LE PROCEDURE DI INSEGNAMENTO IN AMBIENTE NATURALE. Troina - 27 marzo Le procedure di insegnamento in ambiente naturale

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1 LE PROCEDURE DI INSEGNAMENTO IN AMBIENTE NATURALE Troina - 27 marzo 2017 Le procedure di insegnamento in ambiente naturale Le operazioni motivazionali A cura di Dott.ssa Marinella Zingale Psicologa e Psicoterapeuta IRCCS OASI MARIA SS. TROINA mzingale@oasi.en.it

2 Cos è il NET: Una combinazione di strategie e procedure di intervento che sono state elaborate a partire dalla necessità di sviluppare il linguaggio. Trae le sue origini da: q Insegnamento incidentale (Hart & Risley, 1968) q Mand-Modeling (modellamento del mand) di Rogers- Warren & Warren, 1980 e procedure di prompt/differimento temporale (Halle, Marshall & Spradlin 1979) q Insegnamento del linguaggio Milieu (dell ambiente di appartenenza) di Hart & Rogers-Warren, 1978

3 NET (NATURAL ENVIRONMENT TEACHING) Termine coniato da Sunderberg and Partington (1998) per indicare procedure di insegnamento focalizzate sull interazione adulto-bambino che si svolgono in un contesto naturale Segue la contingenza a 4 termini (MO, Sd, R, Sr+) Moderato & Copelli, 2010

4 Insegnamento in ambiente naturale Usa tutte le tecniche precedentemente descritte con un focus aggiuntivo su: q Espansione di interessi q Insegnamento di abilità di vita quotidiana, di abilità di gioco, socializzazione e abilità di comunità q Riduzione di comportamenti stereotipati e problema q Generalizzazione di abilità insegnate in un contesto DTT

5 Cosa è il NET? Cogliere o creare attività, scenari e situazioni in cui c è qualcosa di VALORE per l allievo ed insegnare abilità che sono direttamente correlate a quell attività o situazione.

6 Esempi L allievo ha fame è possibile insegnare: al bambino a richiedere cibo, tenere adeguatamente il cucchiaio tagliare il cibo con un coltello. L allievo gioca con le macchinine è possibile insegnare: a richiedere le macchinine, fare il rumore dell auto, nominare le parti della macchina, costruire la pista automobilistica.

7 L allievo è motivato ad interagire con i compagni di classe è possibile insegnare a: a salutare appropriatamente, effettuare dei giochi adeguati all età fare conversazione interrompere appropriatamente le interazioni riconoscere le emozioni di altri.

8 Cosa costituisce il NET? NON è un ambiente o un luogo specifico, ma è un set di strategie per massimizzare l acquisizione di abilità E attivamente condotto dal terapista, non è il semplice aspettare un opportunità, ma creare attivamente o generare opportunità di insegnamento. Il NET va oltre l insegnamento incidentale per aumentare le possibili opportunità di insegnamento Si può insegnare un ampia varietà di comportamenti, non c è una restrizione al solo mand

9 STUDI: q I bambini a cui è stato insegnato usando metodi NET acquisiscono e generalizzano più facilmente gli obiettivi linguistici (Peterson, 2004) q L insegnamento NET mostra una riduzione più significativa di comportamenti inappropriati rispetto al DTT (Delprato, 2001) q Replica più similarmente il tipo di apprendimento che si verifica naturalmente durante lo sviluppo tipico.

10 NET vs DTT AMBIENTE OPERATORE PROMPTING RINFORZO NET L ambiente e gli stimoli sono organizzati per creare opportunità d apprendimento L insegnante aspetta la motivazione del bambino e poi risponde L insegnante potrebbe promptare il livello successivo di risposta L insegnante consegna lo specifico rinforzatore o evento che il bambino ha richiesto DTT L ambiente e gli stimoli sono pre-determinati e strutturati per insegnare una specifica abilità L insegnante inizia e conduce l interazione; consegna l SD per fare emettere una determinata risposta L insegnante prompta il livello di prompt deciso per quel determinato step di insegnamento L insegnante consegna un rinforzatore che potrebbe essere o non essere correlato con l attività in corso (es. tact training)

11 Insegnamento Intensivo L allievo risponde per ottenere un rinforzatore scollegato Può accadere in qualunque setting Rinforzatori scollegati vengono usati per rafforzare il comportamento Ci aspettano alti tassi di risposta Insegnamento in ambiente naturale La risposta è in un contesto di un attività di valore correlata Può accadere in qualunque contesto Il rinforzatore è direttamente correlato al comportamento/ contesto che imita contingenze naturali Il tasso di risposta è generalmente variabile e basato sulla motivazione dell allievo

12 Caratteristiche del NET: - le istruzioni sono inserite nel contesto naturale - creazione e manipolazione MO (l operatore sceglie, introduce e dispone materiale motivante per il bambino). L insegnamento parte agganciandosi alle motivazioni del bambino - enfasi sullo shaping (i tentativi di risposta ricevono rinforzo) - enfasi sull organizzazione degli ambienti e degli antecedenti - il rinforzo è intrinseco all interazione - il contesto di apprendimento è variabile

13 Vantaggi - Favorisce la generalizzazione - Aumenta la collaborazione Funzionale all insegnamento di abilità comunicative (riduzione C.P.): - Mand training (MO): la motivazione è prerequisito dell atto comunicativo - Intraverbal training (creazione di interazioni verbali spontanee) - Abilità sociali (apprendere il valore degli altri nell ambiente naturale)

14 Elemento distintivo del NET sono le operazioni motivazionali

15 Operazioni motivazionali Nel 1938 Skinner parlò per primo della motivazione come una variabile antecedente Keller e Schoenfeld (1950) crearono il termine establishing operation (p. 271) Nessun cenno sull EO nel JABA per 10 anni tra il 60 e i 70 Dal 1979 al 1988 ci furono 5 articoli che si focalizzarono sulla motivazione come rinforzo La motivazione come una variabile antecedente ritornò ripetutamente sui testi di analisi comportamentale ed è ora un argomento abituale sul JABA Tra il 1999 e il 2005 ci sono stati oltre 30 articoli relativi al MO o all EO. L intero corpo della letteratura supporta le operazioni motivazionali come variabile antecedente

16 Manipolazioni antecedenti ed Operazioni motivazionali Le conseguenze assumono un ruolo fondamentale nel cambiare il comportamento, gli antecedenti sono essenziali nel creare le condizioni sotto le quali è probabile che il comportamento si verifichi. Due antecedenti primari lavorano insieme per evocare il comportamento: le MO e gli stimoli discriminativi Riconoscere e creare le condizioni antecedenti corrette è essenziale per un insegnamento efficace e la generalizzazione delle abilità.

17 Comprendere la motivazione Operazioni motivazionali (MO): sono un set ambientale di condizioni che hanno un effetto di alterazione del VALORE ed anche un effetto di alterazione del COMPORTAMENTO l MO crea la condizione in cui un allievo VUOLE o NON VUOLE un attività, un interazione o un oggetto specifico. MO SD comportamento conseguenza Il bambino ha mangiato un pacchetto di grissini e ha sete Bottiglia dell acqua e mamma Dice Acqua La mamma gli da un bicchiere d acqua Spia della benzina accesa sul cruscotto Insegna di un distributore Entro nel distributore Faccio benzina

18 Le operazioni motivazionali ed il NET Le operazioni motivazionali consentano di comprendere le condizioni ambientali che aumentano/diminuiscono il valore degli oggetti, delle attività o interazioni con altri Il termine Motivating operation (MO) sottolinea gli effetti bidirezionali di aumento o riduzione del potere rinforzante di uno stimolo su di un comportamento (Laraway et al., 2003; Sweeney-Kerwin et al., 2007).

19 Tutte le MO possono essere divise in: Establishing Operations - operazioni costitutive qualsiasi stimolo, condizione o evento che altera il potere rinforzante di uno stimolo e aumenta momentaneamente la frequenza di emissione dei comportanti che in passato sono stati rinforzati da tale stimoli (Michael 1988, 1993, 2000) Es. la deprivazione OPPURE gli stimoli che si presentano come antecedente Abolishing Operations - operazioni abolitive Le AO per il rinforzo aboliscono il valore della conseguenza e come risultato hanno un effetto attenuante sui comportamenti che hanno prodotto quel rinforzatore Es. La sazietà OPPPURE l assenza di uno stimolo avversivo come antecedente

20 Ci sono diversi tipi di operazioni motivazionali: MO non condizionate: non sono legate ad una storia di apprendimento (Cibo, acqua, ossigeno, regolazione della temperatura, dolore, stimolazione sessuale e sonno) MO condizionate (il loro valore è appreso) CMO-T: Transitiva CMO-S: Surrogata CMO-R: Riflessiva: - Minaccia (es. allarme antincendio; il bullo che ci viene incontro nel corridoio; il medico con il camice bianco) e - promessa (es. la nonna; odore del cibo nel forno; operatore preferito)

21 CMO-T (transitiva) Un set di stimoli in cui sia presente un operazione motivazionale per uno stimolo al quale sia bloccato, interrotto o negato l accesso e che momentaneamente alteri il valore di altri stimoli come rinforzatori evocando tutti i comportamenti che in passato hanno permesso di ottenere quel rinforzo Si definisce transitiva perché il valore del rinforzatore viene momentaneamente trasferito sullo stimolo che mi serve per ottenere il rinforzatore. Es. Voglio dipingere (MO), ma non ho il pennello. Allora il pennello è momentaneamente condizionato come rinforzo e vengono evocati tutti i comportamenti che in passato hanno portato a ottenere un pennello: ( Posso avere un pennello?, indicare il pennello, fare il segno di pennello, scambiare la carta con il pennello ) Voglio mangiare il gelato, ma non ho il cucchiaino.

22 CMO S (surrogata) Due stimoli sono stati abitualmente associati, per cui il valore si trasferisce dall uno all altro. In presenza dell uno, anche l altro acquista valore Es. caffè-sigaretta Cibo-vino

23 CMO R (riflessiva) Qualsiasi condizione o stimolo, la cui presenza o assenza è stata correlata positivamente con la presenza o assenza di qualsiasi forma di peggioramento, fungerà da operazione motivante condizionata nello stabilire il suo stesso fine come rinforzatore efficace e nell evocare qualunque comportamento che in passato è stato in tal modo rinforzato (Michael, 1993) Sono definite operazioni motivazionali condizionate-riflessive (CMO R) le condizioni o stimoli antecedenti che aumentano il valore di fuga perchè correlati con una condizione di peggioramento. Es. se c è una storia di insegnamento scadente, la presenza dell insegnante è la CMO R che segnala un peggioramento del set di condizioni.

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27 Come correggere la catena CMO-R? Se c è una catena CMO-R in essere, sarà necessario affrontare il processo PRIMA di correggerla e creare un ambiente in cui l allievo è motivato a restare vicino gli adulti. Questo passaggio non può essere saltato o affrettato! È importante creare le fondamenta che permetteranno il massimo ammontare di insegnamento in futuro. Ricordate che quanto più lunga è la storia di una catena CMO- R, tanto più diligenza e tempo saranno necessari per costituire un set di condizioni corretto.

28 Indicatori di motivazione un insegnamento NET efficace richiederà che l adulto valuti accuratamente la motivazione dell allievo da un momento all altro la motivazione è FLUTTUANTE. Solo perchè qualcosa è di valore in questo momento, ciò non significa che il soggetto sarà sempre motivato ad avere quell oggetto/attività. Indicatori comuni di motivazione: Contatto oculare e sguardo fisso sull oggetto Tentativi di mand per l oggetto Volume, frequenza e latenza del mand Durata di gioco/interazione

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