TECNICO SUPERIORE PER IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "TECNICO SUPERIORE PER IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE"

Transcript

1 ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

2 DESCRIZIONE DELLA FIGURA PROFESSIONALE Il Tecnico superiore per il sistema informativo aziendale cura la personalizzazione, l'interfacciamento e l utilizzo dei prodotti ERP; coordina il personale nell attivazione e nell adeguamento delle procedure aziendali allo strumento informatico; addestra ed assiste gli operatori. ATTIVITA PROFESSIONALI FONDAMENTALI 1 selezionare ed analizzare i processi aziendali per i quali devono essere sviluppate le applicazioni, sulla base delle esigenze dei vari settori; 2 assistere il responsabile EDP nel progetto del Sistema Informativo Aziendale, basandosi sull'impiego delle nuove tecnologie; 3 favorire lo sviluppo e la gestione del sistema informativo aziendale in un 'ottica di integrazione delle diverse funzioni aziendali; 4 collaborare con gli uffici commerciale e finanziario/amministrativo nella raccolta, nell analisi e nell interpretazione dei dati, per ottimizzare il controllo della gestione aziendale; 5 sviluppare nuove applicazioni software di interfaccia operativa tra il sistema ERP e gli operatori aziendali; 6 organizzare le attività di formazione del personale.

3 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 1 1 Codificare e archiviare l informazione Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. distinguere le diverse tipologie di codifica dell informazione, al fine di selezionare le migliori modalità di codifica, a seconda della natura delle informazioni degli strumenti e dei supporti di memorizzazione a disposizione; 2. impostare un organizzazione informativa aziendale che metta sempre a disposizione la conoscenza più opportuna alle diverse tipologie di personale aziendale; 3. decidere il supporto migliore per l archiviazione dei dati, in funzione della loro tipologia e delle previsioni sul loro riutilizzo; 4. prevedere i potenziali problemi derivanti dal trasferimento delle informazioni tra piattaforme diverse o dalla traduzione da tra formati diversi; 5. assicurare il patrimonio informativo aziendale nei confronti di perdite accidentali di dati, tentativi di accesso non autorizzati, sia dall interno che dall esterno, eccetera; 6. fare previsioni in prospettiva sulla crescita del sistema informativo, in funzione della tipologia di codifica dei dati trattati. 1. Per distinguere le diverse tipologie di codifica dell informazione, al fine di selezionare le migliori modalità di codifica, a seconda della natura delle informazioni degli strumenti e dei supporti di memorizzazione a disposizione, il soggetto ha bisogno di sapere come: strutturare le codifiche dell informazione, sia a basso livello (bit, byte, word, ecc.) sia a livello di formati proprietari, sia a quello dei formati standard. 2. Per impostare un organizzazione informativa aziendale che metta sempre a disposizione la conoscenza più opportuna alle diverse tipologie di personale aziendale, il soggetto ha bisogno di sapere come: configurare i meccanismi di rete e non (Internet, accessi a database locali, ecc.) per monitorare la fruizione della conoscenza; rendere consistente (relazioni interne) e facilmente mantenibile un archivio di dati in base al peculiare utilizzo; configurare gli strumenti di analisi e i motori di ricerca avendo un idea chiara di quali siano i metodi basati sull analisi semantica. 3. Per decidere il supporto migliore per l archiviazione dei dati, in funzione della loro tipologia e delle previsioni sul loro riutilizzo, il soggetto ha bisogno di sapere come: valutare i meccanismi di archiviazione dati di un applicazione software e quali siano le regole di progettazione per la generazione di applicazioni usabili; selezionare i software migliori per la compressione di dati eterogenei curando la consultazione rapida degli archivi.

4 4. Per prevedere i potenziali problemi derivanti dal trasferimento delle informazioni tra piattaforme diverse o dalla traduzione da tra formati diversi, il soggetto ha bisogno di sapere come: Intervenire sulla richiesta di risorse da parte delle diverse codifiche dell informazione. 5. Per assicurare il patrimonio informativo aziendale nei confronti di perdite accidentali di dati, tentativi di accesso non autorizzati, sia dall interno che dall esterno, eccetera, il soggetto ha bisogno di sapere come: rendere sicuro un database aziendale, attraverso l uso di meccanismi di autenticazione dell identità degli utenti. 6. Per fare previsioni in prospettiva sulla crescita del sistema informativo, in funzione della tipologia di codifica dei dati trattati, il soggetto ha bisogno di sapere come: Definire il processo di elaborazione sulla base delle informazioni contenute in un file.

5 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. distinguere le diverse tipologie di codifica dell informazione, al fine di selezionare le migliori modalità di codifica, a seconda della natura delle informazioni degli strumenti e dei supporti di memorizzazione a disposizione; 2. impostare un organizzazione informativa aziendale che metta sempre a disposizione la conoscenza più opportuna alle diverse tipologie di personale aziendale; 3. decidere il supporto migliore per l archiviazione dei dati, in funzione della loro tipologia e delle previsioni sul loro riutilizzo; 4. prevedere i potenziali problemi derivanti dal trasferimento delle informazioni tra piattaforme diverse o dalla traduzione da tra formati diversi; 5. assicurare il patrimonio informativo aziendale nei confronti di perdite accidentali di dati, tentativi di accesso non autorizzati, sia dall interno che dall esterno, eccetera; 6. fare previsioni in prospettiva sulla crescita del sistema informativo, in funzione della tipologia di codifica dei dati trattati, Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper selezionare ed utilizzare gli strumenti più opportuni per manipolare determinati tipi di informazione; saper codificare l informazione secondo un formato utile ad elaborazioni successive. 2 saper analizzare collezioni di informazioni eterogenee, per estrarne quelle effettivamente utili in funzione del contesto; saper generare interfacce d accesso ai dati aziendali o portali verso informazioni distribuite in rete, il tutto ad accesso controllato; 3 saper selezionare, in una data collezione di formati di archiviazione, quelli più idonei a fronte di una determinata tipologia di dati e di una stimata situazione di riutilizzo; gli indicatori sono: La scelta delle applicazioni più opportune in funzione della tipologia dell informazione da processare; la redazione di rapporti sulle procedure di elaborazione e sulle diverse codifiche impiegate, partendo da un insieme di informazioni prestabilito e da una serie di compiti assegnati. La produzione di documenti ipertestuali, con riferimenti sia interni sia esterni; la costruzione di interfacce d accesso ai dati aziendali; la redazione di rapporti sulle metodologie di filtro nell accesso all informazione distribuita in rete geografica. La strutturazione di database multimediali e multimodali contenenti i dati campione dell azienda;

6 Il soggetto deve dimostrare di: segue punto 3 saper selezionare le modalità di compressione più adeguate, in funzione di collezioni di dati multimediali eterogenei. 4 saper trasferire con successo informazioni da una codifica ad un altra, eventualmente cambiando anche piattaforma di lavoro. 5 saper analizzare una determinata situazione informativa aziendale e pianificare l archiviazione dei dati; saper reagire a differenti situazioni simulate di perdita di dati. 6 essere in grado di stimare l utilizzo di risorse, partendo da una serie di informazioni da codificare; saper generare classifiche di merito (corredate di pro e contra) nell uso delle diverse codifiche. gli indicatori sono: la formulazione di analisi del risultato della compressione di un determinato insieme di dati, in termini di perdita di informazione quando ammessa o non, eccetera. L impostazione e il commento del confronto tra le informazioni originarie e quelle ottenute dopo il trasferimento. Le valutazioni sulla quantità di informazione preservata, a fronte della simulazione di perdita di dati in situazioni di archiviazione e backup generate dal profilo. La consistenza e l esaustività dei rapporti, i quali possano essere direttamente utilizzati quali linee guida dagli operatori che manipolano effettivamente l informazione.

7 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 2 2 Amministrare i componenti hardware e software dei sistemi informativi Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. riconoscere le diverse tipologie di sistemi operativi, in base ai parametri usuali, e selezionare i più opportuni in funzione del contesto; 2. gestire sistemi informativi complessi ed eterogenei, in cui devono convivere ed interagire sistemi operativi differenti; 3. fare recovery da situazioni critiche, minimizzando il tempo di fermo macchina ed il volume di informazione perdute; 4. localizzare eventuali problemi delle apparecchiature, basandosi sui messaggi provenienti dal sistema operativo; 5. definire configurazioni hardware, in funzione delle esigenze e dell ambiente in cui l apparecchiatura sarà inserita; 6. installare nuovi componenti hardware o fare updating di componenti esistenti. 1. Per riconoscere le diverse tipologie di sistemi operativi, in base ai parametri usuali, e selezionare i più opportuni in funzione del contesto, il soggetto ha bisogno di sapere come: individuare le diverse tipologie di sistemi operativi; valutare le diverse caratteristiche e prestazioni dei sistemi operativi. 2. Per gestire sistemi informativi complessi ed eterogenei, in cui devono convivere ed interagire sistemi operativi differenti, il soggetto ha bisogno di sapere come: gestire un sistema operativo, nei suoi blocchi logici, definendone il suo specifico ruolo e quello delle sue singole componenti. 3. Per fare recovery da situazioni critiche, minimizzando il tempo di fermo macchina ed il volume di informazione perdute, il soggetto ha bisogno di sapere come: interagire con uno o più sistemi operativi, sia utilizzando le interfacce grafiche sia a basso livello, ovvero, ad esempio, manipolando direttamente i file di configurazione.

8 4. Per localizzare eventuali problemi delle apparecchiature, basandosi sui messaggi provenienti dal sistema operativo, il soggetto ha bisogno di sapere come: classificare l architettura di un Personal Computer, con le estensioni allo schema dovute alle innovazioni tecnologiche; mappare le funzionalità del sistema operativo sull hardware sottostante. 5. Per definire configurazioni hardware, in funzione delle esigenze e dell ambiente in cui l apparecchiatura sarà inserita, il soggetto ha bisogno di sapere come: leggere ed interpretare le brochure ed i listini dei componenti presenti sul mercato. 6. Per installare nuovi componenti hardware o fare updating di componenti esistenti, il soggetto ha bisogno di sapere come: analizzare la situazione aziendale in termini di requisiti hardware nell immediato (AS-IS) ed in prospettiva (TO-BE).

9 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. riconoscere le diverse tipologie di sistemi operativi, in base ai parametri usuali, e selezionare i più opportuni in funzione del contesto; 2. gestire sistemi informativi complessi ed eterogenei, in cui devono convivere ed interagire sistemi operativi differenti; 3. fare recovery da situazioni critiche, minimizzando il tempo di fermo macchina ed il volume di informazione perdute; 4. localizzare eventuali problemi delle apparecchiature, basandosi sui messaggi provenienti dal sistema operativo; 5. definire configurazioni hardware, in funzione delle esigenze e dell ambiente in cui l apparecchiatura sarà inserita; 6. installare nuovi componenti hardware o fare updating di componenti esistenti. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper analizzare stazioni di lavoro dotate di sistemi operativi diversi, per constatare quali siano le peculiarità e le modalità di interazione. 2 conoscere almeno due piattaforme diverse e saperne verificare le possibilità e modalità di interazione ottimale. 3 saper diagnosticare, di affrontare e risolvere situazioni critiche, relativamente al corretto funzionamento del sistema operativo. 4 saper descrivere criticamente alcune configurazioni hardware d esempio, individuandone le potenzialità e gli eventuali difetti; saper interpretare e di organizzare azioni correttive in situazioni critiche. gli indicatori sono: La redazione di rapporti di classificazione e confronto; la formulazione di analisi funzionali sui PC in cui è stato istallato uno specifico sistema operativo. La documentazione sulla relazione fra sistemi operativi differenti. La simulazione di situazioni critiche, orientata alla valutazione della portata e dell efficacia delle azioni correttive. La redazione di rapporti di classificazione predisposti per il confronto fra proposte diverse; la formulazione di analisi sulle procedure seguite durante sessioni di simulazione di differenti fault del sistema.

10 Il soggetto deve dimostrare di: 5 saper individuare le necessità in situazione, con le eventuali connessioni, e di definire conseguentemente le configurazioni hardware più opportune. 6 a fronte di una collezione di componenti hardware, saperne supervisionare l assemblaggio. gli indicatori sono: La redazione di rapporti di classificazione, predisposti per il confronto fra soluzioni diverse; a predisposizione di richieste di preventivi. La redazione dei rapporti sulle operazioni di assemblaggio; la formulazione di analisi sugli eventi critici; la predisposizione della lista di note importanti, consultabili successivamente durante la manutenzione del sistema.

11 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 3 3 Amministrare le reti aziendali Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. identificare e riconoscere le esigenze di interconnessione della realtà aziendale, in senso ampio (PC, periferiche, stazioni di lavoro CNC, ecc.); 2. supervisionare la pianificazione, il dimensionamento e l istallazione dell infrastruttura di rete in azienda; 3. aggiungere alla rete nuove entità, su diversi livelli gerarchici; 4. assicurare le prestazioni della rete e porre tempestivamente rimedio a situazioni di malfunzionamento (in proprio o in outsourcing); 5. garantire la sicurezza dei dati trasmessi sulla rete dall interno dell azienda ed attivare i meccanismi per preservarne il patrimonio informativo nei confronti dell esterno. 1. Per identificare e riconoscere le esigenze di interconnessione della realtà aziendale, in senso ampio (PC, periferiche, stazioni di lavoro CNC, ecc.), il soggetto ha bisogno di sapere come: connettere le infrastrutture di rete con entità eterogenee su diversi livelli gerarchici. 2. Per supervisionare la pianificazione, il dimensionamento e l istallazione dell infrastruttura di rete in azienda, il soggetto ha bisogno di sapere come: valutare ed utilizzare i componenti software e hardware, in base alla topologia della rete aziendale da realizzare. 3. Per aggiungere alla rete nuove entità, su diversi livelli gerarchici, il soggetto ha bisogno di sapere come: organizzare le diverse topologie di rete e il funzionamento dei dispositivi di interfaccia. 4. Per assicurare le prestazioni della rete e porre tempestivamente rimedio a situazioni di malfunzionamento (in proprio o in outsourcing, il soggetto ha bisogno di sapere come: monitorare le prestazioni della rete; diagnosticare la presenza di eventuali colli di bottiglia e di malfunzionamenti. 5. Per garantire la sicurezza dei dati trasmessi sulla rete dall interno dell azienda ed attivare i meccanismi per preservarne il patrimonio informativo nei confronti dell esterno, il soggetto ha bisogno di sapere come: attivare e manutenere i meccanismi di salvaguardia dei dati trasmessi in rete.

12 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. identificare e riconoscere le esigenze di interconnessione della realtà aziendale, in senso ampio (PC, periferiche, stazioni di lavoro CNC, ecc.); 2. supervisionare la pianificazione, il dimensionamento e l istallazione dell infrastruttura di rete in azienda; 3. aggiungere alla rete nuove entità, su diversi livelli gerarchici; 4. assicurare le prestazioni della rete e porre tempestivamente rimedio a situazioni di malfunzionamento (in proprio o in outsourcing); 5. garantire la sicurezza dei dati trasmessi sulla rete dall interno dell azienda ed attivare i meccanismi per preservarne il patrimonio informativo nei confronti dell esterno, Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper riconoscere e classificare tutte le entità da mettere in rete, generando una topologia di connessione di massima. 2 saper quantificare/qualificare l outsourcing che implementa la rete, giudicandone l idoneità. 3 conoscere le modalità di inserimento di nuove entità nella rete. 4 saper utilizzare gli strumenti di monitoraggio della rete per individuare eventuali problemi. gli indicatori sono: I criteri di costruzione degli schemi logici di interconnessione tra le entità da collegare presenti in azienda. la produzione di rapporti di valutazione quantitativa su classifiche di più preventivi, stilati sulla base delle esigenze di connessione dell azienda. L inserimento in rete di apparati di diversa natura (PC, periferiche ed altro), La redazione dei rapporti in fase di analisi sulle prestazioni di una rete; la formulazione di ipotesi per interventi che migliorino e/o ripristino le funzionalità della rete; la rilevazione di eventuali sottodimensionamenti della rete; 5 conoscere i meccanismi per preservare la sicurezza dei dati, sia a livello di sistema operativo sia a livello di infrastruttura di rete. La creazione di procedure di sfruttamento dei meccanismi per rendere le informazioni locali fruibili dall esterno in maniera selettiva; le analisi di intervento sull infrastruttura di rete per preservarne la sicurezza.

13 Il soggetto è in grado di: TECNICO SUPERIORE PER IL SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 4 4 Utilizzare i linguaggi di programmazione A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. affrontare le problematiche inerenti la programmazione, sia a livello prettamente di sviluppo del software, sia applicate a tecnologie produttive; 2. descrivere il percorso risolutivo di un problema in maniera algoritmica, usando strutture di modelizzazione del software; 3. individuare la classe di linguaggi più opportuna per l implementazione dell algoritmo risolutivo; 4. sviluppare semplici applicazioni software utilizzando i linguaggi e gli strumenti più diffusi; 5. utilizzare le peculiarità e le potenzialità dei linguaggi speciali, quali ad esempio l SQL per i database, l HTML per il Web. 1. Per affrontare le problematiche inerenti la programmazione, sia a livello prettamente di sviluppo del software, sia applicate a tecnologie produttive, il soggetto ha bisogno di sapere come: sviluppare il percorso di un programma (ciclo di vita del software) scritto con un linguaggio ad alto livello (preprocessing, compilazione, assemblaggio, caricamento, esecuzione e debugging); 2. Per descrivere il percorso risolutivo di un problema in maniera algoritmica, usando strutture di modelizzazione del software, il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare i formalismi per la descrizione degli algoritmi; utilizzare i linguaggi per la modelizzazione del software. 3. Per individuare la classe di linguaggi più opportuna per l implementazione dell algoritmo risolutivo, il soggetto ha bisogno di sapere come: usare gli ambienti di programmazione integrati; sfruttare al meglio il paradigma Object Oriented, specialmente nello sviluppo di applicazioni con linguaggi visuali basati su eventi. 4. Per sviluppare semplici applicazioni software utilizzando i linguaggi e gli strumenti più diffusi, il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare i diversi e più diffusi linguaggi di programmazione per la traduzione degli algoritmi. 5. Per utilizzare le peculiarità e le potenzialità dei linguaggi speciali, quali ad esempio l SQL per i database, l HTML per il Web, il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare le nuove forme di comunicazione tramite Internet; utilizzare la gestione dei dati mediante l uso di database relazionali.

14 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. affrontare le problematiche inerenti la programmazione, sia a livello prettamente di sviluppo del software, sia applicate a tecnologie produttive; 2. descrivere il percorso risolutivo di un problema in maniera algoritmica, usando strutture di modelizzazione del software; 3. individuare la classe di linguaggi più opportuna per l implementazione dell algoritmo risolutivo; 4. sviluppare semplici applicazioni software utilizzando i linguaggi e gli strumenti più diffusi; 5. utilizzare le peculiarità e le potenzialità dei linguaggi speciali, quali ad esempio l SQL per i database, l HTML per il Web. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper considerare i requisiti necessari allo sviluppo di una particolare applicazione software, date determinate condizioni al contorno. 2 saper descrivere l algoritmo risolutivo dei problemi dati, utilizzando diagrammi di flusso e pseudocodice. 3 saper mappare le caratteristiche dell algoritmo nelle specifiche di più linguaggi, per verificare quale sia il più idoneo. 4 saper implementare semplici algoritmi in linguaggio C o in Visual Basic. 5 saper sviluppare semplici database, usando esplicitamente o implicitamente il linguaggio SQL, e generare documenti ipertestuali ed ipermediali in formato HTML. gli indicatori sono: I criteri di scelta e/o l utilizzo degli strumenti a disposizione, in base ai vincoli dovuti alla presenza di linguaggi proprietari, di risorse speciali o altro. La produzione di diagrammi e i listati. La redazione di rapporti di classificazione dei diversi paradigmi di programmazione, dei linguaggi e degli strumenti in funzione del problema da risolvere. La produzione di codice sorgente; L esecuzione dei programmi implementati; La generazione dei database e lo sviluppo delle pagine in formato HTML.

15 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 5 5 Lavorare in gruppo Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. promuovere in un determinato processo gli aspetti nei quali è possibile avvalersi delle metodologie e degli strumenti di lavoro collaborativo; 2. prevedere quali possano essere le esigenze infrastrutturali, metodologiche e di strumentazione puntuale, in situazioni di lavoro collaborativo a distanza; 3. configurare gli strumenti di produttività d ufficio che fanno capo al lavoro collaborativo: posta elettronica, condivisione delle applicazioni, videoconferenze con web cam via IP o su linea dedicata, trasferimento dei file usando protocollo FTP; 4. coadiuvare la scelta della migliore modalità di esplicitazione delle informazioni in funzione degli interlocutori, per massimizzare l efficacia delle sinergie; 5. comprendere la filosofia CSCW per riuscire a comunicare vantaggi e peculiarità ad ambienti operanti con i classici paradigmi di interazione. 1. Per promuovere in un determinato processo gli aspetti nei quali è possibile avvalersi delle metodologie e degli strumenti di lavoro collaborativo, il soggetto ha bisogno di sapere come: riconoscere e classificare i sistemi distribuiti. 2. Per prevedere quali possano essere le esigenze infrastrutturali, metodologiche e di strumentazione puntuale, in situazioni di lavoro collaborativo a distanza, il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare gli strumenti software applicati ai groupware. 3. Per configurare gli strumenti di produttività d ufficio che fanno capo al lavoro collaborativo: posta elettronica, condivisione delle applicazioni, videoconferenze con web cam via IP o su linea dedicata, trasferimento dei file usando protocollo FTP, il soggetto ha bisogno di sapere come: operare con le applicazioni per la condivisione di programmi non intrinsecamente collaborativi. 4. Per coadiuvare la scelta della migliore modalità di esplicitazione delle informazioni in funzione degli interlocutori, per massimizzare l efficacia delle sinergie, il soggetto ha bisogno di sapere come: riconoscere e classificare le architetture client-server ed utilizzare le applicazioni che permettono la condivisione in remoto. 5. Per comprendere la filosofia CSCW per riuscire a comunicare vantaggi e peculiarità ad ambienti operanti con i classici paradigmi di interazione, il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare i concetti e gli strumenti alla base del CSCW: Computer Supported Cooperative Work.

16 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. promuovere in un determinato processo gli aspetti nei quali è possibile avvalersi delle metodologie e degli strumenti di lavoro collaborativo; 2. prevedere quali possano essere le esigenze infrastrutturali, metodologiche e di strumentazione puntuale, in situazioni di lavoro collaborativo a distanza; 3. configurare gli strumenti di produttività d ufficio che fanno capo al lavoro collaborativo: posta elettronica, condivisione delle applicazioni, videoconferenze con web cam via IP o su linea dedicata, trasferimento dei file usando protocollo FTP; 4. coadiuvare la scelta della migliore modalità di esplicitazione delle informazioni in funzione degli interlocutori, per massimizzare l efficacia delle sinergie; 5. comprendere la filosofia CSCW per riuscire a comunicare vantaggi e peculiarità ad ambienti operanti con i classici paradigmi di interazione. Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper analizzare, con gli opportuni metodi e strumenti appresi in altre UFC, lo sviluppo delle attività di un particolare processo (AS-IS), di individuare le leve di intervento e di proporre degli scenari (TO-BE) basati sui principi del lavoro collaborativi. 2 a fronte di un TO-BE generato nel passo precedente, saper pianificare, in linea di massima, il sistema informativo (infrastrutture più apparecchiature) per implementarne lo scenario. 3 avere perfetta padronanza nell istallazione e nella personalizzazione dei tipici strumenti informatici delegati alla comunicazione tra attori distribuiti. gli indicatori sono: La produzione di schemi in formato IDEF, o similari, nei quali vengono fotografate situazioni campione ed illustrate le possibilità di miglioramento basate sul CSCW, localizzandole all interno delle varie attività. La redazione dei rapporti e dei preventivi per pianificare ed acquisire la tecnologia necessaria. La configurazione di postazioni di lavoro da utilizzare nell ottica del CSCW, ovvero postazioni multimediali con strumenti di interazione di tipo on-line (web cam, scheda audio, ecc.) ed off-line (client di posta elettronica, client o server per il trasferimento di file con il protocollo FTP, eccetera).

17 Il soggetto deve dimostrare di: 4 saper fornire agli esperti dei diversi domini serie di opzioni di codifica e di esplicitazione dell informazione, per fare in modo, a fronte di indagini ed analisi riassuntive, di implementare quelle comuni e comprensibili a più attori possibili. 5 saper percepire la situazione aziendale in termini di sensibilità e prontezza nell accettare la rivoluzione dovuta all introduzione del CSCW, per stabilire le modalità di alfabetizzazione e gli strumenti migliori gli indicatori sono: La rappresentazione delle informazioni più opportune; l analisi di situazioni eterogenee, a fronte di una popolazione di attori che devono collaborare. L utilizzo di tecniche d approccio all introduzione dei fondamenti del CSCW in ambienti industriali classici.

18 UNITÀ CAPITALIZZABILE N. 6 6 Amministrare i sistemi informativi Il soggetto è in grado di: A STANDARD MINIMO DELLE COMPETENZE 1. amministrare in modo consapevole il sistema informativo aziendale (S.I.A.); 2. organizzare e gestire progetti informatici; 3. redigere documentazione completa ed efficace in cui dati di tipo eterogeneo siano posti in sinergia, per massimizzarne l impatto e la fruizione del contenuto informativo; 4. implementare semplici database, mantenendo un attenzione costante nei confronti delle questioni di usabilità; 5. gestire il sistema PDM più adeguato alle esigenze dell azienda; 6. amministrare in modo consapevole un sistema ERP aziendale. 1. Per amministrare in modo consapevole il sistema informativo aziendale (S.I.A.), il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare e descrivere le caratteristiche e l architettura di un sistema informativo aziendale; utilizzare i sistemi di programmazione e controllo delle attività del S.I.A. nell ambito del più ampio controllo i gestione aziendale in atto; implementare le revisioni e le migliorie a partire dall analisi dei processi aziendali, curando i conseguenti aspetti formativi; verificare e strutturare gli indicatori di efficacia ed efficienza misurabili; utilizzare strumenti di analisi dei processi e dei sistemi; individuare gli interventi preventivi e correttivi più adeguati. 2. Per organizzare e gestire progetti informatici, il soggetto ha bisogno di sapere come: identificare e formalizzare gli obiettivi aziendali; predisporre un piano operativo per il P.I.; identificare ed utilizzare le risorse per il P.I.; utilizzare strumenti e metodologie di controllo e gestione; applicare metodologie e tecniche di problem solving al contesto dei sistemi informativi funzionali.

19 3. Per redigere documentazione completa ed efficace in cui dati di tipo eterogeneo siano posti in sinergia, per massimizzarne l impatto e la fruizione del contenuto informativo, il soggetto ha bisogno di sapere come: riconoscere l architettura e i componenti di un contenuto informativo; identificarne e descrivere le specificità e le caratteristiche principali di un contenuto informativo; rimanere aggiornato sulle metodologie di sviluppo e gestione dei sistemi e sulle specifiche tecnologie informatiche; caratterizzare i flussi informativi di interfaccia, in termini di organizzazione e struttura dei dati e relative transazioni; mettere in comunicazione logica i diversi sottosistemi informativi. 4. Per implementare semplici database, mantenendo un attenzione costante nei confronti delle questioni di usabilità, il soggetto ha bisogno di sapere come: utilizzare le diverse applicazioni Data Base Manager (DBM) in un ambiente integrato, in cui l informazione sia elemento di selezione degli strumenti più pertinenti a risolvere particolari problematiche. 5. Per gestire il sistema PDM più adeguato alle esigenze dell azienda, il soggetto ha bisogno di sapere come: riconoscere le caratteristiche di un sistema PDM ed individuarne le funzionalità; descrivere e formalizzare le esigenze e gli obiettivi aziendali in relazione alle funzioni di un sistema PDM; individuare e valutare le caratteristiche delle soluzioni disponibili sul mercato al fin di effettuare la scelta più adeguata; riconoscere e classificare i dati e i documenti da inserire nel sistema; pianificare ed effettuare la formazione; individuare le possibilità di miglioramento, curando i conseguenti aspetti formativi. 6. amministrare in modo consapevole un sistema ERP aziendale, il soggetto ha bisogno di sapere come: riconoscere i possibili assetti dei sistemi informativi aziendali; distinguere gli aspetti che caratterizzano un sistema ERP rispetto ad un sistema informativo tradizionale e non integrato; riconoscere i modelli descrittivi d impresa al fine di utilizzarli nella gestione dei processi formalizzare il mapping dell As Is rimanere aggiornato sulle metodologie di sviluppo e gestione dei sistemi e sulle specifiche tecnologie informatiche; individuare le possibilità di miglioramento, a partire dall analisi dei processi aziendali applicare metodologie e tecniche di problem solving al contesto dei sistemi informativi funzionali; utilizzare gli indicatori misurabili di efficacia ed efficienza.

20 Per essere in grado di: B DECLINAZIONE DI LIVELLO 1. amministrare in modo consapevole il sistema informativo aziendale (S.I.A.); 2. organizzare e gestire progetti informatici; 3. redigere documentazione completa ed efficace in cui dati di tipo eterogeneo siano posti in sinergia, per massimizzarne l impatto e la fruizione del contenuto informativo; 4. implementare semplici database, mantenendo un attenzione costante nei confronti delle questioni di usabilità; 5. gestire il sistema PDM più adeguato alle esigenze dell azienda; 6. amministrare in modo consapevole un sistema ERP aziendale, Il soggetto deve dimostrare di: 1 saper descrivere la struttura, i principali elementi e le caratteristiche di un sistema informativo aziendale, utilizzando metodi e tecniche di rappresentazione della logica e dei processi; saper descrivere e utilizzare il sistema di programmazione e controllo delle attività e dei costi nell ambito del S.I.A.; saper impostare una procedura per assicurare la qualità del servizio, nel rispetto degli obiettivi e degli indicatori stabiliti, individuando le possibilità di miglioramento e descrivendone le modalità di implementazione; gli indicatori sono: Il dimensionamento dell architettura del sistema, con la scelta dei principali componenti in base alle loro caratteristiche; la rappresentazione delle funzioni del sistema; la documentazione di eventuali aspetti critici; l individuazione delle possibilità di miglioramento, con la pianificazione delle fasi di implementazione; la pianificazione di interventi formativi. saper pianificare i percorsi formativi in relazione alle revisioni ed ai miglioramenti. 2 saper identificare e formalizzare gli obiettivi di progetto; saper predisporre un piano di attività, identificando risorse e costi; saper descrivere gli strumenti e le metodologie adottate per svolgere attività di controllo e di gestione del progetto; La definizione degli obiettivi di progetto; La pianificazione delle attività di progetto, con riferimento sia ai tempi sia alle risorse necessarie; i criteri della scelta degli strumenti e delle metodologie di governo del progetto.

21 Il soggetto deve dimostrare di: 3 saper individuare e descrivere i processi, le principali funzioni e i flussi informativi di ogni sistema; saper descrivere le soluzioni tecnologiche di interfaccia adottate; saper descrivere le procedure di connessione logica e fisica dei sottosistemi. 4 saper analizzare una collezione di dati, riconoscervi una struttura in base ai criteri dei modelli relazionali e, sfruttando dei DBMS, procedere alla loro implementazione; saper approntare report e modelli di documento, in linea con i miglioramenti tecnologici e di pianificazione aziendale. 5 conoscere le principali caratteristiche e funzionalità di un sistema PDM; saper descrivere in modo analitico le diverse attività individuali; saper sviluppare le specifiche di sistema ed individuare le esigenze di personalizzazione e di implementazione delle revisioni e dei miglioramenti; saper predisporre un piano per la formazione degli utenti e del management. 6 saper descrivere l architettura di un sistema ERP e le sue funzioni specifiche; gli indicatori sono: La rappresentazione dei processi, delle funzioni e dei flussi informativi. Il dimensionamento dell architettura del singolo sistema, sulla base dei principali componenti e delle relative attività del ciclo di vita del sistema informativo stesso La redazione di rapporti sulle modalità di dialogo logico e di collegamento fisico fra le interfacce dei sistemi informativi La definizione di database ottimizzati sotto il profilo dell usabilità; lo sviluppo di report e modelli di documento, su esempi di specifiche aziendali. La definizione di un sistema PDM, sulla base dei requisiti aziendali; la predisposizione di un data flow diagram (DFD) di ciascuna attività individuale con indicazioni relative all input, all utilizzo, alla creazione, all immagazzinamento e all output delle informazioni associate; lo sviluppo di personalizzazioni che tengano conto degli standard qualitativi di riferimento, pianificando i miglioramenti del sistema; la pianificazione di attività di formazione. La rappresentazione dell architettura del sistema ERP e dei principali componenti funzionali, attraverso un modello per processi;

22 Il soggetto deve dimostrare di: continua punto 6 saper adottare le procedure per il mapping dell "As-Is" e l elaborazione del "To-Be" integrato; saper applicare ai sistemi ERP i principi del miglioramento continuo e del problem solving; saper applicare le tecniche e gli strumenti per la gestione della post-implementazione; saper pianificare i percorsi formativi, in relazione alle revisioni ed ai miglioramenti. gli indicatori sono: La definizione del modello As Is To Be ; l applicazione corretta delle metodologie, delle tecniche di miglioramento continuo e delle tecniche di problem solving a problematiche tipiche di sistemi ERP; la definizione delle fasi di implementazione delle revisioni, delle migliorie e delle azioni correttive; la correttezza nella rappresentazione dei piani formativi.

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L AUTOMAZIONE INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LO SVILUPPO DEL SOFTWARE

TECNICO SUPERIORE PER LO SVILUPPO DEL SOFTWARE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE I.C.T. Information and Communication Technology TECNICO SUPERIORE PER LO SVILUPPO DEL SOFTWARE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER L INFORMATICA INDUSTRIALE

TECNICO SUPERIORE PER L INFORMATICA INDUSTRIALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE INDUSTRIA E ARTIGIANATO TECNICO SUPERIORE PER L INFORMATICA INDUSTRIALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE DELLA FIGURA

Dettagli

SISTEMI E RETI 4(2) 4(2) 4(2) caratteristiche funzionali

SISTEMI E RETI 4(2) 4(2) 4(2) caratteristiche funzionali CL AS SE INFORMATICA 6(3) 6(4) - 6(4) SISTEMI E RETI 4(2) 4(2) 4(2) TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI INFORMATICI E DI TELECOMUNICAZIONI COMPETENZE 3 Essere in grado di sviluppare semplici applicazioni

Dettagli

SINPAWEB corso per Tecnico della programmazione e dello sviluppo di siti internet e pagine web co.reg 58036 matricola 2012LU1072

SINPAWEB corso per Tecnico della programmazione e dello sviluppo di siti internet e pagine web co.reg 58036 matricola 2012LU1072 Provincia di Lucca Servizio Istruzione, Formazione e Lavoro. Sviluppo Economico SINPAWEB corso per Tecnico della programmazione e dello sviluppo di siti internet e pagine web co.reg 58036 matricola 2012LU1072

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ

TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E DELL INTERMODALITÀ STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DEI TRASPORTI E

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LE TELECOMUNICAZIONI

TECNICO SUPERIORE PER LE TELECOMUNICAZIONI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE I.C.T. Information and Communication Technology TECNICO SUPERIORE PER LE TELECOMUNICAZIONI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI DESCRIZIONE

Dettagli

REFERENZIAZIONI 2001) NUP

REFERENZIAZIONI 2001) NUP Agenzia del Lavoro Provincia Autonoma di Trento PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo DENOMINAZIONE FIGURA PROFESSIONALE - TECNICO INFORMATICO PROGRAMMATORE SOFTWARE E APPLICAZIONI

Dettagli

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Informatico, Grafico e Comunicazione

Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca. Liceo Tecnologico. Indirizzo Informatico, Grafico e Comunicazione Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Liceo Tecnologico Indirizzo Informatico, Grafico e Comunicazione Percorso Informatico e Comunicazione Indicazioni nazionali per i Piani di Studio

Dettagli

figure professionali software

figure professionali software Responsabilità del Program Manager Valuta la fattibilità tecnica delle opportunità di mercato connesse al programma; organizza la realizzazione del software in forma di progetti ed accorpa più progetti

Dettagli

I.T.C. Mario Pagano Napoli

I.T.C. Mario Pagano Napoli I.T.C. Mario Pagano Napoli Programmazione classe 3C Anno 04/05 Insegnante:Prof.ssa Anna Salvatore SETTORE: Economico INDIRIZZO: Amministrazione, Finanza e Marketing DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: INFORMATICA

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA

TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLA LOGISTICA INTEGRATA

Dettagli

OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO

OFFERTA FORMATIVA INDIRIZZI DI STUDIO ISTITUTO TECNICO E. SCALFARO Piazza Matteotti, 1- CATANZARO Tel.: 0961 745155 - Fax: 0961 744438 E-mail:cztf010008@istruzione.it Sito: www.itiscalfaro.cz.it ANNO SCOLASTICO 2011 2012 OFFERTA FORMATIVA

Dettagli

Il Dipartimento individua conoscenze, abilità e competenze in uscita nel biennio e nel triennio ripartite come segue:

Il Dipartimento individua conoscenze, abilità e competenze in uscita nel biennio e nel triennio ripartite come segue: Il Dipartimento individua conoscenze, abilità e competenze in uscita nel biennio e nel triennio ripartite come segue: I AFM / TUR. Introduzione all informatica Conoscenza del pacchetto Office in relazione

Dettagli

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE

Dettagli

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO MOSSOTTI CLASSE III INDIRIZZO S.I.A. UdA n. 1 Titolo: conoscenze di base Conoscenza delle caratteristiche dell informatica e degli strumenti utilizzati Informatica e sistemi di elaborazione Conoscenza delle caratteristiche

Dettagli

PROGRAMMAZIONE MODULARE DI INFORMATICA CLASSE QUINTA - INDIRIZZO MERCURIO SEZIONE TECNICO

PROGRAMMAZIONE MODULARE DI INFORMATICA CLASSE QUINTA - INDIRIZZO MERCURIO SEZIONE TECNICO PROGRAMMAZIONE MODULARE DI INFORMATICA CLASSE QUINTA - INDIRIZZO MERCURIO SEZIONE TECNICO Modulo 1: IL LINGUAGGIO HTML Formato degli oggetti utilizzati nel Web Elementi del linguaggio HTML: tag, e attributi

Dettagli

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING

Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA SECONDO BIENNIO AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE TUROLDO ZOGNO Procedura Pianificazione, erogazione e controllo attività didattiche e formative Programmazione per la disciplina Informatica PROGRAMMAZIONE DI MATERIA: INFORMATICA

Dettagli

Informatica e Telecomunicazioni

Informatica e Telecomunicazioni Informatica e Telecomunicazioni IL PROFILO DEL DIPLOMATO Il Diplomato in Informatica e Telecomunicazioni : 1. Ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell elaborazione dell informazione,

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LE APPLICAZIONI INFORMATICHE

TECNICO SUPERIORE PER LE APPLICAZIONI INFORMATICHE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE I.C.T. Information and Communication Technology TECNICO SUPERIORE PER LE APPLICAZIONI INFORMATICHE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA DIPARTIMENTO DI INFORMATICA INDIRIZZO TECNICO SCIENTIFICO NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE

PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL DIPARTIMENTO DI MATERIA DIPARTIMENTO DI INFORMATICA INDIRIZZO TECNICO SCIENTIFICO NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE Pag. 1 di 3 ANNO SCOLASTICO 2014/2015 DIPARTIMENTO DI INFORMATICA INDIRIZZO TECNICO SCIENTIFICO CLASSI CORSI AFM, RIM, SIA BIENNIO TRIENNIO DOCENTI: PAGETTI, GOI NUCLEI FONDAMENTALI DI CONOSCENZE I QUADRIMESTRE

Dettagli

Liceo Tecnologico. Indirizzo Informatico e Comunicazione. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati

Liceo Tecnologico. Indirizzo Informatico e Comunicazione. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Indirizzo Informatico e Comunicazione Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Indirizzo Informatico e Comunicazione Discipline con attività di laboratorio 3 4 5 Fisica 132 Gestione di progetto

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER I RILEVAMENTI TERRITORIALI INFORMATIZZATI

TECNICO SUPERIORE PER I RILEVAMENTI TERRITORIALI INFORMATIZZATI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE EDILIZIA TECNICO SUPERIORE PER I RILEVAMENTI TERRITORIALI INFORMATIZZATI STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE PER I

Dettagli

Gestione in qualità degli strumenti di misura

Gestione in qualità degli strumenti di misura Gestione in qualità degli strumenti di misura Problematiche Aziendali La piattaforma e-calibratione Il servizio e-calibratione e-calibration in action Domande & Risposte Problematiche Aziendali incertezza

Dettagli

Base di dati e sistemi informativi

Base di dati e sistemi informativi Base di dati e sistemi informativi Una base di dati è un insieme organizzato di dati opportunamente strutturato per lo svolgimento di determinate attività La base di dati è un elemento fondamentale per

Dettagli

TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE

TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE DELLE INFRASTRUTTURE

Dettagli

Progettaz. e sviluppo Data Base

Progettaz. e sviluppo Data Base Progettaz. e sviluppo Data Base! Introduzione ai Database! Tipologie di DB (gerarchici, reticolari, relazionali, oodb) Introduzione ai database Cos è un Database Cos e un Data Base Management System (DBMS)

Dettagli

SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE PRESENZE SUL WEB

SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE PRESENZE SUL WEB SOFTWARE PER LA RILEVAZIONE PRESENZE SUL WEB Descrizione Time@Web rappresenta l applicazione per la gestione delle presenze via Web. Nel contesto dell ambiente START, Solari ha destinato questa soluzione

Dettagli

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E

Dettagli

COMPETENZE IN ESITO (5 ANNO) ABILITA' CONOSCENZE

COMPETENZE IN ESITO (5 ANNO) ABILITA' CONOSCENZE MAPPA DELLE COMPETENZE a.s. 2014-2015 CODICE ASSE: tecnico-professionale QUINTO ANNO PT1 scegliere dispositivi e strumenti in base alle loro caratteristiche funzionali; Progettare e realizzare applicazioni

Dettagli

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo

C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo C3 indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica Profilo Il Diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica : - ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici,

Dettagli

Sistemi informativi secondo prospettive combinate

Sistemi informativi secondo prospettive combinate Sistemi informativi secondo prospettive combinate direz acquisti direz produz. direz vendite processo acquisti produzione vendite INTEGRAZIONE TRA PROSPETTIVE Informazioni e attività sono condivise da

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo

PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo Agenzia del Lavoro Provincia Autonoma di Trento PROFILO FORMATIVO Profilo professionale e percorso formativo DENOMINAZIONE FIGURA PROFESSIONALE - TECNICO INFORMATICO SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE CED-EDP

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER LA MOBILITÀ E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

TECNICO SUPERIORE PER LA MOBILITÀ E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE TRASPORTI TECNICO SUPERIORE PER LA MOBILITÀ E IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO SUPERIORE PER

Dettagli

Capire i benefici di una rete informatica nella propria attività. I componenti di una rete. I dispositivi utilizzati.

Capire i benefici di una rete informatica nella propria attività. I componenti di una rete. I dispositivi utilizzati. LA RETE INFORMATICA NELL AZIENDA Capire i benefici di una rete informatica nella propria attività. I componenti di una rete I dispositivi utilizzati I servizi offerti LA RETE INFORMATICA NELL AZIENDA Copyright

Dettagli

La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati

La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati La piattaforma di lettura targhe intelligente ed innovativa in grado di offrire servizi completi e personalizzati Affidabilità nel servizio precisione negli strumenti Chanda LPR Chanda LPR è una piattaforma

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE A.S. 2014/2015 - CLASSE: 5ASA e 5BSA DISCIPLINA: INFORMATICA. INFORMATICA 2 ore settimanali

PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE A.S. 2014/2015 - CLASSE: 5ASA e 5BSA DISCIPLINA: INFORMATICA. INFORMATICA 2 ore settimanali ANNO SCOLASTICO 2014/2015 PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE CLASSE: 5ASA e 5BSA - pag. 1 CLASSE Monte ore annuo Libro di Testo PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE A.S. 2014/2015 - CLASSE: 5ASA

Dettagli

Dipartimento di informatica CONTENUTI MINIMI DI INFORMATICA E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE

Dipartimento di informatica CONTENUTI MINIMI DI INFORMATICA E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE CONTENUTI MINIMI DI INFORMATICA E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE CLASSE PRIMA INDIRIZZI: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALE PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI SPORTIVO pag.2

Dettagli

THEME Matrice di Competenza - Meccatronica

THEME Matrice di Competenza - Meccatronica AREE DI COMPETENZA FASI DELLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 1. Effettuare la manutenzione e garantire l'affidabilità dei sistemi. svolgere le operazioni di manutenzione programmata di base su macchine e sistemi

Dettagli

SCHEDA PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA DIDATTICHE. Dipartimento di INFORMATICA Classe 3 Disciplina INFORMATICA

SCHEDA PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA DIDATTICHE. Dipartimento di INFORMATICA Classe 3 Disciplina INFORMATICA Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE STATALE ABBA - BALLINI Via Tirandi n. 3-25128 BRESCIA www.abba-ballini.gov.it tel. 030/307332-393363 - fax 030/303379

Dettagli

ITI M. FARADAY Programmazione modulare a.s. 2014-2015

ITI M. FARADAY Programmazione modulare a.s. 2014-2015 Indirizzo: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Disciplina: Informatica Docente:Maria Teresa Niro Classe: Quinta B Ore settimanali previste: 6 (3 ore Teoria - 3 ore Laboratorio) ITI M. FARADAY Programmazione

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Introduzione alle basi di dati. Gestione delle informazioni. Gestione delle informazioni. Sistema informatico

Introduzione alle basi di dati. Gestione delle informazioni. Gestione delle informazioni. Sistema informatico Introduzione alle basi di dati Introduzione alle basi di dati Gestione delle informazioni Base di dati Modello dei dati Indipendenza dei dati Accesso ai dati Vantaggi e svantaggi dei DBMS Gestione delle

Dettagli

TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI E LE TECNOLOGIE INFORMATICHE

TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI E LE TECNOLOGIE INFORMATICHE ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE I.C.T. Information and Communication Technology TECNICO SUPERIORE PER I SISTEMI E LE TECNOLOGIE INFORMATICHE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI

Dettagli

Curricolo di TECNOLOGIA. Scuola Primaria

Curricolo di TECNOLOGIA. Scuola Primaria Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015 Curricolo di TECNOLOGIA Scuola Primaria Traguardi di competenza classe QUINTA Riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE INDIVIDUALE ANNO SCOLASTICO: 2014-2015 DISCIPLINA: TECNOLOGIE INFORMATICHE CLASSE: 1 CA INDIRIZZO: COSTRUZIONI AMBIENTE E TERRITORIO DOCENTI: TISO EMANUELE SECCHI BARBARA 1 2 3 4 5 6 ELENCO MODULI ARGOMENTI PRINCIPALI

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Esperto Controlli Non Distruttivi

Esperto Controlli Non Distruttivi Esperto Controlli Non Distruttivi Il profilo professionale individuato deve assicurare l esecuzione dei Controlli Non Distruttivi, deliberando le parti e documentandone i risultati e garantire il rispetto

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

PIANO DI LAVORO (a.s. 2015/2016)

PIANO DI LAVORO (a.s. 2015/2016) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO (a.s. 2015/2016)

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION

PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ

Dettagli

INFORMATICA. Obiettivi Biennio Economico in termini di competenze:

INFORMATICA. Obiettivi Biennio Economico in termini di competenze: INFORMATICA Obiettivi Biennio Economico in termini di competenze: 1. individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. 2. utilizzare e produrre testi multimediali. 3. analizzare dati ed

Dettagli

Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO

Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO Settore TECNOLOGICO A) MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA Titolo rilasciato: Perito in Meccanica, meccatronica ed energia MATERIE

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 17. OPERATORE AMMINISTRATIVO-SEGRETARIALE. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 17. OPERATORE AMMINISTRATIVO-SEGRETARIALE. Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 17. OPERATORE AMMINISTRATIVO-SEGRETARIALE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 4. Impiegati 4.1.1.4

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente

SUAP. Per gli operatori SUAP/amministratori. Per il richiedente Procedura guidata per l inserimento della domanda Consultazione diretta, da parte dell utente, dello stato delle sue richieste Ricezione PEC, protocollazione automatica in entrata e avviamento del procedimento

Dettagli

EVOLUZIONE DI UN SISTEMA DI TELECONTROLLO A SERVIZIO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: L ACQUEDOTTO CAMPANO. Giuseppe Mario Patti Proxima S.r.l.

EVOLUZIONE DI UN SISTEMA DI TELECONTROLLO A SERVIZIO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: L ACQUEDOTTO CAMPANO. Giuseppe Mario Patti Proxima S.r.l. EVOLUZIONE DI UN SISTEMA DI TELECONTROLLO A SERVIZIO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: L ACQUEDOTTO CAMPANO Giuseppe Mario Patti Proxima S.r.l. «Competitività e Sostenibilità. Progetti e tecnologie al servizio

Dettagli

Riepilogo delle modifiche di PA-DSS dalla versione 2.0 alla 3.0

Riepilogo delle modifiche di PA-DSS dalla versione 2.0 alla 3.0 Settore delle carte di pagamento (PCI) Standard di protezione dei dati per le applicazioni di pagamento () Riepilogo delle modifiche di dalla versione 2.0 alla 3.0 Novembre 2013 Introduzione Il presente

Dettagli

OPERATORE AI SERVIZI DI IMPRESA

OPERATORE AI SERVIZI DI IMPRESA AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO SERVIZI COMMERCIALI Denominazione della figura OPERATORE AI SERVIZI DI IMPRESA Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 4. Impiegati

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Operatore amministrativo-segretariale. Standard formativo minimo regionale

Operatore amministrativo-segretariale. Standard formativo minimo regionale Operatore amministrativo-segretariale Standard formativo minimo regionale Denominazione della figura professionale Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate economiche di riferimento:

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Liceo Tecnologico. Indirizzo Elettrico Elettronico. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati

Liceo Tecnologico. Indirizzo Elettrico Elettronico. Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Indicazioni nazionali per Piani di Studi Personalizzati Obiettivi Specifici d Apprendimento Discipline con attività di laboratorio 3 4 5 Fisica 99 Gestione di progetto 132 99 *Tecnologie informatiche e

Dettagli

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING)

LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) LA PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ AZIENDALI E.R.P. (ENTERPRISE RESOURCE PLANNING) L IMPATTO SULLA GESTIONE LA MISURAZIONE DELL IMPATTO IL SUPPORTO ALLA CREAZIONE DEL VALORE L INTEGRAZIONE ESIGENZE DEL BUSINESS

Dettagli

Business Process Management

Business Process Management Corso di Eccellenza in Business Process Management edizione 2010 Con il patrocinio e la supervisione scientifica del Dipartimento di Informatica dell Università degli Studi di Torino Responsabile scientifico

Dettagli

lem logic enterprise manager

lem logic enterprise manager logic enterprise manager lem lem Logic Enterprise Manager Grazie all esperienza decennale in sistemi gestionali, Logic offre una soluzione modulare altamente configurabile pensata per la gestione delle

Dettagli

4. GESTIONE DELLE RISORSE

4. GESTIONE DELLE RISORSE Pagina 1 di 6 Manuale Qualità Gestione delle Risorse INDICE DELLE EDIZIONI.REVISIONI N DATA DESCRIZIONE Paragraf i variati Pagine variate 1.0 Prima emissione Tutti Tutte ELABORAZIONE VERIFICA E APPROVAZIONE

Dettagli

Analista tempi e metodi

Analista tempi e metodi Analista tempi e metodi Descrizione del profilo professionale: Il profilo professionale individuato deve assicurare lo studio, l elaborazione ed il rilascio dei cicli di lavorazione delle attività produttive

Dettagli

TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE

TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE PIANI DI STUDIO QUARTO ANNO DI DIPLOMA PROFESSIONALE TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE 1 COMUNICAZIONE E PARTECIPAZIONE SOCIALE L ambito Comunicazione e partecipazione sociale concorre a mettere lo studente

Dettagli

DESCRIZIONE DEL PROCESSO. CHE COSA C'E' DI NUOVO NELL' IT? -- 23 Giugno 2010 (Agriturismo La Razza ) 1

DESCRIZIONE DEL PROCESSO. CHE COSA C'E' DI NUOVO NELL' IT? -- 23 Giugno 2010 (Agriturismo La Razza ) 1 CHE COSA C'E' DI NUOVO NELL' IT? -- 23 Giugno 2010 (Agriturismo La Razza ) 1 2 1- Applicazione o meno dei processi Pianificazione - Sviluppo - Esercizio? 3 2- Se SI, i processi vengono o verranno realizzati

Dettagli

Lezione 1. Introduzione e Modellazione Concettuale

Lezione 1. Introduzione e Modellazione Concettuale Lezione 1 Introduzione e Modellazione Concettuale 1 Tipi di Database ed Applicazioni Database Numerici e Testuali Database Multimediali Geographic Information Systems (GIS) Data Warehouses Real-time and

Dettagli

ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI)

ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI) ALLEGATO 1 (SCHEDA DI ASSEGNAZIONE OBIETTIVI) me Cognome Categoria Area AP PO, di tipo Anno di riferimento per la valutazione Punteggio conseguito nelle di schede di valutazione della prestazione degli

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE

Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE Liceo Marie Curie (Meda) Scientifico Classico Linguistico PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE a.s. 2015/16 CLASSE 4^ ASA Indirizzo di studio Liceo scientifico Scienze Applicate Docente Disciplina

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ

PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ PROJECT MANAGEMENT SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT DI ELEVATA PROFESSIONALITÀ SERVIZI DI PROJECT MANAGEMENT CENTRATE I VOSTRI OBIETTIVI LA MISSIONE In qualità di clienti Rockwell Automation, potete contare

Dettagli

Soluzioni integrate per la gestione del magazzino

Soluzioni integrate per la gestione del magazzino Soluzioni integrate per la gestione del magazzino whsystem Light è la versione di whsystem dedicata alla gestione di magazzini convenzionali. Questa variante prevede un modulo aggiuntivo progettato per

Dettagli

TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ALLA FINE DELLA SCUOLA PRIMARIA L alunno riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. E' a conoscenza

Dettagli

Piano di gestione della qualità

Piano di gestione della qualità Piano di gestione della qualità Pianificazione della qualità Politica ed obiettivi della qualità Riferimento ad un eventuale modello di qualità adottato Controllo della qualità Procedure di controllo.

Dettagli

ALLEGATO 1 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE

ALLEGATO 1 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE ALLEGATO 1 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE INDICE Direttore di Filiale... 3 Modulo Famiglie... 4 Coordinatore Famiglie... 4 Assistente alla Clientela... 5 Gestore Famiglie... 6 Ausiliario... 7 Modulo Personal

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

I MODULI Q.A.T. PANORAMICA. La soluzione modulare di gestione del Sistema Qualità Aziendale

I MODULI Q.A.T. PANORAMICA. La soluzione modulare di gestione del Sistema Qualità Aziendale La soluzione modulare di gestione del Sistema Qualità Aziendale I MODULI Q.A.T. - Gestione clienti / fornitori - Gestione strumenti di misura - Gestione verifiche ispettive - Gestione documentazione del

Dettagli

Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale

Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Direzione Generale per il mercato del lavoro Direzione Generale per l innovazione tecnologica e la comunicazione Allegato D Regole tecniche per l aggiornamento

Dettagli

Istituti Tecnici - Settore tecnologico Indirizzo Informatica e telecomunicazioni Articolazione Informatica

Istituti Tecnici - Settore tecnologico Indirizzo Informatica e telecomunicazioni Articolazione Informatica Linee guida Secondo ciclo di istruzione Istituti Tecnici - Settore tecnologico Indirizzo Informatica e telecomunicazioni Quadro orario generale 1 biennio 2 biennio 5 anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Sistemi e reti**

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario Inserimento semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli

Dettagli

MATERIA: INFORMATICA CLASSI: PRIME TERZE QUARTE SECONDE QUINTE

MATERIA: INFORMATICA CLASSI: PRIME TERZE QUARTE SECONDE QUINTE Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: INFORMATICA CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : Amministrazione, Finanza e marketing Scienze bancarie, finanziarie e assicurative Nodi concettuali

Dettagli

Allegato 2 Modello offerta tecnica

Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Modello offerta tecnica Allegato 2 Pagina 1 Sommario 1 PREMESSA... 3 1.1 Scopo del documento... 3 2 Architettura del nuovo sistema (Paragrafo 5 del capitolato)... 3 2.1 Requisiti generali della

Dettagli

Politica per la Sicurezza

Politica per la Sicurezza Codice CODIN-ISO27001-POL-01-B Tipo Politica Progetto Certificazione ISO 27001 Cliente CODIN S.p.A. Autore Direttore Tecnico Data 14 ottobre 2014 Revisione Resp. SGSI Approvazione Direttore Generale Stato

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE

PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE PROGRAMMAZIONE COORDINATA TEMPORALMENTE Monte ore annuo 99 Libro di Testo EbooK di Pettarin dal sito www.matematicamente.it/ecdl e dal sito www.aica.it SETTEMBRE MODULO 6: Aprire e chiudere un programma

Dettagli

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE

ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE ILSISTEMA INTEGRATO DI PRODUZIONE E MANUTENZIONE L approccio al processo di manutenzione Per Sistema Integrato di Produzione e Manutenzione si intende un approccio operativo finalizzato al cambiamento

Dettagli