I servizi per i cittadini

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1 CENTRI PER L IMPIEGO Provincia di Livorno: Livorno Via G. Galilei 40 Tel Fax ci.livorno@provincia.livorno.it Rosignano Via Amendola 9 - Tel Fax ci.rosignano@provincia.livorno.it Cecina progetto grafico e realizzazione Conform srl Via Roma 1 Tel , Fax ci.rosignano@provincia.livorno.it Piombino Largo Caduti sul Lavoro 17 - Tel Fax ci.piombino@provincia.livorno.it Portoferraio Via V. Hugo 1 Tel Fax ci.portoferraio@provincia.livorno.it I servizi per i cittadini PROVINCIA DI LIVORNO

2 I servizi per i cittadini

3 Sommario Premessa Premessa 03 La formazione professionale 05 Opportunità formative 06 Servizi per l obbligo formativo 08 I percorsi formativi individuali 10 Il presente opuscolo CITTADINI vuole essere una breve guida sulle opportunità formative e professionali e sugli strumenti messi a disposizione dalla Provincia di Livorno per la costruzione e gestione del percorso di crescita dei cittadini del territorio. Tutte le informazioni e i relativi aggiornamenti sono inoltre disponibili presso i Centri per l impiego della Provincia, le pagine web del Servizio lavoro e formazione professionale ( e la newsletter elettronica dei Cpi. Il mercato del lavoro 13 La ricerca attiva del lavoro 14 L esperienza di lavoro: tirocinio formativo e di orientamento 16 Il percorso di autoimpiego 18 Incentivi all occupazione: il pacchetto anticrisi 20 Servizio Legge 68/1999 Norme per il diritto al lavoro dei disabili 21 Lo stato di disoccupazione 23 03

4 La formazione professionale Con formazione professionale si intende un insieme di azioni finalizzate a sviluppare le risorse di una persona (conoscenze, atteggiamenti, motivazioni, etc.) e le sue abilità, in particolare quelle necessarie ad affrontare le richieste provenienti dal contesto lavorativo. La formazione professionale si realizza attraverso corsi articolati in più livelli, a seconda che siano rivolti a chi è in possesso della sola licenza media o di titoli superiori. Le attività vengono svolte da strutture pubbliche o da strutture convenzionate, che vedono in molti casi la partecipazione delle organizzazioni sindacali, datoriali e delle imprese. Il Fondo sociale europeo ha un ruolo chiave nel finanziamento della formazione professionale, sostenendo anche interventi volti al rafforzamento dei sistemi, in linea con le direttive comunitarie. 05

5 Opportunità formative L obiettivo strategico di tutti i Paesi europei è quello di innalzare i livelli di conoscenza della popolazione attiva così da sostenere una crescita economica con maggiori e migliori posti di lavoro e maggiore coesione sociale. Questo è perseguito promuovendo politiche di sviluppo che integrano i sistemi di istruzione, formazione e lavoro al fine di migliorare la spendibilità delle proprie competenze, intendendo il processo formativo come un percorso di sviluppo durante tutto l arco della vita (formazione permanente). Parola chiave > FORMAZIONE PERMANENTE È l insieme delle attività di apprendimento, con carattere di continuità, tese a migliorare conoscenze, qualifiche e competenze di ogni cittadino. La politica di promozione dell apprendimento per tutto l arco della vita (lifelong learning) si basa sulla consapevolezza che, tra i compiti delle istituzioni, vi è anche quello di facilitare l esercizio del diritto di tutti i cittadini di ogni età, ceto sociale o condizione professionale, di formarsi, apprendere e crescere, sotto il profilo sia umano sia professionale, per l intero arco della vita. La formazione permanente non è intesa solo come apprendimento a fini occupazionali, ma anche personali, civici e sociali. Parola chiave > FORMAZIONE CONTINUA È il sistema di formazione per le persone occupate, finalizzato all adeguamento e allo sviluppo delle conoscenze e competenze professionali, in stretta connessione con l innovazione tecnologica e organizzativa del processo produttivo e in relazione ai mutamenti del mondo del lavoro. Le attività di formazione continua possono essere predisposte dalle aziende oppure essere svolte autonomamente dai lavoratori. La formazione continua rappresenta un aspetto fondamentale dell apprendimento permanente ed è volta a mantenere le condizioni di occupabilità lungo il corso della vita e a migliorare la capacità di adattamento dei lavoratori

6 Servizi per l obbligo formativo Sportello scuola è un servizio di consulenza orientativa, di tutoraggio e di accompagnamento dedicato ai giovani che devono adempiere al diritto/dovere all istruzione. Lo Sportello scuola è presente presso i Cpi della Provincia di Livorno e si avvale di una rete consolidata tra le strutture territoriali, le scuole e le agenzie formative. Lo Sportello, nell ottica di recuperare e potenziare le abilità e le competenze di ogni giovane, effettua il monitoraggio costante dei tassi di abbandono e di passaggio di uno studente tra diversi istituti scolastici. Sulla base dei dati raccolti elabora strategie di prevenzione e recupero degli abbandoni. Gli operatori dello Sportello svolgono in particolare un attività diretta sul giovane fuoriuscito dal sistema scolastico e dell istruzione che viene convocato, con la propria famiglia, per un incontro durante il quale sono affrontati i motivi del disagio e ipotizzate soluzioni per il suo nuovo percorso formativo. Il ragazzo, in base al progetto personale scelto, affronta colloqui di informazione e orientamento mirati ad agevolare il suo reintegro nei canali formativi di apprendistato e/o di formazione professionalizzante. L accesso al percorso professionalizzante per l ottenimento di una qualifica professionale è subordinato all adempimento dell obbligo di istruzione e al possesso delle certificazione delle competenze di base. Nel caso in cui alla fine del biennio di scuola superiore, il giovane non abbia conseguito le competenze necessarie deve acquisirle a seguito di un percorso di istruzione di messa a livello. Servizio Sportello Scuola Centro per l impiego di Livorno Centro per l impiego di Rosignano Centro per l impiego di Piombino Centro per l impiego di Portoferraio ORARI Dal lunedì al venerdì Giovedì Giovedì Giovedì Lunedì e mercoledì Lunedì e mercoledì Martedì Martedì

7 I percorsi formativi individuali La sperimentazione dei percorsi formativi individuali ha avuto inizio con la programmazione del Fondo sociale europeo. Alla luce degli esiti positivi ottenuti, la Regione Toscana ha deciso di investire fortemente sugli strumenti a domanda individuale anche nell attuale programmazione , invitando le Province a erogare le attività formative attraverso voucher o altre forme dirette ai singoli soggetti. Voucher Il voucher, o buono formativo individuale, si configura come uno degli strumenti che consentono al singolo cittadino, su presentazione di un progetto, di usufruire di un finanziamento pubblico da spendere in interventi formativi rispondenti alle proprie esigenze e prospettive professionali. La caratteristica principale del voucher è di riconoscere il diritto soggettivo dell individuo a formarsi secondo i propri bisogni. Carta ILA Parola chiave > FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE) È uno dei fondi strutturali dell Unione europea, istituito nel 1957 dall articolo 123 del Trattato di Roma (ora regolato dal Titolo XI del Trattato di Lisbona), per migliorare le possibilità di occupazione e di mobilità geografica e professionale dei lavoratori all interno dell Unione e contribuire al miglioramento del tenore di vita. In particolare, il Fse si prefigge di: far raggiungere la piena occupazione migliorare la qualità e la produttività del lavoro promuovere l inserimento sociale e l accesso al lavoro delle persone svantaggiate; ridurre le disparità nazionali, regionali e locali in materia di occupazione ILA, Individual Learning Account, è una carta di credito formativo individuale per il finanziamento di percorsi formativi. Il contributo economico viene assegnato a cittadini disoccupati che sono individuati dagli operatori dei Centri per l impiego a seguito di una attività di orientamento finalizzata alla definizione di un progetto formativo. Il contributo può essere utilizzato esclusivamente per seguire un percorso formativo inserito nell Albo provinciale dell offerta formativa personalizzata, istituito dalla Provincia di Livorno per rispondere alla duplice funzione di stimolare un offerta formativa differenziata e di qualità, capace di rispondere ai fabbisogni formativi individuali, e offrire una risposta adeguata alle priorità lavorative territoriali. L Albo è lo strumento fondamentale per garantire ai cittadini la possibilità di scegliere all interno di una offerta formativa vasta e differenziata, che sia contraddistinta da adeguati standard qualitativi. Gli utenti iscritti allo stato di disoccupazione (ai sensi del D. lgs. 181/2000) sono convocati presso il Centro per l impiego di domicilio per un colloquio orientativo che li indirizzi verso la scelta della tipologia di percorso formativo da intraprendere. Una volta individuato il percorso formativo, vengono attivate le procedure di assegnazione della carta prepagata

8 Il mercato del lavoro L attuale mercato del lavoro, nato dalle riforme della fine degli anni 90, mette al centro del sistema il ruolo dei Centri per l impiego, come luogo di opportunità e informazioni, e il ruolo del singolo cittadino, come soggetto attivo nella ricerca del lavoro e nella scelta degli strumenti più adatti al proprio percorso di crescita professionale. Per affrontare con successo il mercato del lavoro è quindi necessario conoscere gli strumenti, le opportunità e i servizi offerti

9 La ricerca attiva del lavoro Parola chiave > CURRICULUM VITAE La ricerca di un lavoro richiede impegno e conoscenza del mercato, organizzazione e intraprendenza. Parola chiave > EUROPASS Il primo passo è la definizione di un obiettivo professionale, rispondente alle proprie inclinazioni, aspirazioni e capacità. È quindi necessario conoscere il mercato di riferimento, le sue caratteristiche, i settori con maggiori possibilità di inserimento, le principali aziende e imprese del territorio etc. Il contatto con le aziende avviene attraverso il curriculum vitae: un documento che presenta le esperienze professionali e formative, le competenze e le capacità dell individuo. Gli esperti dei Cpi della Provincia di Livorno offrono un servizio di supporto nella compilazione del CV, forniscono informazioni su strutture di riferimento del territorio e opportunità di lavoro o formazione presenti nella banca dati provinciale, seguono l utente nel percorso di autovalutazione

10 L esperienza di lavoro: tirocinio formativo e di orientamento Il tirocinio formativo e di orientamento è una modalità d apprendimento fondata sull esperienza di lavoro svolta presso un azienda o un Ente pubblico Prendere parte a un tirocinio significa porsi all interno di un percorso conoscitivo di tipo teorico e pratico. Il tirocinio è il mezzo attraverso cui il soggetto (tirocinante) e l ambiente (azienda) si pongono in relazione reciproca. Consente alle persone di testare, ampliare, sviluppare conoscenze e capacità personali e professionali, conoscere la realtà lavorativa e le dinamiche organizzative e rendere più consapevole il percorso di scelta della propria carriera professionale in relazione agli interessi, motivazioni, abilità e saperi posseduti. Le aziende, invece, mediante il tirocinio formativo, hanno il vantaggio di valutare, conoscere e scegliere le persone più idonee al proprio fabbisogno con le quali eventualmente instaurare un rapporto di lavoro. Il tirocinante è assicurato dall Ente promotore contro gli infortuni sul lavoro e per la responsabilità civile verso terzi. Al termine del tirocinio l azienda ospitante rilascia una dichiarazione dell esperienza maturata dal tirocinante. Il tirocinio formativo, pur essendo un esperienza lavorativa, non è soggetto a retribuzione, tuttavia è a discrezione dell azienda riconoscere un rimborso spese al tirocinante. Il tirocinio è realizzato sulla base di un apposita convenzione stipulata tra un Ente promotore e l azienda ospitante, alla quale deve essere allegato uno specifico progetto formativo. L esperienza del tirocinio è supervisionata da due figure: tutor individuato dal Ente promotore svolge attività di orientamento e di controllo affinché il tirocinante segua ciò che è indicato nel progetto formativo tutor designato dall azienda ospitante facilita lo svolgimento del tirocinio, contribuendo a illustrare al tirocinante le modalità delle fasi lavorative e a supervisionarne sia l attività lavorativa che quella formativa Parola chiave > TUTOR E una figura importante nel processo di formazione del soggetto poiché assume il ruolo di guida e facilitatore nel percorso di inserimento lavorativo e formativo ma anche di garanzia e controllo per l utente, l azienda e l Ente promotore

11 Il percorso di autoimpiego Una delle possibilità a disposizione del cittadino per intraprendere un percorso lavorativo è quella dell autoimpiego. Per questo sono previsti dei finanziamenti per la creazione d impresa tramite strumenti legislativi a carattere nazionale, cui si affiancano forme di sostegno erogate dagli Enti locali (Regioni, Province, Comuni). Le agevolazioni finanziarie possono prevedere contributi a fondo perduto e/o erogazioni creditizie a tasso agevolato, in funzione della tipologia di progetto imprenditoriale e dello strumento finanziario utilizzabile. Per guidare il cittadino nella definizione del proprio piano imprenditoriale, la Provincia di Livorno ha istituito, presso i propri Centri per l impiego, lo Sportello impresa. Lo Sportello si rivolge agli utenti desiderosi di intraprendere un esperienza lavorativa di tipo autonomo e promuove le politiche attive finalizzate al sostegno all autoimprenditorialità. Consulenti esperti offrono assistenza per l avvio d impresa attraverso l analisi dell idea imprenditoriale e la diagnosi approfondita dei bisogni, delle competenze e delle motivazioni dell utente. In particolare, il servizio di sostegno all autoimprenditorialità ha l obiettivo di fornire un servizio integrato, mirato a incentivare la creazione di impresa, attraverso i seguenti supporti: assistenza e orientamento nella definizione di potenziali aree di business consulenza su analisi di mercato e di fattibilità dell idea imprenditoriale predisposizione e redazione del business plan informazioni sui finanziamenti disponibili e assistenza nella presentazione delle domande di finanziamento informazioni sulle normative che regolano i vari settori delle attività economiche consulenza allo start-up e affiancamento all impresa Parola chiave > BUSINESS PLAN È il documento attraverso il quale l imprenditore o il manager illustrano l organizzazione di un attività imprenditoriale e le modalità per implementare le attività necessarie alla buona riuscita dell idea. È lo strumento che permette di verificare la fattibilità tecnica ed economico/finanziaria di un progetto ed è spesso usato/richiesto per accedere a finanziamenti d impresa o a prestiti da parte delle banche. Un business plan si compone di almeno tre parti: una prima parte introduttiva in cui si presenta l idea imprenditoriale e l imprenditore stesso con le sue principali qualità; una seconda parte tecnico/operativa in cui si fornisce un quadro chiaro di cosa si vuole fare, come e dove si vuole farlo; una terza parte in cui vengono inseriti i fabbisogni e le previsioni economico/finanziarie

12 Incentivi all occupazione: il pacchetto anticrisi Servizio Legge 68/1999 Norme per il diritto al lavoro dei disabili Il rilancio della capacità competitiva delle imprese del territorio e il conseguimento di un occupazione più ampia e di migliore qualità sono i temi centrali degli interventi anticrisi elaborati dalla Provincia di Livorno attraverso il Piano operativo , cofinanziato dal Fondo sociale europeo. Tra questi interventi, la Provincia di Livorno ha attivato uno strumento di sostegno alle imprese e di incentivo alle assunzioni: il pacchetto anticrisi. Pur essendo destinato direttamente alle imprese dal punto di vista finanziario, può costituire un opportunità anche per il singolo cittadino, il quale può farsi promotore dell iniziativa presso potenziali datori di lavoro. La gestione a livello territoriale del pacchetto anticrisi è affidata ai Centri per l impiego, presso i quali i cittadini possono trovare tutte le informazioni per accedere allo strumento. Il pacchetto sostiene le piccole e medie imprese con unità operative localizzate sul territorio provinciale, che intendono procedere all assunzione di personale a tempo pieno e indeterminato, attraverso la concessione di un contributo all assunzione (6.000 euro) al quale si aggiungono: un voucher formativo (fino a euro) finalizzato alla professionalizzazione del neo assunto, dell imprenditore, dirigente o quadro aziendale; un contributo per consulenze aziendali e/o partecipazione a fiere (fino a euro) dedicato allo sviluppo di politiche e servizi per l anticipazione e gestione dei cambiamenti, oltre che alla promozione della competitività e imprenditorialità. In pratica il pacchetto mette a disposizione delle imprese fino a euro per ogni nuovo assunto. La Legge 68/1999 promuove l inserimento e l integrazione delle persone disabili nel mondo del lavoro, con il collocamento mirato inteso come l insieme degli strumenti tecnici e di supporto che permettono la valutazione delle capacità lavorative della persona disabile e il suo inserimento nel posto di lavoro conforme alle proprie caratteristiche. Presso i Centri per l impiego il personale esperto del collocamento mirato svolge attività di coordinamento tra politiche attive del lavoro, politiche formative e inserimento lavorativo, e offre agli utenti assistenza per gli adempimenti amministrativi (iscrizioni, rilascio certificati, etc.), attività di orientamento per facilitare l incontro tra la domanda e l offerta di lavoro e informativa sulla Legge 68/1999. Il disabile disoccupato può rivolgersi al Centro per l impiego di residenza/domicilio per iscriversi nell apposito elenco. Il comitato tecnico predisporrà la scheda in cui vengono annotate le capacità lavorative, le abilità, le competenze, nonché il grado e la natura della disabilità. I beneficiari della Legge 68/1999 sono: le persone in età lavorativa che non abbiano raggiunto l età pensionabile e affette da menomazioni fisiche psichiche i portatori di handicap intellettivo con un grado di invalidità superiore al 45% gli invalidi del lavoro con grado di invalidità superiore al 33% gli invalidi di guerra, invalidi civili e per servizio le persone non vedenti o sordomute

13 La Legge 68/1999 stabilisce che tutti i datori di lavoro pubblici e privati, con oltre 15 dipendenti, sono obbligati ad assumere lavoratori appartenenti alle categorie di cui alla Legge; devono inoltre trasmettere all ufficio del collocamento mirato, entro il 31 gennaio di ogni anno, il prospetto riepilogativo che riguarda la composizione dell organico aziendale riferito alla data del 31 dicembre dell anno precedente. L invio del prospetto vale già come richiesta di avviamento per le aziende che hanno posti scoperti della quota di riserva categorie disabili (Art. 8) e categorie protette (Art. 18) Lo stato di disoccupazione Cos è e come funziona D.Pr. 442/2000, D. lgs. 181/2000, D. lgs. 297/2002, Reg 7/r 2004 RegioneToscana Chi è il disoccupato/inoccupato È la persona che rilascia al Centro per l impiego un autocertificazione di immediata disponibilità al lavoro dove dichiara di: non svolgere alcuna attività lavorativa (subordinata, autonoma o d impresa) oppure svolge un attività lavorativa precaria nell ambito dei limiti (vedi sotto tabella riassuntiva redditi ) che danno diritto alla iscrizione allo stato di disoccupazione; essere immediatamente disponibile a una occupazione ed essere alla ricerca attiva di un lavoro; accettare le condizioni previste (colloqui ed attività orientative, informative e formative concordate con il Centro per l impiego). Conservazione dello stato di disoccupazione Dopo la prima iscrizione, conserva lo stato di disoccupazione il lavoratore che ha: rapporti di lavoro di tipo subordinato di durata inferiore a 8 mesi e reddito minore di euro rapporti di lavoro autonomo con durata inferiore a 8 mesi e reddito minore di euro

14 Per i giovani fino a 25 anni compiuti (29 anni, se laureati) la durata massima del rapporto di lavoro è 4 mesi, anziché 8. L anzianità didisoccupazione decorre dal momento dell iscrizione allo stato di disoccupazione e può essere sospesa nei casi di superamento del limite di reddito. Decadenza e cancellazione dallo stato di disoccupazione La perdita dello stato di disoccupazione avviene automaticamente e d ufficio, senza notifica agli interessati, nei seguenti casi: stipula di un rapporto di lavoro a tempo pieno e indeterminato stipula di un rapporto di lavoro a tempo determinato di durata superiore a 8 mesi, o 4 mesi se giovani, con un reddito complessivo annuale superiore ai limiti previsti per la conservazione dello stato di disoccupazione La decadenza dallo stato di disoccupazione può essere disposta dal Centro per l impiego, con atto motivato notificato agli interessati, per i seguenti motivi: rifiuto senza giustificato motivo di un offerta di lavoro congrua, da parte del Centro per l impiego, a tempo indeterminato o determinato, o di lavoro temporaneo, con durata del contratto a termine, o della missione, superiore almeno a 8 mesi o 4 mesi se si tratta di giovani; mancata presentazione, senza giustificato motivo, ai colloqui previsti; mancata sottoscrizione del patto di servizio integrato e mancata esecuzione delle azioni concordate nel piano di azione individuale sottoscritto con il patto di servizio integrato; assenza ingiustificata alla prova selettiva o mancata presa di servizio presso un Amministrazione pubblica per quanto attinente gli avviamenti Art. 31 (qualifiche la cui assunzione non prevede concorsi). Sono considerate equivalenti al rifiuto ingiustificato (di cui al primo punto elenco) le dimissioni senza giusta causa rassegnate per più di due volte nel corso dell anno solare. Importante: in caso di chiusura anticipata del rapporto di lavoro, il lavoratore deve, pena la non conservazione dello stato di disoccupazione, presentarsi al Centro per l impiego, entro il termine di 30 giorni, per dichiarare e documentare il non superamento del reddito minimo. Importante: il lavoratore che ha accettato una proposta di lavoro ma non superi il periodo di prova, non perde lo stato di disoccupazione e conserva l anzianità precedentemente maturata

15 Effetti della perdita dello stato di disoccupazione Il lavoratore che è stato cancellato dallo stato di disoccupazione, per effetto di un provvedimento della Provincia, non può essere reiscritto allo stato di disoccupazione per 12 mesi dalla data di cancellazione. Pertanto per 12 mesi il lavoratore non può: ricevere, dal Centro per l impiego, certificazioni finalizzate alla richiesta di qualsiasi indennità di disoccupazione ordinaria e decade dalla possibilità di potere usufruire di questo sussidio; ricevere,dal Centro per l impiego, certificazioni finalizzate alla richiesta di qualsiasi agevolazione collegata allo stato di disoccupazione (esenzione ticket sanitari, canoni di locazione etc.) e decade dalla possibilità di poter usufruire di questa agevolazione insieme alle persone eventualmente a carico; partecipare alle offerte di lavoro delle Amministrazioni pubbliche. Requisiti per la conservazione o cancellazione dello stato di disoccupazione Tabella riassuntiva Lavoratori dipendenti o fiscalmente assimilati (es: collaborazioni coordinate e continuative, lavoro a progetto, collaborazioni occasionali) DURATA meno di 4/8 mesi (*) più di 4/8 mesi (*) Lavoratori autonomi DURATA Reddito inferiore a euro Conservato Conservato Reddito inferiore a euro STATO DI DISOCCUPAZIONE STATO DI DISOCCUPAZIONE Reddito maggiore di euro Sospeso Cancellato Reddito maggiore di euro meno di 4/8 mesi (*) più di 4/8 mesi (*) Conservato Conservato Cancellato Cancellato (*) Il limite di 4 mesi vale per i giovani (tra i 18 ed i 25 anni compiuti, oppure fino a 29 anni compiuti, se laureati); il limite è di 8 mesi in caso di adulti (maggiori di 25 anni, oppure maggiori di 29 anni, se laureati)

16 Il presente opuscolo è parte del progetto di comunicazione Fse per la Provincia di Livorno ed è realizzato a cura della Unità servizio lavoro e formazione professionale. Assessore lavoro e formazione professionale Ringo Anselmi Unità servizio lavoro e formazione professionale Diego Teloni Coordinamento Vincenzina Abbate (Unità servizio lavoro e formazione professionale, Provincia di Livorno) Francesca Scorsino (Conform srl) Progetto editoriale Francesca Scorsino (Conform srl) Redazione Ketty Bonaldi, Vincenzina Abbate (Unità servizio lavoro e formazione professionale, Provincia di Livorno) Manuela Cenciarelli, Francesca Scorsino (Conform srl) Progetto grafico e realizzazione Valeria Faella (Conform srl) Stampa Benvenuti & Cavaciocchi Viale Carducci 15/19, Livorno Per informazioni: Provincia di Livorno, Unità servizio lavoro e formazione professionale Via G. Galilei Livorno comunicazionefse@provincia.livorno.it Maggio 2009 distribuzione gratuita

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