GRAMINACEE FORAGGERE
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- Silvestro Raimondi
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1 GRAMINACEE FORAGGERE
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3 CARATTERISTICHE BOTANICHE Radici: fascicolate, non molto profonde, che si rinnovano annualmente. Culmi: costituiti da nodi e internodi; intenso accestimento; in alcune specie fungono da organi di riserva, in altre formano rizomi o stoloni. Foglie: costituite da una guaina, che abbraccia il culmo, e da una lamina stretta e lunga, con ligula ed auricole. Infiorescenze: spighe o panicoli Frutti: cariossidi vestite
4 VALORE NUTRITIVO (UFL/kg) IN RELAZIONE A DIVERSI STADI DI SVILUPPO SPECIE STADIO DI SVILUPPO PRE-SPIGATURA INIZIO SPIGATURA INIZIO FIORITURA ERBA MAZZOLINA 0,91 0,87 0,73 FESTUCA ARUNDIN. 0,79 0,76 0,64 FLEOLO 0,82 0,77 0,62 LOGLIO PERENNE 0,88 0,85 0,74 LOGLIO ITALICO 0,90 0,87 0,73 BROMO CATARTICO 0,94 0,89 0,80
5 UTILIZZAZIONE PASCOLO SFALCIO E SOMMINISTRAZIONE VERDE (è richiesto un elevato grado di meccanizzazione) FIENAGIONE (perdite minori rispetto alle leguminose) INSILAMENTO (facilitato dall elevato zuccheri/proteine, ma ostacolato dall alta umidità; è richiesto un pre-appassimento per arrivare a 35-40% di s.s. Si prestano bene loiessa e festuca).
6 TECNICA COLTURALE PREPARAZIONE DEL LETTO DI SEMINA ARATURA, A PROFONDITÀ VARIABILE IN FUNZIONE DELLA NATURA DEL TERRENO (20-25 cm terreni sciolti, cm argillosi) AFFINAMENTO, ANCHE ACCENTUATO DATE LE PICCOLE DIMENSIONI DEL SEME RULLATURA PRE- E POST-SEMINA, PER PORRE IL SEME ALLA PROFONDITÀ VOLUTA E FARLO ADERIRE AL TERRENO UMIDO
7 SEMINA DATE LE DIMENSIONI DEI SEMI NON INTERRARE MAI A PROFONDITÀ SUPERIORI A 1-2 cm A RIGHE (SEMINATRICE UNIVERSALE): distanza tra le file cm A SPAGLIO: da preferire nei terreni con forti pendenze. Dopo la semina rullare La seminatrice ideale sarebbe la cosiddetta "CULTIPACKER" CASSONE PER SEME RULLI scanalati si evita la formazione di crosta DOSE in funzione della specie
8 SEMINA: EPOCA IN PUREZZA IDEALE: FINE ESTATE; NEL NORD: ENTRO LA METÀ DI SETTEMBRE IN CONSOCIAZIONE IN PRIMAVERA (FINE FEBBRAIO - MARZO)
9 CONCIMAZIONE AZOTO... SEMINA... COPERTURA... FOSFORO E POTASSIO kg/ha DATA LA LORO SCARSA MOBILITÀ È OPPORTUNO ANTICIPARE TUTTO PRIMA DELLA SEMINA
10 LOLIUM MULTIFLORUM LAM. (Loiessa, Loglio italico)
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12 Il Lolium multiflorum L. è una graminacea di origine mediterranea; è stata introdotta in coltura proprio in Italia, nella Valle Padana, da cui si è diffusa in Europa ed anche in altri continenti, divenendo una delle graminacee di maggior impiego. SUPERFICI DALLA LOIESSA IN ITALIA
13 LOLIUM MULTIFLORUM WESTERWOLDICUM ANNUALE, ALTERNATIVO, INDICATO PER ERBA DA CONSUMO FRESCO O ERBAI LOLIUM MULTIFLORUM ITALICUM (loiessa) BIENNALE, INDICATO PER ERBAI O PRATI DI BREVE DURATA DIPLOIDE (2n=14): FUSTI E FOGLIE SOTTILI, NODI NON MOLTO PRONUNCIATI. ADATTO ALLA FIENAGIONE E ALL INSILAMENTO TETRAPLOIDE (2n=28): STELI GROSSI, FOGLIE LARGHE E LUNGHE ADATTO AL CONSUMO FRESCO E ALL INSILAMENTO ORGANI PIÙ SVILUPPATI COLORAZIONE PIÙ INTENSA > CONTENUTO DI ACQUA
14 Caratteri botanici Specie annuale o biennale, culmi a sezione circolare alti cm, a cespi eretti che non fanno tappeto, con apparato radicale fascicolato non molto profondo; si differenzia dal loietto perenne per il maggior vigore, per le foglie più larghe con orecchiette e ligule più pronunciate e per le spighette brevemente aristate. Infiorescenza a spiga lassa. Accanto a forme tipicamente annuali indicate per erbai, esistono forme biennali adatte anche per prati di breve durata. Pianta allogama ad impollinazione anemofila. Semi vestiti Peso 1000 semi: diploide 2,0-2,5 g tetraploide 3,0-3,5 g
15 Impieghi prati di breve durata prati polifiti erbai oligofiti, es. Landsberger (+V. villosa +T. incarnato) erbaio monofita utilizzazione: novembre-aprile-maggio (erba) maggio solo 1 sfalcio fine aprile 1 sfalcio + maggio 2 sfalcio
16 ERBAI MONOFITA GRANDE PRODUTTIVITA' ( 8-12 t/ha s.s. ) SUCCESSIONE LOIESSA-MAIS DI NORMA SI UTILIZZA IL PRIMO SFALCIO VERDE FIENO INSILAMENTO PRATI IN MISCUGLIO CON LEGUMINOSE PER PRATI DI BREVE DURATA PER AUMENTARE LA PRODUZ. DEL PRIMO ANNO NEL 2 ANNO LA PRODUTTIVITA' SCENDE A 4-6 t/ha FIENAGIONE INSILAMENTO
17 UTILIZZAZIONE FORAGGIO VERDE PER CONSUMO DIRETTO In funzione della varietà e delle condizioni pedoclimatiche lo sfalcio può avere inizio nella prima decade di aprile e protrarsi fino all inizio della spigatura FORAGGIO DA INSILARE Sfalcio allo stadio di inizio spigatura, con falcia-condizionatori, preappassimento per raggiungere il 35% di s.s., quindi trinciata ed insilata, anche in sili a trincea o balloni fasciati FORAGGIO DA AFFIENARE Tale pratica, per l abbondante massa di foraggio, a volte può risultare problematica. L uso di falcia-condizionatrici, o l essiccazione in due tempi possono essere una garanzia per una buona conservazione, riducendo al minimo le perdite quantiqualitative
18 Le numerose varietà oggi disponibili (circa 250 in Europa, di cui 54 iscritte al Registro italiano) provengono da vari Paesi, coprono una gamma di precocità di circa 2 settimane, e si distinguono in alternative e non alternative, diploidi e tetraploidi.
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20 TECNICA AGRONOMICA POSTO NELL AVVICENDAMENTO - Coltura intercalare autunno-primaverile (erbaio) - Prato oligofita o polifita, coltura miglioratrice PREPARAZIONE LETTO DI SEMINA - Per l erbaio, lavorazione classica. - Per il prato è indispensabile curare la pendenza e il livellamento del terreno; letto ben preparato e finemente lavorato in superficie. TERRENO - Predilige quelli di medio impasto, freschi e profondi, rifugge quelli argillosi troppo tenaci e quelli sabbiosi EPOCA DI SEMINA - Autunnale: fine agosto-prima decade di settembre, con sfalcio nel tardo autunno; metà settembre-primi di ottobre per il tipico erbaio a 1-2 sfalci primaverili. - Primaverile: metà marzo-primi di aprile per i prati MODALITÀ e DOSE DI SEMINA - File distanti cm - Profondità 1,5-2 cm - Dosi: Erbaio monofita: kg/ha var. diploidi; kg/ha var. tetraploidi Prato polifita: al massimo 10% dei costituenti
21 CONCIMAZIONE - Erbaio in purezza: un solo sfalcio N kg/ha di cui 50 all impianto, il resto alla ripresa vegetativa, P 2 O kg/ha, K 2 O kg/ha due sfalci N kg/ha di cui 50 all impianto, alla ripresa vegetativa, 50 dopo il primo sfalcio P 2 O kg/ha K 2 O kg/ha - Erbaio in consociazione: N dimezzare dose degli erbai in purezza P 2 O 5 e K 2 O come per erbaio in purezza - Prato: - impianto letame t/ha, conc. N kg/ha, P 2 O 5 e K 2 O kg/ha - annuale - in copertura per oligofita di breve durata N kg/ha polifita N kg/ha, P 2 O kg/ha K 2 O kg/ha durante il riposo invernale effettuare la concimazione azotata (60-80 kg/ha) gli altri dopo i tagli (40-70 kg/ha) DISERBO - Molto competitiva, per cui normalmente non si fa
22 CARATTERISTICHE GENERALI Pregi - Ottima pianta da erbaio e da insilato - Impianto facile e rapido - Elevata produttività - Calendario di semina ed utilizzazione molto ampio - Capacità vegetativa protratta fino al tardo autunno e precoce ripresa vegetativa - Elevata aggressività rispetto alle malerbe - Qualità del foraggio discreta, se raccolta a inizio spigatura - Rapida copertura del terreno - Possibilità di ricevere liquami durante l inverno - Precoce liberazione del terreno Difetti - Pianta di breve durata: 1-2 anni - Poco adatta nei miscugli per la forte aggressività - Particolarmente sensibile alle elevate temperature e deficienze idriche - La grande produttività del primo taglio rende difficoltosa la fienagione - Semina autunnale anticipata - NDF piuttosto elevata
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