MEDICINA NATURALE ALIMENTAZIONE PREVENZIONE. Dalla floriterapia alla chimica degli oli essenziali. Continua il viaggio alla (ri)scoperta del sano

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1 Bimestrale - Anno II - Edisef s.r.l. ROC n Pubbl. registrata presso il Tribunale di Roma n. 29 del Poste Italiane S.p.A. - spedizione in abbonamento postale - 70% C/RM/39/2016 patrocinata da mag/giu MEDICINA NATURALE Dalla floriterapia alla chimica degli oli essenziali. Continua il viaggio alla (ri)scoperta del sano PREVENZIONE Iniziative ed obiettivi della LILT passano per il ruolo, fondamentale, del farmacista ALIMENTAZIONE Una campagna del Bambino Gesù promuove le buone abitudini sulla tavola dei più piccoli

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3 indice 1 l editoriale 5 Ora, o mai più Maria Giulia Mazzoni in primo piano 6 In cerca di una regola (chiara) Davide Gullotta in primo piano 8 Non tutti i batteri vengono per nuocere Stefania Motta, Elio Mignini in primo piano 12 Liberalizzate la Fascia C! Liberalizziamoci la parafarmacia del mese 16 Farmacista per passione Adriana Berti medicina naturale 21 La chimica degli oli essenziali Elisabetta Miraldi medicina naturale 26 Siamo sicuri che tutto il naturale sia anche sano? Fabio Firenzuoli medicina naturale 30 Floriterapia, se ne parla a Milano Giusy Messina parafarmup 34 ParafarmUP, buona la prima Massimiliano Genna il medico 38 Non sottovalutiamo la salute dei piedi Nicola Del Bianco il medico 40 Lo stile di vita come prima arma di prevenzione Francesco Schittulli PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

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5 indice 3 business solution 42 La pratica galenica in parafarmacia: normativa ed opportunità commerciali l alimentazione 44 Ragazzi, datemi il 5 Gli esperti dell Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - IRCCS business solution 50 Corman: da 70 anni una famiglia per la salute delle famiglie l alimentazione 52 Iodoprofilassi, il contributo dei farmacisti e dei Sian Giuseppe Ugolini la nutraceutica 57 Appetito e senso di sazietà Matteo Micucci nutrizione e sport 62 Le proteine quante e quali? Emanuele Veronese salute e benessere 66 Integratori, benessere in pillole Filippo Boschetti l omeopatia 68 Lo stato di salute del mercato omeopatico Giovanni Gorga la vetrina 70 PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

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7 l editoriale 5 Maria Giulia Mazzoni Direttore Responsabile Ora, o mai più Si sa, è proprio quando siamo ad un passo dalla meta che il terreno rischia di franarci sotto i piedi ed è quel che rischiamo accada alla realtà delle Parafarmacie che dopo anni di lotte, rivendicazioni, piccoli e grandi successi si affaccia oggi ad un bivio (forse) risolutivo: legittimarsi o sparire. La riflessione prende lo spunto da una recente sentenza della Corte Costituzionale che, tra mille polemiche, stabilisce che l erogazione di servizi di autoanalisi vada limitata alle farmacie convenzionate e non esteso, come ha invece fatto il Piemonte con una legge regionale, anche alle parafarmacie. Ora, al di là delle (più che condivisibili) rimostranze dell FNPI che per bocca del suo presidente, Davide Gullotta, ribadisce quanto sia assurdo impedire che l autoanalisi si faccia anche in parafarmacia dal momento che ogni giorno milioni di pazienti si misurano la glicemia o altri parametri ematici con strumenti di autoanalisi da soli a casa propria o in qualsiasi altro luogo, vale forse la pena soffermarsi a riflettere sugli aspetti più sostanziali della questione. Da anni, infatti, ci interroghiamo sull opportunità di liberalizzare la vendita dei farmaci di Fascia C e ci chiediamo perché un farmacista sia considerato più o meno competente in materia a seconda che eserciti la sua professione dietro il bancone di una parafarmacia o tra le (a quanto pare più rassicuranti) mura di una farmacia, ma a ben guardare per tutti questi ragionamenti (legittimo e doveroso affrontare una ad una tutte le questioni sul tavolo) esiste un minimo comune multiplo. Una domanda cruciale che credo sia arrivato il momento di porci con una certa attenzione: perché ogni volta che in Italia ci troviamo di fronte ad un possibile cambio di passo siamo tendenzialmente inclini a mantenere lo status quo esistente? Siamo davvero un Paese così miope di fronte alle possibilità (spesso ghiotte) offerteci dalle politiche del cambiamento? La querelle delle parafarmacie è, diciamocelo, un chiaro esempio di questa tendenza. Una rivoluzione, che nasce con l intento di ampliare la possibilità di scelta dei cittadini italiani, sta assumendo via via le connotazioni di una feroce battaglia ideologica. Farmacisti, di farmacia, contro farmacisti di parafarmacia. Una contrapposizione talmente forzata che ricalca i tratti del paradosso. Tutto, ma davvero tutto, sembra cristallizzarsi in una dicotomia irrisolvibile che arriva anche a generare un pericoloso cortocircuito di competenze. Basti semplicemente pensare a come da un lato l Antitrust e i TAR regionali abbiano più volte ribadito che la parafarmacia è un esercizio di carattere sanitario, mentre dall altro la Corte Costituzionale ribadisce come la legge della farmacia dei servizi parli solo di farmacie. Così, nell attesa di una legge ad hoc che stabilisca la rotta da seguire, il nostro Paese resta immobile (ed inerme), intrappolato ed incapace di rispondere alle esigenze di una società, quella sì, in costante divenire. È questa la battaglia che dovremmo combattere e questa la domanda che dovremmo porci: perché cambiare fa così tanta paura? I tanti farmacisti di parafarmacia che hanno scelto di incarnare lo spirito di un cambiamento, scommettendo in prima persona sul proprio futuro, attendono risposta. E noi, assieme a loro. Buona lettura. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

8 6 in primo piano Davide Gullotta Presidente FNPI In cerca di una regola (chiara) Il presidente della FNPI, Davide Gullotta, coglie l occasione, da una recente sentenza della Corte di Cassazione, per fare il punto sulla situazione di incertezza (reale ed istituzionale) in cui ristagna il mondo delle parafarmacie. In attesa di risposte da parte del Legislatore, il plauso conclude Gullotta va ai professionisti che si spendono con passione ogni giorno. n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

9 in primo piano 7 Aprire una parafarmacia è sempre una scommessa, e questo vale ancor di più oggi che anni addietro. L incertezza legislativa ed un percorso normativo che si è interrotto di fatto rendono la parafarmacia un attività incompleta. La nascita delle parafarmacie ha rappresentato per tantissimi farmacisti un importante possibilità, sia dal punto di vista lavorativo, infatti le parafarmacie offrono e hanno offerto lavoro a migliaia di farmacisti, sia dal punto di vista professionale, laddove tanti farmacisti hanno cercato di esplorare e sviluppare la professione all interno del proprio esercizio di vicinato. La legislazione che ha permesso la nascita delle parafarmacie è però rimasta incompleta, il percorso normativo che doveva piano piano dare la vera libertà professionale ai farmacisti si è interrotto, lasciando di fatto i farmacisti delle parafarmacie, sotto tanti aspetti, in un limbo normativo. Proprio questo limbo normativo è ciò che più di tutti ha penalizzato la professione dei farmacisti in parafarmacia, in molti casi anche più del limitato numero di farmaci che si possono dispensare. La mancanza di una legislazione completa e chiara ha reso infatti la vita molto difficile ai tanti farmacisti che nella propria parafarmacia hanno investito sia economicamente che professionalmente. Essere lasciati alle interpretazioni delle normative alle singole ASL o ASP provinciali su tanti temi ha creato difformità tra province e regioni e non ha di sicuro aiutato i farmacisti che in parafarmacia cercano di fare il proprio lavoro. Da ultimo l esempio della sentenza della Corte Costituzionale sull autoanalisi in parafarmacia lascia di stucco (sentenza scaturita da una legge regionale di cui non si sentiva il bisogno e che non era necessaria, impugnata dall Avvocatura dello Stato). Impedire l autoanalisi in parafarmacia, quando milioni di persone la effettuano in qualsiasi luogo o a casa propria, è grave e preoccupante. Proprio la mancanza di una normativa lineare ed esauriente e l accumularsi di pareri e norme discordanti determinano assurdità come questa sentenza. La parafarmacia doveva essere, forse nella mente del legislatore nel 2006, quel grimaldello che avrebbe scardinato un sistema centenario che relega l accesso alla professione per i farmacisti ad un sistema di carattere medievale basato sul censo o l ereditarietà di un titolo vinto per concorso. Con il senno di poi possiamo dire che l errore più grave è Con il senno di poi possiamo dire che l errore più grave è stato proprio non portare al termine il processo di liberalizzazione nel più breve tempo possibile stato proprio non portare al termine il processo di liberalizzazione nel più breve tempo possibile. Nel frattempo le toppe che si sono cercate di mettere in campo, come il concorsone del 2012, mostrano tutti i limiti e forse hanno complicato ancora di più la situazione. La cosa veramente bella ed importante è che, nonostante questo limbo normativo in cui il farmacista di vicinato deve orientarsi e le tante difficoltà che incontra quotidianamente nel proprio lavoro, ad oggi grazie alle parafarmacie tantissimi colleghi hanno trovato lavoro e soprattutto stanno spingendo il mondo dei farmacisti ad interrogarsi sulla professione e a cercare di migliorarla. Proprio dai farmacisti delle parafarmacie sta arrivando una spinta innovatrice, che mette in discussione la professione di farmacista e che cerca di riscoprire i valori e le caratteristiche dimenticate nel corso di decenni durante i quali esisteva solo la farmacia ereditata o acquistata. Grandissimo merito va ai farmacisti che lavorano nelle parafarmacie che, nonostante i tanti impedimenti e bastoni fra le ruote, dopo solo 10 anni hanno reso la parafarmacia un istituzione riconosciuta ed apprezzata dal cittadino italiano. Aspettiamo che la politica si renda conto che ormai i cittadini italiani riconoscono nel farmacista in parafarmacia un presidio sanitario importante sul territorio. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

10 8 in primo piano Stefania Motta Presidente SICC Elio Mignini Direttore Generale SICC Non tutti i batteri vengono per nuocere Non tutti i batteri presenti sulla nostra pelle sono davvero nocivi, anzi, in alcuni casi svolgono una funzione protettiva molto importante. In questa analisi dei professionisti della SICC (Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche) impariamo a distinguere i buoni dai cattivi, gettando nuova luce sul concetto di igiene. n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

11 in primo piano 9 La flora batterica della pelle è stata ultimamente ben determinata attraverso l uso delle tecniche genomiche e oggi conosciamo molto di più che in passato sulla tipologia dei batteri che rappresentano la flora residente della pelle. I microrganismi della flora residente, o microbiota cutaneo, svolgono importanti azioni a difesa della nostra salute. La colonizzazione batterica avvenuta nell evoluzione dell uomo certamente ci protegge dalla possibile colonizzazione da parte di ceppi estranei potenzialmente pericolosi. Un altra azione molto importante svolta dalla flora residente è quella di stimolare e mantenere attivo il nostro sistema immunocompetente. Già solo per questi due motivi è logico pensare che in qualche modo i batteri cutanei non debbano essere disturbati affinché possano svolgere le loro azioni positive. Tuttavia gli stessi batteri possono diventare, in determinate condizioni, dei patogeni. La condizione più temuta è che l esposizione ad antisettici, antibiotici o alcune sostanze chimiche possa modificare l ecosistema batterico e soprattutto indurre resistenze. In altre parole oggi sono temute le generazioni di superbatteri, o superbugs, resistenti ad ogni antibiotico, capaci potenzialmente di uccidere per setticemia l ospite. In diversi studi si è voluto valutare quanto la cosmesi quotidiana possa perturbare il microbiota della pelle. Gran parte dei prodotti d uso cutaneo, sia nella detergenza sia nello skin care, contengono componenti antisettici o conservanti. Questi, nell applicazione quotidiana e soprattutto per i prodotti leave-on, potrebbero generare alterazioni dell ecosistema favorendo colonizzazioni a potere patogeno. Da qui il concetto popolare che la La colonizzazione batterica avvenuta nell evoluzione dell uomo certamente ci protegge da eventuali ceppi estranei che potrebbero diventare potenzialmente pericolosi pelle sporca si difende meglio della pelle pulita o che fare la doccia senza sapone sia più salutare. Al di là dei detti popolari, esiste il problema per tutto il mondo cosmetico di confrontarsi con l aspetto microbiologico della pelle. Andranno fatte delle scelte sia sul tipo di preservante sia sulla percentuale d uso, selezionati secondo la tipologia di prodotto. Queste considerazioni contrastano ampiamente con la messa in commercio di prodotti topici ad azione antisettica, ad esempio saponi, dentifrici, collutori, gel per le mani. I prodotti a base di antisettici e disinfettanti Questi prodotti giocano la loro carta commerciale sulla paura delle infezioni e dei contagi diffusa in gran parte della popolazione. Biologi e microbiologi ritengono che PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

12 10 in primo piano Definizione di microbioma genoma dei microrganismi che normalmente risiedono nel corpo umano. Definizione di microbiota insieme di microrganismi che vivono nel corpo umano. tali prodotti abbiano motivo di esistere solo in particolari ambienti, come quello sanitario o della preparazione dei cibi, ma che non debbano essere di uso quotidiano. Oggi infatti si abusa di antisettici in ambiente domiciliare, nel quale peraltro i disinfettanti hanno scarso motivo d impiego. Si disinfettano i sanitari, i pavimenti e le piastrelle e si arriva a disinfettare la biancheria che va in lavatrice. È una vera e propria ossessione contro i batteri che non ha senso. Basta la normale igiene. Si finisce con il selezionare prodotti con antisettici anche per l igiene personale e in questo caso, come detto, si ottengono più danni che benefici. Per questo anche la nostra associazione è favorevole ad una regolamentazione dell impiego di antisettici in ambiente domestico o nei prodotti d igiene personale. Gli antisettici che possono causare problemi cutanei dovrebbero essere eliminati e per gli altri si dovrebbe limitare la concentrazione. Di questa disputa abbiamo avuto riscontro recente quando l FDA americana ha bandito il Triclosan da dentifrici e da prodotti oral care. Il Triclosan è derivato triclorurato del fenolo utilizzato principalmente come antibatterico in saponi, dentifrici e detergenti intimi. È certamente un prodotto che possiede una tossicità per l uomo, in certe situazioni d uso, e per l ambiente. Mentre l FDA lo ha escluso dai prodotti skin care poiché è sostituibile da altri antisettici più amici dell uomo e dell ambiente, in Europa si è scelto di limitare la concentrazione di Triclosan nei prodotti allo 0.3%. Per molti, e anche per noi, è una scelta criticabile perché la concentrazione permessa può essere considerata ancora a rischio. Cosa fare Occorre quindi rimeditare l uso dei prodotti contenenti antisettici e disinfettanti quando: la pelle ha una tendenza acneica, poiché si infiamma ulteriormente; l utilizzo del gel ad azione antibatterica per disinfettare le mani diviene di utilizzo comune. Questo infatti deve essere limitato a situazioni particolari di possibili contaminazioni e ad esso deve essere preferito l uso dei guanti protettivi; la pelle è di tipo sensibile poiché, squilibrando la flora batterica, si irrita, diventa secca e pruriginosa; durante l esposizione solare, poiché il sole esercita già un azione antibatterica attraverso i raggi UV. In conclusione nella nostra società occidentale, dove l ossessione per la pulizia e l igiene personale porta a comportamenti antiecologici, è necessario diffondere la consapevolezza che la flora batterica cutanea è un importante risorsa per il nostro benessere va quindi conservata e difesa, non combattuta per pura batteriofobia. Sono quindi da premiare i prodotti cosmetici che dichiarano di aver cura della flora microbica residente e che possano testimoniare, attraverso test scientificamente attendibili, di favorire l ecosistema cutaneo positivo a scapito dell eventuale insorgenza di patogeni. u n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

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14 12 in primo piano Liberalizziamoci Liberalizzate la Fascia C! Conad, FNPI e Altroconsumo stanno conducendo una dura battaglia a favore della liberalizzazione dei farmaci di Fascia C chiedendo a gran voce un intervento da parte della politica. Il risultato di questo cambiamento, spiegano, sarebbe un vantaggioso allargamento della rete vendita dei medicinali che andrebbe a favore dei cittadini. Vediamo perché. n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

15 in primo piano 13 Maggiore dignità ai farmacisti che lavorano nelle parafarmacie, prezzi più accessibili sui medicinali con obbligo di prescrizione, possibilità di scelta tra diversi canali distributivi. Sono queste le richieste che cittadini hanno rivolto alle più importanti cariche dello Stato firmando la petizione promossa da Liberalizziamoci, piattaforma creata da Conad che ha coinvolto la Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane e Altroconsumo. Una petizione che chiede una riforma a costo zero per le casse dello Stato, ma capace di dare respiro alle famiglie e di scardinare un monopolio che vizia il mercato dei medicinali non mutuabili con ricetta. Parliamo di una categoria di prodotti per cui ogni anno gli italiani spendono circa 3 miliardi di euro: una voce di spesa irrinunciabile, ma che incide sui bilanci familiari in maniera sensibile. Partecipando alla petizione i cittadini invocano la possibilità di acquistare i farmaci di Fascia C anche nelle parafarmacie, alla presenza di un farmacista. Domandano, in altre parole, che la liberalizzazione che ha già riguardato le specialità di automedicazione come l Aspirina o il paracetamolo venga estesa agli altri medicinali a carico del cittadino: analgesici, ansiolitici, pomate al cortisone, farmaci antipsicotici, colliri e prodotti oftalmici, pillole anticoncezionali, così da alleggerire anche questo capitolo di spesa. L effetto della liberalizzazione dei medicinali da banco è sotto gli occhi di tutti: in dieci anni il prezzo è calato sensibilmente, e oggi i cittadini possono comprare i farmaci di autocura nelle parafarmacie private o nei corner parafarmacia della GDO spendendo fino al 40% in meno rispetto al prezzo consigliato. Anche le rilevazioni dell Associazione Nazionale farmaci di automedicazione, che ogni anno monitora i prezzi medi per confezione praticati su SOP e OTC mostrano i benefici della concorrenza. Nel 2015 il costo medio dei medicinali SOP si è attestato in farmacia sugli 8,3 euro. Nelle parafarmacie della Gdo, pur con un volume di vendite estremamente più basso, questa cifra scende a 6,1 euro, quasi il 27% in meno. E anche nelle parafarmacie private, che non hanno bacini di utenza paragonabili a quelli di un corner di un grande ipermercato, sono stati praticati in media prezzi inferiori di quasi il 10% rispetto alle farmacie, arrivando a una media di 7,6 euro a confezione. A questo vantaggio si è aggiunto l effetto calmiere che ha condizionato in positivo l intera dinamica dei prezzi del settore: tra il 2005 (anno precedente al Decreto legge 223/2006 che ha aperto il mercato alle parafarmacie) e il 2013 i listini di questi medicinali hanno registrato un aumento del 12%, di tre volte inferiore a quello avvenuto negli otto anni precedenti la riforma ( ), quando sul mercato operava un solo attore le farmacie in regime di completo monopolio. Dal punto di vista economico e occupazionale, infine, gli effetti della prima spinta liberalizzatrice si sono tradotti in nuovi posti di lavoro, 700 milioni di investimenti, più di nuove attività commerciali. Conad calcola che, a condizioni di mercato immutate, il risparmio complessivo garantito alle famiglie dalla liberalizzazione completa della Fascia C nel solo fuori canale sarebbe di circa 36 milioni di euro all anno. A questo vantaggio si aggiungerebbe l effetto generato dalla concorrenza tra più canali distributivi, che porterebbe tutti gli attori del mercato a contenere maggiormente i listini, farmacie incluse. Ulteriori passi avanti in senso pro-concorrenza consentirebbero inoltre ai nuovi operatori di consolidare la propria posizione di mercato e rafforzare la propria portata competitiva, a vantaggio di L effetto della liberalizzazione dei medicinali da banco è sotto gli occhi di tutti: in dieci anni il prezzo è calato sensibilmente, e oggi i cittadini possono comprare i farmaci di autocura nelle parafarmacie private o nei corner parafarmacia della GDO spendendo fino al 40% in meno rispetto al prezzo consigliato PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

16 14 in primo piano Quattro ragioni per firmare la petizione 1. I farmaci di Fascia C con ricetta sono più costosi di quelli SOP e OTC I medicinali con obbligo di prescrizione (C-Op) non rimborsabili costano in media 12,1 euro a confezione, il 45,7% in più (3,8 euro) di SOP e OTC venduti nel canale farmacia, dove hanno un prezzo medio di 8,3 euro [1]. Molti dei più comuni farmaci C-Op hanno un prezzo che supera i 10 euro. Una tra le più conosciute pillole anticoncezionali, per esempio, costa 16,15 euro per confezione: l assunzione di questo medicinale per 12 mesi ha un costo finale 193,80 euro. Un tubo di crema al cortisone 14,80 euro, 2 compresse di farmaco contro la disfunzione erettile 21,50 euro. 2. Una completa liberalizzazione della Fascia C avrebbe un effetto calmierante generale L ingresso delle parafarmacie nel mercato farmaceutico ha avuto l effetto di contenere i prezzi dei medicinali di automedicazione anche nel canale farmacia, che detiene l 88,2% del mercato. L associazione dei consumatori Altroconsumo, che ha monitorato i prezzi di una settantina tra i più diffusi farmaci SOP e OTC tra il 2005 e il 2013 nel canale farmacia, ha rilevato che in questo arco di tempo i prezzi sono saliti del 12%, un incre- 1 Assosalute, Numeri e indici dell automedicazione 2016 mento di tre volte inferiore a quello registrato negli otto anni precedenti la riforma Bersani, quando era stato del 35%. Se le dinamiche di concorrenza si allargassero a tutta la Fascia C, potremmo godere dell effetto calmiere su un mercato da 5,5 miliardi. 3. Oggi le farmacie fanno sconti solo se obbligate Il Decreto legge Salva Italia (DL 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge 214 del 22 dicembre 2011) ha concesso alle farmacie la possibilità di praticare sconti anche su medicinali di Fascia C con obbligo di prescrizione, ma pochissimi mettono in pratica questa opzione. Una recente indagine di Altroconsumo ha mostrato che su 100 farmacie campione di 10 capoluoghi italiani solo una ha applicato uno sconto (l 8%) sull acquisto di due farmaci C-Op. 4. La liberalizzazione di SOP e OTC in dieci anni ha creato vantaggi evidenti per i cittadini L ingresso sul mercato di nuovi attori ha permesso ai cittadini di risparmiare in media fino al 15% sui prodotti più venduti. Assosalute calcola che oggi il prezzo medio dei medicinali già liberalizzati è di 8,3 euro in farmacia, ma scende a 7,6 euro in parafarmacia, e a 6,1 euro nelle parafarmacie della GDO. chi è dall altra parte del bancone. Forte di queste ragioni da più di un anno Conad, Federazione Nazionale Parafarmacie Italiane e Altroconsumo stanno conducendo una dura battaglia per sollecitare la politica a intervenire su questo settore, nella con- n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

17 in primo piano 15 vinzione che allargare la vendita dei medicinali a carico del cittadino alle parafarmacie sia un dovere per un Paese che vuole definirsi moderno. Se infatti è vero che in nessuno Stato europeo la vendita dei medicinali con obbligo di prescrizione è concessa fuori dalle farmacie, è tuttora vero che l Italia è l unico Paese dove a dispensare medicinali in parafarmacia sono farmacisti abilitati alla professione, che garantiscono un controllo su ciò che viene venduto. Va poi rilevato, fattore non secondario, che il mercato italiano dei medicinali è condizionato pesantemente dalla presenza di un monopolio sulla distribuzione. Basti pensare che già dal 2012 le farmacie hanno la possibilità di praticare sconti, oltre che su SOP e OTC, anche sui farmaci di Fascia C-Op, ma solo pochissime tra queste circa una su cento, secondo una recente indagine di Altroconsumo pratica questa opzione. È quindi come se sui prezzi di questi prodotti pesasse una sorta di tacito cartello. Un fenomeno non trascurabile, dato il periodo che sta attraversando il nostro Paese, come denota l amministratore delegato Conad Francesco Pugliese. 11 milioni di persone rinunciano alle cure perché non possono permettersele: si deve partire da tale dato e dal fatto che le farmacie che pure si definiscono presidi sanitari non fanno nulla per non scaricare il peso delle loro inefficienze sulle spalle dei cittadini, se si vuole andare concretamente incontro alle esigenze di quanti stanno subendo in modo drammatico gli effetti della crisi economica, commenta il numero uno di Conad. Che puntualizza: La nostra è una battaglia di principio, non certo per interessi o fatturato. Ricordo che parliamo di una cifra che si aggira sugli 80 milioni di euro all anno a fronte di un fatturato che lo scorso anno ha raggiunto i 12,5 miliardi di euro. Chi pensa che sia nostra intenzione fare cassa anche con i farmaci di Fascia C non sa di cosa parla. Né può sostenere che i farmacisti che lavorano nelle nostre parafarmacie siano professionalmente differenti da quelli che lavorano nella farmacia tradizionale. Nel corso degli ultimi 11 anni tutti i tentativi di allargare il mercato della distribuzione farmaceutica sono naufragati per via dell ostruzionismo delle lobby interessate a mantenere il monopolio delle farmacie. Anche il testo originario del Ddl concorrenza, che dopo due anni di travagliato iter parlamentare si avvia verso l approvazione, prevedeva nel capitolo farmaci di allargare il mercato della Fascia C. Purtroppo, come è già accaduto in passato ad altri provvedimenti legislativi, il testo è stato subito emendato in questa parte. Di qui l idea di promuovere una petizione tra i cittadini. Il 23 marzo il plico con le 170mila firme ha raggiunto il Senato, e una missiva a firma di Francesco Pugliese è stata recapitata ai presidenti di Camera e Senato, al premier Paolo Gentiloni, al ministro allo Sviluppo Carlo Calenda e al Commissario europeo alla Concorrenza Margrethe Vestager. Ma la battaglia continua. Liberalizziamoci manterrà aperta la raccolta delle firme sul sito fino a quando queste istanze non diverranno oggetto di un serio dibattito politico. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

18 16 la parafarmacia del mese Farmacista per passione Adriana Berti Referente Lazio FNPI Lei è il titolare di una parafarmacia. Comincerei con il raccontare un po la sua esperienza. Da dove è nata l idea di aprire una parafarmacia? Dalla voglia di mettermi in gioco e di investire su me stessa, come professionista prima di tutto, ma anche come donna e come imprenditrice. Una sfida non da poco. Ma ammetto anche che è stata una scelta quasi obbligata. Io non vengo dal mondo dei farmacisti, nessuno in famiglia ha una farmacia, e come dipendente mi sono resa conto che nessuno era disposto ad investire sulla mia professionalità. Ho scelto di farlo io, ed insieme a me la mia famiglia, i miei genitori e mio marito. Chiariamo la questione una volta per tutte. Dietro al bancone di una parafarmacia c è un farmacista? Ovviamente sì. Un farmacista laureato ed abilitato, iscritto all Ordine dei Farmacisti con le stesse identiche competenze di un farmacista che lavora in farmacia. Di fronte ad un suo omologo che lavora però in una farmacia che cosa cambia? Mi verrebbe da risponderle nulla. In realtà, però, non è così. Il concetto dovrebbe essere chiaro: stessa laurea, stessa abilitazione, stesse identiche competenze, ma sta di fatto che, ad oggi, l assetto normativo vigente ci dice che in parafarmacia il farmacista non può gestire tutti i farmaci, non può gestire i farmaci con l obbligo di prescrizione, in convenzione o meno con il SSN. Questo, a volte, è frustrante. Il senso di frustrazione va però superato. Il mio modo di farlo n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

19 la parafarmacia del mese 17 La dottoressa Adriana Berti, titolare di Pharmabenessere, ci racconta di sé parlandoci della passione che negli anni l ha spinta a studiare farmacia e ad aprire una parafarmacia. Un percorso impegnativo, il suo, sostenuto da una grande voglia di investire sul reale valore di una professione e da cui nascono quotidianamente grandi soddisfazioni. è stato quello di aumentare le mie competenze nell ambito delle terapie complementari, fitoterapia e nutraceutica in particolare. Come vede il futuro della sua professione? A mio parere il farmacista territoriale, sia in farmacia che in parafarmacia, deve promuovere prima di tutto la salute e la prevenzione, deve farsi promotore dell uso consapevole del farmaco presso la popolazione. E per farmaco intendo qualsiasi principio attivo sia esso di origine chimica o di origine naturale. Vede, il farmacista ha le competenze tecniche, intellettuali e scientifiche per capire non solo quando un farmaco va preso, ma anche, e soprattutto, quando un farmaco non va preso; conosce profondamente non solo gli effetti farmacologici di un principio attivo, ma anche quelli collaterali, le interazioni possibili con altre terapie in atto, e gli eventuali effetti tossicologici. Su queste competenze, su queste conoscenze deve svilupparsi, a mio avviso, la professione. Se fosse consentita a lei la facoltà di decidere come disegnerebbe il suo settore? Sicuramente quello che vorrei è che si portasse l attenzione sul professionista: vorrei sentir parlare più spesso di farmacista, piuttosto che di farmacia o parafarmacia. Quindi, per ri- Pharmabenessere Via Santi Martiri della Selva Candida, Roma PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

20 18 la parafarmacia del mese Penso alla figura del farmacista prescrittore, che esiste in Inghilterra, ad esempio, o al farmacista consulente in nutrizione. Siamo la sola categoria di professionisti le cui consulenze non vengono retribuite spondere alla sua domanda, il settore lo disegnerei a misura di farmacista, appunto: libera imprenditoria e libera professione nel rispetto dell etica professionale, più valore alle competenze del singolo, valorizzando anche il ruolo dei farmacisti collaboratori. Penso alla figura del farmacista prescrittore, che esiste in Inghilterra, ad esempio, o al farmacista consulente in nutrizione. Siamo la sola categoria di professionisti le cui consulenze non vengono retribuite. Le sembra giusto questo? A me no. Si sottolinea spesso quanto nel mestiere del farmacista sia importante il rapporto di fidelizzazione con il cliente. In una parafarmacia questo è ancora più facile, giusto? Soffermiamoci prima di tutto sul discorso fidelizzazione del cliente e spieghiamolo bene: il farmacista deve ottenere la fidelizzazione innanzitutto con la propria professionalità, mettendo a disposizione del paziente-cliente le sue conoscenze, quelle di cui abbiamo parlato fino ad ora. Il resto, lo sconto, la promozione, l offerta del giorno, deve essere di n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

21 la parafarmacia del mese 19 Lavorare nella mia parafarmacia mi ha permesso di riscoprire il mestiere di farmacista, basato su un rapporto più umano, più colloquiale alla farmacia, ma non solo. Direi che ci sta bene il detto necessità fa virtù : parlare con il cliente, coccolarlo, assecondarlo, ascoltarlo e consigliarlo è il modo per trasmettere la nostra professionalità e chiarire il dubbio su Cosa vendete in parafarmacia?. contorno. Mi spiego meglio: anche l attenzione verso il risparmio che si offre al cliente finale è importante, ma non può e non deve essere il centro del rapporto di fidelizzazione. A questo tengo in maniera particolare. Passiamo ora alla seconda parte della sua affermazione: In parafarmacia questo è più facile. Sì, è più facile, a causa dei ritmi più dilatati rispetto L immaginario collettivo si sofferma sempre sui punti deboli delle parafarmacie rispetto ai vostri cugini delle farmacie, ma ci sono altri vantaggi del lavoro in una parafarmacia. Quali? Posso risponderle solo a titolo puramente personale: lavorare nella mia parafarmacia mi ha permesso di riscoprire il mestiere di farmacista, basato su un rapporto più umano, più colloquiale. Diciamo che in un mondo globalizzato le persone cercano ancora, per quanto riguarda la propria salute, il proprio benessere, un contatto diretto, meno frettoloso e più attento. C è poi ovviamente il lato imprenditoriale che, per quanto faticoso, dà le sue soddisfazioni: è bello veder crescere la propria attività ed è gratificante sapere che le persone ti scelgono per la tua idea di servizio. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

22 20 medicina naturale medicina naturale n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

23 medicina naturale 21 La chimica degli oli essenziali In questo numero la dottoressa Elisabetta Miraldi, della S.I.Fit., torna ad approfondire la tematica degli oli essenziali e lo fa focalizzandosi sulla loro composizione chimica che, ci spiega la professoressa, è costituita da miscele complesse di varie sostanze organiche. Da un punto di vista chimico gli oli essenziali sono miscele complesse di svariate sostanze organiche, che possono essere presenti in quantità assai differenti. Di solito le essenze sono caratterizzate da due o tre componenti maggioritari, presenti in alta concentrazione (dal 20 al 70%), e generalmente responsabili dell azione biologica, e da un variabile numero di altri costituenti, spesso presenti solo in tracce, ma comunque importanti per il bouquet e per l attività. I costituenti chimici degli oli essenziali possono essere inclusi in tre gruppi di diversa origine biosintetica: 1. il gruppo principale è composto da terpeni e terpenoidi (principalmente monoterpeni e sesquiterpeni); 2. il secondo da costituenti aromatici e alifatici derivati del fenilpropano (C 6 -C 3 ), che sono in realtà poco frequenti, ad esempio alcune aldeidi di una certa importanza farmaceutica, come anetolo, apiolo, eugenolo; 3. il terzo gruppo è costituito da altri composti, generati dalla de- Elisabetta Miraldi Docente di Botanica Farmaceutica Università degli Studi di Siena PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

24 22 medicina naturale gradazione di composti non volatili (ad esempio da acidi grassi), mediante perossidazione, idrossilazione, ecc. Un altra classificazione divide i componenti dell olio essenziale in base agli elementi che contengono e quindi riconosce: il Gruppo dei composti contenenti C e H, cui appartengono idrocarburi monoterpenici alifatici ed aromatici, idrocarburi diterpenici, idrocarburi sesquiterpenici e azuleni; il Gruppo dei composti contenenti C, H e O, cui appartengono alcoli, aldeidi, chetoni, fenoli, esteri, eteri e acidi organici; il Gruppo dei composti contenenti C, H, O, N e S, cui appartengono vari derivati solfocianici, solforati e composti azotati. I composti di natura terpenica sono molto diffusi in natura; essi derivano da un legame ripetitivo di una unità a 5 atomi di carbonio, l isoprene. Vengono considerati terpeni propriamente detti gli idrocarburi di base; essi si distinguono dai terpenoidi, che possono includere eteroatomi quali l ossigeno. I terpenoidi, noti anche come isoprenoidi, sono il più grande gruppo di composti organici trovati finora, di cui fanno parte almeno molecole distinte. Oggi è comune includere anche i terpenoidi nel termine terpeni, come si può rilevare in molti testi scientifici. A seconda del numero di unità isopreniche si possono avere i monoterpeni, C 10 H 16, formati dalla condensazione di due unità; i sesquiterpeni, C 15 H 24, formati da 3 unità; i diterpeni, C 20 H 32, formati da 4 unità; i triterpeni, C 30 H 48, da 6 unità; i tetraterpeni (caroteni), C 40 H 64, da 8 unità, e così via e in ognuna di queste classi si possono distinguere strutture acicliche e cicliche. Composti non formati da multipli interi di unità isopreniche, ma connessi biologicamente a questa classe di composti, sono gli steroidi. La via biosintetica che porta alla formazione dei terpeni passa attraverso la fosforilazione dell isoprene, che implica un attivazione energetica della molecola (il legame fosforico è come noto un legame ad alta energia). L isoprene fosforilato, a seconda della conformazione ottica acquisita, può essere isopentenil-pirofosfato oppure dimetilallil-pirofosfato; la molecola è la stessa, ma con conformazioni ottiche differenti. Comunque la molecola mantiene una struttura a 5 atomi di carbonio, che rappresenta il mattone che permette di costruire Classificazione Unità isopreniche Atomi di carbonio Emiterpeni 1 5 Monoterpeni 2 10 Sesquiterpeni 3 15 Diterpeni 4 20 Sesquiterpeni 5 25 Triterpeni 6 30 Tetraterpeni 8 40 tutte le molecole di tipo terpenico. Dalla biosintesi dei terpeni possono risultare composti terpenici a basso o ad alto peso molecolare; questo distingue gli oli essenziali contenuti nei peli ghiandolari di una pianta dalle resine di natura semisolida. Le resine delle conifere sono caratterizzate da consistenza semisolida e da odore fortemente aromatico; se le resine rimangono esposte all aria per un certo periodo di tempo, la loro consistenza si modifica e diviene solida, a causa di diversi fattori, primo tra tutti l evaporazione delle molecole a più basso peso molecolare, quindi volatili (i monoterpeni, ad esempio); le molecole ad alto peso molecolare, invece, rimangono e sono rappresentate da triterpeni o tetraterpeni. Dunque un olio essenziale è liquido perché non contiene terpeni ad alto peso molecolare; una resina è solida perché, oltre a contenere mono e sesquiterpeni, contiene anche terpeni a più alto peso molecolare. Qui di seguito sono elencate le classi più comuni di terpeni riscontrabili negli oli essenziali. Monoterpeni I monoterpeni si trovano nella gran parte degli oli essenziali e sono costituiti da una struttura di 10 atomi di carbonio ed almeno un doppio legame; possono essere ciclici o aciclici. La presenza di 10 atomi di carbonio è dovuta all unione di due unità isopreniche, ed infatti i monoterpeni hanno formula bruta C 10 H 16. I monoterpeni sono sostanze volatili molto profumate; conferiscono alle piante ed ai fiori gran parte della loro fragranza ed alcune di esse vengono utilizzate commercialmente nella pre- n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

25 medicina naturale 23 parazione di profumi ed essenze. Le piante aromatiche possono sintetizzare: monoterpeni profumati come attraenti per gli impollinatori (linalolo, cineolo); monoterpeni dal cattivo odore come insetticidi (pinene, piretrina); monoterpeni dal cattivo sapore come deterrenti per gli animali (canfora, cineolo). I monoterpeni reagiscono rapidamente in presenza di aria e calore e pertanto gli oli essenziali caratterizzati da elevato tenore in monoterpeni non si conservano a lungo a causa della loro facile ossidazione. la. Un altro esempio di sesquiterpene ad attività antinfiammatoria è la elenalina, lattone che si ritrova in Arnica montana e Arnica chamissonis. Tra i terpeni presenti soprattutto nelle piante terrestri, ma anche nelle alghe e nei funghi, citiamo ancora i diterpeni costituiti da quattro unità isopreniche; il più conosciuto diterpene è sicuramente il retinolo, una delle forme animali di vitamina A. In generale, i diterpeni hanno proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie che possono essere di utilità alla salute dell organismo. I triterpeni, che sono la classe di composti indubbiamente più studiata e di maggiore interesse, sono composti da sei unità di isoprene. Derivano dallo squalene, composto così chiamato perché fu isolato la prima volta dall olio di fegato di squalo, ma che è presente anche in altri animali e nei vegetali. Sono suddivisi in sette classi e sono i principali precursori per la produzione di antibiotici, antiparassitari e composti antinfiammatori. Tuttavia queste ultime due classi non sono prettamente caratteristiche degli oli essenziali. Sesquiterpeni I sesquiterpeni sono un classe assai numerosa di terpeni formati da molecole molto diverse tra loro, che hanno in comune l essere costituite da tre unità isopreniche (formula molecolare C 15 H 14 ). Sono presenti in vari organismi, sia piante, sia insetti e, come i monoterpeni, possono essere ciclici o aciclici; a seguito di processi ossidativi e di riarrangiamento, possono formare i relativi sesquiterpenoidi. I sesquiterpeni sono prodotti dalle piante principalmente come deterrenti alimentari ed infatti sono caratterizzati da un gusto particolarmente acre. Ben noti sono i lattoni sesquiterpenici amari delle Asteraceae, come cicoria, carciofo, indivia, etc.; questi composti sono spesso utilizzati per aromatizzare vari tipi di liquori e in particolare gli amari. Tra i sesquiterpeni sono da ricordare anche alcuni composti dotati di attività antinfiammatoria, come camazulene e α-bisababolo (un alcol naturale sesquiterpenico), entrambi componenti dell olio essenziale di camomil- PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

26 24 medicina naturale Composti ossigenati Qui di seguito sono elencati i composti ossigenati più comuni e frequenti negli oli essenziali. Le aldeidi, note per le proprietà antinfiammatorie, sedative e antivirali. Gli oli essenziali ricchi di aldeidi hanno un caratteristico odore di limone (melissa, citronella) dovuto alle aldeidi citrale e citronellale che hanno anche un azione repellente per gli insetti. Le aldeidi sono poco stabili e si ossidano facilmente. I chetoni sono sostanze chimiche che presentano un rischio potenziale a causa della tossicità neurologica di alcuni di essi tra i quali il tujone (salvia, artemisia), il pulegone (menta) e il pinocanfone; ma questo non significa che tutti i chetoni siano tossici: non lo sono ad esempio jasmone, presente nel gelsomino e fencone, tipico del finocchio amaro. Sono ritenuti in generale decongestionanti e mucolitici. Un uso prolungato di oli essenziali ricchi di chetoni può avere effetto neurotossico. Gli alcoli uniscono buone proprietà antisettiche e antivirali a qualità immunostimolanti e tonificanti e sono generalmente atossici. Si ricordano linalolo (lavanda), mentolo (menta) e terpineolo (pino e ginepro). Dagli alcoli derivano gli ossidi che sono potenti espettoranti, sedativi della tosse e balsamici e, quindi, risultano efficaci nelle patologie delle vie aeree superiori. Un esempio è quello dell 1,8-cineolo o eucaliptolo, principale costituente dell olio essenziale di eucalipto. Un gruppo simile agli alcoli è quello dei fenoli (eugenolo, timolo) che sono fortemente battericidi, antivirali, fungicidi e antiparassitari; tra essi si ricordano il timolo presente nell olio essenziale di timo, il carvacrolo, un monoterpene fenolico presente nell olio essenziale di origano e timo e l eugenolo presente nell olio essenziale di basilico, noce moscata, sassofrasso, mirra e chiodi di garofano, questi ultimi usati dagli Egizi nelle pratiche di imbalsamazione per l elevato potere antimicrobico. Gli esteri, come l acetato di linalile (lavanda, bergamotto) e l acetato di geranile (maggiorana), vengono prodotti dalla reazione tra un alcool e un acido. Si tratta probabilmente del gruppo chimico più diffuso negli oli essenziali. Sono tipicamente antimicrobici, sedativi, calmanti, spasmolitici, fungicidi, spesso dotati di aroma fruttato. Sono ottimi antinfiammatori e decongestionanti della pelle. Tra gli oli essenziali che contengono un alta percentuale di esteri ricordiamo: camomilla romana, lavanda, salvia sclarea, petit-grain, elicriso. Gli eteri fenolici sono assai diffusi negli oli essenziali come ad Gli esteri, come l acetato di linalile (lavanda, bergamotto) e l acetato di geranile (maggiorana), vengono prodotti dalla reazione tra un alcool e un acido. Si tratta probabilmente del gruppo chimico più diffuso negli oli essenziali n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

27 medicina naturale 25 esempio l anetolo, che contribuisce al sapore caratteristico dell aneto (pianta da cui prende il nome), dell anice e del finocchio. L anetolo ha numerosi impieghi commerciali nei settori industriali farmaceutici e profumieri. Variazioni nella composizione chimica: i chemotipi La quantità e la composizione dell essenza possono essere fortemente condizionate dalle condizioni ambientali in cui nasce e cresce la pianta aromatica (natura del terreno, modificazioni annuali o stagionali di temperatura e umidità, fattori ecologici, ecc.). Così accade che piante della stessa specie botanica, ma cresciute in luoghi differenti per altitudine, latitudine e caratteristiche del suolo, sintetizzino oli essenziali diversi da un punto di vista chimico: per tale ragione si parla di chemotipo, ovvero di piante assolutamente identiche dal punto di vista morfologico, ma diverse dal punto di vista fitochimico. Ad esempio, esistono sul mercato diversi chemotipi di Timo (Thymus vulgaris), che hanno caratteristiche chimiche e di conseguenza attività farmacologiche diverse: l olio essenziale di timo, chemotipo a timolo-carvacrolo, che presenta elevate quantità di timolo e carvacrolo (da 50 a 60%) e abbondanti monoterpeni (p-cimene e γ-terpinene). Ha una forte azione antisettica e antimicrobica per cui è utile come antisettico intestinale, e nelle bronchiti e sinusiti. tra i vari chemotipi è quello più aggressivo, e irritante per la cute e le mucose. Un impiego improprio può comportare danni al fegato e ai reni. Si distilla da piante di timo raccolte in Francia a basse altitudini, in garighe. Da non confondere con l olio ricavato da Thymus zygis, detto Timo rosso di Spagna, ricco in timolo, ma povero in carvacrolo. l olio essenziale di timo, chemotipo a linalolo, contiene una prevalenza di alcoli quali il linalolo, caratterizzato da odore floreale e dolce (da 60 a 80%) e terpinen-4-olo; i monoterpeni sono presenti in minor quantità. È un efficace antimicrobico, ma è anche neurotonico e leggermente sedativo; più sicuro e meno aggressivo, non irrita troppo la pelle ed è più adatto per i bambini e gli anziani; assai utile nelle rinofaringiti del bambino e come terapia post-antibiotico. Si distilla da piante di timo che crescono più a nord, sulle colline fino a 1200 m d altitudine. l olio essenziale di timo, chemiotipo a borneolo, caratterizzato da sapore pungente, ma gradevole, contiene in elevate quantità borneolo (oltre il 33%), α-terpineolo (circa 8%) e canfene (circa 10%). Meno aggressivo del chemotipo a timolo è utile come immunostimolante, nelle rinofaringiti nel bambino e nelle astenie post-infezione. Il chemotipo è spesso considerato un olio selezionato per le possibili applicazioni salutistiche, che esaltano specifiche caratteristiche della specie. è importante riconoscere il giusto chemotipo per ottenere la giusta risposta terapeutica. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

28 26 medicina naturale Siamo sicuri che tutto il naturale sia anche sano? In questa intervista il dott. Fabio Firenzuoli sintetizza i risultati contenuti nel suo libro Le insidie del naturale. Nel contesto del fin troppo abusato termine sano, come distinguere le sostanze benefiche da quelle potenzialmente nocive? Entriamo nel dettaglio. Fabio Firenzuoli Medico esperto di fitoterapia, fitovigilanza e interazioni tra erbe, alimenti e farmaci. Direttore del CERFIT, Centro di Riferimento in Fitoterapia della Regione Toscana, del Centro per la Medicina Integrativa Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi, Firenze. Docente aggregato di Fitoterapia e Fitovigilanza presso la Scuola di Scienze della Salute Umana dell Università degli Studi di Firenze Non sempre quel che è naturale è anche sano. In un libro lei approfondisce il tema. Da dove è nata questa esigenza? L esigenza nasce dalla quotidiana constatazione che il paziente amante del naturale è generalmente inconsapevole del fatto che erbe e integratori medicinali verdi possano anche creare qualche problema se assunti in modo inappropriato. Si tratta spesso di un rapporto fideistico, tanto per l efficacia (io ci credo, io non ci credo), quanto per la sicurezza: chi ama il naturale neppure pensa alle possibili conseguenze dell aggiungere, ad esempio, una serie di integratori ad una eventuale terapia farmacologica che si stia già assumendo per una malattia cronica. Neppure si pone il problema di eventuali possibili interazioni. E questo semplicemente perché nella maggior parte dei casi non conosce neppure l esistenza del problema. Quali le sue principali conclusioni? Fondamentale informare. Da qui l esigenza di una guida illustrata per un verde sicuro. Informare il cittadino n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

29 medicina naturale 27 prima di tutti, che spesso si rivolge al fai da te incontrollato. Informarlo dell esistenza di queste insidie, che in realtà sono tali solo finché rimangono sconosciute, ma che vanno affrontate e per decidere come risolverle. Insegnargli poi a seguire le regole per un buon uso dei rimedi naturali. Ecco perché ho voluto inserire le anche un decalogo semplice, ma chiaro. Il tutto presuppone però la conoscenza dei possibili rischi, onde poterli appunto evitare, e dei quali deve essere ben informato anche l operatore sanitario. Lei parla proprio di Rischi del Naturale. Potrebbe entrare più nel merito? Quelli intrinseci alle erbe, come nel caso delle piante tossiche che crescono spontanee e che potrebbero essere raccolte scambiandole per piante buone e utili: ad esempio il fiore del Colchico, pericolosissimo, scambiato per quello dello Zafferano. Queste piante sono numerose e nel libro vi sono anche molte foto utili. Vi sono poi piante potenzialmente tossiche perché contengono sostanze a con- Cardo mariano in aperta campagna centrazioni tali da non poter essere utilizzate ad esempio negli integratori, e per queste basta seguire la lista delle piante ammesse. Più comuni sono invece i rischi dovuti all uso improprio di piante, anche non pericolose, quando sono prescritte ad esempio a pazienti con specifiche controindicazioni: chi soffre ad esempio di insufficienza renale o di ipertensione arteriosa, epatite cronica, patologie della tiroide, tumore sensibile agli estrogeni, ecc. non può assumere certe sostanze benché naturali e benché le possa trovare in integratori di libera vendita. Il paziente oncologico, il paziente trapiantato, il cardiovascolare, o il paziente anziano, così come in caso di eventuali interventi chirurgici, hanno di per sé una serie di limitazioni importanti, descritte nello specifico. Importante è conoscerle. Come distinguere i rimedi buoni da quelli potenzialmente nocivi? Usando ovviamente prima di tutto prodotti di qualità. La qualità e sicurezza sono garantite nei Per i medicinali vegetali, siano essi di produzione galenica o industriale, questi parametri di qualità e sicurezza vengono rispettivamente dai farmacisti e dalle Autorità che ne stabiliscono l immissione in commercio Fioritura Castelluccio di Norcia (luglio 2016). La favola, la bellezza, il silenzio, l infinito, il mistero della Natura Celiodonia prodotti del mercato, ovviamente relativamente agli alimenti, per quanto riguarda gli integratori. Per i medicinali vegetali, siano essi di produzione galenica o industriale, questi parametri di qualità e sicurezza vengono rispettivamente dai farmacisti e dalle Autorità che ne stabiliscono l immissione in commercio. Fondamentale è far capire che non si devono cercare nei campi le erbe ad uso medicinale, ad esempio per fare pozioni domestiche. E talvolta, incredibilmente, abbiamo sentito anche questi consigli Nel suo libro lei parla dei rischi di PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

30 28 medicina naturale alcune erbe tossiche, ma anche della non corretta assunzione di rimedi di per sé non dannosi. È importante anche il come facciamo uso di queste sostanze, giusto? Certo. E qui si vede anche la competenza del professionista: si può avere un prodotto di ottima qualità, ma, se non si è in grado di usarlo in modo appropriato, sorgono molti rischi. Quindi importante è imparare bene quali siano le indicazioni e soprattutto le loro specifiche controindicazioni. Un estratto di riso rosso fermentato, ad esempio, potrebbe essere utile in alcuni casi, ma diventerebbe rischioso quando venisse consigliato ad un paziente con polimialgia reumatica, al posto delle statine di sintesi. Come del resto è successo. In questi casi abbiamo armi fitoterapiche che provengono anche da antiche medicine tradizionali che i giovani professionisti del settore non conoscono, neppure per sentito dire, e che, se studiate e riscoperte, possono davvero riservare loro delle belle sorprese. che sembrano essere sempre più inclini a ricorrere alla medicina naturale. Bene, hanno dalla loro la fortuna di conoscere le materie di base. Ma non basta, perché questo è un settore particolarmente vasto e complesso, molto più di quello che possiamo immaginare. Il consiglio quindi è quello di non fermarsi alle informazioni che possono ricevere, ad esempio, dalle aziende che producono integratori o materie prime, ma quello di studiare, studiare studiare, perché ogni giorno vi sono scoperte nuove, e soprattutto studiare la loro apllicabilità clinica, anche attraverso l arte della galenica. Altrimenti rischiano di rendere quasi sterile una materia di per sé fantastica. u Chiuderei chiedendole qualche utile consiglio per i farmacisti che si trovano sempre più spesso a gestire le richieste dei clienti, Iperico n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

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32 30 medicina naturale Floriterapia, se ne parla a Milano Un congresso, organizzato per i primi di giugno nel capoluogo lombardo, approfondisce le principali tematiche legate all affascinante mondo della floriterapia. Ce ne parla la dottoressa Giusy Messina, specialista in psiconeuroendocrinoimmunologia, che introduce gli argomenti che saranno affrontati dai relatori. Giusy Messina Psicologa psicoterapeuta specialista in Psiconeuroendocrinoimmunologia Università degli Studi di Bergamo Dal 1987 Natur sostiene il benessere dell uomo offrendo una serie di prodotti che mirano al raggiungimento di un perfetto equilibrio psico-fisico. Il mercato di riferimento di Natur è quello della medicina naturale, all interno del quale si configura come leader in Italia delle essenze floreali e rimedi vibrazionali. Quest anno, per festeggiare i suoi 30 anni, Natur organizza un evento internazionale l International Conference of Flowertherapy che richiama 7 tra i più influenti ideatori di rimedi vibrazionali punti di riferimento a livello mondiale per 4 giorni interamente dedicati al mondo della Floriterapia: Ann Callaghan, Andreas Korte, Daniel Mapel, Cynthia Athina Kemp Scherer, Julian Barnard, Vasudeva Barnao, Tanmaya. Un evento unico che si rivela come straordinaria opportunità di conoscere, approfondire e vivere il mondo delle essenze vibrazionali direttamente con chi, da anni, crea e sviluppa le linee più conosciute. Un Congresso a cui parteciperanno i relatori italiani e internazionali il 2 n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

33 medicina naturale 31 giugno sarà seguito da 3 giornate di workshop e corsi di approfondimento. Il programma 2 giugno Congresso Internazionale Welcome e introduzione alla giornata (ing. Paolo Marchori). Andreas Korte: PHI Essences presents the Holistic Light Treatments HLT new ways of healing I trattamenti olistici della luce: nuovi metodi di guarigione. Richard Katz e Patricia Kaminsky (intervento video): I fiori californiani e la loro azione sul mondo delle emozioni. Vasudeva Barnao: Healing through the Psychology of Flowers Guarire attraverso la psicologia dei fiori. Ann Callaghan: Your children are triggers for your own inner child healing I vostri bambini sono la chiave per la guarigione del vostro bambino interiore. Tanmaya: An Introduction to the Himalayan Flower Enhancers: Healing tools for an out of balance world Un introduzione alle essenze Hymalayan Flower Enhancers: Strumenti di guarigione per un mondo non in equilibrio. Daniel Mapel: Embracing the Wild: Using the Wild Earth Animal Essences for emotional healing and Spiritual Development Le essenze animali selvaggi per la guarigione emozionale e lo sviluppo spirituale. Cynthia Athina Kemp Scherer: Flower Essences from the Arizona Deserts Le essenze floreali del deserto dell Arizona. Julian Barnard (invervento in videoconferenza). Un evento unico che si rivela come straordinaria opportunità di conoscere, approfondire e vivere il mondo delle essenze vibrazionali direttamente con chi, da anni, crea e sviluppa le linee più conosciute Ma chi sono i relatori? Dopo oltre 20 anni, torna in Italia Vasudeva Barnao, creatore delle Living Essences of Australia. La sua linea di Floriterapia fonde i principi guida del dott. Edward Bach con le tradizioni millenarie degli aborigeni australiani. Il particolare metodo di preparazione di questi rimedi non prevede diluizione o scambio di materia tra acqua e fiore, ma soltanto trasferimento di vibrazioni energetiche. Le sue essenze si sono rivelate particolarmente efficaci nella terapia del dolore: esse agiscono come la morfina, senza però presentarne gli effetti collaterali, ed è per questo che sono utilizzate in ben 18 ospedali in Australia. Questo sarà proprio il tema del suo Workshop: Terapia del dolore con i fiori australiani: alleviare il dolore e lo stress in modo efficace e veloce. Il suo Corso di Approfondimento, di 8 ore, si concentrerà invece sulla libertà e felicità che si possono ottenere attraverso la psicologia dell olismo. Spesso lo stress e la tensione a livello emotivo sono causati da conflitti che si generano nelle relazioni interpersonali. Le essenze australiane aiutano a sviluppare una più profonda comprensione della natura umana, a curare disfunzioni e favorire benessere nelle relazioni. Si tratta invece della prima volta, in 3 giugno 4 giugno 5 giugno Workshop Cynthia Athina Kemp Scherer Tanmaya Julian Barnard Workshop Vasudeva Barnao Ann Callaghan Andreas Korte Corso di Approfondimento Daniel Mapel Vasudeva Barnao Cynthia Athina Kemp Scherer PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

34 32 medicina naturale Italia, per Cynthia Athina Kemp Scherer, da anni ricercatrice con innumerevoli esperienze, in particolare di tipo alchemico, e fondatrice nel 1983 della Desert Alchemy negli Stati Uniti. La Desert Alchemy è un organizzazione dedicata alle essenze floreali del deserto Sonoran in Arizona. Ciò che caratterizza queste essenze è sicuramente l ambiente in cui crescono le piante. Le condizioni sono estreme e la vita vegetale del deserto ha dovuto sviluppare energie sorprendenti per adattarsi. L idea è che questa forza vitale possa essere trasferita nell organismo umano ed impiegata come stimolo positivo. Di questa forza e resistenza parlerà specificatamente Cynthia nel suo corso di approfondimento. Si concentrerà invece più sull aspetto della femminilità, le sue diverse sfumature e il modo in cui è possibile celebrarla con l aiuto delle essenze, nel corso del workshop di 4 ore. Tanmaya è il creatore delle Essenze Himalayan Flower Enhancers, che derivano da una remota valle dell Himalaya, dal monte Gulaga in Australia e da molti altri territori incontaminati del mondo. Il termine Enhancers catalizzatori indica la proprietà delle Essenze per cui sono in grado di favorire processi di riequilibrio energetico e sviluppo spirituale. In particolare, non si tratta di rimedi a qualcosa di sbagliato, piuttosto il loro lavoro è quello di migliorare ciò che è giusto, scacciando ogni oscurità, blocco o negatività immagazzinata. Tra questi, esiste una serie di rimedi che si concentra in particolare sull aspetto della sessualità, nella coppia e nel singolo, ed è di questo che parlerà Tanmaya nel suo workshop. Daniel Mapel ha creato le Essenze Animali Wild Earth nel 1995, nei Blue Ridge Mountains, in Virginia. Questi rimedi vibrazionali, al pari delle essenze floreali o degli elisir di gemme e cristalli, aiutano a ritrovare armonia ed equilibrio interiore in tutte le fasi della nostra vita. Venerati come sostegno e guida sin da tempi antichissimi dai primi popoli primitivi, gli animali sono in grado di offrirci energia pura ed un potere primordiale che deriva direttamente dalla loro essenza divina ed istintiva, essendo loro a stretto contatto con la Terra ed i suoi equilibri. Essi spesso incarnano forze pulsionali che nella società moderna vengono mediate, distorte, mascherate creando disarmonia, conflitti e tensioni che si riflettono, in modo negativo, sul nostro equilibrio energetico e il nostro stato emozionale. Daniel dedicherà una parte del corso di approfondimento alla sua nuova linea che consente di entrare in contatto e sintonia con uno degli animali domestici più amati, i cani. Un aiuto nel contrastare la dipendenza da nicotina, alcol e droghe in generale può essere fornito anche da rimedi vibrazionali. È il caso di una serie di essenze ideate da Andreas Korte. Andreas ha sviluppato un suo me- n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

35 medicina naturale 33 todo di produzione delle essenze nel Con un quarzo di cristallo convoglia direttamente la vibrazione energetica nell acqua usata per la tintura, in questo modo non si reca alcun danno agli esseri viventi che collaborano alla creazione delle essenze. La sua linea si chiama Phi Essences e aiuta a sviluppare armonia tra mente, corpo e spirito, andando a lavorare sulle radici nascoste dei conflitti interiori. Inoltre, il workshop si concentrerà sulla ricerca che viene condotta su due essenze sperimentali: la T1, che può essere usata in caso di inquinamento da elettromagnetismo, cavi d alta tensione, dopo un trattamento ai raggi X e dopo sovraesposizione a radiazione nucleare, e Delph, che rende l atmosfera pulita ed energeticamente migliore, promuovendo l apertura del chakra del cuore. Creatrice delle Essenze Indaco, Ann Callaghan è un omeopata irlandese che da anni collabora con i bambini di tutte le età per capire le loro esigenze, i loro bisogni e i loro nuovi modi di vedere il mondo, affinché possano vivere una vita adatta alla loro nuova saggezza e sensibilità, felici ed amati. Nella sua clinica ha esercitato come omeopata e specialista nel trattamento dei bambini. Ha anche insegnato omeopatia ed è stata direttrice della Irish School of Homeopathy. Julian Barnard sarà collegato in videoconferenza per tenere un workshop in cui presenterà le ultime scoperte contenute nel suo nuovo libro Le sue essenze si rivelano di grande aiuto nel trattamento di ogni tipo di disturbo comportamentale, compresi l ADD (Attention Deficit Disorder Disturbo da Deficit di Attenzione) e l ADHD (Attention Deficit Hyperactive Disorder Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività). Ha anche creato combinazioni di essenze per aiutare i bambini che sono vittime di prepotenze e bullismo, che non riescono a dare confidenza, che si sentono spaventati, tristi, soli o, semplicemente, si chiedono se ci sia qualcosa di sbagliato in loro. Di queste formule composte, pronte all uso e rivolte a situazioni particolari parlerà Ann durante il suo workshop. Julian Barnard è il maggiore esperto a livello mondiale della corretta preparazione della tintura madre e dello stock dei Fiori di Bach basata sugli scritti del dott. Bach. Fondatore della Healing Herbs nel 1988, prepara personalmente ogni essenza con acqua pura di fonte e brandy, seguendo i metodi originali. Ha scritto diversi libri sui Fiori di Bach e ha istituito il Bach Educational Programme per far conoscere e divulgare i suoi rimedi. Sarà collegato in videoconferenza per tenere un workshop in cui parlerà delle sue ultime scoperte e presenterà il suo nuovo libro. Quando, dove e come iscriversi? Il 2, 3, 4 e 5 giugno 2017, a Milano, presso il Marriott Hotel, via Washington 66, È possibile iscriversi a diversi pacchetti: Congresso Internazionale: 2 giugno; Congresso Internazionale + 1 giornata a scelta; Congresso Internazionale + 3 giornate workshop: 2, 3, 4, 5 giugno; 3 giornate workshop: 3, 4, 5 giugno. Per iscrizioni, visitare il sito flowertherapyconference.com/it/ iscriviti, oppure scrivere a conference@natur.it, oppure chiamare il numero , interno 6. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

36 34 parafarmup ParafarmUP, buona la prima Si è conclusa con successo la prima edizione del ParafarmUP, nel corso del quale abbiamo avuto modo di raccogliere le tante esperienze dei titolari di parafarmacia e di metterle a confronto. Quel che è emerso è il quadro di una realtà dinamica, ambiziosa e vivace sostenuta dall entusiasmo dei farmacisti che vi lavorano. Massimiliano Genna Redazione 100 esperienze da raccontare. 100 farmacisti che hanno investito nella loro professione scegliendo di mettersi in proprio e aprire la propria parafarmacia. 100 voci che hanno contribuito ad alimentare un dibattito vivace e costruttivo. Questo è stato il successo del ParafarmUP, l evento che la rivista Parafarmacia ha voluto realizzare a favore di una realtà consolidata: i farmacisti titolari di parafarmacia. Nell organizzare quella che è stata una vera e propria giornata di studio abbiamo voluto approfondire temi e criticità relativi a quattro sezioni specifiche: Gestione normativa/economico/finanziaria In questa sezione sono stati trattati gli argomenti relativi la normativa per aprire la propria parafarmacia con aspetti legati all ottimizzazione di costi e flussi nella gestione economico/finanziaria. Scelta di identità Il tema di maggior rilievo che rispecchia l identità del farmaci- n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

37 Contrariamente al consolidato mondo delle farmacie, infatti, quello delle parafarmacie è da molti anni in attesa di una regolamentazione ad hoc che ne stabilisca standard qualitativi (e quantitativi) ed è stato proprio questo l aspetto più frequentemente evidenziato dal pubblico in sala: non chiamateci farmacisti di serie B perché noi abbiamo scelto di diventare farmacisti attraverso lo stesso percorso, abbiamo la stessa laurea e quindi abbiamo lo stesso diritto di esercitare la nostra professione mettendo a frutparafarmup 35 sta. La scelta dell immagine che vuole avere per il suo territorio e le soluzioni per migliorarne la comunicazione e l interazione. Marchi e prodotti da trattare Focus sulla scelta delle soluzioni migliori e più efficaci da proporre al proprio territorio, per rispondere alle esigenze della clientela. Servizi al territorio Incrementare il valore aggiunto della parafarmacia sul proprio territorio offrendo servizi che implementano il dialogo e il rapporto di fidelizzazione con il pubblico. I relatori si sono quindi alternati sul palco e hanno, ci piace sottolinearlo, intavolato una vera e propria discussione con il pubblico in sala, che ha avuto così modo di avanzare (e trovare risposta a) tutte le proprie domande. È stato questo il reale valore dell evento, che si è così trasformato in una vera e propria tavola rotonda in cui sono emerse diversità e convergenze di un mondo che chiede soprattutto di ottenere attenzione. L evento si è trasformato in una vera tavola rotonda in cui sono emerse diversità e convergenze di una realtà che chiede soprattutto di ottenere attenzione. Contrariamente al consolidato mondo delle farmacie, infatti, quello delle parafarmacie è da molti anni in attesa di una regolamentazione ad hoc che ne stabilisca standard qualitativi (e quantitativi) ed è stato proprio questo l aspetto più frequentemente evidenziato dal pubblico in sala PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

38 36 parafarmup La Giornata di Studio 09:30-12:00 Gestione normativa/economico/finanziaria In questa sezione vengono trattati gli argomenti relativi la normativa per aprire la propria parafarmacia con aspetti legati all ottimizzazione di costi e flussi nella gestione economico/finanziaria. Maurizio Bellante, FarMarketing. Studio di marketing, analisi di mercato, costi, investimenti e rischio di impresa. Roberto Santori, commercialista Sediva. Adempimenti per aprire una parafarmacia. Adriana Berti, referente Lazio FNPI. Adempimenti e normativa. Fabio Centurioni. Bandi e finanziamenti. 12:00-13:00 Scelta di identità Il tema di maggior rilievo che rispecchia l identità del farmacista. La scelta dell immagine che vuole avere per il suo territorio e le soluzioni per migliorarne la comunicazione e l interazione. Stefano Migliori, presidente Vifarm. 13:00-14:00 Pranzo offerto Studio di marketing, strategie, sistemi di comunicazione e standard di qualità. 14:30-16:00 Marchi e prodotti da trattare Focus sulla scelta delle soluzioni migliori e più efficaci da proporre al proprio territorio, per rispondere alle esigenze della clientela. Maurizio Bellante, FarMarketing. Studio di marketing, come scegliere i prodotti più recettivi. Silvia Turrini, Diepharmex Sa. Presentazione Micro H. Rossella Perrotta, Metagenics Italy S.r.l. Presentazione Curcudyn. 16:00-17:00 Servizi al territorio Incrementare il valore aggiunto della parafarmacia sul proprio territorio offrendo servizi che implementano il dialogo e il rapporto di fidelizzazione con il pubblico. Marco Merigiola. La parafarmacia dei servizi. to i nostri investimenti (universitari, prima, ed economici, poi) anche se abbiamo scelto di farlo dietro il bancone di una parafarmacia. In una discussione che ha toccato tanto gli aspetti pratici quanto quelli ideologici, è quindi emersa l anima di un mondo concreto, vivace, pieno di energia, di sogni e di aspettative. Un mondo a cui abbiamo scelto di dare voce anche con un libro, Studio parafarmacia, che vuole essere un compendio della giornata di Roma e una raccolta di esperienze vere, concrete. Testimonianza tangibile del nostro impegno a favore di questa entusiasmante realtà. Arrivederci al prossimo anno. u n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

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40 38 il medico Non sottovalutiamo la salute dei piedi Tacchi alti e abitudini sbagliate possono compromettere la salute dei nostri piedi ed inficiare, di conseguenza, lo stato di benessere generale del fisico. In questa intervista il dott. Nicola Del Bianco si concentra su uno dei problemi più comuni: l alluce valgo. Di cosa si tratta, quanti sono gli italiani che ne soffrono e quali sono i principali rimedi disponibili. Maria Giulia Mazzoni Direttore Responsabile Nicola Del Bianco Medico chirurgo specializzato Alluce valgo: di cosa stiamo parlando? L alluce valgo è una delle patologie più diffuse a carico del piede. È caratterizzato da una deformità del primo dito (l alluce, appunto) che comporta una deviazione laterale della falange, con lussazione dei sesamoidi, due piccole ossa entro le quali si trova l articolazione dell alluce. In genere, questa deformità è accompagnata da una tumefazione dolente della parte interna del piede, quella che nel linguaggio comune viene definita cipolla, che altro non è che una forma di infiammazione, dolorosa, da sfregamento con la calzatura. Molte donne soffrono di questo disturbo. Quali le principali cause? Si stima che in Italia circa una persona su cinque soffra di alluce valgo. Le donne poi risultano particolarmente colpite, addirittura otto volte più degli uomini, soprattutto in età dai 40 ai 60 anni. Anzitutto è necessario dire che le donne sono soggette a questa patologia soprattutto per motivi di familiarità, per un fattore genetico. n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

41 il medico 39 Si è constatato poi che l uso di calzature inadeguate (come i tacchi e le scarpe prettamente di uso femminile) sia un fattore di rischio nella genesi di questa deformità. Se l altezza del tacco supera i due centimetri, infatti, si ha un aumento del carico sulle dita del piede e quindi sull alluce. Non solo, le scarpe alte spesso sono strette in punta, con conseguente schiacciamento verso il centro di alluce e quinto dito. La gravidanza poi è un altro fattore prognostico negativo, a causa dell aumento di peso e delle disfunzioni ormonali, così come anche la menopausa. Quali i principali errori che facciamo per la salute dei nostri piedi? Può sembrare scontato da dire ma camminare con una postura sbagliata può compromettere seriamente la salute dei nostri piedi. I soggetti che fin dalla giovane età mostrano piattismo, pronazione o supinazione se non corretti hanno una maggior possibilità di sviluppare le patologie dell avampiede, dall alluce valgo alle metatarsalgie al dito a martello. Come detto, poi, l uso di calzature inadeguate, non solo i tacchi, anche le scarpe antinfortunistiche ad esempio, può portare alla deformità dell avampiede. Infine anche camminare scalzi, in una cultura come la nostra abituata alla scarpa, in terreni non idonei è un errore che nel corso del tempo può avere i suoi effetti negativi. Esiste una qualche forma di prevenzione? Se si escludono i motivi legati alla familiarità, esiste certamente una forma di prevenzione. Un piattismo o una pronazione, un piede piatto o un piede cavo, presi per tempo possono essere prevenuti, scoraggiando la futura formazione delle patologie. Una visita ortopedica entro il 13 /14 anno di età può per esempio evidenziare un piede piatto o una pronazione e permettere di intervenire chirurgicamente con interventi poco invasivi, evitando poi al bambino di dover convivere per tutta la vita con un plantare. Quali i possibili rimedi? Nel caso in cui ci sia invece una patologia manifesta si ricorrere alla chirurgia. Oggi è possibile ricorre alla tecnica PBS, (Percutaneous Bianchi System), grazie alla quale l alluce valgo viene risolto con un intervento percutaneo in anestesia locale, senza l inserimento di viti o chiodi, che permette di camminare immediatamente e recuperare in breve tempo la funzionalità del piede. Particolarità della tecnica è la possibilità di intervenire sull alluce valgo in maniera poco invasiva, limitando molto il dolore e il fastidio. Attraverso piccoli fori vengono inserite frese di dimensioni ridotte per provocare micro fratture nei punti giusti così da permettere il riallineamento delle ossa. Le fratture provocate vengono lasciate libere in modo tale che la guarigione avvenga secondo il carico reale del paziente, messo da subito in condizione di camminare. Al termine viene praticato un bendaggio che il paziente terrà all incirca 20 giorni. I vantaggi di questa tecnica sono la rapidità dell intervento e la riduzione della sintomatologia dolorosa, che in molti casi è addirittura assente. L assenza inoltre di evidenti ferite, la possibilità di successivi interventi per conservare o accentuare l allineamento ottenuto e la totale assenza di mezzi di sintesi che provocano maggior dolore e che possono sostenere intolleranze e infezioni. È possibile evitare l intervento chirurgico? Si può evitare in tutti quei casi in cui non si percepisce dolore. Anzi, si sconsiglia di intervenire su valgismi lievi o moderati prettamente estetici. In questi casi è necessario solo un monitoraggio costante, due volte l anno. Una volta risolto, o contenuto, il problema è dunque possibile tornare ad indossare l amato tacco 12? Una volta che il problema viene risolto, il paziente può tornare ad indossare qualunque tipo di calzatura. È però assolutamente sconsigliato ritornare ad un abuso dei tacchi alti. Si potranno indossare nuovamente, ma con parsimonia e non di abitudine. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

42 40 il medico Lo stile di vita come prima arma di prevenzione In occasione della presentazione dei progetti LILT finanziati con i proventi del 5x1000, abbiamo intervistato Francesco Schittulli, il presidente dell Associazione, che sottolinea l importanza del ruolo ricoperto dal farmacista nella sensibilizzazione alla prevenzione e fissa un obiettivo ambizioso: mortalità zero per cancro entro il Maria Giulia Mazzoni Direttore Responsabile Francesco Schittulli Presidente LILT Avete recentemente presentato i risultati di un importante progetto di ricerca scientifica finanziato con i fondi derivanti dal 5x1000. Cominciamo con le presentazioni : di cosa si tratta? Non si tratta di un solo importante progetto, bensì di 13 progetti di ricerca scientifica, finanziati con i fondi della LILT derivati dal 5x1000 su tre specifiche tematiche inerenti alla prevenzione: primaria (rimozione delle cause che possono indurre lo sviluppo di un cancro), secondaria (diagnosi, la più precoce possibile) e terziaria (il prendersi cura delle problematiche della persona che abbia vissuto l esperienza cancro). Quali le evidenze riscontrate? È fuori dubbio la strategica importanza della prevenzione primaria legata ai corretti stili di vita: lotta al tabagismo ed alla cancerogenesi ambientale e professionale. La prevenzione secondaria si avvale della continua rivoluzione dell imaging che, grazie alla tecnologia diagnostica sempre più raffinata, ci permette di scoprire le lesioni tumorali minimali in fase ini- n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

43 il medico 41 ziale e vincere così il cancro. La prevenzione terziaria è finalizzata alla creazione di un rapporto sempre più umano ed empatico che coinvolga il paziente, la famiglia e gli operatori sanitari. Una delle risultanze che più mi ha colpita associa la scelta di prevenzione a fattori sociali ed ambientali. È corretto dire quindi che la strada maestra per proseguire con la sensibilizzazione della popolazione sia quella di creare una cultura, il più possibile diffusa, della prevenzione? Sappiamo che il cancro è una malattia ambientale su base genetica. Di qui la necessità di appropriarsi di un ambiente sempre più salutare, per non alterare, modificare, cambiare, mutare i nostri geni. Perché siamo noi che costruiamo l ambiente, e quindi siamo noi che produciamo il cancro. Per questo siamo chiamati a diffondere capillarmente la cultura della prevenzione come metodo di vita. I farmacisti che lavorano nelle parafarmacie e che ogni giorno entrano in contatto con tante persone che a loro si affidano per consigli e suggerimenti, quale ruolo possono avere in questo massivo sforzo di sensibilizzazione della cittadinanza? Il ruolo del farmacista ha una rilevanza strategica in virtù del rapporto diretto con il cittadino. La persona si interfaccia sempre più con il farmacista, chiedendogli consigli, suggerimenti, pareri sanitari. La sensibilizzazione della cittadinanza non può non avvalersi della disponibilità e competenza professionale dei Il ruolo del farmacista ha una rilevanza strategica in virtù del rapporto diretto con il cittadino in quanto rappresenta la prima interfaccia con chi entra a chiedere consigli, suggerimenti e pareri sanitari farmacisti. È una buona notizia già il fatto che in Italia si riesca ancora a fare ricerca. Possiamo lanciare anche questo messaggio? Pur non disponendo di ingenti risorse finanziarie in Italia si riesce ancora a fare ricerca, soprattutto per la presenza di molti giovani ed intelligenti cervelli. Dobbiamo investire su di loro, a garanzia della migliore salute per la comunità. Il progetto ha coinvolto capillarmente le realtà LILT territoriali. Nelle vostre attività, quanto conta il rapporto con il territorio? La LILT è sensibilmente impegnata a livello territoriale attraverso le sue oltre 100 Sezioni Provinciali ed i suoi 400 Spazi prevenzione/ambulatoriale. Ed è qui che si registra la coesione tra le varie realtà socio-sanitarie. Parliamo ora della LILT. Un intensa attività che da anni vi pone in prima linea nella lotta ai tumori. Vi chiederei una fotografia delle vostre iniziative. A fronte di una, sia pur lenta ma continua e progressiva, diminuzione della mortalità per cancro, si registra tuttavia un aumento dell incidenza. La LILT è impegnata ad ogni livello a vincere i big killers rappresentati dal tumore alla prostata, al colon-retto, al polmone ed al seno attraverso opera di sensibilizzazione sia a livello di prevenzione sia a livello di diagnosi precoce. Quali i vostri progetti futuri? Per il futuro la LILT ha allargato il suo campo di azione, partendo dall adesione alla Giornata Mondiale contro il Cancro (4 febbraio), organizzando la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica e sottolineando l importanza di una corretta e sana alimentazione (21 marzo), partecipando alla Giornata Mondiale senza Tabacco e promuovendo visite specialistiche senologiche per tutto il mese di ottobre (Campagna Nastro Rosa) dedicato alle donne per una diagnosi precoce del tumore al seno (big killer n.1). Nel prossimo futuro altre iniziative saranno la Settimana dermatologica, per vincere i tumori cutanei, il Progetto Azzurro, dedicato alla lotta ai tumori maschili, il Progetto Solidarietà per gli immigrati ed infine gli Stati generali del Volontariato (dopo aver attivato la Scuola Nazionale del Volontariato), previsti per il prossimo 5 dicembre in occasione della Giornata Nazionale del Volontariato. Quale il vostro obiettivo a lungo termine? Mortalità zero per il cancro! Obiettivo da raggiungere entro il u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

44 42 business solution La pratica galenica in parafarmacia: normativa ed opportunità commerciali Anche in parafarmacia è possibile allestire galenici. Per saperne di più, abbiamo fatto alcune domande a Flavia la Forgia, R&D Manager di Farmalabor, azienda di spicco nella produzione e commercializzazione di materie prime, packaging e attrezzatura per la galenica. È possibile allestire preparazioni galeniche in parafarmacia? Sì, sulla base della Legge n. 27/2012. Ovviamente, per ottenere farmaci galenici correttamente realizzati sia dal punto di vista tecnico che igienico-sanitario, risulta essenziale mettere a punto un processo di produzione capace di tenere sotto controllo l intero ciclo produttivo, qualsiasi sia la complessità, attenendosi come fonte di legittimazione alle Norme di Buona Preparazione (NBP, DM 18/11/2003), riportate dalla F.U. XII ed. Quindi, anche in parafarmacia, una preparazione galenica deve garantire efficacia (in termini di performance biofarmaceutica) e sicurezza. Quali sono le possibilità formulative per la parafarmacia? Le possibilità sono numerose e derivano da due diverse fonti di legittimazione: 1. preparati erboristici in farmacia (nota del Ministero della Salute /Ag 45.1/706 del 05/12/2002), erboristeria (nota /Ag 45.1/4 dell 8 gennaio 2003) e parafarmacia (nota 19 maggio 2010). La preparazione sarà estemporanea e la dispensazione di tali preparazioni avverrà senza necessità di ricetta medica. Si possono allestire preparati a base di piante presenti nelle liste indicate di seguito: Lista italiana di Sostanze e preparati vegetali ammessi ; Lista BELFRIT. Tali preparati a base di erbe e loro derivati preparati in farmacia, parafarmacia ed erboristeria ai sensi delle Note del Ministero della Salute 05/12/2002, 19/05/2010 e 07/01/2003 ricadono nel campo alimentare. Pertanto se ne deduce che si possono allestire in forma solida (es. capsule); nel caso in cui si volesse allestire una forma liquida viscosa, la parafarmacia ha 2 opzioni: allestisce una preparazione liquida contenente la quantità voluta di un qualsiasi zucchero n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

45 business solution 43 ammesso oppure una mucillagine (grazie ad un agente viscosizzante ammesso) dolcificata con un edulcorante ammesso; questa preparazione può contenere anche i conservanti ammessi, oltre agli altri additivi permessi per la Cat. 17.2, e dovrà chiamarsi Preparazione liquida a base di oppure Concentrato di o analoghe dizioni ma non dovrà riportare mai la dizione Sciroppo ; allestisce una preparazione sotto forma di sciroppo contenente esclusivamente saccarosio o glucosio ad elevate concentrazioni, tali da garantire l autopreservazione; questa preparazione non può contenere conservanti, ma soltanto gli altri additivi permessi per la Cat. 17.3, e può chiamarsi Sciroppo di. Una delle tante formulazioni allestibili è, ad esempio, il GINKGO COM- POSTO. Claim salutistico: favorisce naturalmente le condizioni di benessere. Modalità d uso: una capsula 2-3 volte/die, evitando la somministrazione serale. Avvertenze: se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il medico prima di assumere il prodotto. 2. Oggetto: Legge n. 27/2012, articolo 11. Comma 15. Gli esercizi commerciali di cui all articolo 5, comma 1, del decreto-legge 4 Luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 Agosto 2006, n. 248, in possesso dei requisiti vigenti, sono autorizzati, sulla base dei requisiti prescritti dal decreto ministeriale previsto dall articolo 32, comma 1. del decreto legge 6 Dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 Dicembre 2011, n. 214, ad allestire preparazioni galeniche officinali che non prevedono la presentazione di ricetta medica, anche in multipli, in base a quanto previsto nella farmacopea ufficiale italiana o nella farmacopea europea. In questo caso, una delle formulazioni più richieste dalla clientela è la LOZIONE acquosa di MINOXIDIL. Preparazione: solubilizza ALOPLUS in acqua preservata; quindi aggiungi il Minoxidil. È consigliabile l aggiunta di conservanti, in particolare Nipagina e Nipasolo. Bibliografia: B.P Regime di dispensazione: Preparato officinale (S.P. per concentrazioni 2%, R.R. per concentrazioni > 2%). Cosa consiglia ad una parafarmacia che vuole dedicarsi alla galenica, anche partendo da zero? Il primo consiglio è cominciare da poche preparazioni officinali e testare nel breve periodo la risposta della clientela. Una buona parte del successo di un prodotto galenico sta nella scelta delle materie prime certificate e nella qualità delle attrezzature e del packaging utilizzati: in questo, Farmalabor è leader di settore. Inoltre, l azienda offre servizi di consulenza prima, durante e dopo l acquisto, proponendosi come riferimento affidabile soprattutto per le parafarmacie che vogliono puntare sugli allestimenti di sciroppi, lozioni e preparazioni topiche senza ricetta medica. Quindi, si può cominciare con un supporto prezioso. Un altro consiglio è sviluppare sempre nuove competenze. Anche in questo, Farmalabor è accanto alle parafarmacie con il suo Campus, che offre un calendario ricco di corsi di specializzazione nelle sedi di Canosa e Assago: u Minoxidil Minoxidil 2% Aloplus 11,2% Acqua altamente depurata q.b. a 100% Ginkgo Composto Eleuterococco radice E.S. tit. 5% saponosidi 200 mg Ginseng radice E.S. tit. 20% ginsenoside 100 mg Ginkgo foglie E.S. tit. 24% ginkgoflavonglucosidi 60 mg Eccipiente tipo II q.b. a 1 cps (tipo 0) PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

46 44 l alimentazione Ragazzi, datemi il 5 SIP, FIMP, ADI e Ospedale Bambino Gesù scendono in campo contro l eccesso di peso, un problema che colpisce più del 30% dei giovanissimi e lanciano la campagna dei pediatri e nutrizionisti Dammi il 5 : una squadra di super-eroi insegna la dieta corretta per i bambini. Previste diverse iniziative, tra cui una serie di cartoni animati, libri, guide per insegnanti, incontri formativi, eventi finali e un concorso. Gli esperti dell Ospedale Pediatrico Bambino Gesù IRCCS Una serie di cartoni animati in cinque puntate, una guida per gli insegnanti, un libro di avventure per bambini, incontri formativi con le maestre nei 16 Comuni che hanno aderito al progetto patrocinandolo, un evento finale nei teatri, dedicato ai piccoli e ai loro genitori, e uno speciale concorso tra scuole. I protagonisti di tutte queste iniziative educazionali sono cinque super-eroi. Cric, Memo, Scudo, Alma e Luce rappresentano i colori della salute legati alla frutta e alla verdura: bianco, blu/viola, giallo/arancione, rosso e verde. Saranno loro ad aiutare i pediatri e i nutrizionisti ad insegnare ai bambini italiani l importanza di una corretta alimentazione quotidiana. Sono questi gli obiettivi della campagna Dammi il 5, ideata e realizzata da Mati Group con il contributo scientifico dell Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, la collaborazione della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), dell Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) e il patrocinio della Società Italiana di Pediatria (SIP). Le varie iniziative del progetto sono state presentate nel corso di una conferenza n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

47 l alimentazione 45 stampa svoltasi presso l Auditorium S. Paolo dell Ospedale Bambino Gesù e con la quale sono stati presentati: il libro illustrato d avventure Dammi il 5 in Missione Speciale, la guida Impara giocando le regole della sana alimentazione, contenente concetti scientifici veicolati a misura di bambino, giochi interattivi, ricette in tema, spunti divertenti e originali e la serie animata con sigla live/animation, scritta da Maria Teresa Carpino e composta da Paolo Vivaldi, nella quale i personaggi saranno rappresentati dagli Alpha Kids, giovani ballerini di hip hop, che magicamente si trasformeranno nei fantastici eroi animati. L iniziativa nasce da una evidenza: Un bimbo italiano su tre è in sovrappeso spiega il dott. Alberto Villani, presidente nazionale della SIP. Si tratta di una dato in leggero calo rispetto agli anni precedenti, ma ancora troppo alto. All origine dell eccesso ponderale vi sono una dieta squilibrata e troppo ricca di grassi e una diffusa sedentarietà che interessa attualmente il 16% dei giovanissimi. Sei su dieci passano troppo tempo davanti a TV e videogiochi. Abbiamo perciò deciso di scendere in campo e sostenere questo innovativo progetto di prevenzione. Nelle prossime settimane partirà il tour di Dammi il 5 con incontri nelle scuole di 16 Comuni in 5 diverse Regioni, con l interessamento non solo degli studenti delle scuole primarie, ma anche degli insegnanti e delle famiglie. Saranno tenute speciali lezioni sulla salute, distribuito materiale informativo e proiettate le cinque puntate dei cartoni animati con le avventure dei super-eroi della salute. Più del 50% delle madri di giovani obesi è convinta che la quantità di cibo consumata dal figlio sia corretta sottolinea il dott. Antonio Caretto, presidente nazionale dell ADI. Solo il 25% dei bambini consuma tutti i giorni cinque porzioni di frutta e verdura, così come raccomandato dalle autorità sanitarie mondiali. Quattro su dieci non fanno una colazione adeguata prima di andare a scuola. È quindi necessario aumentare il livello di informazione e consapevolezza sulla corretta alimentazione, sia tra la popolazione infantile che tra quella adulta. Per educare alle giuste abitudini alimentari sono stati scelti strumenti piacevoli, divertenti, chiari e facilmente comprensibili come libri e cartoni animati. Il progetto, realizzato grazie al supporto non condizionante di Menarini, prevede anche la realizzazione di uno speciale concorso tra le scuole primarie coinvolte: Oscar di Dammi il 5! Tutte le classi si sfideranno nell ideazione di nuove storie di avventure dei cinque super eroi, producendo elaborati che devono avere come protagonista un personaggio totalmente nuovo e inventato dai bambini. In ogni città sarà organizzato un evento finale, durante il quale i super eroi in persona consegneranno alla scuola vincitrice del concorso un premio, che sarà offerto da General Beverage, azienda specializzata nella distribuzione di acqua microfiltrata e di bevande sostenibili. Non è mai troppo presto per insegnare le regole della salute e del benessere aggiunge il dott. Giampietro Chiamenti, presidente nazionale della FIMP. Un obeso ha infatti un aspettativa di vita inferiore di dieci anni rispetto ad un normo-peso. I chili di troppo in età pediatrica favoriscono la probabilità Alla luce delle evidenze è necessario aumentare il livello di informazione e consapevolezza sulla corretta alimentazione, sia tra la popolazione infantile che tra quella adulta. Per educare alle giuste abitudini alimentari i più piccoli, sono stati quindi scelti strumenti piacevoli, divertenti, chiari e facilmente comprensibili come libri e cartoni animati PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

48 46 l alimentazione di sviluppare una serie di malattie croniche non trasmissibili come disturbi cardiovascolari, tumori, insufficienza respiratoria, ipercolesterolemia, ipertensione e diabete. Il grave eccesso di peso è un problema mondiale, con un interessamento diverso nelle varie regioni sostiene il dott. Giuseppe Morino, responsabile U.O. Educazione Alimentare dell Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. In Italia le Regioni del Sud sono maggiormente interessate da questo fenomeno. In Campania, per esempio, il tasso di sovrappeso/obesi- Eccesso di peso in età pediatrica L Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l obesità come: una condizione caratterizzata da un eccessivo peso corporeo dovuto all accumulo di tessuto adiposo (grasso), in misura tale da influire negativamente sullo stato di salute. Se il peso supera del 30% quello ideale si è in sovrappeso, quando va oltre il 40% si parla di obesità. L indice più utilizzato per misurare l eccesso ponderale è il Body Mass Index (BMI) o Indice di Massa Corporea (IMC), ottenuto dividendo il peso corporeo (in kg) per il quadrato dell altezza (in metri). L obesità e il sovrappeso insorgono quando, per lungo tempo, la quantità di calorie introdotte con l alimentazione supera il consumo di energia. L eccesso è trasformato ed immagazzinato sotto forma di grasso. A determinare una condizione di obesità possono contribuire inoltre anche fattori genetici, endocrini e metabolici. La causa principale è comunque un eccessiva introduzione di cibo per non corrette abitudini alimentari e/o per un disturbo del comportamento alimentare su base psicologico/psichiatrica. Il tutto associato ad uno stile di vita non adeguato, in assenza o scarsità di attività fisica. I chili di troppo sono considerati un importante fattore di rischio per l insorgenza di gravi patologie. Un obeso ha un aspettativa di vita mediamente ridotta di 10 anni (9 per le donne e 12 per gli uomini). L eccesso di peso comporta una serie di gravi malattie (diabete mellito di tipo 2, ipertensione, infarto, insufficienza respiratoria e renale, tumori, ipercolesterolemia, vasculopatie, malattie articolari, ictus, problemi della sessualità e fertilità) 1. Il sovrappeso e l obesità in bambini e adolescenti è ancora un importante problema di salute pubblica nella Regione Europea dell OMS. I chili di troppo in età pediatrica sono associati ad un rischio maggiore di morte prematura e disabilità adulta. In più aumentano la probabilità di sviluppare patologie non trasmissibili già da giovani e successivamente da adulti. Secondo gli ultimi dati disponibili i bambini italiani in sovrappeso sono il 20,9% e gli obesi sono il 9,8%. Tra questi ultimi i bambini gravemente obesi ammontano al 2,2%. Le femmine in sovrappeso e obese sono rispettivamente il 21,2% e il 9,4% mentre i maschi sono il 20,7% e il 10,3%. Le Regioni del Centro e del Sud continuano ad avere prevalenze più elevate rispetto a quelle del Nord. Negli ultimi anni si assiste ad una riduzione del fenomeno dell eccesso di peso nei bambini. Nel era obeso il 12% degli under 9 italiani e in sovrappeso il 23,2%. È provato scientificamente che alcuni scorretti stili di vita aumentano la probabilità di eccesso di peso. Tra i giovanissimi residenti nel nostro Paese: l 8% non fa colazione al mattino e il 31% invece ne consuma una non adeguata; il 52% a metà mattina si nutre con alimenti ad elevata densità energetica; il 25% dei bambini non mangia quotidianamente frutta 1 Ministero della Salute. jsp?lingua=italiano&id=175&area=malattie_endocrine_e_metaboliche n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

49 l alimentazione 47 tà interessa un bambino su due (47.8% dei bambini secondo i dati OKkio alla Salute 2014) mentre in Lombardia solo il 23.6% è interessato. Alla base di queste differenze ci sono motivi culturali e sociali, ma soprattutto la sedentarietà e l abbandono da parte dei giovani della dieta mediterranea e l orientamento verso stili alimentari ricchi di grassi e carboidrati semplici e scarsi in fibra. L accentuata selettività per determinate categorie di alimenti, quali frutta, verdura, legumi e pesce, contribuisce negativamente alla diffusione del fenomeno. Nonostante i dati 2014 di OKkio alla Salute riportino un aumento del consumo di frutta e/o verdura del 2% rispetto al 2012, esso rimane comunque ridotto, come evidenziato da una ricerca del nostro ospedale in una scuola media di Roma in cui solo il 23,7% consuma quotidianamente 5 porzioni di frutta e verdura; mentre il 30,8% non consuma alcuna porzione di frutta al giorno e il 54,4% nessuna di verdura. L approccio più efficace rimane quello di stimolare un percorso multisensoriale positivo che porti all assaggio sia in famiglia che a scuola. Infatti, come emerso da un recentissimo studio americano (Bezbaruah and Brunt, 2017) sulle preferenze di frutta e verdura nei bambini di età compresa tra 9 e 11 anni, l assaggio di nuove tipologie di frutta e verdura è un fattore importante di gradimento insieme con fattori sensoriali come il gusto, l aspetto e l odore. Con Dammi il 5 vogliamo stimolare i ragazzi ad un approccio positivo proprio verso quei cibi meno graditi, ma fondamentali nella prevenzione del sovrappeso. Importante quindi è trasmettere un e verdura; il 41% beve tutti i giorni bevande zuccherate e/o gassate; il 12% dorme meno di nove ore a notte. Diversi studi scientifici hanno dimostrato quanto sia determinante l influenza dei genitori sugli stili di vita dei figli e, in particolare, sui loro comportamenti riferiti alla salute (abitudini alimentari e attività fisica). Nel nostro Paese: il 49% delle madri di bambini in sovrappeso e il 13% delle madri di bambini obesi considerano il proprio figlio normopeso; Il 75% delle madri dei bambini in sovrappeso e il 53% di quelli obesi pensano che la quantità di cibo assunta dal proprio figlio sia giusta; Il 59% delle madri di bambini sedentari ritiene che il proprio figlio svolga una sufficiente quantità di attività fisica 2. 2 Istituto Superiore di Sanità (ISS) Il Sistema di sorveglianza OKkio alla Salute: risultati 2014 Campania Calabria Molise Abruzzo Basilicata Sicilia Puglia Umbria Marche Lazio Emilia-Romagna Liguria Toscana Sardegna Piemonte Veneto Friuli-Venezia Giulia Lombardia Provincia Autonoma di Trento Valle d Aosta Provincia Autonoma di Bolzano ITALIA 28,6 19,2 24,6 16,2 24,9 15,8 27,2 11,4 25,0 13,4 23,2 13,9 23,1 13,5 22,8 10,0 23,1 8,1 21,7 9,4 20,9 7,7 20,2 6,9 19,5 7,3 18,6 7,3 18,6 6,7 17,4 7,0 18,2 5,7 17,1 6,5 17,4 5,5 14,7 4,4 13,4 4,0 20,9 9,8 Sovrappeso Obeso Percentuale Sovrappeso e obesità (%) nei bambini 8-9 anni per Regione. Italia, 2014 PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

50 48 l alimentazione Attività fisica nei bambini L Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce attività fisica: qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia superiore a quello in condizioni di riposo. Rientrano quindi in questa definizione anche semplici abitudini quotidiane come camminare, andare in bicicletta o fare una corsa al parco. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l attività fisica comporta grandi benefici alla salute fisica e psichica della persona: migliora la tolleranza al glucosio e riduce il rischio di ammalarsi di diabete di tipo 2; previene l ipercolesterolemia e l ipertensione e riduce i livelli della pressione arteriosa e del colesterolo; diminuisce il rischio di sviluppo di malattie cardiache e di diversi tumori; riduce il rischio di morte prematura, in particolare quella causata da infarto e altre malattie cardiache; previene e riduce l osteoporosi e il rischio di fratture, ma anche i disturbi muscolo-scheletrici (per esempio il mal di schiena); riduce i sintomi di ansia, stress e depressione; previene, specialmente tra i bambini e i giovani, i comportamenti a rischio come l uso di tabacco, alcol, diete non sane e atteggiamenti violenti e favorisce il benessere psicologico attraverso lo sviluppo dell autostima, dell autonomia e facilita la gestione dell ansia e delle situazioni stressanti; produce dispendio energetico e quindi diminuisce il rischio di obesità 1. L esercizio fisico, però, è utile dal punto di vista terapeutico solo se effettuato con metodo e frequenza costante, altrimenti è più difficile trarne beneficio. Secondo gli ultimi dati il 16% dei bambini italiani è da considerare come non attivo con lievi differenze di genere (le femmine sono più pigre dei maschi 17% vs 15%). Il 18% pratica attività fisica per non più di un ora a settimana e solo il 15% vi si dedica 5-7 giorni nel medesimo arco temporale. I maschi si muovono generalmente più delle femmine e con maggiore frequenza: il 17% dei maschi e il 12% delle femmine pratica attività fisica 5-7 giorni a settimana. Tra gli under 9 residenti nel nostro Paese: il 28% va a scuola a piedi o in bicicletta mentre la maggioranza (59%) usa l automobile e il 10% lo scuolabus; il 65% trascorre fino a un massimo di 2 ore e 30 al giorno davanti alla TV e/o giocando ai videogiochi. Il 6% dedica 5 o più ore a queste attività; chi ha un genitore obeso presenta livelli di sedentarietà maggiore (44%) rispetto ai coetanei con genitori sotto-normopeso (29%); il 42% ha una TV nella propria stanza 2. 1 Ministero della Salute. jsp?id=51&area=vivi_sano 2 Istituto Superiore di Sanità (ISS) Il Sistema di sorveglianza OKkio alla Salute: risultati 2014 Cinque-sette giorni Quattro giorni Tre giorni Due giorni Un giorno Zero giorni 12,5 9,2 11,3 11,6 8,5 9,7 6,7 17,3 21,3 2 26,7 29,4 35,6 Maschi Femmine Percentuale Percentuale di bambini che svolgono almeno un ora di attività fisica per frequenza settimanale per sesso. n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

51 l alimentazione 49 messaggio e farlo nel modo più facile da recepire per i ragazzi: Educare in maniera divertente e insolita è la strategia della mia Società, da sempre impegnata a produrre progetti per bambini sulla sana alimentazione afferma infatti la dott. ssa Maria Teresa Carpino, autrice del progetto Dammi il 5 e amministratore delegato di Mati Group, società specializzata nella comunicazione sul benessere. Il titolo è strategico ed emblematico. Sono partita da Dammi il 5 come gesto che vuole rappresentare segno di soddisfazione e gratitudine. E poi sono giunta a creare 5 super eroi, che rappresentano i 5 colori della salute. Il nostro scopo è quello di suscitare nei bambini il desiderio di immedesimarsi nei nostri fantastici eroi e quindi cercare di imitarli, mangiando molta frutta e verdura per diventare come loro. Una volta fatto potranno battersi il 5 e sentirsi soddisfatti. Tutta la campagna ha il bollino dei vertici istituzionali della pediatria e della nutrizionistica italiana e quindi i contenuti sono validi da un punto di vista scientifico. Il nostro auspicio è che grazie ad iniziative di questo tipo sempre più bambini e adulti percepiscano l importanza di una sana alimentazione e di uno stile di vita corretto. La nostra azienda è orgogliosa di poter sostenere un progetto così importante e originale conclude il dott. Carlo Grossi, direttore BU OTC Italia Menarini. Abbiamo deciso subito di partecipare a questa campagna, perché è rivolta ai bambini: investire nella loro educazione significa investire nel futuro di tutta la società. In Italia il consumo di frutta e verdura è molto lontano dagli standard raccomandati dalle linee guida nazionali e internazionali. Consumare quotidianamente 5 porzioni di frutta e verdura di 5 colori diversi garantisce il giusto apporto di vitamine, minerali, antiossidanti e fibre fondamentali per la crescita dei bambini. Menarini è molto attenta a questa problematica e supporta le mamme nell integrazione alimentare quotidiana dei propri figli. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

52 50 business solution Corman: da 70 anni una famiglia per la salute delle famiglie leader nel mondo nella produzione di L Azienda assorbenti ipoallergenici 100% cotone e nella distribuzione di medical device racconta al Cosmofarma 2017, 7 decenni di innovazioni per la salute. La famiglia Mantovani da due generazioni ha la mission di ricercare le migliori soluzioni per la salute. 70 anni di scelte di valore, 70 anni da ripercorrere insieme durante il Cosmofarma nello stand-installazione tra video e immagini, sempre proiettati al futuro e al mondo. Per questa occasione Corman ha deciso di preparare per l importante appuntamento del Cosmofarma uno spazio creativo e coinvolgente con un installazione artistica, con l obiettivo di ripercorrere le tappe salienti dei 7 decenni dell azienda, e sopratutto per coinvolgere i farmacisti per guardare insieme al futuro e vivere l esperienza internazionale di Corman. In questa occasione Corman lancia il context per i farmacisti ambassador da invitare a novembre a New York. Un educational tour per conoscere da vicino e raccontare la realtà americana della farmacia e la presenza internazionale di Corman. Per partecipare alla selezione basta compilare la cartolina distribuita in Cosmofarma, o collegarsi entro settembre 2017 al sito it o allo stand virtuale di Corman in La sfida di Corman è iniziata nel 1947 con Corrado Mantovani, che fondava a Milano la Corman.Dall acronimo del nome e cognome scaturiva un marchio molto conosciuto e apprezzato, non solo in Italia. Oggi i figli Guido e Giorgio sono ai vertici di una società attiva in Italia nella commercializzazione di dispositivi medici per il canale Farmacia e Parafarmacia e leader in 26 Paesi del mondo nel n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

53 business solution 51 settore degli assorbenti 100% cotone ipoallergici. Da 70 anni, c è nel DNA di Corman la visione di sviluppare in Italia collaborazioni con partner internazionali per mettere a disposizione dei pazienti i più avanzati medical devices: dai misuratori della pressione arteriosa ed i nebulizzatori per l aereosol terapia del leader mondiale Omron, agli aghi per la somministrazione di insulina di Becton Dickinson, ai sistemi di monitoraggio della glicemia progettati da Abbott. La qualità dei prodotti e la filosofia di un approccio naturale per la soluzione delle problematiche intime femminile, ha sviluppato il supporto dei ginecologici di ogni continente, che raccomandano gli assorbenti completamente in cotone che Corman ha sempre prodotto in Italia. Il made in Italy che conquista i mercati stranieri non è solo moda e vini. La linea assorbenti in cotone Lady Presteril, infatti, si è imposta nelle oltre Farmacie della catena americana CVS, servita direttamente dalla filiale Corman in USA. Il miglior cotone arriva dall America, ma viene lavorato alle porte di Milano e poi esportato. Una materia prima molto difficile da trattare che la famiglia Mantovani ha saputo domare con linee produttive high tech, uniche nel mondo. Il 2016 è stato un anno molto importante per Corman, che ha visto superare gli 80 milioni di euro di fatturato e gettare le basi per un 2017 ricco di importanti novità e nuove sfide da vincere. Siamo orgogliosi di avere il quartier generale nel cuore del Parco Agricolo Sud Milano dice Guido Mantovani, Ad di Corman. In 70 anni, la nostra struttura si è abituata a confrontarsi con esigenze e realtà di ogni angolo del Pianeta, dal Canada alla Cina all Australia. Accettare sempre nuove sfide ci ha reso un azienda all avanguardia nel campo della cura della persona. Da sempre Corman porta nelle farmacie prodotti certificati dalla classe medica. La formazione del farmacista e il suo coinvolgimento attivo sono una priorità. A maggio in collaborazione con Omron e Abbott lanciamo una importante ricerca a livello internazionale presso le Farmacie e Parafarmacie italiane sulla prevenzione dei danni da ipertensione. Progetto Zero con l egida della Fondazione della Società Italiana dell Ipertensione e della Società Italiana di Medicina Generale ha l obiettivo di abbattere con la corretta misurazione della pressione arteriose della glicemia questo killer silenzioso. Corman è da sempre attenta alle novità del mercato e orientata ad investire in nuove realtà e tecnologie che possono rispondere a necessità insoddisfatte dei pazienti o che possono migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da patologie acute o croniche. Per questo per il secondo anno Corman è Partner dell Adopton Program allo StartUp Village, il programma-ponte tra Aziende pharma e startup con attività di mentoring e open innovation. L attività di sviluppo delle nuove soluzioni e dei nuovi prodotti è affidata ad Andrea Verniani, Marketing Manager di Corman, che sta seguendo la strada intrapresa da tempo da Corman con collaborazioni anche con i principali poli universitari internazionali per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti. L ultimo ed innovativo prodotto è Cistiset Advance, nato dalla partnership con Biosfered, spin-off dell Università degli Studi di Torino. Il team accademico ha sviluppato tecnologie innovative per l estrazione e la funzionalizzazione di molecole bioattive estratte dalle piante. In particolare, dal cranberry, così prezioso contro i disturbi della cistite, ha ottenuto il contenuto più elevato di Proantocianidine A, molto attive per il trattamento della cistite. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

54 52 l alimentazione Iodoprofilassi, il contributo dei farmacisti e dei SIAN L integrazione della dieta con un adeguata quantità di iodio risulta estremamente importante per la prevenzione di patologie anche importanti. Al fine di favorire questa consapevolezza appare fondamentale coinvolgere i farmacisti e i servizi di igiene degli alimenti e della nutrizione (SIAN) dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL territoriali che costituiscono la prima interfaccia con il pubblico. Giuseppe Ugolini Dirigente medico nutrizionista Sian ASL Roma 2 In Italia, come in molti altri Paesi del mondo, lo iodio è presente in quantità così esigue nel suolo, nelle acque e negli alimenti che il fabbisogno minimo giornaliero necessario per una normale attività tiroidea non può essere soddisfatto. Ciò fa sì che la carenza iodica si traduca in quadri morbosi le cui manifestazioni variano in funzione del periodo della vita interessato da questo deficit. Sebbene il gozzo sia il più frequente effetto di questa carenza nutrizionale, in realtà le conseguenze più gravi sono rappresentate dai disturbi neurologici derivanti da un esposizione fetale e neonatale all insufficiente apporto di iodio. Infatti, a seconda della gravità, della durata e del periodo di esposizione alla carenza possono prodursi danni a carico del sistema nervoso centrale e periferico, per il cui sviluppo gli ormoni tiroidei sono essenziali. Inoltre la carenza iodica anche lieve produce effetti negativi soprattutto in condizioni come la gravidanza e le prime fasi dello sviluppo, nelle quali è necessario un superiore apporto di iodio. Una quantità insufficiente di iodio in queste fasi si esplica, in- n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

55 l alimentazione 53 fatti, in una eccessiva prevalenza del gozzo in età pediatrica, in difetti dell accrescimento di vario grado e nel raggiungimento di un quoziente intellettivo inferiore a quello ottenibile in condizioni di ottimale apporto di iodio [1-3]. L integrazione della dieta con una adeguata quantità di iodio risulta, pertanto, di estrema importanza per la prevenzione delle patologie sopra descritte. Coerentemente con l invito dell OMS a ridurre l introito giornaliero di sale per la prevenzione dell ipertensione e delle malattie cardiovascolari [4], la strategia raccomandata dalla stessa Istituzione a livello mondiale per l eradicazione dei disturbi da carenza iodica è quella di utilizzare come veicolo il sale alimentare arricchendolo delle opportune quantità di iodio. Tale scelta è giustificata dalle seguenti motivazioni: il sale è un alimento consumato da quasi tutta la popolazione, il suo consumo è stabile, le modalità Coerentemente con l invito dell OMS a ridurre il consumo di sale, la strategia raccomandata dalla stessa Istituzione per l eradicazione dei disturbi da carenza iodica è quella di utilizzare come veicolo il sale alimentare arricchendolo delle opportune quantità di iodio tecnologiche di arricchimento sono compatibili sotto il profilo economico e potenzialmente implementabili negli stabilimenti di lavorazione del sale alimentare. Inoltre, risulta un prodotto sul quale è possibile attuare efficacemente programmi di sorveglianza nei diversi punti critici del sistema di produzione e distribuzione. La legge n. 55 Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica, emanata nel marzo del 2005, mette a disposizione a livello nazionale un importante strumento legislativo volto a ridurre la frequenza dei disordini derivanti dalla carenza di iodio. La normativa prevede infatti una serie di misure atte a promuovere il consumo di sale arricchito su tutto il territorio nazionale, quali la presenza obbligatoria di sale arricchito con iodio nei punti vendita, la fornitura del sale comune soltanto su specifica richiesta dei consumatori, l uso di sale arricchito di iodio nella ristorazione collettiva e la possibilità di utilizzo nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari. A supporto dello strumento legislativo l intesa Stato-Regioni del 26 febbraio 2009 ha istituito l Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia (OSNAMI), il cui coordinamento è stato affidato all Istituto Superiore di Sanità ( it/osnami/). L OSNAMI rappresenta la struttura epidemiologica mediante la quale viene effettuata la sorveglianza su scala nazionale del programma di iodoprofilassi e che, in collaborazione con il Ministero della Salute, l Associazione Italiana Tiroide ed esperti del settore, ha il compito di coordinare attività finalizzate a: 1. verificare l efficienza della iodoprofilassi, ovvero la capacità di quest ultima di raggiungere la popolazione e quindi di migliorarne l apporto iodico, attraverso la valutazione di indicatori che consentano di verificare l adeguato apporto nutrizionale di iodio della popolazione (dati di vendita di sale iodato, contenuto di iodio nelle confezioni di sale immesse in commercio, iodurie in campioni rappresentativi della popolazione generale); 2. valutare l efficacia della iodoprofilassi, ovvero la capacità di quest ultima di produrre un effetto positivo sulla popolazione in termini di riduzione di alcune patologie, attraverso l analisi dell andamento nel tempo dei valori di TSH neonatale, dell incidenza dell ipotiroidismo congenito a livello nazionale e della prevalenza di gozzo in campioni della popolazione in età scolare reclutati in specifiche aree sentinella opportunamente individuate; 3. effettuare la sorveglianza dei nuovi casi di ipertiroidismo, quale transitorio effetto conseguente all uso generalizzato di sale iodato nella popolazione generale; 4. sostenere la campagna di informazione sull uso di sale iodato presso la popolazione. I dati prodotti dall OSNAMI hanno documentato un costante progresso PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

56 54 l alimentazione nella vendita del sale iodato che nel 2016 ha raggiunto il 60% del totale di sale venduto nella grande distribuzione. Sebbene incoraggianti, questi valori sono ancora lontani da quel 90% indicato dal WHO come target da raggiungere perché il programma di iodoprofilassi possa avere successo. È evidente quindi la necessità di un efficace campagna di informazione presso la popolazione, affinché questa partecipi con consapevolezza e competenza al programma di prevenzione. Tale obiettivo potrà essere raggiunto solo con il contributo di tutti gli interlocutori coinvolti in questa importante problematica di Sanità Pubblica. Particolarmente importante sarà il ruolo svolto dai Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL territoriali. Vi sono attualmente in Italia circa 150 SIAN capillarmente distribuiti sull intero territorio nazionale a garanzia di prestazioni uniformi ed erogabili in ogni località. La mission fondamentale di tali servizi è rappresentata dalla tutela della salute pubblica e dal sostegno delle attività imprenditoriali (imprese alimentari). Di fatto, i ripetuti allarmi sulle condizioni nutrizionali della nostra popolazione hanno rappresentato motivazioni sempre più forti ad assumere impegni crescenti nell attuare azioni di supporto in tema di promozione della salute, come la lotta ad obesità e sovrappeso, a malattie cronico-degenerative e a carenze nutrizionali prioritarie in Italia, quali iodio ed acido folico. Anche (e particolarmente) il contributo dei farmacisti risulterà estremamente rilevante in quanto stakeholders culturalmente formati alla n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

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58 56 l alimentazione È evidente che i qualificati interventi di consulenza dei farmacisti ai cittadini, coadiuvati anche dall offerta gratuita di eventuale materiale divulgativo istituzionale, quali depliant, brochure ed affissione di poster, potranno risultare estremamente utili alla promozione della iodoprofilassi in Italia, come pure per altre future campagne nazionali di prevenzione divulgazione dell informazione finalizzata alla tutela della salute pubblica. Inoltre, essendo le farmacie e le parafarmacie italiane capillarmente presenti in tutte le aree del Paese e con ampia disponibilità di orario di apertura delle proprie strutture, costituiscono un punto di riferimento fondamentale per i numerosissimi cittadini che ogni giorno vi si recano rivolgendosi al farmacista con assoluta fiducia e certi di trovare risposta alla loro necessità di informazione. Il farmacista, quindi, potrà contribuire ad un importante processo di educazione sanitaria della popolazione diffondendo il concetto che il sale iodato è un alimento e non un farmaco e che, pertanto, la iodoprofilassi non rappresenta un intervento terapeutico, bensì una misura di tipo nutrizionale attraverso la quale sarà possibile prevenire le patologie derivanti da un inadeguato apporto di iodio. È evidente, quindi, che i qualificati interventi di consulenza dei farmacisti ai cittadini, coadiuvati anche dall offerta gratuita di eventuale materiale divulgativo istituzionale, quali depliant, brochure ed affissione di poster, oltre che dalla rispettosa osservanza della legislazione in merito alla vendita del sale iodato, potranno risultare estremamente utili alla promozione della iodoprofilassi in Italia, come pure per altre future campagne nazionali di prevenzione. A tal fine la rete dei SIAN (Sianet) si potrà attivare perché in ogni Regione italiana si possa interloquire in tempo reale per la promozione della iodoprofilassi tra il referente SIAN dedicato e i farmacisti di tutte le farmacie e parafarmacie che intendono aderire alla campagna in gestione integrata. u Bibliografia 1. Bonofiglio D., Catalano S., Perri A. et al., Beneficial effects of iodized salt prophylaxis on thyroid volume in an iodine deficient area of southern Italy. Clin Endocrinol 2009, 71: Delange F. Iodine requirements during pregnancy, lactation and the neonatal period and indicators of optimal iodine nutrition. Public Health Nutr 2007, 10 (12A): Azizi F., Smith P., Breastfeeding and maternal and infant iodine nutrition. Clin Endocrinol 2009, 70: WHO European Action Plan for food and nutrition policy n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

59 la nutraceutica 57 Appetito e senso di sazietà In questo approfondimento il prof. Matteo Micucci, esperto in nutraceutica, prende in considerazione alcuni rimedi vegetali utili al controllo dell appetito e capaci di indurre il senso di sazietà. Quali sono i più comuni, come agiscono sul nostro metabolismo e perché sono, da moltissimi anni, largamente utilizzati dalla medicina tradizionale cinese? I rimedi vegetali sono stati utilizzati per moltissimi anni, nella medicina tradizionale cinese, per il trattamento di numerosi disturbi. Anche nel contesto delle malattie metaboliche, è stato possibile individuare estratti vegetali e miscele di estratti considerati utili nella regolazione del metabolismo. In modelli sperimentali animali, è stato possibile dimostrare gli effetti antiobesogenici e antidiabetici di piante e funghi medicinali. Soppressione dell appettito Il senso di appetito e di sazietà sono regolati da interazioni complesse tra intestino, cervello e tessuto adiposo 1. La grelina è un ormone rilasciato dal tratto gastrointestinale, quando lo stomaco è vuoto, ed induce la fame agendo sull ipotalamo 2. La presenza di cibo nel tratto gastrointestinale attiva le vie afferenti del nervo vago, portando ad inibizione del centro cerebrale della fame 2. L assunzione di cibo induce il rilascio di colecistochinina da parte delle cellule epiteliali intestinali, che inibisce l attività del neuropeptide Y, nell ipotalamo 3. La leptina è un ormone che induce Matteo Micucci Dottore di Ricerca Europeo in Scienze Farmaceutiche Dip. Farmacia e Biotecnologie, Laboratorio Biofarmaceutico e Nutraceutico Università di Bologna PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

60 58 la nutraceutica sazietà, rilasciato dagli adipociti su stimolazione insulinica 1-3. La leptina inibisce l attività del neuropeptide Y, e l effetto stimolatorio sulla fame dell anandamide 1-3. Anche la serotonina, la noradrenalina, la dopamina e gli endocannabinoidi regolano il senso di appetito e di sazietà 1-3. Il celastrolo (Fig. 1) è un triterpene pentaciclico individuato nelle radici di Tripterygium wil- Figura 1 fordii Hook.f 4. Questo triterpene, in topi stabulati con una dieta ad alto contenuto di grassi, somministrato alla dose giornaliera di 10 mg/kg, per 3 settimane, ha determinato una riduzione del peso corporeo del 45%. Tale effetto è imputabile, principalmente, ad un aumento della sensibilità alla leptina 4. Inoltre, il celastrolo determina una riduzione dello stress del reticolo endoplasmatico ed attiva il signalling del recettore della leptina nell ipotalamo, determinando un miglioramento della sensibilità alla leptina 4. Nel medesimo lavoro, è stato osservato che il celastrolo aumenta la tolleranza al glucosio nei topi stabulati con dieta ad alto contenuto di grassi 4. Una pianta medicinale che svolge un azione inibitoria nei confronti del senso di fame è il fieno greco (Trigonella foenum-graecum L.). I principali phytochemicals presenti nei fitocomplessi utilizzati in clinica sono costituiti da trigonellina, alcaloide piridinico, da saponine quali la protodioscina, la dioscina, e la diosgenina (Fig. 2) e fibre 5. È stato dimostrato che la somministrazione di una tisana di fieno greco a soggetti coreani, di genere femminile, in sovrappeso, prima dei pasti, riduce il senso di fame ed il consumo di cibo 6. Nello studio clinico di Mathern J.R. e colleghi 7 è stato dimostrato che la somministrazione giornaliera di 8 grammi di fibre di fieno greco a soggetti obesi, a colazione, aumenta il senso di sazietà, e riduce l assunzione di cibo. Le membrane delle piante verdi e i tilacoidi riducono il senso di fame ed il desiderio di cibi gustosi, oltre a determinare perdita di peso Anche la capsaicina ha mostrato di possedere effetti antiobesogenici ed inibitori nei confronti del senso di fame in donne in sovrappeso 8,9. Tali effetti sono correlati con un alterazione della secrezione degli ormoni che regolano l appetito quali la grelina, la colecistochinina, ed il glucagon-like peptide-1 (GLP-1), nei roditori, nei maiali e negli esseri umani 10,11. Stenblom E.L. e colleghi 12 hanno dimostrato che il trattamento di donne in sovrappeso, con un estratto di spinacio ricco di tilacoidi, somministrato ad una dose corrispondente a 5 grammi giornalieri di tilacoidi, ha ri- Figura 2 Figura 3 n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

61 la nutraceutica 59 dotto il senso di fame, ha aumentato la sazietà, ha determinato un decremento del desiderio di cibi gustosi. Vari studi clinici hanno confermato tali azioni 13,14. Anche le fibre del lino (Linum usitatissimum L.) sono ampiamente utilizzate nella regolazione del metabolismo e per inibire il senso di fame. Ibrügger S. e colleghi 15 hanno dimostrato che la somministrazione di 2,5 grammi/die di fibre di lino inibisce significativamente l appetito e riduce l assunzione di cibo. Risultati analoghi sono stati ottenuti nello studio clinico condotto da Kristensen M. e colleghi 16. Anche la capsaicina ha mostrato di possedere effetti antiobesogenici ed inibitori nei confronti del senso di fame. Per l appunto la somministrazione di 900 mg di un estratto di Capsicum annuum L., titolato allo 0.25% in capsaicina, riduce il senso di fame, l assunzione di cibo e di grassi 17. Molteplici estratti vegetali e phytochemicals inibiscono la differenziazione e la proliferazione dei preadipociti, ed inducono l apoptosi di adipociti maturi. L epigallocatechina gallato (EGCG) (Fig. 3), estratta dal tè verde, riduce la vitalità dei preadipociti in modo dose e concentrazione-dipendente 18. Inoltre, il resveratrolo e l EGCG sono in grado di indurre apoptosi negli adipociti maturi Altri phytochemicals in grado di indurre apoptosi in adipociti maturi sono la genisteina 22,23 (un isoflavone prevalentemente presente nella soia), la glicirrizina 24 (un componente della liquerizia), la capsaicina 25 (presente nel peperoncino), la quercetina 20. Il resveratrolo e la quercetina inibiscono, inoltre, l espressione del PPAR-ϒ, che è il fattore di trascrizione responsabile dell attivazione della differenziazione delle cellule staminali mesenchimali in adipociti 26. Llaneza P. e colleghi 27 hanno dimostrato che la somministrazione di un estratto di soia ricco di isoflavoni, unita ad una dieta specifica e all esercizio fisico, ha prodotto effetti benefici sui livelli di leptina, adiponectina e TNF-α in soggetti obesi di genere femminile. Anche il ginseng possiede potenziali effetti antiobesogenici. La somministrazione di radici di ginseng a topi stabulati con dieta ad alto contenuto di grassi, alla dose giornaliera di 500 mg/kg, per 8 settimane, ha ridotto del 62% la dimensione degli adipociti di tessuto adiposo bianco 28. u Bibliografia 1. Ahima R.S. & Antwi D.A., Brain regulation of appetite and satiety. Endocrinol. Metab. Clin. North Am., 2008, 37, Field B.C., Chaudhri O.B. & Bloom PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

62 60 la nutraceutica S.R., Bowels control brain: gut hormones and obesity. Nat. Rev. Endocrinol., 2010, 6, Rui L., Brain regulation of energy balance and body weight. Rev. Endocr. Metab. Disord., 2013, 14, Liu J., Lee J., Salazar Hernandez M.A., Mazitschek R. & Ozcan U. Treatment of obesity with celastrol. Cell, 2015, 161, Taketani K., Hoshino S., Uemura T., Goto T., Takahashi N., Tsuge N., Kawada T., An Efficient Purification Method for Quantitative Determinations of Protodioscin, Dioscin and Diosgenin in Plasma of Fenugreek-Fed Mice, J Nutr Sci Vitaminol (Tokyo), 2015; 61(6): Bae J., Kim J., Choue R., Lim H., Fennel (Foeniculum vulgare) and Fenugreek (Trigonella foenum-graecum) Tea Drinking Suppresses Subjective Short-term Appetite in Overweight Women, Clin Nutr Res., 2015; 4(3): Mathern J.R., Raatz S.K., Thomas W., Slavin J.L., Effect of fenugreek fiber on satiety, blood glucose and insulin response and energy intake in obese subjects, Phytother Res. 2009; 23(11): Montelius C., Erlandsson D., Vitija E., Stenblom E.L., Egecioglu E., Erlanson-Albertsson C., Body weight loss, reduced urge for palatable food and increased release of GLP-1 through daily supplementation with green-plant membranes for three months in overweight women. Appetite, 2014, 81, Stenblom E.L., Montelius C., Östbring K., Håkansson M., Nilsson S., Rehfeld J.F., Erlanson-Albertsson C., Supplementation by thylakoids to a high carbohydrate meal decreases feelings of hunger, elevates CCK levels and prevents postprandial hypoglycaemia in overweight women. Appetite, 2013, 68, Montelius C., Osman N., Weström B., Ahrné S., Molin G., Albertsson,P.-Å., Erlanson-Albertsson C., Feeding spinach thylakoids to rats modulates the gut microbiota, decreases food intake and affects the insulin response. Journal of Nutritional Science, 2013, 2, e Montelius C., Szwiec K., Kardas M., Lozinska L., Erlanson-Albertsson C., Pierzynowski S., Rehfeld J.F., Weström B., Dietary thylakoids suppress blood glucose and modulate appetite-regulating hormones in pigs exposed to oral glucose tolerance test, Clinical Nutrition (Edinburgh, Scotland), 2013, 33(6), Stenblom E.L., Egecioglu E., Landin-Olsson M., Erlanson-Albertsson C., Consumption of thylakoid-rich spinach extract reduces hunger, increases satiety and reduces cravings for palatable food in overweight women, Clin Nutr. 2014; 33(6): Rebello C.J., Chu J., Beyl R., Edwall D., Erlanson-Albertsson C., Greenway F.L., Acute Effects of a Spinach Extract Rich in Thylakoids on Satiety: A Randomized Controlled Crossover Trial, J Am Coll Nutr., 2015; 34(6): Köhnke R., Lindbo A., Larsson T., Lindqvist A., Rayner M., Emek S.C., Albertsson P.A., Rehfeld J.F., Landin-Olsson M., Erlanson-Albertsson C., Thylakoids promote release of the satiety hormone cholecystokinin while reducing insulin in healthy humans, Scand J Gastroenterol., 2009; 44(6): Ibrügger S., Kristensen M., Mikkelsen M.S., Astrup A., Flaxseed dietary fiber supplements for suppression of appetite and food intake, Appetite, 2012; 58(2): Kristensen M., Savorani F., Christensen S., Engelsen S.B., Bügel S., Toubro S., Tetens I., Astrup A., Flaxseed dietary fibers suppress postprandial lipemia and appetite sensation in young men, Nutr Metab Cardiovasc Dis., 2013; 23(2): Westerterp-Plantenga M.S., Smeets A., Lejeune M.P., Sensory and gastrointestinal satiety effects of capsaicin on food intake, Int J Obes (Lond). 2005; 29(6): Moon H.S. et al., Inhibitory effect of ( )-epigallocatechin 3 gallate on lipid accumulation of 3T3 L1 cells. Obesity (Silver Spring), 2007, 15, Lin J., Della-Fera M.A. & Baile C.A., Green tea polyphenol epigallocatechin gallate inhibits adipogenesis and induces apoptosis in 3T3 L1 adipocytes. Obes. Res., 2005, 13, Yang J.Y. et al., Enhanced inhibition of adipogenesis and induction of apoptosis in 3T3 L1 adipocytes with combinations of resveratrol and quercetin. Life Sci., 2008, 82, Rayalam S., Yang J.Y., Ambati S., Della-Fera M.A. & Baile C.A. Resveratrol induces apoptosis and inhibits adipogenesis in 3T3 L1 adipocytes. Phytother. Res., 2008, 22, Penza M. et al., Genistein affects adipose tissue deposition in a dose-dependent and gender-specific manner. Endocrinology, 2006, 147, Park H.J. et al., Genistein inhibits differentiation of primary human adipocytes. J. Nutr. Biochem., 2009, 20, Zhang W.L., Zhu L. & Jiang J.G., Active ingredients from natural botanicals in the treatment of obesity. Obes. Rev., 2014, 15, Hsu C.L. & Yen G.C., Effects of capsaicin on induction of apoptosis and inhibition of adipogenesis in 3T3 L1 cells. J. Agric. Food Chem., 2007, 55, Siersbæk R., Nielsen R. & Mandrup S., PPARγ in adipocyte differentiation and metabolism novel insights from genome-wide studies. FEBS Lett., 2010, 584, Llaneza P., González C., Fernandez-Iñarrea J., Alonso A., Diaz F., Arnott I., Ferrer-Barriendos J., Soy isoflavones, diet and physical exercise modify serum cytokines in healthy obese postmenopausal women, Phytomedicine. 2011; 18(4): Yun S.N., Moon S.J., Ko S.K., Im B.O. & Chung S.H., Wild ginseng prevents the onset of highfat diet induced hyperglycemia and obesity in ICR mice, Arch. Pharm. Res., 2004, 27, n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

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64 62 nutrizione e sport Le proteine quante e quali? In questo nuovo appuntamento il dott. Emanuele Veronese, il nostro esperto di nutrizione e sport, si concentra su un argomento complesso: le proteine. Cosa sono, a cosa servono e qual è il modo più corretto di utilizzarle per sfruttare a pieno (ed in modo sicuro) le loro potenzialità? Emanuele Veronese Farmacista specializzato in nutrizione sportiva - Parafarmacia Mens sana in corpore sano, Camponogara (VE) Oggi vorrei parlare di un argomento molto richiesto specialmente dagli sportivi e da coloro che vanno in palestra o praticano attività sportiva, ma anche molto complesso e spinoso da trattare: le proteine. Spesso in parafarmacia mi capita di ricevere la visita di moltissimi adolescenti che, su consiglio dei loro amici o dei personal trainer, chiedono di acquistare delle proteine. Cosa sono le proteine? Le proteine sono dei macronutrienti molto utili al mantenimento del corretto funzionamento del nostro organismo. Le proteine servono alla produzione di energia, per la contrazione muscolare, per formare molecole base come anticorpi, ormoni ed enzimi, per il trasporto di ossigeno e grassi, per il corretto trofismo muscolare e per la riparazione dei danni a seguito di un allenamento o di uno sforzo. Ma quante proteine occorre assumere durante la giornata? Prima di tutto vorrei sottolineare che, a livello legislativo, gli unici che possono consigliare un integrazione di proteine sono gli operatori sanitari: n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

65 nutrizione e sport 63 medici, biologi nutrizionisti e farmacisti. Altri operatori non hanno le competenze per un consiglio corretto di tale integrazione. Quando un atleta, o presunto tale, si reca in parafarmacia per acquistare proteine e gli domando la ragione dell acquisto mi risponde quasi sempre che desidera aumentare la massa muscolare o avere un fisico più definito. A questi ragazzi dico sempre di stare molto attenti perché l integrazione di proteine, così come la nutrizione, va adattata al singolo individuo. Questi macronutrienti che sono alla base della nostra alimentazione sono molto utili, ma se eccediamo sopra i limiti indicati dall Organizzazione Mondiale della Sanità possiamo andare incontro a danni importanti, e spesso permanenti, per il nostro organismo. Spesso si commette l errore di apportare un integrazione di proteine senza tener conto di quelle ingerite con la dieta. Capita di frequente di vedere un fanatico della palestra che, dietro il consiglio del suo personal trainer, mangia una quantità spropositata di uova e di petto di pollo assumendo anche integratori di proteine: queste persone si ritrovano in poco tempo con disturbi importanti e, molto più sovente, con valori ematici fuori dalla norma. Io personalmente, da farmacista appassionato di sport, seguo le indicazioni dell ISSN (International Society Sport Nutrition). Questa società scientifica indica che la persona sana sedentaria ha bisogno di un quantitativo totale di proteine giornaliere pari a 0,8-1 grammi per kg di peso corporeo. I valori crescono al variare dell attività fisica e in base al tipo di attività (un giocatore di rugby sicuramente avrà bisogno di un dosaggio proteico superiore a quello di un maratoneta) e al variare dell età dell individuo. Le recenti linee guida spingono l anziano a un consumo bilanciato, ma elevato, di proteine per prevenire la sarcopenia (perdita di forza che sopraggiunge con l avanzare dell età). Bisogna però considerare altre problematiche. Se mangio 100 grammi di petto di pollo avrò introdotto 100 grammi di proteine? La risposta è: no. Dobbiamo tenere presente quante proteine contiene ogni singolo alimento. Ma non finisce qui: chi consiglia un integrazione proteica deve tenere sempre conto dello stato di salute generale dell individuo e dei farmaci che utilizza e adattare la somministrazione in base a questi parametri e a molti altri. Quindi c è sempre bisogno di un professionista che, oltre a valutare lo stato di salute dell individuo, consideri anche la conformazione corporea dello stesso prima di calcolare l introito proteico utile. Una persona con problemi di obesità avrà bisogno sicuramente di un introito proteico differente rispetto ad un individuo normopeso o ad una Chi consiglia un integrazione proteica deve tenere sempre conto dello stato di salute generale dell individuo e dei farmaci che utilizza per adattare la somministrazione in base a questi parametri e a molti altri persona sottopeso. Quali proteine utilizzare? Per rispondere correttamente a questa domanda si entra in un mondo di teorie, dibattiti e ipotesi differenti. Le proteine possono essere di origine animale e vegetale e sappiamo ormai da decenni che le proteine a più alto valore biologico sono quelle di origine animale. Negli ultimi anni, però, moltissime persone hanno scelto di intraprendere una dieta vegetariana o addirittura vegana. In questo tipo di alimentazione si introducono delle proteine di origine vegetale, come i legumi. PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

66 64 nutrizione e sport I legumi, in realtà, hanno una grossa percentuale di carboidrati e una minore concentrazione proteica rispetto alle carni. Dobbiamo poi tenere presente che le carenze in merito al valore biologico delle proteine vegetali possono essere compensate, per esempio, assumendole insieme ai cereali integrali in modo da assumere gli amminoacidi mancanti; non è comunque come mangiare della carne, del latte o delle uova. Dunque, al di là di quante proteine vegetali introdurre nella dieta, se volessimo essere precisi sull efficacia dell apporto proteico si dovrebbero sempre inserire anche delle proteine animali o di origine animale (latte, uova ). Non a caso l uomo dell età della pietra era prima un cacciatore poi, evolvendosi, è diventato un coltivatore di ortaggi. In moltissimi casi non è sufficiente una corretta analisi della composizione corporea per consigliare il corretto dosaggio di proteine, ma occorre collaborare con il medico che darà la sua opinione sulla corretta funzionalità epatica e renale per valutare il giusto dosaggio proteico, sia nel soggetto sano che nel soggetto patologico. Nel caso il soggetto sano voglia avere una nozione generale su quante e quali proteine assumere, il farmacista è il primo professionista al quale rivolgersi e deve essere in grado di consigliare il giusto dosaggio da assumere con l alimentazione e l eventuale integrazione. Avete quindi compreso come non sia semplice dare consigli in merito all assunzione di proteine e il mio personale invito è di affidarsi sempre a professionisti seri e certificati. Buon allenamento a tutti! Riferimenti bibliografici Essential of sports nutrition and supplements. Humana press, 2008, Dietary protein for athletes: From requirements to optium adaptation (Stuart M., Philips G., Luc J.C., Yan Loon). u n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

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68 66 salute e benessere Integratori, benessere in pillole Sempre più utilizzati nel nostro Paese, gli integratori stanno divenendo una componente fondamentale delle nostre abitudini quotidiane. Ma cosa sono e perché il loro mercato vive una crescita costante? Entriamo nel dettaglio di un utilizzo che spesso va al di là di una semplice risposta alle sbagliate abitudini alimentari. Filippo Boschetti Strategy & Innovation, Consumer Health Italy, QuintilesIMS Italy Negli ultimi decenni gli italiani hanno dimostrato di essere sempre più attenti alla salute e alla prevenzione in generale, e più consapevoli di come alcuni minerali, vitamine e sostanze naturali facciano bene all organismo. Questa tendenza spiega, in parte, il fenomeno che vede nel nostro Paese, ma anche più in generale nei Paesi occidentali, l introduzione degli integratori alimentari come parte, integrante appunto, delle proprie scelte di vita. Dall alga all aloe, dal mirtillo alla caffeina fino ai preparati tipici della medicina tradizionale orientale, il mercato degli integratori oggi conta un universo ricco di sostanze che possono essere impiegate per i disturbi più eterogenei dall insonnia alla depressione, dalle emorroidi ai disturbi della menopausa e che coinvolgono tutte le parti del corpo (occhi, orecchie, bocca, gambe, stomaco, capelli, articolazioni). Questa ricca lista di sostanze è divisibile in classi, in grado di facilitare eventuali analisi e valutazioni sulle tendenze del mercato. Come funziona in Italia? I prodotti distribuiti in farmacia a scopo terapeutico o n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

69 salute e benessere 67 di prevenzione sono classificati sulla base di parametri come la modalità di registrazione o immissione in commercio o la classificazione NEC (Non Ethical Classification). I prodotti con finalità non terapeutiche, come gli integratori, vengono immessi in commercio previa notifica al Ministero della Salute e inclusi in un Registro che il Ministero aggiorna periodicamente, sono costantemente monitorati e possono essere commercializzati solo da una lista selezionata di produttori autorizzati. Nel nostro Paese quello degli integratori è un mercato maturo che cresce in modo costante e più veloce rispetto alle altre nicchie del comparto Consumer Health: parliamo della spesa pro-capite media più elevata tra i Paesi europei. Dal 2009 il fatturato complessivo è raddoppiato, raggiungendo i 3 miliardi di euro nel 2016 (senza contare i prodotti distribuiti tramite commercio al dettaglio su larga scala e e-commerce), mentre in termini di volumi sono 230 i milioni di confezioni raggiunte. L integratore alimentare si posiziona in una fascia di prezzo medio-alta: costa in media 15 euro contro i 10 del parafarmaceutico o dei prodotti di igiene ed i 9 dell autocura, ma nonostante ciò le vendite non hanno subito una battuta d arresto. A farla da padroni sono i probiotici e gli integratori minerali e vitaminici, seguiti dai prodotti per l apparato circolatorio, (soprattutto quelli per il colesterolo) e del segmento urologia/ginecologia. Fra le prime dieci classi di prodotti (che coprono il 90% di consumi e fatturati) nel 2016 hanno registrato una buona performance anche le soluzioni contro le malattie respiratorie, In questo contesto risulta strategico il ruolo dei professionisti della salute: i farmacisti come interlocutori per chi è in cerca di consigli nutrizionali e i medici per l approccio terapeutico gli analgesici e i prodotti per favorire il sonno e combattere l ansia. Ad uno sguardo complessivo quello che influenza maggiormente le prestazioni dei prodotti, e di conseguenza il mercato, è l innovazione: non solo in composizioni e formulazioni, sapori e packaging ma anche in pubblicità e passaparola. Tutto contribuisce ad attirare l interesse dei consumatori e a favorire la crescita del mercato. In questo contesto risulta strategico il ruolo dei professionisti della salute: dai farmacisti che raccomandano il food supplement per chi è in cerca di consigli nutrizionali, ai medici che li consigliano nell approccio terapeutico per problematiche specifiche. Per quanto riguarda i medici che consigliano l integratore si spazia dai medici di famiglia (17,4% dei consigli) ai pediatri di base (17,2%) che prescrivono soprattutto prodotti relativi all apparato digerente e preparati per tosse e raffreddore, agli specialisti come ginecologi (16.4% del totale), oculisti (12.2%) e ortopedici (12%). Quali sono i prodotti più prescritti? Vitamine e minerali (19%), prodotti per apparato digerente e intestino (14%), oftalmici (13%), urologici e per il sistema riproduttivo (12%), prodotti per tosse, raffreddore e apparato respiratorio (12%) e analgesici (10%). Insomma l integratore viene vissuto, molto più di altri prodotti healthcare, come contiguo al farmaco e le modalità di prescrizione hanno un peso fondamentale per incoraggiare la costanza in chi li assume. Fatte rare eccezioni, infatti, è solo la continuità nell assunzione che rende visibile gli effetti benefici dell integratore di turno. Per questo motivo risulta determinante l incisività e le modalità della prescrizione: la costanza della terapia alimenta il circolo virtuoso della fedeltà e del riacquisto. u PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

70 68 l omeopatia Lo stato di salute del mercato omeopatico Il 2016 è stato un anno nero per l omeopatia. In occasione della giornata mondiale, Omeoimprese diffonde i fatturati del settore italiano (che chiude con un preoccupante segno meno) e coglie l occasione per lanciare un appello: senza le risposte che da tempo stiamo attendendo da parte del Governo, il comparto rischia il tracollo. Giovanni Gorga Presidente Omeoimprese In occasione della Giornata dell Omeopatia Omeoimprese, l associazione che rappresenta le più importanti case produttrici e distributrici di farmaci omeopatici, diffonde i fatturati 2016 e lancia un appello: senza un dialogo con il Governo e il rinvio di alcune stringenti scadenze burocratiche, il comparto rischia il tracollo. (-4,8%) sia in termini di numero di pezzi venduti (-7,4%). Negli ultimi 12 mesi le aziende hanno bruciato quasi 15 milioni di euro, la prima e annunciata conseguenza della scadenza burocratica del 30 giugno 2017, termine ultimo per i produttori di farmaci per la consegna all Agenzia del Farmaco delle domande di rinnovo dell AIC relative ai prodotti già in commercio da 30 anni e più. Rispetto all anno 2015 spiega il presidente di Omeoimprese, Giovanni Gorga il mercato ha avuto un decremento sia in termini di fatturato Le aziende continua Gorga hanno cominciato a ritirare i prodotti per i quali non intendono rinnovare le autorizzazioni, una procedura one- n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

71 l omeopatia 69 rosa e complicata. Inoltre per ogni farmaco omeopatico in commercio, esattamente come accade per gli allopatici, dovrà essere versata una tariffa annuale. Si tratta quindi, al momento, di un calo fisiologico, legato ad una selezione dei prodotti, che nasconde però un problema più serio. Da un censimento interno ad Omeoimprese risulta che sono circa i medicinali attualmente in commercio. A seguito dei dossier di registrazione richiesti da AIFA ne resteranno sul mercato non più di 5.000/ Il motivo di questa drastica riduzione va ricercato, soprattutto per quanto concerne le piccole e medie aziende, in una motivazione di tipo economico. tutto quello che non sarà stato consegnato nei termini di legge sparirà dagli scaffali delle farmacie alla fine del Una vera ecatombe per il settore con la perdita di 70 milioni di euro, la chiusura delle attività italiane più piccole e lavoratori con un futuro a rischio. Una situazione che andrebbe a vantaggio solo delle multinazionali straniere dell omeopatia che distribuiscono in Italia e che sono dotate di altre risorse e mezzi. L omeopatia in numeri Sono 8 milioni gli italiani che usano l omeopatia almeno una volta all anno (dato EMG Acqua aprile 2016). Il 4,5% della popolazione si affida alle cure complementari con una frequenza quotidiana/settimanale e il 60,4% degli users di medicinali omeopatici sono donne per lo più di un età compresa tra i 35 e i 54 anni. Oltre la metà degli utilizzatori (53,7%) ha un istruzione superiore. Chi ricorre all omeopatia lo fa mediamente da 6,5 anni ed ha iniziato su consiglio del farmacista (22,6%), di parenti e amici (21,7%), del medico generico (15,3%), dello specialista (14,1%). Si curano soprattutto riniti, raffreddori, influenze (63,6%), dolori articolari o muscolari (30,4%), allergie e problemi all apparato respiratorio (21,8%). Un altro dato interessante è l utilizzo degli omeopatici in pediatria: un medico su tre li prescrive ai bimbi. La ricerca è stata condotta nel giugno 2016 fra i pediatri della FIMP (specialisti del SSN). u In questi mesi come Omeoimprese prosegue Gorga ci stiamo battendo per ottenere dal Ministero della Salute una proroga alla scadenza del prossimo 30 giugno. Non si tratta di una mancanza di responsabilità da parte del settore, ma una richiesta di ossigeno. Senza un rinvio, Bruciati 15 milioni di euro rispetto al 2015, senza un dialogo con il Governo perdite fino a 70 milioni e migliaia di posti di lavoro a rischio [Giovanni Gorga, presidente Omeoimprese] PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

72 70 la vetrina EthicSport Quanti sportivi entrano nella tua farmacia?! Sei capace di assistere chi fa sport e di trasformarlo in opportunità e guadagno? Non perdere altro tempo! Chiamaci con fiducia e ti assisteremo subito e gratis per permetterti di cogliere tutte le opportunità di crescita. Microflorana Da 40 anni una formulazione unica e brevettata. Microflorana -F, grazie alla sua formulazione unica e originale, rappresenta un vero e proprio concentrato di sostanze vegetali, vitamine, minerali e fermenti lattici non vitali. Il prodotto contiene sia un importante componente di lattobacilli acidofili, Lattobacilli helvetici, e bifidobatteri non vitali, sia diverse sostanze che aiutano a sostenere il sistema immunitario e favorire la corretta funzione intestinale. Acai-Rox Chiamata il super frutto del Brasile, la bacca di Açai (Euterpe oleracea Mart.) è il frutto di una palma brasiliana. Le bacche di Açai, di colore porpora scuro, hanno un azione antiossidante e sostengono il metabolismo dei lipidi e dei carboidrati. Sono inoltre una fonte naturale di antocianine, proantocianidine, polifenoli e altri flavonoidi (molecole antiossidanti tipiche della frutta di colore rosso scuro e blu). Le bacche inoltre contengono naturalmente acidi grassi omega 3 e omega 6 oltre alle vitamine A, C ed E. In 2 perle (modo d uso consigliato) Açai Rox contiene 50 mg di estratto (20:1) di bacche che equivalgono a 1000 mg di bacche polverizzate. A & D / 400 La coppia vincente per il tuo benessere. È un integratore alimentare che unisce sinergicamente due vitamine indispensabili per la salute di molte parti del nostro organismo, le vitamine A e D. Viene prodotto secondo elevati standard qualitativi. Psyllium base Integratore alimentare a base di fibra di Psyllium e sali minerali utile per regolarizzare le funzioni intestinali, svolgendo una naturale azione alcalinizzante del tratto digerente. Linea Depurerbe La depurazione periodica dell organismo è un abitudine salutare, non solo nei cambi di stagione. L accumulo di cibi, farmaci, radicali liberi può ridurre la capacità funzionale del nostro fegato, uno degli organi più importanti. Depurerbe, liquido ed in tavolette, contiene principi vegetali utili per favorire la fisiologica funzionalità epatica e per correggere le funzioni del fegato. Depurerbe unisce le proprietà depurative e drenanti del tarassaco, del cardo mariano e del carciofo per eliminare le tossine e i liquidi in eccesso, favorendo la normale funzionalità del fegato per il benessere generale di tutto l organismo. n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

73 la vetrina 71 Echinacea - Gola Spray Echinacea Gola Spray Orale contiene un estratto standardizzato di Echinacea Purpurea di pianta intera. Questa eccellente formula offre tutte le proprietà benefiche della pianta di Echinacea in uno spray che favorisce il benessere del cavo orale. Beauty 30cps BEAUTY è un integratore alimentare utile per contrastare l azione dannosa dei radicali liberi che si può manifestare con l invecchiamento precoce soprattutto a livello cutaneo. Fornisce all organismo tutti i nutrienti indispensabili per la cute: favorisce il trofismo del microcircolo, migliora idratazione e tono, contrasta la comparsa delle rughe e la perdita di elasticità e garantisce rinnovata luminosità. La gamma NutraLYO I prodotti della gamma NutraLYO sono studiati per soddisfare le esigenze nutrizionali delle diverse patologie. Gustosi, ad alto contenuto proteico e ad alta digeribilità, garantiscono in maniera pratica e sicura un apporto concreto al processo di guarigione. Prolactis Start Prolactis Start è concepito per la prima fase di ricolonizzazione intestinale al fine di ottenere un rapido riequilibrio della disbiosi. Principi attivi: Probiotici microincapsulati (Bifidobacterium breve BR03 e Lactobacillus Rhamnosus LR04) Vitamine del gruppo B (Vit. B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12) Armonia Retard Per agire sul sonno disturbato. Si caratterizza, infatti, per un rilascio controllato: dopo l assunzione circa un terzo viene rilasciato in pochi minuti e la restante parte in maniera controllata lungo il corso della notte. Si consiglia Armonia Retard nel caso di risvegli notturni, per facilitare il riaddormentamento. Linea Dolcemiele I bagnodoccia e crema corpo Dolcemiele sono: Ecobiocertificati ICEA; Privi di Oli minerali, parabeni, paraffina liquida; Nichel, Cromo e Cobalto tested; Dermatologicamente testati; Formulati con Miele Italiano Millefiori di esclusiva derivazione biologica certificata, dotato di una naturale azione idratante ed emolliente. I Bagnodoccia inoltre sono: Privi di SLS e SLES ma arricchiti di tensioattivi di derivazione naturale ad elevata compatibilità cutanea. PARAFARMACIA n 6 mag/giu 2017

74 comitato consultivo Davide Gullotta, presidente FNPI Matteo Branca, vicepresidente FNPI Paolo Novelli, farmacista Emanuele Veronese, farmacista specializzato in nutrizione sportiva - Parafarmacia Mens Sana in corpore sano, Camponogara (VE) Federica Mastronardo, biologa nutrizionista - presidente ASPENI Elham Allameh, referente regionale FNPI, Valle d Aosta Alessandro Saitta, referente regionale FNPI, Veneto Paola Romano di Peppe, referente regionale FNPI, Toscana Giuseppina Pierotti, referente regionale FNPI, Toscana Michela Monti, referente regionale FNPI, Emilia-Romagna Emanuela Lodi, referente regionale FNPI, Lazio Adriana Berti, referente regionale FNPI, Lazio Raffaella Di Lisa, referente regionale FNPI, Abruzzo Sergio Milo, referente regionale FNPI, Molise Federica Giuzio, referente regionale FNPI, Basilicata Fabio Sirsi, referente regionale FNPI, Puglia Salvatore Tondo, referente regionale FNPI, Campania Francesco Provenzano, referente regionale FNPI, Calabria Sebastiano Limma, referente regionale FNPI, Sicilia Antonella Sini, referente regionale FNPI, Sardegna Francesco Maria D Amore, presidente AFEN Susanna Motta, segreteria SIFAP Domenica Nicoloso, farmacista Elisabetta Miraldi, docente di Botanica Farmaceutica, Università degli Studi di Siena indice inserzionisti ABBÉ ROLAND p. 11 ALBO LAND CORMAN III cop. I cop. CORMAN p DIEPHARMEX p. 2 FARMALABOR p FARMODERM p. 37 FASTER IV cop. METAGENICS p. 61 PHYTOGARDA p. 4 SPECCHIASOL II cop. SPECIALI PARAFARMACIA p. 29 VISISLIM p. 55 ABBONAMENTI p. 65 per collaborare La collaborazione è sempre gradita, ma deve rispettare alcune caratteristiche tecniche. Articoli I testi devono essere originali, liberi da diritti d autore verso terzi e non sottoposti ad altre pubblicazioni. La decisione sull eventuale pubblicazione è ad esclusiva discrezione della Redazione. I testi devono pervenire in formato elettronico in qualsiasi forma di Word Processing e non devono superare le battute (spazi inclusi). Grafici, loghi e immagini a corredo devono pervenire in redazione in f.to jpg, tiff, pdf o eps con risoluzione minima di 300 dpi. Testi e immagini devono essere inviati a: redazione@edisef.it oppure visti in originale a: EDISEF - Piazza Pio XI, ROMA Parafarmacia - Anno II N. 6 - mag/giu 2017 Direttore Responsabile Maria Giulia Mazzoni Collaboratori Alberto Blasi, Patrizia Grassini Grafica e Impaginazione Giulia Pissagroia Redazione Sara Tonarelli, Oriana Mazzini Gestione e Servizi Marco Bompiani Commerciale Massimiliano Genna ROC Registro Operatori di Comunicazione n Pubblicazione trimestrale Registrazione Tribunale n. 29 del Edisef Roma Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale 70% Roma Aut C/RM/09/2016 Euro 10,00 Abbonamento annuale 2017 (bimestrale) Euro 64,00 - cartaceo Euro 42,00 - digitale BONIFICO BANCARIO Banca Popolare di Sondrio Ag. 34 Via Gregorio VII, ROMA IBAN: IT25 P X40 Siti internet Redazione e Abbonamenti Piazza Pio XI, Roma Tel Fax Abbonamenti redazione@edisef.it Finito di stampare nel mese di Aprile 2017 presso: Consorzio AGE - Arti Grafiche Europa Via Vaccareccia, n Pomezia (RM) n 6 mag/giu 2017 PARAFARMACIA

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