Erba medica. Medicago sativa L.
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- Gaetano Sartori
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1 Erba medica Medicago sativa L.
2 Erba medica (Medicago sativa L.) L erba medica è tradizionalmente considerata la pianta foraggera per eccellenza rispetto alle altre specie da prato poliennale presenta notevoli vantaggi circa la produttività, la longevità, la capacità di ricaccio, la facilità di conservazione, il valore nutritivo del foraggio e l azione miglioratrice sulle proprietà chimiche e fisiche del terreno La medica presenta una elevata capacità di adattamento a diverse condizioni ambientali e, nel corso dei secoli, si sono differenziati tipi distinti caratterizzati da diverso comportamento nei riguardi della resistenza al freddo e della sensibilità al fotoperiodo
3 Caratteri botanici Ordine delle Rosales famiglia delle Leguminosae sottofamiglia delle Papilionaceae tribù delle Trifolieae genere Medicago al genere Medicago appartengono moltissime specie tra le quali M. sativa è la più importante
4 Pianta perenne Apparato radicale Steli fittonante molto robusto può raggiungere alcuni metri di profondità eretti o sub-eretti originatisi dalla parte basale della pianta, detta corona, che in buone condizioni di vegetazione raggiungono i cm di altezza cavi più o meno angolosi Caratteri botanici glabri più o meno ramificati con nodi basali molto ravvicinati
5 Foglie Fiori alterne trifogliate con la fogliolina mediana inserita su un picciolo più lungo di quello delle laterali numerosi Caratteri botanici riuniti in racemi che si dipartono dal fusto in posizione ascellare presentano una piccola brattea alla base del peduncolo corolla di colore violetto più o meno intenso che può sfumare fino ad un azzurro molto pallido e può presentare variegature di varia tonalità
6 Frutto è un legume avvolto a spirale per 2-4 volte Seme a maturazione deisce lasciando cadere il seme colore giallo olivastro più o meno reniforme con ilo visibile e con una leggera protuberanza in corrispondenza della radichetta embrionale Peso di 1000 semi: 1,8-2,2 grammi Caratteri botanici un grammo contiene mediamente 500 semi
7 In genere il ciclo biologico della medica viene diviso in: Stadio vegetativo Stadio di apparizione dei bottoni fiorali Stadio di fioritura Biologia Stadio di maturazione dei semi Data la forte variabilità esistente sia tra gli steli di una stessa pianta sia tra piante diverse, questa suddivisione risulta poco precisa. Più precisa è la scala di Kale e Fick (1981), formata da 10 stadi e riferita al valore medio di tutti gli steli presenti nella copertura
8 Biologia Germinazione L erba medica è in grado di germinare entro un ampio intervallo di temperatura temperatura media ottimale per una rapida emergenza: 25 C temperature limiti: 5 C e 35 C Sviluppo vegetativo Al termine della fase di germinazione prende avvio il cosiddetto accrescimento contrattile che determina un ingrossamento del diametro, accompagnato dall accorciamento, dell ipocotile e della parte superiore della radice. Per effetto di questo fenomeno i primi 2-3
9 Biologia Germinazione L erba medica è in grado di germinare entro un ampio intervallo di temperatura temperatura media ottimale per una rapida emergenza: 25 C temperature limiti: 5 C e 35 C
10 Biologia Sviluppo vegetativo Al termine della fase di germinazione prende avvio il cosiddetto accrescimento contrattile che determina un ingrossamento del diametro, accompagnato dall accorciamento, dell ipocotile e della parte superiore della radice. Per effetto di questo fenomeno i primi 2-3 internodi (tutti molto corti) vengono trascinati verso il basso e possono essere portati anche al di sotto della superficie del terreno Contemporaneamente, all ascella delle prime foglie si differenziano delle gemme dalle quali si sviluppano delle ramificazioni a comportamento rizomatoso, con nodi basali molto ravvicinati, che danno luogo agli steli
11 Biologia Sviluppo vegetativo L insieme delle porzioni basali dello stelo principale e delle ramificazioni di cui sopra rappresentano la corona sulla quale, già alla fine della prima stagione vegetativa, si differenziano altre gemme avventizie dalle quali si svilupperanno altri steli alla successiva ripresa vegetativa La corona di una vecchia pianta di medica, soprattutto se allevata sufficientemente spaziata, può essere molto ramificata e può raggiungere un diametro di circa cm La corona e la radice della pianta di medica svolgono importanti funzioni di deposito delle sostanze di riserva
12 Biologia Sviluppo vegetativo Le gemme della corona vengono normalmente mantenute dormienti dalla presenza degli steli per mezzo di un controllo di tipo ormonale che si protrae fino a che gli steli stessi continuano ad accrescersi attivamente ogni volta che la loro crescita si arresta (fioritura o sfalcio) un certo numero di gemme della corona interrompe lo stato di dormienza e sviluppa nuovi steli (ricaccio)
13 Biologia Sviluppo vegetativo Le componenti della produzione di una pianta da foraggio sono: Numero di piante/unità di superficie ottimale: 400 p m -2 Numero di steli/pianta tra 4 e 7 Peso medio dei singoli steli
14 Sviluppo riproduttivo La fase riproduttiva Biologia ha inizio con la formazione di una protuberanza di tessuto meristematico in prossimità dell apice vegetativo dal quale si originano i primordi fiorali che daranno luogo all infiorescenza l apice vegetativo nel contempo rimane attivo e differenzia nuove foglie e nuovi primordi fiorali lo stelo continua ad allungarsi mettendo in evidenza un tipo di accrescimento chiaramente indeterminato
15 Biologia I fattori ambientali maggiormente coinvolti nello sviluppo della medica sono temperatura fotoperiodo Lo sviluppo è più veloce in estate quando sia la temperatura che il numero di ore di luce giornaliera sono maggiori Mediamente il periodo vegetativo viene ridotto di circa tre settimane passando da 17 a 32 C di temperatura dell aria
16 Esigenze ed adattamento ambientale Temperatura Temperature ottimali per l accumulo di sostanza secca: C diurni C notturni al di sotto dei 5 C e al di sopra dei 30 C l intensità della fotosintesi decresce rapidamente Dotazione idrica del terreno L umidità del terreno ottimale per la coltura è pari a circa il 60-70% dell a.d.m. La medica è sensibile al ristagno idrico, qualora questo si verifichi durante la stagione vegetativa
17 Terreno ph Esigenze ed adattamento ambientale si adatta bene a qualsiasi tipo di suolo purché profondo e ben drenato preferisce terreni di medio impasto, tendenzialmente argillosi, profondi e ricchi di calcio scambiabile la medica è la leguminosa foraggera più sensibile all acidità del terreno ph ottimale è compreso tra 6,5 e 7,5 Affinché la medica sia in grado di manifestare appieno la propria potenzialità produttiva è necessario che il terreno sia caratterizzato da elevata fertilità, con una buona dotazione di fosforo e potassio assimilabili.
18 Avvicendamento È considerata coltura miglioratrice perciò viene inserita negli avvicendamenti tipici delle nostre zone come una coltura da prato triennale o quadriennale che segue un cereale autunno-vernino che precede una sarchiata o un altro cereale a paglia La medica non deve seguire se stessa in quanto questo porta ad un cattivo insediamento della coltura ad un precoce diradamento delle piante ciò è dovuto ad un insieme di cause diverse indicate con il termine di stanchezza del terreno
19 Lavori preparatori del terreno Il seme dell erba medica è decisamente piccolo e le fasi di germinazione-emergenza della coltura sono le più delicate in queste fasi la coltura può essere facilmente soffocata dalle piante infestanti Inoltre, la pianta risente negativamente di eventuali eccessi idrici nei primi cm di terreno Tutto ciò impone la necessità di effettuare delle lavorazioni principali e secondarie del terreno particolarmente accurate per quanto riguarda il tipo, la modalità, ma soprattutto l epoca di esecuzione, per il conseguimento di un letto di semina idoneo a garantire una tempestiva ed adeguata emergenza della coltura, un sufficiente grado di aerazione sottosuperficiale ed un tempestivo sgrondo delle acque in eccesso
20 Lavorazioni tradizionalmente adottate sono: Aratura a cm o aratura superficiale + ripuntatura o solo ripuntatura in ambienti poco piovosi per la semina a fine estateinizio autunno, in terreni profondi e di buona struttura Erpicatura anche più di una Leggera rullatura Lavori preparatori del terreno qualora il letto di semina si presenti troppo soffice
21 Lavori preparatori del terreno In linea generale, poiché le condizioni operative, di terreno e di clima possono risultare anche molto diversificate, le operazioni di preparazione del letto di semina devono di volta in volta adattarsi ai diversi casi ma la finalità resta quella di ottenere un letto di semina sgombro da malerbe sminuzzato quanto basta perché si possa verificare un buon contatto fra seme e terreno garantire così un adeguato assorbimento idrico
22 Concimazione Per ottenere buone produzioni di foraggio è determinante la disponibilità di P e K ma può assumere notevole importanza anche quella di S, Fe, Zn, Mn e B, che sono indispensabili per l accrescimento La richiesta di elementi nutritivi è intensa e costante durante tutto il ciclo vegetativo della coltura in quanto la pianta è sempre in accrescimento molto attivo e ad ogni taglio vengono asportati consistenti quantitativi di elementi nutritivi
23 Concimazione Azoto La medica instaura un rapporto di simbiosi con il rizobio Sinorhizobium meliloti che penetra nelle radici subito dopo l affrancamento delle piantine e forma sulle radici stesse dei tubercoli, essenziali per la fissazione azotata Per un appropriata nutrizione azotata della medica è necessario e sufficiente che si verifichino le condizioni affinché il rapporto simbiotico si instauri, si mantenga e sia adeguatamente efficiente
24 Concimazione Fosforo La capacità di utilizzazione del P da parte della coltura è decisamente bassa Le quantità da somministrare in terreni mediamente dotati è pari kg ha -1 di P 2 O 5 da distribuire in presemina Negli ambienti agropedoclimatici favorevoli per la medica per ottenere livelli produttivi elevati è vantaggiosa una somministrazione annuale di kg ha -1 di P 2 O 5 da aggiungersi a quella di impianto
25 Concimazione Potassio La concentrazione di questo elemento è particolarmente elevata nella pianta giovane pertanto, quanto più intenso è il ritmo di sfruttamento del medicaio, tanto maggiori saranno i livelli di K richiesti Asportazioni circa 250 kg ha -1 per anno La definizione di una corretta concimazione potassica deve essere realizzata basandosi sulle indicazioni fornite dalle analisi del terreno e della pianta tenendo conto dell avvicendamento colturale e dell esperienza diretta a livello aziendale
26 Concimazione Nell ambito della scelta del concime è bene ricordare che nella concimazione di impianto l impiego di KCl può risultare dannoso per la coltura Nella concimazione di copertura del prato si ricorre spesso all impiego di concimi complessi a bassissimo titolo di N e ad alto titolo di P 2 O 5 e K 2 O con i quali sono possibili distribuzioni più uniformi e tempestive rispetto ai singoli concimi semplici
27 Semina Nell Italia centro-settentrionale l epoca di semina più adatta per la coltura è quella primaverile Nell Italia centro-meridionale e in generale negli ambienti in cui la primavera si presenta particolarmente siccitosa la semina può essere effettuata a fine estate-inizio autunno La semina autunnale deve essere tempestiva perché la pianta, prima di interrompere la sua fase vegetativa per il sopraggiungere dei primi freddi, deve aver raggiunto uno sviluppo tale (soprattutto a livello dell apparato radicale) da poter superare senza danni i mesi invernali
28 Semina Quantità di seme da distribuire: mediamente da a kg ha -1 di seme Profondità di semina ottimale: 1-1,5 cm La semina può essere effettuata a file consente una migliore uniformità nella profondità di interramento del seme garantendo una più pronta e completa emergenza nonché un discreto risparmio di seme a spaglio
29 Irrigazione Risponde bene all irrigazione in condizioni di scarso rifornimento idrico naturale ed in terreni con scarsa riserva utilizzabile I consumi idrici unitari della coltura sono variabili in funzione del clima sono maggiori nei climi più caldi Ha una elevata capacità di sfruttamento delle riserve idriche profonde
30 Irrigazione Le migliori condizioni per l accrescimento della coltura si hanno quando l acqua nella zona radicale è compresa fra il35% e l 85% dell a.d.m. Tali limiti dipendono dall entità della riserva idrica facilmente utilizzabile: in terreni poco profondi o in quelli caratterizzati da bassa capacità di trattenuta, dove la tensione dell acqua cambia con maggiore rapidità, l intervallo di umidità di cui sopra si restringe notevolmente e l intervento irriguo dovrà essere eseguito quando l umidità del terreno è circa al 50% dell a.d.m È comunque da tenere presente che il momento ideale per l irrigazione sembra essere il periodo che segue immediatamente la raccolta
31 Raccolta Lo stadio vegetativo ottimale per il taglio fioritura iniziata da qualche giorno quando circa il 10% del medicaio è in fioritura in questo modo si realizza il miglior compromesso tra quantità e qualità del foraggio capacità di ributto e longevità del medicaio Nell anno di semina la produzione è scarsa la piena produttività si raggiunge al 2 anno si mantiene fino al 3 anno poi comincia a declinare per progressivo diradamento
32 Raccolta Nel corso dell anno il medicaio fornisce il suo prodotto in parecchi tagli: da un minimo di 2 nel caso di clima e terreno aridi a 4-5 in condizione irrigua Un buon prato di medica rimane produttivo per 3-4 anni riuscendo a fornire rese complessive di foraggio affienato di circa 30 t ha -1 se in coltura asciutta di oltre 40 t ha -1 se in coltura irrigua
33 Caratteristiche qualitative ed utilizzazione Un fieno di medica di ottima qualità ha un contenuto di proidi grezzi del 18-22% (sulla s.s.) un valore nutritivo pari a circa 0,6 UF per kg di s.s. Le forme di utilizzazione più comuni dell erba medica sono rappresentate dal fieno dall insilato dalla farina di medica disidratata Dal punto di vista qualitativo il fieno presenta rispetto al foraggio fresco una diminuzione del contenuto proteico un aumento del contenuto in fibra dovuto alla perdita di foglie durante la fienagione
34 Caratteristiche qualitative ed utilizzazione Il contenuto proteico e in fibra dell insilato è simile a quello del foraggio verde in quanto la tecnica di conservazione prevede che l insilamento venga fatto quando il prodotto è parzialmente essiccato quindi le perdite di prodotto in campo sono molto contenute d altro canto, si possono verificare delle alterazioni dovute a fermentazioni indesiderate durante la conservazione
35 Caratteristiche qualitative ed utilizzazione La composizione della farina di medica disidratata è praticamente identica a quella del foraggio verde a patto che la trasformazione del prodotto sia tempestiva Altro vantaggio di questa forma di utilizzazione che consente di rendere la raccolta quasi completamente indipendente dalle condizioni meteorologiche
si comporta come perenne grazie alla sua propagazione attraverso i tuberi
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