGIO DEI BENI AMBIENTALI E CULTURALI LE NOSTRE COLLABORAZIONI SAPIENZA Università di ROMA Ingegneria, Fisica, Chimica Proff. Franco Gugliermetti, Mauro Rotatori IUAV Università di Venezia Energia, Mobilità, Pianificazione del Territorio Proff. Luigi Schibuola, Mariarosa Vittadini Cà Foscari Università di Venezia Modellistica e Informatica Proff. Michele Bugliesi, Roberto Pastres

4 STUDIOSMA S.R.L.- STUDIO MONITORAGGIO DEI BENI AMBIENTALI E CULTURALI MONITORAGGIO E CONTROLLO SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI ANALISI E MISURA AUTORIZZAZIONI E IMPATTO AMBIENTALE BONIFICA E RIPRISTINO AMBIENTALE FORMAZIONE

5 STUDIOSMA S.R.L.- STUDIO MONITORAGGIO DEI BENI AMBIENTALI E CULTURALI I NOSTRI CLIENTI

6 Seminario Seminario Stabilimenti Stabilimenti IPPC: IPPC: AIA, PMC e SME Ravenna Firenze Maggio Novembre AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE - DIRETTIVA IPPC 1996/61/CE RECEPITA IN ITALIA CON IL D.LGS.372/1999 (ABROGATO DAL D.LGS. 59/05 E DAL D.LGS. 152/06 - D.LGS. 128/10) Adeguamento alle BAT La disciplina IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) ha avviato un processo di adeguamento degli impianti europei alle BAT, individuate, a livello comunitario, dai documenti BRef (BAT Reference), e definite, in Italia, nelle Linee Guida per l individuazione e l utilizzo delle Migliori tecniche disponibili (Art. 29-bis comma 1 del D.Lgs. 128/10 - ex Art. 4, comma 1 D. Lgs. 59/05) Approccio integrato per la valutazione degli impatti L AIA sostituisce le singole autorizzazioni alle emissioni; il termine integrata indica che l autorizzazione deve considerare l intera prestazione dell impianto: emissioni nell aria, nell acqua e nel suolo; produzione di rifiuti; uso delle materie prime; efficienza energetica; rumore ecc., valutandone gli effetti complessivi anche in funzione delle condizioni locali. Controllo e monitoraggio Un aspetto fondamentale del procedimento autorizzativo è rappresentato dal problema del monitoraggio: l AIA deve contenere gli opportuni requisiti di monitoraggio e controllo, specificandone la metodologia, la frequenza di misurazione e la relativa procedura di valutazione, in conformità a quanto disposto dalla vigente normativa in materia ambientale e nel rispetto di specifiche Linee Guida Sistemi di Monitoraggio

7 Seminario Seminario Stabilimenti Stabilimenti IPPC: IPPC: AIA, PMC e e SME SME Ravenna Firenze 1027 Maggio Novembre AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE Ai sensi del D.Lgs. 152/06 art. 7, comma 4-bis e 4-ter (così come modificato dal D.Lgs. 128/10) risultano soggette a: Aut. Integrata Ambientale (AIA) in sede statale le attività elencate all All. XII Parte II del D.Lgs. 152/06 e s.m.i, come ad esempio: Raffinerie di petrolio greggio ed impianti di gassificazione e liquefazione di almeno 500 tonnellate/giorno di carbone o scisti bituminosi Centrali termiche ed altri impianti di combustione con potenza termica di almeno 300 MW Aut. Integrata Ambientale (AIA) secondo le disposizioni di legge regionali le attività elencate all All. VIII Parte II del D.Lgs. 152/06 e s.m.i, come ad esempio: Impianti di combustione con potenza termica di combustione di oltre 50 MW Impianti per l'eliminazione dei rifiuti non pericolosi quali definiti nell'allegato 11 A della direttiva 75/442/CEE ai punti D 8, D 9 con capacità superiore a 50 t al giorno AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE SITUAZIONE REGIONE TOSCANA La Legge Regionale N.61 del 3 Dicembre 2003 ha previsto che per gli impianti diversi da quelli di competenza statale le Autorità Competenti siano le singole Provincie.

8 PMC COME ALLEGATO TECNICO AIA: CONTENUTI BASE INTRODUZIONE VERIFICA COMPONENTI AMBIENTALI: Consumo Reagenti Consumo risorse idriche Risorse energetiche Analisi acque reflue Emissioni in atmosfera Emissioni diffuse e fuggitive Rumore Controllo materia prima e rifiuti in uscita VERIFICA GESTIONE IMPIANTO: Quantità materiale alimentato Temperatura forno/caldaia Portate d aria alimentate al forno/caldaia Temperatura fumi Qualità acqua caldaia Portata vapore prodotto Funzionamento sistemi di abbattimento delle emissioni Risultati misurazioni dello SME Integrità ed efficienza serbatoi di stoccaggio Manutenzione ordinaria Indicatori di prestazione I dati ottenuti mediante il monitoraggio svolto durante l anno devono essere inviati annualmente ad EC/AC in un Rapporto Annuale

9 Seminario formativo Stabilimenti per Tecnici IPPC: Ambientali AIA, PMC Amministrazioni e SME Firenze Provinciali 27 Novembre e ARPAV 2013 Treviso 4 Maggio 2012 EMILIA ROMAGNA - Schema per la redazione del Piano di Monitoraggio e Controllo per un impianto di incenerimento di rifiuti urbani soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Emesso a novembre 2006 a cura di ARPA Sezione Provinciale di Rimini Esempio di un caso studio DESCRIZIONE Descrizione processo produttivo VERIFICA PARAMETRI AMBIENTALI Consumo materie prime Consumo risorse idriche Risorse energetiche/combustibili Caratteristiche dei punti di emissione convogliati Emissioni in atmosfera: inquinanti monitorati Emissioni in atmosfera: metopdi di riferimento Emissioni diffuse e fuggitive Analisi acque reflue Emissioni in acqua: inquinanti monitorati Emissioni in acqua: metodi di riferimento Rumore Controllo dei rifiuti in ingresso ed in uscita VERIFICA PARAMETRI IMPIANTO Sistemi di controllo del processo Interventi di manutenzione ordinaria sui macchinari Manutenzione delle aree di stoccaggio Valutazione degli indicatori di prestazione Gestione manutenzione e calibrazione parametri di processo Gestione degli SME: manutenzione, taratura, modalità di intervento e comunicazione in caso di guasti Verifiche in campo degli SME

10 Seminario formativo Stabilimenti per Tecnici IPPC: Ambientali AIA, PMC Amministrazioni e SME Firenze Provinciali 27 Novembre e ARPAV 2013 Treviso 4 Maggio 2012 IPPC - Prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento Il contenuto minimo del Piano di Monitoraggio e Controllo (Ed.2007) Documento predisposto dal gruppo di Consultazione APAT/ARPA/APPA Predisposto sullo schema emesso a cura di ARPA Sezione Provinciale di Rimini Proposta di un modello di Piano di Monitoraggio e Controllo Farmaceutica Cartiera Cementifici Concerie Galvanica Fonderia di Alluminio Inceneritore Ceramica Allegati: esempi di applicazione del modello proposto ad impianti in esercizio Attività energetiche Produzione e trasformazione dei metalli Industria dei prodotti minerali Industria chimica Gestione dei rifiuti Altre attività elencate al punto 6 (industria carta, tessile, pelli..)

11 Seminario formativo per Tecnici Ambientali Amministrazioni Provinciali e ARPAV Treviso 4 Maggio 2012 ISPRA - Definizione di modalità per l attuazione dei Piani di Monitoraggio e Controllo (PMC) Prima ( 03/03/11) - Seconda (01/06/11) Terza (28/03/12) Quarta (28/02/13) Quinta Emanazione (19/04/13) Modalità di applicazione della Norma UNI EN Manuale di Gestione dello SME Precisazioni in merito alla modalità di conservazione dei dati provenienti dal Sistema di Monitoraggio in continuo Emissioni e di comunicazione degli stessi Metodi di riferimento - Utilizzo di laboratori accreditati UNI CEI EN ISO/IEC Criteri di monitoraggio in caso di indisponibilità della strumentazione di misura in continuo

12 D.LGS. 152/2006 e s.m.i. TESTO UNICO AMBIENTALE D.LGS. 152/2006 e s.m.i. TESTO UNICO AMBIENTALE Parte seconda Procedure per la valutazione ambientale strategica (Vas), per la valutazione dell'impatto ambientale (via) e per l'autorizzazione integrata ambientale (IPPC) Deliberazione della Giunta Regionale Veneto n.242 del 09/02/10 D.LGS. 81/2008 e s.m.i. Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro D.LGS, 152/2006 e s.m.i. TESTO UNICO AMBIENTALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DELL EMILIA ROMAGNA N del 09/06/03 IMPIANTO IPPC D.LGS. 81/2008 e s.m.i. Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro D.LGS.81/2008 e s.m.i. LEGGE N. 447 del 26/10/95 D.M. del 16/03/98 D.P.C.M. del 14/11/97 D.P.C.M del 01/03/91 D.M. del 05/02/98 e s.m.i. D.M.del 27/09/2010 D.LGS. 152 e s.m.i. TESTO UNICO AMBIENTALE DECRETO DEL MINISTERO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE N. 52 del 18/02/11 e s.m.i. LEGGE N. 28 del 24/03/2012

13 CRITICITA PER I GESTORI IPPC Contingenza economica sfavorevole e la scarsità di risorse umane e finanziarie a disposizione delle Aziende; Il confronto con il mercato comunitario che impone garanzie e certificazioni sulle prestazioni ambientali e qualitative delle Aziende; Complessità del quadro Autorizzativo, Legislativo e Normativo che richiede un approccio multidisciplinare ed sistemi di gestione implementati non garantiscono il rispetto delle prescrizioni autorizzative. SOLUZIONE Approccio Integrato

14 APPROCCIO INTEGRATO AL MONDO IPPC Gap Analysis Integrazione PMC con Sistemi SGI/SGE Audit Integrati L approccio integrato al mondo IPPC comporta i seguenti vantaggi: Permette di avere un quadro sempre aggiornato sulla realtà presente in azienda; Consente di non trascurare aspetti significativi e/o controlli rilevanti dal punto di vista Normativo, Legislativo ed Autorizzativo; Permette all Ente di Controllo di trovare, nel corso delle proprie verifiche ispettive, una situazione controllata e monitorata e, nel caso di Non Conformità, può vedere come le stesse sono state gestite; Permette di ottimizzare le tempistiche di controllo, impegnando per minor tempo le risorse; L integrazione del PMC con un Programma di Gestione Energia consente al gestore di avere una compensazione dei costi derivanti dall applicazione del PMC tramite meccanismi di incentivazione/detrazione fiscale e riduzione del costo dell Energia.

15 GAP ANALYSIS: AUDIT DI SCREENING INIZIALE Individuazione prescrizioni Autorizzative, Legislative e Normative cogenti per l impianto Analisi della documentazione presente in impianto Audit in Azienda con redazione Check-list/Verbale - elenco delle azioni da intraprendere per l adeguamento di ognuno degli Hot spot rilevati rispetto al quadro prescrittivo cogente per l Azienda Verifica della completezza delle procedure e registri ed eventuale integrazione

16 PARTE INTEGRANTE DI UN PMC REGISTRI PIANO DI ANALISI Registro consumo materie prime Registro consumo risorse idriche Registro emissioni in atmosfera Registro consumo / produzione energia elettrica e termica Registro emissioni in acqua Registro rifiuti prodotti Registro valutazione impatto acustico Specifica Tecnica in merito alle analisi da effettuare per le emissioni gassose, acque, rifiuti in uscita, contenente l elenco dei parametri da determinare, la frequenza di analisi ed i relativi metodi di prova SCADENZIARIO Scadenziario delle prescrizioni ambientali a cui è sottoposto l impianto

17 PMC Seminario Stabilimenti IPPC: AIA, PMC e SME Firenze 27 Novembre 2013 FIGURE RESPONSABILI/COINVOLTE, DESCRIZIONE IMPIANTO SGA E PMC: INTEGRAZIONE UNI EN ISO 14001:2004 Par. 4.2 POLITICA AMBIENTALE LEGISLAZIONE Par ASPETTI AMBIENTALI CONTROLLI AMBIENTALI: - MONITORAGGIO RISORSA IDRICA ED ACQUE REFLUE - MONITORAGGIO EMISSIONI IN ATMOSFERA - MONITORAGGIO CONSUMI E PRODUZIONE DI ENERGIA E CONSUMI COMBUSTIBILI - MONITORAGGIO SEDIMENTI E TERRENI - EMISSIONI SONORE - MONITORAGGIO COMBUSTIBILI IN INGRESSO - MONITORAGGIO RIFIUTI IN USCITA - MONITORAGGIO CAMPI ELETTRO-MAGNETICI - PIANO DI SORVEGLIANZA AMBIENTALE Par PRESCRIZIONI LEGALI Par OBIETTIVI, TRAGUARDI E PROGRAMMA Par RISORSE, RUOLI, RESPONSABILITÀ E AUTORITÀ Par COMPETENZA, FORMAZIONE E CONSAPEVOLEZZA Par COMUNICAZIONE CONTROLLI OPERATIVI IMPIANTO: - QUANTITATIVI COMBUSTIBILI ALIMENTATI - CONTROLLO PARAMETRI CRITICI DI CONDUZIONE CENTRALE A DCS (es.: temperatura esercizio caldaie) - CONTROLLO PARAMETRI CRITICI CICLO TERMICO ED ANALISI ACQUA CICLO TERMICO - CONTROLLO FUNZIONAMENTO SISTEMI DI ABBATTIMENTO EMISSIONI IN ATMOSFERA - CONTROLLO FUNZIONAMENTO SISTEMA MONITORAGGIO IN CONTINUO EMISSIONI IN ATMOSFERA E ACQUE REFLUE - MONITORAGGIO CONSUMO MATERIE PRIME - MONITORAGGIO GESTIONE AREE STOCCAGGIO - MANUTENZIONE IMPIANTO INDICATORI DI PERFORMANCE FORMAZIONE Par e DOCUMENTAZIONE Par CONTROLLO OPERATIVO Par PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE Par SORVEGLIANZA E MISURAZIONE Par VALUTAZIONE DEL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI PAR NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE Par CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI PAR RIESAME DELLA DIREZIONE

18 UNI EN ISO 14001:2004 Par. 4.2 POLITICA AMBIENTALE Seminario Stabilimenti IPPC: AIA, PMC e SME Firenze 27 Novembre 2013 SGA E SGE: INTEGRAZIONE UNI CEI EN ISO 50001:2011 Par VERTICE AZIENDALE Par RAPPRESENTANTE DELLA DIREZIONE Par ASPETTI AMBIENTALI Par PRESCRIZIONI LEGALI Par OBIETTIVI, TRAGUARDI E PROGRAMMA Par RISORSE, RUOLI, RESPONSABILITÀ E AUTORITÀ Par COMPETENZA, FORMAZIONE E CONSAPEVOLEZZA Par COMUNICAZIONE Par e DOCUMENTAZIONE Par CONTROLLO OPERATIVO Par PREPARAZIONE E RISPOSTA ALLE EMERGENZE Par SORVEGLIANZA E MISURAZIONE Par VALUTAZIONE DEL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI PAR NON CONFORMITÀ, AZIONI CORRETTIVE E PREVENTIVE Par CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI Par. 4.3 POLITICA ENERGETICA Par REQUISITI LEGALI E ALTRE PRESCRIZIONI Par ANALISI ENERGETICA Par DATI ENERGETICI DI BASE Par INDICATORI DI PRESTAZIONE ENERGETICA Par OBIETTIVI, TRAGUARDI E PROGRAMMA/I Par COMPETENZA, FORMAZIONE E CONSAPEVOLEZZA Par COMUNICAZIONE Par DOCUMENTAZIONE Par CONTROLLO OPERATIVO Par PROGETTAZIONE Par SORVEGLIANZA, MISURAZIONE E ANALISI Par VALUTAZIONE DELLA CONFORMITÀ AI REQUISITI LEGALI E ALTRI REQUISITI Par NON CONFORMITà, AZIONI CORRETTIVE E AZIONI PREVENTIVE Par CONTROLLO DELLE REGISTRAZIONI PAR RIESAME DELLA DIREZIONE PAR. 4.7 RIESAME DELLA DIREZIONE

19 PROGRAMMI DI GESTIONE DELL ENERGIA Fare efficienza significa ridurre i consumi a parità di attività svolte Riduzione del Costo dell Energia ( /prodotto) + Efficienza Energetica (prodotto) Un Approccio Integrato con il PMC consente di analizzare assieme aspetti differenti: Gestionali Tecnologici Finanziari Contrattuali

20 AUDIT INTEGRATO Suddivisione degli argomenti/controlli, secondo le varie matrici e le specifiche esigenze dell impianto; Pianificazione della frequenza di audit, che deve essere tale da garantire un monitoraggio continuo ed efficace. Gruppo Ispettivo Strumenti Operativi

21 GRUPPO ISPETTIVO INTEGRATO Costituito da personale dotato delle competenze specifiche e tecniche necessarie per lo svolgimento delle ispezioni; Conoscenze in materia tecnico/scientifica e normativa che riguardino in particolare: o legislazione in campo ambientale e conoscenza delle norme; o metodi e tecniche di gestione; o caratteristiche principali della tipologia di impianto.

22 AUDIT: GLI STRUMENTI OPERATIVI Paragrafo di riferimento PMC/SGI e definizione matrice/macroarea del controllo Frequenza di auditing prevista CHECK LIST DI SORVEGLIANZA Controllo previsto e le modalità di esecuzione Frequenza di esecuzione dello specifico controllo Figura responsabile dell esecuzione del controllo / figura responsabile della verifica dell esecuzione del controllo Modalità di registrazione del controllo e luogo di archiviazione delle registrazioni

23 AUDIT: GLI STRUMENTI OPERATIVI VERBALE DI VERIFICA Riepilogo delle osservazioni rilevate nei precedenti audit di verifica, descrizione delle modalità di presa in carico/risoluzione delle stesse ed indicazione della chiusura o meno di tali osservazioni Descrizione delle osservazioni riscontrate nel corso dell audit di verifica ed indicazione delle modalità consigliate dagli Auditor per risolvere le stesse

24 AUDIT: ESEMPIO DI OSSERVAZIONI/CARENZE RILEVATE Determinazione parametri prescritti EMISSIONI IN ATMOSFERA, ACQUE REFLUE, RIFIUTI ed altre analisi Mancato utilizzo metodiche analitiche prescritte/previste Utilizzo di metodiche analitiche non idonee Completezza e correttezza informazioni riportate nei certificati Rilevazione di valori anomali nei certificati di analisi Mancato rispetto delle frequenze di analisi prescritte EMISSIONI SONORE Effettuazione dei monitoraggi e redazione della documentazione di Valutazione di Impatto o Clima acustico da parte di un tecnico competente in acustica iscritto all elenco dei tecnici competenti in acustica Ambientale secondo quanto prescritto dalla L. 447/95, dal DPCM 14/1197 e dal DM 16/03/98

25 RIFIUTI Caratterizzazione rifiuti ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. in merito a: Completezza e correttezza analisi di caratterizzazione; Attribuzione caratteristica di pericolo H14 (ecotossico); Classificazione dei rifiuti caratterizzati da ph estremi in merito alle caratteristiche di pericolosità H8 (corrosivo) ed H4 (irritante). RISCHIO CHIMICO Corretta manipolazione delle sostanze in sicurezza; identificazione delle fasi critiche di movimentazione; identificazione e valutazione di sottoprodotti VALUTAZIONE STATO CONSERVAZIONE AMIANTO Classificazione corretta dei materiali contenenti amianto; identificazione della figura del responsabile del controllo; Interventi possibili

26 MANUTENZIONE E TARATURA STRUMENTALE Utilizzo di bombole a concentrazione conforme a quanto richiesto dal D.Lgs. 152/06 e s.m.i. e presenza bombole presso l impianto MANUTENZIONE IMPIANTO Evidenza nei registri di manutenzione dei beni soggetti a controllo per prescrizione autorizzativa Mancata evidenza degli interventi effettuati, anche da ditta esterna, in seguito alla rilevazione di valori anomali da parte della strumentazione impianto

27 CONCLUDENDO L approccio integrato al mondo IPPC comporta i seguenti vantaggi: Permette di raggiungere e dimostrare un buon livello di prestazione ambientale tenendo sotto controllo le prestazioni dell impianto e non perdendo di vista il concetto di miglioramento continuo; Permette di avere un Sistema di Gestione che garantisca il rispetto delle prescrizioni Autorizzative, Legislative e Normative; Permette all Ente di Controllo di trovare una situazione monitorata e controllata con una corretta gestione delle «anomalie» che eventualmente emergono durante la gestione; Permette di avere una compensazione dei costi derivanti dall applicazione del PMC mediante l adozione di un Programma di gestione dell Energia.

28 Ringrazia per l attenzione StudioSMA Studio Monitoraggio dei Beni Ambientali e Culturali Sede Operativa: Via Tintoretto 11/ Mogliano Veneto (TV) Tel.: Fax.: Web: Mail: info@studiosma.it Azienda certificata da ACCREDIA

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