storia contemporanea Collana diretta da Valentina sommella A11 635

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1 storia contemporanea 2 Collana diretta da Valentina sommella A11 635

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3 Emanuele Bettini Gli UsA, internet e la guerra memorie per la strategia di un conflitto

4 copyright mmxi ArAcne editrice s.r.l. via raffaele Garofalo, 133/A B roma (06) isbn I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. i edizione: giugno 2011

5 Tutti i popoli hanno un tallone d A chille fragile, vulnerabile. E tut ti quelli che han no dei conti da re go lare con un grande di que sto mon do si attivano per eludere la sua vigilanza e colpirlo a partire da un punto sensibile. Tanella BONI

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7 Indice 9 Avvertenza per il lettore 11 Capitolo I La notizia 15 Capitolo II Inizio delle ostilità 19 Capitolo III Il giorno dopo 27 Capitolo IV Dentro la notizia 33 Capitolo V Il caso dell attacco al Pentagono nella contraddittoria versione dei fatti 39 Capitolo VI Atto terroristico o autodifesa 43 Capitolo VII Prime reazioni all attentato 47 Capitolo VIII L informazione 51 Capitolo IX Il fascismo islamico 7

8 8 Gli USA, Internet e la guerra 55 Capitolo X La guerra, diritti umani e libertà d espressione 65 Capitolo XI Rapporto della commissione americana sui fatti dell 11 settembre Eroismo e orrore Tempo di guerra Che cosa fare? Una strategia globale Attacchi terroristici e organizzazione 79 Capitolo XII Le torture di Guantanamo 83 Capitolo XIII La mafia nella guerra 89 Capitolo XIV Israele nella guerra di Internet 95 Capitolo XV Risposte a domandde frequenti sull Islam 117 Vignette arabe di propaganda 141 Appendice Elenco dei 19 kamikaze pubblicato dal F.B.I. Documentazione ufficiale americana Documenti inclusi nel Rapporto americano sull attentato dell 11 settembre Siti e pagine web consultate 165 Indirizzi mailing-list fonte di informazione

9 Avvertenza per il lettore La stesura di questo libro è frutto di accurate ricerche via internet attraverso l analisi di siti web americani, arabi e israeliani. Sono state inoltre consultate mailing list di organizzazioni internazionali, il cui contenuto comprendeva specifici riferimenti all attentato dell 11 settembre 2001, alla guerra israelo palestinese, alla guerra in Afghanistan e Iraq, alla strage di Madrid del marzo 2004 e al terrorismo internazionale di matrice islamica. I siti web citati nel testo erano consultabili all epoca dei fatti e delle date di riferimento. Pertanto, non è detto che attualmente vi si possa ancora accedere. Il lettore deve infine tener presente che le relazioni riportate possono non corrispondere alla realtà: si tratta solo di notizie immesse in rete all epoca degli avvenimenti. La lettura dei capitoli che seguono va considerata esclusivamente come una nota informativa della strategia bellica posta in atto dalle componenti in lotta. Sarebbe errato formulare ipotesi o costruire teoremi: il libro è una analisi comparata della guerra a mezzo informazione o disinformazione e come tale deve essere esaminata. E.B. 9

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11 Capitolo I La notizia Nel marzo del 2001, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, la scrittrice della Costa d Avorio Tanella Boni stava partecipando ad un reading poetico organizzato ad Atene. Parlavamo della globalizzazione e della tutela della libertà d espressione. Era una conversazione come tante altre. Nulla lasciava presagire che ci saremmo sentiti qualche mese dopo per discutere di guerra e di terrorismo, quel terrorismo che avrebbe cambiato la Storia del Medio Oriente. Il tema che le avevo proposto per la collaborazione alla rivista internazionale «Si scrive», toccava Gli scrittori e i fantasmi del XXI secolo. Tanella Boni, quale autorevole esponente della cultura dell Africa Occidentale, mi inviò il saggio La spirale della violenza, una appassionata riflessione sull attentato di matrice islamica che distrusse le Twin Towers di New York: Questo testo, all inizio, voleva testimoniare una emozione. Poi sono trascorsi dei giorni, delle settimane. Oggi, dopo gli attacchi americani contro l Afghanistan, mi pongo l interrogativo di come uno Stato, il più potente del mondo, possa dichiarare guerra al terrorismo usando l arma della guerra in un mondo un cui le istituzioni create dopo la Seconda Guerra Mondiale predicano il dialogo delle culture e la cultura della Pace. [ ]. 11 SETTEMBRE L umanità non potrà dimenticare questa data. Il limite del mondo, in cui si trova relegata la profonda Africa, immagina già un racconto in cui il fuoco e il fumo sono i personaggi principali caduti dal cielo su una parte dell America Perché, nonostante la forte divulgazione mediatica dell avvenimento, io non sono sicura che le immagini e i commenti che hanno seguito 11

12 12 Gli USA, Internet e la guerra abbiano fatto il giro del mondo come noi siamo portati a credere. Ecco l avvenimento tipo che ci fa pensare che il mondo non è una costruzione perfetta fatta di reti, composta di figure regolari. Le reti sono costituite da linee tratteggiate. Ci sono zone dove la comunicazione non passa, dove l informazione non arriva in tempo reale o non arriva del tutto. Essa s interrompe, riprende la sua corsa dopo aver ignorato alcuni punti, circondata da vuoti. Ma questi spazi dove le reti mancano all appello non sono mai vuoti di uomini. Qui, il tempo è irregolare e la divulgazione dell informazione mostra i suoi limiti. In questi limiti l oralità prende il sopravvento. Da questa parte del mondo delle immagini possono essere viste da qualcuno in diretta, da altri in differita. L informazione è commentata in qualche lingua ufficiale, ma anche nelle lingue locali. Poi viene narrata. Ciascuno immagina la scena secondo la propria visione del mondo. Ciascuno intuisce la presenza del Male in questa storia, propone una punizione per il colpevole. Da quale parte si trova il Bene? Si pensa un solo istante che l avvenimento dell 11 settembre 2001 sta per cambiare, simbolicamente, la geografia del mondo? Tutti i popoli hanno un tallone d Achille fragile, vulnerabile. E tutti quelli che hanno dei conti da regolare con un grande di questo mondo si attivano per eludere la sua vigilanza e colpirlo a partire da un punto sensibile. Il punto sensibile dell America era la certezza che nessuno avrebbe mai colpito il cuore del paese. I Servizi di Intelligence erano convinti che gli obiettivi reali sarebbero state le ambasciate e i consolati negli stati satelliti. Dopo l atto criminale attribuito alla organizzazione Al Qaeda, Osama Bin Laden emanò il seguente proclama in un video messaggio trasmesso dalla emittente araba Al Jazeera e riportato dall agenzia di stampa Reuters: Ecco l America colpita da Dio onnipotente in uno dei suoi organi vitali, e i suoi edifici più grandi sono stati distrutti. Rendiamo grazia a Dio. L America è stata riempita di orrore da nord a sud, da est a ovest, e ringraziando Iddio ciò che ora assaggia l America è solo una copia di ciò che abbiamo assaggiato noi. La nostra nazione islamica ha assaggiato le stesse cose per oltre 80 anni, umiliazioni e disgrazie, i suoi figli uccisi e il loro sangue versato, i suoi luoghi santi dissacrati. Iddio ha benedetto un gruppo di musulmani, l avanguardia dell Islam, perché distruggessero l Ame-

13 Vignette arabe di propaganda

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16 120 Gli USA, Internet e la guerra