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1 SERVICE NAZIONALE ROTARACT PARTE DIVULGATIVA SULLA PREVENZIONE DA ATTUARE IN OGNI DISTRETTO IVANA FICO RRD A.R. 2017/ DISTRETTO 2120 PUGLIA E BASILICATA

2 INFARTO PRINCIPALE CAUSA DI MORTE IN ITALIA

3 DEFINIZIONE INFARTO E TIPI Per infarto si intende la necrosi di un tessuto per ischemia, cioè per grave deficit di flusso sanguigno. Le forme cliniche più frequenti sono: INFARTO CEREBRALE INFARTO DEL MIOCARDIO responsabile dell 80% dei casi di ictus 3

4 SINTOMATOLOGIA I sintomi sono diversi a seconda dell organo interessato, solitamente si riscontra dolore o fitte al centro del petto che durano più di pochi minuti e si estendono oltre il petto alla spalla, braccio, schiena; vi sono inoltre mancanza di fiato e sudorazione. Troppo spesso le persone colpite non sono certe di cosa stia accadendo e aspettano troppo a lungo prima di chiedere aiuto. 4

5 EZIOLOGIA Fattori di rischio per l infarto: Vita sedentaria, cattiva alimentazione, stress, ipertensione, diabete, stile di vita inadeguato, sono solo alcuni dei motivi per i quali il cuore cede. I fattori di rischio, con un po di accortezza potrebbero essere eliminati o quantomeno limitati di molto. +9% +7% +22% Numero casi di obesità Numero casi di diabete Numero casi di ipertensione incidenza di chi ha più di tre fattori di rischio per l infarto negli ultimi 20 anni = dal 65% all 85% 5

6 FATTORI DI RISCHIO

7 NON CORREGGIBILI SESSO EREDITARIETÀ DIABETE ETÀ Gli uomini sono più colpiti delle donne. coloro che hanno familiari colpiti da malattie delle coronarie hanno maggiori probabilità di ammalarsi rispetto a coloro che non hanno tale familiarità. provoca alterazioni delle piccole arterie che facilitano l'insorgenza di malattie cardiovascolari. con l'avanzare dell'età aumentano le probabilità di malattie di cuore. 7

8 CORREGGIBILI FUMO ECCESSO DI COLESTEROLO PRESSIONE ARTERIOSA ALTA OBESITÀ SEDENTARIETÀ STRESS ALIMENTAZIONE SCORRETTA 8

9 IL LAVORO DI PREVENZIONE E DIVULGAZIONE

10 PREVENZIONE PRIMARIA La prevenzione primaria si riferisce all attività svolta per far evitare la malattia alterosclerotica al cittadino, riducendo così infarto al cuore, ictus, e patologie degenerative cerebrali. 10

11 PREVENZIONE SECONDARIA / TERZIARIA POST INFARTO Verifica della condizione Gestione dello stress e dei traumi cardiovascolare, attraverso controllo specifico e elettrocardiogramma. conoscerli e gestirli in modo positivo. Percorso riabilitativo (camminata Come sapersi alimentare. cardiovascolare e utilizzo delle attrezzature tapis roulant cyclette per esercizi fisici adattati). 11

12 POSSIBILI ATTIVITÀ DI SERVICE Giornate dedicate all esecuzione di screening sui fattori di rischio cardiovascolare quali colesterolemia, glicemia, pressione arteriosa, peso, altezza e giro-vita, per scoprire eventuali situazioni da approfondire e che possano compromettere la salute di chi si sarà sottoposto a tali controlli. Esempio: La Giornata Mondiale per il Cuore (GMC) si celebra in Italia e nel mondo l ultimo week end di Settembre ed è una occasione importante in cui tutti i cittadini possono partecipare attivamente alla più grande battaglia contro le malattie cardiovascolari. L Italia aderisce all invito dell Organizzazione Mondiale della Sanità che con l obiettivo 25 by 25 invita tutti i Paesi a mettere in atto alleanze e le migliori strategie per ridurre, entro il 2015 il 25% dei decessi causati dalle malattie croniche non trasmissibili come le malattie del cuore. 12

13 POSSIBILI ATTIVITÀ DI SERVICE Giornate dedicate alla divulgazione dei fattori di rischio per l infarto e relative attività per ammortizzare il rischio ( es. lotta contro il fumo, attività sportive ad ampio raggio ed iniziative per la diffusione della corretta alimentazione); Corsa / camminata non competitiva aperta a tutti; Gara ciclistica anche con possibile percorso per bambini; Attività di prevenzione nelle scuole (es. La prevenzione va a scuola ) veicolando il messaggio positivo, di controllo e divulgazione dei principali fattori di rischio sin dalla tenera età; 13

14 POSSIBILI ATTIVITÀ DI SERVICE Giornata di dimostrazione respirazione cardiopolmonare; Acquisto e consegna defibrillatori sul territorio; Corsi di addestramento all'utilizzo dei DAE BLSD adulto e pediatrico (lezioni teoriche o pratiche che consentono al personale prescelto di acquisire gli elementi necessari all utilizzo del defibrillatore); 14

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