SPEZZARE LE CATENE DELLO SQUILIBRIO ENERGETICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SPEZZARE LE CATENE DELLO SQUILIBRIO ENERGETICO"

Transcript

1 ies Industria e Sviluppo bimestrale di informazione, opinione, economia, impresa Confindustria Arezzo, Grosseto, Siena INCHIESTA L energia in Toscana, tra ombre e luci TOSCANA DEL SUD Sviluppo, territorio, impresa: quale direzione? DALLE TERRITORIALI Grosseto - Precorrere la ripresa Siena - Crisi, vince chi sa cosa fare Arezzo - Industria: officina delle idee ANNO I - N. 4 settembre-ottobre 2009 SPEZZARE LE CATENE DELLO SQUILIBRIO ENERGETICO LE NUOVE SFIDE DI SISTEMA, DAL RISPARMIO ENERGETICO ALLA DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI

2

3 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 3

4 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 4

5 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 5 Direttore responsabile: Annarosa Pacini apacini@iesindustriaesviluppo.com Comitato di redazione: Luigi Borri, Antonio Capone, Mario Salvestroni, Giovanni Inghirami, Massimiliano Musmeci, Piero Ricci. Coordinatore redazionale: Annarosa Pacini Redazione: Luisa Angioloni (Arezzo), Rossella Lezzi (Siena), Franco Passarini (Grosseto). Hanno collaborato a questo numero: Mario Bernardini, Antonio Costato, Massimiliano Musmeci, Rizieri Padelli, Piero Ricci, Massimo Stolfi. Impaginazione, grafica e foto: Franco Passarini. Direzione e redazione: Confi ndustria Grosseto, viale Monterosa 196, Grosseto, redazione@iesindustriaesviluppo.com Editore: Giano Ambiente S.r.l., viale Monterosa 196, Grosseto Stampa: Grafi che Effesei, Largo Sacco 6, Grosseto Registrazione: Tribunale di Grosseto n. 1/2009 del Gli articoli possono non rispecchiare le posizioni delle Associazioni Industriali e dell Editore, che li ritengono in ogni caso un contributo sul piano dell informazione e dell opinione. Dei contenuti sono responsabili i singoli autori. L Editore non dovrà essere ritenuto responsabile per errori, omissioni, interruzioni o ritardi legati ai contenuti pubblicati nè per eventuali danni provocati dagli stessi. - È consentita la riproduzione purchè espressamente autorizzata dall Editore, e con la citazione della fonte. - Manoscritti e fotografie non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. - Non vengono trattati dati personali. L uso dei dati, temporaneo, è solo a fini giornalistici. PUBBLICITÀ: per informazioni ed eventuali prenotazioni di spazi pubblicitari su IES - Industria e Sviluppo rivolgersi alla concessionaria esclusiva Agenzia Best Solutions S.r.l., via Stalloreggi 6, Siena. Infoline: fminucci@bestsolution.it pzagni@bestsolution.it SOMMARIO COVER STORY 12 SPEZZARE LE CATENE DELLO SQUILIBRIO ENERGETICO Le nuove sfide di sistema 16 L ENERGIA IN TOSCANA, TRA OMBRE E LUCI Impegni positivi, ma anche ostacoli da superare 19 OBIETTIVO RISPARMIO: IL RUOLO DEI CONSORZI Mercato libero dell energia come opportunità per le PMI 21 LA CRESCITA PUNTA SU ENERGIA E CLIMA Intervento di Claudio Martini, presidente della Regione Toscana ATTUALITÀ 9 E SOSTENIBILE LA ROTTA DELLO SVILUPPO Quattro domande a: Stefania Prestigiacomo, ministro dell Ambiente 22 IL FUTURO DELL ENERGIA, NELLE IDEE E NEL MERCATO La crisi si supera solo con più innovazione e meno rendite 24 L UOMO E IL SUO INGEGNO, IL CUORE DELL IMPRESA Nuove tecnologie per lo sviluppo delle risorse energetiche TERRITORIALI 34 SVILUPPO, TERRITORIO, IMPRESA: QUALE DIREZIONE? Intervista ai presidenti delle Province di Arezzo, Grosseto e Siena 38 PRECORRERE LA RIPRESA: AZIONI E STRATEGIE Assemblea 2009: Mario Salvestroni nuovo presidente 42 CRISI, VINCE CHI SA COSA FARE Fondamentale il ruolo delle Istituzioni e delle Amministrazioni 46 INDUSTRIA, OFFICINA DELLE IDEE L Assemblea annuale di Confindustria Arezzo

6 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 6

7 EDITORIALE IES settembre-ottobre 2009 Pagina 7 LE REGOLE DEL GIOCO AL BANCO DI PROVA DELL ENERGIA CHIAREZZA, CERTEZZE E COERENZA, PER UN SOSTEGNO VERO AL MANIFATTURIERO Il Comitato di Redazione Con il 75 per cento dei consumi energetici coperti con petrolio e gas d importazione, l Italia ha il primato (negativo) di dipendenza dall estero in ambito Ocse. Quello dell energia, i dati parlano da soli, è quindi un tema cruciale della politica economica e delle scelte aziendali dei prossimi lustri. Dal prezzo del petrolio al dopo petrolio al nucleare alle fonti rinnovabili, dal risparmio energetico alla scelta del fornitore sul mercato libero (o quasi), dagli incentivi alla riduzione dei consumi ai nuovi impianti ad alta efficienza; per non parlare dei nuovi materiali, delle nuove tecniche di costruzione, di bioedilizia, di autoproduzione: una ricca e variegata nuova frontiera industriale che ruota sempre e comunque attorno alle questioni energetiche e, di conseguenza, ambientali. Dalle famiglie alle imprese i temi collegati al settore si vanno diffondendo e diventano argomenti capillarmente diffusi e conosciuti. Oltre ad essere oramai divenuti l asse portante delle linee di indirizzo del rilancio della nuova amministrazione americana come, più di recente, di quella tedesca. Attraverso le testimonianze di coloro i quali operano nel settore a livello nazionale, regionale e locale, nel pubblico e nel privato, abbiamo ritenuto utile fornire un quadro d insieme esaustivo, fornendo le nostre valutazioni su un macro-settore della nostra economia che, giorno dopo giorno, si arricchisce di nuove iniziative e di nuovi protagonisti. E che potrebbe contribuire, se ben gestito, ad una parte non piccola del prodotto interno lordo toscano dei prossimi decenni. Il tutto, come vedremo, a tre condizioni. Che si crei e si sviluppi sul territorio un sistema manifatturiero diffuso attivo nelle tecnologie legate all ambiente, al risparmio energetico ed alle energie rinnovabili, evitando di relegare la Toscana al ruolo di mera utilizzatrice di tecnologie prodotte altrove. Che le molte aziende toscane che si stanno impegnando in questo ampio comparto siano sostenute ed incoraggiate dalle amministrazioni locali e riescano in tempi ragionevoli ad ottenere le autorizzazioni e l esplicito e pieno sostegno ai loro investimenti. Ivi compresi gli investimenti nel settore della produzione di energia da fonti alternative come il sole, l acqua, il vento, ma anche dai rifiuti e dalle biomasse. Che la sfida non sia solo onere fatto gravare sulle aziende attraverso l imposizione di obblighi stringenti e non compatibili con la concorrenza e con il mercato, ma che la sfida riguardi tutto il corpo sociale in termini di riduzioni delle emissioni (vedi riscaldamento e riduzioni delle polveri sottili) e di diffusione di una cultura basata sul risparmio energetico, sulla riduzione dei consumi e sull accettazione degli investimenti nel settore. Su queste tre condizioni oggi la distanza fra le dichiarazioni di principio ed i comportamenti appare ancora troppo ampia. Così come altrettanto ampio appare il divario fra la volontà di favorire gli investimenti e l accettazione degli stessi a livello locale. Lo dimostrano i numerosi progetti bloccati nella nostra regione che secondo la mappatura effettuata dall Associazione Aris nell ambito del progetto Nimby forum e pubblicata alcuni mesi fa da Il Sole 24 Ore risultano nell anno 2008 in numero di 8 opere infrastrutturali riferite al macro settore elettrico e 9 termovalorizzatori e sono aumentate del 30 per cento rispetto all anno precedente. La Toscana oltretutto si colloca ai primi posti nella graduatoria delle regioni con il più alto numero di impianti contestati e bloccati. Ed il timore è che tale distanza sia destinata ad allargarsi ancora, magari ad opera dei vari comitati nimby (Not In My Back Yard, non nel mio cortile) o di amministratori e funzionari pubblici intrappolati, loro stessi, nella ragnatela del farraginoso e contraddittorio quadro normativo complessivo. E così si ritorna al tema del rapporto Impresa-Pubblica amministrazione, alla necessità che le imprese siano messe in condizione di operare in un contesto normativo chiaro e semplice, disponendo di risposte certe, in tempi certi e coerenti ai sempre ribaditi impegni di sostegno agli investimenti ed al settore manifatturiero. In questa logica e coerentemente al senso del nostro progetto editoriale, abbiamo chiesto ed ottenuto un intervista tripla con i neo-eletti presidenti delle Province di Arezzo, Grosseto e Siena. E la prima domanda l abbiamo posta, non a caso, proprio sul tema delle energie rinnovabili.

8 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 8

9 PRIMO PIANO IES settembre-ottobre 2009 Pagina 9 È SOSTENIBILE LA ROTTA DELLO SVILUPPO QUATTRO DOMANDE A: STEFANIA PRESTIGIACOMO, MINISTRO DELL AMBIENTE di Annarosa Pacini Stefania Prestigiacomo D. Nelle scorse settimane è stato firmato il Patto per l Ambiente fra il Governo e undici grandi aziende, che punta alla riduzione delle emissioni di gas serra e dell inquinamento in un ottica che mira a conciliare tutela ambientale e crescita occupazionale ed economica nonchè alla promozione dell innovazione tecnologica ritenuta elemento centrale per lo sviluppo sostenibile. Quali sono i punti di forza a favore dell industria italiana? R. Il Patto per l Ambiente costituisce una svolta nella strategia della lotta ai gas serra e all inquinamento: è una grande intesa per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese che coinvolge istituzioni e imprese in un assunzione di responsabilità comune nei confronti della questione ambientale. Ed è un patto aperto a tutti coloro, soggetti pubblici o privati, che intendono assumere pubblicamente e formalmente impegni per il miglioramento dell ambiente. Si tratta di un impegno che consentirà all Italia di tagliare del 25 per cento il suo gap rispetto agli obiettivi di Kyoto. Gli accordi già firmati con le undici aziende prevedono investimenti per circa 12 miliardi di euro in settori chiave della green economy come la produzione di energia da fonti rinnovabili, il risparmio energetico, la sostituzione di combustibili fossili con CDR, l efficienza energetica, l ambientalizzazione di centrali che oggi producono energia con combustibili inquinanti, il fotovoltaico nei trasporti. D. Come giudica i risultati raggiunti dal G8 in merito ai cambiamenti climatici? R. Quello sul clima è un risultato di straordinaria portata storica: per la prima volta i paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo, che saranno i grandi di domani, hanno messo nero su bianco l impegno di contenere le emissioni di gas serra in modo da non superare al 2050 la soglia dell incremento di 2 gradi della temperatura mondiale. Naturalmente i mesi che ci separano dalla Conferenza Onu di Copenhagen, che dovrà definire gli accordi post-kyoto, dovranno essere mesi di lavoro intenso per costruire un intesa comune alla luce delle premesse politiche del G8. D. In un suo intervento a margine della riunione dell Unione per il Mediterraneo, iniziativa di cooperazione fra 43 paesi dell area, ha dichiarato che approvvigionamenti idrici, energia solare, sviluppo urbano sostenibile e trasporti sono settori chiave anche per l Italia. E possibile, a suo avviso, avviare un reale percorso di cooperazione, al di là delle posizioni nazionali? R. Può e deve essere trovato. Prima facevo riferimento al comune impegno dei Paesi industrializzati e non in merito ai cambiamenti climatici. Ma anche a tutela della biodiversità al G8 dell Aquila sono state firmate delle dichiarazioni che vincolano i governi ad azioni più incisive (già al G8 Ambiente di Siracusa, in aprile, era stata sottoscritta la Carta sulla biodiversità ). Come Unione europea e come Unione per il Mediterraneo possiamo fare tantissimo. L Unione per il Mediterraneo può facilitare il dialogo e la pace tra i paesi che oggi sono in conflitto grazie alla cooperazione in settori centrali come acqua, energia solare, sviluppo urbano sostenibile e trasporti. Non solo è un iniziativa economica che può mobilitare risorse, ma si possono mettere in moto progetti interessanti per il mondo imprenditoriale. D. Cito una sua affermazione: Dobbiamo passare dall ecologismo ideologico dei no, all ambientalismo del fare che non ostacola lo sviluppo, ma indica priorità e nuovi percorsi. Quali sono le priorità più immediate? R. La parola chiave è sviluppo sostenibile. E credo che tutto debba partire da un approccio condiviso nei confronti dell ambiente, un impostazione che lo vede non come un limite allo sviluppo ma come un protagonista dello sviluppo sostenibile, che guida la crescita di domani. A tal proposito non posso non ricordare l attività della nuova Commissione Via (Valutazione d impatto ambientale) del ministero dell Ambiente che in un anno ha smaltito oltre 150 pratiche (che riguardavano centrali, dighe, porti, ecc.) ferme da anni. Sono stati dati pareri rigorosi, puntuali, per far sì che il Paese sia orientato verso la crescita all insegna della sostenibilità.

10 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 10

11 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 11 MPS L&F PER IL LEASING NAUTICO MPS Leasing & Factoring, Banca del Gruppo MPS, è operativa nel settore del leasing nautico a 360, dalle imbarcazioni da diporto a vela o a motore, alle soluzioni top, dalle navi commerciali, dai pescherecci ai grandi traghetti, con primarie posizioni nel settore leasing aeronavale. Il leasing di MPS Leasing & Factoring conviene alla nautica da diporto, tanto più per la collaborazione con ASSILEA e con UCINA di cui MPS Leasing & Factoring è socio dal Intervista a Gianfranco Antognoli, Direttore Generale MPS Leasing & Factoring. Gianfranco Antognoli MPS L&F e il leasing nautico, ci può sottolineare uno degli aspetti che, a suo giudizio, qualifica il servizio offerto dalla vostra Società? MPS L&F - spiega il direttore generale Gianfranco Antognoli - è nata all inizio del Millennio per decisione strategica del Gruppo Montepaschi di costituire una società specializzata nel leasing e factoring. Abbiamo fatto tesoro della professionalità e dell esperienza in questi settori della nostra controllata, diversificando e migliorando l attività e l offerta con altri prodotti, servizi, canali distributivi; abbiamo conquistato nuove posizioni, raggiunto importanti obiettivi. MPS L&F è stata la prima banca con un offerta di pacchetti integrati leasing e factoring che soddisfa la generale domanda di finanziamento delle aziende. L orientamento al nautico, che ha accompagnato la nostra nascita e sviluppo, è stato determinato sia dalla necessità di soddisfare le richieste del mercato sia dalla convenienza e dai vantaggi per la nostra Banca di approfittare, con formule avanzate e innovative, delle occasioni di questo comparto in crescita, anche in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo. Ci indica il profilo del vostro Cliente tipo e i parametri principali del vostro leasing (soglia minima di accesso, importo massimo finanziabile, durata massima della locazione )? Il nostro target di riferimento sono imprese, artigiani e commercianti, professionisti, privati. MPS L&F risponde alle esigenze delle diverse categorie di diportisti finanziando le categorie di unità da diporto, a motore o a vela, nuove o usate. I clienti possono contare sulla nostra Banca non solo come intermediario, ma anche come valido consulente che consiglia le migliori soluzioni. Il forte orientamento a favore del cliente consente di rispondere alle sue richieste, ma anche di anticipare le sollecitazioni con servizi all avanguardia per formule, caratteristiche tecniche; competitive per condizioni e termini contrattuali. Per quello che riguarda i principali parametri del leasing - prosegue Antognoli - la soglia minima di accesso per i Privati deve essere superiore a euro per non entrare nel comparto del leasing al consumo ; non esiste invece un importo massimo finanziabile prestabilito ed è ovviamente rapportato alle capacità economiche e reddituali del soggetto richiedente sia esso azienda o privato. Fatto salvo il limite di cui sopra, la nostra Società effettua leasing nautico su tutti i tipi di imbarcazioni, dai natanti non immatricolati, passando per le imbarcazioni a vela o motore, per arrivare ai grandi yacht e alle navi da diporto. Siamo anche operativi nel settore del navale commerciale. La durata massima è attualmente dieci anni, con durate inferiori, magari con canoni variabili crescenti nel tempo. Il leasing nautico continua a godere della preferenza degli acquirenti: proprio per questo le Società sono obbligate a sviluppare i propri servizi. In che direzione punta MPS L&F? Cerchiamo di essere a fianco del cliente come partner, talvolta sin dall inizio della trattativa con il Cantiere costruttore o con il rivenditore, non solo sulla parte puramente finanziaria, ma anche con altri servizi, quali ad esempio quelli di perizia sull imbarcazione. Dal lato servizi abbiamo migliorato quello relativo alle cessioni/subentri, rimodulando i canoni in base alle esigenze del nuovo utilizzatore. Inoltre, MPS L&F è consapevole anche che il posto barca è un elemento strettamente connesso con l utilizzo dell imbarcazione. Per questo, ha varato per seguire i propri clienti, già titolari di un leasing nautico MPS L&F per l imbarcazione, un Prodotto di Leasing nautico sui diritti di ormeggio, c.d. posto barca, con carattere di estrema duttilità tale da poter essere adattato alle varie esigenze del cliente e dei porti turistici. Quale messaggio vorrebbe lanciare ai lettori di IES? Il messaggio che vorremmo arrivasse ai lettori è proprio racchiuso nel nostro slogan creare energia alle imprese ed essere per loro il partner ideale per risolvere tutti i problemi di finanziamento grazie anche alle molte possibilità offerte dai nostri prodotti. Sia per quanto riguarda il Leasing che il Factoring ci proponiamo di migliorare sempre più i servizi offerti alla clientela, mantenendo quel carattere di multicanalità che ci caratterizza. MPS L&F è una realtà consolidata e fortemente radicata, che dalla sua nascita ha raggiunto risultati positivi andando a generare intorno a se un clima di fiducia e reciproca soddisfazione con la clientela. Per informazioni: MPS L&F Ufficio Nautico tel /298814/298845/ fax SettoreNautico@mpslf.it sito internet: publiredazionale

12 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 12 ATTUALITA SPEZZARE LE CATENE DELLO SQUILIBRIO ENERGETICO Le nuove sfide di sistema, dal risparmio energetico alla diversificazione delle fonti di Annarosa Pacini Quella che pone l energia è una vera sfida: per le imprese, per l ambiente, per il progresso tecnologico ed economico. Una sfida in termini di costi e di consumi, di risorse e di strategie a cui nessun paese può sfuggire. L Italia ha una capacità di produzione di energia minima, circa 30 Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) annui a fronte di una richiesta che, nel 2008, ha raggiunto i 192 Mtep. E il secondo paese al mondo per importazione di energia elettrica, di cui il 90 per cento proviene da Svizzera e Francia. Il primo paese al mondo se si considera il saldo tra energia importata ed esportata. E anche il Paese europeo più dipendente dal petrolio (sesto al mondo) per la produzione di energia elettrica. L Italia, infatti, importa dall estero gran parte delle risorse energetiche primarie non rinnovabili da combustibili fossili, carbone, petrolio e gas naturale, necessarie per la produzione di energia elettrica (termoelettrica), meccanica e termica. Come si legge nel recente rapporto Energia e Ambiente 2008 dell ENEA, rispetto alla media dei 27 Paesi dell Unione Europea, i consumi di energia primaria, in Italia, si caratterizzano per un maggiore ricorso al petrolio e gas importati, per una componente strutturale di importazioni di elettricità (circa il 5 per cento dei consumi primari), per un ridotto contributo del carbone e per l assenza di generazione elettronucleare. Il 40 per cento del gas naturale disponibile è impiegato nella generazione elettrica. La domanda di energia primaria nel 2008 ha avuto una flessione di circa un punto rispetto al 2007, per una contrazione generalizzata dei consumi di tutte le fonti fossili non compensata dall accresciuto contributo delle fonti rinnovabili. Ancora, nel corso del 2008 si è evidenziato un incremento del contributo da fonte idroelettrica, eolica e solare; la quota di fonti energetiche rinnovabili sul totale dei consumi primari di energia è leggermente più elevata rispetto alla media dei Paesi OCSE, soprattutto grazie al notevole apporto della fonte idroelettrica che, secondo il Rapporto GSE 2008, produce il 12,1 per cento del fabbisogno totale, mentre il contributo della fonte eolica al momento supera appena l 1 per cento (1,4) dell energia richiesta e quella del solare, in particolare il fotovoltaico, si limiti a quote ancor più marginali. Eppure, il settore delle rinnovabili rappresenta un fattore di grandi possibilità anche per la crescita occupazionale: nel 2007, in Germania, il fatturato delle rinnovabili è stato pari a 11 miliardi di euro per la costruzione degli impianti (il 43 per cento nel fotovoltaico) e a 14 miliardi di euro per la vendita di energia (25 per cento circa dall eolico e 12 per cento circa dal fotovoltaico) con un impatto occupazionale di oltre 250 mila nuovi posti di lavoro. La fattura energetica complessiva nel 2008 è pari a 57 miliardi di euro (47 miliardi nel 2007, 3 per cento del PIL): a questo incremento

13 ATTUALITA IES settembre-ottobre 2009 Pagina 13 IL COSTO DELL ENERGIA INCIDE SULLA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE. PER QUESTO LA POLITICA ENERGETICA RAPPRESENTA UN FATTORE CRUCIALE PER LO SVILUPPO. ha contribuito l aumento delle importazioni di gas naturale e, soprattutto, il forte rincaro delle quotazioni delle fonti energetiche importate. La fattura petrolifera continua a coprire oltre il 55 per cento della spesa energetica, nonostante, nel corso del 2008, si sia verificato un calo delle importazioni del greggio. La dipendenza del sistema energetico nazionale dall estero si è stabilizzata da alcuni anni all 85,6 per cento, a fronte di un valore medio nell Unione Europea prossimo al 56 per cento. Il trend mostra come la dipendenza dalle importazioni di gas naturale rispetto a quelle di petrolio vada aumentando, sintomo sia di un maggiore ricorso alle importazioni che del rapido declino della produzione nazionale di idrocarburi (in particolare di gas naturale). Nel resto dell Unione il 70 per cento dell elettricità è prodotto da centrali nucleari e a carbone. Con un parco di 149 reattori, per circa 133 GWe, l Unione Europea produce il 34 per cento dell energia elettrica da fonte nucleare e rappresenta l area continentale con la maggior concentrazione di impianti nucleari. L Italia, per produrre l energia elettrica necessaria, brucia più petrolio di qualunque altro Paese europeo e il costo di produzione del nostro kilowattora (circa 5,7 centesimi di euro, dati riferiti al 2007) risulta il più caro d Europa, il doppio della Francia e il triplo della Svezia (dove le dieci centrali elettronucleari attualmente in esercizio coprono il 46 per cento del fabbisogno elettrico nazionale). Numerosi studi hanno evidenziato come il costo dell energia incida in modo significativo sulla competitività e sullo sviluppo dell industria (nel nostro Paese i prezzi dell energia elettrica per uso industriale sono persistentemente superiori alla media europea, anche oltre il 40 per cento in più). Facendo riferimento ai settori di produzione, tra quelli ad alta intensità energetica i più esposti al costo dell energia elettrica sono meccanica, siderurgia, metallurgia e chimica, seguiti da editoria, carta, legno e mobilio, lavorazione dei metalli non ferrosi e alimentare. Tenendo conto, invece, della dimensione di impresa, il profilo del prezzo penalizza in modo più accentuato le imprese di piccole e medie dimensioni. Considerato il tessuto industriale del paese e della nostra regione, nonché la struttura delle nostre esportazioni, è evidente come un profilo tariffario complessivamente elevato rappresenti un danno significativo per le possibilità di sviluppo e crescita. Già nel 2007 la Commissione europea ha pubblicato una relazione basata su un indagine sulla concorrenza nel settore energetico, secondo le cui conclusioni le imprese e i consumatori pagano le spese di mercati del gas e dell elettricità inefficienti e costosi. Tra i problemi specifici figurano: gli elevati livelli di concentrazione del mercato, l integrazione verticale della fornitura, della produzione e dell infrastruttura che determina condizioni non paritarie di accesso, nonché investimenti insufficienti nelle infrastrutture. Antonio Costato, vicepresidente di Confindustria per l energia e il mercato (di cui ospitiamo un intervento a pagina 22) ha evidenziato come l alto prezzo praticato in Italia dipenda dalla qualità del parco di generazione, dalla mancanza di una completa interconnessione e dalla poca concorrenza che ha sino ad oggi caratterizzato il mercato dell elettricità. Gli effetti della struttura di generazione, che caratterizza la produzione di energia elettrica in Italia, hanno fatto sì che il prezzo all ingrosso della borsa elettrica nel 2008 sia risultato mediamente più alto di oltre il 35 per cento rispetto al prezzo medio delle principali borse elettriche europee. E urgente riallineare la bolletta elettrica delle imprese italiane con le bollette dei competitors europei. Altrimenti, le nostre imprese sono sconfitte già in partenza. Servono le giuste condizioni perché la competitività possa divenire reale. Condizioni che dipendono dalle decisioni di chi governa il territorio. Per questo, come vedremo nelle pagine che seguono, il ruolo delle regioni è cruciale. Quali sono, allora, le strategie da adottare? Per affrontare la sfida energetica il nostro Paese deve modificare il proprio mix energetico, investendo sulle rinnovabili e reintroducendo il nucleare (scelte da vedersi non come alternative ma come integrative), puntando su un uso più equilibrato delle diverse fonti, attraverso una forte riduzione dell impiego delle fonti fossili che hanno oggi un ruolo preponderante sul totale che, tra l altro, ci mette in una condizione di forte dipendenza dall estero (il 60 per cento del gas importato proviene dalla Russia e dall Algeria, fatto che ci rende totalmente inermi di fronte alle azioni di controllo del rubinetto ). Ma, da subito, lo strumento più importante per diminuire i costi, introdurre innovazione, abbassare i consumi e le emissioni, è l efficienza energetica, che significa anche, o forse, soprattutto, innovazione tecnologica. Le nuove frontiere dell energia saranno quelle capaci di anticipare nuovi schemi e nuovi modelli e di dare nuove risposte. Perché quella energetica non è soltanto una sfida da affrontare. E una sfida da vincere. (Fonti: Enea, Rapporto Energia e Ambiente 2008 ; IEA Key World Energy Statistics 2007 ; GSE Statistiche sulle fonti rinnovabili in Italia - Anno 2008 ; Terna-Enerdata 2008 Confronti internazionali )

14 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 14

15 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 15 ACQUA & VETRORESINA UNA SQUADRA VINCENTE Il 70% della superficie terrestre è ricoperta da mari ed oceani, questo dato a prima vista può sembrare rassicurante, e far pensare a tutti noi di avere acqua a sufficienza, dobbiamo però sapere che è stato calcolato che nel 2025 sulla terra ci saranno circa 8 miliardi di abitanti. La media Italiana per il consumo d acqua potabile è di 250 litri per abitante giorno. Il dato appare ancora più imponente se teniamo conto del fatto che il 90% di questa è potabile, requisito non necessario per alimentare lo scarico del wc, il lavaggio dell auto e l irrigazione del giardino. Il risparmio idrico, diventa perciò una delle strategie indispensabile per eliminare o diminuire questi aspetti negativi, oltre che a diminuire l impatto ambientale causato da un eccessivo prelievo d acqua dai fiumi e dalle falde sotterranee. Per la sua importanza l acqua deve essere trattata e conservata con rispetto. Molteplici sono i materiali con cui l acqua è raccolta e stoccata, uno dei materiali più pregiati per preservare le caratteristiche naturali di questo bene prezioso è la vetroresina. La vetroresina è un materiale leggero, ma molto resistente e di facile installazione, atossico e privo di qualsiasi odore, resistente ai raggi UV, inattaccabile alla corrosione e facilmente riparabile. Leggero, resistete e facile da installare: la vetroresina è nota per la sua leggerezza abbinata alla notevole resistenza, che riesce ad ottenere se lavorata correttamente. Esistono serbatoi in vetroresina che vanno da 30 litri a monoblocco, già accessoriati pronti per essere installati da una qualsiasi Impresa Edile, facendo risparmiare tempo e denaro. Grazie alla leggerezza di questi prodotti possono essere raggiunti luoghi disagiati, impervi ed inaccessibili se costruiti con altro materiale, basti pensare che un serbatoio in vetroresina da litri pesa solo 1,4 tonnellate. Grazie alla sua leggerezza è possibile movimentare un serbatoio di questa grandezza con un semplice mezzo di cantiere. Resistente agli acidi ed ai raggi UV: si possono realizzare contenitori con resine speciali, in grado di resistere ad una vasta tipologia di liquidi, dagli acidi agli alcali, dalle acque reflue di sottoprodotti industriali allo stoccaggio di liquidi raffreddati o caldi per il condizionamento. Contatto con alimenti: i serbatoi sono certificati per il contenimento di liquidi alimentari, da istituti d analisi riconosciuti a livello Nazionale e certificati UNI EN ISO 9001: 2000 e UNI EN ISO 14001: Inodore: una volta eseguita la lavorazione in modo accurato e personalizzato, avviene un passaggio finale di polimerizzazione nel forno a 90 gradi per 10 ore. Questo successivo passaggio assicura ai serbatoi una totale assenza d odori anche a contatto con i liquidi al suo interno. DUE SONO LE FASI ESSENZIALI PER GARANTIRE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO E LA LUNGA VITA DELL IMPIANTO: Vemar S.r. l. - via Topazio, Grosseto - tel La raccolta. Tutte le superfici impermeabili, non sottoposte al transito di autoveicoli, sono adatti come aree di raccolta (tetti, terrazze, balconi, marciapiedi). Maggiore è l area di recupero, maggiore sarà la quantità d acqua disponibile. All ingresso viene predisposto un filtro che separa l acqua da corpi estranei come piume, foglie e insetti. Si può scegliere fra diversi filtri in base alle caratteristiche dell impianto. Lo stoccaggio. Il cuore del sistema è la cisterna di stoccaggio. Per garantire la massima purezza dell acqua le cisterne Vemar sono preallestite con un sistema che rallenta e guida l afflusso in ingresso, evitando l agitazione degli eventuali sedimenti presenti sul fondo del serbatoio. Uno speciale troppo pieno elimina impurità galleggianti. L acqua viene prelevata ad una profondità costante di circa 20 centimetri nella zona più pulita. Per questo motivo le pompe sommerse sono fornite di un tubo flessibile d aspirazione con galleggiante. publiredazionale

16 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 16 INCHIESTA L ENERGIA IN TOSCANA, TRA OMBRE E LUCI IMPEGNI SERI E POSITIVI, MA ANCHE OBIETTIVI DA RICALIBRARE E OSTACOLI DA SUPERARE, MENTRE IL 2020 SI AVVICINA. di Mario Bernardini Ridurre del venti per cento le emissioni di anidride carbonica; migliorare del venti per cento l efficienza energetica; incrementare del venti per cento la percentuale dell energia ricavata da fonti rinnovabili. Anche la Regione Toscana, con il Piano di Indirizzo Energetico approvato dal Consiglio Regionale nel luglio 2008, ha così recepito le linee direttrici del Consiglio Europeo in campo energetico. La scadenza rimane fissata anche per la nostra regione al 2020, anche se non sono pochi i dubbi sull effettiva possibilità di raggiungere, e non solo in Toscana, questi risultati nei 120 mesi o poco più che mancano alla scadenza temporale stabilita. Con l occhio rivolto alle imprese, è indubbiamente la sfida del risparmio energetico quella che coinvolgerà, se opportunamente colta, il maggior numero di imprese del territorio. E che potrebbe contribuire alla nascita ed allo sviluppo di un rilevante polo toscano di imprese tecnologicamente avanzate e produttivamente innovative. Per capire quale rilievo potrebbe avere per l industria toscana il tema del risparmio energetico, basta tenere presente che il risparmio energetico riguarda e riguarderà sempre più direttamente tutto il comparto delle costruzioni, chiamato all adozione di sempre più avanzati standard energetici, sia nell edilizia residenziale che in quella industriale, e quindi, a cascata, le decine di comparti che operano nei materiali da costruzione e nei prodotti per l edilizia. Evidente il coinvolgimento delle imprese che operano nel comparto della distribuzione dell energia, nell illuminazione, nel settore ambientale; ed in Toscana parliamo senza dubbio di svariate centinaia di imprese. In ultimo, non va sottovalutato il coinvolgimento di tutto il comparto della produzione di macchinari ed impianti meccanici ed elettromeccanici, già da tempo orientato all adozione di nuovi sistemi in grado di contenere i consumi, incrementando il risparmio energetico. In Toscana, in particolare nella Toscana del sud, è oggi presente un vasto comparto industriale manifatturiero già impegnato con importanti investimenti nel settore del risparmio energetico; favorirne e sostenerne gli investimenti e l impegno nella Ricerca & Sviluppo è un serio e positivo impegno del Piano energetico regionale che trova già attuazione attraverso appositi bandi regionali rivolti, appunto al sostegno agli investimenti di risparmio energetico, con la messa a disposizione iniziale di oltre 29 milioni di euro nel triennio 2007/2010. Certamente non sono poche le ambizioni della nostra regione anche nella produzione da fonti rinnovabili, considerato che nel Piano (in sigla PIER) si ipotizza di poter superare l obiettivo del venti per cento al 2020 (e di gran lunga, visto che si parla di un potenziale cinquanta per cento). Non vi è alcun dubbio che la scelta della Regione a favore delle energie rinnovabili trovi una sua logica anche nella dichiarata posizione antinuclearista che è contenuta nel Documento, che esplicitamente dichiara la completa contrapposizione rispetto alle scelte del Governo Berlusconi sull atomo. Contrapposizione che, sia detto per chiarezza, Confindustria certamente non approva. La scelta decisa che è contenuta nel Piano a favore dell eolico e del fotovoltaico

17 INCHIESTA IES settembre-ottobre 2009 Pagina 17 viene ribadita successivamente, esplicitando la volontà di far realizzare agli investitori grandi impianti eolici sia sul territorio regionale, sia offshore. Questa è (o meglio: sarebbe) certamente una notizia in grado di muovere grande attenzione ed importanti investimenti verso la nostra Regione da parte dei grandi operatori nazionali ed internazionali del settore. Al contrario la storia, anche recentissima, è però fatta più di bocciature di progetti e di opposizioni di varia natura che di approvazioni degli stessi, motivate da problemi di carattere avifaunistico, paesaggistico, ambientale. Non a caso la Toscana è una delle Regioni con il più alto numero di impianti contestati e bloccati. Solo nel 2008 ne sono stati censiti diciassette riconducibili direttamente o indirettamente al settore dell energia. Anche la scelta adottata nel Pier di prevedere la realizzazione di un numero limitato di parchi eolici di elevata potenza non favorisce la loro installazione per il consistente impatto visivo che essi determinano e l inevitabile opposizione sociale che ne deriva. In attesa delle indicazioni in merito alle zone vocate ai grandi impianti eolici, tenendo presente che nel frattempo i 120 mesi passano, resta un po di rimpianto per le scelte particolarmente restrittive fatte sui piccoli impianti da fonte eolica, idrica, fotovoltaica e biomasse, che per le loro ridotte dimensioni possono essere diffusi nel territorio ed integrarsi con esso in una visione armonica tale da renderli ecocompatibili con l ambiente che li ospita. Le norme regionali hanno invece PIER : LE OSSERVAZIONI DEGLI INDUSTRIALI di Massimo Stolfi, presidente Commissione Ambiente ed Energia Confindustria Toscana considerato liberalizzati tipologie di impianti fino ad una potenza massima molto limitata e differenziata rispetto al tipo di fonte da cui sono alimentati, da rendere poco significativo il livello di produzione energetica ottenuto, mentre una scelta più coraggiosa avrebbe certamente potuto aprire spazi ad investimenti diffusi e consistenti da parte delle imprese e dei privati, senza creare particolari problemi di carattere ambientale, avifaunistico o paesaggistico. Perché liberalizzare gli impianti da 20kw (nel settore fotovoltaico) anziché, ad esempio, da 100 kw, come accade in altre regioni italiane e come ripetutamente sollecitato dalla nostra categoria nel corso delle consultazioni in occasione della predisposizione del Pier? Eppure si sa (lo afferma il Pier stesso) la burocrazia ed i comitati contro sono oggi il maggior ostacolo alla realizzazione degli impianti da energia rinnovabile. Creare una via preferenziale sostanzialmente priva di passaggi amministrativi a maglie più larghe avrebbe certamente consentito di mobilitare un più consistente flusso di investimenti diffusi sul territorio. Rimane la speranza che nell effettuare i previsti monitoraggi semestrali il Consiglio regionale possa riconsiderare questi elementi, valutare attentamente le opportunità ed il trascorrere del tempo senza l avvio di nuovi investimenti ed intervenire per sciogliere i nodi amministrativi e burocratici. Non a caso il Governo è deciso a intervenire sulla materia ed ha già preannunciato il varo di un provvedimento che tende a liberalizzare la costruzione e l esercizio di impianti con potenze superiori a quelle oggi previste. Allo stesso modo, sarà importante che le Province, come amministrazioni competenti sulle tipologie di progetti loro delegati, si sentano effettivamente impegnate nell attuare il programma definito: il territorio regionale è la somma algebrica dei territori provinciali; sono quindi le Province e le Autorità locali che dovranno impegnarsi, seppur in misura differente, a fare la loro parte per il raggiungimento dell obiettivo generale. Per quanto riguarda infine il terzo aspetto delle linee direttrici europee relativo alla riduzione del venti per cento delle emissioni di anidride carbonica il Pier non prende in considerazione il complesso delle azioni necessarie ad assicurare il raggiungimento dell obiettivo. Certamente i risultati delle politiche sul risparmio e sull efficienza energetica e la diffusione delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica potranno contribuire a conseguire anche una reale riduzione nella emissione di gas serra in osservanza al Protocollo di Kyoto. Anche per questa ragione è essenziale che siano adottati provvedimenti regionali coerenti ed efficaci per il perseguimento degli obiettivi dichiarati per non far ricadere solo sul settore industriale l onere di un adeguamento ai nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni, perseguibile meglio con la diffusione di comportamenti più virtuosi da parte di tutti i soggetti sociali interessati (vedi mobilità, bioedilizia, uso del riscaldamento e via dicendo). Il PIER (Piano di indirizzo energetico della Regione Toscana) che contiene previsioni fino al 2020, pone le necessità di un attenta valutazione da parte del mondo delle imprese, in particolare sui fattori strategici di tipo economico, tecnico e produttivo. Di seguito una sintesi dei punti principali. FATTORE ECONOMICO Il piano è ambizioso ed in alcune parti va oltre le indicazioni dell Unione Europea. Gli investimenti per la sua realizzazione sono indicativamente quantificati in tre milioni di euro; la cifra è necessaria per la realizzazione delle previsioni fino al 2020 che vedono come obiettivo la riduzione del 20 per cento dei consumi di energia, l aumento del 20 per cento di quella prodotta da fonti rinnovabili e la riduzione del 20 per cento delle emissioni del gas serra in atmosfera. FATTORE TECNICO Secondo la Regione consumare di meno non vuol dire fermare lo sviluppo, ma perseguire una crescita sostenibile, puntando sull efficienza, sulla riduzione degli sprechi e sull aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili. Con questo Piano la Regione intende dimostrare che si può risparmiare energia e inquina-

18 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 18 INCHIESTA re meno, senza penalizzare l espansione. Una sfida che secondo la Regione può essere vinta attraverso due strategie: - compiere un salto tecnologico nella crescita dell efficienza e nella riduzione degli sprechi; - aumentare decisamente, cioè del 46 per cento, le fonti rinnovabili, colmando un ritardo cronico del nostro Paese con la previsione di oltre 10 volte l incremento dell eolico, di 50 volte quello del fotovoltaico, di 24 volte quello delle biomasse, del 28 per cento della geotermia, del 31 per cento dell idroelettrico. Sono parametri difficilmente raggiungibili che pongono grandi interrogativi per la preservazione di adeguati livelli di produttività e competitività del nostro sistema economico regionale. A nostro avviso appare molto importante da un punto di vista tecnico ed economico la piena attuazione dei Piani provinciali dei rifiuti affinché si realizzino le azioni di sostenibilità sia ambientale che energetica previsti nel PRAA e nel PFS con la piena realizzazione dei termovalorizzatori che concretamente potranno dare un grosso contributo in termini di produzione di energia da fonti rinnovabili e non. Infine per quanto riguarda le qualità e le quantità dell approvvigionamento elettrico riteniamo logica la politica prevista dal piano di avvicinare, per quanto possibile, le produzioni alle attività utilizzatrici, con conseguente ottimizzazione del sistema distributivo. FATTORE PRODUTTIVO La produzione ed il soddisfacimento d energia a livello locale rappresenta uno dei must del PIER. Gli indicatori sin qui individuati nel PIER e dalle recenti statistiche dimostrano che l autosufficienza energetica rispetto alla richiesta di energia elettrica sta riducendosi. L adeguatezza degli operatori del settore alle richieste dell utenza deve crescere di pari passo con gli sforzi che ciascuna impresa, nel suo particolare, sarà chiamata a fare nell uso razionale ed efficiente dell energia. Reti ancora incompiute, la modificazione di altre, le ristrutturazioni connesse agli aspetti paesaggistici rappresentano i cardini su cui la Regione intende operare e che appaiono condivisibili in larghissima parte. Allo stato attuale molte sono però le aziende che intenderebbero fare investimenti nel settore energetico, ma che sono in attesa o bloccate in molti casi nella realizzazione di quanto desiderato a fronte dalla complessità delle procedure, dai vincoli locali, e in altri casi non sorrette adeguatamente dalle risposte concrete degli sportelli regionali demandati allo sviluppo di nuove, concrete iniziative industriali. Infine appare corretta l introduzione dei concetti che tendono a divulgare le buone pratiche e l uso di macchine, impianti e dispositivi ad alta efficienza sia nel settore elettrico sia in quello termico. CONCLUSIONI Con un ottica industriale, l attenta analisi del PIER della Regione Toscana evidenzia: Punti di forza - Sono state considerate tutte le fonti energetiche politicamente corrette e sono state previste molte azioni per lo sviluppo della produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili; - forte volontà di integrazione dei diversi interventi e con altri piani. Uno dei punti di forza necessari del Piano è quello del coordinamento delle diverse attività, per cui è auspicabile un rigoroso coordinamento con il PRAA; - viene più volte richiamata l attenzione al risparmio energetico, all efficienza energetica ed alla riduzione degli sprechi; - valorizzazione e sostegno di imprese nuove nel settore delle rinnovabili; - innovazione, ricerca e valorizzazione degli investimenti (che dovranno essere concretamente attuati). Punti di debolezza - Rischio di stallo delle iniziative a più ampia ricaduta energetica, in relazione ai forti vincoli paesaggistici esistenti; - almeno per le biomasse e per l eolico, si riprendono obiettivi del vecchio Piano Energetico del 2000, che però non sono stati raggiunti. Una conferma di più che serve prudenza e integrazione; - alcuni obiettivi sembrano assai ambiziosi, troppo alti (20 per cento su Kyoto) che superano gli obiettivi medi comunitari (13 per cento) e quelli nazionali (17 per cento) - eccessiva burocratizzazione delle autorizzazioni, rallentamento nelle procedure autorizzative, scarsa disponibilità ad accettare sul territorio impianti di produzione energetica: - appare necessaria una maggiore valorizzazione delle esigenze del settore manifatturiero; - limitazione alla realizzazione di impianti di rigassificazione. La liberalizzazione del mercato dell energia ha dato maggiore possibilità di scelta all utente finale. Ma come districarsi nella rete delle offerte? Il ruolo dei Consorzi energia nati in ambito confindustriale è quello di accompagnare le Piccole e Medie Imprese proprio in questo percorso di scelta. Analizzando le situazioni, proponendo soluzioni su misura, acquistando l energia ai prezzi migliori sul mercato, ma anche offrendo assistenza continua. Ed è grazie all azione dei Consorzi che tante imprese hanno potuto, anno dopo anno, ottenere risparmi molto significativi sulla spesa energetica. Che significa migliorare la propria competitività. Ne abbiamo parlato con i Presidenti dei Consorzi energia di Arezzo, Grosseto e Siena. Con l avvento della liberalizzazione del mercato elettrico avvenuta nel 2000 spiega Andrea Fabianelli, presidente del Consorzio Arezzo Energia il nostro Consorzio, ed in genere gli organismi costituiti per l acquisto di energia elettrica e gas, hanno rappresentato, per il settore industriale, un fattore di forte aggregazione dell utenza e si sono posti come autorevoli soggetti contrattuali per la stipula di contratti di fornitura a favore dei consorziati a condizioni particolarmente vantaggiose e competitive rispetto al mercato vincolato e a quello di salvaguardia. Al contenimento dei costi è seguita anche un accresciuta capacità e competenza organizzativa che ha permesso di predisporre e diffondere presso le imprese una serie di servizi specialistici in materia energetica

19 INCHIESTA IES settembre-ottobre 2009 Pagina 19 OBIETTIVO RISPARMIO: IL RUOLO DEI CONSORZI LA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO DELL ENERGIA COME OPPORTUNITÀ PER LE PMI orientate a sviluppare politiche aziendali fondate sul risparmio e sulla efficienza energetica. Tuttavia, pur riconoscendo gli indubbi benefici che le aziende hanno potuto trarre dall utilizzo di questi strumenti, è sempre più avvertita l esigenza di introdurre formule innovative nella loro operatività, forme di aggregazioni e collaborazioni più significative, strategie di mercato più efficaci. Gli effetti della crisi economica, i cambiamenti in atto sulla regolamentazione del mercato, la elevata volatilità dei prezzi ed una maggiore apertura del mercato del gas, impongono, infatti, un continuo adattamento alle mutevoli condizioni delle modalità di approvvigionamento. Strutture ed aggregazioni più consistenti rispetto a quelle attuali che siano in grado di operare direttamente e continuamente sul mercato elettrico e del gas possono permettere la realizzazione di una politica degli acquisti costante e più vantaggiosa soprattutto nei periodi in cui è più consistente l oscillazione dei prezzi. L energia è un tema strettamente legato alla competitività delle aziende prosegue Dante Vannini, presidente del Consorzio Siena Energia, è un tema che ha anche implicazioni ambientali, alle quali l imprenditore deve essere attento e sensibile, ed è un opportunità di business, perché risparmiare nei consumi di energia significa liberare risorse. Il Consorzio Siena Energia fa parte dell Osservatorio Consorzi Energia: un associazione di Consorzi di imprese consumatrici di energia promossi dalle associazioni aderenti al Sistema Confindustria. L osservatorio nasce per supportare i Consorzi nel complesso mercato dell energia e agisce seguendo questi obiettivi: monitorare le condizioni di competitività del mercato dell energia, verificare gli effetti delle regolamentazioni sui piccoli e medi consumatori per tutelare le imprese, creare un punto di riferimento qualificato che rappresenti i bisogni delle imprese socie dei consorzi. I Consorzi soci trovano nell Osservatorio un utile punto di incontro dove scambiare opinioni con altri consorzi, trovare informazioni e aggiornamenti sui mercati e sulle regole dell energia, per concentrare le esperienze e valorizzare le eccellenze dei singoli e condividerle con tutti i soci. La riforma del mercato elettrico introdotta dal DM del novembre 2008 consente di superare il vecchio meccanismo della raccolta e selezione delle offerte nel solo periodo di ottobre e novembre, rappresenta un opportunità e al contempo una sfida per i consorzi la cui attività consiste prevalentemente nel procurement per conto di aziende associate per poi lanciare un bando, selezionare il fornitore e controllare le fatture. Sulla base dell esperienza maturata nel corso degli anni ha evidenziato Vincenzo Campiglia, presidente del Consorzio Grosseto Energia, pur essendo assolutamente soddisfatti dei risultati ad oggi ottenuti, ci siamo resi conto della necessità di evolversi in strutture di aggregazione maggiori, in grado di operare direttamente nel mercato, in modo da potersi adattare alle continue evoluzioni dello stesso. Strutture che consentono di operare nel mercato elettrico in maniera più diretta, in modo da poter usufruire di tutte le possibilità offerte dal mercato stesso, superando in particolare i limiti temporali e strutturali connessi con le modalità operative tipiche dei Consorzi di acquisto. Per questo, assieme ad altri Consorzi, abbiamo costituito un primo nucleo aggregativo, che opera direttamente come grossista. Con tale nuova struttura si acquista senza vincoli temporali direttamente dai produttori, saltando così un passaggio, si ha accesso diretto ai benefici conseguenti all acquisto di energia agevolata (import e CIP6), si opera in borsa, etc. Inoltre avendo l accesso diretto agli archivi informatici del distributore, si possono gestire agevolmente tutte le pratiche inerenti le variazioni dei punti prelievo. I primi mesi dell anno in corso stanno ampiamente confermando la validità di tale soluzione. Il nostro obiettivo fondamentale è quello di rendere disponibili agli associati le migliori condizioni di mercato. Osservando i dati, i risultati ottenuti dai Consorzi sono estremamente positivi, con percentuali di risparmio dall undici al venticinque per cento, che si traducono, nella vita di un impresa, in un aumento della competitività e della possibilità di crescita. O, in un periodo congiunturale come quello che stiamo attraversando, nella possibilità di affrontare le difficoltà con maggiore disponibilità economica. (ap)

20 IES settembre-ottobre 2009 Pagina 20

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE

LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013

I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale. Roma, 17 settembre 2013 I sistemi di accumulo di energia elettrica nel residenziale Roma, 17 settembre 2013 Intervento di Claudio Andrea Gemme, Presidente ANIE Confindustria Signore e Signori, buongiorno. Grazie a tutti voi per

Dettagli

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012

Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro. Roma 2012 Il ruolo del manutentore di impianti: prospettive per il futuro Roma 2012 La situazione del patrimonio edilizio pubblico e privato costituisce uno degli aspetti in cui si misura la distanza che spesso

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

sicmeenergyegas.it Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. (Albert Einstein) L AZIENDA

Dettagli

RIDURRE I COSTI ENERGETICI!

RIDURRE I COSTI ENERGETICI! Otto sono le azioni indipendenti per raggiungere un unico obiettivo: RIDURRE I COSTI ENERGETICI! www.consulenzaenergetica.it 1 Controllo fatture Per gli utenti che sono o meno nel mercato libero il controllo

Dettagli

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica

Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8. Corte dei conti Italia. Sicurezza energetica Videoconferenza tra le Istituzioni superiori di controllo dei Paesi membri del G8 7 giugno 2006 Corte dei conti Italia Sicurezza energetica 1. L Italia e la sicurezza energetica Il tema della sicurezza

Dettagli

Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica.

Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica. 1 Per lo sviluppo del teleriscaldamento: l acqua di falda come fonte energetica. A2A Calore & Servizi, società del gruppo A2A attiva nella gestione del teleriscaldamento nelle città di Milano, Brescia

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Convegno su Riforma Tariffe Elettriche

Convegno su Riforma Tariffe Elettriche Convegno su Riforma Tariffe Elettriche 10 novembre 2015 Auditorium GSE Paolo Rocco Viscontini Una riforma contro l autoconsumo elettrico e la concorrenza Le disposizioni di legge, che regolano l autoconsumo

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Specializzata nella fornitura e montaggio di impianti fotovoltaici, fornisce un ampia gamma di opzioni e garantisce un lavoro di alta professionalità.

Specializzata nella fornitura e montaggio di impianti fotovoltaici, fornisce un ampia gamma di opzioni e garantisce un lavoro di alta professionalità. Energia secondo natura Green Energy Italy nasce da un iniziativa imprenditoriale del Gruppo Gesim e subito entra nel mercato delle energie rinnovabili come leader nella progettazione, realizzazione e gestione

Dettagli

Nata nel CONSIAG PRATO INTESA SIENA COINGAS AREZZO gas metano GPL energia elettrica telecomunicazioni gas naturale servizi energetici

Nata nel CONSIAG PRATO INTESA SIENA COINGAS AREZZO gas metano GPL energia elettrica telecomunicazioni gas naturale servizi energetici Nata nel DALL ACCORDO TRA CONSIAG DI PRATO, INTESA DI SIENA E COINGAS DI AREZZO, che hanno scelto di aggregarsi per creare un soggetto a partecipazione pubblica di grandi dimensioni, è oggi una multiutility

Dettagli

Così, insieme, la nostra energia vale di più

Così, insieme, la nostra energia vale di più 1 Protocollo d intesa del16 febbraio 2010 L impegno del Consorzio JPE sull uso razionale e consapevole dell energia nell edilizia PER IL RILANCIO PRODUTTIVO ED OCCUPAZIONALE DELLE PMI PIEMONTESI ATTRAVERSO

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%)

DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) GUIDA ALL APPLICAZIONE DEL DECRETO 83/2012 ART. 11 CONVERTITO CON LEGGE 7 AGOSTO 2012 N 134 (SETTEMBRE 2012) Indice: 1. INTRODUZIONE...2 2. TESTO DISPOSIZIONE: ARTICOLO

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

INDICE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO

INDICE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO ENERGIA TRASPARENTE UN PARTNER LIBERO E AFFIDABILE 4 UN OBIETTIVO BEN CHIARO AL SERVIZIO DELLE VOSTRE ESIGENZE LEVIGAS PER LA CASA LEVIGAS PER IL CONDOMINIO LEVIGAS PER PROFESSIONISTI, ARTIGIANI, COMMERCIANTI

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

CHI SIAMO ESTRA ENERGIE S.R.L. È LA SOCIETÀ DEL GRUPPO ESTRA ATTIVA SUL MERCATO DELLA VENDITA DI GAS NATURALE ED ENERGIA ELETTRICA.

CHI SIAMO ESTRA ENERGIE S.R.L. È LA SOCIETÀ DEL GRUPPO ESTRA ATTIVA SUL MERCATO DELLA VENDITA DI GAS NATURALE ED ENERGIA ELETTRICA. CHI SIAMO ESTRA ENERGIE S.R.L. È LA SOCIETÀ DEL GRUPPO ESTRA ATTIVA SUL MERCATO DELLA VENDITA DI GAS NATURALE ED ENERGIA ELETTRICA. NATA NEL 2008 DALLA FUSIONE DI TRE IMPORTANTI AZIENDE DEL SETTORE, CONSIAGAS

Dettagli

L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020

L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020 L obiettivo di risparmio energetico per l Italia al 2020 Il vigente Piano d Azione italiano per l Efficienza Energetica ( 2007- PAEE),in recepimento della Direttiva 2006/32/CE, prevede un obiettivo di

Dettagli

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare

Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare Provincia di Rimini CONTO ENERGIA Quali prospettive per la riviera solare Nuove opportunità per l utilizzo razionale dell energia attraverso le ESCO Rimini 22 settembre 2005 ING. RICCARDO TENTI A&B-Ambientebenessere

Dettagli

Quadro dei consumi energetici

Quadro dei consumi energetici Quadro dei consumi energetici La situazione nazionale Il quadro dei consumi energetici nazionali degli ultimi anni delinea una sostanziale stazionarietà per quanto riguarda il settore industriale e una

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA

Dettagli

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: SERVIZI I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: OPPORTUNITÀ ED ESPERIENZA Maurizio Bottaini Federesco (Federazione Nazionale delle Esco) Federesco BEST PRACTICE ENERGY SERVICE COMPANY, quali operatori di

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

IL FONDO OGGI E DOMANI

IL FONDO OGGI E DOMANI IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...

Dettagli

Indice. 1. Lo Scenario. 2. I Partner. 3. Il Progetto. 4. Il Modello di Condivisione. 5. I Vantaggi. 6. Casi di successo

Indice. 1. Lo Scenario. 2. I Partner. 3. Il Progetto. 4. Il Modello di Condivisione. 5. I Vantaggi. 6. Casi di successo Il sole in comune Indice 1. Lo Scenario 2. I Partner 3. Il Progetto 4. Il Modello di Condivisione 5. I Vantaggi 6. Casi di successo 1 1. Lo Scenario Il 20% della popolazione mondiale consuma oltre l 80%

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

L efficienza energetica in edilizia

L efficienza energetica in edilizia L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro - ANCE L Aquila, 13 maggio 2015 www.edifici2020.it Con il patrocinio di Negli ultimi anni si è evoluta la consapevolezza che la sostenibilità, nel

Dettagli

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030

Introduzione. Fonte: European Energy & Transport - Trends to 2030 Introduzione In Italia la produzione di energia elettrica avviene in gran parte grazie all utilizzo di fonti non rinnovabili e, in misura minore, con fonti rinnovabili che per loro natura hanno un minor

Dettagli

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI

NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NUMANI PER CHI AMA DISTINGUERSI NuMani è una realtà e nasce dall unione d esperienza di persone che da 11 anni si occupano a tempo pieno dell applicazione e decorazione unghie con l ambiziosa idea delle

Dettagli

FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO

FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO FOTOVOLTAICO: DOVE SIAMO E DOVE ANDREMO Giovanni Simoni Chairman Assosolare Fiorano - 24 Ottobre 2012 Fotovoltaico in Italia: dove siamo Impianti fotovoltaici installati: 450.000 Potenza Totale: 16.000

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica

Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica Seconda Conferenza nazionale sull'efficienza energetica Integrare l'efficienza energetica con le rinnovabili Perché e come rilanciare le politiche di efficienza energetica Bruno Bellò Presidente Coaer

Dettagli

L ENERGIA PER IL MONDO CHE CAMBIA

L ENERGIA PER IL MONDO CHE CAMBIA L ENERGIA PER IL MONDO CHE CAMBIA PRESENTAZIONE BiSTUDIO Via Arona 11 47838 Riccione (RN) Tel. 0541643881 Fax 0541663476 e-mail: info@bistudio.it internet: www.bistudio.it Partita Iva Codice Fiscale Iscrizione

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

L efficienza energetica in edilizia

L efficienza energetica in edilizia EDIFICI A ENERGIA QUAZI ZERO VERSO IL 2020 Il roadshow per l efficienza energetica L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro ANCE Roma, 9 maggio 2014 www.edifici2020.it Sostenibilità è (anche)

Dettagli

Evoluzione Energetica. La selezione naturale del risparmio energetico

Evoluzione Energetica. La selezione naturale del risparmio energetico Evoluzione Energetica La selezione naturale del risparmio energetico PER VIVERE A UN LIVELLO SUPERIORE ESPERTI DI DENTRO E DI FUORI Dalla E alla A: con Energetica Consulting il passaggio alle classi superiori

Dettagli

ITWIND (Divisione di itautomation S.r.l.)

ITWIND (Divisione di itautomation S.r.l.) ITWIND (Divisione di itautomation S.r.l.) Energy, Life, You Soluzioni per l utilizzo evoluto dell energia ITWIND si focalizza sull'efficienza nella generazione di energia puntando sull'eccellenza nelle

Dettagli

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo

Dettagli

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it

IL CASO DELL AZIENDA. www.softwarebusiness.it LA SOLUZIONE SAP NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE IL CASO DELL AZIENDA Perché SAP Contare su un sistema che ci consente di valutare le performance di ogni elemento del nostro listino è una leva strategica

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico BIOEDILIZIA PER CONSUMARE MENO ENERGIA Dopo le misure per l efficienza energetica contenute in finanziaria arriva un decreto legislativo che spinge l industria italiana

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare PATTO PER L AMBIENTE per la lotta ai cambiamenti climatici e all inquinamento, per un Italia che,

Dettagli

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere

Dettagli

LA NOVITÀ NELL ENERGIA, DA 70 ANNI.

LA NOVITÀ NELL ENERGIA, DA 70 ANNI. LA NOVITÀ NELL ENERGIA, DA 70 ANNI. IL GRUPPO ERG UNA REALTÀ MULTIENERGY DA OLTRE 70 ANNI IL GRUPPO ERG È UN PUNTO DI RIFERIMENTO NEL MERCATO ENERGETICO ITALIANO Il Gruppo, dal 2002, si è articolato in

Dettagli

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e

LTA Starts you up! è un servizio svolto in collaborazione con LTA e LTA STARTS YOU UP! FATTIBILITA DI BUSINESS E RICERCA PARTNER FINANZIARI E INDUSTRIALI In un momento in cui entrare nel mondo imprenditoriale con idee nuove e accattivanti diventa sempre più difficile e

Dettagli

EFFICIENZA ENERGETICA. Soluzioni per l illuminazione pubblica

EFFICIENZA ENERGETICA. Soluzioni per l illuminazione pubblica ILLUMINAZIONE EFFICIENTE UNA PROPOSTA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Anche in Italia, crescono la sensibilità ambientale e la consapevolezza dell importanza di un uso razionale delle risorse energetiche.

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato

Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato Relazione tecnica Presupposti per la determinazione per l anno 2003 del prezzo all ingrosso dell energia elettrica destinata ai clienti del mercato vincolato 1. Premessa e contesto normativo Il provvedimento

Dettagli

PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE. Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia

PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE. Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia PROGETTI PER L EFFICIENTAMENTO DELL ILLUMINAZIONE STRADALE PROVINCIALE 29 giugno 2012 29 giugno 2012 Mestre, Auditorium del Centro Servizi 1 della Provincia di Venezia INDICE DELLA PRESENTAZIONE La Provincia

Dettagli

SEU e FV: opportunità per gli operatori e i consumatori. Averaldo Farri Vice Presidente ANIE Gifi Napoli, 27 marzo 2014

SEU e FV: opportunità per gli operatori e i consumatori. Averaldo Farri Vice Presidente ANIE Gifi Napoli, 27 marzo 2014 SEU e FV: opportunità per gli operatori e i consumatori Averaldo Farri Vice Presidente ANIE Gifi Napoli, 27 marzo 2014 Indice Deliberazione AEEG 12 Dicembre 2013578/2013/R/EEL Alcune definizioni Vantaggi

Dettagli

L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia

L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia L'impegno delle Imprese per la diffusione del GNL in Italia Francesco Franchi Presidente Assogasliquidi L Europa che cambia La Strategia Energetica Europea L Europa manifesta alcune preoccupazioni: La

Dettagli

LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA

LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA LA NATURA, LA NOSTRA ENERGIA OPERA ENERGIA Opera Energia è una società che fa parte di Opera Group e che agisce nell ambito delle energie rinnovabili, con precise specializzazioni inerenti lo sviluppo

Dettagli

Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio.

Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio. Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio. Pronti per il futuro. Per realizzare i desideri. È bello avere un obiettivo. Ancor

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 2 OTTOBRE 2014 478/2014/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E AL MINISTRO DELL AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE CRITERI PER LA RIMODULAZIONE

Dettagli

Qualità UNI EN ISO 9001. Ambiente UNI EN ISO 14001. Registrazione EMAS. Emission trading. Sicurezza BS OHSAS 18001:2007

Qualità UNI EN ISO 9001. Ambiente UNI EN ISO 14001. Registrazione EMAS. Emission trading. Sicurezza BS OHSAS 18001:2007 ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei sistemi di gestione Certificazione sistemi di gestione ICMQ, organismo di certificazione e ispezione per il settore delle costruzioni,

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

L A FOR MAZIONE A PAR MA, DA L 1987

L A FOR MAZIONE A PAR MA, DA L 1987 CO M PA N Y P R O F I L E L A FOR MAZIONE A PAR MA, DA L 1987 2 3 CISITA PARMA. La formazione a Parma, dal 1987 Cisita I NUMERI DI CISITA PARMA AZIENDE CLIENTI - 1.061 ORE DI FORMAZIONE EROGATE - 38.132

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

Mediamente per realizzare 1 kw di impianto fotovoltaico occorrono almeno 7 m2.

Mediamente per realizzare 1 kw di impianto fotovoltaico occorrono almeno 7 m2. Cos'è un impianto fotovoltaico? Un impianto fotovoltaico è un impianto che consente la produzione di energia elettrica attraverso l energia solare, sfruttando le proprietà di materiali sensibili alla luce

Dettagli

Progetto Atipico. Partners

Progetto Atipico. Partners Progetto Atipico Partners Imprese Arancia-ICT Arancia-ICT è una giovane società che nasce nel 2007 grazie ad un gruppo di professionisti che ha voluto capitalizzare le competenze multidisciplinari acquisite

Dettagli

Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento*

Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento* Quel che ogni azienda deve sapere sul finanziamento* *ma senza le note scritte in piccolo Allineare gli investimenti tecnologici con le esigenze in evoluzione dell attività Il finanziamento è una strategia

Dettagli

Presentazione della società e dei servizi alla clientela.

Presentazione della società e dei servizi alla clientela. Presentazione della società e dei servizi alla clientela. ENERGRID OFFRE AI PROPRI CLIENTI SOLUZIONI ALTAMENTE PERSONALIZZATE, STUDIATE PER CONIUGARE AL MEGLIO FLESSIBILITÀ, RISPARMIO, SEMPLICITÀ E TRASPARENZA.

Dettagli

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL ENERGIA ENERGIA Prof.Luigi Bruzzi Università di Bologna

Dettagli

I LABORATORI DELLA SOSTENIBILITA TECNOLOGICA

I LABORATORI DELLA SOSTENIBILITA TECNOLOGICA I LABORATORI DELLA SOSTENIBILITA TECNOLOGICA La sostenibilità ambientale è un impegno che necessita dell impegno di tutti. L edilizia, pubblica e privata, necessita di operatori specializzati che affianchino

Dettagli

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università

Dettagli

Energia Elettrica Gas Naturale

Energia Elettrica Gas Naturale Energia Elettrica Gas Naturale Liberarsi dai limiti, richiede Energia. Chi siamo Giovane realtà attiva nella vendita di energia elettrica e gas naturale BeeTwin S.p.A. è una giovane realtà presente nel

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche

ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Consiglio Regionale Marche Partita Iva: vantaggi e svantaggi L apertura della partita iva consente di diventare liberi professionisti, con conseguenti vantaggi e svantaggi. Lavorare come liberi professionisti, consente di poter

Dettagli

Servizi alle aziende. Chiavenergia. Professionisti per l'ambiente

Servizi alle aziende. Chiavenergia. Professionisti per l'ambiente Servizi alle aziende Chiavenergia Professionisti per l'ambiente Su di noi... I nuovi mercati energetici offrono interessanti opportunità alle aziende nell'ottica di riduzione dei costi e di investimento

Dettagli

La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura

La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura La generazione di energia elettrica in Italia a 10 anni dal Decreto Bersani Risultati raggiunti e agenda futura Clara Poletti IEFE Università Bocconi Assemblea annuale Assoelettrica 4 maggio 2011 Obiettivo

Dettagli

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA 01.04 La Politica per la Qualità e per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro definita dalla Direzione contiene

Dettagli

il consorzio siamo noi.

il consorzio siamo noi. il consorzio siamo noi. Scelte consapevoli, vantaggi economici, etica del risparmio. Perchè il Consorzio Nel 2008 prendeva il via il progetto Rileggi la tua bolletta un gruppo d acquisto che veniva costituito

Dettagli

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Santarcangelo di Romagna 19 Febbraio 2015 Le politiche energetiche in Europa

Dettagli

Costruiamo un futuro sostenibile

Costruiamo un futuro sostenibile Costruiamo un futuro sostenibile Responsabilità Sociale d Impresa Sommario 2014 Siamo orgogliosi del nostro ruolo nel sistema finanziario globale e siamo fermi nel proposito di svolgere le nostre attività

Dettagli

LE COOPERATIVE DI COMUNITÀ PER LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI LA CASA MEDITERRANEA

LE COOPERATIVE DI COMUNITÀ PER LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI LA CASA MEDITERRANEA LE COOPERATIVE DI COMUNITÀ PER LE FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI LA CASA MEDITERRANEA Seminario Bioedilizia ed energie alternative: nuove forme dell abitare e del costruire Cagliari 16/12/2011 Introduzione

Dettagli

PAVANELLOMAGAZINE. l intervista. Proroga detrazioni fiscali Il tintometro. La produzione. Verso una classificazione energetica delle finestre

PAVANELLOMAGAZINE. l intervista. Proroga detrazioni fiscali Il tintometro. La produzione. Verso una classificazione energetica delle finestre anno 2 - numero 2 - ottobre 2011 MADE IN ITALY PAVANELLOMAGAZINE l intervista Verso una classificazione energetica delle finestre Marchio CasaClima - Klimahaus La produzione Proroga detrazioni fiscali

Dettagli

Lo scenario energetico in Italia

Lo scenario energetico in Italia Lo scenario energetico in Italia Il Bilancio Energetico Nazionale Il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica annualmente il Bilancio Energetico Nazionale (BEN) del nostro Paese. Questo ci dà l opportunità

Dettagli

Sezione Elettronica ed Elettrotecnica

Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Sezione Elettronica ed Elettrotecnica Assemblea 17 giugno, ore 11.30 Date: 2011-06-17 1 (11) Ericsson Internal Premessa La Sezione Elettronica ed Elettrotecnica intende rappresentare un importante elemento

Dettagli

Approcci e strategie per il risparmio energetico. Amministratore Delegato di Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A.

Approcci e strategie per il risparmio energetico. Amministratore Delegato di Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A. Approcci e strategie per il risparmio energetico Amministratore Delegato di Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A. LA SOCIETÀ HA UN RUOLO RILEVANTE PER LO SVILUPPO NEL TERRITORIO DI INFRASTRUTTURE STRATEGICHE

Dettagli