BOSCHI RESIDUI IN ITALIA TRA PAESAGGIO RURALE E CONSERVAZIONE

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1 III Congresso Nazionale di Selvicoltura Taormina, ottobre 2008 Università Politecnica delle Marche Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali Fabio Taffetani BOSCHI RESIDUI IN ITALIA TRA PAESAGGIO RURALE E CONSERVAZIONE

2 Superficie agricola utilizzata rispetto alla territorio complessivo in diversi paesi sviluppati Oltre l 80 % dei contributi dell UE è destinato all agricoltura

3 Evoluzione dei parametri economici e utilizzazione del territorio in Italia

4 AREE COLTIVATE E BOSCHI DELLE MARCHE Sistemi forestali di discreta superficie concentrati nei rilievi appenninici Linea di demarcazione tra la zona collinare (ipersfruttata) e quella montana (in lenta fase di abbandono), soggette a due opposte tendenze ma accomunate dalle conseguenze negative (anche se per motivi completamente diversi) a carico della biodiversità degli agroecosistemi

5 LINEE DI RICERCA SUI BOSCHI RESIDUI PRIN 2003 Reti ecologiche in agricoltura UO: Ancona (coord.), Bologna, Padova, Udine Censimento Boschi residui delle Marche Studi in diversi anni ( ) dei principali nuclei boscati collinari e vallivi LIFE 2005 Riserva Naturale di Onferno Gemmano (RN) Rete Natura 2000 Regione Molise Bosco Fantine Campomarino (CB)

6 ELEMENTI STORICI

7 VALUTAZIONE DELLA QUALITA AMBIENTALE DELL AGROECOSISTEMA

8 INDICATORI HE ESALTANO LE CENOSI ERBACEE DELL AGROECOSISTEMA Serie collinare del cerro su suolo arenaceo Orlo forestale Asparago acutifolii- Osyridetum albae Prateria a forasacco Centaureo bracteatae- Brometum erecti Margine nitrofilo aggr. a Avena sativa Commensali dei vigneti aggr. a Diplotaxis erucoides Commensali dei campi di cereali Biforo testiculatae- Adonidetum cupanianae bosco mantello orlo prateria nitrofile frutteti commensali maturità disturbo disturbo

9 ESEMPI DI INDICI SINTETICI MATURITÀ (IM) BIODIVERSITÀ (sp/mq) SERRA DE CONTI Bacino Bottiglie Serie del cerro 1 - Bosco di cerro 2 Mantello 3 Orlo forestale 4 Prateria a Bromus erectus 5 Megaforbie nitrofile 6 Commensali vigneto 7 Commensali cereali IM sp/mq FORME BIOLOGICHE Specie perenni Arboree (fanerofite) Arbustive (nanofanerofite) Piante con bulbi, rizomi e tuberi (geofite) Erbacee (emicriptofite) Specie annuali Erbacee (terofite)

10 CENSIMENTO DEI BOSCHI RESIDUI NELLE MARCHE

11 BOSCHI RESIDUI DELLE MARCHE Aree boschive nelle Marche Linea di demarcazione tra la zona collinare (ipersfruttata) e quella montana (in lenta fase di abbandono), soggette a due opposte tendenze ma accomunate dalle conseguenze negative (anche se per motivi completamente diversi) a carico della biodiversità degli agroecosistemi BOSCO RESIDUALE O RESIDUO è un lembo di bosco sopravvissuto ad un processo più o meno lungo di riduzione causata dalle attività antropiche a partire da superfici forestali che un tempo erano maggiormente estese BOSCO RELITTO è quella porzione di bosco costituita da un habitat o un tipo di vegetazione forestale che in tempi passati aveva una diffusione più ampia (generalmente a causa di modificazioni delle condizioni climatiche) di quella attuale e che oggi si conserva in stazioni residue ancora favorevoli

12 DISTRBUZIONE TERRITORIALE Selva di S. Nicola (PU) Oasi La Badia (PU) Bosco Beato Sante (PU) Selva dei Frati Bianchi Cupramontana (AN) Bosco Monte Gallo di Offagna (AN) Monte Franco, Villa Lauri e Pitino Pollenza (MC) Selve di S.Angelo in Pontano (MC) Macchia de Foco Sarnano (MC) Bosco S. Francesco in Rovereto (PU) Selva Montevecchio (PU) Bosco di Serra dei Conti (AN) Selva di Gallignano (AN) Selva di Castelfidardo (AN) Boschetti tra Osimo e Filottrano (AN) Frassineto a frassino ossifillo di Porto Potenza Picena (MC) Selva dell Abbadia di Fiastra (MC) Bosco Pelagallo (AP) Boschi dei rilievi costieri tra Pedaso e Grottammare (AP) Selva Montecalvo Appignano del Tronto (AP) Vallesenzana (AP) Boschi collinari Boschi di pianura Boschi mediterranei

13 Bosco Pelagallo Monte Vidon Combatte (AP) 1. Bosco di farnia: aggr. a Quercus robur 2. Orlo: Buglossoido Stachyetum officinalis Superficie: 5 ha I r = 28 Quota: m.s.l.m. Localizzazione: settore collinare - Marche centrali Piano bioclimatico: collinare Macroclima: temperato oceanico variante submediterranea (ombrotipo sub-umido superiore) Substrato: terrazzi alluvionali DESCRIZIONE: Situato nel versante orografico sinistro del Fiume Aso. Si tratta di un lembo di bosco planiziale, costituito da una fustaia disetanea a Farnia (Quercus robur ssp. robur); nel bosco si trovano altre specie arboree come Carpinus betulus, Fraxinus angustifolia, Corylus avellana e Ulmus minor. Il sottobosco è caratterizzato da un fitto strato arbustivo di Ligustrum vulgare, Euonymus europaeus, Crataegus monogyna e altre. Nello strato erbaceo tra le specie più significative si ricordano Limodorum abortivum, Listera ovata, Carex pendula, Salvia glutinosa e Buglossoides purpurocaerulea. La vegetazione dell area si presenta di difficile inquadramento fitosociologico per la scarsa estensione del lembo residuo e per il grado di antropizzazione (il bosco di proprietà privata è adibito a scopo venatorio)

14 Selvetta di Porto Potenza Picena (MC) Superficie: 1,60 ha I r = 3 Quota: s.l.m. Localizzazione: settore subcostiero - Marche centrali Piano bioclimatico: collinare Macroclima: temperato oceanico variante submediterranea (ombrotipo sub-umido inferiore) Substrato: pianura alluvionale 1.Bosco di frassino: Lauro nobilis-fraxinetum oxycarpae 2. Orlo: aggruppam. a Galium album DESCRIZIONE: Si tratta di un bosco ceduo, con matricine di anni a dominanza di frassino, su terreno pianeggiante nei pressi della Villa di Monte dei Priori; il bosco risulta interamente attraversato da un fosso con acque fluenti con vegetazione igrofila elofitica e diffusi aggruppamenti a Callitriche

15 La Selva di San Nicola (PU) Superficie: 4,40 ha I r = 10 Esposizione: N-E Quota: m.s.l.m. Localizzazione: settore subcostiero - Marche settentrionali Piano bioclimatico: collinare Macroclima: temperato oceanico variante submediterranea (ombrotipo sub-umido inferiore) Substrato: arenarie DESCRIZIONE: sono costituite da due modesti lembi boschivi, un tempo formanti un tutto unico e oggi separati da una superficie incolta. Trattasi di querceti caducifogli mesofili, ad alto fusto, nel cui strato arboreo prevalgono rovere (Quercus petraea) e roverella (Quercus pubescens), accompagnate da individui isolati di carpino bianco (Carpinus betulus), sorbo (Sorbus domestica), acero campestre (Acer campestre), ornello (Fraxinus ornus), e di specie introdotte dall uomo volontariamente o accidentalmente (Castanea sativa, Tilia sp., Pinus sp.). Lo strato arbustivo è ricco di specie fruticose e suffruticose (Juniperus communis, Corylus avellana, Ostrya carpinifolia, Sorbus domestica, S. torminalis, Prunus sp., Rosa sp., Coronilla emerus, Hypericum androsaemum, Cornus sanguinea, Rubus sp.) e si presenta anche quantitativamente ricco malgrado sia stato intensamente ceduto da epoca ormai immemorabile per facilitare la raccolta a terra di castagne e ghiande, per la raccolta della legna. Particolare interesse floristico presenta lo strato erbaceo del sottobosco, con una ricca gamma di generi e specie rare nella regione e spesso di grande importanza fitogeografia. Nel complesso floristico meritano particolare attenzione: Malus florentina, Lathyrus clymenum, Lotus angustissimus, Polygala pisaurensis, Ilex aquifolium, Carex grioletii, Carex olbiensis, Iris foetidissima. PAESAGGIO VEGETALE: Serie dei substrati arenacei 1. Bosco di Quercus petraeae e Castanea sativa 2. Orlo: Buglossoido Stachyetum officinalis 3. Vegetazione infestante dei cereali: aggr. ad Anagallis arvensis e Fallopia convolvulus

16 TIPOLOGIE FORESTALI CERRETE Aceri obtusati-quercetum cerridis (Ubaldi 1979) Ubaldi et Speranza 1982 aceretosum obtusati subass. typus ericetosum arboreae Allegrezza 2003 Lonicero xylostei-quercetum cerridis (Taffetani & Biondi 1995) Biondi & Allegrezza 1996 loniceretosum xylostei Allegrezza et al loniceretosum etruscae Allegrezza et al Daphno laureolae-quercetum cerridis Taffetani & Biondi 1995 daphnetosum laureolae subass. typus QUERCETI A ROVERELLA Peucedano cervariae-quercetum pubescentis (Ubaldi et alii 1984) Ubaldi ruscetosum aculeati Allegrezza et al Roso sempervirentis-quercetum pubescentis Biondi 1986 quercetosum pubescentis Allegrezza, Baldoni, Biondi, Taffetani, Zuccarello 2002 laureetosum nobilis Allegrezza e Biondi, 2003 OSTRIETI Asparago acutifolii-ostryetum carpinifoliae Biondi ex Ubaldi 1995 asparagetosum acutifolii Allegrezza e Biondi, 2003 LECCETE Cyclamino hederifolii-quercetum ilicis Biondi, Casavecchia e Gigante, 2003 SALICETI Salicetum albae Issler 1926 ONTANETE Aro italici-alnetum glutinosae Gafta e Pedrotti 1995 OLMETE Symphyto bulbosi-ulmetum minoris Biondi e Allegrezza 1996 FRASSINETI Lauro nobilis Fraxinetum oxycarpae Pedrotti e Gafta 1992 Rubio peregrinae-fraxinetum oxycarpae Pedrotti e Gafta 1992 CASTAGNETI Cardamino kitaibelii-castaneetum sativae Taffetani 2000 QUERCETI A ROVERE aggr. a Quercus petraea e Castanea sativa CARPINO-NOCCIOLETI Rubio peregrinae-carpinetum betuli Pedrotti e Cortini-Pedrotti 1972 Carpino betuli-coryletum avellanae Ballelli, Biondi e Pedrotti ex Venanzoni 1999 Roso sempervirentis-coryletum avellanae Allegrezza e Biondi 2002 TIGLIO-ACERETI Ornithogalo sphaerocarpi Aceretum pseudoplatani Taffetani 2000

17 FORME DI TUTELA PESARO ANCONA MACERATA ASCOLI Bosco Beato Sante Campocavallo di Osimo Loro Piceno Boschetti di Cugnolo Oasi la Badia Castelfidardo Macchia de Foco (Sarnano) Bosco Pelagallo Selva Montevecchio Gallignano Monte Franco Collina Apruntina a nord di Pedaso Selva S.Francesco in Rovereto Monaci Bianchi (Cupramontana) Pitino Collina la Cupa Selva S.Nicola MonteGallo (Offagna) S. Angelo in Pontano Collina San Basso Selva di Centofinestre Selva dell Abbadia di Fiastra Colline a sud di Ponte S.Biagio Selva di Montepolesco Selva Porto Potenza Picena Boschi Cupramarittima-Ripatransone Selva di Montoro Villa Lauri Monte dell'ascensione Selva di S. Paolina Selva Montecalvo (Appignano Tr.) Serra de Conti Vallesenzana Riserva naturale statale Aree Floristiche Protette Aree SIC (Direttiva Habitat) Proposta per istituzione area protetta

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20 GESTIONE DELLA BIODIVERSITA FORESTALE

21 CASI EMBLEMATICI Selva di Castelfidardo Selva dell Abbadia di Fiastra Selva di Castelfidardo Selva dell Abbadia di Fiastra

22 SELVA DI CASTELFIDARDO (AN) Superficie: 30 ha circa Esposizione: N Quota: m.s.l.m. Localizzazione: settore subcostiero - Marche centrali (1,5 Km dal mare Adriatico) Piano bioclimatico: collinare Macroclima: sub-mediterraneo (ombrotipo sub-umido inferiore) Substrato: arenarie e sabbie; peliti e arenarie; alluvioni terrazzate

23 SERIE DI VEGETAZIONE DELLA SELVA DI CASTELFIDARDO SERIE EDAFO-XEROFILA DEI SUBSTRATI ARENACEI Roso sempervirentis-querco pubescentis sigmetum BOSCO DI ROVERELLA Roso sempervirentis - Quercetum pubescentis MANTELLO Asparagus acutifolii - Osyridetum albae SERIE CLIMATOFILA DEI SUBSTRATI ARENACEO-PELITICI Lonicero etruscae Querco cerridis sigmetum BOSCO DI CERRO Lonicero etruscae Quercetum cerridis loniceretosum etruscae variante xerofila a Erica arborea variante mesofila a Carpinus betulus MANTELLO Asparagus acutifolii - Osyridetum albae SCHIARITE Alliario petiolatae - Chaerophylletum temuli SERIE EDAFOIGROFILA DELLE COLLUVIONI LIMOSO-SABBIOSE Rubio peregrinae-carpino betuli sigmetum BOSCO DI CARPINO BIANCO Rubio - Carpinetum betuli MANTELLO Corno sanguineae - Ligustretum vulgaris ORLO Centaureo napolitanae - Galietum albi INFESTANTI Achemillo arvensis - Matricarietum chamomillae alopecuretosum mysuroidis

24 ALCUNI DATI STORICI Semplificazione degli habitat Il recupero di dati storici (Cabreo del 1600, Catasto Gregoriano del 1800) ha permesso di ricostruire alcune delle più importanti modificazioni ambientali avvenute neli ultimi secoli, come la riduzione delle superfici forestali e la scomparsa degli habitat di prateria al margine o nelle immediate vicinanze delle aree boscate. Cabreo degli inizi del 1500 Catasto gregoriano degli inizi del 1800 Le praterie si sono mantenute sino agli anni 50, quando l agricoltura mezzadrile incentrata sull autoproduzione (vino, olio, cereali, lavorazioni eseguite con forza animale, piccoli allevamenti di animali da cortile) permetteva il mantenimento di praterie sfalciate per il pascolamento degli stessi animali.

25 LA STORIA RECENTE

26 CARTA DELLA VEGETAZIONE DELLA SELVA DI CASTELFIDARDO 50 m 100 m VILLA FERRETTI LEGENDA TIPOLOGIE DI VEGETAZIONE BOSCO DI CARPINO Rubio peregrinae-carpinetum betuli BOSCO DI ROVERELLA Roso sempervirentis-quercetum pubescentis BOSCO DI CERRO Lonicero xylostei-quercetum cerridis BOSCO DI CERRO variante ad Erica arborea RIMBOSCHIMENTI DI CONIFERE

27 LAVORI DI SCAVO SULL ORLO FORESTALE Scavi illegali eseguiti lungo il perimetro occidentale della Selva (2003) hanno quasi cancellato l intera comunità dell orlo forestale legato al bosco di carpino bianco

28 RIPULITURA DEL CAMPO ABBANDONATO 2003 Area del campo abbandonato (2001)

29 SELVA DELL ABBADIA DI FIASTRA (MC) Superficie: 95 Ha Esposizione: N-E Quota: m.s.l.m. Localizzazione: settore collinare - Marche centrali Piano bioclimatico: collinare Macroclima: sub-mediterraneo (ombrotipo umido) Substrato: alluvioni terrazzate Caratteristiche della flora (Taffetani, 1990): 924 taxa Unica stazione marchigiana per Vicia pubescens e Carpesium cernuum; numerosi taxa della flora relittuale, come Arisarum proboscideum, Carex olbiensis, Galanthus nivalis, Hypericum androsaemum, Serapias ligua, ecc.

30 MANTELLI FORESTALI Mantello a Osyris alba e asparago selvatico (Asparago acutifolii-osyridetum albae) Mantello a ligustro e sanguinella (Rubo ulmifolii-ligustretum vulgare) Serie della roverella Roso sempervirentis- Quercetum pubescentis 3 8 3a 3b Serie del cerro Lonicero xylostei - Quercetum cerridis loniceretosum xylostei

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32 RIDUZIONE DEI MANTELLI E DEGLI ORLI FORESTALI Rapporto tra le pratiche agricole e l attuale persistenza di ecotoni forestali Discriminante è la posizione del bosco rispetto alle aree coltivate

33 EVOLUZIONE SPONTANEA DEL BOSCO NEGLI ULTIMI 16 ANNI Ultimi interventi selvicolturali (1982) Il bosco mostra una tendenza verso la chiusura delle chiome Sottobosco generalmente semplificato e colonizzato da carpinella (C. orientalis) e pungitopo (Ruscus aculeatus) Monotonizzazione degli habitat espressa dalla scomparsa di circa il 10% delle specie negli ultimi 20 anni e una forte riduzione delle popolazioni di specie più esigenti Cambiamento della vegetazione verso condizioni più xeriche Chiusura di gran parte sentieri secondari Lavorazioni agricole dei terreni sino alla base degli alberi Danni provocati da una numerosa colonia di cinghiali Abbondante presenza di radure (1986) Aspetti di chiusura del bosco (2006)

34 DANNI DA CINGHIALE Fosso dell Inferno (primavera 1982) Il Fosso dell Inferno (1980) ospita habitat e taxa di notevole interesse; si nota l elevata copertura delle specie forestali dell alleanza Carpinion betuli (Carex pendula, Arisarum proboscideum, Pulmonaria apennina) Fosso dell Inferno (primavera 2006)

35 DANNI DA CINGHIALE Stagni temporanei del Bosco Piccolo

36 ANALISI DIACRONICHE Selva di Castelfidardo (AN) (Pedrotti, Cortini Pedrotti, 1972) Selva del Beato Sante (PU) (Ubaldi, 1988) Selva dell Abbadia di Fiastra (MC) (Taffetani, Biondi, 1993) Selva del Beato Sante Selva di Castelfidardo Selva dell Abbadia di Fiastra

37 ASPETTI PROBLEMATICI PECULIARI DEI BOSCHI RESIDUI Habitat e ecotoni di contatto Mantelli forestali (Rhamno-Prunetea) Orli forestali (Trifolio-Geranietea) Chiarie forestali (Epilobietea) Margini erbosi (Galio-Urticetea) Praterie (Festuco-Brometea,, ) Boschi montani continui Boschi collinari isolati A1 Foresta con radure erbose a contatto con praterie abbandono B1 Bosco residuo con radure circondato da campi? A2 Foresta con radure in fase di chiusura B2 Bosco residuo invecchiato circondato da campi

38 CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA CONSERVAZIONE DEI BOSCHI RESIDUI

39 VALORI INSOSTITUIBILI DEI BOSCHI RESIDUI Caratterizzazione della potenzialità del paesaggio Modelli per la ricostruzione ambientale di ampi territori Importanti centri di conservazione in situ Fondamentali luoghi di produzione fitogenetica Nuclei di concentrazione della biodiversità vegetale e animale Aree di interesse naturalistico in territori fortemente banalizzati Aree di interesse ricreativo e turistico Elementi fondamentali del paesaggio agrario Aree sensibili per il monitoraggio ambientale Palestra di sperimentazione per la gestione ed il recupero ambientale SAREBBE UN GRAVE DANNO ABBANDONARLI AL LORO DESTINO!

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