LA TUTELA CAUTELARE IN TEMA DI MARCHI E DI CONCORRENZA SLEALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LA TUTELA CAUTELARE IN TEMA DI MARCHI E DI CONCORRENZA SLEALE"

Transcript

1 COLLANA FINANZAEDIRITTO Davide Cesiano LA TUTELA CAUTELARE IN TEMA DI MARCHI E DI CONCORRENZA SLEALE AGGIORNATO ALLA FINANZIARIA 2008

2

3 Davide Cesiano La tutela cautelare in tema di marchi e di concorrenza sleale Editore Le Fonti Milano 2008

4 Tutti i diritti sono riservati. E vietata la riproduzione e la distribuzione anche parziale e con qualsiasi strumento del presente prodotto editoriale senza previo consenso scritto dell Editore. Tutte le informazioni riportate sono state verificate nel migliore dei modi dall autore e dall editore. Tuttavia entrambi declinano la responsabilità per eventuali ed involontari errori. Le opinioni ed i punti di vista non necessariamente coincidono e rispecchiano quelli dell autore e/o dell editore. ISBN Seconda Edizione Copyright 2008 Editrice Le Fonti S.r.l. Via Olindo Guerrini, Milano Tel r.a. Fax info@editricelefonti.it Stampa: Digital Print Service S.r.l., Segrate (MI)

5 Indice PREMESSA 7 Capitolo 1 IL NUOVO QUADRO NORMATIVO PER LA TUTELA DEL MARCHIO DOPO L ATTUAZIONE DEGLI ACCORDI TRIPS 1.1 Nozione, funzione e requisiti del marchio La registrazione del marchio ai fini della tutela La normativa di tutela del marchio prima 36 degli accordi TRIPs 1.4 I principi informatori degli Accordi TRIPs: 38 in particolare sulla riforma dei provvedimenti cautelari di diritto industriale 1.5 L attuazione degli accordi TRIPs in Italia 40 attraverso il D.lgs. n. 198/ Riforma della tutela della proprietà industriale 42 alla luce D.lgs , n. 168 e del D.lgs , n. 30: l istituzione di sezioni specializzate presso i Tribunali. Capitolo 2 I PROVVEDIMENTI CAUTELARI PER LA TUTELA DEL MARCHIO: DESCRIZIONE, SEQUESTRO ED INIBITORIA 2.1 La descrizione La descrizione dopo l entrata in vigore 55 del Codice della proprietà industriale: novità I presupposti soggettivi ed oggettivi 68 per la concessione del provvedimento: legittimazione, fumus boni iuris e periculum in mora 3

6 Indice 2.2 Il sequestro La specificità di struttura e funzione 74 del sequestro per marchi rispetto alle regole della cautela previste dalla novella del codice di procedura civile I presupposti del provvedimento, la competenza 76 e gli oggetti sottoposti al sequestro La disciplina del procedimento La disciplina del procedimento Inibitoria provvisoria tipica il nuovo testo dell art. 63 legge marchi ora 83 sostituito dall art. 131 del codice della proprietà industriale: funzione dell inibitoria i presupposti per la concessione 84 del provvedimento 2.4 L applicabilità della normativa in tema di tutela 87 del marchio al domain name dopo l entrata in vigore del codice della proprieta industriale Nozione e funzione del Domain Name Il Domain Name e la normativa in tema 91 di tutela del marchio: un ipotesi controversa prima dell entrata in vigore del nuovo Codice della proprietà industriale Alcune soluzioni prospettate dalla dottrina e 97 dalla giurisprudenza più recente sull argomento La nuova disciplina del Domain name secondo il legislatore del Codice della proprietà industriale Capitolo 3 L ADOZIONE DEI PROVVEDIMENTI CAUTELARI A DIFESA DELLA LEALTA DELLA CONCORRENZA 3.1 Evoluzione ed applicazione della disciplina 103 della concorrenza sleale 3.2 Gli atti di concorrenza sleale. Le fattispecie tipiche I procedimenti cautelari in tema 124 di concorrenza sleale: il ricorso ex art 700 c.p.c. 4

7 La tutela cautelare in tema di marchi e di concorrenza sleale 3.4 I presupposti per la concessione 129 del provvedimento d urgenza 3.5 Il contenuto oggettivo del provvedimento 133 in particolare l inibitoria provvisoria 3.6 I rapporti tra la tutela del marchio registrato 140 e la tutela della concorrenza sleale. Cumulo di azioni 3.7 Brevi cenni sulla funzione di repressione della 143 concorrenza sleale svolta dalla Camere di Commercio alla luce della legge n. 580 del Capitolo 4 L ART 669 QUATERDECIES C.P.C. E I PROVVEDIMENTI CAUTELARI SPECIFICI IN TEMA DI MARCHI. I DIBATTITI INTERPRETATIVI CONSEGUENTI ALLA LORO SPECIFICITA 4.1 La novella processuale del 1990 e le sue idee ispiratrici L ambito di applicazione del nuovo procedimento 150 cautelare uniforme e le recenti modifiche al codice di procedura civile introdotte dalla Legge , n. 80: l art 669 quaterdecies c.p.c. 4.3 Il difficile compito di comparare i provvedimenti cautelari 159 di diritto industriale quando si trovino sottoposti all interpretazione della clausola di compatibilità INDICE BIBLIOGRAFICO 166 APPENDICE NORMATIVA 1. Estratto (artt. 1 28; ) dal D.lgs , n. 30 c.d. Codice della Proprietà Industriale D.lgs , n. 35 (c.d. Decreto sulla competitività ) coordinato con la legge di conversione , n D.lgs , n. 140 che ha attuato la direttiva 2004/48/CE in materia di tutela dei diritti di proprietà intellettuale c.d. Direttiva Enforcement

8

9 PREMESSA Il D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30 rivolto ad attuare la delega contenuta nell art. 15 della legge , n. 273, meglio nota come legge dei 100 giorni del Governo Berlusconi, recante misure per favorire l iniziativa privata e lo sviluppo della concorrenza ha unificato in unico testo legislativo (c.d. Codice della proprietà industriale) ben 39 leggi separate e distinte, apportando all intero settore del diritto industriale un evidente beneficio sotto il profilo della facilitazione di consultazione. Il Codice della proprietà industriale, attraverso un imponente lavoro di riassetto normativo, ha rilegificato norme che prima a vevano rango sott ordinato alla legge, si pensi ai regolamenti governativi ed a quelli ministeriali, contestualmente ha collocato su unico livello, quello della legge appunto, tutte le varie fonti che prima disciplinavano il settore della proprietà industriale, in più, ha abrogato numerose norme, al fine di ripristinare una coerenza normativa tra il predetto settore e gli altri settori sostanziali e processuali dell ordinamento generale che l eccessiva legiferazione degli ultimi decenni aveva seriamente compromesso. Il legislatore del Codice della proprietà industriale non si è limitato ad un mero intervento di semplificazione normativa, ma ha introdotto importanti novità: in primo luogo, ha integrato la disciplina del D.lgs n. 168 con riferimento all individuazione dei giudizi di competenza delle sezioni specializzate in materia di proprietà industriale, includendo le controversie relative alle fattispecie di concorrenza sleale interferenti con la proprietà industriale ed estendendo la competenza delle predette sezioni anche alle controversie in materia di illeciti antitrust nazionali e comunitari. In secondo luogo, ha assoggettato tutte le controversie di competenza delle sezioni specializzate in materia di proprietà 7

10 Premessa industriale al rito societario (D.lgs , n. 5). Questa ultima scelta nasceva dall esigenza di dotare l imprenditoria italiana di un efficace strumento di tutela per la competitività delle imprese e di difendere l intero settore del made in Italy dagli attacchi della contraffazione e della concorrenza sleale provenienti soprattutto dei Paesi del Sud Est Asiatico, di qui la decisione di applicare un rito che sulla carta avrebbe dovuto garantire una consistente accelerazione dei tempi di giudizio. All indomani della nascita del processo societario, si sono registrati numerosi attacchi da parte della giurisprudenza di merito e della dottrina che hanno accusato il nuovo processo di palese incostituzionalità per eccesso di delega. Solo recentemente, con la sentenza n.170 del 17 maggio 2007, la Corte Costituzionale ha dichiarato l illegittimità, per contrasto con l art. 76 della Costituzione, dell art. 134, 1 c. del D. lgs n. 30/2005 (Codice della proprietà industriale ex art. 15 della legge 12 dicembre 2002 n. 273), nella parte in cui stabilisce che nei procedimenti giudiziari in materia di proprietà industriale e di concorrenza sleale devoluti alle Sezioni specializzate e nelle materie che presentano ragioni di connessione anche impropria, si applicano le norme che regolano il processo societario ordinario in primo e secondo grado (artt e del D. lgs. n. 5/2003) ed il relativo procedimento cautelare (artt del D. lgs. cit.). Riguardo i provvedimenti cautelari in materia industriale oggetto della presente trattazione, si evidenzia che, a seguito della pronuncia della Consulta, essi sono ormai soggetti alla disciplina del rito ordinario che ha comunque registrato rilevanti ed aprezzabili novità nell ambito dei provvedimenti di urgenza, ex art. 700 c.p.c. e delle altre misure cautelari di natura anticipatoria, prevedendo la c.d. attenuazione del nesso di strumentalità necessaria della cautela rispetto al merito. La suddetta attenuazione si è tradotta, concretamente, nella scomparsa dell onere di instaurazione del merito entro un termine perentorio a pena di inefficacia della misura cautelare, 8

11 La tutela cautelare in tema di marchi e di concorrenza sleale come pure nella circostanza che l inefficacia non si produce quando il giudizio di merito già instaurato, poi, si estingua. Giova ricordare che il provvedimento di urgenza è tuttora tra gli strumenti cautelari più diffusi in ambito industriale per evitare il danno di attesa della decisione di merito, considerati i tempi notoriamente lunghi della giustizia civile italiana. Sempre più spesso il titolare di un diritto di proprietà industriale ricorre al provvedimento di urgenza, per chiedere che sia disposta l inibitoria della fabbricazione, del commercio e dell uso di quanto costituisce violazione del diritto. Dunque garantire al provvedimento di urgenza una maggiore stabilità riguardo al perdurare degli effetti sine die, significa per il titolare di un diritto di proprietà industriale ottenere una pronuncia inibitoria, senza dovere successivamente instaurare un giudizio di merito lungo e costoso nei confronti di società e soggetti che sempre più spesso hanno ben poco da perdere economicamente. L esperienza giudiziaria di alcuni Tribunali del Sud Italia ha evidenziato che l attività contraffattiva si concentra principalmente sui prodotti delle grandi industrie della moda e dei suoi accessori e che la stessa è posta in essere da piccole società espressione il più delle volte della criminalità organizzata, nei cui confronti è quasi sempre impossibile procedere con l esecuzione forzata per il recupero delle spese legali e quant altro l autorità giudiziaria abbia riconosciuto. Ciò che primariamente interessa al titolare di un diritto industriale è bloccare il commercio della merce contraffata ed inibire l utilizzo illecito del proprio marchio, in questo senso, il nuovo provvedimento di urgenza è in grado più di ogni altra misura di adempiere a tale funzione, senza dovere affrontare i costi di un giudizio di merito ed attendere tempi eccessivamente lunghi. Particolarmente innovativa è, poi, la norma del Codice della proprietà industriale che ha equiparato il nome di dominio aziendale ad un segno distintivo, estendendo i criteri di nullità del Marchio 9

12 Premessa anche al conflitto con nomi di dominio aziendale e stabilendo che: non sono nuovi, ai sensi dell articolo 7, i segni che alla data del deposito della domanda siano identici o simili a un segno già noto come ditta, denominazione o ragione sociale, insegna e nome a dominio aziendale, adottato da altri.... La mancanza fino ad oggi di una normativa specifica sul punto aveva generato una diversità di opinioni non sempre positiva in seno alla giurisprudenza su quale tutela potere garantire al titolare di un diritto di proprietà industriale danneggiato dall indebito utilizzo di un nome di dominio uguale al proprio diritto di privativa. L estensione dell istituto della inibitoria di cui all art. 131 Codice della proprietà industriale al nome di dominio aziendale, prevedendo anche la possibilità per l autorità giudiziaria, in via cautelare, il trasferimento provvisorio, del nome di dominio, costituisce una delle novità più significative introdotte dal Codice ed uno strumento in grado di garantire una idonea tutela avverso le nuove e più pericolose forme di contraffazione telematica che, in molti casi, hanno sostituito la vecchia e tradizionale contraffazione consistente nella vendita del prodotto c.d. taroccato. Se dunque l applicazione del rito societario alle cause in materia di proprietà industriale poteva essere valutata positivamente sotto il profilo del nuovo procedimento cautelare, lo stesso discorso non poteva essere fatto per il giudizio ordinario di cognizione, eccessivamente ferraginoso e tutt altro che celere, soprattutto nel caso di pluralità di parti. Sotto questo profilo, l intervento della Corte Costituzionale può essere giudicato positivamente, soprattutto se si considera che il procedimento cautelare societario è stato sostanzialmente esportato nel codice di rito. Alla luce dell insegnamento che si ricava dalla sentenza della Corte Costituzionale, appare opportuno che il legislatore abbandoni definitivamente il miraggio della proliferazione dei riti speciali come panacea contro il male cronico da cui è affetta la 10

13 La tutela cautelare in tema di marchi e di concorrenza sleale giustizia civile italiana: l eccessiva durata dei processi, e nello stesso tempo, cerchi di approntare un modello efficiente ed unitarioall interno del processo di cognizione, in tal senso, vanno salutate positivamente le modifiche introdotte dalla Legge , n. 80 (Decreto sulla competitività) che, con il nuovo art. 183 c.p.c., ha unificato, in ossequio al principio della concentrazione di chiovendiana memoria, le due udienza di prima comparizione delle parti e di prima trattazione che in precedenza erano distinte e separate dai vecchi artt. 180 e 183 c.p.c.. Tuttavia, occorre che il legislatore si renda conto che qualsiasi riforma legislativa per quanto possa essere buona sulla carta, non potrà mai supplire alle carenze di uomini e mezzi (e dunque di risorse economiche) in cui versa ormai da decenni la giustizia del nostro Paese, ponendola tra le ultime in ambito comunitario per efficienza e durata dei processi, basti considerare il rilevante incremento del contenzioso relativo alla Legge Pinto. Un ultima notazione va fatta sulla deludente scelta del legislatore del Codice della proprietà industriale di escludere dal riordino il diritto di autore, in ossequio ad una anacronistica distinzione tra proprietà industriale ed intellettuale. Le nuove tecnologie hanno creato opere dell ingegno (si pensi al software oppure alle banche dati) strettamente connesse ai diritti di privativa industriale e lontane dal concetto di opera, quale frutto dell esperienza artistica (opere letterarie, musicali, delle arti figurative) per cui l introduzione di un unico Codice della proprietà industriale ed intellettuale sarebbe stata accolta con grande favore dalle imprese italiane e dagli addetti ai lavori. Ci si augura che il legislatore non impieghi un altro cinquantennio per mettere mano ad un Codice della proprietà intellettuale, come è avvenuto per il Codice della proprietà industriale, atteso che anche questo settore presenta esigenze di semplificazione e riassetto normativo, dopo decenni di legiferazione sovrabbondante e non sempre coerente. 11

14

IL BILANCIO DELLE IMPRESE ALLA LUCE DEI NUOVI IAS/IFRS

IL BILANCIO DELLE IMPRESE ALLA LUCE DEI NUOVI IAS/IFRS COLLANA FINANZAEDIRITTO Rosita Donzì IL BILANCIO DELLE IMPRESE ALLA LUCE DEI NUOVI IAS/IFRS AGGIORNATO ALLA FINANZIARIA 2008 Rosita Donzì Il bilancio delle imprese alla luce dei nuovi IAS/IFRS Editore

Dettagli

DOMAIN NAMES E MARCHI Camera di Commercio di Ancona 7.6.2011

DOMAIN NAMES E MARCHI Camera di Commercio di Ancona 7.6.2011 DOMAIN NAMES E MARCHI Camera di Commercio di Ancona 7.6.2011 Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema MARCO BIANCHI Internet è una rete telematica mondiale strutturata in codici di

Dettagli

IL RAPPORTO BANCA - IMPRESA ALLA LUCE DI BASILEA 2

IL RAPPORTO BANCA - IMPRESA ALLA LUCE DI BASILEA 2 COLLANA FINANZAEDIRITTO Camillo Marcolini IL RAPPORTO BANCA - IMPRESA ALLA LUCE DI BASILEA 2 AGGIORNATO ALLA FINANZIARIA 2008 Camillo Marcolini Il rapporto banca impresa alla luce di Basilea 2 Editore

Dettagli

TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE

TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE TUTELA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE La giurisprudenza costituzionale nei rapporti tra Stato e Regioni Regione Friuli-Venezia Giulia Legge della Regione Friuli-Venezia Giulia 17 febbraio 2010, n. 5 recante

Dettagli

IL TRUST: COMPARAZIONE TRA LA PROPRIETA CIVILE E LA PROPRIETA DEL TRUSTEE

IL TRUST: COMPARAZIONE TRA LA PROPRIETA CIVILE E LA PROPRIETA DEL TRUSTEE COLLANA FINANZAEDIRITTO Giusi Fortunato IL TRUST: COMPARAZIONE TRA LA PROPRIETA CIVILE E LA PROPRIETA DEL TRUSTEE AGGIORNATO ALLA FINANZIARIA 2008 Giusi Fortunato Il trust: comparazione tra la proprietà

Dettagli

Art. 54 decreto legge

Art. 54 decreto legge Art. 342 c.p.c. Forma dell appello L appello si propone con citazione contenente l esposizione sommaria dei fatti ed i motivi specifici dell impugnazione nonché le indicazioni prescritte nell articolo

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato BELISARIO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato BELISARIO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1853 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato BELISARIO Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, e alla

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

La Giunta Comunale. Visto il D.P.R. 30.05.1989 n. 223 Regolamento Anagrafico e sue modifiche;

La Giunta Comunale. Visto il D.P.R. 30.05.1989 n. 223 Regolamento Anagrafico e sue modifiche; Oggetto: Definizione linee di indirizzo per accesso in consultazione alla banca dati informatizzata dell Anagrafe del Comune di Teglio ed utilizzo dei dati anagrafici da parte degli Uffici comunali. La

Dettagli

RISOLUZIONE N. 90 /E

RISOLUZIONE N. 90 /E RISOLUZIONE N. 90 /E Direzione Centrale Normativa Roma, 17 ottobre 2014 OGGETTO: Interpello Acquisto per usucapione di beni immobili Applicabilità delle agevolazioni prima casa. Con l interpello in esame,

Dettagli

IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE

IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA DEI VERBALI DI ACCORDO DELLA MEDIAZIONE E LA COMPETENZA DEL GIUDICE DI PACE I) PREMESSE. L EFFICACIA DELLA MEDIAZIONE ED IL PROCEDIMENTO DI OMOLOGA. La mediazione, quale adempimento

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 29 DICEMBRE 2014 666/2014/R/EEL ESTENSIONE DEL SISTEMA DI GARANZIE PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI IMPORTI A CONGUAGLIO PER L ANNO 2013 AFFERENTI ALLE AGEVOLAZIONI RELATIVE AGLI ONERI GENERALI

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 2216 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore ASCIUTTI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 18 APRILE 2003 Modifica alla legge 21 dicembre 1999, n. 508, in materia

Dettagli

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di:

In particolare, lo Sportello del cittadino offrirà come servizio l'illustrazione di: CNF: nasce lo Sportello del cittadino, consulenza gratuita Consiglio Nazionale Forense, bozza regolamento 14.02.2013 I Consigli dell Ordine degli Avvocati istituiranno uno Sportello per il cittadino con

Dettagli

RCH SRL C.da Marignano snc 62018 Potenza Picena P.iva 01745060432 NOTE LEGALI. Copyright RCH srl

RCH SRL C.da Marignano snc 62018 Potenza Picena P.iva 01745060432 NOTE LEGALI. Copyright RCH srl NOTE LEGALI INTRODUZIONE Nella presente sessione la RCH srl intende comunicare a tutti gli utenti dei siti internet www.rchcases.it e www.roll-a-ramp.it le tutele legali relative ai contenuti, alle immagini,

Dettagli

Nota di approfondimento

Nota di approfondimento Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con

Dettagli

CIRCOLARE N. 25/E. Roma, 26 giugno 2006

CIRCOLARE N. 25/E. Roma, 26 giugno 2006 CIRCOLARE N. 25/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 26 giugno 2006 OGGETTO: Trattamento fiscale delle prestazioni rese da fondi integrativi di previdenza costituiti presso gli enti di cui

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

Lo statuto di non decettività del marchio fra diritto interno e diritto comunitario

Lo statuto di non decettività del marchio fra diritto interno e diritto comunitario Lo statuto di non decettività del marchio fra diritto interno e diritto comunitario Milano, 2 luglio 2008 Prof. Paola A.E. Frassi Bird & Bird, Milano Recenti evoluzioni normative dello statuto di non decettività

Dettagli

Documento per la consultazione

Documento per la consultazione VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA Documento per la consultazione I PROCEDIMENTI DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO E DI LIQUIDAZIONE PER I SOGGETTI NON FALLIBILI. RIFLESSI SULLA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 14 MAGGIO 2015 213/2015/A MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL

Dettagli

FOCUS GROUP Budget e marchi d impresa

FOCUS GROUP Budget e marchi d impresa Idee Imprenditoriali Innovative FOCUS GROUP Budget e marchi d impresa Ancona, 11 dicembre 2009 Il ruolo della Camera di Commercio di Ancona dalle funzioni tradizionali alla promozione della cultura brevettuale,

Dettagli

Obiettivi di accessibilità. per l anno 2016. ISIS "Manzini" - San Daniele del Friuli

Obiettivi di accessibilità. per l anno 2016. ISIS Manzini - San Daniele del Friuli www.stelliniudine.gov.it ISIS "Manzini" - San Daniele del Friuli Obiettivi di accessibilità per l anno 2016 Redatto ai sensi dell articolo 9, comma 7 del decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 Redatto il

Dettagli

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE DI. RICORSO CON ISTANZA ai sensi dell art. 17-bis del D.Lgs. n. 546/92

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE DI. RICORSO CON ISTANZA ai sensi dell art. 17-bis del D.Lgs. n. 546/92 COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE DI RICORSO CON ISTANZA ai sensi dell art. 17-bis del D.Lgs. n. 546/92 proposto dal sig. (riportare dati identificativi, domicilio fiscale, P. IVA), nato a il, C.F., rappresentato

Dettagli

Copertura delle perdite

Copertura delle perdite Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 107 09.04.2014 Copertura delle perdite Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Le assemblee delle società di capitali che, nelle

Dettagli

INADEMPIMENTO NEL MUTUO: INTERESSI SULLE RATE INSOLUTE

INADEMPIMENTO NEL MUTUO: INTERESSI SULLE RATE INSOLUTE BRUNO INZITARI INADEMPIMENTO NEL MUTUO: INTERESSI SULLE RATE INSOLUTE 1. Nelle operazioni di finanziamento che prevedono un piano di ammortamento, la restituzione del debito si realizza attraverso il pagamento

Dettagli

INDICE. Sezione 1 PARTE GENERALE. 1. L ESAURIMENTO DEL DIRITTO di MASSIMO TRAVOSTINO

INDICE. Sezione 1 PARTE GENERALE. 1. L ESAURIMENTO DEL DIRITTO di MASSIMO TRAVOSTINO Introduzione di NICOLA BOTTERO... Gli Autori.... XIII XXVII Sezione 1 PARTE GENERALE 1. L ESAURIMENTO DEL DIRITTO di MASSIMO TRAVOSTINO 1. Inquadramento del novellato art. 5, comma 2, del Codice - Il principio

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE DIGITALE

CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE DIGITALE ,VWLWX]LRQ G GLULWWR SULYDWR CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE DIGITALE 3URJUDPP GH FRUVR 01 - Introduzione al diritto privato e al diritto dell ICT 02 - Introduzione al diritto privato e al diritto dell

Dettagli

Roma, 30 ottobre 2008

Roma, 30 ottobre 2008 RISOLUZIONE N. 405/E Roma, 30 ottobre 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000. Immobili di tipo residenziale - Cessione

Dettagli

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE

QUESITO SOLUZIONE INTERPRETATIVA PROSPETTATA DAL CONTRIBUENTE RISOLUZIONE N. 169/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 1 luglio 2009 OGGETTO: Consulenza giuridica - Trattamento IVA applicabile alla gestione del patrimonio immobiliare. Art. 4, primo comma,

Dettagli

La prevenzione e il contrasto dei reati ambientali. polizia municipale. Normativa, casi pratici, modulistica. Mar c o Ma s s a v e l l i

La prevenzione e il contrasto dei reati ambientali. polizia municipale. Normativa, casi pratici, modulistica. Mar c o Ma s s a v e l l i Mar c o Ma s s a v e l l i La prevenzione e il contrasto dei reati ambientali. Il ruolo della polizia municipale Normativa, casi pratici, modulistica Aggiornato con la Legge 22 maggio 2015, n. 68 Il testo

Dettagli

INDICE. Parte I LA TUTELA GIURIDICA DEL MARCHIO

INDICE. Parte I LA TUTELA GIURIDICA DEL MARCHIO Prefazione di Luca Lotti.............................. Gustavo Ghidini................................... Massimo Ruffilli................................... V IX XI Parte I LA TUTELA GIURIDICA DEL MARCHIO

Dettagli

Il Ruolo e poteri dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nella Tutela Amministrativa contro le Clausole Vessatorie

Il Ruolo e poteri dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nella Tutela Amministrativa contro le Clausole Vessatorie Il Ruolo e poteri dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) nella Tutela Amministrativa contro le Clausole Vessatorie Giovanni Calabrò, Paolo Cassinis Tor Vergata 30 gennaio 2015 1992-2015:

Dettagli

LE NOVITÀ IN TEMA DI CONCORDATO PREVENTIVO. RIFLESSI SULLA CLASSIFICAZIONE PER QUALITÀ DEL CREDITO DEI DEBITORI.

LE NOVITÀ IN TEMA DI CONCORDATO PREVENTIVO. RIFLESSI SULLA CLASSIFICAZIONE PER QUALITÀ DEL CREDITO DEI DEBITORI. VIGILANZA BANCARIA E FINANZIARIA LE NOVITÀ IN TEMA DI CONCORDATO PREVENTIVO. RIFLESSI SULLA CLASSIFICAZIONE PER QUALITÀ DEL CREDITO DEI DEBITORI. DOCUMENTO PER LA CONSULTAZIONE Eventuali osservazioni,

Dettagli

CONFEDERAZIONE C.E.S.A. CENTRO EUROPEO SERVIZI ASSOCIATI. La disciplina legislativa dei contratti di conto corrente bancari

CONFEDERAZIONE C.E.S.A. CENTRO EUROPEO SERVIZI ASSOCIATI. La disciplina legislativa dei contratti di conto corrente bancari CONFEDERAZIONE C.E.S.A. CENTRO EUROPEO SERVIZI ASSOCIATI Iscritta nel registro Prefettizio del Governo al n. 166 codice fiscale: 91102990404 La disciplina legislativa dei contratti di conto corrente bancari

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

fondamenti giurisprudenziali sono stati posti più di quarant anni fa 2, viene riaffermata e rafforzata.

fondamenti giurisprudenziali sono stati posti più di quarant anni fa 2, viene riaffermata e rafforzata. Documento di riflessione della Corte di giustizia dell Unione europea su taluni aspetti dell adesione dell Unione europea alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà

Dettagli

La successione. Obiettivi

La successione. Obiettivi La successione Prof.ssa Elisa Esposito Obiettivi In questa lezione ci occuperemo delle vicende che possono condurre alla modifica delle parti originarie del rapporto processuale, in particolare, della

Dettagli

Diritto e Legislazione socio-sanitaria

Diritto e Legislazione socio-sanitaria O S E S359 Collana giuridico-economica per la scuola riformata diretta da Federico del Giudice A cura di Alessandra Avolio Diritto e Legislazione socio-sanitaria Per il secondo biennio dei nuovi Istituti

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

CONSIGLIO REGIONALE ATTI 5702 PROGETTO DI LEGGE N. 0187. di iniziativa dei Consiglieri regionali: De Corato e Dotti.

CONSIGLIO REGIONALE ATTI 5702 PROGETTO DI LEGGE N. 0187. di iniziativa dei Consiglieri regionali: De Corato e Dotti. REGIONE LOMBARDIA X LEGISLATURA CONSIGLIO REGIONALE ATTI 5702 PROGETTO DI LEGGE N. 0187 di iniziativa dei Consiglieri regionali: De Corato e Dotti. Disposizioni per la razionalizzazione dell utilizzo delle

Dettagli

RISOLUZIONE N. 273/E. Roma, 03 luglio 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

RISOLUZIONE N. 273/E. Roma, 03 luglio 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso RISOLUZIONE N. 273/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 03 luglio 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 Trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri

Dettagli

Presentazione. del Forum Assonime delle Imprese Regolate (F.A.I.R.)

Presentazione. del Forum Assonime delle Imprese Regolate (F.A.I.R.) Presentazione del Forum Assonime delle Imprese Regolate (F.A.I.R.) Roma, 18 luglio 2002 Il Forum delle imprese regolate, che oggi viene inaugurato, vuole essere un luogo permanente di consultazione e scambio

Dettagli

TRIBUNALE DI NAPOLI SEZIONE FALLIMENTARE ORDINANZA. nel procedimento n. 17597/2009 RG, avente ad oggetto: accertamento tecnico preventivo, e vertente

TRIBUNALE DI NAPOLI SEZIONE FALLIMENTARE ORDINANZA. nel procedimento n. 17597/2009 RG, avente ad oggetto: accertamento tecnico preventivo, e vertente Tribunale di Napoli - Sez. Fallimentare 7 agosto 2009 (data decisione), ord. TRIBUNALE DI NAPOLI SEZIONE FALLIMENTARE ORDINANZA nel procedimento n. 17597/2009 RG, avente ad oggetto: accertamento tecnico

Dettagli

Il lavoro autonomo coordinato *** Il lavoro occasionale

Il lavoro autonomo coordinato *** Il lavoro occasionale Il lavoro autonomo coordinato *** Il lavoro occasionale Il lavoro autonomo coordinato Lavoro autonomo / Lavoro subordinato Lavoro autonomo (art. 2222 cod. civ.) Quando una persona si obbliga a compiere

Dettagli

LE CLAUSOLE VESSATORIE ED I POTERI DELL AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

LE CLAUSOLE VESSATORIE ED I POTERI DELL AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO Cendon / Book DIRITTO CIVILE PROFESSIONAL LE CLAUSOLE VESSATORIE ED I POTERI DELL AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO DISCIPLINA, STRUMENTI E FATTISPECIE APPLICATIVE Alessandro Palmigiano

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sez. 46, sent. n. Massima E illegittima l iscrizione a ruolo eseguita da un Ufficio

Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sez. 46, sent. n. Massima E illegittima l iscrizione a ruolo eseguita da un Ufficio Commissione Tributaria Provinciale di Milano, Sez. 46, sent. n. 149 del 17.4.2009, dep. il 21.5.2009. Massima E illegittima l iscrizione a ruolo eseguita da un Ufficio dell Agenzia delle Entrate territorialmente

Dettagli

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.

STUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati. Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs

Dettagli

RISOLUZIONE N. 190/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 190/E QUESITO RISOLUZIONE N. 190/E Roma, 08 maggio 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Art. 10, comma 1, nn. 2) e 9), D.P.R. n. 633 del 1972. Esenzioni IVA. Regime dell Intermediazione nell ambito

Dettagli

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale Scuola di Dottorato Il Codice dell Amministrazione Digitale: le origini Alberto Leoni Università IUAV di Venezia a.leoni1@stud.iuav.it 1. I Fondamenti Normativi: Scaletta di Intervento La Direttiva Europea

Dettagli

LA TUTELA CONTRATTUALE E GIUDIZIALE DEI MARCHI IN AMBITO INTERNAZIONALE

LA TUTELA CONTRATTUALE E GIUDIZIALE DEI MARCHI IN AMBITO INTERNAZIONALE Seminario LA TUTELA DEI MARCHI ALL ESTERO LA TUTELA CONTRATTUALE E GIUDIZIALE DEI MARCHI IN AMBITO INTERNAZIONALE Relatore: Avv. Enzo Bacciardi Ancona, 26 Giugno 2012 1 TUTELA CONTRATTUALE PERTINENZA E

Dettagli

Città di Castiglione delle Stiviere

Città di Castiglione delle Stiviere Città di Castiglione delle Stiviere Provincia di Mantova REGOLAMENTO COMUNALE per LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI. ISTITUZIONE DELLA DE.C.O. (Denominazione comunale

Dettagli

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013

Dettagli

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 46/E QUESITO RISOLUZIONE N. 46/E Direzione Centrale Normativa Roma, 5 luglio 2013 OGGETTO: Consulenza giuridica Uffici dell Amministrazione finanziaria. Imposta di registro. Determinazione della base imponibile degli

Dettagli

TRIBUNALE ORDINARIO di SASSARI PRIMA SEZIONE CIVILE VERBALE DELLA CAUSA n. r.g. 397/2015. tra

TRIBUNALE ORDINARIO di SASSARI PRIMA SEZIONE CIVILE VERBALE DELLA CAUSA n. r.g. 397/2015. tra TRIBUNALE ORDINARIO di SASSARI PRIMA SEZIONE CIVILE VERBALE DELLA CAUSA n. r.g. 397/2015 CHESSA S.R.L tra GAIAS GIUSEPPE AUTOTRASPORTI e ATTORE CONVENUTO Oggi 18 febbraio 2016 innanzi al dott. Cinzia Caleffi,

Dettagli

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE

NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE NOZIONI DI BASE DEL DIRITTO IL DIRITTO COME INSIEME DI REGOLE SI SENTONO SPESSO MOLTE FRASI CHE CONTENGONO LA PAROLA DIRITTO, AD ESEMPIO: - L omicidio è punito dalla legge - I cittadini sono obbligati,

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE

REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE REGOLAMENTO INTERNO PER LA GESTIONE E LA COMUNICAZIONE ALL ESTERNO DI INFORMAZIONI RISERVATE E PRIVILEGIATE GIUGNO 2015 Articolo 1 - Ambito di applicazione 1.1 Il presente regolamento interno (di seguito

Dettagli

IL LAVORO NEL TURISMO

IL LAVORO NEL TURISMO IL LAVORO NEL TURISMO Recenti interventi normativi e prospettive per il settore Castelfranco Veneto, 20 febbraio 2012 Area Relazioni Sindacali, Previdenziali e Formazione Tempo Determinato Maggiore costo

Dettagli

Tecniche Informatiche di ricerca giuridica. Nicolò Ghibellini Università di Ferrara ghbncl@unife.it

Tecniche Informatiche di ricerca giuridica. Nicolò Ghibellini Università di Ferrara ghbncl@unife.it Tecniche Informatiche di ricerca giuridica Nicolò Ghibellini Università di Ferrara ghbncl@unife.it Proprietà industriale o diritto d autore? Istruzioni per l uso Di che cosa parleremo Il diritto d autore

Dettagli

MODULO DI ISCRIZIONE ALL ALBO FORNITORI E/O PRESTATORI DI SERVIZI

MODULO DI ISCRIZIONE ALL ALBO FORNITORI E/O PRESTATORI DI SERVIZI MODULO DI ISCRIZIONE ALL ALBO FORNITORI DICHIARAZIONE SOSTITU TIVA DI CERTIFICAZIO NE IL SOTTOSCRITTO/A IN QUALITÀ DI TITOLARE/LEGALE RAPPRESENTANTE DELLA DITTA.... CON SEDE LEGALE IN PROVINCIA. VIA....

Dettagli

730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento

730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento 730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento N. 30 05.07.2013 Liquidazione di srl e presentazione di Unico Categoria: Sottocategoria: Scadenze Nelle società di capitali la fase di è un procedimento

Dettagli

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA

AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI

Dettagli

Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing"

Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. Internal Dealing Codice di comportamento dei Soggetti rilevanti della Monrif S.p.A. e delle societa' controllate dalla Monrif S.p.A. "Internal Dealing" Premessa A seguito del recepimento della direttiva Market Abuse con

Dettagli

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria Dott. Paolo Piani Ancona (26 marzo 2015) 1 Premessa Trattati Il diritto comunitario in tema di assistenza sanitaria (prevale sulle

Dettagli

Business International. Concessioni relative ad infrastrutture strategiche e Dialogo competitivo

Business International. Concessioni relative ad infrastrutture strategiche e Dialogo competitivo Business International La nuova disciplina delle Concessioni alla luce del Codice dei Contratti Concessioni relative ad infrastrutture strategiche e Dialogo competitivo Avv. Rosalba Cori Unità Tecnica

Dettagli

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007

Pubblicata su questo Sito in data 18/04/07 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.99 del 30 aprile 2007 Delibera n. 126/07/CONS Misure a tutela dell utenza per facilitare la comprensione delle condizioni economiche dei servizi telefonici e la scelta tra le diverse offerte presenti sul mercato ai sensi dell

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Individuazione dei costi ai fini del calcolo dei contributi per la pubblicazione delle testate in formato digitale ai sensi dell articolo 3, comma 5 del

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Obbligo di sicurezza sul lavoro cenni storici

Obbligo di sicurezza sul lavoro cenni storici Obbligo di sicurezza sul lavoro cenni storici In passato, nel codice civile del 1865, non si conosceva la parola «sicurezza» nei luoghi di lavoro, ma si puniva il datore di lavoro che cagionava danno ai

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA Divisione XXI Registro delle Imprese Roma, 29 agosto 2014, prot.

Dettagli

LEZIONE 4 DICEMBRE 2013

LEZIONE 4 DICEMBRE 2013 LEZIONE 4 DICEMBRE 2013 Società in nome collettivo ( s.n.c. ) La società in nome collettivo (s.n.c.) costituisce il modello di organizzazione societaria che si presume normalmente adottato per l esercizio

Dettagli

FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO

FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO Quali sono le autorità che possono produrre norme relative al turismo? 1) Stato; 2) Regioni; 3) Enti locali; 4) Diritto internazionale; 5) Unione europea. Art. 117

Dettagli

INDICE CAPITOLO I CAPITOLO II LA GIURISDIZIONE CONTENZIOSA. Sezione I LE FORME DI TUTELA

INDICE CAPITOLO I CAPITOLO II LA GIURISDIZIONE CONTENZIOSA. Sezione I LE FORME DI TUTELA INDICE CAPITOLO I IL DIRITTO PROCESSUALE CIVILE E LA FUNZIONE GIURISDIZIONALE 1. Il diritto processuale civile e la giurisdizione... 1 2. La giurisdizione contenziosa... 3 3. Segue: il diritto d azione

Dettagli

Roma, 01 dicembre 2008

Roma, 01 dicembre 2008 RISOLUZIONE N. 456/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 01 dicembre 2008 Prot.: 2005/ OGGETTO: Interpello -ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Acconti relativi a cessione all esportazione

Dettagli

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano. LE POLICY SULLA PRIVACY DI QUESTO SITO PERCHE QUESTO AVVISO In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Dettagli

Spett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it

Spett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it Spett.le Dipartimento del Tesoro Direzione IV dt.direzione4.ufficio2@tesoro.it dt.direzione5.ufficio4@tesoro.it Oggetto: osservazioni al documento di consultazione del Ministero dell economia e delle finanze,

Dettagli

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro

Circolare Informativa n 30/2013. Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro Circolare Informativa n 30/2013 Collocamento obbligatorio e Riforma del lavoro e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 5 INDICE Premessa pag.3 1) Collocamento disabili e disciplina

Dettagli

EVOLUZIONE DEL MERCATO AUDIOSIVISIVO E MODELLI REGOLAMENTARI

EVOLUZIONE DEL MERCATO AUDIOSIVISIVO E MODELLI REGOLAMENTARI EVOLUZIONE DEL MERCATO AUDIOSIVISIVO E MODELLI REGOLAMENTARI Dott.ssa Stefania Ercolani Società Italiana degli Autori ed Editori WEB TV, WEB RADIO E VIDEO ON DEMAND: UN REBUS NORMATIVO? LE FONTI Direttiva

Dettagli

IL VICEDIRETTORE dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

IL VICEDIRETTORE dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ADM.MNUC Reg. Uff. n.104077 del 22/12/2014 IL VICEDIRETTORE dell Agenzia delle Dogane e dei Monopoli VISTO il Testo Unico di cui al Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773, (T.U.L.P.S.), e successive modificazioni

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA. Commissione Lavoro, Previdenza Sociale

SENATO DELLA REPUBBLICA. Commissione Lavoro, Previdenza Sociale SENATO DELLA REPUBBLICA Commissione Lavoro, Previdenza Sociale Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della disciplina in materia di diritto al lavoro delle persone disabili Audizione Associazione

Dettagli

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero

Il fallimento italiano delle società trasferite all estero Il fallimento italiano delle società trasferite all estero La globalizzazione, con l apertura delle frontiere, e l allargamento dei mercati, comporta contatti sempre più intensi con imprenditori esteri.

Dettagli

PROGRAMMA INDICATIVO DELLE LEZIONI DEL MASTER DI II LIVELLO IN D.P.A. a.a. 2014-2015

PROGRAMMA INDICATIVO DELLE LEZIONI DEL MASTER DI II LIVELLO IN D.P.A. a.a. 2014-2015 PROGRAMMA INDICATIVO DELLE LEZIONI DEL MASTER DI II LIVELLO IN D.P.A. a.a. 2014-2015 CONTABILITA PUBBLICA(130 h) DIRITTO DEI CONTRATTI PUBBLICI La gestione delle gare d appalto. Profili teorici e pratici

Dettagli

Capitolo 2 Le Società Sportive e le Onlus sportive

Capitolo 2 Le Società Sportive e le Onlus sportive Capitolo 2 Le Società Sportive e le Onlus sportive 2.. Le società sportive dilettantistiche La società sportiva dilettantistica è stata istituzionalizzata per la prima volta come società di capitali o

Dettagli

IL REGIME DEI NUOVI MINIMI regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità

IL REGIME DEI NUOVI MINIMI regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità IL REGIME DEI NUOVI MINIMI regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e i lavoratori in mobilità A cura del Dott. Michele Avesani A partire dal 1 gennaio 2012 è entrato in vigore il regime

Dettagli

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale

Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Comune di Monterotondo (RM) Servizio di trasporto pubblico locale di linea nel territorio comunale Relazione illustrativa delle ragioni e della sussistenza dei requisiti previsti per la forma di affidamento

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e

Dettagli

INDICE PARTE I SPORT E GIUSTIZIA. CAPITOLO 1 I RAPPORTI TRA GIUSTIZIA SPORTIVA E GIUSTIZIA ORDINARIA di Piero Sandulli

INDICE PARTE I SPORT E GIUSTIZIA. CAPITOLO 1 I RAPPORTI TRA GIUSTIZIA SPORTIVA E GIUSTIZIA ORDINARIA di Piero Sandulli INDICE Premessa............................................. Introduzione al tema....................................... XIII XVII PARTE I SPORT E GIUSTIZIA I RAPPORTI TRA GIUSTIZIA SPORTIVA E GIUSTIZIA

Dettagli

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN PROGETTO DI RICERCA Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN MATERIA DI MEDIAZIONE. Ambito: Mediazione civile e commerciale delle controversie. Proponenti: Prof.

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134

Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007. Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Bollettino Ufficiale n. 26 del 28 / 06 / 2007 Deliberazione della Giunta Regionale 11 giugno 2007, n. 45-6134 Nuove disposizioni in materia di trasporto a mezzo autoambulanza ai sensi della l.r. 42/1992.

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Tribunale di Vallo della Lucania

Tribunale di Vallo della Lucania Tribunale di Vallo della Lucania Protocollo d intesa per la gestione della pubblicità obbligatoria e complementare delle vendite relative alle procedure esecutive mobiliari, immobiliari e concorsuali,

Dettagli