Il processo partecipativo di aggiornamento del Regolamento Unico del sistema dei servizi di assistenza sociale

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1 Ufficio di Piano Zona Livornese Il processo partecipativo di aggiornamento del Regolamento Unico del sistema dei servizi di assistenza sociale 8 luglio ottobre 2016 Condotta : Enrica Pietra Caprina DOCUMENTAZIONE DEI LAVORI

2 8 luglio avvio dei lavori braim storming sui contenuti del Regolamento ed elaborazione condivisa delle disposizioni di carattere generale

3 Domande Chiave Perché? Cosa?

4 Il regolamento unico: perché? La funzione fondamentale sociale dei comuni (programmazione organizzazione e gestione della rete d offerta locale) e la potestà regolamentare degli enti territoriali titolari L omogeneità e l uniformità del sistema d offerta territoriale locale La trasparenza delle regole di accesso

5 I Contenuti fondamentali OGGETTO DEL REGOLAMENTO? FINALITA E OBIETTIVI DEL SISTEMA DI ASSISTENZA? AVENTI DIRITTO? PRESTAZIONI OFFERTE DAL SISTEMA? MODALITA DI ACCESSO? PRESA IN CARICO E ATTIVAZIONE DEL PERCORSO ASSISTENZIALE? SISTEMA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DEI SERVIZI? (CONTINUITA ASSISTENZIALE?) (EMERGENZA E URGENZA?) (CRITERI DI VALUTAZIONE E PRIORITA D ACCESSO?) (MODALITA DI INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA?)

6 Art. 1 - OGGETTO DEL REGOLAMENTO? Riferimenti normativi utili: LR 41/2005: art. 11 c.1 e art. 2 + artt c.1 Art. 9 Convenzione disciplinante l esercizio associato delle funzioni di assistenza sociale Restituzione sintetica dei contenuti emersi: Disciplina unitaria del sistema dei servizi di assistenza sociale dei Comuni associati (funzione fondamentale sociale dei Comuni) = Identificazione/Delimitazione dell ambito di applicazione del Regolamento = identificazione della tipologia di servizi interessati e individuazione dei confini territoriali e degli specifici obiettivi di servizio della relativa rete d offerta locale; Definizione omogenea delle modalità di accesso e delle regole per la fruizione dei servizi e delle prestazioni sociali assicurate dalla rete d offerta locale dei Comuni associati.

7 Art.2 - FINALITA E OBIETTIVI? Riferimenti normativi utili: Art. 128 D.lgs 112/98 definizione dei Servizi sociali L. 328/ Art. 1-4 LR n. 41/2005 Classificazione ministeriale dei servizi co-finanziati dal FNPS Sintesi dei contenuti emersi e Parole chiave: Finalità: Tutela dei diritti di cittadinanza sociale e pari opportunità di accesso Universalismo selettivo Obiettivi prioritari di intervento: Povertà : contrasto povertà e alte marginalità SIP Tutela dell infanzia e adolescenza e le responsabilità familiari Sostegno della ridotta autonomia SINA P SINBA

8 Art. 3 - AVENTI DIRITTO? Riferimenti normativi utili: Art. 5 LR n. 41/2005 Punto di attenzione Il nodo dell esigibilità (!) Hanno diritto ad accedere: OGGETTO DEL REGOLAMENTO? Tutti i residenti in zona (N.B.: secondo il principio dell universalismo selettivo) + CATEGORIE SPECIFICHE ART.5 + Dimoranti limitatamente a prima assistenza (da circoscrivere e regolare)

9 Art. 4 - PRESTAZIONI OFFERTE? Riferimenti normativi utili: Art. 2 D.lgs 216/2010 (det.fabbisogni standard) + art.11 c.2 Lett.f LR 41/2005; Art. 22 c.2-4 L. 328/2000 come recepito da art. 4 LR n.41/2005 Classificazione ministeriale dei servizi co-finanziati dal FNPS Classificazione Inter-Regionale Servizi e interventi sociali (CISIS) Art.3 Convenzione per l esercizio associato delle funzioni sociali Atti di Programmazione regionali e locali Rendiconto annuale Gestione associata zona livornese (offerta consolidata) Prestazioni garantite: LEA di BASE Segretariato sociale = accoglienza informazione orientamento Presa in carico (ok con descrizione) Pronto intervento (? Criticità) Prestazioni attivabili con PAP: condizionate dalle risorse disponibili (da elencare x aree di bisogno/intervento, macrolivelli di assistenza ed obiettivi di servizio Come da Classificazione ministeriale)

10 Ri-elaborazione dei contenuti condivisi l articolato: ART. 1 OGGETTO ART. 2 - FINALITA E OBIETTIVIE DEL SISTEMA DI ASSISTENZA SOCIALE TERRITORIALE ART. 3 - AVENTI DIRITTO ART. 4 PRESTAZIONI OFFERTE: C.1 PRESTAZIONI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE DI BASE Il Prodotto della sessione di lavoro

11 Art. 4 - PRESTAZIONI OFFERTE Art.4: punti in sospeso 1. Sono prestazioni essenziali, gratuite e garantite dal sistema di assistenza sociale territoriale della zona livornese le prestazioni di assistenza di base funzionali a promuovere l accesso informato, consapevole e appropriato ai percorsi assistenziali, con specifico riferimento a quelle di seguito indicate: Segretariato sociale per l accoglienza, l Informazione e l orientamento della domanda; Presa in carico professionalmente qualificata delle accertate situazioni di bisogno/rischio sociale per la predisposizione e il monitoraggio dei necessari Progetti personalizzati di assistenza (PAP) e l appropriatezza dei conseguenti percorsi assistenziali individuali; Pronto intervento sociale per il tempestivo ed immediato il soddisfacimento dei bisogni primari e incomprimibili che connotano le situazioni di accertata emergenza e urgenza di cui all art. del presente Regolamento. (?)... N.B.: occorre definire e circoscrivere il concetto di emergenza e urgenza!!!! 2. Sono prestazioni attivabili nell ambito dei percorsi assistenziali individuali, entro i limiti delle risorse disponibili e subordinatamente alla predisposizione di apposito PAP, le prestazioni sociali rispondenti agli obiettivi di intervento, alle tipologie di assistenza e ai sotto-obiettivi di servizio di seguito indicati: Elenco da sviluppare sulla base dell offerta consolidata e delle dotazioni zonali e tenendo conto delle aree di bisogno prioritarie di cui all art. 2 e dei relativi macrolivelli di assistenza e sotto-obiettivi di servizio (come da art. 22 L.328/2000 e Classificazione ministeriale)

12 12 e 21 luglio 2016 posecuzione Identificazione e nomenclatura delle prestazioni sociali del territorio attivabili con PAP x Area di intervento ed Obiettivi di servizio

13 Servizi x l accesso = Assistenza di base (accesso universale) Servizi ad esigibilità condizionata (accesso selettivo) La griglia ministeriale

14 Coordinate e criteri per l individuazione delle prestazioni sociali essenziali ex art.22 comma 2 e 4 L.328/2000 Il target Ob. = tipo di bisogno/rischio da tutelare I contenuti organizzativi Tipo di risposta/prestazione erogabile Contrasto Povertà e sostegno del reddito sostegno dell autonomia personale Tutela dei diritti dei minori e delle responsabilità familiari Integrazione sociale della disabilità Prevenzione dell alta marginalità sociale LEA di Base Segretariato sociale Assistenza sociale professionale Pronto intervento sociale Assistenza domiciliare Assistenza semiresidenziale Assistenza residenziale

15 Prestazioni attivabili con PAP x tipologia e target Macrolivelli di assistenza Contrasto povertà Aree di bisogno/intervento prioritarie Tutela infanzia e famiglia Sostegno ridotta autonomia Obiettivi di servizio Obiettivi di servizio Obiettivi di servizio Assistenza Domiciliare Assistenza Intermedia Assistenza Residenziale

16 3 macro-livelli di assistenza oltre LEA di base = 3 macro-tipologie di prestazioni Tipo X complessità organizzativa assistenza domiciliare assistenza semi-residenziale assistenza residenziale Obiettivi X intensità d assistenza BASSA INTENSITA D ASSISTENZA = funzioni di sostegno al mantenimento dell autonomia personale, familiare e sociale e alla permanenza nel contesto d origine MEDIA INTENSITA D ASSISTENZA = funzioni integrative delle risorse personali e del contesto familiare e sociale d origine ALTA INTENSITA D ASSISTENZA = funzioni sostitutive delle risorse personali e del contesto familiare e sociale d origine

17 Ri-elaborazione dei contenuti condivisi l articolato: ART. 4 c. 2 PRESTAZIONI ATTIVABILI NELL AMBITO DEI PERCORSI ASSISTENZIALI INDIVIDUALI Prestazioni per il contrasto delle povertà e marginalità sociali degli adulti ad alto rischio di esclusione: Tipologie e Obiettivi di servizio Prestazioni per la tutela dei minori e il sostegno delle responsabilità familiari: Tipologie e Obiettivi di servizio Prestazioni per il sostegno dei disabili e della popolazione anziana in condizione di ridotta autonomia: Tipologie e Obiettivi di servizio Il Prodotto della sessione di lavoro

18 26 luglio 2016 focus sui processi Focus group: la definizione di percorso assistenziale : Analisi e ricostruzione partecipata del processo di presa in carico: verso la disciplina del procedimento

19 Focus sul Percorso assistenziale L insieme delle azioni finalizzate a garantire al cittadino-utente l accesso consapevole e la fruizione appropriata e condivisa delle prestazioni e dei servizi territoriali attivabili in risposta ai suoi bisogni (artt. 7 c.3 LR 41/ c.2 LR 40/2005) Bisogni Accesso Presa in carico e valutazione del bisogno Progetto personalizzato di assistenza Attivazione dei servizi e delle risorse del contesto Verifica e monitoraggio = Ri-valutazione Sistema dei servizi Sociali, socio-sanitari e sanitari territoriali Cambiamento = Risultato atteso

20 Analisi del processo: il prodotto dei lavori di gruppo G.1 G.2

21 La ricostruzione condivisa del procedimento Fasi Attività/eventi rilevanti Attori Accesso/Segnalazione Presa in carico (attivazione percorso) Valutazione Definizione e condivisione del PAP Erogazione delle prestazioni Registrazione 1 contatto/segnalaz. Analisi domanda (pre-assessment) Apertura Cartella sociale Valutazione Bisogno Predisposizione PAP Attivazione intervento/pap Inizio/fine erogazione Operatori Segretariato Sociale Assistente Soc. Case manager + utente Resp.Budget + erogatori accreditati Verifica e monitoraggio dei risultati Ri-valutazione Chiusura intervento/cartella Assistente soc. Case manager

22 Criticità procedurali rilevate Il gioco dell oca Il Bottone : la responsabilità della convalida del PAP L individuazione e integrazione dei diversi livelli di responsabilità: responsabilità amministrativa (resp.budget inteso come insieme coordinato di obiettivi e risorse) e responsabilità professionale (Resp. del caso = appropriatezza delle risposte)

23 Ri-elaborazione dei contenuti condivisi l articolato: ART. PRESA IN CARICO E ATTIVAZIONE DEL PERCORSO ASSISTENZIALE 1. Si definisce percorso assistenziale la sequenza organizzata di azioni finalizzate a garantire l accesso informato e consapevole e la fruizione appropriata dei servizi e delle prestazioni sociali attivabili in funzione del soddisfacimento dei bisogni dei membri della comunità territoriale in situazione di rischio sociale; 2. Il processo di presa in carico ed il connesso percorso assistenziale si sviluppano secondo il procedimento e attraverso le fasi e gli adempimenti fondamentali di seguito indicati: da sviluppare sulla base della programmata analisi delle fasi del processo assistenziale e dei relativi endo-procedimenti Il Prodotto della sessione di lavoro

24 9 agosto 2016 prosecuzione analisi Analisi delle singole fasi del processo: gli endo-procedimenti Modalità di accesso e attivazione del percorso di assistenza

25 I sub-procedimenti Attori Azioni Operatori Segretariato Soc. Case manager + Resp.budget Enti erogatori pubblici e privati Gestione del processo di accesso Gestione del processo di presa in carico Gestione dei processi di erogazione Accoglienza utenza registrazione contatti/segnalazioni Informazione/orientamento utenza Analisi Pre-assesment domanda Apertura cartella sociale Valutazione/rivalutazione del bisogno Definizione del PAP Attivazione del PAP Ammissione/presa in carico utente Erogazione prestazioni = gestione operativa del PAP

26 Gestione processo di accesso: esplosione Assetto organizzativo Back-office Front-office Punto accesso Dir..Soc. Zona Serv. Segretariato Sociale Punto accesso Procedimento: Punto accesso Funzioni x livelli di responsabilità: Governo della domanda Coordinamento attività di promozione e regolazione dell accesso; Raccolta e gestione centralizzata delle segnalazioni; Monitoraggio della domanda; Alimentazione sistema informativo; Accoglienza, informazione e orientamento dell utenza; analidi e pre-assesment della domanda degli utenti; Accesso diretto Segnalazione Chiusura caso Accoglienza e Registrazione 1 contatto Informazione/counselling/orientamento Analisi/Preassesement della domanda Invio ad area competente x presa in c. Attivazione percorso assistenziale

27 Criticità procedurali rilevate Strutturali: Frammentazione e dispersione = assenza di un unico punto di raccolta e gestione centralizzata delle segnalazioni Mancata attivazione di Porta Unica d Accesso = nessuna organizzazione unitaria nè gestione centralizzata delle procedure di accesso Operative: impossibile governo della domanda Inadeguata qualificazione degli operatori di front-office Assenza di ass.sociali dedicati = insufficiente specializzazione e bassa qualità del servizio inadeguata funzione di filtro

28 Ri-elaborazione dei contenuti condivisi ART. 5 MODALITA DI ACCESSO l articolato: Il Prodotto della sessione di lavoro

29 11 agosto 2016 Prosecuzione analisi Analisi e ricostruzione delle singole fasi del processo: gli endo-procedimenti La presa in carico e la definizione del PAP: strumenti attori e adempimenti

30 Analisi e ricostruzione del processo G.1 G.2 il prodotto dei lavori di gruppo

31 Presa in carico e definizione del PAP: esplosione Attori Azioni Strumenti Assistente sociale Case manager (= assegnataria della responsabilità del caso) Assistente sociale Case manager Assistente sociale Case manager + Utente CdR amministrativa assegnatario del budget destinato all area di intervento Apertura cartella sociale Valutazione/ri-valutazione del bisogno Definizione del PAP Convalida/attivazione Dati informativi identificativi dell utente, del suo contesto sociofamiliare e del tipo di domanda Cartella soc.digitale o altro applicativo Colloqui + Visite domiciliari Protocolli e parametri di valutazione omogenei + Strumenti di misurazione e rilevazione del bisogno (indie di carico ISEE etc.) dati su tipo e dimensione bisogno Dotazione di risorse formali e non (anche solo virtualmente assegnate) Protocolli di integrazione operativaprofessionale con altri servizi/agenzie Disciplina delle priorità d accesso Strumenti di monitoraggio consumi Provvedimento amministrativo Contratto con erogatori accreditati

32 IL PAP: lo strumento fondamentale Funzioni E pre-condizione essenziale per l accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie non di base ex art.7 LR 41/2005 = PRESUPPOSTO x ESIGIBILITA E strumento funzionale alla definizione degli specifici obiettivi di intervento e delle relative e conseguenti prestazioni appropriate = GARANZIA DI APPROPRIATEZZA E atto generativo dell obbligazione dell ente verso l utente Contenuti essenziali Codice identificativo della Cartella sociale-utente Scheda di valutazione/misurazione del bisogno (sostituisce vecchie Relazioni) obiettivi d intervento e risultati attesi durata e tipologia delle prestazioni prescritte x rispondere agli obiettivi ISEE dell utente interessato Sottoscrizione del case manager e del Servizio responsabile della presa in carico Consenso informato dell utente interessato

33 Criticità procedurali rilevate il Bottone : la convalida del PAP Chi? Individuazione e integrazione delle responsabilità coinvolte: responsabilità amministrativa del budget + responsabilità professionale del caso la verifica dell appropriatezza Come?

34 Requisiti di appropriatezza delle risposte Sostenibilità = Accesso omogeneo a parità di Domanda Efficacia = Esiti (Risultati attesi) rispondenti ai Bisogni L.E.A. Uniformità = uguale qualità d Offerta a parità di Bisogno = 3 requisiti costitutivi dell esigibilità ex D.lgs 229/1999

35 Definizione e convalida del PAP: gli elementi da valutare = obiettivi di servizio compatibili con le Risorse Risultati attesi in rapporto alle Risorse disponibili = Contenuti assistenziali (Strumenti) coerenti con obiettivi Obiettivi di serv. in rapporto a tipo e intensità del Bisogno Tipo di prestazioni attivabili in rapporto ai Risultati attesi = esiti rispondenti ai risultati attesi

36 Ri-elaborazione dei contenuti condivisi l articolato: ART. 6 - PRESA IN CARICO E ATTIVAZIONE DEPERSORSO ASSISTENZIALE: Comma 1 10 Disciplina del procedimento Il Prodotto della sessione di lavoro

37 25 ottobre 2016 La compartecipazione degli utenti Focus Group: Perché? Come?

38 la compartecipazione degli utenti: perché? La mancata definizione dei LEA sociali e l incertezza delle risorse disponibili: la sostenibilità a rischio Il principio di sussidiareità: la condivisione delle responsabilità sociali e la solidarietà comunitaria Il principio di equità e la funzione redistributiva dei rischi e dei costi sociali del sistema di Welfare locale Le previsioni di Legge: art.47 LR 41/ D.pcm 159/2013

39 Il sistema di compartecipazione degli utenti Perché? la mancata definizione dei LEA sociali e l incertezza delle risorse: la difficile sostenibilità dell offerta Il principio di sussidiareità: la condivisione delle responsabilità sociali e il sistema di solidarietà Il principio di equità e la funzione redistributiva dei rischi e dei costi sociali del sistema di Welfare Come? L universalismo selettivo e l individuazione delle priorità d accesso alle prestazioni sociali la disciplina coerente ed omogenea del sistema di accesso agevolato alle prestazioni sociali L ISEE ex D.pcm 159/2013: la misurazione uniforme della capacità contributiva un LEP le pari opportunità di accesso

40 L ISEE ex Art.2 c.1 D.pcm 159/2013 L applicazione dell ISEE per la valutazione delle priorità d accesso e la determinazione dell entità della compartecipazione al costo delle prestazioni sociali agevolate LEP ai sensi dell art. 117 c.2 lett. m della Costituzione La compartecipazione dell utenza ex Art. 47 LR 41/2005

41 L equità sociale Disciplina equa ed omogenea del sistema di accesso agevolato alle prestazioni di sostegno sociale Obiettivi di servizio rispondenti ai bisogni prioritari della comunità territoriale Criteri di valutazione delle priorità d accesso e determinazione delle soglie di compartecipazione calibrati sugli specifici obiettivi di servizio Sistema uniforme di misurazione della situazione economica dell utente (= applicazione ISEE) = A ciascuno secondo il suo bisogno, da ciascuno secondo le sue possibilità

42 Criticità rilevate La compartecipazione al costo delle prestazioni di assistenza domiciliare della zona livornese è sempre pari a min. 0,50 indipendentemente dall ISEE, dallo specifico target di servizio e dal carattere sociale o sociosanitario della prestazione (!) = Mancata previsione di soglia di esenzione per l accesso ai servizi domiciliari di contrasto delle povertà e tutela dei minori: discriminazione dell utenza e pregiudizio delle pari opportunità di accesso in contrasto con le disposizioni legislative vigenti in materia di accesso alle prestazioni sociali agevolate di cui al D.pcm 159/2013 e LR 41/2016: da sanare! Nei casi di emergenza e urgenza che necessitano di un immediato e tempestivo intervento sociale l acquisizione in tempo utile della ISEE non è sempre possibile e subordinarvi l accesso alle prestazioni preclude il diritto all assistenza: manca una definizione delle procedure di pronto intervento sociale e/o di emergenza e urgenza e della relativa casistica

43 Ri-elaborazione dei contenuti condivisi l articolato: ART. 7 MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI ART. 8 APPLICAZIONE E CALCOLO DELL ISEE IN CASI PARTICOLARI ART. 9 ENTITA DELLA COMPARTECIPAZIONE E FASCE DI AGEVOLAZIONE ART. 10 EMERGENZA E URGENZA Il Prodotto della sessione di lavoro

44 Il prodotto finale ZONA LIVORNESE REGOLAMENTO UNICO DEL SISTEMA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SOCIALE TERRITORALE

45 I partecipanti: Conduttore: Responsabile Coordinamento e Programmazione Servizi Sociali - Coordinatore Sociale Zona Partecipanti ai lavori: Resp. UF Assistenza sociale zona-distretto A.usl nord-ovest - Coordinatore socio-sanitario Zona Responsabile Servizi di Assistenza Sociale Professionale dei Comuni associati Responsabile gestione amministrativa servizi per la marginalità e la famiglia Resp. budget Responsabile funzione Segretariato Sociale Responsabile coordinamento presa in carico area adulti Responsabile coordinamento presa in carico area minori Responsabile coordinamento presa in carico area disabili Responsabile GOM disabili zona A.usl nord-ovest Resp.UVM zonale A.usl nord-ovest: Responsabile coordinamento presa in carico area anziani Responsabile funzione Assistenza Economica Referente Ufficio di Piano zona Assistenti sociali di area coinvolti dai rispettivi coordinatori Referenti uffici amministrativi designati dai rispettivi responsabili

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