λn( t) λ ln a λ ln λn

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "λn( t) λ ln a λ ln λn"

Transcript

1 Applicazioni della radioattività: le datazioni con il radiocarbonio Criterio di base della radiodatazione Dato un campione di materiale contenente all istante t = 0 n 0 nuclei di una sostanza radioattiva, la legge del decadimento radioattivo permette di stabilire una relazione fra il numero di nuclei residui n(t), oppure la loro attività a(t), ed il tempo trascorso t: t = 1 n( t) ln λ = 1 λ ln n 0 n( t) = 1 λ ln λn 0 λn( t) = 1 λ ln a 0 a( t) n 0 La misura di n(t) o di a(t) consente quindi di misurare l età del campione, intesa come intervallo di tempo che intercorre tra il momento t=0 in cui esso ha inglobato la componente radioattiva n 0 e il momento in cui viene eseguita la misura di n(t) o di a(t). Ovviamente, in questo intervallo di tempo il campione deve essere rimasto isolato dall ambiente esterno. Un materiale radioattivo costituisce quindi un orologio in senso generalizzato e il procedimento per stabilire l età di un campione per via radioattiva viene detto radiodatazione. Interessanti applicazioni della radiodatazione si hanno, per esempio, in geologia ed in archeologia, con tecniche differenti a seconda che si datino sostanze inorganiche o sostanze organiche.

2 Il metodo del Carbonio-14 Il 14 C è un isotopo radioattivo del Carbonio. Esso ha un tempo di dimezzamento di 5730 anni tuttavia, a causa di continui processi di produzione nell atmosfera, la sua concentrazione è pressoché stabile nel tempo. L origine del 14 C è dovuta ai raggi cosmici. Questi, interagendo con l atmosfera, producono neutroni i quali, essendo particelle scariche, possono diffondere agevolmente nell atmosfera ed interagire con gli isotopi di Carbonio, Azoto ed Ossigeno in essa presenti. La reazione di gran lunga più importante, sia per sezione d urto (1.7 barn) che per abbondanza dell elemento bersaglio è la seguente: n + 14 N 14 C + p Altre reazioni che avvengono sono: n + 16 O 14 C + 3 He n + 13 C 14 C + γ n + 17 O 14 C + 4 He n + 15 N 14 C + 2 H Note le sezioni d urto σ i, il flusso Φ di neutroni e le abbondanze N i dei vari elementi nell atmosfera, si può calcolare il rateo di produzione: R = Φ N σ j j, dove N j rappresenta la densità numerica del j-esimo nucleo bersaglio. j

3 La velocità di produzione di nuclei di 14 C risulta: essere R = s -1, pari a 7.5 kg/ anno. Sapendo che siamo in condizioni di equilibrio secolare, cioè i meccanismi di produzione compensano il decadimento, deve essere: dn dt = R λn = 0 da cui si ricava la quantità totale di 14 C presente nell atmosfera: n = R/λ. Dai calcoli si ricava: n = nuclei, pari a 60 tonnellate. La composizione del Carbonio naturale è la seguente: 12 C C C Il 14 C così formato è rapidamente ossidato in 14 CO 2 ed entra nelle piante attraverso la fotosintesi e negli animali attraverso la catena alimentare. Un grammo di C naturale contiene N = N 0 A = atomi di carbonio, e quindi N = atomi di 14 C.

4 L attività specifica del C naturale è quindi: a = N λ = 0.23 Bq/g. Il Carbonio presente in una pianta o un animale vivente ha evidentemente la stessa composizione isotopica del carbonio atmosferico. Quando l animale o la pianta muore, il suo scambio di carbonio con l ambiente si arresta ed il 14 C decade con un tempo di dimezzamento T 1/2 = 5730 ± 30 y. In questo modo il carbon fossile o il petrolio hanno perso tutto il loro contenuto di 14 C, mentre in un albero giovane il Carbonio, grazie al suo contenuto di 14 C, ha la stessa attività specifica del Carbonio atmosferico, pari quindi a 0.23 Bq/g. E così chiaro come si possa datare un oggetto contenente Carbonio organico, misurando la sua attuale attività specifica a s (t) di Carbonio e conoscendo la attività specifica a s (0) relativa all istante della morte. a ( s t) = a s0 e λt t = 1 λ ln a s0 a = 8033 ln a ( s t) s0 a ( s t)

5 La figura riporta una curva di calibrazione ottenuta misurando campioni di età nota.

6 Il pioniere di questa tecnica fu il fisico Libby che nel 1949, assieme ad Anderson e Arnold, applicò il metodo di datazione ad un campione di legno di acacia proveniente dalla tomba del faraone Zoser, vissuto durante la Terza Dinastia ( a.c.). Poiché erano passati circa 4600 anni ( cioè un tempo estremamente prossimo a T 1/2 ), Libby si aspettava di trovare una concentrazione di 14 C dell ordine del 50% di quella all equilibrio. E così fu: il conto esatto confermò le sue ipotesi. Anche altri confronti con numerosi reperti egiziani furono positivi. Osservando successivamente il confronto dei risultati di datazioni con il 14 C con la datazione ottenuta mediante date storicamente certe, si dovette ammettere che, contrariamente a quanto ipotizzato da Libby, il contenuto di 14 C nell atmosfera non è rimasto costante.

7 Variazione del contenuto di 14 C nel serbatoio naturale. Un volta risaliti, dalla attività specifica, alla età del campione, vanno quindi apportate delle correzioni dovute al fatto che per cause diverse il rate R di produzione di 14 C e quindi la sua concentrazione nell atmosfera non sono propriamente rimasti costanti nel tempo. Le cause principali sono elencate nel seguito. Variazione del flusso Φ di raggi cosmici dovuta alla variazione del campo magnetico terrestre.

8 Questo fenomeno ha una periodicità di 8000 anni ed è stato valutato e quantificato mediante la misura del contenuto di 14 C in vecchissimi alberi, quali le sequoie ed i pini aristata. correzioni al metodo del 14 C dovute alla variazione del flusso di raggi cosmici Si è misurata la concentrazione di 14 C nei vari anelli di crescita dei tronchi e se ne è dedotto l andamento temporale. Poiché un singolo albero non vive più di anni, si è fatto ricorso a varie generazioni di alberi per ricoprire un periodo così lungo (12000 anni): gli uni rispetto agli altri sono stati sincronizzati tramite la misura dello spessore relativo dei vari anelli, funzione delle condizioni climatiche annuali.

9

10 Variazione dovuta all attività solare intensa. Anche questo effetto è stato misurato ricorrendo ai pini aristata e alle sequoie. Si vede infatti che la curva del grafico precedente presenta una modulazione (di periodo pari a 200 anni) sovrapposta alla portante. correzioni al metodo del 14 C dovute alla variazione del flusso di raggi cosmici variazione dovuta alle macchie solari meno intense. Questo fenomeno periodico (T = 11 anni) è stato osservato chiaramente, per esempio da una misura di concentrazione di 14 C nei vini della Georgia.

11 Nella figura è chiarissima la correlazione con l intensità delle macchie solari. 14 C nei vini della Georgia - correlazione con le macchie solari Vi sono poi altre due cause di variazione della concentrazione di 14 C dovute all uomo, che di fatto impediscono di utilizzare il metodo del radiocarbonio per la datazione di reperti posteriori al 1700 d.c. Questo comunque non rappresenta un problema per noi: lo sarà per i nostri discendenti se essi, tra anni, volessero datare reperti del giorno d oggi!

12 Con l avvento dell era industriale, a causa dell utilizzo sempre più diffuso del petrolio come combustibile, è stata immessa nell atmosfera una enorme quantità di carbonio fossile, completamente privo di 14 C ormai decaduto. Questo ha chiaramente rotto l equilibrio secolare tra produzione e decadimento del 14 C e la concentrazione di 14 C è diminuita. Tra gli anni 50 e gli anni 60 sono state effettuate molte esplosioni nucleari. Come sappiamo, al meccanismo di fissione è associata la produzione di neutroni. Questi neutroni hanno a loro volta interagito con l atmosfera e, attraverso la reazione: n + 14 N 14 C + p hanno prodotto un aumento di concentrazione di 14 C, tra l altro in maniera evidentemente non isotropa sulla terra. E stato calcolato che l aumento globale medio di 14 C in tutto il globo è dell ordine di 0.5 tonnellate, cioè di qualche %. Localmente si sono verificate variazioni anche di un fattore due. A partire dagli anni 60 si sono sviluppate svariate procedure di calibrazioni che utilizzano la dendrocronologia, metodo che analizza il contenuto di 14 C nel legno degli anelli di accrescimento di un albero, lo studio dei coralli con il metodo dell uranio-torio e la datazione delle varve.

13 Metodo delle varve In Scandinavia, Canada ed Europa centrale sono presenti cave di argilla, caratterizzate da stratificazione che indica un particolare ritmo sedimentario. Alternativamente, si osserva uno strato più chiaro, a granulometria grossa (sabbie) e di maggior spessore ( 1 cm), depositatosi in estate, e uno strato più scuro (per la presenza di materiale organico), a granulometria più fine e di minor spessore (poco più di 1 mm), depositatosi in inverno: l'insieme di questi due strati costituisce una varva. Ogni varva indica un periodo di un anno, dunque il numero complessivo delle varve indica anche il tempo di formazione del deposito. Si tratta di depositi periglaciali, cioè formatisi in laghi situati in vicinanza di ghiacciai e alimentati dalle acque di fusione dei ghiacciai stessi: il loro spessore può arrivare ad alcune decine di metri. Nei mesi estivi, a causa della forte ablazione glaciale, il materiale detritico sabbioso si forma in abbondanza; nei mesi invernali, al contrario, questa fonte di apporto detritico si blocca completamente e si deposita una fanghiglia organica, molto più fine; questi materiali si possono accumulare per migliaia di anni al fronte dei ghiacciai. La scansione annua dei sedimenti permette di ricostruire la storia del deposito (basta, per esempio, contare il numero di strati scuri estivi per risalire all'età del deposito).

14 curva di calibrazione del radiocarbonio

15 curva di calibrazione del radiocarbonio

16 La dendrocronologia Il metodo della dendrocronologia è basato sullo studio del radiocarbonio contenuto in ogni anello o insieme di anelli di un albero e associato con l età dedotta dal numero d ordine degli anelli. Un albero vivente, ad esempio una quercia di anni con anelli, permette di datare per sovrapposizione tutti i legni di quercia della stessa regione geografica meno vecchi di anni. Se un legno archeologico di quercia della zona contiene 300 anelli e questi anelli si sovrappongono a quelli del campione vivente si può conoscere la data di nascita e di morte dell'albero. La sovrapposizione è agevolata dal fatto che gli anelli non sono eguali: sono sottili se corrispondono ad anni poco piovosi e sono larghi se corrispondono ad anni molto piovosi, inoltre il loro colore è differente.

17 Per datazioni dendrocronologiche non è necessario trovare un albero vivente; infatti in letteratura sono riportate le sequenze della quercia e del pino tedesco di anni, della quercia irlandese fino al 5289 AC, del pino della California di anni etc. costruite estendendo le sequenze degli alberi viventi ai legni archeologici. Le curve di calibrazione così ottenute permettono di correggere la datazione in base alla concentrazione di 14 C effettivamente presente risalendo sino a circa anni fa.

18 esempio di curva di correzione

19 BP sta per Before Present. Present corrisponde alla data del 1950.

20 Le tecniche di misura del 14 C Dalla formula che fornisce l età t di un campione: t = 1 λ ln a s a = 8267 ln ( t) a s0 si vede come sia necessario, oltre che misurare l attività specifica attuale a s (t), conoscere l attività specifica iniziale a s (0). Questa è fornita da uno standard secondario preparato appositamente in un centro specializzato e fornito a tutti i laboratori di datazione mondiali. Esso è costituito da un campione di acido ossalico C 2 H 2 O 4 (chiamato HOx1) accuratamente calibrato. Questo è comunque uno standard secondario, in quanto la sua attività specifica viene normalizzata a quella del vero standard primario, costituito da un campione di legno del A quella data infatti non vi sono ancora correzioni dovute all effetto del carbone fossile immesso nell atmosfera a seguito della rivoluzione industriale. L attività del legno del 1890 viene corretta, tenendo conto del decadimento, alla data 1950 che viene assunta come anno di riferimento per tutte le datazioni (in onore di Libby & coll.) a s ( t) s0

21 Disponendo dello standard secondario la datazione di un campione viene eseguita procedendo alla misura, nelle stesse condizioni sperimentali, del campione e dello standard. Esistono essenzialmente due metodi per la determinazione del 14 C: - misure di attività del campione; - misure di spettrometria di massa. Nel primo caso si devono rivelare le particelle β emesse, la cui energia massima vale E max = 160 kev. Vengono usati contatori proporzionali o, meglio, scintillatori liquidi. Questi ultimi sono preferiti perché presentano un volume minore e quindi un fondo, dovuto essenzialmente ai raggi cosmici, più basso. Inoltre il campione, disciolto nello scintillatore liquido, è visto sotto un angolo solido 4π. In entrambi i casi il rivelatore è schermato con piombo e rame contro la radioattività ambientale e quindi l unica sorgente di fondo è costituita dai raggi cosmici penetranti: sulla superficie terrestre il loro flusso è pari a circa cm -2 s -1. Quando si applica questa tecnica è fondamentale conoscere e misurare il contributo del fondo, in modo da poterlo sottrarre. Il fondo deve essere misurato nelle stesse identiche condizioni usate per la misura di campione e standard. Per questo esistono dei campioni contenenti esclusivamente carbonio fossile, quindi completamente privo di 14 C che vengono usati allo scopo.

22 Una tecnica più moderna e raffinata (ma anche più costosa e complicata) è quella della spettrometria di massa. Il carbonio prelevato del campione da datare costituisce in questo caso la sorgente di un tandem. Il fascio prodotto conterrà quindi nuclei di 12 C, 13 C e 14 C. In figura è riportato lo schema di funzionamento di una spettrometro di massa. Lo spettrometro di massa usato per datazioni con il metodo del 14 C

23 Il fascio è emesso dalla sorgente I. Esso viene analizzato tramite i due magneti di analisi M, uno immediatamente dopo la sorgente, e l altro dopo la sezione accelerante e successivamente dal filtro di velocità V posto immediatamente prima del rivelatore D. Le slitte S e le lenti magnetiche L servono a focalizzare il fascio. I magneti filtrano le particelle con una assegnata massa e quindi separano 14 C da 12 C e 13 C. Il filtro di velocità (filtro di Wien) costituito da un campo elettrico E ed un campo magnetico B perpendicolari tra loro seleziona invece in base al rapporto e/m ed è quindi in grado di separare ulteriormente 12 C, 13 C e 14 C dal fondo. Variando opportunamente il campo nei magneti M si possono inoltre misurare le intensità 12 C, 13 C e 14 C separatamente e quindi il loro rapporto. Con lo spettrometro di massa si raggiungono elevate sensibilità, e si è in grado di misurare rapporti 14 C/ 12 C = Fortunatamente non vengono accelerati alla sorgente del tandem ioni 14 N negativi (lo ione 14 N - è infatti instabile e decade immediatamente), che avrebbero lo stesso valore di e/m e la stessa velocità degli ioni 14 C e non potrebbero essere facilmente distinti.

24

25 L età del campione è data dalla relazione: t = 1 λ ln Ma : a s (t) = N(t) λ e a s0 = N 0 λ. Risulta quindi:, N ( 14 a N ( 14 s0 a ( s t) = 0 C) 0 C) N ( 14 N ( 12 N( 14 C) = 0 C) 0 C) N ( 12 0 C) = N( 14 C) N( 14 C) N ( 12 0 C) N( 12 C) a s ( t) essendo N 0 ( 12 C) = N( 12 C) in quanto il 12 C è stabile. Chiamando r(0) e r(t) rispettivamente: r 0 = N 0 t = 1 λ ln r 0 r t ( ) ( 14 C) N ( 12 0 C) e r t ( ) =. Da una misura del rapporto ( ) ( ) N 14 C N 12 C ( ) ( ) N 14 C N 12 C a s0, possiamo scrivere: si deduce quindi l età del campione.

26 Come esempio numerico valutiamo le quantità di attività con cui abbiamo a che fare in misure di datazione. Un capello umano di lunghezza pari a 2 cm contiene circa 1 mg di carbonio in forma di cheratina. Un milligrammo di carbonio contiene = atomi. Gli atomi di 14 C sono quindi: N = N = atomi. Con la tecnica dello spettrometro di massa possiamo rivelarli tutti. Viceversa, utilizzando la tecnica dei conteggi, l attività di questo capello è pari a: a = N λ = s -1 che corrisponde a 0.82 conteggi all ora, difficili da separare dal fondo naturale.

27 Vediamo ora come si corregge l età misurata. La curva di calibrazione non è monotona e le ambiguità possono essere risolte solo ricorrendo, ove possibile, ad ulteriori informazioni storiche.

28 Un particolare della curva di calibrazione e ambiguità della datazione.

29 La datazione della Sindone

30 La datazione di Ӧtzi, l uomo di Similaun (vari oggetti del suo vestiario e del suo equipaggiamento)

31 La datazione di Ӧtzi, l uomo di Similaun

Applicazioni della radioattività: le datazioni con il radiocarbonio

Applicazioni della radioattività: le datazioni con il radiocarbonio Applicazioni della radioattività: le datazioni con il radiocarbonio Criterio di base della radiodatazione Dato un campione di materiale contenente all istante t = 0 n 0 nuclei di una sostanza radioattiva,

Dettagli

La datazione mediante radioisotopi

La datazione mediante radioisotopi : Le trasformazioni nucleari: La datazione mediante radioisotopi Lezioni d'autore VIDEO Premessa (I) I processi radioattivi sono reazioni che dipendono dalla struttura nucleare degli atomi. Il rapporto

Dettagli

Università di Ferrara Facoltà di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali. Corso di laurea in Tecnologie per i beni culturali Anno Accademico

Università di Ferrara Facoltà di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali. Corso di laurea in Tecnologie per i beni culturali Anno Accademico Università di Ferrara Facoltà di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali Corso di laurea in Tecnologie per i beni culturali Anno Accademico 2007-2008 Metodologie per le ricerca archeologica Datazioni Sistemi

Dettagli

La radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche.

La radioattività. La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche. La radioattività La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle e/ radiazioneni elettromagnetiche. La radioattività: isotopi. Il numero totale di protoni

Dettagli

Applicazioni della radioattività: le datazioni archeologiche e geologiche

Applicazioni della radioattività: le datazioni archeologiche e geologiche Applicazioni della radioattività: le datazioni archeologiche e geologiche Criterio di base della radiodatazione Dato un campione di materiale contenente all istante t = 0 n 0 nuclei di una sostanza radioattiva,

Dettagli

Radioattività artificiale Origine e impieghi

Radioattività artificiale Origine e impieghi ORIGIE DELL RDIOTTIVIT Radioattività naturale Raggi cosmici (primari e secondari) Radionuclidi primordiali (isolati) Famiglie radioattive naturali Radioattività artificiale Origine e impieghi L L RDIOTTIVIT

Dettagli

Fisica nucleare e beni culturali

Fisica nucleare e beni culturali Fisica nucleare e beni culturali Acceleratori di particelle al servizio degli storici e degli archeologi P.A. Mandò UniFi &INFN Estratto (I parte) del Pisa, Colloquium, 29/05/2012 http://labec.fi.infn.it

Dettagli

A 2 Z A 2 Z. PROTONI: carica +e, massa 1840 m e NEUTRONI: carica nulla, massa 1842 m e

A 2 Z A 2 Z. PROTONI: carica +e, massa 1840 m e NEUTRONI: carica nulla, massa 1842 m e PROTONI: carica +e, massa 1840 m e NEUTRONI: carica nulla, massa 184 m e Z = numero atomico = numero dei protoni (elettroni) proprietà chimiche A = numero di massa = numero dei protoni + neutroni massa

Dettagli

Valenza didattica (aggiunta e principale) Individuazione della grandezza da misurare. Misure ccomplementari/alternative

Valenza didattica (aggiunta e principale) Individuazione della grandezza da misurare. Misure ccomplementari/alternative Misura del coefficiente di emanazione del radon da un materiale poroso Valenza didattica (aggiunta e principale) Contesto Tematica Individuazione della grandezza da misurare Metodologia di misura Misure

Dettagli

TECNICHE RADIOCHIMICHE

TECNICHE RADIOCHIMICHE TECNICHE RADIOCHIMICHE L ATOMO - Un atomo e costituito da un nucleo carico positivamente, circondato da una nuvola di elettroni carichi negativamente. - I nuclei atomici sono costituiti da due particelle:

Dettagli

CRONOLOGIA GEOLOGICA

CRONOLOGIA GEOLOGICA CRONOLOGIA GEOLOGICA Eta relativa Criterio paleontologico Criterio Stratigrafico Criterio litologico Età assoluta Metodi geologici Varve Dendrocronologia Metodi radioattivi Criterio paleontologico: i fossili

Dettagli

FNPA1 Prova parziale del 16/04/2012

FNPA1 Prova parziale del 16/04/2012 FNPA1 Prova parziale del 16/04/01 Problema 1 L energia di legame dei nuclei 4 He e 7 3 Li è rispettivamente 8.3 e 39.3 MeV. a) Verificare se la reazione p + 7 3 Li 4 3 He + 4 3 He è esotermica o endotermica.

Dettagli

Radioattività. 1. Massa dei nuclei. 2. Decadimenti nucleari. 3. Legge del decadimento XVI - 0. A. Contin - Fisica Generale Avanzata

Radioattività. 1. Massa dei nuclei. 2. Decadimenti nucleari. 3. Legge del decadimento XVI - 0. A. Contin - Fisica Generale Avanzata Radioattività 1. Massa dei nuclei 2. Decadimenti nucleari 3. Legge del decadimento XVI - 0 Nucleoni Protoni e neutroni sono chiamati, indifferentemente, nucleoni. Il numero di protoni (e quindi di elettroni

Dettagli

Università di Ferrara Facoltà di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali

Università di Ferrara Facoltà di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali Università di Ferrara Facoltà di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali Corso di laurea in Scienze e Tecnologie per Ambiente, Natura e Beni culturali Anno Accademico 2009-2010 Metodologie dello scavo

Dettagli

geometria di un apparato di conteggio

geometria di un apparato di conteggio La Sezione d urto Supponiamo di avere un fascio di particelle (protoni, elettroni, fotoni o qualsiasi altra particella) di ben definita energia che incide su un bersaglio (target). L intensità I di un

Dettagli

Datazione con radiocarbonio per mezzo di Spettrometria di Massa con Acceleratore. Mariaelena Fedi INFN Sezione di Firenze

Datazione con radiocarbonio per mezzo di Spettrometria di Massa con Acceleratore. Mariaelena Fedi INFN Sezione di Firenze Datazione con radiocarbonio per mezzo di Spettrometria di Massa con Acceleratore Mariaelena Fedi INFN Sezione di Firenze Outline Cenni sulla datazione con 14 C Perché la Spettrometria di Massa con Acceleratore

Dettagli

Esploriamo la chimica

Esploriamo la chimica 1 Valitutti, Tifi, Gentile Esploriamo la chimica Seconda edizione di Chimica: molecole in movimento Capitolo 7 Le particelle dell atomo 1. La natura elettrica della materia 2. Le particelle fondamentali

Dettagli

IL REGISTRO DEI POLLINI (PALINOLOGIA)

IL REGISTRO DEI POLLINI (PALINOLOGIA) IL REGISTRO DEI POLLINI (PALINOLOGIA) L abbondanza di pollini indica (a grandi latitudini) un periodo più caldo. L abbondanza relativa di specie differenti dà informazioni ancora più dettagliate sul clima.

Dettagli

Emissione α. La sua carica elettrica è pari a +2e La sua massa a riposo è circa 7x10-27 kg.

Emissione α. La sua carica elettrica è pari a +2e La sua massa a riposo è circa 7x10-27 kg. Reazioni nucleari Un nucleo instabile può raggiungere una nuova condizione di stabilità attraverso una serie di decadimenti con emissione di particelle α, β, γ o di frammenti nucleari (fissione). Emissione

Dettagli

Radioattività e datazione con il 14 C

Radioattività e datazione con il 14 C 7 aprile 2011 Alcune applicazioni delle equazioni differenziali Alcune applicazioni delle equazioni differenziali La matematica si applica ad una vastissima gamma di problemi quotidiani. Alcune applicazioni

Dettagli

Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza. Lezione 10. Fusione nucleare

Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza. Lezione 10. Fusione nucleare Istituzioni di Fisica Nucleare e Subnucleare Prof. A. Andreazza Lezione 10 Fusione nucleare Fusione nucleare (Das-Ferbel, cap. 5.3) Abbiamo già accennato alla fusione nucleare che costituisce la sorgente

Dettagli

1 FEBBRAIO 2013 MODELLI ESPONENZIALI

1 FEBBRAIO 2013 MODELLI ESPONENZIALI 1 FEBBRAIO 2013 MODELLI ESPONENZIALI COS E UN MODELLO? La ricerca scientifica ha tra i suoi principali obiettivi quelli di comprendere descrivere come si svolgono I FENOMENI nel mondo che ci circonda MODELLI

Dettagli

CENTRO UNIVERSITARIO PER LE DATAZIONI MILANO BICOCCA CUDaM Piazza della Scienza 4, Milano

CENTRO UNIVERSITARIO PER LE DATAZIONI MILANO BICOCCA CUDaM Piazza della Scienza 4, Milano CENTRO UNIVERSITARIO PER LE DATAZIONI MILANO BICOCCA CUDaM Piazza della Scienza 4, 20126 Milano Dipartimento di Fisica Dipartimento di Scienza dei Materiali Dipartimento di Scienze dell Ambiente e del

Dettagli

Le trasformazioni nucleari: La datazione mediante radioisotopi

Le trasformazioni nucleari: La datazione mediante radioisotopi Le trasformazioni nucleari: La datazione mediante radioisotopi Differenti tecniche di datazione nucleare permettono di stimare accuratamente l età di reperti archeologici o la formazione delle rocce sulla

Dettagli

Diametro del nucleo: m. Diametro dell atomo: m

Diametro del nucleo: m. Diametro dell atomo: m Diametro del nucleo: 10 15 m Diametro dell atomo: 10 9-10 10 m The nuclear atom Thomson (Premio Nobel per la Fisica nel 1907) scopre l elettrone nel 1897 Rutherford (Premio Nobel per la Chimica nel 1908)

Dettagli

Decadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso.

Decadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso. Decadimento a Nel decadimento vengono emesse particelle formate da 2 protoni e 2 neutroni ( = nuclei di 4He) aventi velocità molto elevate (5-7% della velocità della luce) E tipico dei radioisotopi con

Dettagli

Esercizi su Chimica Nucleare e Nucleogenesi

Esercizi su Chimica Nucleare e Nucleogenesi Insegnamento di Chimica Generale 083424 - CCS CHI e MAT A.A. 2015/2016 (I Semestre) Esercizi su Chimica Nucleare e Nucleogenesi Prof. Dipartimento CMIC Giulio Natta http://chimicaverde.vosi.org/citterio/it//

Dettagli

Elementi e composti Pesi atomici e pesi molecolari Mole e massa molare

Elementi e composti Pesi atomici e pesi molecolari Mole e massa molare Elementi e composti Pesi atomici e pesi molecolari Mole e massa molare 2 a lezione 17 ottobre 2016 Elementi ed atomi Una sostanza viene definita «elemento» quando non è scomponibile in altre sostanze Un

Dettagli

Università degli Studi di Genova. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali

Università degli Studi di Genova. Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Università degli Studi di Genova Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Tesi per la prova finale del Corso di Laurea in Fisica A.A. 2002-03 Tecnica di datazione con il Carbonio Candidato: Francesco

Dettagli

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS

DISTRIBUZIONI DISTRIBUZIONE DI GAUSS DISTRIBUZIONI ESPERIENZA a: DISTRIBUZIONE DI GAUSS SCOPO: Costruzione di una distribuzione di Gauss dai valori di una grandezza fisica ottenuti da una misura dominata da errori casuali. Studio dell influenza

Dettagli

GEOCRONOLOGIA. Il prima problema affrontato fu quello dell età della Terra legato inevitabilmente all età dell Universo.

GEOCRONOLOGIA. Il prima problema affrontato fu quello dell età della Terra legato inevitabilmente all età dell Universo. GEOCRONOLOGIA L esigenza di conoscere i tempi di occorrenza di fenomeni naturali (l età della Terra, formazione di rocce, nascita e morte di alcune specie animali, ecc) ha portato a cercare METODI affidabili

Dettagli

STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA

STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA Informazioni sulla struttura interna della Terra si possono ottenere con metodi diretti e indiretti. metodi diretti dalle miniere (3000 m di profondità) dalle trivellazioni

Dettagli

Radiazione cosmica Radionuclidi primordiali e cosmogenici Equilibri radioattivi. Radioattività nel corpo umano. Datazione archeologica

Radiazione cosmica Radionuclidi primordiali e cosmogenici Equilibri radioattivi. Radioattività nel corpo umano. Datazione archeologica RADIOATTIVITA NATURALE Radiazione cosmica Radionuclidi primordiali e cosmogenici Equilibri radioattivi Famiglie radioattive i naturali Radioattività nel corpo umano Radon Datazione archeologica pag.1 Raggi

Dettagli

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu

Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile. Chimica. concetti e modelli.blu Valitutti, Falasca, Tifi, Gentile Chimica concetti e modelli.blu 2 Capitolo 7 Le particelle dell atomo 3 Sommario (I) 1. La natura elettrica della materia 2. La scoperta delle proprietà elettriche 3. Le

Dettagli

LA FUNZIONE LOGARITMO

LA FUNZIONE LOGARITMO LA FUNZIONE LOGARITMO In una popolazione la cui numerosita varia con la legge N(t)=N(0)R t, con R=1+n-m, formata inizialmente da 10 5 individui, ad ogni generazione muore il 15% e il tasso di natalità

Dettagli

Peso Atomico. Tre problemi da risolvere!! (2) Quale unità di misura conviene adottare?

Peso Atomico. Tre problemi da risolvere!! (2) Quale unità di misura conviene adottare? Peso Atomico Tre problemi da risolvere!! (1) Difetto di massa (2) Quale unità di misura conviene adottare? (3) Come tener conto della miscela isotopica naturale per ciascun elemento? Il difetto di massa

Dettagli

Il ciclo delle rocce

Il ciclo delle rocce Stratigrafia In una serie rocciosa lo strato è l unità elementare. Uno strato è limitato da superfici generalmente parallele, dette giunti di stratificazione. Il ciclo delle rocce Principi di Stratigrafia

Dettagli

La Radioattività. da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale

La Radioattività. da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale La Radioattività da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale Isotopi: Nuclei diversi del medesimo elemento chimico Vi sono elementi con atomi che, a parità di numero di protoni,

Dettagli

La chimica nucleare. A cura della prof. ssa. Barone Antonina

La chimica nucleare. A cura della prof. ssa. Barone Antonina La chimica nucleare A cura della prof. ssa Barone Antonina La radioattività Nella seconda metà dell 800, Henry Becquerel, Pierre e Marie Curie, scoprirono che alcuni elementi( uranio, torio, radio) emettevano

Dettagli

Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica. Lezione 3. Atomi ed elementi Unità di massa atomica Mole

Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica. Lezione 3. Atomi ed elementi Unità di massa atomica Mole Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica Lezione 3 Atomi ed elementi Unità di massa atomica Mole Dott.ssa Lorenza Marvelli Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche Laboratorio di Chimica Generale

Dettagli

Atomo: modello microscopico

Atomo: modello microscopico Atomo: modello microscopico 1 Modello atomico di Dalton (1808) Materia è composta di atomi indivisibili e indistruttibili Atomi uguali hanno identica massa e identiche proprietà chimiche Gli atomi non

Dettagli

DATAZIONI PER PER LUMINESCENZA

DATAZIONI PER PER LUMINESCENZA Stima della dose annua: La dose annua è dovuta alle particelle alfa, beta, ai raggi gamma e ai raggi cosmici. Mentre il contributo delle particelle alfa è interamente dovuto ai radionuclidi delle serie

Dettagli

CAPITOLO 1 SPETTROMETRIA DI MASSA ULTRASENSIBILE

CAPITOLO 1 SPETTROMETRIA DI MASSA ULTRASENSIBILE CAPITOLO 1 IL METODO DI DATAZIONE AL RADIOCARBONIO MEDIANTE SPETTROMETRIA DI MASSA ULTRASENSIBILE Gli eventi del passato possono aver lasciato, nel territorio o nei materiali, tracce da cui si possono

Dettagli

Le radiazioni e la loro misura

Le radiazioni e la loro misura Le radiazioni e la loro misura Le radiazioni e le radiazioni ionizzanti Nuclei, radioattività, reazioni nucleari Einstein, la legge E = mc 2 e l'energia nucleare Uso degli strumenti di misura Che cosa

Dettagli

CAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE

CAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE CAPITOLO 20 LA CHIMICA NUCLEARE 20.5 (a) La soma dei numeri atomici e la somma dei numeri di massa, da entrambi i lati dell equazione nucleare, deve coincidere. Dalla parte sinistra di questa equazione

Dettagli

Elementi sistemati nella TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI in base al numero atomico crescente O, H, N, C (+ del 96% della materia vivente)

Elementi sistemati nella TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI in base al numero atomico crescente O, H, N, C (+ del 96% della materia vivente) OVERVIEW Atomo: più piccola porzione di un elemento che mantiene le proprietà chimiche dello stesso Teoria atomica e tavola periodica Legami e interazioni degli atomi Acqua e le sue proprietà Acidi e basi

Dettagli

Esercizi. 1. Fotoni, elettroni. 2. Struttura della materia. 3. Nuclei, radioattività. 4. Produzione e consumo di energia E-X - 0

Esercizi. 1. Fotoni, elettroni. 2. Struttura della materia. 3. Nuclei, radioattività. 4. Produzione e consumo di energia E-X - 0 Esercizi 1. Fotoni, elettroni 2. Struttura della materia 3. Nuclei, radioattività 4. Produzione e consumo di energia E-X - 0 Calcolare il flusso di fotoni supposti monocromatici a lunghezza d onda di 450

Dettagli

Il Nucleo. Dimensioni del nucleo dell'ordine di 10. m Il raggio nucleare R = R 0 -15

Il Nucleo. Dimensioni del nucleo dell'ordine di 10. m Il raggio nucleare R = R 0 -15 Il Nucleo Nucleo e' costituito da nucleoni (protoni e neutroni). Mentre i neutroni liberi sono abbastanza instabili tendono a decadere in un protone ed un elettrone (t 1/2 circa 900 s), i protoni sono

Dettagli

Apparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini

Apparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini Apparati per uso industriale e ricerca Dott.ssa Alessandra Bernardini 1 Apparecchiature radiologiche per analisi industriali e ricerca Le apparecchiature a raggi X utilizzate nell industria utilizzano

Dettagli

MAGNETISMO. Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio).

MAGNETISMO. Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio). MAGNETISMO Alcuni materiali (calamite o magneti) hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro (o cobalto, nickel e gadolinio). Le proprietà magnetiche si manifestano alle estremità del magnete, chiamate

Dettagli

Lezione 20: Atomi e molecole

Lezione 20: Atomi e molecole Lezione 20 - pag.1 Lezione 20: Atomi e molecole 20.1. Il punto della situazione Abbiamo visto, nella lezione precedente, come il modello atomico sia in grado di spiegare la grande varietà di sostanze che

Dettagli

ARGOMENTO: Cenni di Fisica del Nucleo

ARGOMENTO: Cenni di Fisica del Nucleo UNIVERSITA DEGLI STUDI DI GENOVA C.L. TECNICHE DIAGNOSTICHE RADIOLOGICHE CORSO INTEGRATO: MISURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE MATERIA: FISICA APPLICATA 2 (2 anno 1 sem) ARGOMENTO: Cenni di Fisica del Nucleo

Dettagli

La radioattività può avere un origine sia artificiale che naturale.

La radioattività può avere un origine sia artificiale che naturale. http://www.isprambiente.gov.it/it/temi/radioattivita-e-radiazioni/ radioattivita/radioattivita-naturale-e-artificiale La radioattività può avere un origine sia artificiale che naturale. La radioattività

Dettagli

2 HCl. H 2 + Cl 2 ATOMI E MOLECOLE. Ipotesi di Dalton

2 HCl. H 2 + Cl 2 ATOMI E MOLECOLE. Ipotesi di Dalton Ipotesi di Dalton ATOMI E MOLECOLE 1.! Un elemento è formato da particelle indivisibili chiamate atomi. 2.! Gli atomi di uno specifico elemento hanno proprietà identiche. 3.! Gli atomi si combinano secondo

Dettagli

Uomo, ambiente e radiazioni

Uomo, ambiente e radiazioni Uomo, ambiente e radiazioni Natura delle radiazioni 76 Le radiazioni di cui si tratta parlando di tecnologia nucleare sono le radiazioni ionizzanti Natura delle radiazioni Cosa sono le radiazioni ionizzanti?

Dettagli

Come possiamo conoscere il numero di atomi o molecole presenti in una definita quantità di sostanza?

Come possiamo conoscere il numero di atomi o molecole presenti in una definita quantità di sostanza? Come possiamo conoscere il numero di atomi o molecole presenti in una definita quantità di sostanza? Fisicamente è impossibile contare gli atomi contenuti in una data quantita di sostanza. E impossibile

Dettagli

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. descrivere la. Comprendere ed applicare analogie relative ai concetti presi in analisi. struttura.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. descrivere la. Comprendere ed applicare analogie relative ai concetti presi in analisi. struttura. ca descrivere la struttura dell atomo, la tavola periodica e le sue caratteristiche per spiegare le differenze tra i vari tipi di legami, descrivendoli e interpretandoli alla luce degli elettroni di valenza

Dettagli

L abbondanza degli elementi nell universo

L abbondanza degli elementi nell universo L abbondanza degli elementi nell universo Abbondanze nel sistema solare Abbondanze fotosferiche e meteoriche Abbondanze cosmiche Chi da dove? a)nucleosisntesi primordiale b)nucleosintesi stellare fino

Dettagli

Sommario della lezione 4. Proprietà periodiche. Massa atomica e massa molecolare. Concetto di mole. Prime esercitazioni

Sommario della lezione 4. Proprietà periodiche. Massa atomica e massa molecolare. Concetto di mole. Prime esercitazioni Sommario della lezione 4 Proprietà periodiche Massa atomica e massa molecolare Concetto di mole Prime esercitazioni Proprietà periodiche Il raggio atomico è definito come la metà della distanza minima

Dettagli

Il numero di protoni presenti in un atomo si chiama numero atomico = Z elemento differisce per il numero Z. H deuterio (6000 volte abbondante)

Il numero di protoni presenti in un atomo si chiama numero atomico = Z elemento differisce per il numero Z. H deuterio (6000 volte abbondante) Il numero di protoni presenti in un atomo si chiama numero atomico = Z elemento differisce per il numero Z ogni ISOTOPI atomi di uno stesso elemento ma con un N di neutroni x es. 14 C e 12 C l H ha 3 isotopi:

Dettagli

Le datazioni assolute

Le datazioni assolute A APPROFONDIMENTO Le datazioni assolute S i può considerare il tempo geologico in due diversi modi: relativo e assoluto. Il tempo relativo ci dice se un evento geologico si verificò prima o dopo un altro

Dettagli

Un po' di fisica nucleare: La radioattività

Un po' di fisica nucleare: La radioattività Un po' di fisica nucleare: La radioattività at e ve de n d o.. = La radioattività La radioattività è il fenomeno per cui alcuni nuclei si trasformano in altri emettendo particelle. La radioattività non

Dettagli

Il modello strutturale dell atomo

Il modello strutturale dell atomo Il modello strutturale dell atomo Gli atomi sono costituiti dal nucleo e dagli elettroni Proprietà dell atomo dipendono dal nucleo (fisica nucleare) e dagli elettroni (chimica). Il nucleo contiene protoni

Dettagli

Classificazione della materia 3 STATI DI AGGREGAZIONE

Classificazione della materia 3 STATI DI AGGREGAZIONE Classificazione della materia MATERIA spazio massa Composizione Struttura Proprietà Trasformazioni 3 STATI DI AGGREGAZIONE SOLIDO (Volume e forma propri) LIQUIDO (Volume definito e forma indefinita) GASSOSO

Dettagli

Testi Consigliati. I. Bertini, C. Luchinat, F. Mani CHIMICA, Zanichelli. Qualsiasi altro testo che tratti gli argomenti elencati nel programma

Testi Consigliati. I. Bertini, C. Luchinat, F. Mani CHIMICA, Zanichelli. Qualsiasi altro testo che tratti gli argomenti elencati nel programma Chimica Generale ed Inorganica Testi Consigliati I. Bertini, C. Luchinat, F. Mani CHIMICA, Zanichelli Chimica Organica Hart-Craine Introduzione alla Chimica Organica Zanichelli. Qualsiasi altro testo che

Dettagli

ORBITALI E CARATTERISTICHE CHIMICHE DEGLI ELEMENTI

ORBITALI E CARATTERISTICHE CHIMICHE DEGLI ELEMENTI ORBITALI E CARATTERISTICHE CHIMICHE DEGLI ELEMENTI Nelle reazioni chimiche gli atomi reagenti non cambiano mai la loro natura ( nucleo ) ma la loro configurazione elettronica. Nello specifico ad interagire

Dettagli

Misura della velocita di deriva degli elettroni nella miscela gassosa di un rivelatore di particelle a filo. P. Campana M. Anelli R.

Misura della velocita di deriva degli elettroni nella miscela gassosa di un rivelatore di particelle a filo. P. Campana M. Anelli R. Misura della velocita di deriva degli elettroni nella miscela gassosa di un rivelatore di particelle a filo P. Campana M. Anelli R. Rosellini Urti random tra la particella e gli atomi di gas (cammino

Dettagli

Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 6 Febbraio 2015

Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 6 Febbraio 2015 Fisica 2 per biotecnologie: Prova scritta 6 Febbraio 2015 Scrivere immediatamente, ED IN EVIDENZA, sui due fogli protocollo consegnati (ed eventuali altri fogli richiesti) la seguente tabella: NOME :...

Dettagli

Cosa alimenta le stelle? Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera

Cosa alimenta le stelle? Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Cosa alimenta le stelle? Stefano Covino INAF / Osservatorio Astronomico di Brera Dato di ingresso: il Sole splende La quantità di energia che riceviamo dal Sole è nota come Costante Solare (CS): 1,37 kw/m

Dettagli

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA

Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA INDICE Parte I - LE RADIAZIONI IONIZZANTI E LE GRANDEZZE FISICHE DI INTERESSE IN DOSIMETRIA Capitolo 1 Le radiazioni ionizzanti 19 1.1 Introduzione 19 1.2 Il fondo naturale di radiazione 21 1.2.1 La radiazione

Dettagli

CHIMICA QUANTITATIVA. Massa atomica. Unità di massa atomica. Massa molare

CHIMICA QUANTITATIVA. Massa atomica. Unità di massa atomica. Massa molare CHIMICA QUANTITATIVA Unità di massa atomica Massa atomica Mole Massa molare 1 L unità di misura della massa è pari a 1/12 della massa dell isotopo 12 6C Questa quantità si chiama unità di massa atomica

Dettagli

Chimica Nucleare. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display.

Chimica Nucleare. Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. Chimica Nucleare Copyright The McGraw-Hill Companies, Inc. Permission required for reproduction or display. 1 Riassunto Numero Atomico (Z) = numero di protoni nel nucleo Numero di Massa (A) = numero di

Dettagli

Cenni di Fisica del Nucleo

Cenni di Fisica del Nucleo Capitolo 8 Cenni di Fisica del Nucleo 8.1 Proprietà generali dei nuclei In questo capitolo affrontiamo lo studio dei nuclei. Un nucleo è un insieme di neutroni e protoni legati insieme ( incollati ) dalla

Dettagli

DECADIMENTI. Fissione spontanea di atomi instabili con emissione di neutroni

DECADIMENTI. Fissione spontanea di atomi instabili con emissione di neutroni DECADIMENTI Fissione spontanea di atomi instabili con emissione di neutroni DECADIMENTO ALPHA Tipico di elementi pesanti che diventano più stabili dopo il decadimento. DECADIMENTO BETA Prodotto da interazione

Dettagli

STATISTICA COL GEIGER. Rilievo del conteggio della radioattività di fondo con un contatore Geiger

STATISTICA COL GEIGER. Rilievo del conteggio della radioattività di fondo con un contatore Geiger STATISTICA COL GEIGER Rilievo del conteggio della radioattività di fondo con un contatore Geiger Premessa: la distribuzione di Poisson. Cos hanno in comune i numeri seguenti: il numero di telefonate ricevute

Dettagli

1.1 Struttura dell atomo

1.1 Struttura dell atomo CAPITOLO I Richiami di fisica generale e descrizione delle radiazioni ionizzanti. Struttura dell atomo L atomo è la più piccola porzione di un elemento chimico, che conserva le proprietà dell elemento

Dettagli

ELEMENTI di CHIMICA NUCLEARE. La FISSIONE NUCLEARE

ELEMENTI di CHIMICA NUCLEARE. La FISSIONE NUCLEARE ELEMENTI di CHIMICA NUCLEARE La FISSIONE NUCLEARE Lo scienziato Otto Hahn nel 938 scoprì che l'uranio 35 9U è fissile. La fissione è una rottura dei nuclei pesanti e può avvenire quando un neutrone lento

Dettagli

Capitolo 2. Cenni alla Composizione e Struttura dell atomo

Capitolo 2. Cenni alla Composizione e Struttura dell atomo Master in Verifiche di qualità in radiodiagnostica, medicina nucleare e radioterapiar Capitolo 2 Cenni alla Composizione e Struttura dell atomo 24 Atomi, Molecole,, e Ioni L idea di Atomo è antica come

Dettagli

Principi della RadioDatazione

Principi della RadioDatazione Principi della RadioDatazione Datazione di un manufatto contenente Smalto a base di Ossido di Uranio Lodovico Lappetito RadioDatazione - 14/07/2015 Pag. 1 Sommario Uranio... 3 RadioDatazione mediante confronto

Dettagli

LA STRUTTURA DELLA MATERIA

LA STRUTTURA DELLA MATERIA LA STRUTTURA DELLA MATERIA La materia è tutto ciò che ci circonda, che occupa uno spazio e ha una massa La materia si presenta sotto diverse forme, dette sostanze. Sono sostanze: il vetro, il legno, il

Dettagli

Radioattività e acque potabili

Radioattività e acque potabili Radioattività e acque potabili Silvia Arrigoni Centro Regionale di Radioprotezione (CRR) ARPA Lombardia 1 OBIETTIVO: INQUADRARE IL PROBLEMA Consideriamo le acque destinate al consumo umano vogliamo controllare

Dettagli

Esercizi di. Stechiometria dei composti. mercoledì 9 dicembre 2015

Esercizi di. Stechiometria dei composti. mercoledì 9 dicembre 2015 Esercizi di Stechiometria dei composti mercoledì 9 dicembre 2015 Il cloro ha due isotopi stabili contenenti rispettivamente 18 e 20 neutroni. Utilizzando la tavola periodica degli elementi, scrivere i

Dettagli

Se la funzione è analiticamente invertibile, estratto q, si può ricavare x = x(q).

Se la funzione è analiticamente invertibile, estratto q, si può ricavare x = x(q). La tecnica Monte Carlo Il metodo Monte Carlo è basato sulla scelta di eventi fisici con una probabilità di accadimento nota a priori. sia p(x) la distribuzione di probabilità con la quale si manifesta

Dettagli

MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE

MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE MISURA DELLA MASSA DELL ELETTRONE di Arianna Carbone, Giorgia Fortuna, Nicolò Spagnolo Liceo Scientifico Farnesina Roma Interazioni tra elettroni e fotoni Per misurare la massa dell elettrone abbiamo sfruttato

Dettagli

DECADIMENTO RADIOATTIVO

DECADIMENTO RADIOATTIVO DECADIMENTO RADIOATTIVO Emissione di una o più particelle da parte di un nucleo. Tutti i decadimenti (tranne il decad. γ) cambiano Z e/o N del nucleo. Radionuclidi = Nuclidi radioattivi presenti in natura:

Dettagli

LA STRUTTURA DELL ATOMO

LA STRUTTURA DELL ATOMO Capitolo 4 LA STRUTTURA DELL ATOMO N.B I concetti proposti sulle slide, in linea di massima seguono l ordine e i contenuti del libro, ma!!!! Ci possono essere delle variazioni Prof. Vincenzo Leo - Chimica

Dettagli

Progetto scuola 21 sull energia. C.f.p. Aldo Moro 2 opa Miriana Pulici, Keti Conti, Greta Riva Eleonora Citterio Anno 2012/13

Progetto scuola 21 sull energia. C.f.p. Aldo Moro 2 opa Miriana Pulici, Keti Conti, Greta Riva Eleonora Citterio Anno 2012/13 Progetto scuola 21 sull energia C.f.p. Aldo Moro 2 opa Miriana Pulici, Keti Conti, Greta Riva Eleonora Citterio Anno 2012/13 L indice Che cos è l energia? L energia del sole L acqua La geografia dell energia

Dettagli

In sæcula sæculorum: un attività di laboratorio per costruire con gli studenti il modello dell equilibrio secolare radioattivo

In sæcula sæculorum: un attività di laboratorio per costruire con gli studenti il modello dell equilibrio secolare radioattivo Dipartimento di Fisica Università di Pavia Piano Nazionale Lauree Scientifiche Sezione di Pavia In sæcula sæculorum: un attività di laboratorio per costruire con gli studenti il modello dell equilibrio

Dettagli

PRINCIPI E METODI DI MISURA DEI PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI

PRINCIPI E METODI DI MISURA DEI PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI PRINCIPI E METODI DI MISURA DEI PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI PARTICOLATO PM10 E PM2.5 I sistema di riferimento per la misura del particolato atmosferico in aria ambiente è il sistema gravimetrico.

Dettagli

Camera a Ioni. Misure di Radon. Sistema Theremino Rev.1. Sistema Theremino IonChamber_ITA - 22/06/2015 Pag. 1

Camera a Ioni. Misure di Radon. Sistema Theremino Rev.1. Sistema Theremino IonChamber_ITA - 22/06/2015 Pag. 1 Camera a Ioni Misure di Radon Sistema Theremino Rev.1 Sistema Theremino IonChamber_ITA - 22/06/2015 Pag. 1 Sommario Misure con Camera a Ioni... 3 Teoria... 3 Apparecchiature... 3 Radon in abitazione -

Dettagli

Le centrali a combustibile

Le centrali a combustibile Le centrali a combustibile Sono soprattutto centrali termoelettriche che si basano su sistemi di conversione che trasformano l energia chimica dei combustibili fossili (es. carbone) in energia elettrica

Dettagli

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia

Unità di misura di lunghezza usate in astronomia Unità di misura di lunghezza usate in astronomia In astronomia si usano unità di lunghezza un po diverse da quelle che abbiamo finora utilizzato; ciò è dovuto alle enormi distanze che separano gli oggetti

Dettagli

Capitolo 6 : Decadimenti, Risonanze, Modello di Yukawa, Interazioni tra Particelle

Capitolo 6 : Decadimenti, Risonanze, Modello di Yukawa, Interazioni tra Particelle Capitolo 6 : Decadimenti, Risonanze, Modello di Yukawa, Interazioni tra Particelle Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare I Professor Carlo Dionisi A.A. 2004-2005 1 Legge di decadimento Decadimento di

Dettagli

INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA CHIMICA ORGANICA

INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA CHIMICA ORGANICA INTRODUZIONE ALLO STUDIO DELLA CHIMICA ORGANICA ai primi dell 800 Il chimico svedese Jacob Berzelius (1779-1848) indicava le sostanze con il termine organico se ottenute dagli organismi viventi (animali

Dettagli

Richiami sulle oscillazioni smorzate

Richiami sulle oscillazioni smorzate Richiami sulle oscillazioni smorzate Il moto armonico è il moto descritto da un oscillatore armonico, cioè un sistema meccanico che, quando perturbato dalla sua posizione di equilibrio, è soggetto ad una

Dettagli

CORSO DI ECOLOGIA. Docente: Marco Ciolli. CORSO di Tecniche della Prevenzione dell'ambiente e dei luoghi di lavoro. Ciclo del carbonio

CORSO DI ECOLOGIA. Docente: Marco Ciolli. CORSO di Tecniche della Prevenzione dell'ambiente e dei luoghi di lavoro. Ciclo del carbonio CORSO DI ECOLOGIA CORSO di Tecniche della Prevenzione dell'ambiente e dei luoghi di lavoro Ciclo del carbonio Docente: Marco Ciolli Lucidi di Marco Ciolli Corso Economia 2009 Trento 1 CICLO DEL CARBONIO

Dettagli

Cenni di fisica moderna

Cenni di fisica moderna Cenni di fisica moderna 1 fisica e salute la fisica delle radiazioni è molto utilizzata in campo medico esistono applicazioni delle radiazioni non ionizzanti nella terapia e nella diagnosi (laser per applicazioni

Dettagli

NOZIONI PRELIMINARI ENERGIA NUCLEARE ATOMO ISOTOPI RADIOATTIVITÀ

NOZIONI PRELIMINARI ENERGIA NUCLEARE ATOMO ISOTOPI RADIOATTIVITÀ NOZIONI PRELIMINARI ENERGIA NUCLEARE ATOMO ISOTOPI RADIOATTIVITÀ ENERGIA NUCLEARE: CHE COS È E L ENERGIA CHE TIENE LEGATA LA PARTE INTERNA DELL ATOMO, O MEGLIO LE PARTICELLE CHE FORMANO IL NUCLEO DELL

Dettagli

Carica e massa di particelle atomiche

Carica e massa di particelle atomiche Carica e massa di particelle atomiche Protone Elettrone Neutrone Carica (Coulomb) + 1,602. 10-19 - 1,602. 10-19 0 Carica relativa a 1,602. 10-19 + 1-1 0 Massa (Kg) 1,673. 10-27 9,109. 10-31 1,675.10-27

Dettagli