Risultanze della riunione del 13 dicembre 2006

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1 Collegio di Istituto Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Risultanze della riunione del 13 dicembre 2006 Roma, sede centrale, ore Presenti: Boschi, Pepe, Amato, Bonaccorso, Cocco, Favara, Macedonio, Morelli, Stucchi, Zolesi. Sono assenti Lippa e Neri. La riunione è stata convocata con il seguente odg (di fianco il nome del referente): 1. comunicazioni 2. bilancio 2007 e criteri per il finanziamento delle sezioni (Boschi) 3. varie e eventuali 1. Comunicazioni Boschi comunica gli esiti della trattativa sindacale relativa alla gestione dell art.15 del CCNL. Spiega le ragioni per cui le parti si sono accordate su tre decorrenze temporali: , , , che non prevedono anzianità di servizio. I bandi relativi verranno formulati e pibblicati al più presto. Boschi informa che il MUR ha comunicato il finanziamento dell insieme rete+piattaforma, ora denominato Airplane, per un totale di circa 13.7 Meuro, di cui circa 10.2 a carico di MUR e fra questi 7.6 a favore di UR INGV intestate a Boschi, Stucchi, Amato, A. Neri, Cocco, Valensise, Chiappini e Zolesi. Il progetto avrà la struttura di FIRB; partirà il , con una durata di tre anni. Pepe informa brevemente sui principali punti discussi nella riunione del CD del Fra questi in particolare il rinvio della approvazione del bilancio di previsione 2007, delle modifiche al regolamento e della nuova composizione del CCS alla riunione prevista per il Comunica inoltre che il CD ha approvato l ipotesi di revisione dei regolamenti redatta dal gruppo ad hoc. Boschi ritiene che il documento linee-guida possa ora essere reso pubblico all interno dell ente (all.1). Pepe informa anche delle novità che Decreti vari 2006 e Legge Finanziaria 2007 introducono in materia di: a) tetto al bilancio degli enti; b) tetto alla spesa per personale a contratto su fondi istituzionali. Bonaccorso illustra brevemente la problematica della cenere emessa concomitanza dell'attuale eruzione dell'etna, che provoca notevoli disagi alla funzionalità dell'aeroporto di Catania. Per ottimizzare il monitoraggio e la caratterizzazione dei fenomeni esplosivi è stato implementato un sito web ad accesso riservato a INGV e DPC, attualmente in fase di ultimazione e sperimentazione, che si compone di: i) sistema osservativo, caratterizzato dai segnali del tremore sismico e dalle immagini del sistema di telecamere visibili e termiche (CT); ii) sistema di simulazione, caratterizzato da diversi scenari del processo di dispersione e ricaduta delle ceneri dell'eventuale attività esplosiva, determinati i automaticatixamente ogni mattina con proiezione nelle 48 ore (CT, OV e PI); iii) sistema di verifica e validazione, caratterizzato dalle immagini satellitari (CNT e CT). In sostanza l'ingv fornisce un integrato sistema di monitoraggio a DPC, che a sua volta emette giornalmente bollettini di criticità rivolti anche alle autorità aereoportuali. Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 1

2 2. Bilancio 2007 e criteri per il finanziamento delle sezioni (Boschi) Boschi introduce il tema sollecitando una riflessione generale sui problemi che hanno visto sorgere delle tensioni in occasione della predisposizione del bilancio Ricorda brevemente una lettera consegnata da Amato il giorno prima (all.3) e la lettera con cui Cocco ha annunciato le sue dimissioni (all.e); riconosce che molti dei problemi sollevati rivestono importanza strategica, ritiene necessario affrontarli e chiede un commento dai componenti il collegio. Seguono vari interventi, alcuni dei quali condividono la sostanza delle analisi di Amato e di Cocco, e una approfondita discussione. In conclusione Boschi propone di avviare nel pomeriggio una riflessione approfondita su: spese generali, finanziamenti disponibili e criteri di distribuzione fra le sezioni. Boschi comunica inoltre di apprezzare lo sforzo di chiarezza che sta alla base delle dimissioni di Cocco, ma al tempo stesso annuncia di non accettarle. I direttori delle altre sezioni esprimono apprezzamento per l opera di Cocco, sia come direttore che come componente del collegio, e lo invitano a concludere il mandato assieme agli altri direttori in scadenza. La successiva discussione prende l avvio da alcune considerazioni generali sul bilancio dell istituto. Da un giro di opinioni emerge un consenso sulla necessità di stabilire regole e procedure atte a favorire il ruolo e l impegno dell INGV verso obiettivi di grande impatto scientifico e politico. Su suggerimento di Cocco vengono individuati i seguenti temi: a) costi di infrastruttura e monitoraggio, comprensivi dei costi del personale e dei turni: occorre una attenta valutazione, non solo in fase di predisposizione del bilancio preventivo ma più verosimilmente a valle del bilancio consuntivo; b) progetti esterni: aggiornamento elenco, m/p dedicati, entrate, scadenze, utili, overheads; c) grandi progetti esterni/istituzionali (es. DPC, FIRB, PROSIS, SICIS, ecc.): occorre una procedura distinta e attenta di istruzione, negoziazione, programmazione delle attività e valutazione dell impatto di questi progetti; d) coordinamento fra le strutture e le persone preposte a vario titolo alla gestione e programmazione delle attività (Collegio, URSI, CCS; consulenti vari del Presidente, ecc.); e) chiarimento sulle strutture e le procedure dedicate alla valutazione delle attività e dei loro risultati. Per quanto riguarda i primi tre punti, viene rilevato come siano costantemente in crescita le spese strutturali (personale a tempo indeterminato; personale a tempo determinato su fondi istituzionali; infrastruttura; costi delle sedi, ecc.), che non sono imputabili, nemmeno parzialmente a finanziamenti esterni. Le recenti restrizioni in materia fanno sì che tali spese possano essere coperte solo da finanziamento MUR, parte del finanziamento DPC e overheads sui progetti. Questa situazione richiede che le spese in questione non vengano ampliate senza attenzione. Richiede anche una moderazione nella ricerca di finanziamenti esterni, in quanto i progetti esterni: i) richiedono cofinanziamento in termini di m/p istituzionali, che non sono illimitati; ii) oltre a portare occasioni e finanziamenti di ricerca, con relative ricadute positive, gravano direttamente e indirettamente sull ente in termini di carico sui servizi e di aumento della massa di aspiranti alla assunzione a tempo indeterminato; Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 2

3 iii) finora non hanno contribuito alle risorse istituzionali dell ente: anzi, in qualche caso, ne hanno costituito un onere aggiuntivo; iv) spesso vengono ricercati prevalentemente per assicurare il mantenimento in servizio di personale a contratto. Nell immediato i direttori si dichiarano in grado di fornire, sul template del triennale, i m/p dedicati da ciascuna sezione a cisscun progetto esterno e anche i relativi fondi disponibili o stimati per il Convengono inoltre di far circolare in tempi brevi il materiale predisposto per questa riunione (finanziamenti esterni previsti per ciascuna sezione, suddivisi in quote per la ricerca e quote per il personale). L approfondimento degli altri punti viene rinviato alla prossima riunione. 3. varie e eventuali 3.1 Contratti e convenzioni convenzione Eucentre-INGV con Prefetto di Siracusa per rischio sismico Priolo (Stucchi) Stucchi ricorda il progetto, sviluppato da Eucentre con il concorso di INGV, che è stato approvato dal Prefetto di Siracusa nel suo ruolo di Commissario Straordinario per Priolo. Il progetto partirà nel gennaio 2007, durerà due anni, prevede un finanziamento totale di circa euro di cui circa un terzo per INGV. Milano sarà la sezione capofila: hanno data disponibilità a collaborare sui tempi della pericolosità sismica e del monitoraggio RM1, CNT e CT. Il Collegio dà parere positivo. 3.2 Mobilità del personale Richiesta di G. Saccorortti di trasferimento da OV a PI oppure di distacco annuale (Neri) Viene presentata la richiesta in oggetto, e il parere di G. Macedonio e di A. Neri, favorevoli alla conferma del distacco per un anno. Il Collegio dà parere positivo Distacco P. Del Carlo da CT a PI (Bonaccorso) Bonaccorso ricorda che il suddetto distacco è vincolata agli impegni della dr.ssa del carlo in caso di emergenza. In riferimento alla situazione in atto il Collegio concorda sull'opportunità di riassegnare immediatamente e temporaneamente alla Sede di Catania la d.ssa P. Del Carlo. 3.3 Progetto INGV-DPC S1 (Stucchi) Stucchi informa che le attività principali del progetto sono concluse e che i due coordinatori, G.M. Calvi e M. Stucchi, desiderano concludere la loro attività di coordinamento. Boschi chiede che le attività residue vengano affidate a un ricercatore della Sezione di Milano. Stucchi propone C. Meletti. Il Collegio dà parere positivo su entrambe le questioni. La riunione si conclude alle ore Il segretario Il Presidente Massimiliano Stucchi Enzo Boschi Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 3

4 All.1 Linee-guida per la redazione di un nuovo Regolamento di Organizzazione e Funzionamento dell INGV a cura del gruppo di lavoro composto da M. Stucchi A. Amato G. Macedonio A. Meloni A. Navarra Novembre 2006 documento a uso e circolazione interni Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 4

5 Il Gruppo di Lavoro è stato costituito dal Presidente dell INGV, nella seduta del Collegio di Istituto del 19 aprile 2006, con il mandato di redigere una proposta organizzativa dell ente orientata al futuro, da inserire in una versione rinnovata del Regolamento di Organizzazione e Funzionamento. Dopo in paio di release e la consultazione del Collegio di Istituto, in ottobre ha consegnato una bozza, sia pure incompleta, al Direttore Ammninistrativo che si è incaricato di redigere la stesura finale.. Nel corso dei lavori il GdL ha considerato le novità introdotte dalla prima formulazione della Legge Finanziaria, rinviando eventuali adeguamenti alla approvazione del testo finale.. 1. Premessa I problemi principali da risolvere sono stati individuati nei seguenti: a) la necessità di adeguare l organizzazione e la dirigenza scientifica dell'ente alle sue attuali dimensioni, alla ampiezza delle iniziative in corso, ecc. b) la necessità di adeguare la struttura gestionale dell'ente ai problemi di cui al punto precedente. Il regolamento vigente è stato redatto nel corso del 2000 con il dichiarato intento di consentire l avvio dell INGV in tempi rapidi. Pur rappresentando un documento di grande rilievo, il regolamento stesso si riferisce essenzialmente a una sorta di federazione degli enti confluiti e a un numero di unità di personale, operante a vario titolo, dell ordine di circa un terzo rispetto a oggi. La situazione attuale vede uno sviluppo elevato di attività, temi di ricerca, personale, sezioni e sedi. Tutto questo richiede quindi una nuova organizzazione, che risolva anche i problemi non definiti in dettaglio dall attuale regolamento. Come riferimenti sono stati considerati: i) il Dlgs 381/1999 e l attuale Regolamento INGV ii) i regolamenti di altri enti di ricerca, quali ad esempio CNR, INAF, ecc. E opinione di questo gruppo di lavoro che i regolamenti di altri enti, pubblicati nel corso degli ultimi anni, siano in linea di principio validi e aggiornati alle esigenze degli enti stessi, nonché alle tendenze in materia di gestione della ricerca scientifica. E questo indipendentemente dall eventuale successo che tali regolamenti abbiano incontrato nella fase di applicazione dei medesimi. Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 5

6 2. Necessità di adeguare l organizzazione e la dirigenza scientifica dell'ente alle sue attuali dimensioni, alla ampiezza delle iniziative in corso, ecc. Fermi restando gli Organi tradizionali (Presidente, Consiglio Direttivo, Consiglio Scientifico, Collegio dei Revisori dei Conti, Comitato Interno di Valutazione Scientifica, ecc.) e le relative attribuzioni, la soluzione proposta per adeguare la rete scientifica passa attraverso l istituzione di un numero ristretto di dipartimenti, corrispondenti a altrettante aree tematiche (a puro titolo di esempio terremoti, vulcani, ambiente). Ai dipartimenti e ai relativi direttori competono compiti di programmazione e gestione generale delle attività di ricerca e delle relative risorse. Ai dipartimenti afferiscono le sezioni impegnate nelle relative tematiche, che restano le sedi primarie di esecuzione della ricerca e di spesa. I dipartimenti organizzano la loro attività in progetti di ricerca, che comprendono anche buona parte degli attuali TemiTrasversaliCoordinati, e possono fare riferimento a una o più sezioni. Il direttore ha potere di indirizzo delle attività e di allocazione delle risorse. Si avvale della consulenza del Collegio di dipartimento, costituito dai direttori delle Sezioni afferenti e non ha potere di spesa. Le Sezioni svolgono, secondo le modalità attuali, l attività loro affidata dal dipartimento, e hanno potere di spesa. Presso le sezioni vengono mantenute forme di compartecipazione rappresentativa (collegi di sezione) con personale eletto secondo modalità da rivedere. Il Collegio di Istituto viene modificato con la sostituzione degli attuali direttori di sezione con i direttori di dipartimento. Sembra necessario che questa operazione, e il regolamento che la sosterrà, siano finalizzate a orientare la parte più consistente delle attività dell ente. E ovvio che alcune delle attuali situazioni non potranno essere ricondotte immediatamente al nuovo sistema di riferimento, così come alcune non lo sono in quello attuale, peraltro. E opinione del GdL che la riorganizzazione sarà tanto più forte quanto più chiara, basata su un sistema di riferimento semplice, che non indulga alla tendenza a sistemare tutto. Nell ente vive un certo numero di iniziative minori che non deve sentirsi in pericolo, ma nemmeno cercare di limitare la riorganizzazione proposta. Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 6

7 3. Necessità di adeguare la struttura gestionale dell'ente ai problemi di cui al punto precedente. Rispetto a questo problema il GdL non ha formulato proposte in quanto ritiene necessari ulteriori approfondimenti. La attuale struttura gestionale-organizzativa a servizio di tutto l ente è debole, e molte attività sono svolte per supplenza da personale assunto per altre finalità. Sono da sviluppare ex-novo e affidare a competenze di buon livello, attualmente non disponibili nell ente, funzioni importanti della Amministrazione propriamente detta (tra questi patrimonio, contratti e convenzioni, affari legali, ecc.), funzioni scientifiche (relazioni scientifiche interne ed esterne, ecc.), funzioni organizzativo-tecniche (reti telematiche, servizi informatici, ecc.). E opinione che, mentre per il punto precedente il successo del modello proposto richiede prevalentemente un cambio di mentalità, un adeguamento di alcune funzionalità e una opportuna fase transitoria, per il punto in questione la distanza fra situazione attuale e situazione auspicata sia molto elevata e richieda particolare attenzione, investimenti e assunzioni mirati e la formazione/riqualificazioe di un certo numero di unità di personale. La Amministrazione Centrale, assimilabile gerarchicamente a un dipartimento, dovrà essere organizzata al suo interno in unità produttive e prevedere per esse dirigenti sia tecnico-scientifici che amministrativi. Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 7

8 Indice Titolo I - Finalità Titolo II - Organi, organismi di valutazione e controllo e relativi uffici di supporto Presidente (e Vice Presidente) Consiglio Direttivo Comitato di Consulenza scientifica Collegio dei revisori dei conti Comitato di valutazione Titolo III - Direttore generale Titolo IV - Rete scientifica Capo I - Articolazione della rete scientifica Capo II Dipartimenti, progetti e relativi responsabili Capo III - Consiglio dei direttori di dipartimento Capo IV - Sezioni Titolo V - Amministrazione dell'ente PARTE II PROCESSI DECISIONALI E GESTIONALI Titolo I Programmazione delle attività Titolo II Gestione delle attività Titolo III Consuntivazione delle attività Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 8

9 Allegato 2 Lettera di A. Amato del Al Presidente Ai colleghi Direttori Caro Presidente, Cari Direttori, vorrei intervenire, a mente un po più fredda, sulla faccenda del Bilancio 2007 e sulle discussioni che sono seguite. Ho meditato a lungo se scrivere o meno questa lettera, in quanto sono influenzato dall aspetto umano (l amicizia con Massimo), da considerazioni scientifiche (la convinzione nelle scelte scientifiche e tecniche del CNT) e quelli di bilancio, di cui sono un novellino ma per 6 anni ho dovuto fare finta di non esserlo. Anzitutto vorrei dire che condivido le motivazioni che hanno spinto Massimo alla sua scelta sofferta, pur non condividendone il modo e il tempo. Mi soffermo quindi sull aspetto delle motivazioni, cercando di focalizzare quali sono state in questi anni le ragioni dei malintesi e delle discussioni. Discussioni a tutto campo, talvolta tra Direttori, tra alcuni Direttori e il DA, tra i Direttori e il DG, o anche con il Presidente. A mio parere, la causa generale alla base di tutto il resto sta nelle modalità di gestione delle sezioni e delle attività a esse affidate. Se a me, direttore del CNT, mi si fosse detto ogni anno questo è il tuo budget, fai questo e quello, tra 1 anno vieni a rendicontare, tutto sarebbe stato lineare e facile. Ma a me, come agli altri, è stato concesso e chiesto molto di più. E stata data una forte autonomia e quindi fiducia, di cui sono grato al Presidente. Mi è stato anche chiesto di prendere parte a un Collegio in cui si prendevano (in teoria) anche decisioni strategiche: decine, centinaia di concorsi, apertura di nuove sezioni, chiusura di Gruppi Nazionali, apertura di Gruppi Nazionali, finanziamenti ad altri enti, assorbimento di Società, grandi operazioni immobiliari, ripartizione fondi, ecc. Ho scritto in teoria perché di molte decisioni il Collegio ha preso atto a cose fatte, cose fatte altrove, dal Presidente per accordi con uno o più Direttori, dal Presidente tramite accordi con singoli ricercatori o gruppi dell ente, completamente al di fuori della programmazione delle sezioni, in altri ambiti dal DA o dal DG con modalità analoghe. Siamo quindi dovuti entrare, ora a pieno titolo ora di straforo, nelle stanze dei bottoni. Nel frattempo l ente è cresciuto, molto. E cresciuto come spettro di attività, come personale, come finanziamenti disponibili, come progetti, come sezioni, come sedi, come visibilità, ecc. E probabilmente cresciuto in maniera non sostenibile, con troppa carne al fuoco e nessun filtro. La politica dell Ente è stata in questi anni quella di una crescita continua, indipendentemente dalla tematica e dal momento. Non entro nel merito di queste scelte della politica dell ente, che non mi competono e che evidentemente erano necessarie per la sua crescita. Tuttavia faccio alcune considerazioni sulle modalità che sono state usate per giungere al punto attuale. Abbiamo fatto poca o punta attenzione alla valutazione dell impatto delle nostre scelte nel futuro, in termini di costi a breve-medio-lungo termine, inclusi quelli per sostenere le attività e per Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 9

10 mantenere il personale e le infrastrutture create, sperando sempre in un aumento illimitato dei fondi e del personale. In questo, noi Direttori (e non solo) abbiamo spesso cercato di trarre vantaggio, mentre i vertici non si sono posti il problema rimandando a soluzioni future (aumento delle entrate, tagli in corso di esercizio, applicazione di misure estemporanee, es. tagli imprevisti su progetti istituzionali). Dal lato dei Direttori, ci siamo talvolta adagiati su questa linea, cercando di sfuggire a ogni regola (che d altronde non esistendo era facile da aggirare, comprese quelle basate sul buon senso o su regole progettuali). (es. accordo quadro con Sicilia) Questo fatto ha comportato in alcuni casi un sovraccarico e una sovraesposizione di una sezione o di un gruppo, con conseguenti problemi: necessità sempre maggiore di grandi fondi per sostenere le infrastrutture o il personale. Tra le cause principali della confusione e del malcontento, il fatto di non aver messo in atto alcun meccanismo che regolamentasse le modalità di accesso ai finanziamenti, sia quelli cosiddetti ordinari che quelli dei grandi progetti. I fondi ordinari sono stati attribuiti di anno in anno in base alla memoria dell anno precedente e alle richieste più o meno motivate delle sezioni. Non abbiamo mai fatto una valutazione seria dei costi delle sezioni. Non abbiamo mai fatto chiarezza sul significato del termine monitoraggio e dei finanziamenti realmente necessari per sviluppare e mantenere i sistemi di monitoraggio. Le cose si sono aggravate, paradossalmente, quando sono arrivati i grossi progetti istituzionali, che hanno si arricchito notevolmente le sezioni, ma in maniera spesso non coordinata con quello che già veniva fatto, con conseguenti sprechi, duplicazioni, antagonismi tra e dentro le sezioni. Il fatto di affidare incarichi e finanziamenti a singoli ricercatori o gruppi, senza che neanche i Direttori fossero informati o comunque pienamente investiti in una logica gerarchica chiara, ha avuto un effetto destabilizzante e sminuente del ruolo dei Direttori. Solo il buon senso ha fatto sì che non si arrivasse a continue liti (che pure ci sono state) e a crisi istituzionali. Ecco cosa serve a mio parere (in ordine sparso): - Un meccanismo di attivazione dei progetti unico e con regole chiare. - Una gerarchia chiara e semplice per i finanziamenti ordinari e progettuali alle sezioni, senza corto circuiti tra livelli non contigui. - Un sistema istituzionale di controllo dei programmi che ciclicamente, ogni anno, fa una valutazione dei programmi. - Regole chiare sui costi generali dei progetti. - Nessuno deve poter spendere lo stesso euro su due progetti diversi. - Nessuno deve poter intraprendere una iniziativa che è già in corso nell ente, se non con accordi specifici di programma in cui sia evitata ogni duplicazione e spreco. - Ogni nuova iniziativa deve tener conto dell esistente e deve essere associata a una attenta valutazione dell impatto di questa a breve, medio e lungo termine sull ente (costi diretti, indiretti, infrastrutture necessarie, personale a contratto, sostenibilità futura). - Valutazione sull utilità effettiva di certe attività: servono davvero? Si fanno già altrove nell ente? Fuori dall ente? Quanto costano? Che impatto hanno? Che impatto avranno? - Una attenta e continua valutazione e monitoraggio delle spese generali e incomprimibili, utenze, ecc. - Una Commissione con esperti tecnici e scientifici anche esterni per la valutazione delle procedure amministrative centrali e decentrate, per la certificazione di qualità dei servizi, ecc. - Bisogna evitare di infilarsi in operazioni, anche positive, ma in cui i costi superano i benefici. Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 10

11 - Si deve rivedere il concetto secondo cui le spese centralizzate sono incomprimibili, quelli delle sezioni non. Le spese di gestione dei sistemi (ad es. di monitoraggio, di laboratori) che hanno superato certi parametri sono anch esse incomprimibili, mentre possono non esserlo spese centralizzate aggiuntive (nuove sedi e impianti, ecc.). Non tutti i sistemi rientrano in questa categoria, ma alcuni si. - Si deve chiarire definitivamente cosa serve davvero per il monitoraggio, cosa è bene sviluppare e cosa rientra invece in sviluppi possibili ma non necessari. Si deve infine chiarire che i prodotti del monitoraggio istituzionale devono essere accessibili a tutti i ricercatori dell ente ed eventualmente alla comunità scientifica in generale. Alcuni esempi da evitare in futuro: - Consorzi che ottengono grandi finanziamenti senza avere le spalle coperte: in altre parole una sezione/gruppo può accedere ad un finanziamento solo se è in grado di contribuire con il cofinanziamento (non dovendo poi gravare per questo sull ente), e lasciando un margine per l ente (es. Consorzio Euro-Mediterraneo, SICIS, ecc.) - Accordi o progetti in cui non viene prevista una quota di Spese Generali per l Ente e le Sezioni (es. Accordo con Regione Sicilia) - Progetti in cui attività teoricamente coordinate in altre sezioni e/o TTC vengono proposte e portate avanti autonomamente, per poter gestire liberamente i finanziamenti (c/s) - Progetti in cui vengono investiti singoli ricercatori che non si preoccupano dell impatto delle loro attività (laboratori, reti ecc.) sull ente (infrastrutture) e rimandano il problema ai direttori e all ente, con conseguente aggravio finanziario per l ente e aumento dell entropia (es. FIRB Fumo). - Outsourcing in cui l ente non è saldamente in possesso della domanda e dei finanziamenti disponibili (es. SGA). Collegio INGV, risultanze della riunione del 13 dicembre Documento ad uso interno INGV - 11

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