EFFETTO NAVON QUADRO STORICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "EFFETTO NAVON QUADRO STORICO"

Transcript

1 EFFETTO NAVON QUADRO STORICO VISIONE GESTALT : sistema percettivo come un apparato elastico in grado di inghiottire e digerire contemporaneamente tutte le informazioni visive. VISIONE AKTUALGENESE : va oltre i semplici principi espressi dalla Gestalt e si riferisce alla nascita di una percezione complessa e olistica, seguita dalla differenziazione dei contenuti percepiti. LA FORESTA PRIMA DEGLI ALBERI, UN QUADRO DI DEFINIZIONE L approccio di Navon si inserisce in un certo senso nella tradizione Aktualgenese. IDEA ALLA BASE DELLO STUDIO: i processi percettivi sono temporalmente organizzati in modo che procedono da una strutturazione globale verso un analisi sempre più fine di una scena.

2 FOREST BEFORE TREES: THE PRECEDENCE OF GLOBAL FEATURES IN VISUAL PERCEPTION

3 ESPERIMENTO 1 IPOTESI: la conoscenza di uno stimolo visivo può interferire con la discriminazione di uno stimolo uditivo equivalente o con le risposte appropriate per questo. 8 soggetti 504 prove Ogni prova prevedeva la presentazione di uno stimolo uditivo ( acca, esse ) e in prossimità temporale ravvicinata uno stimolo visivo ( H, S oppure un rettangolo). RISULTATI: Le latenze per le risposte non corrette non si allontanano da quelle delle risposte corrette.

4 ESPERIMENTO 2 Stesse caratteristiche del primo esperimento ma variano gli stimoli visivi utilizzati. 18 soggetti (nessuno ha partecipato all esperimento 1) Indicare dopo ogni parola quale delle due lettere avevano sentito. RISULTATI: Le risposte dei soggetti alla discriminazione uditiva sono state oggetto di interferenze solo dal livello globale e non da quello locale. Se la stimolazione visiva non è l unica fonte di informazione che influisce sul comportamento, l elaborazione visiva si interrompe quando le caratteristiche globali sono state già considerate.

5 ESPERIMENTO 3 IPOTESI: se la precedenza globale non è una proprietà intrinseca della percezione visiva, il soggetto potrebbe forzare l attenzione per saltare l analisi globale e processare solo gli elementi a livello locale. 14 soggetti (nessuno ha partecipato agli esp. 1 e 2) 288 prove Assenza di stimoli uditivi RISULTATI: Nella condizione d attenzione locale, la latenza media nelle prove incongruenti è superiore alla latenza media riscontrata nelle prove congruenti. I segnali globali che erano in conflitto con quelli locali, hanno inibito le risposte a livello locale. Le persone non possono saltare la fase di elaborazione globale in quanto necessaria per la percezione.

6 ESPERIMENTO 4 IPOTESI: le caratteristiche locali possono essere elaborate se viene utilizzato un compito che chiede al soggetto di porre la stessa importanza su entrambi i livelli (globale e locale). 16 soggetti 192 prove RISULTATI: Le differenze a livello globale sono rilevate più frequentemente rispetto alla differenze locali. DISCUSSIONE:Il corpo di evidenze emerse dai 4 esperimenti supporta il concetto di precedenza globale nell elaborazione visiva.

7 L INTERFERENZA DELL ELABORAZIONE DI INFORMAZIONI LOCALI SU QUELLE GLOBALI NEI BAMBINI CON DISORDINE DI IPERATTIVITA DI DEFICIT DI ATTENZIONE DEL TIPO INATTENTIVO ll presente studio ha messo a confronto la perfomance di bambini con e senza disturbo di iperattività del deficit del tipo inattentivo (ADHD-1) nell'elaborazione dell'informazione globale e locale per esaminare l'ipotesi dell'inferenza locale nell'adhd. PARTECIPANTI E METODO: L'ADHD campione è stato reclutato da alcuni ambulatori di psichiatria infantile del Shanghai in Cina. distretto di Zambei di I partecipanti sono stati diagnosticati come bambini con ADHD, principalmente del tipo inattentivo. Prima dell'analisi, è stato confermato che nessuno dei bambini era stato sotto farmaco per almeno tre mesi precedenti all'esperimento.

8 TEST 1: TEST DI ANNULLAMENTO DELLA CIFRA COMPOSTA Nel test di annullamento della cifra composta, gli stimoli sono composti da schemi di cifre composite gerarchiche (cioè una cifra globale composta da un insieme di cifre locali ovvero più piccole). Questo compito viene utilizzato per valutare, rispettivamente, l'elaborazione delle informazioni locali e globali e l'interferenza tra esse. Come possiamo osservare dalla figura, ogni carta è composta da cifre (globali) a loro volta costituite da cifre più piccole (locali).

9 TEST 2: IL TEST COMPOSTO DA COMPUTER Un test composto basato su un compito tradizionale di Navon. Gli stimoli visivi nel test 2 sono stati generati e visualizzati su uno schermo a una distanza di visione di circa 50 cm. Nel test sono stati utilizzati tre tipi di stimoli: Il primo stimolo era una cifra composta (3, 5, 6, 8, 9) composta da 15 per 25 punti. Il tipo 2 era un rettangolo composto da 5 per 5 piccoli numeri (2, 3, 5, 6, 8, 9). Il tipo 3 era una cifra composta (2, 3, 5, 6, 8, 9) composta da cifre locali, dove il composto 3 o 6 era composto da piccoli 2, 5, 8 o 9. Il composto 2, 5, 8 e 9 erano composti da tre o sei.ogni partecipante è stato eseguito attraverso i quattro compiti.

10 RISULTATO TEST 1: I risultati dell'analisi di come l'annullamento dell'obiettivo precedente ha interessato l'elaborazione di informazioni globali e locali a obiettivi successivi, ha rivelato che: Per il gruppo ADHD l'elaborazione di informazioni dirette a livello globale fu influenzata involontariamente dall'adiacente elaborazione a destinazione locale. Ciò suggerisce che gli individui con ADHD hanno mostrato una difficoltà di trasferimento locale-globale, che non è stata osservata nei controlli non ADHD.

11 RISULTATO TEST 2: I risultati dell'analisi per i quattro compiti del test indicavano che: I partecipanti ADHD erano più vulnerabili nell'attività selettiva diretta a livello globale, perché non riuscivano a resistere alle interferenze da informazioni locali, mentre nell'attività selettiva diretta a livello locale erano in grado di resistere alle interferenze dalle informazioni globali. Inoltre i risultati della nostra analisi dei rapporti di interferenza hanno indicato che: Nel compito selettivo per il compito composto LG (locale a interferenze globali) era più grande della GL(globale a interferenza locale).dunque è stata rilevata interferenza locale.

12 ESPERIMENTO SULL EFFETTO DELL ANGOLAZIONE NELL EFFETTO NAVON L effetto Navon è assente nei bambini con ADHD. Questo studio ha lo scopo di esaminare la percezione globale e locale in diverse situazioni effettuando un controllo tra bambini con ADHD e bambini senza disturbo. Sono state fatte due IPOTESI: 1. L angolo visivo influenza l attenzione globale-locale 2. Anche se l attenzione globale/locale è influenzata dall angolo visivo questo non vuol dire che l effetto cambi significativamente, inoltre, possiamo prevedere che il bias attentivo precedentemente riscontrato nei bambini con ADHD non subirà effetti dovuti all angolo di visualizzazione. I PARTECIPANTI erano divisi in due gruppi: Gruppo sperimentale. 15 bambini con ADHD con un QI tra Gruppo di controllo. 17 bambini sani con le medesime caratteristiche

13

14

15 RISULTATI: L angolo visivo influenza l attenzione globale-locale. Le lettere target globali vengono rilevate più rapidamente quando l angolo visivo per gli stimoli locali è relativamente più piccolo e le lettere locali sono meglio identificate quando l angolo visivo degli stimoli locali è largo. L interferenza locale/globale aumenta con l aumentare della dimensione degli angoli visivi per gli stimoli locali. Anche se l angolo visivo ha influenzato l attenzione globale-locale in entrambi i gruppi, la mancanza dell effetto Navon nei soggetti con ADHD può essere generalizzata e non è un artefatto di angoli visivi. Le persone con ADHD hanno difficoltà ad elaborare l "intero quadro", ciò sfida anche i criteri del DSM-V in cui è stata sottolineata la mancata attenzione ai dettagli.

16 ESPERIMENTO CON COMPARAZIONE TRA EFFETTO NAVON E COMPITO DELLE FRECCE CON SOGGETTI AVENTI DISORDINE DI IPERATTIVITA CON DEFICIT DI ATTENZIONE (ADHD) Numerosi studi suggeriscono che elaboriamo l'ambiente visivo intorno a noi a due diversi livelli : LIVELLO LOCALE: ci fornisce i dettagli di uno stimolo ricevuto ma è carente nel contesto generale che lo circonda. LIVELLO GLOBALE ci fornisce informazioni sulla "grande immagine" a scapito dei piccoli dettagli, è il livello prioritario per l elaborazione dello stimolo. È stato dimostrato che la mancanza di elaborazione globale è associata a differenti psicopatologie tra cui il disordine di iperattività con deficit di attenzione (ADHD). L obiettivo del lavoro di Kalanthroff, Naparstek e Henik (2013) è studiare se gli adulti con ADHD presentano un declino del bias di elaborazione a livello globale cioè la tendenza automatica a elaborare prima l'immagine globale e poi questa locale, e volevano scoprire se questo può essere indotto da una segnalazione di avviso.

17 I PARTECIPANTI erano giovani adulti divisi in due gruppi: Gruppo di controllo. Studenti universitari che dichiaravano di non essere affetti da disturbi di attenzione diagnosticati. Gruppo ADHD. Studenti universitari a cui era diagnosticata l ADHD e a cui era chiesto astenersi da qualsiasi farmaco ad eccezione di quelli necessari. Nell ESPERIMENTO era presentata una freccia grande composta da frecce più piccole. il compito era segnalare su una tastiera la direzione della freccia in base alla condizione assegnata, globale o locale. Kalanthroff e coll. aggiunsero rispetto al compito di Navon un di tono di allerta In base al compito di elaborazione assegnato crearono 4 diverse condizioni: 1. Stimolo congruente con tono di allerta 2. Stimolo incongruente con tono di allerta 3. Stimolo congruente senza tono di allerta 4. Stimolo incongruente senza tono di allerta

18 Si può notare che: Nella condizione di non allerta si verifica un interazione significativa tra attenzione e congruenza. Un grande effetto di congruenza per il blocco locale mentre l'elaborazione globale variava per i controlli ma non per soggetti ADHD. Nella condizione di allerta, la vigilanza ha aumentato l effetto congruenza per il blocco locale e diminuisce l effetto congruenza per il blocco globale. Il tono di allerta aumenta il bias di elaborazione globale.

19 DISCUSSIONE Una possibile spiegazione per le differenze tra gli studi potrebbe essere: le popolazioni studiate e la possibilità che gli adulti con ADHD abbiano imparato a dirigere la loro attenzione in modo più efficiente e non presentare il bias di elaborazione locale I risultati di Kalanthroff, Naparstek, e Henik confermano che l'adhd è un disturbo che danneggia l elaborazione globale che può essere alleviato da una migliorata vigilanza e non danneggia l'elaborazione locale. Questi pazienti potrebbero addirittura avere un vantaggio per nell analisi dettagliata.

20 ESPERIMENTO SULL UTILIZZO DELL EFFETTO NAVON IN PAZIENTI CON SIMULTAGNOSIA. La simultagnosia è un disturbo percettivo causato da danni neurologici della corteccia celebrale e consiste nell incapacità di distinguere oggetti diversi presentati simultaneamente in un immagine. Quando si tratta di stimoli Navon, le lettere piccole (o stimoli locali) e le lettere grandi (o stimoli globali), vengono percepite attraverso due processi neuropsicologici dissociati: Gli stimoli locali vengono percepiti consapevolmente e senza difficoltà; Gli stimoli globali, invece, non vengono percepiti se non a livello inconscio.

21 PARTECIPANTE: CS, donna di anni 78, ricoverata per episodio di delirio. Sottoposta ad esami neurologici. Primo responso clinico: simultagnosia, evidenziato da: Furto del biscotto. CS riusciva a riconoscere solamente la finestra e le tende, ma non gli altri elementi che componevano l immagine. ESPERIMENTO: Prima parte: vennero mostrati a CS stimoli globale-locale di Navon. Seconda parte: test sulla corrispondenza di stimoli globale-locale di Navon ed un compito di Stroop.

22 RISULTATI: Prima parte: Come previsto, la paziente, riusciva ad identificare solo le lettere piccole (o locali) ma non era capace di riconoscere la lettera grande (o globale). Gli autori conclusero che la lettera grande fu percepita da CS, inconsapevolmente perché quando venivano presentati stimoli Navon locale-globale incongruenti (ossia, piccole t formano una grande h ), il paziente commetteva molti più errori rispetto a quando gli stimoli locale-globale erano congruenti (piccole t formano una grande T ). Seconda parte: Stimoli globale-locale congruenti con il colore delle lettere: 30 secondi; stimolo globale congruente, locale incongruente: 30 secondi; Stimolo globale incongruente, locale congruente: più errori.

23 DISCUSSIONE: Nella simultagnosia dorsale il problema principale è l incapacità di percepire una scena visiva come un tutto, ma distinguere solamente le piccole parti che la compongono. I dati dell esperimento hanno confermato ciò perché CS non era in grado di percepire lo stimolo globale, ma riuscì in questo compito soltanto con l aiuto dell introduzione di un compito di Stroop. Infatti, nel momento in cui la paziente ha dovuto individuare il colore delle lettere, tralasciando l identità delle stesse, ciò ha favorito, a livello inconscio, il riconoscimento della lettera globale. Questo dimostra che la percezione globale di uno stimolo è presente a livello inconscio in persone con simultagnosia e che può addirittura essere dominante

attenzione selettiva

attenzione selettiva STROOP Effect L effetto Stroop è un esempio di bias e/o variazione nei tempi di reazione nell esecuzione di un compito in cui è necessario controllare una risposta automatica irrilevante e fornire una

Dettagli

Due cervelli per una mente

Due cervelli per una mente 28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia

Dettagli

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali

NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali NEUROPSICOLOGIA CLINICA Scienza che riguarda l espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali In risposta a esigenze di Valutazione e Riabilitazione (pz con lesioni cerebrali) NEUROPSICOLOGIA CLINICA

Dettagli

Michael Posner SISTEMA

Michael Posner SISTEMA Michael Posner Psicologo americano famoso ricercatore nel campo dell attenzione Ha proposto un modello anatomo-fisiologico dell attenzione distinguendo 3 sottosistemi: SISTEMA DI VIGILANZA SISTEMA ATTENZIONALE

Dettagli

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I)

DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO (DSM IV Asse I) *Anomalie estreme dello sviluppo con esordio nei primi tre anni di vita (precoci, prevenzione, outcome), non normali in nessuno stadio dello sviluppo

Dettagli

LE ABILITÀ DI PIANIFICAZIONE IN UN GRUPPO DI BAMBINI CON ADHD

LE ABILITÀ DI PIANIFICAZIONE IN UN GRUPPO DI BAMBINI CON ADHD LE ABILITÀ DI PIANIFICAZIONE IN UN GRUPPO DI BAMBINI CON ADHD VII CONGRESSO NAZIONALE sul Disturbo da Deficit dell Attenzione/Iperattività Relazione di Valagussa S., Merati S.,Valenti V., Ottolini A. e

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC»

UNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC» UNIVERSITA DEGLI STUDI «G. D ANNUNZIO» DI CHIETI E PESCARA «EFFETTO SNARC» PIO RUSSO MARIA GRAZIA FILOMENA PROF. ALBERTO DI DOMENICO Come pensiamo ai numeri? GALTON (1880) In due articoli, riporta le interviste

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

CARATTERISTICHE NEUROPSICOLOGICHE LA COMUNICAZIONE

CARATTERISTICHE NEUROPSICOLOGICHE LA COMUNICAZIONE CARATTERISTICHE NEUROPSICOLOGICHE LA COMUNICAZIONE La capacità comunicativa dell uomo, come si è sviluppata nel corso della sua evoluzione, sembra non essere presente nella persona autistica. Mancano dei

Dettagli

La consapevolezza visiva

La consapevolezza visiva Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano

Dettagli

SPAN, MILANO 5 FEBBRAIO 2011 LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DEI PROCESSI ATTENZIONALI E DELLE FUNZIONI ESECUTIVE

SPAN, MILANO 5 FEBBRAIO 2011 LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DEI PROCESSI ATTENZIONALI E DELLE FUNZIONI ESECUTIVE SPAN, MILANO 5 FEBBRAIO 2011 LA RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DEI PROCESSI ATTENZIONALI E DELLE FUNZIONI ESECUTIVE Zoccolotti, De Luca, Guariglia, Ianes, Trojano Documento finale della Giuria. Consensus

Dettagli

Apprendimento, Memoria, e Percezione

Apprendimento, Memoria, e Percezione 14 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Apprendimento, Memoria, e Percezione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di

Dettagli

La visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini

La visione. Visione biologica ed elaborazione delle immagini La visione Stefano Ferrari Università degli Studi di Milano stefano.ferrari@unimi.it Elaborazione delle immagini anno accademico 2009 2010 Visione biologica ed elaborazione delle immagini La percezione

Dettagli

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Il Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) rappresentano dei deficit che insistono a carico delle funzioni

Dettagli

ASPETTI NEURORADIOLOGICI E NEUROFISIOLOGICI NELLA DCD. Implicazioni nosografiche e patogenetiche

ASPETTI NEURORADIOLOGICI E NEUROFISIOLOGICI NELLA DCD. Implicazioni nosografiche e patogenetiche ASPETTI NEURORADIOLOGICI E NEUROFISIOLOGICI NELLA DCD Implicazioni nosografiche e patogenetiche DCD: DEFINIZIONE (Criteri DSM IV, 1994) Ridotta coordinazione motoria nelle attività giornaliere; Interferenza

Dettagli

VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEI FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELL ADHD MEDIANTE STRUMENTI PSICOMETRICI

VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEI FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELL ADHD MEDIANTE STRUMENTI PSICOMETRICI Corso di Laurea Magistrale in Psicologia Laboratorio di Psicofarmacologia Università degli Studi di Catania VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEI FARMACI PER IL TRATTAMENTO DELL ADHD MEDIANTE STRUMENTI PSICOMETRICI

Dettagli

Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni

Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni Rischio Reale e Rischio Percepito: Il ruolo della comunicazione e delle emozioni M.R Ciceri Professore Associato Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano Responsabile Unità di Ricerca Psicologia del

Dettagli

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. obiettivi. I disegni sperimentali e il controllo

METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA. obiettivi. I disegni sperimentali e il controllo METODOLOGIA DELLA RICERCA PSICOLOGICA Corso di laurea in Scienze della formazione nelle organizzazioni a.a. 2012/13 I DISEGNI SPERIMENTALI E IL CONTROLLO obiettivi Descrivere le modalità attraverso cui

Dettagli

L AUTISMO: definizione

L AUTISMO: definizione L AUTISMO: definizione GLI AUTISMI L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine del neurosviluppo, con esordio nei primi 3 anni di vita. (Linea Guida 21) Nella classificazione del DSM-5,

Dettagli

DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA DELL ADHD

DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA DELL ADHD DIAGNOSI NEUROPSICOLOGICA DELL ADHD Chiarenza GA, Acace M, Lo Torto MG, Pozzi C, Raia R, Tomassini E, Olgiati P¹. Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile, Az. Osp. G. Salvini, Rho, Milano. ¹ Università

Dettagli

MISINFORMATION EFFECT

MISINFORMATION EFFECT MISINFORMATION EFFECT Valentina Cannella, Mariacristina Montelli, Francesca Pia Schiavone Il misinformation effect si verifica quando il ricordo di un evento è alterato da un informazione fuorviante fornita

Dettagli

Effetti di Vitamina B, Inositolo, Fosfoserina, Eleuterococco, Rodiola, Ginkgo sull Attenzione selettiva in età scolare

Effetti di Vitamina B, Inositolo, Fosfoserina, Eleuterococco, Rodiola, Ginkgo sull Attenzione selettiva in età scolare Effetti di Vitamina B, Inositolo, Fosfoserina, Eleuterococco, Rodiola, Ginkgo sull Attenzione selettiva in età scolare Valentina Lanzara, Maria Esposito, Francesco Precenzano, Giulia Muzzo, Ilaria d Alessandro,

Dettagli

Il contrasto. La percezione del contrasto. Contrasto e filling-in. Il contrasto simultaneo. Le distribuzioni di luminanza (ii)

Il contrasto. La percezione del contrasto. Contrasto e filling-in. Il contrasto simultaneo. Le distribuzioni di luminanza (ii) 20 Aprile 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Il contrasto La percezione del contrasto Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione

Dettagli

LA PERCEZIONE Dott.ssa SILVIA GIARRIZZO

LA PERCEZIONE Dott.ssa SILVIA GIARRIZZO LA PERCEZIONE 1 Dott.ssa SILVIA GIARRIZZO SENSAZIONE E PERCEZIONE La SENSAZIONE implica la registrazione e la codificazione degli stimoli ossia di tutte le forme di energia che colpiscono gli organi di

Dettagli

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno

Dettagli

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano

Dettagli

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca

La vocazione professionale e la carriera accademica. Report della prima fase di ricerca La vocazione professionale e la carriera accademica Report della prima fase di ricerca 1 Obiettivi dell indagine Il focus della nostra ricerca è la vocazione professionale: l esperienza di una passione

Dettagli

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica

Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Disegni di studio nella ricerca epidemiologica Dott. Pamela Di Giovanni Disegni epidemiologici La ricerca epidemiologica utilizza, per i suoi scopi, diverse strategie di studio che vengono distinte in

Dettagli

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE

APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE APPRENDIMENTO E NEUROSCIENZE Modello interattivo e multicomponenziale della compresione Eleonora Aliano Apprendimento e neuroscienze Apprendere: variare la struttura e l attività dei neuroni Ultime notizie

Dettagli

Qualità del rapporto interpersonale

Qualità del rapporto interpersonale Qualità del rapporto interpersonale DOP umorale: oppositività, distanziamento per suscettibilità, irritabilità alternata a facilità di contatto, affabilità, talvolta esibizionismo teatralità. DOP comportamentale:

Dettagli

PASSAGGIO DI CONSEGNE IN TERAPIA INTENSIVA: UNO STUDIO OSSERVAZIONALE. Dott.ssa Francesca Pepe Infermiera

PASSAGGIO DI CONSEGNE IN TERAPIA INTENSIVA: UNO STUDIO OSSERVAZIONALE. Dott.ssa Francesca Pepe Infermiera PASSAGGIO DI CONSEGNE IN TERAPIA INTENSIVA: UNO STUDIO OSSERVAZIONALE Dott.ssa Francesca Pepe Infermiera COSA SI INTENDE PER PASSAGGIO DI CONSEGNE Detto anche processo di handover, rappresenta il trasferimento

Dettagli

Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO. A cura del Prof S. Giannitto

Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO. A cura del Prof S. Giannitto Istituto d Istruzione Secondaria Superiore M.BARTOLO PACHINO (SR) APPUNTI DI SISTEMI AUTOMATICI 3 ANNO I SISTEMI DI CONTROLLO A cura del Prof S. Giannitto SISTEMI DI CONTROLLO Cosa si intende per sistema

Dettagli

La percezione acustica

La percezione acustica 27 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La percezione acustica Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana

Dettagli

IL DIABETE COME FATTORE DI RISCHIO DI DETERIORAMENTO COGNITIVO

IL DIABETE COME FATTORE DI RISCHIO DI DETERIORAMENTO COGNITIVO IL DIABETE COME FATTORE DI RISCHIO DI DETERIORAMENTO COGNITIVO Limongi F, Noale M, Marzari C, Gallina P, Maggi S, Crepaldi G. Istituto Di Neuroscienze CNR Sezione Clinica Invecchiamento Padova SOCIETA

Dettagli

Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura

Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura OTTOVOLANTE Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura *G. STELLA *G. CAIAZZO - *G. ZANZURINO * Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia San Marino 19/09/2008 Progetto

Dettagli

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax

SEZIONE DI PSICOLOGIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE ANTROPOLOGICHE Corso podestà Genova Tel Fax Indagine su processi cognitivi ed attentivi in soggetti con X fragile Progetto curato e coordinato dal Prof. Francesco Benso, docente di Psicologia Fisiologica presso l Università degli Studi di Genova,

Dettagli

Alla base della conoscenza di sé e degli altri la teoria della mente. a cura di laura Aleni Sestito

Alla base della conoscenza di sé e degli altri la teoria della mente. a cura di laura Aleni Sestito Alla base della conoscenza di sé e degli altri la teoria della mente a cura di laura Aleni Sestito LA CONOSCENZA DI SE E DEGLI ALTRI Premack e Woodruff, 1978 TEORIA DELLA MENTE T O M, Theory of Mind ovvero

Dettagli

L INDUZIONE MEDICA CONSISTE

L INDUZIONE MEDICA CONSISTE 1 IN OSTETRICIA, L INDUZIONE MEDICA CONSISTE NELL UTILIZZO DI OSSITOCINA O DI PROSTAGLANDINE. GLI SVANTAGGI DEL TRAVAGLIO INDOTTO FARMACOLOGICAMENTE CONSISTONO IN: CONTRAZIONI DOLOROSE E TROPPO INTENSE

Dettagli

PERCEZIONE DEL MOVIMENTO PERCEZIONE DEL MOVIMENTO

PERCEZIONE DEL MOVIMENTO PERCEZIONE DEL MOVIMENTO movimento FISICO sempre relativo ad un sistema di riferimento movimento PERCEPITO sempre assoluto rispetto ad elementi considerati stazionari. Non e semplicemente conseguenza del movimento fisico (percezione

Dettagli

nome di un menu per visualizzarlo e poi selezionate facendo clic sul comando che vi interessa.

nome di un menu per visualizzarlo e poi selezionate facendo clic sul comando che vi interessa. 1 (conoscere le basi di Excel) < I controlli della. Finestra > La finestra di apertura di Excel presenta una cartella di lavoro vuota; la finestra del programma occupa tutto lo spazio dello schermo, mentre

Dettagli

Stimolazione Magnetica Transcranica

Stimolazione Magnetica Transcranica Stimolazione Magnetica Transcranica TMS oggi Barker 1985 Nexstim 2004 Thompson 1910 BioMag Lab. 1992-2000 Che cos è e che cosa possiamo misurare con la Stimolazione Magnetica Transcranica Con la SMT possiamo:

Dettagli

SCHEDA DI OSSERVAZIONE

SCHEDA DI OSSERVAZIONE DATI PERSONALI DELL'ALUNNO COGNOME NOME DATA DI NASCITA LUOGO DI NASCITA RESIDENZA TELEFONO SCOLARITÁ SCHEDA DI OSSERVAZIONE CLASSE FREQUENTATA 1 2 3 4 5 SCUOLA dell'infanzia di primaria di secondaria

Dettagli

Appunti di psicologia

Appunti di psicologia Appunti di psicologia La memoria LA MEMORIA È un processo che si basa su tre meccanismi: l immagazzinamento,la ritenzione e il consolidamento delle conoscenze acquisite con l apprendimento Tali meccanismi

Dettagli

I disegni sperimentali e il controllo

I disegni sperimentali e il controllo I disegni sperimentali e il 1. Procedure del 2. Disegni monofattoriali 3. Disegni multifattoriali Il disegno sperimentale Popolazione Campionamento casuale Campione Misura variabili di interesse Gruppo

Dettagli

INFLUENZA SOCIALE Un cambiamento nei giudizi, nelle opinioni, nei comportamenti di un individuo in seguito all esposizione ai giudizi, alle opinioni

INFLUENZA SOCIALE Un cambiamento nei giudizi, nelle opinioni, nei comportamenti di un individuo in seguito all esposizione ai giudizi, alle opinioni L influenza sociale INFLUENZA SOCIALE Un cambiamento nei giudizi, nelle opinioni, nei comportamenti di un individuo in seguito all esposizione ai giudizi, alle opinioni e agli atteggiamenti di altri individui.

Dettagli

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA Dr.ssa Alessandra Girardi Dr.ssa Nicoletta Beschin Dipartimento di Neuroscienze Universita` di Edimburgo, Scozia Servizio di Neuropsicologia A.O. S.Antonio Abate, Gallarate

Dettagli

NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO NEUROPSICOLOGIA DELLO SVILUPPO NEUROPSICOLOGIA LO STUDIO DEL CERVELLO E DEL SISTEMA NERVOSO E DEL RUOLO CHE QUESTE STRUTTURE SVOLGONO NEGLI EVENTI MENTALI. RICERCA RELAZIONI TRA VARIABILI NEUROLOGICHE

Dettagli

Conoscenza e simulazione mentale

Conoscenza e simulazione mentale Conoscenza e simulazione mentale Aspetti storici: cognitivismo, mente computazionale, mente modulare Mente simulativa, mente situata e radicata nel corpo (grounding cognition) Mappe cerebrali e mappe mentali

Dettagli

IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI. Ricercatore di Pedagogia Speciale. Università degli Studi di Udine

IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI. Ricercatore di Pedagogia Speciale. Università degli Studi di Udine IL GIOCO DI FINZIONE COME CONTESTO DI INTEGRAZIONE DANIELE FEDELI Ricercatore di Pedagogia Speciale Università degli Studi di Udine daniele.fedeli@uniud.it Gioco e riabilitazione Il gioco è motivante per

Dettagli

La percezione dei Medici di medicina generale degli strumenti di governo della domanda

La percezione dei Medici di medicina generale degli strumenti di governo della domanda La percezione dei Medici di medicina generale degli strumenti di governo della domanda Veronica Scardigli PRIORITÀ ED EQUITÀ NELLE SCELTE DI POLITICA SANITARIA Facoltà di Economia - Università di Firenze

Dettagli

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà Il calcolo Il calcolo fa riferimento ai processi che consentono di operare sui numeri tramite operazioni aritmetiche Le prime informazioni da elaborare

Dettagli

tempi di attenzione tecniche comunicative 6 20 min stili d insegnamento

tempi di attenzione tecniche comunicative 6 20 min stili d insegnamento tempi di attenzione tecniche comunicative 6 20 min stili d insegnamento insegnante autoritario insegnante autorevole insegnante supportivo insegnante permissivo insegnante camaleonte: quello che sa adattare

Dettagli

RELAZIONE SULLA RESTITUZIONE DEI DATI INVALSI ANNO SCOLASTICO 2015/2016

RELAZIONE SULLA RESTITUZIONE DEI DATI INVALSI ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE N. 2 SANT AGATA de GOTI Viale Vittorio Emanuele III - 82019 Sant Agata de Goti (BN) Tel./Fax 0823/953048 e-mail: bnic827002@istruzione.it - pec: bnic827002@pec.istruzione.it

Dettagli

Elaborazione SENSORIALE

Elaborazione SENSORIALE Elaborazione SENSORIALE Tutte le esperienze sensoriali hanno in comune tre principi. 1. Uno stimolo fisico 2. Una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo viene trasformato in impulsi nervosi 3. Una

Dettagli

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it I processi di lettura, scrittura e calcolo nell età adulta La lettura: la capacità di leggere stringhe di lettere

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Il carcinoma del collo dell utero a livello mondiale è il secondo tumore maligno della donna, con circa 5. nuovi casi stimati all anno, l 8 dei quali

Dettagli

Modellazione di Workflow mediante le Reti di Petri. Prof. Giancarlo Fortino

Modellazione di Workflow mediante le Reti di Petri. Prof. Giancarlo Fortino Modellazione di Workflow mediante le Reti di Petri Prof. Giancarlo Fortino g.fortino@unical.it Introduzione Il successo di un sistema di workflow si basa sulla qualità dei flussi di lavoro che lo compongono.

Dettagli

La presa in carico globale dell ADH-D Servizio di NPI Asl 5 Spezzino

La presa in carico globale dell ADH-D Servizio di NPI Asl 5 Spezzino La presa in carico globale dell ADH-D Servizio di NPI Asl 5 Spezzino Dr. Franco Giovannoni Direttore SSD Neuropsichiatria Infantile Asl 5 Spezzino La Spezia Asl 5 Spezzino 28 settembre 2013 SSD Neuropsichiatria

Dettagli

Epilessia e sindrome epilettica. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali

Epilessia e sindrome epilettica. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali. Epilessia e disturbi cognitivo comportamentali Gemma Incorpora Ragusa poggio del sole 3-44 aprile 2009 Epilessia e sindrome epilettica Disturbi del comportamento Iperattività Depressione, ansietà Disturbi di memoria Di apprendimento, di lettura e di

Dettagli

22/04/2017. un test a somministrazione individuale per la valutazione non verbale delle funzioni cognitive

22/04/2017. un test a somministrazione individuale per la valutazione non verbale delle funzioni cognitive Leiter3 Leiter International Performance Scale Third Edition Dott.ssa Tiziana Serra Psicologa Psicoterapeuta Gale H. Roid Lucy J. Miller Mark Pomplun Chris Koch (Adattamento italiano di Cesare Cornoldi,

Dettagli

IL DISEGNO DELLA RICERCA

IL DISEGNO DELLA RICERCA IL DISEGNO DELLA RICERCA Che cosa vuol dire? è la strategia dell intera ricerca. Anche se la demarcazione non è netta, esistono disegni a (prevalente) impostazione: campionaria sperimentali osservazionali

Dettagli

SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA

SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA CARATTERISTICHE SPECIFICHE ESORDIO PRECOCE DECORSO CONTINUO E PERSISTENTE ELEVATO RAPPORTO M/F INFLUENZE GENETICHE

Dettagli

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI L area F5 codifica specifici movimenti della mano, organizzandoli in azioni finalizzate di afferramento e manipolazione di oggetti. I neuroni di afferramento

Dettagli

Capitolo 1 : CENNI SULL ANALISI TECNICA

Capitolo 1 : CENNI SULL ANALISI TECNICA Capitolo 1 : CENNI SULL ANALISI TECNICA 1.1 INTRODUZIONE L analisi tecnica è uno strumento utilizzato dagli operatori borsistici per cercare di prevedere l andamento del corso dei titoli trattati. Volendo

Dettagli

Unità didattica n 1: Conoscenze e abilità implicate dagli obiettivi annuali

Unità didattica n 1: Conoscenze e abilità implicate dagli obiettivi annuali Unità didattica n 1: Obiettivi annuali 1. Osservare, descrivere, confrontare, correlare elementi della realtà circostante : distinguere piante e parti di esse cogliendone somiglianze e differenze 2. Riconoscere

Dettagli

Tutorato di Chimica Analitica 2016/2017

Tutorato di Chimica Analitica 2016/2017 Tutorato di Chimica Analitica 2016/2017 Friendly reminder La notazione scientifica Modo per indicare un risultato con numerose cifre decimali come prodotto di una potenza di 10 esempio Cifre significative

Dettagli

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale

Dettagli

Modelli dell interazione audio-visiva nella corteccia: meccanismi neurali alla base di fenomeni percettivi illusori

Modelli dell interazione audio-visiva nella corteccia: meccanismi neurali alla base di fenomeni percettivi illusori Modelli dell interazione audio-visiva nella corteccia: meccanismi neurali alla base di fenomeni percettivi illusori L interazione cross-modale avviene a vari livelli nella corteccia e influenza fortemente

Dettagli

Introduzione. La nostra ricerca, ha voluto focalizzare l attenzione su un aspetto

Introduzione. La nostra ricerca, ha voluto focalizzare l attenzione su un aspetto Introduzione Ha parlato alla assemblea degli studenti. L ho saputo da una collega, amica di un insegnante in quell istituto. [ ] Gli dico: Ma con tutti i problemi che hai nel parlare, non hai avuto paura?

Dettagli

Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in età pediatrica: studio caso-controllo

Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in età pediatrica: studio caso-controllo UNIVERSITÀ DEGLIS TUDI DELLA CAMPANIA «LUIGI VANVITELLI» DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE E FISICA E MEDICINA PREVENTIVA Disturbi specifici dell apprendimento e sindrome delle apnee ostruttive in sonno in

Dettagli

Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Il phi phenomenon

Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Il phi phenomenon Il termine Gestalt Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Un esempio ti tale principio fondamentale è il phi phenomenon, descritto Wertheimer (1912). Il phi phenomenon è l'illusione del movimento

Dettagli

Università del Piemonte Orientale

Università del Piemonte Orientale Compito di Algebra del 13 Gennaio 2009 1) Trovare l ordine di [11] 112 in Z 112. Si dica poi per quali valori di k si ha [11] k 112 [34] 112 = [31] 112. Soluzione. L ordine di [11] 112 è 12. k 12 8. 2)

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA. Prof.ssa Donatella Siepi tel:

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA. Prof.ssa Donatella Siepi tel: UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA STATISTICA MEDICA Prof.ssa Donatella Siepi donatella.siepi@unipg.it tel: 075 5853525 2 LEZIONE Statistica descrittiva STATISTICA DESCRITTIVA Rilevazione dei dati Rappresentazione

Dettagli

DESCRIZIONE. del brevetto per invenzione industriale dal titolo: METODO PER ASSOCIARE UNA IMMAGINE A UNA SEQUENZA DI

DESCRIZIONE. del brevetto per invenzione industriale dal titolo: METODO PER ASSOCIARE UNA IMMAGINE A UNA SEQUENZA DI DESCRIZIONE del brevetto per invenzione industriale dal titolo: METODO PER ASSOCIARE UNA IMMAGINE A UNA SEQUENZA DI PRESSIONI DI TASTI INSERITA TRAMITE UNA TASTIERA 1) ANGUSTI GIULIO di nazionalità italiana

Dettagli

NORMAL AND PATHOLOGICAL PERFORMANCE IN A SERIAL LEARNING TEST. Salmaso, D., Scaglioni, A., Chiusa, M., Malvezzi, L., Caffarra, P.

NORMAL AND PATHOLOGICAL PERFORMANCE IN A SERIAL LEARNING TEST. Salmaso, D., Scaglioni, A., Chiusa, M., Malvezzi, L., Caffarra, P. NORMAL AND PATHOLOGICAL PERFORMANCE IN A SERIAL LEARNING TEST. Salmaso, D., Scaglioni, A., Chiusa, M., Malvezzi, L., Caffarra, P. CNR-Istituto di Psicologia, Roma; Clinica Neurologica, Universita' di Parma;

Dettagli

LEITER. QI Breve QI Completo Punteggi composti Punteggi di crescita Punteggi diagnostici Età equivalente. Profilo cognitivo

LEITER. QI Breve QI Completo Punteggi composti Punteggi di crescita Punteggi diagnostici Età equivalente. Profilo cognitivo LEITER-R LEITER INTERNATIONAL PERFORMANCE SCALE-REVISEDEVISED INDICI Dott.ssa Tiziana Serra Psicologa, Psicoterapeuta INDICI DIAGNOSTICI QI Breve QI Completo Punteggi composti Punteggi di crescita Punteggi

Dettagli

Tabelle punteggi generali di italiano

Tabelle punteggi generali di italiano Tabelle punteggi generali di italiano (rispetto all istituzione scolastica nel complesso) Tabelle punteggi generali di matematica (rispetto all istituzione scolastica nel complesso) La percentuale di risposte

Dettagli

Integrazione visuomotoria e abilità di lettoscrittura. Pio Alfredo Di Tore.

Integrazione visuomotoria e abilità di lettoscrittura. Pio Alfredo Di Tore. Integrazione visuomotoria e abilità di lettoscrittura Pio Alfredo Di Tore alfredo.ditore@gmail.com Integrazione visuomotoria Nella prima metà del 900 la ricerca mostrò che copiare forme geometriche correlava

Dettagli

2. La percezione visiva

2. La percezione visiva 2. La percezione visiva Il presente file costituisce una SINTESI del materiale presentato nel corso delle lezioni. Tale sintesi non deve essere ritenuta esaustiva dell argomento, ma andrà integrata dallo

Dettagli

Funzioni simboliche superiori

Funzioni simboliche superiori Funzioni simboliche superiori LE AGNOSIE Dott.Patrik Fazio & Prof. Enrico Granieri Sezione di Clinica Neurologica Università di Ferrara LE AGNOSIE Agnosia è l incapacità di riconoscere gli oggetti, pur

Dettagli

COS E L ANALISI SENSORIALE?

COS E L ANALISI SENSORIALE? APPLICAZIONE DEI METODI DI ANALISI SENSORIALE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI Prima lezione corso ONAB di I livello sull'analisi sensoriale Prof. Bonino Mario COS E L ANALISI SENSORIALE? La valutazione sensoriale

Dettagli

PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE ANNO 2009/2010

PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE ANNO 2009/2010 PSICOLOGIA DELLA PERCEZIONE ANNO 2009/2010 PREFERENZE DEI BAMBINI PER I VOLTI ATTRAENTI ( Judith H. Langlois, Lori A. Roggman, Rita J. Casey, Jean M. Ritter, Loretta A. Rieser-Danner e Viavian Jenkins

Dettagli

Indice: Strategie generali Strategie specifiche Ripetizione Metodi per aumentare la validità

Indice: Strategie generali Strategie specifiche Ripetizione Metodi per aumentare la validità Controllo Indice: Strategie generali Strategie specifiche Ripetizione Metodi per aumentare la validità Definiremo il controllo come qualsiasi mezzo impiegato per eliminare le possibili minacce alla validità

Dettagli

Processi automatici e controllati nei soggetti con ADHD

Processi automatici e controllati nei soggetti con ADHD Centro di Potenziamento Cognitivo di Milano Processi automatici e controllati nei soggetti con ADHD Rosa Angela Fabio e Simona Losa Università Cattolica di Milano SCOPO INDAGARE SE IL DEFICIT RISCONTRATO

Dettagli

modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo

modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo modulo I Introduzione alla psicopatologia e alla psicopatologia dello sviluppo Materiale elaborato da Fava Vizziello e tratto dal testo Fava Vizziello. G. (2003), Psicopatologia dello sviluppo, Il Mulino,

Dettagli

L efficacia della psicoterapia. Dott. Giuseppe Bontempo

L efficacia della psicoterapia. Dott. Giuseppe Bontempo L efficacia della psicoterapia Dott. Giuseppe Bontempo EFFICACIA ovvero la capacità di raggiungere l'obiettivo prefissato EFFICIENZA APPROPRIATEZZA QUALITA PROFILI ECONOMETRICI COSTI /BENEFICI Al fine

Dettagli

Trattamento dell agitazione psicomotoria: i quesiti non risolti

Trattamento dell agitazione psicomotoria: i quesiti non risolti con il patrocinio di Trattamento dell agitazione psicomotoria: i quesiti non risolti Dalla sicurezza alle popolazioni speciali. Careful Aiming, progetto grafico di Biagio Cotugno Copyright 2015 by Farfalle

Dettagli

LA CARTA DEI VALORI DELLA COMUNITA COLLINARE DEL FRIULI

LA CARTA DEI VALORI DELLA COMUNITA COLLINARE DEL FRIULI LA CARTA DEI VALORI DELLA COMUNITA COLLINARE DEL FRIULI Servizi per l elaborazione della Carta dei Valori della Comunità Collinare del Friuli prevista dal progetto Susplan: Pianificazione Sostenibile in

Dettagli

INDICE. 1. Procedura d esame. 2. Tipi di domande. Inizio esame Ambiente d esame Fine esame. Check box Option box Collegamenti Ordinamenti Simulazioni

INDICE. 1. Procedura d esame. 2. Tipi di domande. Inizio esame Ambiente d esame Fine esame. Check box Option box Collegamenti Ordinamenti Simulazioni TUTORIAL TUTORIAL INDICE 1. Procedura d esame Inizio esame Ambiente d esame Fine esame 7 9 13 2. Tipi di domande Check box Option box Collegamenti Ordinamenti Simulazioni 15 15 16 16 17 5 1. Procedura

Dettagli

SEMINARIO DI AVVIO DELLA RETE ADHD

SEMINARIO DI AVVIO DELLA RETE ADHD SEMINARIO DI AVVIO DELLA RETE ADHD Istituto Superiore Sanità 17 Aprile 2007 Riabilitazione neuropsicologica-neurocognitiva neurocognitiva R. Penge, M. Romani D.S.N.P.R.E.E. Università di Roma La Sapienza

Dettagli

Policlinico di Monza Istituto ad Alta Specializzazione NEVI E CAPELLI. La tecnologia VIDIX VTRACK a servizio del dermatologo

Policlinico di Monza Istituto ad Alta Specializzazione NEVI E CAPELLI. La tecnologia VIDIX VTRACK a servizio del dermatologo Policlinico di Monza Istituto ad Alta Specializzazione NEVI E CAPELLI La tecnologia VIDIX VTRACK a servizio del dermatologo INTRODUZIONE Da diversi anni si registra l'aumento dei casi di melanoma, un tumore

Dettagli

Che cosa è l imagery. imagery?

Che cosa è l imagery. imagery? Che cosa è l imagery imagery? Immaginate di camminare lungo una spiaggia al tramonto. Sull orizzonte, uno splendido sole arancione sta baciando il confine lontano dell oceano e il cielo, striato di nubi,

Dettagli

Cosa sono le emozioni?

Cosa sono le emozioni? Cosa sono le emozioni? Definizione Emozione: Stato psichico affettivo e momentaneo che consiste nella reazione opposta all organismo a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l equilibrio (Devoto

Dettagli

di conduttori esternalizzati nelle

di conduttori esternalizzati nelle Linee guida per l identificazione di conduttori esternalizzati nelle immagini radiografiche Le presenti linee guida per individuare la presenza di conduttori esternalizzati sono state impiegate da medici

Dettagli

DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale.

DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. Pag. 1 di 8 DIPARTIMENTO DISCIPLINARE: SCIENZE (SC) N.B. L'ordine delle competenze non è tassonomico, ma è da considerare secondo una mappa concettuale. A COMUNICARE 1. Ascoltare 2. Associare 3. Codificare

Dettagli

PERCEZIONE 1 a cura di Barbara Brugola

PERCEZIONE 1 a cura di Barbara Brugola PERCEZIONE 1 a cura di Barbara Brugola SENSAZIONE Impressione soggettiva, immediata e semplice che corrisponde a una risposta immediata ad uno stimolo fisico di una data intensità. Le sensazioni possono

Dettagli

Disegno dello studio

Disegno dello studio Disegno dello studio Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica Università degli studi di Verona ESPERIMENTO = Studio in cui le variabili in grado di determinare (causare) una

Dettagli

Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari

Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Donne che hanno eseguito il pap test/hpv in accordo

Dettagli

PSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI

PSICOMETRIA. Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI PSICOMETRIA Corso di laurea triennale (classe 34) VERIFICA DELL IPOTESI CON DUE CAMPIONI CAMPIONI INDIPENDENTI Campioni estratti casualmente dalla popolazione con caratteristiche omogenee Assegnazione

Dettagli

L ATTACCAMENTO COME PROSPETTIVA PER LA COMPRENSIONE DELL ADHD

L ATTACCAMENTO COME PROSPETTIVA PER LA COMPRENSIONE DELL ADHD L ATTACCAMENTO COME PROSPETTIVA PER LA COMPRENSIONE DELL ADHD Francesca Manaresi Antonella Marianecci ASTREA-Centro Clinico De Sanctis ARPAS (Associazione per la Ricerca in Psicologia dell Attaccamento

Dettagli