1. supporto, tecnica grafica e paratesti

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1 Dato il ritardo col quale una consistente parte degli studenti del corso sta maturando il progetto della propria tavola, si ribadiscono qui le prescrizioni che riassumono le indicazioni date nella lezione 09 il cui ricco materiale esemplificativo (contenuto in un documento di Power Point e messo a disposizione degli studenti) deve essere comunque ben noto. 1. supporto, tecnica grafica e paratesti Il disegno dev essere eseguito su cartoncino o carta bianca di grammatura non inferiore a 100 g./m 2 ; di formato cm. 70 x 100; tracciato a china nera (eventualmente, in aree circoscritte e per particolari esigenze si può utilizzare la matita), oppure a stampa ad alta definizione seguendo lo stesso codice di rappresentazione. L uso esclusivo della matita è consentito purché l intensità dei segni sia tale da essere rilevabile tramite scansione in modo che la gerarchia di spessore dei tratti rispetti scrupolosamente il codice di rappresentazione. L uso del colore e dell ortofoto è concesso solo nei casi di fotomodellazione, specie per il rilievo degli apparati decorativi. Ma nel complesso il disegno è al tratto e quindi deve rispettare il sistema di spessore delle linee qui descritto 1.1. Squadratura È d obbligo la squadratura a cm. 2 dal margine della tavola tracciata con linea di spessore 0.5 mm. Sul fronte della tavola non deve comparire alcuna scritturazione alfanumerica (intestazioni, quotature, indicazioni letterali di proiezione, legende, ). 1.2 scale grafiche. Unico paratesto obbligatorio è l indicazione della sola scala d informazione tramite l apposizione di una scala grafica graduata campione posta in basso a destra di ciascun insieme di grafici ai quali si riferisce senza ambiguità. La nozione di scala di rappresentazione (scala di riduzione del disegno) è da intendersi qui come scala di informazione sulle componenti del corpo edilizio o topografico visibili in sezione e proiezione. Un disegno può essere riprodotto a una scala di riduzione leggermente diversa da quella in cui è stato eseguito senza perdere il suo contenuto informativo. Ogni rappresentazione architettonica, indipendentemente dal fattore di similitudine nel quale è stampata (entro una certa densità ammissibile di segni), è dunque immagine a una data scala d informazione focalizzante un particolare aspetto del fatto architettonico (e insediativo) rappresentato: I grafici in rappresentazione frontale devono essere accompagnati dalla sola scala lineare precisamente nei termini seguenti (e con l eventuale riferimento antropometrico stilizzato nello stesso modo): - scala 1:2 - scala 1:5: - scala 1:10 - in disegni alla scala 1:20 (dev essere indicato il riferimento antropometrico) Pag.1 di 5

2 assi. Nella rappresentazione delle metrie dei piani orizzontali dev essere segnalata la direzione Nord con una semplice freccia sempre a linea spessa 0.5 mm Linee e campiture essenziali - scala 1:50 - scala 1:100 - scala 1:200 - assi assonometrici - Poiché i disegni in assonometria saranno di norma sempre riferiti tramite omologia a un disegno che illustra il soggetto in un immagine frontale (pianta o sezione verticale), la scala grafica dell assonometria è conseguentemente già descritta da quella del disegno omologo in proiezione ortogonale. Nei casi particolari nei quali, motivatamente, non fosse seguito questo principio dovranno essere indicate le metrie riferite alla terna degli Il disegno è al tratto anche se eventuali porzioni sono rese con procedure di foto modellazione e fotomosaicatura, quindi la sua leggibilità dipende in massima parte dalla chiara differenziazione dello spessore e del tipo di linee a seconda del loro ruolo descrittivo; si e- lencano di seguito in gerarchia di evidenza tali ruoli con l indicazione di spessore e tipo di linea a una data scala di rappresentazione. 2.1 contorni di corpo sezionato Si devono indicare con la linea continua di maggiore spessore, mai inferiore a 0,5 mm. salvo (talora) nelle scale 1:200 e 1:500. Solo nei disegni in scala paragonabile a quelle 1:500 o 1:200 si ammette la campitura in nero dei corpi sezionati; per le scale d informazione tra 1:100 e 1:10 la sezione di ogni e- lemento edilizio è contrassegnata principalmente dal maggior spessore del suo contorno rispetto a quello linee circostanti. In rappresentazioni a grande scala (1:20, 1:10, 1:5, 1:1) il contorno della porzione tranciata dalla sezione si deve indicare con linea continua di spessore 0,6 o maggiore (0,7) se non si riesce a distinguere sufficientemente dalle altre linee. Solo in particolari casi di complessità di articolazione si ammette la campitura della trancia sezionata con un tratteggio di linea fine (non più di 0,18 mm.) a tratti paralleli distanti non più di un mm. inclinati di 45 rispetto all andamento prevalente dei contorni. Nei disegni a grande scala, passando da 1:50 a1:1, si deve ammettere via via in misura maggiore la possibilità di indicare nella sezione di Pag.2 di 5

3 un elemento edilizio anche le sue componenti. In parte dei casi ciò si potrà fare anche al solo tratto, segnando i contorni dei componenti del corpo con linee vistosamente più sottili (0,25 mm.) di quelle del contorno della trancia di sezione (0,5 mm.). Se l espediente non fosse sufficiente a chiarire la lettura dei componenti in un particolare a scala molto grande (1:5, 1:2, 1:1) è necessario ricorrere alla campitura differenziata dei componenti del corpo sezionato. 2.2 spigoli in vista - Ogni spigolo in vista deve essere indicato con linea continua di spessore compresa tra 0,20 e 0,25 mm tratti di contorno apparente - Ogni linea di contorno apparente dev essere indicata con linea continua di spessore = 0,35 0,40 mm. in modo da evidenziarla rispetto ai semplici spigoli in vista tessiture: contorni di aree di diverso materiale specie quando tali aree non sono campite con tratteggi, devono essere indicati con tratti più sottili di quelli adottati per denotare gli spigoli in vista. Perciò nelle rappresentazioni a grande scala (1:10 1:1) gli spigoli in vista sono indicati con tratto continuo spesso almeno 0,35 mentre i contorni delle aree in vista (elementi di pavimentazioni a intarsi marmorei, ) di diverso materiale saranno tracciate sempre con linea continua spessa 0,18 mm.. Solo nel caso di campiture a linee molto ravvicinate si ammettono linee di spessore 0,10 mm eventuali spigoli e contorni non in vista Spigoli e contorni se significativi per la descrizione ma posti alle spalle del piano di sezione (spigoli in proiezione) o celati alla vista da un corpo anteposto (spigoli nascosti) possono essere indicati con linea spessa 0,25 mm. (talora 0,35 mm., in caso di contorni) tratteggiata regolarmente linee d interruzione di vista e di sezione Si deve indicare la parzialità di una rappresentazione segnandone il limite con una linea spessa 0,25 (0,35) mm. irregolarmente tratteggiata o talora con tratti a punta irregolare. 2.7 assi di simmetria e assi d omologia Gli assi si devono indicare con linea mista: gli assi di simmetria con linea a tratto punto, gli assi d omologia con linea a tratto breve e tratto lungo. Si noti che gli spessori di queste linee dipendono dall importanza che assumono nella lettura della tavola. Un asse di simmetria che unisce rappresentazioni a diversa scala dev essere reso con linea spessa almeno 0,35 o, se diviene decisiva per la lettura della tavola, anche con spessore pari a 0,50 mm linee di richiamo A seconda del ruolo e della quantità si possono indicare sia con linea continua sottile (0,18 mm.) e con linea tratteggiata, purché risultino meno visibili rispetto alle linee descrittive del corpo layout della tavola Pur rimandando ai molti esempi forniti nella comunicazione 09 si ricorda che le rappresentazioni in assonometria di un corpo e di un interno devono essere poste in relazione alle corrispondenti immagini in vera forma (sezioni orizzontali e vertidcali) nel modo più semplice e diretto a seconda del tipo di assonometria (ortogonale oppure obliqua) e dal tema della rappresentazione del corpo o dell interno. 3.1 assonometrie ortogonali del corpo visto dall esterno Le assonometrie ortogonali devono essere relazionate alle sezioni in vera forma tramite omologia (affinità omolgoica) di ribaltamento sul quadro del piano di sezione figurato in assonometrica, ovviamente previa la costruzione di tale ribaltamento. Pag.3 di 5

4 ma; la pianta assonometrica dev essere correlata in affinità omologica a una sezione orizzontale in vera forma a sua connessa (in proiezione ortogonale) alla suddetta sezione frontale. Infine la rappresentazione può essere arricchita da un ulteriore sezione sagittale del corpo posta in corrispondenza proiettiva con la sezione frontale e in relazione di ribaltamento con l immagine assoometrica del corpo. ne di proiezione. Ogni interno esaedrico risulta cosi aperto in due triedri, uno visto dall alto (in realtà con verso di vista alle spalle dello spettatore), l altro dal basso (con verso di vista di fronte allo spettatore). Infine all assonometria si fanno corrispondere delle immagini di sezione in vera forma connesse da omologie di ribaltamento nei termini prescritti al punto 3.1. Il Layout dipende dunque dalla posizione degli assi; nel caso esemplificato sopra la disposizione finale del disegno sarebbe la seguente: Infine nel caso di una generica assonometria obliqua monometrica le corrispondenti immagini in vera forma potranno esserle corrisposte per ribaltamento indicando il tragitto di ribaltamento dei punti di riferimento con gli opportuni archi di circolo o le loro corde. 3.2 assonometrie oblique del corpo visto dall esterno Se si tratta di un assonometria militare vista dal basso basta evidenziare la sezione planimetrica in primo piano (se si tracciano delle fitte campiture delle tessiture murarie non si deve campire il corpo delle pareti sezionate; al contrario, se non si distinguono sufficientemente i corpi sezionati sarà necessario campirli). Nel caso di un assonometria militare vista dall alto si potrà porre la pianta in traslazione con la pianta assonometrica. Nel caso delle assonometrie cavaliere l immagine del corpo in vera assonometria dev essere correlata per traslazione a una sua sezione frontale in vera for- La scelta della disposizione delle omologie di ribaltamento dipende dallo spazio disponibile e dalle necessità informative. Nel caso dell assonometria ortogonale isometrica una disposizione conveniente è la seguente: 3.4 assonometrie oblique di un interno L interno deve risultare svolto in due assonometrie oblique simmetriche viste dalle due direzioni di vista simmetriche rispetto alle giaciture orizzontali del corpo rappresentato. Le assonometrie oblique che mantengono giaciture orizzontali (militari) o frontali (cavaliere) parallele al piano di rappresentazione devono solo risarcire la vera forma delle giaciture scociate. In particolare nell assonometria cavaliera le pareti non frontali possono essere rappresentate in vera forma e poi connesse all assonometria tramite ribaltamento, mentre la pianta può essere risarcita in vera forma tramite affinità omologica, come segue: Nel caso dell assonometria militare la vera forma delle pareti può essere descritta come segue: 3.3 assonometrie ortogonali di un interno L interno deve essere rappresentato svolto in due assonometrie ortogonali viste dai due versi opposti della direzio- Pag.4 di 5 Pag.5 di 5

5 ma; la pianta assonometrica dev essere correlata in affinità omologica a una sezione orizzontale in vera forma a sua connessa (in proiezione ortogonale) alla suddetta sezione frontale. Infine la rappresentazione può essere arricchita da un ulteriore sezione sagittale del corpo posta in corrispondenza proiettiva con la sezione frontale e in relazione di ribaltamento con l immagine assoometrica del corpo. ne di proiezione. Ogni interno esaedrico risulta cosi aperto in due triedri, uno visto dall alto (in realtà con verso di vista alle spalle dello spettatore), l altro dal basso (con verso di vista di fronte allo spettatore). Infine all assonometria si fanno corrispondere delle immagini di sezione in vera forma connesse da omologie di ribaltamento nei termini prescritti al punto 3.1. Il Layout dipende dunque dalla posizione degli assi; nel caso esemplificato sopra la disposizione finale del disegno sarebbe la seguente: Infine nel caso di una generica assonometria obliqua monometrica le corrispondenti immagini in vera forma potranno esserle corrisposte per ribaltamento indicando il tragitto di ribaltamento dei punti di riferimento con gli opportuni archi di circolo o le loro corde. 3.2 assonometrie oblique del corpo visto dall esterno Se si tratta di un assonometria militare vista dal basso basta evidenziare la sezione planimetrica in primo piano (se si tracciano delle fitte campiture delle tessiture murarie non si deve campire il corpo delle pareti sezionate; al contrario, se non si distinguono sufficientemente i corpi sezionati sarà necessario campirli). Nel caso di un assonometria militare vista dall alto si potrà porre la pianta in traslazione con la pianta assonometrica. Nel caso delle assonometrie cavaliere l immagine del corpo in vera assonometria dev essere correlata per traslazione a una sua sezione frontale in vera for- La scelta della disposizione delle omologie di ribaltamento dipende dallo spazio disponibile e dalle necessità informative. Nel caso dell assonometria ortogonale isometrica una disposizione conveniente è la seguente: 3.4 assonometrie oblique di un interno L interno deve risultare svolto in due assonometrie oblique simmetriche viste dalle due direzioni di vista simmetriche rispetto alle giaciture orizzontali del corpo rappresentato. Le assonometrie oblique che mantengono giaciture orizzontali (militari) o frontali (cavaliere) parallele al piano di rappresentazione devono solo risarcire la vera forma delle giaciture scociate. In particolare nell assonometria cavaliera le pareti non frontali possono essere rappresentate in vera forma e poi connesse all assonometria tramite ribaltamento, mentre la pianta può essere risarcita in vera forma tramite affinità omologica, come segue: Nel caso dell assonometria militare la vera forma delle pareti può essere descritta come segue: 3.3 assonometrie ortogonali di un interno L interno deve essere rappresentato svolto in due assonometrie ortogonali viste dai due versi opposti della direzio- Pag.4 di 5 Pag.5 di 5

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