La valorizzazione del territorio e le tradizioni enogastronomiche

Transcript

1 I CONTRIBUTI DELLE AZIENDE AGRICOLE La valorizzazione del territorio e le tradizioni enogastronomiche Negli ultimi anni hanno assunto sempre maggiore rilevanza, sia economica che culturale, i prodotti tipici e la riscoperta delle tradizioni legate all enogastronomia del territorio. I recenti allarmi riguardanti la sicurezza alimentare (mucca pazza, pollo alla diossina, ecc.) e la crescente disponibilità di reddito verificatasi negli ultimi decenni, hanno favorito lo sviluppo di una domanda di prodotti alimentari di qualità, legati a lavorazioni tradizionali e spesso tutelate da marchi e registrazioni a livello europeo o nazionale. Le registrazioni sono: DOP Denominazione di origine protetta. La produzione, trasformazione ed elaborazione devono aver luogo in un area geografica determinata e caratterizzata da una perizia riconosciuta e constatata (Reg CE 2081/92) ; IGP Indicazione Geografica Protetta. Il prodotto deve godere di una certa fama e deve sussistere un legame con il territorio almeno in uno degli stadi della produzione o della trasformazione(reg CE 2081/92) ; STG Specialità Tradizionale Garantita. Ha per oggetto la valorizzazione della composizione tradizionale del prodotto o un metodo di produzione tradizionale; non fa riferimento all origine. (Reg. CE 2082/92); Prodotto tradizionale Si tratta di prodotti agroalimentari caratterizzati da metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei in tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni (D.M. n. 350, 8 settembre 1999) Tra i prodotti tipici della provincia di Bologna ve ne sono 3 che da diversi anni hanno ottenuto la Denominazione di origine protetta, 10 l Indicazione geografica protetta e 28 il riconoscimento ministeriale di prodotti tradizionali. Vi sono poi molti altri prodotti tipici che, pur non avendo ancora riconoscimenti da parte di un organo ufficiale, contribuiscono a caratterizzare l enogastronomia della provincia. 3.1 LE TRADIZIONI ENOGASTRONOMICHE DELLA PROVINCIA BOLOGNESE Le diverse aree geografiche nella provincia di Bologna sono accomunate da alcuni piatti tipici, anche se i modi di preparazione e gli ingredienti variano tra pianura, collina e montagna, dove i condimenti e ripieni sono più frugali. 1

2 Particolare nota in montagna meritano i cibi a base di castagne e marroni, per secoli alimento base delle popolazioni delle zone appenniniche: minestra di castagne, polenta di castagne, necci, ciacci, mistocchine, castagnaccio, caldarroste e castagne lesse. Le principali tradizioni alimentari della provincia riguardano la sfoglia, i prodotti suini e il Parmigiano Reggiano, dai quali si ottiene la minestra più famosa, i tortellini, elemento unificante della cucina dell intero territorio. Tra i primi piatti, i passatelli, preparati con impasto di uova, Parmigiano Reggiano, pane comune raffermo grattugiato, midollo di bue, passato in un disco a fori larghi, e cotti nel brodo di carne; la zuppa imperiale, presente anch essa in tutto il territorio, fatta di una pastella soffice e spumosa, cotta al forno, preparata con uova mescolate a semolino, noce moscata e burro fuso, dorata al forno e tagliata a cubettini e servita in ottimo brodo caldo. Le tipiche paste asciutte, fatte con pasta tirata al mattarello, sono le tagliatelle e le lasagne verdi. Le lasagne al forno, composte da 4-6 strati di sfoglia di farina, uova, olio e spinaci tritati, a rettangoli di cm 10 x 15 o quadrati, posti in pirofila alternati con besciamella calda, ragù, Parmigiano Reggiano. Le tagliatelle, condite con il classico ragù alla bolognese o con condimento di prosciutto. Altre gustose minestre tradizionali sono i tortelloni, quadri di pasta sfoglia, di cm 6 di lato, riempiti di impasto di ricotta, Parmigiano Reggiano, uovo e prezzemolo, chiusi come i tortellini, conditi con sugo di pomodori passati alla salvia oppure con burro fuso e salvia. Gli strichetti, farfalle di sfoglia condite con ragù di carne e piselli o salsa di pomodoro e piselli. Fra le altre pastasciutte tipiche è da ricordare la gramigna, fatta col torchio e generalmente condita con salsiccia. Nell imolese dominano invece i garganelli, detti anche maccheroni al pettine, conditi con ragù o salsa. I prodotti della panetteria e pasticceria vanno dal pane, poco lievitato e insipido, cotto nel forno a legna, ai dolci: torta di riso, ciambelle, certosino, panone, crostat, pinza, e gli zuccherini montanari, duri e compatti, con glassa di zucchero e aromatizzati con i semi di anice, tradizionalmente distribuiti ai matrimoni. Le tradizioni delle carni suine annoverano i salumi, in particolare la mortadella (con certificazione europea IGP ) e i salami, documentati già dall epoca romana e di fama europea anche durante l epoca medioevale, rinascimentale e barocca. Ancora oggi la lavorazione delle carni suine continua a produrre su tutto il territorio le tradizionali specialità bolognesi: cotechini, bondiole, zamponi, cappelli da prete, ripieni di impasti di carni suine; la salsiccia, fresca e passita; coppe di testa, copponi di lonza, coppe d estate, ciccioli da tagliare a fette, salame rosa profumato con aglio, salame montanaro; pesto, per accompagnare tigelle, crescentine fritte e borlenghi. 2

3 Anche l allevamento bovino, da cui si ottengono carne, latte e formaggi, presenta peculiari caratteristiche Nei pascoli, si alleva la razza bovina Romagnola, di carne tenera e prelibata, oggi a rischio d estinzione. Dal latte si ottengono ottimi formaggi freschi o stagionati, come lo Squacquerone (di cui è stata avviata la procedura per il riconoscimento IGP) e la Casatella di Romagna, nel territorio imolese, il Parmigiano Reggiano ed il Grana Padano. Nei boschi si raccolgono castagne, funghi e tartufi (Savigno vanta il titolo di Capitale regionale del Tartufo), ma anche nocciole, fragoline, corniole, lamponi e more. Alcune produzioni agricole sono già contraddistinte da marchi di qualità e prodotte rispettando precise norme, riportate nei disciplinari di produzione, altre sono in attesa di un riconoscimento ufficiale. Tanti sono i prodotti di montagna realizzati col metodo dell agricoltura biologica. Le produzioni che hanno ottenuto la certificazione europea DOP (Denominazione di Origine Protetta) sono rappresentate dal Parmigiano Reggiano, Grana Padano e Prosciutto di Parma). La certificazione europea IGP (Indicazione Geografica Protetta) è stata attribuita al Vitellone Bianco dell'appennino centrale ed al Marrone di Castel del Rio, ottenuto dai castagni (alberi del pane) della Valle del Santerno, alla Mortadella Bologna, allo Zampone di Modena e al Cotechino di Modena (l area di produzione comprende anche la provincia di Bologna). Nel territorio imolese sono prodotti IGP lo scalogno (Allium ascalonicum) di Romagna, le nettarine e le pesche di Romagna; mentre l Albicocca Val Santerno di Imola è un prodotto tradizionale riconosciuto dal Ministero. Tra i gli altri prodotti dell orto e dei frutteti di montagna non sono da dimenticare le eccellenti patate di montagna (Tolé ogni anno ne celebra una sagra), e le susine e ciliegie caratteristiche della Valle del Samoggia e dellla porzione più occidentale dell area collinare e montana bolognese, che si avvale del marchio Vignola e attende il riconoscimento IGP,l Anellone di Bazzano, il Carciofo Violetto di San Luca il Marrone e la castagna dell Appennino Bolognese Un attività molto diffusa nella fascia appenninica è l apicoltura, favorita da un territorio ricco di piante nettarifere, come castagno, lupinella, sulla, lampone, rovo, pruno selvatico, mirtillo ed erica. La produzione del miele (vergine integrale) ha avviato la procedura per il riconoscimento europeo di STG (Specialità Tradizionale Garantita), ed è realizzata secondo sistemi che garantiscono un elevata qualità organolettica, senza trattamenti termici e senza aggiunta di sostanze esterne. 3

4 Per finire, numerosi sono i vini, bianchi e rossi, che vantano la denominazione DOC (Denominazione di Origine Controllata) e IGT (Indicazione Geografica Tipica). Si producono i vini DOC Colli Bolognesi, DOC Reno. IGT dell Emilia, IGT Rubiconde. Nel territorio imolese si produce l Albana di Romagna (nelle tipologie di vino Dolce, Passito, Secco e Amabile), DOCG (Denominazione di Origine Controllata Garantita) e i vini DOC Sangiovese di romagna, DOC Trebbiano do Romagna, IGT Sillaro. 4

5 Prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) della Provincia di Bologna 1 Formaggi Zona geografica di produzione Consorzio di tutela PARMIGIANO REGGIANO L'intero territorio della provincia di Consorzio del Parma, Reggio Emilia, Modena e i Parmigiano contigui comuni in provincia di Mantova Reggiano (a destra del Po) e di Bologna (a sinistra Via Kennedy, 18 del Reno) Reggio Emilia GRANA PADANO L'intero territorio delle province di Alessandria, Asti, Cuneo, Novara, Torino, Vercelli, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Milano, Pavia, Sondrio, Varese, Trento, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona. Vicenza, Ferrara, Forlì, Piacenza, Ravenna e contigui comuni in provincia di Mantova ( a sinistra del Po) e Bologna (a destra del Reno) formanti un'area continua Tel. 0522/ Consorzio tutela Grana Padano Via XXIV Giugno, 8 - San Martino della Battaglia Desenzano del Garda (BS) Tel. 030/ Fax 030/ Salumi Zona geografica di produzione Consorzio di tutela PROSCIUT Grazie ad un microclima ideale per la Consorzio del TO DI stagionatura, si è radicata un'antica Prosciutto di MODENA tradizione salumiera. In provincia di Modena Bologna sono interessati i comuni di Viale Corassori, 72 - Gaggio Montano, Monteveglio, Savino, Modena Monte San Pietro, Sasso Marconi, Castello Tel. 059/ di Serravalle, Castel d'aiano, Bazzano e Fax 059/ Zola Predosa 1 Reg CE n.2081 del

6 Prodotti IGP (Indicazione Geografica Protetta) della Provincia di Bologna 2 Salumi IGP Zona geografica di produzione Consorzio di tutela MORTADELLA BOLOGNA COTECHINO DI MODENA ZAMPONE DI MODENA ASPARAGO VERDE DI ALTEDO Territorio delle seguenti province e regioni: Emilia-Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Provincia autonoma di Trento, Marche, Lazio e Toscana Territorio delle seguenti province: Rimini, Forlì-Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona, Rovigo Territorio delle seguenti province italiane: Modena, Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì - Cesena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Cremona, Lodi, Pavia, Milano, Varese, Como, Lecco, Bergamo, Brescia, Mantova, Verona, Rovigo Territorio delle seguenti province: Bologna e Ferrara Industriale delle Carni (Ass.I.Ca) Via Mirafiori, Palazzo F/ Assago (MI) Tel. 02/ Fax 02/ Industriale delle Carni (Ass.I.Ca) Via Mirafiori, Palazzo F/ Assago (MI) Tel. 02/ Fax 02/ Industriale delle Carni (Ass.I.Ca) Via Mirafiori, Palazzo F/ Assago (MI) Tel. 02/ Fax 02/ Reg CE n.2081 del

7 Ortofrutticoli IGP MARRONE DI CASTEL DEL RIO SCALOGNO DI ROMAGNA PESCA DI ROMAGNA NETTARINA DI ROMAGNA PERA DELL EMILIA ROMAGNA Zona geografica di produzione Seguenti comuni della provincia di Bologna: Castel del Rio, Fontanelice, Casalfiumanese, Borgo Tossignano Comuni di: Brisighella, Casola Valsenio, Castelbolognese, Faenza, Riolo Terme e Solarolo, in provincia di Ravenna; Modigliana e Tredozio, in provincia di Forlì-Cesena; Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castelguelfo, Dozza, Fontanelice, Imola e Mordano, in provincia di Bologna Territorio atto alla coltivazione della pesca nelle province di Ferrara, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna Territorio atto alla coltivazione della nettarina nelle province di Ferrara, Bologna, Forlì-Cesena, Rimini, Ravenna Il territorio di alcuni Comuni delle province di Reggio Emilia, Ferrara, Modena, Bologna, Ravenna Consorzio di tutela Consorzio Castanicoltori di Castel del Rio c/o Comunità Montana dell Appennino Imolese via Mengoni, Fontanelice (BO) Tel. 0542/92491 Turistica Pro Loco Via XXV Aprile, Riolo Terme (RA) Tel. 0546/71026 Centro Sevizi Ortofrutticoli (C.S.O.) Via Bologna, Chiesuol del Fosso (FE) Tel. 0532/ Fax 0532/ Centro Sevizi Ortofrutticoli (C.S.O.) Via Bologna, Chiesuol del Fosso (FE) Tel. 0532/ Fax 0532/ Centro Sevizi Ortofrutticoli (C.S.O.) Via Bologna, Chiesuol del Fosso (FE) Tel. 0532/ Fax 0532/

8 Carni fresche IGP VITELLONE BIANCO DELL APPENNI NO CENTRALE Zona geografica di produzione Territorio delle province collocate lungo la dorsale appenninica dell Italia Centrale, in particolare le province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini, Pesaro, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Teramo, Pescara, Chieti, L Aquila, Campobasso, Isernia, Benevento, Avellino, Frosinone, Rieti, Viterbo, Terni, Perugia, Grosseto, Siena, Arezzo, Firenze, Prato, Livorno, Pisa Consorzio di tutela Consorzio Produttori Carne Bovina Pregiata delle Razze Italiane San Martino in Colle (PG) Tel. 075/ Fax 075/ I prodotti IGP con richieste in corso di esame, che interessano anche la provincia di Bologna Suino Pesante padano Ciliegia di Vignola Cipolla di Medicina Tortellino di Bologna 8

9 Prodotti riconosciuti tradizionali dal D.M. del 18 Luglio 2000 e successive modificazioni Carni fresche e loro preparazioni CASTRATO DI ROMAGNA SUINO DI RAZZA MORA O MORA ROMAGNOLA AGNELLO DA LATTE DELLE RAZZE SARDA E MASSESE CARNE BOVINA DI RAZZA ROMAGNOLA SUINO PESANTE PADANO Zona geografica di produzione Province di Ravenna, Forlì- Cesena, Rimini e parte di quella di Bologna. In Provincia di Bologna sino al Comune di Castel S.Pietro compreso, in particolare nelle zone collinari Province di Ravenna, Forlì- Cesena, Rimini e parte di quella di Bologna, in particolare le zone collinari Tutta la dorsale appenninica della Regione, la Romagna e la Provincia di Bologna Province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e parte della Provincia di Bologna. Nuclei minori si trovano anche a Ferrara e Modena Suino nato, allevato e prodotto nel territorio geografico compreso nelle regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Piemonte Ente e promotore AERPROC - Emiliano Romagnola Produttori Ovini e Caprini Via S. Silvestro, Faenza (RA) COPAF - Consorzio per la valorizzazione dei ProdottiTipici dell Appennino Faentino Via Roma, Bagnacavallo (RA) Servizio Agricoltura e Alimentazione di Forlì Via delle Torri, Forlì (FC) Servizio Agricoltura e Alimentazione di Forlì Via delle Torri, Forlì (FC) Consorzio del Suino Pesante Padano Via Che Guevara, Reggio Emilia Formaggi SQUACQUERONE DI ROMAGNA Zona geografica di produzione L area di produzione, trasformazione ed elaborazione è rappresentata dai territori delle Provincie di: Bologna, Ravenna, Forlì, Rimini Ente e promotore CNA FIAAL Agroalimentare Emilia Romagna V.le Aldo Moro, 22 BO 9

10 RICOTTA VACCINA FRESCA TRADIZIONALE DELL EMILIA ROMAGNA PECORINO DEL PASTORE Zona di produzione del Parmigiano Reggiano Fascia collinare e montana delle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e Bologna Confcooperative Federazione Agroalimentari Emilia Romagna Via Calzoni 1/ Bologna AERPROC - Emiliano Romagnola Ovini e Caprini Via S. Silvestro, Faenza (RA) Produttori Prodotti di origine animale MIELE DEL CRINALE DELL APPENNINO EMILIANO ROMAGNOLO MIELE VERGINE INTEGRALE MIELE DI ERBA MEDICA DELLA PIANURA EMILIANO- ROMAGNOLA Zona geografica di produzione Dal confine regionale SUD fino alle prime propaggini collinari a nord (altitudine 200 m) Tutto il territorio regionale Tutte le province dell Emilia Romagna, nell area compresa tra il confine regionale a Nord e le prima propaggini collinari a Sud, fino a m 200 d altitudine Ente e promotore Apicoltori delle Province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Parma, Piacenza e zone limitrofe Via Trento Trieste, Reggio Emilia CONAPI scrl- Consorzio Apicoltori e Agricoltori Biologici Italiani Via Idice, Monterenzio (BO) tel fax Apicoltori delle Province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Parma, Piacenza e zone limitrofe Via Trento Trieste, Reggio Emilia 10

11 Prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati ASPARAGO VERDE DI ALTEDO ALBICOCCA VAL SANTERNO DI IMOLA CASTAGNA FRESCA E SECCA DI GRANAGLIONE CILIEGIA DI VIGNOLA CIPOLLA TIPICA DI MEDICINA Zona geografica di produzione Area compresa fra la Via Emilia in provincia di Bologna, la Costa Adriatica ed il Po in provincia di Ferrara Tra i corsi del fiume Santerno e del Sillaro, i Comuni di: Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio e porzione di Comuni di Castel S. Pietro Terme, Dozza e Imola Provincia di Bologna, territorio della Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno, Comune di Granaglione, fascia compresa tra 300 e 900 m s.l.m. Parte del territorio delle province di Modena e Bologna. I comuni bolognesi interessati sono Bazzano, Castel d'aiano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monte S. Pietro, Monteveglio, Savigno, Zola Predosa; inoltre i territori a ovest del fiume Reno dei comuni di Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Marzabotto, Vergato e Gaggio Montano Comuni di Medicina, Castel Guelfo, parte dei Comuni di Ozzano dell Emilia, Castel San Ente e promotore Comitato Promotore Sagra dell Asparago Verde di Altedo Sede legale: Piazza Unità d Italia, Malabergo (BO Sede operativa: Via Gramsci, Altedo (BO) Centro Interprovinciale di Sperimentazione Agroambientale Mario Neri Via Emilia Levante, Imola (BO) Consorzio Volontario Castanicoltori di Granaglione Via del Monte, Granaglione (BO) Consorzio per la ciliegia, la susina e la frutta tipica di Vignola Via Barozzi, Vignola (MO) Tel. e fax 059/ Comitato di Gemellaggio, Comune di Medicina 11

12 COCOMERO TIPICO DI SAN MATTEO DELLA DECIMA FARINA DOLCE DI CASTAGNE DI GRANAGLIONE FRAGOLA DI ROMAGNA LOTO DI ROMAGNA Pietro Terme, Dozza Imolese e Imola Complessivamente la zona si estende su una superficie di ha in Comune di San Giovanni in Persiceto, circoscritta a Nord da Via dei Conti, Via Molinazzo e dalla Statale 255 (dalla Villa Giovannina al Morando). Dalla Statale 255 in località Morando delimitata dal Canale di Cento e dall argine traversante fino al fiume Reno. Ad Est: partendo dall unione dell argine traversante al fiume Reno segue il fiume fino all immissione del torrente Samoggia. Indi il torrente Samoggia fino a Via Biancolina. A Sud: Via Biancolina fino al collettore acque alte e prosegue seguendo il corso del collettore entrando nel Comune di Sant Agata Bolognese. A Ovest: segue il percorso del collettore acque alte fino a Via dei Conti. Provincia di Bologna, territorio della Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno, Comune di Granaglione, fascia compresa tra 300 e 900 m s.l.m. In provincia di Bologna il Comune di Imola, altri comuni nelle province di Forlì, Ravenna e Rimini Alcuni comuni delle Province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini. Nella Provincia di Bologna i Comuni di: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Casola Valsenio, Dozza, Fomtanelice, Imola, Via Libertà, Medicina (BO) Tel Fax Consorzio Cocomero e Melone tipici di San Matteo della Decima C/o Consorzio dei Partecipanti d San Giovanni in Persicelo Corso Italia, S. Giovanni in Persicelo (BO) tel fax Consorzio Volontario Castanicoltori di Granaglione Via del Monte, Granaglione (BO) CSO Centro Servizi Ortofrutticoli Via Bologna, Chiesuol del Fosso (FE) CSO Centro Servizi Ortofrutticoli Via Bologna, Chiesuol del Fosso (FE) 12

13 MELONE TIPICO DI SAN MATTEO DELLA DECIMA SABA DELL EMILIA ROMAGNA SUSINA DI VIGNOLA Mordano, Sesto Imoese, Medicina Complessivamente la zona si estende su una superficie di ha in Comune di San Giovanni in Persiceto, circoscritta a Nord da Via dei Conti, Via Molinazzo e dalla Statale 255 (dalla Villa Giovannina al Morando). Dalla Statale 255 in località Morando delimitata dal Canale di Cento e dall argine traversante fino al fiume Reno. Ad Est: partendo dall unione dell argine traversante al fiume Reno segue il fiume fino all immissione del torrente Samoggia. Indi il torrente Samoggia fino a Via Biancolina. A Sud: Via Biancolina fino al collettore acque alte e prosegue seguendo il corso del collettore entrando nel Comune di Sant Agata Bolognese. A Ovest: segue il percorso del collettore acque alte fino a Via dei Conti. L'intero territorio della regione CNA Emilia-Romagna Comuni delle Province di Modena e Ferrara. Nella Provincia di Bologna i Comuni di: Anzola Emilia, Varicella, Bazzano, Bologna, Castel d Argile, Castello di Serravalle, Crespellano, Crevalcore, Galliera, Malabergo, Minerbio, Molinella, Monte S. Pietro, Monteveglio, Sala Bolognese, S. Giorgio di Piano, S. Giovanni in Persicelo, S. Pietro in Casale, Sasso Marconi, Savigno, Zola Predosa Consorzio Cocomero e Melone tipici di San Matteo della Decima C/o Consorzio dei Partecipanti d San Giovanni in Persicelo Corso Italia, S. Giovanni in Persicelo (BO) tel fax FIAAL Agroalimentare Emilia Romagna V.le Aldo Moro, Bologna Consorzio per la ciliegia, la susina e la frutta tipica di Vignola Via Barozzi, Vignola (MO) Tel. e fax 059/

14 Paste fresche e Zona geografica di produzione Ente e promotore prodotti della panetteria GARGANELLI Imola Comune di Imola Via Mazzini, 4 - MIGLIACCIO DI ROMAGNA, SANGUINACCIO PIADINA ROMAGNA PINZA BOLOGNESE TORTELLINO DI BOLOGNA ZUCCHERINI DI MONTAGNA Imola e Romagna Tutti i comuni delle province di Ravenna, Forlì, Rimini e solo alcuni della Provincia di Bologna: Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Dozza, Fontanelice, Imola, Mordano Tutti i comuni della Provincia di Bologna La zona di provenienza delle materie prime necessarie alla preparazione è libera, salvo per il formaggio per preparazione del ripieno che deve essere Parmigiano Reggiano della zona tipica di produzione. La pasta farcita è prodotta esclusivamente nella zona della città di Bologna e provincia I Comuni dell'appennino bolognese: Monteveglio, Monte S. Pietro, Sasso Marconi, Pianoro, Monterenzio, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice, Castel del Rio, Loiano, Monzuno, Marzabotto, Savigno, Castel d'aiano, Vergato, Grizzana, S Benedetto Val di Sambro, Monghidoro, Castiglione dei Pepoli, Camugnano, Castel di Casio, Gaggio Montano, Granaglione, Porretta Terme, Lizzano in Belvedere Imola Comune di Imola Via Mazzini, Imola CNA FIAAL Agroalimentare Emilia Romagna V.le Aldo Moro, Bologna CNA FIAAL Agroalimentare Emilia Romagna V.le Aldo Moro, Bologna La Corte dei Sapori V.le Cairoli, Bologna CNA FIAAL Agroalimentare Emilia Romagna V.le Aldo Moro, Bologna 14

15 3.2 Iniziative per promuovere l agriturismo, le fattorie didattiche, le strade dei vini Lo stretto legame tra territorio ed enogastronomia ha favorito lo sviluppo di alcune iniziative per promuovere lo sviluppo integrato di questi due aspetti dell economia provinciale. Fattorie Aperte, si svolge ogni anno nel mese di maggio con la finalità di avvicinare i cittadini al mondo rurale. L iniziativa ha luogo in aziende agricole rappresentative del territorio, che propongono prodotti tipici e sono custodi delle tradizioni locali. L azienda agricola -fattoria- diventa per il visitatore un luogo di esperienza e conoscenza. Fattorie Didattiche è un progetto educativo per i ragazzi delle scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori. Si propone di creare un'occasione di incontro diretto tra le aziende agricole e le scuole. I ragazzi hanno la possibilità di trascorrere una giornata di scuola in campagna, per conoscere, attraverso laboratori pratici e strumenti didattici, gli animali, le piante, i prodotti e i processi produttivi. Apprendono il ruolo insostituibile dell'agricoltura e l'importanza di una corretta alimentazione. Durante le attività di laboratorio, l osservazione, il tatto, l'olfatto ed il gusto offrono nuove opportunità di apprendimento, garantendo stimoli culturali e divertimento, senza trascurare gli aspetti storici, sociali ed economici del mondo rurale. Gli operatori delle Fattorie Didattiche hanno effettuato una formazione specifica per acquisire competenze tecnico-professionali trasversali. Le aziende agricole rispondono inoltre a precisi standard qualitativi, che garantiscono la validità didattica delle attività proposte alle scuole. Nella provincia di Bologna le Fattorie Didattiche accreditate sono 41, localizzate prevalentemente nei comuni di Marzabotto (4), Imola (3), Crespellano (3) e Sasso Marconi (3) (Fig.2.1 ) Delle 40 aziende 23 attuano produzioni biologiche, 2 biodinamiche e 9 a qualità controllata (altre 4 stanno attuando la conversione). 15

16 Figura 2.1 Numero di fattorie didattiche nei comuni della Provincia di Bologna (2002) Fattorie didattiche Fonte: nostre elaborazioni su dati Provincia di Bologna Il Mercato delle Cose Buone si è svolto a Savigno ogni 4 a domenica del mese, da maggio a novembre L iniziativa nata come Progetto Speciale per la Montagna 2002/2004 ha previsto diverse azioni per promuovere l agricoltura locale. La vendita al dettaglio è stata gestita direttamente dai produttori agricoli della Valle del Samoggia ed ha riguardato ortaggi e frutta, miele e derivati, uova, latticini, farine e prodotti dei cereali, marmellate, succhi di frutta, ma anche insaccati, aceto balsamico tradizionale e vino, animali da cortile, artigianato rurale e prodotti del commercio equosolidale. Cantine Aperte si svolge ogni anno l ultima domenica di maggio, nelle cantine socie del Movimento Turismo del Vino. Rappresenta la manifestazione più importante in Italia sulla cultura del vino, ed offre ai visitatori l opportunità di dialogo e di contatto diretto con i viticoltori, oltre alla possibilità di vivere un esperienza di grande interesse e svago. Gli Agriturismi, offrono un servizio di ristoro, alloggio e tempo libero, e contribuiscono alla valorizzazione del territorio montano. Cibi genuini e ricette tradizionali sono affiancate a moderne tecniche di coltivazione. Come per le Fattorie Didattiche, anche gli operatori agrituristici hanno sottoscritto una Carta, garanzia di qualità del servizio offerto ai turisti e visitatori. 16

17 Tabella 2.12 Gli agriturismi nella provincia di Bologna (2001/2002 e 2000/2001) Anno TOTA LE Ente delegato Provincia di Bologna CM Samoggia CM Reno CM 5 Valli CM Santerno N. imprese iscritte all'elenco regionale operatori agrituristici sezione di Bologna N. imprese attive N. camere/appartam N. posti letto N. piazzole N. pasti autorizzati N. cavalli N gg per att. ricreative Anno N. imprese iscritte all'elenco regionale operatori agrituristici sezione di Bologna TOTA LE Ente delegato Provincia di Bologna CM Samoggia CM Reno CM 5 Valli CM Santerno N. imprese attive N. camere/appartam N. posti letto N. piazzole N. pasti autorizzati N. cavalli N gg per att. ricreative Fonte: Provincia di Bologna. Gli agriturismi iscritti all elenco regionale degli operatori nella sezione di Bologna nel 2002 erano 189, in aumento rispetto all anno precedente, quando le aziende agrituristiche erano 161. Anche le aziende attive sono aumentate nell ultimo anno, portandosi a 89. Il maggior numero di agriturismi è concentrato nell area centrale della provincia e più precisamente nella Comunità montane Valle del Samoggia (17) e Cinque Valli Bolognesi (23). Nel territorio provinciale non incluso nelle 17

18 Comunità montane sono presenti 75 aziende agrituristiche, ma solamente 28 sono attive (Tabella 2.12). Il numero di camere/appartamenti rilevati nel 2002 sono stati 457 (+14% rispetto al 2001). Le aree in cui si è registrato un incremento maggiore sono la CM valle del Samoggia (104) e la CM valle del Reno (55). I posti letto sono aumentati da 401 a 457 (+22%), seguendo una distribuzione analoga a quella verificatasi per il numero delle camere. Il numero di piazzole ha subito un lieve incremento portandosi a 81 nell ultimo anno. I pasti serviti in agriturismo nel 2002 sono stati (+21%). Questo tipo di attività ha registrato un notevole incremento nella CM valle del Samoggia ( pasti, pari a +32%) e nell area non inclusa nelle Comunità Montane ( ). Le attività ricreative (intese come numero di giornate) ed il numero di cavalli presenti negli agriturismi sono aumentati rispettivamente a (+19%) e a 151 (+18%). La Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi è caratterizzata da un elevato numero di cavalli (47) e da giornate dedicate ad attività ricreative. Le strade dei vini e dei sapori sono itinerari enogastronomici che propongono una forma di turismo che unisce aspetti storici, culturali ed ambientali al vino ed ai prodotti tipici. Strada dei vini e dei sapori dei colli di Imola. Aderiscono a questa iniziativa 9 comuni 4 associazioni, 16 aziende vitivinicole e agricole, 4 aziende agrituristiche 6 imprese artigianali e punti vendita di prodotti tipici, 3 scuole e 15 strutture ricettive. La lunghezza complessiva del percorso è di 120 km. I vini DOC che interessano quest area sono il Sangiovese, il Trebbiano di Romagna, i Bianchi Colli di Imola e i Rossi Colli di Imola, l Albana di Romagna (DOCG). Ai prodotti IGP quali il marrone di Castel del Rio, la Nettarina di Romagna, la Pesca di Romagna, lo Scalogno di Romagna e il Vitellone bianco dell Appennino centrale si affiancano i prodotti tradizionali riconosciuti e molti altri prodotti caratteristici. Tra le diverse manifestazioni organizzate nell area, il Baccanale, la Rassegna internazionale del Sangiovese, il Settembre Castellano, Naturalmiele, Calici di Stelle, la Rievocazione storica Il Barbarossa, le feste rinascimentali, si ricollegano alle iniziative proposte nella strada dei vini e dei sapori. Strada dei vini e dei sapori Città Castelli Ciliegi. Questo percorso enogastronomico è sostenuto da 21 tra Comuni, Comunità Montane e Parchi, da 12 altri enti. Sono inoltre coinvolti 6 strutture ricettive e di ristorazione, 15 ristoranti, 15 agriturismi, 45 aziende vitivinicole e agricole, 28 punti vendita quali enoteche, negozi di prodotti tipici, acetaie, caseifici e salumifici, 3 agenzie di viaggio, 7 punti di informazioni e 8 aziende che offrono altri servizi. La lunghezza complessiva del percorso è si 207 km. I vini DOP dell area sono il Colli Bolognesi e il Lambrusco Grasparossa di Castelveltro. I prodotti DOP che caratterizzano la zona 18

19 sono il Parmigiano Reggiano, l Aceto balsamico tradizionale di Modena, il prosciutto di Modena, mentre il riconoscimento IGP è stato ottenuto dallo zampone e dal cotechino di Modena, dalla mortadella di Bologna. Anche in questo caso accanto a questi prodotti DOP e IGP ve ne sono molti altri tradizionali secondo il riconoscimento ministeriale o semplicemente facenti parte della tradizione locale, che non hanno riconoscimenti, ma che caratterizzano l area. Le manifestazioni riconducibili alle tematiche proposte dalla strada dei vini e dei sapori sono l autunno bazzanese, Maggiociondolo, la fiera di Crespellano, la sagra del vino dei colli bolognesi, la festa dell Abazia, la sagra del tartufo bianco, la sagra della patata, la fiera di Zola, gli eventi presso la Cà la Ghironda, le cene a tema presso il castello di Serravalle e Monte San Pietro. 3.3 Iniziative di educazione alimentare e orientamento ai consumi La Legge Regionale n. 29 del 4 novembre 2002 ha introdotto Norme per l orientamento dei consumi e l educazione alimentare e per la qualificazione dei servizi di ristorazione collettiva. L obiettivo di questa legge è promuovere comportamenti alimentari corretti, educare ad un consumo consapevole, favorire l apprendimento degli aspetti storici, culturali ed antropologici legati alle produzioni alimentari ed al territorio. Le Province hanno competenze per gli interventi di orientamento ai consumi e di educazione alimentare, mentre alla Regione spettano gli interventi di dimensione più ampia e di supporto. Di seguito sono riportate le iniziative promosse dalla Provincia di Bologna: CUOCERE IL MONDO INDAGINE TEATRALIZZATA SULLA TRASFORMAZIONE DEGLI ALIMENTI AD USO DI GIOVANI ASSAGGIATORI Dal mese di dicembre fino a primavera 2003, presso il Museo della civiltà Contadina a San Marino di Bentivoglio, studenti e insegnati delle scuole medie inferiori e superiori primo ciclo, oltre alla visita guidata alle antiche cucine, potranno assistere allo spettacolo Cuocere il Mondo. Si tratta di uno spettacolo per attrice sola sul tema della relazione tra alimentazione e biosfera. E promosso dall Assessorato Agricoltura della Provincia di Bologna. C È UN TEMPO PER AMARE, UN TEMPO PER LAVORARE, PER RIDERE E SCHERZARE.C È UN TEMPO PER MANGIARE? E un progetto di educazione alimentare rivolto a tutti i cittadini che si propone di far capire l importanza del cibo correlato alla salute umana e al tempo che ognuno dovrebbe dedicare alla riscoperta del piacere dello stare a tavola mangiando bene. Obiettivo del progetto è promuovere i corretti comportamenti alimentari al fine di conseguire più elevati livelli di qualità della vita. 19

20 CATTEDRE E BANCHETTI E un corso di formazione rivolto agli insegnanti e studenti che ha come obiettivo l educazione e l orientamento alimentare nel rispetto e nella valorizzazione del patrimonio locale. UN GIRO AL MERCATO Nell ambito delle attività di orientamento ai consumi ed educazione alimentare, viene offerta agli studenti l opportunità di visitare le installazioni del CAAB Mercati di Bologna. Sotto la guida di responsabili del mercato si visita una parte delle installazioni e si incontrano gli operatori e la responsabile del Dipartimento prevenzione dell Azienda USL Città di Bologna, incaricata delle verifica della salubrità dei prodotti ortofrutticoli messi in vendita, che racconta ai ragazzi il proprio lavoro e offre indicazioni per un corretto consumo di frutta e verdura. Al termine del giro si assiste ad uno spettacolo teatrale incentrato sull equilibrio nutrizionale fra i vari componenti del pasto. PIATTO PIANGE / PIATTO RIDE Si tratta di 7 proposte per azioni di educazione alimentare e orientamento ai consumi che i Comuni della Provincia di Bologna hanno accolto e desiderano sperimentare nelle proprie scuole nell anno scolastico 2002/2003: 1. Appuntamento con il melone. Corso sull importanza del consumo dei frutti di stagione. 2. Sapere i sapori. Corso sulla conoscenza e sull utilizzo degli aromi delle spezie e delle erbe aromatiche. 3. E arrivato un bastimento carico di Corso sulla storia e geografia dei cibi che vengono consumati. 4. Una storia gustosa. Corso attraverso la drammatizzazione di un fotoromanzo per il racconto di un piatto. 5. L albero della maionese. Corso su come si produce il cibo che mangiamo. 6. Buonalabuccia. Corso sulla frutta e verdura biologica. 7. Pane, amore, fattorie e territorio. Corso - percorso didattico per scoprire l agricoltura bolognese e la trasformazione dei suoi prodotti 20