LA PROGRAMMAZIONE DEL FONDO REGIONALE DISABILI LEGGE REGIONALE 13/03
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1 LA PROGRAMMAZIONE DEL FONDO REGIONALE DISABILI 2014/2016 LEGGE REGIONALE 13/03 1
2 OBIETTIVI Programma Regionale di Sviluppo Piano d Azione Regionale sulla disabilità bl Obiettivi di sistema: criteri omogenei, strumenti unitari ma più flessibili sinergie significative con il sistema Dote Unica lavoro valorizzare le specificità di ciascun territorio (continuità) Obiettivi specifici : assicurare l accompagnamento pg continuo e la qualità della presa in carico PARTE 1: LE FINALITA DELLA PROGRAMMAZIONE TRIENNALE 2
3 GLI INTERVENTI PREVISTI DOTE LAVORO PERSONE CON DISABILITA DOTEIMPRESA COLLOCAMENTO MIRATO DOTEORIENTAMENTO ORIENTAMENTO SCUOLA/LAVORO SVILUPPO DELLA RETE E DEL SISTEMA PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI 3
4 UNA NUOVA SOLUZIONE PER LA DISTRIBUZIONE DELLE DOTI E LA SELEZIONE DEI DESTINATARI CRITERI MAX 30% Eliminazione avvisi e click day Programmazione continua delle risorse Effettiva libertà di scelta da parte della persona e della propria famiglia PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI 4
5 CLASSI DI PRIORITA' PER L'ACCESSO DELLE DOTI LAVORO PERSONE CON DISABILITA' Giovani inoccupati (max 29 anni) Over 45 Psichici Altre priorità definite a livello territoriale PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI 5
6 LA DOTE LAVORO PERSONE CON DISABILITA Servizi standard a doteunicacon aggiunta di alcuni servizi peculiari: Servizi per l accompagnamento sul posto di lavoro Analisi motivazionale/valutazione del potenziale Intensità e durata differenziata in base alle esigenze della persona per fasce di intensità di aiuto Alcuni servizi riconosciuti a risultato Inserimento lavorativo in azienda Autoimprenditorialità Accompagnamento sul postodilavoro PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI 6
7 LE FASCE DI INGRESSO DELLA DOTE LAVORO PERSONE CON DISABILITA Fascia 1 Intensità di aiuto bassa Fascia 2 Intensità di aiuto media Fascia 3 Intensità di aiuto alta Fascia 4 Intensità di aiuto molto alta Punteggio da 20 Punteggio da 50 Punteggio da 70 Punteggio da 85 Necessità di un Servizi di orientamento o Necessità di accompagnamen di un minimo Necessità di servizi intensivi e to continuo percorso di servizi dedicati. dedicati per un nell arco della accompagnament lungo periodo vita lavorativa o Durata massima Durata massima Durata massima Durata massima 6 mesi 12 mesi 18 mesi 24 mesi PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI 7
8 PUNTEGGI E CRITERI PER STABILIRE LE FASCE DI INGRESSO DELLA DOTE LAVORO PERSONE CON DISABILITA' Criterio A) Distanza dal mercato del lavoro Peso 35 B) Grado di disabilità 15 C) Tipo di disabilità 25 D) Età 10 E) Titolo di studi 10 F) Genere 5 PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI 8
9 I SERVIZI DELLA DOTE LAVORO PERSONE CON DISABILITA Area di servizi a dote Servizi Max. Fascia 1 Max. Fascia 2 Max. Max. Fascia 3 Fascia 4 A) Servizi di base B) Accoglienza e orientamento C) Consolidamento competenze D) Inserimento lavorativo Accoglienza e accesso ai servizi; Colloquio specialistico; Definizione del percorso Bilancio di competenze/analisi delle propensioni e delle attitudini all imprenditorialità; Creazione rete di sostegno; Orientamento e formazione allaricercaattiva attiva del lavoro; Accompagnamento continuo Coaching; Formazione; Promozione di conoscenze specifiche nell ambito della gestione di impresa; Tutoring e accompagnamento al tirocinio/work experience; Certificazione delle competenze C1) Quota aggiuntiva a processo in caso di attivazione di tirocinio Inserimento e avvio al lavoro (a risultato) E) Mantenimento Accompagnamento al lavoro; Sostegno psichici in cooperative sociali. lavorativo (a risultato) F) Altri interventi Autoimprenditorialità (alternativo a ins. lavorativo) (a risultato) TOTALE per percorsi di Inserimento lavorativo (max A+B+C+D) senza tirocinio per percorsi di Inserimento lavorativo (max A+B+C+C1+D) compreso tirocinio per percorsi di Mantenimento lavorativo (max A+B+C+E) per percorsi di Autoimprenditorialità (max A+B+C+F) PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI 9
10 SERVIZIO DI ANALISI MOTIVAZIONALE / VALUTAZIONE DEL POTENZIALE Servizio attivabile dalle Province a livello sperimentale,, anche al di fuori della Dote Lavoro Persone con Disabilità ed è volta a definire un panorama omogeneo delle attitudini, capacità e competenze della persona Area di servizi Servizio iniziale Servizi Analisi i motivazionale/valutazione i l i dl del potenziale: il (Accoglienza e accesso ai servizi; Colloquio specialistico, Bilancio di competenze/analisi delle propensioni e delle attitudini all imprenditorialità ) Servizi sperimentali di valutazione del potenziale Max. Fascia 1. Max. Fascia 2. Max. Fascia 3. Max. Fascia Realizzazione all interno della programmazione triennale di un sistema integrato, basato sulla classificazione ICF (International Classification of Functioning, disability and health) PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI 10
11 DOTE IMPRESA COLLOCAMENTO MIRATO Servizi ed incentivi separati dalla dote lavoro per confermare la centralità anche dell impresa che deve assolvere l obbligo minimo 5% delle risorse su Avviso provinciale Definiti dalla Provincia all interno di alcune aree Consulenza ed accompagnamento Incentivi e contributi all assunzione e a percorsi di tirocinio Incentivi per losviluppol dll della cooperazione sociale Riconosciuti rispetto a un certo risultato del percorso PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI
12 Area di servizi/contributi A) Consulenza ed accompagnamento I SERVIZI DELLA DOTE IMPRESA Servizi Organizzazione; Responsabilità sociale; Formazione al personale interno; Consulenza ausili; Informazione; Tutoraggio Incentivo all assunzione Contributi per ausili e l adattamento del posto di lavoro Criteri Tetto massimo euro Intensità massima differenziata a seconda delle fasce e tip. contratto Previsto per Fascia 3 e 4, B) Incentivi e contributi Incentivo per percorsi di tirocinio intensità massima pari a all assunzione e a euro percorsi di tirocinio Creazione di coop sociali di tipo B e C) Incentivi per lo Max euro rami di impresa sociale sviluppo della cooperazione sociale Incentivi per la transizione Max euro PARTE 2: GLI INTERVENTI SOSTENIBILI
13 LE FUNZIONI DELLE PROVINCE Adempimenti amministrativi della Legge 68/99; Definizione delle priorità di intervento (piano provinciale); Selezione dei destinatari delle doti tramite liste dicollocamento mirato, priorità e/o segnalazione (regola l accesso alle risorse) Organizzazione del servizio Accoglienza Analisi motivazionale /Valutazione del potenziale Costituzione/consolidamento Costtu o so e to centro di coordinamento della rete dei servizi : catalogo degli operatori accreditati che erogano i servizi Gestione, monitoraggio e controllo dei servizi PARTE 3: IL POTENZIAMENTO DELLA RETE DEI SERVIZI E DEL SISTEMA
14 Assicurano: LE FUNZIONI DEGLI ENTI ACCREDITATI supporto specialistico professionale alla Provincia nell accoglienza analisi motivazionale / valutazione del potenziale; presa in carico della persona con disabilità erogazione dei servizi della dote lavoro persone con disabilità raccordo con la rete dei servizi, con le associazioni, le imprese e con la cooperazione PARTE 3: IL POTENZIAMENTO DELLA RETE DEI SERVIZI E DEL SISTEMA
15 QUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI PER L EROGAZIONE DEI SERVIZI LINEE DI INDIRIZZO : Pluriennale esperienza nell ambito della disabilità; Una organizzazione capace di fare rete sul territorio con tutti i servizi pubblici e privati che in varie misure si occupano della disabilità (Servizi Sociali, CPS, SIL/NIL, ecc..); Una struttura in grado di creare e mantenere rapporti di partnership con le realtà aziendali del territorio e con il sistema della cooperazione sociale di tipo b; Allargamento competenze specifiche dei tutor (innalzamento caratteristiche e ulteriori figure di riferimento). PARTE 3: IL POTENZIAMENTO DELLA RETE DEI SERVIZI E DEL SISTEMA
16 LE AZIONI DI SISTEMA incremento dell occupazione e mantenimento lavorativo dei disabili attraverso progetti sperimentali su specifici target (es. disagio psichiatrico) ; potenziamento della rete dei servizi; sperimentazione di percorsi per l orientamento scuola/lavoro; sviluppo dei sistemi informativi degli osservatori; promozione, sensibilizzazione e diffusione di buone prassi; potenziamento degli strumenti di valutazione del potenziale; implementazione dell informazione web anche tramite social network. PARTE 3: IL POTENZIAMENTO DELLA RETE DEI SERVIZI E DEL SISTEMA
17 GOVERNANCE Creazione di una cabina di regia regionale tecnica/operativa Procedure unitarie i (manuale delle procedure) per l erogazione dll della dote tra le diverse province tramite la definizione di parametri e servizi unitari (uniformi a dote unica) Il monitoraggio degli interventi tramite indicatori di monitoraggio e un pianodivalutazione degliinterventi interventi (tramite losservatorio l Osservatorio Regionale Disabilità) PARTE 4: LA GOVERNANCE
18 LE MODALITA DI RIPARTO DELLE RISORSE TRA GLI INTERVENTI 55%: Dote Lavoro Persone con Disabilità e della Dote Impresa Collocamento Mirato (Piani provinciali) 30%: Dote Orientamento scuola/lavoro Persone con Disabilità (intervento regionale) 10%: Azioni di sistema 5%: Assistenza tecnica PARTE 4: LA GOVERNANCE
19 CONSISTENZA FONDO REGIONALE DISABILI - al 30 novembre Specifica versamenti esoneri/sanzioni Importo A Quota parte ,89 B Quota parte , A+B TOTALE ,17 Totale risorse da utilizzare per annualità 2014 Importo A Versamenti ESONERI/SANZIONI ,17 B Rimborsi aziende ,28 C Risorse disponibili non ripartite province ,88 A+B+C SALDO DISPONIBILE ,77 PARTE 4: LA GOVERNANCE
20 LE MODALITA DI RIPARTO DELLE RISORSE TRA GLI INTERVENTI ANNUALITA' 2014 Importo Percentuale Interventi di diretta competenza regionale Dote orientamento/scuola lavoro persone con disabilità ,53 30% Assistenza tecnica ,16 0,75% Totale complessivo a carico Regione ,69 31% Interventi idi diretta competenza provinciale i Dote lavoro ambito disabilità e Dote Impresa Collocamento mirato ,97 55% Assistenza tecnica ,93 4,25% Totale complessivo a carico Province ,90 59% Interventi a gestione coordinata Azioni di sistema ,18 10% Totale complessivo coordinato ,18 10% Totale complessivo risorse ,77 100% PARTE 4: LA GOVERNANCE
21 PARTE 4: LA GOVERNANCE LE TEMPISTICHE
22 LE MODALITA DI RIPARTO DELLE RISORSE ALLE PROVINCE 30%: numero iscritti al collocamento mirato e disponibili al lavoro 10%: numero dei posti scoperti 20%: numero avviamenti 20%: contributi esonerativi 10%: esiti occupazionali delle persone coinvolte nel piano provinciale 10%: quota equa PARTE 4: LA GOVERNANCE
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