Prevenzione degli infortuni stradali In orario di lavoro

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1 Prevenzione degli infortuni stradali In orario di lavoro I dati INAIL nazionali confermano la gravità del fenomeno dell incidentalità stradale sia in termini di infortuni sia in termini di eventi mortali. Gli ultimi dati disponibili attestano che la circolazione stradale ha causato circa il 20% di tutti gli infortuni sul lavoro. Gli infortuni mortali su strada in Italia nel 2010 rappresentano oltre il 50% del totale dei morti sul lavoro (in occasione di lavoro + in itinere) ed in particolare quasi il 40% di quelli avvenuti in occasione di lavoro (esclusi, cioè, quelli in itinere). A Piacenza di tutti gli infortuni sul lavoro circa il 14% avviene su strada (dato medio relativo al periodo fonte INAIL). Preoccupa il fatto che questi infortuni sono particolarmente gravi, infatti sul totale degli infortuni mortali, il 40% è rappresentato da infortuni stradali.

2 Dati inail

3 Progetto 2.10 Prevenzione infortuni stradali in orario di lavoro SETTORE TRASPORTI Interventi di vigilanza/prevenzione Nel 2016 sottoposte a controllo 11 aziende Eventi informativi/formativi rivolti alle aziende PROGETTO ASSISTENZA Nel 2016 hanno aderito 5 aziende + aziende attraverso CNA Totale 30 schede Interventi di promozione della salute PROGETTO PROMOZIONE SALUTE LAVORO Nel 2016 hanno aderito 3 aziende Referente progetto locale: MdL Maria Teresa Cella Gruppo di lavoro: TdP: Marco Demarzo, Francesco Nuvola; AS: Monica Ralli Per PSL: AS: Monica Ralli, Educatore professionale: Emanuele Soressi

4 PROGETTO ASSISTENZA per la Prevenzione infortuni stradali in orario di lavoro Progetto: Elaborazione ed applicazione di una scheda per l analisi delle cause di evento avverso nel settore trasporti Durata Adesione Attività Risorse/criticità Anno 2016, Eventuale prolungamento Impegno a collaborare, Indipendente dalla vigilanza Adozione di una scheda di analisi, Invio all UO PSAL dei dati raccolti Partecipazione a evento finale di presentazione dei risultati Impegno di RSPP/personale delegato alla compilazione della scheda Disponibilità degli autisti a segnalare anche il mancato incidente Fase progetto Intervento Tempi Presentazione alle aziende Maggio 2016 Presentazione scheda alle aziende Incontro per illustrare le modalità di applicazione Disponibilità eventuale tutoraggio Settembre 2016 Restituzione schede compilate Raccolta tramite posta elettronica Ottobre 2016 Presentazione risultati preliminari Elaborazione dati Relazione intermedia per la valutazione dei risultati e dell applicabilità della scheda e implementazione delle modifiche Gennaio 2017

5 Risultati Progetto Assistenza anno infortuni, avvenuti tra il 2008 e il 2016 Luogo: interno azienda 10 (33%) strada 20 (66%) Momento infortunio: durante la guida 15 (50%) durante carico/scarico 15 (50%) Giorni assenza: media 45 giorni minimo 3 giorni massimo 288 giorni moda 10 giorni

6 Formazione Generale 3 (10%) Specifica 6 (20%) Corsi di aggiornamento 16 (84%) Presenza di procedura 5 (25%) La procedura prevede la gestione dei corsi di aggiornamento NO Numero e percentuale sul totale 10 (43,5%) La comunicazione tra i soggetti coinvolti è efficace 16 (69,6%) La procedura prevede verifiche di apprendimento 13 (56,5%)

7 Manutenzione La manutenzione è stata eseguita in modo corretto - Il libretto d uso è presente su ogni mezzo 4 (15%) Esiste uno schema generale del programma di manutenzione - Esiste uno schema per la manutenzione ordinaria e straordinaria eseguita da personale specializzato NO Numero e percentuale su un totale di 26 risposte 3 (11,5%) Sono disponibili istruzioni per la manutenzione minuta 10 (37%) Esiste un responsabile del controllo manutenzione 10 (37%) Esiste una procedura scritta per la manutenzione 6 (26%) La procedura segue le raccomandazioni del produttore - La procedura tiene conto di tutti gli aspetti citati 1 (4,5%) La comunicazione tra i soggetti è efficace 8 (61%) su un totale di 13 risposte

8 Sicurezza NO Numero e percentuale su un totale di 26 risposte Sul mezzo sono presenti le protezioni adeguate - Sul mezzo è presente equipaggiamento di sicurezza - Sul mezzo sono previsti equipaggiamenti ausiliari - Esiste una procedura per il controllo degli elementi di sicurezza I ruoli sono chiari La comunicazione tra i soggetti è efficace 6 (27%) 5 (36%) su un totale di 14 risposte 4 (44%) su un totale di 9 risposte La formazione tratta delle caratteristiche del mezzo 1 (4%) La formazione tratta delle verifiche di routine 1 (4%) La formazione tratta dell uso dei dispositivi di sicurezza - La formazione tratta dell uso di attrezzature specifiche -

9 Condizioni esterne È previsto un controllo delle condizioni esterne NO Numero e percentuale sul totale 5 (29%) su un totale di 17 risposte È prevista una dilatazione dei tempi di consegna - È possibile per il guidatore cambiare percorso -

10 Carico e Scarico La procedura prevede il controllo dei dispositivi di fissaggio 3 (11,5%) NO Numero e percentuale su un totale di 26 risposte La procedura prevede che l autista acquisisca informazioni sulle regole di comportamento dell azienda committente La procedura di fissaggio prevede l installazione di ausili adeguati per trattenere il carico La procedura di fissaggio prevede il riempimento dei vuoti mediante dispositivi di inzeppatura La procedura di fissaggio prevede che il carico sia adeguatamente distribuito sul mezzo La procedura prevede che i dispositivi di ancoraggio siano sottoposti ad idonea manutenzione Esiste una procedura scritta per le operazioni di carico/scarico 3 (11,5%) 3 (11,5%) 8 (50%) su un totale di 16 risposte 6 (23%) 10 (47,6%) su un totale di 21 risposte 13 (59%) su un totale di 22 risposte La procedura contiene tutti gli elementi considerati La comunicazione tra i soggetti è efficace È prevista la formazione specifica per le attività di carico/scarico È prevista la formazione specifica per le attività di fissaggio del carico 6 (60%) su un totale di 10 risposte 4 (57%) su un totale di 7 risposte 6 (60%) su un totale di 10 risposte 6 (60%) su un totale di 10 risposte

11 Sorveglianza Sanitaria Sono eseguiti gli accertamenti di SS - È applicato il Giudizio di Idoneità alla mansione - NO Numero e percentuale sul totale Sono eseguiti accertamenti di screening per disturbi del sonno e OSAS 8 (73%) (11 risposte) Sono eseguiti controlli periodici per l assunzione di alcol - È prevista l esecuzione di alcol test 7 (44%) su un totale di 16 risposte Sono eseguiti controlli periodici per l assunzione di sostanze stupefacenti - Esiste una procedura scritta per la SS 3 (27,3%) su un totale di 11 risposte La procedura prevede la gestione delle visite preventive, periodiche, cambio mansione - La procedura prevede la gestione delle visite a richiesta o al rientro dopo 60 giorni 2 (15,4%) su un totale di 13 risposte La procedura prevede la gestione dei controlli per alcol e stupefacenti - La procedura prevede la modalità di applicazione di prescrizioni e limitazioni - La procedura prevede il recupero degli accertamenti in caso di assenza 2 (14,3%) su un totale di 14 risposte

12 PROGETTO ASSISTENZA Anno 2017 il progetto prosegue con l obiettivo di diffondere tra le aziende del settore trasporti l adozione di misure di prevenzione adeguate alle diverse situazioni di rischio. Come aderire al Progetto Assistenza Comunicare all indirizzo: m.ralli@ausl.pc.it Compilare la check list

13 Capitoli della check list: Formazione e informazione Attrezzature Operazioni di carico e scarico Condizioni esterne Condizioni del lavoratore La check list è uno strumento che ha lo scopo di analizzare le possibili cause degli infortuni e dei quasi-infortuni avvenuti nel settore trasporti. Va compilata facendo riferimento ad almeno due incidenti avvenuti nella vostra azienda negli ultimi 3 anni L obiettivo è quello di individuare le misure di prevenzione (azioni e procedure) necessarie.

14 Ai fini del progetto si considerano solo gli infortuni/mancati infortuni avvenuti durante il trasporto o durante le procedure di carico/scarico. La scheda deve essere sempre compilata in ogni sua parte. Il campo «Note/analisi approfondita/provvedimenti» va compilato per tutti i punti ai quali è stato risposto NO. Può essere compilato anche per i punti ai quali è stato risposto SI, se si ritiene che l elemento considerato possa aver avuto parte nel verificarsi dell infortunio/mancato infortunio e/o debba essere analizzato in modo più approfondito per una sua eventuale modifica.

15 Lo svolgimento del progetto avverrà secondo le fasi seguenti

16 PROGETTO ASSISTENZA per la Prevenzione infortuni stradali in orario di lavoro Temi principali sui quali si concentrerà l assistenza: Formazione Manutenzione Procedure di Carico e scarico Scopo: fornire indicazioni in merito alle misure da adottare

17 FORMAZIONE E INFORMAZIONE Evidenza visto NA Riferimenti INFORMAZIONE Gli operatori che lavorano su strada sono informati Esempio: all assunzione tramite pacchetto informativo dedicato relativamente agli effetti conseguenti all assunzione di alcool, farmaci, droghe relativamente all uso dei dispositivi di sicurezza passiva: cintura di sicurezza, indumenti ad alta visibilità altro FORMAZIONE Gli operatori che lavorano su strada hanno partecipato a corsi di formazione ADDESTRAMENTO Gli operatori che lavorano su strada hanno ricevuto uno specifico addestramento relativo alle attività svolte Esempio: Corsi di formazione contenenti temi relativi al rischio da incidenti stradali (per gli assunti prima del 12/01/2012) Corsi di formazione Generale di 4 ore Corsi di formazione Specifica di 8 ore con particolare riguardo al rischio da incidenti stradali (per gli assunti dopo il 12/01/2012) Corsi per il rilascio della Carta di Qualificazione del Conducente (CQC) Aggiornamenti formativi, come previsto dall Accordo Stato Regioni Corsi di formazione per l uso di specifiche attrezzature (carrelli elevatori, ple, ecc) Corsi di guida sicura Test di verifica della comprensione della lingua italiana, in caso di lavoratori stranieri Esempio: Procedure da attivare in condizioni di emergenza Compiti di riparazione o manutenzione

18 Il Datore di Lavoro Il datore di lavoro deve mettere a punto l organizzazione della sicurezza per la salute dei lavoratori all interno della propria azienda: Definire la politica aziendale di sicurezza Impegno a soddisfare i requisiti stabiliti dalle norme di legge in tema di salute e sicurezza Impegno a prevenire e correggere le condizioni di rischio, per la sicurezza e la salute dei lavoratori; Impegno a perseguire un miglioramento continuo delle prestazioni di prevenzione dei rischi per sicurezza e salute organizzare il conseguente sistema aziendale della prevenzione Stabilendo: le Responsabilità, i Ruoli, la Programmazione

19 Il Datore di Lavoro ed il sistema organizzativo c è una diretta conseguenza tra: l organizzazione della sicurezza per la salute dei lavoratori (valutazione rischi/standard di sicurezza) e comportamenti personali dei lavoratori (comportamenti non conformi.) Da una buona fase organizzativa, DERIVA un idoneo comportamento dei lavoratori

20 Esempio 1 L autista, dopo il carico deve effettuare il fissaggio delle merci trasportate. FASE ORGANIZZATIVA: Fornire degli ausili che saranno in dotazione al camion (cinghie di fissaggio, traverse scorrevoli, supporti regolabili, tappi, ecc.) Formazione specifica, (quando e come usare gli ausili) Addestramento (come si fa il fissaggio, tipologie di carico) Formazione specifica tecnica (es: distribuzione del carico che deve essere uniformemente ripartita sul cassone, i pallet posti al livello inferiore siano in grado di sopportare i materiali stivati sopra) Fornitura di dpi al lavoratore (scarpe, guanti)

21 Esempio 2 Ho delle autocisterne, la valutazione di rischi evidenzia che i lavoratori hanno il rischio di caduta dall alto. FASE ORGANIZZATIVA: scala di salita sulla passerella di servizio alla cisterna, parapetto anticaduta ripiegabile. Gancio scorrevole per attacco dpi Fornitura di dpi al lavoratore (idonea cintura di sicurezza, scarpe guanti) Formazione, Addestramento. Vigilanza sui comportamenti

22 La formazione nel D.Lgs.81 Articolo 18 - Obblighi del datore di lavoro e del dirigente: adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento di cui agli articoli 36 e 37 Articolo 36 - Informazione ai lavoratori Articolo 37 - Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti Articolo 73 obblighi del datore di lavoro riguardo a Informazione, formazione ed addestramento nell uso delle attrezzature di lavoro

23 FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO SPECIFICO Formazione QUANDO? 1. Al momento dell assunzione 2. Al momento del trasferimento o cambio mansione 3. In occasione di cambiamenti nell organizzazione aziendale: Nuove e/o cambio attrezzature, nuove tecnologie, nuove sostanze e/o preparati pericolosi Addestramento: deve essere effettuato da persona esperta e sul luogo di lavoro training on the job D.Lgs.81 Articolo 2 - Definizioni Comma 1)Ai fini ed agli effetti delle disposizioni di cui al presente decreto legislativo si intende per: Lettera cc) «addestramento»: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro

24 Articolo 37 - Formazione dei lavoratori.. LA FORMAZIONE DEVE: 1. Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza.. con particolare riferimento a: b) rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell azienda. Essere facilmente comprensibile Tenere conto delle conoscenze linguistiche dei lavoratori verificando preventivamente che i lavoratori immigrati comprendano la lingua utilizzata si può suggerire, in ogni caso, che durante il corso e/o alla sua conclusione venga effettuata una valutazione di apprendimento anche se non espressamente prevista per la formazione generale e specifica dei lavoratori. Essere periodicamente ripetuta in seguito: - alla evoluzione dei rischi - all insorgenza di nuovi rischi Essere svolta durante orario di lavoro Non può comportare oneri economici per i lavoratori

25 Accordi Stato-Regioni del 21/12/11 in vigore dal 11/01/2012 (atti 221/CSR-lavoratori, preposti, dirigenti art.37 D.Lgs.81) (atti 223/CSR-dat. di lavoro_rspp art.34 D.Lgs.81) I percorsi formativi sono articolati in moduli associati a tre differenti livelli di rischio: BASSO, MEDIO, ALTO, Il monte ore di formazione da frequentare è individuato in base al settore Ateco di appartenenza dell azienda, associato ad uno dei tre livelli di rischio, così come riportato sopra. (Accordo Stato Regioni - Individuazione macrocategorie di rischio e corrispondenze ATECO ). TABELLE ATECO Aziende a RISCHIO MEDIO TRASPORTI Trasporti, magazzinaggi, trasporti marittimi/aerei, servizi postali, corrieri

26 Attività Formativa COSA FARE effettuata da ENTRO Lavoratori (punto 4.) Formazione generale sui contenuti del titolo I del D.Lgs. 81/08 4 ore Nel caso di nuovo rapporto di lavoro anche in settori diversi non va ripetuta e costituisce credito formativo permanente Solo soggetti formatori D.I. 06/03/2013(Decreto interministeriale del 06/03/2013, in vigore dal 18/03/2014) o D. di.l. solo per i propri lavoratori possibile e-learning Per i neoassunti il percorso formativo deve essere completato entro e non oltre 60 gg dall'assunzione Addestramento immediato Formazione specifica Lavoratori (punto 4.) sui contenuti dei titoli successivi al I del D.Lgs. 81/08 Attività a rischio desunta dalla valutazione dei rischi: Basso = 4 ore, Medio = 8 ore, Alto = 12 ore Solo soggetti formatori D.I. 06/03/2013(Decreto interministeriale del 06/03/2013, in vigore dal 18/03/2014) o D.L. solo per i propri lavoratori Per i neoassunti entro al massimo 60 gg dall'assunzione Nota:CQC linee applicative (atti n.153/csr 25/07/2012): equivale a formazione specifica. (escluso procedure, form.speciale, ecc.)

27 Tabella di sintesi - LAVORATORE Chi, e che corso ha fatto LAVORATORE NEOASSUNTO dopo il 11/01/2012 Da formare LAVORATORE formato prima del 11/01/2012 con qualsiasi n. ore Cosa deve Fare Corso completo 4+ (4 R_basso /8 R_medio /12 R_alto) Corso di Aggiornamento di 6 ore OGNI 5 ANNI QUANDO Completata ENTRO 60gg dall assunzione ENTRO 5 anni (11/01/2017) 11/01/2022 Devo avere la formalizzazione corretta dei corsi pregressi

28 Formazione particolare e Aggiornamento periodico per: Persone Tipologia DURATA CORSO Aggiornamento INCARICATO ANTINCENDIO D.M. 10 marzo 1998 Dip. VV.FF. circ. 23 febbraio 2011, n Rischio incendio BASSO Rischio incendio MEDIO Rischio incendio ELEVATO 4 ORE 8 ORE 16 ORE 2 ore triennale 5 ore triennale 8 ore triennale Azienda gruppo A 16 ORE 6 ore triennale INCARICATO PRIMO SOCCORSO D.I. 15 luglio 2003, n. 388 Azienda gruppo B 12 ORE 4 ore triennale Azienda gruppo C 12 ORE 4 ore triennale Nota: In merito all aggiornamento dell incaricato antincendio, la circolare citata fornisce un utile riferimento ma non ha valenza di legge. Per completare il quadro normativo sarà necessaria l emanazione dei Decreti previsti dall art. 46, comma 3 del DLgs 81/08.

29 Persone Tipologia DURATA CORSO Aggiornamento Entro 5 anni dalla data di conclusione del corso RSPP Datore di lavoro autonominato D.Lgs. 81 art. 34 c. 2 e 3 Accordo Stato-Regioni del Azienda livello rischio BASSO Azienda livello rischio MEDIO TRASPORTI 16 ORE 32 ORE 6 ORE quinquennale 10 ORE quinquennale In vigore dal 11/01/2012 Scadenza (11/01/2017) Azienda livello rischio ALTO 48 ORE 14 ORE quinquennale DIRIGENTE D.Lgs. 81 art. 37 c. 2 Accordo Stato-Regioni del In vigore dal 11/01/2012 Azienda livello rischio BASSO/MEDIO/ALTO 16 ore credito formativo permanente 6 ORE quinquennale PREPOSTO D.Lgs. 81 art. 37 c. 2 Accordo Stato-Regioni del In vigore dal 11/01/2012 Azienda livello rischio BASSO/MEDIO/ALTO 8 ore credito formativo permanente 6 ore quinquennale

30 Persone Tipologia DURATA CORSO Aggiornamento Modulo A (generale) 28 ORE credito formativo permanente RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) D.Lgs. 81 art. 32 c. 2 Accordo Stato-Regioni del Modulo B (comune) 48 ORE 40 ore quinquennale Modulo C (gestionale) 24 ORE credito formativo permanente ASPP (Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione) D.Lgs. 81 art. 32 c. 2 Accordo Stato-Regioni del Modulo A (generale) Modulo B (comune) 28 ore 48 ORE credito formativo permanente 20 ore quinquennale

31 Attrezzature di lavoro D.Lgs. 81 Articolo 73 - Informazione, formazione e addestramento Comma 5. In sede di Conferenza permanente per i rapporti tra Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sono individuate le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi ed i requisiti minimi di validità della formazione. ACCORDO STATO REGIONI La data di pubblicazione in gazzetta ufficiale è il 12/03/2012 L accordo è entrato in vigore 12 mesi dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale (12/03/2013)

32 Elenco ATTREZZATURE DI LAVORO con obbligo abilitazione Attrezzatura Piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE) Modulo giuridiconormativo Modulo tecnico (ore) 1 3 Modulo pratico-specifico (ore) Totale (ore) 4 per PLE che operano su stabilizzatori 8 4 per PLE che possono operare senza stabilizzatori 8 Gru per autocarro Gru a torre per gru a rotazione in basso o a rotazione in alto 12 Carrelli elevatori semoventi con conducente a bordo per carrelli industriali semoventi o semoventi a braccio telescopico Gru mobili (autogrù) Trattori agricoli o forestali per trattori a ruote o trattori a cingoli 8 Macchine movimento terra per escavatori idraulici (massa operativa >6000 kg.) o escavatori a fune o pale caricatrici frontali (>4500 kg.) o terne o autoribaltabili con cingoli (>4500kg.) Pompe per calcestruzzo ) L elenco è da considerarsi esaustivo, solo per l uso delle attrezzature sopra riportate è necessario il corso. 2) Per utilizzare le attrezzature di cui sopra è necessaria l idoneità alla mansione con obbligo di test tossicologici per carrellisti e macchine movimento terra. 3) Per conseguire l attestato di abilitazione bisogna superare sia la verifica intermedia che quella finale costituita da due prove pratiche. 4) L abilitazione deve essere rinnovata entro 5 anni dalla data di rilascio dell attestato di abilitazione, previa verifica di: idoneità alla mansione e partecipazione a corso di aggiornamento (4 ore). 10

33 ho fatto il CORSO prima del 12/03/13 MODULO TEORICO, MODULO PRATICO, VERIFICA FINALE qualsiasi DURATA Cosa dovevo Fare Corso di Aggiornamento di 4 ore di cui 3 ORE di PRATICA QUANDO entro due anni dalla data di entrata in vigore dell accordo 12/03/2015 MODULO TEORICO, MODULO PRATICO, QUALSIASI DURATA Corso di Aggiornamento di 4 ore di cui 3 ORE di PRATICA + verifica finale di apprendimento entro due anni dalla data di entrata in vigore dell accordo 12/03/2015 Nota: Se non si è effettuato il corso di aggiornamento entro il 12/03/2015, l operatore dovrà effettuare l intero corso come previsto dall accordo. ho fatto il CORSO dopo del 12/03/13 Lavoratore neoassunto Lavoratore neoincaricato all uso delle attrezzature Cosa devo Fare Corso conforme all accordo riferito all attrezzatura da utilizzare QUANDO Corso da effettuare prima di essere incaricati all uso della attrezzatura

34 NUOVO Accordo Stato Regioni - Formazione Il 07 luglio 2016 è stato approvato il nuovo accordo che disciplina i requisiti della formazione per Rspp/Asppprevisti dall art.32 comma 2 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.tale accordo sostituisce integralmente quello del 26 gennaio 2006 Interviene su alcuni elementi della formazione di diversi soggetti della sicurezza. Entrata in vigore Èin vigore dal 03 settembre 2016

35 Punto 12.1 comma 2 Accordo Stato/Regioni 07/07/2016 Viene consentito al datore di lavoro in possesso dei requisiti per svolgerel incarico di RSPPdi provvedere direttamente alla formazione del proprio personale (lavoratori, dirigenti e preposti), anche se sprovvisto dei requisiti previsti dal Decreto Interministeriale 6 marzo 2013 (requisiti formatori). Ma. Rispettando Modalità E Programmi Previsti Dall accordo Stato Regioni Del 21 Dicembre 2011 (organizzazione dei corsi, attestato)

36 ACCORDO STATO REGIONI 21/12/ ORGANIZZAZIONE DEI CORSI(VALE anche per il Datore Di L AVORO) Per ciascun corso, si dovrà prevedere: a) soggetto organizzatore del corso, il quale può essere anche il datore di lavoro; b)un responsabile del progetto formativo, il quale può essere il docente stesso o il datore di lavoro; c) i nominativi dei docenti; d) un numero massimo di partecipanti ad ogni corso non superiore a 35 unità; e) il registro di presenza dei partecipanti; f)l'obbligo di frequenza del 90% delle ore di formazione previste; g)la declinazione dei contenutitenendo presenti: le differenze di genere, di età, di provenienza e lingua, nonché quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro.

37 ASR 21/12/ ATTESTATI Gli attestati di frequenza e di superamento della prova di verifica vengono rilasciati direttamente dagli organizzatori dei corsi in base a: - la frequenza del 90% delle ore di formazione previste; Gli attestati devono prevedere i seguenti elementi minimi comuni: Indicazione del soggetto organizzatore del corso; (può essere anche il datore di lavoro) Normativa di riferimento; Dati anagrafici e profilo professionaledel corsista; Specifica della tipologia di corso(formazione generaleo specifica)seguito con indicazione del settore di riferimento (Ateco-rischio basso/medio/alto)e relativo monte ore frequentato (l'indicazione del settore di appartenenza è indispensabile ai fini del riconoscimento dei crediti); Periodo di svolgimento del corso; Firma del soggetto organizzatore del corso.

38 Il mancato AGGIORNAMENTO Importante è il chiarimento relativo alla perdita dei requisiti per chi non si aggiorna, vale in genere per ogni titolo abilitativo all esercizio della funzione esercitata: Rspp, D.L.autonominatoRSPP, Coordinatore (csp,cse), incaricati primo soccorso, (antincendio), operatori addetti all uso di attrezzature (di cui all accordo del 22/02/2012), Rls. Tale funzione deve ritenersi non esercitabile se non viene completato l aggiornamento riferito al periodo indicato dalle specifiche norme (es: quinquennio, triennio, annuale) Accordo Stato/Regioni 07/07/2016

39 TIPOLOGIA CORSO Accordo Stato/Regioni 07/07/2016 RSPP ASPP DATORE di LAVORO/RSPP DIRIGENTE PREPOSTO LAVORATORE ADDETTO primo soccorso ADDETTO antincendio RLS POSSIBILITÀ E-LEARNING (Formazione tramite Internet) Consentita per il Modulo A e l aggiornamento Consentita solo per i Moduli 1e 2 e l aggiornamento Consentita per il tutto il corso e l aggiornamento Consentita solo dai punti 1 a 5 e per l aggiornamento Consentita per la Formazione Generale Per la Form. Specifica solo per il Rischio Basso, consentita per l aggiornamento NO, non consentita NO, non consentita NO, non consentita. Fatto salvo diverse indicazioni CCNL

40 LA PROCEDURA LE PROCEDURE DI SICUREZZA COME STRUMENTO DI PREVENZIONE (le procedure come elemento di controllo dei rischi in azienda)

41 CHE COS È UNA PROCEDURA una sequenza logica di passaggi che riassumono azioni o metodologie di comportamento, Chi fa? Per chiarire le responsabilità per ridurre le conflittualità e la confusione (chi esegue, chi controlla, chi documenta) Cosa fa? Per definire le singole attività all interno di un processo complesso

42 LA PROCEDURA di Sicurezza Perché e a cosa serve definire una procedura di sicurezza? prevenire errori e deviazioni (Definisce: le modalità di esecuzione, la sequenza delle azioni) ottenere la riproducibilità delle attività (standardizzazione delle operazioni di esecuzione e di verifica) Il modo di lavorare degli operatori (organizzazione)si riproduce indipendentemente dalla persona che lo sta svolgendo. Determinazione di: competenze, strumenti, modalità, per eseguire un lavoro in sicurezza.

43 LA PROCEDURA di Sicurezza I vantaggi nell adottare delle procedure per le attività a rischio 1)Favoriscono l omogeneizzazione dei comportamenti nei diversi operatori, riducendone così l arbitrarietà (elimina differenziazioni e/o personalizzazioni)) 2) Tutelano gli operatori, ma anche i clienti/utenti; 3)Favoriscono l inserimento e l apprendimento di nuovi lavoratori; la procedura di lavoro è formazione specifica

44 LA PROCEDURA di Sicurezza I i vantaggi nell adottare delle procedure per le attività a rischio 4) garantiscono un alto livello di controllo delle fasi a rischio per una attività; (definisce: chi lo deve fare, quando, come, i dpi, le attrezzature, chi controlla, ecc.) 5) garantiscono la disponibilità per il lavoratore le informazioni di prevenzione e protezione di cui a bisogno in un preciso momento. Consegno una copia della procedura ai lavoratori che devono applicarla + 1 copia a disposizione, sempre presente sui mezzi dell azienda.

45 Conclusione Cassazione Penale, Sez. 4, 15 ottobre 2015, n NO ISTRUZIONI VERBALI dove ognuno la racconta e la tramanda come vuole. NO PRASSI OPERATIVE adottate per consuetudine. SI PROCEDURE SCRITTE (obbligo) dettagliate, contenenti le fasi di lavoro, le responsabilità, utilizzate per la formazione specifica dei lavoratori

46 SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI ATTREZZATURE DI LAVORO LUOGO DI LAVORO

47 SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI D.LGS 81/ ATTREZZATURA DI LAVORO: QUALSIASI MACCHINA, APPARECCHIO, UTENSILE O IMPIANTO, INTESO COME IL COMPLESSO DI MACCHINE, ATTREZZATURE E COMPONENTI NECESSARI ALL ATTUAZIONE DI UN PROCESSO PRODUTTIVO, DESTINATO AD ESSERE USATO DURANTE IL LAVORO

48 D.Lgs. 81/08 comma 2 Il documento di cui all articolo 17,.. (Documento di valutazione dei rischi) deve contenere: d) l individuazione delle procedure per l attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell organizzazione aziendale che vi devono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;

49 SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Procedura relativa alla manutenzione dei mezzi di trasporto verificare che il libretto d uso e manutenzione sia presente per ogni mezzo; schema generale del programma di manutenzione di tutti i mezzi, secondo quanto previsto dal manuale d uso e manutenzione fornito a corredo del mezzi stessi; schema generale della manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata da personale specializzato e/o autorizzato all uopo; istruzioni per la manutenzione minuta (es: sostituzione lampadine di illuminazione e/o segnalazione, specchio retrovisore, ecc.) con l individuazione delle persone che dovranno procedere all intervento; individuazione del responsabile del controllo manutenzione.

50 SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Registro di manutenzione dei mezzi di trasporto predisposizione di una scheda per ciascun mezzo (la scheda deve riportare tutti i dati del mezzo e tutti gli interventi eseguiti, le date, l operatore intervenuto) verificare le periodicità di interventi e/o verifiche indicate dal costruttore nel manuale di istruzioni ed uso; individuare il responsabile del controllo che aggiorni il registro di manutenzione. predisporre un modulo per la segnalazione dei guasti e/o anomalie dei mezzi; in caso di guasti o incidenti predisporre delle istruzioni (formazione) inerenti le azioni da compiere in tali casi;

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54 SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Procedura relativa ai controlli sugli equipaggiamenti di sicurezza prima della partenza verificare: gli equipaggiamenti: segnale mobile di pericolo (triangolo); indumenti alta visibilità, conforme alla norma Uni En 471 ; DPI adeguati al lavoro e/o carico/scarico; illuminazione ausiliaria; dispositivi satellitari di navigazione; eventuali catene o pneumatici adeguati.

55 Utilizziamo le attrezzature di lavoro solo se siamo stati addestrati o istruiti come si deve. D.D.L.: faccio in modo che i dipendenti ricevano una formazione adeguata, istruzioni chiare e precise e che mettano in pratica tutto quello che hanno imparato. Lavoratore: utilizzo le attrezzature di lavoro solo se sono stato autorizzato e istruito come si deve. Applico sistematicamente tutto quello che ho imparato.

56 SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Procedura per la modalità di carico e scarico dei mezzi di trasporto e per la verifica finale di stabilità del carico Organizzazione: prima di partire, accertarsi che tutte le attrezzature necessarie alla fissazione del carico siano disponibili e in buono stato; giunti sul luogo di carico/scarico, l autista deve acquisire notizie inerenti alle regole di comportamento ed alle situazioni di emergenza elaborate dalla azienda committente; verificare se negli accordi presi con l azienda committente, è possibile assistere alle operazioni di carico/scarico oppure se l autista deve rimanere sul mezzo o deve recarsi nei locali predisposti ad accoglierlo; operazioni di carico/scarico, obbligo cooperazione e coordinamenti se presenti interferenze con altri operatori di imprese diverse (chiedere istruzioni al committente).

57 Ci proteggiamo dalle cadute dall alto. D.D.L.: per i lavori in quota fornisco i dispositivi anticaduta e faccio in modo che gli accessi siano sicuri. Non tollero soluzioni improvvisate. Lavoratore: scelgo la postazione di lavoro e gli attrezzi in modo da non cadere.

58 SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Procedura per la modalità di carico e scarico dei mezzi di trasporto e per la verifica finale di stabilità del carico Fissaggio e stivaggio stabile delle merci nel vano di carico: le merci devono essere stivate nel vano di carico così da non potersi muovere, tenendo conto sia delle vibrazioni provocate dai movimenti del veicolo sia dalle sollecitazioni indotte dalle frenate, tale obiettivo si può raggiungere: installando ausili adeguati capaci di trattenere le merci (come cinghie di fissaggio, traverse scorrevoli, supporti regolabili), che devono essere in dotazione al camion; quando le merci pericolose sono trasportate insieme ad altre merci (per esempio, grosse macchine o gabbie), tutte le merci devono essere solidamente sistemate o inzeppate all interno dei veicoli o dei container; si può ugualmente impedire il movimento dei colli riempiendo i vuoti mediante dispositivi di inzeppatura o di bloccaggio e di tiraggio. come nastri di cerchiatura o cinghie; in caso di carico merce, accertarsi che il carico sia correttamente distribuito nel veicolo, tenendo conto della distribuzione del carico sugli assi e degli spazi vuoti; in caso di carico merce, alla fine delle operazioni, accertarsi che tutte le attrezzature di ancoraggio siano correttamente posizionate (in base al piano di fissazione, ove disponibile); si ricorda che gli ancoraggi del carico, essendo attrezzature a corredo del camion, possono essere usati o messi in posizione esclusivamente dagli autisti e che tali ancoraggi devono essere soggetti ad idonea manutenzione. Formazione degli autisti: l azienda deve assicurarsi che gli autisti abbiano ricevuto: tutte le informazioni supplementari necessarie per la corretta fissazione del carico; una formazione specifica sulla procedura di cui sopra.

59 Mettiamo sempre in sicurezza il carico in modo che non possa cadere, ribaltarsi o scivolare. D.D.L.: stabilisco regole chiare su come il carico deve essere messo in sicurezza durante le fasi di carico, trasporto e scarico. Fornisco le attrezzature di lavoro necessarie. Lavoratore: metto in sicurezza il carico durante le fasi di carico, trasporto e scarico.

60 SICUREZZA NEL SETTORE AUTOTRASPORTI Principio = senza spazi vuoti! Il fissaggio adattato alla forma non significa altro che sistemare tutte le parti del carico in modo che non vi siano spazi vuoti da nessun lato. Questo carico non presenta spazi vuoti ed è quindi correttamente fissato!

61 SORVEGLIANZA SANITARIA Evidenza visto NA Riferimenti Gli operatori che lavorano su strada sono sottoposti a sorveglianza sanitaria per i rischi specifici della mansione Sono presenti i relativi giudizi di idoneità Esempio: Protocollo sanitario con indicazione del rischio alcol e dei relativi accertamenti accertamenti per verificare l assenza di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti accertamenti per verificare l assenza di condizioni di alcol dipendenza Esempio: consegnati al datore di lavoro consegnati ai lavoratori

62 SORVEGLIANZA SANITARIA Deve tenere conto di tutti i rischi RUMORE VIBRAZIONI MOVIMENTAZIONE MANUALE DI CARICHI MICROCLIMA.. CONSUMO DI ALCOL USO DI SOSTANZE STUPEFACENTI STRESS LAVORO-CORRELATO ORARI DI LAVORO (disturbi del sonno, ciclo-sonno veglia, OSAS)

63 D. LGS.81/08, INTESA STATO REGIONI DEL 30 OTTOBRE 2007 Nei casi e alle condizioni previste dall ordinamento.. la sorveglianza sanitaria è finalizzata alla verifica di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti (art.41, comma 4) -Visite mediche specialistiche in medicina del lavoro con anamnesi mirata -Test di screening su urina -Verifica positiva: giudizio di inidoneità temporanea alla mansione -Invio ai SERT SU TUTTI I SOGGETTI CON MANSIONE A RISCHIO (elenco Intesa Stato- Regioni 30/10/2007) Mansioni NON a rischio: Invio alla commissione medica ai sensi art. 5 L. 300/70

64 VERIFICA DI ASSENZA DI CONDIZIONI DI ALCOL DIPENDENZA D.Lgs.81/08, Legge 125 del 30 marzo 2001 Art.41, comma 4, D.Lgs.81/08 La sorveglianza sanitaria è finalizzata alla verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti Visite mediche specialistiche in medicina del lavoro con: anamnesi mirata (AUDIT) esame clinico mirato (AUDIT clinico) Indicatori di laboratorio SOLO per casi selezionati Se verifica positiva: giudizio di inidoneità temporanea alla mansione, counselling individuale Invio ai SERT Sorveglianza sanitaria per l individuazione di condizioni di dipendenza SU TUTTI I SOGGETTI SOTTOPOSTI A SORVEGLIANZA SANITARIA OBBLIGATORIA + MANSIONE A RISCHIO DI INFORTUNIO (All. 1 Intesa Stato-Regioni del marzo 2006)

65 VERIFICA DI ASSENZA DI CONDIZIONI DI ALCOL DIPENDENZA D.Lgs.81/08, Legge 125 del 30 marzo 2001 Art. 15, Legge 125 del 30 marzo 2001 è fatto divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche. Per le finalità previste dal presente articolo i controlli alcolimetrici nei luoghi di lavoro possono essere effettuati esclusivamente dal medico competente Test alcolimetrico Se verifica positiva: allontanare da mansione a rischio temporaneamente Tenerne conto ai fini della sorveglianza sanitaria Se si conferma la positività: Invio ai SERT Anche fuori dagli accertamenti di Sorveglianza sanitaria Individua condizioni di intossicazione alcolica acuta SU TUTTI I SOGGETTI che svolgono MANSIONE A RISCHIO DI INFORTUNIO (All. 1 Intesa Stato- Regioni del marzo 2006) Mansioni NON a rischio: Invio alla commissione medica ai sensi art. 5 L. 300/70

66 Elenco mansioni a rischio di infortuni e pericolose per la sicurezza, l incolumità e la salute di terzi Accordo Stato-Regioni del 16/3/2006 Intesa Stato-Regioni del 30/10/2007 ALCOL Mansioni con obbligo dotazione porto d armi STUPEFACENTI Guida veicoli stradali patente B Guida veicoli stradali patente C, D, E Guida veicoli stradali patente C, D, E Guida veicoli stradali per i quali è richiesto certificato abilitazione professionale taxi, noleggio con conducente o per guida veicoli che trasportano merci pericolose Guida veicoli stradali per i quali è richiesto certificato abilitazione professionale taxi, noleggio con conducente o per guida veicoli che trasportano merci pericolose Personale addetto circolazione dei treni Personale addetto circolazione dei treni Personale ferroviario navigante Personale addetto alla circolazione e sicurezza ferroviaria Personale ferroviario navigante Personale addetto alla circolazione e sicurezza ferroviaria

67 Elenco mansioni a rischio di infortuni e pericolose per la sicurezza, l incolumità e la salute di terzi (Accordo integrativo Stato/Regioni del 16/3/2006 e Intesa Stato- Regioni 30/10/2007) ALCOL Conducenti, conduttori, manovratori Personale marittimo di coperta e di macchina STUPEFACENTI Conducenti, conduttori, manovratori Personale marittimo di coperta e di macchina Responsabile dei fari Piloti d aeromobile Controllori di volo ed esperti assistenza al volo Personale registro aeronautico italiano Collaudatori mezzi di navigazione Addetti pannelli di controllo del movimento settore trasporti Addetti alla guida di macchine movimentazione terra e merci Addetti produzione trasporto e vendita esplosivi Controllori di volo ed esperti assistenza al volo Personale registro aeronautico italiano Collaudatori mezzi di navigazione Addetti pannelli di controllo del movimento settore trasporti Addetti alla guida di macchine movimentazione terra e merci Addetti produzione trasporto e vendita esplosivi

68 Ministero Infrastrutture e Trasporti 22 dicembre 2015 Requisiti per l idoneità alla guida La patente di guida non deve essere rilasciata né rinnovata a conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave e incoercibile sonnolenza diurna con accentuata riduzione delle capacità dell attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte se controllate: Moderate: fino a tre anni Gravi: fino a un anno N. Magnavita, S. Garbarino Giornate Liguri di Medicina del Lavoro 2 maggio 2012

69 SORVEGLIANZA SANITARIA Evidenza visto NA Riferimenti È nominato il Medico Esempio: Competente (MC) aziendale nomina controfirmata individuazione del MC coordinatore Gli operatori che lavorano su strada sono sottoposti a sorveglianza sanitaria per il rischio alcol Per i lavoratori sottoposti ad accertamenti per verificare l assenza di condizioni di alcoldipendenza è definito uno specifico protocollo sanitario Sono presenti i relativi giudizi di idoneità Sono presenti le cartelle sanitarie e di rischio dei lavoratori È data informazione al datore di lavoro, all RSPP e agli RLS dei dati anonimi e collettivi della sorveglianza sanitaria È data informazione ai lavoratori del significato degli accertamenti a cui sono sottoposti e del loro esito Esempio: protocollo sanitario riportante il rischio alcol accertamenti per verificare l assenza di condizioni di alcol dipendenza presenza di un regolamento aziendale alcol Esempio: test AUDIT e AUDIT clinico approfondimento con il SERT territoriale di casi specifici Esempio: consegnati al datore di lavoro consegnati ai lavoratori Esempio: presso il MC presso l azienda con osservanza del segreto professionale Esempio: relazione sanitaria verbale riunione art. 35 D.Lgs. 81/08 Esempio: consegna copia esami compilazione modulo consenso informato firma del lavoratore sul giudizio di idoneità

70 Referente progetto locale: Gruppo di lavoro: MdL Maria Teresa Cella TdP Marco Demarzo TdP Francesco Nuvola AS Monica Ralli

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