Tramonto della aristocrazia. Progressivo stabilizzarsi della borghesia

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1 IL SETTECENTO

2 Tramonto della aristocrazia Progressivo stabilizzarsi della borghesia

3 - Distacco e ALLONTANAMENTO dal 600 culto dell effimero e del presente linguaggio estremamente metaforico e fiorito - RECUPERO del passato (città sepolte Poetica Aristotele) - assimilazione critica della CULTURA EUROPEA (specialmente la francese), confrontandosi tuttavia con una specificità del mondo teatrale ce, diversamente dagli altri campi del sapere, aveva una STRUTTURA PRODUTTIVA ESTREMAMENTE CODIFICATA - divario tra PRASSI / TEORIA Es. Comici escludevano la DECLAMAZIONE POETICA dal loro bagaglio tecnico Intellettuali abolivano l uso del dialetto *

4 primi del secolo - Fondazione Accademia dell Arcadia (formazione nuove forme tragiche), che vede la realtà spettacolo come un insieme di carenze e difetti - nasce la storia del teatro come storia dei generi drammatici - perdita interesse conservazione documenti legati allo spettacolo - ripresa della Poetica di Aristotele *

5 metà secolo - riflessione più articolata che postula PRINCIPI LEGATI ALL ESPERIENZA - omaggio ai drammaturghi di mestiere come Goldoni, Gozzi, Chiari, Metastasio - rinnovo degli studi anche grazie alle manifestazioni della drammaturgia professionale - tuttavia sembra che la riforma si sia fermata ai testi *

6 Dai 70 fino a fine secolo: - il teatro non è più un LUOGO NEUTRO ma il centro in cui CELEBRARE E FORMARE CULTURALMENTE LA COMUNITÀ (punti di vista architettonico e dell organizzazione teatrale)

7 LO SPAZIO Evoluzione della scena prospettica: variazioni nella continuità

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14 INIZIO 700 DIFFUSIONE PRATICHE SCENICHE ITALIANE IN TUTTA EUROPA ESIGENZE GUSTO BAROCCO - IMPOSTO DA FINE 500 IN POI (tra i più noti scenografi: i Bibiena, Filippo Juvarra, Giovan Battista Piranesi) - Scena prospettica (quinte piatte, fondali, arie, macchine...) - scena ad angolo - più di un punto di fuga - illusione di maestosità attraverso la rappresentazione di edifici che travalicano le dimensioni del boccascena (molto superiore a prospettiva ad asse centrale) - illusione di diversi piani con scalinate e palazzi sovrapposti, (quasi mai realmente praticabili, per lo più dipinti, come da convenzione) - predilezione per linee curve, ornamenti complessi

15 METÀ 700 VARIAZIONI CHE CORRISPONDONO ANCHE AI CAMBIAMENTI SUGLI ALTRI FRONTI: - affermazione Opera buffa (e riforma goldoniana dall altra parte) ambienti domestici e rustici (vedi teatro La Scala tra fine 700 e inizi 800 scene parapettate con soffitto a vista) - scoperta Pompei e Ercolano gusto delle rovine classiche in deterioramento

16 FINE nel disegno scenografico TONALITA PSICOLOGICHE E AMBIENTALI (chiaroscuro) - luoghi idealizzati, dunque riutilizzabili - insofferenza teorie classiciste (prende piede razionalismo e illuminismo)

17 Il teatro imperiale di Vienna (1690 c.ca) progettato da Lodovico Burnacini

18 Bozzetto scenico di F. da Bibiena

19 Bozzetti scenici di Giuseppe da Bibiena

20 Il secolo della riforma

21 In Italia la produzione drammatica influenza minore eccezione libretti di opera lirica (Metastasio e Apostolo Zeno)

22 Per una riforma della tragedia Pier Jacopo Martello Ifigenia in Tauride 1709 Rachele Scipione Maffei Merope Tragedia, italiana, in versi Valori della borghesia italiana del tempo Sentimenti

23 VITTORIO ALFIERI ( ) 6 commedie, 21 tragedie Endecasillabi sciolti - Eliminare tutto il non necessario (contrapposto al gusto dell epoca, dove prevalevano intrecci complessi e avventurosi) - Vicende bibliche

24 commedia all improvviso commedia premeditata

25 Commedia declino commedia dell arte Ariosto La Scolastica di Ariosto un fiasco Successi intensi ma effimeri per: Pietro Chiari ( ) c. sentimentali e romanzesche contro il realismo di Goldoni Carlo Gozzi ( ) conservatore, contrario alle grossolane vicende 10 fiabe teatrali Scene pompose, colpi di scena e tono comicogrottesco, storie immaginifiche di amore e magia, uso delle maschere della Commedia dell Arte Carlo Goldoni ( ) Riforma

26 Carlo Goldoni ( ) Studi d avvocatura che presto abbandona Scrive SCENARI e TESTI TEATRALI per le compagnie di professione RIFORMA TEATRALE (non rivoluzione!) ILLUMINISMO POPOLARE Critica al dogmatismo e astrattismo culturale Elogio valori borghesi (tradizione mercantile veneziana) Tensione alla felicità per ogni ceto Scrittura fedele al reale Innovazione e tradizione Indagine sulle figure femminili economizzazione dell amore Ambiguità dei personaggi - Mirandolina media tra impulso amoroso e calcolo sociale

27 APPRENDISTATO S. SAMUELE Poeta di compagnia dove capocomico è Imer, i due libri sui quali ho meditato sono il - Teatro (fabbrica di sogni in cui attori e spettatori condividono un esperienza) - e il Mondo (esperienza concreta)

28 COMMEDIA DI CARATTERE E ANNI AL S. ANGELO capocomico è Madebach svolta per la riforma. Commedia di carattere / commedia delle maschere centralità del testo interamente e meticolosamente scritto/personaggi ormai stereotipati (nel 50 riuscì a scrivere 10 delle sue migliori commedie) - commedia manifesto: Il Teatro Comico (1950)

29 COMMEDIA DI AMBIENTE E ANNI AL S. LUCA. LA MATURITA fratelli Vendramin riforma attuata periodo non particolarmente felice crisi società idealismo del popolo protagonista è il ceto sociale, che si incarna in quel dato contesto) Dialetto rapporto molto stretto tra carattere dei personaggi e ambiente Spunti critici verso borghesia mercantile e aristocrazia, uno degli esempi più felici è Il Campiello (56) ritratto della vivacità pulsante di personaggi popolari ingaggiando una lotta sullo stesso campo di Pietro Chiari, utilizzando un soggetto esotico e fantasioso tuttavia, viene meno al principio del realismo

30 STAGIONE PARIGINA ALLA COMEDIE ITALIENNE congedo da Venezia: Una delle ultime sere di Carnevale, 1761, sottile vena malinconica nonostante la vivacità auspica ritorno (che non avverrà) 1761 invitato alla Comédie Italienne (anche in seguito a delusione per i successi di Gozzi) Periodo di grandi compromessi rispetto il gusto tradizionale e classicista del pubblico francese autobiografia pubblicazione di tutte le sue 200 opere teatrali, suddivise in: - commedie romanzesche - commedie a intreccio (ispirate a Plauto e Terenzio) - commedie esotiche - commedie storiche - commedie d amore e di carattere (esprimono appieno la sua visione del teatro, rappresentando un ambiente geografico e sociale ben preciso)

31 UNA RIFORMA LAMPO Nuovo modello drammaturgico che sostituisse i meccanismi logori e invariati della Commedia dell Arte e del melodramma divismo attori, intrecci esili e inverosimili, ripetitività estenuante delle situazioni stereotipia delle maschere Riportasse i problemi della contemporaneità all interno del teatro

32 Riformare che cosa? - Decadenza della Commedia dell Arte (Pier Jacopo Martello, Lettera, premessa a Che bei pazzi! 1723) - Decadenza della recitazione e del pubblico - Metodo misto : bilinguismo scenico (Riccoboni, 1738) Riformare come? - Definire le regole che stabilizzino in qualche modo il rapporto attore testo scena - Centralità del testo - - mettere da parte le maschere e la commedia all improvviso - Maggiore naturalezza recitativa - Partire dalla tragedia (rappresentare forme perfettamente esemplari)

33 QUALI CONTENUTI? Specchio borghesia Bisogno di AUTORAPPRESENTAZIONE QUALE FORMA? La misura è la MEDIETA

34 IL GENERE MEDIO Commedia seria Tragedia domestica Dramma

35 REALISMO guarda a ogni classe sociale la realtà presentata in tutte le sue problematiche (vizi e debolezze della borghesia veneziana) sul piano tematico, stilistico, lessicale

36 Personaggi Uomini dabbene /borghesi Tipologie sociali Messi in situazione Quadro

37 Il salotto l interno borghese: campo d azione

38 CARATTERIZZAZIONE PERSONAGGI Non più i tipi fissi della Commedia dell Arte ma personaggi dinamici in evoluzione rispetto il corso della commedia accurata analisi psicologica che permdetta di rintracciare emozioni e motivazioni alla base contrapposizione coppie di personaggi per rappresentare i diversi punti di vista inizialmente: modello del mercante (ispirandosi ai sani valori dello stesso che agisce per il bene della famiglia successivamente: crisi dei valori della borghesia, il nuovo modello descritto e ambito è da rintracciarsi nel popolo

39 Modello astratto di mondo Il PRIVATO assurge a dignità letteraria Salotto-palcoscenico la quarta parete

40 TESTO SCRITTO in Momolo Cortesan ancora commedia a soggetto, ma la parte del protagonista è interamente scritta - Similmente più tardi anche per Arlecchino servitore di due padroni, del 45 e i due gemelli veneziani 47, nati con parti non definite, ma successivamente ne curerà la stesura completa, e anche le due maschere, pantalone e arlecchino iniziano a discostarsi dal prototipo stereotipato Commedia-manifesto: Il teatro comico poetica azione divisa in 3 parti >

41 Luigi Riccoboni Comico dell arte nome di scena: Lelio Con la sua compagnia successivamente si sposterà in Francia dove riscuoterà successo Scriverà scenari e saggi (arte attorale e storia del teatro) Noveau Théâtre Italien (scenario del 1729) Histoire du Théâtre Italien ( ) Dell Arte rappresentativa capitoli sei (1728) > Pensèes sur la dèclamation (1738)

42 Quale rapporto fra sentire le passioni e l atto del recitare? Sentimento espressione oppure Artificio espressione

43 Dell arte rappresentativa capitoli sei, Poemetto didascalico - Lelio è erede di una tradizione che rischia l estinzione se non sarà capace di trasformarsi e proiettarsi nel nuovo Fra teoria e pratica La MEDIETA

44 Ciò vuol dire autopromuoversi alfiere del moderno, valorizzando alcuni tratti del proprio stile (interiorizzazione del processo creativo, valorizzazione dell espressione facciale, ecc.) per poter prendere le distanze tanto dalle antiche maschere della Commedia dell Arte, quanto dagli attori dalla recitazione enfatica (leggi Beaubourg), dai declamatori alla Duclos, dalle infrazioni realiste di Baron (Valentina Gallo)

45 naturale teatrale La principale e necessaria parte del comico è di far chiaro vedere che da la verità non si diparte. Così facendo, quasi persuadere potrai che non sia falso quel che è finto, e se fin lì non vai non puoi piacere. (II, ) Entro quali le regole il finto non è falso 1. Medietas Va per la via di mezzo e, se pur fuora del retto calle fantasia ti mena, al alto e non al basso tien la prora. (III, 70-72)

46 2. Il pubblico si deve poter specchiare Sia prence, rege o siasi imperadore che tu figuri, sempre in mente avrai che dè ei piacere al vile ed al signore, nol far sì grande che non possa mai il prence in lui specchiarsi o almen pensare che anch ei sarebbe qual tu il pingi e il fai. Che lo possa la plebe immaginare, né che la forma strana, inusitata, di quel che fingi il faccia dubitare. (III, 49-57)

47 3. Coerenza socio-psicologica sensibilità verso l unità testuale del personaggio Il personaggio teatrale - punto di intersezione di diverse variabili: storia, nazionalità, estrazione sociale, carattere individuale e passione-accidente. Sentire Per seguitare il naturale istinto e moversi senz arte, or che s ha a fare? scordare i quatro membri e forse il quinto che è. la testa, ma sì ben cercare di sentire la cosa che ci esponi che si creda esser tuo l altrui affare. (II, ).

48 5. Ammesso l artificio Ma E sia fittizio il ver S altro non puoi «Sentire il bene e il male è tua grand arte Ma ciò non vieta un artificio esterno In simil o in tal caso averà loco Nel misurarti sopra il troppo o il poco ha i suoi confini ancora la natura E se troppo da quelli si allontana Quel vero è un ver che non si raffigura «

49 Coesistenza di elementi apparentemente contraddittori: Sentire Artificio La pratica scenica è l intreccio di queste diverse dimensioni La teoria è in rapporto dialettico con la pratica

50 François Riccoboni L Art du Thèâtre Lelio padre (Luigi Riccoboni: pro sensibilità) Lelio Figlio (François Riccoboni: pro insensibilità)

51 Questione quali sono le condizioni ottimali affinché un attore possa svolgere sua professione? Due posizioni contrapposte senza la sapienza della scena che media

52 Pierre Rémond de Sainte-Albine Le Comédien Letterato verso esclusione del pdv dell attore - Non si può non esprimere ciò che si sente / non si può che esprimere ciò che si sente - Attore è uomo, e le sue regole sono le medesime - Grande attore molle cera pronta a esprimere ogni stato emotivo

53 Denis Diderot Paradoxe sur le comédien - Composto tra il 1770 ed il 1780 ed organizzato in forma di dialogo tra due interlocutori. - Pubblicato postumo nel Siamo ormai in campo filosofico. Abbandono della dimensione attoriale pratica

54 uomo/attore arte/realtà

55 Uomo/attore Contro Rémond de Sainte-Albine: uomo normale esprime tutto ciò che sente Attore: è quell uomo capace di esprimere anche qualcosa di diverso da ciò che sente (necessario il controllo, la stabilità, la ripetitività) Solo l artificio e la freddezza lo permettono

56 Arte/realtà - Arte ha regole diverse dalla realtà Riflettete su ciò che a teatro si chiama esser vero. Significa forse mostrare le cose come sono nella realtà? Il vero, in tal senso, sarebbe soltanto il banale.

57 ARTE: espressione di una bellezza ideale. Rintraccia le regole trova l essenza, ripropone i rapporti fra le cose - VERO è la conformità delle azioni, dei discorsi, dell aspetto, della voce, del movimento, del gesto, a un modello ideale immaginato dal poeta, e spesso esagerato dall attore - La realtà sul palco è inefficace

58 Un estrema sensibilità fa gli attori mediocri Una sensibilità mediocre fa la folla dei cattivi attori Quale attore? L assoluta mancanza di sensibilità è il presupposto per gli attori grandissimi

59 Mademoiselle CLAIRON Mademoiselle DUSMENSIL

60 Riflessione, studio imitazione costante di un modello ideale, immaginazione, memoria Riferimento a un modello ideale tratto dalla storia