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2 Il teatro da 5 cents Interno del nickelodeon aperto da Harris Nel giugno del 1905, a Pittsburgh, Pennsylvania, John Paul Harris, noto impresario di vaudeville, trasforma alcuni hangar in una sala destinata alla proiezione continua di brevi spettacoli della durata media di 20\30 minuti, al costo di un nichelino. Nascono così i Nickelodeon, i teatri da 5 cents. Pittsburgh anniversario del primo Nickelodeon allo Smithfield Street movie house.

3 Nickelodeon Come sappiamo, i film vengono ancora proiettati perlopiù nei più svariati luoghi d incontro od «ospitati» nei teatri di varietà. L iniziativa di Harris avvia invece in pochi anni, in tutti gli Stati Uniti, lo sviluppo di un grandissimo numero di locali simili: nel 1908 sono circa e accolgono ogni settimana 26 milioni di persone su una popolazione di 92 milioni; nel 1910 salgono a , mentre in Francia ci sono 300 sale e non superano le quelle sparse nel resto del mondo.

4 Nickelodeon Si tratta di bugigattoli o piccoli magazzini attrezzati alla meglio, con panchine spartane o sedie di legno; l entrata costa generalmente un nickel (da cui il nome) o al massimo un dime (dieci centesimi), quando il programma dura un po di più.

5 Nickelodeon Princess Theatre, Detroit, Michigan, 1909 ca. «Un nome vistoso a luci elettriche, un interno da pseudoteatro dell opera e la musica del piano come accompagnamento al film erano gli elementi costitutivi delle nuove sale di cinema. Il primo nickelodeon con 96 posti a sedere e un biglietto di ingresso di 5 cent illustrava così i suoi elementi di richiamo: spettacoli della durata media fra i 20 e i 30 minuti si susseguivano ininterrottamente ( ) gli introiti complessivi superavano i mille dollari settimanali, indicando una media d affluenza superiore al 90 per cento rispetto alla capienza». (W.F. Hellmith jr., L industria cinematografica americana, Marsilio, Venezia 1982)

6 Nickelodeon La maggior parte dei nickelodeon ha un solo proiettore e programma film in continuazione, dalla tarda mattinata a mezzanotte: più economici dei teatri di varietà, offrono programmi e prezzi più regolari rispetto agli spettacoli ambulanti. Senza annunci sui giornali che diano informazioni sugli spettacoli, gli spettatori vi si recano regolarmente o vi capitano per caso. All ingresso sono esposti i titoli dei film e a volte c è un fonografo ad attirare l attenzione dei passanti.

7 Le sale cinematografiche Si buttano nel nuovo business soprattutto impresari teatrali e circensi, imbonitori e ambulanti. Alcuni di essi, più avventurosi, iniziano ad acquistare più sale, dando vita a veri e propri circuiti: tra questi figurano i futuri boss di Hollywood: il commerciante di pellami Adolph Zukor, il tintore-clown William Fox, i quattro fratelli Warner, riparatori di biciclette.

8 Nickelodeon Con il loro costo irrisorio, accessibile anche per i salari più bassi, queste sale consentono l accesso al cinema di fasce sociali umili, appena urbanizzate, formate sostanzialmente da immigrati, che prefigurano già il futuro pubblico di massa. Tutti i locali sono infatti ubicati nel quartiere degli affari o nelle zone industriali della città, per dare agli operai la possibilità di andare al cinema vicino casa, alle segretarie o ai fattorini quella di vedere uno spettacolo durante l ora di pausa per il pranzo o dopo il lavoro.

9 La creazione di un massiccio circuito di sale riservato alla fruizione del cinematografo ha notevoli conseguenze sul sistema. Anzitutto toglie il residuo ossigeno al sistema delle attrazioni, obbligando contestualmente il cinema, rinchiuso in un suo specifico luogo, a separarsene per assumere, attraverso il consumo, una propria più precisa identità. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

10 Levare le tende New Lyceum Bioscope & Variety Show. Fiera di Banbury 1905 I tendoni che avevano portato il cinematografo in giro per le fiere e nelle piazze, vittime predestinate del processo di industrializzazione (circuiti produttivi e commerciali stabili, distribuzione conveniente e veloce) che per di più assume forme aggressivamente monopolistiche, sono i primi a soffrire per la proliferazione delle sale specializzate.

11 Levare le tende New Lyceum Bioscope & Variety Show. Fiera di Banbury 1905 I piccoli proprietari di cinema ambulanti infatti non riescono più a essere competitivi e, in pochi anni, viene spazzato via il cinema «artigianale» con la sua impronta disimpegnata e burlesca. Lo stesso Méliès è costretto (senza grande risultato, a dire il vero) a bussare alla porta della Pathé in cerca d aiuto.

12 Le sale cinematografiche Nello stesso tempo il cinematografo si affranca nettamente dalle altre forme contigue di spettacolo che rischiano di inglobarlo, frammentandolo e soffocandolo. Gradualmente, infatti, gli esercenti smettono di combinare le proiezioni con altri spettacoli, incrementando ulteriormente il processo di specializzazione. Un nickelodeon di Toronto, 1910 ca.

13 Il volume complessivo del pubblico aumenta notevolmente e gli spettatori vengono fidelizzati e orientati a una forma specifica di consumo. Questo apporto fondamentale spinge gli operatori, a qualunque livello, a porsi almeno il problema della qualità del prodotto, sempre più spinto dal rigonfiamento della domanda ad assumere connotati spettacolari ed espressivi peculiari e gratificanti. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

14 Il moltiplicarsi dei luoghi espressamente dedicati ai film, intrecciato con l esplosione del consumo, si riflette sul complessivo processo di trasformazione alimentando la lievitazione del mercato e lo sviluppo industriale,ma anche l «individuazione» dello spettacolo e il miglioramento del prodotto. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

15 Tuttavia il livello della produzione è ancora dozzinale, più attento alla quantità che alla qualità. Il nickelodeon è un luogo modesto, improvvisato, concepito per un pubblico rozzo e plebeo: favorisce pertanto l aumento del pubblico, ma non le sue virtù, anzi rischia di incatenare il cinema ai suoi vizi peggiori, a un immagine sociale indecorosa che contraddice le grandi prospettive di sviluppo materiale. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

16 Il teatro da 5 cents «Il cinema, nei primi anni del secolo, irruppe come un autentica allucinazione nella vita del sottoproletariato, e, sostituendo concerti e teatro, diventò a un tempo il suo principale piacere e uno dei più forti fattori del suo sviluppo culturale». (Robert Roberts, The Classic Slum: Salford Life in the First Quarter of the Century, Penguin Books, Harmondsworth 1973 )

17 Il teatro da 5 cents Il cinema dei nickelodeon cattura facilmente l attenzione dei ceti popolari poiché offre spettacoli visivi di comprensione immediata, che non conoscono barriere linguistiche: azioni, inseguimenti, poche e semplici didascalie, gag grossolane. Permettono quindi, a un costo irrisorio, un americanizzazione rapida e divertente; i sordidi locali di periferia sono pieni di russi, armeni, irlandesi, italiani, cinesi, messicani, e grazie a questo pubblico multi-etnico e analfabeta, il cinema americano nasce mondiale.

18 Il teatro da 5 cents «Il cinema negli Usa ha un significato particolare. Nel momento (inizi del Novecento) e nel modo (muto) in cui appare, rappresenta una formidabile koiné, decisiva per amalgamare le moltitudini che la Grande Emigrazione di fine secolo aveva spostato nelle metropoli nordamericane». (Umberto Dante, L utopia del vero nelle arti visive, Meltemi, Roma 2002)

19 Il Nuovo Mondo Nel primo decennio del Novecento si riversa nelle grandi città degli Stati Uniti una valanga di contadini e di immigrati, precariamente immersi in una società industriale ai loro occhi sconcertante e complessa, che forma una babele linguistica per cui il cinema diventa luogo d incontri e di socialità, ma anche il contatto più immediato con la cultura americana.

20 Noi, quelle ombre sullo schermo Il bello è che la stessa gente del cinema non è così orgogliosa del proprio pubblico e perfino gli autori di film continuano in sostanza a rivolgersi agli spettatori del vaudeville (che però si guardano bene dall avventurarsi nei nickelodeon) essendo in sintonia più con la loro mentalità che con quella della plebaglia che riempie i cinema.

21 Noi, quelle ombre sullo schermo Accade così paradossalmente che un gran numero di film rechi le tracce della pretesa di educare la massa di bifolchi appena approdata in città; questo cinema cioè presenta spesso l immigrato, il suo spettatore principale, come lo straniero, l Altro assoluto, proponendone sullo schermo un immagine piuttosto negativa.

22 In Hot Mutton Pies (Biograph, 1902), un cinese vende in strada pasticci di montone fatti in realtà con carne di gatto. Mentre i clienti lo scoprono e lo rincorrono, la didascalia chiosa questa gente mangia proprio di tutto. In Skyscrapers (Fred A. Dobson, 1906), Dago Pete, un immigrato italiano ovviamente rissoso, disonesto e traditore, ordisce un intrigo contro il suo caporeparto colpevole di averlo licenziato, ma alla fine viene punito, ristabilendo l ordine e la verità. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

23 In un altro film dell epoca, The Heathen Chinese and the Sunday School Teachers (Biograph, 1904) alcuni cinesi, obesi gestori di una lavanderia e assidui frequentatori di una fumeria d oppio, subiscono un tentativo di umanizzazione da parte di alcune catechiste. Secondo Noel Burch, il film si iscrive nello spazio ideologico del vaudeville perché mette in ridicolo il tentativo pedagogico, che la upper class giudica impossibile: «Questa gente non potrà mai essere come noi». >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

24 Ispezioni della polizia americana ad Ellis Island. «Se è vero che il cinema veniva generalmente considerato il passatempo dell operaio, è meno noto il fatto che all operaio il cinema si rivolgeva assai più per necessità che per scelta ( ) Lo scandalo è che chi faceva il cinema avrebbe fatto volentieri a meno di questo supporto e i meno entusiasti, in questo senso, erano proprio gli esercenti immigrati, per i quali le sale costituivano un modo di uscire dal ghetto».

25 L immagine del cinema Davanti al cinema (1924) «L eterna rimostranza degli esercenti contro il loro pubblico una rimostranza che ricorreva con monotona regolarità sulla stampa di categoria, nella corrispondenza personale e anche davanti alle commissioni parlamentari era che quel pubblico, nel suo insieme, mancava di classe».

26 Il teatro da 5 cents Il legame chiassoso tra il nuovo mezzo e le classi popolari rischia di provocare una ghettizzazione del cinema, perfino peggiorando l immagine che lo perseguita fin dagli esordi: un divertimento da fiera, di qualità scadente, povero di contenuti, riservato ai ceti inferiori, fonte esclusiva «di corruzione, di ozio e di istupidimento collettivo». Una canzone del 1914

27 Nell America rurale e puritana infatti la gente perbene, il pubblico di estrazione borghese, continua a disdegnare i luoghi del cinema, che considera ambienti pericolosi e incivili, preferendo spettacoli più decorosi come il vaudeville. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

28 Uno spettacolo modesto Se quindi il cinema costituisce, per i suoi aficionados, una conveniente occasione di svago, gli «imprenditori» del settore, produttori ed esercenti, sono depressi per la modestia degli spettacoli e studiano come corteggiare i ceti più abbienti, onde migliorare l immagine della loro attività e salvare gli incassi.

29 Zukor e gli altri Adolph Zukor, l immigrato ungherese che fonderà la Paramount e che ha iniziato la sua carriera cinematografica a Brooklyn come esercente di un nickelodeon, afferma: Mi ritrovavo sulle spalle quattordici sale e dovevo risolvermi o a dichiarare bancarotta, o a cambiare radicalmente musica. Decisi di cambiare musica e di continuare.

30 La conquista di una fetta di pubblico più importante e prestigiosa costituirà un passo fondamentale per consolidare la floridezza e la fortuna dell industria cinematografica, perché finalmente disegna sia il contorno di un vero pubblico di massa sia quello di un offerta culturale meno volgare e aleatoria. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

31 Come nota Miriam Hansen, attraverso il processo di designazione del cinema come «lingua universale», i nickelodeon favorirono «l ampliamento della base culturale del cinema, secondo i valori e le sensibilità della borghesia». >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

32 Il tono sale Sid Grauman L Egyptian Theatre di Hollywood, inaugurato il 18 ottobre 1922 con la prima di Robin Hood La strategia imprenditoriale del cinema apre così due fronti. Da un lato si iniziano a costruzione vere «sale cinematografiche» di concezione sempre più grandiosa, in grado di ospitare persone «civili», ordinate ed esigenti.

33 Un cinema di Santa Monica Zukor e i suoi colleghi più intraprendenti si danno da fare in modo significativo per migliorare la «qualità» del loro pubblico: costruiscono cinema più confortevoli e lussuosi nello stile dei country club borghesi, spesso a fianco di un grande magazzino o vicino a una scuola, in modo da «catturare» le donne che fanno la spesa o vanno a prendere i figli.

34 Lo State Theater di Loew, completato nel Scrive a tal proposito Russell Merritt: «Per un attività che aspirava soprattutto ad essere rispettabile, la donna delle classi medie rappresentava la rispettabilità incarnata. La sua sola presenza nelle sale serviva a confutare le veementi accuse di corrotta volgarità che venivano rivolte allo spettacolo popolare».

35 Maschere in alta uniforme, 1931 (Kentucky Theatre, Lexington) Nel 1908, in numerose sale il prezzo del biglietto passa dai tradizionali cinque cents a dieci e anche venti cents. Per riempire la sala e attirare le famiglie più agiate, i cinema si dotano di ushers in uniforme. La squadra di maschere viene istituita per intimidire il pubblico più popolare e rissoso e impedire ogni forma di disturbo ai danni della gente perbene.

36 Per venire incontro alle esigenze di questo nuovo pubblico schizzinoso, in Massachusetts viene persino istituita una legge che proibisce alle sale di proiettare immagini per più di due minuti consecutivi al fine di non affaticare troppo gli occhi della clientela borghese. >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

37 Dall altro servono anche film più lunghi, con trame più complesse, magari ispirate alla letteratura, per attrarre il pubblico più coltivato e benestante. I soggetti più scollacciati vengono adattati al gusto del pubblico puritano del vaudeville, dei professionisti con mogli e figli al seguito, e spesso si preferisce importare i ilm europei, accreditati di un particolare marchio di «qualità». >> 0 >> 1 >> 2 >> 3 >> 4 >>

38 Nel giro di una decina d anni dalla loro nascita, il ciclo dei nickelodeon si esaurisce: il nuovo pubblico pretende e ottiene film più lunghi, storie avvincenti, volti e corpi riconoscibili e fascinosi e, quando nel 1915 The Birth of a Nation imporrà la regola della durata di un ora e mezza/due ore, il formato nickelodeon sarà cancellato dalle sale più confortevoli e dai prezzi più alti. Interno del Loew s State Theatre, aperto il 9 agosto 1921

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40 «Dopo il 1910 al declino del cinema ambulante corrispose la proliferazione di sale stabili nel cuore delle grandi città e nei centri più piccoli dove, in mancanza di teatri, il cinema assunse presto la leadership del divertimento popolare». Gian Piero Brunetta, «Sala cinematografica», Enciclopedia del Cinema Treccani (2004)

41 Teatro dei poveri 3 E il cinema divenne il 'teatro dei poveri', perché costava poco, ci si andava a qualsiasi ora del pomeriggio e della sera, da soli o accompagnati, senza particolare sfarzo o eleganza nel vestire. Uno spettacolo che faceva a meno del palcoscenico e degli attori in carne e ossa e si accontentava di uno schermo, vale a dire di un lenzuolo appeso in fondo alla sala. Su tale schermo tuttavia scorrevano le immagini degli attori sullo sfondo di scenografie, altrettanto e magari ancora più suggestive di quelle teatrali.

42 Nickelodeon Nel 1908 i nickelodeon sono diventati la principale modalità di proiezione, ma la maggior parte dei film viene dall estero. Pathé, Gaumont, Hepworth, Cines, Nordisk e altre società europee dominano il programma di distribuzione settimanale.