1. Le persone con disabilità motoria e sensoriale
|
|
- Geraldina Bosco
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1. Le persone con disabilità motoria e sensoriale 1.1 La disabilità secondo l'oms Il concetto di disabilità non è universale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) 3, ha pubblicato nel 1980 il suo primo documento, Classificazione Internazionale delle Menomazioni, Disabilità e Handicap (ICIDH, International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps). Il punto focale di questa classificazione è la sequenza di definizioni che porta dalla menomazione all'handicap: la menomazione è il danno biologico che una persona riporta a seguito di una malattia (congenita o meno) o di un incidente; disabilità è l'incapacità di svolgere normali attività nella vita quotidiana a seguito della menomazione; l' handicap è lo svantaggio sociale che deriva dall'avere una disabilità. «Qui la disabilità è legata all'agire della persona rispetto alla media e solo se produce nell'individuo uno svantaggio sociale si realizza una condizione di handicap» 4. Volendo fare un esempio, in base alle definizioni che sono state specificate sopra, un non vedente è una persona che soffre di una menomazione oculare che gli procura disabilità nella comunicazione e nella locomozione e comporta handicap, ad esempio, nella mobilità e nella occupazione. Questo esempio è utile per capire come un unico tipo di menomazione può dar luogo a più tipi di disabilità e implicare diversi handicap. Il 22 maggio 2001, durante la 54^ Assemblea Mondiale della Sanità, l' OMS ha presentato il secondo documento, Classificazione Internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità (ICF, International Classification of Functioning, Disability and Health) 5, riconosciuto da 191 Paesi come il nuovo strumento per descrivere e misurare la salute e la disabilità delle popolazioni. In questo documento, il 3 OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), agenzia specializzata delle Nazioni Unite per la salute, comprende 193 Stati Membri, fondata il 7 aprile 1948, sede a Ginevra. L'obiettivo dell'oms sta nel raggiungimento del più alto livello di salute possibile (condizione di completo benessere fisico) da parte di tutte le popolazioni. (dal sito ufficiale dell'oms, ). 4 Minnie Longo, Antonio G. Malafarina, Intervista col disabile, Franco Angeli Editore, Milano 2007, p OMS, Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF), per l'italia Erikson, Trento
2 concetto di handicap sparisce e cambia totalmente l'approccio alla disabilità. L' Italia ha partecipato all'elaborazione di questa classificazione tramite una rete di collaborazioni, denominata Disability Italian Network (DIN), formata da 25 centri dislocati sul territorio nazionale e coordinata dall'agenzia regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia 6. Nella classificazione ICF, i fattori biomedici e patologici non sono gli unici presi in considerazione, ma si presta attenzione anche all'interazione sociale, tanto che il nuovo approccio diventa multiprospettico: biologico, personale e sociale in relazione con l'ambiente. Funzioni corporee 1. Funzioni mentali 2. Funzioni sensoriali e dolore 3. Funzioni della voce e dell'eloquio 4. Funzioni del sistema cardiovascolare, ematologico, immunologico e respiratorio 5. Funzioni del sistema digestivo, metabolico e endocrino 6. Funzioni genito urinarie e riproduttive 7. Funzioni neuromuscoloscheletriche e collegate al movimento 8. Funzioni cute e strutture associate Strutture corporee 1. Strutture del sistema nervoso 2. Occhio, orecchio e strutture collegate 3. Strutture collegate alla voce e all'eloquio 4. Strutture dei sistemi cardiovascolare, immunologico e respiratorio 5. Strutture collegate al sistema digestivo, metabolico e endocrino 6. Strutture collegate al sistema genitourinario e riproduttivo 6 Lo scopo principale del DIN è la diffusione degli strumenti elaborati dall'oms e la formazione di operatori che si occupino dell'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. (dal sito 10
3 7. Strutture collegate al movimento 8. Cute e strutture collegate Attività e partecipazione 1. Apprendimento e applicazione della conoscenza 2. Compiti e richieste di carattere generale 3. Comunicazione 4. Mobilità 5. Cura della propria persona 6. Vita domestica 7. Interazione e relazioni interpersonali 8. Principali aree della vita 9. Vita di comunità, sociale e civica Fattori ambientali 1. Prodotti e tecnologia 2. Ambiente naturale e cambiamenti apportati dall'uomo all'ambiente 3. Supporti e relazioni 4. Atteggiamenti 5. Servizi,sistemi e politiche Il documento ICF, non riguarda solo le persone con disabilità, ma riguarda tutte le persone, ha un uso e un valore universale. «L' ICF ragiona così: la disabilità è una condizione di salute in un ambiente sfavorevole. Disabilità cioè è una relazione, non uno status né una condizione» 7. Di conseguenza, qualunque individuo può essere disabile in qualunque momento della sua vita: il cittadino che perde la sua autonomia di movimento temporaneamente o permanentemente è in stato di debolezza, ma può vivere una vita sociale normale se l'ambiente che lo circonda è fruibile; l'handicap non è quindi un impedimento fisico della persona, ma è una conseguenza negativa del difetto funzionale del rapporto individuo-ambiente. 7 Paolo Tessari (a cura di), Disabili & Abili, Cleup, Padova 2005, p
4 1.2 La disabilità in cifre In Italia non esistono statistiche precise sul numero di persone con disabilità, nonostante l'art della Convenzione dell'onu ricordi la necessità di raccogliere dati e statistiche per valutare l'applicazione delle norme. L'unica fonte di dati utilizzata per stimare il numero di disabili presenti in Italia è l'indagine ISTAT sulle Condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari del biennio L' ISTAT, ripartisce in quattro tipologie la disabilità: 1) Confinamento: i principali disagi della persona possono essere legati al suo personale cattivo rapporto con l'ambiente o all'impedimento di accedere al mondo esterno per la sua grave disabilità; 2) Difficoltà di movimento: il disagio è di non riuscire ad accedere liberamente all'ambiente; 3) Difficoltà nelle funzioni della vita quotidiana: disagio del dover dipendere molto dagli altri anche nell'intimità del proprio vivere. Questa tipologia è spesso legata alla prima, del confinamento; 4) Difficoltà nella comunicazione: riguarda i disagi di carattere visivo, uditivo e l'articolazione dei suoni 9. La cultura generale invece, fa riferimento a disabilità di tipo motorio, sensoriale e cognitivo. A queste tipologie, ne vanno aggiunte altre tre: «le persone con disabilità per cui nessuna tecnologia oggi sa essere d'aiuto (insormontabili difficoltà della comunicazione, per esempio), le persone con disabilità che non accettano la loro condizione e quelle che non accettano né il sostegno della tecnologia né quello della società (pur rifiutando la propria condizione)» 10. L'indagine ISTAT sopra citata, inoltre, ci comunica che la fruizione culturale delle persone con disabilità è sensibilmente più contenuta rispetto a quella delle persone non 8 Art. 31 de La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, «Gli Stati Parti si impegnano a raccogliere le informazioni appropriate, compresi i dati statistici e i risultati di ricerche, che permettano loro di formulare ed attuare politiche allo scopo di dare attuazione alla presente Convenzione (...)» Minnie Longo, Antonio G. Malafarina, Intervista col disabile, Franco Angeli Editore, Milano 2007, p
5 disabili. Solo il 7% delle persone con disabilità si è recato nei tre mesi precedenti alla rilevazione ad un museo o ad un teatro o ad un cinema, mentre partecipa a tali attività il 47% delle persone non disabili. Tra le persone disabili di età compresa tra i 6 e i 44 anni che vivono in famiglia con i genitori, la fruizione culturale ha un tasso complessivo del 36% con uno scarto netto tra Nord (41%) e il Sud (32%) e differenze che si accentuano sensibilmente in funzione del livello di istruzione della famiglia di origine (Illustrazione 1) 11. Totale 17,7 40,9 55,9 Sud 11,9 40,1 Centro 22,5 32,7 50,3 Scuola elementare Licenza media Laurea/Diploma 45,9 Nord 22,1 45,8 68,7 0,0 10,020,030,040,050,060,070,080,0 Illustrazione 1: Fig. 1: Fruizione culturale delle persone disabili di 6-44 anni che vivono in famiglia, per titolo di studio dei genitori e ripartizione territoriale. Anni (per 100 persone con le stesse caratteristiche). Fonte: ISTAT, "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari", Vedi tabella in Disabili & Abili, Cleup, Padova 2005, p
6 1.3 La persona con disabilità motoria Le persone con disabilità motoria possono essere su sedia a ruote o persone con ridotta o impedita capacità di movimento. Nel primo caso si tratta di persone con handicap di origine traumatica o congenita, o dovuta all'avanzata età, che si muovono grazie all'ausilio di una carrozzina meccanica o elettrica, autonomamente o con l'aiuto di un'altra persona. Queste persone riscontrano i principali problemi nell'impossibilità di superare dislivelli eccessive e scale, grandi pendenze, trovano limitazioni nella capacità di raggiungere oggetti collocati su piani orizzontali troppo alti. Tra gli interventi per favorire la mobilità autonoma dei disabili motori su sedia a ruote si evidenziano: -possibilità di arrivare nei pressi del luogo da visitare; -parcheggi riservati entro 50 metri; -mezzi di trasporto accessibili con ancoraggi per la sedia a ruote; -percorsi in piano e complanari; -sufficienti spazi di manovra; -servizi di accompagnamento. Nel caso di persone con ridotta o impedita capacità di movimento, si tratta sempre di persone con handicap di origine traumatica o congenita, o dovuta all'avanzata età che camminano con difficoltà, servendosi di bastoni, tutori, stampelle o elettroscooter e che, in generale, hanno difficoltà a percorrere un tragitto superiore a 200 metri lineari senza effettuare una sosta. Alcuni dei problemi riscontrati dalle persone con ridotta capacità motoria sono: -difficoltà nel superare dislivelli eccessivi e scale sia per problemi di carattere muscolare che di equilibrio; -difficoltà di percorrere una rampa in discesa, alla quale è preferito il gradino. Per agevolare la fruizione dei luoghi e delle strutture per tali soggetti occorre prevedere percorsi in piano e complanari, punti di sosta lungo i percorsi, carrozzine o altri mezzi (es. elettroscooter) nei punti di lunga percorrenza pedonale, corrimano lungo le scale e nelle rampe, posti riservati sui mezzi di trasporto pubblico. Per quanto riguarda le esigenze, sono da considerarsi soggetti con difficoltà di 14
7 deambulazione, oltre agli anziani, gli obesi, le persone affette da nanismo o gigantismo, anche le donne in stato di gravidanza, le persone con passeggino al seguito, le persone con valige o buste della spesa, i bambini. Le persone con difficoltà di deambulazione apprezzano chi si adegua alla loro andatura, li aiuta in qualche azione. Non bisogna dimenticare che, disabile non è solo chi ha un handicap o ha subito una menomazione, ma anche chi, per via dell'età avanzata o di altri motivi, è impossibilitato a muoversi con agilità e scioltezza. Questo concetto, prima o dopo, riguarderà tutti noi. 1.4 La persona con disabilità sensoriali Nella denominazione persone con disabilità sensoriali sono considerate tutte le persone impossibilitate all'uso di uno o più sensi (non vedenti, ipovedenti, soggetti affetti da sordità che, se congenita, è spesso associata al mutismo). La nostra legislazione, con la legge n.138 del 3 aprile 2001, introduce una nuova classificazione che definisce le persone ipovedenti, oltre alle persone cieche. La persona non vedente è chi non può utilizzare informazioni visive significative, mentre l'ipovedente, è chi può utilizzare scarse informazioni visive. Le persone non vedenti, possono essere accompagnate o possono muoversi in autonomia. In quest'ultimo caso è necessario l'utilizzo del bastone (corto o lungo) o il cane guida. Grazie all'aiuto del bastone, possono essere avvertiti ostacoli, oggetti pericolosi e dislivelli. Il cane guida, invece, evita del tutto il contatto con gli ostacoli ma avverte i dislivelli. L'assenza totale della percezione visiva viene compensata dai sensi che la persona non vedente dispone: il tatto, l'udito, il senso propriocettivo (che informa sull'assetto del corpo), il senso anmestesico (che informa sulla presenza e provenienza di correnti d'aria) e l'olfatto. Le persone non vedenti si muovono in ambienti ricchi di segnali da interpretare. In Italia le persone cieche, con l'acutezza visiva inferiore a 1/10, sono circa , quelle ipovedenti sono molte di più: circa. 15
Classificazione Internazionale delle Menomazioni, Disabilità. sfavorevole della persona e, l'handicap come lo svantaggio
1.1 Definizione di disabilità É persona disabile,
Dettagli1980 OMS à ICIDH. International Classification of Impairments, Disabilities and Handicap
1980 OMS ----------à ICIDH International Classification of Impairments, Disabilities and Handicap - Impairments = Menomazione Perdita o anormalità a carico di una struttura o di una funzione psicologica,
DettagliAmbiti da valutare 1. APPRENDIMENTI DISCIPLINARI 2. PARTECIPAZIONE SOCIALE 3. AUTOREGOLAZIONE E COMPORTAMENTO 4. FATTORI INTRA-PERSONALI
Ambiti da valutare 1. APPRENDIMENTI DISCIPLINARI 2. PARTECIPAZIONE SOCIALE 3. AUTOREGOLAZIONE E COMPORTAMENTO 4. FATTORI INTRA-PERSONALI 5. FATTORI SOCIO-CULTURALI ICD 10 (OMS 1984 / 1992) Classificazione
DettagliCLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE ICF. Centro per l Autonomia Umbro
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE ICF Centro per l Autonomia Umbro LA PROSPETTIVA DELL OMS La salute è la chiave dello sviluppo delle Nazioni Se non viene
DettagliI CONFINI DELLA DISABILITÀ
I CONFINI DELLA DISABILITÀ CONVEGNO HOTEL SAN FRANCESCO 22-23 FEBBRAIO 2014 MODELLO MEDICO VS. MODELLO SOCIALE DI DISABILITÀ Modello medico La disabilità concerne anormalità fisiologiche e psicologiche
DettagliORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ
ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ International Classification of Functioning, Disability and Health ICF Convenzione sui diritti della persona con disabilità (ONU-New York 13.12.2006) Per persone con
DettagliA scuola con bisogni educativi speciali
A scuola con bisogni educativi speciali Adriano Grossi Formazione USP Piacenza PIACENZA, 28 NOVEMBRE 2006 Oltre l ICD 10 La complementarietà delle specifiche OMS nel DPCM 23.2.06 E a SCUOLA? Partire dall
DettagliMARIO MARCHIORI I BAMBINI CON DSA NELLA SCUOLA: DALLA LEGGE 170 ALLE PRATICHE DIDATTICHE QUOTIDIANE. GIORNATA DI FORMAZIONE (Padova, 4 settembre 2013)
GIORNATA DI FORMAZIONE (Padova, 4 settembre 2013) I BAMBINI CON DSA NELLA SCUOLA: DALLA LEGGE 170 ALLE PRATICHE DIDATTICHE QUOTIDIANE Patrocinio MARIO MARCHIORI CONTENUTI: Il significato delle parole Tracce
DettagliL UTILIZZO DELLA CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE (ICF) NELLA DEFINIZIONE DEL DANNO BIOLOGICO
L UTILIZZO DELLA CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO, DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE (ICF) NELLA DEFINIZIONE DEL DANNO BIOLOGICO SIMONA DEL VECCHIO Dirigente medico legale U.O. Medicina Legale
DettagliDIAGNOSI FUNZIONALE. (DGR 164 del 05/03/07) REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE. pag. 5. seduta del 7.4.
DELIBERAZIONE DELLA 5 DIAGNOSI FUNZIONALE (DGR 164 del 05/03/07) DELIBERAZIONE DELLA 6 DIAGNOSI FUNZIONALE Cognome: Nome: Data e luogo di nascita: Residenza: Telefono e/o altro recapito: ASUR ZT o Ente
DettagliLa formazione è una necessità sempre più pressante per poter accedere ed essere
INTRODUZIONE La formazione è una necessità sempre più pressante per poter accedere ed essere concorrenziale sul mercato del lavoro; perfezionamento ed aggiornamento diventano allora il fiore all occhiello
DettagliI compiti della scuola per l inclusione: tempi, adempimenti, procedure
INCONTRI di FORMAZIONE sul PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO I compiti della scuola per l inclusione: tempi, adempimenti, procedure Adele Ghignatti 10 novembre 2015 LEGGE 104/92 (Art 3) E' persona handicappata
DettagliDefinizione di handicap
Icdh Definizione di handicap A seguito di un evento morboso, sia esso una malattia (congenita o meno) o un incidente, una persona può subire una menomazione, ovvero la perdita o anomalia strutturale o
DettagliPSICOLOGIA DELLA DISABILITA E DEI DISTURBI DELLO SVILUPPO
PSICOLOGIA DELLA DISABILITA E DEI DISTURBI DELLO SVILUPPO Disabilita Oltre quattro milioni di persone con disabilità in Italia (4,1, per la precisione), pari al 6,7% della popolazione. un italiano su 4
DettagliLa classificazione ICF. dott.ssa Antonella Mammì dott.ssa Tiziana Buono
La classificazione ICF dott.ssa Antonella Mammì dott.ssa Tiziana Buono Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) Dal 1972 l OMS iniziò a sviluppare uno schema preliminare riguardante le conseguenze delle
DettagliCRIBA FVG - Camino al Tagliamento, 22 maggio CRIBA FVG. La-le persone
CRIBA FVG Centro Regionale di Informazione sulle Barriere Architettoniche Quattro macro-ambiti di attività Area esterna e ingresso all abitazione: ostacoli, imprevisti e pericoli da evitare CRIBA FVG La-le
DettagliCorso di Pedagogia e Didattica speciale. Viviana Vinci
Corso di Pedagogia e Didattica speciale Percorso Abilitante Speciale Lezione 4-5 SABATO 3 maggio 2014 ore 14.30-17.00 / 17.10-19.30 Viviana Vinci Università degli Studi di Bari vivianavinci@yahoo.it Terminologia
DettagliServizio per gli Studenti Disabili. Archimede Pitagorico. e la disabilità. Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Paola Guidet
Servizio per gli Studenti Disabili Archimede Pitagorico e la disabilità Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Paola Guidet Il valore dell esistenza stessa dell uomo è legato non solo a ciò che accade in essa,
DettagliISTITUTO TECNICO E.F. CORINALDESI SENIGALLIA
ISTITUTO TECNICO E.F. CORINALDESI SENIGALLIA PROGETTO OPEN TO ALL ANTROPOMETRIA E QUADRO ESIGENZIALE In particolare si possono definire cinque profili di utenza: persone con ridotta o impedita capacità
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Relatore: Annalisa Pelosi
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA Relatore: Annalisa Pelosi 1 2 Il Ritardo Mentale 1. Criteri Diagnostici Definiamo il ritardo mentale una condizione clinica complessa, caratterizzata dalla presenza di un
DettagliI Bisogni Educativi Speciali secondo l ICF e le strategie di inclusione secondo la Speciale normalità Dario Ianes
I Bisogni Educativi Speciali secondo l ICF e le strategie di inclusione secondo la Speciale normalità Dario Ianes Università di Bolzano www.darioianes.it Education Act UK, 1996 Un bambino con Bisogni Educativi
DettagliMarco Gerometta Responsabile A.D.V. per la regione Friuli Venezia Giulia. Quello che i ciechi devono sapere sui percorsi tattilo vocali.
Marco Gerometta Responsabile A.D.V. per la regione Friuli Venezia Giulia. Quello che i ciechi devono sapere sui percorsi tattilo vocali. MOBILITÀ E ACCESSIBILITÀ. Mobilità autonoma: rientra fra le capacità
DettagliLA PROGETTAZIONE SENZA BARRIERE LA PROGETTAZIONE SENZA BARRIERE
LA PROGETTAZIONE SENZA BARRIERE LA PROGETTAZIONE SENZA BARRIERE 1 / 36 Il termine handicap, nel linguaggio socio-sanitario, indica un'insufficienza che comporta una condizione di inferiorità : uno svantaggio
DettagliProgramma Grecia - Italia 2007/2013 Progetto NOBARRIER (cod. NOBARRIER - I )
Programma Grecia - Italia 2007/2013 Progetto NOBARRIER (cod. NOBARRIER - I1-33.01) Prime note metodologiche di identificazione dei requisiti per percorsi ed etichette sostenibili A cura del Partner di
DettagliStatistica. PROGETTARE, COSTRUIRE, ABITARE CON QUALITA Idee per buone pratiche progettuali. Aspettativa principale. Tipologie di disabilità
PROGETTARE, COSTRUIRE, ABITARE CON QUALITA Idee per buone pratiche progettuali ABITARE CON QUALITA PER BISOGNI SPECIALI FT Massimo Donati Persone con disabilità: Statistica il 5% della popolazione con
DettagliDAL ICD AL ICF I MODELLI DI CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALI COME ESPRESSIONE DELL APROCCIO ALLA DISABILITA
CORSO DI FORMAZIONE RIVOLTA AI DOCENTI AFFERENTI AL CTRH DI CEFALU - CAMPOFELICE CASTELBUONO Modello ICF e integrazione in classe DAL ICD AL ICF I MODELLI DI CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALI COME ESPRESSIONE
DettagliII MODULO Infermità cronica, riduzione della capacità lavorativa, disabilità e lavoro
La certificazione telematica introduttiva in ambito assistenziale e previdenziale. Le giustifiche sanitarie. Normativa criteri medico legali e linee guida INPS II MODULO Infermità cronica, riduzione della
DettagliDr Matilde Leonardi Co-Chair WHO-ICF children group Coordinatore Scientifico Progetto ICF in Italia Responsabile Progetto Disabilità INN CB
L ICF e la sua filosofia Bolzano 18 novembre 2004 Dr Matilde Leonardi Co-Chair WHO-ICF children group Coordinatore Scientifico Progetto ICF in Italia Responsabile Progetto Disabilità INN CB IRCCS Istituto
DettagliCANTINESENZABARRIERE. Presentazione dell iniziativa:
Presentazione dell iniziativa: Con il Patrocinio: CANTINESENZABARRIERE UN IDEA, UN PROGETTO, CHE FAVORISCE L INCONTRO TRA I PRODOTTI DELLA TERRA E IL MONDO DELLA DISABILITA, CHE E GIA REALTA. Presentazione
DettagliAccessibilità Visitabilità Adattabilità
Visitabilità Adattabilità guida al DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA 9 novembre 2009, n. 54 Regolamento sull eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL
Dettagli! ""#$%&%'%(%$)%**+',-.*/+'0,/ 1*/*0*'.0+""
Comune di Dolo Provincia di Venezia! ""#$%&%'%(%$)%**+',-.*/+'0,/ 1*/*0*'.0+"" Committenti: 2 2 ##. 11 L intervento oggetto della presente relazione, è ubicato in comune di Dolo, località Sambruson Via
DettagliUN VOCABOLARIO COMUNE PER L APPLICAZIONE DELL ICF PDF E PEI. Rovigo - 25 marzo 2015 Dott.ssa Monica Pradal
UN VOCABOLARIO COMUNE PER L APPLICAZIONE DELL ICF PDF E PEI Rovigo - 25 marzo 2015 Dott.ssa Monica Pradal ICF MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE Condizione di salute (deficit, malattie, traumi) FUNZIONI CORPOREE
DettagliSegmento specifico. Turismo & Accessibilità
TURISMO ATTIVO Segmento specifico Turismo & Accessibilità Relatore Sandrino Porru o Operatore sociale da circa 30 anni, o Dirigente della Coop. Soc.Eugò Sardegna - Turismo accessibile o Responsabile di
DettagliBreve guida ai codici ICF
Breve guida ai codici ICF Dott.ssa Graziella Giorgetti Responsabile UO UMEE ASUR Marche AV1 Fano CTS Fano 20 27 maggio 2014 Struttura dell ICF ICF Parte 1: Funzionamento e disabilità Parte 2: Fattori contestuali
DettagliTabelle nazionali con cadenza semestrale. Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1
Tabelle nazionali con cadenza semestrale Analisi della numerosità delle malattie professionali - blocco 1 Dati rilevati al 31 ottobre 2016 Nota metodologica Sono considerate le malattie professionali denunciate
DettagliMobilità sostenibile ed elettrica: un nuovo modello per l Italia. Anna Donati, Gruppo mobilità sostenibile Kyoto Club
Mobilità sostenibile ed elettrica: un nuovo modello per l Italia. Anna Donati, Gruppo mobilità sostenibile Kyoto Club Sostenibilmente. Kyoto Club in collaborazione con Ministero per l Ambiente. Roma, 19
DettagliLO STATO PONDERALE DEI BAMBINI
LO STATO PONDERALE DEI BAMBINI L obesità ed il sovrappeso in età evolutiva tendono a persistere in età adulta e a favorire lo sviluppo di gravi patologie quali le malattie cardio-cerebro-vascolari, diabete
DettagliICF a scuola Indicazioni operative
UST Cremona In collaborazione con CTS Cremona ICF a scuola Indicazioni operative Paola Romagnoli a.s. 2013-2014 Che cos è l ICF? È un sistema di classificazione multidisciplinare, innovativo per impostazione,
DettagliDall accertamento sanitario all inserimento lavorativo
PROVINCIA DI GORIZIA Servizio Collocamento Mirato Dall accertamento sanitario all inserimento lavorativo Dott. Simone ZORZI Gorizia, 3 novembre 2009 Il collocamento mirato...la promozione dell'inserimento
DettagliIL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF
IL MODELLO ANTROPOLOGICO ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute OMS, 2002 e 2007) PER UNA LETTURA OLISTICA DEL FUNZIONAMENTO UMANO Marco Braghero USR Liguria
DettagliIL DIVERSITY ORGANIZZATIVO AZIENDALE ATTIVAZIONE SPERIMENTALE - FOCUS SU I.C.F.
IL DIVERSITY ORGANIZZATIVO AZIENDALE Un altro modo di guardare al talento all interno delle organizzazioni ATTIVAZIONE SPERIMENTALE - FOCUS SU I.C.F. Sui temi della disabilità Annalisa Ferrari Comunicazione
DettagliDario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano Dario Ianes
Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it UN ALUNNO CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI : Un alunno con apprendimento, sviluppo e comportamento in uno o più dei vari ambiti e
DettagliI CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI
I CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI Luigi Mazza Regione Emilia-Romagna UANTE SONO LE PERSONE CON DISABILITÀ?
DettagliCLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE: ( Classificazione della Salute e degli Stati Correlati) I.C.F.
CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITA E DELLA SALUTE: ( Classificazione della Salute e degli Stati Correlati) I.C.F. Il Modello Bio Psico Sociale Dottor Marco Saetta A.S.P.
DettagliORIENTAMENTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
ORIENTAMENTO ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI INTRODUZIONE Con La Riforma dell Istruzione Secondaria Superiore del Ministro Mariastella Gelmini la scuola guarda al presente e al futuro, nell ottica dell innovazione
DettagliCORSO DI FORMAZIONE: La cultura del Modello I.C.F. nel modello di inclusione scolastica. Il Piano Educativo Individualizzato: Un Progetto a più Mani
CORSO DI FORMAZIONE: La cultura del Modello I.C.F. nel modello di inclusione scolastica Il Piano Educativo Individualizzato: Un Progetto a più Mani Relatore: Dr.ssa M. Luisa Boninelli Centro Studi Erickson
DettagliEsperienze di aree verdi con attrezzatureper persone con disabilità
Esperienze di aree verdi con attrezzatureper persone con disabilità Torino, 3 novembre 2016 Segreteria Organizzativa : Torino, 27 marzo 2009 1 Rendere accessibile un'area verde implica non solo assicurare
DettagliL attività sportiva nel percorso riabilitativo alla luce del modello ICF. Beatrice Aiachini IRCCS Fond. Salvatore Maugeri, Pavia
L attività sportiva nel percorso riabilitativo alla luce del modello ICF Beatrice Aiachini IRCCS Fond. Salvatore Maugeri, Pavia Fontanellato 6 Giugno 2014 2001 ICF: nuovo modello concettuale per la disabilità
DettagliPercezione dello stato di salute BENESSERE
PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO BENESSERE Nella definizione di salute dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) viene evidenziato come allo stato di benessere psicofisico concorrano una componente oggettiva
DettagliL APPLICAZIONE DELL ICF NEGLI STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE
ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA International Classification of Functioning, Disability and Health L APPLICAZIONE DELL ICF NEGLI STRUMENTI DI DOCUMENTAZIONE Dott.ssa Monica Pradal Pedagogista,, IRCCS
DettagliProf.ssa Germana Castoro g.castoro@psico.uniba.it
Corso modelli integrati di intervento psico-educativi per la disabilità intellettiva e nei disturbi generalizzati dello sviluppo insegnamenti per la scuola secondaria di I e II grado Prof.ssa Germana Castoro
DettagliALCUNE INDICAZIONI DIMENSIONALI
LCA1 corsi ABC ALCUNE INDICAZIONI DIMENSIONALI Schemi tratti dal Manuale di Progettazione Edilizia Vol.1 - Hoepli. Esercitazione Lunga pag. LCA1 Disegni tratti dal Manuale di Progettazione Edilizia Vol.1
DettagliANALISI DELLE CONDIZIONI DI ACCESSIBILITÀ DELLE PERSONE CON RIDOTTA O IMPEDITA CAPACITÀ MOTORIA O SENSORIALE RELAZIONE TECNICA
ANALISI DELLE CONDIZIONI DI ACCESSIBILITÀ DELLE PERSONE CON RIDOTTA O IMPEDITA CAPACITÀ MOTORIA O SENSORIALE RELAZIONE TECNICA 1 Si riportano di seguito, in modo sintetico, le condizioni di accessibilità
DettagliICF per gli adulti e ICF CY per minori
ICF per gli adulti e ICF CY per minori La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF, dall'inglese International Classification of Functioning, Disability and
DettagliLiberi di essere. Piano d Azione Regionale per le persone con disabilità.
Liberi di essere Piano d Azione Regionale per le persone con disabilità. 2 3 Tutte le persone con disabilità hanno diritto a vivere nella società, con la stessa libertà di scelta delle altre persone...
DettagliL I.C.F.:Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L I.C.F.:Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute Rimini 25 novembre 2009 Dott.ssa Federica Bartoletti federica.bartoletti@unibo.it 1 CHE COSA E L ICF L ICF (Classificazione
DettagliTFA Università degli Studi G. d Annunzio Chieti Pescara A.A. 2014 / 2015. Pedagogia Speciale
TFA Università degli Studi G. d Annunzio Chieti Pescara A.A. 2014 / 2015 Pedagogia Speciale etdoraz@tin.it Prof. Ettore D Orazio TESTI DI RIFERIMENTO Marisa Pavone, L' inclusione educativa. Indicazioni
DettagliINCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE CON LIMITAZIONI FUNZIONALI, INVALIDITÀ O CRONICITÀ GRAVI
Maschi Femmine 21 luglio 2015 INCLUSIONE SOCIALE DELLE PERSONE CON LIMITAZIONI FUNZIONALI, INVALIDITÀ O CRONICITÀ GRAVI Anno 2013 Nel 2013, circa 13 milioni di persone di 15 anni e più risultano avere
DettagliL OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99. Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta
L OPERATORE SOCIALE NELLE COMMISSIONI MEDICO LEGALI PER LA L. 68/99 Dott. Ludovico Carnile Psicologo Clinico Operatore Sociale presso CML Caserta Legge 12 marzo 1999 n 68 «Norme per il Diritto al lavoro
DettagliBIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE
BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE LOCALIZZAZIONE BIBLIOTECA DEL DIPARTIMENTO DI LINGUE E LETTERATURE STRANIERE MODERNE INFORMAZIONI GENERALI Via Cartoleria 5 40124 BOLOGNA
DettagliNORMATIVA EUROPEA DISABILITA
In Cammino con lo PSIR Welfare di seconda generazione Focus sulla filiera Disabili NORMATIVA EUROPEA DISABILITA 7 MAGGIO 2015 Paola Cermelli Presidente dell Ordine Assistenti Sociali Regione Liguria NORMATIVA
DettagliCAA ED AUSILI PER LA RIABILITAZIONE DELLA COMUNICAZIONE NEI DGS UN ESPERIENZA CON IL FACE MOUSE. Dott.ssa Laura Nunberg
CAA ED AUSILI PER LA RIABILITAZIONE DELLA COMUNICAZIONE NEI DGS UN ESPERIENZA CON IL FACE MOUSE Dott.ssa Laura Nunberg Le complesse problematiche legate ai DGS richiedono oggi un ulteriore riflessione
DettagliINFORMAZIONI ACCESSIBILITÀ MUSEO MULTIMEDIALE DEI CAPITANI DI VENTURA
INFORMAZIONI ACCESSIBILITÀ Parco del Tevere MUSEO MULTIMEDIALE DEI CAPITANI DI VENTURA Il Museo è situato nel centro storico di Alviano all interno del castello; gli spazi di servizio e l allestimento
DettagliDALLA LEGGE N. 104/92 ALL ICF (2001)
DALLA LEGGE N. 104/92 ALL ICF (2001) 1 LEGGE N. 104/1992, ART. 3, COMMA 1 è persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa
Dettagli2 Convegno AIViPS Roma, 5 ottobre 2013
2 Convegno AIViPS Roma, 5 ottobre 2013 DALLA COMPENSAZIONE DEI DEFICIT ALLA PROMOZIONE DELLE RISORSE: NUOVE PROSPETTIVE IN MEDICINA Antonella Delle Fave Università degli Studi di Milano Definizione di
DettagliHandy Superabile ASSOCIAZIONE ONLUS
TOSCANA BAGNO MARISELLA Via Lungomare Levante, 162 Poveromo (Ms) - Tel.: +39 0585 309375 TESTATO PER TE DA: Con l obiettivo di mettere a tua disposizione tutte le informazioni utili per una scelta consapevole
DettagliIEA TIMSS ADVANCED 2015
Presentazione Indagine internazionale IEA TIMSS ADVANCED 2015 PRINCIPALI RISULTATI ITALIA GRADO 13 - Quinto anno scuola secondaria di secondo grado Roma, 6 dicembre 2016 L'indagine TIMSS Advanced (Trends
DettagliAGEVOLAZIONI FISCALI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ. Sintesi comunicazione Graziano De Munari - CAF CISL
AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE PERSONE CON DISABILITÀ Sintesi comunicazione 11.3.2016 Graziano De Munari - CAF CISL IL SOGGETTO DIVERSAMENTE ABILE 1/5 Sono definiti portatori di handicap o disabili coloro
DettagliALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE. Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre
ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre LE MALATTIE CARDIO VASCOLARI Le malattie cardiovascolari ogni anno provocano oltre 17 milioni di decessi (7,2
DettagliSDO e malattie trasmissibili. Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive
SDO e malattie trasmissibili Marta Ciofi degli Atti CNESP Reparto Epidemiologia Malattie Infettive Utilità delle SDO nel campo delle malattie trasmissibili Ottenere informazioni non disponibili da altre
DettagliDIDATTICA SPECIALE. Irene Menegoi Buzzi-Donato
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO- SILSISMI Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l Insegnamento Secondario Sezione di Milano DIDATTICA SPECIALE Irene Menegoi Buzzi-Donato Anno 2006/07
DettagliServizio per gli Studenti Disabili. Archimede Pitagorico. e la disabilità. Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico
Servizio per gli Studenti Disabili Archimede Pitagorico e la disabilità Dott.ssa Tatiana Vitali Dott.ssa Rita Mastellari Anno Accademico 2009-2010 2010 ??? Come mi sento nel mio ruolo professionale? ???
DettagliValutazione e processi di integrazione: Progetto Inclues
Valutazione e processi di integrazione: Progetto Inclues sintesi della Relazione di Ottavia Albanese Università Bicocca Milano tenuta a Milano il 23 maggio 2005-10-24 non rivista dall autrice La relatrice
DettagliGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE
GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE Il concetto di salute OMS 1946: "la salute non è semplicemente l'assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale 5
DettagliASSOCIAZIONE VIVI SAN MAURIZIO Barriere architettoniche prima puntata
ASSOCIAZIONE VIVI SAN MAURIZIO http://www.vivisanmaurizio.it/ Barriere architettoniche prima puntata Inizia il percorso dell associazione lungo le vie di San Maurizio, per cercare di capire come riesce
DettagliIL PERCORSO EVOLUTIVO, I CRITERI E GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELL I.C.F.
IL PERCORSO EVOLUTIVO, I CRITERI E GLI ASPETTI FONDAMENTALI DELL I.C.F. A cura del Sociologo E-Mail: salvogarofalo1@libero.it DA HANDICAPPATO (ICIDH-1980) a PERSONA con disabilità (ICF 2001) livello Intern.
DettagliStrumenti di classificazione e valutazione in riabilitazione
M. Vittoria Meraviglia Strumenti di classificazione e valutazione in riabilitazione ICF WHODAS II Sistema complesso ICF 2001 Condizioni di salute Strutture&Funzioni corporee (Menomazione) Attività
DettagliLe fonti dei dati sul bambino malato cronico: stato, criticità e bisogni di sviluppo del sistema informativo di area. Dott.ssa Ornella Cappelli
Le fonti dei dati sul bambino malato cronico: stato, criticità e bisogni di sviluppo del sistema informativo di area Dott.ssa Ornella Cappelli 28 febbraio 2008 1 Gruppo di lavoro Maura Branchetti Ornella
DettagliORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA International Classification of Functioning, Disability and Health. ICF nella SCUOLA.
ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA International Classification of Functioning, Disability and Health ICF nella SCUOLA Cantù 15 aprile 2014 Dott.ssa Sonia Bortolot Pedagogista WORD HEALTH ORGANIZATION
DettagliLa realtà de La Gabbianella è esempio di come si riescano a raccordare limiti e potenzialità della Sindrome di Down, grazie alla linea educativa
PRESENTAZIONE L idea di realizzare questo progetto di tesi nasce da un importante esperienza lavorativa per la mia formazione professionale e personale, presso un centro diurno sulle autonomie per adulti
DettagliATTIVITA DI FORMAZIONE IN TEMA DI INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI
A.S. 2010/2011 ATTIVITA DI FORMAZIONE IN TEMA DI INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI Modalità di svolgimento del corso 1 FASE 14 ORE 6 INCONTRI 1. Principi di integrazione: come essere nella relazione educativa
Dettaglithe star Quality PA Diritto del bambino al gioco 3 lezione C. Pesce Metodi e didattiche delle attività Motorie e Sportive
Dallo sviluppo del corpo in movimento alla formazione del cittadino: Un modello olistico a quattro pilastri Quality PA Diritto del bambino al gioco the star Abilità di Vita 3 lezione C. Pesce Metodi e
DettagliCORSO DIAVVICINAMENTO ALLA L.I.S. MARIA BUCCI
CORSO DIAVVICINAMENTO ALLA L.I.S. MARIA BUCCI e-mail: mariabucci@iol.it La comunicazione con una persona sorda Stereotipi sociali su cui si formano i pregiudizi nei confronti delle persone sorde Si definisce
DettagliIl piano di inclusione nelle Istituzioni Scolastiche secondo le recenti disposizioni normative
Il piano di inclusione nelle Istituzioni Scolastiche secondo le recenti disposizioni normative La normativa di riferimento La Direttiva del MIUR sui BES del 27 Dicembre 2012, Bisogni Educativi, Speciali,
DettagliAlunni con. B.isogni E.ducativi S.peciali
Alunni con B.isogni E.ducativi S.peciali CHE COS E? Il bisogno educativo speciale è una qualsiasi difficoltà in ambito educativo o apprenditivo che consiste in un funzionamento problematico anche per il
DettagliHandy Superabile ASSOCIAZIONE ONLUS
TOSCANA BAGNO MARCO POLO Via Litoranea,30 Marina di Pisa Telefono 050 TESTATO PER TE DA: Con l obiettivo di mettere a tua disposizione tutte le informazioni utili per una scelta consapevole Consulta le
DettagliTennis in sedia a rotelle. Gianluca Vignali
Tennis in sedia a rotelle Gianluca Vignali Prima di iniziare... Presentazione del corso Origini e Sviluppo del tennis Paralimpico; Chi può giocare a tennis in sedia a rotelle?? Definizione di Handicap
DettagliLa Certificazione delle Competenze: ostacolo o risorsa per gli alunni diversamente abili?
La Certificazione delle Competenze: ostacolo o risorsa per gli alunni diversamente abili? MERCOLEDI 16 MARZO 2016 Maddalena Rudello e Nidia Signorini, I.C. «via Adua» SEVESO Febbraio 2015: è arrivata la
DettagliLe dimensioni internazionali delle politiche per la salute della Regione FVG
PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE : Workshop OPPORTUNITA E SINERGIE CON GLI UFFICI DELLE REGIONI ITALIANE A BRUXELLES Comitato delle Regioni - 7 th Dicembre 2011, 15.30 Le dimensioni internazionali delle
DettagliLe condizioni di salute della popolazione
18 dicembre 2001 Le condizioni di salute della popolazione Con cadenza quinquennale viene realizzata l indagine "Condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari" che rileva i principali fenomeni relativi
DettagliProgetto INFEA PENSA CON I SENSI, SENTI CON LA MENTE
Progetto INFEA Realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna Bando INFEA-CEA 2007-2008 PENSA CON I SENSI, SENTI CON LA MENTE educare all ambiente attraverso la parola, i segni, il corpo Il
DettagliHandy Superabile ASSOCIAZIONE ONLUS
TOSCANA BAGNO LA PIA Via Barellai, Viareggio (Lu) Telefono 0584-31053 TESTATO PER TE DA: Con l obiettivo di mettere a tua disposizione tutte le informazioni utili per una scelta consapevole Consulta le
DettagliMonitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia
Monitoraggio di sovrappeso e obesità nelle donne in gravidanza e nei bambini in Friuli Venezia Giulia Dott. Luca Ronfani Dott.sa Claudia Carletti Dott.sa Paola Pani Epidemiologia Clinica e Ricerca sui
Dettaglilezione ERGONOMIA DESIGN cosa è il prodotto come viene utilizzato
Corso di Laurea in Disegno Industriale - 2 anno LABORATORIO DI ERGONOMIA corso A a.a. 2015-16 prof.ssa Francesca Tosi Tutor: dott.ssa Alessia Brischetto, dott. Mattia Pistolesi 5 lezione & ERGONOMIA DESIGN
DettagliDal turismo per disabili al turismo per tutti Dal turismo per tutti al turismo di qualità
Dal turismo per disabili al turismo per tutti Dal turismo per tutti al turismo di qualità Eliminazione e superamento delle barriere nelle strutture ricettive (progettazione, esecuzione, gestione, accoglienza)
DettagliLEGGE 09/01/1989 N. 13 D.M. 14/06/1989 N. 236 RELAZIONE TECNICA. (Superamento delle barriere architettoniche)
LEGGE 09/01/1989 N. 13 D.M. 14/06/1989 N. 236 RELAZIONE TECNICA (Superamento delle barriere architettoniche) Il progetto del P.U.A. 7.4 Pozzale è stato sviluppato secondo criteri tesi ad ottenere il più
DettagliCOMUNE DI GENOVA: CIRCOSCRIZIONE 1^ PERCORSO A: PRINCIPE - GARIBALDI - DE FERRARI - CASA DI COLOMBO
Accesso al percorso A Il percorso inizia da una dei principali punti di accesso e nodo di interscambio di Genova: piazza Acquaverde. La prospiciente stazione di Porta Principe è la fermata preferenziale
DettagliIndice. Le basi di conoscenza della disabilità. 2 di 20
LEZIONE: LE BASI DI CONOSCENZA DELLA DISABILITÀ PROF. FELICE CORONA Indice 1 Quadro legislativo per le disabilità ------------------------------------------------------------------------------------------
DettagliANALISI DELLE CONDIZIONI DI ACCESSIBILITÀ DELLE PERSONE CON RIDOTTA O IMPEDITA CAPACITÀ MOTORIA O SENSORIALE RELAZIONE TECNICA
ANALISI DELLE CONDIZIONI DI ACCESSIBILITÀ DELLE PERSONE CON RIDOTTA O IMPEDITA CAPACITÀ MOTORIA O SENSORIALE RELAZIONE TECNICA 1 Si riportano di seguito, in modo sintetico, le condizioni di accessibilità
DettagliVICENZA: CITTA PER TUTTI
13 Descrizione VICENZA: CITTA PER TUTTI Realizzazione di leggii dotati di pannelli informatici con grafica e testi accessibili ad un ampio numero di visitatori (non vedenti, ipovedenti, non udenti ) che
Dettagli