Una proposta liberale per il finanziamento della politica in italia
|
|
- Onorato Livio Valenti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MASSIMO TEODORI Una proposta liberale per il finanziamento della politica in italia 1. Di solito si pensa che il finanziamento della politica, cioè il modo in cui si fa fronte alle necessità finanziarie dell attività politica, sia una questione, per così dire, tecnica e finanziaria. In quest ottica, fin dai primi anni della Repubblica, si è risolto lo spinoso problema delegandone la soluzione agli addetti ai lavori - gli amministratori di partito - e ai custodi delle borse delle correnti, dei gruppi, dei movimenti, delle coalizioni, delle liste e dei candidati. Personalmente ritengo che questa maniera di guardare al finanziamento della politica sia stata e continui ad essere assai sbagliata, e non è un caso che abbia contribuito non poco al corrompimento della nostra democrazia. Il finanziamento della politica è, invece, un problema a pieno titolo istituzionale e democratico sia per la natura dei rapporti che postula tra cittadino, forze politiche e Stato che per gli effetti che determina nel sistema politico, altrettanto importanti di quelli indotti dal sistema elettorale. Una buona soluzione al finanziamento della politica migliora il sistema politico; un cattivo finanziamento è prodromo di degenerazione. E la storia della Repubblica ne è stata uno specchio puntuale. 2. Non si possono tuttavia valutare i vantaggi e gli svantaggi nonché le implicazioni delle diverse soluzioni al finanziamento della politica se non si fa riferimento ad un quadro politico-ideale. In questa sede, perciò, prima di indicare una proposta per il caso italiano, vorrei rendere espliciti gli obiettivi da perseguire. Vale anche in questo caso il parallelismo con il sistema elettorale, il fatto cioè che non esistono sistemi di per sé buoni e cattivi di finanziamento e di elezione ma solo sistemi funzionali al raggiungimento di determinati obiettivi. Ecco dunque quali sono gli obiettivi di cui, secondo me, occorre tenere conto in Italia per una soluzione di tipo liberale. Primo: assicurare l uguaglianza delle chance dei soggetti politici ed elettorali. Il denaro per finanziare l attività politica deve affluire ai partiti e ai soggetti elettorali in modo da non creare disuguaglianze. Questo principio basilare in qualsiasi democrazia va perseguito anche attraverso il finanzia- 73
2 mento. Il gioco politico è corretto solo a condizione che i diversi protagonisti possano teoricamente avere le stesse possibilità di successo. Secondo: scoraggiare la nascita di partiti senza radici, ed evitare la frammentazione del sistema politico. L effetto da evitare è quello del denaro pubblico che crea partiti artificiali e mantiene in vita formazioni senza radici. Terzo: fare funzionare i partiti e le altre forme di attività politica democratica. Nelle moderne democrazie i partiti sono i principali strumenti di cui dispongono i cittadini per concorrere alla politica nazionale e quindi devono essere messi in condizioni di ben funzionare allo stesso modo di altre forme di partecipazione politica: candidati, correnti, gruppi, coalizioni, movimenti e referendum. Quarto: scoraggiare la spirale dei costi. Le spese politiche in tutto il mondo democratico tendono ad aumentare: sembra perciò opportuno che le modalità di finanziamento scoraggino la tendenza all aumento indefinito. Quinto: sottrarre la politica all influenza economica. È questo uno degli obiettivi principale della regolamentazione del finanziamento della politica in quanto l autonomia della politica dalle influenze esterne, a cominciare da quella economica e finanziaria, è condizione essenziale del gioco democratico. Sesto: favorire la partecipazione dei cittadini. Non c è dubbio che l obbligatorietà del finanziamento della politica alimenta l estraniazione dalla politica. Settimo: rispettare le volontà individuali. La politica non è obbligatoria. Si può partecipare o non, e scegliere il partito e il candidato che si vuole. Lo stesso criterio dovrebbe presiedere alle contribuzioni per la politica Ottavo: tutelare i diritti dei membri di partito. Chi controlla le finanze di partito finisce per avere all interno dell organizzazione politica un potere che non ha nulla a che fare con il consenso democratico e con la leadership. Nono: mettere gli individui e i gruppi organizzati in grado di sostenere i propri interessi in politica. Pagare per affermare le proprie idee e i propri interessi in politica dovrebbe essere un fatto eticamente positivo purché trasparente, dichiarato ed entro limiti stabiliti. Decimo: evitare che la politica sia sottomessa a influenze esterne, compresa quella del potere giudiziario. Il prepotere giudiziario sulla politica non è meno nefasto di quello del potere economico e finanziario. 3. Per trovare una buona soluzione occorre valutare partire da quella che è stata l esperienza italiana del passato. La via maestra e univoca seguita dal 1974 ad oggi è stato il finanziamento pubblico distribuito proporzionalmente alle forze politica sulla base dei risultati elettorali. Questo criterio di fondo è stato introdotto dalla primitiva legge del 1974, successivamente modificata ed ampliata a più riprese negli anni 80, mantenendo tuttavia sempre immutata l impostazione statalista, obbligatoria e proporzionalista. Anche dopo il 74
3 1993, nonostante il referendum avesse decretato con il 90,3% dei sì il rigetto da parte degli italiani del finanziamento pubblico, le leggi del 1993 (forte aumento dei rimborsi spese di ogni tipo di elezione), del 1997 (cosiddetto quattro per mille che non ha mai funzionato se non per anticipi) e del 1999 (cosiddetto rimborso spese elettorali distribuite annualmente per un totale di circa 800 miliardi in 4-5 anni) hanno tutte riproposto il criterio di un finanziamento pubblico ai partiti di tipo annuale, centralizzato, obbligatorio e proporzionale. Questo indirizzo univoco è stato seguito da pressoché tutte le forze politiche con l eccezione dei radicali e dei liberali. Fino al 1993 lo hanno appoggiato tutti i partiti tradizionali, grandi e piccoli, di governo e di opposizione, DC, PCI, PSI e partiti minori; e dopo il 1994 hanno continuato a sostenerlo Democratici di Sinistra e Forza Italia, Lega Nord e Democratici nonché tutti gli altri gruppi di Destra, Centro e Sinistra con l eccezione di Alleanza Nazionale che nel corso del 1999 si è diversificata. Lo schieramento convergente di quasi tutte le forze politiche ha rappresentato un segno tangibile di quello che potremmo chiamare il consociativismo finanziario che dalla prima Repubblica, attraversando la crisi degli anni novanta, è arrivato fino ai giorni nostri. 4. Dopo venticinque anni si può fare un bilancio della scelta del finanziamento pubblico che è stata condivisa da tutto l arco dei partiti (con le eccezioni sopra ricordate) in contrapposizione con l orientamento della stragrande maggioranza dei cittadini. Lungo tutto questo periodo sono stati sì cambiati i meccanismi tecnici ma mai l impostazione di fondo del finanziamento pubblico ai partiti. È perciò possibile esprimere un giudizio complessivo su tutta l esperienza italiana, giudizio che è decisamente fallimentare per almeno quattro importanti aspetti. L aspetto etico-funzionale. La legge del 1974 fu varata all indomani dell ennesimo scandalo tangentizio dei petroli con l esplicito obiettivo di porre fine ai finanziamenti illegali. Ebbene proprio da quegli anni data l accelerazione della corruzione politica che diventa nel corso degli anni ottanta sempre più sistematica e rilevante. Per l intero sistema dei partiti il rapporto tra finanziamenti legali ed illegali era nel 1975 di 1 a 3: nel 1992 lo stesso rapporto diviene 1 a 10 con un volume di spese relative solo ai centri dei partiti che si aggira sui miliardi l anno escluse le campagne elettorali. Il finanziamento pubblico non ha dunque provveduto in alcun modo alle esigenze dei partiti e tantomeno ha eliminato la corruzione. L aspetto politico. Il finanziamento pubblico non ha contribuito alla riorganizzazione del sistema politico. Anzi ha incrementato la frammentazione partitica ed ha tenuto in piedi gruppi e formazioni che altrimenti sarebbero sparite. Nel 1997 e 1998 il criterio proporzionalistico portato all accesso ha fatto sì che fossero finanziati oltre cinquanta partiti, pseudopartiti e pseu- 75
4 domovimenti, la maggior parte dei quali formatisi sulla carta solo per accedere ai contributi statali. La divisione dei poteri. La cosiddetta via giudiziaria alla rivoluzione politica, cioè il vero e proprio cambio di regime con l eliminazione dei partiti di tradizione non comunista, postcomunista e filocomunista è passata attraverso la legge sul finanziamento pubblico dei partiti applicata ai reati commessi in un ristretto periodo, dal 1989 (anno dell amnistia) al È stato questo il pretesto che ha consentito l abnorme espansione del potere giudiziario (più particolarmente delle procure di Mani Pulite) sul potere politico e che ha sostanzialmente vanificato la separazione dei poteri nello Stato di diritto. Il sistema di finanziamento pubblico, lungi dal creare più uguaglianza tra i partiti, ha quindi posto le premesse per ogni tipo di disparità. L aspetto partecipativo. Il finanziamento ai partiti è stato vissuto da parte della stragrande maggioranza dei cittadini come un odiosa imposizione sia per il carattere obbligatorio della tassa che per la destinazione indifferenziata del finanziamento verso tutto il sistema. Ha così rappresentato un ulteriore fattore di allontanamento della pubblica opinione dalle istituzioni e di avversione ai partiti considerati tutti equivalenti nei confronti del denaro. 5. Questo il bilancio fallimentare della strada intrapresa fin qui. Ci si deve ora interrogare se è possibile e realistico percorrere una strada radicalmente diversa, basata sul finanziamento volontario e non obbligatorio, privato e non pubblico, diretto e non per via statale, basto sul consenso e non sul proporzionalismo elettorale. Un obiettivo equo dovrebbe anche essere il finanziamento non solo dei partiti e delle elezioni ma anche di tutte le altre forme di attività politica attraverso cui il cittadino sempre più partecipa alla vita pubblica: gruppi ideali, componenti politiche, articolazioni territoriali, campagne ad hoc, movimenti referendari, coalizioni e cartelli elettorali. La proposta cui si fa riferimento qui denominata Norme per il finanziamento volontario dell attività politica - è stata messa a punto da Beniamino Caravita e da me stesso, quindi discussa in diverse pubbliche occasioni e infine sottoscritta da un centinaio di personalità d ogni orientamento politico e culturale. Con essa si cerca di disegnare un sistema per l Italia assolutamente nuovo che si basa sui seguenti punti fondamentali: a) le erogazioni liberali sia di persone fisiche che di persone giuridiche (società, associazioni, sindacati...) sono libere; b) ogni anno sono detassabili i contributi alla politica di persone fisiche fino a 20 milioni a favore dei partiti e fino a 10 milioni a favore dei candidati; c) per le persone giuridiche la detassazione riguarda 100 milioni l anno a favore dei partiti e 50 milioni a favore dei candidati; d) i finanziamenti possono essere destinati non solo a partiti ma anche a movimenti, candidati, articolazioni territoriali e componenti; e) è costituito un Registro nazionale dei partiti e movimenti politici pres- 76
5 so cui devono essere depositati statuti, nomi dei responsabili politici e amministrativi e rendiconti dei soggetti che vogliono raccogliere contributi defiscalizzati; f) è istituito un Comitato di garanzia per il finanziamento della politica indipendente con il compito di sovrintendere alle operazioni finanziarie della politica; g) sono previsti rendiconti analitici dei donatori e dei beneficiari dei contributi; h) è fissato un tetto alle spese elettorali; i) v è un rimborso pubblico alle spese elettorali che non può superare l entità dei contributi privati (matching funds); l) sono previste agevolazioni in servizi; m) le sanzioni amministrative sono volte a interrompere i benefici finanziari. 6. La politica costa. Attualmente i partiti godono di molti finanziamenti dello Stato: 800 miliardi di cosiddetto rimborso spese elettorale in un periodo di 4-5 anni, finanziamenti per una cinquantina di miliardi ai giornali di partito; abbondanti finanziamenti ai gruppi parlamentari, oltre a svariate altre agevolazioni palesi e occulte. In un anno elettorale i partiti costano complessivamente circa lire a cittadino, ed è probabile che questa tassa obbligatoria vada aumentando. Questa somma riguarda solo i finanziamenti pubblici palesi a cui vanno aggiunti quelli occulti e privati che seguitano a restare in ombra. La proposta alternativa qui presentata è semplice. Il flusso di danaro che dai cittadini va alla politica non deve essere obbligatorio ma volontario, e non deve passare attraverso lo Stato per finanziare genericamente il sistema dei partiti ma seguire una strada diretta dal contribuente al partito. I contributi a partiti, movimenti politici, candidati alle elezioni, articolazioni territoriali, componenti partitiche e ad altre iniziative politico-istituzionali sono liberi, lasciando alla mano pubblica il compito incentivante attraverso la leva fiscale. Alla base del sistema c è il principio secondo cui ciascuna persona fisica o giuridica deve avere la possibilità di finanziare l attività politica che preferisce. Si valorizza così la libera scelta del cittadino esaltandone la facoltà di sostenere apertamente con mezzi finanziari le idee e gli interessi che più gli sono consoni e, di conseguenza, si pongono le premesse per dare la massima trasparenza al danaro per la politica. Alla base di quest impostazione c è il rifiuto delle condanne moralistiche di quanti decidono di pagare la politica e per la politica, mettendo in piedi un meccanismo trasparente che favorisce la legittimazione pubblica di tali scelte. L obiettivo è di rendere socialmente ed eticamente apprezzabili coloro che investono apertamente nella difesa dei loro interessi, che siano economici, sociali, 77
6 ideali, di impresa, di sindacato, di categoria professionale o di semplice organizzazione civile o filantropica. C è poi il nodo del contenimento dei costi dei partiti e delle elezioni per cui occorre stabilire dei limiti rigorosi. Le spese di ciascun candidato in un collegio uninominale per la Camera e il Senato non dovrebbero superare la soglia di milioni e il partito nazionale non dovrebbe spendere oltre 10 miliardi. Calcolando il costo complessivo di una campagna elettorale con sei formazioni politica che presentano candidati in tutto il territorio nazionale, i costi, nell ipotesi teorica che tutti spendano il massimo, sarebbero dell ordine di miliardi, cioè un terzo in meno di quanto sono costate le elezioni nella Prima Repubblica e continuano tuttora a costare. Con questo meccanismo sia i privati che le organizzazioni avrebbero convenienza a sostenere l attività politica: tirerebbero fuori dalle proprie tasche del denaro che invece di andare allo Stato avvantaggerebbe i partiti, i movimenti e i candidati preferiti. Mettendo a confronto quello che oggi i cittadini pagano per la politica attraverso lo Stato e quello che è qui indicato, forse nell insieme non vi sarebbe gran differenza. Con la differenza però che l attuale sistema è irrispettoso della volontà individuali e quello proposto si basa su libere scelte. L effetto più importante sarebbe però di evitare l ondata di ostilità che sta di nuovo investendo una politica arrogante e imbelle, e di rendere minime le probabilità di una nuova Tangentopoli. Altri punti rilevanti riguardano la possibilità di finanziare organismi diversi da quelli centrali per non rafforzare le oligarchie burocratiche, e la previsione di iscrizione al Registro dei partiti e movimenti politici come forma di responsabilizzazione dei soggetti politici. La registrazione rappresenta una forma tenue di riconoscimento giuridico delle funzioni pubbliche dei partiti volto a consentire il controllo sulle finanze politiche da parte di un organismo neutrale. Questa proposta di ispirazione liberale si inquadra nella prospettiva di una riforma della politica tendente a ribaltare il criterio dominante secondo cui i partiti dipendono dallo Stato e gli iscritti dipendono dai partiti. Si tratta di un utopia? Forse. In ogni caso varrebbe la pena di sperimentarla per verificarne gli effetti sul buongoverno della democrazia. 78
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia
DettagliIL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, DALL ORIGINE AI GIORNI
417 www.freefoundation.com i dossier IL FINANZIAMENTO PUBBLICO AI PARTITI, DALL ORIGINE AI GIORNI NOSTRI 25 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il finanziamento dei partiti in Italia L introduzione
Dettagli4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA.
4. IL PUNTO SULLE AGEVOLAZIONI FISCALI PER I COMMITTENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA IN CONTO TERZI E PER I FINANZIAMENTI DI ATTIVITÀ DI RICERCA. Nei precedenti corsi abbiamo dato notizia di una specifica agevolazione
DettagliLa repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.
Cooperativa è... COOPERATIVA è... Art. 45 della Costituzione Italiana La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge
Dettagliorganizzazioni di volontariato
Il bilancio sociale per le organizzazioni di volontariato Modena, 1 Ottobre 2009 Bilancio sociale Cosa ci viene in mente? Rendere conto Perché fare un bilancio? La relazione di fiducia Ti dico chiaramente
DettagliCOSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE. Informazioni di approfondimento
COSA ACCADE IN CASO DI VERSAMENTO CONTRIBUTIVO IN UN FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE Informazioni di approfondimento Come vengono gestiti i versamenti ai fondi pensione complementare? Prima dell adesione
DettagliF.A.Q. OdV e Aps a confronto
Cosa hanno in comune le Odv e le Aps? Le Organizzazioni di Volontariato (OdV) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS) hanno la caratteristica comune di avere nel fine solidaristico la propria dimensione
DettagliVolontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni
Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliLe Scelte Finanziarie. S. Corsaro Matematica Finanziaria a.a. 2007/08
Le Scelte Finanziarie 1 Tasso Interno di Rendimento Consideriamo un operazione finanziaria (t 0 =0): 0 x 0 t 1 t 2 t m...... x 1 x 2 x m Posto: x = x0, x1,, xm { } si definisce tasso interno di rendimento
DettagliPensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla
Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età
DettagliLA FONDAZIONE PER IL SUD
LA FONDAZIONE PER IL SUD Sostiene la costituzione di Fondazioni di Comunità nelle Regioni del Sud Italia che rientrano nelle regioni ammissibili all obiettivo prioritario 1 come da regolamento CE n. 1260
DettagliCome si seleziona un fondo di investimento
Come si seleziona un fondo di investimento Francesco Caruso è autore di MIB 50000 Un percorso conoscitivo sulla natura interiore dei mercati e svolge la sua attività di analisi su indici, titoli, ETF,
DettagliPROPOSTA DI LEGGE. Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare
PROPOSTA DI LEGGE Diritti di rappresentanza e associazione per il personale delle Forze armate e delle forze di polizia a ordinamento militare Art. 1 1. La tutela dei diritti individuali e collettivi degli
DettagliSEZIONE I PROGETTI DI RICERCA E COLLABORAZIONI FONDI PER LA RICERCA E MODALITÀ DI ACCESSO
REGOLAMENTO SULLE MODALITA' DI ASSEGNAZIONE E UTILIZZO DEI FONDI PER LA RICERCA (Emanato con D.D. n. 45 del 23.01.2002, modificato con i D.D. n. 618 del 2003, n. 103 del 2005, n. 99 e n. 552 del 2006,
DettagliErogazioni a partiti politici: novità in materia di detrazione IRES e IRPEF
Erogazioni a partiti politici: novità in materia di detrazione IRES e IRPEF Il legislatore, con la Legge 6 luglio 2012 n. 96 recante, tra l altro, norme in materia di riduzione dei contributi pubblici
DettagliIndice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo
Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi
DettagliLe Aziende Non Profit:
Le Aziende Non Profit: Aspetti istituzionali, accountability strumenti di gestione Maria Teresa Nardo mt.nardo@unical.it 1 6 novembre 2008 Le ANP: caratteri generali La crisi del welfare state ha comportato
DettagliFisco & Contabilità La guida pratica contabile
Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno
DettagliDiamogli Credito. Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione
Diamogli Credito Protocollo d Intesa tra ABI e Governo per giovani studenti che decidono di investire sulla propria formazione Il Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive (POGAS) e l
DettagliSTATUTO. <<Moramora, destinazione Madagascar>>
STATUTO Associazione di promozione sociale ART. 1 (Denominazione e sede) 1. E costituita, nel rispetto del Codice Civile e della normativa in materia, l associazione
DettagliUMANA MENTE SUMMER SCHOOL
UMANA MENTE SUMMER SCHOOL WEBINAIR Grautità e intermediazione filantropica Relatore: Bernardino Casadei Segretario Generale Assifero 11 SETTEMBRE 2012 L intermediazione filantropica Un ente, di norma una
DettagliDescrizione dettagliata delle attività
LA PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA DOPO LA SELEZIONE Poiché ciascun progetto è un processo complesso ed esclusivo, una pianificazione organica ed accurata è indispensabile al fine di perseguire con efficacia
DettagliPrimi passi per la costituzione di una Associazione
Quali sono gli adempimenti iniziali per la costituzione di una Odv o di una Aps? - Stipula dello statuto e dell atto costitutivo - Apertura del codice fiscale - Modello EAS (leggi sezione dedicata) Che
DettagliInformativa per la clientela
Informativa per la clientela Informativa n. 24 del 3 aprile 2012 Destinazione del cinque per mille dell IRPEF - Proroga per il 2012 - Presentazione delle domande INDICE 1 Premessa... 2 2 Soggetti destinatari...
DettagliIl Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
DettagliLA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) riferimento
LA GESTIONE DI UNA ASSOCIAZIONE (lezione 1) relatore: Monica riferimento Poletto Perché lavorate insieme? Non farsi questa domanda e non comunicarsi la risposta ha conseguenze negative sulla vita dell
DettagliI requisiti per la pensione di vecchiaia 41 REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO EX L. 335/1995
Sistema di liquidazione Contributivo I requisiti per la pensione di vecchiaia 41 2. I REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBU- TIVA DAL 1 GENNAIO 2008: IL REQUISITO ANAGRAFICO GENERALE (CD. SCALONE)
DettagliREGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA
REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.
DettagliBIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale
_ IT PRIVATE BANKING BIL Harmony Un approccio innovativo alla gestione discrezionale Abbiamo gli stessi interessi. I vostri. Private Banking BIL Harmony BIL Harmony è destinato agli investitori che preferiscono
DettagliConvegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali
Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Firenze, 12 aprile 2011 Auditorium Monte dei Paschi di Siena Intervento di Luciano Baggiani, Presidente dell ANEA Pagina
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliLA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO
LA RIFORMA DELLE PENSIONI: ISTRUZIONI PER L'USO D.L. 201/2011 Il D.L. 201/2011, convertito nella L. 214/2011 (nota come Riforma delle pensioni), ha modificato in modo radicale il sistema previdenziale
DettagliI modelli di qualità come spinta allo sviluppo
I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia
DettagliLa quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015
1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA
STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.
DettagliEsonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato
Al fine di promuovere una stabile occupazione, la Legge di Stabilità 2015 introduce un esonero contributivo per le assunzioni con contratto a tempo effettuate nel 2015. L introduzione del beneficio in
DettagliFondamenti e didattica di Matematica Finanziaria
Fondamenti e didattica di Matematica Finanziaria Silvana Stefani Piazza dell Ateneo Nuovo 1-20126 MILANO U6-368 silvana.stefani@unimib.it 1 Unità 9 Contenuti della lezione Operazioni finanziarie, criterio
Dettaglidonare&ricevere Guida rapida alle norme sulla donazione + dai - versi!
Guida rapida alle norme sulla donazione + dai - versi! DONARE AL VOLONTARIATO Vantaggi e opportunità per imprese e persone!l attuale normativa, dopo l approvazione anche della legge Le Organizzazioni di
DettagliSERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?
LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1372 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice TOIA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 6 MAGGIO 2002 (*) Modifica dell articolo 156 del codice civile, e norme
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE SBROLLINI, SCUVERA
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 1479 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI SBROLLINI, SCUVERA Disposizioni per la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili di
DettagliE il momento di iniziare: le fondamenta del fundraising
ENGAGEDin propone corsi di formazione per le organizzazioni che vogliono avviare o sviluppare la propria attività di raccolta fondi attraverso la crescita delle proprie competenze, la discussione di casi
DettagliConclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015
Conclusioni del Garante europeo per la protezione dei dati innanzi al Tribunale dell Unione Europea Caso T-343/13 Lussemburgo, 24 Marzo 2015 Signori Giudici del Tribunale, Nelle conclusioni di questa mattina,
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliIL SISTEMA INFORMATIVO
LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI
Dettaglii dossier www.freefoundation.com www.freenewsonline.it 29 maggio 2014 a cura di Renato Brunetta
868 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com FORZA ITALIA FIRMA I REFERENDUM PER L ABOLIZIONE DELLA RIFORMA FORNERO DELLE PENSIONI E PER LA REINTRODUZIONE DEL REATO DI IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
DettagliIL FONDO OGGI E DOMANI
IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
DettagliL EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
per Confcooperative L EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE Novembre 2006 1 Legge Finanziaria art. 84 Fondo per l erogazione ai lavoratori dipendenti del TFR DM sul Fondo Tesoreria
DettagliRISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO
RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)
Dettaglidi Basilicata 1. (CONVOCAZIONE DEL PROCEDIMENTO ELETTORALE) 2. (ELETTORATO ATTIVO E PASSIVO)
REGOLAMENTO PER L ELEZIONE DEL SEGRETARIO E DELL ASSEMBLEA DELL UNIONE PROVINCIALE DI POTENZA E DI MATERA, DEI SEGRETARI E DEI COMITATI DIRETTIVI DI CIRCOLO 1 La Direzione Regionale del Partito Democratico
DettagliTECO 13 Il Tavolo per la crescita
Componenti TECO 13 Il Tavolo per la crescita Assiot, Assofluid e Anie Automazione, in rappresentanza di un macro-settore che in Italia vale quasi 40 miliardi di euro, hanno deciso di fare un percorso comune
DettagliVERSO LE REGIONALI 2015
VERSO LE REGIONALI 2015 COMMITTENTE SOGGETTO CHE HA EFFETTUATO IL SONDAGGIO NUMEROSITÀ DEL CAMPIONE METODOLOGIA DATE IN CUI È STATO EFFETTUATO IL SONDAGGIO LIGURIA CIVICA DIGIS SRL 1.000 CASI CATI 13-14
DettagliTITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI
REGOLAMENTO ALBO COMUNALE DELLE ASSOCIAZIONI TITOLO I ISTITUZIONE ALBO COMUNALE E ISCRIZIONI Art. 1 Finalità 1. Il Comune di Badia Polesine riconosce e promuove il pluralismo associativo per la tutela
DettagliIl Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione
DettagliCostituire un associazione di volontariato
Costituire un associazione di volontariato Per il Forum Giovani Trieste, 6 maggio 2011 Intervento di Pierpaolo Gregori Francesca Macuz 1 Il Csv Fvg L attività del Csv Fvg Gestire il CSV La Mission del
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliUniversità per Stranieri di Siena Livello A1
Unità 20 Come scegliere il gestore telefonico CHIAVI In questa unità imparerai: a capire testi che danno informazioni sulla scelta del gestore telefonico parole relative alla scelta del gestore telefonico
DettagliNOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE
NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile
DettagliOGGETTO SPECIALISTA AMBULATORIALE O MEDICO DIPENDENTE PROSPETTIVE PROFESSIONALI ED ECONOMICHE A CONFRONTO
1 OGGETTO SPECIALISTA AMBULATORIALE O MEDICO DIPENDENTE PROSPETTIVE PROFESSIONALI ED ECONOMICHE A CONFRONTO QUESITO (posto in data 4 luglio 2014) Ho un contratto da specialista ambulatoriale a tempo indeterminato
DettagliCustomer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo
Customer satisfaction quale ruolo nel ciclo di programmazione e controllo Hobbes, Locke,Rousseau: Il patto sociale su cui è basato lo Stato moderno implica che i Governi che si succedono soddisfino i bisogni
DettagliCittà di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI
Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER
DettagliDecentramento e federalismo
Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato GERARDINI. Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 7594 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato GERARDINI Disposizioni in materia di raccolta e riciclaggio di pneumatici Presentata il 6
DettagliProposta di Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI INFERIORI AD UNA SOGLIA MINIMA PREFISSATA
Proposta di Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE) REGOLAZIONE DEGLI IMPORTI INFERIORI AD UNA SOGLIA MINIMA PREFISSATA 1. PREMESSA Con il presente documento, la Cassa Conguaglio per il Settore
Dettaglil agenzia in f orma LE AGEVOLAZIONI FISCALI A FAVORE DELL ATTIVITÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA
l agenzia in f orma LE AGEVOLAZIONI FISCALI A FAVORE DELL ATTIVITÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA AGGIORNATA CON IL DECRETO 28 MARZO 2007 DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE
DettagliDebiti scolastici e finanziamenti
Debiti scolastici e finanziamenti La questione dei finanziamenti per lo svolgimento degli interventi di recupero del debito scolastico è decisiva per la riuscita di tutta l iniziativa. Ma un intervento
DettagliIL NUOVO TFR, GUIDA ALL USO A cura di Tommaso Roberto De Maria
LIBERA Confederazione Sindacale Li.Co.S. Sede nazionale Via Garibaldi, 45-20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel.: 02 / 39.43.76.31. Fax: 02 / 39.43.75.26. e-mail: sindacatolicos@libero.it IL NUOVO TFR, GUIDA
DettagliGestione del conflitto o della negoziazione
1. Gestione del conflitto o della negoziazione Per ognuna delle 30 coppie di alternative scegli quella che è più vera per te. A volte lascio che siano gli altri a prendersi la responsabilità di risolvere
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
DettagliLEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO
LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO Come avevo preannunciato, vi elenco i passi da fare per aprire un campo di tiro privato tenendo conto delle vigenti leggi
DettagliSTATUTO. Amici d Italia Associazione italiana a Ratisbona.
STATUTO Art. 1 Nome dell associazione e sede 1. L associazione è denominata Amici d Italia Associazione italiana a Ratisbona. 2. Successivamente all iscrizione nel registro delle persone giuridiche acquisterà
DettagliIl progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I
CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari
DettagliCOMUNE DI STIA (Provincia di Arezzo)
COMUNE DI STIA (Provincia di Arezzo) REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI PATROCINIO, CONTRIBUTI, SOVVENZIONI, SUSSIDI, AUSILI FINANZIARI, VANTAGGI ECONOMICI, AGEVOLAZIONI E PER L'ISCRIZIONE ALL'ALBO DELLE
DettagliDIRECT LEARNING. DIRECT LEARNING Conto Formazione
DIRECT LEARNING DIRECT LEARNING Conto Formazione Il Direct Learning (DL) - Conto Formazione - è lo strumento attraverso il quale le Aziende aderenti hanno la facoltà di accedere in forma diretta al 75%
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
DettagliLE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA
LE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA 1 Il Consiglio di Stato, nella seduta del 12 febbraio 2015, ha dato il via libera al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che regola le modalità con
DettagliQuale tipo di società scegliere per il proprio business
Quale tipo di società scegliere per il proprio business È possibile scegliere la forma giuridica più conveniente all interno di queste quattro categorie: 1) Impresa individuale 2) Società di persone 3)
DettagliCARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI
CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI La fiducia dei Risparmiatori in un mercato amico dei loro diritti è il primo e fondamentale requisito su cui i Promotori finanziari basano le prospettive di sviluppo
DettagliRiunione di benvenuto
Riunione di benvenuto Aspetti generali del MoVimento 5 Stelle princìpi e organizzazione Cos'è il MoVimento 5 Stelle? Presentato al Teatro Smeraldo di Milano, il 4 ottobre 2009 Il M5S e una libera associazione
DettagliTURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"
TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo
DettagliIntendiamo qui fare il punto della situazione, in modo più discorsivo, tenendo ben presente che con il 01/01/2012 esistono ormai due mondi:
DI NUOVO SULLE PENSIONI di PIETRO PERZIANI (GENNAIO 2012) Siamo intervenuti negli ultimi tempi diverse volte sulle pensioni; rimandiamo a questi articoli per una trattazione più tecnica. Intendiamo qui
Dettagli5 per mille al volontariato 2007
Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione
DettagliNota di approfondimento
Nota di approfondimento Applicazione delle sanzioni tributarie ai tributi locali a seguito delle modifiche disposte con la legge finanziaria per il 2011 ad alcuni istituti di definizione agevolata. Con
DettagliRISCHIO E CAPITAL BUDGETING
RISCHIO E CAPITAL BUDGETING Costo opportunità del capitale Molte aziende, una volta stimato il loro costo opportunità del capitale, lo utilizzano per scontare i flussi di cassa attesi dei nuovi progetti
DettagliDETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 161 del 20 11 2014 46209 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533 PO FESR 2007 2013. Asse I. Linea
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
Dettagli(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti
(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti 61 I. L Europa che vogliamo II. III. IV. I valori del Partito popolare europeo L Europa delle libertà L Europa
DettagliIL TRUST ED I BENI CULTURALI MOBILI
IL TRUST ED I BENI CULTURALI MOBILI 25 Gennaio 2013 Bologna Relatore: Dott. Michele Malerba TEP Amministratore Italian Trust Company SRL IL TRUSTEE PROFESSIONALE: OTTIMIZZARE I VANTAGGI DEL TRUST PREMESSA
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA D ITALIA Commissione Permanente Igiene e Sanità
SENATO DELLA REPUBBLICA D ITALIA Commissione Permanente Igiene e Sanità Indagine conoscitiva sul percorso nascita e sulla situazione dei punti nascita, con riguardo all individuazione di criticità specifiche
DettagliIL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.
IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento
DettagliConvenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre
6 Convenzione tra la Tavola valdese, la Comunità di lingua francese di Roma e la Chiesa valdese di Roma, via IV Novembre N O T A La Comunità Cristiana Protestante di lingua francese svolge dal 1985 la
DettagliIniziativa parlamentare Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) del Cantone Ticino
ad 03.421 Iniziativa parlamentare Impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (IIRU) del Cantone Ticino Rapporto del 4 settembre 2003 della Commissione dell ambiente, della pianificazione del territorio
DettagliRISOLUZIONE N. 131/E. Roma, 22 ottobre 2004. Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari
RISOLUZIONE N. 131/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 ottobre 2004 Oggetto: Trattamento tributario delle forme pensionistiche complementari L Associazione XY (di seguito XY ), con nota
DettagliREGOLAMENTO RISTORNO COOPERATIVO. Premesso che
REGOLAMENTO RISTORNO COOPERATIVO L Assemblea della Banca di Credito Cooperativo di Barlassina Premesso che La BCC ispira la propria attività ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione
Dettagli