«STORIE PROPRIO COSÌ»

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1 «STORIE PROPRIO COSÌ» «Le cose non possono essere in altro modo che come sono [...]. Ogni cosa è fatta per lo scopo migliore. I nostri nasi sono fatti per portare gli occhiali. Le gambe sono chiaramente fatte per portare le brache, e noi le portiamo». (Voltaire, 1759)

2 I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss

3 Storie proprio così Questo caso rappresenta un buon esempio di adattamento perché: Limite architettonico = Ambiente VS Selezione naturale = Mosaicista I pennacchi nascono come un sottoprodotto e il loro uso appropriato diventa secondariamente un effetto

4 Una teoria dell evoluzione, due paradigmi 1. Approccio «ultradarwinista» 2. Approccio «naturalista» ruolo attribuito alla SELEZIONE NATURALE E definizione fornita di ADATTAMENTO

5 Il paradigma ultradarwinista (1/3) la selezione naturale forgia le forme organiche nel modo migliore possibile = agente ottimizzante l idea dell ambiente che ne emerge sarebbe quella di un grande problema preesistente organismo che in questo quadro sarebbe passivo

6 Il paradigma ultradarwinista (2/3) Come possiamo stabilire che una particolare caratteristica di un animale o di una pianta lo rende adatto alla vita in un particolare luogo? Noi diciamo: «questo è il tipo di struttura che, tenendo conto di ciò che sappiamo del modo di operare delle cose, ci aspetteremmo per adempiere, in queste condizioni, a una funzione utile» (J. Maynard Smith, 1975)

7 Il paradigma ultradarwinista (3/3) PUNTI CARDINE DEL PARADIGMA 1. fede nella selezione naturale come agente ottimizzante 2. atomizzazione degli organismi

8 PUNTO PRIMO Il paradigma ultradarwinista Fede nella selezione naturale come agente ottimizzante (1/3.1) La selezione non può prevedere cosa il futuro ha in serbo per la specie ma può farlo relativamente al singolo individuo fine ultimo, VEICOLO dei suoi geni

9 Il paradigma ultradarwinista Fede nella selezione naturale come agente ottimizzante (1/3.2) Nell ottica ultradarwinista un organismo si alimenta al fine di perseguire i propri scopi riproduttivi «Ecco allora che cosa sono gli adattamenti agli occhi degli ultradarwinisti: espedienti per facilitare la diffusione dell informazione genetica di un organismo» (N. Eldredge, 1995)

10 PUNTO SECONDO «Se un uomo deve compiere un lavoro manuale pesante, la pelle delle sue mani, sulle palme, si ispessisce e diviene callosa. Quindi un uomo è geneticamente adatto in quanto sviluppa calli sulla pianta dei piedi e duttile nello sviluppo in quanto i calli si formano sulle palme delle mani in risposta alla pressione» Il paradigma ultradarwinista (J. Maynard Smith, 1975 ) Atomizzazione degli organismi (1/3.3) «I cavalli non sono in realtà completamente senza difesa rispetto agli attacchi degli insetti: infatti usano la coda per allontanarli dai quarti posteriori e hanno la capacità di muovere rapidamente la pelle quando ci si posa un insetto»

11 FRA IMPRESA SCIENTIFICA E CREAZIONISMO Il puzzle ci sembra perfettamente costruito davanti ai nostri occhi ma l idea di perfezionerimanda all opera di un sommo Creatore

12 L approccio naturalista (1/3) Si oppone al riduzionismo dell ultradarwinismo da un lato e alla sua metodologia più largamente intesa PLURALISMO

13 L approccio naturalista (2/3) «CI CHIEDIAMO, TUTTAVIA, SE LA CADUTA DI UNA SPIEGAZIONE ADATTATIVA DEBBA SEMPRE ISPIRARE LA RICERCA DI UN ALTRA DELLO STESSO TIPO, PIUTTOSTO CHE SPINGERE A PRENDERE IN CONSIDERAZIONE DELLE ALTERNATIVE ALL AFFERMAZIONE SECONDO CUI OGNI PARTE È PER UNO SCOPO SPECIFICO» (S. J. Gould, R. C. Lewontin, 1979)

14 IL PREZZO DA PAGARE Cosa dimentichiamo??? L approccio naturalista(3/3) 1. L organismo nella sua interezza 2. Aveva semplificato la problematica relativa alla complessità di un organismo stesso

15 Da favola..ecco le storie proprio così George Mivart: «A cosa può servire un abbozzo d occhio o il 5% di un ala?» Tenere insieme gradualismo e funzionalismo necessità di giustificare QUINDI il valore adattivo delle strutture incipienti

16 NATURA NON FACIT SALTUM

17 STADI INCIPIENTI? Un problema per la MIA teoria Darwin era convinto che l unica risposta plausibile potesse giungere dal gradualismo «Chi crede che qualche antica forma si sia trasformata improvvisamente [ ] in una altra forma (per esempio in una forma improvvisa di ali) sarà costretto a presumere, in contrasto con qualsiasi dato di fatto, che molti individui si siano modificati contemporaneamente. [ ] Inoltre costui sarà costretto a credere nell improvvisa comparsa di molte strutture meravigliosamente adatte a tutte le altre parti di una stessa creatura ed alle condizioni ambientali. [ ] Secondo me ammettere tutto questo vuol dire entrare nel regno del miracolo, abbandonando quello della Scienza» (C. Darwin, 1872) La risposta si concretizzò nel concetto di preadattamento

18 Natura non facit saltum (1/2) [..] Eppure a ciascuno di questi uccelli tali strutture sono utili nelle condizioni di vita in cui si trovano perché ognuno deve vivere lottando. Tuttavia queste strutture non sono necessariamente le migliori possibili. da queste osservazioni non bisogna dedurre che ciascuna delle varie gradazioni di struttura alare, cui qui si allude, e che forse possono essere tutte risultate dal non uso, rappresentano le fasi naturali tramite le quali gli uccelli hanno acquistato la piena capacità di volare; però servono, quanto meno a dimostrare quanti e quanto diversi siano i tipi di transizione possibili (C. Darwin, 1859)

19 Natura non facit saltum(2/2) Un caso, un problema «è stato detto che le suture del cranio dei giovani mammiferi sono una bella forma di adattamento che aiutano il parto e, indubbiamente, facilitano quest atto o possono essere indispensabili per esso. Ma siccome le suture sono presenti anche nel cranio dei giovani uccelli e rettili, che devono semplicemente uscire dall uovo rotto, possiamo dedurne che questa struttura si è formata in seguito alle leggi dello sviluppo e gli animali superiori ne hanno approfittato per facilitare il parto [ ] con tutto ciò riconosco che molte strutture non sono direttamente utili per i loro possessori» (C. Darwin, 1859)

20 Se per un verso chiamiamo adattamento quel carattere forgiato dalla selezione naturale, come dovremmo chiamare il carattere utile in sé che non è stato selezionato per quel determinato uso?