sfruttamento in base ai quali, secondo la normativa vigente, vengono attivati programmi di protezione sociale.
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- Luigina Angelica Cavalli
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1 Oggetto: progetto di protezione sociale per persone vittime della tratta a scopo di sfruttamento sessuale e del lavoro forzato ai sensi dell art. 25 del d.p.r. 31\8\99 n. 394 Avv. 10 del 10 febbraio 2009 MALPENSA 2000: strade di periferia e reti di accoglienza, programmi di protezione sociale in favore delle vittime di sfruttamento sessuale e del lavoro forzato Premessa Circa 27 milioni di persone sopravvivono nel mondo in situazioni di schiavitù; milioni di persone uomini, donne, bambini e bambine privati della libertà e dei diritti fondamentali, sono sfruttati sessualmente, obbligati al lavoro forzato, all accattonaggio, alle economie illegali, alle adozioni illegali, alla guerra; rapiti per lo scambio di organi. (Dall introduzione degli atti del convegno Nuove Schiavitù. Fenomeni, strumenti e prospettive, Comune di Roma e CNCA, settembre 2004). La tratta si realizza attraverso la considerazione e il trattamento di esseri umani alla stregua di proprietà private o merci di scambio deprivando l individuo della possibilità di fruire dei diritti che invece gli sono garantiti costituzionalmente. In questo senso la tratta viola la dignità e il diritto all autodeterminazione della persona (La tratta degli esseri umani. Rapporto del gruppo di esperti nominato dalla Commissione Europea, 2003). IL PROGETTO Cooperativa Lotta contro l emarginazione, in ragione della propria mission e a fronte dell esperienza pluriennale di assistenza in progetti individuali a uomini e donne vittime di tratta a scopo di grave sfruttamento sessuale, del lavoro, dell accattonaggio, delle economie illegali, con un attenzione anche ai minori e alle transgender, intende presentare un progetto per garantire la continuità dei progetti di protezione sociale sino ad oggi implementati attraverso i precedenti avvisi di cui all art. 18 del T.U. sull immigrazione e ai programmi di Assistenza previsti dall art. 13 della legge 11 Agosto 2003 n. 228, recante misure contro la tratta di persone, e art. 1 del regolamento di attuazione approvato con Decreto del Presidente della Repubblica, 19 settembre 2005, n. 237; avvisi 1,2,3 con il Progetto SISTEMA T.R.A.T.T.A. Tutela Regionale Articolo Tredici Territori per l Accoglienza Linea guida del progetto è l adozione di un approccio olistico ed integrato, fondato sulla tutela dei diritti umani e la promozione dell autonomia delle vittime dei reati di
2 sfruttamento in base ai quali, secondo la normativa vigente, vengono attivati programmi di protezione sociale. In riferimento alla normativa, intendiamo presentare un progetto a valenza territoriale sovraprovinciale in Regione Lombardia, coinvolgendo gli enti locali, enti accreditati iscritti al registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività a favore di stranieri immigrati di cui all art. 52, comma 1, lett. B, del regolamento di attuazione del Testo Unico, Prefetture, Magistratura, Organizzazioni sindacali regionali, Asl (in particolare l area delle dipendenze, i servizi di MTS, i Consultori) le Aziende Ospedaliere (con riferimento all area della salute mentale), Direzioni provinciali del lavoro, enti non iscritti che garantiranno funzioni specifiche di supporto nelle province che saranno partner del presente progetto: Milano Varese Brescia Sondrio Como In relazione ai contenuti del bando che prevede esplicitamente attività di primo contatto e la realizzazione di progetti rivolti ad assicurare un percorso di assistenza e protezione sociale, ivi compresa l attività per ottenere lo speciale permesso di soggiorno di cui all art.18 del testo unico sopra citato alle vittime che indentano sottrarsi alla violenza e ai condizionamenti di soggetti dediti al traffico di persone a scopo di sfruttamento, il progetto prevede la realizzazione di detti interventi nei diversi territori a seconda delle necessità ed articolazioni di rete specifici. Ogni area territoriale infatti ha una particolare storia e specificità, sia per ciò che concerne l esperienza più meno consolidata di intervento, sia relativamente alle reti di collaborazione che la cooperativa come soggetto proponente ha attivato nel corso degli anni. In particolare va sottolineato che storicamente (dall anno 2000) la Cooperativa ha avviato i programmi di protezione sociale nelle aree delle province di Milano e Varese; dal 2006 sta intervenendo anche sui territori delle province di Brescia e Sondrio e dal 2008 nel territorio di Como. Sono inoltre in corso azioni di contatto con la neonata Provincia di Monza che andrà ad assorbire alcuni dei distretti partners storici del progetto per verificare le possibilità di adesione al presente avviso. Il progetto avrà quindi una diversa articolazione degli interventi a seconda delle esigenze progettuali locali, tenendo conto dei fenomeni che su ogni territorio risultano essere emergenti e prioritari per questa annualità.
3 AZIONI TRASVERSALI DEL PROGETTO In ognuno dei territori coinvolti verranno garantite le seguenti azioni: Monitoraggio dei fenomeni di sfruttamento sessuale, del lavoro, dell accattonaggio attraverso azioni di ricerca intervento e/o unità di strada ad hoc; Azioni di emersione delle vittime, accompagnamento alla denuncia e predisposizione delle attività preposte alla presa in carico delle vittime stesse; Presa in carico nei programmi di protezione sociale delle vittime; Momenti formativi e di sensibilizzazione locali secondo le necessità dei territori (almeno 2 all anno per ogni area provinciale); Consolidamento delle buone pratiche sperimentate e trasferimento dei saperi acquisiti; Consolidamento del lavoro di partenariato per l invio e la presa in carico delle vittime di sfruttamento del lavoro con le organizzazioni sindacali regionali già partner del progetto, ovvero CGIL regionale e FILCA-CISL regionale; Governance locale del progetto attraverso la costituzione di gruppi locali formati dai partner del progetto e dalle reti significative di riferimento che abbiano collaborazioni fattive con azioni specifiche. AZIONI LOCALI AREA PROVINCIA DI MILANO Consolidamento delle attività di emersione (Unità di strada, drop-in e soggetti in rete) e presa in carico residenziale (di prima e seconda accoglienza) e territoriale delle vittime di sfruttamento sessuale, del lavoro e dell accattonaggio. Formazione dei soggetti territoriali preposti all emersione/intercettazione delle vittime di tratta e sfruttamento. Azioni di formazione e sensibilizzazione sui temi della tratta e dello sfruttamento del Lavoro. AREA PROVINCIA DI MONZA E BRIANZA Nel gennaio 2009 è divenuta operativa la nuova Provincia di Monza e Brianza, il cui territorio insiste su alcuni dei Comuni nei quali l intervento di Cooperativa Lotta è da sempre il sistema di riferimento. La nuova amministrazione ha già manifestato una significativa attenzione al tema della tratta e dello sfruttamento degli esseri umani e si prevede di realizzare alcune iniziative di formazione e di sensibilizzazione in continuità con quanto realizzato negli anni precedenti con la provincia di Milano; la tipologia di dette azioni sarà concordata coerentemente con il percorso istituzionale di radicamento della nuova provincia. AREA PROVINCIA DI VARESE Consolidamento delle attività di emersione (Unità di strada, drop-in e soggetti in rete) e presa in carico residenziale (di prima e seconda accoglienza) e territoriale delle vittime di sfruttamento sessuale, del lavoro e dell accattonaggio. Prosecuzione delle attività di monitoraggio ed intervento sulla prostituzione in appartamento nel territorio provinciale e dell Unità di strada nei luoghi interessati dal
4 fenomeno. Attivazione di momenti di intervento in strada (in periodo primaverile ed estivo) per l aggancio delle persone vittime di sfruttamento dell accattonaggio nell area di confine con la regione Piemonte. Azioni di formazione e sensibilizzazione del mondo imprenditoriale locale in merito ai temi della tratta e dello sfruttamento del lavoro e definizione di modalità di collaborazione per la facilitazione dell inserimento lavorativo delle persone in programma di protezione sociale. Azioni di formazione e sensibilizzazione sui temi della tratta e dello sfruttamento del lavoro agli Ispettori della Direzione provinciale del lavoro di Varese. AREA PROVINCIA DI SONDRIO Consolidamento delle attività di emersione e presa in carico residenziale di seconda accoglienza per uomini e presa in carico territoriale delle vittime di sfruttamento sessuale, del lavoro e dell accattonaggio. Prosecuzione delle attività di monitoraggio ed intervento sulla prostituzione in appartamento nel territorio provinciale. AREA PROVINCIA DI BRESCIA Consolidamento delle attività di Unità di strada sul territorio provinciale Consolidamento delle relazioni attivate con un associazione di persone transessuali relativamente all emersione delle situazioni di sfruttamento e l orientamento ai servizi socio-sanitari-legali per le persone che facessero richiesta di accedere ad un intervento chirurgico di riassegnazione del genere. AREA PROVINCIA DI COMO Attivazione di un sistema di rilevazione ed intervento sul territorio provinciale in merito al fenomeno della prostituzione e dello sfruttamento sessuale sia in strada che in appartamento; Formazione/informazione dei servizi socio-sanitari del territorio sui temi della tratta e dello sfruttamento, con particolare attenzione a quei soggetti che intercettano quotidianamente i fenomeni di migrazione marginale (centro di assistenza sanitaria del centro Don Guanella e Caritas); Costruizione di un primo sistema di emersione e presa in carico delle vittime di sfruttamento sessuale, del lavoro e dell accattonaggio. In generale, la tipologia di accoglienza per le vittime sarà valutata in relazione al livello di consapevolezza, maturazione, disbrigo delle pratiche giuridiche amministrative che ogni caso presenta in modo da garantire una progettazione mirata sulle esigenze/bisogni/competenze della persona che accede al programma di protezione sociale.
5 Obiettivi generali Tenendo conto di questi elementi, riteniamo prioritario garantire la continuità delle attività attualmente in corso, promosse e finalizzate a: Favorire l emersione e gli accompagnamenti alle denuncie per donne, uomini e transgender vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale, del lavoro, dell accattonaggio Favorire la riduzione dell incidenza di infezioni trasmissibili per via ematica e sessualmente attraverso la strategia di riduzione dei rischi e dei danni associati a tali comportamenti Promozione di informazioni, attenzioni e comportamenti consapevoli atti alla responsabilizzare le persone che si prostituiscono come agenti di prevenzione della diffusione del virus HIV Favorire l emersione e l analisi, sempre più articolata ed affinata attraverso la formazione e la professionalizzazione degli operatori, dei bisogni dei soggetti vittime della tratta. Garantire il supporto e l accompagnamento nei percorsi di acquisizione dell autonomia individuale e favorire un processo di integrazione sociale con l offerta di risposte di seconda accoglienza e di presa in carico territoriale, finalizzata alla efficace realizzazione dei progetti individuali di protezione sociale e conversione del permesso di soggiorno in motivi di lavoro. Ampliare l implementazione della rete di accoglienza territoriale in grado di garantire un efficace integrazione alle persone in uscita dalle case di autonomia gestite dalla Cooperativa Mantenere ed ottimizzare il monitoraggio costante del fenomeno della tratta attraverso lo scambio di dati e informazioni con le reti istituzionali (Questure, Forze dell Ordine, autorità giudiziaria ecc.) Rinforzare e dare continuità alla partnership nata con il progetto Progetto SISTEMA T.R.A.T.T.A. Tutela Regionale Articolo Tredici Territori per l Accoglienza, Avvisi 1,2,3 attraverso la partecipazione e l adesione a questo nuovo progetto Descrizione dell utenza Destinatari finali: Persone (donne, uomini, transgender, minori) vittime di tratta e riduzione o mantenimento in servitù o schiavitù nelle aree: grave sfruttamento del lavoro accattonaggio prostituzione Provenienti da paesi extracomunitari e comunitari. Destinatari intermedi Operatori e operatrici dei Servizi Sociali e Sanitari dei territori, delle Forze dell Ordine, della Magistratura, della Polizia penitenziaria, delle organizzazioni sindacali, del terzo settore.
6 Partnership E in corso di definizione la contrattazione con i seguenti Enti Pubblici, molti dei quali già partners co-finanziatori consolidati del progetto Regione Lombardia Provincia di Milano Provincia di Monza e Brianza Provincia di Varese Provincia di Como Comune di Varese Comune di Sondrio Comune di Brescia Comune di Monza Comune di Sesto Calende Comune di Mediglia Distretto di Cinisello Balsamo (Comprendente i Comuni di Cinisello Balsamo, Cormano, Bresso, Cusano Milanino) Distretto di Desio (comprendente i comuni di Bovisio Masciago, Cesano Maderno, Desio, Muggiò, Nova Milanese, Varedo) Distretto di Desio Distretto di Sesto Calende Distretto di Vimercate Comunità Alta Valtellina Comunità Montana Valtellina di Tirano Distretto di Morbegno Comunità Montana della Valchiavenna Collaborazione formalizzata con altri enti gestori di progetti ai sensi dell art. 18 e dell art. 13 Comune di Venezia Regione Puglia Associazione ON THE ROAD (Abruzzo, Molise e Marche) Cooperativa Oasi 2 (Puglia) Associazione ARCOBALENO Cooperativa Cat (Toscana) Associazione Lule Comune di Milano Rete di sostegno al progetto: Il progetto è sostenuto da una compagine di enti di varia estrazione: Prefettura di Sondrio PRAP Milano UEPE Provincia di Milano
7 Asl di Varese UOMST Asl della Provincia di Milano 3 ASL 1 della Provincia di Milano CGIL REGIONALE FILCA CISL API Varese CNA di Varese Associazione artigiani Varese Legacoop Varese Direzione Provinciale del Lavoro Milano Direzione Provinciale del Lavoro Varese CNCA Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza Onlus NOVA Consorzio per l innovazione sociale CS&L Consorzio sociale Coop. Sociale COOPWORK (Milano) Associazione Mosaico Interculturale -Monza Coop. SANCHOPANZA (Varese) Consorzio Parco Nord Centro Lavoro Monza Brianza Cooperativa Il Calabrone (Brescia) Coperativa di Bessimo (Brescia) Sesto San Giovanni, 2 marzo 2009 Cooperativa Lotta contro l emarginazione Via Felice Lacerra Sesto San Giovanni (Milano) Riferimenti: Per Area Territoriale Sondrio Riccardo Radaelli tel riccardo.radaelli@cooplotta.org Per Area Territoriale Varese Paolo Cassani paolo.cassani@cooplotta.org Per Area Territoriale Milano e Como Tiziana Bianchini tel tiziana.bianchini@cooplotta.org
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