La Direttiva Quadro Acqua e la Politica Agricola Comune. Possibili integrazioni
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1 WWF Conferenza Internazionale Il ruolo dell'economia nella gestione dell'acqua La direttiva quadro acqua e l'analisi economica Torino, 23 Novembre 2007 La Direttiva Quadro Acqua e la Politica Agricola Comune. Possibili integrazioni L esperienza italiana Guido M. Bazzani CNR - IBIMET, Sezione di Bologna g.bazzani.ibimet.cnr.it
2 Schema presentazione 1. Agricoltura e risorse idriche 2. La Politica Agricola Comune 3. L agricoltura irrigua in Italia 4. Lo Sviluppo Rurale 5. Aspetti valutativi Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 2
3 Agricoltura e risorse idriche SUOLO filtro Superficie ettari (000) % Totale Italia Agricola Utilizzata (SAU) Irrigata flessibilità / qualità / forza contrattuale ACQUA Irrigazione Circa 50% del consumo totale - Esternalità + Non tutta utilizzata Può incrementare i fenomeni di percolazione e lisciviazione Ricarica falde Riduzione concentrazione di inquinanti Qualità: inquinamento fertilizzanti chimici, deiezioni animali di allevamenti zootecnici, pesticidi (azoto, fosforo e agrofarmaci) LA QUALITÀ DELLE ACQUE RIGUARDA TUTTA L AGRICOLTURA LA QUANTITÀ SOLO L AGRICOLTURA IRRIGUA Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 3
4 La Politica Agricola Comune (PAC) Anni 90 un processo di revisione della PAC 1992 la riforma Mac Sharry 1999 Agenda 2000 riforma Fischler entrata in vigore nel 2005 pagamento unico per azienda indipendente dalla produzione (disaccoppiamento) adozione generalizzata del principio della condizionalità il pagamento è subordinato al mantenimento della terra in buone condizioni agronomiche ed al rispetto di criteri di gestione obbligatori in materia di sanità pubblica, salute delle piante e degli animali, ambiente, benessere degli animali adozione del principio della modulazione riduzione dei pagamenti diretti alle grandi aziende per generare risorse addizionali per lo Sviluppo Rurale (il secondo pilastro della PAC) La riforma del 2005 non rappresenta un punto di arrivo ma un importante punto intermedio di un processo in gran parte ancora da definire Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 4
5 Articolazione della nuova PAC Nel quadro finanziario non esiste più una rubrica Agricoltura la PAC insieme a Pesca e Ambiente è ora inserita nella rubrica Conservazione e gestione delle risorse naturali Reg. CE n. 1290/2005 sul finanziamento della PAC dal 43% delle risorse globali del bilancio nel 2006 al 35% nel 2013 I pilastro II pilastro Reg. CE n. 1782/2003 pagamenti diretti Reg. OCM unica interventi di mercato FEAGA dal 36% al 30% Reg. CE n. 1698/2995 sviluppo rurale FEAGA dal 7% al 5% Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 5
6 I criteri di gestione obbligatori della PAC Allegato III del Regolamento1782/2004 subordina l erogazione del pagamento unico per azienda e di altri pagamenti diretti al rispetto di un certo numero di norme esistenti e vincolanti Direttiva 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici Direttiva 80/68/CEE, concernente la protezione delle acque sotterranee dall'inquinamento provocato da certe sostanze pericolose Direttiva 86/278/CEE, concernente la protezione dell'ambiente, in particolare del suolo, nell'utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura Direttiva 91/676/CEE, relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole Direttiva 92/43/CEE, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche Manca la Direttiva 2000/60/CEE Direttiva Quadro Acque Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 6
7 Norme relative al mantenimento dei terreni in Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali Obiettivi Erosione del suolo: Proteggere il suolo mediante misure idonee Sostanza organica del suolo: Mantenere i livelli delle sostanze organiche nei suoli Struttura del suolo: Mantenere la struttura del suolo mediante misure adeguate Livello minimo di mantenimento: Assicurare il livello minimo di mantenimento ed evitare il deterioramento degli habitat Misure Copertura minima del suolo Minima gestione delle terre che rispetti le condizioni locali specifiche Mantenimento delle terrazze Norme inerenti la rotazione delle colture dove necessario Gestione delle stoppie Uso adeguato delle macchine Densità di bestiame minima e/o regimi adeguati Protezione del pascolo permanente Mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio Evitare la propagazione di vegetazione indesiderata sui singoli terreni Evidenziano la mancanza di una specifica attenzione alla risorsa idrica Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 7
8 Le tappe di attuazione della PAC e della DQA Anno Politica Agricola Comune (PAC) Direttiva Quadro Acque 2000/60 (DQA) 2000 Approvazione dei Programmi di Sviluppo Rurale sotto Agenda Approvazione ed entrata in vigore della DQA Riforma della PAC, Regolamento(CE) n. 1782/2003 del Consiglio Individuazione dei Bacini Idrografici e loro assegnazione ai Distretti Idrografici (Articolo 3). Identificazione delle autorità competenti (Articolo 24) 2004 Allargamento della Comunità per l entrata dei nuovi Stati membri1 e conseguente adeguamento della riforma 2005 La Riforma della PAC entra in vigore si caratterizza per: disaccoppiamento, condizionalità obbligatoria, modulazione, rafforzamento della politica di sviluppo rurale 2006 Fine della programmazione dello sviluppo rurale e messa a punto delle linee-guida strategiche della UE Analisi delle caratteristiche delle pressioni, degli impatti e dell economia dell utilizzo dell acqua nei bacini idrografici (Articolo 5) Istituzione di uno o più registri delle aree protette (Articolo 6) Elaborazione di programmi di monitoraggio dello stato delle acque al fine di definire una visione coerente e globale dello stato delle acque (Articolo 8). Consultazione pubblica delle scadenze e programma di lavoro per la stesura dei Piani di Gestione dei Bacini Idrografici (Articolo 14) 2007 Completamento del processo di allargamento ai nuovi Stati membri Inizio dei nuovi Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) 2008 Revisione della riforma della PAC 2009 Pubblicazione e consultazione pubblica dei Piani di Gestione dei Bacini Idrografici (Articolo 11.7 e Articolo 14) 2010 Introduzione di politiche di tariffazione dell acqua (Articolo 9) 2012 Attuazione dei Piani di Gestione dei Bacini Idrografici (Articolo 11.7) 2013 Fine del periodo di programmazione dello sviluppo rurale 2015 Raggiungimento di un buono stato ambientale Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 8
9 L agricoltura irrigua in Italia Superficie ettari (000) % Totale Italia Agricola Utilizzata (SAU) Irrigata SAU (1) Irrigata (2) (2/1) (ettari 000) % Nord Centro Sud Isole Italia Fonte: elaborazioni INEA su dati ISTAT V Censimento anno 2000 Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni La produzione agricola proveniente da colture irrigue costituisce circa il 40% della produzione agricola nazionale Colture irrigate (ettari 000) Nord Centro Sud Isole Italia % Frumento Mais da granella Patata Barbabietola da zucchero Girasole Soia Ortive Foraggiere avvicendate Vite Agrumi Fruttiferi Altre coltivazioni Totale
10 L irrigazione in Italia: fonti e modalità al 2003 Superfici irrigate per fonte di approvvigionamento (000 ettari) Nord Centro Sud e Isole ITALIA Acqua superficiale Acquedotto Acqua sotterranea Acque reflue depurate, desalinizzate, salmastre Fonte plurima Nord Centro Mezzogiorno Modalità Scorrimento Sommersione Aspersione Microirrigazione Altro Fonte Autoapprovvigionamento Consorzio Bonifica Altra modalità Più modalità Fonte: INEA Agricoltura Italiana conta 2006 Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 10
11 Il duplice ruolo dei Consorzi di bonifica ed irrigazione Rete di condotte e canali di bonifica e irrigazione connessa alla duplice funzione espletata equilibrio idrogeologico richiede l'allontanamento delle acque meteoriche per gravità o per sollevamento idraulico (bonifica bonifica) difesa "dalle" acque distribuzione dell'acqua per finalità irrigue o altri scopi produttivi (irrigazione) Valenza pubblica dell'opera di bonifica Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 11
12 Elementi di criticità dell irrigazione scarsità e conflittualità con altri usi frammentazione del servizio irriguo a livello territoriale e gestionale stato delle reti irrigue e degli invasi non ottimale pianificazione delle risorse idriche diffusione di metodi irrigui aziendali a bassa efficienza ed alto consumo (nel Nord) calendario irriguo non ottimale ed eccessivi volumi impiegati (percolazione e lisciviazione) scadimento qualitativo delle acque usate per l irrigazione aumento dei prelievi da falda e dei pozzi abusivi Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 12
13 Interventi possibili Rimodulazione delle portate concesse Fonti alternative (invasi aziendali/interaziendali, acque reflue depurate, desalinizzazione, ) Miglioramento della gestione Programmazione della distribuzione ed uso Miglioramento dell efficienza della rete irrigua Miglioramento delle tecniche di irrigazione Riduzioni dei livelli di irrigazione delle colture agrotecniche, sostanza organica, bilanci idrici, assistenza tecnica Passaggio a colture meno idro-esigenti Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 13
14 Il Programma irriguo nazionale Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali d intesa con le Regioni ha avviato nel 2002 un processo di programmazione per il settore irriguo Totale milioni di euro % Legge n. 350/03 Legge n. 266/05 milioni di euro % milioni di euro % Area Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole TOTALE Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud Isole 15.4% 5.2% 23.3% 29.6% Adeguamenti Adeguamento e completamento Adeguamento e nuovo Completamento Nuovo intervento Altro 9.7% 0.5% 54.6% 21.5% 34.6% 1.0% 4.6% Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni Fonte INEA 14
15 Il Piano Strategico Nazionale per lo Sviluppo Rurale Art. 11 Reg. CE N. 1698/05 del Consiglio del 20 Settembre 2005 Asse Titolo Obiettivi prioritari I II Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale Miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale Promozione dell'ammodernamento e dell'innovazione nelle imprese Potenziamento delle dotazioni infrastrutturali fisiche e telematiche Miglioramento della capacità imprenditoriale e professionale degli addetti. III Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell economia rurale Mantenimento e/o creazione di opportunità occupazionali e di reddito in aree rurali IV Leader Strategie locali di sviluppo e governance Orientamenti CE - Priorità vincolanti Biodiversità e preservazione dell'attività agricola e di sistemi forestali ad alto valore naturale Regime delle acque Cambiamenti climatici Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni OBIETTIVI PRIORITARI DI ASSE II Conservazione della biodiversità e tutela e diffusione di sistemi agro-forestali ad alto valore naturale Tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e profonde Riduzione dei gas serra Tutela del territorio 15
16 Punti di forza (4) Diffusa tendenza al ricorso a sistemi di irrigazione più efficienti (6) Diffusa tendenza riduzione dell uso di input chimici (fertilizzanti e prodotti fitosanitari) (8) Riduzione emissioni da parte del settore agricolo per la riduzione emissioni enteriche bestiame Analisi SWAT nel PSN La situazione dell ambiente e del paesaggio nelle aree rurali Punti di debolezza (12) Stato della qualità delle acque, in particolare rischio inquinamento idrico deriva da eccesso di azoto per le acque profonde (rischio più contenuto delle Regioni della Convergenza) (13) Scarsa disponibilità idrica, in particolare nelle Regioni Convergenza (14) Qualità acque peggiora per l impiego di fertilizzanti e di prodotti fitosanitari e crescenti prelievi idrici (9) Diffusione agricoltura biologica (15) Scarsa efficienza nella gestione dell uso dell acqua Opportunità Le risorse idriche non sono menzionate Fonte: PSN 2006, pag. 25 Minacce (30) Pressione sul ambiente e sul paesaggio nelle aree agricole e forestali, derivante da fattori legati al settore agricolo: intensificazione dell attività agricola; specializzazione produttiva; abbandono di pratiche tradizionali nelle aree montane e marginali; abbandono di aree agricole e/o montane; scarsa diffusione di una gestione forestale sostenibile; urbanizzazione. (33) Vincoli all attività agricola e forestale derivanti dalla normativa ambientale di nuova introduzione Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 16
17 Azioni chiave per obiettivo Tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e profonde 1. il sostegno alle imprese agricole, zootecniche e forestali che si impegnano ad attuare pratiche agronomiche compatibili con la conservazione qualitativa della risorsa idrica, tra cui quelle a basso impiego di input, in particolare nutrienti (azoto e fosforo) e prodotti fitosanitari, tra cui l agricoltura biologica e quella integrata 2. interventi forestali quali: a) attività di forestazione ambientale b) creazione di fasce tampone, boschetti e filari che oltre alla tutela qualitativa, contribuiscono a favorire l infiltrazione delle acque, l alimentazione delle falde, la creazione di aree di espansione dei fiumi 3. il sostegno di pratiche agronomiche finalizzate al risparmio idrico e di una più efficiente gestione dell irrigazione (calcolo dei fabbisogni irrigui, adozione di sistemi a basso consumo, miglioramento dell efficienza della rete di distribuzione, introduzione di misuratori) Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni Fonte: PSN 2006, pag
18 Misure e/o combinazioni di misure per obiettivo Tutela qualitativa e quantitativa delle risorse idriche superficiali e profonde le misure agroambientali e il sostegno agli investimenti non produttivi le indennità 2000/60/CE l imboschimento e le misure silvo-ambientali Un integrazione funzionale agli obiettivi dell Asse II dovrebbe essere perseguita tramite alcune misure dell Asse I e III, in particolare con: interventi a carattere infrastrutturale e aziendale azioni di formazione, informazione, animazione e consulenza sulla tutela ambientale Occorre prevedere interventi che favoriscano l implementazione a medio termine della direttiva quadro per le acque 2000/60/CE e che, nel contempo, siano coerenti con quanto previsto dalla condizionalità. In proposito, si sottolinea l importanza di favorire processi partecipativi alle scelte di governo del territorio con l impiego di accordi Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni Fonte: PSN 2006, pag
19 Zonizzazione Aree agricole parte dei piani di gestione della Direttiva 2000/60/CEE 1. Aree vulnerabili (Direttiva 91/676/CEE - Nitrati) 2. Rete Natura 2000 (Direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE) 3. Aree incluse nei piani di gestione di bacini idrografici (Direttiva 2000/60/CEE - DQA) <- [Piano di Tutela delle Acque] 4. Aree agricole svantaggiate (Reg. (CE) del Consiglio n. 1698/05 - PAC) Altre aree individuate dai Piani Territoriali Regionali di Coordinamento ed altri documenti pianificatori territoriali Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 19
20 Identificazione delle Zone Vulnerabili ai Nitrati Regioni Piemonte x x Lombardia x x Veneto x x Friuli Venezia Giulia x x Liguria x Emilia Romagna x x x Toscana x x Umbria x x x x Marche x Lazio x Abruzzo x Molise x Campania x Puglia x Basilicata x Calabria x Sicilia x Sardegna x Valle d'aosta mancato superamento del limite del contenuto di Province Autonome di nitrati nelle acque Bolzano e di Trento Fonte: MIPAAF, 2006 Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 20
21 Attuazione della Rete Natura 2000 in Italia Regione ZPS SIC (n.siti) (ha) (n. siti) (ha) Piemonte Valle d Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna ITALIA Fonte: APAT su dati Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, luglio Un esempio di multifunzionalità dell agricoltura Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 21
22 Dotazione finanziaria PSR in Italia milioni di Euro % 1 Abruzzo Prov. Aut. di Bolzano Emilia-Romagna Friuli Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Toscana Prov. Aut. di Trento Umbria Valle d'aosta Veneto Molise Sardegna Totale competitività milioni di Euro 17 Basilicata Calabria Campania Puglia Sicilia Totale convergenza % milioni di Euro Totale PSR Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 22
23 PSR REGIONALI APPROVATI REGIONE Bolzano Emilia Romagna Veneto Toscana Lombardia Friuli Liguria Campania GG MESE 24 luglio 25 luglio 19 settembre 19 settembre 19 settembre 24 ottobre 24 ottobre 24 ottobre Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 23
24 PSR Esempi di integrazione 1 ASSE I: AMMODERNAMENTO AZIENDE AGRICOLE Evidenza dell analisi essendo l entità dei fabbisogni irrigui globali connessa alle colture praticate, localmente la concentrazione su aree ristrette di colture fortemente idroesigenti (es. ornamentali ) può determinare prelievi piuttosto intensi. Si evidenzia anche come situazioni locali di scarsa disponibilità idrica o di condizioni di salinizzazione delle falde il fenomeno dell ingressione di acqua marina in molti acquiferi costieri minaccia una compromissione permanente delle falde sotterranee Modalità di risposta della strategia del PSR La misura sostiene investimenti finalizzati alla riduzione dei consumi idrici nei processi produttivi La misura sostiene investimenti finalizzati alla riduzione dell inquinamento derivante dai processi produttivi sostegno è concesso agli interventi che non contribuiscono all aumento della superficie irrigua aziendale Misure 121 Ammodernamento delle aziende agricole Beneficiari: Imprenditori agricoli Interventi: Comparto floricolo e vivaistico a. Investimenti per impianti di irrigazione a basso consumo b. Investimenti per il recupero delle acque di irrigazione e/o fertirrigazione Comparto ortofrutticolo e tabacco a. Realizzazione di impianti irrigui ad alta efficienza Comparto zootecnico bovino a. Costruzione e adeguamento di manufatti per stoccaggio e trattamento degli effluenti di allevamento e di acque reflue aziendali comunque destinate all utilizzazione agronomica PSR REGIONE TOSCANA Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 24
25 PSR Esempi di integrazione 2 ASSE I: Infrastrutture connesse allo sviluppo e all adeguamento dell agricoltura e della silvicoltura Evidenza dell analisi Crisi nel rapporto tra disponibilità idrica e fabbisogni irrigui per fenomeni climatici (siccità estive e per l applicazione del minimo deflusso vitale nei corsi d acqua naturali. La difesa dalle acque richiede una costante manutenzione e l adeguamento necessario a garantire il drenaggio ottimale delle acque nei momenti di piena del fitto reticolo dei canali di bonifica Modalità di risposta della strategia del PSR Obiettivi: promozione del risparmio idrico e dell utilizzo plurimo della risorsa idrica e delle infrastrutture eliminazione dei deficit idrici, con particolare riferimento alle situazioni di crisi idrica garantire una migliore sicurezza idraulica del territorio, migliorando l efficienza delle reti idriche, delle strutture di bonifica e di drenaggio gli interventi non devono essere finalizzati all ampliamento della superficie irrigabile, ma alla razionalizzazione ed ottimizzazione dell utilizzo efficiente della risorsa idrica in agricoltura. PSR REGIONE LOMBARDIA Misure 125 Infrastrutture connesse allo sviluppo e all adeguamento dell agricoltura 125 A Gestione idrica e salvaguardia idraulica del territorio 125 B approvvigionamento idrico Destinatari: I Consorzi di bonifica e Consorzi di miglioramento fondiario di II grado Interventi: a. Nuove realizzazioni e manutenzioni straordinarie di opere e infrastrutture a servizio del sistema irriguo e idraulico-territoriale b. Interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento degli impianti di bonifica c. Realizzazione di sistemi e applicazione di tecnologie innovative per la gestione della rete dei canali (impianti di telerilevamento e telecontrollo per la gestione in tempo reale della rete irrigua ed idraulica, briglie per la bacinizzazione dei canali, ecc) d. Realizzazione di impianti per il recupero di salti d acqua a fini energetici e per l utilizzo di altre fonti energetiche rinnovabili per soddisfare totalmente o parzialmente il fabbisogno energetico derivante dal funzionamento degli impianti idraulici e. Esecuzione di opere di captazione di acque sotterranee ad utilizzo consortile f. Interventi per l aumento dell efficienza della rete e dei metodi di distribuzione (razionalizzazione, impermeabilizzazione, intubazione della rete di distribuzione ed altri interventi funzionali alla conversione dei sistemi di irrigazione a scorrimento verso sistemi per aspersione) g. Utilizzo di acque reflue depurate come fonte integrativa mediante la realizzazione di connessioni tra la rete irrigua ed i depuratori Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 25
26 PSR Esempi di integrazione 3 ASSE II: MISURE AGRO AMBIENTALI Evidenza dell analisi Fabbisogno di ridurre, in vaste aree regionali di pianura, le pressioni sulla risorsa originate dai sistemi agricoli intensivi, giudicate elevate in termini quantitativi e qualitativi, anche rispetto ai valori medi nazionali e comunitari. Alti e crescenti consumi idrici totali; eccessivi carichi di azoto e fosforo da coltivazioni ed allevamenti; elevato consumi di fitofarmaci determinano significativi deficit di portata e un crescente peggioramento dello stato qualitativo delle acque superficiali e sotterranee Modalità di risposta della strategia del PSR La strategia di intervento si basa, sul sostegno diretto agli agricoltori per impegni volontari assunti nell ambito di numerose Azioni agroambientali. Per aumentare l efficacia di tali azioni è prevista l adozione di criteri di ammissibilità e selezione delle singole operazioni volti a favorire una loro concentrazione nelle aree più a rischio o di tutela ( aree preferenziali ) della risorsa anche attraverso l'attuazione di Accordi Agroambientali PSR REGIONE EMILIA ROMAGNA Misure 214 Pagamenti agro ambientali Destinatari: Imprese agricole Interventi: Produzione Integrata Produzione Biologica Copertura vegetale per contenere trasferimento di inquinanti dal suolo alle acque Incremento sostanza organica Regime sodivo e praticoltura estensiva Ritiro seminativi dalla produzione per scopi ambientali 221 Imboschimento terreni agricoli 227 Investimenti forestali non produttivi Possono essere indennizzati solo quegli impegni che vanno al di là dei requisiti obbligatori dettati dalla condizionalità (criteri di gestione obbligatori e buone condizioni agronomiche e ambientali) Torino, 23 Novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 26
27 Aspetti valutativi Valutare i costi ed i benefici degli investimenti irrigui Stimare le esternalità negative (es. inquinamento) e positive (es. ricarica falda) Quantificare i maggiori costi e/o i mancati redditi a carico delle attività agricole e forestali derivanti da vincoli ed impegni ambientali Valutare gli impatti di ridotte allocazioni della risorsa idrica in un quadro di cambiamento climatico (estati calde e siccitose, più alta evapotraspirazione) Stimare l evoluzione della domanda irrigua in relazione a: la riforma della PAC, il crescente costo dei fattori, i mercati dei prodotti, le politiche energetiche, Valutare le modalità e gli effetti di una contribuenza che incentivi adeguatamente gli utenti a usare le risorse idriche in modo efficiente tenendo conto del principio del recupero dei costi dei servizi idrici, compresi i costi ambientali e relativi alle risorse, prendendo in considerazione l'analisi economica effettuata in base all'allegato III e, in particolare, secondo il principio «chi inquina paga» (Dir. 2000/60/CE Articolo 9 paragrafo 1) Valutare gli effetti sfavorevoli significativi ed i costi sproporzionati (Dir. 2000/60/CE Articolo 4 paragrafi 4,5,6 e 7) che possono giustificare la proroga dei termini fissati Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 27
28 PAC: il completamento della riforma 2008 Health check verifica dello stato di salute agenda di medio termine 2008/9 Budget review verifica di bilancio dopo il 2013 agenda di lungo periodo 2008: Health check - agenda di medio termine Path dependency Eliminazione dei residui di vecchia PAC: quote, prezzi di intervento, sussidi all esportazione, set-aside, pagamenti ancora accoppiati OCM unica Regionalizzazione Condizionalità, applicarla meglio Multifunzionalità, definizione di un contenuto operativo Modulazione, possibile riqualificazione Sviluppo rurale Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 28
29 La PAC che verrà La strada sembra segnata: gli aiuti diretti a carico del bilancio comunitario verranno ridotti, la spesa agricola verrà ridimensionata, aumenterà il peso del secondo pilastro, le organizzazioni di mercato saranno meno regolamentate e un po più libere. E poi, sul fronte della liberalizzazione del commercio internazionale, sarà difficile tornare indietro. G. Amadei e A. Segrè Libro nero dell agricoltura italiana,, Franco Angeli, Milano, 2007 Nuovi obiettivi: La competitività, secondo l Agenda di Lisbona La sostenibilità, secondo l Agenda di Goteborg Possibili criteri guida per definire gli strumenti ed individuare i beneficiari: Orientamento al mercato Semplificazione: OCM unica e regionalizzazione Produzione di beni e servizi che rispondono alle attese dei consumatori e dei cittadini, condizionalità e multifunzionalità Selettività del sostegno Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 29
30 Grazie dell attenzione Torino, 23 novembre 2007 La DQA e la PAC. Possibili integrazioni 30
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