Linee guida sul sistema qualità UNI EN ISO 9001: 1994 per Produttori di filato

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1 Linee guida sul sistema qualità UNI EN ISO 9001: 1994 per Produttori di filato Manuale Offline delle Linee Guida per aziende tessili

2 INTRODUZIONE INDICE PREFAZIONE RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE 4.1 Responsabilità della direzione p Politica per la qualità Pianificazione della qualità 4.2 Sistema qualità Responsabilità ed autorità Generalità Procedure del sistema qualità Rappresentante della direzione 4.5 Controllo dei documenti e dei dati Generalità Approvazione ed emissione dei documenti e dei dati Modifiche ai documenti e ai dati 4.16 Registrazioni della qualità Riesame da parte della direzione GESTIONE DELLE RISORSE Risorse (umane e materiali) 4.18 Addestramento GESTIONE DEL PROCESSO 4.3 Riesame del contratto Generalità Riesame del contratto Modifiche al contratto Registrazioni 4.7 Controllo prodotto fornito dal cliente 4.4 Controllo della progettazione

3 4.4.1 Generalità Pianificazione della progettazione e sviluppo Interfacce organizzative e tecniche Dati e requisiti di base della progettazione Risultati della progettazione Verifica della progettazione Riesame della progettazione Validazione della progettazione Modifiche alla progettazione 4.6 Approvvigionamento Generalità Valutazione dei subfornitori Dati di acquisto Verifica del prodotto acquistato Verifica da parte del fornitore presso il subfornitore Verifica da parte del cliente del prodotto acquistato dal subfornitore 4.9 Controllo del processo 4.8 Identificazione e rintracciabilità del prodotto 4.15 Movimentazione, immagazzinamento, imballaggio, conservazione e consegna Generalità Movimentazione Immagazzinamento Imballaggio Conservazione Consegna 4.13 Controllo del prodotto non conforme Generalità Esame e trattamento del prodotto non conforme 4.19 Assistenza MISURE, ANALISI E MIGLIORAMENTO 4.10 Prove, controlli e collaudi Generalità Prove, controlli e collaudi al ricevimento

4 Prove, controlli e collaudi in produzione Prove, controlli e collaudi finali Registrazioni prove, controlli e collaudi 4.12 Stato delle prove, controlli e collaudi 4.17 Verifiche ispettive interne della qualità 4.11 Apparecchiature per misurazione, prova e collaudo 4.20 Tecniche statistiche Identificazione delle necessità Procedure Rappresentante della direzione (miglioramento) 4.14 Azioni correttive e preventive Generalità Azioni correttive Generalità Azioni preventive NORME TECNICHE DI SETTORE BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA Si ringrazia Primo Brachi per la collaborazione nella stesura delle presenti linee guida in qualità di esperto di settore di DNV per l'industria tessile

5 PREFAZIONE La presente linea guida nasce dall'esigenza sempre più sentita nella realtà pratese di applicazione delle normative appartenenti alla serie UNI EN ISO L'obiettivo è quello di fornire ai vari operatori del settore FILATI un punto di riferimento per implementare un Sistema Qualità nella propria Azienda conforme ai requisiti della norma di riferimento. Come è noto le norme appartenenti alla serie UNI EN ISO 9000 si differenziano per il loro campo di applicazione. Fra queste, la norma UNI EN ISO 9001 (1994), applicabile in ambito contrattuale, descrive il modello di sistema qualità da adottare nelle fasi di realizzazione di un prodotto: - progettazione - sviluppo - fabbricazione - installazione - assistenza. Per tale motivo il modello UNI EN ISO 9001 (1994) è stato preso in considerazione come riferimento per la presente Linea Guida. Considerata la varietà degli articoli del settore filati, dovuta al sistema di filatura e alla destinazione finale degli stessi, si è ritenuto significativo concentrarsi in modo dettagliato, e a titolo esemplificativo, su un singolo articolo (di seguito descritto come "Filato Bouclé Garzato") la cui descrizione del processo di produzione è tale da comprendere le attività di tutti gli operatori che di fatto potrebbero essere coinvolti nel settore di riferimento. Tuttavia, per spirito di completezza, gli Autori hanno ritenuto di riportare I cicli di lavorazione generici per la realizzazione di: - filati pettinati - filati cardati - filati ciniglia Nello svolgimento del lavoro gli Autori hanno inoltre deciso di seguire la struttura e filosofia dell'attuale schema di certificazione del Det Norske Veritas Italia S.r.l. orientato all'esecuzione delle attività di Verifiche Ispettive per macroprocessi (VISION 2000 _ CD1). In tale ottica i punti della norma UNI EN ISO 9001 (1994) sono stati ricondotti ai quattro macroprocessi: Responsabilità della Direzione, Gestione delle risorse, Gestione del processo e Misure, analisi e miglioramento, che rappresentano gli elementi guida della presente pubblicazione.

6 RESPONSABILITA' DELLA DIREZIONE Politica per la qualità La Direzione Aziendale deve definire e riportare in un documento la propria Politica per la qualità. Definire una politica per la qualità significa di fatto stabilire gli obiettivi da perseguire. Tali obiettivi devono risultare specifici per l'azienda, ossia chiaramente riferibili al contesto aziendale e alle aspettative dei propri clienti, sebbene si possano ispirare a concetti di miglioramento generalizzabili quali ad esempio: - maggiore soddisfazione dei propri clienti, - miglioramento qualitativo del prodotto/servizio offerto, - miglioramento delle capacità aziendali di realizzare il prodotto/servizio a costi inferiori. Contestualmente agli obiettivi per la qualità, devono essere definiti anche gli impegni (ossia il come raggiungere gli obiettivi prefissati) e gli indicatori per la qualità (modalità per misurare il raggiungimento degli obiettivi in maniera oggettiva). Al fine di garantire una chiara comprensione e attuazione della Politica per la Qualità, questa deve essere diffusa all'interno dell'azienda (Ad es. mediante distribuzione di copie a ciascun lavoratore ovvero l'esposizione di più copie in Azienda) con l'obiettivo di rendere chiaro a tutti I livelli aziendali quanto la Direzione si propone di raggiungere. Ciascuno in Azienda dovrebbe essere consapevole dell'importanza del proprio contributo al fine del raggiungimento gli obiettivi prefissati. Possibili esempi di documenti e registrazioni della qualità Uno o più documenti contenenti la politica, gli obiettivi e gli impegni per le qualità Pianificazione della qualità Nel caso di commesse che richiedano il raggiungimento e dimostrazione al cliente di particolari requisiti per il prodotto, e/o servizio associato allo stesso, differenti o integrativi rispetto a quanto generalmente garantito dall'azienda, e quindi già regolamentati attraverso la documentazione esistente (Manuale, procedure, istruzioni o altro) (cfr. 4.2), la attività di pianificazione della qualità deve essere attuata al fine di individuare, pianificare e documentare - le apparecchiature, - le attrezzature, - le risorse, - la compatibilità fra i processi interni ed esterni - l'aggiornamento e gli sviluppi delle tecniche di controllo, - le verifiche, - i criteri d'accettazione - le registrazioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi e target qualitativi e quantitativi richiesti (incluse quelle che

7 comportano elementi di valutazione soggettivi). Il Piano della Qualità è un possibile modo di pianificare la qualità, ed è un documento proprio che descrive quanto sopra specificato o richiama, ove applicabile, a procedure del Sistema Qualità già esistenti e comunque valide, nonchè a documenti di origine esterna. Possibili esempi di documenti e registrazioni della qualità Piani della qualità Istruzioni di produzione (int/est) e controllo di commessa

8 SISTEMA QUALITA' Responsabilità ed autorità Definire le responsabilità, le autorità ed I rapporti reciproci del personale che dirige, esegue e verifica attività che influenzano la Qualità", significa individuare le funzioni che svolgono in maniera diretta o sono responsabili di attività connesse alla qualità del prodotto/servizio realizzato. Tale concetto si traduce di fatto nel chiarire e descrivere chi è responsabile di una certa attività e chi esegue I compiti mediante specifica delega. A tal fine è oltre modo necessario stabilire I rapporti gerarchici e funzionali tra le singole funzioni aziendali, ossia definire chiaramente le interfacce esistenti tra le stesse (linee di responsabilità e di competenza). Si precisa che all'interno di piccole/medie aziende più funzioni possono essere ricoperte dalla stessa persona fisica. In tali casi sarebbe opportuno individuare e precisare le eventuali diverse funzioni influenti sulla qualità ricoperte dalla stessa persona. La documentazione di SQ o altre registrazioni devono chiaramente identificare le persone che ricoprono le funzioni aziendali (ad esempio organigramma nominativo; deleghe di incarichi, ecc). Di seguito viene riportato un possibile esempio di organigramma relativo ad una azienda del settore. Organigramma e mansionari Procedure di Sistema Qualità Matrici di responsabilità Generalità L'Azienda deve predisporre e mantenere attivo un Sistema Qualità documentato, strutturato, e adatto alle proprie attività e dimensioni, che prenda in considerazione I processi/attività aziendali che influiscono sulla capacità di fornire un prodotto/servizio conforme ai requisiti richiesti o specificati ai/dai clienti. Il Manuale della Qualità deve: - delineare la struttura della documentazione di sistema - contenere o richiamare le procedure (vedi successivo) del sistema qualità

9 - coprire tutti i punti della norma uni en iso Procedure del sistema qualità Si intende procedura ogni documento cartaceo o informatico che descriva criteri, modalità e responsabilità relative all'esecuzione di attività aziendali influenti sul raggiungimento della qualità del prodotto/servizio definita e/o concordata con il cliente. In altre parole le procedure per tali attività devono descrivere I relativi: - "chi", - "cosa", - "come", - "quando". Tale contenuto con differente grado di dettaglio può essere descritto sia in sezioni del Manuale della qualità, che in "procedure" o "istruzioni" propriamente dette (vedi piramide della documentazione) Il grado di dettaglio delle procedure deve tenere conto della complessità del lavoro (maggiore complessità implica maggiore dettaglio), dei metodi utilizzati e della capacità e del grado di addestramento del personale coinvolto. Il Sistema documentato nel suo complesso dovrebbe inoltre essere strutturato in maniera da permettere una razionale distribuzione al personale coinvolto nell'utilizzo. Fig. 2 _ STRUTTURA DELLA DOCUMENTAZIONE DELLA QUALITA' Manuale della qualità Procedure Istruzioni Rappresentante della direzione La Direzione deve nominare al suo interno una persona che abbia specifica autorità per istituire, applicare e mantenere attivo il Sistema Qualità aziendale, ossia avere la effettiva capacità di decidere e migliorare/adeguare le risorse necessarie (umane, economiche e materiali), metodi e procedimenti aziendali al fine di raggiungere gli obiettivi della qualità stabiliti. E' necessario definire in maniera documentata come il Rappresentante della Direzione riferisce alla Alta Direzione circa l'andamento del Sistema Qualità (cfr. Riesame della Direzione) Nelle piccole aziende, frequentemente tale responsabilità risulta di fatto afferibile alla Proprietà. E' importante sottolineare la differenza tra la funzione Responsabile della qualità a cui generalmente risulta delegata la sola attività di gestione del SQ documentato e il Rappresentante della Direzione. Possibili esempi di documenti e registrazioni della qualità Delega di autorità al Rappresentante della Direzione

10 RIESAME DEL CONTRATTO Generalità L'attività di riesame del contratto deve avvenire sistematicamente sia prima dell'invio dell'offerta al cliente, che al ricevimento dell'ordine/contratto, prima della sua accettazione, e deve essere documentata (cfr. fig. 3). L'Azienda deve predisporre procedure che definiscano le modalità e le responsabilità aziendali per lo svolgimento delle attività di riesame del contratto al fine di verificare in maniera sistematica: 1) i requisiti richiesti dal cliente, 2) la propria capacità di soddisfare tali requisiti Riesame Tali requisiti devono essere adeguatamente descritti o richiamati nei documenti contrattuali. Anche in caso di ordini verbali o telefonici l'azienda deve garantire che i requisiti in fase di ordine siano concordati prima dell'accettazione dello stesso. A tale scopo (cfr ) un criterio potrebbe essere quello di annotare i requisiti richiesti verbamente dal cliente in un documento di registrazione interno all'azienda. Gli eventuali scostamenti tra I requisiti proposti dall'azienda in fase di offerta e quelli richiesti dal cliente in fase di ordine devono essere chiariti con il cliente stesso prima della accettazione dell'ordine. I requisiti specificati normalmente consistono in: 1) caratteristiche costruttive del filato, 2) quantità, 3) prezzi/modalità di pagamento, 4) tempi e/o modalità di consegna. Esempi di caratteristiche qualitative di un filato sono: - titolo, - torsioni, - composizione fibrosa, - istruzioni di manutenzione. Ulteriori parametri quali: - caratteristiche dinamometriche (resistenza a trazione, allungamento a rottura), - irregolarità lineare uster (indice di irregolarità, tratti fini, tratti grossi, bottoni), possono essere importanti per determinate tipologie di filato e/o per specifiche utilizzazioni. Infine dovendo commercializzare un filato colorato, possono essere richiamati requisiti minimi di solidità del colore, quali: - solidità al lavaggio in acqua, - solidità al lavaggio a secco,

11 - solidità al sudore acido/alcalino, - solidità allo sfregamento a secco e a umido, - solidità alla luce Modifiche al contratto Le modifiche all'ordine/contratto richieste o proposte a valle della sua accettazione, devono essere documentate e riesaminate (in termini di tipologia, tempi e costi), nonchè se concordate, comunicate a tutte le funzioni aziendali interessate Registrazioni Le registrazioni sia del riesame dei requisiti che della verifica delle capacità di soddisfare tali requisiti, devono essere conservate. Nonchè le registrazioni dei riesami relativi le eventuali modifiche all'ordine/contratto. Fig. 3 _ FLUSSO DI RIESAME DEL CONTRATTO

12 Possibili esempi di documenti e registrazioni della qualità Procedure per il riesame dei requisiti contrattuali e della capacità di soddisfare tali requisiti Documenti di registrazione dei riesami (ordini/contratti firmati; conferme d'ordine; documentazione relativa a comunicazioni con il cliente per la risoluzioni di difformità fra offerta e ordine, ecc)

13 CONTROLLO DELLE PROGETTAZIONI Generalità Il controllo della progettazione si applica all'attività di realizzazione di un nuovo filato, che avviene semestralmente in coincidenza con la definizione dei campionari. A tal fine L'Azienda deve predisporre e applicare procedure che definiscano le modalità e le responsabilità aziendali necessarie per lo svolgimento di tali attività, al fine di verificare che I propri prodotti siano realizzati sulla base dei requisiti richiesti dal mercato e dai consulenti stilistici Pianificazione della progettazione e sviluppo Pianificare l'attività di progettazione significa definire chiaramente, mediante piani di progetto od altro, il flusso di svolgimento di tutte le fasi di progettazione (sia esecuzione che controllo quali ad es. momenti di verifica e riesame) connesse allo sviluppo dello specifico filato o gruppo di filati, nonchè le responsabilità specifiche, le modalità di svolgimento e le risorse da utilizzare (mezzi e personale interno ed esterno). I piani di progetto devono essere aggiornati durante l'evoluzione del progetto Interfacce organizzative e tecniche Le interfacce tecniche e organizzative delle diverse funzioni o gruppi coinvolti nelle attività di progettazione devono essere definite e documentate. Tale requisito si applica anche al caso di coinvolgimento di personale o strutture esterne all'azienda (es. laboratori di prova, consulenti esterni, ditte incaricate di realizzare le cartelle del campionario, ecc). Le informazioni trasmesse devono essere documentate, così come i riesami effettuati sulle informazioni stesse Dati e requisiti di base della progettazione I dati e i requisiti su cui è basata la progettazione di un nuovo filato (inclusi quelli richiesti da disposizioni di legge, norme o regolamenti) devono essere chiaramente documentati. Tale attività consiste di fatto nella traduzione delle informazioni e richieste provenienti dal mercato (prezzi e materiali), dai consulenti stilistici o direttamente da specifici clienti, in requisiti tecnici di prodotto (proposte di schede tecniche di prodotto) e requisiti diversi da rispettare nell'ambito dello sviluppo del nuovo prodotto stesso (ad esempio costi di produzione, tempi, ecc). Alcuni esempi di informazioni e richieste utilizzate nella definizione di requisiti di base sono ad esempio: - l'esigenza di realizzare dei filati soffici, composti da fibre naturali o in mischia con fibre di alta tecnologia (es cashmere-lana, puro cashmere con fibre in acciaio), - la richiesta di colori in toni pastello e/o con spunti naturali (toni beige, toni verdi), - le fasce di prezzo a cui deve rivolgersi il nuovo campionario (ad esempio 20 % dei campioni in fascia alta, 40% in fascia media e 40% in fascia bassa). A titolo esemplificativo si riporta di seguito un esempio di Scheda Tecnica (ST) relativa all'articolo Filato Bouclè Garzato SCHEDA TECNICA - TECHNICAL SPECIFICATIONS ARTICOLO - STYLE : Bouclè Garzato COMPOSIZIONE - FIBER CONTENT : 85 % Lana, 15 % Poliammide TITOLO - YARN NUMBER : Nm 3 TORSIONI - TWIST OF YARN: NORMA DI RIFERIMENTO n.a. REQUISITI MINIMI / TOLLERANZE

14 TEST METHODS COMPOSIZIONE - FIBER CONTENT ISO 1833/5088 TITOLO - YARN NUMBER ISO /- 5% TORSIONI - TWIST OF YARN ISO /- 5% Secondo legge 883 del 26/11/73 e succ. mod. CARATTERISTICHE DINAMOMETRICHE I ISO 508 Resistenza a trazione min. CN 1000 TENSILE PROPERTIES Allungamento rottura min. 20 % IRREGOLARITA' LINEARE USTER ISO 2649 Irregolarità lineare max. n.a. % USTER UNEVENESS Tratti fini -50% max. n n.a. /Km. Tratti grossi +50% max. n n.a. /Km. Bottoni +200% max. n n.a. /Km. Chiari Medi Scuri SOLIDITA' AL LAVAGGIO 40 C ISO 105 C01 Degradazione COLORFASTNESS TO WASHING 40 C Shade change Scarico 4 3/4 3 Staining SOLIDITA' AL LAVAGGIO A SECCO ISO 105 D01 Degradazione 4/5 4/5 4/5 COLORFASTNESS TO WASHING 40 C Shade change Scarico Staining SOLIDITA' AL SUDORE Acido ISO 105 E04 Degradazione COLORFASTNESS TO PERSPIRATION Shade Change Scarico 4 3/4 3 Staining Alcalino ISO 105 E04 Degradazione Shade change Scarico 3/4 3 2/3 Staining SOLIDITA' ALLO SFREGAMENTO ISO 105 X12 Secco 4/5 4 4 COLORFASTNESS TO CROCKING Dry Umido 4 3/4 3 Wet SOLIDITA' ALLA LUCE ISO 105 B02 Degradazione COLORFASTNESS TO LIGHT Shade change ISTRUZIONI DI MANUTENZIONE PROPOSTE PROPOSED CARE INSTRUCTIONS : Nota 1: in grassetto viene indicato un parametro non applicabile a Articolo Filato Bouclé Garzato Nota 2: parametri fondamentali per l'utilizzo finale del filato (es maglieria esterna) quali ad esempio la resistenza al pilling o le variazioni dimenzionali sono funzione sia delle caratteristiche qualitative del filato sia delle modalità e della tipologia di realizzazione del prodotto finito (punto maglia, densità di maglia, trattamenti in capo, etc.) In tale caso, la filatura al momento stesso della progettazione dell'articolo dovrebbe considerare tali aspetti e crearsi delle procedure di prova interne con cui verificare l'idoneità o meno del prodotto a specifiche applicazioni. Nota 3: in generale le schede tecniche dei filati prevedono almeno tre categorie di intensità colore: chiari, medi, scuri Deve essere tuttavia cura dell'azienda indicare sulla cartella colore dell'articolo quali intenda classificare come chiari, medi e scuri. L'azienda deve verificare l'adeguatezza dei dati e requisiti documentati. Tale attività viene generalmente effettuata mediante delle riunioni in cui partecipano tutte le funzioni coinvolte nello sviluppo del nuovo prodotto: direzione, commerciale, progettazione, acquisti, produzione. Tale riunioni se eseguite in conformità alle prescrizioni del possono avere valenza di riesame della progettazione.

15 Nel caso in cui la realizzazione di un nuovo filato provenga da specifiche richieste di un cliente, l'azienda deve assicurare la coerenza dei dati e requisiti di base con i risultati del riesame del contratto e i requisiti contrattuali Risultati della progettazione I risultati della progettazione devono essere verificabili ed essere espressi in forma tale che sia sempre possibile un loro confronto con i dati e i requisiti di base stabiliti per il filato. Stabilite le specifiche tecniche di prodotto da rispettare, la progettazione stabilisce, generalmente sulla base di esperienze precedenti, delle proposte di schede di fabbricazione, documenti che definiscono le modalità di realizzazione dei campioni di filato da produrre. Allo scopo di rendere evidente l'effetto del filato e/o caratteristiche dello stesso non direttamente deducibili dalla sola descrizione tecnica (ad esempio effetto "mano" e/o "caratteristiche di aspetto") spesso è utile realizzare anche dei telini di prova. I risultati della progettazione devono: - soddisfare i dati e requisiti richiesti (cfr ), - includere o richiamare i criteri per l'accettazione del filato, - indicare le caratteristiche che sono critiche e importanti per il sicuro e corretto utilizzo del filato (ad esempio etichette di manutenzione, valore di pilling, ecc.). A titolo esemplificativo si riporta di seguito un esempio di Scheda di Fabbricazione (SF) relativa all'articolo Filato Bouclè Garzato. SCHEDA DI FABBRICAZIONE _ Art. Filato Bouclè Garzato Nome articolo: Bouclè Garzato Titolo: Nm 3 Colore: Rif.cartella colori (inserire riferimento cartella colori). Composizione: 85% WV, 15% PA Materie Prime Filato effetto 50% Top Lana Australia Finezza: 23/25 micron Altezza media: mm CV Altezza: 42/45 % Note: greggio 50% Top Lana Argentina Finezza: 28/30 micron Altezza media: mm C.V. Altezza: 42/45 % Note: greggio Filato anima 2 fili poliammide Titolo: Td 140 DEN Bave: Note: greggio Filato legatura 1 filo poliammide Titolo: Td 140 DEN Bave: Note: greggio Disposizioni di lavorazione Filatura Filato effetto: Titolo: Nm 1/8 +-2,5 % Torsioni: giri/metro % - Tipo "Z" Vaporissaggio: No

16 Ritorcitura Garzatura Tintura Roccatura Torcitoi: Tradizionali Fantasia: Bouclè Anima: 2 fili poliammide GG 140 Td : 10% Effetto: - 1 filo giri/metro 560 _ Tipo "S" _ Aliment. cm 220 : 84,3 % Legatura: - 1 filo poliammide GG 140 Td - Giri/metro 300 _ Tipo "Z" :5,7% Note: Nessuna Impuntitura: Vaporissaggio: No Garzare per ottenere un filato con aspetto conforme al campione di riferimento: B Aspare matasse di gr % Circonferenza, 160 cm _ Legature n 3 In armadio Coloranti: Premetallizzati Solidità: Riferimento Scheda Tecnica Art. Bouclé Garzato Colori: Cartella di riferimento n (Inserire Rif. Cartella Colore) Stribbiatura: SI Paraffinatura: SI Rocche: Troncoconiche Kg 1,5 ca Verifica della progettazione I risultati della progettazione devono essere verificati per accertare la loro corrispondenza ai requisiti tecnici di base richiesti. Le schede di fabbricazione devono essere verificate prima della loro emissione con l'obiettivo di valutare la congruenza e corrispondenza tra i dati in essa contenuti e i dati e i requisiti di base stabiliti per il filato (schede tecniche). I campioni di filato e i telini di prova possono essere verificati mediante: - prove tecniche (per campioni di filato e telini di prova), - confronto del filato prodotto con filati simili già realizzati. Esempi di prove tecniche sul filato possono essere i seguenti: - titolo, - controllo del titolo, - torsioni, - controllo delle torsioni, - caratteristiche dinamometriche, - irregolarità lineare uster (eventuale), - verifica della composizione fibrosa. Esempi di prove tecniche sui telini di prova possono essere i seguenti: - lavaggio in acqua e a secco, - prova di pilling.

17 I provvedimenti adottati per le verifiche devono essere registrati. Sulla base del verifiche effettuate è possibile ottenere una prima selezione delle Schede di Fabbricazione (SF) e corrispondenti Campioni/Telini non rispondenti ai requisiti di base stabiliti nelle Schede Tecniche (ST) (1 scarto). Nel caso di non rispondenza di nessun campione è necessario ridefinire nuove Schede di Fabbricazione (SF) Riesame della progettazione In momenti prestabiliti I risultati della progettazione devono essere riesaminati per verificare lo svolgimento delle attività in accordo a quanto pianificato e, in ottica multi-disciplinare, ossia coinvolgendo, tutte le funzioni coinvolte nella progettazione, verificare la congruenza o fattibilità delle possibili soluzioni tecniche definite con tutti I dati e requisiti di base inizialmente stabiliti. Nell'ambito di tali riesami vengono scelte per i diversi prodotti le soluzioni più idonee (2 scarto). Tali riesami devono essere opportunamente pianificati, ossia previsti in termini di momento di esecuzione nel flusso di progettazione, partecipanti e contenuto (oggetto delle attività di riesame e singole responsabilità) prima della loro effettuazione. Le registrazioni dei riesami e delle relative decisioni intraprese devono essere documentate Validazione della progettazione La validazione della progettazione viene in genere effettuata sul filato pronto per l'uso (es. mediante prove di realizzazione di campionari di maglieria) anche se può essere effettuata su intermedi di lavorazione (es. filato da sottoporre a tintura previamente sottoposto a ritorcitura). Scopo di tale attività è quello di assicurare che il prodotto soddisfi le esigenze e/o i requisiti dell'utilizzatore sulla cui base è stato progettato (cfr ). Tale attività deve essere pianificata (cfr 4.4.2) ossia eseguita con responsabilità documentate, secondo modalità operative e verificando determinati parametri /valori prestabiliti Modifiche alla progettazione Tutte le modifiche alla progettazione (ad esempio provenienti dalla produzione, da variazioni contrattuali, ecc ) devono essere documentate e le relative responsabilità per l'approvazione chiaramente definite. Le modifiche devono essere approvate dalle funzioni responsabili prima della loro attuazione.

18 Possibili esempi di documenti e registrazioni della qualità Procedura che descriva le modalità di gestione della progettazione in Azienda Documenti di registrazione per la designazione delle responsabilità per le attività di progettazione Registrazioni della trasmissione di informazioni tra gli eventuali gruppi coinvolti nel processo di progettazione Registrazioni dei riesami della progettazione Registrazioni delle attività di verifica della progettazione (ad esempio risultati di test di laboratorio) Registrazioni di validazioni della progettazione

19 CONTROLLO DOCUMENTI E DATI Generalità L'azienda deve predisporre e applicare procedure documentate che regolino (secondo quanto specificato al 4.2.2) il controllo dei documenti e dei dati attinenti alle prescrizioni della UNI EN ISO 9001; ossia di tutti I documenti e dati (interni o esterni) che devono essere utilizzati per ottenere la conformità del prodotto ai requisiti specificati, attraverso la corretta (efficace) applicazione del Sistema Qualità Aziendale. I documenti di origine esterna utili a tal fine, quali Norme o disegni del cliente, devono quindi essere gestiti anch'essi in forma controllata Approvazione ed emissione dei documenti e dei dati Il ciclo di emissione di un documento/dato comporta in generale le seguenti fasi: - redazione (se il documento/dato è di origine interna); - verifica: accertamento di completezza ed efficacia del contenuto ai fini del suo scopo e di congruenza con la documentazione di Sistema Qualità esistente; - approvazione: autorizzazione alla diffusione e utilizzo dello stesso. I documenti ed i dati devono essere verificati ed approvati da personale autorizzato ai fini della loro adeguatezza allo specifico uso. L'azienda deve quindi definire chiaramente chi ha l'autorità per verificare e approvare i diversi documenti e i dati utilizzati. Le funzioni preposte devono quindi avere accesso alle informazioni di base pertinenti, sulle quali fondare le loro verifiche e dare la loro approvazione. Di tutti i documenti e dati attinenti, deve essere garantito il controllo ossia, mediante un elenco generale o altra forma equivalente, deve risultare evidente il relativo stato di revisione in vigore e il numero totale di pagine nel caso di documento cartaceo. I documenti superati che sono conservati per motivi legali e/o conservazione delle conoscenze devono essere chiaramente identificati come tali. Le prescrizioni di tale punto della norma si applicano anche ai documenti in formato elettronico Modifiche ai documenti e ai dati Nel caso di modifiche apportate ai documenti e dati, questi devono essere verificati ed approvati dalle stesse funzioni che hanno eseguito la prima verifica ovvero approvazione, salvo differenti e specifiche disposizioni. La natura della modifica apportata nel documento deve essere indicata nel documento stesso o altrove.

20 APPROVVIGIONAMENTO Generalità L'applicazione di tale punto della norma consente di prevenire la possibilità di approvvigionamento di prodotti/servizi non adatti all'uso influenti sulla qualità del prodotto finito. L'Azienda deve predisporre procedure che definiscano le modalità e responsabilità aziendali per lo svolgimento delle attività di approvvigionamento al fine di verificare la capacità dei propri fornitori di garantire che i prodotti/servizi acquistati soddisfino i requisiti richiesti. Nel settore filati le tipologie di materiali/servizi normalmente acquistati sono: materiali materie prime, ad esempio fibre naturali, fibre artificiali semilavorati, ad esempio filati grezzi da tingere prodotti finiti, ad esempio filati fantasia apparecchiature di controllo servizi lavorazioni esterne (conto terzi), ad esempio attività di filatura, ritorcitura, roccatura, servizi vari, ad esempio prove c/o laboratori esterni, trasporti, servizi di taratura Valutazione dei subfornitori I fornitori devono essere selezionati sulla base della loro capacità di soddisfare le caratteristiche richieste dall'azienda per il prodotto/servizio da approvvigionare, nonchè i requisiti del Sistema Qualità o specifiche prescrizioni di Assicurazione della Qualità. Tali capacità possono essere valutate in forma indiretta o diretta. Come modalità indirette si può ad esempio: - utilizzare informazioni provenienti da altri utilizzatori, - effettuare una valutazione dei documenti di registrazione relativi a forniture precedenti o similari di prodotti/servizi, - valutare certificazioni di conformità di Sistema, Processo (ad esempio UNI EN ISO 9002 per aziende manifatturiere/servizi o UNI CEI EN per i laboratori di prova) o prodotto e/o procedure di SQ esistenti, - analizzare campioni di prodotto (es: lana grezza, filati, prodotto in rocche, controllo colore del semilavorato,ecc) o forniture realizzate in accordo a specifiche "Disposizioni di Lavorazione". Come modalità dirette si possono invece : - effettuare visite conoscitive presso il fornitore per acquisire conoscenze sui criteri di lavorazione adottati, sulle apparecchiature esisitenti, sugli impianti e sulla strumentazione di controllo impiegata; - effettuare verifiche ispettive del Sistema Qualità del fornitore (se in possesso di un Sistema Qualità documentato).

21 Valutare la capacità di soddisfare requisiti della qualità, ossia valutare il livello del SQ del fornitore (nota 5), o la capacità o meno di soddisfare particolari prescrizioni relative all'assicurazione qualità (ad esempio capacità di fornire determinati risultati di prova per la presenza di specifiche apparecchiature di controllo) nel settore dei filati risulta particolarmente significativo per le lavorazioni conto terzi. Indipendentemente dal tipo di modalità utilizzate, in generale, la valutazione dei fornitori viene effettuata secondo due fasi distinte: la qualifica iniziale e la valutazione nel tempo delle prestazioni, finalizzata alla verifica costante del suo stato di qualifica. Per ogni fornitore, la tipologia e il grado di estenzione del controllo devono essere documentati e definiti in relazione al - tipo di prodotto/servizio (considerando quindi che ogni prodotto/servizio ha delle caratteristiche specifiche che lo contraddistinguono), - influenza (ossia criticità) che il prodotto/servizio da acquistare ha sul prodotto finito (graduazione del controllo), - registrazioni della qualità/verifiche ispettive disponibili, servite per dimostrare capacità e prestazioni del fornitore stesso. Ad esempio nel caso di produzione di un filato a base lana, la valutazione nel tempo delle prestazioni di un fornitore di lana grezza (molto influente sulle caratteristiche del prodotto finito) potrebbe essere effettuata mediante un piano di controllo (definito ad esempio annualmente) che richieda la valutazione di ogni singolo lotto approvvigionato (mediante misurazione di parametri di prodotto quali ad es. finezza della fibra, altezza media del diagramma fibroso, altezza di barba, distribuzione dell'altezza media della fibra, percentuale di grasso, percentuale di peli neri, etc.) o consenta un campionamento dei lotti in relazione al fatto che il fornitore stesso trasmetta o meno periodici reports analitici sulle caratteristiche del prodotto fornito. Dei fornitori considerati accettabili devono essere predisposte e mantenute registrazioni delle qualità. Nota 5: ogni azienda dispone di fatto di un sistema qualità (cfr. definizione su norma uni en iso 8402). valutare il livello di sistema qualità significa di fatto verificare quanto tale sistema sia distante dalle prescrizioni definite nei modelli di assicurazione qualità quale ad es. la norma uni en iso Diversi livelli potrebbero ad esempio essere: sq certificato; sq completo attivo ma non certificato; esistenza di specifiche procedure quali ad es. controllo del processo e registrazione dei prodotti e relative nc in accettazione; garantire la completa rintracciabilita' delle materie prime utilizzate per ciascun lotto utilizzato pur non essendo disponibili procedure formalizzate Dati di acquisto Le procedure di sistema qualità devono descrivere quali informazioni devono contenere i documenti di acquisto. Tali informazioni devono essere tali da identificare in modo univoco il prodotto/servizio richiesto definendo chiaramente le caratteristiche che questo deve soddisfare. I documenti di acquisto generalmente sono trasmessi al fornitore (ad esempio ordini, disposizioni di lavorazione, ecc) ma possono essere anche documenti interni aziendali nel caso ad esempio di ordini telefonici. Tali documenti prima della loro emissione devono essere verificati e approvati dalle funzioni competenti per verifica di adeguatezza dei requisiti in essi specificati. Di seguito sono riportati degli esempi di caratteristiche tecniche che definiscono in modo univoco alcune materie prime: lana e mohair in top - caratteristiche organolettiche del prodotto (colore, mano, impurità), - finezza media delle fibre, - altezza media, - coefficiente di variazione dell'altezza,

22 filato poliammidico in bava continua - titolo del filato, - numero di bave, - finezza della singola bava. I documenti di acquisto possono anche contenere/richiamare: - specifiche di prodotto o altri documenti tecnici quali ad esempio schede tecniche del fornitore ricevute in fase di offerta, - procedure per l'esecuzione e controllo del prodotto/servizio, - norme di riferimento applicabili. Di tutti i documenti descritti/richiamati deve essere fornita precisa identificazione (ad esempio titolo, data, revisione, ecc.) Verifica del prodotto acquistato Verifica da parte del fornitore presso il subfornitore L'applicazione di tale punto della norma consente di prevenire o individuare problematiche sul prodotto di fornitura prima che lo stesso sia consegnato all'azienda dal fornitore/terzista. Nel caso che l'azienda intenda verificare il prodotto o le modalità di lavorazione presso la sede del fornitore o del terzista, i documenti di acquisto devono specificare i contenuti e le modalità di tale verifica (ad esempio strumenti di misura, parametri da misurare, ecc.) nonchè le modalità prescritte al fornitore per verificare che il prodotto risulti conforme ai requisiti specificati Verifica da parte del cliente del prodotto acquistato dal subfornitore Tale punto della norma si applica ai casi in cui azienda e cliente concordino in fase contrattuale la possibiltà che quest'ultimo verifichi, sia presso la sede del sub-fornitore, che presso l'azienda stessa, che quanto da lui acquistato sia conforme ai requisiti richiesti. Possibili esempi di documenti e registrazioni della qualità Procedura che descriva le modalità di gestione dell'approvvigionamento in azienda Documenti di registrazione che identifichino i fornitori considerati accettabili Documenti di registrazione del monitoraggio delle prestazioni dei fornitori Ordini di acquisto; disposizioni di lavorazione Evidenza della verifica ed approvazione dei documenti di acquisto prima del loro rilascio

23 CONTROLLO DEL PRODOTTO Per le aziende produttrici di filato non risulta frequente l'applicablità di questa prescrizione della norma. Tuttavia nel caso in cui l'azienda impieghi materiali forniti dal cliente (ad esempio fibre in genere, filati, materiale di imballo, ecc.) destinati a essere integrati nel prodotto finale o utilizzato nelle attività connesse alla realizzazione del prodotto finito, è necessario definire e applicare procedure che descrivano le modalità e responsabilità per: - la verifica dell'idoneità all'uso del materiale/prodotto, - il suo immagazzinamento e manutenzione. Nel caso di materiali forniti dal cliente persi, danneggiati o inadatti, l'azienda deve registrare tali informazioni e notificarle al cliente.

24 IDENTIFICAZIONE L'Azienda deve definire, quando necessario, procedure documentate per identificare le materie prime, i semilavorati, i prodotti finiti, i coadiuvanti tecnici usati nel processo di lavorazione o quant'altro, con mezzi adeguati dal ricevimento, alla produzione, alla consegna. Quest'attività deve essere effettuata nel caso in cui esista la possibilità che detti materiali non sempre possano essere identificati con chiarezza. Numerose sono le modalità con cui è possibile procedere all'identificazione dei prodotti; tra queste si citano ad esempio l'utilizzo di documenti che identificano il lotto di produzione, etichette o cartellini che identificano l'articolo e colore, l'uso di aree dedicate a materiali specifici, ecc. Garantire la rintracciabilità significa avere la capacità di ricostruire la storia del prodotto finito: dai clienti, mediante i documenti di vendita, a ritroso per tutte le fasi di lavorazione del processo produttivo effettuate, risalendo ai corrispondenti dati, fondamentali per la qualità del prodotto (ad esempio a informazioni quali materiali impiegati, conto terzisti utilizzati, controlli effettuati, registrazioni prodotte, ecc.). Quest'attività deve essere effettuata, se richiesto da disposizioni di legge o da requisiti espressi contrattualmente dai clienti o per autonoma scelta dall'azienda. Possibili esempi di documenti e registrazione della qualità Procedure e istruzioni che descrivano le modalità d'identificazione Procedure e istruzioni che descrivono le modalità per la rintracciabilità dei prodotti sulla base delle registrazioni e identificazioni effettuate Documenti di registrazione che riportino l'identificazione dei prodotti nelle varie fasi del processo

25 CONTROLLO DEL PROCESSO L'applicazione di tale punto della norma consente l'individuazione, nell'ambito del processo produttivo, delle fasi/operazioni che hanno diretta influenza sulla qualità del prodotto realizzato (fasi critiche) e la conseguente regolamentazione delle stesse. Per tali fasi/operazioni l'azienda deve predisporre procedure documentate che definiscano le relative modalità di esecuzione qualora l'assenza delle stesse possa influire negativamente sulla qualità del prodotto. La valutazione da parte dell'azienda del grado di approfondimento tali procedure o istruzioni di lavoro può essere effettuata ad esempio mediante i seguenti criteri: - complessità delle operazioni da eseguire, - grado di addestramento del personale coinvolto, - necessità di standardizzare/definire attività dell'operatore nell'esecuzione di determinate fasi o parametri di lavorazione, - criticità della fase di lavoro (difficoltà di ripetizione o costo elevato di eventuale rilavorazione). Una possibile metodologia da seguire potrebbe essere quella di: - suddividere il processo produttivo in attività o fasi sequenziali (utilizzando ad esempio diagrammi a blocchi _ Esempi di processi produttivi per filati ciniglia - filati pettinati e filati cardati sono riportati nelle figure 5, 6 e 7; - individuare le apparecchiature/impianti e le condizioni ambientali idonee per lo svolgimento delle singole fasi; - definire i parametri di fase/condizioni da rispettare o monitorare (ad esempio parametri macchina, ricette di prodotto, ecc.) e relativi limiti e tolleranze; - individuare per ciascuna fase, sulla base dei criteri di cui sopra, la necessità emettere procedure/istruzioni (ad esempio istruzioni di lavorazione che definiscono sia parametri di processo che di prodotto sono le schede di fabbricazione (cfr. 4.4)). Altre istruzioni di lavoro possono invece regolamentare la sequenza delle operazioni da eseguire (ad esempio istruzioni di impostazioni macchina, ecc.). L'Azienda deve inoltre emettere ed applicare procedure che definiscano responsabilità e modalità per le attività di manutenzione delle macchine e attrezzature al fine di assicurare il corretto e continuo svolgimento delle attività. Nel settore filati, in cui alcune fasi di lavorazione generalmente sono commissionate all'esterno dell'azienda, le modalità di esecuzione delle stesse devono essere concordata fra azienda e conto terziata in fase contrattuale (cfr. 4.6). Tale specifiche di esecuzione possono ad esempio essere inserite nelle disposizioni di lavorazione trasmesse al conto terzista. Un esempio di disposizione di lavorazione che potrebbe soddisfare tale esigenza per l'attività di filatura è di seguito riportata. Nome articolo: Filato Bouclè Garzato Disposizione di filatura Descrizione/Destinazione: capo unico effetto filato bouclè Colore: greggio Quantità consegnata: Kg 2000 Partita n :.(inserire numero partita) Consegna attesa: 8 giorni dalla consegna

26 Materiali da utilizzare Top lana Australia 24,5 micron, greggio Lotto n (inserire numero di lotto) Kg Top lana Argentina 29,0 micron, greggio Lotto n (inserire numero di lotto) Kg Lavori da effettuare Filare titolo: Nm 1/8,5 +- 5% Torsioni: Giri/metro n % - Tipo "Z" Vaporissaggio: no Confezioni a rendere: fusi Possibili esempi di documenti e registrazioni della qualità Procedure e istruzioni di processo e di macchina Flussi di produzione; lay-out di processo Criteri definiti per le lavorazioni (ad esempio campioni di riferimento, schede di fabbricazione, disposizioni di lavorazione, ecc.) Programmi di manutenzione delle apparecchiature di produzione e registrazione delle attività FIGURA 5 Esempio di flusso produttivo per filati ciniglia

27 FIGURA 6 Esempio di flusso produttivo per filati pettinati FIGURA 7 Esempio di flusso produttivo per filati cardati

28

29 PROVE, CONTROLLI E COLLAUDI Generalità Tale punto della norma ha la finalità di garantire la verifica che le materie prime e i materiali tecnici utilizzati nel processo di lavorazione, i semilavorati e i prodotti finiti siano conformi ai requisiti specificati secondo criteri di accettazione stabiliti. L'azienda deve predisporre e applicare procedure che identifichino chiaramente le prove, controlli e collaudi ritenuti necessari e le relative modalità di esecuzione e registrazione richieste per tutto il ciclo produttivo. Devono essere sottoposti a prove, controlli e collaudi tutti i materiali che possono influenzare le caratteristiche del prodotto finito (ad esmpio materie prime come lana e fibre in genere, prodotti chimici, semilavorati quali filati tinti da accoppiare ad altri filati, scatole per imballaggio, nylon, etichette, ecc.) Prove, controlli e collaudi al ricevimento L'azienda deve accertarsi che i materiali quali, materie prime, semilavorati o prodotti finiti in arrivo (quest'ultimi destinati al confezionamento) non siano utilizzati o messi in lavorazione senza averne accertato la conformità ai requisiti specificati (secondo I criteri di accettazione stabiliti). Il tipo e l'estensione dei controlli da effettuare devono essere stabiliti in base: all'influenza che il prodotto in arrivo ha sulla qualità del prodotto finito, alla presenza di registrazioni della qualità rilasciate dai fornitori (controlli già svolti). Ad esempio una partita di materia prima come la lana in tops ricevuta con certificato di analisi può essere controllata in maniera meno approfondita di un'analoga partita ricevuta senza certificato (esempio di presenza di registrazioni della qualità). Nel caso di temporanea indisponibilità dei risultati di prove e controlli effettuati sui campioni prelevati, l'utilizzo dei materiali e prodotti in valutazione può avvenire, purché sia garantita e registrata l'identificazione degli stessi al fine di permettere il loro ritiro e sostituzione in caso di esito negativo delle prove (procedura di richiamo). Di seguito sono riportati i controlli tipici effettuati in fase di ricevimento. 1. Verifica dei documenti (tecnici e di accompagnamento merci) Congruenza tra documenti di accompagnamento merci e prodotto consegnato Congruenza tra ordine e prodotto/certificazioni consegnati in termini di: prezzo quantità tipo (ad esempio verifica di rispondenza del prodotto rispetto al campione di ratifica o di riferimento (esame visivo); verifica presenza rapporti di analisi o di prova relativi al prodotto (se richiesti al fornitore). 2. Analisi di laboratorio di campioni rappresentativi: (cfr. Allegato A - Esempi di controlli - Fase (1)) Prove, controlli e collaudi in produzione (in-process) Durante la produzione devono essere effettuati tutti i controlli secondo le modalità pianificate per le diverse fasi di lavorazione.

30 Il passaggio del prodotto alla fase successiva di lavorazione deve avvenire, salvo il caso di prodotti soggetti a procedura di richiamo (cfr ), dopo il completamento con esito positivo dei controlli di fase previsti (risultati che soddisfano I requisiti specificati secondo I criteri di accettazione stabiliti). L'Allegato A riporta degli esempi di controlli in-process per fase di lavorazione (da Fase (2) a Fase (5)) Prove, controlli e collaudi finali Al termine del ciclo di lavorazione devono essere effettuati i controlli finali previsti. Deve essere inoltre verificato che tutti i controlli previsti in accettazione, in-process e finali abbiano avuto esito positivo (risultati che soddisfano i requisiti specificati secondo i criteri di accettazione stabiliti). L'Azienda deve definire delle modalità per prevenire che il prodotto finito sia spedito prima che tutti I controlli previsti siano stati completati in modo soddisfacente e siano disponibili le relative registrazioni previste Registrazioni delle prove, controlli e collaudi L'Azienda deve predisporre e conservare le registrazioni che forniscono evidenza che il prodotto è stato provato, controllato e collaudato. Tali registrazioni devono indicare in modo chiaro il superamento o meno delle prove, controlli e collaudi effettuati rispetto ai criteri di accettazione stabiliti e identificare il responsabile del controllo per il rilascio del prodotto. Nel caso che il prodotto non superi le prove si devono applicare le procedure per I prodotti non conformi (cfr. 4.13). Possibili esempi di documenti e registrazioni della qualità Procedure e istruzioni che descrivano le modalità e responsabilità per le attività di prove, controlli e collaudi Rapporti di prova, controllo e collaudo Piani di controllo Per le principali fasi di lavorazione dell'articolo filato bouclè garzato rappresentate in Figura 8, sono descritti in Allegato A alcuni esempi di prove, controlli e collaudi al ricevimento, in-process e finali. Fig Principali fasi di lavorazione dell'articolo filato bouclè garzato

31 ALLEGATO A ESEMPI DI CONTROLLI PER L'ARTICOLO FILATO BOUCLE' GARZATO Controlli in accettazione Fase 1: materie prime Materie prime Prove e controlli a) tops lana e/o mohair peso condizionato del prodotto (per a e b) finezza media delle fibre (per a) b) filato poliammidico bava continua altezza media (per a) coefficiente di variazione dell'altezza (per a) titolo (per b) Controlli in-process Fase 2: filatura Materie prime Prove e controlli filato titolo torsioni indice di irregolarità uster (possibilmente sia sullo stoppino sia sul filato) Fase 3: ritorcitura

32 Materie prime Prove e controlli filato ritorto titolo del ritorto torsioni nei vari passaggi controllo dell'alimentazione dell'effetto Fase 4: garzatura Materie prime Prove e controlli filato garzato grammatura della matassa titolo del filato garzato controllo visivo del grado e della regolarità della garzatura rispetto ad un campione di riferimento Fase 5: tintura Materie prime Prove e controlli filato tinto rispondenza del colore solidità del colore (per lavorazioni esterne) Nota 6: I campioni devono essere prelevati secondo piani di campionamento o frequenze prestabilite. In caso di lavorazione affidata all'esterno (conto terzi) oltre ai controlli di cui sopra da effettuare sul prodotto è possibile effettuare una verifica dei documenti di registrazione (es. rapporti di verifica, fogli di lavoro, fogli di controllo, ecc.) richiesti al fornitore che dimostrino la corrispondenza delle caratteristiche delle filato ai parametri qualitativi prefissati). Fase 6: prodotto finito Materie prime Prove e controlli Controlli finali filato finito verifica della documentazione di registrazione della qualità prodotta (per lotti) relativa ai controlli effettuati in accettazione e in - process per verificare la rispondenza della qualità del lotto con i parametri prefissati. filato finito/telo maglia in accordo a piani di campionamento o frequenze prestabilite, prelievo di campioni rappresentativi per controllo sui prodotti finiti quali: prove dinamometriche composizione fibrosa realizzazione telo maglia per: - verifica uniformità colore (tra più rocche) - variazione dimensionale e comportamento

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