Gli eredi di Colombo: la nautica da diporto spinge il BBF negli USA

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1 Cap4 vol EDV 2017_Layout 1 20/04/17 15:27 Pagina 1 Leader in Europa e nel mondo, il settore della nautica made in Italy assume un ruolo di rilievo strategico per la diffusione del BBF a livello globale. L imbarcazione italiana, oltre a presentare le caratteristiche tipiche del BBF (design, cura dei dettagli, qualità dei materiali e delle lavorazioni), veicola al proprio interno una grande varietà di prodotti del BBF, tra cui arredi, elementi tessili, oggetti per la casa e per l esterno. Dopo aver subito gli effetti recessivi della crisi internazionale (il fatturato del comparto si è ridotto di oltre un quarto nel periodo ), nel 2015 l Italia è ripartita, aumentando di 535 milioni di euro il fatturato (a 2,1 miliardi) e mantenendo la leadership nella produzione a livello europeo (32,9% la quota sul fatturato del settore nell UE28) 1. Con una percentuale del 16,6% dell export globale (equivalente a 1,9 miliardi di euro), il Paese è primo esportatore mondiale, davanti a Olanda (con una quota del 15,6%), USA (12,1%) e Germania (11,7%) 2. Gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato di sbocco al mondo per l export di unità da diporto 3 (1,5 miliardi di euro il suo import) e, quindi, lo sbocco ideale per far navigare la vetrina BBF a vela e a motore. Il mercato della nautica statunitense ha mostrato un ottima ripresa dopo la crisi, con un tasso di crescita annuo del 6,7% in euro correnti nel periodo (la domanda mondiale del comparto è stata invece pressoché stagnante). L Italia vince la regata anche negli USA e nel 2015 si è aggiudicata la fetta di mercato più ampia (23,2%) davanti a Canada (12,8%), Francia (11,3%) e Messico (10,8%). I principali porti di attracco della nautica made in Italy sono la Florida e New York, in entrambi gli stati l Italia si aggiudica le quote più ampie (rispettivamente del 33, e del 55,6%); ma l Italia è anche presente con quote significative nel Rhode Island (12,1%), nel Tennessee (6,6%), nel New Jersey (2,6%) e in California (2,2%). Ampi margini per un ulteriore penetrazione della nostra nautica ci sono in Texas e Washington, presidiati principalmente da produttori messicani, cinesi e canadesi 4. 1 Dati Eurostat-Prodcom. 2 Per i dati sul commercio la fonte di riferimento è UN-Comtrade. 3 In realtà i registri del Red Ensign Group (REG) assorbono complessivamente un valore di import di 1,8 miliardi di euro, superiore a quello degli Stati Uniti. Va tenuto conto, però, che il REG raccoglie in sé più paesi, tutti battenti bandiera britannica: il Regno Unito, le dipendenze della Corona britannica (Isola di Man, Guernsey e Jersey) e altri territori d oltremare (Anguilla, Bermuda, isole Vergini, isole Cayman, isole di Falkland, Gibilterra, Montserrat, Sant Elena e le isole di Turks e Caicos); tutti luoghi altamente specializzati per attrarre i grandi yacht nei propri registri grazie a sistemi burocratici particolarmente snelli e vantaggiosi. 4 Per i dati sul commercio verso i singoli stati USA utilizzati direttamente dati doganali degli Stati Uniti. 1

2 Cap4 vol EDV 2017_Layout 1 20/04/17 15:27 Pagina 2 Il CSC e Prometeia stimano che, se la nautica made in Italy riuscisse a presidiare gli stati in cui è più debole (South Carolina, Washington, Maryland e Texas, tutti tra i primi dieci per import di prodotti legati alla nautica da diporto) come i produttori canadesi 5, avrebbe un potenziale di crescita di 560 milioni di euro, pari a +7,6% dell export italiano verso gli USA. Nel perseguire il raggiungimento di questo obiettivo, vanno tenute presenti le peculiarità del settore nel contesto specifico del mercato americano, di natura assai più complessa che nel mercato mediterraneo per differenze normative, costi di trasporto e gamma più ristretta delle tipologie di barche richieste negli Stati Uniti rispetto all Europa. 5 Nonostante il Canada goda di un vantaggio per la posizione geografica e per l alto grado d integrazione col mercato statunitense (prima di tutto nell ambito delle normative tecniche), si è comunque scelto questo paese come punto di raffronto per misurarne il potenziale, in quanto i produttori canadesi operano in condizioni più simili rispetto agli italiani, sia per struttura dei costi sostenuti nel processo produttivo sia per qualità del prodotto. 2 Esportare la dolce vita Il potenziale di mercato per il bello e ben fatto italiano nei mercati avanzati

3 Cap4 vol EDV 2017_Layout 1 20/04/17 15:27 Pagina 3 Made in Italy leader europeo e mondiale nella nautica da diporto Il 2015 ha costituito un punto di svolta per la cantieristica da diporto italiana, sospinta dalle imbarcazioni a motore, che hanno segnato un +27,9% di fatturato, pari a 380 milioni di euro in più rispetto al La ripresa è arrivata dopo un triennio di profonda recessione e non sono ancora stati recuperati i livelli pre-crisi del 2011: -25,, pari a -720 milioni di euro. Tra il 2011 e il 2014 il giro d affari del settore si era quasi dimezzato (-44,3%). A pesare maggiormente sul calo è stata la contrazione delle vendite di barche a motore, che valgono oltre l 8 del fatturato del comparto (-41,, pari a -1 miliardo di euro). Pur avendo un incidenza minore, le imbarcazioni pneumatiche (3,9% del fatturato) e le imbarcazioni a vela (6,1%) hanno subito flessioni ancor più marcate (-62,1% e -47,). Le altre tipologie di unità da diporto (8,2% del fatturato) hanno visto ridurre il volume delle vendite del 58,7% (Grafico 4.1). Grafico Le vendite ripartono spinte dalle imbarcazioni a motore (Cantieristica da diporto, totale fatturato imprese italiane in miliardi di euro su mercato domestico e mondiale) 3,0 2,5 Altre imbarcazioni Imbarcazioni a vela Imbarcazioni pneumatiche Imbarcazioni a motore 2,0 1,5 1,0 0,5 0, Fonte: Eurostat-Prodcom. Seppur messo a dura prova, il comparto italiano della nautica da diporto ha mantenuto il primato a livello europeo per quota di mercato (32,9% dell intero fatturato dell EU28). L Olanda è seconda (16,4%), seguita da Germania (15,7%), Regno Unito (14,) e Francia (13,). Per la Polonia è interessante rimarcare il trend positivo anche durante gli anni della crisi (+65,) e il raggiungimento del 2,4% del mercato UE28 nel 2015 (Grafico 4.2). 3

4 Cap4 vol EDV 2017_Layout 1 20/04/17 15:27 Pagina 4 Grafico Nella nautica da diporto Italia leader in UE... (Valore del fatturato in miliardi di euro e relativa quota di mercato UE28 in % per le principali nazioni produttrici europee) 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0, Quota UE28 (scala destra) ,0 Italia Olanda Germania Regno Unito Francia Finlandia Polonia Fonte: elaborazione CSC e Prometeia su dati Eurostat-Prodcom. L Italia è anche leader per esportazioni a livello mondiale, con una quota del 16,6% nel A questo risultato contribuisce principalmente il comparto delle barche a motore (1,7 miliardi di euro, pari al 92,7% del valore complessivo dell export di nautica da diporto made in Italy). I principali competitor sono Olanda (quota del 15,6%), Stati Uniti (12,1%) e Germania (11,7%) (Grafico 4.3). Grafico e anche nel mondo (Miliardi di euro correnti e rispettive quote, statistiche free on board, 2015) 2,0 1,8 1,6 1,4 1,2 1,0 0,8 0,6 0,4 Altre imbarcazioni Imbarcazioni pneumatiche Imbarcazioni a vela Imbarcazioni a motore Quota totale (scala destra) 18% 16% 14% 12% 1 8% 6% 4% 2% 0,0 Italia Olanda Stati Germania Francia Regno Polonia Cina Canada Spagna Sud Uniti Unito Africa Fonte: elaborazione CSC e Prometeia su dati UN-Comtrade. Giappone 4 Esportare la dolce vita Il potenziale di mercato per il bello e ben fatto italiano nei mercati avanzati

5 Cap4 vol EDV 2017_Layout 1 20/04/17 15:27 Pagina 5 Stati Uniti mercato fondamentale per la nautica da diporto Per valore di import, gli Stati Uniti (1,5 miliardi di euro nel 2015) sono il secondo mercato al mondo dopo il Red Ensign Group (1,8). Il Canada è terzo con mezzo miliardo di euro, seguito da Norvegia e Francia (entrambe con 400 milioni di euro) (Grafico 4.4). Inoltre l import statunitense ha avuto una performance brillante (+6,7% annuo) dopo la crisi globale del , mentre l import dal resto del mondo ha continuato a stagnare (-0,1% annuo); e ciò nonostante la recessione sia stata solo leggermente più marcata negli Stati Uniti (-6, all anno rispetto al -6,2% del resto del mondo) (Grafico 4.5). Grafico Gli USA secondo mercato di sbocco,... (Cantieristica da diporto, import dal mondo in miliardi di euro correnti, 2015) 1,8 Red Ensign Group Stati Uniti Canada 4,2 Norvegia Francia 1,5 Australia Hong Kong, Cina Germania Italia 0,3 0,3 0,4 0,4 0,5 Spagna Turchia Malta Olanda Altro Grafico ingranano la quinta dopo la recessione (Tassi di crescita medi annui dell'import) Mondo senza USA USA Fonte: elaborazione CSC e Prometeia su dati UN-Comtrade. 5

6 Cap4 vol EDV 2017_Layout 1 20/04/17 15:27 Pagina 6 Va tenuto conto, però, che il Red Ensign Group raccoglie in sé più paesi, tutti battenti bandiera britannica. Si nota come i principali registri che ne fanno parte siano le Isole Vergini e le Isole Cayman, con un volume di import di 0,6 e 0,5 miliardi di euro nel Il Regno Unito è solo terzo (0,3 miliardi) e con un ammontare poco superiore a Gibilterra (Grafico 4.6). Grafico Il Red Ensign Group spacchettato (Cantieristica da diporto, import in miliardi di euro correnti e quota %, 2015) 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,1 Dimensione mercato Quota import mondiale (scala destra) 7% 6% 4% 3% 2% 1% 0 Isole Vergini Isole Cayman Regno Unito Gibilterra Bermuda Fonte: elaborazione CSC e Prometeia su dati UN-Comtrade. Nel corso del periodo considerato l Italia ha acquisito un ruolo di leadership sul mercato USA passando da una quota del 14,7% nel 2007 (primo era il Canada con il 24,4%) a una quota del 23,2% nel Altri paesi che hanno migliorato il posizionamento a cavallo della crisi sono stati Francia (quota dell 11,3% nel 2015 da 5, nel 2007), Messico (10,8%, da 7,) e Regno Unito (10,3% da 5,1%); al contrario, il Canada ha visto la quota dimezzarsi (12,8% da 24,4%) (Grafico 4.7). Grafico Italia in pole position per vendite negli USA (Cantieristica da diporto, quote totale export verso USA dei principali esportatori) Canada Francia Giappone Messico Cina Italia Regno Unito Fonte: elaborazione CSC e Prometeia su dati UN-Comtrade. 6 Esportare la dolce vita Il potenziale di mercato per il bello e ben fatto italiano nei mercati avanzati

7 Cap4 vol EDV 2017_Layout 1 20/04/17 15:27 Pagina 7 La Florida è il primo mercato e il made in Italy è il maggior fornitore L import di unità da diporto degli Stati Uniti è fortemente concentrato, con la Florida che da sola conta per 886 milioni di euro, pari al 44,8% del totale; aggiungendo altri quattro stati si arriva a coprire il 7: Texas (8,9%), New York (6,9%), Washington (5,3%) e California (5,2%) (Grafico 4.8). Grafico La Florida vale quasi la metà dell'import USA (Cantieristica da diporto, dati in milioni di euro a prezzi correnti e relativi pesi %, 2015) Florida Texas New Washington California Tennessee Maryland York Fonte: elaborazione CSC e Prometeia su dati doganali USA. Pesi % su totale import USA Import (scala destra) New Jersey South Carolina Rhode Island Il made in Italy approda principalmente negli stati di New York, Florida e, in misura minore, Rhode Island, Tennessee, New Jersey e California. In questi mercati i principali contendenti dell Italia sono Canada, Francia, Cina e Regno Unito. La cantieristica italiana è ancora poco presente in stati con importanti volumi d affari come Texas e Washington; nel primo il Messico occupa una quota preponderante (69%), mentre nel secondo, insieme a Canada (1) e Cina (11%), è presente una realtà frammentata di concorrenti (Grafico 4.9). Sicuramente queste statistiche, seppure indicative del mercato, presentano una distorsione dovuta al porto dove l imbarcazione viene registrata. Grafico La nautica made in Italy approda in Florida e a New York (Quote % di import per stato dai principali paesi esportatori in USA, 2015) USA New York Florida Rhode Island Tennessee New Jersey California South Carolina Washington Maryland Altro Messico Regno Unito Giappone Francia Cina Canada Italia Fonte: elaborazione CSC e Prometeia su dati doganali USA. Texas 7

8 Cap4 vol EDV 2017_Layout 1 20/04/17 15:27 Pagina 8 Nonostante la performance della nautica made in Italy sia stata sorprendentemente buona negli USA (come peraltro nel resto del mondo), ampi margini di miglioramento sono presenti in South Carolina, Washington, Maryland e Texas. Tra i concorrenti in questi territori, il Canada è quello con caratteristiche (valori medi unitari e costi di produzione) più simili a quelle dei produttori italiani. Il CSC e Prometeia stimano che se l industria italiana della nautica riuscisse a presidiare gli stati in cui è più debole, come riescono a fare le imprese canadesi, avrebbe un potenziale di crescita di 560 milioni di euro, pari al +7,6% dell export verso gli USA. Le peculiarità del mercato USA per la nautica made in Italy Esportare negli Stati Uniti, nonostante le ottime performance delle aziende italiane della nautica, necessita di elevati investimenti e di un ottima organizzazione, in quanto il mercato americano è caratterizzato da molteplici peculiarità, risultando nella pratica assai più complesso di quello mediterraneo. Già a livello normativo si riscontrano numerose differenze sulla costruzione delle unità da diporto rispetto alle regole dell UE, in particolare per quanto riguarda regolamenti di sicurezza, sistemi di omologazione e limiti di emissione gassose (peraltro molto stringenti in alcuni stati); specificità tecniche (come il diverso voltaggio degli impianti elettrici) impongono inoltre ulteriori adeguamenti del prodotto. L accesso al mercato americano determina poi onerosi costi aggiuntivi, che impongono una precisa verifica dei margini conseguibili dalle aziende: fra i principali elementi da considerare vi sono il trasporto (specialmente per le barche di maggiore dimensione), l esposizione ai principali saloni nautici (che hanno costi di partecipazione assai elevati), la commercializzazione (che difficilmente può avvenire senza l intermediazione di broker specializzati), la garanzia e l assistenza post vendita (che tutela in modo elevato il consumatore). Infine anche se questo è il primo elemento da considerare per un cantiere che vuole internazionalizzarsi negli Stati Uniti si deve considerare che le classiche tipologie di barca prodotte in Europa che trovano posizionamento all interno del mercato USA sono poche, limitando di fatto a particolari categorie di prodotto le reali possibilità di export. Nella fascia di piccola e media dimensione le unità pneumatiche e i gommoni a chiglia rigida (ma nella veste di tender per superyacht), e nella fascia alta yacht a elevato grado di customizzazione, con dotazioni di bordo specifiche per il diportista americano. Nonostante tutte queste difficoltà di accesso, il mercato americano ha dato elevata soddisfazione alle aziende italiane strutturate che hanno investito per esportare le proprie barche negli Stati Uniti: i dati emersi dalle analisi di settore hanno confermato ancora una volta l eccellenza dell export del made in Italy anche nel comparto nautico. 8 Esportare la dolce vita Il potenziale di mercato per il bello e ben fatto italiano nei mercati avanzati