REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Corte dei conti Sezioni riunite per la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol

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1 Decisione n. 3/2016/PARI REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Corte dei conti Sezioni riunite per la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol Presiedute dal Presidente Josef Hermann RÖSSLER e composte dai Magistrati: Diodoro VALENTE Marcovalerio POZZATO Alessandro PALLAORO Gianfranco POSTAL Massimo AGLIOCCHI Presidente di Sezione Consigliere Consigliere Consigliere Primo Referendario ha pronunciato la seguente DECISIONE nel giudizio di parificazione sul Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2015: VISTI gli articoli 100, secondo comma, e 103, secondo comma, della Costituzione; VISTO il testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670 e relative norme di attuazione; VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305, e successive modifiche ed integrazioni, recante norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol per l istituzione delle Sezioni di controllo della Corte dei conti di Trento e di Bolzano e per il personale ad esse addetto; VISTO il testo unico delle leggi sull ordinamento della Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n e successive modifiche ed integrazioni; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti e successive modifiche ed integrazioni; 1

2 VISTO il decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito in legge 7 dicembre 2012, n. 213, recante disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali; VISTA la legge 23 dicembre 2014, n. 190 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge di stabilità 2015); VISTO il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti (deliberazione n. 14/DEL/2000 e successive modifiche ed integrazioni); VISTA la legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7, e successive modificazioni, recante norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento; VISTA la legge provinciale 30 dicembre 2014, n. 14 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2015 e pluriennale della Provincia autonoma di Trento - Legge finanziaria provinciale 2015) e la legge provinciale 3 giugno 2015, n. 9 (Disposizioni per l assestamento del bilancio annuale 2015 e bilancio pluriennale della Provincia autonoma di Trento); VISTA la legge provinciale 30 dicembre 2014, n. 15, concernente il Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio triennale , nonché la legge provinciale 3 giugno 2015, n. 10 Assestamento del bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale della Provincia autonoma di Trento e la legge provinciale 9 dicembre 2015, n. 19 Variazione al bilancio di previsione per l esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale della Provincia autonoma di Trento. VISTA la legge provinciale 9 marzo 2016, n. 3, recante l approvazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l'esercizio finanziario VISTA la deliberazione n. 7 di data 14 giugno 2013 delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei conti, con la quale sono stati forniti indirizzi in ordine alla procedura per il giudizio di parificazione dei rendiconti generali delle regioni; VISTA la deliberazione n. 14 del 14 maggio 2014 della Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, con la quale sono stati richiamati i contenuti del giudizio di parificazione, sotto il duplice profilo del raffronto del rendiconto con la documentazione di bilancio e con le scritture contabili dell ente e della contestualizzazione dell attività di parifica con la relazione sul rendiconto (artt , r.d. 12 luglio 1934, n. 1214), anche con riferimento alle innovazioni introdotte dal decreto legge n. 174/2012, come convertito dalla legge n. 213/2012; 2

3 VISTA la deliberazione della Giunta provinciale n. 766 del 13 maggio 2016, con la quale è stato approvato il Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2015; VISTA l ordinanza n. 3 dell 8 giugno 2016, del Presidente delle Sezioni Riunite della Corte dei conti per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, che fissa l adunanza per il giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per il giorno 27 giugno 2016; VISTO il decreto n. 7 del 29 settembre 2015 del Presidente delle Sezioni Riunite della Corte dei conti per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, che nomina relatore per il giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento al Primo Referendario Massimo Agliocchi; VISTA la nota n del 11 giugno 2016 della Sezione di controllo di Trento con la quale sono stati trasmessi al Presidente della Provincia autonoma di Trento e alla Procura regionale di Trento della Corte dei conti gli esiti dell attività istruttoria sul Rendiconto generale per l esercizio finanziario 2015, per le eventuali precisazioni e controdeduzioni, invitando altresì l Amministrazione ad apposita audizione in contradditorio che si è svolta il giorno 20 giugno 2016; Esaminate le deduzioni dell Amministrazione provinciale trasmesse con nota prot. PAT/D317/2016/ di data 16 giugno 2016; Dato atto che per la Provincia autonoma di Trento sono intervenuti all audizione il Presidente dell Ente, il Direttore generale e la Dirigente generale del Dipartimento affari finanziari; VISTA la deliberazione n. 21/FRG/2016 del 20 giugno 2016, con la quale la Sezione di controllo di Trento, ha approvato gli esiti dell attività istruttoria finalizzata al giudizio di parificazione del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2015 e ne ha ordinato la trasmissione alle Sezioni Riunite per il Trentino-Alto Adige/Südtirol ed al Procuratore regionale presso la Sezione giurisdizionale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, sede di Trento; VISTA la memoria depositata il 27 giugno 2016 con la quale la Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol, sede di Trento, ha formulato le proprie conclusioni; UDITI nella pubblica udienza del 27 giugno 2016 il relatore Primo Referendario Massimo Agliocchi, il Presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi ed il Pubblico Ministero, nella persona del Vice Procuratore generale Carlo Mancinelli. Ritenuto in 3

4 FATTO che le risultanze del Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2015 sono le seguenti: CONTO DEL BILANCIO (importi in euro) TITOLO I Entrate derivanti da tributi propri della Provincia, dalla compartecipazione e dalla devoluzione di tributi erariali ,54 TITOLO II Entrate derivanti da contributi e trasferimenti di parte corrente dell'unione Europea, dello Stato, della Regione e di altri soggetti ,05 TITOLO III - Entrate extratributarie ,97 TITOLO IV - Entrate derivanti da alienazioni di beni patrimoniali, da trasferimenti in conto capitale e da riscossione di crediti ,50 TITOLO V - Entrate derivanti da mutui, prestiti ed altre operazioni creditizie 0,00 TITOLO VI - Entrate per contabilità speciali - partite di giro ,65 Totale delle entrate di competenza accertate ,71 TITOLO I Spese correnti ,84 TITOLO II Spese in conto capitale ,70 TITOLO III Spese per rimborso di prestiti ,44 TITOLO IV - Spese per contabilità speciali - partite di giro ,65 Totale delle spese di competenza impegnate ,63 Riepilogo: Totale delle entrate di competenza accertate ,71 Totale delle spese di competenza impegnate ,63 Disavanzo di competenza ,92 RESIDUI RESIDUI ATTIVI: Somme rimaste da riscuotere in conto dell esercizio ,69 Somme rimaste da riscuotere in conto degli esercizi precedenti ,79 Totale dei residui attivi (al 31 dicembre 2015) ,48 RESIDUI PASSIVI: Somme rimaste da pagare in conto dell esercizio ,46 Somme rimaste da pagare in conto degli esercizi precedenti ,24 Totale dei residui passivi (al 31 dicembre 2015) ,70 AVANZO FINANZIARIO COMPLESSIVO* Giacenza di cassa - Tesoreria al 1 gennaio ,75 Riscossioni ,17 Pagamenti ,76 Giacenza di cassa - Tesoreria al 31 dicembre ,16 Residui attivi ,48 Residui passivi ,70 Avanzo finanziario complessivo ,94 *Denominato avanzo di consuntivo ex legge provinciale n. 7/1979 4

5 CONTO DEL PATRIMONIO Riclassificazione SEC 2010 consistenza consistenza Attività finanziarie , ,05 Attività non finanziarie prodotte , ,44 Attività non finanziarie non prodotte , ,13 Totale attività , ,62 Passività finanziarie , ,20 Totale passività , ,20 Consistenza patrimoniale , ,42 La gestione di cassa ha fatto registrare incassi per euro ,17 e pagamenti per euro ,76, riportando una differenza negativa di euro ,59. Il fondo di cassa al 31 dicembre 2015 ammonta ad euro ,16. Sussiste concordanza tra i dati dei flussi di cassa risultanti dal rendiconto generale, dal conto del Tesoriere e dal Sistema Informativo per le operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE). Il Pubblico Ministero ha svolto proprie considerazioni con memoria scritta e ha confermato, nella requisitoria orale, le richieste conclusive contenute nella predetta memoria. In particolare è stata chiesta la parificazione del Rendiconto generale dell esercizio 2015 della Provincia autonoma di Trento, ad esclusione dei capitoli di spesa n e di entrata n e n Inoltre, nel prendere atto delle osservazioni della Provincia autonoma di Trento, la Procura ha evidenziato che il mancato rispetto del patto di stabilità non inficia la parificazione del Rendiconto, sebbene siano normativamente previste conseguenze per l elusione del patto medesimo. Considerato in DIRITTO che sono stati rispettati i limiti d impegno e di pagamento assunti con la legge di bilancio e con i successivi provvedimenti di variazione; che con nota PAT/D317/2016/ del 23 marzo 2016 la Provincia autonoma di Trento ha attestato il formale rispetto del patto di stabilità interno per l anno 2015; che, tuttavia, sono emersi in istruttoria ulteriori pagamenti per circa euro 148 milioni effettuati da Cassa del Trentino spa ai sensi dell art. 19 della L.P. n. 2/2009 per conto della Provincia autonoma inerenti a spese in conto capitale che non risultando dal Rendiconto generale 2015 non sono stati considerati nella determinazione del saldo finanziario relativo al rispetto del patto di stabilità; che le osservazioni in merito al modo con cui la Provincia autonoma di Trento si è conformata alle leggi, con particolare riferimento al rispetto dei vincoli derivanti dal 5

6 patto di stabilità, sono riportate nella relazione unita alla presente decisione ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305; P.Q.M. la Corte dei conti a Sezioni riunite per la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol, in esito ai riscontri e alle verifiche effettuati e in accoglimento delle richieste del Pubblico Ministero, come precisate in udienza: PARIFICA il Rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio 2015 nelle sue componenti del conto del bilancio e del conto del patrimonio, con esclusione dei seguenti capitoli per le motivazioni di cui all unita relazione: - capitolo di spesa n (Fondo di rotazione per l accesso al credito da parte delle imprese L.p. n. 6/1999, art. 34-ter 1, introdotto dall art. 6 della L.p. n. 9/2013) nella parte in cui afferisce alle concessioni di credito riscosse dalla Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol ai sensi della legge regionale n. 8/2012 e successive modificazioni; - capitoli di entrata n (entrate derivanti da restituzione di somme anticipate per l'estinzione dei mutui; L.p. 30/12/14 n. 14, art. 22) e n (entrate derivanti da restituzione di somme anticipate per l'estinzione dei mutui e delle altre operazioni di indebitamento delle società di cui all'art. 33, comma 1, lettera c), della L.p. 16 giugno 2006, n. 3) con conseguenti effetti sulla determinazione del risultato di amministrazione; - ORDINA che il Rendiconto oggetto del presente giudizio, munito del visto della Corte, sia restituito al Presidente della Provincia autonoma di Trento per la successiva presentazione al Consiglio provinciale, contestualmente al disegno di legge di approvazione del Rendiconto stesso; - DISPONE che copia della presente decisione, con l unita relazione, sia trasmessa al Presidente del Consiglio provinciale e al Presidente della Provincia autonoma di Trento, al Commissario del Governo per la provincia di Trento, alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Ministero dell economia e delle finanze per le valutazioni di rispettiva competenza. Così deciso in Bolzano, nella Camera di consiglio del 27 giugno IL PRESIDENTE IL MAGISTRATO RELATORE f.to Massimo AGLIOCCHI f.to Josef Hermann RÖSSLER La decisione è stata depositata in Segreteria in data 30 giugno 2016 Il Dirigente 6 f.to Peter Werth

7 SEZIONI RIUNITE PER LA REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE/SÜDTIROL RELAZIONE SUL RENDICONTO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2015 Relatore: Primo Referendario Massimo AGLIOCCHI

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9 SEZIONI RIUNITE PER LA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SÜDTIROL RELAZIONE SUL RENDICONTO DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO ESERCIZIO FINANZIARIO 2015

10 Indice Premessa Sintesi dei dati contabili essenziali e delle osservazioni della Corte La gestione finanziaria e patrimoniale La legge finanziaria provinciale Il bilancio di previsione Previsioni iniziali Assestamento e variazioni Il bilancio provinciale di cassa Il rendiconto Il patto di stabilità interno Quadro normativo Risultanze dell esercizio La cessione dei crediti Le anticipazioni di pagamenti effettuate da Cassa del Trentino spa L estinzione anticipata di mutui dei Comuni e delle società partecipate ed altre concessioni di crediti Il coordinamento della finanza pubblica del sistema territoriale integrato L indebitamento Quadro normativo in materia di indebitamento L indebitamento del settore pubblico provinciale allargato Il Fondo di sviluppo del territorio Le garanzie prestate dalla Provincia Il ricorso a strumenti finanziari derivati Osservazioni Le misure di contenimento e razionalizzazione delle spese Entrate e spese di competenza Analisi delle entrate Indici della gestione delle entrate Analisi delle spese Indici della gestione delle spese Rapporto sulla tempestività dei pagamenti Stato del contenzioso Entrate e spese per servizi in conto terzi Gli equilibri di bilancio Analisi dei residui Residui attivi complessivi Residui attivi di competenza Residui attivi derivanti dagli esercizi precedenti Indici dei residui attivi Residui passivi complessivi Residui passivi di competenza Residui passivi derivanti dagli esercizi precedenti Indici dei residui passivi Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

11 Residui perenti esercizi precedenti Il risultato finanziario complessivo La gestione di cassa Il conto del patrimonio Normativa di riferimento Beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a Le risultanze del conto generale del patrimonio Le gestioni fuori bilancio Le risultanze del conto generale del patrimonio secondo la riclassificazione SEC Il Bilancio di previsione 2016 armonizzato Organizzazione e gestione delle risorse La struttura organizzativa della Provincia Le risorse strumentali e l informatizzazione Le risorse umane Organico La spesa del personale: misure di razionalizzazione e analisi spesa con raffronto tra previsioni di bilancio e le risultanze del rendiconto Limite spesa annuale per lavoro straordinario e viaggi di missione Limiti per l assunzione del personale provinciale del comparto autonomie locali Incidenza della spesa per il personale provinciale e analisi storica Enti pubblici funzionali, agenzie ed enti strumentali finanziati in via ordinaria dalla Provincia Agenzie Quadro normativo Dati contabili Verifica rispetto direttive provinciali di spending review per l esercizio Enti pubblici strumentali Quadro normativo Dati contabili Verifica rispetto direttive provinciali di spending review per l esercizio Fondazioni e associazioni Società Quadro normativo Partecipazioni dirette ed indirette al 31/12/ Dati contabili Rapporti finanziari tra Provincia e Società partecipate Verifica rispetto direttive provinciali per l esercizio L Azienda Provinciale per i servizi sanitari Altri enti che stipulano il patto di stabilità con la Provincia (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento, Università degli studi di Trento) Attività legislativa e amministrativa Le leggi emanate nel corso del Le modifiche allo Statuto speciale e alle norme di attuazione statutaria La copertura finanziaria delle leggi provinciali I provvedimenti legislativi e amministrativi attinenti materie regolate da direttive comunitarie Attività degli organi istituzionali e oneri di funzionamento Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

12 3.3. Collaborazioni esterne ed incarichi di consulenza, studi e ricerca Trasparenza in materia di incarichi Spesa complessiva per consulenze e collaborazioni Misure adottate in tema di trasparenza e anticorruzione Valutazione risultati Quadro generale dei controlli interni Esiti dei controlli interni: di gestione; ispettivi; di regolarità contabile; di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee delle politica finanziaria provinciale; valutazione e controllo strategico Controllo di gestione Controlli ispettivi Controllo di regolarità contabile Esame di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale Valutazione e controllo strategico Controllo sull attuazione delle leggi provinciali e valutazione delle politiche pubbliche Controllo del nucleo di valutazione Controlli di cui all articolo 79 comma 3 dello Statuto di autonomia. Istituzione del Collegio dei revisori dei conti della Provincia Controlli nell ambito dell utilizzo dei fondi comunitari Esito dei controlli a campione Capitolo : Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli assessori provinciali per spese di rappresentanza Capitolo _002 Realizzazione del nuovo ospedale di Trento Capitolo : Interventi per l Expo Milano Collaborazioni esterne ed incarichi di consulenza, studi e ricerca Controllo a campione incarichi Provincia Controllo a campione incarichi società partecipate Osservazioni ed esigenze di riforme normative ALLEGATO 1: spese di rappresentanza (competenza) ALLEGATO 2: spese di rappresentanza (residui) Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

13 Indice tabelle Tabella 1: previsioni 2015 entrate per titoli 41 Tabella 2: previsioni 2015 spese per titoli 42 Tabella 3: motivazione variazioni per maggior entrate/spese (art. 27, comma 1, L.P. n. 7/79) 46 Tabella 4: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2, L.P. n. 7/79) 47 Tabella 5: variazioni e prelievi dai fondi di riserva art. 20, 21 e 71 della L.P. 7/79 50 Tabella 6: variazioni e prelievi da altri fondi di riserva di parte capitale 51 Tabella 7: variazioni e prelievi dai fondi di riserva in annualità 52 Tabella 8: budget di cassa Tabella 9: dati essenziali gestione finanziaria - parte I rendiconto 58 Tabella 10: dati essenziali gestione finanziaria - parte II rendiconto 59 Tabella 11: certificazione risultanze patto di stabilità interno per l anno 2015 (importi in migliaia di euro) 63 Tabella 12: risultanze finali patto di stabilità interno per l anno 2015 (importi in migliaia di euro) 64 Tabella 13: spese per oneri finanziari e quota capitale dei mutui a carico dello Stato 80 Tabella 14: indebitamento delle Amministrazioni pubbliche del settore pubblico provinciale, compresi gli altri organismi controllati (dati in milioni di euro) 81 Tabella 15: indebitamento delle Amministrazioni pubbliche del settore, compresi gli altri organismi controllati e le concessioni di credito regionali (dati in milioni di euro) 82 Tabella 16: destinazione fondi sviluppo territorio situazione complessiva del triennio Tabella 17: contabilizzazione in entrata sul bilancio provinciale fondi sviluppo territorio 85 Tabella 18: erogazioni a favore di Cassa del Trentino fondi sviluppo territorio 87 Tabella 19: erogazioni a favore di Trentino Sviluppo fondi sviluppo territorio 88 Tabella 20: impegni e pagamenti connessi alle somme ricevute dalla Regione 89 Tabella 21: interventi realizzati da Trentino Sviluppo 92 Tabella 22: garanzie rilasciate dalla Provincia assistite da delegazione di pagamento o cessione del credito 93 Tabella 23: garanzie rilasciate dalla Provincia coperte da contributi in conto annualità 94 Tabella 24: garanzie rilasciate dalla Provincia non coperte da contributi in conto annualità 95 Tabella 25: totale garanzie rilasciate dalla Provincia 95 Tabella 26: derivati sottoscritti dalla Provincia autonoma di Trento 100 Tabella 27: derivati sottoscritti da Cassa del Trentino 102 Tabella 28: derivati sottoscritti da Patrimonio del Trentino 103 Tabella 29: misure di razionalizzazione adottate per la Provincia 126 Tabella 30: suddivisione per titoli accertamenti finali di competenza 129 Tabella 31: suddivisione per titoli riscossioni finali di competenza 130 Tabella 32: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza 131 Tabella 33: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza 132 Tabella 34: indici della gestione delle entrate 134 Tabella 35: suddivisione per titoli impegni finali di competenza 135 Tabella 36: suddivisione per titoli pagamenti finali di competenza 136 Tabella 37: suddivisione per funzione - obiettivo impegni finali di competenza 137 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

14 Tabella 38: suddivisione per funzione - obiettivo pagamenti finali di competenza 139 Tabella 39: indici della gestione delle spese 141 Tabella 40: indici di relazione tra entrate e spese 143 Tabella 41: calcolo indicatore di tempestività dei pagamenti 145 Tabella 42: accertamenti e impegni per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) 148 Tabella 43: riscossioni e pagamenti in conto competenza per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) 149 Tabella 44: riscossioni e pagamenti (gestione cassa totale) per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) 150 Tabella 45: dettaglio voce altre partite di giro riscossioni totali 151 Tabella 46: dettaglio voce altre partite di giro pagamenti totali 152 Tabella 47: calcolo risultato gestione di competenza Tabella 48: risultato triennale della gestione di competenza 159 Tabella 49: equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di competenza (accertamenti/impegni) 160 Tabella 50: equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di cassa (riscossioni/pagamenti di competenza) 161 Tabella 51: equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali (gestione di cassa totale) 162 Tabella 52: evoluzione residui finali di competenza 168 Tabella 53: gestione contabile di origine dei minori residui attivi 170 Tabella 54: residui finali relativi agli esercizi precedenti 170 Tabella 55: analisi anzianità residui attivi 171 Tabella 56: movimentazione residui attivi iscritti a ruolo ante Tabella 57: indici della gestione dei residui attivi 175 Tabella 58: movimentazione residui ante 2011 (tit. I, tit. III, tit. VI) 176 Tabella 59: evoluzione residui finali di competenza 177 Tabella 60: gestione contabile di origine dei minori residui passivi 178 Tabella 61: analisi anzianità residui passivi relativi agli esercizi precedenti 178 Tabella 62: indici della gestione dei residui passivi 180 Tabella 63: movimentazione residui ante 2011 (tit. I, tit. II, tit.iii) 181 Tabella 64: residui perenti 181 Tabella 65: grado di copertura dei residui perenti 182 Tabella 66: determinazione risultato finanziario complessivo Tabella 67: fondi vincolati e fondi non vincolati 185 Tabella 68: fondo cassa 2013, 2014, Tabella 69: elenco conti giudiziali depositati 189 Tabella 70: corrispondenza gestione cassa Tabella 71: beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. 193 Tabella 72: conto generale del patrimonio 194 Tabella 73: elenco gestioni fuori bilancio 2015 dei crediti diversi 199 Tabella 74: gestioni fuori bilancio 200 Tabella 75: fondi non classificabili come gestioni fuori bilancio 201 Tabella 76: concessioni di credito - finanziamento soci non classificabili come gestioni fuori bilancio 202 Tabella 77: conto generale del patrimonio riclassificazione SEC Tabella 78: sottocategorie attività SEC Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

15 Tabella 79: sottocategorie passività SEC Tabella 80: tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto 207 Tabella 81: totale generale delle entrate previste per il triennio Tabella 82: totale generale delle spese previste per il triennio Tabella 83: accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità per il triennio Tabella 84: quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione (entrate) 210 Tabella 85: quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione (spese) 210 Tabella 86: equilibri di parte corrente e conto capitale triennio Tabella 87: quadro dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento 213 Tabella 88: struttura organizzativa della Provincia al 1 gennaio Tabella 89: struttura organizzativa della Provincia al 31 dicembre Tabella 90: compensi per lavoro straordinario 226 Tabella 91: compensi per viaggi di missione 226 Tabella 92: calcolo rispetto normativa assunzioni Tabella 93: variazione importi fissati dalla finanziaria sulla spesa per il personale 230 Tabella 94: spese per il personale - pagamenti 230 Tabella 95: spese per il personale impegni ultimo triennio 231 Tabella 96: spese per il personale pagamenti ultimo triennio 231 Tabella 97: incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente netta 232 Tabella 98: dipendenti retribuiti nel triennio Tabella 99: dirigenti e direttori retribuiti nel triennio Tabella 100: elenco Agenzie operanti con proprio bilancio presenti nel Tabella 101: elenco Agenzie senza proprio bilancio presenti nel Tabella 102: somme impegnate sul bilancio provinciale per trasferimenti alle Agenzie 240 Tabella 103: elenco Enti pubblici strumentali presenti nel Tabella 104: somme impegnate sul bilancio provinciale per trasferimenti agli Enti pubblici strumentali 248 Tabella 105: elenco Fondazioni presenti nel Tabella 106: somme impegnate sul bilancio provinciale per trasferimenti alle Fondazioni 255 Tabella 107: elenco delle Società su cui la Provincia esercita attività di direzione e coordinamento al 31/12/ Tabella 108: elenco altre società partecipate dalla Provincia al 31/12/ Tabella 109: dati contabili riferiti alla gestione operativa 268 Tabella 110: principali dati patrimoniali ed indici di redditività 269 Tabella 111: impegno finanziario dell Ente derivante dalle partecipazioni in società partecipate273 Tabella 112: andamento impegni di competenza Funzione Obiettivo Sanità 284 Tabella 113: risorse autorizzate per disavanzo pregresso (per mobilità sanitaria) 286 Tabella 114: funzionamento del Consiglio provinciale 310 Tabella 115: funzionamento della Giunta provinciale 310 Tabella 116: dati pubblicati sul sito istituzionale e trasmessi alle autorità centrali ai sensi dell art. 1, comma 5 bis, del D.L. n. 101/ Tabella 117: spesa complessivamente impegnata e pagata per incarichi da parte della Provincia316 Tabella 118: spesa impegnata e pagata dalla Provincia su appositi capitoli attinenti gli incarichi317 Tabella 119: spesa complessiva per incarichi della Provincia, delle Agenzie e degli enti pubblici strumentali: 318 Tabella 120: costo totale di competenza 2014 e 2015 per collaborazioni esterne degli enti in contabilità economica 319 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

16 Tabella 121: impegni e pagamenti cap in conto competenza Tabella 122: atti di impegno capitolo Tabella 123: altri atti di impegno capitolo Tabella 124: liquidazioni capitolo Tabella 125: campione incarichi affidati da strutture della Provincia 380 Tabella 126: campione incarichi affidati da agenzie della Provincia con bilancio proprio 383 Tabella 127: campione incarichi affidati da società controllate dalla Provincia 391 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

17 Premessa Il giudizio di parificazione delle Sezioni riunite della Corte dei conti nella Regione Trentino - Alto Adige/Südtirol, ai sensi dell art. 10 del D.P.R. 15 luglio 1988, n. 305, costituisce un momento di particolare solennità con il quale la Corte dei conti esercita il proprio ruolo di garante imparziale del corretto uso delle risorse pubbliche, verificando, in un ottica di ausilio all Assemblea legislativa della Provincia autonoma di Trento, che l attività di rendicontazione dell Esecutivo provinciale si sia svolta nel rispetto dei vincoli e delle autorizzazioni previste dalla legge di bilancio e in conformità ai princìpi e ai criteri di veridicità, attendibilità e di affidabilità. Le Sezioni riunite in sede giurisdizionale della Corte dei conti, nel corso del 2014, hanno avuto modo di rilevare che la parifica del rendiconto regionale costituisce la sede istituzionale per valutare lo stato di salute finanziaria del sistema regionale integrato di finanza pubblica quale rileva non solo dalle evidenze del rendiconto stesso, ma anche dall insieme dei controlli esercitati nel corso dell esercizio. (sentenza n. 38/2014). Con il presente referto, unito alla decisione sulla parificazione, la Corte dei conti, ai sensi della normativa soprarichiamata, formula anche le sue osservazioni intorno al modo con cui l'amministrazione interessata si è conformata alle leggi e suggerisce le variazioni o le riforme che ritenga opportune. Le valutazioni della Corte dei conti si basano necessariamente sugli atti e sulle evidenze documentali fornite dall Amministrazione. L istruttoria, volta a stimare l affidabilità e l attendibilità degli aggregati contabili, è stata condotta dalla Sezione di controllo di Trento, anche ricorrendo alla metodologia statistica integrata da scelte professionali nell individuazione delle unità di campionamento, in conformità alle modalità adottate dalle Sezioni riunite della Corte dei conti nella parificazione del rendiconto dello Stato e dalla Corte dei conti europea nel contesto della dichiarazione annuale di affidabilità dei conti, e in aderenza agli indirizzi operativi indicati dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti nelle deliberazioni n. 9/2013 e n. 14/2014 e dalle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte nella deliberazione n. 7/2013. In data 11 giugno 2016 sono state inviate alla Provincia autonoma ed alla Procura regionale della Corte dei conti le sintesi delle osservazioni sugli esiti istruttori elaborate dal Magistrato Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

18 istruttore. 1 Il 20 giugno 2016 si è svolta l udienza per l espletamento del contraddittorio orale con l Amministrazione provinciale e la Procura contabile. 2 L Amministrazione provinciale ha presentato controdeduzioni scritte 3 ed ha altresì partecipato all udienza a mezzo del Direttore generale della Provincia e del Dirigente generale del Dipartimento Affari finanziari. 1 Con nota prot. n del 11 giugno Verbale contenuto nella nota n del 22 giugno Con nota prot. PAT/D317/ del 16 giugno Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

19 Sintesi dei dati contabili essenziali e delle osservazioni della Corte Il rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2015 è stato approvato dalla Giunta provinciale il 13 maggio 2016 e trasmesso alla Sezione di controllo di Trento in data 16 maggio Gli esiti dell attività istruttoria svolta dalla Sezione di controllo di Trento sono stati approvati con deliberazione n. 21 del 20 giugno 2016 e, successivamente, trasmessi alle Sezioni riunite per il Trentino Alto Adige/Südtirol ed alla Procura regionale. Il contraddittorio orale si è svolto con la partecipazione dell Amministrazione e della Procura regionale in data 20 giugno L Amministrazione ha fornito le proprie osservazioni finali con nota trasmessa il 17 giugno Le entrate di competenza accertate a consuntivo, al netto delle partite di giro, sono pari a milioni di euro (+12,18% rispetto all anno precedente), a fronte di una previsione iniziale (escluso avanzo) di milioni di euro e una finale (escluso avanzo) di milioni di euro, con un livello di accertamento del 99,42%. In particolare, i tributi propri della Provincia (accertati 454 milioni di euro) garantiscono il 9,20% delle entrate complessive (contabilità speciali escluse). Nel 2015 le entrate proprie in conto capitale (accertate per 423 milioni di euro), corrispondono all 8,59% delle entrate complessive (contabilità speciali escluse) e si riferiscono, quasi esclusivamente, ad accertamenti per riscossione crediti (v. oltre in ordine all operazione di estinzione anticipata dei mutui dei Comuni e delle società partecipate). Le riscossioni sono pari all 82,13% degli accertamenti di competenza (nel 2014: 86,04%) e al 50,53% degli accertamenti complessivi (competenza e residui) (nel 2014: 55,11%). Gli impegni di competenza, al netto delle partite di giro, ammontano a milioni di euro (con un incremento del 13,54% rispetto all esercizio precedente), a fronte di previsioni finali di milioni di euro, con un indice di utilizzo delle risorse disponibili pari al 98,38%. Gli impegni delle spese correnti incidono sul totale delle spese (contabilità speciali escluse) per il 54,84% (nel 2014: 62,65%; nel 2013: 62,91%; nel 2012: 61,69%). Gli impegni destinati ad investimenti sono aumentati di un importo pari a 629,23 milioni di euro (+37,35% rispetto al 2014). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

20 Con riguardo alle spese per contabilità speciali si registra un evidente scostamento (in termini percentuali: 195,82%) tra previsioni iniziali (per euro ,00) e finali ( ,29). In ordine alle sole spese correnti si rileva un elevato scostamento tra previsioni iniziali 2015 (euro ,00) e finali 2015 (euro 0,00) nell area omogenea Fondi di riserva e fondi per nuove leggi. In particolare, si sono avuti, in sede di variazioni apportate con delibera della Giunta, oltre a storni e minor uscite, prelevamenti dal fondo di riserva per spese obbligatorie e d ordine di parte corrente per oltre 14,5 milioni di euro. La gestione di competenza ha prodotto un risultato di segno negativo pari ad euro ,92, determinato dal differenziale fra il totale delle spese impegnate nel corso dell esercizio ed il totale delle entrate accertate. Nell ultimo triennio il risultato di competenza è stato positivo nel 2013, negativo nel 2014 e negativo nel Per quanto riguarda gli equilibri di bilancio va evidenziato lo squilibrio di parte capitale sia nella gestione di competenza ( ), che in quella di cassa dell esercizio ( ) e complessiva comprensiva dei residui ( ), risultato peraltro ormai costante negli ultimi tre esercizi ed in lieve peggioramento rispetto all esercizio 2014 per quanto riguarda la gestione di competenza. È invece in equilibrio la parte corrente in entrambe le gestioni (competenza, cassa e cassa più residui). Va rilevato che le contabilità speciali evidenziano uno squilibrio sia nella gestione di cassa dell esercizio ( ), sia nella gestione complessiva comprensiva dei residui ( ). L entità dei residui attivi complessivi fa registrare un incremento del 20,21% rispetto all esercizio precedente, passando da 3.439,83 a 4.134,93 milioni di euro. Il 33,83% dei residui attivi totali evidenzia un alto grado di vetustà riferendosi ad esercizi anteriori al 2011 (1.399 milioni di euro, escluse partite di giro) ed in particolare a devoluzioni di tributi erariali in quota fissa 2010 non riscossi (più di milioni di euro). Delle somme iscritte a ruolo al 1 gennaio 2015 per residui antecedenti all esercizio 2011 ( di euro), sono stati effettivamente riscossi solo euro, corrispondenti ad appena lo 0,8%. Ne deriva la dubbia esigibilità di tali somme. L indice di smaltimento dei residui attivi corrisponde al 5,07% (nel 2014: 13,45%), in diminuzione rispetto agli esercizi precedenti. Dall operazione di riaccertamento sono derivati minori residui attivi per euro , in gran parte provenienti dalla gestione in conto capitale (euro ). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

21 Con particolare riguardo ai crediti per devoluzione di tributi erariali si evidenzia la necessità di una costante verifica dell allineamento dei crediti esposti nei confronti dello Stato che devono trovare sempre capienza nelle corrispondenti poste passive del bilancio statale, tenuto conto che nella contabilità dello Stato i residui passivi, decorsi due esercizi finanziari, sono iscritti, per legge, nel conto del patrimonio fra i residui perenti. Pertanto, è necessario che la Provincia verifichi costantemente la capienza dei fondi di riserva statali per la riassegnazione dei residui perenti (tenuto anche conto delle ingenti somme ancora non riscosse inerenti, come appena visto, a devoluzioni erariali in quota fissa anno 2010). Dovrà altresì essere attentamente verificata la consistenza dei residui attivi della Provincia riferiti alla macro area "Entrate da trasferimenti dallo Stato provenienti dalle Amministrazioni competenti (euro ,15). Risulta peraltro già attivata dalla Provincia una preliminare attività di confronto con il MEF. L entità dei residui passivi complessivi fa registrare un incremento del 10,79% rispetto all esercizio precedente, passando da 4.215,53 milioni di euro a 4.670,36 milioni di euro. Nel 2015 i residui passivi derivanti dalla competenza sono aumentati rispetto a quelli di rilevati nell esercizio 2014, passando da 1.537,45 milioni a 1.738,45 milioni. La loro incidenza sugli impegni rimane invece pressoché invariata, in quanto gli impegni 2015 hanno subito un incremento rispetto a quelli del Nel 2015 quasi il 34% delle somme impegnate non sono state pagate nell esercizio di riferimento, andando ad incrementare il volume dei residui. La capacità di pagamento delle somme impegnate nel breve periodo è comunque tendenzialmente stazionaria nel triennio. Il 94,14% dei residui passivi totali si riferisce a spese in conto capitale, ed in gran parte sono relativi agli esercizi più recenti (2012, 2013 e 2014). I residui passivi riferiti ad esercizi anteriori al 2011 sono pari a circa 366 milioni di euro (escluse partite di giro) e rappresentano circa il 7,84% del totale. Si tratta quasi esclusivamente di spese relative al titolo II. L indice di smaltimento dei residui passivi presenta un miglioramento rispetto allo scorso esercizio, passando dal 27% al 30% circa. La movimentazione dei residui passivi in conto capitale nel 2015 evidenzia pagamenti per euro a fronte di residui iniziali da pagare pari ad euro (pagamenti su residui iniziali corrispondenti a circa il 25,92%), con un totale finale da pagare di euro (si rilevano insussistenze per euro ). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

22 Dall operazione di riaccertamento sono derivati minori residui passivi per euro , in gran parte provenienti dalla gestione in conto capitale (euro ). In ordine alla somma tuttora iscritta tra i residui passivi perenti (circa 2 milioni di euro; istituto abrogato dalla Provincia autonoma con legge provinciale n. 9/2004), va rilevato che, ancorché tale somma non sia particolarmente rilevante, non è prevista alcuna copertura. Al riguardo si evidenzia che il grado di copertura di tali residui era pari al 3,62% nel 2012, mentre nel 2013, 2014 e 2015 il grado di copertura è risultato nullo (0%). L avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2015 ammonta a euro ,94, in notevole calo rispetto a quanto registrato nell esercizio precedente (circa 261 milioni di euro). Il risultato di amministrazione risulta interamente libero non essendo stato apposto alcun vincolo. Si segnala che il disegno di legge di approvazione del rendiconto dell esercizio finanziario 2014 è stato presentato dalla Giunta provinciale al Consiglio in data 27 ottobre 2015 ed è stato approvato dal Consiglio provinciale con legge 9 marzo 2016 n. 3, ossia due anni dopo la chiusura dell esercizio. In proposito, come già rilevato nel precedente giudizio di parifica ed anche nell esame del bilancio preventivo 2015 (deliberazione Sezione controllo Trento n. 25/2015) suscita perplessità l applicazione (utilizzazione) dell avanzo di amministrazione al bilancio preventivo 2015 prima dell entrata in vigore della legge di approvazione del rendiconto, unica fonte in grado di attribuire definitività ed intangibilità a tale voce contabile (problematica peraltro superata con l entrata in vigore da quest anno dell armonizzazione contabile che impone l approvazione del rendiconto da parte del Consiglio regionale/provinciale entro il 31 luglio). Si rileva inoltre che il risultato di amministrazione non tiene conto, in assenza della definizione di un contestuale piano di ammortamento prescritto dall art. 119 della Costituzione, della quota di ammortamento annuale (da iscriversi tra le spese nel titolo III Rimborso prestiti ) delle concessioni di crediti infruttiferi per complessivi euro assegnate dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige/Südtirol direttamente alla Provincia autonoma (euro già erogati nel 2013 ed euro a residuo nel 2015), determinando tale carenza possibili riflessi negativi in termini di attendibilità e veridicità dei dati contabili. Al riguardo la Provincia ha riferito in istruttoria che nella prossima variazione di bilancio effettuata nel corrente mese di Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

23 giugno sarà disposto l ammortamento del debito in misura corrispondente ad un ventesimo delle risorse già incassate dalla Regione 4. Infine, sul risultato di amministrazione ha inciso l operazione di estinzione anticipata dei mutui dei Comuni trentini e delle società del sistema pubblico provinciale, segnatamente Itea spa e Patrimonio del Trentino spa (art. 1, c. 413, L. n. 190/2014 e art. 22 L.P. n. 14/2014), nei termini di seguito specificati. Per la realizzazione di tale operazione, di per sé apprezzabile giacché finalizzata a ridurre il debito complessivo provinciale, la Provincia ha effettuato delle concessioni di crediti iscrivendo nel rendiconto 2015 impegni di spesa per i quali sono stati effettuati i pagamenti e corrispondenti e contestuali accertamenti d entrata per riscossioni di crediti interamente confluiti tra i residui attivi per complessivi euro ,07. Le registrazioni contabili hanno quindi determinato la sostanziale neutralità di tale operazione ai fini degli equilibri complessivi di bilancio. Tuttavia, come già rilevato dalla Sezione di controllo di Trento nella deliberazione n. 25/2015, per gli accertamenti d entrata (capitoli e ) appare dubbia l attendibilità (art. 43 legge provinciale di contabilità nel testo vigente nel 2015) in quanto risulta carente un idoneo titolo giuridico (contratto di credito espressivo, tra l altro, anche del consenso del debitore), manca la determinazione del termine di riscossione del credito concesso alle società, mentre per i Comuni risulta prevista quale scadenza l esercizio 2018 (deliberazione Giunta provinciale n. 708/2015) potendo quindi l accertamento d entrata inerire semmai a tale esercizio (restituzione del credito che peraltro avverrà con il meccanismo della compensazione sulle assegnazioni provinciali). La descritta dubbia attendibilità degli indicati accertamenti d entrata produce evidenti effetti sul risultato di amministrazione, che se non considerasse i residui attivi per riscossioni di crediti non incassate nell esercizio 2015 evidenzierebbe un cospicuo disavanzo (euro ,13) con conseguente necessità di individuazione da parte della Provincia di idonee misure di copertura. Il conto di cassa al 31 dicembre 2015 registra un saldo pari a 604 milioni di euro, per un importo quasi dimezzato rispetto all esercizio precedente, quale riflesso delle concessioni di crediti 4 Nota Pat prot. n. PAT/D d.d. 7/6/2016. Al riguardo si evidenzia che l art. 62, c. 4, del D.lgs. n. 118/2011 dispone quanto segue: Le entrate derivanti da operazioni di debito sono immediatamente accertate a seguito del perfezionamento delle relative obbligazioni, anche se non sono riscosse, e sono imputate agli esercizi in cui è prevista l'effettiva erogazione del finanziamento. Contestualmente è impegnata la spesa complessiva riguardante il rimborso dei prestiti, con imputazione agli esercizi secondo il piano di ammortamento, distintamente per la quota interessi e la quota capitale. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

24 appena descritte. Le risultanze contabili desumibili dal rendiconto, dal SIOPE e dal conto del tesoriere sono allineate. Il conto giudiziale del tesoriere della Provincia autonoma riferito alla gestione 2015 è stato depositato presso la Sezione giurisdizionale di questa Corte in data 12 aprile 2016, mentre il conto del tesoriere del Consiglio provinciale riferito alla medesima gestione è stato da ultimo depositato in data 14 giugno La Provincia non ha utilizzato anticipazioni di tesoreria nel corso dell esercizio Con riguardo alle voci inserite nelle contabilità speciali, desta perplessità la costante ripetizione negli anni di un saldo negativo nella gestione di cassa (riscossioni e pagamenti totali) dei servizi conto terzi, determinato in misura prevalente dal differenziale negativo (maggiori pagamenti rispetto alle riscossioni) ripetutamente registrato nella sotto voce altre partite di giro. Nell esercizio 2015 va evidenziato, oltre al notevole incremento rispetto all esercizio 2014, lo squilibrio tra i pagamenti per altre partite di giro, corrispondenti ad euro ,41, e le entrate inerenti alla medesima voce, pari ad euro ,62, che ha determinato, ancora una volta, un differenziale negativo di euro ,79. 5 Va, inoltre, ribadito che nella generica voce altre partite di giro sono comprese poste contabili che non sembrano avere attinenza con la natura tipica delle contabilità speciali. In particolare, risultano impropriamente contabilizzati: - pagamenti per Rimborsi ed insoluti sistema Openkat, Anticipazioni varie rifondibili, Conferimenti beni per aumenti capitale sociale, Anticipazioni varie (indennità di missione, spese di viaggio), Regolazione di versamenti di competenza delle Agenzie pervenuti alla Provincia, Cassa del Trentino: contabilizzazioni per unificare e razionalizzare i pagamenti alla società, Spese operazioni Swap, Revisione straordinaria residui, Restituzione somme per perequazione Comuni e Fondo federalismo municipale ; - riscossioni per Rimborsi ed insoluti sistema Openkat, Anticipazioni varie rifondibili, Entrate derivanti da versamenti di competenza delle agenzie della PAT, Aumenti di capitale sociale mediante conferimento di crediti e beni della PAT, Rimborso anticipazioni per la concessione di anticipi sulle indennità di missione e relative spese di viaggio, Ammortamento operazioni di Swap e Revisione straordinaria residui passivi. 5 Si richiama quanto statuito dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 188/2014: Le partite di giro sono poste di entrata e di spesa per definizione in equilibrio, gestite dall ente in nome e per conto di altri soggetti ma, in ogni caso, estranee all amministrazione del suo patrimonio. Esse si articolano in voci di entrata e di spesa analiticamente correlate che presuppongono un equilibrio assoluto, il quale si sostanzia in un ontologica invarianza dei saldi contabili. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

25 L errata contabilizzazione delle operazioni in swap tra le partite di giro costituisce un irregolarità contabile ripetuta negli anni e già segnalata da questa Corte in occasione del giudizio di parifica del rendiconto 2014, nonché ribadita dalla Sezione di controllo di Trento nella deliberazione n. 25/2015. Al riguardo, le Sezioni Riunite in sede di controllo, hanno rilevato che le operazioni inerenti a strumenti finanziari derivati (swap) devono trovare corretta collocazione all interno della parte effettiva del bilancio, in quanto solo in tal modo possono chiaramente evidenziarsi i costi e le eventuali utilità conseguenti a tali contratti. Anche le Sezioni regionali di questa Corte hanno costantemente richiamato gli enti locali al rispetto dei principi di veridicità, integrità ed attendibilità dei bilancio invitandoli a prevedere appositi stanziamenti in uscita da imputare al titolo I, spese correnti, per i differenziali negativi ed al titolo III in entrata per i differenziali positivi senza operare alcuna compensazione tra le obbligazioni conformemente alle indicazioni già contenute, al punto 24, del principio contabile n. 2 redatto, in data 18 novembre 2008, dall Osservatorio per la Contabilità e la Finanza degli Enti locali. 6 Per quanto riguarda le gestioni fuori bilancio si ribadisce, in sostanza, quanto già osservato nella relazione allegata alla decisione di parifica del rendiconto 2014 (Sezioni Riunite Trentino Alto Adige, decisione n. 2/PARI/2015), ossia che tali gestioni, espressamente vietate dall art. 17, comma 3, della legge provinciale di contabilità vigente nel 2015, dovrebbero costituire un eccezione, mentre, in realtà, in esse sono allocate considerevoli risorse provinciali (tra le quali i fondi previsti dalla L.P. n. 6/1999). Inoltre, va evidenziato che in nota al prospetto elenco dei crediti e debiti diversi allegato al rendiconto 2015 si specifica, come di consueto, che all atto della predisposizione del presente prospetto, parte dei rendiconti delle gestioni fuori bilancio in esso riportate non risulta ancora approvata dalla Giunta provinciale. Il conto del patrimonio evidenzia alla chiusura dell esercizio una consistenza netta di milioni di euro, con un peggioramento netto nell anno di circa 252 milioni di euro. Per l esercizio 2015 il conto del patrimonio, in ottemperanza ai ripetuti solleciti di questa Corte e alla decisone (di non parifica) n. 2/2015/PARI Sezioni Riunite Trentino Alto Adige, è stato redatto in base ai criteri di valutazione delle poste attive stabiliti dalla normativa europea (SEC 6 Cfr. Sezioni Riunite in sede di controllo, deliberazione n. 7/SSRRCO/AUD/15, con cui è stata approvata l indagine conoscitiva sulle tematiche relative agli strumenti finanziari derivati. Cfr. Sezione regionale di controllo per le Marche, deliberazione n. 51/2015/PRSE. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

26 95 SEC 2010), direttamente applicabile nel territorio regionale anche ai sensi dell art. 2 delle norme di attuazione statutarie di cui al D.lgs. n. 266/1992. L applicazione dei nuovi criteri di valutazione ha inciso sulla determinazione del patrimonio netto al 1/1/2015 che è passato da euro ,53 a euro ,49 a seguito delle nuove valutazioni. Con riferimento all indebitamento dell intero sistema pubblico provinciale si rileva quanto segue. 1) L indebitamento del settore pubblico provinciale allargato (Provincia, Agenzie, Enti pubblici strumentali, Cassa del Trentino, Patrimonio del Trentino, Itea, Trentino trasporti, Trentino sviluppo) ammonta, al 31 dicembre 2015 a complessivi milioni di euro, risultando pressoché invariato rispetto all esercizio precedente (-1,09%). Tale massa debitoria incide sulle entrate proprie (titoli I e III) nella misura del 41,3%, sulle entrate correnti (titoli I-II-III) nella misura del 40,9% e corrisponde ad un debito pro capite pari a euro Al riguardo, l Agenzia di rating Fitch nel rapporto del luglio 2015 ha ritenuto che l indebitamento della Provincia autonoma è pienamente sostenibile (fully sustainable). 2) Con riferimento alle concessioni di credito assegnate dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige ex art. 1 della L.R. n. 8/2012 e ss. mm. può evidenziarsi, in sintesi, quanto segue: - tali forme creditizie devono essere considerate nel calcolo del limite quantitativo di indebitamento, analogamente ad ogni altra fattispecie assimilabile che comporti risorse aggiuntive per l Ente beneficiario (cfr. Sezione delle Autonomie di questa Corte, deliberazione n. 7/2016, approvazione del referto sulla gestione finanziaria delle regioni per l anno 2014); - a fronte delle suddette concessioni di credito non risulta tuttora stipulato tra il creditore (Regione autonoma Trentino Alto Adige) ed i debitori (Provincia autonoma di Trento e relative società in house) un contratto di finanziamento recante la disciplina civilistica del rapporto debito-credito che resta quindi, al momento, incardinato unicamente nella citata disposizione di legge regionale (art. 1 della L.R. n. 8/2012) e nelle varie deliberazioni attuative degli organi esecutivi della Provincia autonoma e della Regione; Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

27 - non sono finanziabili con ricorso all indebitamento (non costituendo investimenti) i contributi agli investimenti a favore di famiglie e imprese (in forma di contributi a fondo perduto, fondi di rotazione, fondi risparmio casa); - gli strumenti finanziari previsti e/o attivati (fondi di rotazione; fondo risparmio casa; fondo strategico) non assicurano un meccanismo certo di rientro dei capitali impiegati; - in corrispondenza degli impieghi in Fondi di rotazione per il sostegno al credito delle imprese (capitolo di spesa n ) ovvero nel Fondo per la promozione del risparmio casa (capitolo di spesa , peraltro privo di stanziamenti), non si riscontra un incremento del netto patrimoniale dell Ente debitore (Provincia autonoma), unica circostanza che giustificherebbe tale forma di indebitamento, i cui oneri di restituzione sono stati posti a carico delle gestioni future; - la Provincia ha, peraltro, recentemente modificato i programmi di utilizzo delle risorse regionali approvati nel (deliberazione di Giunta n. 207/2016, approvata dalla deliberazione di Giunta regionale n. 33/2016) disponendo che 25 milioni di euro autorizzati sui bilanci 2016/2017 siano finalizzati ad investimenti diretti per l infrastrutturazione del territorio in ossequio al concetto di investimenti recato dall art. 3, c. 18, della L. n. 350/2003 (opere nei settori della viabilità, piste ciclabili, depuratori, sanità, scuola, interventi sugli edifici provinciali). Con la medesima deliberazione di Giunta provinciale ha, tuttavia, confermato la destinazione da parte di Cassa del Trentino di una quota delle risorse ad interventi di edilizia abitativa agevolata. Inoltre, la Provincia ha previsto di sostituire con risorse proprie i finanziamenti destinati al Fondo di rotazione per l accesso al credito da parte delle imprese e al Fondo risparmio casa, evitando in tal modo l utilizzo di somme a debito per finalità diverse dagli investimenti; - nel rendiconto 2015 non risultano stanziamenti al titolo III (rimborso prestiti) per l ammortamento delle somme erogate dalla Regione, potendosi quindi dedurre, come già visto, la non piena attendibilità e veridicità del risultato di amministrazione; - l onere di restituzione delle concessioni di credito erogate dalla Regione autonoma direttamente alle società in house della Provincia autonoma (Cassa del Trentino spa e Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

28 Trentino Sviluppo spa) appare, in realtà, gravare sul bilancio dell Ente pubblico, incrementandone l esposizione debitoria complessiva; - tenuto conto che l effettivo onere di restituzione delle somme erogate dalla Regione a Cassa del Trentino spa e a Trentino sviluppo spa grava, in definitiva, sul bilancio provinciale, si rileva che permangono dubbi sulla destinazione ad investimenti (art. 3, c. 18, L. n. 350/2003) degli impieghi effettuati e programmati dalle suddette società. Come emerge dai programmi di spesa approvati dalla Provincia, Cassa del Trentino spa ha destinato e destinerà le risorse regionali sia al finanziamento di investimenti dei Comuni, sia a contributi a fondo perduto per interventi sul patrimonio edilizio (tale intervento è stato oltretutto confermato, come visto, anche nella recente deliberazione di Giunta provinciale n. 207/2016). Trentino sviluppo spa ha invece utilizzato le risorse regionali per interventi finalizzati al sostegno del sistema economico locale, come emerge dalla rendicontazione inviata alla Regione. In sostanza, quindi, se la Provincia si è adeguata, pro futuro, ai rilievi di questa Corte destinando le risorse regionali residue (programmate sui bilanci 2016/2018) al finanziamento di opere pubbliche che arricchiscono il patrimonio dell Ente secondo il concetto di investimenti pubblici recato dall art. 3, c. 18, della L. n. 350/2003, per le suddette società partecipate tale finalizzazione ad investimenti non risulta tuttora garantita, in sostanziale elusione del dettato costituzionale (art. 119) e della citata L. n. 350/2003; - non risulta tuttora adempiuto l obbligo di comunicazione alle Autorità comunitarie del regime di aiuto inerente al Fondo strategico del Trentino Alto Adige. Si ribadisce che la verifica del rispetto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato e sulla tutela della concorrenza spetta, ai sensi del trattato UE, alla Commissione europea, alla quale pertanto deve essere trasmessa l integrale documentazione (leggi, delibere, decreti). 3) Con riferimento alle garanzie rilasciate dalla Provincia: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

29 - le garanzie rilasciate dalla Provincia costituiscono in gran parte debito effettivo, e come tali sono state valutate, laddove siano assistite da delegazione di pagamento o cessione del credito (euro ), oppure qualora siano dotate di copertura data da limiti di impegno per contributi in conto annualità (euro ). Una parte residua delle garanzie esposta in allegato al rendiconto rappresenta invece per l Ente un debito potenziale (euro ); - si evidenzia che tutte le forme di garanzia rilasciate dalla Provincia contribuiscono alla determinazione del limite quantitativo di indebitamento, in base a quanto prescritto dall art. 62, c. 6, del D.lgs. n. 118/2011 (cfr. Sezione delle Autonomie deliberazione n. 30/2015/QMIG); - non è stata data dimostrazione della finalizzazione ad investimenti delle garanzie rilasciate, non consentendo alla Corte la verifica del rispetto della c.d. regola aurea (art. 119 Cost. e art. 74 Statuto di autonomia; cfr. Sezione delle Autonomie deliberazione n. 30/2015/QMIG); - la finalizzazione agli investimenti delle garanzie rilasciate dagli enti territoriali costituisce, peraltro, principio già presente nell ordinamento giuridico, ancor prima dell entrata in vigore delle norme sull armonizzazione contabile, basti considerare, ad esempio, quanto disposto dall art. 207 del D.lgs. n. 267/2000 (cfr. Sezione regionale di controllo Lombardia, deliberazione n. 409/2013 e la Sezione regionale di controllo Piemonte, deliberazione n. 14/2007); - si richiama altresì l obbligo di documentare il rispetto delle norme europee in materia di aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie pubbliche (si veda Comunicazione della Commissione Europea sull'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie 2008/C 155/02). 4) Con riferimento agli strumenti finanziari derivati conclusi da Cassa del Trentino spa e da Patrimonio del Trentino spa sono emerse le seguenti criticità: - i contratti sono stati stipulati in vigenza del divieto disposto dall art. 62 del D.L. n. 112/2008 (recante princìpi fondamentali per il coordinamento della finanza pubblica e per assicurare la tutela dell'unità economica della Repubblica ai sensi degli articoli Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

30 117, secondo comma, lettera e), e terzo comma, 119, secondo comma, e 120 della Costituzione). Anche in tal caso lo strumento societario è stato utilizzato in sostanziale elusione del divieto di legge che, testualmente, si riferisce unicamente agli enti territoriali; - con specifico riferimento agli strumenti derivati conclusi da Cassa del Trentino spa (swap Royal Bank of Scotland e Barclays Capital) non sembra ricorrere la asserita finalità di copertura potendosi desumere, invece, un esclusiva natura speculativa, atteso che a fronte dei derivati non corrisponde alcuna connessa operazione di indebitamento. Al riguardo giova rammentare quanto disposto dall art. 3 D.M. n. 389 del 2003 (decreto del Ministro delle finanze di concerto con il Ministro dell interno 1 dicembre 2003), in vigore sino a che non è stato disposto per legge il divieto di stipulazione degli strumenti derivati, in base al quale gli enti territoriali potevano utilizzare gli strumenti derivati solo per finalità di copertura dei rischi ed esclusivamente in corrispondenza di passività effettivamente dovute ; - i contratti derivati conclusi da Patrimonio del Trentino sono connessi ad operazioni di indebitamento rese necessarie per la realizzazione del nuovo Museo di scienze naturali (MUSE). Con gli swap Patrimonio del Trentino ha ceduto alle controparti swap (Dexia e MPS) la somma corrispondente al contributo in conto interessi garantito dalla Provincia nella misura fissa del 6% circa, maggiorata di un ulteriore costo fisso (c.d. fee ) ed ha ottenuto un tasso variabile nella misura dell Euribor a 3 mesi più uno spread di circa il 2,7%. L Euribor a 3 mesi alla data di sottoscrizione degli swap (18 febbraio 2011) corrispondeva al 1,08% 7. Appare quindi chiaro che l operazione finanziaria si presentasse in significativa perdita sin dal principio, cedendo Patrimonio del Trentino una quota fissa (circa il 6% del nozionale, oltre a pagamento delle fee) e ricevendo un tasso variabile (corrispondente, a febbraio 2011, al 1,09% più lo spread al 2,7%). In sostanza, con quanto riscosso dalle controparti swap (Dexia e MPS) Patrimonio del Trentino riesce a coprire l operazione di indebitamento sottostante, ma il differenziale del derivato risulta pesantemente negativo, giacchè l interesse ceduto alla controparte swap da Patrimonio del Trentino (nella misura fissa garantita dalla Provincia) è risultato, sin dal principio, 7 Fonte: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

31 significativamente superiore all interesse riscosso (variabile, come appena visto). Se Patrimonio del Trentino avesse semplicemente incassato il contributo fisso in conto interessi erogato dalla Provincia (a mezzo limiti d impegno irrevocabili), senza concludere alcuno swap, avrebbe abbondantemente potuto pagare gli interessi passivi sulle connesse operazioni di indebitamento, rivelatisi sin dall origine inferiori rispetto a quanto trasferito dalla Provincia. Appaiono, pertanto, difficilmente comprensibili le ragioni che hanno indotto Patrimonio del Trentino e la Provincia alla conclusione degli swap, rivelatisi anche in tal caso vantaggiosi solo per le banche e non certo per l erario pubblico; - ulteriori profili di criticità connessi alle operazioni finanziarie in esame emergono anche dal rilevato costante valore negativo del mark to market (valore negativo complessivo pari ad euro ,57, di cui euro ,33 per i contratti di Patrimonio del Trentino spa ed euro ,24 per i contratti di Cassa del Trentino spa) e dal cospicuo differenziale negativo tra flussi in entrate e in uscita registrato sino ad oggi ed atteso per il futuro (euro ,90, di cui euro ,69 per i contratti di Patrimonio del Trentino spa ed euro ,21 per i contratti di Cassa del Trentino). 8 Inoltre, va rilevata la mancanza di un attività di risk analysis antecedente e preliminare alla stipulazione dei derivati la quale avrebbe potuto fornire utili informazioni in merito alla proficuità o meno delle operazioni finanziarie che si intendeva concludere. 9 5) Operazioni di PPP, passività potenziali e riconoscimento debiti La Provincia ha recentemente revocato le procedure di partenariato pubblico-privato attivate negli anni passati (NOT e collegamento stradale dell Alto Garda). Per quanto riguarda il NOT tale revoca potrebbe determinare passività potenziali connesse alle richieste di indennizzi o eventuali risarcimenti dei danni da parte delle imprese partecipanti alla procedura originaria, per affrontare le quali sarebbe opportuno accantonare risorse in un apposito Fondo rischi. 8 Importi del mark to market e del differenziale comunicati dalla Provincia in istruttoria. 9 La Provincia ha trasmesso con nota prot. n. PAT/RFD d.d. 20 maggio 2016 documentazione inviata da Cassa del Trentino e da Patrimonio del Trentino recante i c.d. test di efficacia e di valutazione effettuati solo successivamente alla stipula dei derivati. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

32 Anche nel 2015 non risultano trasmessi alla Corte dei conti i provvedimenti di riconoscimento di debito. La Provincia autonoma non dispone tuttora di una puntuale disciplina delle procedure di riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Si ribadisce che appare difficilmente sostenibile che tali posizioni debitorie non si siano mai realizzate (si pensi alla tipica fattispecie della sentenza di condanna). Per quanto concerne il patto di stabilità per l anno 2015, a fronte dell obiettivo programmatico annuale 2015 (-78,13 milioni di euro) e dell assunzione a proprio carico di una quota dell obiettivo attribuito agli enti locali pari a 10,099 milioni di euro, il Presidente della Provincia e il Dirigente generale del Dipartimento affari finanziari hanno certificato il rispetto del patto di stabilità interno, presentando un saldo finanziario di competenza mista pari a - 56,572 milioni di euro sull apposito modello inviato al Ministero dell Economia e delle Finanze e trasmesso anche alla Corte dei conti. Tuttavia, sulla determinazione del saldo obiettivo, formalmente rispettato, hanno inciso alcuni istituti e meccanismi contabili di cui è già stato accennato nella deliberazione n. 25/2015 della Sezione di controllo di Trento di questa Corte. Si tratta in particolare della cessione dei crediti ex art. 9-quater della L.P. 26 settembre 2014, n. 8, dell estinzione anticipata dei mutui dei Comuni e delle società partecipate e delle anticipazioni di pagamenti da parte di Cassa del Trentino spa ex art. 19 della L.P. n. 2/2009. Per quanto riguarda la cessione dei crediti risulta che nel 2015 sono stati ceduti alle banche aderenti al protocollo crediti certificati pari a 8,5 milioni riferiti a spese imputate ai seguenti capitoli di parte capitale: , , e I crediti sono quindi stati pagati dal sistema bancario convenzionato anziché dalla Provincia. Tuttavia, entro la chiusura dell esercizio la Provincia ha saldato il debito verso le banche cessionarie, facendo perciò rientrare, indirettamente, nel bilancio provinciale tali pagamenti rilevanti ai fini del patto. Il problema può quindi ritenersi, sotto questo profilo, superato. Con riferimento alle concessioni di crediti assegnate dalla Provincia ai Comuni ed alle società partecipate va rilevato che tali operazioni (concessioni/riscossioni crediti) sono escluse dal calcolo del patto di stabilità, purché, ovviamente, siano propriamente utilizzate e non si concretizzino, in sostanza, in trasferimenti di capitale rilevanti ai fini del patto. Nel caso di specie manca, come già visto, una disciplina compiuta del rapporto di credito. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

33 Infine, l aspetto più problematico riguarda i pagamenti anticipati da Cassa del Trentino per conto della Provincia ai sensi della citata disposizione di legge provinciale (art. 19 della L.P. n. 2/2009). La Provincia ha comunicato che Cassa del Trentino nell esercizio 2015 ha effettuato per suo conto pagamenti pari ad euro ,04, dei quali euro ,38 sono stati rimborsati dalle strutture provinciali entro il mese di dicembre, mentre i restanti euro ,66 sono stati rimborsati nell esercizio 2016 (entro il 30 gennaio). È emerso in istruttoria che i capitoli su cui sono stati effettuati i pagamenti da parte di Cassa del Trentino sono inerenti al titolo II della spesa (ad eccezione di due capitoli recanti importi non significativi) e pertanto rilevanti ai fini del patto di stabilità. Per completezza d analisi, sono stati altresì esaminati a campione alcuni atti di liquidazione dai quali si è avuta conferma del pagamento effettuato a gennaio 2016 dalla Provincia a Cassa del Trentino (quale destinatario pagamento diverso, così testualmente nelle liquidazioni). In sostanza, quindi, tale modalità di effettuazione dei pagamenti da parte di Cassa del Trentino spa per conto del socio unico Provincia ha determinato l esclusione dal rendiconto 2015, e quindi dalla determinazione del saldo finanziario in termini di competenza mista, di una considerevole somma di pagamenti in conto capitale (cfr. Sezione Autonomie deliberazione n. 17/2014/FRG paragrafo 1.5; circolare MEF-RGS n. 6/2014, paragrafo I.3). Con riguardo all accordo sulla finanza locale per l anno 2015, la Provincia ha comunicato che tutti i Comuni risultano aver raggiunto il proprio obiettivo e che complessivamente è stato garantito allo Stato l obiettivo finale di comparto, comprensivo degli spazi finanziari di cui si è fatta carico la Provincia, pari a 38,294 milioni. Per l esercizio 2016 l'articolo 16 della legge provinciale 21 del 30 dicembre 2015 ha modificato il comma 1 dell'articolo 8 della legge provinciale n. 27 del 2010 stabilendo che "A decorrere dall'esercizio finanziario 2016 cessano di applicarsi le disposizioni provinciali che disciplinano gli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento agli enti locali e ai loro enti e organismi strumentali. Gli enti locali assicurano il pareggio di bilancio secondo quanto previsto dalla normativa statale e provinciale in materia di armonizzazione di bilanci. Per l'anno 2016, in attesa della piena applicazione della normativa in materia di armonizzazione, gli enti locali assicurano il conseguimento di un saldo non negativo in terinini di competenza tra le entrate finali e le spese finali, computando tra le entrate e le spese finali anche il fondo pluriennale vincolato, al netto della quota rinveniente dal ricorso all'indebitainento." Cfr. circolare del Ministero dell'economia e delle Finanze n.5 del 10 febbraio 2016 concernente le nuove regole di finanza Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

34 La spesa sanitaria (spesa impegnata in conto competenza) ha inciso per il 22,81% sulla spesa finale del bilancio provinciale, partite di giro escluse (nel 2014: 25,79%; nel 2013: 26,56%). La parte corrente nel 2015 è stata pari al 94,92% del totale della spesa sanitaria (spesa impegnata in conto competenza). Permane l errata contabilizzazione di parte del debito pregresso per mobilità sanitaria passiva in capitoli di parte capitale (euro ,00 capitolo Fondo sanitario provinciale di parte capitale art. 005 Fondo per particolari progetti e iniziative per la qualificazione dell assistenza sanitaria), mentre dovrebbe trovare integrale allocazione come già rilevato nella deliberazione n. 25/2015 della Sezione di controllo di Trento tra le spese correnti, trattandosi di debito per prestazioni sanitarie ordinarie. La spesa per il personale (impegni definitivi) ammonta nel 2015 a complessivi euro ,00, di cui euro ,00 imputabili al comparto scuola ed i restanti euro riferiti al settore autonomie locali-provincia. In serie storica la spesa per il personale (impegni definitivi) sostenuta nel 2015 (euro ,00) risulta in calo rispetto alla media del triennio 2012/2014 (euro ,00). Si evidenzia, tuttavia, che la Provincia non include nel calcolo della spesa per il personale il c.d. Foreg (fondo per la riorganizzazione e l efficienza gestionale), in quanto ritenuto spesa di carattere non ricorrente (è già stato evidenziato il diverso avvisto di questa Sezione di controllo nella deliberazione n. 25/2015). Per quanto concerne l incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente (esclusa spesa sanitaria), si rileva che nell ultimo triennio essa si è assestata mediamente al 40%, pertanto ad un valore particolarmente significativo. Al riguardo, l Amministrazione sostiene che tale incidenza della spesa del personale è sostanzialmente fisiologica in quanto connaturata alle particolari e maggiori competenze assegnate alla Provincia autonoma, non potendosi, perciò, confrontare tale parametro con il resto delle Regioni italiane. Va obiettato, tuttavia, che il parametro in esame considera, al denominatore, la spesa corrente che, evidentemente, è anch essa influenzata dalle svariate competenze assegnate dall ordinamento alla Provincia autonoma. La consistenza media numerica del personale dipendente nel 2015 (comparto autonomie locali, ricerca e personale messo a disposizione, assegnato o in comando presso enti o società, comparto pubblica per il triennio per gli enti territoriali (legge 28 dicembre 2015, n.208). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

35 della scuola, insegnanti e personale amministrativo) risulta di n unità fisiche, mentre nel 2014 la consistenza media risultava di n unità fisiche. Le politiche di contenimento della spesa del personale non risultano facilmente confrontabili con riferimento ai risultati conseguiti con l analoga normativa statale di coordinamento finanziario. Infine, va rilevato che la spesa del personale (costo annuo del lavoro) e la consistenza numerica risultante dal sistema conoscitivo del personale dipendente dalle Amministrazioni pubbliche (SICO dati 2015 ancora non disponibili) evidenzia dati sensibilmente differenti rispetto a quelli esposti in rendiconto dalla Provincia. Con riguardo alle spese correnti per il funzionamento degli Organi istituzionali, per il Consiglio provinciale si registra, rispetto al 2014, una contrazione sia degli impegni che dei pagamenti (questi ultimi passano da 8 a 6 milioni di euro), mentre per la Giunta si rileva un incremento sia degli impegni che dei pagamenti (che passano da 0,535 a 0,859 milioni di euro). La spesa complessiva sostenuta nel 2015 dall intero comparto Provincia (Provincia, Azienda sanitaria, società controllate, fondazioni, Agenzie, enti pubblici) per collaborazioni esterne, incarichi di consulenza, studi e ricerca risultante da un approfondimento istruttorio ammonta ad euro , in calo del 9,32% rispetto all esercizio precedente. Tuttavia, si ribadisce che la disciplina provinciale in materia di affidamento incarichi di studio, di ricerca, di consulenza e di collaborazione (L.P. n. 23/1990, Capo I-bis) contiene varie eccezioni, esclusioni e deroghe ai limiti imposti dalla legge medesima, rendendo, di fatto, più ampia la possibilità per l Amministrazione provinciale di ricorrere a tali forme di collaborazioni/consulenze, le quali dovrebbero, invece, costituire uno strumento del tutto residuale nell ottica della valorizzazione delle risorse interne e del contenimento di tali voci di spesa. In ordine al rispetto della normativa sulla trasparenza e pubblicità degli incarichi assegnati (L.P. n. 4/2014 e deliberazione attuativa di Giunta provinciale n. 1757/2014) permangono tuttora alcune carenze informative (ad esempio sui curriculum vitae dei consulenti/collaboratori). Per quanto riguarda gli organismi partecipati si evidenzia che attualmente le partecipazioni dirette della Provincia risultano essere 21, delle quali 13 di controllo ed 8 non di controllo, mentre le partecipazioni indirette (considerando solamente quelle di secondo livello) risultano essere complessivamente 141, a cui devono essere aggiunte le 69 società partecipate da Finest. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

36 Con riferimento alle partecipazioni indirette, si rileva che la Provincia risulta detenere, seppur in via mediata, partecipazioni di controllo nelle seguenti società: Paros S.r.l. (partecipata in via totalitaria da Cassa del Trentino), Garniga Terme e ad alcune società partecipate da Trentino Sviluppo (come ad esempio Trentino Marketing S.r.l, IGF S.p.a., Trento Funivie S.p.a., Baldo Garda S.p.a. Carosello SKI Folgaria S.p.a, Tesinogroup 2847 S.p.a., Monte Baldo servizi S.p.a., Funivia Col Margherita S.p.a.). Nella relazione allegata alla decisione di parifica sul rendiconto 2014 è stata rilevata la mancata trasmissione alla Sezione di controllo di Trento del Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute prescritto dal comma 612 della L. n. 190/2014 la cui elaborazione ed invio alla Corte sarebbe dovuto avvenire entro il 31 marzo In data 2 novembre 2015 la Giunta provinciale con deliberazione n ha approvato le Linee guida per il riassetto delle società provinciali. Secondo quanto espressamente stabilito dalla Giunta, tali linee guida sono state adottate anche alla luce dei richiami del legislatore statale e le stesse assumono valenza di piano operativo di razionalizzazione ai sensi e per gli effetti dell art. 1, commi 611 e 612, della legge 23 dicembre 2014, n Su tale provvedimento la Sezione di controllo di Trento ha già avuto modo di esprimersi criticamente con la deliberazione n. 25/2015 alla quale è sufficiente fare richiamo. Da ultimo, in data 8 aprile 2016, la Giunta provinciale ha approvato la deliberazione n. 542 recante l approvazione del Programma per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali ai sensi e per gli effetti dell'articolo 18 della legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1". Tale provvedimento sarà oggetto di specifico e separato approfondimento. In questa sede non può tuttavia esimersi dal rilevare che entro il 31 marzo 2016, secondo quanto prescritto dalla citata disposizione statale (art. 1, c. 612, della L. n. 190/2014) doveva essere approvata, trasmessa alla Corte e pubblicata la Relazione sui risultati conseguiti e non un nuovo ed ulteriore atto programmatorio. Inoltre, da un primo sommario esame, non risulta che il programma di riorganizzazione della Provincia rechi un analitica disamina degli specifici criteri di razionalizzazione, finalizzati alla riduzione delle partecipazioni dirette ed indirette, contenuti nell art. 1, c. 611, lett. a), b), c), d) e) della ridetta L. n. 190/2014. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

37 In particolare, appare carente la valutazione dell indispensabilità al perseguimento delle proprie finalità istituzionali della partecipazione societaria detenuta (lett. a). Si evidenzia che il concetto di indispensabilità appare finalizzato a rafforzare e ad accentuare il significato di stretta necessità già presente nell art. 3, commi 27-28, della legge finanziaria per il 2008 (Legge n. 244/2007). Dunque, fermo restando il divieto di mantenere società non coerenti con le proprie finalità istituzionali (principio della funzionalizzazione), il legislatore ha imposto la dismissione di quelle società che, pur coerenti con i fini istituzionali dell Ente, non sono indispensabili al loro perseguimento. In altri termini, come già rilevato da questa Corte, il predicato dell indispensabilità, legato alle partecipazioni coerenti con i fini istituzionali dell ente, va dunque individuato sotto il profilo della indispensabilità dello strumento societario rispetto ad altre differenti forme organizzative (appalto, convenzione o alla scelta di fondo tra internalizzazione ed esternalizzazione) o, ancora, all indispensabilità dell attività svolta dalla partecipata rispetto al conseguimento dei fini istituzionali (cfr. Sezione controllo Piemonte, deliberazione n. 9/2016; Sezione controllo Lombardia, deliberazione n. 7/2016). Si segnala, inoltre, che le società Aerogest s.r.l., Tecnofin s.p.a. e Tunnel Ferroviario del Brennero sono prive di dipendenti. 11 Esse presentano dunque un numero di amministratori superiore a quello del personale ricadendo nella condizione di necessaria dismissione prescritta dall art. 1, c. 611, lett. b), della L. n. 190/2014. Possono quindi confermarsi le considerazioni già svolte nella relazione allegata alla decisione di parifica del rendiconto 2014 (decisione n. 2/2015/PARI) nella quale si è avuto modo di evidenziare varie partecipazioni di dubbia attinenza con i fini istituzionali dell Ente. Analoghe riflessioni sono state svolte, nella medesima sede, anche dalla Procura regionale di questa Corte che ha rilevato criticamente come non si riesca a vedere un attinenza con il fine istituzionale delle partecipazioni in istituti bancari, autostrade, aeroporti, alberghi, holding, società in costante perdita e quant altro. 12 Per quanto concerne le direttive provinciali di spending review, si ribadisce anche in questa sede (v. relazione allegata alla decisione di parifica sul rendiconto 2014) che le stesse si caratterizzano 11 Trattasi di società holding. Sulla compatibilità con i fini istituzionali di un ente pubblico della partecipazione in holding si veda Sezione controllo Bolzano, deliberazione n. 3/2009, Sez. controllo Lombardia, deliberazione n. 1/2012, Sez. delle Autonomie, deliberazione n. 24/ Cfr. requisitoria d.d. 24 giugno 2015 della Procura regionale Trento depositata nell ambito del giudizio di parifica del rendiconto Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

38 per la previsione di alcune eccezioni, deroghe ed esclusioni agli obiettivi di contenimento delle spese che rischiano di rendere i risultati attesi molto meno significativi di quanto ipotizzato nei provvedimenti medesimi (anche con riferimento alle direttive indirizzate alle Agenzie, gli enti strumentali e agli altri organismi partecipati). In ordine ai controlli interni si prende favorevolmente atto dell approvazione del D.lgs. n. 43 del 3 marzo 2016, ( Norme di attuazione dello Statuo speciale del Trentino Alto Adige in materia di controllo della Corte dei conti ) recante, tra l altro, l istituzione del Collegio dei revisori dei conti per la Provincia. Con legge provinciale n. 7 del 6 maggio 2016 è stata, inoltre, disciplinata in concreto la composizione, la procedura di scelta ed i compiti del Collegio. Si rileva, tuttavia, che l art. 78-bis 6, c. 6, della legge provinciale di contabilità, come integrata dalla citata L.P. n. 7/2016, dispone quanto segue: La Giunta provinciale provvede alla nomina del collegio dei revisori dei conti entro il 31 dicembre L'attività di vigilanza del collegio, in sede di prima applicazione di questo capo, è esercitata con riferimento all'esercizio finanziario dell'anno successivo a quello della relativa costituzione. Al riguardo, si auspica che i tempi di nomina del Collegio siano celeri e che lo stesso possa esercitare pienamente le funzioni assegnate sin dall esercizio finanziario Con riguardo al controllo di gestione si attende tuttora la comunicazione della misurazione dei risultati, dell analisi degli scostamenti, delle azioni correttive e della riprogrammazione degli obiettivi conseguenti all iniziale fissazione degli stessi. Per il controllo strategico si rileva che anche per il 2015 non risulta attivato il sistema informativo in grado di supportare il monitoraggio e la verifica dell attuazione degli obiettivi della Giunta provinciale. Da ultimo è pervenuta alla Sezione di controllo di Trento la relazione annuale del Presidente della Provincia autonoma sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell anno Si rileva, infine, che con deliberazione di Giunta n. 868 del 31 maggio 2016 è stata adottata la disciplina dell attività di controllo sulla trasparenza e sulla legalità dell azione amministrativa, definendo ambito di applicazione, finalità, tipologie di provvedimento sottoposte a controllo, soggetti competenti, modalità di selezione dei provvedimenti da sottoporre a controllo e adempimenti successivi. 13 Nota Pat prot. n. D317/ pervenuta il 28/05/2016. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

39 Per quanto concerne la gestione dei fondi comunitari nel corso del 2015 l Autorità di Audit della Provincia è stata oggetto di due missioni di fact finding da parte delle autorità europee (27-29 gennaio 2015 relativa a fondi FESR e aprile relativa a fondi FSE). La Commissione europea con provvedimento del 1 giugno 2015 aveva evidenziato gravi carenze nel sistema di gestione e di controllo del programma FESR, nonché gravi irregolarità riguardanti alcune spese, tali per cui era stata disposta l attivazione della procedura di sospensione dei pagamenti. Come noto tale situazione ha determinato la non parifica di alcuni capitoli di spesa del rendiconto 2014 (v. decisione SS.RR. Trentino Alto Adige n. 2/2015/PARI). Tuttavia, la Commissione europea con comunicazione del 24 novembre 2015 ha informato le autorità provinciali della sussistenza delle condizioni per revocare l avvertimento e la procedura di sospensione dei pagamenti intermedi del FESR, chiedendo, peraltro, il ritiro delle spese irregolari rilevate a seguito della ri-esecuzione degli audit. Per quanto riguarda i fondi FSE le autorità europee, con comunicazione del 22 luglio 2015, hanno evidenziato carenze nel sistema di gestione e controllo ed alcune presunte irregolarità in diverse spese e nell esecuzione di alcuni appalti pubblici. Da ultimo, la Commissione europea con nota del 23 marzo 2016 ha preso atto delle attività correttive poste in essere dalla Provincia ed ha, tuttavia, rilevato la necessità di procedere alla decertificazione di alcune spese. In ordine all adeguamento della legislazione provinciale ai principi di coordinamento finanziario (art. 117 Costituzione) contenuti nella legislazione statale si segnala l esigenza di pervenire ad una completa attuazione di tali principi previsti al fine di garantire l unità economica della Repubblica e di preservare gli equilibri finanziari complessivi, anche alla luce degli impegni assunti dalla Paese nei confronti dell Unione europea. Sul punto si sottolinea che il nuovo art. 79 dello Statuto speciale, modificato dalla Legge n. 190/2014 a seguito del c.d. accordo di garanzia siglato nell autunno del 2014, ha intestato alla Provincia ampia autonomia nella determinazione delle misure di coordinamento della finanza pubblica del c.d. sistema territoriale regionale integrato, preservando, tuttavia, la funzione statale di coordinamento della finanza pubblica ai sensi dell art. 117 della Costituzione Il comma 3 del nuovo art. 79 dello Statuto speciale premette, infatti, quanto segue: Fermo restando il coordinamento della finanza pubblica da parte dello Stato ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, le province provvedono al coordinamento della finanza pubblica provinciale Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

40 In proposito si segnala altresì la difficoltà di effettuare un raffronto, in termini di obiettivi programmati e di risultati conseguiti, tra le misure di spending review contenute nella legislazione statale e quelle previste dalla normativa provinciale, risultando particolarmente complessa la valutazione circa l effettiva efficacia delle misure adottate a livello locale. In particolare, si segnala l esigenza di completare l adeguamento dell ordinamento locale a quanto previsto dal Decreto-Legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito in Legge 7 dicembre 2012, n. 213 in ossequio a quanto previsto dall art. 1, comma 16, e dall art. 11-bis del decreto medesimo, anche con riferimento all art. 2 del D.L. recante, tra l altro, misure di contenimento dei costi della politica. 15 Con riguardo agli obblighi di copertura delle leggi di spesa si evidenzia che in taluni casi è stata riscontrata la non chiara individuazione degli oneri e delle relative coperture, nonché la mancanza tout court della relazione tecnica a corredo delle relative proposte di legge, soprattutto con riferimento a quelle di iniziativa consiliare. Nell ambito del controllo a campione sulle singole poste del rendiconto la Corte ha effettuato, anche per il 2015, approfondimenti mirati riguardo ad alcuni capitoli di spesa i cui esiti saranno riportati, come di consueto, nella relazione allegata alla decisione di parifica. 15 Al riguardo risulta giacente in Consiglio provinciale il ddlp n. 20/XV. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

41 1. La gestione finanziaria e patrimoniale 1.1. La legge finanziaria provinciale La gestione finanziaria della Provincia autonoma di Trento relativa all esercizio 2015 è stata disciplinata dalla legge finanziaria provinciale 30 dicembre 2014, n e dalla legge di bilancio provinciale 31 dicembre 2014, n. 15. Successivamente sono state approvate la legge finanziaria provinciale di assestamento 3 giugno 2015, n e la legge di assestamento 3 giugno 2015, n. 10. I contenuti obbligati della legge finanziaria provinciale sono previsti dall art. 26 della legge provinciale di contabilità 14 settembre 1979, n. 7, da ultimo modificato dalla legge provinciale 9 dicembre 2015, n Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2015 e pluriennale della Provincia autonoma di Trento (Legge finanziaria provinciale 2015), pubblicata sul B.U. del 31 dicembre 2014, n. 52, straordinario n Disposizioni per l assestamento del bilancio annuale 2015 e bilancio pluriennale della Provincia autonoma di Trento, pubblicata sul B.U. del 4 giugno 2015, n. 22, straordinario n L art. 26, nella versione applicabile al rendiconto 2015, dispone quanto segue: 1.La Giunta provinciale presenta al Consiglio provinciale, contemporaneamente al disegno di legge di approvazione o di assestamento del bilancio, un disegno di legge finanziaria. 2.La legge finanziaria provvede alla regolazione annuale delle grandezze finanziarie previste dalla legislazione vigente, per adeguarle agli obiettivi della manovra di finanza pubblica. E' volta a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio pluriennale. 3.La legge finanziaria non può contenere disposizioni di riforma organica di un settore. Può contenere disposizioni di contenuto ordinamentale o organizzativo negli stretti limiti di quanto previsto da questo comma. Contiene esclusivamente: a) autorizzazioni o riduzioni di spesa destinate a gravare su ciascuno degli anni considerati, relative alle leggi che dispongono oneri a carattere pluriennale; b) determinazione delle quote di spesa da iscrivere nel bilancio di ciascuno degli anni considerati, relative alle leggi che dispongono spese la cui quantificazione è rinviata alla legge finanziaria; c) modificazioni delle norme in vigore che incidono su autorizzazioni di spesa, copertura di oneri, partecipazioni azionarie o garanzie fidejussorie; d) modificazioni testuali delle norme in vigore che incidono su contributi, finanziamenti, trasferimenti ed entrate, comprese quelle che autorizzano la costituzione o la partecipazione della Provincia a società o ad altri soggetti; e) disposizioni inerenti la finanza locale e degli enti collegati alla finanza provinciale; e bis) trasferimenti di ulteriori competenze agli enti previsti dalla legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino); f) disposizioni per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal patto di stabilità interno e dalla manovra di finanza pubblica dello Stato; g) disposizioni sulla dotazione del personale provinciale e del personale insegnante della scuola, sulla determinazione della relativa spesa e la copertura degli oneri per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego; h) disposizioni concernenti imposte, tasse, tariffe, contributi e altre entrate della Provincia; i) proroghe o differimenti di termini; j) modifiche o integrazioni testuali delle leggi provinciali vigenti finalizzate ad adeguarle alle leggi statali che vincolano la Provincia, e in particolare per disciplinarne gli effetti finanziari; k) modifiche o integrazioni testuali delle leggi provinciali vigenti finalizzate ad adeguarle alle norme comunitarie, in particolare per disciplinarne gli effetti finanziari; l) abrogazioni espresse di disposizioni provinciali superate, delegificate o non più applicate. Il contenuto obbligatorio della legge finanziaria è fissato nelle lettere da a) a l) del comma 3 del testo novellato dell art. 26. A partire dall esercizio 2007, la legge finanziaria può contenere disposizioni di natura ordinamentale o organizzativa, prima escluse dal disposto del secondo comma dell ex art. 26, sebbene negli stretti limiti ivi previsti. 4.La relazione tecnica che accompagna il disegno di legge finanziaria evidenzia anche la conformità delle sue disposizioni alla Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

42 Al disegno di legge finanziaria è unita una relazione sulla conformità delle disposizioni in essa contenute alla disciplina vigente in materia di finanza provinciale. La legge finanziaria 2015 (L.P. 31 dicembre 2014, n. 14), composta da 80 articoli, ha apportato modifiche in diversi ambiti di gestione, introducendo nuove disposizioni in materia di: - imposta immobiliare semplice (IMIS) (Sezione 1 del Capo I); - armonizzazione dei sistemi contabili (Integrazione, introdotta dall art. 19, comma 3, apportata alla legge provinciale di contabilità); - estinzione anticipata dei mutui dei Comuni e delle società di cui all'articolo 33, comma 1, lettera c) (art. 20); - fissazione del limite di spesa per il personale provinciale (art. 29); - razionalizzazione dell'organizzazione e contenimento della dimensione complessiva della dirigenza (modifiche apportate dall art. 31, comma 2 alla legge sul personale della Provincia, L.P. n. 7/1997). La legge finanziaria di assestamento 2015 (L.P. 3 giugno 2015, n. 9), composta da 24 articoli, ha apportato modifiche in vari settori gestionali, introducendo, in particolare, nuove disposizioni in materia di poteri regolamentari dei Comuni relativi all'imposta immobiliare semplice (art. 3); di società controllate (art. 5); di finanziamento delle funzioni delegate dalla Regione (art. 10, comma 3); di variazioni al bilancio connesse all estinzione anticipata dei mutui dei Comuni e delle società (art. 11); di trasferimento del personale delle comunità addetto alle funzioni di polizia locale alle dipendenze dei Comuni aderenti alla gestione associata per il servizio di polizia locale (art. 18). disciplina di questo articolo, con particolare riguardo alla loro strumentalità alla manovra di finanza pubblica o all'idoneità a realizzare effetti finanziari o di sostegno dell'economia. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

43 1.2. Il bilancio di previsione Previsioni iniziali Con deliberazione n del 10 novembre 2014 è stato approvato il disegno di legge del bilancio 19, nonché il relativo documento tecnico di accompagnamento e specificazione. In data 11 novembre 2014 il disegno di legge è stato presentato al Consiglio provinciale, nel rispetto del termine previsto dall art. 12, c. 1, della legge di contabilità provinciale ed è stato approvato a maggioranza da parte della Commissione consiliare competente in data 26 novembre In data 20 dicembre 2014 il disegno di legge è stato approvato dal Consiglio provinciale e a seguire è stata promulgata la relativa legge provinciale 31 dicembre 2014, n Con deliberazione n del 29 dicembre 2014 è stato approvato in via definitiva il documento tecnico di accompagnamento e specificazione del bilancio Le entrate e le spese di competenza del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 sono stabilite a pareggio nell'importo di euro ,00 (comprese le partite di giro). In termini di competenza tale pareggio risulta raggiunto solo grazie all integrale utilizzo dell'avanzo finanziario complessivo dell'esercizio 2014, presunto in euro , Escludendo le partite di giro l importo è pari a euro ,00. Sul punto, la Corte evidenzia che l art. 9 della legge 24 dicembre 2012 n. 243 dispone che, a decorrere dal 1 gennaio 2016, i bilanci degli enti territoriali si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano saldi non negativi, tra le entrate finali e le spese finali e tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale per le rate di ammortamento dei prestiti Il bilancio risulta articolato, per quanto concerne le entrate, in macro aree (in ordine alla fonte ed al grado di autonomia delle risorse), aree omogenee (in relazione alla natura economica) e unità previsionali di base. Per quanto concerne le uscite risulta articolato in funzioni obiettivo (individuate con riguardo all esigenza di definire le politiche pubbliche di settore e di misurare il prodotto delle attività amministrative, ove possibile anche in termini di servizi finali resi ai cittadini), aree omogenee (in relazione all articolazione delle competenze istituzionali della Provincia) ed unità previsionali di base (costruite in modo che ad ogni unità corrisponda un unico centro di responsabilità amministrativa cui è affidata la relativa gestione). 20 Ai sensi di quanto disposto dal comma 10 dell art. 12 della legge di contabilità, la Giunta ha approvato, in data 29 dicembre 2014, un documento tecnico di specificazione che rappresenta lo strumento contabile per la gestione e la rendicontazione in quanto articolato in capitoli che costituiscono, in tal sede, l unità fondamentale di classificazione del bilancio. 21 Il comma 6 bis dell art. 12 della legge di contabilità, prevede che l utilizzo di stanziamenti i spesa di competenza per un ammontare complessivo pari all avanzo di amministrazione presunto è subordinato alla parificazione da parte della Corte dei conti del rendiconto dell esercizio precedente. Al bilancio di previsione è allegato l elenco dei capitoli di spesa con l indicazione del relativo importo, che non può essere utilizzato fino alla parifica del rendiconto precedente dal quale risulta l avanzo d amministrazione da applicare al bilancio di previsione. 22 Risulta tuttavia all esame del Parlamento il ddl n. A.S avente ad oggetto modifiche alla L. n. 243/2012. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

44 Inoltre, la Corte costituzionale (sentenze n. 70/2012 e 192/2012) ha evidenziato che il risultato di amministrazione non ancora accertato attraverso l approvazione del rendiconto dell anno precedente si sostanzia in una mera stima provvisoria priva di valore giuridico ( giuridicamente inesistente ) ai fini delle corrispondenti autorizzazioni di spesa; pertanto, nessuna spesa può essere accesa in poste di bilancio correlate ad un avanzo presunto. Al contrario, puntualizza la Consulta, la fisiologia contabile è nel senso della iscrivibilità dell avanzo solo in corso di gestione, perché il termine per l approvazione del bilancio di previsione è antecedente a quello di chiusura dell esercizio precedente. In buona sostanza, coerentemente con l approccio prudenziale tipico della pratica contabile, i principi costituzionali impediscono l utilizzazione dell avanzo presunto per costruire gli equilibri del bilancio, in quanto entità economica di incerta realizzazione e, per ciò stesso, produttiva di rischi per la sana gestione finanziaria dell ente pubblico. In proposito, va rilevato che con l art. 18 della L.P. 27 dicembre 2012, n. 25 è stato inserito nell art. 12 della legge provinciale di contabilità il comma 6-bis che nella versione vigente per l esercizio 2015 così recita: L'utilizzo di stanziamenti di spesa di competenza per un ammontare complessivo pari all'avanzo di amministrazione presunto, applicato ai sensi del comma 6 e non derivante da rendiconti già parificati dalla Corte dei conti in attuazione dell'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per la regione Trentino - Alto Adige per l'istituzione delle sezioni di controllo della Corte dei conti di Trento e di Bolzano e per il personale ad esse addetto), è subordinato alla parificazione da parte della Corte dei conti del rendiconto dell'esercizio precedente. A tal fine al bilancio di previsione è allegato l'elenco dei capitoli di spesa con l'indicazione del relativo importo. La Giunta provinciale con propria deliberazione, fermo restando l'importo complessivo riportato nell'elenco di cui al presente comma, può apportare modifiche con riferimento sia ai capitoli di spesa che agli importi. Qualora l'avanzo di amministrazione risultante dal rendiconto parificato dalla Corte dei conti sia inferiore a quello applicato ai sensi del comma 6, la Giunta provinciale, entro quindici giorni dall'avvenuta parificazione, individua gli stanziamenti di spesa di competenza per un ammontare pari al minor avanzo che non possono essere utilizzati L art. 12 della legge provinciale di contabilità è stato sostituito dall art. 7 della L.P. n. 18/2015 con decorrenza 1 gennaio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

45 Nel bilancio di previsione 2015 sono stati quindi individuati, in corrispondenza dell importo di 200 milioni di euro 24, i seguenti capitoli di spesa il cui utilizzo risultava vincolato alla parificazione del rendiconto 2014 di questa Corte: - capitolo n /001 Spese per assegnazioni all Azienda sanitaria provinciale per prestazioni sanitarie ordinarie (180 milioni di euro); - capitolo Fondo di riserva per spese impreviste di parte capitale (20 milioni di euro). Dopo l approvazione da parte della Giunta provinciale del rendiconto 2014 (delibera n. 864 del 26 maggio 2015), ma prima della celebrazione del giudizio di parificazione, è stata effettuata una variazione di assestamento del bilancio di previsione 2015 determinando ulteriori vincoli sull avanzo di amministrazione quantificato in via definitiva nell importo di euro 260,7 milioni, come si vedrà nel paragrafo seguente. In seguito, in data 25 giugno 2015, è stato celebrato il giudizio di parificazione del rendiconto 2014, nella cui relazione, tra le varie osservazioni, è stato rilevato che suscita perplessità l applicazione (utilizzazione) dell avanzo di amministrazione al bilancio preventivo prima dell entrata in vigore della legge di approvazione del rendiconto, unica fonte in grado di attribuire definitività ed intangibilità a tale voce contabile. 25 Come emerso nell istruttoria sul bilancio preventivo , dopo il giudizio di parifica le somme vincolate negli importi sopra visti sono state rese disponibili ed utilizzate per le finalità previste. Il disegno di legge di approvazione del rendiconto dell esercizio finanziario 2014 è stato quindi presentato dalla Giunta provinciale al Consiglio in data 27 ottobre 2015 ed è stato approvato dal Consiglio provinciale solo con legge 9 marzo 2016 n. 3, ossia come già avvenuto nei precedenti esercizi finanziari due anni dopo la chiusura dell esercizio Importo pari all avanzo presunto 2014 applicato, in quanto l avanzo dell esercizio 2013 risultante da rendiconto e non utilizzato in sede di bilancio 2014 è pari a zero. E stata verificata la presenza del prospetto allegato al bilancio giuridico e al documento tecnico di accompagnamento approvato con del. n di data 29 dicembre V. relazione allegata alla decisione SS.RR.TAA. n. 2/2015/PARI. 26 V. deliberazione Sezione controllo Trento n. 25/2015, pag. 38 e ss. 27 Dall esercizio 2016 sarà applicato l art. 18 del D.lgs. n. 118/2011 in base al quale il Consiglio provinciale dovrà approvare il rendiconto entro il 31 luglio, previa approvazione della Giunta provinciale entro il 30 aprile al fine di consentire la celebrazione dei giudizi di parifica da parte delle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti. L art. 77 della legge provinciale di contabilità, recentemente modificata dalla L.P. n. 7/2016, prevede genericamente quanto segue: In conformità alla deliberazione della Corte dei conti la Giunta presenta al Consiglio provinciale apposito disegno di legge per l'approvazione del rendiconto, con una relazione illustrativa dei dati finanziari e patrimoniali. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

46 Ciò premesso, possono quindi ribadirsi, anche in questa sede, le osservazioni critiche già formulate nella relazione allegata al giudizio di parificazione del rendiconto 2014 e riproposte nella deliberazione n. 25/2015 della Sezione di controllo di Trento. Come poc anzi visto, la Corte costituzionale nelle citate sentenze n. 70/2012 e n. 192/2012 ha statuito che il risultato di amministrazione non ancora accertato attraverso l approvazione del rendiconto dell anno precedente si sostanzia in una mera stima provvisoria priva di valore giuridico ( giuridicamente inesistente ) ai fini delle corrispondenti autorizzazioni di spesa. In sostanza, rileva il Collegio che in mancanza dell approvazione del rendiconto da parte dell organo competente (Consiglio provinciale), ancorché il giudizio di parifica sia stato già celebrato, il risultato di amministrazione dell esercizio precedente non può essere considerato definitivo ed intangibile (e quindi accertato), trattandosi, nelle parole della Consulta, di una stima provvisoria priva di valore giuridico Assestamento e variazioni Nel 2015 la legge di assestamento di bilancio ha aumentato di euro ,34 le entrate e le spese di competenza. È stato inoltre applicato l avanzo di consuntivo proveniente dall esercizio precedente ed accertato per un importo pari a euro ,34 (l avanzo presunto applicato al bilancio preventivo ammontava, come visto, a 200 milioni). Ai sensi del comma 6 bis dell art. 12 della legge di contabilità, citato nel paragrafo precedente, a seguito dell applicazione dell avanzo definitivo determinato con l approvazione del Rendiconto 2014, sono stati creati i seguenti vincoli in corrispondenza dell importo, pari a 260,7 milioni 28, da rendere indisponibile fino alla data di parificazione del rendiconto 2014: - capitolo n /001 Spese per assegnazioni all Azienda sanitaria provinciale per prestazioni sanitarie ordinarie (224,7 milioni di euro); - capitolo n Spesa per l evoluzione delle reti di accesso alla Banda Larga (16 milioni di euro); - capitolo Fondo di riserva per spese impreviste di parte capitale (20 milioni di euro). 28 Importo pari all avanzo applicato, in quanto l avanzo dell esercizio 2013 risultante da rendiconto e non utilizzato in sede di bilancio 2014 è pari a zero. È stata verificata la presenza del prospetto allegato al bilancio assestato (variazione al documento tecnico di accompagnamento approvato con del. n. 587 di data 15 aprile 2015). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

47 Nel corso dell esercizio 2015 sono intervenute variazioni alle poste iniziali per un totale di euro ,85. Escludendo le partite di giro le variazioni sono state pari ad euro ,56, corrispondenti al 12,09% delle previsioni iniziali. Esse hanno portato le previsioni di entrata e di spesa ad un valore definitivo di euro ,56 (al netto delle partite di giro). Negli anni precedenti le variazioni sono state pari a 70 milioni di euro nel 2014, a 101,87 milioni di euro nel 2013 e pari a 10,32 milioni di euro nel L ultima variazione è stata apportata in data 11 dicembre La Corte evidenzia, in proposito, che dall esercizio 2016 dovrà essere data applicazione dell art. 51, c. 6, D.lgs. 118/2011 come modificato dal D.lgs. 126/2014, in base al quale nessuna variazione di bilancio può essere fatta dopo il 30 novembre dell'anno a cui il bilancio stesso si riferisce, fatte salve alcune eccezioni. 29 Le previsioni iniziali e finali di competenza delle entrate, suddivise per titoli, sono evidenziate nella seguente tabella. Tabella 1: previsioni 2015 entrate per titoli PREVISIONI ENTRATE PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI FINALI Variazioni Avanzo di consuntivo esercizio , ,34 30,35% precedente TITOLO I , ,05 2,40% % sul totale 72,78% 54,20% TITOLO II , ,88-11,76% % sul totale 0,92% 0,59% TITOLO III , ,67 13,94% % sul totale 2,07% 1,71% TITOLO IV , ,62 109,89% % sul totale 6,71% 10,24% TITOLO V 0,00 0,00 0,00% % sul totale 0,00% 0,00% SUB TOTALE ENTRATE , ,56 12,09% TITOLO VI , ,29 195,82% % sul totale 13,82% 29,74% TOT. GENERALE ENTRATE , ,85 37,49% Fonte: dati rendiconto PAT Gli importi previsti inizialmente per il titolo I, che costituiscono la principale voce d entrata, hanno subito un aumento del 2,40%. 29 Si veda anche l art. 27 della legge provinciale di contabilità come modificata, da ultimo, dalla L.P. n. 7/2016. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

48 Nel titolo III, nel titolo IV e nel titolo VI sono state apportate variazioni in aumento, rispettivamente del 13,94%, del 109,89% e del 195,82%. Escludendo le partite di giro, le variazioni sono riscontrabili in particolare: - nelle imposte e tasse sulla produzione, sui consumi e sugli affari che passano da un importo iniziale di euro a un importo finale di euro ,00; - nella riscossione di crediti che passa da un importo iniziale di euro ,00 a un importo finale di euro ,00, per effetto in particolare delle risorse derivanti da restituzione di somme anticipate per l estinzione di mutui (euro ); - nei trasferimenti in conto capitale che passano da un importo iniziale di euro ,71 a un importo finale di euro ,88, per effetto della contabilizzazione di economie di spesa per l annullamento di residui passivi (in particolare per quelle in conto capitale, pari a euro ,37). Le previsioni iniziali e finali di competenza delle spese, suddivise per titoli, sono evidenziate nella seguente tabella. Tabella 2: previsioni 2015 spese per titoli PREVISIONI SPESE PREVISIONI INIZIALI PREVISIONI FINALI Variazioni TITOLO I , ,00 0,41% % sul totale 52,00% 37,97% TITOLO II , ,43 29,96% % sul totale 34,07% 32,21% TITOLO III , ,13 0,00% % sul totale 0,11% 0,08% SUB TOTALE SPESE , ,56 12,09% TITOLO IV , ,29 195,82% % sul totale 13,82% 29,74% TOT. GENERALE SPESE , ,85 37,49% Fonte: dati rendiconto PAT Gli importi previsti inizialmente per il titolo I ove sono allocate la maggior parte delle spese hanno subito un aumento dello 0,41%. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

49 Nel titolo II e nel titolo IV sono state apportate variazioni in aumento, rispettivamente del 29,96%, del 195,82%. Le variazioni riscontrate nel titolo II, riguardano in particolare la sezione funzionale relativa ai fondi speciali di riserva e agli oneri non ripartibili. Le previsioni finali, a seguito di variazioni del bilancio con n. 25 deliberazioni giuntali 30 e con n. 4 leggi provinciali 31, risultano quindi pari a milioni di euro (nel 2014: milioni; nel 2013: milioni), sia per le entrate che per le spese. Le variazioni che hanno comportato aumenti/riduzioni rispetto alle variazioni iniziali, pari in totale a euro ,85, riguardano: a) variazioni di stanziamento per maggiori entrate/spese ai sensi dell art. 27, comma 1 della lp 7/79 per euro ,35; 32 b) variazioni in aumento nelle partite di giro ai sensi dell art. 27, comma 2 della lp 7/79 per euro ,18 33 ; c) assunzione anticipazione di cassa per euro ,11; 34 d) utilizzo somme a seguito della revisione straordinaria di opere e interventi (economie di spese per annullamento residui passivi) per euro ,87; Variazioni apportate ai sensi degli articoli 19, 27 e 32 della l.p. 14 settembre 1979 n. 7 (elenco riportato a pag. 8 del rendiconto 2015). 31 Gli estremi delle norme sono riportati a pag. 3 del rendiconto Ai sensi dell art. 27 comma 1 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7, che cita: La Giunta provinciale è autorizzata, fatte salve le limitazioni eventualmente stabilite dalla legge di approvazione del bilancio, ad apportare nel corso dell'esercizio, con proprie deliberazioni, le variazioni al bilancio occorrenti per l'iscrizione delle entrate derivanti da assegnazioni dello Stato, della regione, della Comunità economica europea, delle entrate per l'assunzione di mutui con oneri di ammortamento totalmente a carico di soggetti diversi dalla Provincia, e delle altre entrate derivanti da leggi provinciali vincolate a scopi specifici, nonché per l'iscrizione delle relative spese quando queste siano tassativamente regolate dalla legge. 33 Ai sensi dell art. 27 comma 2 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7, che cita: La Giunta provinciale è comunque autorizzata ad apportare, con le modalità di cui al precedente comma, variazioni al bilancio di competenza per l'iscrizione di maggiori entrate e di maggiori spese per corrispondente importo, ai capitoli rientranti tra le partite di giro previste nelle parti delle contabilità speciali. 34 Ai sensi dell art. 32 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7, che cita: La Giunta provinciale provvede, ai sensi delle norme sul servizio di tesoreria della Provincia, all'assunzione di anticipazioni di cassa per fronteggiare temporanee deficienze di cassa. La Giunta dispone le conseguenti variazioni nelle partite di giro del bilancio. 35 Ai sensi dell art. 28 della L.P. 28 dicembre 2009, n. 19, che cita: 1. L'articolo 1, comma 6, della legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2, relativo alla riprogrammazione delle opere e degli interventi non caratterizzati da rapida realizzabilità, si applica, con riferimento agli impegni di spesa relativi agli esercizi che precedono l'anno in corso e alla possibilità di riprogrammazione sugli esercizi successivi a l'anno in corso. L'utilizzo delle somme resesi disponibili a seguito della verifica è autorizzato con le modalità previste dall'articolo 1, comma 7, secondo periodo, della legge provinciale n. 2 del La programmazione di tali risorse può essere effettuata contestualmente alla revisione degli atti previsti dall'articolo 1, comma 6, della legge provinciale n. 2 del 2009 e i relativi interventi possono essere attuati senza necessità di adeguamento degli strumenti di programmazione ad avvenuta adozione delle necessarie variazioni di bilancio). 2. Per garantire il completamento della manovra anticongiunturale prevista dalla legge provinciale n. 2 del 2009 e in relazione all'evoluzione della congiuntura economica, nell'anno 2010 si applica l'articolo 1, comma 8, della legge provinciale n. 2 del Quest'articolo e l'articolo 1, comma 14, della legge provinciale n. 2 del 2009 si applicano anche alle agenzie e agli enti strumentali previsti dagli articoli 32 e 33 della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3. Il testo dei commi 6 e 7 dell'art. 1 della L.P. 28 marzo 2009, n. 2, citati nell art. 28 L.P. n. 19/2009 è il seguente: 6. Per assicurare Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

50 e) estinzione anticipata mutui delle società con un aumento di euro ,00; 36 f) assestamento di bilancio con un aumento di euro ,34; g) variazione di bilancio, autorizzata con la L.P. 9 dicembre 2015,n. 19, 37 con un aumento di euro ,00; una rapida mobilitazione delle risorse finalizzate a opere e interventi già approvati alla data di entrata in vigore di questa legge, la Giunta provinciale effettua una revisione straordinaria degli strumenti di programmazione in corso di attuazione e degli altri atti che hanno comportato impegni di spesa anche relativi a esercizi precedenti l'anno 2009, riprogrammando su esercizi successivi al 2009 le opere e gli interventi non caratterizzati da rapida realizzabilità. Con la revisione sono eliminati gli interventi ritenuti non più necessari e possono essere apportate modifiche alla spesa prevista per gli interventi che si ritiene di confermare. 7. Le somme corrispondenti agli interventi oggetto di verifica ai sensi del comma 6 non confermate a carico degli esercizi 2009 e precedenti sono utilizzate per la realizzazione degli interventi e delle misure previste dal comma 1. A tal fine possono essere autorizzati appositi stanziamenti, anche tra le partite di giro del bilancio, con conseguente contabilizzazione delle somme non confermate. 36 Ai sensi dell art. 22 comma 2 bis della L.P. 30 dicembre 2014, n. 14. L articolo 22, intitolato Estinzione anticipata dei mutui dei comuni riguarda anche l estinzione anticipata di mutui e altre operazioni di indebitamento delle società. Infatti l articolo cita: 1. Per ridurre il debito del settore pubblico provinciale la Provincia è autorizzata ad anticipare ai comuni le risorse necessarie per l'estinzione anticipata di mutui, ferma restando la neutralità dell'operazione ai fini del patto di stabilità sia per la Provincia, sia per i comuni. A tal fine la Provincia utilizza le proprie disponibilità di cassa. Per le medesime finalità e sempre con ricorso alle proprie disponibilità di cassa, la Provincia è autorizzata ad anticipare alle società di cui all'articolo 33, comma 1, lettera c), della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino) le risorse necessarie per l'estinzione anticipata dei mutui e delle altre operazioni di indebitamento, ferma restando la neutralità dell'operazione ai fini del patto di stabilità per la Provincia. A tal fine, con le modalità e nei tempi stabiliti con deliberazione della Giunta provinciale, le società corrispondono, direttamente o tramite compensazione a valere sui trasferimenti provinciali ad esse spettanti, le risorse corrispondenti all'operazione di estinzione anticipata, tenuto conto che la Provincia può farsi carico degli eventuali oneri dell'estinzione. 2. Ai fini del comma 1 i comuni, con le modalità e nei termini previsti dalla Giunta provinciale d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali, corrispondono, direttamente o tramite compensazione a valere sui trasferimenti in materia di finanza locale, le risorse corrispondenti all'operazione di estinzione anticipata, tenuto conto che la Provincia si fa carico degli eventuali oneri derivanti dall'estinzione. 2 bis. La Giunta provinciale è autorizzata ad apportare con propria deliberazione le variazioni al bilancio necessarie per adeguare le entrate e le spese afferenti l'anticipo delle risorse previsto da quest'articolo. 3. Alla copertura degli oneri derivanti dall'applicazione di quest'articolo si provvede con le modalità indicate nella tabella C. 37 Si riporta di seguito parte del testo della relazione al disegno di legge: Con il disegno di legge di variazione al bilancio di previsione della Provincia per l esercizio 2015 e pluriennale la Giunta provinciale provvede a finalizzare 150 milioni di euro che si rendono disponibili per effetto di maggiori entrate (48 milioni di euro) e di riduzioni su stanziamenti (102 milioni di euro) a spese impegnabili entro l anno La variazione di bilancio si rende necessaria per evitare che tali risorse confluiscano nell avanzo di amministrazione 2015, il quale - ai sensi di quanto previsto dalla legge 243 del 2012 in materia di pareggio di bilancio che entra in vigore dal 1 gennaio non può essere applicato al bilancio di previsione 2016 ai fini del pareggio di competenza. I 48 milioni di euro di maggiori entrate derivano: da maggiori entrate derivanti dalla revisione delle stime afferenti l introito di tributi propri a seguito dell andamento del gettito registrato fino ad oggi; da maggiori somme afferenti altre entrate, relative a somme già incassate o accertate eccedenti gli stanziamenti iniziali; da minori entrate afferenti i gettiti arretrati, a seguito dei minori versamenti concordati con il Ministero dell Economia e delle finanze per evitare l accumulo di ulteriore giacenza di cassa non utilizzabile nel 2016 in relazione alle disposizioni dell art. 9 della legge n. 243 del 2012.Per quanto riguarda le economie generate sugli stanziamenti di competenza (102 milioni di euro) si rappresenta quanto segue. In attuazione di quanto previsto dall articolo 79 dello Statuto e dell articolo 81 bis della legge provinciale 7 del 1979, dal 1 gennaio 2016 la Provincia è tenuta ad applicare la disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili di cui al d. lgs 118 del Tale disciplina detta stringenti modalità per l assunzione degli impegni di spesa, che devono essere supportati da un obbligazione giuridicamente perfezionata e imputati agli esercizi in cui l obbligazione viene a scadere. A seguito delle verifiche effettuate, estese anche alle Agenzie provinciali, sono emerse oggettive difficoltà ad assumere impegni di spesa secondo i nuovi principi contabili relativamente ad una pluralità di interventi per un importo complessivo di 102 milioni di euro. Con la presente variazioni si propone di finalizzare tali risorse unitamente alle maggiori entrate (48 milioni di euro) al finanziamento di spese relative all anno 2016 per le quali è possibile assumere già nel 2015 l impegno di spesa in coerenza le nuove regole contabili.. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

51 h) una diminuzione di euro ,00 per effetto della riduzione dell'addizionale regionale all'irpef a favore di titolari di redditi da pensione ai sensi della L.P. 6 marzo 2015, n. 4. Le tabelle seguenti riportano le motivazioni per le tipologie a e b sopra elencate. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

52 Tabella 3: motivazione variazioni per maggior entrate/spese (art. 27, comma 1, L.P. n. 7/79) numero data IMPORTO TOTALE /02/ , /02/ , /03/ , /03/ , /03/ , /04/ , /04/ , /06/ , /06/ , /12/ ,55 Totale variazioni ,35 DESCRIZIONE CAPITOLI cap (E) ,00; cap del Parlamento 020 (E) ,00 cap (U) ,00; cap (U) ,00 cap (E); cap (U) cap (E); cap (U) cap (E); cap (U) cap (E); cap (U) cap (E); cap (U) cap (E); cap (U) cap (E) 7.500,00; cap (E) ,00. cap (U) cap (E); cap (U) Fonte: delibere PAT MOTIVAZIONE Nota del Servizio Europa a firma del Presidente prot.n dd.10/02/ Regolamento (CE) n. 1927/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio dd. 20/12/ Decisione europeo e del Consiglio del 28 ottobre 2014 COM(2014) 672 final e di data 11 dicembre 2014 A8-0064/2014 Nota del Servizio Europa a firma del Presidente prot.n dd.19/02/ Regolamento n. 1292/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio dd.11/12/ Decisione della Commissione Europea C(2013) 8631 dd. 10/12/ Comunicazione approvazione progetto del 30/01/2015 rif. Ares (2015) Nota del Dip.Infrastrutture e Mobilità prot.n dd. 17/03/ L 27 dicembre 2013, n DM dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 271 dd. 13/11/2014. Nota del Servizio Europa a firma del Presidente prot.n dd Decisione della Commissione europea COM( del 21 giugno Deliberazione G.P. n. 644 dd. 12/04/2013-Approvazione del piano annuale del progetto Europedirect dd Nota del Servizio Autonomie locali a firma del Presidente prot.n dd. 23/03/ comma 2, art. 4 LR 13 dicembre 2012, n. 8 - Deliberazione Giunta Regione TAA n. 15 dd. 21/01/2015 Nota del Servizio Foreste e fauna a firma dell'assissore prot.n. S044-0/2015/167123/5.1 dd. 26/03/ L 14 gennaio 2013, n. 10, art. 7 - Decreto interministeriale 23 ottobre Decreto n dd. 19 dicembre 2014 del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali - Decreto n. 82 dd. 23 dicembre 2014 del Capo del corso forestale dello Stato - Schema di convenzione con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali/corpo forestale dello Stato. Nota del Servizio commercio e cooperazione a firma dell'assessore prot.n dd. 20/04/ Deliberazione della Giunta regionale TAA n. 40 dd. 18/03/ articolo 2, comma 1 lettere e) ed h) del DPGR 23 giugno 1997, n. 8/L.Nota del Servizio commercio e cooperazione a firma dell'assessore prot.n dd.20/04/ Deliberazione della Giunta regionale TAA n. 42 dd. 18/03/ articolo 9, comma 1 lettere a) del DPGR 23 giugno 1997, n. 8/L. Nota del Serv.Emigrazione e Solidarietà Internazionale a firma del Presidente prot. n di data 10/06/ LP 7 luglio 2011, n. 9 art. 37, commi 2 e 3 - Deliberazione GP n. 848 dd. 18/05/2015 Nota Serv. Europa a firma del Presidente prot n. dd. 08/05/ Decisione del Consiglio del 25 giugno 2007 (2007/435/CE) - Decreto I.G.R.U.E. n. 12 del 07 maggio 2012 ex legge 16 aprile 1987, n Decreto prot. 240 dd. 15/01/2014 Azione 1/ Decreto prot.n.6797 dd. 07/11/2013 Azione 5/ Decreto prot. n dd. 05/03/2014 Azione 2/ Decreto 4800 dd. 30 luglio 2014 Azione 2/ Nota del Ministero degli interni prot.n dd. 21/04/ Nota Agenzia del Lavoro prot.n dd. 30/04/2015. Nota del Serv.Emigrazione e Solidarietà Internazionale a firma del Presidente prot. n di data LP 1 luglio 2011, n. 9 art. 37, commi 2 e 3 - Deliberazione GP n. 848 dd. 18/05/2015 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

53 Tabella 4: motivazione variazioni in aumento delle partite di giro (art. 27, comma 2, L.P. n. 7/79) numero data IMPORTO TOTALE 11 12/01/ , /01/ , /01/ , /04/ , /09/ , /09/ , /09/ , /11/ , /11/ , /12/ , /12/ ,00 Totale variazioni ,18 DESCRIZION E CAPITOLI (E); (U) (E); (U) (E); (U) cap (E); cap (U) cap (E); cap (U) cap (E); cap (U) cap (E); cap (U) CAP (E); CAP (U) CAP (E); CAP (U) (E); (U) (E); (U) Fonte: delibere PAT MOTIVAZIONE Aumento dello stanziamento per far fronte all'accoglienza straordinaria di migranti per l'anno 2015 su richiesta del Commissario del Governo prot.n. 4578/2014 di data e nota Ministero prot.n del Istituzione tra le partite di giro del bilancio dei capitoli necessari per dare attuazione alla nuova modalità di pagamento dell'imposta sul valore aggiunto (Split payment). Istituzione tra le partite di giro del bilancio dei capitoli necessari per dare attuazione alla nuova modalità di pagamento dell'imposta sul valore aggiunto (Split payment). Si rende necessario aumentare gli stanziamenti per il trasferimento dei versamenti eseguiti in Tesoreria unica ai sensi dell'art. 35 del DL 1/2012. Adeguamento degli stanziamenti necessario al fine di contabilizzare il conferimento della partecipazione della Provincia in Trento Fiere a Patrimonio del Trentino spa. Adeguamento degli stanziamenti necessario per far fronte alla nuova stima dell'ammontare delle compensazioni sui tributi erariali relative all'anno 2015 in quanto dal medesimo anno è prevista una nuova modalità di compilazione degli F24 che prevede l'indicazione dell'imposta lorda e delle relative compensazioni. La variazione si rende necessaria per dare attuazione al punto 2 dell'allegato 2 della deliberazione della Giunta provinciale n. 859 di data 27 aprile 2011, come modificata dalla deliberazione n. 378 di data 1 marzo L'anticipazione risulta necessaria al fine di consentire ad Appag di pagare entro il l'ulteriore impegno di fondi nazionali che il Ministero Politiche agricole alimentari e forestali decreterà entro lo stesso mese di dicembre. Adeguamento degli stanziamenti a seguito della stima dell'ammontare delle compensazioni sui tributi erariali relative all'anno 2015 in quanto dal medesimo anno è prevista la nuova modalità di compilazione dei modelli F24 che prevede l'indicazione dell'imposta lorda e delle relative compensazioni. Adeguamento degli stanziamenti necessari per l'affidamento del servizio di prima accoglienza straordinaria delle persone richiedenti protezione internazionale ospitate presso l'edificio adiacente alla caserma Damiano Chiesa - Trento. Adeguamento degli stanziamenti necessari per dare continuità alle attività di accoglienza straordinaria a favore di richiedenti la protezione internazionale Per quanto riguarda l assunzione di anticipazione di cassa (lettera c), si evidenzia che la Provincia, al momento della richiesta di anticipazione di cassa al Tesoriere, ha comunicato Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

54 l importo massimo di anticipazione di cassa concedibile, pari a euro ,00 38, con la specificazione delle quote spettanti alle agenzie (euro ,89) 39, agli enti funzionali (euro ,00) 40, alle Fondazioni Edmund Mach e Bruno Kessler (euro ,00) 41 ed alle società a prevalente partecipazione provinciale (euro ) 42. La quota spettante, come differenza, alla Provincia è pari a euro ,11. Gli interessi previsti sull anticipazione alla Provincia sono pari a , L argomento sarà oggetto di approfondimento nel pertinente paragrafo dedicato alla situazione di cassa. Per quanto riguarda l utilizzo di somme a seguito della revisione straordinaria di opere e interventi (lettera d), si segnala l introito sul capitolo Trasferimenti interni derivanti dalla contabilizzazione di economie di spesa per l annullamento di residui passivi di complessivi euro ,87, di cui: - euro ,50 da economie di spesa corrente; - euro ,37 da economie di spesa in c/capitale. 38 Ai sensi dell articolo 20, comma 2, della vigente Convenzione di Tesoreria, il limite all anticipazione di tesoreria corrisponde ai 4/10 dell ammontare delle entrate da tributi propri e da devoluzione di tributi erariali, desunte dai bilanci di previsione dell esercizio finanziario antecedente a quello in cui è concessa l anticipazione. La deliberazione n di data 18 novembre 2005 ha fissato i criteri di attuazione dell art. 5, comma 2 della L.P. n. 4/1975, che prevede affidamenti bancari anche a favore delle agenzie, degli enti funzionali e delle società a prevalente partecipazione della Provincia. L entità di tali affidamenti deve rientrare nell ambito del limite massimo di anticipazione calcolato sopra. Il comma 2 dell articolo 5 della legge citata è stato così modificato da ultimo dall'art. 1 della L.P. 30 dicembre 2015, n. 20 Nel secondo comma dell'articolo 5 della legge provinciale n. 4 del 1975 le parole: "nell'ambito del limite massimo di anticipazione di cassa che può essere concesso alla Provincia ai sensi del capitolato speciale." sono sostituite dalle seguenti: "e fissa il limite massimo di affidamenti bancari, nell'ambito del quale rientrano il limite massimo di anticipazione di cassa che può essere concesso alla Provincia e, in aggiunta ad esso, i limiti massimi di anticipazioni di cassa o aperture di credito che possono essere concessi a favore delle agenzie e degli enti strumentali individuati dalla legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino), e degli altri soggetti per i quali è prevista l'estensione delle condizioni economiche stabilite dal contratto di tesoreria della Provincia." 39 Ai sensi dell articolo 21, comma 1 del Capitolato Speciale per l affidamento di tesoreria, il limite è pari ai 5/10 dell ammontare delle entrate da assegnazioni provinciali, sia in conto gestione che in conto capitale, desunte dai bilanci di previsione delle agenzie dell esercizio finanziario antecedente a quello in cui è concessa l anticipazione. 40 Ai sensi dell articolo 21, comma 1 del Capitolato Speciale per l affidamento di tesoreria, il limite è pari ai 5/10 dell ammontare delle entrate da assegnazioni provinciali, sia in conto gestione che in conto capitale, desunte dai bilanci di previsione degli enti strumentali, di cui agli articoli 32 e 33, comma 1, lettera a), della lp n. 3/2006, dell esercizio finanziario antecedente a quello in cui è concessa l anticipazione. 41 Ai sensi dell articolo 21, comma 1 del Capitolato Speciale per l affidamento di tesoreria, il limite è pari ai 5/10 dell ammontare delle entrate da assegnazioni provinciali, sia in conto gestione che in conto capitale, desunte dai bilanci di previsione delle istituzioni formative paritarie ai sensi della lp n. 5/2006, dell esercizio finanziario antecedente a quello in cui è concessa l anticipazione. 42 Ai sensi dell articolo 22, commi 1 e 2 del Capitolato Speciale per l affidamento di tesoreria, pari a ,00, quale limite massimo in ragione dei 5/10 dell ammontare delle entrate da assegnazioni provinciali, sia in conto gestione che in conto capitale, desunte dai bilanci di previsione degli enti strumentali, di cui all art. 33, comma 1, lettera c della lp n. 3/2006, dell esercizio finanziario antecedente a quello in cui è concessa l anticipazione. 43 Informazioni desunte dalla deliberazione della giunta n del 12 ottobre 2015 che ha disposto la variazione di bilancio. Sul capitolo n si farà fronte alla liquidazione degli eventuali interessi passivi dell esercizio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

55 L imputazione è stata effettuata su vari capitoli con tre deliberazioni di variazione. 44 Movimentazione Fondi Nel paragrafo verranno illustrati i movimenti registrati nei seguenti fondi, in quanto effettuati in sede di assestamento, di legge di variazione, o di storni o prelievi: 1) fondi di riserva per spese obbligatorie e d ordine (di parte corrente e di parte capitale); 2) fondi di riserva per spese impreviste (di parte corrente e di parte capitale); 3) fondo speciale per la riassegnazione in bilancio di residui perenti passivi delle spese in conto capitale; 4) fondi di riserva per nuove leggi (di parte corrente e di parte capitale); 5) altri fondi di riserva di parte capitale, di cui 5.1) fondo vincolato al concorso della Provincia al riequilibrio della finanza pubblica; 5.2) fondo per realizzazione di opere pubbliche (di nuova costituzione); 5.3) fondo per la riduzione della pressione fiscale nei confronti delle imprese e dei cittadini (di nuova costituzione); 6) fondi di riserva in annualità. Nella seguente tabella si illustrano le variazioni operate per i primi 3 fondi menzionati. 44 Deliberazioni di variazione n. 586 di data 13 aprile 2015, n di data 9 novembre 2015, n di data 20 novembre Le motivazioni risultano a seguito di due deliberazioni emanate, ai sensi dell art. 71, 5 comma della L.P. 14 settembre 1979, n. 7, per accertamento di economie di spesa conseguenti all'annullamento dei residui passivi relativi: ad esercizi finanziari antecedenti l'anno 2014 (delibera n. 585 di data 13 aprile 2015); ad esercizi finanziari fino all'anno 2014 (delibera n di data 9 novembre 2015). Una determina invece del dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture e Mobilità ha rimodulato l'impegno relativo all'intervento di "Realizzazione del Nuovo Polo Ospedaliero del Trentino", contabilizzando, ai sensi dell articolo 36 della L.P. 29 dicembre 2005, n. 20 e dall articolo 1 comma 14 della L.P. 28 marzo 2009, n. 2, le economie di spesa mediante giro contabile a carico del capitolo Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

56 Tabella 5: variazioni e prelievi dai fondi di riserva art. 20, 21 e 71 della L.P. 7/79 FONDI DI RISERVA PER SPESE OBBLIGATORIE E DI ORDINE (art. 20 lp 7/79) FONDI DI RISERVA PER SPESE IMPREVISTE (art. 21 lp 7/79) FONDO RESIDUI PERENTI (art. 71 lp 7/79) DI PARTE CORRENTE (cap ) DI PARTE CAPITALE (cap ) DI PARTE CORRENTE (cap ) DI PARTE CAPITALE (cap ) DI PARTE CAPITALE (cap ) entità Fondo a preventivo , , , ,21 0,00 variazioni da assestamento 0,00 0,00 0, ,51 0,00 variazione da legge o delibera 0, ,00 0, ,00 0,00 storni in + 0, ,87 0, ,87 0,00 storni in , , ,00 0,00 0,00 prelievi , , , ,81 0,00 entità Fondo al 31/12/2015 0,00 0,00 0, ,76 0 Fonte: ricostruzione da prospetto rendiconto sulle variazioni apportate nel corso dell esercizio 2015 Dal raffronto tra bilancio di previsione e rendiconto, in ordine alle sole spese correnti, risulta un elevato scostamento tra previsioni iniziali 2015 (euro ,00) e finali 2015 (euro 0) nell area omogenea Fondi di riserva e fondi per nuove leggi. In particolare, come è possibile dedurre dalla tabella, oltre a storni, si sono avuti prelevamenti consistenti dal fondo di riserva per spese obbligatorie e d ordine di parte corrente per oltre 14,5 milioni di euro. Al riguardo, il Servizio Bilancio e ragioneria ha comunicato 45 che le indicazioni relative alla destinazione delle risorse finanziarie prelevate dai fondi e le relative motivazioni sono contenute nei prospetti allegati alle singole delibere di variazione del bilancio. Riguardo ai Fondi di riserva per spese obbligatorie o d ordine di parte corrente si evidenziano i seguenti prelievi più significativi: - prelievo di ,00 euro per l implementazione sul territorio provinciale del nuovo percorso nascita per la gravidanza fisiologica a basso rischio nonché per l'erogazione di farmaci innovativi per l'epatite C; - prelievo di ,00 euro per far fronte all'applicazione dei Decreti del Ministero dell'economia e delle Finanze del 16/03/2015 relativi al recupero del maggior gettito derivante dall'aumento tariffario delle tasse automobilistiche ai sensi della L. n. 296/2006 per le annualità dal 2008 al 2011; 45 Nella risposta al quesito n. 4 data con nota del Direttore Generale n di data 12 aprile Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

57 Riguardo ai Fondi di riserva per spese impreviste in conto capitale, si evidenziano i seguenti prelievi più significativi: - prelievo di ,00 euro per integrare lo stanziamento a favore di Informatica Trentina per l'avvio e realizzazione nel biennio di interventi di sviluppo urgenti ed indifferibili; - prelievo di ,00 necessario a integrare il fondo finanza d'impresa per il rafforzamento del patrimonio del Confidi nell'ambito dell'operazione di fusione fra i vari Consorzi di garanzia collettiva; - prelievo di ,81 euro per la regolarizzazione contabile delle partite di giro per rimborsi di anticipazioni di somme per lavori di viabilità statale; - prelievo di ,00 euro per poter incrementare i fondi da destinare alla nuova imprenditorialità. I Fondi per nuove leggi non hanno avuto alcuna variazione 46. Gli importi stanziati risultano nulli. Nella seguente tabella si illustrano le variazioni operate negli altri fondi di parte capitale. Tabella 6: variazioni e prelievi da altri fondi di riserva di parte capitale ALTRI FONDI DI RISERVA DI PARTE CAPITALE vincolato al concorso della Provincia al riequilibrio della finanza pubblica (cap ) per realizzazione di opere pubbliche (cap ) per la riduzione della pressione fiscale nei confronti delle imprese e dei cittadini (cap ) entità Fondo a preventivo ,00 0, ,00 variazioni da assestamento 0,00 0,00 0,00 variazione da legge o delibera ,00 0,00 0,00 annullamento residui passivi ,00 0,00 0,00 storni in + 0,00 0,00 0,00 storni in - 0,00 0,00 0,00 prelievi/pagamenti 0,00 0, ,00 entità Fondo al 31/12/ ,00 0,00 0,00 Fonte: ricostruzione da prospetto rendiconto sulle variazioni apportate nell es Articolazione del capitolo n per le spese correnti e articolazione del capitolo n per le spese in conto capitale. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

58 Si segnalano le variazioni intervenute nel Fondo vincolato al concorso della Provincia al riequilibrio della finanza pubblica : - euro a seguito della variazione di stanziamento autorizzata con la legge provinciale di data 9 dicembre 2015, n ; - euro a seguito dell annullamento di residui passivi. Nella seguente tabella si illustrano le variazioni operate nel fondo di riserva in annualità. Tabella 7: variazioni e prelievi dai fondi di riserva in annualità FONDO DI RISERVA IN ANNUALITA' (CAP /2015) entità Fondo a preventivo variazioni da assestamento variazione da legge o delibera storni in + storni in - prelievi/pagamenti ,00 0, ,00 0,00 0,00 0,00 entità Fondo al 31/12/2015 0,00 Fonte: ricostruzione da prospetto rendiconto sulle var. apportate nell es L unica variazione al fondo è avvenuta a seguito della variazione di stanziamento autorizzata con la legge provinciale di data 9 dicembre 2015, n ; 1.3. Il bilancio provinciale di cassa 49 In attuazione di quanto disposto dall art. 12, comma 3, della legge provinciale di contabilità, l art. 4 Previsioni di cassa della legge di bilancio, ha determinato il totale delle entrate delle quali è prevista la riscossione ed il totale delle spese delle quali è autorizzato il pagamento, in 47 Deliberazione n di data 26 ottobre 2015 Disegno di legge concernente "Variazione al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale " e al documento tecnico di accompagnamento e specificazione del bilancio. 48 Deliberazione n di data 26 ottobre 2015 Disegno di legge concernente "Variazione al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per l'esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale " e al documento tecnico di accompagnamento e specificazione del bilancio. 49Il bilancio provinciale di cassa è disciplinato dall art. 12, comma 3, della legge provinciale n. 7/1979 e successive modifiche ed integrazioni, dall art. 4 del DPP n /Leg. del 29 settembre 2005 e s.m.i.. I criteri e le modalità per la formazione e la gestione del preventivo di cassa sono contenuti nell allegato alla delibera n del 30 dicembre Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

59 4.500 milioni di euro. 50 Il medesimo comma della legge di contabilità prescrive, inoltre, che il totale delle spese non superi il totale delle entrate, tenendo conto dei presunti saldi iniziali di cassa, anche in relazione alle giacenze sulle apposite contabilità speciali presso il Tesoriere della Provincia, ai sensi dell articolo 9 bis, comma 3 bis, della legge di contabilità. La disciplina vigente prevede che la Giunta Provinciale, entro il 31 dicembre di ogni anno, approvi un preventivo di cassa, articolato per centri di responsabilità e contenente un fondo di riserva di cassa. In particolare, fra i criteri da rispettare per la definizione del preventivo di cassa è d obbligo il rispetto dei limiti definiti dalle intese con lo Stato ai fini del contenimento del fabbisogno finanziario nazionale. In ottemperanza alla suddette disposizioni, il preventivo di cassa delle entrate e delle spese per l anno 2015 è stato approvato, in via provvisoria, con la delibera n del 29 dicembre Al fine di rendere il preventivo di cassa compatibile con il patto di stabilità, il medesimo riporta una quota di budget fuori patto di stabilità (spesa corrente, rimborsi prestiti e partite di giro) e una quota attinente il patto di stabilità (spesa c/capitale). Il totale delle autorizzazioni di cassa a disposizione dei diversi centri di responsabilità (incluso il fondo di riserva di cassa pari a euro ,01) risultava, al 1 gennaio 2015, di milioni di euro. Il budget di cassa ripartito inizialmente tra le varie strutture era pari a ,99 euro, di cui ,48 euro rilevanti ai fini del patto di stabilità. Nel preventivo di cassa sono stati approvati gli importi per accantonamenti di cassa sui budget delle strutture provinciali responsabili dei capitoli di bilancio i cui finanziamenti sono erogati tramite la società Cassa del Trentino S.p.A. 51 L importo totale iniziale accantonato è risultato pari a ,08 euro, di cui ,57euro rilevanti ai fini del patto di stabilità. Al preventivo di cassa sono state apportate durante il 2015 delle variazioni, in base a quanto previsto dalla vigente disciplina in materia di contabilità provinciale Esclusi i movimenti finanziari relativi alle anticipazioni di cassa e delle poste contabili che non danno luogo ad effettive movimentazioni di tesoreria. La cifra è stata successivamente modificata dall art. 3 della legge di variazione al bilancio (LP di data 9 dicembre 2015, n Le erogazioni a favore di Cassa del Trentino S.p.A. sono disposte sempre dal Servizio Sistema Finanziario Pubblico Provinciale. La delibera n. 244 di data 11 febbraio 2011 definisce le modalità di gestione dei rapporti tra il Servizio citato e le strutture provinciali. 52Ciascun centro di responsabilità, al quale è attribuito un budget di cassa, deve adottare tutte le misure necessarie al fine di contenere i pagamenti entro i budget assegnati. In particolare: - non possono essere disposti storni di fondi dal budget fuori patto di stabilità a favore di quello rilevante patto di stabilità; - i fondi non ripartiti fuori patto possono essere utilizzati con determinazione del Dirigente generale solo per integrare i budget fuori patto di stabilità; - ogni altra variazione diversa dalle precedenti è consentita con determinazione del Dirigente generale. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

60 Il totale delle autorizzazioni di cassa è stato aumentato a seguito della legge di variazione (Legge provinciale n. 19/2015) di 400 milioni di euro. Il totale quindi complessivo delle autorizzazioni risulta pari a milioni di euro. A seguito delle variazioni apportate al preventivo di cassa 53, il totale delle autorizzazioni a disposizione dei diversi centri di responsabilità (escluso il fondo di riserva di cassa) è risultato di euro ,63. Inoltre, la Provincia ha autorizzato Cassa del Trentino spa ad anticipare per suo conto pagamenti per un importo massimo di 150 milioni, ai sensi dell art. 19 della legge provinciale 28 marzo 2009, n È stato stabilito che il rimborso delle somme anticipate da Cassa del Trentino venga predisposto dalle strutture competenti entro il 30 gennaio Il budget di cassa ripartito è risultato pari a euro ,63, mentre il totale utilizzato dalle strutture è stato pari a euro ,23. La tabella seguente riporta la ripartizione tra i singoli dipartimenti. 53Le variazioni sono state apportate dalle seguenti delibere: n. 300 di data 2 marzo 2015, n. 539 di data 7 aprile 2015, n. 983 di data 15 giugno 2015, n di data 28 settembre 2015, n di data 19 ottobre Anche le seguenti determinazioni del Dipartimento affari finanziari e programmazione hanno modificato il preventivo di cassa: n. 4 di data 2 dicembre 2015, n. 5 di data 14 dicembre 2015, n. 6 di data 17 dicembre 2015, n. 7 di data 24 dicembre 2015 e n. 8 di data 29 dicembre L art. 19 Concessione di anticipazioni da parte delle società controllate e delle agenzie della Provincia cita: In casi di particolare necessità la Giunta provinciale può autorizzare le agenzie e le società controllate dalla Provincia ad anticipare, per conto della Provincia, spese previste in strumenti di programmazione, entro i limiti e secondo le modalità stabilite nella deliberazione di autorizzazione, che definisce anche le modalità del successivo rimborso. La deliberazione n. 539 del 7 aprile 2015 contiene tali disposizioni. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

61 Tabella 8: budget di cassa 2015 STRUTTURA BUDGET DI CASSA UTILIZZO BUDGET Avvocatura della Provincia , ,12 Dip. Affari istituzionali e legislativi , ,00 Dip. Affari finanziari e programmazione , ,02 Dip. Cultura, turismo, promozione e sport , ,41 Dip. della conoscenza , ,86 Dip. Infrastrutture e mobilità , ,67 Dip. Organizzazione personale Affari generali , ,56 Dip. Protezione civile , ,13 Dip. Salute e solidarietà sociale , ,14 Dip. Sviluppo economico e lavoro , ,99 Dip. Territorio, Agricoltura e foreste , ,23 Direzione Generale della Provincia , ,18 Ufficio stampa , ,92 Totale complessivo , ,23 Fonte: dati comunicati dall Amministrazione. L importo del fondo di riserva di cassa, dato dalla differenza tra il totale autorizzazioni di cassa ( euro) e il totale ripartito ( ,63 euro), risulta pari a ,37. Il totale dei pagamenti esclusi dal budget di cassa 55 è pari a ,53, dato dalla differenza tra il totale utilizzato ( ,23 euro) e il totale dei pagamenti riportato nel rendiconto ( ,76 euro) Il rendiconto Il Rendiconto generale è stato approvato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n. 766 del 13 maggio 2016 entro il termine previsto dall art. 38, c. 1, del vigente regolamento di 55 Ai sensi dell art. 4, comma 4 del Regolamento di contabilità. Il dettaglio è riportato a pag. 10 del rendiconto Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

62 contabilità, ed è stato presentato alla Sezione di controllo di Trento il 16 maggio 2016, ai fini del procedimento di parificazione previsto dall art. 10 del D.P.R. 15 luglio 1988, n Unitamente al documento contabile è stata trasmessa 56 l attestazione resa dai dirigenti dei Servizi Bilancio e Ragioneria ed Entrate Finanze e Credito della Provincia circa la rispondenza dei dati riportati nel rendiconto con quelli risultanti dalle scritture contabili tenute dagli stessi Servizi. I contenuti del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento sono disciplinati dall art. 73 della legge provinciale di contabilità. Alla luce della predetta disposizione il documento contabile presentato alla Corte comprende il conto finanziario ed il conto generale del patrimonio (che include, tra l altro, la dimostrazione dei punti di concordanza tra la contabilità di bilancio e quella patrimoniale). In particolare, è stato rispettato quanto disposto dall art. 78 bis, c. 2, ove si prevede che il rendiconto generale della Provincia indichi l'ammontare globale delle spese di personale a qualsiasi titolo corrisposte nell'esercizio, con specificazione degli oneri conseguenti ai rinnovi contrattuali. In ottemperanza alle suddette disposizioni il rendiconto 2015 espone, in un apposita tabella, l ammontare complessivo delle spese per il personale. 57 L art. 31, c. 7-bis, del regolamento di contabilità, prevede che al bilancio di previsione e al rendiconto generale venga allegata una nota informativa che evidenzi, secondo le modalità stabilite dalla Giunta provinciale 58, gli oneri e gli impegni finanziari, rispettivamente stimati e sostenuti, derivanti da contratti, dalla stessa conclusi, relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamenti che includono una componente derivata. 59 Tale disposizione risulta rispettata dall Amministrazione avendo allegato al rendiconto 2015 una nota relativa alle operazioni finanziarie in essere. 60 I seguenti prospetti evidenziano i principali dati di entrata e di spesa degli esercizi finanziari 2013, 2014 e 2015 con le percentuali di scostamento rispetto all anno precedente. Nel dettaglio, il primo prospetto evidenzia i dati della parte I del rendiconto (ovvero al netto delle partite di giro), mentre il secondo riporta i soli dati della parte II (ovvero le entrate e le spese per contabilità speciali). 56 Con nota prot. n. PAT/RFD di data 16 maggio 2016 del Dipartimento Affari finanziari della Pat. 57 Pagina del documento contabile. 58 Deliberazione n. 969 di data 30 aprile La prima applicazione della norma è avvenuta per il rendiconto 2009 e per il preventivo Pagina del documento contabile. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

63 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

64 Tabella 9: dati essenziali gestione finanziaria - parte I rendiconto EN TR A TE VARIAZIONI ANNO P RECEDENTE / / / p r e v i s i o n i i n i z i a l i e r e s i d u i i n i z i a l i p r e s u n t i p r e v i s i o n i d e f i n i t i v e e r e s i d u i i n i z i a l i a c c e r t a t i RS , , ,00 0,89% 8,17% -2,06% CP * , , ,00-2,95% 0,51% 2,96% TOT , , , 0 0-1, 3 6 % 3, 7 5 % 0, 7 5 % RS , , ,59 2,29% 1,07% 5,05% CP ** , , ,56-0,98% -0,18% 13,64% TOT , , , 15 0, 3 5 % 0, 3 3 % 10, 0 7 % RS , , ,43 2,39% 0,90% 4,95% a c c e r t a m e n t i f i n a l i CP , , ,06 4,75% -4,68% 12,18% TOT , , , 4 9 3, 7 6 % - 2, 3 8 % 9, 0 9 % RS , , ,04-22,07% 5,19% -60,38% r i s c o s s i o n i CP , , ,76 9,73% -9,00% 7,07% TOT , , , 8 0 5, 7 8 % - 7, 7 0 % 0, 0 4 % RS , , ,39 7,39% 0,27% 15,13% re s i d u i CP , , ,30-25,92% 34,65% 43,61% TOT , , , 6 9 1, 0 7 % 5, 0 5 % 2 0, 2 1% RS , , ,16-54,01% 206,72% 49,70% > o < a c c e r t a m e n t i CP , , ,50-103,93% -2157,81% 46,23% TOT , , , , 8 2 % , 7 4 % 4 6, 3 6 % * incluso AVANZO ** incluso AVANZO , , ,00-38,97% 0,00% -23,08% , , ,34-38,97% 43,16% -29,96% S P ES E VARIAZIONI ANNO P RECEDENTE / / / p r e v i s i o n i i n i z i a l i e r e s i d u i i n i z i a l i p r e s u n t i p r e v i s i o n i d e f i n i t i v e e r e s i d u i i n i z i a l i a c c e r t a t i RS , , ,00 12,31% 14,73% 13,79% CP * , , ,00-2,95% 0,51% 2,96% TOT , , , 0 0 2, 5 3 % 6, 11% 7, 5 7 % RS , , ,03 21,83% 8,73% 13,85% CP , , ,56-0,98% -0,18% 13,64% TOT , , , 5 9 7, 5 9 % 3, 6 1% 13, 7 3 % RS , , ,96 23,31% 9,05% 14,28% i m p e g n i CP , , ,98-1,35% -0,91% 13,54% TOT , , , 9 4 7, 8 1% 3, 3 2 % 13, 8 7 % RS , , ,10 22,51% -17,03% 27,14% p a g a m e n t i CP , , ,93 1,89% -1,44% 13,77% TOT , , , 0 3 7, 0 2 % - 5, 8 8 % 17, 13 % RS , , ,86 23,76% 23,56% 9,48% re s i d u i CP , , ,05-7,18% 0,14% 13,07% TOT , , , 9 1 8, 7 3 % 13, 8 5 % 10, 7 9 % RS , , ,07-46,31% -24,46% -52,24% e c o n o m i e CP , , ,58 85,09% 90,09% 20,53% TOT , , , , 3 4 % 3 6, 9 3 % 1, 9 0 % Fonte: da rendiconto PAT. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

65 Tabella 10: dati essenziali gestione finanziaria - parte II rendiconto EN TR A TE VARIAZIONI ANNO P RECEDENTE / / / p r e v i s i o n i i n i z i a l i e r e s i d u i i n i z i a l i p r e s u n t i p r e v i s i o n i d e f i n i t i v e e r e s i d u i i n i z i a l i a c c e r t a t i RS , , ,00 27,46% -18,30% 72,34% CP , , ,00-15,66% 11,72% 1,77% TOT , , , 0 0-9, 6 2 % 5, 7 9 % 12, 5 4 % RS , , ,79-12,11% 35,22% 28,29% CP , , ,29-1,72% -1,72% 15,78% TOT , , , 0 8-2, 6 1% 1, 15 % 17, 0 8 % RS , , ,51-4,29% 41,22% 3,93% a c c e r t a m e n t i f i n a l i CP , , ,65-2,84% 6,50% 15,43% TOT , , , 16-3, 2 3 % 15, 7 1% 11, 7 0 % RS , , ,11-27,97% -36,94% 485,56% r i s c o s s i o n i CP , , ,26-15,99% 13,46% 26,73% TOT , , , , 4 5 % 8, 0 8 % 5 5, 3 2 % RS , , ,40 7,54% 67,36% -56,78% re s i d u i CP , , ,39 89,51% -15,19% -31,65% TOT , , , , 2 2 % 2 8, 2 9 % - 4 8, 9 2 % RS , , ,28-65,83% -80,02% 3336,46% > o < a c c e r t a m e n t i CP , , ,64-1,39% -4,06% 15,90% TOT , 3 1 ############ ############ - 2, 3 7 % - 4, 4 7 % 19, 5 9 % S P ES E VARIAZIONI ANNO P RECEDENTE / / / p r e v i s i o n i i n i z i a l i e r e s i d u i i n i z i a l i p r e s u n t i p r e v i s i o n i d e f i n i t i v e e r e s i d u i i n i z i a l i a c c e r t a t i RS , , ,00-24,32% 7,14% 14,33% CP , , ,00-15,66% 11,72% 1,77% TOT , , , , 4 5 % 10, 3 5 % 5, 4 2 % RS , , ,76-8,09% 12,13% 7,25% CP , , ,29-1,72% -1,72% 15,78% TOT , , , 0 5-2, 6 7 % 0, 2 3 % 14, 4 3 % RS , , ,87-3,89% 15,09% -8,06% i m p e g n i CP , , ,65-2,84% 6,50% 15,43% TOT , , , 5 2-3, 2 8 % 10, 0 9 % 5, 15 % RS , , ,49-12,12% -21,55% 306,31% p a g a m e n t i CP , , ,24-14,79% 20,25% 27,70% TOT , , , , 3 2 % 12, 7 6 % 6 2, 4 6 % RS , , ,38-1,27% 25,50% -63,91% re s i d u i CP , , ,41 55,66% -30,36% -41,36% TOT , , , , 13 % 7, 2 5 % - 5 9, 13 % RS , , ,89-61,45% -81,59% 3043,00% e c o n o m i e CP , , ,64-1,39% -4,06% 15,90% TOT , , , 5 3-2, 3 7 % - 4, 5 6 % 19, 6 4 % Fonte: da rendiconto PAT. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

66 1.5. Il patto di stabilità interno Quadro normativo La disciplina del patto di stabilità delle Provincia autonoma di Trento e di Bolzano e della Regione autonoma Trentino Alto Adige è stata ridefinita con l accordo firmato a Roma il 15 ottobre 2014, i cui contenuti sono stati recepiti nei commi da 406 a 413 della legge di stabilità per il Le norme citate definiscono il concorso agli obiettivi di finanza pubblica in termini di saldo netto da finanziare e di indebitamento netto per gli anni dal 2014 al 2017, modificando la disciplina del patto di stabilità per il sistema territoriale regionale integrato solo a decorrere dal In particolare, il comma 408 della L.190/ determina il saldo programmatico in termini di competenza mista della Provincia autonoma di Trento in 65,85 milioni di euro per il 2014 e in 78,13 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al Il comma 407, lett. e), n. 4), ha invece aggiunto all art. 79 del D.P.R. n. 670/1972 (Statuto di autonomia) il nuovo comma 4-quater 63, in base al quale, a decorrere dal 2016, la Regione e le Province autonome sono tenute anche al conseguimento del pareggio di bilancio, come definito dall'articolo 9 della Legge 24 dicembre 2012, n Pertanto, per la Provincia autonoma di Trento fino all esercizio 2017 resterà in vigore la disciplina del patto di stabilità con gli obiettivi concordati appena visti (ivi comprese le disposizioni sul monitoraggio, la certificazione e le sanzioni di cui ai commi 460, 461, Legge 23 dicembre 2014, n L. n. 190/2014, art. 1, comma 408: Al fine di assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica, in applicazione della normativa vigente e dell'accordo sottoscritto il 15 ottobre 2014 fra il Governo, la regione Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano, l'obiettivo di patto di stabilità interno di cui al comma 455 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, è determinato per la regione Trentino-Alto Adige in 32 milioni di euro per l'anno 2014 e in 34,275 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017, per la provincia autonoma di Trento in - 65,85 milioni di euro per l'anno 2014 e in - 78,13 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017 e per la provincia autonoma di Bolzano in 65,457 milioni di euro per l'anno 2014 e in 127,47 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al D.P.R. n. 670/1972, art. 79, comma 4quater: A decorrere dall'anno 2016, la regione e le province conseguono il pareggio del bilancio come definito dall'articolo 9 della legge 24 dicembre 2012, n Per gli anni 2016 e 2017 la regione e le province accantonano in termini di cassa e in termini di competenza un importo definito d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze tale da garantire la neutralità finanziaria per i saldi di finanza pubblica. A decorrere dall'anno 2018 ai predetti enti ad autonomia differenziata non si applicano il saldo programmatico di cui al comma 455 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, e le disposizioni in materia di patto di stabilità interno in contrasto con il pareggio di bilancio di cui al primo periodo del presente comma. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

67 dell art. 1 della L. n. 228/2012) e, dall esercizio 2016, saranno applicabili anche le disposizioni recate dalla L. n. 243/2012 sul c.d. pareggio di bilancio. 64 Sempre il comma 407, lett. e), n. 3), ha altresì aggiunto all art. 79 dello Statuto speciale il comma 4-bis 65, che specifica il contributo della Regione e delle Province autonome alla finanza pubblica in termini di saldo netto da finanziare, riferito al sistema territoriale regionale integrato, per gli anni dal 2018 al 2022, mentre il n. 4), ha aggiunto all art. 79 del D.P.R. n. 670/1972 il nuovo comma 4-ter 66, che definisce la disciplina a decorrere dall anno Ai sensi del comma 4-septies, il contributo stabilito a decorrere dal 2018 può comunque essere incrementato dallo Stato, nella misura massima del 10%, per un periodo di tempo definito, per far fronte ad eventuali eccezionali esigenze di finanza pubblica. Ulteriori contributi da parte della Regione autonoma e delle Province autonome devono invece essere oggetto di specifico accordo. A fronte della nuova disciplina, il comma 4 dell art. 79 del D.P.R. n. 670/1972, come modificato, a decorrere dal 1 gennaio 2015, dall'art. 1, comma 407, lett. e), n. 3), della l. n. 190/2014, ribadisce che nei confronti della regione e delle province e degli enti appartenenti al sistema territoriale regionale integrato non sono applicabili disposizioni statali che prevedono obblighi, oneri, accantonamenti, riserve all'erario o concorsi comunque denominati, ivi inclusi quelli afferenti il patto di stabilità interno, diversi da quelli previsti dal presente titolo. Rileva anche quanto disposto dal comma 3 dell art. 79, in base al quale compete alle province autonome provvedere alle finalità di coordinamento della finanza pubblica provinciale nei confronti degli enti locali, dei propri enti e organismi strumentali pubblici e privati e di quelli degli enti locali, delle aziende sanitarie, delle università, delle camere di commercio, industria, 64 Risulta, peraltro, attualmente all esame del Parlamento un d.d.l. di modifica della L. n. 243/2012 (A.S. n. 2344). 65 D.P.R. n. 670/1972, art. 79, comma 4bis: Per ciascuno degli anni dal 2018 al 2022, il contributo della regione e delle province alla finanza pubblica in termini di saldo netto da finanziare, riferito al sistema territoriale regionale integrato, è pari a 905,315 milioni di euro complessivi, dei quali 15,091 milioni di euro sono posti in capo alla regione. Il contributo delle province, ferma restando l'imputazione a ciascuna di esse del maggior gettito derivante dall'attuazione dell'articolo 13, comma 17, del decretolegge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2001, n. 214, e dell'articolo 1, commi 521 e 712, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, è ripartito tra le province stesse sulla base dell'incidenza del prodotto interno lordo del territorio di ciascuna provincia sul prodotto interno lordo regionale; le province e la regione possono concordare l'attribuzione alla regione di una quota del contributo. 66 D.P.R. n. 670/1972, art. 79, comma 4ter: A decorrere dall'anno 2023 il contributo complessivo di 905 milioni di euro, ferma restando la ripartizione dello stesso tra la regione Trentino-Alto Adige e le province autonome di Trento e di Bolzano, è rideterminato annualmente applicando al predetto importo la variazione percentuale degli oneri del debito delle pubbliche amministrazioni rilevata nell'ultimo anno disponibile rispetto all'anno precedente. La differenza rispetto al contributo di 905,315 milioni di euro è ripartita tra le province sulla base dell'incidenza del prodotto interno lordo del territorio di ciascuna provincia sul prodotto interno lordo regionale. Ai fini del periodo precedente è considerato il prodotto interno lordo indicato dall'istat nell'ultima rilevazione disponibile. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

68 artigianato e agricoltura e degli altri enti od organismi a ordinamento regionale o provinciale finanziati dalle stesse in via ordinaria, ancorché, precisa il legislatore, fermo restando il coordinamento della finanza pubblica da parte dello Stato ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione. Infine, come già visto, per quanto concerne monitoraggio, certificazione e sanzioni, restano valide le disposizioni di cui ai commi 460, 461 e 462 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n Risultanze dell esercizio 2015 Come sopra accennato, l obiettivo di patto di stabilità per l esercizio 2015 per la Provincia autonoma di Trento era pari a -78,13 milioni di euro. La Provincia ha dichiarato 67 che nel corso dell intero esercizio è stato garantito un costante monitoraggio del rispetto del patto, provvedendo mensilmente ad aggiornare le stime del saldo finanziario finale. Entro la data del 31 marzo 2016, la Provincia ha provveduto ad inserire i dati richiesti per il monitoraggio del patto nell apposito sito ministeriale, nonché ad inviare, con raccomandata A/R indirizzata al Ministero dell Economia e delle Finanze, il prospetto della certificazione dei risultati del patto di stabilità interno 2015, definito sulla base degli obiettivi richiesti dal Ministero. 67 Nota prot n del 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 27. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

69 Tabella 11: certificazione risultanze patto di stabilità interno per l anno 2015 (importi in migliaia di euro) Fonte: prospetto fornito dalla PAT. Nel dettaglio, le risultanze finali del patto di stabilità 2015, comparate con i dati del precedente esercizio, sono di seguito riepilogate: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

70 Tabella 12: risultanze finali patto di stabilità interno per l anno 2015 (importi in migliaia di euro) VA R 2015/ 2014 TITOLO 1 : TRIBUTI PROPRI E DEVOLUZIONI Accertamenti ,7% TITOLO 2 : CONTRIBUTI E TRASFERIM ENTI Accertamenti ,1% TITOLO 3 : ENTRATE EXTRATRIBUTARIE Accertamenti ,3% T OT A LE EN T R A T E C OR R EN T I Accertamenti ,7% GETTITI ARRETRATI Accertamenti ,3% T OT A LE EN T R A T E C OR R EN T I N ET T E Accertamenti ,3% TITOLO 4 : ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI DI BENI E DA TRASFERIM ENTI IN C/CAPITALE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI Riscossioni ,7% a detrarre: Entrate derivanti dalla riscossione di crediti Riscossioni ,9% a detrarre: Entrate derivanti da alienazione di beni e diritti patrimoniali, affrancazioni Riscossioni ,2% EN T R A T E IN C ON T O C A P IT A LE N ET T E Riscossioni ,1% T OT A LE EN T R A T E F IN A LI N ET T E ,1% Spese correnti per la sanità Impegni ,2% Altre spese correnti Impegni ,2% T OT A LE T IT OLO 1 - SP ESE C OR R EN T I Impegni ,6% Spese in conto capitale per la sanità Pagamenti ,8% Altre spese in conto capitale Pagamenti ,3% TOTALE TITOLO 2 - SPESE IN CONTO CAPITALE Pagamenti ,4% a detrarre: Spese derivanti dalla concessione di crediti Pagamenti ,0% a detrarre: Partecipazioni azionarie e conferimenti Pagamenti ,9% a detrarre: Spese non considerate in sede di accordo Pagamenti - - 0,0% SP ESE IN C ON T O C A P IT A LE N ET T E P agamenti ,0% M aggiori spese corr. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite Impegni - - M aggiori spese c/cap. per leggi di settore e nuove funzioni trasferite Pagamenti - - T OT A LE SP ESE F IN A LI N ET T E ,1% SA LD O F IN A N Z IA R IO in termini di competenza mista ,8% OB IET T IVO P R OGR A M M A T IC O C ON C OR D A T O QUOT A OB IET T IVO A T T R IB UIT A A GLI EN T I LOC A LI OB IET T IVO A N N UA LE SP ESE F IN A LI R ID ET ER M IN A T O D IF F ER EN Z A T R A IL SA LD O F IN A N Z IA R IO E L'OB IET T IVO P R OGR A M M A T IC O Fonte: dati forniti dalla PAT. Il saldo finanziario, pari a 56,572 milioni di euro, è risultato migliore rispetto al saldo obiettivo di 11,459 milioni di euro, al netto della quota di obiettivo attribuita agli enti locali di cui la Provincia si è fatta carico (10,099 milioni di euro). Rispetto al 2014 si registra un incremento delle entrate (+6,1%) al quale è corrisposto un pari incremento delle spese (+6,1%). Nel complesso il saldo finanziario in termini di competenza mista risulta peggiorato (-6,8%), ma nel rispetto dell obiettivo stabilito. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

71 Per quanto concerne le maggiori spese fino alla concorrenza di 100 milioni di euro derivanti, ai sensi dell articolo 79, comma 1, lettera c) dello Statuto, dall assunzione di competenze statali (spese per il finanziamento delle nuove competenze in materia di Università per 60 milioni di euro e spese per il finanziamento delle nuove competenze in materia di interventi per i territori confinanti per 40 milioni di euro), la Provincia ha ribadito che trattasi ormai di spese consolidate senza necessità, pertanto, di separata evidenza contabile. In conclusione, al di là del formale rispetto del patto di stabilità da parte della Provincia, la Corte rileva che negli ultimi anni sono stati utilizzati alcuni meccanismi contabili che potrebbero comportare, a livello sostanziale, una potenziale elusione del patto. Di tali operazioni si è già accennato nella delibera n. 25/2015 della Sezione di controllo di Trento di questa Corte, ma saranno nuovamente analizzati anche nei paragrafi che seguono La cessione dei crediti Con la Legge provinciale 26 settembre 2014, n. 8, è stato aggiunto alla legge di contabilità provinciale l art. 9-quater, in base al quale la Provincia sostiene gli oneri finanziari connessi alle operazioni di cessione dei crediti di cui all'articolo 7 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35 (Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali), certificati ai sensi dell'articolo 9, commi 3 bis e 3 ter, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185 (Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale). Come già specificato nella deliberazione n. 25/2015 della Sezione di controllo di Trento (v. punto 4), tale disposizione richiama la normativa statale sulle anticipazioni di liquidità (D.L. n. 35/2013) concesse dal Ministero dell Economia agli Enti locali ed alle Regioni nell ambito del programma di pagamento dei debiti pregressi (scaduti) delle pubbliche amministrazioni. Senonché la normativa provinciale citata e le deliberazioni attuative (deliberazioni Giunta provinciale n del 8 settembre 2014, n del 9 dicembre 2014 e n. 383 del 16 marzo 2015) sembrano configurare un meccanismo di pagamento (tempestivo) dei fornitori della Provincia e degli enti strumentali finalizzato unicamente a superare le rigidità connesse al rispetto del patto di stabilità, considerati gli stringenti vincoli imposti dal rispetto del patto di stabilità che non consentono alla Provincia di effettuare pagamenti per spese in conto capitale oltre i Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

72 limiti imposti dal medesimo patto (come testualmente e ripetutamente affermato nei citati provvedimenti di Giunta provinciale). Con riguardo all esercizio 2015, il Protocollo per il sostegno dell accesso al credito dei fornitori della Provincia autonoma di Trento e dei suoi Enti pubblici strumentali attraverso la cessione, pro-soluto e pro-solvendo, dei crediti certificati ai sensi dell art. 9, commi 3bis e 3ter, del D.L. n. 185/2008, a favore di banche o intermediari finanziari aderenti, è stato approvato con la deliberazione di Giunta provinciale n. 383 del 16 marzo 2015 ed è poi stato sottoscritto con le banche e gli intermediari finanziari interessati in data 28 aprile Il Protocollo prevedeva la fissazione di un plafond massimo complessivo di 100 milioni di euro raggiunto il quale la Provincia si riservava di sospendere l operatività del Protocollo. Nel corso dell esercizio, sulla base del predetto accordo sono stati ceduti alle banche aderenti al protocollo crediti certificati pari a 8,5 milioni riferiti a spese imputate ai seguenti capitoli di parte capitale: , , e A seguito dei rilievi formulati dalla Sezione di controllo di Trento sul bilancio di previsione 2015, come preannunciato dalla Provincia in sede di controdeduzioni precedenti all approvazione della deliberazione n. 25/2015, le banche cessionarie sono state rimborsate dalla Provincia entro il 31 dicembre 2015, facendo perciò rientrare, indirettamente, i pagamenti effettuati dal sistema bancario per conto della Provincia nell ambito del saldo obiettivo stabilito dal patto di stabilità per il 2015 e, quindi, in definitiva, nel bilancio provinciale. Può quindi ritenersi superata, sotto questo profilo, l ipotizzata criticità. Per quanto concerne il rimborso degli oneri sostenuti dai fornitori della Provincia per le operazioni di cessione, ai sensi dell art. 9 quater della L.P. n. 7/1979, la Giunta provinciale ha approvato le disposizioni applicative di tale norma con la deliberazione n. 1650/2015. Le risorse finanziarie messe a disposizione per tale finalità, sulla base di un importo stimato di richieste di anticipazione di 100 milioni di euro, ammontano ad euro ,00, impegnate sul bilancio provinciale per l esercizio 2016 sul capitolo spesa per l'assegnazione di somme all'agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche (Apiae) per interventi relativi al fondo unico per le agevolazioni in conto capitale a sostegno degli investimenti delle imprese. La gestione di tale attività è stata, infatti, affidata all APIAE. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

73 Si segnala che con l art. 4 della legge di stabilità provinciale per il 2016 (l.p. n. 21/2015) è stata stabilita la proroga sino al 2018 di tali interventi, stanziando ulteriori euro per il rimborso degli oneri finanziari da parte della Provincia Le anticipazioni di pagamenti effettuate da Cassa del Trentino spa L art. 19 della L.P. n. 2/2009 dispone che In casi di particolare necessità la Giunta provinciale può autorizzare le agenzie e le società controllate dalla Provincia ad anticipare, per conto della Provincia, spese previste in strumenti di programmazione, entro i limiti e secondo le modalità stabilite nella deliberazione di autorizzazione, che definisce anche le modalità del successivo rimborso. In attuazione di tale disposizione normativa, con la deliberazione n. 539 del 7 aprile 2015, la Giunta provinciale ha stabilito l attivazione dell art. 8 della Convenzione con Cassa del Trentino, che prevede la possibilità per la società di anticipare per conto della Provincia spese previste in strumenti di programmazione specificamente individuati. Anche tale provvedimento, come sopra visto per le cessioni di crediti certificati, è stato espressamente adottato in considerazione degli stringenti vincoli imposti dall attuale disciplina del patto di stabilità. In particolare, la delibera ha determinato l importo massimo dei pagamenti effettuabili in 150 milioni di euro, ha elencato, in apposito allegato (allegato B) gli strumenti di programmazione di riferimento ed ha previsto come termine per il rimborso delle somme anticipate da Cassa del Trentino il 30 gennaio Nel medesimo allegato B sono state anche descritte le modalità pratiche per la gestione contabile della delega dei pagamenti (articolate nelle fasi dell attivazione della procedura, invio richiesta di pagamento a Cassa del Trentino, modifica impegni/subimpegni, comunicazione di avvenuto pagamento, liquidazione della spesa a Cassa del Trentino quale destinatario diverso). Nel corso del 2015 il Presidente della Provincia ha provveduto, come peraltro previsto dalla stessa deliberazione n. 539/2015, alla modifica ed integrazione con proprie note degli strumenti di programmazione oggetto dei pagamenti delegati Nota prot n del 01/07/2015, nota prot. n del 29/07/2015 e nota prot. n dell 11/11/2015. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

74 Per quanto riguarda le attività concretamente effettuate, la Provincia ha comunicato che Cassa del Trentino nell esercizio 2015 ha effettuato per suo conto pagamenti pari ad euro ,04, dei quali euro ,38 sono stati rimborsati dalle strutture provinciali entro il mese di dicembre, mentre i restanti euro ,66 sono stati rimborsati entro il 30 gennaio In istruttoria è stato chiesto alla Provincia di comunicare i capitoli di bilancio sui quali sono stati effettuati i pagamenti anticipati da Cassa del Trentino. L Amministrazione ha trasmesso un dettagliato elenco dal quale è emerso che tali capitoli sono inerenti al titolo II della spesa (ad eccezione di due capitoli recanti importi non significativi) e pertanto rilevanti ai fini del patto di stabilità. 69 Per completezza d analisi, sono stati altresì esaminati a campione alcuni atti di liquidazione dai quali si è avuta conferma del pagamento effettuato a gennaio 2016 dalla Provincia a Cassa del Trentino (quale destinatario pagamento diverso, così testualmente nelle liquidazioni). Riprendendo i dati inerenti al saldo finanziario in termini di competenza mista conseguito dalla Provincia nel 2015 (-56,57 milioni di euro) ed il saldo obiettivo rideterminato al netto della quota attribuita agli enti locali (-68,03 milioni di euro), appare evidente che, se la Provincia avesse effettuato in proprio maggiori pagamenti in conto capitale per 147,98 milioni di euro 70 avrebbe conseguito una differenza negativa tra saldo finanziario e saldo obiettivo pari a -136,52 milioni di euro. In sostanza, quindi, tale modalità di effettuazione dei pagamenti da parte di Cassa del Trentino spa per conto del socio unico Provincia ha determinato l esclusione dal rendiconto 2015, e quindi dalla determinazione del saldo finanziario in termini di competenza mista, di una considerevole somma di pagamenti in conto capitale inerenti ad obbligazioni contratte dalla Provincia attuata attraverso l utilizzo improprio dello strumento societario. Al riguardo, la Sezione delle Autonomie di questa Corte nella relazione allegata alla deliberazione n. 17/2014/FRG (paragrafo 1.5 La disciplina per contrastare i comportamenti elusivi ) ha avuto modo di evidenziare che Lo strumento societario può essere utilizzato per eludere le regole del patto di stabilità interno anche quando spese rilevanti ai fini del patto siano poste al di fuori del perimetro del bilancio dell ente per trovare imputazione in quello delle società dallo 69 Si veda la nota prot n del 12 aprile 2016, in particolare la tabella allegata al quesito Somma calcolata al netto di due capitoli riferiti alla spesa corrente. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

75 stesso partecipate. Allo stesso modo, per aggirare i vincoli del patto può essere impiegato, altresì, lo strumento della concessione di crediti nei confronti di una società partecipata. Analogamente, la Ragioneria generale dello Stato nella circolare n. 6/2014, paragrafo I.3 rubricato Misure antielusive delle regole del patto di stabilità interno, ha esaminato alcune fattispecie tipicamente elusive del patto di stabilità, tra le quali proprio quella attuata attraverso lo sfruttamento dello strumento societario per l effettuazione di pagamenti di competenza dell Ente pubblico soggetto al patto. Si riporta, di seguito, uno stralcio della circolare: L elusione delle regole del patto di stabilità interno realizzata attraverso l utilizzo dello strumento societario, si configura, ad esempio, quando spese valide ai fini del patto sono poste al di fuori del perimetro del bilancio dell ente per trovare evidenza in quello delle società da esso partecipate e create con l evidente fine di aggirare i vincoli del patto medesimo. Sempre a fini esemplificativi, appaiono riconducibili alle forme elusive anche le ipotesi di evidente sottostima dei costi dei contratti di servizio tra l ente e le sue diramazioni societarie e para-societarie, nonché l illegittima traslazione di pagamenti dall ente a società esterne partecipate, realizzate, ad esempio, attraverso un utilizzo improprio delle concessioni e riscossioni di crediti. Al riguardo la Provincia ha riferito che lo strumento delle anticipazioni di pagamenti da parte di Cassa del Trentino è stato utilizzato sin dal 2012 e che nel 2016, a fronte di possibili criticità già evidenziate dalla Sezione di controllo di Trento a dicembre 2015, in sede di esame del bilancio di previsione 2015 (deliberazione n. 25/2015), la Provincia non ha attivato l'operazione di anticipo dei pagamenti da parte di Cassa del Trentino, pur in presenza di rilevanti difficoltà sui pagamenti per spese in conto capitale, aggravate anche dal fatto che nel 2016 la Provincia ha provveduto a restituire 149 milioni di euro anticipati dalla Società nel L estinzione anticipata di mutui dei Comuni e delle società partecipate ed altre concessioni di crediti L art. 20 dell accordo firmato a Roma il 15 ottobre 2014, i cui contenuti sono stati recepiti nell art. 1, comma 413 della Legge n. 190/2014, ha stabilito che La provincia autonoma di Trento, al fine di ridurre il debito del settore pubblico in coerenza con gli obiettivi europei, attiva 71 Si veda la nota della Provincia prot. n. PAT/D317/ Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

76 un'operazione di estinzione anticipata dei mutui dei propri comuni, utilizzando le proprie disponibilità di cassa, mediante anticipazioni di fondi ai comuni. L operazione è stata successivamente disciplinata dall art della legge finanziaria provinciale per il 2015 (L.P. n. 14/2014), che ha evidenziato, in particolare, la neutralità di tale operazione finanziaria sia per la Provincia che per i Comuni ai fini del patto di stabilità. I criteri e le modalità dell estinzione anticipata che, oltre a consentire il miglioramento della struttura finanziaria del bilancio degli enti locali a seguito dell eliminazione delle posizioni di debito e dei relativi oneri di ammortamento permette alla Provincia di neutralizzare in parte i vincoli posti dalla disciplina afferente i saldi di bilancio di cui all art. 9 della L. 243/2012 e nel contempo di non incidere sulla liquidità del sistema delle autonomie locali, sono stati stabiliti dalla deliberazione di Giunta provinciale n. 708 del 4 maggio 2015, in base alla quale: - l operazione di estinzione anticipata doveva essere conclusa entro il 31 dicembre 2015 e doveva riguardare solamente mutui con scadenza non antecedente a tale data ed in relazione ai quali vi fosse convenienza economica all estinzione anticipata; - il recupero dell importo relativo al capitale residuo del debito avverrà a partire dal 2018 a valere sulle assegnazioni afferenti l ex fondo investimenti minori; - il recupero della quota relativa all indennizzo rimarrà a carico del bilancio provinciale. In relazione a tale operazione, sul capitolo del bilancio provinciale risultano impegnate e pagate somme pari a ,67 che, ai sensi dell Accordo di Roma, sono state escluse dal patto di stabilità e sono state esposte alla voce spese derivanti dalla concessione di crediti. 72 L.p. n. 14/2014, art. 22: 1. Per ridurre il debito del settore pubblico provinciale la Provincia è autorizzata ad anticipare ai comuni le risorse necessarie per l'estinzione anticipata di mutui, ferma restando la neutralità dell'operazione ai fini del patto di stabilità sia per la Provincia, sia per i comuni. A tal fine la Provincia utilizza le proprie disponibilità di cassa. Per le medesime finalità e sempre con ricorso alle proprie disponibilità di cassa, la Provincia è autorizzata ad anticipare alle società di cui all'articolo 33, comma 1, lettera c), della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino) le risorse necessarie per l'estinzione anticipata dei mutui e delle altre operazioni di indebitamento, ferma restando la neutralità dell'operazione ai fini del patto di stabilità per la Provincia. A tal fine, con le modalità e nei tempi stabiliti con deliberazione della Giunta provinciale, le società corrispondono, direttamente o tramite compensazione a valere sui trasferimenti provinciali ad esse spettanti, le risorse corrispondenti all'operazione di estinzione anticipata, tenuto conto che la Provincia può farsi carico degli eventuali oneri dell'estinzione. 2. Ai fini del comma 1 i comuni, con le modalità e nei termini previsti dalla Giunta provinciale d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali, corrispondono, direttamente o tramite compensazione a valere sui trasferimenti in materia di finanza locale, le risorse corrispondenti all'operazione di estinzione anticipata, tenuto conto che la Provincia si fa carico degli eventuali oneri derivanti dall'estinzione. 2 bis. La Giunta provinciale è autorizzata ad apportare con propria deliberazione le variazioni al bilancio necessarie per adeguare le entrate e le spese afferenti l'anticipo delle risorse previsto da quest'articolo. 3. Alla copertura degli oneri derivanti dall'applicazione di quest'articolo si provvede con le modalità indicate nella tabella C. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

77 Contemporaneamente, sul capitolo è stato effettuato un accertamento di pari importo in relazione alle somme che dovranno essere restituite dai Comuni, nonostante, come già visto, la restituzione debba avvenire a partire dal In sostanza, la previsione nella legge di stabilità statale per il 2015 di tale operazione di anticipazione di somme pare costituire una sorta di spazio finanziario concesso dallo Stato alla Provincia per le finalità concordate. Per quanto attiene, invece, all operazione di estinzione anticipata dei mutui delle società partecipate può osservarsi quanto segue. Il fondamento normativo di tale intervento va pur sempre rinvenuto nel primo comma dell art. 22 della ridetta L.P. n. 14/2014 (legge finanziaria provinciale 2015), che, al secondo periodo recita: Per le medesime finalità e sempre con ricorso alle proprie disponibilità di cassa, la Provincia è autorizzata ad anticipare alle società di cui all'articolo 33, comma 1, lettera c), della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 (Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino) le risorse necessarie per l'estinzione anticipata dei mutui e delle altre operazioni di indebitamento, ferma restando la neutralità dell'operazione ai fini del patto di stabilità per la Provincia. A tal fine, con le modalità e nei tempi stabiliti con deliberazione della Giunta provinciale, le società corrispondono, direttamente o tramite compensazione a valere sui trasferimenti provinciali ad esse spettanti, le risorse corrispondenti all'operazione di estinzione anticipata, tenuto conto che la Provincia può farsi carico degli eventuali oneri dell'estinzione. I criteri e le modalità attuative della disposizione normativa sono stati stabiliti, in analogia a quanto avvenuto per l estinzione dei mutui dei Comuni, con la deliberazione di Giunta provinciale n. 1964/2015. Tuttavia, a differenza dell anticipazione effettuata dalla Provincia a favore dei Comuni, tale operazione della Provincia non è coperta dall Accordo di Roma, che esplicitamente si riferisce solo all estinzione anticipata dei mutui contratti dai Comuni. Pertanto, per garantire la neutralità finanziaria dell operazione ai fini del patto di stabilità, come disposto nella citata legge finanziaria provinciale, è stato necessario configurare la stessa come concessione di credito. 73 Al riguardo, nella deliberazione n. 25/2015 della Sezione di controllo di Trento è stata rilevata la non attendibile previsione d accertamento sul capitolo del bilancio preventivo Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

78 Dall analisi del rendiconto emerge che la Provincia nel 2015 ha contabilizzato impegni e pagamenti sul capitolo pari ad euro ,52 (24,56 milioni erogati a favore di Patrimonio del Trentino e 163,95 milioni erogati a favore di ITEA). Tale capitolo appare correttamente classificato nel conto del bilancio nel titolo II, sezione 21, categoria 15 (concessione di crediti ed anticipazioni per finalità produttive). Il credito risulta inoltre iscritto nella voce crediti diversi del conto del patrimonio. Contemporaneamente è stato iscritto sul capitolo un accertamento di pari importo, quale entrata derivante dalla restituzione di tali somme (accertamento confluito per intero nei residui attivi). Tuttavia, come comunicato dalla Provincia, non risultano ancora definite le tempistiche e le concrete modalità con cui le società dovranno restituire le somme ricevute, risultando perciò, allo stato degli atti, dubbio il presupposto giuridico dell accertamento d entrata registrato nel 2015, atteso che manca il titolo giuridico recante il consenso del debitore (contratto di finanziamento o mutuo non oneroso) idoneo a legittimare l accertamento e non vi è alcuna certezza sul scadenza dell obbligazione di restituzione assunta dalle società debitrici. 74 Come noto, tali operazioni (concessioni/riscossioni crediti) sono escluse dal calcolo del patto di stabilità, purché, ovviamente, siano propriamente utilizzate e non si concretizzino, in sostanza, in trasferimenti di capitale rilevanti ai fini del patto. Nel caso di specie manca, come già visto, una disciplina compiuta del rapporto di credito. Analoghe considerazione possono essere fatte anche con riferimento ad ulteriori due concessioni di crediti rilasciate nel 2015 una di euro 20 milioni destinata ad Itea spa e un altra di euro 10 milioni a favore di Trentino Sviluppo spa (v. L.P. n. 9/2015 art. 5 e L.P. n. 19/2015 art. 4). In tali casi, nel rendiconto si rinvengono gli impegni e pagamenti di spesa (capitoli per Itea per l importo di 20 milioni e capitolo per Trentino Sviluppo per 10 milioni) ma non è stato registrato alcun accertamento d entrata per riscossione crediti (i pertinenti capitoli /005 e 006 non riportano alcun importo). Le concessioni di credito devono essere restituite, secondo quanto indicato nelle richiamate leggi provinciali, in unica soluzione il 31/12/2025 per quanto riguarda Itea e il 31/12/2021 per Trentino Sviluppo. 74 Al riguardo, nella deliberazione n. 25/2015 della Sezione di controllo di Trento è stata rilevata la non attendibile previsione d accertamento sul capitolo del bilancio preventivo Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

79 Il coordinamento della finanza pubblica del sistema territoriale integrato L art. 79, comma 3 75, del D.P.R. 31 agosto 1972, n. 670 Approvazione del testo unico delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige, così come sostituito dapprima dal comma 107, lettera h) dell art. 2 della legge 191/2009 e successivamente dall'art. 1, comma 407, lett. e), n. 2), della l. n. 190/2014, a decorrere dal 1 gennaio 2015, ha reso la Provincia pienamente responsabile del concorso degli enti e soggetti del settore pubblico provinciale (enti locali, enti e organismi strumentali, Azienda sanitaria, Camera di Commercio, ecc.) al raggiungimento degli obiettivi complessivi di finanza pubblica. Spetta quindi alla Provincia stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno nei confronti degli enti e soggetti facenti parte del sistema territoriale integrato, ivi inclusa la definizione delle modalità di monitoraggio degli adempimenti relativi al rispetto dei medesimi obblighi, nonché le conseguenze in caso di mancato rispetto degli stessi. 76 Si rileva che la Provincia autonoma di Trento non ha adottato una deliberazione di individuazione e ricognizione degli enti e degli organismi strumentali, pubblici e privati, nonché degli enti e organismi ad ordinamento provinciale finanziati in via ordinaria che nel loro insieme costituiscono il sistema territoriale integrato. 77 Sul punto, in istruttoria, la Provincia ha riferito che gli enti e gli organismi strumentali pubblici o privati della Provincia sono individuati dall'allegato A alla Lp 3/2006. L'appartenenza al perimetro del sistema territoriale integrato è ribadito inoltre con la deliberazione della Giunta provinciale che annualmente definisce le misure a carico dei predetti soggetti per l'attuazione della 75 D.P.R. n. 670/1972, art. 79, comma 3: Fermo restando il coordinamento della finanza pubblica da parte dello Stato ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, le province provvedono al coordinamento della finanza pubblica provinciale, nei confronti degli enti locali, dei propri enti e organismi strumentali pubblici e privati e di quelli degli enti locali, delle aziende sanitarie, delle università, incluse quelle non statali di cui all'articolo 17, comma 120, della legge 15 maggio 1997, n. 127, delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e degli altri enti od organismi a ordinamento regionale o provinciale finanziati dalle stesse in via ordinaria. Al fine di conseguire gli obiettivi in termini di saldo netto da finanziare previsti in capo alla regione e alle province ai sensi del presente articolo, spetta alle province definire i concorsi e gli obblighi nei confronti degli enti del sistema territoriale integrato di rispettiva competenza. Le province vigilano sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti di cui al presente comma e, ai fini del monitoraggio dei saldi di finanza pubblica, comunicano al Ministero dell'economia e delle finanze gli obiettivi fissati e i risultati conseguiti. 76 In attuazione dell articolo 79 dello Statuto speciale la Provincia con la legge finanziaria provinciale 27 dicembre 2010, n. 27 ha stabilito gli strumenti per assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti locali, degli altri enti e organismi indicati nel citato articolo 79, compresa l'università degli studi di Trento, rafforzando peraltro, strumenti già preordinati dalla Provincia (direttive per le agenzie, gli enti strumentali e le società controllate dalla Provincia, accordi di programma con le fondazioni e l Università, patto di stabilità provinciale per gli enti locali). 77 Si vede deliberazione Giunta provinciale Bolzano n. 600/2015 con la quale è stata effettuata tale ricognizione in attuazione della medesima norma statutaria. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

80 manovra economico finanziaria della Provincia. Con riferimento all'esercizio 2015, la deliberazione è la n del 2014 e con riferimento all'esercizio 2016 la deliberazione è la n. 2114/2015. Relativamente alla Camera di Commercio, all'azienda sanitaria, all'università degli studi di Trento, gli stessi sono già individuati dall'articolo 79 comma 3 quali soggetti del sistema territoriale integrato di competenza di ciascuna Provincia: anche nei confronti di tali enti sono definiti, con modalità diverse, obblighi, vincoli e misure a carico dei medesimi al fine di garantire il concorso al proseguimento degli obiettivi di finanza pubblica. Le delibere per il 2015 sono rispettivamente la n. 779/2014 per la CCIAA, la n. 2373/2014 per l'azienda sanitaria e la n. 882/2015 per l'università degli studi di Trento. Anche gli enti locali della Provincia sono individuati direttamente dall'articolo 79, comma 3 dello Statuto quali soggetti del sistema territoriale integrato della stessa. Al riguardo la Corte evidenzia la necessità di procedere ad una ricognizione sistematica e periodica dei soggetti inclusi nel sistema territoriale integrato, con particolare riferimento agli enti ad ordinamento provinciale finanziati in via ordinaria, sia a carattere pubblico che privato. Sul punto si richiama la definizione di contribuzione ordinaria che il MEF ha evidenziato nella circolare n. 14/2016: si intende come contribuzione ordinaria qualunque contributo, indipendentemente dalla sua denominazione, che una pubblica amministrazione abbia assunto a proprio carico, con carattere di periodicità, per la gestione finanziaria di un ente, o che da oltre un biennio siano iscritti nel suo bilancio. Ciò posto a livello generale, saranno di seguito approfondite esclusivamente le previsioni normative in merito al concorso da parte degli enti locali al patto di stabilità, mentre si rinvia agli appositi paragrafi la trattazione delle specifiche misure adottate nei confronti di altri enti o organismi finanziati in via ordinaria dalla Provincia. L art. 8, comma 1 78, della L.P. n. 27/2010, nel testo vigente per l esercizio 2015, stabilisce che, in relazione a quanto disposto dall'articolo 79, commi 3 e 4, dello Statuto speciale, gli obblighi 78 Art 8, comma 1, L.P. 27/2010 Disposizioni per la partecipazione dei comuni e dei loro enti e organismi strumentali al patto di stabilità interno e al conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica : In relazione a quanto disposto dall'articolo 79, commi 3 e 4, dello Statuto speciale, la Giunta provinciale, d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali, disciplina gli obblighi relativi al patto di stabilità con riferimento agli enti locali e ai loro enti e organismi strumentali. Con riferimento agli enti locali la disciplina degli obblighi relativi al patto di stabilità interno è funzionale al conseguimento degli obiettivi fissati dall'articolo 14 del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, della legge 30 luglio 2010, n. 122, e degli obiettivi complessivi fissati dalla normativa con riferimento agli enti locali. Nell'intesa, in particolare, sono definiti gli obiettivi di miglioramento finanziario e le sanzioni applicate in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi; le sanzioni prevedono in ogni caso riduzioni dei trasferimenti a valere sull'esercizio finanziario successivo, se la Provincia deve Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

81 relativi al patto di stabilità con riferimento agli enti locali e ai loro enti e organismi strumentali siano disciplinati dalla Giunta provinciale, d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali. In particolare, nell'intesa può essere prevista anche la possibilità di applicare meccanismi di compensazione verticale e orizzontale degli obblighi, nel rispetto degli obiettivi complessivi di finanza pubblica provinciale. In particolare, la disciplina in vigore per l anno 2015 prevede quanto segue: - sono soggetti al Patto di stabilità i Comuni con popolazione superiore a abitanti, come previsto dal Protocollo d intesa in materia di finanza locale per il 2012, in attuazione della normativa nazionale. Sono esclusi però dal patto per 5 anni i comuni istituiti a seguito di fusione a decorrere dall anno Il numero degli Enti soggetti al vincolo è pari a 109; - l obiettivo 2015 di comparto è stato determinato in 38,294 milioni applicando alla media della spesa corrente del triennio , considerata al netto delle entrate da trasferimenti provinciali finalizzati alle spese di gestione, la percentuale del 14,07%, stabilita dalla legge di stabilità 2014; - con la deliberazione n. 1812/2015 la Provincia ha stabilito di assumere a proprio carico nell ambito delle compensazioni verticali una quota pari a 6,866 milioni, inerente alla quota dei trasferimenti regionali ai Comuni di Trento e di Rovereto per funzioni delegate 2014 e l importo del taglio del fondo perequativo 2012; - gli obiettivi dei singoli Enti per l anno 2015 in termini di saldo finanziario di competenza mista sono stati dapprima definiti con la deliberazione di Giunta provinciale n. 966/2012 e successivamente confermati con la deliberazione n. 1812/2012. In particolare, gli obiettivi sono stati calcolati applicando alla spesa corrente media del triennio di ogni Comune la percentuale del 41,07%. L obiettivo è stato successivamente aumentato per i Comuni che nel 2014 hanno acquisito spazi finanziari nell ambito della compensazione orizzontale e ridotto per i Comuni che hanno ceduto spazi finanziari nell ambito della medesima compensazione; - anche per il 2015 è stato costituito il Fondo di solidarietà, formato da due quote: rispondere nei confronti dello Stato per l'inadempimento della quota di obiettivo riferibile ai comuni. Nell'intesa può essere prevista anche la possibilità di applicare meccanismi di compensazione verticale e orizzontale degli obblighi, nel rispetto degli obiettivi complessivi di finanza pubblica provinciale. La Provincia, d'intesa con il Consiglio delle autonomie locali e previo parere della competente commissione permanente del Consiglio provinciale, definisce progressivamente criteri che facciano riferimento a parametri oggettivi ed effettivi dei costi delle funzioni, con particolare riferimento a quelle essenziali. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

82 una quota di riserva, pari a 2,325 milioni, derivante dalla differenza tra la somma degli obiettivi stabiliti per i singoli Comuni (33,753 milioni) e l obiettivo di comparto al netto delle quote che la Provincia si assume a proprio carico (31,428 milioni). Tale fondo era destinato ad essere assegnato ai Comuni che non siano stati in grado di raggiungere il saldo obiettivo; una quota pari a 11,725 milioni, costituita dalla somma degli spazi finanziari ceduti dai Comuni alla Provincia nel 2013 (e successivamente non acquisti) e dalla metà degli spazi finanziari ceduti nel Tali spazi erano destinati ad essere acquisti nel 2015 dai Comuni che negli esercizi precedenti avevano provveduto alla relativa cessione nell ambito della compensazione verticale. A seguito della presentazione da parte degli Enti locali delle domande di acquisizione di spazi finanziari a valere sul fondo di solidarietà e di acquisizione e cessione di spazi finanziari nell ambito della compensazione orizzontale, con la determinazione del dirigente del Servizio Autonomie Locali n. 479 dell 11/12/2015 sono stati ridefiniti gli obiettivi dei singoli Comuni. Nel complesso, la somma degli obiettivi dei singoli Comuni, pari a 33,753 milioni, è stata ridotta per effetto della compensazione verticale effettuata con la Provincia a 28,196 milioni (-2,325 milioni inerenti alla quota di riserva del fondo di solidarietà interamente utilizzato e -3,233 milioni inerenti alla quota relativa agli spazi ceduti nel 2013 e nel 2014). La Provincia ha segnalato 79 che, sulla base dei dati rilevati dall Osservatorio, i Comuni del Trentino risultano aver raggiunto l obiettivo loro assegnato. L obiettivo di comparto finale dei Comuni garantito allo Stato, comprensivo degli spazi finanziari di cui si è fatta carico la Provincia, pari a 10,098 milioni, risulta quindi pari a 38,294 milioni. Con riferimento all indebitamento complessivo dei Comuni Trentini (e delle Comunità di valle), si rileva che lo stesso è monitorato dal Servizio Autonomie locali della Provincia attraverso il sito web Osservatorio delle Autonomie locali. Con nota prot. n del 4 novembre 2015 il Servizio Autonomie locali ha comunicato che nel 2015 è stata attivata un operazione di 79 Nota prot n del 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 29. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

83 estinzione anticipata dei mutui dei Comuni Trentini (si veda quanto già descritto sopra). Inoltre, il Servizio provinciale ha riferito che alla data del 31 dicembre 2014 il debito residuo dei Comuni ammontava ad euro e che il debito estinto alla data del 30 settembre 2015 era pari ad euro con previsione di estinzione entro il 31 dicembre 2015 di un ulteriore quota del debito residuo. Si rileva, infine, che per l esercizio 2016 l'articolo 16 della legge provinciale 21 del 30 dicembre 2015 ha modificato il comma 1 dell'articolo 8 della legge provinciale n. 27 del 2010 stabilendo che "A decorrere dall'esercizio finanziario 2016 cessano di applicarsi le disposizioni provinciali che disciplinano gli obblighi relativi al patto di stabilità interno con riferimento agli enti locali e ai loro enti e organismi strumentali. Gli enti locali assicurano il pareggio di bilancio secondo quanto previsto dalla normativa statale e provinciale in materia di armonizzazione dei bilanci. Per l'anno 2016, in attesa della piena applicazione della normativa in materia di armonizzazione, gli enti locali assicurano il conseguimento di un saldo non negativo in termini di competenza tra le entrate finali e le spese finali, computando tra le entrate e le spese finali anche il fondo pluriennale vincolato, al netto della quota rinveniente dal ricorso all'indebitamento." L indebitamento Quadro normativo in materia di indebitamento La riforma costituzionale del 2012 (Legge costituzionale n. 1/2012 Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale e relativa legge rinforzata di attuazione n. 243/2012) ha interessato gli articoli 81, 97, 117 e 119 della Costituzione, apportando significative innovazioni anche in tema di indebitamento delle amministrazioni pubbliche. In particolare, in stretta connessione con il principio dell equilibrio di bilancio, è stato disciplinato il ricorso all indebitamento (nuovo art. 119 Cost. e art. 10 L. n. 243/2012). 80 Cfr. circolare del Ministero dell'economia e delle Finanze n.5 del 10 febbraio 2016 concernente le nuove regole di finanza pubblica per il triennio per gli enti territoriali (legge 28 dicembre 2015, n.208). Si veda, da ultimo, il DM n del 20 giugno 2016 recante la disciplina del monitoraggio degli adempimenti relativi a quanto disposto dall articolo 1, commi da 709 a 713, comma 716 e commi da 719 a 734, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (norme che risultano, peraltro, impugnate dalla Provincia, ruolo ricorso Corte costituzionale n. 20/2016). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

84 La particolare attenzione del legislatore nazionale per il tema dell indebitamento pubblico ha trovato conferma nella Legge n. 213/2012 nella parte in cui è stato stabilito (art. 1, c. 3) che le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, nell ambito dello specifico esame dei rendiconti delle Regioni, verificano, tra l altro, l osservanza del vincolo (rectius: vincoli) in materia di indebitamento (art. 119, c. 6, Costituzione), nonché la sostenibilità dell indebitamento stesso (art. 97 Costituzione). Inoltre, l art. 8 della Legge n. 183/2011, come successivamente modificato dall art. 27, c. 2, del D.L. 216/2011, convertito in Legge n. 14/2012, contiene alcune disposizioni finalizzate al contenimento del debito degli enti territoriali, tra le quali la prescrizione dell obbligo di riduzione dell entità del debito pubblico a decorrere dall anno 2013 ai fini della tutela dell unità economica della Repubblica. In proposito, la Corte costituzionale con la sentenza n. 175/2014 ha statuito che la norma appena citata costituisce un principio di coordinamento della finanza pubblica che, in quanto tale, è vincolante anche per le Regioni ad autonomia speciale. Ancora, sull indebitamento, rileva altresì l art. 3 della Legge n. 350/2003, in particolare i commi 17 e 18 che recano un elenco completo delle spese di investimento finanziabili con la contrazione di debito. Per quanto riguarda la Provincia autonoma di Trento, per l esercizio 2015 l indebitamento è disciplinato dall art. 31 della legge provinciale n. 7/1979 e dagli artt. 29 e seguenti del D.P.P. 29 settembre 2005, n. 18/48 Leg. (regolamento di contabilità) recanti disposizioni sensibilmente diverse da quelle statali. La legge provinciale di contabilità (L.P. n. 7/1979) è stata oggetto di una riforma organica adottata con la L.P. n. 18/2015 (pubblicata nel BUR n. 49 del 9 dicembre 2015) al fine di adeguare l ordinamento provinciale alle disposizioni nazionali sull armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio (D.lgs. n. 118/2011 e ss. mm.). In base a quanto previsto dall art. 38, c. 12, della L.P. n. 18/2015, tale nuova disciplina contabile si applica a decorrere dal 1 gennaio 2016, ivi inclusa la disciplina dell indebitamento provinciale recata dall art. 15 della L.P. n. 18/2015, sostitutivo del citato art. 31 della L.P. n. 7/1979. La L.P. n. 18/2015 è stata già oggetto di valutazioni critiche da parte di questa Corte, Sezione di controllo di Trento, deliberazione n. 25/2015, nella quale è stato rilevato che la nuova disciplina provinciale interferisce con ambiti riservati alla competenza esclusiva dello Stato, ai sensi Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

85 dell art. 117, comma 2, lettera e), della Costituzione ( armonizzazione dei bilanci pubblici ), recando disciplina di adeguamento, specificazione, integrazione del D.lgs. n. 118/2011. Nella citata deliberazione n. 25/2015 della Sezione di controllo di Trento, è stato anche evidenziato che la disciplina dei concetti di indebitamento e di investimento è riservata, per giurisprudenza costituzionale consolidata (cfr. sentenze n. 425/2004 e n. 188/2014), alla fonte normativa statale non essendo ammissibile che le Regioni facciano in proprio le scelte di concretizzazione di tali nozioni. Da ultimo, la Giunta provinciale, con la deliberazione n. 125 del 12 febbraio 2016 ha approvato un ulteriore disegno di legge che modifica nuovamente la legge di contabilità provinciale risultante dalle modifiche apportate dalla L.P. n. 18/2015, con lo scopo di precisare con maggior chiarezza alcune disposizioni e di inserire in alcune norme, in modo esplicito, il riferimento alle disposizioni del D.lgs. n. 118/2011, nonché al fine di adeguarsi ai rilievi mossi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla L.P. n. 18/2015. Tale d.d.l.p. è stato approvato dal Consiglio provinciale in data 28 aprile 2016 ed è diventato legge provinciale n. 7 del 6 maggio 2016, in vigore dal 1 gennaio La nuova formulazione dell art. 31 della L.P. n. 7/1979, in vigore dal 1 gennaio 2016, non contempla più una disciplina di dettaglio dell indebitamento, ma si limita a precisare che a decorrere dal 1 gennaio 2016 con riferimento alla disciplina sull'indebitamento trovano applicazione le disposizioni previste dal decreto legislativo n. 118 del 2011, oltre alle altre disposizioni statali vigenti L indebitamento del settore pubblico provinciale allargato Come più volte emerso nelle relazioni allegate al giudizio di parifica, la Provincia ha in essere alcuni mutui e prestiti con oneri totalmente a carico dello Stato che, conseguentemente non costituiscono operazioni di indebitamento a carico del bilancio dell Ente. Nel rendiconto sono indicate in uscita le spese per oneri finanziari e per la quota capitale dei mutui a carico dello Stato, e in entrata le relative assegnazioni. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

86 Tabella 13: spese per oneri finanziari e quota capitale dei mutui a carico dello Stato Oneri finanziari (cap , , ) Quota capitale (cap , , ) , , , , , ,32 Totale spese , , ,10 Totale entrate (cap /002, /002, /001) , , ,21 Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Secondo quanto già comunicato in precedenza dalla Provincia, le entrate e le spese differiscono in quanto in entrata viene indicato l importo assegnato con decreto dello Stato pari al limite di impegno, che poi è effettivamente versato nel bilancio della Provincia, mentre in uscita viene indicata la rata annuale corrisposta per il rimborso della passività, come da piano di ammortamento iniziale. Tali differenze riscontrate in ciascun anno, peraltro, si compensano nell importo finale complessivamente rimborsato. Oltre a quanto appena riferito, va rilevato che la Provincia ha beneficiato di concessioni di crediti da parte della Regione autonoma Trentino Alto Adige per un importo pari ad euro L operazione verrà dettagliatamente analizzata nel paragrafo seguente. Allargando l orizzonte di analisi a tutte le Amministrazioni del settore pubblico provinciale comprese nel perimetro di cui all art. 31 della L.P. n. 7/1979 nel testo in vigore per l esercizio 2015, la Provincia ha comunicato che la situazione debitoria complessiva è pari a milioni di euro, interamente riferibile a Cassa del Trentino. La Provincia già lo scorso anno aveva segnalato, infatti, che tra gli organismi controllati risulta ricompresa nel perimetro di cui all art. 31 della L.P. n. 7/1979 (nel testo in vigore per l esercizio 2015) solo Cassa del Trentino, mentre Patrimonio del Trenino S.p.a. dal settembre 2014 non rientra più nell elenco delle Amministrazioni pubbliche redatto dall ISTAT ai sensi dell art. 1, comma 3, della l. n. 196/ La società Patrimonio del Trentino spa non risulta inclusa neppure nell elenco Istat 2015 (v. G.U. n. 227 del 30/9/2015). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

87 È stata comunque comunicata anche la situazione debitoria degli altri organismi controllati dalla Provincia. La tabella che segue riepiloga il debito complessivo del settore pubblico provinciale, compresi gli organismi partecipati non inclusi nell elenco ISTAT. La tabella non ricomprende, però, le concessioni di credito regionali, in quanto la Provincia ha comunicato, in istruttoria, che tali somme, ai sensi della normativa in vigore sino al 31/12/2015 determinando un'attività finanziaria da parte della medesima amministrazione pubblica, non costituivano debito. Si segnala, inoltre, che la rilevante contrazione del debito di ITEA è connessa al rimborso dello stesso da parte della Provincia, di cui si è parlato nel paragrafo inerente il patto di stabilità. Tabella 14: indebitamento delle Amministrazioni pubbliche del settore pubblico provinciale, compresi gli altri organismi controllati (dati in milioni di euro) Debito al 31/12/2013 Debito al 31/12/2014 Debito al 31/12/2015 Var. 2015/2014 Provincia ,00% Agenzie ,00% Enti strumentali (pubblici) ,00% Cassa del Trentino S.p.a. 986, , ,00 7,37% Patrimonio del Trentino 117,00 142,00 146,00 2,82% Istituto Trentino per l'edilizia Abitativa -ITEA S.p.A 167,00 154,00 16,00-89,61% Trentino Trasporti S.p.A. 34,00 53,00 64,00 20,75% Trentino Sviluppo S.p.a. 70,00 81,00 33,00-59,26% Totale 1.374, , ,00-5,77% Fonte: dati comunicati dalla PAT. Non potendo condividersi quanto riferito dalla Provincia, giacché, come sopra visto, le modifiche apportate dalla L.P. n. 18/2015 sono entrate in vigore solo dal 1/1/2016 (e peraltro, la norma a cui fa riferimento l Ente è stata abrogata con la medesima decorrenza dall art. 2 della L.P. n. 7/2016) nella tabella che segue è stato invece ricostruito l importo dell indebitamento complessivo comprensivo anche delle concessioni di credito regionali erogate al 31 dicembre 2015: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

88 Tabella 15: indebitamento delle Amministrazioni pubbliche del settore, compresi gli altri organismi controllati e le concessioni di credito regionali (dati in milioni di euro) Debito al 31/12/2013 Debito al 31/12/2014 Debito al 31/12/2015 Var. 2015/2014 Provincia 60,00 60,00 60,00 0,00% Agenzie ,00% Enti strumentali (pubblici) ,00% Cassa del Trentino S.p.a , , ,00 12,07% Patrimonio del Trentino 117,00 142,00 146,00 2,82% Istituto Trentino per l'edilizia Abitativa -ITEA S.p.A 167,00 154,00 16,00-89,61% Trentino Trasporti S.p.A. 34,00 53,00 64,00 20,75% Trentino Sviluppo S.p.a. 122,00 163,00 125,00-23,31% Totale 1.549, , ,00-1,09% Fonte: elaborazione Corte dei conti con dati comunicati dalla PAT. Dall esame della tabella sopra esposta si riscontra un livello di indebitamento pressoché invariato rispetto all esercizio precedente (-1,09%). L indebitamento complessivo del settore pubblico provinciale allargato incide sulle entrate proprie (titoli I e III) nella misura del 41,3%, sulle entrate correnti (titoli I-II-III) nella misura del 40,9%, e corrisponde ad un debito pro capite pari a euro (popolazione al 1/1/2015 n dato ISPAT). Risulta peraltro dai rapporti elaborati nel mese di luglio 2015 dalle Agenzie di rating Moody s Investor Service e Fitch Ratings che i ratings della Provincia autonoma di Trento si confermano rispettivamente al livello A3 e A, con prospettive stabili. Nel rapporto Fitch si evidenzia che l indebitamento della Provincia autonoma è pienamente sostenibile e si assesta a circa 1/3 delle entrate correnti. L Agenzia di rating rileva, tuttavia, che il debito di circa 1,5 miliardi di euro emesso da Cassa del Trentino deve in realtà considerarsi debito diretto, evidenziando anche che la Provincia ha in essere numerose garanzie rilasciate a favore delle proprie partecipate ed enti strumentali, ma si è impegnata a mantenere il livello del debito entro circa il 10% del Pil locale. Rileva inoltre l Agenzia che la PAT continua ad avere una forte performance finanziaria nel medio termine. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

89 Il Fondo di sviluppo del territorio A. Evoluzione normativa Con l art. 1 della L.R. 13 dicembre 2012, n. 8, la Regione autonoma Trentino Alto Adige ha approvato le basi normative per dare avvio ad un insieme di interventi per lo sviluppo del territorio. 82 La citata legge regionale n. 8/2012 ha previsto a tale scopo un primo stanziamento di euro 500 milioni, dei quali 250 milioni destinati alla Provincia autonoma di Trento e 250 milioni destinati alla Provincia autonoma di Bolzano. Con la L.R. 24 luglio 2014, n. 6, la Regione autonoma Trentino Alto Adige, oltre ad aver prorogato a 20 il termine per la restituzione del credito (originariamente erano 15 anni), ha autorizzato un ulteriore stanziamento pari a 200 milioni di euro, ripartito in parti uguali tra le due Province autonome, per interventi di sviluppo del territorio realizzati attraverso fondi di rotazione, nonché per i fini di cui all art. 1, comma 4, della L.R. n. 8/2012. Per i dettagli in merito alle disposizioni attuative di tali normative e ai programmi di utilizzo delle risorse relativi agli anni 2013 e 2014 si rinvia a quanto riportato nella relazione allegata al giudizio di parifica per l esercizio 2014, mentre di seguito si esamineranno unicamente le novità intervenute nell esercizio L art. 3 della legge regionale 3 agosto 2015, n. 22, ha previsto un ulteriore finanziamento del progetto di Sviluppo del territorio stabilendo lo stanziamento di 110 milioni di euro, dei quali 25 milioni a favore della Provincia autonoma di Trento e 85 milioni a favore della Provincia autonoma di Bolzano. Il nuovo programma di utilizzo delle risorse per la Provincia di Trento è stato definito con deliberazione di Giunta provinciale n. 1844/2015 ed approvato con deliberazione di Giunta regionale n. 203/2015. Da ultimo, con delibera di Giunta provinciale n. 207 del 26 febbraio 2016, approvata dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 33 del 16 maro 2016, è stato modificato il programma di 82 I commi 3 e 4 della norma considerata prevedono, in particolare, che tale finalità possa essere perseguita: - attraverso interventi rivolti ad organismi di investimento collettivo del risparmio non speculativi, la cui politica di investimento sia rivolta a progetti di crescita, rafforzamento patrimoniale, innovazione ed internazionalizzazione delle imprese operanti sul territorio della Regione, nonché a progetti di sviluppo dei medesimi territori; - attraverso concessioni di credito anche infruttifere in favore delle Province autonome di Trento e di Bolzano o di società controllate dalle Province medesime, della durata massima di 20 anni. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

90 utilizzo delle risorse regionali assegnate alla Provincia per lo sviluppo del territorio negli esercizi 2013 e Di tale modifica si tratterà nella parte dedicata all utilizzo delle risorse regionali. B. Contabilizzazione in entrata Nel complesso, tra il 2013 ed il 2015, la Regione ha stanziato a favore della Provincia autonoma di Trento somme pari a 375 milioni di euro, delle quali euro sono affluite o sono destinate ad affluire direttamente al bilancio provinciale, mentre i restanti euro sono stati assegnati direttamente alle società partecipate (nel dettaglio euro a Cassa del Trentino spa e euro a Trentino Sviluppo spa). Nella tabella seguente si riporta la specificazione degli stanziamenti regionali e delle effettive erogazioni a favore della Provincia nel triennio : Tabella 16: destinazione fondi sviluppo territorio situazione complessiva del triennio PAT CASSA DEL TRENTINO TRENTINO SVILUPPO TOTALE Stanziamenti Erogazioni Stanziamenti Erogazioni Stanziamenti Erogazioni Stanziamenti Erogazioni L.R. 8/ , , , , , , , ,00 L.R. 6/2014 0,00 0, , , , , , ,00 L.R. 22/ ,00 0,00 0,00 0, ,00 0, ,00 0,00 TOTALE , , , , , , , ,00 Fonte: ricostruzione da atti e documenti provinciali. Per entrare nel merito delle modalità di contabilizzazione delle somme ricevute dalla Regione è opportuno focalizzare l analisi su ciascun singolo destinatario. PROVINCIA La situazione relativa agli accertamenti ed alle riscossioni sul bilancio provinciale delle somme provenienti dai fondi regionali nel triennio è riepilogata nella tabella che segue: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

91 Tabella 17: contabilizzazione in entrata sul bilancio provinciale fondi sviluppo territorio Prev. Definitive Accertamenti Riscossioni in c/competenza Riscossioni in c/residui Residui di competenza Residui esercizi precedenti Rend , , ,00 0,00 0,00 0,00 Rend , ,00 0,00 0, ,00 0,00 Rend ,00 0,00 0,00 0,00 0, ,00 TOTALE , , ,00 0,00 0, ,00 Fonte: ricostruzione da atti e documenti provinciali. Come è possibile notare, della somma complessivamente accertata dalla Provincia, pari ad euro , sono stati incassati solamente euro nell esercizio Nell esercizio 2015 la Provincia non ha né accertato né incassato (in conto competenza) alcuna somma sul proprio bilancio. Per quanto concerne la contabilizzazione, le somme provenienti dai fondi regionali sono state iscritte al capitolo , denominato Entrate derivanti dalla concessione di crediti da parte della Regione Trentino Alto Adige. Nei rendiconti 2013 e 2014 tale capitolo era ricompreso all interno del titolo IV Entrate derivanti da alienazioni, da trasformazioni di capitale, da riscossione di crediti e da trasferimenti in conto capitale, del bilancio provinciale, ed in particolare sotto la categoria 2 Riscossione di crediti. Questa Corte ha già 84 evidenziato l erroneità di tale classificazione, trattandosi a tutti gli effetti di operazione di indebitamento, con conseguente necessaria contabilizzazione nel titolo V Entrate derivanti da mutui e prestiti 85. In ottemperanza alle decisioni di questa Corte, la Provincia, in una variazione al bilancio di previsione 2015, 86 ha provveduto a riclassificare il capitolo nel titolo V. 83Si segnala che i assegnati alla Provincia ai sensi della L.R. n. 22/2015 sono stati impegnati dalla Regione, ma non sono ancora stati accertati dalla Provincia. 84Sezioni Riunite per il Trentino-Alto Adige, decisione n. 2/2015/PARI, Sezione di controllo per il Trentino-Alto Adige (sede di Trento), deliberazione n. 25/2015/FRG. Nella decisione n. 2/2015/PARI Sezioni Riunite per il Trentino-Alto Adige è stata dichiarata non regolare la contabilizzazione nel titolo IV delle entrate della concessione di credito assegnata dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige ai sensi della L.R. n. 8/ Sezioni Riunite per il Trentino-Alto Adige, decisione n. 2/2015/PARI, Sezione di controllo per il Trentino-Alto Adige sede di Trento), deliberazione n. 25/2015/FRG. Nella decisione n. 2/2015/PARI Sezioni Riunite per il Trentino-Alto Adige è stata dichiarata non regolare la contabilizzazione nel titolo IV delle entrate della concessione di credito assegnata dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige ai sensi della L.R. n. 8/ Legge provinciale n. 19/2015. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

92 I 60 milioni di euro riscossi nel 2013 alimentano inoltre la voce debiti diversi del conto del patrimonio, mentre le somme non ancore riscosse, non risultano iscritte nel conto del patrimonio e non hanno contribuito nell esercizio 2015 alla determinazione del livello di indebitamento. Al riguardo, si rileva, tuttavia, che in base a quanto disposto dall art. 62, c. 4, del D.lgs. n. 118/2011, norma applicabile anche alla Provincia autonoma dal 1 gennaio 2016, Le entrate derivanti da operazioni di debito sono immediatamente accertate a seguito del perfezionamento delle relative obbligazioni, anche se non sono riscosse, e sono imputate agli esercizi in cui è prevista l'effettiva erogazione del finanziamento. Contestualmente è impegnata la spesa complessiva riguardante il rimborso dei prestiti, con imputazione agli esercizi secondo il piano di ammortamento, distintamente per la quota interessi e la quota capitale. Per quanto concerne la restituzione delle somme e all obbligo per l ente di predisporre un contestuale piano di ammortamento, come prescritto dall art. 119 della Costituzione, la Provincia ha ribadito quanto già riferito nell istruttoria sul bilancio preventivo 2015, ossia di aver previsto nel proprio bilancio preventivo un piano di ammortamento correlato alla temporizzazione dei rientri dai Fondi cui le risorse regionali risultavano originariamente finalizzate che, sostanzialmente, si è concretizzato in uno slittamento al 2024 dell accantonamento nel titolo IV per rimborso prestiti. 87 La Provincia ha tuttavia comunicato in istruttoria che provvederà, con l assestamento del bilancio 2016, a stanziare sul proprio bilancio le somme necessarie al rimborso in quote costanti a decorrere dal 2016 e fino alla data di scadenza della concessione di credito. 88 CASSA DEL TRENTINO Nel triennio a favore di Cassa del Trentino spa sono state stanziate dalla Regione complessivamente somme pari ad euro L importo è stato interamente erogato, secondo la tempistica descritta dalla seguente tabella: 87 Nota prot. n del 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 17. Si veda anche punto 3.6 della deliberazione n. 25/2015/FRG della Sezione di controllo per il Trentino-Alto Adige (sede di Trento). 88 Nota prot. n del 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 17. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

93 Tabella 18: erogazioni a favore di Cassa del Trentino fondi sviluppo territorio Stanziamenti Erogazioni 2013 Erogazioni 2014 Erogazioni 2015 Erogazioni TOTALI L.R. 8/ , ,00 0,00 0, ,00 L.R. 6/ ,00 0,00 0, , ,00 L.R. 22/2015 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE , ,00 0, , ,00 Fonte: ricostruzione da atti e documenti provinciali. Per quanto concerne le modalità di contabilizzazione di tali somme, la Provincia ha riferito in istruttoria quanto le è stato comunicato dalla società, ossia che: nel bilancio di esercizio della scrivente Società i prestiti regionali sono rilevati nella voce 10 DEBITI (Prestiti da Regione a tasso zero) del Passivo dello Stato patrimoniale; i correlati contributi in annualità assegnati dalla Provincia alla Società sono rilevati nella voce 60 CREDITI (Crediti vs. Pat per c/annualità) dell Attivo dello Stato patrimoniale. Nella voce 10-DEBITI (Debiti per contributi in conto annualità da erogare), viene inoltre rilevato il valore attuale dei contributi concessi agli enti beneficiari fino all avvenuta erogazione. Si precisa che la Società redige il proprio bilancio di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS) ai sensi dell art. 2 lett. a) del D. Lgs. n. 38/2005 e adotta gli schemi di bilancio degli intermediari finanziari, approvati dalla Banca d Italia.. Da quanto indicato emerge che la società contabilizza correttamente tra i debiti le somme provenienti dai fondi regionali. La società, tuttavia, iscrive in bilancio correlati contributi in conto annualità da parte della Provincia e quindi può dedursi che gli oneri relativi alla restituzione di tali somme sono posti, in definitiva, a carico dell Ente pubblico, tenuto anche conto che Cassa del Trentino è partecipata al 100% dal socio unico Provincia. TRENTINO SVILUPPO Nel triennio a favore di Trentino Sviluppo spa sono state stanziate dalla Regione complessivamente somme pari ad euro L importo è stato erogato per euro , secondo la tempistica descritta dalla tabella che segue: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

94 Tabella 19: erogazioni a favore di Trentino Sviluppo fondi sviluppo territorio Stanziamenti Erogazioni 2013 Erogazioni 2014 Erogazioni 2015 Erogazioni TOTALI L.R. 8/ , ,00 0,00 0, ,00 L.R. 6/ ,00 0, , , ,00 L.R. 22/ ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE , , , , ,00 Fonte: ricostruzione da atti e documenti provinciali. Tali somme sono contabilizzate nei fondi gestiti in nome proprio ma per conto della Provincia autonoma di Trento. In particolare, la società ha specificato che il Rendiconto del Fondo art. 33 L.P. 6/1999 forma, come conto d ordine, parte integrante del Bilancio di Trentino Sviluppo S.p.a.. Essendo contabilizzato tra i conti d ordine, il debito contratto nei confronti della Regione non risulta né all interno dell indebitamento della società (che sembra essere pari, secondo quanto indicato nel paragrafo precedente, a 33 milioni), né all interno dell indebitamento della Provincia. Analogamente a quanto già visto per Cassa del Trentino spa, l onere di rimborso del debito grava, in definitiva, secondo quanto già indicato nella relazione allegata al giudizio di parifica relativo all esercizio 2014, direttamente sul bilancio della Provincia autonoma. C. Contabilizzazione in uscita, utilizzo risorse e rendicontazione Per quanto concerne l impiego delle somme affluite dalla Regione, la destinazione delle stesse è stata inizialmente stabilita dai programmi approvati con le deliberazioni di Giunta provinciale n. 2064/2013, n. 1619/2014 e n. 1844/2015. Anche con riferimento a tale ambito è opportuno considerare distintamente la Provincia e le società partecipate. PROVINCIA Dal punto di vista contabile le somme provenienti dalla Regione hanno alimentato i seguenti capitoli di spesa: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

95 Fondo di rotazione per l accesso al credito da parte delle imprese (L.P. n. 6/1999, art. 34-ter 1, introdotto dall art. 6 della L.P. n. 9/2013); Fondo strategico del Trentino-Alto Adige (L.R. n. 8/2012, art. 1, L.P. n. 25/2012, art. 15) Fondo per la promozione del risparmio casa (L.P. n. 9/2013, art. 3). Si riporta di seguito il dettaglio delle somme impegnate e pagate nel triennio considerato, tralasciando per semplicità espositiva il capitolo , sul quale non è stata stanziata alcuna somma nel periodo analizzato: Tabella 20: impegni e pagamenti connessi alle somme ricevute dalla Regione Prev. Definitive Impegni Pagamenti in c/competenza Pagamenti in c/residui Residui di competenza Residui esercizi precedenti Rend Cap , , ,00 0,00 0,00 0,00 Cap ,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Rend Cap , ,00 0,00 0, ,00 0,00 Cap , ,00 0,00 0, ,00 0,00 Rend Cap ,00 0,00 0, ,00 0,00 0,00 Cap ,00 0,00 0, ,92 0, ,08 TOTALE Cap , , , ,00 0,00 0,00 Cap , ,00 0, ,92 0, ,08 TOTALE , , , ,92 0, ,08 Fonte: rendiconto PAT esercizi 2013, 2014 e Per quanto concerne l esercizio 2015, come emerge dalla tabella sopra riportata, sul capitolo sono stati effettuati pagamenti in conto residui relativi all esercizio 2014 pari ad euro ; sul capitolo , invece, nel corso dell esercizio vi sono stati pagamenti pari ad euro ,92 e permangono residui passivi pari ad euro ,08. Si segnala, tuttavia, al riguardo, che i 75 milioni di euro relativi ai fondi regionali accertati ed impegnati dalla Provincia nel 2014 e destinati al Fondo strategico regionale, non risultano ancora incassati. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

96 In merito alla disciplina normativa ed agli interventi previsti attraverso il Fondo di rotazione per l accesso al credito da parte delle imprese, Fondo per la promozione del risparmio casa e Fondo strategico del Trentino-Alto Adige si rinvia a quanto esposto nella relazione allegata alla decisione n. 2/2015/PARI. Con specifico riferimento alla destinazione delle concessioni di credito regionali la Sezione di controllo per il Trentino Alto Adige, sede di Trento, nella deliberazione n. 25/2015 ha avuto modo di approfondire la problematica, già peraltro sollevata nelle relazioni allegate alle decisioni di parifica n. 2/2015/PARI, n. 3/2014/PARI (per quanto riguarda la Provincia di Trento) e n. 3/2015/PARI (per la Provincia di Bolzano). In particolare, la Sezione di controllo di Trento, partendo dall interpretazione dei concetti di indebitamento ed investimento recati dall art. 3, c. 17 e c. 18, della L. n. 350/2003, ha rilevato la configurabilità di operazione assimilabile all indebitamento in riferimento alle concessioni di credito regionali, nonché la non compatibilità degli impieghi deliberati dalla Provincia autonoma di Trento ed attuati, in gran parte, dalle società partecipate Cassa del Trentino spa e Trentino Sviluppo spa, con il concetto di investimenti recato dal ridetto art. 3, c. 18, della L. n. 350/2003. A seguito dei suesposti rilievi la Giunta provinciale, con deliberazione n. 207 del 26 febbraio 2016, successivamente approvata dalla Giunta regionale con deliberazione n. 33 del 16 marzo 2016 ha modificato, pro-futuro, i programmi di utilizzo delle risorse regionali, destinando le somme concesse a credito alla Provincia per finanziare investimenti diretti dell Ente (piste ciclabili, depuratori, sanità, scuola, edifici provinciali), ad eccezione delle somme già impegnate sui precedenti esercizi. CASSA DEL TRENTINO Nel triennio la Regione ha stanziato complessivamente a favore di Cassa del trentino euro , dei quali incassati dalla società nel 2013 ed euro incassati nel La destinazione di tali risorse, come stabilita dai programmi approvati dalla Provincia, risulta essere stata la seguente: - per un importo di 12 milioni di euro circa per il finanziamento di contributi ad interventi sul patrimonio edilizio esistente ai sensi dell art. 1 della L.P. 9/2013 (contributi a fondo Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

97 perduto). In merito la Provincia ha segnalato che a fronte di un volume di risorse incassate pari a 12 milioni di euro sono stati fino ad ora erogati 11,6 milioni; - per un importo di 110,6 milioni di euro circa per finanziamenti a valere sul Fondo Investimenti ex art. 11 L.P. 36/1993 e ss.mm. a favore dei Comuni Trentini per investimenti in opere pubbliche quali acquedotti, fognature, scuole, ecc.. Il volume di risorse effettivamente erogate, come emerge da apposita tabella riepilogativa trasmessa, è pari a 89,7 milioni di euro. TRENTINO SVILUPPO Nel triennio la Regione ha stanziato complessivamente a favore di Trentino Sviluppo S.p.a. euro , dei quali euro sono stati erogati nel 2013, euro nel 2014, euro nel 2015 ed euro devono ancora essere erogati. Tali somme sono destinate ad interventi diretti della società in favore del sistema economico locale, come previsto dai programma approvati dalla Provincia. Al riguardo la società ha trasmesso una tabella riepilogativa degli interventi realizzati, sostenendo una spesa complessiva pari ad euro ,91: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

98 Tabella 21: interventi realizzati da Trentino Sviluppo Fonte: dati trasmessi dalla Provincia Le garanzie prestate dalla Provincia La Provincia ha rilasciato numerose garanzie, alcune delle quali coperte da contributi in conto annualità assegnati dalla Provincia stessa, ovvero assistite da delegazione di pagamento o cessione del credito. In fase istruttoria è stato richiesto di indicare, per ciascuna di esse, destinatario, importo e periodo di riferimento. Di seguito di riporta l elenco fornito dalla Provincia, distinguendo tra garanzie assistite da delegazione di pagamento o cessione del credito, che la Provincia riconosce come debito diretto della stessa, garanzie coperte da contributi in conto annualità e garanzie non ricomprese nelle due ipotesi precedenti: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

99 Tabella 22: garanzie rilasciate dalla Provincia assistite da delegazione di pagamento o cessione del credito DESTINATARIO GARANZIA TOTALE INIZIALE GARANTITO TOTALE GARANTITO AL 31/12/2015 SCADENZA OPERAZIONE GARANTITA CESSIONI DEL CREDITO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO DELEGAZIONI DI PAGAMENTO PATRIMONIO DEL TRENTINO S.P.A TOTALE Fonte: dati comunicati dalla PAT. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

100 Tabella 23: garanzie rilasciate dalla Provincia coperte da contributi in conto annualità DESTINATARIO GARANZIA TOTALE INIZIALE GARANTITO TOTALE GARANTITO AL 31/12/2015 SCADENZA OPERAZIONE GARANTITA OPERAZIONI COPERTE DA LIMITI DI IMPEGNO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO CASSA DEL TRENTINO PATRIMONIO DEL TRENTINO S.P.A PATRIMONIO DEL TRENTINO S.P.A PATRIMONIO DEL TRENTINO S.P.A PATRIMONIO DEL TRENTINO S.P.A TRENTINO TRASPORTI S.P.A TRENTINO TRASPORTI S.P.A TRENTINO TRASPORTI S.P.A UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRENTO TOTALE Fonte: dati comunicati dalla PAT. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

101 Tabella 24: garanzie rilasciate dalla Provincia non coperte da contributi in conto annualità DESTINATARIO GARANZIA TOTALE INIZIALE GARANTITO TOTALE GARANTITO AL 31/12/2015 SCADENZA OPERAZIONE GARANTITA OPERAZIONI NON COPERTE DA LIMITI DI IMPEGNO SET MEDIOCREDITO TOTALE Fonte: dati comunicati dalla PAT. Nel complesso l importo totale del debito garantito al 31/12/2015, come emerge dalla tabella che segue, è pari ad euro , a fronte di un totale iniziale garantito pari ad euro Tabella 25: totale garanzie rilasciate dalla Provincia TIPOLOGIA GARANZIA CESSIONI DEL CREDITO E DELEGAZIONI DI PAGAMENTO Fonte: dati comunicati dalla PAT. TOTALE INIZIALE GARANTITO TOTALE GARANTITO AL 31/12/ OPERAZIONI COPERTE DA LIMITI DI IMPEGNO OPERAZIONI NON COPERTE DA LIMITI DI IMPEGNO TOTALE Ai sensi dell art. 1, comma 76 della Legge n. 311/2004, le garanzie assistite da cessione del credito o delegazione di pagamento, pari ad euro sono da considerarsi debito proprio della Provincia. Anche con riferimento alle garanzie coperte da contributi in conto annualità (euro al 31/12/2015) può ritenersi che, in realtà, il debito garantito gravi direttamente sul bilancio provinciale, in ragione del limite di impegno destinato alla copertura della posizione debitoria. 89 Devono invece ritenersi debito potenziale le residue garanzie rilasciate dalla Provincia, come risultanti dal prospetto allegato al rendiconto (euro al 31/12/2015). 89 Cfr. deliberazione della Sezione di Trento n. 16/2015/QMIG. Cfr. anche il rapporto di rating rilasciato da Fitch nel luglio 2015, trasmesso in istruttoria. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

102 Si evidenzia che, tutte le tipologie di garanzie rilasciate dagli enti territoriali concorrono, ai sensi dell art. 62, comma 6, del D.lgs. n. 118/2011, alla determinazione del limite di indebitamento, salvo che l Ente garante non abbia accantonato il corrispondente ammontare del debito garantito. Al riguardo, la Sezione delle Autonomie nella deliberazione n. 30/2015/QMIG ha rilevato che L esclusione dal calcolo dei limiti di indebitamento delle rate sulle garanzie prestate dagli enti territoriali è consentita, nel rispetto della normativa prevista dall art. 62, comma 6, del D.lgs. n. 118/2011, soltanto nelle ipotesi di accantonamento dell intero importo del debito garantito affinché, nel rispetto del principio della prudenza, sia realizzata un idonea copertura degli oneri conseguenti all eventuale escussione del debito per il quale è concessa la garanzia. Definito l ammontare complessivo delle garanzie, in istruttoria è stato richiesto di specificare le finalità dell investimento garantito e l utilità derivante per l ente garante da tale investimento. La Provincia non ha risposto a tale quesito, asserendo che il debito effettivo (garanzie assistite da delegazione di pagamento o cessione del credito e coperte da contributi in conto annualità) e quello potenziale (altre tipologie di garanzie) si qualificano come tali in base alla nuova disciplina in materia di armonizzazione dei sistemi contabili di cui al D.lgs. n. 118 del Tale disciplina, tenuto conto di quanto disposto dal comma 4 octies dell'articolo 79 dello Statuto, per la Provincia di Trento trova applicazione a decorrere dal Tali garanzie non costituivano debito per la Provincia ai sensi della disciplina provinciale in materia di contabilità in vigore fino al 31 dicembre 2015, rappresentata dall'articolo 31 della legge provinciale n. 7/1979. Conseguentemente sarà garantita la dimostrazione della finalizzazione a spese di investimento degli introiti derivanti da eventuali nuove operazioni contratte a decorrere dal La Provincia, in sostanza, non ha dimostrato la connessione tra le garanzie rilasciate, che si ribadisce costituiscono in misura prevalente debito effettivo e non solo potenziale, e gli investimenti garantiti, impedendo a questa Corte la verifica del rispetto della c.d. regola aurea (art. 119 Cost. e art. 74 Statuto di autonomia). Al riguardo la Corte evidenzia quanto già rilevato dalla Sezione delle Autonomie nella citata deliberazione n. 30/2015/QMIG, ovvero che La concessione di garanzie da parte degli enti territoriali incide sulla capacità di indebitamento degli stessi enti e soggiace ai limiti imposti dall art. 119, comma 6, Cost., secondo cui il ricorso all indebitamento si giustifica esclusivamente per il Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

103 finanziamento di spese di investimento..i soggetti destinatari del rilascio di garanzie devono essere individuati con riguardo alla finalità degli investimenti finanziati, che devono rientrare necessariamente fra le tipologie di cui all art. 3, comma 18, l. n. 350/2003, secondo la nozione di investimento per l ente territoriale che fornisce la garanzia, indipendentemente dal possesso, da parte degli organismi a partecipazione pubblica, dei requisiti dell in house providing oppure dalla loro inclusione nell elenco ISTAT. Posto che le garanzie prestate concorrono al limite di indebitamento di cui all art. 62, comma 6, D.lgs. n. 118/2011, la proficuità deve considerarsi caratteristica essenziale dell investimento, per cui il rilascio di garanzie può essere effettuato in presenza di determinate condizioni, essenzialmente riconducibili all acquisizione di un nuovo corrispondente valore al patrimonio dell ente che lo effettua. Va altresì aggiunto che la finalizzazione agli investimenti delle garanzie rilasciate dagli enti territoriali costituisce principio già presente nell ordinamento giuridico, ancor prima dell entrata in vigore delle norme sull armonizzazione contabile, basti considerare quanto disposto dall art. 207 del Tuel (D.lgs. n. 267/2000). In proposito, la Sezione regionale di controllo Lombardia, deliberazione n. 409/2013 e la Sezione regionale di controllo Piemonte, deliberazione n. 14/2007, hanno già avuto modo di precisare che nel rilasciare l autorizzazione alla sottoscrizione di una garanzia l Ente deve tenere presente i principi basilari dettati dal legislatore, quali, in primo luogo, il generale divieto, per le regioni e gli enti locali, di ricorrere all indebitamento per spese diverse da quelle di investimento (art. 119 Cost.). Il ricorso a questa forma di finanziamento appare, infatti, limitato ai soli casi in cui i relativi costi possano risultare neutralizzati dai benefici derivanti alla collettività dalla realizzazione dell investimento. In virtù di tale ratio, nella disciplina del TUEL il rilascio di una garanzia, esponendo l ente al rischio di escussione in caso di insolvenza del debitore, viene assimilato all ipotesi di indebitamento. Infine, sotto altro profilo, si richiama altresì l obbligo di documentare il rispetto delle norme europee in materia di aiuti di Stato (si veda Comunicazione della Commissione Europea sull'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie 2008/C 155/02). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

104 Il ricorso a strumenti finanziari derivati Come noto, l articolo 62 comma 8 del D.L. n. 112/2008 dispone che le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano alleghino al bilancio di previsione e al bilancio consuntivo una nota informativa che evidenzi gli oneri e gli impegni finanziari, rispettivamente stimati e sostenuti, connessi a contratti relativi a strumenti finanziari derivati o a contratti di finanziamento che includono una componente derivata. In attuazione di quanto disposto dalla citata norma nazionale, l articolo 31, c. 7-bis, del D.P.P. 29 settembre 2005, n Leg. (come modificato dal D.P.P. 28 ottobre 2009, n /Leg.), dispone quanto segue: La Provincia allega al bilancio di previsione e al rendiconto generale una nota informativa che evidenzia, secondo le modalità stabilite dalla Giunta provinciale, gli oneri e gli impegni finanziari, rispettivamente stimati e sostenuti, derivanti da contratti, dalla stessa conclusi, relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata. Con deliberazione della Giunta Provinciale n. 969 del 30 aprile 2010 sono stati definiti i contenuti delle note da allegare al bilancio di previsione e al rendiconto. 90 Si esamineranno di seguito le operazioni finanziari concluse dalla Provincia, da Cassa del Trentino spa e Patrimonio del Trentino spa. PROVINCIA Per quanto riguarda i quattro contratti sottoscritti dalla Provincia autonoma di Trento con le Banche Intesa e Natixis, rispettivamente in data 17/05/2006 e il 28/07/ , già oggetto di esame nei precedenti giudizi di parificazione ed anche nell ambito del controllo sul bilancio 90 Sul contenuto essenziale della nota informativa si veda Corte costituzionale, sentenza n. 70/2012, in base alla quale la redazione della nota informativa in termini sintetici ed incompleti e la mancata indicazione analitica delle unità previsionali di base e dei capitoli, sui quali ricade materialmente la gestione dei contratti, appaiono pregiudizievoli degli equilibri dell esercizio in corso e di quelli futuri, nella misura in cui non determinano le modalità di copertura degli oneri nascenti dallo sviluppo attuativo dei contratti derivati stipulati e non forniscono appropriate informazioni per adottare coerenti opzioni contrattuali ed efficaci procedure di verifica. 91 Due contratti, sottoscritti il 17/05/2006, riguardano la copertura, con uno swap di ammortamento, di un emissione obbligazionaria di tipo bullet, e a tasso fisso, della società Garda Trentino Fiere Spa dell importo nozionale, alla data di stipulazione e al 31 dicembre 2014, di ,00 euro (si veda delibera GP n. 933 del 12 maggio 2006). Gli altri due contratti, sottoscritti dalla Provincia il 28 luglio 2006, sono collegati a emissioni obbligazionarie delle società Trentino Trasporti Spa, Itea Spa e dell Università degli studi di Trento per un valore nominale iniziale (nozionale di riferimento) di euro ,08 (si veda delibera GP n del 21 luglio 2006). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

105 preventivo 2015 (deliberazione Sezione controllo Trento n. 25/2015), risulta che l operazione finanziaria a copertura del prestito obbligazionario emesso da Itea spa, Trentino trasporti spa e Università degli studi di Trento si è estinta in data 23 dicembre 2015 generando i flussi in entrata ed in uscita previsti, mentre l analoga operazione finanziaria conclusa da Garda Trentino Fiere spa si è chiusa alla data del 31 maggio 2016 determinando anch essa i flussi previsti dai contratti conclusi. 92 Su tali contratti, ormai estinti, questa Corte ha già rilevato alcuni profili di criticità, pur prendendo atto di quanto riferito dalla Provincia, ossia della mancanza del carattere di aleatorietà, giacché i flussi pagati ed incassati dall Ente erano prestabiliti sin dall origine e non risentivano dell andamento di alcun parametro finanziario. Si riportano di seguito le tabelle riepilogative delle operazioni finanziarie in strumenti derivati concluse dalla Provincia di cui si è appena detto. 92 Con nota prot del 7 giugno 2016 il Dipartimento Affari finanziari ha allegato l attestazione del Servizio Entrate, finanza e credito, prot. n del 6 giugno 2016, relativa all introito di quanto previsto dalle controparti Natixis e Intesa San Paolo a chiusura delle operazioni in derivati sottoscritte dalla Provincia autonoma di Trento Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

106 Operazione finanziaria: Garda Trentino Fiere Tabella 26: derivati sottoscritti dalla Provincia autonoma di Trento Istituto intermediario: Intesa Sanpaolo Spa (Ex Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo Spa) e Natixis (Ex Ixis Corporate & Investement Bank) Ref. contratto: N DD. 17/05/2006 e N M: data negoziazione 17/05/2006; data scadenza 31/05/2016. Valore nozionale dello strumento finanziario complessivi euro ANNO ENTRATE (capitolo /001) USCITE (capitolo /001) DIFFERENZIALI TRA TRA ACCERTAMEN PREVISIONI RISCOSSIONI PREVISIONI IMPEGNI PAGAMENTI ACCERTAMEN RISCOSSIONI E TI TI E IMPEGNI PAGAMENTI , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0, , , , ,00 Totale , , , , , ,00 0,00 0,00 Valore nozionale dello strumento finanziario ANNO valore mark to market Operazione finanziaria: Itea, Trentino Trasporti Spa e Università degli Studi Istituto intermediario: Intesa Sanpaolo Spa (Ex Banca Intesa Infrastrutture e Sviluppo Spa), Natixis (Ex Ixis Corporate & Investement Bank) e Dexia Crediop Spa Ref. contratto: N DD. 28/07/2006, N M DD. 28/07/2006 E N. PROT. FP/006 DD. 28/07/2006 valore mark to market ENTRATE (capitolo /002) USCITE (capitolo /002) DIFFERENZIALI TRA TRA ACCERTAMEN PREVISIONI RISCOSSIONI PREVISIONI IMPEGNI PAGAMENTI ACCERTAMEN RISCOSSIONI E TI TI E IMPEGNI PAGAMENTI , , , , , , ,98 0,00 0, , , , , , , ,63 0, , , , , , , , ,79 0,00 0, , , , , , , ,67 0, , , , , , , , ,01 0,00 0, , , , , , , ,36 0, , , , , , , , ,00 0, , , , , , , , ,00 0,00 12, , , , , , , ,00 0,00-19, Scaduto , , , , , ,00 0,00 4,15 Totale , , , , , ,44 0,00 1,96 *** Il conteggio del MTM si riferisce ai soli contratti attualmente in essere. Non è considerato il valore del contratto estinto nel 2011 con la controparte Dexia Crediop Spa Fonte: dati PAT. CASSA DEL TRENTINO SPA E PATRIMONIO DEL TRENTINO SPA Per quanto attiene invece agli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Cassa del Trentino spa e da Patrimonio del Trentino spa si rileva quanto segue. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

107 Cassa del Trentino spa ha sottoscritto tre contratti della tipologia Interest rate swap il 24 settembre 2009 con Natixis (scadenza 19/12/2016) per un capitale nozionale di euro , ed il 1 marzo 2010 con Royal Bank of Scotland (nozionale di euro ,74) e con Barclays Capital (nozionale di euro ,74), entrambi con scadenza 31/12/2029. Analogamente, Patrimonio del Trentino spa ha concluso in data 18 febbraio 2011 due contratti di Interest rate swap con Dexia Crediop e MPS Capital Service (entrambi con nozionale di euro ,30) con scadenza anche in questo caso il 31/12/2029. Gli importi nozionali complessivi ammontano, quindi, ad un totale di ,08 euro. Per quanto riguarda il mark to market (ipotetico valore di realizzo) calcolato al 31 dicembre 2015 sulla base della curva Euribor/Irs flat, così come comunicato dalle società per il tramite della Provincia, emerge un cospicuo valore negativo complessivo pari ad euro ,57 (di cui euro ,33 per i contratti di Patrimonio del Trentino spa ed euro ,24 per i contratti di Cassa del Trentino spa). 93 Anche il differenziale tra flussi in entrata ed in uscita evidenzia, nella proiezione fornita dalle società al termine delle operazioni di swap (2029), delle forti perdite, corrispondenti a complessivi euro ,90 (di cui euro ,69 per i contratti di Patrimonio del Trentino spa ed euro ,21 per i contratti di Cassa del Trentino). Tali conclusioni emergono dall esame delle seguenti tabelle trasmesse dalla Provincia. 93 Rispetto all ultima rilevazione del mark to market, comunicata dalla Provincia alla data del 13 ottobre 2015, si evidenzia un miglioramento complessivo di circa 3,3 milioni euro, connesso soprattutto agli swap di Patrimonio del Trentino spa. Al riguardo, sul mark to market, si segnala che se le perdite potenziali (o i guadagni) sui derivati diventano effettive solo nel caso in cui il contratto venga estinto, la situazione è diversa laddove sussistano clausole di estinzione anticipata che, quindi, dovevano essere attentamente valutate al momento della conclusione dei contratti (v. deliberazione Sezioni Riunite controllo n. 7/SSRRCO/AUD/15 del 5 maggio 2015) Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

108 Tabella 27: derivati sottoscritti da Cassa del Trentino Istituto intermediario: The Royal Bank of Scotland Ref. contratto:d Valore nozionale dello strumento finanziario ,74 amortizing ANNO valore mark to PROVENTI (FLUSSI IN ONERI (FLUSSI IN market ENTRATA) USCITA) DIFFERENZIALE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,80 Totale , , ,05 Istituto intermediario: Barclays Capital Ref. contratto: ldn0162cd03/ b/ Valore nozionale dello strumento finanziario ,74 amortizing ANNO valore mark to PROVENTI (FLUSSI IN ONERI (FLUSSI IN market ENTRATA) USCITA) DIFFERENZIALE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,80 Totale , , ,05 Istituto intermediario: Natixis Ref. contratto: m Valore nozionale dello strumento finanziario ,00 amortizing ANNO valore mark to PROVENTI (FLUSSI IN ONERI (FLUSSI IN market ENTRATA) USCITA) DIFFERENZIALE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,99 0, ,99 Totale , , ,89 Fonte: dati PAT. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

109 Tabella 28: derivati sottoscritti da Patrimonio del Trentino Istituto intermediario: Mps Capital Services Banca per le Imprese Spa Ref. contratto: TRADE DATE 18/2/2011 Valore nozionale dello strumento finanziario: ,30 AMORTIZING ANNO valore mark to PROVENTI (FLUSSI IN ONERI (FLUSSI IN market ENTRATA) USCITA) DIFFERENZIALE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,40 Totale , , ,41 Istituto intermediario: Dexia Crediop Spa Ref. contratto: TRADE DATE 18/2/2011 Valore nozionale dello strumento finanziario: ,30 AMORTIZING ANNO valore mark to market PROVENTI (FLUSSI IN ENTRATA) ONERI (FLUSSI IN USCITA) DIFFERENZIALE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,30 Totale , , ,28 Fonte: dati PAT. Ciò posto, la Corte rileva quanto segue: - I contratti sopra esposti sono stai stipulati in vigenza dello specifico divieto disposto dall art. 62 del D.L. n. 112/2008 (recante princìpi fondamentali per il coordinamento della Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

110 finanza pubblica e per assicurare la tutela dell'unità economica della Repubblica ai sensi degli articoli 117, secondo comma, lettera e), e terzo comma, 119, secondo comma, e 120 della Costituzione) che nel testo pro tempore vigente, impediva alle Regioni, alle Province autonome e agli enti locali di stipulare contratti relativi a strumenti finanziari derivati previsti dall art. 1, c. 3, del D.lgs. n. 58/ Pertanto, le deliberazioni della Giunta provinciale n del 23 settembre 2008, n del 27 novembre 2009 e n del 26 novembre 2010 evidenziano profili di dubbia legittimità nella parte in cui autorizzano Patrimonio del Trentino spa all emissione di prestiti obbligazionari bullet ed alla ricostituzione del profilo amortizing tramite apposite operazioni finanziarie, nonché all emissione di prestiti obbligazionari anche a breve-medio termine a tasso variabile e alla conseguente sottoscrizione di contratti swap per la gestione del rischio di tasso nell ambito dell operazione di finanziamento del nuovo Museo di scienze naturali (MUSE). Come già osservato dalla Sezione di controllo di Trento nella deliberazione n. 25/2015 il divieto disposto dalla citata norma avrebbe dovuto impedire la conclusione dei contratti derivati di cui trattasi, ancorché gli stessi siano stati stipulati dalle due società in house detenute al 100% dal socio unico Provincia. Lo strumento societario è stato utilizzato, anche in tal caso, in sostanza con una finalità elusiva della disciplina nazionale. - Con specifico riferimento agli strumenti derivati conclusi da Cassa del Trentino spa (swap Royal Bank of Scotland e Barclays Capital) non sembra ricorrere la asserita finalità di copertura potendosi desumere, invece, un esclusiva natura speculativa. 94 L art. 62 del DL 25 giugno 2008 n. 112 convertito nella legge 6 agosto 2008 n. 133, ai fini della tutela dell'unità economica della Repubblica e nel rispetto dei principi di coordinamento della finanza pubblica previsti agli articoli 119 e 120 della Costituzione, aveva vietato alle Regioni, alle Province autonome di Trento e Bolzano ed agli enti locali di stipulare contratti relativi a strumenti finanziari derivati, nonché di ricorrere all'indebitamento attraverso contratti che non prevedevano modalità di rimborso mediante rate di ammortamento comprensive di capitale e interessi, fino all entrata in vigore di un regolamento del MEF che doveva individuare la tipologia dei contratti relativi a strumenti finanziari derivati consentiti per tali enti e comunque per il periodo di un anno decorrente dalla data di entrata in vigore del decreto stesso. Tale divieto è restato in vigore sino a quanto l art. 1, comma 572 della legge di stabilità per il 2014 ha ampliato l applicazione della normativa in materia di contenimento dell uso degli strumenti derivati e dell indebitamento, in primo luogo prevedendo la soppressione del riferimento all entrata in vigore di un apposito regolamento del MEF che, sentite la Banca d Italia e la Commissione nazionale per le società e la borsa, avrebbe dovuto individuare i contratti di finanza derivata e le componenti derivate, implicite o esplicite, a cui gli Enti potevano accedere, attribuendo quindi al divieto natura permanente e non più limitata nel tempo. Si veda, in proposito, l indagine conoscitiva sulle tematiche relative agli strumenti finanziari derivati elaborata dalle Sezioni riunite in sede di controllo di questa Corte nel mese di maggio 2015 (deliberazione n. 7/SSRRCO/AUD/15 del 5 maggio 2015). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

111 La società ha riferito in istruttoria che le ragioni sottostanti alla conclusione degli swap erano riconducibili alla copertura della differenza, rilevata all epoca, tra il rendimento medio dei mutui attivi concessi ad enti pubblici locali (tasso fisso 4,75%) e i tassi passivi ipotetici da pagare allora per un operazione di futura provvista (intorno al 6% variabile secondo quanto riferito). È stato quindi richiesto all Amministrazione di specificare l eventuale operazione di credito (prestito obbligazionario o altro), ed i relativi flussi in uscita, sottoscritta da Cassa del Trentino a fronte ed in diretta connessione con i suddetti swap. 95 La Provincia ha quindi trasmesso una nota di risposta di Cassa del Trentino dalla quale è emerso che non è stata ad oggi conclusa alcuna operazione di provvista a causa delle mutate condizioni dei mercati finanziari conseguenti alla crisi economico finanziaria che dapprima non consentiva di effettuare operazioni di lunga scadenza e che ora non ne consentono la loro effettuazione se non a fronte del rilascio di adeguate e solide garanzie. 96 Pertanto, appare priva di qualsiasi fondamento logico la scelta effettuata da Cassa del Trentino di stipulare gli swap di cui trattasi per la ipotetica copertura di mutui attivi, di per sé privi di alcun rischio in quanto naturalmente produttivi solo di interessi attivi, ed in mancanza di una passività sottostante l operazione finanziaria derivata. Al riguardo giova rammentare quanto disposto dall art. 3 D.M. n. 389 del 2003 (decreto del Ministro delle finanze di concerto con il Ministro dell interno 1 dicembre 2003), in vigore sino a che non è stato disposto per legge (v. legge sopra citata) il divieto di stipulazione degli strumenti derivati, in base al quale gli enti territoriali potevano utilizzare gli strumenti derivati solo per finalità di copertura dei rischi ed esclusivamente in corrispondenza di passività effettivamente dovute. In sostanza, quindi, se Cassa del Trentino non avesse concluso gli swap di cui trattasi avrebbe unicamente continuato a percepire gli interessi attivi inerenti ai mutui concessi ai Comuni Trentini senza subire gli inevitabili rischi di un operazione finanziaria rivelatasi inutile, svantaggiosa, produttiva di sole perdite e priva di qualsiasi logica di copertura (non vi era nulla da coprire, né alcun rischio tassi da fronteggiare). Con la stipulazione dello swap, Cassa del Trentino ha, invece, ceduto una rendita certa, ossia gli interessi attivi percepiti sui mutui concessi ai Comuni Trentini, per conseguire dalle controparti swap un 95 Nota istruttoria prot. n d.d. 13 maggio Nota Pat prot. n del 20 maggio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

112 flusso variabile in entrata rivelatosi sin dal principio svantaggioso in quanto significativamente inferiore alla somma pagata da Cassa del Trentino. 97 Tutto ciò, si ribadisce, in mancanza di un operazione di indebitamento da coprire. Al riguardo, sulla funzione di copertura ovvero speculativa degli swap, si riporta quanto puntualmente rilevato dalla dottrina: Come è noto, infatti, nella prassi contrattuale, tali strumenti finanziari ( Interest rate swap ) sono in genere utilizzati per far fronte ad esigenze di copertura dei rischi legati alla fluttuazione del tasso di interesse a cui è normalmente indicizzata una preesistente situazione di indebitamento del cliente nei confronti del sistema creditizio in genere un contratto di mutuo o di finanziamento a lungo termine (c.d. funzione di hedging). Tale obiettivo è raggiunto attraverso uno scambio di interessi tra la banca ed il cliente, calcolati in relazione ad un determinato ammontare di denaro (nozionale) che normalmente coincide con l'esposizione debitoria dell'investitore. L'idea di fondo è quella di proteggere l'attività sottostante del cliente attraverso l'affiancamento di un'operazione in prodotti derivati di segno opposto: le eventuali perdite sull'attività sottostante maturate per una variazione avversa dei valori verrebbero, in linea teorica, compensate con i proventi derivanti dalla copertura in prodotti derivati. Ed infatti, solitamente, questo tipo di contratto prevede che uno dei due contraenti (di norma il cliente) paghi un tasso di interesse fisso e riceva dall'altro un tasso d'interesse variabile, entrambi calcolati sul nozionale del derivato all'evidente scopo di trasformare una passività a tasso variabile in una a tasso fisso. Accanto ad una funzione protettiva, però, lo swap può atteggiarsi anche a strumento meramente speculativo con cui le parti, letteralmente, scommettono sulla variazione del tasso di interesse sottostante (funzione di trading ). In questi casi il soggetto che specula non ha una pregressa esposizione da proteggere, ma mira a lucrare sulla differenza tra tasso variabile e tasso fisso. La principale differenza rispetto alle operazioni di copertura si rinviene proprio nel fatto che in un'operazione speculativa non vi è un rischio preesistente da coprire, ma il rischio nasce proprio dalla conclusione dell'operazione stessa Dai prospetti inviati in istruttoria dalla Provincia emerge che Cassa del Trentino sin dal 2010 riscuoteva interessi attivi sui mutui concessi ai Comuni per euro ,14 che cedeva immediatamente alla controparte swap per incassare dalla medesima controparte unicamente euro , V. Carmela Robustella, La rilevanza della causa concreta nei contratti di interest rate swap, in Giurisprudenza Commerciale, fasc.1, 2014, pag. 73, nonché Maddalena Semeraro, Copertura e speculazione: funzioni e disfunzioni dell interest rate swap, in Rivista di diritto bancario, dottrina e giurisprudenza commentata, estratto dal n. 10/2013. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

113 - La complessa operazione finanziaria posta in essere dalla Provincia tramite Patrimonio del Trentino per la realizzazione del nuovo Museo di scienze naturali (MUSE) può essere come di seguito sintetizzata. Dall esame delle citate deliberazioni di Giunta provinciale (adottate, si ribadisce, in vigenza del divieto di cui all art. 62 del D.L. n. 112/2008), in estrema sintesi emerge che l Amministrazione ha concesso a Patrimonio del Trentino spa un contributo annuo suddiviso in quota interessi (calcolati nella misura di circa il 6%) e quota capitale della durata di vent anni, a fronte di un operazione di indebitamento che avrebbe dovuto concludere Patrimonio del Trentino affiancandovi la sottoscrizione di swap di copertura per il rischio tasso. Il debito è stato effettivamente contratto da Patrimonio del Trentino e sono stati ad esso collegati due interest rate swap di importo nozionale complessivo ammontante all incirca alle somme prese a prestito (a tasso variabile). 99 Patrimonio del Trentino ha quindi ceduto alle controparti swap (Dexia e MPS) la somma corrispondente al contributo in conto interessi garantito dalla Provincia nella misura fissa del 6% circa, maggiorata di un ulteriore costo fisso (c.d. fee 100 ) ed ha ottenuto un tasso variabile nella misura dell Euribor a 3 mesi più uno spread di circa il 2,7% 101. L Euribor a 3 mesi alla data di sottoscrizione degli swap (18 febbraio 2011) corrispondeva al 1,08% 102 e, quindi, appare chiaro che l operazione finanziaria si presentasse in significativa perdita sin dal principio, cedendo Patrimonio del Trentino una quota fissa (circa il 6% del nozionale, oltre a pagamento delle fee) e ricevendo un tasso variabile (corrispondente, a febbraio 2011, al 1,09% più lo spread al 2,7%). In sostanza, con quanto riscosso dalle controparti swap (Dexia e MPS) Patrimonio del Trentino riesce a coprire l operazione di indebitamento sottostante, ma il differenziale del derivato risulta pesantemente negativo, come emerge dalle tabelle sopra riportate, giacchè l interesse ceduto alla controparte swap da Patrimonio del Trentino (nella misura fissa 99 La delibera 2888 del 27 novembre 2009 autorizza Patrimonio del Trentino, in ragione delle particolari condizioni dei mercati finanziari, a ricorrere a soluzioni a breve e medio termine, anziché a lungo termine come precedentemente previsto. Nei fatti Patrimonio del Trentino a fronte dei due swap della durata di vent anni provvede a continui rifinanziamenti attraverso più operazioni a breve e medio termine, non sempre perfettamente corrispondenti agli importi dello swap. 100 La fee pagata a Dexia è dello 0,059% del nozionale e quella corrisposta a MPS è dello 0,08% del nozionale (costo complessivo stimato sui 20 anni circa euro ). 101 Lo spread è stato fissato nel 2,775% per il contratto Dexia e nel 2,76% per il contratto MPS. 102 Fonte: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

114 garantita dalla Provincia) è risultato, sin dal principio, significativamente superiore all interesse riscosso (variabile, come appena visto). Nel caso in esame, le operazioni di indebitamento a monte dello swap sono state effettivamente concluse, ma il risultato netto del derivato è comunque negativo. Può peraltro osservarsi che se Patrimonio del Trentino avesse semplicemente incassato il contributo fisso in conto interessi erogato dalla Provincia (a mezzo limiti d impegno irrevocabili), senza concludere alcuno swap, avrebbe abbondantemente potuto pagare gli interessi passivi sulle connesse operazioni di indebitamento, rivelatisi sin dall origine inferiori rispetto a quanto trasferito dalla Provincia. 103 In definitiva, anche per quest operazione finanziaria appaiono difficilmente comprensibili le ragioni che hanno indotto Patrimonio del Trentino e la Provincia alla conclusione degli swap, rivelatisi anche in tal caso vantaggiosi solo per le banche e non certo per l erario pubblico. - Ulteriori profili di criticità connessi alle operazioni finanziarie in esame emergono anche dal rilevato costante valore negativo del mark to market (valore negativo complessivo pari ad euro ,57, di cui euro ,33 per i contratti di Patrimonio del Trentino spa ed euro ,24 per i contratti di Cassa del Trentino spa) e dal cospicuo differenziale negativo tra flussi in entrate e in uscita registrato sino ad oggi ed atteso per il futuro (euro ,90, di cui euro ,69 per i contratti di Patrimonio del Trentino spa ed euro ,21 per i contratti di Cassa del Trentino) Si vedano i prospetti inviati in istruttoria dalla Provincia dai quali emerge che nel 2011 anno di conclusione dello swap Patrimonio del Trentino riceveva dalla Provincia e trasferiva alla controparte swap interessi per euro ,32, mentre incassava dalla medesima controparte swap interessi per euro ,37, che andavano a coprire gli interessi passivi pagati sulle operazioni di indebitamento per euro ,94. A conferma di quanto appena osservato è sufficiente leggere il bilancio 2015 (nota integrativa) di Patrimonio del Trentino Spa (pag. 68) dal quale emerge che: - per il Prestito Obbligazionario (a tasso variabile) Patrimonio del Trentino sostiene interessi passivi per euro a fronte dei quali riceve dalla PAT contributi per euro e gira alla controparte swap euro (il contributo PAT più le fee stabilite nel contratto di swap) incassando dal derivato solo ,00 euro; - per il Prestito Obbligazionario (a tasso variabile) Patrimonio del Trentino sostiene interessi passivi per euro a fronte dei quali riceve dalla PAT contributi per euro e gira alla controparte swap euro incassando dal derivato solo euro. 104 Importi del mark to market e del differenziale comunicati dalla Provincia in istruttoria. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

115 Inoltre, va rilevata la mancanza di un attività di risk analysis antecedente e preliminare alla stipulazione dei derivati la quale avrebbe potuto fornire utili informazioni in merito alla proficuità o meno delle operazioni finanziarie che si intendeva concludere. 105 Tali considerazioni dovrebbero indurre la Provincia ad effettuare ulteriori approfondimenti al fine di valutare eventuali azioni di ristrutturazione dei suddetti strumenti finanziari derivati, ovvero a promuovere azioni finalizzate alla risoluzione anticipata dei contratti, anche alla luce della recente giurisprudenza che ha spesso dichiarato la nullità di tali contratti per mancanza della causa in concreto 106 (i contratti peraltro sono scritti in lingua inglese, disciplinati dalla legge inglese o americana e con indicazione quale foro competente i Tribunali inglesi o i Tribunali dello Stato di New York e del Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti del Distretto Amministrativo di Manhattan nella Città di New York). 107 Si prende, peraltro, atto di quanto dedotto in istruttoria dall Amministrazione, che ha riferito assumendosi ogni eventuale conseguente responsabilità quanto segue: allo stato attuale non si ravvisano né le motivazioni, né l opportunità di procedere ad operazioni di ristrutturazione di tali contratti. 105 La Provincia ha trasmesso documentazione inviata da Cassa del Trentino e da Patrimonio del Trentino recante i c.d. test di efficacia e di valutazione effettuati solo successivamente alla stipula dei derivati. 106 Cfr. App. Milano, Sez. I, 18 settembre 2013; 25 maggio 2015, n. 2244; App. Bologna, 11 marzo 2014, App. Trento, 3 maggio Con deliberazione n. 904/2006 la Provincia ha approvato la contrattualistica standard per i derivati, ossia il Master Agreement o Accordo Quadro ISDA. All art. 13 del contratto quadro allegato alla citata deliberazione nella versione tradotta in italiano è previsto quanto segue: 13. Legge Regolatrice e Giurisdizione (a) Legge Regolatrice. Il presente Contratto sarà regolato in base alle leggi specificate nell'allegato e conformemente alle stesse interpretato. (b) Giurisdizione. In relazione a cause, azioni o procedimenti relativi al presente Contratto ("Procedimenti"), ciascuna parte, irrevocabilmente:- (i) si sottopone alla giurisdizione dei tribunali inglesi, nel caso in cui il presente Contratto sia espressamente regolato dalle leggi inglesi, ovvero alla giurisdizione non esclusiva dei tribunali dello Stato di New York e del Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti del Distretto Amministrativo di Manhattan nella Città di New York, nel caso in cui il presente Contratto sia espressamente regolato dalle leggi dello Stato di New York; e (ii) rinunzia a sollevare qualunque obiezione che possa avere in qualunque momento circa la definizione della competenza territoriale ai fini del Procedimento radicato in uno dei detti tribunali; rinunzia ad obiettare al foro competente del Procedimento e rinunzia altresì al diritto di obiettare, relativamente al detto Procedimento, che il tribunale adito non abbia giurisdizione su tale parte. Nulla nel presente Contratto preclude alle parti la facoltà di intentare un Procedimento in altre giurisdizioni (al di fuori, se il presente Contratto è espressamente regolato dalle leggi inglesi, degli Stati Contraenti definiti dall'articolo 1(3) della Civil Jurisdiction and Judgements Act (Legge sulle Giurisdizioni e Sentenze Civili) del 1982 e relative modifiche, integrazioni o rimessa in vigore), né il fatto di intentare un Procedimento in una o più giurisdizioni preclude la facoltà di intentare un Procedimento in un'altra giurisdizione. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

116 Osservazioni In conclusione, sul complessivo indebitamento della Provincia autonoma di Trento, la Corte evidenzia quanto segue. A. L indebitamento del settore pubblico provinciale allargato. L indebitamento del settore pubblico provinciale allargato (Provincia, Agenzie, Enti pubblici strumentali, Cassa del Trentino, Patrimonio del Trentino, Itea, Trentino trasporti, Trentino sviluppo) ammonta, al 31 dicembre 2015 a complessivi milioni di euro, risultando pressoché invariato rispetto all esercizio precedente (-1,09%). Tale massa debitoria incide sulle entrate proprie (titoli I e III) nella misura del 41,3%, sulle entrate correnti (titoli I-II-III) nella misura del 40,9% e corrisponde ad un debito pro capite pari a euro (popolazione al 1/1/2015 n dato ISPAT). In proposito, come già evidenziato sopra, si rileva che l Agenzia di rating Fitch nel rapporto del luglio 2015 ha ritenuto che l indebitamento della Provincia autonoma è pienamente sostenibile (fully sustainable). B. Le concessioni di credito assegnate dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige ex art. 1 della L.R. n. 8/2012 e ss. mm. Al riguardo la Corte conferma tutte le criticità ed irregolarità già formulate in occasione dei precedenti giudizi di parificazione e recentemente evidenziate anche dalla Sezione di controllo di Trento nella deliberazione n. 25/2015. In particolare, può osservarsi quanto segue. 1) La Corte costituzionale, nello scrutinio dell art. 3, c. 17 e c. 18 della L. n. 350/2003, ha statuito che i concetti di indebitamento ed investimento devono essere univoci sull intero territorio nazionale e per questo motivo la loro individuazione è di competenza dello Stato, dal momento che non si può ammettere che ogni Ente, e così ogni Regione, faccia in proprio le scelte di concretizzazione di tali nozioni (cfr. Corte cost. sentenze n. 425/2004 e n. 188/2014). Le ridette concessioni di credito regionali possono giuridicamente qualificarsi come contratti di mutuo non oneroso ex art del codice civile in ragione dell obbligo di restituzione assunto dall accipiens (cfr. Cass. Civ. sentenze n. 9541/2010 e n. 9864/2014). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

117 Inoltre, in base a quanto previsto dall art. 3, c. 17, della L. n. 350/2003, che costituisce una disposizione di chiusura dell ordinamento, non costituiscono indebitamento unicamente le operazioni che non comportano risorse aggiuntive, ma consentono di superare, una momentanea carenza di liquidità e di effettuare spese per le quali è già prevista idonea copertura in bilancio, potendosi perciò confermare che l operazione in esame costituisce una forma di indebitamento, in quanto finalizzata ad incrementare la capacità di spesa dei soggetti beneficiari. Quindi, in definitiva, può ribadirsi che le concessioni di credito in esame costituiscono per i soggetti beneficiari (Province autonome e società partecipate) forme assimilabili all indebitamento di cui all art. 3, c. 17, della L. n. 350/ ) A fronte delle suddette concessioni di credito non risulta tuttora stipulato tra il creditore (Regione autonoma Trentino Alto Adige) ed i debitori (Provincia autonoma di Trento e relative società in house) un contratto di finanziamento recante la disciplina civilistica del rapporto debito-credito che resta quindi, al momento, incardinato unicamente nella citata disposizione di legge regionale (art. 1 della L.R. n. 8/2012) e nelle varie deliberazioni attuative degli organi esecutivi della Provincia autonoma e della Regione ) Trattandosi di operazione di indebitamento per l Ente beneficiario del credito, è necessario il rispetto del vincolo a spese di investimento secondo quanto prescritto dall art. 119 della Costituzione e dall art. 74 dello Statuto di autonomia del Trentino Alto Adige, come anche ribadito dall art. 10 della Legge n. 243/ ) L art. 3, c. 18, della ridetta L. n. 350/2003 reca un elenco esaustivo di operazioni di investimento finanziabili con la contrazione di debito. Inoltre, il c. 21-bis della medesima disposizione vieta espressamente la contrazione di debito per finanziare contributi agli investimenti di privati, ad esclusione di alcune particolari fattispecie temporalmente limitate Cfr. deliberazione n. 25/2015 Sezione controllo Trento, punto Recita tale norma: 21-bis. In deroga a quanto stabilito dal comma 18, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono ricorrere all'indebitamento per finanziare contributi agli investimenti a privati entro i seguenti limiti: a) impegni assunti al 31 dicembre 2003, al netto di quelli già coperti con maggiori entrate o minori spese, derivanti da obbligazioni giuridicamente perfezionate, finanziati con ricorso all'indebitamento e risultanti da apposito prospetto da allegare alla legge di assestamento del bilancio 2004; b) impegni assunti nel corso dell'anno 2004, derivanti da obbligazioni giuridicamente perfezionate e risultanti dalla elencazione effettuata nei prospetti dei mutui autorizzati alla data di approvazione della legge di bilancio per l'anno 2004, con esclusione di qualsiasi variazione in aumento che dovesse essere apportata successivamente.. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

118 Come già evidenziato, tale disciplina statale in materia di indebitamento non è stata ritenuta irragionevole dalla Corte costituzionale (v. Corte costituzionale n. 425/2004, resa su ricorso presentato anche dalla Provincia autonoma di Trento) nella parte in cui il legislatore ha disposto di escludere dalla nozione di spese di investimento le erogazioni a favore di privati, sia pur effettuate per favorire gli investimenti. Il mancato rispetto della c.d. regola aurea, di matrice comunitaria, è rafforzato dalla sanzione prevista dall art. 30, comma 15, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (legge finanziaria 2003), secondo la quale Qualora gli enti territoriali ricorrano all'indebitamento per finanziare spese diverse da quelle di investimento, in violazione dell'articolo 119 della Costituzione, i relativi atti e contratti sono nulli. Le sezioni giurisdizionali regionali della Corte dei conti possono irrogare agli amministratori, che hanno assunto la relativa delibera, la condanna ad una sanzione pecuniaria pari ad un minimo di cinque e fino ad un massimo di venti volte l'indennità di carica percepita al momento di commissione della violazione. 5) L orientamento consolidato della Magistratura contabile evidenzia che costituiscono investimenti ai sensi dell art. 119, c. 6, della Costituzione solo quegli interventi che determinano un incremento patrimoniale dell Ente che assume debito (cfr. Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per la Regione Umbria sentenza n. 87/2008; Sezione prima giurisdizionale centrale sentenza n. 444/2010; Sezione controllo Lombardia deliberazione n. 409/2013 Sezione controllo Piemonte deliberazione n. 14/2007). 6) Di recente, la Sezione delle Autonomie di questa Corte, con deliberazione n. 30/2015 adottata su questione di massima sollevata dalla Sezione di controllo di Trento (v. deliberazione n. 16/2015/QMIG) ha confermato la consolidata interpretazione della giurisprudenza contabile, rilevando che la nozione di spesa di investimento è più restrittiva di quella di spesa in conto capitale, in quanto inclusiva delle sole erogazioni di denaro pubblico cui faccia riscontro un incremento del netto patrimoniale dell Ente che assume debito e che, in ogni caso, i trasferimenti in conto capitale (vedasi anche l all. 4/2 al D.lgs. n. 118/2011, punto 5.2) non costituiscono spese di investimento e, pertanto, non possono essere finanziati attraverso l assunzione di debiti.. 7) Ancora, sul concetto di investimento, la Corte costituzionale ha avuto modo di statuire che la ratio del divieto di indebitamento per finalità diverse dagli investimenti trova fondamento in una nozione economica di relativa semplicità. Infatti, risulta di chiara evidenza che Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

119 destinazioni diverse dall investimento finiscono inevitabilmente per depauperare il patrimonio dell ente pubblico che ricorre al credito (sentenza n. 188/2014 e n. 181/2015). 8) In base a quanto disposto dall art. 1, c. 3 e c. 5, della L.R. n. 8/2012 (richiamato anche dall art. 1 della L.R. n. 6/2014 e dall art. 3, c. 5 della L.R. n. 22/2015) le risorse regionali devono essere destinate a progetti di crescita, rafforzamento patrimoniale, innovazione ed internazionalizzazione delle imprese. 110 Sulla base di tale disposizione e delle relative leggi provinciali di attuazione (v. art. 34-ter 1 della L.R. n. 6/1999 introdotto dall art. 6 della L.P. n. 9/2013, nonché art. 3 della L.P. n. 9/2013) la Provincia autonoma di Trento ha approvato vari programmi di spesa finalizzati, come visto, prevalentemente al finanziamento di progetti di sviluppo e di sostegno del tessuto imprenditoriale locale. 9) Tali disposizioni di legge regionale e provinciale paiono di dubbia legittimità costituzionale per violazione dell art. 119 della Costituzione e dell art. 3, c. 17 e c. 18 della Legge n. 350/2003 (norma interposta) nelle parti in cui si dispone la destinazione delle risorse finanziarie affluite a debito alla Provincia autonoma per il finanziamento di spese non classificabili come di investimento, trattandosi di progetti di crescita, rafforzamento patrimoniale, innovazione ed internazionalizzazione delle imprese locali (art. 1, c. 3 e c. 5, L.R. n. 8/2012), ovvero di fondi di rotazione finalizzati a sostenere gli investimenti e la gestione delle imprese, comprese quelle turistiche e alberghiere (art. 34-ter 1, c. 1 e c. 2, L.P. n. 6/1999), ovvero ancora di progetti finalizzati a favorire la costruzione, l acquisto e la realizzazione di interventi di ristrutturazione della prima casa di abitazione (art. 3, c. 1, L.P. n. 9/2013). In un altra prospettiva, le citate norme regionali si pongono in contrasto anche con l art. 81, c. 2, della Costituzione laddove consentono alla Regione di attuare politiche anticicliche riservate solo allo Stato. 10) le citate disposizioni di leggi regionali e provinciali devono essere interpretate secondo Costituzione. Infatti, l art. 1, comma 1, della legge regionale n. 8/2012, prevede il sostegno di investimenti strategici per lo sviluppo del territorio regionale anche attraverso 110 Da ultimo, la L.R. n. 28/2015 (legge regionale di stabilità 2016), all art. 9, ha disposto che per le finalità di cui all art. 1 della L.R. n. 8/2012 la Regione promuove un progetto finalizzato al sostegno di investimenti strategici e di sistemi organizzativi per lo sviluppo del territorio regionale in una logica di sostenibilità socio-economica, ambientale e territoriale mediante il sostegno di sistemi di trasporto integrato ferro-gomma e dell intermodalità. Alla realizzazione del progetto la Regione autonoma Trentino Alto Adige concorre con le Province autonome di Trento e di Bolzano mediate il finanziamento delle rispettive leggi provinciali 9 luglio 1993, n. 16 e 14 dicembre 1974, n. 37. La Giunta regionale, con proprie deliberazioni assunte di intesa con le due Province, stabilisce la ripartizione dello stanziamento. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

120 iniziative promosse in collaborazione con altri enti pubblici e società da essi controllate e altri soggetti istituzionali ; iniziative fra le quali rientrano certamente gli investimenti comportanti incremento patrimoniale diretto dell Ente (in armonia con l art. 3, comma 18, legge n. 350/2003); 11) Ancora, come previsto dalla deliberazione della Giunta regionale n. 77/2013, punto 8, le concessioni di credito regionali devono essere restituite in unica soluzione alla scadenza prevista dalla legge regionale (20 anni), laddove l art. 62 del D.L. n. 112/2008, convertito in L. n. 203/2008, vieta alla Regioni e alla Province autonome di Trento e di Bolzano, con norma espressamente qualificata come principio fondamentale di coordinamento della finanza pubblica al fine di assicurare l unità economica della Repubblica, di emettere titoli obbligazionari o altre passività che prevedano il rimborso del capitale in un'unica soluzione alla scadenza (c.d. prestiti di tipo bullet). L applicazione delle ridette leggi regionali va, anche in questo caso, ricollegata a un interpretazione costituzionalmente orientata (art. 117, c. 2, lettera e), e c. 3, art. 119, c. 2 e art. 120 della Costituzione, disposizioni espressamente richiamate dalle sopra richiamate norme interposte di cui alla legge n. 203/2008), altresì con riferimento al divieto di emettere prestiti di tipo bullet che comportano il rimborso del capitale in unica soluzione alla scadenza. 12) Per le motivazioni sopra esposte, in applicazione del principio di matrice comunitaria di stretta correlazione tra indebitamento e spese di investimento che, come appena visto, deve orientare e conformare l interpretazione delle citate disposizioni di legge regionale (art. 1 L.R. n. 8/2012 e ss. mm.) e provinciale (art. 3 e 6 della L.P. n. n. 9/2013), si ritiene irregolare il capitolo di spesa n (Fondo di rotazione per l accesso al credito da parte delle imprese L.P. n. 6/1999, art. 34-ter 1, introdotto dall art. 6 della L.P. n. 9/2013), nella parte in cui vengono utilizzate risorse provenienti dalle concessioni di credito erogate dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige ai sensi della L.R. n. 8/2012 e ss. mm. in quanto non è stata data dimostrazione documentale di incrementi del netto patrimoniale che ripercuotendosi nel tempo giustifichino l indebitamento in questione. 13) Tuttavia, va rilevato che la Provincia ha recentemente modificato i programmi di utilizzo delle risorse regionali approvati nel (deliberazione di Giunta n. 207/2016, approvata dalla deliberazione di Giunta regionale n. 33/2016) disponendo che 25 milioni di Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

121 euro autorizzati sui bilanci 2016/2017 siano finalizzati ad investimenti diretti per l infrastrutturazione del territorio in ossequio al concetto di investimenti recato dall art. 3, c. 18, della L. n. 350/2003 (opere nei settori della viabilità, piste ciclabili, depuratori, sanità, scuola, interventi sugli edifici provinciali). Con la medesima deliberazione di Giunta provinciale è stata anche confermata la destinazione da parte di Cassa del Trentino di una quota delle risorse ad interventi di edilizia abitativa agevolata. Inoltre, la Provincia ha previsto di sostituire con risorse proprie i finanziamenti destinati al Fondo di rotazione per l accesso al credito da parte delle imprese e al Fondo risparmio casa, evitando in tal modo l utilizzo di somme a debito per finalità diverse dagli investimenti. 14) Come sopra visto, nel 2015 è stata corretta la contabilizzazione nel bilancio provinciale delle concessioni di credito, ora affluite al pertinente titolo V delle entrate (Mutui e prestiti). L operazione creditizia è rinvenibile anche tra i debiti diversi del conto del patrimonio. Tuttavia, si rileva la tuttora mancante predisposizione del contestuale piano di ammortamento (art. 119 Costituzione; art. 31, c. 4, della L.P. n. 7/1979 all epoca vigente), giacché nel titolo III delle spese (spese per rimborso prestiti) non è rinvenibile alcuno stanziamento delle quote di restituzione alla Regione delle somme sinora complessivamente erogate. Tale circostanza è idonea a determinare riflessi negativi sull attendibilità e veridicità del risultato di amministrazione risultante dal rendiconto 2015 approvato dalla Giunta provinciale in data 13 maggio Al riguardo la Provincia ha riferito in istruttoria che nella prossima variazione di bilancio effettuata nel corrente mese di giugno sarà disposto l ammortamento del debito in misura corrispondente ad un ventesimo delle risorse già incassate dalla Regione. 111 Al riguardo si evidenzia che l art. 62, c. 4, del D.lgs. n. 118/2011 dispone quanto segue: Le entrate derivanti da operazioni di debito sono immediatamente accertate a seguito del perfezionamento delle relative obbligazioni, anche se non sono riscosse, e sono imputate agli esercizi in cui è prevista l'effettiva erogazione del finanziamento. Contestualmente è impegnata 111 Nota Pat prot. n. PAT/D d.d. 7/6/2016. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

122 la spesa complessiva riguardante il rimborso dei prestiti, con imputazione agli esercizi secondo il piano di ammortamento, distintamente per la quota interessi e la quota capitale. 15) Per quanto attiene all obbligo di rendicontazione delle concessioni di crediti disposto dall art. 1, c. 5, della L.R. n. 8/2012 e dalla delibera di Giunta regionale n. 77 del 23 aprile 2013 (punto 7 del dispositivo) l Amministrazione ha trasmesso una nota inviata alla Regione autonoma recante la descrizione degli interventi realizzati (dalla Provincia, da Cassa del Trentino e da Patrimonio del Trentino), nonché la rendicontazione delle somme impiegate. 112 Al riguardo, non risulta che la Regione abbia ancora effettuato le relative verifiche (cfr. la relazione allegata alla decisione di parificazione del Rendiconto generale della Regione per l esercizio 2015) e si permane, pertanto, in attesa di conoscere i relativi esiti. 16) Non risulta inoltre chiara la modalità di restituzione delle concessioni di credito erogate dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige direttamente alle società partecipate per il perseguimento delle finalità stabilite dalle deliberazioni provinciali con cui sono stati approvati i programmi di spesa. Per quanto riguarda la Trentino Sviluppo spa, come già rilevato anche in occasione del giudizio di parificazione del rendiconto 2014, le risorse regionali affluite alla società in house risultano iscritte nel bilancio unicamente tra le gestioni fuori bilancio giacché è previsto che l onere per il rimborso gravi interamente sulla Provincia autonoma. In definitiva, è quindi la Provincia autonoma il vero soggetto debitore verso la Regione anche per tali concessioni di credito (già erogate nella misura di euro ,00), ancorché il debito non risulti attualmente iscritto né nel bilancio della società partecipata (se non tra le gestioni fuori bilancio), né in quello della Provincia autonoma. Analogamente, anche Cassa del Trentino spa, come sopra visto, pur contabilizzando tra i debiti del passivo dello stato patrimoniale le concessioni di credito ottenute dalla Regione autonoma, ha precisato che a tale esposizione sono correlati contributi in conto annualità assegnati dalla Provincia rilevati quali crediti nell attivo patrimoniale. 113 In sostanza, quindi, anche in tal caso è la Provincia autonoma il vero soggetto debitore verso la Regione per le somme erogate ex art. 1 L.R. n. 8/2012 (pari ad euro ). 112 Nota prot. PAT/D317/2016/ del 16 maggio 2016 con cui è stata trasmessa la nota di pari data prot. PAT/D317/2016/ inviata alla Regione. 113 Cfr. nota Pat n. P001/ d.d. 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 18. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

123 A tale conclusione si può agevolmente giungere anche solo considerando che le due società sono partecipate al 100% dal socio unico Provincia autonoma di Trento e costituiscono, in definitiva, solo un mero braccio operativo dell Ente pubblico. Tale situazione aggrava, all evidenza, la posizione debitoria della Provincia che, pertanto, non risulta onerata solo dell obbligo di restituzione delle somme concesse direttamente dalla Regione (euro ,00, di cui euro ,00 già incassati), bensì anche di quelle trasferite dalla Regione alle società controllate incaricate della realizzazione di una parte del progetto di sviluppo territoriale (complessivi euro , di cui euro ,00 già erogati dalla Regione a Cassa del Trentino per euro e a Trentino Sviluppo per euro ). 17) Tenuto conto che l effettivo onere di restituzione delle somme erogate dalla Regione a Cassa del Trentino spa e a Trentino sviluppo spa grava, in definitiva, sul bilancio provinciale, si rileva che permangono dubbi sulla destinazione ad investimenti (art. 3, c. 18, L. n. 350/2003) degli impieghi effettuati e programmati dalle suddette società. Come emerge dai programmi di spesa approvati dalla Provincia, Cassa del Trentino spa ha destinato e destinerà le risorse regionali sia al finanziamento di investimenti dei Comuni, sia a contributi a fondo perduto per interventi sul patrimonio edilizio (tale intervento è stato oltretutto confermato anche nella recente deliberazione di Giunta provinciale n. 207/2016). Trentino sviluppo spa ha invece utilizzato le risorse regionali per interventi finalizzati al sostegno del sistema economico locale, come emerge dal prospetto allegato alla rendicontazione inviata alla Regione. In sostanza, quindi, se la Provincia si è adeguata ai rilievi di questa Corte destinando le risorse regionali residue (programmate sui bilanci 2016/2018) al finanziamento di opere pubbliche che arricchiscono il patrimonio dell Ente secondo il concetto di investimenti pubblici recato dall art. 3, c. 18, della L. n. 350/2003, per le suddette società partecipate tale finalizzazione ad investimenti non risulta tuttora garantita, in sostanziale elusione del dettato costituzionale (art. 119) e della citata L. n. 350/ ) Sotto altro profilo, risulta necessario che nell ambito dell attività di promozione e sostegno allo sviluppo del territorio ex art. 1 della L.R. n. 8/2012 (che comporta l impiego di risorse Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

124 pubbliche in capitale di rischio) si garantisca il rispetto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato (artt. 107 e 108 del TFUE e regolamenti attuativi). Con riferimento al Fondo strategico per il Trentino Alto Adige, erano state sollevate obiezioni, con nota del 5 dicembre 2012, dalla Ragioneria Generale dello Stato (in sede di valutazione del Ragioniere Generale dello Stato sul disegno di legge regionale Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2013 e pluriennale della Regione Trentino-Alto Adige ), che manifestava fortissime perplessità in ordine alla possibilità della Regione di concorrere alla promozione e al sostegno di fondi per lo sviluppo del territorio di ciascuna provincia attraverso l acquisizione di partecipazioni azionarie in organismi che investono direttamente o indirettamente in tali finalità, nonché sulla prevista concessione di credito infruttifero in favore delle province autonome o di società controllate dalle medesime province, anche con riferimento alle disposizioni in materia di aiuti di Stato. 114 Al riguardo la Provincia ha trasmesso il parere d.d. 16 maggio 2016 reso alla Regione da alcuni professori universitari con cui si sostiene che il FSTAA e gli investimenti da questo effettuati sono pienamente compatibili con la disciplina comunitaria, in quanto in nessun modo risultano configurabili come aiuti di Stato e che Poiché il FSTAA opera alle condizioni di mercato al pari di ogni altro operatore economico gli investimenti da questo effettuati risultano pienamente compatibili con la disciplina comunitaria in materia di tutela della concorrenza e non costituiscono aiuti di Stato. In ordine agli interventi realizzati direttamente dalla Provincia con impiego delle risorse regionali tramite il Fondo di rotazione per l accesso al credito da parte delle imprese locali ex L.P. n. 6/1999 (art. art. 34-ter 1), l Amministrazione ha riferito che il regime di aiuto è stato comunicato alla Commissione europea (SA 40795) ed era stato in passato anche notificato (notifica del regime n. 42/2000, approvato dalla Commissione). Inoltre, la Provincia ha riferito che alcuni interventi ex L.P. n. 6/1999 rientrano nel regime di esenzione (Reg. CE n. 800/2008; Reg. CE n. 651/2014) o di de minimis, precisando altresì che dopo l entrata in vigore del nuovo regolamento di esenzione (Reg. CE n. 651/2014) lo strumento del fondo di rotazione è stato sospeso Fonte: relazione di minoranza al disegno di legge regionale n. 12/XV, nonché risposta del 9 giugno 2014 (Id Doc del 10/06/2014), in esito all interrogazione scritta n. 39/XV del 16 maggio Nota n. PAT/D317/2016/ d.d. 16 maggio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

125 In conclusione, la Corte sottolinea l importanza degli obblighi di comunicazione alle Autorità comunitarie del regime di aiuto in parola, posto che la verifica del rispetto della normativa comunitaria sugli aiuti di Stato e sulla tutela della concorrenza spetta, ai sensi del trattato UE, alla Commissione europea, alla quale pertanto deve essere trasmessa l integrale documentazione (leggi, delibere, decreti) anche con riferimento al Fondo strategico del Trentino Alto Adige. 19) Si richiama, infine, quanto rilevato da questa Corte nella relazione allegata al giudizio di parifica dei rendiconti 2013, 2014 e 2015 della Regione autonoma Trentino Alto Adige, in ordine alla generale necessità di rispetto nell impego di tali risorse dei fondamentali principi di concorrenza, imparzialità, non discriminazione, parità di trattamento (art. 97 Cost.).116 In conclusione, sulle concessioni di credito assegnate dalla Regione ex art. 1 della L.R. n. 8/2012 e ss. mm., la Corte ribadisce quanto segue: - tali forme creditizie devono essere considerate nel calcolo del limite quantitativo di indebitamento, analogamente ad ogni altra fattispecie assimilabile che comporti risorse aggiuntive per l Ente beneficiario (cfr. Sezione delle Autonomie di questa Corte, deliberazione n. 7/2016, approvazione del referto sulla gestione finanziaria delle regioni per l anno 2014); non sono finanziabili con ricorso all indebitamento (non costituendo investimenti) i contributi agli investimenti a favore di famiglie e imprese (in forma di contributi a fondo perduto, fondi di rotazione, fondi risparmio casa); - gli strumenti finanziari previsti e/o attivati (fondi di rotazione; fondo risparmio casa; fondo strategico) non assicurano un meccanismo certo di rientro dei capitali impiegati; 116 Si vedano le relazioni allegate alle decisioni delle Sezioni Riunite Trentino Alto Adige n. 1/2014/PARI, n. 1/2015/PARI e n. 1/2016/PARI. 117 Nella relazione (capitolo 5.5 Il limite quantitativo all indebitamento, pag. 123) si richiama, altresì, la tipologia di prestiti costituita dai mutui ad erogazione multipla, caratterizzati dalla contrazione di un unica operazione di indebitamento attivabile, con una o più erogazioni, nell arco di un periodo di utilizzo predeterminato all atto della stipula del contratto e per i quali l ammortamento del prestito avviene attraverso singoli piani di rimborso. Il riferimento è ad una operazione di prestito per un importo totale di 61,1 milioni di euro, con scadenza finale dell ammortamento il 31 dicembre 2034 e periodo di erogazione 23 dicembre 2014/30 novembre 2019, evidenziata dalla Sezione regionale di controllo per la Basilicata nella deliberazione n. 34/2015. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

126 - in corrispondenza degli impieghi sopraesposti, non si riscontra un incremento del netto patrimoniale dell Ente debitore (Provincia autonoma), unica circostanza che giustificherebbe tale forma di indebitamento, i cui oneri di restituzione sono stati posti a carico delle gestioni future; - non può perciò considerarsi regolare il capitolo di spesa n (Fondo di rotazione per l accesso al credito da parte delle imprese) nella parte in cui vengono utilizzate le concessioni di credito erogate dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige ai sensi dell art. 1 della L.R. n. 8/2012 e ss. mm.. Alla Provincia è demandata l adozione dei provvedimenti conseguenti; - nel rendiconto 2015 non risulta stanziata al titolo III (rimborso prestiti) alcuna somma per l ammortamento delle somme erogate dalla Regione, potendosi quindi dedurre la non piena attendibilità e veridicità del risultato di amministrazione; - l onere di restituzione delle concessioni di credito erogate dalla Regione autonoma direttamente alle società in house della Provincia autonoma (Cassa del Trentino spa e Trentino Sviluppo spa) appare, in realtà, per le considerazioni sopra svolte, gravare sul bilancio dell Ente pubblico, incrementandone l esposizione debitoria complessiva; - tenuto conto di quanto appena detto si rileva che permangono dubbi sulla destinazione ad investimenti (art. 3, c. 18, L. n. 350/2003) degli impieghi effettuati e programmati dalle suddette società. C. Le garanzie rilasciate dalla Provincia. 1) Come sopra visto, le garanzie rilasciate dalla Provincia costituiscono in gran parte debito effettivo, e come tali sono state valutate, laddove siano assistite da delegazione di pagamento o cessione del credito (euro ), oppure dotate di copertura data da limiti di impegno per contributi in conto annualità (euro ) 118. Una parte residua delle garanzie esposta in allegato al rendiconto rappresenta invece per l Ente un debito potenziale (euro ). 2) Al riguardo la Corte ribadisce che tutte le forme di garanzia rilasciate dalla Provincia contribuiscono alla determinazione del limite quantitativo di indebitamento, in base a quanto prescritto dall art. 62, c. 6, del D.lgs. n. 118/2011. Si riporta, nuovamente, quanto 118 V. rapporto di rating rilasciato da Fitch nel luglio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

127 precisato dalla Sezione delle Autonomie di questa Corte nella deliberazione n. 30/2015/QMIG, in base alla quale L esclusione dal calcolo dei limiti di indebitamento delle rate sulle garanzie prestate dagli enti territoriali è consentita, nel rispetto della normativa prevista dall art. 62, comma 6, del D.lgs. n. 118/2011, soltanto nelle ipotesi di accantonamento dell intero importo del debito garantito affinché, nel rispetto del principio della prudenza, sia realizzata un idonea copertura degli oneri conseguenti all eventuale escussione del debito per il quale è concessa la garanzia. 3) La Provincia non ha dato dimostrazione della finalizzazione ad investimenti delle garanzie rilasciate, non consentendo alla Corte la verifica del rispetto della c.d. regola aurea (art. 119 Cost. e art. 74 Statuto di autonomia). Al riguardo si richiama, ancora una volta, quanto già rilevato dalla Sezione delle Autonomie nella citata deliberazione n. 30/2015/QMIG: La concessione di garanzie da parte degli enti territoriali incide sulla capacità di indebitamento degli stessi enti e soggiace ai limiti imposti dall art. 119, comma 6, Cost., secondo cui il ricorso all indebitamento si giustifica esclusivamente per il finanziamento di spese di investimento..i soggetti destinatari del rilascio di garanzie devono essere individuati con riguardo alla finalità degli investimenti finanziati, che devono rientrare necessariamente fra le tipologie di cui all art. 3, comma 18, L. n. 350/2003, secondo la nozione di investimento per l ente territoriale che fornisce la garanzia, indipendentemente dal possesso, da parte degli organismi a partecipazione pubblica, dei requisiti dell in house providing oppure dalla loro inclusione nell elenco ISTAT. Posto che le garanzie prestate concorrono al limite di indebitamento di cui all art. 62, comma 6, D.lgs. n. 118/2011, la proficuità deve considerarsi caratteristica essenziale dell investimento, per cui il rilascio di garanzie può essere effettuato in presenza di determinate condizioni, essenzialmente riconducibili all acquisizione di un nuovo corrispondente valore al patrimonio dell ente che lo effettua. Infine, la Corte evidenzia che la finalizzazione agli investimenti delle garanzie rilasciate dagli enti territoriali costituisce principio già presente nell ordinamento giuridico, ancor prima dell entrata in vigore delle norme sull armonizzazione contabile, basti considerare quanto disposto dall art. 207 del D.lgs. n. 267/2000 (cfr. Sezione regionale di controllo Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

128 Lombardia, deliberazione n. 409/2013 e la Sezione regionale di controllo Piemonte, deliberazione n. 14/2007). 4) Sotto altro profilo, si richiama altresì l obbligo di documentare il rispetto delle norme europee in materia di aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie pubbliche (si veda Comunicazione della Commissione Europea sull'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie 2008/C 155/02). D. Strumenti finanziari derivati Come è stato visto sopra, i derivati conclusi da Cassa del Trentino e da Patrimonio del Trentino evidenziano forti criticità e stanno producendo, e verosimilmente produrranno in prospettiva, cospicue perdite. Oltre alle considerazione già svolte, alla luce delle evidenziate forti passività registrate, si ribadisce l opportunità per la Provincia di effettuare un accantonamento di somme in un fondo rischi al fine di poter meglio fronteggiare le perdite future che, per quanto saranno registrate nei bilanci delle società partecipate, produrranno evidenti riflessi anche nel bilancio Provinciale. E. Operazioni di PPP, passività potenziali e riconoscimento debiti La Provincia ha recentemente revocato le procedure di partenariato pubblico-privato attivate negli anni passati (NOT e collegamento stradale dell Alto Garda). Per quanto riguarda il NOT tale revoca potrebbe determinare passività potenziali connesse alle richieste di indennizzi o eventuali risarcimenti dei danni da parte delle imprese partecipanti alla procedura originaria, per affrontare le quali sarebbe opportuno accantonare risorse in un apposito Fondo rischi. 119 Anche nel 2015 non risultano trasmessi alla Corte dei conti i provvedimenti di riconoscimento di debito. La Provincia autonoma non dispone tuttora di una puntuale 119 Si veda analoga raccomandazione già contenuta nella deliberazione n. 25/2015 della Sezione di controllo di Trento (punto 3.12). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

129 disciplina delle procedure di riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Si ribadisce che appare difficilmente sostenibile che tali posizioni debitorie non si siano mai realizzate (si pensi alla tipica fattispecie della sentenza di condanna). Per quanto riguarda il riconoscimento di debiti fuori bilancio, la Provincia, come già ripetuto nei precedenti procedimenti di parifica, ha riferito di non aver riconosciuto alcun debito fuori bilancio nel corso del Si ribadisce, pertanto, la necessità di adottare una puntuale disciplina delle procedure di riconoscimento dei debiti fuori bilancio, giacché sembra difficilmente sostenibile che tali posizioni debitorie non si siano mai realizzate (si pensi alla tipica fattispecie della sentenza di condanna). 120 Al riguardo, si richiama quanto disposto dall art. 23, c. 5, della Legge n. 289/2002 inerente all obbligo di trasmissione dei provvedimenti di riconoscimento dei debiti agli organi di controllo ed alla competente Procura della Corte dei conti. Tale disposizione è stata qualificata dalla Corte costituzionale (sentenza n. 64/2005) come principio fondamentale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica Le misure di contenimento e razionalizzazione delle spese Per il rendiconto 2014, l Amministrazione provinciale aveva comunicato che l insieme delle misure di contenimento della spesa adottate negli ultimi anni aveva consentito di contenere il volume della spesa corrente del 2014 di 40 milioni di euro rispetto a quella del Nel rendiconto 2015 il contenimento della spesa corrente è stato di oltre 17 milioni rispetto a quella del 2014 in ordine agli impegni. Nella relazione illustrativa al disegno di legge di approvazione del bilancio di previsione 2016, in relazione agli interventi di razionalizzazione delle spese di funzionamento dell Amministrazione provinciale si precisa che: La prosecuzione delle misure di razionalizzazione e di efficientamento dei processi, coniugate con l introduzione di elementi di sobrietà nelle decisioni di spesa, ha consentito 120 Cfr. legge provinciale di Bolzano n. 3 del 9 marzo 2016 con cui la Provincia ha riconosciuto la legittimità di vari debiti connessi a sentenze del GO e del GA per circa 104,6 milioni di euro. 121 Si veda pag. 2 della nota del Dipartimento Affari finanziari prot. n di data 15 maggio 2015 in risposta alla nota della Corte n. 252 di data 25 marzo 2015 in merito all adeguamento di norme statali. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

130 una riduzione del volume di risorse finalizzate alle spese di gestione della Provincia nel periodo pari a circa il 7%; nel periodo la riduzione è previsto raggiunga quasi il 10%. Si rimanda alla relazione sul rendiconto 2014 l esposizione del quadro normativo nazionale e provinciale in ordine alle disposizioni di spending review emanate negli ultimi anni. Si segnala che il Piano per il Miglioramento della Pubblica Amministrazione 122 per il periodo , approvato dalla Giunta provinciale con la deliberazione n dell 8 agosto 2012, è stato da ultimo aggiornato (aggiornamento 2016) con la delibera della Giunta provinciale n. 360 di data 18 marzo 2016 (allegato 2). In particolare il punto 4, dedicato alla razionalizzazione e qualificazione della spesa pubblica, individua 26 interventi. Per ogni intervento viene specificato se l intervento è in corso o se è stato completato. Inoltre vengono specificate le azioni realizzate e le nuove azioni da effettuare con i tempi previsti di realizzazione. In particolare sono stati completati 7 interventi: - la razionalizzazione degli organi collegiali (completato nel 2014) 123 ; - la fissazione dei limiti massimi ai compensi degli organi di amministrazione e controllo di nomina provinciale e ai dirigenti di Enti e società controllate (completato nel 2015) 124 ; - l organizzazione del personale operaio del servizio Gestione Strade (completato nel 2015); - la razionalizzazione dell offerta formativa e degli interventi per il diritto allo studio, al fine di assicurare la compatibilità con il quadro delle risorse previste nella manovra di bilancio, salvaguardando i livelli di servizi nei confronti dell utenza (completato nel 2015); - la rieducazione della rete di educazione ambientale, anche individuando possibili attività da esternalizzare (completato nel 2014); 122 L art. 3 della L.P. n. 10/2012, come da ultimo modificato dall'art. 3 della L.P. n. 20/2015 prevede in particolare: al comma 1: A tal fine la Giunta provinciale approva un piano di miglioramento della pubblica amministrazione di durata pari a quella della legislatura; l'efficacia del piano di miglioramento è prorogata fino all'approvazione del piano successivo ; al comma 2 ter: Il piano di miglioramento può essere aggiornato con i tempi e le procedure del programma di gestione ; al comma 6 Questo articolo è approvato anche in relazione alle finalità di cui al decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52 (Disposizioni urgenti per la razionalizzazione della spesa pubblica) Le azioni realizzate indicate sono: Ridotto, nel 2014, del 25%, rispetto al valore medio sostenuto nel triennio , il complesso delle spese per la gestione degli organi collegiali; Realizzata nel 2014, con decreto del Presidente della Provincia n. 4-6/Leg del 20 marzo 2014, un'ulteriore razionalizzazione degli organi collegiali consultivi con l'unificazione di 5 comitati preesistenti in 2 nuovi comitati, la soppressione di 17 comitati e commissioni, lo snellimento delle funzioni e la riduzione del numero di componenti per 2 comitati, nonché prevista la gratuità della partecipazione per 2 commissioni Le azioni realizzate indicate sono: Rivista, con deliberazione 762 del 19 aprile 2013 la disciplina dei compensi spettanti ai componenti degli organi di amministrazione delle società controllate dalla Provincia; Rivista ulteriormente, con deliberazione n. 656 del 27 aprile 2015, la disciplina in materia di compensi.. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

131 - individuazione, come previsto dalla finanziaria 2013, delle azioni di razionalizzazione e riqualificazione della spesa di investimento informate ai principi di sobrietà, essenzialità e selettività delle opere pubbliche (completato nel 2015) 125 ; - garantire una rapida attivazione delle risorse provinciali destinate alla realizzazione delle opere da parte di Comuni e Comunità (completato nel 2015). 126 Nella seguente tabella si ripropone lo schema relativo alla normativa provinciale in materia di spending review che interessa nell anno 2015 la Provincia, gli enti strumentali, le Agenzie e le società partecipate. 125 Le azioni realizzate indicate sono: Approvati con deliberazione n del 29 giugno 2015 i nuovi criteri tecnici ed economici per la realizzazione e la ristrutturazione di nuove caserme dei Vigili del fuoco volontari, delle Unioni distrettuali e dei Centri di protezione civile, al fine del contenimento e della sostenibilità del costo realizzativo di tali strutture, secondo principi di sobrietà e di efficienza. 126 Le azioni realizzate indicate sono: Rivalutazione dei progetti non ancora appaltati: intervento ridefinito con la legge finanziaria 2015 che ha previsto la decadenza dei contributi per interventi non più prioritari. In particolare: - individuate, con deliberazione n. 291 del 23 febbraio 2015, le opere pubbliche finanziate ai Comuni e alle Comunità non più prioritarie per le quali è prevista la decadenza dal contributo provinciale; - con deliberazione n del 26 ottobre 2015 disposta la decadenza del finanziamento delle opere non prioritarie; - condiviso, nell'ambito del Protocollo d intesa in materia di finanza locale per il 2016, sottoscritto il 9 novembre scorso, che le risorse derivanti dall'operazione di decadenza dei finanziamenti già attribuiti, verranno redistribuite sulla base di specifica intesa. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

132 MATERIA Tabella 29: misure di razionalizzazione adottate per la Provincia MIS URE ADOTTATE A N N O D I R IF ER IM EN TO S P ES A N OR M A TIVA P R OVIN C IA LE AMMINISTRAZIONE riorganizzazione processi organizzativi e gestionali da emanazione LP LP n. 27/2010 art. 7 P ERSONALE blocco rinnovi dei CCP L 2015 (fino al 29 luglio ) LP n. 25/2012 P ERSONALE oneri contrattazione LP n. 21/2015 art. 5 P ERSONALE P ERSONALE limiti as s unzio ne pers o nale a tempo indeterminato del co mparto auto no mie lo cali in bas e alla s pes a relativa alle cessazioni per pensionamenti (la spesa annua per ques te as s unzio ni no n può es s ere maggio re di un quinto del costo complessivo del pers o nale ces s ato nel medes imo anno, co mprens ivo dei ris parmi no n utilizzati derivanti da ces s azio ni dal s ervizio a deco rrere dall'anno 2014; no n è co mputata in ques to limite la s pes a derivante da no vazio ni del rappo rto di lavoro dei soggetti già dipendenti a tempo indeterminato.) limiti as s unzio ne pers o nale a tempo indeterminato del co mparto auto no mie lo cali in bas e alla s pes a relativa alle ces s azio ni per pens io namenti ( la s pes a annua per ques te as s unzio ni no n può es s ere maggio re di un de c im o del co s to co mples s ivo del pers o nale ces s ato nel medes imo anno, co mprens ivo dei ris parmi no n utilizzati derivanti da ces s azio ni dal s ervizio a deco rrere dall'anno 2014; no n è co mputata in ques to limite la s pes a derivante da no vazio ni del rapporto di lavoro dei soggetti già dipendenti.) LP n. 25/ LP n. 25/2012 a rtic o li art. 24, co mma 1 (TESTO MODIFICATO da Lp n. 21/2015) art. 24, co mma 4 (mo dificato da LP n. 14/2014, art. 27, co mma 5) art. 24, co mma 4 (mo dificato da LP n. 21/2015, art. 7) P ERSONALE ado zio ne piano di riduzio ne do tazio ne co mples s iva pers o nale (co llo camento a ripo s o pers o nale in eccedenza) da emanazio ne LP LP n. 1/2014 (e LP n. 14/2014) art. 24 (art. 30) P ERSONALE fis s azio ne limite co mples s ivo s pes a pers o nale (co mparto autonomie locali e comparto scuola) 2015 LP n.16/2013 art. 1, co mma 1 (mo dificato da LP n. 14/2014 art. 29) P ERSONALE fis s azio ne limite co mples s ivo s pes a pers o nale (co mparto autonomie locali e comparto scuola) LP n. 21/2015 art. 5 P ERSONALE o bbligo fis s azio ne tetto di s pes a annuale per lavo ro s trao rdinario e viaggi di mis s io ne (co n delibera di Giunta) da 2011 LP n. 27/2010 art. 3, co mma 1,lett e COMP ONENTI ORGANI COLLEGIALI limiti da 2013 LP n. 4/1958 ORGANI COLLEGIALI ORGANI COLLEGIALI DI AMMINISTRAZIONE ATTIVA, CONSULTIVA O DI CONTROLLO DELLA P AT limiti entità co mpens i, s o ppres s io ne indennità e altri co mpens i, riduzio ne delle s pes e co mples s ive almento del 25 per cento ris petto alle co rris po ndenti s pes e riferite al valo re medio degli es ercizi 2008, 2009 e 2010 Fonte: elaborazione Corte dei conti da 2006 LP n. 20/2005 art. 9 SP ESE DI NATURA DISCREZIONALE riduzione spese del 70% dal 2015 rispetto media LP n. 27/2010 art. 2 (mo dificato da LP n. 27/2010 art. 6) da 2013 LP n. 27/2010 art. 4, co mma 4 bis art. 4, co mma 1 (mo d. da art.24 LP 14/2014) SP ESE DI NATURA DISCREZIONALE riduzione spese del 80% nel 2016 rispetto media LP n. 22/2015 relazione al disegno di legge IMMOBILI IMMOBILI co ntenimento s pes e di lo cazio ne e ges tio ne (ADOZIONE P ROGETTO DI RAZIONALIZZAZIONE DEGLI SP AZI OCCUP ATI DALLE STRUTTURE P ROVINCIALI): obiettivo riduzione 30% spese co ntenimento co s ti per l'acquis to e lo cazio ne beni immo bili da emanazione LP LP n. 27/2010 art. 4, comma LP n. 27/2010 IMMOBILI fis s azio ne data raggiungimento ris parmi (30 giugno 2015) LP n. 7/2014 ARREDI E AUTOVETTURE co ntenimento co s ti per l'acquis to arredi e acquis to o sostituzione autovetture LP n. 27/2010 art. 4 e art. 4bis (intro do tto da LP n. 16/2013 art. 6 e succ mod) art. 4bis (intro do tto da LP n. 16/2013 art. 6 e succ mod) Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

133 Gli strumenti di verifica e di monitoraggio individuati nelle norme o negli atti emanati in relazione alle disposizioni normative o dalla legge di contabilità rimangono pertanto i seguenti: - per la spesa del personale, i prospetti allegati al bilancio di previsione, al bilancio di assestamento, al rendiconto, riguardanti l'ammontare globale della spesa di personale a qualsiasi titolo prevista e corrisposta in ciascun anno di riferimento con specificazione degli oneri conseguenti ai rinnovi contrattuali 127 ; - per le spese di straordinario e missione, la predisposizione di una reportistica, da parte del Servizio per il personale, riguardante la spesa per straordinario e per missione 128 ; - per le spese di natura discrezionale (incarichi di studio ricerca e consulenza; incarichi di collaborazione; spese funzionamento comitati e commissioni; attività di comunicazione) 129 : 1) l individuazione della percentuale di riduzione per ciascuna tipologia di spesa discrezionale; 2) l istituzione di due capitoli (il n per le spese correnti e il n per le spese in conto capitale) suddivisi in articoli in base alla tipologia di spesa discrezionale; 3) l individuazione dei budget complessivi annuali per le singole tipologie di spesa con provvedimento del Direttore generale. - per gli immobili 130 è stato previsto la redazione di un progetto di razionalizzazione degli spazi occupati dalle strutture provinciali e di riqualificazione energetica degli immobili che porti all obiettivo finale, nell arco di 10 anni, di riduzione delle spese di locazione di almeno il 70%. Con riferimento al contenimento delle spese discrezionali (almeno 70% del valore medio ), l Amministrazione ha comunicato che nel corso del 2015 si è proceduto ad autorizzare risorse per un ammontare pari a euro con una riduzione del 78,4% rispetto alla spesa media registrata nel triennio Prospetti previsti dall art. 78 bis della legge di contabilità. 128 Come indicato nelle delibere annuali di fissazione del tetto di spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione. La verifica è ad uso dei singoli Servizi durante la gestione della spesa. 129 Come indicato nelle delibere n. 2945/2011, n. 124/2013; n. 723/2014; n. 2/ Come indicato nelle delibere n.46/2011; n. 2432/2011; n. 2289/ Informazioni contenute nella relazione sul contenimento spese redatta dal Dipartimento Affari Istituzionali e legislativi in collaborazione con il Servizio Sistema finanziario pubblico provinciale in risposta ai quesiti n dell istruttoria e trasmessa in allegato alla nota del direttore generale prot. n. P001/ di data 12 aprile Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

134 Con specifico riferimento al contenimento delle spese per gli organi collegiali (almeno il 25% del valore medio ), l Amministrazione ha comunicato che si è proceduto ad autorizzare risorse per un ammontare pari a euro con una riduzione del 41,8% rispetto alla spesa media registrata nel triennio Con riferimento al contenimento delle spese di locazione e di gestione degli immobili, l Amministrazione ha comunicato che si è proceduto ad autorizzare nel 2015 per le sole spese di locazioni degli immobili provinciali, risorse per euro con una riduzione del 19% rispetto al corrispondente valore autorizzato sul bilancio Con riferimento ai risparmi di spesa attesi dalle modifiche apportate alla L.P. n. 7/1997 dalla L.P. n. 7/2015 sull'organizzazione della struttura amministrativa provinciale, l Amministrazione ha comunicato in particolare che i risparmi conseguiti in raffronto alle assunzioni di personale dirigenziale assunto per il 2015, sono pari a euro ,41 nel 2015 e a regime pari a euro ,10. Per gli enti strumentali pubblici 132 le misure adottate riguardano in particolare: - il blocco dei rinnovi contrattuali; - i limiti alle assunzioni; - il contenimento delle spesa del personale; - limiti spesa collaborazioni, missioni, lavoro straordinario; - contenimento spese di funzionamento. Gli strumenti di verifica e di monitoraggio individuati nelle norme o negli atti emanati in correlazione alle disposizioni normative sono stati trattati nel paragrafo dedicato a tali enti ( e ). Per le società strumentali controllate 133 le misure adottate sono trattate nel paragrafo dedicato a tali enti ( ). La Provincia emana direttive rivolte a tali enti. Nella relazione sulla gestione nonché nelle relazioni dei collegi sindacali ai bilanci delle società controllate gli organi delle società sono tenuti a dare evidenza del rispetto delle direttive. 132 Ai sensi dell art. 2 e all art. 3, comma 1, lettera a, comma 3 della LP n. 27/2010; dell art. 24, comma 1 della LP n. 25/2012; dell art. 6 della Lp n. 1/ Ai sensi dell art. 3, comma 1, lettera b della LP n. 27/2010; della LP n. 25/2012; dell art. 6 della Lp n. 1/2014. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

135 Si rimanda ai rispettivi paragrafi (2.3; 2.4) per ulteriori approfondimenti in materia di razionalizzazione della spesa Entrate e spese di competenza Analisi delle entrate Il totale delle entrate di competenza ha fatto registrare accertamenti per euro ,71, dei quali ,06 derivano dall attività della Provincia ed euro ,65 corrispondono a partite di giro. Le riscossioni finali di competenza sono state invece pari ad euro ,02, delle quali ,76 derivano dall attività della Provincia ed euro ,26 corrispondono a partite di giro. La composizione per titoli rispettivamente degli accertamenti e delle riscossioni, al netto delle partite di giro, ha subito la seguente evoluzione rispetto agli anni precedenti: ENTRATE / Titoli Tabella 30: suddivisione per titoli accertamenti finali di competenza / / ENTRATE TRIBUTARIE , , ,54-5,73% 1,66% % su totale 91,60% 90,60% 82,11% 2. ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI DI PARTE CORRENTE , , ,05 5,76% -22,15% % su totale 1,18% 1,30% 0,91% 3. ENTRATE EXTRATRIBUTARIE , , ,97 47,24% -14,35% % su totale 2,37% 3,66% 2,80% 4. ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI DI BENI PATRIM., DA TRAF. IN C/CAPITALE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI , , ,50-12,91% 259,24% % su totale 4,85% 4,43% 14,19% 5. ENTRATE DERIVANTI DA MUTUI E PRESTITI 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00% % su totale 0,00 0,00 0,00 TOT. GENERALE ENTRATE (escluse partite di giro) Accertamenti finali di competenza , , ,06-4,68% 12,18% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Variazioni anno precedente Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

136 ENTRATE / Titoli Tabella 31: suddivisione per titoli riscossioni finali di competenza / / ENTRATE TRIBUTARIE , , ,87-9,11% 4,27% % su totale 93,10% 92,99% 90,56% 2. ENTRATE DERIVANTI DA CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI DI PARTE CORRENTE , , ,38 5,08% -22,59% % su totale 1,30% 1,50% 1,09% 3. ENTRATE EXTRATRIBUTARIE , , ,90 50,18% -21,53% % su totale 2,46% 4,05% 2,97% 4. ENTRATE DERIVANTI DA ALIENAZIONI DI BENI PATRIM., DA TRAF. IN C/CAPITALE E DA RISCOSSIONE DI CREDITI , , ,61-57,72% 295,78% % su totale 3,14% 1,46% 5,39% 5. ENTRATE DERIVANTI DA MUTUI E PRESTITI 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00% % su totale 0,00 0,00 0,00 TOT. GENERALE ENTRATE (escluse partite di giro) Riscossioni finali di competenza , , ,76-9,00% 7,07% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Variazioni anno precedente A livello complessivo sia gli accertamenti che le riscossioni registrano un incremento rispetto allo scorso esercizio (rispettivamente 12,18% e 7,07%). Nel dettaglio, l incremento è imputabile principalmente alle entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti in c/capitale e da riscossione di crediti, che hanno subito un aumento pari a 505 milioni di euro in termini di accertamenti (+259,24%) e pari a 163 milioni di euro in termini di riscossioni (+295,78%) ed alle entrate tributarie, che sono aumentate rispetto al 2014 di 66 milioni di euro in termini di accertamenti (+1,66%) e di 150 milioni di euro in termini di riscossioni (+4,27%). Hanno, al contrario, registrato una contrazione, seppure di inferiore entità, gli accertamenti e le riscossioni relativi ai titoli di entrata II e III. La composizione delle entrate (accertamenti) secondo la suddivisione per macro-area è rappresentata nei prospetti e nei grafici seguenti: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

137 Tabella 32: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza ENTRATE / Macro-Area / /2014 ENTRATE PROPRIE , , ,34 12,86% 39,98% % su totale 13,93% 16,50% 20,59% ENTRATE DERIVANTI DA DEVOLUZ. DI TRIBUTI ERARIALI , , ,77-6,57% 2,33% % su totale 81,54% 79,93% 72,91% ENTRATE DERIVANTI DA TRASFERIM , , ,95-24,71% 104,11% % su totale 4,52% 3,57% 6,50% ENTRATE DERIVANTI DA MUTUI E PRESTITI 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00% % su totale 0,00 0,00 0,00 TOT. GENERALE ENTRATE (escluse partite di giro ) Accertamenti finali di competenza Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Variazioni anno precedente , , ,06-4,68% 12,18% Figura 1: suddivisione per macro-area accertamenti finali di competenza Composizione accertamenti Mutui e prestiti Trasferimenti Devoluzione tributi erariali Entrate proprie milioni di euro La composizione delle entrate (riscossioni) secondo la suddivisione per macro-area è invece rappresentata nei prospetti e nei grafici seguenti: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

138 Tabella 33: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza ENTRATE / Macro-Area Riscossioni finali di competenza Variazioni anno precedente / /2014 ENTRATE PROPRIE , , ,01 1,22% -9,70% % su totale 15,24% 16,95% 14,29% ENTRATE DERIVANTI DA DEVOLUZ. DI TRIBUTI ERARIALI , , ,92-10,50% 5,45% % su totale 81,96% 80,60% 79,38% ENTRATE DERIVANTI DA TRASFERIM , , ,83-20,53% 176,39% % su totale 2,81% 2,45% 6,33% ENTRATE DERIVANTI DA MUTUI E PRESTITI 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00% % su totale 0,00 0,00 0,00 TOT. GENERALE ENTRATE (escluse partite di giro ) , , ,76-9,00% 7,07% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Figura 2: suddivisione per macro-area riscossioni finali di competenza Composizione riscossioni Mutui e prestiti Trasferimenti Devoluzione tributi erariali Entrate proprie milioni di euro Le entrate proprie accertate presentano un incremento di 290 milioni di euro (+39,98%) rispetto al precedente esercizio, mentre le entrate proprie riscosse mostrano una contrazione di 62 milioni di euro (-9,70%). L incremento degli accertamenti è imputabile esclusivamente all aumento delle entrate proprie in conto capitale (+328,5 milioni, pari al 345,99%) ed è influenzato dalle operazioni di estinzione anticipata dei mutui dei Comuni e delle società controllate dalla Provincia, autorizzate dalla Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

139 legge di stabilità per quanto riguarda i Comuni (L. n. 190/2014) e dalla legge finanziaria provinciale 2015 (L.P. n. 14/2014) per quanto riguarda le società. Le riscossioni riscontrano però in tale voce una notevole contrazione (-13 milioni, pari a -68,99%). In particolare si precisa che degli importi accertati per l estinzione anticipata di mutui, di cui si è appena detto, non è stato riscosso nulla nell esercizio 2015, confluendo tali accertamenti per intero nei residui attivi. Registrano una contrazione, sia in termini di accertamenti che di riscossioni, i tributi propri (accertamenti -3,31% e riscossioni -3,28%), i proventi patrimoniali (accertamenti -9,54% e riscossioni -9,06%), i corrispettivi e altre entrate di parte corrente (accertamenti -17,12% e riscossioni --29,02%) e le entrate connesse all attività amministrativa di controllo (accertamenti - 12,84% e riscossioni -5,63%). Per quanto concerne le devoluzioni di tributi erariali (riguardante esclusivamente le quote fisse di tributi erariali devoluti), esse presentano un aumento rispetto al 2014 pari a 82 milioni (+2,33%) in termini di accertamenti e pari a 166 milioni in termini di riscossioni (+5,45%). Anche le entrate derivanti da trasferimenti registrano un aumento, rispettivamente del 104,11% (+164 milioni) in termini di accertamenti e del 176,39% in termini di riscossioni (+164 milioni). L incremento delle entrate accertate ha riguardato principalmente i trasferimenti da altri soggetti (+207milioni) ed è correlato alla contabilizzazione di economie di spese conseguenti all annullamento dei residui passivi ai sensi dell art. 1, comma 4 della L.P. n. 2/2009. Registrano incrementi negli accertamenti anche i trasferimenti dall Unione Europea (+2,4 milioni) e i trasferimenti dallo Stato (+0,4 milioni). Da notare che i trasferimenti dallo Stato subiscono una contrazione nelle riscossioni (-4 milioni). Risulta inoltre una contrazione nei trasferimenti dalla Regione (-46 milioni negli accertamenti e - 42 nelle riscossioni). Come per i precedenti esercizi, non risultano accertate entrate per mutui e prestiti Indici della gestione delle entrate Di seguito si evidenziano i principali indicatori della gestione di competenza per il triennio : Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

140 Tabella 34: indici della gestione delle entrate Indicatori Capacità di accertamento (accertamenti /previsioni finali di competenza) 106,21% 104,13% 99,42% Capacità di entrata totale (riscossioni totali/residui attivi al 1 gennaio + 60,33% 56,33% 50,29% previsioni finali di competenza) Capacità di riscossione (riscossioni di competenza /previsioni finali di 95,71% 89,59% 81,65% competenza) Velocità di riscossione (riscossioni di competenza/accertamenti di 90,12% 86,04% 82,13% competenza) Indice di variazione (previsioni finali di competenza previsioni 2,40% -0,98% 11,27% iniziali)/previsioni iniziali Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, 2015 La capacità di accertamento è data dal rapporto tra accertamenti di competenza e previsioni definitive. L indicatore nel 2015 evidenzia un valore lievemente inferiore al 100% a livello complessivo (99,42%), come riscontrabile nelle singole macro-area delle entrate proprie (98,50%) e dei trasferimenti (94,68%). In particolare nelle aree omogenee entrate proprie in conto capitale (90,84%), Trasferimenti dallo Stato (93,39%) e Trasferimenti dall'u.e. (46,87%). Nelle altre aree omogenee le entrate accertate sono state quindi sempre superiori o uguali rispetto alle previsioni. Capacità e velocità di riscossione, consentono, inoltre, di analizzare la dinamica delle riscossioni di competenza. In particolare, la capacità di riscossione mette in relazione le riscossioni di competenza con la massa acquisibile finale, mentre la velocità di riscossione evidenzia il rapporto tra riscossioni ed accertamenti di competenza, individuando così la capacità dell ente di riscuotere prontamente (entro l esercizio di riferimento) le entrate accertate. Entrambi gli indicatori presentano nel 2015 valori in decremento rispetto all esercizio precedente. Il peggioramento ha riguardato principalmente le entrate proprie in relazione alle quali la capacità di riscossione è passata dal 108,78% al 56,16%, mentre la velocità di riscossione è passata dal 88,38% al 57,02%. Le contrazioni che hanno portato l indicatore della capacità di riscossione a un valore inferiore al 100% riguardano la voce entrate proprie in conto capitale (1,28%), la voce corrispettivi e altre entrate di parte corrente (90,55%), la voce entrate connesse all'attività amministrativa di controllo (67,66%). Anche la velocità di riscossione in tali voci risulta inferiore al 100%. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

141 Permangono su livelli bassi, seppur in miglioramento rispetto allo scorso esercizio, capacità e velocità di riscossione relative alle entrate da trasferimenti (rispettivamente 75,65% e 79,90%) e relative alle entrate da devoluzioni (rispettivamente 89,53% e 89,41%). La capacità di entrata totale, che registra il livello di riscossione complessivo (competenza + residui), mostra un ulteriore peggioramento rispetto allo scorso esercizio, come rilevato nel 2014 rispetto al 2013: l indicatore è passato dal 60,33% nel 2013 al 56,33% nel 2014 e al 50,29% nel Analisi delle spese Il totale delle spese di competenza ha fatto registrare impegni per euro ,63, dei quali ,98 derivano dall attività della Provincia ed euro ,65 corrispondono a partite di giro. I pagamenti finali di competenza sono stati invece pari ad euro ,17 dei quali ,93 derivano dall attività della Provincia ed euro ,24 corrispondono a partite di giro. La composizione per titoli rispettivamente degli impegni e dei pagamenti, al netto delle partite di giro, ha subito le seguenti evoluzioni rispetto all anno precedente: SPESE/ Titoli Tabella 35: suddivisione per titoli impegni finali di competenza / / SPESE CORRENTI , , ,84-1,33% -0,61% % su totale 62,91% 62,65% 54,84% 2. SPESE IN CONTO CAPITALE , , ,70-0,19% 37,35% % su totale 36,98% 37,25% 45,06% 3. SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI , , ,44-6,46% 10,44% % su totale 0,11% 0,10% 0,10% TOT. GENERALE SPESE (escluse partite di giro) Impegni finali di competenza , , ,98-0,91% 13,54% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Variazioni anno precedente Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

142 SPESE/ Titoli Tabella 36: suddivisione per titoli pagamenti finali di competenza / / SPESE CORRENTI , , ,45 1,63% -1,03% % su totale 85,41% 88,08% 76,61% 2. SPESE IN CONTO CAPITALE , , ,22-19,59% 124,81% % su totale 14,42% 11,77% 23,25% 3. SPESE PER RIMBORSO DI PRESTITI , , ,26-6,46% -0,39% % su totale 0,17% 0,16% 0,14% TOT. GENERALE SPESE (escluse partite di giro ) Pagamenti finali di competenza , , ,93-1,44% 13,77% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, 2015 Variazioni anno precedente Gli impegni di competenza hanno subito complessivamente un incremento del 13,54%. Gli impegni riferiti al titolo II e III sono aumentati rispetto allo scorso esercizio (+37,35% e +10,44%), mentre quelli relativi al tiolo I sono rimasti pressoché invariati (-0,61%). Anche i pagamenti registrano un notevole incremento a livello complessivo, pari al 13,77%. Essi mostrano un incremento rispetto al 2014 per quanto concerne esclusivamente la spesa in conto capitale (+124,81%). La spesa corrente e la spesa per rimborso prestiti subiscono, al contrario, una lieve contrazione, rispettivamente dell 1,03% e dello 0,39%. Le seguenti tabelle mostrano la ripartizione delle spese (impegni e pagamenti) per funzione obiettivo, evidenziandone le variazioni rispetto all anno precedente e l incidenza di ciascuna voce sul totale nel triennio : Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

143 Tabella 37: suddivisione per funzione - obiettivo impegni finali di competenza SPESE/ Funzione obiettivo Impegni finali di competenza Variazioni anno precedente / /2014 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI , , ,20-10,68% -14,38% % su totale 0,29% 0,26% 0,20% SERVIZI GENERALI , , ,25 4,74% -1,79% % su totale 3,08% 3,25% 2,81% FINANZA LOCALE , , ,31-3,83% -9,63% % su totale 12,21% 11,85% 9,43% SCUOLA E FORMAZIONE , , ,83 0,66% -2,88% % su totale 16,01% 16,27% 13,91% ISTRUZIONE UNIVERSITARIA E RICERCA , , ,23-6,52% -1,35% % su totale 5,84% 5,51% 4,79% CULTURA E SPORT , , ,87-16,16% -13,91% % su totale 2,00% 1,69% 1,28% POLITICHE SOCIALI , , ,15 0,88% -3,56% % su totale 6,40% 6,51% 5,53% SANITA' , , ,09-3,79% 0,42% % su totale 26,56% 25,79% 22,81% AGRICOLTURA , , ,65-17,82% -11,06% % su totale 1,85% 1,54% 1,20% POLITICHE PRODUTTIVE E PER LO SVILUPPO LOCALE , , ,81 2,59% -12,10% % su totale 7,45% 7,71% 5,97% EDILIZIA ABITATIVA , , ,62-12,79% -1,59% % su totale 2,66% 2,34% 2,03% INFRASTRUTTURE PER MOBILITA' E RETI , , ,19-2,62% -4,96% % su totale 5,84% 5,74% 4,80% GOVERNO DEL TERRITORIO , , ,01-3,67% -4,83% % su totale 3,56% 3,46% 2,90% ONERI NON RIPARTIBILI , , ,77-11,50% 593,25% % su totale 1,75% 1,56% 9,55% FONDI DI RISERVA E PER NUOVE LEGGI , , ,00 0,00% 122,73% % su totale 4,50% 6,51% 12,78% TOT. GENERALE SPESE (escluse partite di giro ) , , ,98-0,91% 13,54% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

144 Figura 3: suddivisione per funzione- obiettivo impegni finali di competenza Composizione impegni Fondi di riserva e per nuove leggi Oneri non ripartibili Governo del territorio Infrastrutture per mobilità e reti Edilizia abitativa Politiche produttive e per lo sviluppo Agricoltura Sanità Politiche sociali Cultura e sport Istruzione universitaria e ricerca Scuola e formazione Finanza locale Servizi generali Funzionamento degli organi istituzionali milioni di euro Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

145 Tabella 38: suddivisione per funzione - obiettivo pagamenti finali di competenza SPESE/ Funzione obiettivo Pagamenti finali di competenza Variazioni anno precedente / /2014 FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI , , ,84-15,07% -13,36% % su totale 0,39% 0,34% 0,26% SERVIZI GENERALI , , ,33-8,94% -3,21% % su totale 3,50% 3,23% 2,75% FINANZA LOCALE , , ,21 11,20% -7,35% % su totale 12,18% 13,75% 11,19% SCUOLA E FORMAZIONE , , ,45-5,24% -3,36% % su totale 22,64% 21,77% 18,49% ISTRUZIONE UNIVERSITARIA E RICERCA , , ,34-8,86% 4,52% % su totale 3,68% 3,40% 3,12% CULTURA E SPORT , , ,98-13,56% -9,95% % su totale 1,73% 1,52% 1,20% POLITICHE SOCIALI , , ,36 1,09% 2,60% % su totale 6,81% 6,99% 6,30% SANITA' , , ,55 3,44% -1,68% % su totale 34,69% 36,41% 31,46% AGRICOLTURA , , ,23-14,86% -10,63% % su totale 1,28% 1,10% 0,87% POLITICHE PRODUTTIVE E PER LO SVILUPPO LOCALE , , ,03-68,53% 124,05% % su totale 2,59% 0,83% 1,63% EDILIZIA ABITATIVA , , ,84-5,19% 43,43% % su totale 1,21% 1,16% 1,46% INFRASTRUTTURE PER MOBILITA' E RETI , , ,48-6,55% 18,43% % su totale 5,01% 4,75% 4,94% GOVERNO DEL TERRITORIO , , ,50-7,67% 1,47% % su totale 3,32% 3,11% 2,78% ONERI NON RIPARTIBILI , , ,79-34,96% 2252,46% % su totale 0,96% 0,63% 13,06% FONDI DI RISERVA E PER NUOVE LEGGI 0, , ,00 0,00% 0,00% % su totale 0,00% 1,00% 0,47% TOT. GENERALE SPESE (escluse partite di giro ) , , ,93-1,44% 13,77% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, 2015 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

146 Figura 4: suddivisione per funzione- obiettivo pagamenti finali di competenza Composizione pagamenti Fondi di riserva e per nuove leggi Oneri non ripartibili Governo del territorio Infrastrutture per mobilità e reti Edilizia abitativa Politiche produttive e per lo Agricoltura Sanità Politiche sociali Cultura e sport Istruzione universitaria e ricerca Scuola e formazione Finanza locale Servizi generali Funzionamento degli organi milioni di euro Oltre la metà della spesa di competenza impegnata (59,05%) si riferisce alle funzioni obiettivo sanità (22,81%), scuola e formazione (13,91%), fondi di riserva per nuove leggi (12,78%) e oneri non ripartibili (9,55%). Rispetto a quanto rilevabile nei precedenti esercizi, la funzioni obiettivo Fondi di riserva e per nuove leggi e la funzione obiettivo Oneri non ripartibili hanno incrementato notevolmente il loro livello di impegni, passando rispettivamente da 295 milioni del 2014 a 656 milioni del 2015 (+122,73%) e da 70 milioni del 2014 a 490 milioni del 2015 (+593,25%). Anche la funzione obiettivo sanità ha incrementato il livello degli impegni, passando da milioni di euro del 2014 a milioni di euro del 2015 (+0,42%). La funzione obiettivo finanza locale e la funzione obiettivo scuola e formazione hanno invece subito rispetto al 2014 una contrazione della spesa impegnata, pari rispettivamente a 52 milioni e 21 milioni. Ulteriori contrazioni di importo rilevante sono state registrate dalle f.o. politiche produttive e per lo sviluppo locale (-42 milioni), infrastrutture per mobilità e reti (-12 milioni), cultura e sport (-11 milioni), politiche sociali (-10 milioni), agricoltura (-8 milioni) e governo del territorio (-7,5 milioni). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

147 Indici della gestione delle spese Di seguito si presentano i principali indicatori della gestione di competenza per il triennio Tabella 39: indici della gestione delle spese Indicatori Capacità di impegno (impegni/previsioni finali di competenza) Capacità di spesa totale (pagamenti totali/residui al 1 gennaio + previsioni finali di competenza) Capacità di pagamento (pagamenti/previsioni finali di competenza) Velocità di pagamento (pagamenti/impegni finali di competenza) Indice di variazione (previsioni finali di competenza previsioni iniziali)/previsioni iniziali 99,20% 98,48% 98,38% 52,90% 48,05% 49,49% 65,84% 65,01% 65,08% 66,37% 66,01% 66,15% 2,26% 1,56% 12,09% SPESA CORRENTE Capacità di impegno (impegni/previsioni finali di competenza) Capacità di spesa totale (pagamenti totali/residui al 1 gennaio + previsioni finali di competenza) Capacità di pagamento (pagamenti/previsioni finali di competenza) Velocità di pagamento (pagamenti/impegni finali di competenza) Indice di variazione (previsioni finali di competenza previsioni iniziali)/previsioni iniziali 99,80% 99,80% 99,82% 87,84% 89,74% 91,13% 89,93% 92,62% 92,25% 90,11% 92,80% 92,41% 0,22% 0,22% 0,41% SPESA IN CONTO CAPITALE Capacità di impegno (impegni/previsioni finali di competenza) Capacità di spesa totale (pagamenti totali/residui al 1 gennaio + previsioni finali di competenza) Capacità di pagamento (pagamenti/previsioni finali di competenza) Velocità di pagamento (pagamenti/impegni finali di competenza) Indice di variazione (previsioni finali di competenza previsioni iniziali)/previsioni iniziali 98,21% 96,37% 96,71% 26,35% 21,17% 28,62% 25,42% 20,10% 33,01% 25,88% 20,85% 34,13% 5,89% 3,81% 29,96% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

148 Il primo indicatore considerato è la capacità di impegno, calcolata come rapporto tra gli impegni di competenza e gli stanziamenti finali di competenza. Esso consente di verificare la capacità dell Ente di tradurre le previsioni di bilancio in azioni concrete. A livello di spese complessive tale indicatore presenta un valore pari al 98,38%, pressoché invariato rispetto al valore registrato nel 2014 (98,48%). Si segnala una diminuzione nell indicatore relativo alla funzione obiettivo Istruzione università e ricerca che passa dal 100% al 96,20%. Si rileva ancora che per le spese correnti l indicatore è al 99,82%, denotando un elevato grado di utilizzo delle risorse, mentre con riferimento alle spese in conto capitale l indicatore è pari al 96,71%. Nel complesso le economie registrate nell esercizio 2015 in relazione alle spese per attività della Provincia sono pari a 84 milioni di euro, mentre per le spese riferite a contabilità speciali sono pari a milioni di euro. L indice di variazione segnala inoltre uno scostamento del 12,09% tra previsioni iniziali e finali, superiore a quello registrato nel 2014 (1,56%). Gli indicatori che mettono in luce la dinamica dei pagamenti di competenza, ovvero capacità e velocità di pagamento, mostrano entrambi un lieve miglioramento rispetto al Tale andamento è totalmente imputabile alla spesa in conto capitale: sia la velocità che la capacità di pagamento registrano infatti un incremento di tredici punti percentuali rispetto allo scorso esercizio. La dinamica dei pagamenti relativi alla spesa corrente rimane pressoché costante: gli indicatori considerati rimangono, infatti, su valori di circa il 92%. Anche a tale riguardo la Provincia ha evidenziato che l andamento dei pagamenti in conto capitale è condizionato dal patto di stabilità. In relazione alle singole funzioni-obiettivo, si rileva una notevole variabilità degli indici, ascrivibile prevalentemente alla diversa disciplina dei procedimenti di spesa e pagamento previsti dalle normative settoriali. In particolare, denotano un elevato valore degli indicatori le f.o. scuola e formazione (la capacità di pagamento è pari al 87,63% mentre la velocità di pagamento è pari al 87,92%), funzionamento degli organi istituzionali (sia la capacità di pagamento che la velocità di pagamento sono pari all 85,80%), sanità (la capacità di pagamento è pari al 91,23% mentre la velocità di pagamento è pari al 91,24%) e oneri non ripartibili (la capacità di pagamento è pari al 82,80% mentre la velocità di pagamento è pari al 90,47%). Al contrario, mostrano una bassa capacità di tradurre stanziamenti ed impegni in pagamenti effettivi, le f.o. politiche produttive e per lo sviluppo locale (la capacità di pagamento è pari al Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

149 17,39% mentre la velocità di pagamento è pari al 18,08%), fondi di riserva e nuove leggi (sia la capacità di pagamento che la velocità di pagamento sono pari al 2,44%) ed edilizia abitativa (la capacità di pagamento è pari al 47,09% mentre la velocità di pagamento è pari al 47,75%). La capacità di spesa complessiva, data dal rapporto tra pagamenti complessivi e massa spendibile, presenta un miglioramento rispetto al precedente esercizio ascrivibile sia alla spesa in conto capitale che alla spesa corrente. Per completare l analisi per indici, si riportano di seguito degli indicatori che mettono in relazione la gestione delle entrate di competenza con la gestione delle spese, analizzandone l evoluzione nell ultimo triennio: Tabella 40: indici di relazione tra entrate e spese Indicatori Impegni/Accertamenti 98,99% 102,91% 104,16% Pagamenti/Riscossioni 72,91% 78,96% 83,90% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Nel corso dell anno 2015, sia le entrate di competenza accertate che le spese di competenza impegnate hanno registrato un incremento rispetto al precedente esercizio. L incremento delle entrate accertate, pari al 12,18%, è stata però in termini percentuali inferiore rispetto al corrispondente aumento delle spese impegnate, pari al 13,54%. Tale fattore ha determinato un aumento del rapporto tra impegni ed accertamenti, che è passato dal 102,91% al 104,16%. Il valore dell indicatore, superiore al 100%, segnala che dal 2014 la gestione di competenza si è conclusa con un risultato negativo. La gestione di cassa mostra, in analogia con la gestione di competenza, un aumento nel rapporto tra pagamenti e riscossioni. Le riscossioni sono infatti aumentate (+7,07%, pari in valore assoluto a 268 milioni) in misura inferiore rispetto all incremento dei pagamenti (+13,77%, pari in valore assoluto a 411 milioni). Ciò nonostante, il livello complessivo delle risorse affluite nell esercizio permane superiore rispetto al corrispondente livello dei pagamenti: il relativo indicatore presenta, infatti, un valore inferiore al 100% (83,90%). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

150 1.9. Rapporto sulla tempestività dei pagamenti L Amministrazione ha trasmesso la tabella recante l indicatore di tempestività dei pagamenti, calcolato secondo la formula riportata all art. 9, comma 3 del DPCM 22 settembre 2014 e secondo le indicazioni della circolare del MEF n. 22 del 22 luglio Secondo la circolare del MEF L indicatore è definito in termini di ritardo medio di pagamento ponderato in base all importo delle fatture e rileva ai fini dell articolo 41, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, e va allegato in apposito prospetto, sottoscritto dal rappresentante legale e dal responsabile finanziario, alle relazioni ai bilanci consuntivi o di esercizio dell amministrazione. In caso di superamento dei termini di pagamento previsti dall art. 1, comma 2, del D.lgs. 9 ottobre 2002, n. 231, le predette relazioni indicano anche le misure da adottare per rientrare nei termini di pagamento previsti dalla legge. 135 Dalla tabella si rileva che l indicatore di tempestività dei pagamenti è pari a -4,80, quindi, essendo negativo, è ampiamente rispettoso dei termini di pagamento. Inoltre la Provincia ha confermato che Per quanto riguarda il confronto con il 2014, i dati estrapolati dal sistema di monitoraggio ad ausilio dei Dirigenti della Provincia implementato nel corso del 2013, sono i seguenti: con riferimento all anno 2015, risulta l avvenuto pagamento, entro 30 giorni dall arrivo della documentazione al servizio competente, di circa il 93% dei pagamenti complessivi effettuati nell anno (4.974 milioni di euro a fronte di milioni di euro), corrispondenti a circa il 71% delle poste di liquidazione pagate nell anno pari a (in un tempo medio di 10 giorni). I dati si confermano in linea con quelli del Si riporta di seguito l indicatore di tempestività dei pagamenti trasmesso in istruttoria. 134 Risposta al quesito n. 12 dell istruttoria fornita dal Servizio bilancio e Ragioneria in allegato alla nota del Direttore Generale prot. n di data 12 aprile La relazione illustrativa al Rendiconto 2015, trasmessa in allegato alla nota n di data 20 maggio 2015 del Dipartimento Affari Finanziari, contiene (a pag. 44) il prospetto relativo all indice di tempestività dei pagamenti DPCM 22 settembre Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

151 Valori al Tabella 41: calcolo indicatore di tempestività dei pagamenti PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO INDICATORE DI TEMPESTIVITA' DEI PAGAMENTI _ D.P.C.M. 22 Importo totale documenti settembre 2014 Nr giorni totali (data mandato - data scadenza) Fonte: dati comunicati dalla PAT. Nro giorni x importo totale ITP 1 trimestre , , ,02-2,36 2 trimestre , , ,87-4,49 3 trimestre , , ,70-3,79 31-dic , , ,44-7, , ,03-4, Stato del contenzioso Per quanto concerne il contenzioso, sono stati formulati alcuni quesiti istruttori finalizzati ad acquisire elementi informativi in merito sia alla spesa sostenuta nell esercizio 2015, sia alla spesa complessiva che potrebbe gravare negli esercizi futuri in seguito ad un eventuale esito sfavorevole delle liti in essere. L Amministrazione ha segnalato che l ammontare delle spese legali sostenute per far fronte al contenzioso nel 2015 è pari ad euro ,08 (euro ,63 nel 2014) ed è comprensiva, in particolare, dei seguenti importi: - spese per condanna al ristoro delle spese legali alla controparte: euro ,32; - spesa per consulenti tecnici d ufficio: euro ,16. - fondo spese impegnato per affidamento di 53 nuovi incarichi a legali esterni: euro ,60; - liquidazione del compenso finale a legali esterni per attività defensionale a favore della Provincia: euro ; In relazione, invece, al contenzioso pendente del quale la Provincia autonoma è parte, essa ha dichiarato che l esposizione debitoria presumibile in considerazione delle pretese avanzate nei Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

152 propri confronti e sulla base di una valutazione prognostica dell andamento dei giudizi, ammonta circa euro. Pertanto una somma corrispondente a tale importo è stata accantonata sul Fondo rischi spese legali del Bilancio provinciale Tale somma si riferisce: - per 500 mila euro al contenzioso promosso dal personale precario della scuola. A seguito delle decisioni della Corte costituzionale verrà rivalutata in sede di assestamento o di elaborazione della prossima manovra di bilancio la congruità di tale accantonamento; - per 1 milione di euro circa alla nuova domanda di condanna, formulata dalla Collini s.p.a. nell agosto 2015, al pagamento di somme a titolo di maggior prezzo del contratto di appalto dei lavori di esecuzione di un parcheggio multi-piano a Madonna di Campiglio, in conseguenza della iscrizione di riserve da parte dell aggiudicatario/esecutore dei lavori (richiesta pari a quasi 7 milioni di euro); - per 2,5 milioni di euro circa al restante contenzioso civile, comprensivo del contenzioso in materia di lavoro. La Provincia ha inoltre segnalato che il contenzioso instaurato con Enel e Hydro Dolomiti, a fronte di domande giudiziali per complessivi 25 milioni di euro, si è concluso attraverso conciliazione stragiudiziale, con il riconoscimento di un credito a favore della Provincia. Con riguardo al contezioso con lo Stato, l accordo in materia di finanza pubblica, sottoscritto in via preliminare tra Governo, Regione Trentino Alto Adige e Province autonome in data 15 ottobre 2014, prevedeva al punto 15 l impegno da parte della Provincia autonoma di Trento a ritirare tutti i ricorsi contro lo Stato pendenti dinnanzi alle diverse giurisdizioni relativi a impugnative di leggi o di atti consequenziali in materia di finanza pubblica, promossi prima dello stesso accordo o, comunque, a rinunciare anche successivamente agli effetti positivi, sia in termini di saldo netto da finanziare che di indebitamento netto, derivanti da pronunce di accoglimento di ricorsi pendenti, presentati anche da altre regioni con riferimento alle stesse disposizioni. Nel corso del 2015, la Provincia ha depositato, in ciascun giudizio pendente, copia delle deliberazioni di rinuncia adottate prima, in via d urgenza, dalla Giunta provinciale e poi, in via di ratifica, dal Consiglio provinciale. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

153 A seguito della rinuncia, rimane pendente davanti alla Corte costituzionale il ricorso promosso dalla Provincia iscritto al ruolo n. 65/2014 per le questioni riguardanti gli artt. 22, comma 2, 46, commi 1,2,3,6, 47 commi 8,9,11 e 12 della legge 23 giugno 2014, n. 89. Risulta inoltre pendente il ricorso iscritto al ruolo n. 79/2015, promosso dal Presidente del Consiglio ed avente ad oggetto l art. 4 della l.p. n. 9/2015 che prevede l esenzione dalla tassa automobilistica di veicoli di particolare interesse storico o collezionistico. La Provincia ha inoltre comunicato che sono pendenti alcune questioni di legittimità sollevate in via incidentale: ruolo ricorso n. 32/2014, avente ad oggetto l art. 93, commi 1 e 2, della l.p. n. 5/2006; ruolo ricorso n. 34/2014, avente sempre ad oggetto l art. 93, commi 1 e 2, della l.p. n. 5/2006; ruolo ricorso n. 236/2014, avente ad oggetto gli artt. da 15 a 21 della l.p. n. 3/2006 in materia di comunità di valle; 136 ruolo ricorso n. 120/2015, avente ad oggetto l art. 17, comma 2, della l.p. 9/2014; ruolo ricorso n. 34/2015, avente ad oggetto l art. 24, comma 1, della l.p. n. 24/1991; Infine è stato segnalato il ricorso n. 21/2014, avente ad oggetto l art. 1, comma 518 della l. n. 174/2013, nel quale la Provincia di Trento è stata chiamata dalla Regione Veneto in relazione all ingiustificato regime di favore. In conclusione, sul contenzioso in essere, va evidenziata la necessità di un continuo monitoraggio al fine di valutare costantemente i possibili impatti sugli equilibri di bilancio connessi ad eventuali esiti sfavorevoli di liti particolarmente significative dal punto di vista finanziario Entrate e spese per servizi in conto terzi Nel rendiconto 2015 si riscontra la corrispondenza tra accertamenti di entrata ed impegni di spesa relativi alle partite di giro. L importo contabilizzato, pari ad euro ,65, risulta superiore (15,43%) al corrispondente valore contabilizzato nel 2014 (pari ad euro ,18). 136 I ricorsi n. 32/2014, 34/2014 e 236/2014 sono stati recentemente decisi. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

154 Entrando nel dettaglio delle singole voci di entrata e di spesa, la seguente tabella riepiloga gli accertamenti e gli impegni per servizi in conto terzi riferiti agli esercizi 2014 e 2015, arrotondati alle migliaia di euro: Tabella 42: accertamenti e impegni per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) ENTRATA SPESA Servizi conto terzi Accertamenti Impegni / /2014 Ritenute previdenziali e assistenziali ,05% ,42% Ritenute erariali ,32% ,32% Altre ritenute al personale c/terzi ,89% ,06% Versamenti ai /c della tesoreria Costituzione/Reintegro fondi economali e carte aziendali ,00% ,00% Depositi cauzionali/ Restituzione Depositi cauzionali Rimborso per spese per servizi per conto di terzi ,69% 0 0 Depositi per spese contrattuali ,12% ,12% Sistema di tesoreria Provinciale Emissione/Reintegro ordini di accreditamento ai funzionari delegati Anticipazioni sanità/rimborsi anticipazioni sanità Sospesi di tesoreria da regolarizzare Altre partite di giro ,15% ,29% Anticipazioni di tesoreria/ Rimborsi anticipazioni di tesoreria ,00% ,00% ,43% ,43% Fonte: dati comunicati dalla PAT. Come è possibile notare la corrispondenza riscontrata nel totale, non è invece rilevabile in alcune sotto voci (Ritenute previdenziali e assistenziali, Altre ritenute al personale c/terzi, Rimborso per spese per servizi per conto di terzi, Altre partite di giro). Le variazioni in aumento, che hanno interessato sia gli accertamenti che gli impegni, si riferiscono alle voci Depositi per spese contrattuali e Altre partite di giro. In riferimento alle riscossioni e ai pagamenti delle partite di giro si registra un saldo negativo di 12,871 milioni di euro. Le riscossioni in conto competenza contabilizzate nell esercizio considerato relativamente ai servizi in conto terzi sono pari ad euro ,26 (con un aumento del 26,73% rispetto al 2014), a fronte di pagamenti pari ad euro ,24 (con un aumento del 27,70% rispetto al 2014). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

155 Nel merito delle singole voci di entrata e di spesa, la seguente tabella riepiloga le riscossioni e i pagamenti in conto competenza per servizi in conto terzi riferiti agli esercizi 2014 e 2015: Tabella 43: riscossioni e pagamenti in conto competenza per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) ENTRATA SPESA Servizi conto terzi Riscossioni Pagamenti / /2014 Ritenute previdenziali e assistenziali ,03% ,52% Ritenute erariali ,34% ,13% Altre ritenute al personale c/terzi ,89% ,32% Versamenti ai /c della tesoreria Costituzione/Reintegro fondi economali e carte aziendali ,00% Depositi cauzionali/ Restituzione Depositi cauzionali Rimborso per spese per servizi per conto di terzi ,90% 0 0 Depositi per spese contrattuali ,85% ,73% Sistema di tesoreria Provinciale Emissione/Reintegro ordini di accreditamento ai funzionari delegati Anticipazioni sanità/rimborsi anticipazioni sanità Sospesi di tesoreria da regolarizzare Altre partite di giro ,90% ,58% Anticipazioni di tesoreria/ Rimborsi anticipazioni di tesoreria ,00% ,00% ,73% ,70% Fonte: dati comunicati dalla PAT. Come è possibile notare, anche per le riscossioni e per i pagamenti in conto competenza le principali variazioni in aumento hanno interessato le voci Depositi per spese contrattuali e Altre partite di giro. Non risultano, invece, riscossioni e pagamenti connessi ad anticipazioni di tesoreria. Considerando anche le riscossioni ed i pagamenti su residui, le riscossioni totali risultano pari a ,37, con un aumento del 55,32% rispetto al 2014, mentre i pagamenti totali risultano pari ad euro ,73, con un aumento del 55,50% rispetto al La seguente tabella elenca le riscossioni e i pagamenti in conto competenza e in conto residui per servizi in conto terzi riferiti agli esercizi 2014 e 2015: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

156 Tabella 44: riscossioni e pagamenti (gestione cassa totale) per servizi in conto terzi (in migliaia di euro) ENTRATA SPESA Servizi conto terzi Riscossioni Pagamenti / /2014 Ritenute previdenziali e assistenziali ,03% ,54% Ritenute erariali ,36% ,82% Altre ritenute al personale c/terzi ,89% ,27% Versamenti ai /c della tesoreria Costituzione/Reintegro fondi economali e carte aziendali ,00% Depositi cauzionali/ Restituzione Depositi cauzionali Rimborso per spese per servizi per conto di terzi ,65% ,00% Depositi per spese contrattuali ,00% ,39% Sistema di tesoreria Provinciale Emissione/Reintegro ordini di accreditamento ai funzionari delegati Anticipazioni sanità/rimborsi anticipazioni sanità Sospesi di tesoreria da regolarizzare Altre partite di giro ,40% ,23% Anticipazioni di tesoreria/ Rimborsi anticipazioni di tesoreria ,00% ,00% ,32% ,50% Fonte: dati comunicati dalla PAT. Il saldo netto delle contabilità speciali nella gestione di cassa risulta negativo (-57,36 milioni di euro) anche per il 2015, così come nel biennio precedente. La sottovoce altre partite di giro influenza in modo particolare il saldo negativo rilevato. L Amministrazione ha trasmesso 137, al fine di una valutazione dell'effettiva natura delle operazioni registrate, il dettaglio delle riscossioni e dei pagamenti relativi alla voce "altre partite di giro". La seguente tabella riporta le sotto voci delle altre partite di giro relative alle entrate (gestione di cassa, competenza più residui), pari complessivamente ad euro , Tabelle allegate alla nota prot. n. PAT/RFD del 4 maggio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

157 Tabella 45: dettaglio voce altre partite di giro riscossioni totali Tipologie di entrata - voce "altre partite di giro" /2014 Entrate derivanti da versamenti di competenza delle agenzie della PAT , ,51-27,25% Rimborso oneri personale comandato , ,84 105,06% Trasferimenti erariali ai comuni derivanti da esenzione imposte comunali , ,91-21,22% Ammortamento operazioni di Swap , ,34-24,80% Aumenti di capitale sociale mediante conferimento di crediti e beni della PAT , ,00 467,95% Rimborso dell'indennità premio di fine servizio di competenza dell'inpdap , ,78 33,14% Entrate per cessioni di beni tramite permute , ,40 814,14% Entrate derivanti da trattenute su stipendi personale scuola ,27 0,00-100,00% Rimborso anticipazioni APPAG di quote UE-STATO ,00 0,00-100,00% Quote tributi erariali ai sensi dell'art.43 bis legge di contabilità compensati , , ,31% Quote tributi erariali ai sensi dell'art.43 bis legge di contabilità anticipati ,68 Entrata relativa ad accordo reindustrializzazione ex Whirlpool ,00 0,00-100,00% Anticipazioni varie rifondibili , ,50 92,26% Revisione straordinaria residui passivi , ,37 42,64% Rimborso anticipazioni per la concessione di anticipi sulle indennità di missione e relative spese viaggio , ,79 3,89% Rimborso dallo Stato anticipazioni per interventi a favore di popolazioni Nord Africa , , ,80% Rimborsi e insoluti sistema OPENKAT , ,86 11,91% Riscossione di mandati di pagamento non completamente estinti , , ,53% Recupero contribuzione pensionistica a carico di Assessori ,87 0,00-100,00% Entrata per anticipo oneri gara gas naturale 9.912, , ,44% Entrate da attivazioni di procedure di esproprio 1.591,52 713,64-55,16% Rimborso per profughi siriani 0, ,11 Restituzione somme perequazione Comuni 0, ,93 Fondo federalismo municipale 0, ,81 Introito IVA split payment 0, ,25 TOTALE , ,62 212,40% Fonte: dati comunicati dalla PAT. La successiva tabella riporta, invece, le sotto voci delle altre partite di giro relative alle spese (gestione di cassa, competenza più residui), pari complessivamente ad euro ,41. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

158 Tabella 46: dettaglio voce altre partite di giro pagamenti totali Tipologie di spesa - voce "altre partite di giro" /2014 Regolazione di versamenti di competenza delle Agenzie pervenuti alla Provincia (DL 24 gennaio 2012 n.1, art.35,comma 8) , ,51-27,25% Anticipazione personale messo a disposizione e comandato (art.11 LP 8/2002 e art 8 LP 7/1997) , ,70-4,27% Revisione straordinaria residui (art. 71 della LP 7/1979 e art. 28 del DPP 18/2005) , ,65-72,29% Rimborso ai Comuni delle minori entrate derivanti dall'esenzione delle imposte comunali (art. 10 L 448 e art. 2 L 206/2003) , ,41 15,62% Spese operazioni SWAP , ,15-22,51% T.F.R. Di competenza dell'inpdap e quota a carico PAT (art.197 LP 12/1983 e art. 9 LP 2/ , ,98 119,82% Conferimento beni per aumenti capitale sociale , ,00 467,95% Anticipazione APPAG quote Unione Europea (art.14 c.4.2 LP , ,00 180,00% Cassa del Trentino: contabilizzazioni per unificare e razionalizzare i pagamenti alla società , ,10 0,00% Acquisizioni tramite permute (art. 26 del regolamento di contabilità della LP 7/1979) , ,40 814,14% Anticipazioni INPS e INAIL , ,20 3,84% Rimborso quote tributi erariali , , ,48% Anticipazioni interventi protezione internazionale , ,85 348,50% Anticipazioni varie rifondibili , ,15 298,66% Anticipazioni varie (indennità di missione, spese di viaggio) art.78 LP 5/1992 e art. 7 LP 23/ , ,23 13,82% Anticipazioni interventi popolazioni Nord Africa (OPCM 3933 dd. 13/04/2011 e OPCM 3991 dd. 30/12/2011) ,86 0,00-100,00% Rimborsi e insoluti sistema Openkat , ,86-5,94% Addizionale comunale IRPEF , , ,05% Ritenute a carico Assessori ,87 0,00-100,00% Spese connesse all'attivazione della procedura di esproprio relativamente ad aree apprestate da Trentino Sviluppo S.p.A ,28 475,76-96,44% Anticipazioni interventi popolazioni Nord Africa (OPCM 3933 dd. 13/04/2011 e OPCM 3991 dd. 30/12/2011) 7.408, ,27 449,24% Riemissione mandati inestinti (art.61 LP 7/1979) 2.697, , ,13% Quote tributi erariali recuperi e anticipi di cui all'art.75 dello Statuto (L 23/12/09 n.191, art.2, c108) 68, , ,14% Riversamento del fondo cassa Aprie all'apiae 0, ,77 Spese per esecuzione interventi sistemazione idraulica e forestale per conto di comuni ed altri enti 0, ,19 Rimborso allo stato di quote di compartecipazione al gettito di tributi erariali 0, ,13 Anticipazione somme per perequazione a favore dei comuni 0, ,54 Versamento IVA "split payment" Provincia ed altri enti 0, ,46 Totale , ,41 211,23% Fonte: dati comunicati dalla PAT. Va quindi evidenziato, oltre al notevole incremento rispetto allo scorso esercizio, lo squilibrio tra i pagamenti per altre partite di giro, corrispondenti ad euro ,41, e le entrate inerenti alla medesima voce, pari ad euro ,62, che ha determinato un differenziale negativo di euro ,79. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

159 In conclusione, la Corte rileva che in base a consolidati principi contabili i servizi per conto di terzi hanno un effetto meramente figurativo, vale a dire danno luogo alla contemporanea insorgenza di un credito e di un debito di corrispondente ammontare. Si tratta, in sostanza, di entrate che fanno sorgere per l ente che le ha riscosse l impegno a pagare al creditore la medesima somma e, analogamente, di spese che fanno sorgere per l ente che le ha pagate il diritto ad ottenere, dal debitore, il rimborso della stessa somma corrisposta. Invero, rientrano in tale categoria di entrata e spesa quelle operazioni o attività realizzate dall'ente senza perseguire un interesse diretto e proprio, ma piuttosto in qualità di semplice strumento di realizzazione degli interessi di un altro soggetto. In tal senso, i capitoli delle entrate e delle spese in parola non sono lasciati alla discrezionale determinazione dell Ente, ma devono corrispondere alla logica contabile appena evidenziata. Quindi, deve trattarsi per poter essere correttamente considerati servizi per conto di terzi di entrate che per il solo fatto della riscossione fanno sorgere automaticamente per l ente l impegno a pagare ad un determinato creditore immediatamente la stessa somma riscossa; ed, analogamente, di spese che, per il solo fatto dell avvenuto pagamento, fanno sorgere il diritto ad ottenere il rimborso immediato della somma da un determinato debitore. Ne deriva che, l eventuale inserimento di poste atipiche tra le partite di giro potrebbe comportare il rischio di inficiare l attendibilità del bilancio, spostando voci di spesa o di entrata dalla parte effettiva a quella per conto terzi, con potenziali effetti elusivi anche sul rispetto del patto di stabilità, notoriamente non inciso dai saldi delle partite di giro. Tali principi contabili sono stati recentemente affermati anche dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 188/2014, in base alla quale: Le partite di giro sono poste di entrata e di spesa per definizione in equilibrio, gestite dall ente in nome e per conto di altri soggetti ma, in ogni caso, estranee all amministrazione del suo patrimonio. Esse si articolano in voci di entrata e di spesa analiticamente correlate che presuppongono un equilibrio assoluto, il quale si sostanzia in un ontologica invarianza dei saldi contabili. Diversamente, come risulta dall analisi sviluppata in questo capitolo, è emerso che nella generica voce altre partite di giro sono state comprese poste contabili che non sembrano avere attinenza con la natura tipica delle contabilità speciali. In particolare, risulta dubbia la contabilizzazione nei servizi conto terzi delle seguenti poste: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

160 - pagamenti per Rimborsi ed insoluti sistema Openkat, Anticipazioni varie rifondibili, Conferimenti beni per aumenti capitale sociale, Anticipazioni varie (indennità di missione, spese di viaggio), Regolazione di versamenti di competenza delle Agenzie pervenuti alla Provincia, Cassa del Trentino: contabilizzazioni per unificare e razionalizzare i pagamenti alla società, Spese operazioni Swap, Revisione straordinaria residui, Restituzione somme per perequazione Comuni e Fondo federalismo municipale ; - riscossioni per Rimborsi ed insoluti sistema Openkat, Anticipazioni varie rifondibili, Entrate derivanti da versamenti di competenza delle agenzie della PAT, Aumenti di capitale sociale mediante conferimento di crediti e beni della PAT, Rimborso anticipazioni per la concessione di anticipi sulle indennità di missione e relative spese di viaggio, Ammortamento operazioni di Swap e Revisione straordinaria residui passivi. L errata contabilizzazione delle operazioni in swap tra le partite di giro costituisce un irregolarità contabile ripetuta negli anni e già segnalata da questa Corte in occasione del giudizio di parifica del rendiconto 2014, nonché ribadita dalla Sezione di controllo di Trento nella deliberazione n. 25/2015. Al riguardo, le Sezioni Riunite in sede di controllo, hanno rilevato che le operazioni inerenti a strumenti finanziari derivati (swap) devono trovare corretta collocazione all interno della parte effettiva del bilancio, in quanto solo in tal modo possono chiaramente evidenziarsi i costi e le eventuali utilità conseguenti a tali contratti. Anche le Sezioni regionali di questa Corte hanno costantemente richiamato gli enti locali al rispetto dei principi di veridicità, integrità ed attendibilità dei bilancio invitandoli a prevedere appositi stanziamenti in uscita da imputare al titolo I, spese correnti, per i differenziali negativi ed al titolo III in entrata per i differenziali positivi senza operare alcuna compensazione tra le obbligazioni conformemente alle indicazioni già contenute, al punto 24, del principio contabile n. 2 redatto, in data 18 novembre 2008, dall Osservatorio per la Contabilità e la Finanza degli Enti locali. 138 Con specifico riferimento agli swap la Provincia ha rappresentato che la contabilizzazione nelle partite di giro era prevista dall art. 31, c. 7, del regolamento di contabilità e che le operazioni in strumenti finanziari derivati sono state chiuse a fine maggio Cfr. Sezioni Riunite in sede di controllo, deliberazione n. 7/SSRRCO/AUD/15, con cui è stata approvata l indagine conoscitiva sulle tematiche relative agli strumenti finanziari derivati. Cfr. Sezione regionale di controllo per le Marche, deliberazione n. 51/2015/PRSE. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

161 Più in generale, sulle poste anomale incluse nella generica voce altre partite di giro, la Provincia ha riferito che con l entrata in vigore dal corrente esercizio (2016) delle disposizioni sull armonizzazione contabile (v. principio contabile 4/2, punto 7) le uniche voci che saranno mantenute in tale ambito sono le anticipazioni varie rifondibili per l Iva intra comunitaria e i versamenti di competenza delle agenzie. 139 Possono quindi confermarsi le perplessità ripetutamente rilevate da questa Corte in ordine all appostazione tra le altre partite di giro di voci non coerenti con la natura tipica dei servizi conto terzi come definiti ancor prima dell entrata in vigore dell armonizzazione da consolidati principi contabili costantemente affermati anche dalla Magistratura contabile. 140 Infine, un ulteriore aspetto che desta perplessità è la costante ripetizione negli anni di un saldo negativo nella gestione di cassa (riscossioni e pagamenti totali) dei servizi conto terzi, determinato in misura prevalente dal differenziale negativo (maggiori pagamenti rispetto alle riscossioni) ripetutamente registrato nella sotto voce altre partite di giro Gli equilibri di bilancio L equilibrio di bilancio costituisce uno dei corollari del principio di buon andamento dell amministrazione (art. 97 Cost.), che la vincola all utilizzazione ottimale e prudente delle risorse pubbliche. Di recente il legislatore nazionale, sulla spinta della normativa comunitaria, ha ritenuto di dover intervenire al più alto livello normativo prevedendo in Costituzione l obbligo del rispetto del principio dell equilibrio di bilancio. Il riferimento è alla Legge costituzionale n. 1 del 20 aprile 2012, in seguito attuata con la Legge 24 dicembre 2012, n. 243, in base alla quale vari articoli della Costituzione sono stati novellati. In particolare, il primo comma del nuovo art. 97 dispone oggi che Le pubbliche amministrazioni, in coerenza con l'ordinamento dell'unione europea, assicurano l'equilibrio dei bilanci e la sostenibilità del debito pubblico. 139 Nota dell Amministrazione prot. n. PAT/D317/ del 16 giugno Cfr. punto 58 del principio contabile n. 2 per gli Enti locali approvati dal Ministero dell Interno nel marzo Si veda anche circolare MEF n. 5 del 14 febbraio 2012 par. I.4 la quale ha chiarito che Non è consentito in alcun modo imputare i pagamenti tra i servizi per conto di terzi, anche quando esiste uno sfasamento temporale tra la riscossione del contributo concesso ed il pagamento delle relative spese, ipotesi che si realizza, ad esempio, quando un ente locale anticipa per cassa i pagamenti a causa di un ritardo nell erogazione della provvista economica da parte del soggetto finanziatore. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

162 Parimenti è stato modificato il primo comma dell art. 119 Cost., che ora stabilisce che I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni hanno autonomia finanziaria di entrata e di spesa, nel rispetto dell'equilibrio dei relativi bilanci, e concorrono ad assicurare l'osservanza dei vincoli economici e finanziari derivanti dall'ordinamento dell'unione europea. Il medesimo art. 119 Cost., al comma 6, prescrive altresì, come già visto, che gli enti appena citati possono ricorrere all indebitamento a condizione che per il complesso degli enti di ciascuna Regione sia rispettato l equilibrio di bilancio. Inoltre, l art. 9 della L. n. 243/2012 dispone che, a decorrere dal 1 gennaio , i bilanci delle regioni, dei comuni, delle province, delle città metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano: a) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali; b) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti. Risulta tuttavia all esame del Parlamento il d.d.l. A.S. n recante "Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali" che prevede la sostituzione dei quattro saldi appena visti con un unico saldo non negativo in termini di competenza tra le entrate finali e le spese finali, sia nella fase di previsione che di rendiconto, con conseguente soppressione degli obblighi di pareggio per la cassa e per le spese correnti. Inoltre, varie disposizione della legge di stabilità nazionale (L. n. 208/2015) disciplinano gli equilibri di bilancio, a cominciare dai commi 710 e 711 dell articolo unico, in base ai quali: Ai fini del concorso al contenimento dei saldi di finanza pubblica, gli enti di cui al comma 709 devono conseguire un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le spese finali, come eventualmente modificato ai sensi dei commi 728, 730, 731 e 732 e Ai fini dell'applicazione del comma 710, le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2, 3, 4 e 5 dello schema di bilancio 141 La Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, nel documento conclusivo approvato il 10 febbraio 2016, a conclusione dell'indagine conoscitiva sulle prospettive di riforma degli strumenti e delle procedure di bilancio, condotta congiuntamente con l'omologa Commissione della Camera dei deputati, ha affermato che l applicazione delle disposizioni in materia di equilibrio di bilancio delle Regioni e degli Enti locali nonché di concorso degli stessi alla sostenibilità del debito pubblico, contenute al Capo IV della Legge n. 243, dovrebbero riguardare i bilanci approvati nel 2016 per l anno successivo. Il termine di applicazione andrebbe dunque interpretato nel senso di riferire la nuova normativa alla sessione di bilancio La Commissione Bilancio della Camera dei deputati, nel documento conclusivo approvato il 10 novembre 2015, si era espressa in termini analoghi. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

163 previsto dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2 e 3 del medesimo schema di bilancio. Limitatamente all'anno 2016, nelle entrate e nelle spese finali in termini di competenza è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrata e di spesa, al netto della quota riveniente dal ricorso all'indebitamento. 142 La verifica degli equilibri si trova peraltro già prevista nell art. 7, comma 7, della Legge 5 giugno 2003, n. 131, attuativa della riforma del Titolo V della Costituzione. Da ultimo, l esigenza del presidio di questo fondamentale momento della gestione degli enti territoriali è stato ribadito con forza anche dal D.L. n. 174/2012, convertito con modificazioni nella Legge n. 213/ A livello locale la disciplina dell equilibrio del bilancio di competenza è contenuta nell art. 15, c. 1, della L.P. n. 7/79, nel testo vigente per l esercizio L equilibrio è stato raggiunto in relazione al bilancio preventivo 2015 (5.404 milioni di euro) attraverso l applicazione dell avanzo di consuntivo (presunto) di 200 milioni di euro e in relazione al bilancio assestato (5.646,668 milioni di euro) attraverso l applicazione dell avanzo di consuntivo di 260,694 milioni di euro. Oltre alle variazioni apportate nel corso della gestione con delibere di Giunta (prelievi dai fondi di riserva, variazioni fra capitoli della stessa unità previsionale di base, variazioni nelle partite di giro, aumento entrate, ecc.) sono state emanate due leggi provinciali che hanno modificato gli importi delle previsioni: la L.P. n. 4/2015 ( euro) e la L.P. n. 19/2015 (legge di variazione di data 9 dicembre 2015) ( ,00). L importo complessivo delle variazioni apportate alle previsioni iniziali è pari a ,51 euro (escludendo le variazioni da legge di assestamento pari a ,34 euro). 142 Si rileva peraltro che varie disposizioni della legge di stabilità statale sono state impugnate dalla Provincia con deliberazione n. 201/ Si veda in proposito l art. 1, c. 3, della Legge n. 213/2012, in base alla quale le Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti esaminano i bilanci preventivi e i rendiconti consuntivi delle regioni e degli enti che compongono il Servizio sanitario nazionale, con le modalità e secondo le procedure di cui all'articolo 1, commi 166 e seguenti, della Legge 23 dicembre 2005, n. 266, per la verifica del rispetto degli obiettivi annuali posti dal patto di stabilità interno, dell'osservanza del vincolo previsto in materia di indebitamento dall'articolo 119, sesto comma, della Costituzione, della sostenibilità dell'indebitamento e dell'assenza di irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari degli enti. 144 Il testo del comma 1 dell art. 15 citato è il seguente: Nel bilancio annuale il totale delle spese di cui si autorizza l impegno, aumentato dell eventuale disavanzo di consuntivo deve essere uguale al totale delle entrate di cui si prevede l accertamento, comprese quelle derivanti dai nuovi mutui autorizzati ai sensi dell art. 31, aumentato dell eventuale avanzo di consuntivo. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

164 L equilibrio economico, di cui all art. 15, secondo comma della legge di contabilità provinciale n. 7/1979 (sempre nel testo vigente per l esercizio 2015) 145, è indicato nella tabella riportata nel bilancio giuridico. La differenza tra il totale delle entrate al netto delle voci richiamate nella normativa ( ,29 euro) e il totale delle spese correnti e delle spese per rimborso prestiti ( ,13 euro) risulta pari a ,16 euro. Anche l analoga tabella relativa ai dati a consuntivo, riportata nel rendiconto, ne consente la dimostrazione in relazione alle previsioni finali e agli accertamenti/impegni. In tale prospetto il saldo passa da euro ,47 relativo alle previsioni finali a euro ,28 relativo agli accertamenti/impegni. Relativamente all equilibrio di cassa la tabella riportata nel rendiconto evidenzia il rispetto dell equilibrio a consuntivo. In particolare l art. 4 della L.P. n. 15/2014, modificato dall art. 3 della L.P. n. 19/2015, ha determinato in milioni di euro il totale delle entrate di cui è prevista la riscossione ed il totale delle spese di cui è autorizzato il pagamento per l esercizio finanziario 2015, ad esclusione dei movimenti finanziari relativi alle anticipazioni di cassa e delle poste contabili che non danno luogo ad effettive movimentazioni di tesoreria. Il totale dei pagamenti effettivi ( ,23) 146 ha prodotto, rispetto ai pagamenti autorizzati, un residuo disponibile di ,77 euro. Per quanto riguarda le risultanze finali, la gestione di competenza ha prodotto come risultato differenziale fra il totale delle entrate accertate nel corso dell esercizio ed il totale delle spese impegnate un importo di segno negativo pari ad euro ,95 come di seguito rappresentato: Tabella 47: calcolo risultato gestione di competenza 2015 CALCOLO RISULTATO GESTIONE DI COMPETENZA 2015 TOTALE DELLE ENTRATE ACCERTATE ,71 TOTALE DELLE SPESE IMPEGNATE ,63 DIFFERENZA ,92 Fonte: dati rendiconto PAT La norma cita che: il totale delle spese correnti e delle spese per rimborso prestiti non supera il totale delle entrate proprie, ad eccezione di quelle derivanti dall alienazione di beni patrimoniali e dal rimborso di crediti, delle entrate per devoluzione di tributi erariali nonché delle entrate derivanti da trasferimenti ad esclusione delle assegnazioni destinate al finanziamento di spese in conto capitale. 146 L importo rappresenta la differenza tra il totale dei pagamenti come da rendiconto ( ,76) e i movimenti finanziari da escludere ( ,53) come da prospetto riportato nel rendiconto ai sensi dell art. 4, comma 4, del regolamento di contabilità (pagg. 9-10). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

165 Si presentano di seguito le risultanze degli ultimi tre esercizi: Tabella 48: risultato triennale della gestione di competenza ANNO RISULTATO DELLA GESTIONE DI COMPETENZA , , ,92 Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014 e Si riporta di seguito la tabella degli equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali della gestione di competenza. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

166 Tabella 49: equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di competenza (accertamenti/impegni) Gestione di competenza (accertamenti/impegni) Rendiconto Rendiconto Rendiconto ENTRATE Titoli I, II e III (A) di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome(b) Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont. spec. (C) 0 Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità speciali (D) 0 Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) Alienazioni, trasferimenti di capitale, crediti: Titolo IV (F) di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) di cui: Riscossione crediti (H) Accensione di prestiti: Titolo V (I) 0 di cui: Anticipazioni di cassa (J) 0 Totale entrate in conto capitale: (F+I)=(K) Contabilità speciali al netto di (C+D): Titolo VI (L) Totale Entrate (E+K+L)=(M) Spese di parte corrente: Titolo I (N) di cui: spesa corrente sanitaria (N1) di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome(o) 0 0 Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilità speciali (P) 0 0 Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilità speciali (Q) 0 0 Rimborso di prestiti: Titolo III (R) di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) 0 0 Totale Spese correnti (N+P+Q+R)=(T) Spese in conto capitale: Titolo II (U) di cui: concessioni di crediti (V) di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) 0 0 Spese per contabilità speciali al netto di (P+Q): Titolo IV (X) Totale delle Spese (T+U+X)=Y Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) Saldo netto c/capitale (K-H-J) (U-V) Saldo netto cont. Spec. (L X) Saldo entrate-spese (M-Y) Fonte: ex tabella del questionario 2014 compilata dalla PAT. Va evidenziato lo squilibrio di parte capitale, in costante peggioramento. È invece in equilibrio la parte corrente. Per quanto riguarda la gestione di cassa (residui esclusi), il totale delle riscossioni in conto competenza ammonta ad euro ,02, mentre il totale dei pagamenti in conto competenza corrisponde ad euro ,17. Il saldo di cassa risulta positivo, pari a euro ,85. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

167 Si riporta di seguito la tabella degli equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali della gestione di cassa in conto competenza. Tabella 50: equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali - gestione di cassa (riscossioni/pagamenti di competenza) Gestione di cassa (risc./pag. di competenza) Rendiconto 2013 Rendiconto 2014 Rendiconto 2015 Riscossioni di parte corrente: Titoli I, II e III (A) di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome (B) Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont. spec. (C) 0 Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità speciali (D) 0 Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) Riscoss. da alienazioni, trasferimenti di capitale, riscossioni di crediti: Titolo IV (F) di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) di cui: Riscossione crediti (H) Riscoss. da accensione di prestiti: Titolo V (I) 0 0 di cui: Anticipazioni di cassa (J) 0 Totale Riscoss. in conto capitale: (F+I)=(K) Riscoss. da contabilità speciali al netto di (C+D):Titolo VI (L) Totale delle riscossioni (E+K+L)=(M) Pagamenti di parte corrente: Titolo I (N) di cui: pagamenti per spesa corrente sanitaria (N1) di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome (O) 0 Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilità speciali (P) 0 Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilità speciali (Q) 0 Pagamenti per rimborso di prestiti: Titolo III (R) di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) 0 Totale Pagamenti correnti (N+P+Q+R)=(T) Pagamenti in conto capitale: Titolo II (U) di cui: concessioni di crediti (V) di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) 0 0 Pagamenti per contabilità speciali al netto di (P+Q):Titolo IV (X) Totale dei pagamenti (T+U+X)=Y Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) Saldo netto c/capitale (K-H-J) (U-V) Saldo netto cont. Spec. (L X) Saldo riscossioni-pagamenti (M-Y) Fonte: ex tabella del questionario 2014 compilata dalla PAT. Anche da tale analisi emerge lo squilibrio di parte capitale, mentre è sempre in equilibrio la parte corrente. Da notare lo squilibrio delle contabilità speciali 2014 e Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

168 Considerando anche la gestione dei residui l equilibrio complessivo di cassa peggiora, risultando negativo nel 2015 ( euro). Tabella 51: equilibri di parte corrente, di conto capitale e delle contabilità speciali (gestione di cassa totale) Gestione di cassa (risc./pag. tot.: residui + competenza) Rendiconto 2013 Rendiconto 2014 Rendiconto 2015 Riscossioni di parte corrente: Titoli I, II e III (A) di cui Trasfer. correnti da altre Regioni e Province autonome (B) Altre Entrate corr. per Sanità registrate nelle cont. spec. (C) 0 Altre Entrate correnti registrate nelle contabilità speciali (D) 0 Totale Entrate correnti (A+C+D)=(E) Riscoss. da alienazioni, trasferimenti di capitale, riscossioni di crediti: Titolo IV (F) di cui: Trasferimenti in conto capitale da altre Regioni e Province Autonome (G) di cui: Riscossione crediti (H) Riscoss. da accensione di prestiti: Titolo V (I) 0 0 di cui: Anticipazioni di cassa (J) 0 Totale Riscoss. in conto capitale: (F+I)=(K) Riscoss. da contabilità speciali al netto di (C+D):Titolo VI (L) Totale delle riscossioni (E+K+L)=(M) Pagamenti di parte corrente: Titolo I (N) di cui: pagamenti per spesa corrente sanitaria (N1) di cui Trasfer. correnti ad altre Regioni e Province autonome (O) 0 Altre somme per Spesa corrente Sanitaria registrate nelle contabilità speciali (P) 0 Altre somme per Spesa corrente registrate nelle contabilità speciali (Q) 0 Pagamenti per rimborso di prestiti: Titolo III (R) di cui: Rimborso per anticipazioni di cassa (S) 0 Totale Pagamenti correnti (N+P+Q+R)=(T) Pagamenti in conto capitale: Titolo II (U) di cui: concessioni di crediti (V) di cui: Trasferimenti in conto capitale ad altre Regioni e Prov. Autonome (W) Pagamenti per contabilità speciali al netto di (P+Q):Titolo IV (X) Totale dei pagamenti (T+U+X)=Y Saldo netto di parte corrente (E (T- S)) Saldo netto c/capitale (K-H-J) (U-V) Saldo netto cont. Spec. (L X) Saldo riscossioni-pagamenti (M-Y) Fonte: ex tabella del questionario 2014 compilata dalla PAT. Anche da tale tabella emerge lo squilibrio della parte capitale e delle contabilità speciali, mentre risulta confermato l equilibrio di parte corrente. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

169 Di sicuro rilievo ai fini degli equilibri di bilancio è l operazione di estinzione anticipata dei mutui e delle altre forme di indebitamento promossa dalla Provincia a favore dei Comuni trentini e delle società partecipate. Come è già stato evidenziato dalla Sezione di controllo di Trento (deliberazione n. 25/2015, punto 5.4) la Provincia nel 2015 ha anticipato fondi ai Comuni trentini per euro ,55 (a fronte di previsioni finali di competenza di euro 260 milioni) ed analogamente ha trasferito alle proprie società partecipate la somma di euro ,52 milioni (previsioni finali di competenza euro 200 milioni) in base a quanto previsto dalla L. n. 190/2014 (art. 1, c. 413) e dalla L.P. n. 14/2014 (art. 22). Sono quindi stati creati in bilancio i capitoli di uscita n (Comuni) e n (società) e i corrispondenti capitoli d entrata n e n Inoltre, è stato istituito il capitolo Fondo per la copertura degli oneri per l'estinzione anticipata dei mutui per il finanziamento degli indennizzi connessi alla chiusura anticipata dei mutui. Al riguardo la Provincia ha riferito che Le previsioni d entrata tengono conto dell Accordo sottoscritto tra la Provincia Autonoma di Trento e il Governo nazionale il 15 ottobre 2014 e recepito nella legge di stabilità La legge di stabilità all articolo 1, comma 413, dispone che: La Provincia autonoma di Trento, al fine di ridurre il debito del settore pubblico in coerenza con gli obiettivi europei, attiva un'operazione di estinzione anticipata dei mutui dei propri comuni, utilizzando le proprie disponibilità di cassa, mediante anticipazioni di fondi ai comuni. Con l articolo 22 della legge provinciale n. 14 del 2014 (legge finanziaria per il 2015) la Provincia ha dato attuazione alla predetta disposizione normativa, autorizzando la Giunta provinciale ad apportare con propria deliberazione le variazioni al bilancio necessarie per adeguare le entrate e le spese afferenti l'anticipo delle risorse. In attuazione di tali disposizioni sono stati appostati a bilancio i necessari stanziamenti in uscita (cap ) per anticipare ai Comuni le somme necessarie per l estinzione dei mutui e in entrata è stato iscritto il corrispondente importo afferente la restituzione di tali somme (cap ). L esercizio 2015 si è quindi chiuso registrando impegni, liquidazioni e pagamenti sui capitoli d uscita ( e ) per gli importi sopra visti, mentre per i capitoli d entrata ( e ) è stato registrato il corrispondente accertamento, ma le somme sono state interamente transitate a residuo attivo. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

170 La Sezione di controllo di Trento ha già avuto modo di rilevare la non attendibilità di tali accertamenti d entrata (complessivi euro ,07) in quanto in base alla deliberazione n. 708 del 4 maggio 2015 ( Approvazione dei criteri e delle modalità per l'estinzione anticipata dei mutui dei comuni trentini ) la Giunta provinciale ha espressamente stabilito che il recupero dell importo anticipato ai Comuni avverrà solo dal 2018, mentre nella deliberazione n del 13 novembre 2015 (recante l approvazione dei criteri e delle modalità per l estinzione anticipata dei mutui e delle altre operazioni di indebitamento delle società di cui all'articolo 33, comma 1, lettera c, della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3) nulla è stato disposto con riferimento alla tempistica per il recupero delle somme anticipate alle società del sistema pubblico provinciale. Al riguardo, in fase istruttoria la Provincia ha riferito quanto segue: L operazione di estinzione anticipata dei mutui delle società partecipate ha riguardato il rimborso anticipato dei finanziamenti contratti da Patrimonio del Trentino S.p.a. ed Itea S.p.a. Ai fini del rimborso anticipato delle relative operazioni di indebitamento, la Provincia ha erogato a favore di Patrimonio del Trentino l importo di 24,56 milioni di euro ed a favore di Itea S.p.a. l importo di euro 163,95 milioni di euro a valere sul capitolo del bilancio di previsione Sono in corso di definizione da parte delle competenti strutture provinciali i provvedimenti per la definizione delle tempistiche con cui Patrimonio del Trentino S.p.a. ed Itea S.p.a. dovranno restituire alla Provincia le somme incassate a titolo di concessione di credito per l estinzione anticipata dei mutui. Come noto, l accertamento d entrata è disciplinato dall art. 43 della legge provinciale di contabilità (nel testo vigente per l esercizio 2015) in base al quale: 1. L'entrata è accertata quando l'amministrazione provinciale appura la ragione del credito della Provincia e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individua il debitore, quantifica la somma da incassare e fissa la relativa scadenza. 2. L'accertamento delle entrate avviene: [ ] d) per le altre entrate, sulla base degli atti che ne quantificano l'ammontare e ne autorizzano la riscossione a favore dell'esercizio di competenza, o a seguito di emissione di liste di carico o ruoli. 3. In ogni altro caso, in carenza di atti e documenti preventivi concernenti il credito, l'accertamento è disposto contestualmente alla riscossione delle entrate. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

171 Dall esercizio 2016 troverà applicazione il D.lgs. n. 118/2011 il cui allegato 1 dispone quanto segue: L'accertamento presuppone idonea documentazione, attraverso la quale sono verificati e attestati dal soggetto cui è affidata la gestione della relativa entrata, i seguenti requisiti: (a) la ragione del credito che dà luogo a obbligazione attiva; (b) il titolo giuridico che supporta il credito; (c) l'individuazione del soggetto debitore; (d) l'ammontare del credito; (e) la relativa scadenza. Non possono essere riferite ad un determinato esercizio finanziario le entrate per le quali non sia venuto a scadere nello stesso esercizio finanziario il diritto di credito. È esclusa categoricamente la possibilità di accertamento attuale di entrate future, in quanto ciò darebbe luogo ad un'anticipazione di impieghi (ed ai relativi oneri) in attesa dell'effettivo maturare della scadenza del titolo giuridico dell'entrata futura, con la conseguenza di alterare gli equilibri finanziari dell'esercizio finanziario. 147 L operazione di estinzione anticipata dei mutui appena vista consiste, in sostanza, nell assegnazione di risorse ai Comuni ed alle società del sistema pubblico provinciale tramite concessioni di crediti. Si tratta quindi di finanziamenti che devono trovare una specifica regolamentazione civilistica del rapporto debito credito all interno di un contratto (di mutuo o 147 L art. 43 della legge provinciale di contabilità attualmente vigente, dopo le modifiche apportate dalle L.P. n. 18/2015 e n. 7/2016 richiama espressamente il D.lgs. n. 118/2011 in ordine alle modalità di registrazione in contabilità degli accertamenti di entrata. Dispone inoltre l allegato 4/2: 3. L'accertamento dell'entrata e relativa imputazione contabile 3.1 L'accertamento costituisce la fase dell'entrata attraverso la quale sono verificati e attestati dal soggetto cui è affidata la gestione: a) la ragione del credito; b) il titolo giuridico che supporta il credito; c) l'individuazione del soggetto debitore; d) l'ammontare del credito; e) la relativa scadenza. L'accertamento presuppone idonea documentazione e si perfeziona mediante l'atto gestionale con il quale vengono verificati ed attestati i requisiti anzidetti e con il quale si da atto specificamente della scadenza del credito in relazione a ciascun esercizio finanziario contemplato dal bilancio di previsione. 3.2 L'iscrizione della posta contabile nel bilancio avviene in relazione al criterio della scadenza del credito rispetto a ciascun esercizio finanziario. L'accertamento delle entrate è effettuato nell'esercizio in cui sorge l'obbligazione attiva con imputazione contabile all'esercizio in cui scade il credito. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

172 di credito), costituente, in definitiva, l idoneo titolo giuridico legittimante l accertamento contabile d entrata. 148 Tale disciplina risulta attualmente carente, fondandosi il rapporto creditizio unicamente sulle disposizioni di legge citate (per loro natura astratte e generali) e sulle deliberazioni di Giunta provinciale. Manca, quindi, tuttora, la manifestazione di assenso del debitore e la concreta statuizione della tempistica e delle modalità di restituzione delle somme ricevute dalle società partecipate. Per quanto riguarda invece i Comuni, come visto, la Provincia ha stabilito che le restituzioni avverranno dal 2018 con il meccanismo del recupero sulle assegnazioni afferenti l ex Fondo investimenti minori ovvero a valere su altre assegnazioni provinciali (delibera n. 708/2015) potendo perciò dedursi che l accertamento d entrata inerisce, semmai, all esercizio 2018, ma non certo all esercizio A conferma di quanto appena osservato, si rileva altresì che la Provincia ha rilasciato nel 2015 ulteriori due concessioni di crediti una di euro 20 milioni destinata ad Itea spa e un altra di euro 10 milioni a favore di Trentino Sviluppo spa (v. L.P. n. 9/2015 art. 5 e L.P. n. 19/2015 art. 4). In tali casi, nel rendiconto si rinvengono gli impegni e i pagamenti di spesa (capitoli per Itea per l importo di 20 milioni e capitolo per Trentino Sviluppo per 10 milioni) ma non è stato registrato alcun accertamento d entrata per riscossione crediti (i pertinenti capitoli /005 e 006 non riportano alcun importo). Le concessioni di credito devono essere restituite, secondo quanto indicato nelle richiamate leggi provinciali, in unica soluzione il 31/12/2025 per quanto riguarda Itea e il 31/12/2021 per Trentino Sviluppo. In conclusione, per le ragioni appena esposte, la Corte, pur prendendo atto delle ragionevoli ed apprezzabili finalità dell operazione di estinzione anticipata dei mutui posta in essere al fine di ridurre l indebitamento complessivo del sistema pubblico provinciale, ribadisce la non attendibilità degli accertamenti d entrata registrati nei capitoli n e n dell esercizio 2015 giacché effettuati in carenza di idoneo titolo giuridico, ovvero in quanto il pertinente esercizio di competenza dell accertamento contabile risulta essere, in realtà, il Analoghi contratti sono abitualmente stipulati dal Ministero dell Economia e delle Finanze o dalla Cassa depositi e prestiti allorché lo Stato concede prestiti agli enti territoriali, si pensi ai fondi di rotazione per il riequilibrio finanziario ovvero alle anticipazioni di liquidità ex D.L. n. 35/2013. Al riguardo si veda anche quanto disposto dall art. 204, c. 2, del Tuel (D.lgs. n. 267/2000) in base al quale I contratti di mutuo con enti diversi dalla Cassa depositi e prestiti, e dall'istituto per il credito sportivo, devono, a pena di nullità, essere stipulati in forma pubblica. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

173 per le somme concesse ai Comuni, mentre non è ancora stato chiaramente individuato l esercizio in cui saranno restituite le somme assegnate alle società partecipate. Si segnala, inoltre, la necessità che le concessioni di credito erogate dalla Provincia ai Comuni ed alle società partecipate siano disciplinate da un contratto di finanziamento. Dalla accertata non attendibilità delle entrate di cui trattasi conseguono inevitabili effetti negativi sull equilibrio complessivo di bilancio e sul risultato di amministrazione che, evidentemente, se non considerasse il residuo attivo iscritto a fine esercizio evidenzierebbe un significativo disavanzo di amministrazione. La Provincia, al riguardo, ha comunicato che contestualmente all operazione di riaccertamento straordinario dei residui verrà adottato il provvedimento di programmazione dei rientri alla Provincia delle somme anticipate ai Comuni ed alle società. In relazione alla tempistica dei rientri, verrà disposta la reimputazione dei residui attivi attualmente imputati sull anno Il disavanzo generato da tale operazione, ripartito in 30 anni, sarà quindi coperto con i predetti rientri Analisi dei residui Residui attivi complessivi Il totale dei residui attivi, escluse le partite di giro, a fine 2015 è pari a euro ,69 e si compone di euro ,30 originati dall esercizio di competenza ed euro ,39 provenienti da esercizi precedenti, di cui euro ,21 proveniente da esercizi precedenti il Il totale dei residui attivi rappresenta l 83,86% del totale delle entrate accertate nell esercizio, pari a euro ,06. Si esamineranno di seguito, più in dettaglio, i residui di competenza e quelli derivanti dalla gestione dei residui Residui attivi di competenza La gestione di competenza ha generato residui attivi per gli importi e con le percentuali sugli accertamenti di seguito specificati: 149 V. nota PAT/D317/ d.d. 16 giugno Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

174 Tabella 52: evoluzione residui finali di competenza Tipologia Residui finali di competenza Varianzione anno prec / /2014 RESIDUI ATTIVI , , ,30 34,65% 43,61% INCIDENZA SU ACCERTAMENTI 9,88% 13,96% 17,87% 4,08% 3,91% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, Per quanto riguarda i residui di competenza, si rileva un aumento rispetto allo scorso esercizio (43,61%), imputabile principalmente al peggioramento nel livello delle riscossioni relative alle entrate proprie in conto capitale (-68,99%). L incidenza sugli accertamenti dei residui attivi è aumentata rispetto allo scorso esercizio. L indice denota tuttavia ancora una buona capacità di riscossione entro l esercizio. Infatti, solo il 17,87% delle somme accertate nel 2015 non sono state riscosse nel medesimo esercizio, andando ad alimentare i residui Residui attivi derivanti dagli esercizi precedenti I residui attivi iniziali accertati erano pari a ,59. Circa l annuale attività di accertamento definitivo delle somme conservate tra i residui attivi, con la delibera n. 453 del 31 marzo 2016, si è proceduto all annullamento dei residui attivi relativi a crediti riconosciuti inesigibili 150, nonché a redigere l'elenco dei residui attivi per singola posizione creditoria. Nel dettaglio, le minori entrate sono pari a ,35 euro (compresa la gestione servizi conto terzi) 151, costituite da crediti riconosciuti inesigibili, crediti per i quali si 150 Il comma 5 dell art. 38 della LP n. 18/2015 (che ha adeguato la legge di contabilità provinciale alle disposizioni del D.lgs n. 118/2011) stabilisce che il rendiconto relativo all esercizio 2015 sia predisposto ai sensi della legge provinciale di contabilità nel testo vigente prima dell entrata in vigore della legge. Pertanto, secondo l art. 53 della LP n.7/79, l accertamento definitivo delle somme conservate tra i residui attivi è avvenuto anche per il 2015 in sede di rendiconto. A tal fine, entro il 15 aprile sono state definite le procedure per l accertamento delle entrate di competenza del precedente esercizio; ed entro il successivo 30 aprile, la Giunta provinciale ha assunto la deliberazione relativa alla ricognizione dei residui attivi da trasportare nel nuovo esercizio. Gli articoli 22 e 23 del Regolamento di contabilità individuano le strutture istituzionalmente competenti alla promozione delle entrate e al relativo controllo. Con circolare del Presidente relativa alla chiusura dell esercizio finanziario, è stata richiesta la collaborazione di tutte le strutture della Provincia al fine di controllare gli accertamenti e i residui delle posizioni finanziarie a loro istituzionalmente attribuite. 151 La deliberazione n. 453/2016 distingue i crediti riconosciuti inesigibili per le seguenti 13 motivazioni: per crediti accertati in Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

175 rinuncia alla riscossione e altre rettifiche. Da rilevare che la parte consistente dei crediti inesigibili risulta, anche in tal caso, quella relativa alla gestione in conto terzi ( ,12 euro contro i euro del 2014) in riferimento in particolare ai seguenti capitoli: n Entrate per cessioni di beni tramite permute nonché per il conferimento di beni o attività finanziarie o altre operazioni analoghe ( ,77 euro di crediti inesigibili), n Entrate derivanti dai versamenti di competenza delle agenzie della Provincia ( ,52 euro di crediti inesigibili), n Rimborso di anticipazioni varie rifondibili ( ,91 euro di crediti inesigibili), n Interventi di competenza dell Agenzia provinciale per le opere pubbliche (ex servizio infrastruture stradali e ferroviarie) ( ,15 euro di crediti inesigibili). Al riguardo questa Corte ribadisce quanto già evidenziato in occasione della precedente parificazione (rendiconto 2014), ossia che: l accertamento definitivo delle somme da conservare tra i residui postula una verifica puntuale delle condizioni del permanere dell accertamento da parte dei responsabili dei servizi competenti, da effettuarsi prima della deliberazione del rendiconto, ai fini del mantenimento, in tutto o in parte, dei crediti accertati. Tali operazioni di revisione devono condurre a una verifica delle singole posizioni creditorie ed all eventuale eliminazione, totale o parziale, dei residui attivi riconosciuti insussistenti, per estinzione o per indebito o erroneo accertamento o di dubbia esigibilità. 152 In quest ultimo caso nel rispetto anche dei principi contabili per gli enti locali dell Osservatorio per la Finanza e la Contabilità degli Enti Locali presso il Ministero dell Interno - i responsabili dei vari servizi devono dare adeguata motivazione. Si riportano in dettaglio i minori residui derivanti dall operazione di riaccertamento disaggregata per gestione contabile di origine (con esclusione delle partite di giro). ammontare arrotondato (9,99 euro); per revoca o modifica dell atto di accertamento ( ,15 euro); per accertamenti rivelatisi insussistenti (crediti presunti o privi di presupposto) ( ,04 euro); per importi già incassati in esercizi precedenti e/o imputati a capitoli differenti per carenze informative sui titoli concernenti il credito (78.112,24 euro); ai sensi dell art. 7 della L. n. 689/1981 (2.256,10 euro); a seguito di ricorsi accolti dalle autorità giudiziarie (59.060,04 euro); a seguito di procedure concorsuali ( ,92 euro); a seguito sopravvenuta insussistenza del titolo giuridico (31.920,669 euro); per aggio della riscossione a favore del concessionario ai sensi dell art. 17, comma 3, D.lgs. n. 112/1999 e ai sensi dell art. 9 contratto di servizio del 22 marzo 2011 (5.910,57 euro); per annullamento ai sensi della L. n. 228/2012, commi ( ,51 euro); per rettifiche contabili ed oggetto di successive o riaccertamento per il medesimo importo (impatto contabile nullo) (8.021,91 euro); per contributi dell Unione Europea e corrispondenti cofinanziamenti nazionali rivelatisi insussistenti a seguito della conclusione della programmazione relativa ai periodi antecedenti il 2014 e alla rimodulazione della nuova programmazione ( ,23 euro); a seguito della predisposizione di economie di spesa sul corrispondente cap. di uscite (partite di giro e fondi UE) ( ,99 euro). Il tabulato allegato alla delibera riporta come totale generale: i crediti esigibili ( ,23 euro); i crediti in corso di riscossione ( ,25 euro); le somme da riportare a residui attivi ( ,48 euro); i maggiori accertamenti su residui es. precedenti (8.021,91 euro); i crediti inesigibili ( ,35 euro). 152 Cfr. anche la sentenza della Corte costituzionale n. 138 del 5 giugno Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

176 Tabella 53: gestione contabile di origine dei minori residui attivi Insussistenze derivanti da: Minor residui attivi - Gestione corrente non vincolata Gestione corrente vincolata Gestione in conto capitale TOTALE MINORI RESIDUI ATTIVI Fonte: tabella compilata dalla PAT. Per coerenza di analisi, da tale tabella è stata scorporata la gestione per servizi conto terzi (c.d. partite di giro). Va tuttavia rilevato che nelle partite di giro sono state registrate insussistenze per euro con un notevole aumento rispetto a quanto avvenuto nell esercizio 2014 ove le cancellazioni di tali residui attivi ammontavano ad euro Quindi, a seguito di minori accertamenti per euro ,23 e di maggiori accertamenti per euro 6.146,07 sono stati riaccertati residui per un importo pari ad euro ,43. Nel corso del 2015 sono stati riscossi ,04 euro e, conseguentemente, risultano da riscuotere ,39 euro. Il totale dei residui attivi derivanti dalle gestioni relative agli esercizi precedenti, al netto delle partite di giro, è esposto nella tabella sottostante con riferimento al triennio : Tabella 54: residui finali relativi agli esercizi precedenti Tipologia Residui finali su residui Varianzione anno prec / /2014 RESIDUI ATTIVI , , ,39 0,27% 15,13% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, I residui attivi nel 2015 sono aumentati rispetto al 2014 del 15,13%, per un importo pari a euro ,5. La variazione percentuale risultava minore nel 2014 (0,27%) per un importo di variazione pari solo a euro ,37. La seguente tabella riporta l analisi dell anzianità dei residui attivi, al netto delle partite di giro: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

177 Tabella 55: analisi anzianità residui attivi Residui Es. prec Totale in conto residui Attivi Tit. I , , , , , ,63 Attivi Tit. II , , , , ,31 Attivi Tit. III , , , , , ,43 Attivi Tit. IV , , , , , ,83 Attivi Tit. V , , ,19 Totale attivi , , , , , ,39 Fonte: dati estrapolati dalla tabella compilata dalla PAT (tabella quesito 7). Il 43% del dei residui attivi presenta carattere di vetustà in quanto riferiti ad esercizi anteriori al 2011 (1.399 milioni di euro). La maggioranza di questi sono imputabili al titolo I (1.239 milioni) ed in particolare si riferiscono a devoluzioni di tributi erariali in quota fissa del 2010 non riscossi. Delle somme iscritte a ruolo al 1 gennaio 2015 per residui antecedenti all esercizio 2011 ( di euro), sono stati effettivamente riscossi solo euro, corrispondenti ad appena lo 0,8%. Tabella 56: movimentazione residui attivi iscritti a ruolo ante 2011 Residui attivi iscritti a ruolo ante 2011 Rendiconto 2015 Somme iscritte a ruolo al 01/01/ Somme riscosse nell anno Sgravi richiesti nell anno Somme conservate al 31/12/ Fonte: questionario compilato dalla PAT (ex tab 8.7.2) Dalla complessiva analisi dei residui attivi si può desumere la difficoltà di riscossione dei crediti di lontana formazione atteso che gli stessi hanno subito una scarsa movimentazione nel corso del tempo e lasciano quindi emergere dubbi sulla loro effettiva esigibilità. In proposito, va sottolineato, ancora una volta, quanto statuito dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 138/2013 che ha rimarcato l importanza dell accertamento contabile, in particolare delle risorse provenienti dagli esercizi precedenti, al fine di garantire attendibilità e veridicità al risultato di amministrazione. La Consulta ha evidenziato che è opportuno prevenire pratiche Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

178 contabili ancorché formalizzate in atti di natura legislativa suscettibili di alterare la consistenza dei risultati economico-finanziari degli enti territoriali, trattandosi di un obiettivo prioritario al centro dell evoluzione legislativa determinatasi in materia. Infatti, a far data dall esercizio 2014 ai sensi del combinato disposto degli artt. 36 e 38, comma 1, del D.lgs. 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della L. 5 maggio 2009, n. 42), e dell art. 7, allegato 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 dicembre 2011 (Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro enti ed organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118) l accertamento delle partite attive provenienti da esercizi precedenti dovrà essere ancora più limitato e rigoroso di quanto previsto dall art. 21 della legge quadro sulla finanza regionale n. 76 del 2000, per effetto dell obbligatoria istituzione di una posta correttiva in diminuzione, cosiddetto fondo svalutazione crediti, proporzionale alla dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti, alla loro natura e all andamento del fenomeno negli ultimi cinque esercizi precedenti (la media del rapporto tra incassi e accertamenti per ciascuna tipologia di entrata art. 7, comma 1, allegato 2, punto 3.3). 153 In sostanza la parte attiva del bilancio, inerente ai residui attivi, già soggetta ad accertamento secondo quanto in precedenza specificato, dovrebbe essere compensata da una ulteriore decurtazione, secondo un coefficiente proporzionale alla capacità media di realizzazione dei crediti del quinquennio precedente. Nel corso dell attività istruttoria questa Corte ha svolto verifiche riguardo al rapporto tra le voci attive del rendiconto provinciale e le corrispondenti voci passive del bilancio dello Stato. Questa Corte ha quindi formulato una specifica richiesta alla Provincia 154. Il Servizio Entrate, Finanza e Credito ha comunicato in data 12 aprile che La Provincia autonoma di Trento ha iscritto a bilancio residui attivi a fine esercizio per complessivi Euro ,00 per la 153 Per quanto riguarda gli enti locali, si veda l art. 6, c. 17, del D.L. n. 95/2012, convertito in Legge n. 135/2012, in base al quale, a decorrere dall esercizio finanziario 2012, nelle more dell'entrata in vigore dell'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di cui al D.lgs. n. 118/2011 gli enti locali iscrivono nel bilancio di previsione un fondo svalutazione crediti non inferiore al 25 per cento dei residui attivi, di cui ai titoli primo e terzo dell'entrata, aventi anzianità superiore a 5 anni. Previo parere motivato dell'organo di revisione, possono essere esclusi dalla base di calcolo i residui attivi per i quali i responsabili dei servizi competenti abbiano analiticamente certificato la perdurante sussistenza delle ragioni del credito e l'elevato tasso di riscuotibilità. 154 Quesito n. 6 della nota prot. 133 di data 3 febbraio In allegato alla nota del Direttore Generale prot. n di data 12 aprile Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

179 macro area Entrate da devoluzioni di tributi erariali. In data 7 marzo 2016 è stata inviata dalla Provincia al Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato una nota con la richiesta di dare riscontro delle corrispondenti voci passive iscritte al bilancio statale. Il Ministero dell Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, con propria nota di data 20 aprile 2016, ha risposto alla richiesta formulata dall Amministrazione nei termini di seguito indicati. 156 Alla data del 31 dicembre 2015 a favore della Provincia autonoma di Trento risultano iscritti nel bilancio dello Stato circa milioni di euro sul conto residui del capitolo n. 2790, piano di gestione 4, riferiti alla devoluzione di tributi erariali e circa 148 milioni di euro sul conto residui del capitolo 2791, piano di gestione 1, dello stato di previsione del Ministero dell economia e delle finanze, riferiti alle riserve da restituire alla medesima Provincia per gli anni 2012 e 2013, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 241 del 31 ottobre Inoltre, alla stessa data, risultano in perenzione amministrativa e, pertanto, sono confluiti nel conto del patrimonio, circa milioni di euro relativi ad impegni di spesa a valere sul capitolo 2790, piano di gestione 4 e circa 280 milioni di euro relativi ad impegni a valere sul capitolo 2790, piano di gestione 6. In particolare, si evidenzia che i predetti importi sono determinati in via prudenziale in quanto non sono comprensivi di spettanze, quali la quota variabile relativa agli anni. dal 2006 al 2009, per la cui quantificazione è prevista la sottoscrizione di un accordo con codesta Provincia autonoma. Aggiunge, peraltro, la RGS nella citata nota che: Si rappresenta, in ogni caso, che la reiscrizione in bilancio delle somme andate in perenzione e iscritte nel conto del patrimonio non potrà che essere subordinata alla disponibilità dei fondi di riserva per la riassegnazione dei residui perenti, nonché al mantenimento dell'equilibrio dei saldi di finanza pubblica. Si fa presente che il Sistema Informativo Controllo e Referto della Corte dei conti (applicativo integrato con i sistemi informativi della Ragioneria Generale dello Stato e della Banca d Italia in uso anche nell àmbito della parifica del rendiconto generale dello Stato da parte delle Sezioni Riunite della Corte dei conti e di supporto al controllo sull andamento della finanza pubblica del Paese) evidenzia con riguardo allo Stato, il cui Rendiconto generale per l esercizio finanziario 156 Nota MEF-RGS prot del 20 aprile 2016 indirizzata alla Provincia autonoma di Trento-Servizio Entrate, Finanze e Credito, trasmessa a questa Corte dalla Provincia. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

180 2015 è stato parificato dalle Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei conti in data 23 giugno 2016, i seguenti dati: - residui passivi finali complessivi per euro ,00 (capitolo di spesa piano di gestione 04 - devoluzione alle Province autonome di Trento e di Bolzano del gettito di entrate erariali ad esse spettanti in quota fissa); - nessun residuo passivi sul capitolo di spesa piano di gestione 06 - devoluzione alle Province autonome di Trento e di Bolzano di quote di entrate attribuite in misura variabile); - residui passivi finali complessivi per euro ,38 (capitolo di spesa piano di gestione 1 restituzione alle Regioni e alle Province autonome di Bolzano e di Trento di entrate oggetto di riserve erariali per gli anni 2012 e 2013 anche mediante compensazione). Inoltre, secondo i dati forniti alla Corte dei conti dal Ministero dell Economia e delle Finanze i residui passivi perenti registrati presso l Anagrafe Generale degli impegni perenti evidenziano uno stock nel conto del patrimonio dello Stato, sempre con riguardo ai citati capitoli, per un importo complessivo (Trento e Bolzano) pari a euro ,92 di cui euro ,83 da riferirsi alla Provincia autonoma di Trento. Si rileva che a fronte di una entità complessiva dei crediti verso lo Stato rilevata dalla Provincia di Trento per milioni di euro le somme da riferirsi alla medesima, non considerando gli importi relativi alla Provincia autonoma di Bolzano, sono pari a milioni di euro come quantificati dal Ministero nella nota di cui sopra. Questa Corte sottolinea, ancora una volta, quanto evidenziato dal Ministero nella citata nota ovvero che e la reiscrizione in bilancio delle somme andate in perenzione e iscritte nel conto del patrimonio non potrà che essere subordinata alla disponibilità dei fondi di riserva per la riassegnazione die residui perenti, nonché al mantenimento dell equilibrio dei saldi finanza pubblica. In conclusione, si evidenzia l importanza di una costante verifica dell allineamento dei crediti esposti nei confronti dello Stato che devono trovare sempre capienza nelle corrispondenti poste passive del bilancio dello Stato, tenuto conto che nella contabilità dello Stato i residui passivi, decorsi due esercizi finanziari, sono iscritti, per legge, nel conto del patrimonio fra i residui Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

181 perenti. Pertanto, è necessario che la Provincia verifichi costantemente la capienza dei fondi di riserva statali per la riassegnazione dei residui perenti. In ordine alla verifica della coincidenza tra i crediti vantanti dalla Provincia autonoma nei confronti delle Amministrazioni dello Stato (macro area Entrate da trasferimenti dallo Stato per Euro ,15), il Servizio Entrate, Finanza e Credito ha comunicato che nel mese di gennaio 2015, il Ministero del Tesoro ha attivato un tavolo di lavoro con le Regioni ordinarie e le Autonomie Speciali per la circolarizzazione dei residui attivi. In data 29 gennaio 2015 il referente del Tesoro ha inviato una mail chiedendo l'integrazione della stessa con i crediti che la Provincia vanta nei confronti dello Stato e ha comunicato gli indirizzi dei Ministeri ai quali inviare tutta la documentazione al fine di una loro valutazione. La Provincia ha inviato le informazioni richieste mediante PEC ai Ministeri indicati il 25 febbraio Informalmente si è a conoscenza che l'attività di verifica è stata realizzata con alcune Regioni ma la Provincia di Trento non è ancora avuto un ritorno di tale verifica. 157 Anche in tal caso la Corte raccomanda un attenta verifica dei crediti vantati dalla Provincia verso le Amministrazioni statali centrali Indici dei residui attivi Di seguito si riportano i principali indicatori della gestione dei residui attivi: Tabella 57: indici della gestione dei residui attivi Indicatori INDICE DI ACCUMULAZIONE DEI RESIDUI ATTIVI INDICE DI SMALTIMENTO DEI RESIDUI ATTIVI 1,07% 5,05% 20,21% 12,92% 13,45% 5,07% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, In allegato alla nota del Direttore Generale prot. n di data 12 aprile 2016 (parte della risposta al quesito n. 6 dell istruttoria). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

182 L indice di accumulazione dei residui misura la variazione percentuale avvenuta nei residui tra inizio e fine esercizio, per effetto della gestione di competenza. L indice mostra un consistente aumento nel L indice di smaltimento dei residui attivi, dato dal rapporto tra le riscossioni in conto residui ed i residui attivi iniziali, presenta una diminuzione nel 2015 preceduta da una sostanziale costanza nel triennio precedente. In particolare in merito ai residui attivi vetusti ante 2011 relativi al titolo I e al titolo III, l indice di smaltimento è pari rispettivamente al 7,28% 158 e all 2,13% 159. La tabella seguente ne riporta le risultanze. Residui attivi ante 2011 Tabella 58: movimentazione residui ante 2011 (tit. I, tit. III, tit. VI) Titolo I Fonte: tabella compilata dalla PAT Titolo III Titolo VI (esclusi depositi cauzionali) Iniziali da riscuotere (+) Riscossi (-) Stralciati o cancellati (-) Totale finali da riscuotere Residui passivi complessivi Il totale dei residui passivi, escluse partite di giro, a fine 2015 è pari a euro ,91 e si compone di euro ,05 originati dall esercizio di competenza ed euro ,86 provenienti da esercizi precedenti, di cui euro ,72 provenienti da esercizi precedenti il Il totale dei residui passivi rappresenta oltre il 90,93% del totale delle spese impegnate nell esercizio, pari a euro ,98. Analogamente all analisi appena effettuata per i residui attivi, si tratterà di seguito più in dettaglio dei residui di competenza e di quelli derivanti dalla gestione dei residui. 158 Per il titolo I: euro (Riscossioni)/ euro (Residui iniziali). Importi da tabella PAT. 159 Per il titolo III: euro (Riscossioni)/ euro (Residui iniziali). Importi da tab. PAT. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

183 Residui passivi di competenza L art. 72, della legge provinciale di contabilità, nella versione applicabile all esercizio 2015, dispone che la Giunta provinciale provveda, entro il 30 aprile successivo alla chiusura dell esercizio, a determinare l ammontare dei residui passivi di ciascun capitolo di spesa del bilancio di competenza. 160 Per l esercizio finanziario 2015 la delibera n. 451 di data 31 marzo 2016 ha determinato i residui passivi di competenza per euro ,46, di cui ,64 riferiti alle partite di giro. Nel triennio , la gestione di competenza ha generato residui passivi, al netto delle partite di giro, per gli importi e con le percentuali sugli accertamenti di seguito specificati: Tabella 59: evoluzione residui finali di competenza Tipologia Residui finali di competenza Varianzione anno prec / /2014 RESIDUI PASSIVI , , ,05 0,14% 13,07% INCIDENZA SU IMPEGNI 33,63% 33,99% 33,85% 0,36% -0,14% Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014, I residui passivi 2015 sono aumentati rispetto al L incidenza sugli impegni dei residui passivi di competenza rimane invece pressoché invariata. Nel 2014 quasi il 34% delle somme impegnate non sono state pagate nell esercizio di riferimento, andando ad incrementare i residui. La capacità di pagamento delle somme impegnate nel breve periodo è comunque tendenzialmente stazionaria nel triennio. 160 Tale disposizione è stata abrogata dall art. 39 della L.P. n. 18/2015. Tuttavia, per il rendiconto 2015 resta applicabile, in base a quanto previsto dall art. 38, commi 5 e 12 della L.P. n. 18/2015 in base ai quali: 5. Ai sensi dell'articolo 3, comma 12, del decreto legislativo n. 118 del 2011, nonché dell'articolo 79 dello Statuto speciale, l'adozione dei principi applicati della contabilità economico-patrimoniale e il conseguente affiancamento della contabilità economico-patrimoniale a quella finanziaria è posticipato all'esercizio finanziario Si applica conseguentemente l'articolo 11, comma 13, terzo periodo, del decreto legislativo n. 118 del Il rendiconto relativo all'esercizio 2015 è predisposto ai sensi della legge provinciale di contabilità nel testo vigente prima dell'entrata in vigore della presente legge. Ai sensi dell'articolo 11 bis, comma 4, del decreto legislativo n. 118 del 2011 e dell'articolo 79 dello Statuto speciale, l'adozione del bilancio consolidato è posticipata al Salve le modificazioni apportate da questa legge all'articolo 26 della legge provinciale di contabilità 1979, questa legge si applica dal 1 gennaio 2016, subordinatamente all'emanazione da parte dello Stato dei provvedimenti previsti dall'articolo 79, comma 4 octies, dello Statuto speciale.. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

184 Residui passivi derivanti dagli esercizi precedenti I residui iniziali accertati erano pari ad euro ,03. A seguito di economie per euro ,07, sono stati riaccertati residui passivi per euro ,96. Si riportano in dettaglio i minori residui derivanti dall operazione di riaccertamento disaggregata per gestione contabile di origine (escluse partite di giro). Tabella 60: gestione contabile di origine dei minori residui passivi Insussistenze derivanti da: Minor residui passivi - Gestione corrente non vincolata Gestione corrente vincolata 0 - Gestione in conto capitale TOTALE MINORI RESIDUI PASSIVI Fonte: tabella compilata dalla PAT. Per coerenza di analisi, da tale tabella è stata scorporata la gestione per servizi conto terzi (c.d. partite di giro). Va tuttavia rilevato che nelle partite di giro sono state registrate insussistenze per euro con un notevole incremento rispetto a quanto avvenuto nell esercizio 2014 ove le cancellazioni di tali residui passivi ammontavano ad euro I pagamenti in conto residui effettuati nell esercizio, pari ad euro ,10, hanno determinato la presenza di residui finali su residui, che dovranno essere pagati nei successivi esercizi, per un importo totale pari ad euro ,86. Entrando nel dettaglio dei singoli titoli di spesa, la seguente tabella riporta l analisi dell anzianità dei residui riferiti agli esercizi precedenti, al netto delle partite di giro: Tabella 61: analisi anzianità residui passivi relativi agli esercizi precedenti Residui Es. prec Totale in conto residui Passivi Tit. I , , , , , ,65 Passivi Tit. II , , , , , ,21 Passivi Tit. III 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 Totale passivi , , , , , ,86 Fonte: dati tabella PAT. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

185 Il 98% dei residui passivi si riferisce a spese in conto capitale, ed in gran parte sono relativi agli esercizi più recenti (2012, 2013 e 2014). I residui passivi riferiti ad esercizi anteriori al 2011 sono pari a circa 366 milioni di euro e rappresentano circa il 12,5% del totale. Si tratta quasi esclusivamente di spese relative al titolo II. Nel corso del 2015 gli importi accertati e rilevati come economie ai titoli I ( ,50 euro) e II ( ,37 euro) sono stati contabilizzati fra le entrate di bilancio ai sensi dell art. 36, comma 2 della L.P. 29 dicembre 2005, n. 20, mediante giro contabile. 161 L annullamento dei residui passivi è disciplinato dall art. 71, c. 5 della legge provinciale di contabilità nella versione vigente per l esercizio 2015 in base al quale la Giunta provinciale provvede all annullamento dei residui a fronte dei quali non sussistano obbligazioni giuridiche a carico della Provincia, nel rispetto di quanto previsto dal regolamento di contabilità I capitoli delle entrate sono il n e il n appositamente istituiti a tale scopo. Per il rendiconto 2015 la verifica per l annullamento dei residui è stata effettuata in relazione ad esercizi finanziari antecedenti l anno 2014 (delibera n. 585 di data 13 aprile 2015) e ad esercizi finanziari fino l anno 2014 (delibera n di data 9 novembre 2015, modificata con delibera n di data 20 novembre La prima delibera citata ha accertato economie al titolo I per euro ,47 e al titolo II per euro ,40 euro, mentre la seconda delibera citata ha accertato economie al titolo I per euro ,40 e al titolo II per euro ,83, contabilizzando a favore dei capitoli di entrata citati anche economie rilevate precedentemente nel corso del 2015 per importi pari a euro ,63 per il titolo I e a euro ,14 per il titolo II. I criteri per la verifica dei residui passivi nonché per l applicazione dell art. 71 della L.P. n. 7/79 sono stati approvati con apposita delibera (n di data 27 maggio 2011), che prevede l attivazione della verifica solo a seguito di apposita circolare del Presidente della Provincia, con riferimento ai residui formatisi di norma entro il terzo esercizio precedente a quello della sua attivazione. 162 Art. 28 del D.P.P /Leg. di data 29 settembre 2005 Annullamento dei residui passivi: 1.Fermo restando quanto disposto dall'articolo 72, comma 3 delle legge provinciale di contabilità in materia di riaccertamento delle somme da conservare tra i residui passivi, al fine di definire i residui passivi, a fronte dei quali non sussistono obbligazioni giuridiche a carico della Provincia, da annullare ai sensi dell'articolo 71 della legge provinciale di contabilità, ferme restando le disposizioni in materia di prescrizione, la Giunta provinciale deve uniformarsi ai seguenti criteri: a) annullamento dei residui relativi a contributi o trasferimenti finanziari già concessi e per i quali siano scaduti i termini di avvio, completamento o rendicontazione degli interventi, salvo che entro tali termini il beneficiario abbia presentato domanda motivata di proroga, concedibile secondo i criteri stabiliti dalla Giunta provinciale; b) annullamento dei residui relativi ad altre spese per i quali non sono state ancora assunte le relative obbligazioni giuridiche, né attivate le procedure per assumere tali obbligazioni, fatte salve le eccezioni previste dalla normativa vigente per l'utilizzo di somme già impegnate e fatta salva la necessità di mantenere a residuo importi destinati all'attuazione di interventi finanziati o cofinanziati dall'unione europea, dallo Stato o dalla Regione o comunque relativi a rapporti finanziari con l'unione europea, lo Stato e la Regione non ancora compiutamente definiti. 2.Nel caso in cui non siano state assunte obbligazioni giuridiche per l'intero importo del residuo, i criteri di cui al comma 1 possono anche prevedere modalità per la riduzione dei residui passivi nei limiti delle obbligazioni giuridiche effettivamente assunte oppure, in caso di realizzazione di opere pubbliche, la possibilità di mantenere a residuo somme, previste nel progetto definitivo o esecutivo approvato o in relative varianti, per le quali non siano state assunte obbligazioni né siano in corso le procedure di assunzione delle stesse, ma necessarie per il completamento degli interventi. 3.Ai fini dell'effettuazione della verifica dei residui passivi da annullare la Giunta provinciale stabilisce con propria deliberazione l'esercizio finanziario entro il quale si sono formati i residui oggetto di verifica nonché le modalità e i tempi cui devono attenersi le competenti strutture provinciali per l'effettuazione della verifica medesima. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

186 L art. 75 è stato abrogato dall art. 39 della LP n. 18/2015, ma ai sensi di una disposizione transitoria tale disposizione viene applicata anche per il rendiconto Indici dei residui passivi Di seguito si riportano i principali indicatori della gestione dei residui: Tabella 62: indici della gestione dei residui passivi Indicatori INDICE DI SMALTIMENTO DEI RESIDUI PASSIVI INDICE DI ACCUMULAZIONE DEI RESIDUI PASSIVI INDICE DI SMALTIMENTO DEI RESIDUI PASSIVI CORRENTI 35,42% 27,02% 30,18% 8,73% 13,85% 10,79% 77,36% 69,70% 81,33% Fonte: dati rendiconto PAT 2013,2014, L indice di smaltimento dei residui passivi, dato dal rapporto tra i pagamenti in conto residui ed i residui passivi iniziali, presenta un miglioramento rispetto allo scorso esercizio. Più di un quarto dei residui relativi agli esercizi precedenti hanno concluso le fasi della spesa attraverso il pagamento. L indice di accumulazione dei residui passivi, che misura invece la variazione percentuale avvenuta nei residui tra inizio e fine esercizio per effetto della gestione di competenza, è pari al 10,79% in leggero calo rispetto al La tabella seguente riporta la movimentazione dei residui della spesa corrente, della spesa in c/capitale e rimborso prestiti. 163 L art. 38, ai commi 5 e 12 della L.P. n. 18/2015 dispone: comma 5 Ai sensi dell'articolo 3, comma 12, del decreto legislativo n. 118 del 2011, nonché dell'articolo 79 dello Statuto speciale, l'adozione dei principi applicati della contabilità economico-patrimoniale e il conseguente affiancamento della contabilità economico-patrimoniale a quella finanziaria è posticipato all'esercizio finanziario Si applica conseguentemente l'articolo 11, comma 13, terzo periodo, del decreto legislativo n. 118 del Il rendiconto relativo all'esercizio 2015 è predisposto ai sensi della legge provinciale di contabilità nel testo vigente prima dell'entrata in vigore della presente legge. Ai sensi dell'articolo 11 bis, comma 4, del decreto legislativo n. 118 del 2011 e dell'articolo 79 dello Statuto speciale, l'adozione del bilancio consolidato è posticipata al e comma 12 Salve le modificazioni apportate da questa legge all'articolo 26 della legge provinciale di contabilità 1979, questa legge si applica dal 1 gennaio 2016, subordinatamente all'emanazione da parte dello Stato dei provvedimenti previsti dall'articolo 79, comma 4 octies, dello Statuto speciale.. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

187 Tabella 63: movimentazione residui ante 2011 (tit. I, tit. II, tit.iii) Residui passivi ante 2011 Spesa corrente Spesa c/capitale Rimborso prestiti Iniziali da pagare(+) Pagati (-) Perenti(-) Insussistenze(-) Totale finali da pagare Fonte: tabella compilata dalla PAT Residui perenti esercizi precedenti L istituto della perenzione amministrativa è stato abrogato a partire dai residui dell esercizio La consistenza totale dei residui perenti all inizio dell esercizio 2015 ammontava ad euro ,59 (tutti relativi a spese in conto capitale), ammontare pressoché invariato rispetto all esercizio precedente. Alla fine dello stesso esercizio la consistenza totale è rimasta invariata. Non sono state disposte né riassegnazioni in bilancio con utilizzo degli appositi fondi, nè pagamenti diretti sui capitoli attuali, né diminuzioni per insussistenze di debiti già inclusi tra i residui perenti. Si riporta, di seguito, l evoluzione dei residui perenti nel triennio 2012/2014: Tabella 64: residui perenti Tipologia CORRENTI CONTO CAPITALE Residui finali perenti Varianzione anno prec / /2013 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,59-24,69% -1,32% TOTALI , , ,59-24,69% -1,32% Fonte: dati rendiconto PAT 2012, 2013, Come è noto il fenomeno della perenzione non incide in alcun modo sulla sottostante obbligazione giuridica che resta pertanto valida ed efficace sino all eventuale compimento della prescrizione civilistica (artt e ss. c.c.) o di qualsiasi altra causa di estinzione. In tal senso, si 164 L istituto della perenzione amministrativa è stato abolito dalla Legge provinciale n. 9 del 23 novembre Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

188 deve ritenere che i residui passivi perenti debbano essere rifinanziati al fine di garantire la disponibilità delle risorse necessarie per onorare le obbligazioni che nel corso del tempo verranno a scadenza. La tabella seguente riporta il grado di copertura dei residui perenti relativi agli esercizi finanziari dal 2010 al Esercizio finanziario Consistenza dei residui passivi perenti alla fine dell'esercizio (a) Esercizio finanziario successivo Tabella 65: grado di copertura dei residui perenti Copertura iniziale dei residui passivi perenti (b) % grado di copertura dei residui perenti (c)=(b)/(a) Somme reclamate Fonte: tabella compilata dalla PAT Copertura finale dei residui passivi perenti pagamenti di residui perenti (d) % pagamenti su fondi perenti (e)=(d)/(b) % pagamenti su consistenza (f)=(d)/(a) , ,50 30, , ,91 12, , ,84 24, , ,00 1, , ,00 0, ,00 (*) Pagamenti per riassegnazioni in bilancio ai sensi degli articoli 20 e 21 della L.P. 14 settembre 1979, n. 7 e successive modificazioni e dell'articolo 2, comma 27 della L.P. 23 novembre 2004, n. 9 sia con utilizzo di appositi fondi sia direttamente sui capitoli. Dai dati riportati emerge quindi che l Amministrazione non ha mai dato completa copertura ai residui perenti determinando in tal modo l eliminazione solamente contabile di una parte delle poste passive di bilancio. Come è stato rilevato dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 70/2012 il grado di copertura dei residui passivi caduti in perenzione deve essere il più alto possibile, potendosi determinare, altrimenti, nel corso delle varie gestioni, eventuali riflessi negativi sugli equilibri di bilancio. Nello stesso senso si è anche pronunciata la Sezione delle Autonomie con la deliberazione n. 14/AUT/2006 affermando che in base a criteri prudenziali, al fine di apprestare una sufficiente garanzia di assolvimento delle obbligazioni assunte, la dotazione del fondo residui perenti dovrebbe avere una consistenza tale da assicurare un margine di copertura pari al 70% degli stessi. La Provincia autonoma di Trento, pur esponendo una quota non particolarmente significativa di residui perenti ed avendo eliminato la perenzione sin dal 2004, non ha garantito la copertura dei residui perenti negli ultimi tre esercizi (2013, 2014 e 2015) Nella nota Prot. PAT/D317/ del 16 giugno 2016 l Amministrazione ha precisato in proposito che Le direttive della Giunta provinciale prevedono comunque che, il pagamento dei residui perenti in corso di smaltimento dal 2005, avvenga con priorità sugli stanziamenti autorizzati in bilancio sui capitoli di settore di riferimento e, solo ad esaurimento dei medesimi, con utilizzo dell apposito fondo per la riassegnazione dei residui perenti di parte capitale. Ne consegue che ai fini della copertura di tali residui si provvede con priorità con gli stanziamenti sui vari capitoli di bilancio dai quali tali residui sono stati generati, e quindi la copertura è Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

189 1.14. Il risultato finanziario complessivo Il risultato finanziario complessivo (avanzo di consuntivo) alla chiusura dell esercizio 2015 ammonta ad euro ,94. Tale importo deriva dalla differenza fra residui attivi ( ,48 euro) e residui passivi ( ,70 euro) pari ad euro ,22, a cui va sommato il risultato della gestione di cassa che ha fatto registrare un avanzo pari ad euro ,16 (era di euro ,75 alla fine dell esercizio 2014). Rispetto al risultato del 2014 ( ,34 euro), si registra una forte contrazione, corrispondente al 78,40% ( ,4 euro). Nel 2014 si era registrata una diminuzione del 29,96% ( ,04 euro) rispetto al risultato del 2013 ( ,38 euro). Il risultato finanziario complessivo così calcolato è evidenziato nella seguente tabella. praticamente totale, e solo in subordine con l utilizzo del Fondo, il cui stanziamento, in caso di necessità, può essere comunque integrato attraverso uno storno di risorse dagli altri fondi di riserva.. La Provincia ha aggiunto inoltre che nel corso del 2015 non sono pervenute richieste di pagamento. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

190 Tabella 66: determinazione risultato finanziario complessivo 2015 Rendiconto 2013 Rendiconto 2014 Rendiconto 2015 Fondo di cassa iniziale (+) Riscossioni (+) Pagamenti (-) Fondo di cassa finale di cui: Quota vincolata (Riferimenti SIOPE COD. 1450: Consistenza alla fine del mese di riferimento, delle giacenze del conto corrente di tesoreria intestato all'ente vincolate per pignoramenti. L'importo cui fa riferimento la presente voce Fondo di cassa finale netto Residui attivi (+) Residui passivi (-) RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE SOMME VINCOLATE DA REISCRIVERE IN COMPETENZA Altri vincoli eventualmente presenti sull'avanzo di amministrazione ALTRE POSTE RETTIFICATIVE RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE netto RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE approvato dalla giunta/consiglio Fonte: tabella compilata dalla PAT. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

191 Il risultato finanziario complessivo, pertanto, continua a mostrare un segno positivo con la registrazione però di una notevole flessione. L art. 36 del regolamento di contabilità disciplina la distinzione in fondi vincolati e non vincolati dell avanzo di consuntivo. 166 La comparazione di tale distinzione negli esercizi 2013/2015 è rappresentata dalla seguente tabella: Tabella 67: fondi vincolati e fondi non vincolati ANNO FONDI VINCOLATI FONDI NON VINCOLATI , , , , , ,94 Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014 e La Provincia non ha apposto alcun vincolo all avanzo di amministrazione, mentre nell esercizio 2014 una parte del risultato di amministrazione risultava vincolato per assegnazioni vincolate a scopi specifici. In proposito, si rileva che il principio contabile della prudenza imporrebbe l apposizione di vincoli sulla quota prevalente del risultato di amministrazione al fine, ad esempio, di far fronte a passività potenziali (o debiti fuori bilancio), oppure per coprire la parte rimanente dei residui perenti ovvero ancora per far fronte a minori entrate derivanti dall eventuale mancato incasso di residui attivi, specie se vetusti L art. 36 del Regolamento di contabilità provinciale (D.P.P /Leg. Del 29/9/2005) dispone: 1. L'avanzo di consuntivo è distinto in fondi non vincolati e in fondi vincolati. 2. I fondi vincolati si riferiscono alla differenza tra gli accertamenti di entrate derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici, previste dall'articolo 27, comma 1, della legge provinciale di contabilità e i corrispondenti impegni di spesa, nonché da variazioni intervenute nei relativi residui. 3. Gli importi di cui al comma 2 sono applicati in aggiunta all'eventuale disavanzo di consuntivo. 4. I fondi vincolati di cui al comma 2 sono riassegnati per le medesime finalità in relazione ai presumibili tempi di utilizzo dei fondi. 5. In sede di applicazione del presunto avanzo o dell'avanzo risultante dal rendiconto generale possono essere distintamente individuate le quote dell'avanzo presunto o definitivo derivanti dall'applicazione dell'articolo 71, quinto comma della legge provinciale di contabilità relativo all'annullamento dei residui passivi di cui all'articolo Si veda, per un utile raffronto, il punto 60, dei principi contabili per gli enti locali, in base al quale il risultato di amministrazione deve essere misurato nel rispetto del principio della prudenza, così come definito dal documento Finalità e postulati dei principi contabili degli enti locali. Pertanto, l ente analizza il risultato finale di amministrazione, dettagliandolo per anno di formazione, ed in caso di risultato positivo, evidenzia quanta parte è formata da residui da incassare con l evidenziazione della loro anzianità, in modo da rendere evidenti le eventuali difficoltà di incasso di alcuni residui attivi, e ove vi sia una presenza significativa di residui con elevato grado di anzianità, sia possibile condizionarne l impiego al loro effettivo Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

192 Sul risultato di amministrazione ha inciso, evidentemente, l operazione di estinzione anticipata dei mutui dei Comuni trentini e delle società del sistema pubblico provinciale, già esaminata nel paragrafo dedicato agli equilibri di bilancio (v. par. 1.12). Come è stato osservato, la Provincia ha effettuato delle concessioni di crediti iscrivendo in bilancio impegni di spesa e corrispondenti accertamenti d entrata interamente confluiti a fine esercizio tra i residui attivi per complessivi euro ,07. Sono già state evidenziate le ragioni per cui gli accertamenti d entrata, a giudizio di questa Corte, non possono ritenersi attendibili 168, dovendosi ora determinare i consequenziali effetti sul risultato di amministrazione. Invero, escludendo dal calcolo del saldo di amministrazione i residui attivi connessi a detti (inattendibili) accertamenti d entrata, il risultato finale di amministrazione corrisponde ad un disavanzo di euro ,13 anziché all avanzo sopra evidenziato (euro ,94), con conseguente necessità di individuazione da parte della Provincia di idonee misure di copertura La gestione di cassa La gestione di cassa (comprensiva delle contabilità speciali) ha prodotto riscossioni totali per euro ,17, di cui euro ,02 riguardanti l esercizio di competenza e euro ,15 derivanti dai residui ed ha comportato pagamenti per complessivi euro ,76, di cui euro ,17 riguardanti l esercizio di competenza e euro ,59 con riferimento ai residui passivi. All avanzo di cassa registrato al 1 gennaio 2015, corrispondente ad euro ,75, va sottratta la differenza registrata durante la gestione tra riscossioni e pagamenti, corrispondente al valore negativo di euro ,59. Pertanto, l avanzo di cassa alla fine dell esercizio 2015 ammonta ad euro ,16. La tabella seguente riporta i risultati degli ultimi tre anni: realizzo (lett. d). Inoltre, in base al punto 67 dei medesimi principi contabili, l avanzo d amministrazione non vincolato è opportuno sia utilizzato secondo le seguenti priorità: a. per finanziamento debiti fuori bilancio; b. al riequilibrio della gestione corrente; c. per accantonamenti per passività potenziali, d. al finanziamento di maggiori spese del titolo II e/o estinzione anticipata di prestiti; 168 Si veda paragrafo 1.12 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

193 Tabella 68: fondo cassa 2013, 2014, 2015 ANNO FONDO CASSA , , ,16 Fonte: dati rendiconto PAT 2013, 2014 e Anche qui si rileva la contrazione dell avanzo di cassa che si è quasi dimezzato rispetto all esercizio precedente. Nel 2015 la Provincia aveva una disponibilità di anticipazione di cassa pari a euro ,11, ma non ha utilizzato alcun importo. 169 Anche se l anticipazione di tesoreria non è stata utilizzata nell esercizio in esame, giova rammentare che il limite delle anticipazioni concedibili dal Tesoriere non è attualmente disciplinato né in una norma primaria, né in una norma regolamentare, ma è demandato unicamente alla convenzione di Tesoreria. Nelle ultime convenzioni stipulate dalla Provincia tale limite è sempre variato in aumento, passando dai 3/10 ai 3,5/10 ai 4/10 dell ammontare delle entrate da tributi propri e da devoluzioni di tributi erariali. Sul punto si richiama, ancora una volta, quanto recentemente statuito dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 188/2014, in base alla quale.la disciplina dell anticipazione di cassa non può essere determinata unilateralmente dall ente territoriale, ancorché ad autonomia speciale. Infatti, lo stretto collegamento funzionale tra il parametro invocato, i vincoli comunitari e gli altri precetti costituzionali precedentemente richiamati comporta che sia riservata al legislatore statale entro il perimetro costituzionalmente delimitato la determinazione dei requisiti soggettivi ed oggettivi delle anticipazioni. 169 Dati comunicati in risposta al quesito n. 10 dal Servizio Entrate, Finanza e credito in allegato alla nota di data 12 aprile 2016 del Direttore Generale prot. n In base ai dati di rendiconto nel 2015 la Provincia non ha accertato tale importo e quindi sono state registrate minori entrate e minori spese per ,11. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

194 In merito alla contabilizzazione, la Provincia autonoma di Trento, ai sensi dell'art. 32 della L.P. 7/79 nel testo vigente nel 2015, iscrive le anticipazioni di tesoreria tra le partite di giro, anziché nel titolo V dell entrata e nel titolo III della spesa. Anche su tale aspetto, si ribadisce che la Corte costituzionale nella ridetta sentenza n. 188/2014 ha escluso che le anticipazioni di tesoreria possano essere iscritte tra le partite di giro, in quanto l'allocazione delle anticipazioni di cassa in partite di giro, ne sottrae la corretta rappresentazione economica e contabile ai fini della verifica del rispetto dei limiti consentiti per tali categorie di operazioni. Al riguardo, tale criticità può ritenersi ora superata, con l adeguamento della normativa provinciale alle disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio (D.lgs. 118/2011) avvenuto con le leggi provinciali n. 18/2015 e n. 7/2016. Come è già stato visto nell esame del patto di stabilità, va aggiunto che la Provincia autonoma dispone inoltre di ulteriori forme assimilabili alle anticipazioni di cassa. Il riferimento è art. 19 della legge provinciale n. 2/2009 in base al quale: In casi di particolare necessità la Giunta provinciale può autorizzare le agenzie e le società controllate dalla Provincia ad anticipare, per conto della Provincia, spese previste in strumenti di programmazione, entro i limiti e secondo le modalità stabilite nella deliberazione di autorizzazione, che definisce anche le modalità del successivo rimborso ). 170 Come è già stato visto, tali pagamenti sono stati effettuati nell esercizio 2015 da parte di Cassa del Trentino per conto della Provincia per la somma complessiva di euro 149 milioni di euro. Infine, in relazione al fondo cassa 2015 è stato richiesto al Servizio Tesoreria della Provincia, e per conoscenza alla Provincia 171 di comunicare i dati della giacenza di cassa al 1 gennaio 2015 delle riscossioni e dei pagamenti, con i corrispondenti dati del rendiconto provinciale 2015, nonché di comunicare la data di presentazione del conto giudiziale. A tale istanza ha dato riscontro il Dipartimento Affari finanziari della Provincia che ha trasmesso quanto richiesto e precisato che il Tesoriere della Provincia ha presentato il conto giudiziale relativo all esercizio 2015 al Servizio entrate, finanze e credito in data 11 aprile Si richiama, in proposito, anche quanto previsto di recente dalla L.P. n. 8/2014 che ha inserito nella legge provinciale di contabilità il nuovo articolo 9-quater, rubricato Disposizioni concernenti le operazioni di cessione dei crediti. 171 Nota istruttoria prot di data 5 maggio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

195 In ordine al deposito dei conti giudiziali, è stata trasmessa richiesta alla Sezione giurisdizionale di questa Corte, la quale con nota d.d. 9 maggio 2016 ha comunicato quanto segue: Tabella 69: elenco conti giudiziali depositati Oggetto Conto Conto Data Deposito Conto Data Apertura Conto Contabile CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 TRENTINO NETWORK SRL CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 TRENTINO RISCOSSIONI SPA CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 TRENTO FIERE SPA CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 INFORMATICA TRENTINA SPA CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 TUNNEL FERROVIARIO DEL BRENNERO SPA CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 AEROGEST SRL CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 DE GASPERI CLAUDIA CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 SET DISTRIBUZIONI SPA CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 SOCIETA' TRENTINO TRASPORTI ESERCIZIO SPA CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 FINEST SPA CONSEGNATARI0 AZIONI /04/ /04/2016 TRENTINO SCHOOL OF MANAGEMENT CONTO DEL TESORIERE /04/ /04/2016 TESORIERE UNICREDIT BANCA SPA CONTO DELL'ECONOMO /03/ /03/2016 CIOLA ALESSANDRO CONTO DELL'ECONOMO /03/ /03/2016 LIVERINI VALERIA CONTO DELL'ECONOMO /04/ /04/2016 HUBER GIOVANNA CONTO DELL'ECONOMO /04/ /04/2016 MARGONI LAURA Fonte: Sezione giurisdizionale della Corte dei conti di Trento. In merito al conto giudiziale del Tesoriere del Consiglio provinciale, l Amministrazione provinciale ha comunicato che il Consiglio ha provveduto a depositarlo presso la Sezione giurisdizionale di codesta Corte in data 14 giugno Il conto giudiziale del Tesoriere della Provincia autonoma di Trento, riferito alla gestione 2015 è stato inserito nel sistema SIRECO in data 12 aprile Il raffronto con i dati SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici) è stato effettuato dall Ufficio di controllo estrapolando tali dati dal sistema. La tabella seguente evidenzia l allineamento dei dati comunicati alla Corte 173 con i dati presenti nel SIOPE. 172 Nota istruttoria prot di data 5 maggio Importi comunicati dal Dipartimento Affari finanziari in data 10 maggio 2016 in risposta alla nota prot di data 5 maggio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

196 Tabella 70: corrispondenza gestione cassa 2015 Da rendiconto Da Tesoriere Da SIOPE Giacenza di Cassa al , ,75 Entrate - Riscossioni TITOLO I - Entrate tributarie , , ,21 TITOLO II- Entrate da trasferimenti dell Unione europea, dello Stato e di altri soggetti , , ,79 TITOLO III - Entrate extratributarie , , ,85 Totale entrate correnti , , ,85 TITOLO IV - Entrate da alienazione di beni patrimoniali, da trasferimenti di capitali e dalla riscossione di crediti TITOLO V - Entrate da mutui, prestiti o altre operazioni creditizie , , , Di cui entrate per anticipazioni di cassa (cod. SIOPE 5610) Totale entrate in conto capitale , , ,95 TITOLO VI - Entrate per contabilità speciali , , ,37 Di cui entrate per anticipazioni di tesoreria (cap rendiconto; cod. SIOPE 6319) - - Totale delle entrate , , ,17 Spese - Pagamenti TITOLO I - Spese correnti , , ,31 TITOLO II - Spese in conto capitale , , ,46 TITOLO III - Spese per il rimborso di mutui e prestiti , , ,26 Di cui spese per rimborsi di anticipazioni di cassa (cod. SIOPE 3910) Totale spese per rimborso prestiti al netto dei rimborsi per anticipazioni di cassa , , ,26 TITOLO IV - Spese per contabilità speciali , , ,73 Di cui spese per rimborsi di anticipazioni di tesoreria (capitolo rendiconto; cod. - - SIOPE 4319) Totale generale spese , , ,76 Giacenza di Cassa al (da calcolo) , ,16 Fonte: dati rendiconto PAT 2015, SIOPE e Tesoriere della PAT. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

197 1.16. Il conto del patrimonio Normativa di riferimento L art. 73 della L.P. n. 7/ dispone che con regolamento, la Giunta fissi i criteri e le modalità di valutazione delle attività e delle passività finanziarie, patrimoniali e demaniali, nonché la decorrenza di efficacia dei criteri stessi, in applicazione dei principi contabili del decreto legislativo n. 118 del Tali criteri devono essere differenziati in ragione delle tipologie delle diverse componenti del patrimonio, e definiti in base a criteri di carattere economico, tenendo conto, nei casi non disciplinati dal decreto legislativo n. 118 del 2011, del codice civile o delle disposizioni fiscali in vigore. La gestione dei beni immobili della Provincia è disciplinata dalla legge provinciale 19 luglio 1990, n In particolare, l art. 44 prevede che i beni della Provincia siano iscritti in appositi inventari, tenuti ed aggiornati a cura del servizio patrimonio e demanio, in conformità a quanto stabilito nel regolamento di attuazione. Il regolamento, citato nelle due disposizioni, che definisce le modalità per la tenuta e l aggiornamento degli inventari dei beni immobili secondo la classificazione dei beni prevista dal Sistema europeo dei conti nazionali e regionali dell Unione europea SEC 2010, è stato emanato con decreto del Presidente della Giunta provinciale n. 1-15/Leg. del 5 febbraio ed è entrato in vigore il 25 febbraio L articolo è stato sostituito dall'art. 32 della l.p. 9 dicembre 2015, n. 18 e modificato dall'art. 5 della l.p. 6 maggio 2016, n. 7 (l'art. 14 della stessa legge ha fatto retroagire quest'ultima modificazione al 1 gennaio 2016). Per alcune disposizioni transitorie connesse alla sostituzione l'art. 38, commi 5 e 12 della l.p. n. 18 del 2015 prevedono: comma 5 Ai sensi dell'articolo 3, comma 12, del decreto legislativo n. 118 del 2011, nonché dell'articolo 79 dello Statuto speciale, l'adozione dei principi applicati della contabilità economico-patrimoniale e il conseguente affiancamento della contabilità economico-patrimoniale a quella finanziaria è posticipato all'esercizio finanziario Si applica conseguentemente l'articolo 11, comma 13, terzo periodo, del decreto legislativo n. 118 del Il rendiconto relativo all'esercizio 2015 è predisposto ai sensi della legge provinciale di contabilità nel testo vigente prima dell'entrata in vigore della presente legge. Ai sensi dell'articolo 11 bis, comma 4, del decreto legislativo n. 118 del 2011 e dell'articolo 79 dello Statuto speciale, l'adozione del bilancio consolidato è posticipata al 2017.) ; comma 12 Salve le modificazioni apportate da questa legge all'articolo 26 della legge provinciale di contabilità 1979, questa legge si applica dal 1 gennaio 2016, subordinatamente all'emanazione da parte dello Stato dei provvedimenti previsti dall'articolo 79, comma 4 octies, dello Statuto speciale Tale legge provinciale distingue (art. 40) i beni della Provincia in più categorie: beni demaniali, beni patrimoniali indisponibili e beni patrimoniali disponibili, in base alle disposizioni contenute nello Statuto di autonomia e nelle norme di attuazione, nonché nelle leggi speciali. I beni demaniali ed i beni del patrimonio indisponibile sono destinati all uso pubblico secondo la disciplina prevista nelle leggi che li riguardano e nell interesse della collettività provinciale (art. 43). I beni del demanio, in relazione alla loro natura, possono essere destinati ad uso pubblico ovvero ad usi particolari in quanto compatibili con l interesse generale e nel rispetto dei criteri generali stabiliti dalla Giunta provinciale. 176 Il D.P.G.P. n. 1-15/Leg è stato pubblicato sul BUR n. 6 in data 10 febbraio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

198 Le disposizioni in esso contenute sono state applicate a partire dal conto generale del patrimonio relativo all esercizio In attuazione di quanto previsto dall art. 5 del regolamento, con determinazione n. 202 del 25 marzo 2015 del Dirigente del Servizio gestioni patrimoniali e logistica è stato approvato l elenco dei beni di facile consumo. Con particolare riferimento ai beni immobili si segnala che, con deliberazione n del 29 giugno 2015, sono stati definiti i tempi e le modalità per la redazione delle perizie di stima a prezzi di mercato che, tenuto conto della dislocazione territoriale degli immobili, ha fissato il termine del 31 dicembre 2015 e comunque non oltre il 31 dicembre 2016 per la conclusione di tali operazioni. Le medesime perizie si sono concluse in tempo utile per la redazione del conto del patrimonio per il 2015 secondo la classificazione del sistema europeo dei conti nazionali e regionali dell'unione europea (SEC 2010) Parte intitolata Riassunto delle attività e passività per l esercizio finanziario 2015 secondo la classificazione SEC 2010 ai sensi del DPP 5 febbraio 2015 n. 1-15/Leg. da pag. 982 a pag. 991 del rendiconto Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

199 Beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. Tabella 71: beni gestiti dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a. VOCE PATRIMONIALE CONSISTENZA ALL' VARIAZIONI IN AUMENTO VARIAZIONI IN DIMINUZIONE CONSISTENZA AL REDDITO PRODOTTO TERRENI , , , , ,26 FABBRICATI , , , , ,98 TOTALE IMMOBILI BENI , , , , ,24 BENI MOBILI PROPRIETA' PAT BENI MOBILI PROPRIETA' PATRIMONIO DEL TRENTINO S.P.A , ,03 269, , , ,54 30, ,56 - TOTALE MOBILI BENI , ,57 299, ,83 - TOTALE , , , , ,24 Fonte: dati inviati dalla società Patrimonio del Trentino S.p.a.. Al 31/12/2015 la consistenza del patrimonio gestito dalla Patrimonio del Trentino S.p.A. ha un valore pari ad euro ,83, con un incremento netto rispetto all 1/1/2015 pari ad euro ,87. I beni immobili registrano un valore al 31/12/2015 pari ad euro ,00. La società ha inviato due prospetti contenenti l inventario beni immobili disponibili (fabbricati e terrenti). 178 In particolare, il valore dei terreni al 31/12/2015 è pari ad euro ,27, con un incremento netto rispetto all 1/1 ad euro ,47. Il notevole incremento rispetto al 2014 è in gran parte determinato per acquisto area ex Italcementi (area Piedicastello) ( ,37) e dalla demolizione dell edificio ex Dogana di Trento con conseguente classificazione non più 178 Nei prospetti: i terreni sono elencati in base al comune di appartenenza, indicando in particolare l anno di acquisizione, la superficie e il valore a inizio e fine anno, con le relative variazioni e il reddito prodotto; i fabbricati sono classificati in base al comune di appartenenza alla categoria ed anche in questo caso con l indicazione del valore a inizio e fine anno e il reddito prodotto. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

200 come fabbricato, ma come terreno ( ,15 al netto della diminuzione per vendita di una particella). Il valore dei fabbricati al 31/12/2015 è pari ad euro ,73, con un incremento netto rispetto all 1/1 pari ad euro ,45. L incremento è riscontrabile in particolare per il fabbricato ex Piffer a Trento ( ,07) e a 10 aule a san Michele all Adige ( ,97). I valori di incremento sono stati diminuiti dalla demolizione dell edificio ex Dogana di Trento. Per quanto concerne i beni mobili, essi hanno un valore al 31/12/2015 pari ad euro ,83 ( ,27 di proprietà della Provincia e ,56 di proprietà della società), con un incremento netto complessivo rispetto all 1/1 pari ad euro ,95. Si evidenzia che il valore dei beni della Patrimonio del Trentino S.p.A. non è riportato nel rendiconto della Provincia in quanto nello stesso è già ricompreso il valore della partecipazione provinciale nella società Le risultanze del conto generale del patrimonio Tabella 72: conto generale del patrimonio CONSISTENZA AL CONSISTENZA AL Variazioni per valutazione SEC CONSISTENZA AL VARIAZIONI ESERCIZIO 2015 FINANZIARIE , ,13 0, , ,51 BENI MOBILI ED IMMOBILI , , , , ,04 ATTIVITA ATTIVITA DIVERSE POSTE RETTIFICATIVE , , , , ,04 TOTALE ATTIVITA , , , , ,49 FINANZIARIE , ,79 0, , ,91 PASSIVITA PASSIVITA DIVERSE POSTE RETTIFICATIVE , ,83 0, , ,33 TOTALE PASSIVITA , ,62 0, , ,58 PATRIMONIO NETTO , , , , ,07 Fonte: dati rendiconto PAT Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

201 Il Conto generale del patrimonio presentava al 31 dicembre 2014 un patrimonio netto pari ad euro ,53. A seguito dell applicazione delle nuove disposizioni contenute nel regolamento concernente i criteri e le modalità di valutazione delle attività e passività finanziarie, patrimoniali e demaniali (D.P.P. n. 1-15/Leg del 2015), la consistenza al 1 gennaio 2015 dei beni immobili (demaniali, indisponibili, disponibili), dei beni mobili e delle azioni, quote partecipazioni, fondi di rotazione, è variata. Di conseguenza il patrimonio netto al 1 gennaio 2015 è incrementato di oltre milioni di euro. In particolare: - i beni mobili e immobili sono incrementati di oltre 243 milioni di euro, in riferimento ai beni immobili demaniali ( ,21 euro), ai beni immobili patrimoniali indisponibili ( ,07 euro), ai beni immobili patrimoniali disponibili ( ,62 euro); - le attività diverse e poste rettificative sono incrementate di milioni di euro, esclusivamente in riferimento alle azioni, quote partecipazione, fondi di dotazione. La consistenza dei beni mobili di uso pubblico sono diminuiti invece di ,30 euro. Si esamineranno di seguito le variazioni intervenute nel conto del patrimonio dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre Il Conto generale del patrimonio presenta al 31 dicembre 2015 un patrimonio netto pari ad euro ,42, con una riduzione netta, rispetto al 1 gennaio 2015, di euro ,07, in percentuale pari a -4,68%. Il peggioramento patrimoniale deriva da un incremento netto delle passività (pari ad euro ,58) e da una diminuzione netta delle attività (pari ad euro ,49). Le attività sono infatti passate da euro ,11 ad euro ,62, mentre le passività sono passate da euro ,62 ad euro ,20. In particolare, a fine esercizio, le attività finanziarie, nella cui composizione rientrano come nel 2014 sia i residui attivi (pari ad euro ,48) che la giacenza di cassa (pari ad euro ,16), ammontano complessivamente ad euro ,64 ( ,13 nel 2014). Le passività finanziarie, nella cui composizione rientrano, come nel 2014, solo i, residui passivi, ammontano invece ad euro ,70 ( ,79 nel 2014). Il raffronto tra Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

202 attività e passività finanziarie produce un eccedenza attiva finanziaria al 31 dicembre 2015 pari ad euro ,94 ( ,34 nel 2014), in notevole decremento rispetto all esercizio precedente. Le attività patrimoniali non finanziarie ammontano complessivamente ad euro ,98 ( ,02 a fine 2014 e ,98 a inizio 2015) di cui euro ,57 riferite a beni mobili e immobili ed euro ,41 riferite ad attività diverse e poste rettificative. In relazione ai beni mobili ed immobili, che sono passati da un ammontare all inizio dell esercizio pari ad euro ,61 ad una consistenza alla fine dell esercizio, pari ad euro ,57, si è registrato un decremento netto pari ad euro ,04 (- 8,53%). 179 In particolare: - i beni mobili di uso pubblico, già diminuiti per effetto dell applicazione delle nuove valutazioni, sono ulteriormente diminuiti di euro ,32 (-74,53%), passando da una consistenza al 1 gennaio di euro ,5 a una consistenza finale di euro ,18; - i beni immobili patrimoniali indisponibili sono diminuiti di euro ,69 (-0,89%), passando da una consistenza al 1 gennaio di euro ,33 a una consistenza finale di euro ,64; - i beni immobili patrimoniali disponibili sono diminuiti di euro ,48 (-0,87%); - i beni mobili demaniali mostrano un riduzione pari ad euro ,55 (-0,17%). 180 Le attività diverse e poste rettificative (comprensive di azioni, quote di partecipazione, fondi dotazione, crediti diversi, quota del fondo TFR di competenza dell INPDAP, sottoconti di tesoreria e valori di terzi in deposito) al 31 dicembre 2015 ammontano ad euro ,41 (erano pari ad euro ,01 al 31 dicembre 2014 e a euro ,37 al 1 gennaio 2015). 179 Gli eventi più significativi che hanno inciso sulla consistenza patrimoniale (risposta al quesito 74) riguardano l acquisizione dell'immobile di proprietà di Cassa del Trentino S.p.A., con atto n. di racc /28187 n. di rep. di data per un valore di Euro ,00 a titolo di distribuzione di dividendi; l acquisto da privati per Euro ,00, area acquisita completamento area NOT Trento per consentire successiva sistemazione strade di collegamento, atto n. di racc /28149 n. di rep. di data ; la permuta alla pari con l Istituto Pavoniano Artigianelli per euro , la permuta alla pari con il Comune di Trento; la permuta con ITEA S.p.A. con conguaglio a favore della Provincia di euro , La consistenza finale dei beni mobili di uso pubblico include i dati del patrimonio mobiliare relativi alle Fondazioni Mach e Fondazione Kessler che, per effetto della normativa provinciale vigente, nell anno 2008 sono transitati nel patrimonio provinciale. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

203 Fra le voci che compongono la massa delle attività diverse e poste rettificative deve evidenziarsi un notevole aumento nell ammontare dei crediti diversi, pari a euro ,27 (+26,68%), imputabile in particolare nelle concessioni di crediti per estinzione anticipata di mutui ed altre operazioni di indebitamento (art. 22 LP n. 14/2014) a favore dei seguenti enti: - Istituto Trentino per l Edilizia Abitativa (ITEA) per euro ,13; - Patrimonio del Trentino S.p.A per euro ,39. Da rilevare che per il quinto anno consecutivo, si è verificato un aumento dei crediti diversi ( ,42 nel 2014). Si riscontra inoltre un aumento nell ammontare delle azioni e quote di partecipazione ( ,19) 181, nei sotto conti di tesoreria ( ,27), mentre diminuisce la quota del fondo TFR di competenza dell INPDAP ( ,75) e i valori di terzi in deposito ( ,94). Le passività diverse e poste rettificative (comprensive di debiti diversi, residui passivi perenti, fondo TFR, sotto conti di tesoreria e valori di terzi in deposito) al 31 dicembre 2015 sono risultate pari ad euro ,50 (erano pari ad euro ,83 al 31 dicembre 2014). La contrazione è quasi interamente imputabile alla voce Valori di terzi in deposito, di cui si è già detto in quanto, analogamente alla voce Sottoconti di tesoreria trova esatta corrispondenza con l analoga voce dell attivo. In relazione al patrimonio immobiliare, le strutture della Provincia hanno comunicato la spesa per contratti di locazione passiva. 182 Dalla sommatoria degli importi comunicati, si ricavano per il 2015 impegni complessivi per euro ,34 e pagamenti complessivi per euro ,09, rilevando una diminuzione rispetto al 2014 del 14,80% per gli impegni ( ,71) e dell 11,33% per i pagamenti ( ,36) Le gestioni fuori bilancio Nel conto generale del patrimonio viene presentata la dimostrazione dei punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella del patrimonio 183, distinguendo, negli aumenti e nelle 181 Per ulteriori dettagli in merito si rinvia al paragrafo Tabelle quesito n. 77 dell istruttoria nota prot. 133/2016 trasmesse dal Dipartimento Infrastrutture, Dipartimento salute, Dipartimento economia in allegato alla nota prot. P001/ di data 12 aprile 2016 del Direttore Generale. 183 Pagg del rendiconto Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

204 diminuzioni delle attività patrimoniali e delle passività patrimoniali, i valori corrispondenti con il bilancio e quelli fuori bilancio. Nelle attività patrimoniali le variazioni in aumento sono state pari a ,37, di cui ,87 fuori bilancio, mentre le variazioni in diminuzione sono state pari a ,86, di cui ,97 fuori bilancio. 184 Nelle passività patrimoniali le variazioni in aumento sono state pari a ,90, di cui ,84 fuori bilancio, mentre le variazioni in diminuzione sono state pari a ,32, di cui ,26 fuori bilancio. 185 Il comma 3 dell art. 17 della legge provinciale di contabilità, norma previgente alla L.P. n. 18/2015 e applicabile al rendiconto 2015, vieta le gestioni di fondi al di fuori del bilancio, salvo nei casi autorizzati da leggi speciali il cui elenco è allegato al bilancio di previsione. 186 La norma specifica che le leggi speciali sono adottate solo nei casi in cui le finalità previste dalle leggi provinciali possono essere più efficacemente realizzate. In ogni caso le leggi speciali devono stabilire il termine perentorio della durata della gestione e le modalità per la relativa estinzione ad eccezione di quelle relative a gestioni aventi natura di fondo di rotazione. Ci si soffermerà ora sulla voce crediti diversi delle attività e poste rettificative del conto del patrimonio, che al 31 dicembre 2014 riportava una consistenza pari a euro ,63. Tale importo ha subito nel rendiconto 2015 complessivamente variazioni in aumento per euro ,24, di cui euro ,16 fuori bilancio, e variazioni in diminuzione pari ad euro ,97, di cui euro ,74 fuori bilancio. Al 31 dicembre la consistenza complessiva dei crediti diversi è pari a euro , Le variazioni fuori bilancio risultano nelle voci patrimoniali: beni immobili demaniali ( ,22; ,77), beni immobili patrimoniali indisponibili ( ,00; ,69), beni immobili patrimoniali disponibili ( ,00; ,48), beni di uso pubblico ( ,50; ,06), azioni, quote di partecipazione e fondi di dotazione ( ,62; ,35)), crediti diversi ( ,16; ,74), quota del fondo TFR di competenza dell INPDAP (totalmente fuori bilancio), Sottoconti di tesoreria ( ,82 corrispondenti a quanto rilevato nelle passività), valori di terzi in deposito (totalmente fuori bilancio e corrispondenti alle variazioni nelle passività). 185 Le variazioni fuori bilancio risultano nelle voci patrimoniali: fondo TFR (totalmente fuori bilancio), Sottoconti di tesoreria ( ,82 corrispondenti a quanto rilevato nelle attività), valori di terzi in deposito (totalmente fuori bilancio e corrispondenti alle variazioni nelle attività). 186 Dal prospetto allegato al bilancio di previsione 2015 risultano leggi speciali in corrispondenza di 22 capitoli delle uscite ( n Fondi cassa integrazione guadagni; n Fondo immobiliare; n Fondo immobiliare aree; n Fondo premi di specializzazione, nuova imprenditorialità e fondo promozione; n Fondo forestale provinciale; n , n n e n Fondo per l erogazione di mutui agli enti locali; n Fondo per la valorizzazione della formazione e professionalizzazione dei giovani; n Fondo brevetti; n Crediti concessi a Cassa del Trentino s.p.a.; n Crediti concessi a Trentino Trasporti S.p.A.; n Crediti concessi a Trentino Trasporti Esercizio s.p.a.; n Crediti concessi a Trentino Network S.p.A; n. n Crediti concessi a Trentino Sviluppo S.p.A.; n Fondo per gli interventi diretti a qualificare l attività artigiana; n e n Fondo per il sostegno all innovazione Seed Money; n Gestione fondi FAS per la ristrutturazione ex Manifattura tabacchi ; n Trasferimenti in conto permuta a Patrimonio del Trentino S.p.A.; n Fondo marketing) e in corrispondenza di capitoli inerenti Fondi di rotazione settore cooperazione non più presenti in bilancio. La durata della maggioranza delle gestioni fuori bilancio è indeterminata (solo le gestioni dei Crediti concessi alle società hanno durata fissata). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

205 Si riporta di seguito una tabella con le gestioni fuori bilancio ricavata dalle indicazioni presenti nel prospetto elenco dei crediti e debiti diversi del rendiconto 2015, nel quale sono indicate con la lett. f) le gestioni fuori bilancio. DEBITORE Commissione forestale Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Tabella 73: elenco gestioni fuori bilancio 2015 dei crediti diversi LEGGI AUTORIZZATIVE GESTIONI FUORI BILANCIO Fondo forestale L.P. 23 maggio 2007, n. 11 (art. 93) Fondo premi di specializzazione, nuova imprenditorialità e promozione L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (artt. 20, 21 e 24) Fondo immobiliare e aree L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (artt. 25, 33 e 34) Fondo marketing L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 33, comma 1, lettera a bis) VARIAZIONI IN AUMENTO FUORI BILANCIO VARIAZIONI IN DIMINUZIONE FUORI BILANCIO VARIAZIONI NETTE , , , , , , , , , , , ,29 Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo brevetti L.P. 2 agosto 2005, n. 14 (art. 25) , , ,94 Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Cooperativa artigiana di garanzia Fondo per il sostegno all'innovazione - Seed Money L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 24bis) Gestione fondi FAS per la ristrutturazione "ex Manifattura Tabacchi" e per "Progetto Baite" Fondo cassa integrazione guadagni L.P. 3 febbraio 1995, n. 1 (art. 57) , , , , , ,54 152, , ,20 Confidimpresa Trentino (ex Terfidi) Fondo c.i.g.s. L.P. 3 febbraio 1995, n. 1 (art. 57) 4,72 677,83-673,11 Confidimpresa Trentino (ex Confidi) Cooperativa provinciale garanzia fidi (Cooperfidi) UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. Cassa del Trentino S.p.A. Trentino Network S.p.A. Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto (ex Centro europeo di impresa e di innovazione (Ceii) Trentino) Fondo "anticipazioni c.i.g. straordinaria" L.P. 23 ottobre 1974, n. 34 (art. 3) Fondo immobiliare L.P. 18 novembre 1988, n.36 (art. 15) e L.P. 10 febbraio 2005, n. 1 (art. 26) Fondo di cui alla L. 28 novembre 1965, n e L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 40) Fondo per la valorizzazione e professionalizzazione dei giovani L.P. 29 dicembre 2005, n. 20 (art. 59) Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 marzo 2009, n. 2 (art. 18), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25) Fondo interventi diretti a qualificare l'attività artigiana L.P. 1 agosto 2002, n. 11 (art. 17) 5.616, , , , ,89 0,12 8,04-7, , , , , , , , ,07 Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo professioni L.P. 31 maggio 2012, n. 10 (art. 10) , ,09 Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo per la promozione dell'attività di cava L.P. 24 ottobre 2006, n. 7 (art. 23) , , ,14 TOTALE , , ,58 Fonte: dati variazioni fuori bilancio tabella Elenco crediti e debiti diversi del rendiconto PAT Al riguardo, è stato chiesto in istruttoria alla Provincia di elencare le gestioni fuori bilancio in essere al 31 dicembre 2015 indicando le uscite dell ultimo triennio 187. In risposta è stata inviata la seguente tabella 188 : 187 Quesito n. 11 istruttoria trasmessa con nota prot.133 di data 3 febbraio Risposta del Servizio Entrate, Finanza e Credito al quesito n. 11 in allegato alla nota prot di data 12 aprile 2016 del Dirigente Generale. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

206 DEBITORE Commissione forestale Cooperativa artigiana di garanzia Tabella 74: gestioni fuori bilancio LEGGI AUTORIZZATIVE GESTIONI FUORI BILANCIO Fondo forestale L.P. 23 novembre 1978, n. 48 (art. 27)Fondo forestale L.P. 23 novembre 1978, n. 48 (art. 27) Fondo cassa integrazione guadagni L.P. 3 febbraio 1995, n. 1 (art. 57)Fondo cassa integrazione guadagni L.P. 3 febbraio 1995, n. 1 (art. 57) Fondo c.i.g.s. L.P. 3 febbraio 1995, n. 1 Confidimpresa Trentino (ex Terfidi) (art. 57) Fondo "anticipazioni c.i.g. Confidimpresa Trentino (ex Confid straordinaria" L.P. 23 ottobre 1974, n. 34 (art. 3) - Cassa del Trentino S.p.A. Fondo per la valorizzazione e professionalizzazione dei giovani L.P. 29 dicembre 2005, n. 20 (art. 59) - c/o Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A. * DELIBERA DI G.P. DI APPROVAZIONE RENDICONTO 2015 Deliberazione n. 524 d.d. 8 aprile 2016 Deliberazione n. 511 d.d. 8 aprile 2016 Deliberazione n. 511 d.d. 8 aprile 2016 Deliberazione n. 511 d.d. 8 aprile 2016 Deliberazione n. 500 d.d. 8 aprile 2016 USCITE 2013 USCITE 2014 USCITE 2015 * somme erogate a Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A. per il tramite di Cassa del Trentino S.p.A. ** somme erogate all'università degli studi di Trento direttamente dalla Provincia. Fonte: dati trasmessi dalla PAT. 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0, , , ,00 - c/o Università degli studi di Trento ** ,00 0,00 0,00 TOTALE , , ,00 Dall esame delle due tabelle emerge che alcune gestioni fuori bilancio non vengono in realtà considerate come tali dalla Provincia. Invero, in fase istruttoria il Servizio Entrate, finanza e credito ha formulato le seguenti precisazioni: Dagli approfondimenti svolti con la Ragioneria Generale dello Stato - Ministero dell economia e delle finanze - risulta che sono gestioni fuori bilancio le gestioni dell ente dotate di autonomia gestionale e contabile prive di personalità giuridica. Quindi la gestione fuori bilancio richiede la disponibilità di specifiche risorse dell ente su cui opera autonomamente il gestore : quest ultimo però opera in nome dell ente titolare della gestione fuori bilancio. La logica della gestione fuori bilancio richiede quindi l accantonamento di risorse le cui movimentazioni in termini di prelievi e versamenti - sono sottratte alla contabilizzazione diretta dell ente. Per contro non costituiscono gestioni fuori bilancio: 1. le risorse trasferite a soggetti con autonoma personalità giuridica che le utilizzano operando in nome proprio, risultando direttamente titolari dei rapporti giuridici attivi e passivi afferenti le risorse assegnate. Ciò indipendentemente dalle modalità di contabilizzazione dei predetti rapporti da parte dei soggetti gestori; Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

207 2. le gestioni i cui prelievi e versamenti afferenti le singole operazioni avvengono sul bilancio dell ente con specifiche contabilizzazioni. Non costituisce altresì gestione fuori bilancio la gestione di risorse finanziarie, anche da destinare a finalità economico-sociali, affidata ad un soggetto terzo qualificato. Il riferimento va, in particolare, ad eventuali investimenti finanziari che possono assumere la forma di quote di fondi di investimento, gestioni patrimoniali, ecc. nonché all apporto di risorse a gestioni assimilabili ai fondi di investimento immobiliare/mobiliare. In tali casi infatti l ente registra un attivo patrimoniale rappresentato dalle varie fattispecie di attività finanziarie. L Amministrazione ha quindi inviato anche le seguenti due tabelle 189 : 1. fondi non classificabili come gestioni fuori bilancio; 2. concessioni di credito-finanziamento soci non classificabili come gestioni fuori bilancio. Tabella 75: fondi non classificabili come gestioni fuori bilancio Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo premi di specializzazione, nuova imprenditorialità e promozione L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (artt. 20, 21 e 24) Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo immobiliare e aree L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (artt. 25, 33 e 34) Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo marketing L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 33, comma 1, lettera a bis) Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo brevetti L.P. 2 agosto 2005, n. 14 (art. 25) Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo per il sostegno all'innovazione - Seed Money L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 24bis) Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Cooperativa provinciale garanzia fidi (Cooperfidi) Gestione fondi FAS per la ristrutturazione "ex Manifattura Tabacchi" e per "Progetto Baite" Fondo immobiliare L.P. 18 novembre 1988, n.36 (art. 15) e L.P. 10 febbraio 2005, n. 1 (art. 26) Mediocredito Trentino - Alto Adige S.p.A. Fondo di rotazione L.R. 28 novembre 1993, n. 20 (art. 1) e L.R. 16 luglio 2004, n.1 (art. 2) UniCredit S.p.A. (ex Credito Fondiario T-AA S.p.A.) Fondo di rotazione L.R. 9 febbraio 1991, n. 3 (art. 1) e L.R. 16 luglio 2004, n. 1 (art. 2) Mediocredito Trentino - Alto Adige S.p.A. Fondo di rotazione L.R. 9 febbraio 1991, n 3 (art. 1) e L.R. 16 luglio 2004, n. 1 (art. 2) Mediocredito Trentino - Alto Adige S.p.A. Fondo di rotazione L.R. 28 novembre 1993, n. 21 (art. 1) e L.R. 16 luglio 2004, n. 1 (art. 2) UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A. Fondo di cui alla L. 28 novembre 1965, n e L.P. 13 dicembre 1999, n. 6 (art. 40) Banca Infrastrutture Innovazione e Sviluppo S.p.A. Operazioni di swap d'ammortamento L.P. 14 settembre 1979, n. 7 (art. 31ter comma 2) Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto (ex Centro europeo di impresa e di innovazione (Ceii) Trentino) Fondo interventi diretti a qualificare l'attività artigiana L.P. 1 agosto 2002, n. 11 (art. 17) Patrimonio del Trentino S.p.A. L.P. 10 febbraio 2005, n. 1 (art. 14, comma 5.1) Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo professioni L.P. 31 maggio 2012, n. 10 (art. 10) Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto Fondo per la promozione dell'attività di cava L.P. 24 ottobre 2006, n. 7 (art. 23) Agenzia provinciale incentivazione attività economiche (APIAE) Fondo di rotazione per l'accesso al credito da parte delle imprese L.P. 13 novembre 1999, n. 6 e s.m. (art. 34 ter 1) Fonte: dati trasmessi dalla PAT. 189 Risposta del Servizio Entrate, Finanza e Credito al quesito n. 11 in allegato alla nota prot di data 12 aprile 2016 del Dirigente Generale. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

208 Tabella 76: concessioni di credito - finanziamento soci non classificabili come gestioni fuori bilancio Cassa del Trentino S.p.A. (ex Tecnofin Trentina S.p.A.) Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 marzo 2009, n. 2 (art. 18), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25) e L.P. 27 dicembre 2011, n. 18 (art. 15) Trentino Trasporti S.p.A. Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 marzo 2009, n. 2 (art. 18) Trentino Network S.p.A. Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 marzo 2009, n. 2 (art. 18), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25) Trentino Trasporti Esercizio S.p.A. Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 marzo 2009, n. 2 (art. 18) Trentino Sviluppo S.p.A. - Rovereto - Istituto Trentino per l'edilizia Abitativa (ITEA) S.p.A. - Patrimonio del Trentino S.p.A. Concessione di crediti a società controllate L.P. 28 dicembre 2009, n. 19 (art. 8), L.P. 27 dicembre 2010, n. 27 (art. 25) e L.P. 27 dicembre 2011, n. 18 (art. 15) Concessioni di crediti per estinzione anticipata di mutui ed altre operazioni di indebitamento L.P. 30 dicembre 2014, n. 14, art. 22 Concessioni di crediti per estinzione anticipata di mutui ed altre operazioni di indebitamento L.P. 30 dicembre 2014, n. 14, art Istituto Trentino per l'edilizia Abitativa (ITEA) S.p.A. Finanziamento soci L.P. 3 giugno 2015, n. 9, art. 5 - Istituto Trentino per l'edilizia Abitativa (ITEA) S.p.A. Finanziamento soci L.P. 9 dicembre 2015, n. 19, art. 4 Fonte: dati trasmessi dalla PAT. Al riguardo, nonostante le precisazioni dell Amministrazione, si può ribadire ancora una volta che il ricorso a tale istituto, che di per sé si caratterizza come una gestione di denaro pubblico senza l osservanza degli ordinari principi contabili e con procedure i cui esiti non sono analiticamente rappresentati nei documenti contabili dell Amministrazione (e, quindi, nel rendiconto generale), dovrebbe essere del tutto eccezionale. Anche quando nelle norme provinciali autorizzative viene fatto riferimento all istituzione di un fondo, va ricordato che tale locuzione di per sé, in assenza di altre specificazioni legislative, indica solamente una provvista finalizzata di denaro, la quale quindi non è sufficiente a identificare l esistenza di un istituto eccezionale qual è una gestione fuori bilancio, anche in considerazione del fatto che lo stesso legislatore provinciale la utilizza, in altri contesti, con riferimento a stanziamenti veri e propri di capitoli del bilancio. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

209 Le risultanze del conto generale del patrimonio secondo la riclassificazione SEC 2010 Tabella 77: conto generale del patrimonio riclassificazione SEC 2010 CONSISTENZA AL VARIAZIONI IN CORRISPONDENZA BILANCIO VARIAZIONI FUORI BILANCIO AMMORTAMENTI CUMULATI AMMORTAMENTI 2015 CONSISTENZA AL FINANZIARIE , , , ,05 ATTIVITA NON FINANZIARIE PRODOTTE NON FINANZIARIE NON PRODOTTE , , , , , , , , , ,13 TOTALE ATTIVITA , , , , , ,62 PASSIVITA FINANZIARIE , , , ,20 TOTALE PASSIVITA , , , ,20 PATRIMONIO NETTO , , , , , ,42 Fonte: dati rendiconto PAT La tabella sopra riportata riassume le risultanze di quanto indicato nella nuova parte del conto del patrimonio Riassunto delle attività e passività per l esercizio finanziario 2015 secondo la classificazione SEC 2010 ai sensi del D.P.P. 5 febbraio 2015 n. 1-15/Leg. La tabella seguente riporta il dettaglio delle attività. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

210 Tabella 78: sottocategorie attività SEC 2010 ATTIVITA' CONSISTENZA AL PERCENTUALE DI COMPOSIZIONE CONSISTENZA AL PERCENTUALE DI COMPOSIZIONE FINANZIARIE NON FINANZIARIE PRODOTTE NON FINANZIARIE NON PRODOTTE BIGLIETTI MONETE E DEPOSITI PARTECIPAZIONI E QUOTE DI FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI E STOCK OPTION CONFERITI AI DIPENDENTI ,75 14,39% ,16 7,46% ,69 24,65% ,88 24,46% ,00 0,14% ,00 0,15% ALTRI CONTI ATTIVI ,06 60,83% ,01 67,93% TOTALE ,50 100,00% ,05 100,00% BENI IMMOBILI ,20 85,04% ,26 95,66% BENI MOBILI ,50 14,96% ,18 4,34% TOTALE ,70 100,00% ,44 100,00% BENI IMMOBILI ,91 100,00% ,13 100,00% TOTALE ,91 100,00% ,13 100,00% Fonte: dati rendiconto PAT Le percentuali di composizione delle sottocategorie delle attività finanziarie hanno subito nel 2015 le seguenti variazioni: - dal 14,39% al 7,46% nei Biglietti monete e depositi (esclusivamente Depositi trasferibili, corrispondente alla cassa); - dal 24,65% al 24,46% nelle Partecipazioni e quote di fondi comuni di investimento (azioni quotate, altre partecipazioni e quote di partecipazione in fondi di investimento diversi dai fondi comuni monetari); - dallo 0,14% allo 0,15% negli Strumenti finanziari derivati - dal 60,83% al 67,93% negli altri conti attivi (residui attivi, crediti diversi, quota del fondo TFR di competenza dell INPDAP, Sottoconti di tesoreria, valori di terzi in deposito). A differenza della vecchia classificazione riportata al capitolo , nelle attività finanziarie, si può individuare in particolare il valore degli strumenti finanziari derivati, compreso prima nella sommatoria dei crediti diversi. La consistenza degli strumenti finanziari derivati passa da euro ,00 dell 1/1/2015 a euro ,00 del 31 dicembre Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

211 Le percentuali di composizione invece delle sottocategorie delle attività non finanziarie prodotte hanno subito nel 2015 le seguenti variazioni: - dal 85,04% al 95,66% nei beni immobili; - dal 14,96% al 4,34% nei beni mobili; Nei beni immobili, la consistenza maggiore si registra nei fabbricati non residenziali e altre opere, che passa da euro ,38 a euro ,57, mentre le abitazioni passano da euro ,82 a euro ,69. Nei beni mobili vengono inclusi oggetti di valore (oggetti di antiquariato e altri oggetti d arte). Il valore passa da euro ,09 a euro ,99. Le attività non finanziarie non prodotte sono costituite esclusivamente da risorse naturali (terreni). Il loro valore passa da euro ,91 a euro ,13. Tabella 79: sottocategorie passività SEC 2010 PASSIVITA' CONSISTENZA AL PERCENTUALE DI CONSISTENZA AL PERCENTUALE DI COMPOSIZIONE COMPOSIZIONE PRESTITI ,00 1,14% ,00 1,10% FINANZIARIE ALTRI CONTI PASSIVI ,62 98,86% ,20 98,90% TOTALE ,62 100,00% ,20 100,00% Fonte: dati rendiconto PAT Riguardo alle passività finanziarie si segnalano prestiti a lungo termine per rilevati nella vecchia classificazione nei debiti diversi (Concessione di credito a Fondo Sviluppo Territoriale L.R. 13 dicembre 2012, n. 8 (art. 1) e L.P. 27 dicembre 2012, n. 25 (art. 15) Il Bilancio di previsione 2016 armonizzato L adeguamento alle disposizioni ed ai principi in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio previsti dal D.lgs. n. 118/2011 è avvenuto con: - L.P. n. 18/2015 Modificazioni della legge provinciale di contabilità 1979 e altre disposizioni di adeguamento dell'ordinamento provinciale e degli enti locali al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

212 di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42). ; - L.P. n. 7/2016 Modificazioni della legge provinciale di contabilità 1979 e della legge provinciale 9 dicembre 2015, n. 18, relativa all'armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio. Modificazione dell'articolo 12 quater della legge sulla programmazione provinciale Il bilancio di previsione della Provincia per gli esercizi 2016/2018, approvato con la legge provinciale 30 dicembre 2015, n. 22 rappresenta (ai sensi dell art. 39 del decreto legislativo n. 118/20011), il quadro delle risorse che la Provincia prevede di acquisire e di impiegare nel richiamato orizzonte temporale ed espone separatamente l andamento delle entrate e delle spese in base alla legislazione provinciale vigente. Alla luce di quanto disposto dall art. 38, comma 11 della legge provinciale n. 18/2015, è stato quindi adottato il primo bilancio triennale autorizzatorio (non semplicemente programmatorio). La delibera n del 30 dicembre 2015 ha approvato in via definitiva il documento tecnico di accompagnamento al bilancio di previsione e il bilancio finanziario gestionale A seguito dell applicazione delle nuove disposizioni contabili non risulta iscritto fra le previsioni di entrata del bilancio (a differenza degli esercizi precedenti) l avanzo di amministrazione (presunto) riferito all esercizio finanziario 2015, posta contabile che l Amministrazione ha quantificato in 0 milioni di euro, come risulta dalla seguente tabella: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

213 Tabella 80: tabella dimostrativa del risultato di amministrazione presunto 1) Determinazione del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2015: (+) Risultato di amministrazione iniziale dell'esercizio ,34 (+) Fondo pluriennale vincolato iniziale dell'esercizio (+) Entrate già accertate nell'esercizio ,52 (-) Uscite già impegnate nell'esercizio ,04 (-) Variazioni dei residui attivi già verificatesi nell'esercizio ,98 (+) Variazioni dei residui passivi già verificatesi nell'esercizio ,24 = Risultato di amministrazione dell'esercizio 2015 alla data di redazione del bilancio di previsione dell'anno ,92 - Spese che si prevede di impegnare per il restante periodo dell'esercizio ,29 (+) Variazioni dei residui attivi, presunte per il restante periodo dell'esercizio ,33 (-) Variazioni dei residui passivi, presunte per il restante periodo dell'esercizio ,77 - Fondo pluriennale vincolato finale presunto dell'esercizio 2015 (1) - = A) Risultato di amministrazione presunto al 31/ (2) 0,00 2) Composizione del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2015: Parte accantonata (3) Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/2015 (4) Fondo al 31/12/2015 (5) Fondo al 31/12/2015 Parte vincolata Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili Vincoli derivanti da trasferimenti Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui Vincoli formalmente attribuiti dall'ente Altri vincoli da specificare Parte destinata agli investimenti B) Totale parte accantonata - C) Totale parte vincolata - D) Totale destinata agli investimenti E) Totale parte disponibile (E=A-B-C-D) 0,00 Se E è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del bilancio di previsione come disavanzo da ripianare (6) 3) Utilizzo quote vincolate del risultato di amministrazione presunto al 31/12/2015 (7): Utilizzo quota vincolata Utilizzo vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili Utilizzo vincoli derivanti da trasferimenti Utilizzo vincoli derivanti dalla contrazione di mutui Utilizzo vincoli formalmente attribuiti dall'ente Utilizzo altri vincoli da specificare Totale utilizzo avanzo di amministrazione presunto - Fonte: allegato al bilancio di previsione della Provincia Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

214 La seguente tabella evidenzia il totale generale delle entrate: Tabella 81: totale generale delle entrate previste per il triennio Previsioni definitive dell anno precedente Previsioni 2016 Previsioni 2017 Previsioni 2018 Previsione di competenza , Previsione di cassa * 0 0 (* di cui fondo di cassa finale presunto) Fonte: Bilancio di previsione 2016 della Provincia autonoma di Trento La relazione allegata al bilancio, illustrata dal Presidente dell Ente al Consiglio provinciale in sede di approvazione del disegno di legge di cui alla deliberazione dell esecutivo n. 1951/2015 del 10 novembre 2015, in relazione al contesto finanziario, precisa in particolare che sui volumi di bilancio della Provincia incidono la progressiva contrazione dei gettiti arretrati di devoluzioni di tributi erariali, che da 543 milioni di euro del 2015 si riducono fino a 316 milioni di euro nel 2018, per assestarsi a circa 50 milioni di euro a decorrere dal Tale contrazione deriva, da un lato, dall esaurirsi dei gettiti arretrati definiti in sede di Accordo di Milano, dall altro dalla modifica dei criteri di accertamento delle devoluzioni di tributi erariali, che progressivamente avvicina il volume delle risorse accertabili a quello delle somme effettivamente spettanti, posta come condizione dalla Provincia in sede di definizione del Patto di garanzia per l applicazione da parte degli enti del territorio provinciale della nuova disciplina in materia di armonizzazione dei bilanci e dei sistemi contabili. E inoltre: Effetti rilevanti sui volumi della finanza provinciale derivano infine dalle manovre nazionali, sempre più orientate all alleggerimento della pressione fiscale a carico dei cittadini e delle imprese Complessivamente i predetti interventi statali generano minori entrate per la Provincia e per i comuni del territorio pari a circa 35 milioni di euro nel 2016, importo che a regime sale a circa 60 milioni di euro. Le agevolazioni statali a favore delle imprese sono affiancate da misure in favore dei cittadini, quali la riduzione al 10% della tassazione sui premi di produttività e l estensione della no tax area dei pensionati, che determinano minori entrate per la Provincia per oltre 6 milioni di euro annui. Il totale generale delle spese del bilancio di previsione 2016 è evidenziato come segue: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

215 Tabella 82: totale generale delle spese previste per il triennio Previsioni definitive dell anno precedente Previsioni 2016 Previsioni 2017 Previsioni 2018 Previsione di competenza , di cui fondo pluriennale vincolato previsioni di cassa Fonte: Bilancio di previsione 2016 della Provincia autonoma di Trento Nel bilancio risulta istituito il previsto fondo crediti di dubbia esigibilità, in attuazione del relativo principio contabile. In argomento la nota integrativa al bilancio di previsione illustra che Non sono stati oggetto di svalutazione: - i crediti da altre amministrazioni pubbliche, dalle agenzie e dagli enti strumentali della Provincia di cui alla L.P. n. 3/2006, - le entrate tributarie che, sulla base dei principi contabili di cui al paragrafo 3.7, sono accertate per cassa. Non sono altresì oggetto di svalutazione le entrate di dubbia e difficile esazione riguardanti entrate riscosse da un ente per conto di un altro ente e destinate ad essere versate all ente beneficiario finale. Le percentuali di accantonamento 190 applicate agli stanziamenti sono: 1.65% (tipologia: vendita di beni e servizi e proventi derivanti dalla gestione dei beni); 45,63% (tipologia: proventi derivanti dall attività di controllo e repressione delle irregolarità e degli illeciti); 0% (tipologia: interessi attivi); 5.03% (tipologia: rimborsi e altre entrate correnti); 0% (contributi agli investimenti); 0% (tipologie: altre entrate da reddito da capitale; 1,84% (entrate da alienazione di beni materiali e immateriali); 0% (altre entrate in conto capitale); 0% (riscossione crediti di medio e lungo termine). Questi gli importi ottenuti: Tabella 83: accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità per il triennio Accantonamento di cui corrente di cui capitale Fonte: nota integrativa al bilancio di previsione della Provincia 190 La provincia ha scelto di accantonare il 100% in ciascun anno (cfr. la nota integrativa al bilancio di previsione ). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

216 Di seguito si riporta il quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione, come approvato dal Consiglio provinciale con la citata legge provinciale n. 20/2015: Tabella 84: quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione (entrate) ENTRATE CASSA ANNO 2016 COMPETENZA ANNO 2016 COMPETENZA ANNO 2017 COMPETENZA ANNO 2018 Fondo di cassa presunto all 1/1/ ,00 Utilizzo avanzo di Amministrazione 0,00 0,00 0,00 Fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 Titolo 1 Entrate correnti di natura tributaria contributiva e perequativa , , , ,00 Titolo Trasferimenti correnti , , , ,00 Titolo 3 Entrate extratributarie , , , ,58 Titolo 4 Entrate in conto capitale , , , ,42 Titolo 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie , , , ,00 Totale entrate finali , , , ,00 Titolo 6 Accensione prestiti 0, ,00 0,00 0,00 Titolo 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere Titolo 9 Entrate per conto terzi e partite di giro , , , ,00 Totale titoli , , , ,00 Totale complessivo entrate , , , ,00 Fondo di cassa finale presunto ,00 Fonte: allegato al bilancio di previsione della Provincia Tabella 85: quadro generale riassuntivo del bilancio di previsione (spese) SPESE CASSA ANNO 2016 COMPETENZA ANNO 2016 COMPETENZA ANNO 2017 COMPETENZA ANNO 2018 Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00 Titolo 1 spese correnti , , , ,79 - d i cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 spese in conto capitale , , , ,21 - d i cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 Titolo 3 spese per incremento attività finanziarie , , , ,00 Totale spese finali , , , ,00 Titolo 4 Rimborso prestiti , , , ,00 Titolo 7 uscite per conto terzi e partite di giro , , , ,00 Totale titoli , , , ,00 Totale complessivo spese , , , ,00 Fonte: allegato al bilancio di previsione della Provincia Si riporta l allegato al bilancio relativo agli equilibri di parte corrente e capitale: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

217 Tabella 86: equilibri di parte corrente e conto capitale triennio EQUILIBRI DI BILANCIO Utilizzo risultato di amministrazione presunto vincolato per il finanziamento di spese correnti (+) Ripiano disavanzo presunto di amministrazione esercizio precedente (1) (-) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti iscritto in entrata (+) Entrate titoli (+) , , ,58 Entrate in conto capitale per Contributi agli inv estimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (2) (+) , , ,42 Entrate Titolo Altri trasf erimenti in conto capitale (+) Entrate in c/capitale destinate all'estinzione anticipata di prestiti (3) (+) Entrate per accensioni di prestiti destinate all'estinzione anticipata di prestiti (+) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (+) Spese correnti (-) , , ,79 - di cui fondo pluriennale vincolato Spese Titolo Altri trasferimenti in conto capitale (-) Variazioni di attività f inanziarie (se negativo) (4) (-) , ,00 Rimborso prestiti Titolo 4 (-) , , ,00 - di cui per estinzione anticipata di prestiti A) Equilibrio di parte corrente , , ,21 Utilizzo risultato presunto di amministrazione vincolato per il finanziamento di spese d investimento (+) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale iscritto in entrata (+) Entrate in conto capitale (Titolo 4) (+) , , ,42 Entrate Titolo Alienazioni di partecipazioni (+) Entrate per accensioni di prestiti (titolo 6) (+) , Entrate in conto capitale per Contributi agli investimenti direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche (2) (-) , , ,42 Entrate in c/capitale destinate all'estinzione anticipata di prestiti (3) (-) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a specifiche disposizioni di legge o dei principi contabili (-) Entrate per accensioni di prestiti destinate all'estinzione anticipata di prestiti (-) Entrate Titolo Altri trasferimenti in conto capitale (-) Spese in conto capitale (-) , , ,21 - di cui fondo pluriennale vincolato - - Spese Titolo Altri trasferimenti in conto capitale - - Spese Titolo Acquisizioni di partecipazioni e conf erimenti di capitale (-) , , ,00 Disav anzo pregresso deriv ante da debito autorizzato e non contratto (presunto) (-) - - Variazioni di attiv ità f inanziarie (se positiv o) (+) ,00 B) Equilibrio di parte capitale , , ,21 Utilizzo risultato presunto di amministrazione vincolato al finanziamento di attività finanziarie (+) Entrate titolo Riduzioni attività finanziarie (+) , , ,00 Spese titolo Incremento attività finanziarie (-) , , ,00 Entrate Titolo Alienazioni di partecipazioni (-) Spese Titolo Acquisizioni di partecipazioni e conferimenti di capitale (+) , , ,00 C) Variazioni attività finanziaria , , ,00 EQUILIBRIO FINALE (D=A+B) Fonte: allegato al bilancio di previsione della Provincia Si segnala che la commissione istituita ai sensi dell art. 3-bis del decreto legislativo n. 118/2011 del Ministero dell Economia e delle Finanze (Commissione ARCONET), nella riunione del 20 gennaio 2016, ha approvato il prospetto concernente la verifica dell equilibrio tra le entrate Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

218 finali e le spese finali da allegare ai bilanci di previsione, ai sensi del comma 712 della legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016), disposizione che è stata ritenuta applicabile anche alle regioni e che si pone nel quadro della realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica generale e della disposizioni di cui all art. 9 della legge 24 dicembre 2012, n Come illustrato nella circolare del MEF- RGS n. 5/2016 concernente le nuove regole di finanza pubblica per il triennio Nel caso di bilancio già approvato e difforme l ente è tenuto a porre rimedio con immediatezza Con riferimento all esercizio 2016 il prospetto è allegato al bilancio di previsione. La circolare n. 5/2016 prevede che: Con riferimento all'esercizio 2016, il prospetto di verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica [previsto dall allegato 3 della circolare] è allegato al bilancio di previsione già approvato mediante delibera di variazione del bilancio approvata dal Consiglio entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto di cui all'articolo 11, comma 11, del richiamato decreto legislativo n. 118 del Al bilancio preventivo della Provincia non risulta tuttora allegato il ridetto prospetto di verifica del rispetto dei vincoli di finanza pubblica redatto in base a quanto disposto dall art. 1, comma 712, della Legge di stabilità Al riguardo la Provincia ha comunicato che Il prospetto degli equilibri, che comprende anche l evidenza del Fondo pluriennale vincolato, sarà redatto a seguito dell operazione di riaccertamento dei residui per l anno 2015 e verrà inviato a codesta spettabile Sezione non appena approvata la delibera di riaccertamento (verso la fine di luglio). 193 Un ulteriore allegato è costituito dal quadro dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento dell Ente: 191 L art. 9 (Equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali) prevede che...1. I bilanci delle regioni, dei comuni, delle province, delle città metropolitane e delle province autonome di Trento e di Bolzano si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano: a) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali; b) un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti. Dispone anche l art.79, comma 4/quater dello Statuto che A decorrere dall anno 2016, la regione e le province conseguono il pareggio di bilancio come definito dall art.9 della legge 24 dicembre 2012, n Modello approvato con circolare della RGS n concernente le nuove regole di finanza pubblica per il triennio per gli enti territoriali (Legge 28 dicembre 2015, n. 208). Nella circolare, punto A.3 si prevede quanto segue: Anche le Autonomie speciali sono tenute a garantire, dall esercizio 2016, l equilibrio tra entrate finali e spese finali in termini di competenza finanziaria, fermo restando, negli anni 2016 e 2017 per le regioni Friuli Venezia Giulia, Valle d Aosta, Trentino Alto Adige e Sicilia, nonché per le Province autonome di Trento e Bolzano, la disciplina del patto di stabilità interno recata dall articolo 1, commi 454 e seguenti, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013) come attuata dagli Accordi sottoscritti con lo Stato. 193 Parte testo della nota n di data 7 giugno 2016 del Dipartimento Affari finanziari. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

219 Tabella 87: quadro dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento Prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento Dati da stanziamento bilancio 2016 ENTRATE TRIBUTARIE NON VINCOLATE 2016, art. 62, c. 6 del D.lgs. 118/2011 A) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I) ,00 B) Tributi destinati al finanziamento della sanità 0,00 C) Totale entrate tributarie al netto della sanità (A-B) ,00 SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI D) Livello massimo di spesa annuale (pari al 20% di C) ,00 E) Ammontare rate per mutui e prestiti autorizzati fino al 31/12/2014 * ,00 F) Ammontare rate per mutui e prestiti autorizzati nell esercizio in corso 0,00 G) Ammontare rate relative a mutui e prestiti che costituiscono debito potenziale ,00 H) Ammontare rate per mutui e prestiti autorizzati con Legge in esame 0,00 I) Contributi erariali sulle rate di ammortamento dei mutui in essere al momento della ,00 sottoscrizione del finanziamento L) Ammontare rate riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento M ) Ammontare disponibile per nuove rate di ammortamento (M=D-E-F-G-H+I+L) ,00 TOTALE DEBITO DEBITO RESIDO AL 31/12/2016 VALORE INIZIALE DEBITO CONTRATTO Debito contratto al 31/12/esercizio precedente** , ,00 Debito autorizzato nell esercizio in corso 0,00 0,00 Debito autorizzato dalla Legge in esame 0,00 0,00 Totale debito della Provincia autonoma di Trento , ,00 DEBITO POTENZIALE Garanzie principali o sussidiarie prestate dalla Provincia autonoma di Trento a favore di altre Amministrazioni pubbliche e di altri soggetti *** di cui, garanzie per le quali è costituito accantonamento TOTALE GARANTITO REISUO AL 31/ VALORE GARANTITO INIZIALE , ,00 Garanzie che concorrono al limite di indebitamento , ,00 *Rate per debito con onere a carico dello Stato: ; rate di prestiti contratti da Società strumentali, finanziati con contributi in annualità della Provincia per i quali la Provincia ha accettato la cessione del credito in favore dei soggetti finanziatori ** Debito con onere a carico dello Stato e prestiti contratti da Società strumentali, finanziati con contributi in annualità della Provincia per i quali la Provincia ha accettato la cessione del credito in favore dei soggetti finanziatori. *** Comprende l'importo autorizzato per il 2016 con la legge in esame. Fonte: allegato al bilancio di previsione della Provincia Nel prospetto appena riportato non risultano tra le operazioni di indebitamento le concessioni di crediti regionali, sulle quali si rinvia all approfondimento effettuato in questa relazione nel pertinente paragrafo (v. par e 1.6.6). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

220 Al riguardo, la Provincia ha tuttavia comunicato che provvederà appena possibile all aggiornamento di tale prospetto includendo anche le concessioni di credito assegnate dalla Regione autonoma. 194 La nota illustrativa evidenzia complessivamente: - n. 22 società con la relativa quota di partecipazione PAT al 30/06/2015 (Aeroporto Gianni Caproni S.p.A. 86,75%Autostrada del Brennero S.p.A. 5,34%; Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A. 4,96%; Cassa del Trentino S.p.A. 100,00%; Centro tecnico-finanziario per lo sviluppo economico della Provincia di Trento Tecnofin trentina S.p.A. 100,00%; Centro pensioni complementari regionali S.p.A. 0,99%; Informatica Trentina S.p.A. 87,19%; Interbrennero Interporto Servizi doganali e intermodali del Brennero S.p.A. 62,92%; Istituto Trentino per l'edilizia Abitativa S.p.A. 100,00%, Mediocredito Trentino-Alto Adige S.p.A. 17,49%; Patrimonio del Trentino S.p.A. 100,00%; SET Distribuzione S.p.A. 15,07%; Società Finanziaria di Promozione della Cooperazione economica con i Paesi dell Est Europeo FINEST S.p.A. 1,18%; Trentino Riscossioni S.p.A. 92,30%; Trentino Sviluppo S.p.A. 99,96%; Trentino Trasporti Esercizio S.p.A. 96,04%; Trentino Trasporti S.p.A. 73,75%; Trento Fiere S.p.A. 70,40%; Tunnel Ferroviario del Brennero Società di Partecipazioni S.p.A. 4,80%; Aerogest S.r.l. 30,27%; Trentino School of Management (TSM) Società consortile a responsabilità limitata per la formazione permanente del personale 57,60%; Trentino Network S.r.l. 100,00%); - n. 10 organismi strumentali della Provincia autonoma di Trento, così come definiti dall articolo 1, comma 2, lettera b), del decreto legislativo n. 118/2011 (Agenzia del Lavoro; Agenzia per la Depurazione; Agenzia provinciale delle Foreste Demaniali; Agenzia provinciale per i Pagamenti; Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente; Agenzia provinciale per l assistenza e la previdenza integrativa; Agenzia provinciale per l incentivazione delle attività economiche; Istituto di Statistica della Provincia di Trento; Cassa Provinciale Antincendi; Consiglio Provinciale); - n. 21 enti strumentali, (Azienda provinciale per i servizi sanitari, Aziende pubbliche di servizi alla persona della provincia di Trento; Istituzioni scolastiche e formative 194 Si veda la nota della Provincia prot. n. PAT/D317/ Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

221 provinciali; Centro servizi culturali Santa Chiara; Fondazione Accademia della Montagna; Fondazione Bruno Kessler; Fondazione Edmund Mach; Fondazione Franco Demarchi; Fondazione Museo storico del Trentino; Fondazione Trentina Alcide De Gasperi; Istituto culturale cimbro; Istituto culturale mocheno; Istituto culturale ladino; Istituto provinciale di ricerca, aggiornamento, sperimentazione educativi (IPRASE); Museo Castello del Buonconsiglio - monumenti e collezioni provinciali; Museo d'arte moderna e contemporanea; Museo degli usi e costumi della gente trentina; Museo delle scienze; Opera universitaria; Parco Adamello Brenta; Parco Paneveggio - Pale di San Martino). Dall elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dalla Provincia a favore di enti e di altri soggetti, presente nella nota integrativa, risultano euro di totale iniziale garantito e euro di totale garantito al 31 dicembre La nota integrativa precisa che I dati non comprendono l'importo di 275 milioni autorizzato con la legge in esame e che Le garanzie già rilasciate, che si riferiscono ad un valore residuo di debito, inclusi gli oneri finanziari e accessori, pari a 1,4 miliardi di euro, sommate a quelle autorizzate con la legge di bilancio 2016, pari a 275 milioni di euro, determinano un totale di 1,675 miliardi di euro. Al riguardo si evidenzia come, a fronte di tale valore, la Provincia registri un volume complessivo di poste patrimoniali attive afferenti il saldo cassa e i residui attivi vantati nei confronti dello Stato pari a 2,5 miliardi. In linea con quanto previsto dagli articoli 36 e 39, nonché dal punto 4.1 dell allegato 4.1 del citato decreto n. 118/2011, la Provincia ha adottato, altresì: la legge provinciale 30 dicembre 2015, n. 21 (Legge di stabilità 2016); la legge provinciale 30 dicembre 2015, n. 20 (Disposizioni collegate alla legge di stabilità 2016). Nella relazione illustrativa al disegno di legge riferito alla Legge di stabilità 2016 si precisa che La presente relazione illustra i contenuti del disegno di legge di stabilità provinciale e la conformità delle disposizioni recate dallo stesso disegno di legge in coerenza con le tipologie considerate dal comma 3 del vigente articolo 26 della legge provinciale di contabilità, le quali trovano una collocazione corrispondente nel nuovo articolo 26, commi 1 e 2, del disegno di legge n. 101 del 2015 l'analisi dell'articolato rispetto alla sua coerenza ai contenuti del vigente articolo 26 della legge provinciale di Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

222 contabilità 1979 evidenzia la sua sostanziale rispondenza al contenuto dell'articolo 26, commi 1 e 2, in corso di modificazione. Nella relazione illustrativa al disegno di legge riferito alla seconda delle citate leggi provinciali viene specificato che nei nuovi contenuti della legge collegata sono annoverate disposizioni con riflessi sul bilancio necessarie per attuare il DEFP e per raggiungere gli obiettivi di razionalizzazione della spesa, equità e sviluppo che compongono la complessiva manovra economica e di bilancio della Provincia, disposizioni necessarie per adeguare la normativa provinciale agli obblighi derivanti dalla normativa statale ed europea e disposizioni abrogative di disposizioni desuete. Durante l anno 2016, sono state emanate, fino alla data di redazione della presente relazione, 11 delibere di variazione al bilancio di previsione Le variazioni che hanno inciso sugli importi totali di previsione sono state le seguenti: - variazioni di stanziamento per maggiori entrate/maggiori spese (ai sensi art. 51, comma 2, lettera a) del D.lgs. 23 giugno 2011, n. 118) per un totale di euro ,50 sull esercizio ; - variazioni di stanziamento per maggiori entrate/maggiori spese per euro ,46 sull esercizio Altre numerose variazioni hanno riguardato prelievi di fondi 198, storni di fondi 199, variazioni compensative Gli estremi delle delibere sono: n. 100 di data 5 febbraio 2016; n. 177 di data 22 febbraio 2016; n. 307 di data 11 marzo 2016; n. 417 di data 25 marzo 2016; n. 452 di data 31 marzo 2016; n. 549 di data 18 aprile 2016; n. 605 di data 22 aprile 2016; n. 704 di data 6 maggio 2016; n. 809 di data 20 maggio 2016; n. 810 di data 20 maggio 2016; n. 882 di data 31 maggio Variazioni apportate dall allegato A della delibera n. 417/2016 per assegnazione della Regione da destinare al Consorzio dei Comuni Trentini per il conseguimento delle finalità istituzionali (cap entrate e capitolo uscite) , dall allegato A della delibera n. 810/2016 (FESR ) , Variazione apportata dall allegato A della delibera n. 549/2016 (sisma Nepal e tutela minoranze linguistiche). 198 In particolare: prelievi dal fondo di riserva per spese impreviste (art.27, comma 2, lettera b) della legge provinciale n. 7 del 1979 e dell articolo 48, comma 1, lettera B) del decreto legislativo n. 118 del 2011); prelievi dal fondo di riserva per spese obbligatorie (art.27, comma 2, lettera b) della legge provinciale n. 7 del 1979 e dell articolo 48, comma 1, lettera a) del decreto legislativo n. 118 del 2011); variazione di bilancio a seguito legge provinciale n. 4/2016 (ai sensi dell'articolo 27 bis, comma 1 della legge provinciale n. 7 del 1979 e dell articolo 51, comma 1 del decreto legislativo n. 118 del 2011); prelievi dal fondo passività potenziali oneri di cui all'art. 38 c. 10 della Legge provinciale 18/2015 (missione 20, programma 03 e macroaggregato 110)(art.27, comma 2, lettera b) della legge provinciale n. 7 del 1979 e dell articolo 46, comma 3 del decreto legislativo n. 118 del 2011); prelievi dal fondo passività potenziali fondo rischi per spese legali (missione 20, programma 03 e macroaggregato 110)(art.27, comma 2, lettera b) della legge provinciale n. 7 del 1979 e dell articolo 46, comma 3 del decreto legislativo n. 118 del 2011); prelievi dal fondo speciale per la riassegnazione in bilancio di residui perenti delle spese in conto capitale (art.71, comma 2, della legge provinciale n. 7 del 1979 e s.m. e dell articolo 51, comma 2, lettera G) del decreto legislativo n. 118 del 2011); prelievi dal fondo di riserva del bilancio di cassa - fuori patto (ai sensi dell articolo 27, comma 3, lettera b) della legge provinciale n. 7 del 1979 e dell articolo 48, comma 1, lettera c) del decreto legislativo n. 118 del 2011) In particolare: storni di fondi tra capitoli/articoli (ai sensi 27 bis, comma 1 della legge provinciale n. 7 del 1979 e dell articolo 51, comma 1 del decreto legislativo n. 1); storni di fondi tra capitoli/articoli appartenenti a diversi macro-aggregati del medesimo programma/missione e del medesimo titolo di spesa (ai sensi 27, comma 2, lettera a) della legge provinciale n. 7 del Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

223 Pertanto il bilancio 2016/2018, approvato inizialmente nell importo totale di euro ,00, con le sopraindicate variazioni pareggia nell importo di euro ,96. Si segnala, infine, che con deliberazione n. 201 del 22 febbraio 2016 la Provincia ha proposto impugnazione contro diverse disposizioni della legge 28 dicembre 2015, n. 208 (legge di stabilità 2016) per presunta violazione dello Statuto di autonomia ed, in particolare, dei rapporti finanziari Stato/Province autonome, ivi disciplinati e dell articolo 39, comma 10 del decreto legislativo n. 118 del 2011); storni di fondi tra capitoli/articoli del medesimo macroaggregato nell ambito dello stesso programma (ai sensi art. 27, comma 3, lettera a) della legge provinciale n. 7 del 1979 e dell articolo 51, comma 4 del decreto legislativo n. 118 del 2011); - storni di fondi tra capitoli/articoli riguardanti l'utilizzo di risorse comunitarie e vincolate (ai sensi dell articolo 51, comma 2 lettera b) del decreto legislativo n. 118 del 2011). 200 In particolare: variazioni compensative tra le dotazioni di cassa delle missioni rilevanti patto di stabilita' (ai sensi art. 51, comma 2, lettera d) del decreto legislativo n. 118 del 2011); variazioni compensative tra le dotazioni di cassa delle missioni fuori patto di stabilità (ai sensi art. 51, comma 2, lettera d) del decreto legislativo n. 118 del 2011). 201 Vedi ricorso n. 20/2016 pubblicato in G.U. n. 17 del 27 aprile Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

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225 2. Organizzazione e gestione delle risorse 2.1. La struttura organizzativa della Provincia La struttura organizzativa della Provincia fino agli ultimi mesi del 2015 era regolata dalle disposizioni contenute nella legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 ( Norme in materia di governo dell autonomia del Trentino ), 202 dalle norme contenute nella legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7 ( Revisione dell'ordinamento del personale della Provincia autonoma di Trento ), nonché dai relativi atti organizzativi approvati con deliberazione della Giunta provinciale. 203 L articolazione dell assetto provinciale al 1 gennaio 2015 era la seguente 204 : Tabella 88: struttura organizzativa della Provincia al 1 gennaio 2015 Servizi Fonte: dati trasmessi dall Amministrazione provinciale. La legge provinciale 3 aprile 2015, n. 7 Riordino della dirigenza e dell organizzazione della Provincia: modificazioni della legge sul personale della Provincia 1997, della legge finanziaria provinciale 2015 e della legge provinciale sull Europa 2015 ha abrogato gli articoli 28, 29, 30 e Uffici Incarichi speciali ex art. 32 Inc. dirigenziali ex art Direzione generale Avvocatura della Provincia Dipartimenti Agenzie TOTALE L art. 28 di tale norma individuava le seguenti articolazioni della Provincia: - direzione generale della Provincia - i dipartimenti - l avvocatura della Provincia - le agenzie. L art. 29 disciplinava più in dettaglio alcuni aspetti inerenti la direzione generale della Provincia, i dipartimenti e l avvocatura della Provincia, mentre l art. 32 tratta aspetti sulle agenzie. 203 La deliberazione n del 25 giugno 2009 aveva provveduto a fissare in 60 unità il numero massimo di Servizi comprensivi delle articolazioni di secondo livello delle strutture equiparate a dipartimento e in 236 unità il numero massimo degli uffici. 204 Al 1 gennaio 2015 esistevano i seguenti Dipartimenti: Affari finanziari ; Affari istituzionali e legislativi ; Cultura turismo promozione e sport ; Sviluppo economico e lavoro ; della conoscenza ; Infrastrutture e mobilità ; Salute e solidarietà sociale ; Organizzazione personale e affari generali ; Protezione civile ; Territorio, agricoltura, ambiente e foreste. Le 12 Agenzie esistenti erano: l Agenzia provinciale per la protezione dell ambiente (APPA); l Agenzia per le risorse idriche e l energia (APRIE); l Agenzia provinciale per l incentivazione delle attività economiche (APIAE); l Agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP); l Agenzia provinciale per gli appalti e contratti (APAC); l Agenzia provinciale per l assistenza e la previdenza integrativa (APAPI); l Agenzia del lavoro; l Agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG); l Agenzia per la depurazione (ADEP); l Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD); la Centrale Unica di Emergenza (CUE); l Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili (APF). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

226 comma 9 ter dell art. 32 della L.P. n. 3/20016 e modificato la L.P. 7/1997. La nuova norma stabilisce che le strutture organizzative dirigenziali della Provincia si distinguono in strutture complesse e strutture semplici. Sono strutture complesse la Direzione generale della Provincia, i Dipartimenti (massimo 10), l'avvocatura della Provincia e le Agenzie per le quali le leggi istitutive prevedono, per la loro direzione, la preposizione di un dirigente con incarico di dirigente generale e, in ogni caso, quelle articolate in almeno una struttura dirigenziale. Sono strutture semplici i Servizi della Provincia, le strutture dirigenziali in cui sono articolate le Agenzie complesse e le Agenzie che non rientrano tra quelle complesse. Infine, vi sono le Unità di missione strategica (UMST) e le Unità di missione semplice (UMSE), in sostituzione degli Incarichi dirigenziali (ex art. 27 L.P.7/1997). È stato stabilito per i Servizi della Provincia il numero massimo di 56, per le Unità di missione strategica il numero massimo di 5 e per le Unità di missione semplice il numero massimo di 18. Con deliberazione n di data 7 settembre 2015 e con deliberazione n di data 6 ottobre 2015, è stato approvato l'atto organizzativo della Provincia 205 che definisce la sua articolazione organizzativa, stabilendo, in particolare, le tipologie, le caratteristiche e il numero massimo delle strutture organizzative e delle Unità di missione, la denominazione e le specifiche competenze delle stesse, al fine di rappresentare in modo unitario tutta la struttura organizzativa provinciale. Al 31 dicembre 2015 erano presenti le seguenti strutture 206 : Tabella 89: struttura organizzativa della Provincia al 31 dicembre 2015 Servizi Uffici Incarichi speciali Fonte: dati trasmessi dall Amministrazione provinciale. UMST UMSE Agenzie 1 Direzione generale Avvocatura della Provincia Dipartimenti TOTALE In attuazione del nuovo art. 12 bis della Lp n. 7/97 introdotto dall art. 5 della Lp n. 7/ Al 31 dicembre 2015 esistevano i seguenti Dipartimenti: Affari finanziari ; Affari istituzionali e legislativi ; Cultura turismo promozione e sport ; Sviluppo economico e lavoro ; della conoscenza ; Infrastrutture e mobilità ; Salute e solidarietà sociale ; Organizzazione personale e affari generali ; Protezione civile ; Territorio, agricoltura, ambiente e foreste. Le 12 Agenzie esistenti erano: l Agenzia provinciale per la protezione dell ambiente (APPA); l Agenzia per le risorse idriche e l energia (APRIE); l Agenzia provinciale per l incentivazione delle attività economiche (APIAE); l Agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP); l Agenzia provinciale per gli appalti e contratti (APAC); l Agenzia provinciale per l assistenza e la previdenza integrativa (APAPI); l Agenzia del lavoro; l Agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG); l Agenzia per la depurazione (ADEP); l Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD); la Centrale Unica di Emergenza (CUE); l Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili (APF). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

227 Anche a prescindere dalle variazioni intervenute nel corso del il numero dei Servizi risulta inferiore al numero massimo di Servizi (cinquantasei) consentito dalla nuova normativa provinciale. Risulta, tuttavia, aumentato il numero degli uffici (da 205 a 214). Invece il numero degli incarichi speciali ex art. 32 diminuisce da 33 a 29. La sommatoria delle Unità di missione strategica (UMST) e delle Unità di missione semplice (UMSE), pari a 22, risulta inferiore al numero degli incarichi dirigenziali ex art. 27 presenti al 1 gennaio 2015, pari a Le risorse strumentali e l informatizzazione La spesa complessiva impegnata per le risorse strumentali individuabile nel rendiconto è pari a euro ,00. Tale spesa è stata destinata per il 38,53% all acquisto e progettazione di mobili ed arredi per gli uffici provinciali e per altri locali di proprietà provinciale o adibiti a servizi provinciali 208, per il 38,74% per l acquisto di mezzi di trasporto 209 e per il 22,74% all acquisto di attrezzature d ufficio, di fotocopiatrici, di strumentazioni, macchine e attrezzature speciali. 210 La gestione del sistema informativo elettronico trentino (S.I.N.E.T.) 211 è affidata, mediante convenzione, ad Informatica Trentina S.p.a. e alla società Trentino Network S.r.l.. L impegno finanziario a favore di Informatica Trentina S.p.a., comunicato dalla Provincia è pari, nel 2015, ad euro ,07 (euro per spese correnti e , per 207 Il numero dei Servizi è diminuito di una unità. 208 Capitolo di spesa n Capitolo di spesa n Capitolo di spesa n L affidamento in concessione dell incarico relativo alla gestione del Sistema Informativo Elettronico Trentino (S.I.N.E.T.), evoluzione del Sistema Informativo Elettronico Provinciale (SIEP), quale sistema informativo esteso a tutti gli enti del territorio provinciale, ai sensi dell art. 5 della L.P. 27 luglio 2012, n. 16, sono disciplinati: - dalla convenzione n. di racc di data 24 maggio 2013 stipulata fra la Provincia autonoma di Trento ed Informatica Trentina S.p.a.; - dalla convenzione n. di racc del 18 maggio 2009 e dal primo atto aggiuntivo n. di racc del 18 maggio 2009, stipulati fra la Provincia autonoma di Trento e Trentino Network S.r.l. (la convenzione decorrere dal 1 gennaio 2009 fino al 31 dicembre 2020). A seguito della citata Convenzione stipulata nel 2009, la società Trentino Network S.r.L. ha erogato, con decorrenza 1 gennaio 2009, oltre ai servizi di telecomunicazione sia ordinari che in banda larga, i servizi relativi al sistema telematico a supporto della Protezione Civile (Sistema Tetra) i servizi di fonia Voip ed i connessi servizi professionali. 212 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese correnti sono: n /002 (Provincia autonoma di Trento); n /001 (attività culturali); n (Autonomie locali); n (Catasto e libro fondiario). 213 Il capitolo di bilancio al quale sono state imputate le spese in conto capitale è il n /002 (Provincia autonoma di Trento). I capitoli n /003 (attività culturali) e n (Scuole) citato per l esercizio 2014 non esistono più. Il capitolo n /001 (Trasporti Pubblici) indicato per l esercizio 2014 non è stato citato nella risposta data. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

228 spese in conto capitale). 214 L Amministrazione ha comunicato il costo totale articolato in aree di attività, specificando che il costo totale dei servizi di gestione del SINET (euro ,29 euro 215 ) e dei servizi infrastrutturali (pari a ,90 euro 216 ) supera l'importo complessivo autorizzato di Euro ,07. La quota eccedente va considerata quale riduzione forfettaria da parte della società Informatica Trentina S.p.A. e quindi non viene corrisposta alla medesima. L impegno finanziario a favore di Trentino Network S.r.l., comunicato dalla Provincia è pari, nel 2015, ad euro , per spese correnti e euro , per spese in conto capitale. 219 La Provincia ha precisato 220 che per quanto riguarda la gestione dei servizi di supporto alla rete trasmissione dati della Protezione Civile denominata TETRA, la spesa impegnata per l anno 2015 è pari a euro ,00 e che tali oneri sono a carico della Cassa Provinciale Antincendi. 221 Pertanto per quanto riguarda la spesa derivante dalla gestione delle telecomunicazioni il costo complessivo è pari ad euro , Le risorse umane Organico La dotazione complessiva del personale del comparto autonomie locali è stata determinata 222 dall art. 58, comma 1 lett. a), della legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2 in unità 214 Comprendono le spese per il servizio di supporto agli applicativi informatici e dell esercizio dei server centralizzati, dei servizi sui clienti e su server decentralizzati, del noleggio operativo, dei servizi di telecomunicazione, dei servizi di customer service desk (CSD), dei servizi professionali, degli oneri e delle spese dirette e della gestione della Carta provinciale dei servizi. 215 Di cui euro ,85 per il comparto "Provincia", euro ,46 per il servizio CPS (Carta Provinciale dei Servizi), euro ,38 per l'area Cultura, euro ,00 per il servizio MITT (Mobilità Integrata Trasporti Trentino), euro ,73 per il comparto "Biblioteche", euro ,15 per il comparto "Scuole", euro ,73 per il comparto "Enti". 216 Di cui euro ,44 per il comparto "Provincia", euro ,14 per il sottosistema "Catasto e Libro Fondiario", euro ,17 per il comparto "Biblioteche", euro ,15 per il comparto "Scuole". 217 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese correnti sono: n /003 (Provincia autonoma di Trento); n (Autonomie locali); n (Catasto e libro fondiario) e n (Fonia). 218 I capitoli di bilancio ai quali sono state imputate le spese in conto capitale sono: n /008 (Provincia autonoma di Trento); n (Catasto e Libro Fondiario); n (Autonomie locali); n /002 (Protezione civile); n /001 (Trasporti Pubblici); n (Scuole). 219 Tale spesa è stata destinata per la maggior parte all Amministrazione provinciale (49,95%) e per la restante parte alle autonomie locali (29,98%), alle scuole (9,11%), ai trasporti pubblici (3,9%), alla Fonia (3,72%), al catasto e al libro fondiario (2,12%) e alla protezione civile (1,22%). 220 Nota prot. PAT/S015/2014/ del 18 aprile 2014 (risposta a quesito 35 della nota prot. 157/2014). 221Ai sensi del comma 6 dell articolo 25 della legge provinciale 1 luglio 2011, n. 9 e in conformità a quanto disposto dalla deliberazione della Giunta provinciale n di data 28 ottobre 2011 e n di data 26 ottobre Secondo l art. 63 della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7, Dotazione complessiva del personale : - ai fini del contenimento della spesa corrente, la dotazione complessiva del personale assunto con contratto a tempo indeterminato, con esclusione del personale insegnante della scuola a carattere statale, è stabilita dalla legge finanziaria; la Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

229 equivalenti per l anno 2009 e per gli anni seguenti. Successivamente, l art. 29 della legge provinciale 30 dicembre 2014, n. 14 ha stabilito che, a partire dall anno 2015, la dotazione complessiva del personale appartenente al comparto autonomie locali e al comparto ricerca, sia definita ogni anno dalla Giunta provinciale, in esito all attuazione del piano di riduzione della dotazione complessiva de personale. 223 Da tener presente inoltre che l art. 29 della legge provinciale 22 aprile 2014, n. 1 (legge finanziaria provinciale di assestamento 2014) prevede che, con decorrenza fissata dalla Giunta provinciale il personale dipendente dai parchi naturali provinciali inquadrato nella figura professionale di guardaparco, che esercita le funzioni di sorveglianza ai sensi dell'articolo 105, comma 3, lettera a), della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11 (legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura), è trasferito alle dipendenze della Provincia autonoma ed inquadrato nelle qualifiche forestali. 224 Il numero massimo delle unità di personale equivalente stabilito dalla norma si riferisce al personale dipendente della Provincia che opera presso le strutture organizzative provinciali comprendendo, indistintamente, oltre al personale del comparto autonomie locali, anche il personale del comparto ricerca assegnato alle strutture provinciali. Vengono escluse pertanto le seguenti tipologie di personale di ruolo: - collocato a disposizione presso l ITEA S.p.A.; - collocato a disposizione presso le Aziende di Promozione Turistica; - collocato a disposizione presso la Fondazione Kessler; - collocato a disposizione presso la Fondazione Mach; - in posizione di comando presso altri Enti; medesima legge fissa altresì la spesa da prevedere in bilancio per tutto il personale provinciale, ivi compreso quello assunto a tempo determinato, in comando o messo a disposizione. Eventuali integrazioni alla predetta spesa mediante prelievi dal fondo di riserva di cui all'articolo 20 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento), come da ultimo modificato dagli articoli 2 e 7 della legge provinciale 23 febbraio 1998, n. 3, possono essere effettuati in misura non superiore al 2 per cento. E' comunque consentito l'inquadramento del personale trasferito dallo Stato, dalle regioni e dagli altri enti pubblici in applicazione di disposizioni legislative statali, regionali e provinciali. (comma 1); - nell'ambito della dotazione complessiva e della spesa stabilita ai sensi del comma 1 la Giunta provinciale determina la distribuzione di personale fra le diverse qualifiche e categorie, livelli e aree professionali, in relazione a compiti e attività omogenei a più figure professionali. La distribuzione tiene conto anche delle modifiche che si intendono apportare alla composizione qualitativa della distribuzione del personale e alle modalità per il rientro di personale dal tempo parziale temporaneo al tempo pieno nel caso di momentanea carenza di posti nella dotazione complessiva, con successivo riassorbimento entro la dotazione.. (comma 2). 223 La delibera n. 574 di data 7 aprile 2015 ha approvato il piano di riduzione della dotazione del personale con qualifica di dirigente e di direttore ai sensi dell art. 24, L.P. n. 1/2014 e i criteri e modalità di uscita per il personale delle figure professionali. 224 La delibera n. 579 di data 13 aprile 2015 ha definito i contingenti, i criteri e le modalità di trasferimento, disponendo che il trasferimento avverrà nel corso del 2015 e conseguentemente si procederà con successivi provvedimenti alle necessarie variazioni di bilancio. Il terine per la presentazione delle domande, inizialmente 17 giugno 2015 è stato prorogato al 17 luglio 2015 a seguito della delibera n. 977 di data 8 giugno Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

230 - assegnato a società ed enti. La dotazione complessiva del personale del comparto scuola è stata determinata 225 dall art. 58, comma 1 lett. b), della legge provinciale 28 marzo 2009, n. 2, in n unità equivalenti per gli anni scolastici e successivi. Va tuttavia tenuto presente che nei limiti della dotazione complessiva del personale docente delle istituzioni scolastiche provinciali è istituita, secondo criteri e modalità stabiliti dalla Giunta provinciale, una dotazione organica provinciale speciale per la copertura dei posti disponibili e non vacanti, mediante assunzioni con contratto a tempo indeterminato La spesa del personale: misure di razionalizzazione e analisi spesa con raffronto tra previsioni di bilancio e le risultanze del rendiconto Tra le misure di contenimento e razionalizzazione delle spese adottate dalla Provincia dall anno 2010, indicate in questa relazione nel paragrafo specifico, quelle relative al personale riguardano in particolare: 1) il blocco dei rinnovi dei contratti di lavoro per l aggiornamento delle retribuzioni tabellari; 2) la determinazione di un tetto di spesa annuale per i contratti di lavoro a tempo determinato, per lavoro straordinario e viaggi di missione 227 ; 3) limiti per l assunzione del personale provinciale del comparto autonomie locali (dall anno 2013); 225 Secondo l art. 85, della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5, Dotazione complessiva del personale dirigente, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario nonché assistente educatore : - la Provincia determina la dotazione complessiva del personale assegnato alle istituzioni scolastiche e formative provinciali nonché la relativa spesa massima, ispirandosi al principio dell'utilizzazione razionale delle risorse in relazione alla qualità del servizio educativo (comma 1); - la legge finanziaria provinciale stabilisce: a) la dotazione complessiva dei dirigenti, dei docenti e del personale amministrativo, tecnico, ausiliario e assistente educatore delle istituzioni scolastiche e formative provinciali assunto con contratto a tempo indeterminato; b) la spesa massima per il personale delle istituzioni scolastiche e formative provinciali, ivi compreso quello assunto a tempo determinato; per l'integrazione della spesa resta fermo quanto previsto dall'articolo 63, comma 1, della legge provinciale n. 7 del 1997 (comma 2); - in aggiunta al personale assegnato, le istituzioni scolastiche e formative provinciali, utilizzando risorse del proprio bilancio, possono stipulare, per periodi determinati, contratti di prestazione d'opera con esperti in discipline e insegnamenti non obbligatori, secondo i criteri e le modalità stabiliti dal consiglio dell'istituzione, in particolare per l'introduzione o la sperimentazione di nuove discipline di studio o di metodologie innovative, per l'ampliamento e la qualificazione dell'offerta formativa o per far fronte a esigenze connesse con il disagio, con particolari tipi di difficoltà, con l'inserimento degli studenti appartenenti a famiglie di recente immigrazione (comma 3). 226 Ci si riferisce al comma 2 bis dell art. 85 della legge provinciale 7 agosto 2006, n. 5, introdotto dall art. 57, comma 10 della legge finanziaria di assestamento 2014 (Lp n. 1/2014). Per l attuazione del comma 2 bis si veda la deliberazione della giunta provinciale 18 luglio 2014, n L argomento è stato illustrato in questa relazione in un paragrafo specifico. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

231 4) attivazione di un piano di riduzione della dotazione complessiva del personale attraverso il collocamento a riposo di personale in eccedenza 228 ; 5) la fissazione del limite complessivo di spesa per il personale provinciale (in realtà già presente anche prima delle normative relative alla spending review). Si esamineranno di seguito i punti 2, 3, 5 sopra elencati Limite spesa annuale per lavoro straordinario e viaggi di missione Ogni anno la Provincia adotta una delibera per individuare il limite massimo di spesa per lavoro straordinario, per viaggi di missione e per l adozione dei relativi budget di spesa per ciascun responsabile di struttura provinciale, prevedendone la modifica durante l anno a fronte di richieste motivate da parte dei responsabili delle strutture medesime. L individuazione del limite sopra citato costituisce una delle misure di contenimento e razionalizzazione delle spese adottate dalla Provincia sin dall anno Per il 2015 è stato stabilito il tetto di spesa annuale per il lavoro straordinario e i viaggi di missione per le strutture della Provincia e per il personale messo a disposizione, alla luce dell art. 3, comma 1 della legge provinciale 27 dicembre 2010, n. 27 (legge finanziaria provinciale 2011). Il limite di spesa per lavoro straordinario e per viaggi di missione fissato per il 2015 corrispondeva a ,00 euro. 229 Una quota pari ad un massimo di ,00 euro è stata riservata alla copertura di spese di viaggio, vitto e straordinario del personale provinciale recatosi per ragioni di servizio ad EXPO Milano La Provincia ha comunicato che non ha determinato alcuna riduzione dei budget riferiti a tali voci di spesa rispetto all anno 2014, riferendo che negli ultimi anni è già stata applicata una progressiva riduzione della spesa che non può essere ulteriormente perpetrata se non mettendo a rischio l efficienza e l efficacia della macchina provinciale. 230 L Amministrazione ha fornito l andamento della spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione nell ultimo triennio, 231 precisando che i dati sono stati recuperati direttamente dai cedolini stipendiali (pagamenti). Gli impegni per spese di missione e straordinari, fanno parte 228 La delibera n. 574 di data 7 aprile 2015 ha approvato il piano di riduzione della dotazione del personale con qualifica di dirigente e di direttore ai sensi dell art. 24, L.P. n. 1/2014 e i criteri e modalità di uscita per il personale delle figure professionali. 229 Riguarda il personale delle strutture della Provincia ed il personale messo a disposizione presso enti pubblici strumentali e altri enti (Iprase, Museo Castello del Buonconsiglio, società Trentino Network srl). 230 La Giunta provinciale aveva stabilito una riduzione del 5% nel 2014 e del 14,2%nel 2013 rispetto ai limiti precedenti (di ,00 del 2013 e di ,00 del 2012). 231 Nota prot. P001/ del 12 aprile 2015 del Direttore generale della Provincia (risposta data dal Servizio per il personale incardinato nel Dipartimento organizzazione al quesito n. 57 della nota prot. 133/2015). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

232 degli impegni generali di spesa per il personale e fino al 2015 non sono presenti in bilancio capitoli dedicati. Dal 2016, a seguito del nuovo bilancio armonizzato, è stato istituito un apposito capitolo per le missioni. 232 Si riportano di seguito le tabelle trasmesse dall Amministrazione, distinte per tipologia di personale (Personale Pat e Personale scuola) e tra straordinari e viaggi di missioni. Tabella 90: compensi per lavoro straordinario STRAORDINARI Personale Pat , , ,00 Personale Scuola , , ,00 Totale , , ,00 Fonte: riepilogo dati trasmessi dall Amministrazione provinciale. Tabella 91: compensi per viaggi di missione MISSIONI Personale Pat , , ,00 Personale Scuola , , ,00 Totale , , ,00 Fonte: riepilogo dati trasmessi dall Amministrazione provinciale. L Amministrazione ha precisato che nei dati sopra riportati non è compreso il personale docente della scuola, in quanto per loro non è previsto l istituto del lavoro straordinario così come regolamentato per il restante personale della Provincia, mentre i rimborsi per missioni, (escluse competenze non significative pagate ai docenti in utilizzo), sono pagate direttamente dalle Istituzioni scolastiche con imputazione al bilancio delle singole scuole. 232 Capitolo n Spese per il personale missioni della MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione - Programma 1.10 Risorse umane - Macroaggregato Acquisto di beni e servizi. Capitolo n Spese per il personale della scuola missioni della MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio - Programma 4.02 Altri ordini di istruzione non universitaria - Macroaggregato Acquisto di beni e servizi. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

233 Limiti per l assunzione del personale provinciale del comparto autonomie locali Per quanto concerne le misure di contenimento del personale adottate nell'ultimo triennio , l'art. 24 della legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 25 (legge finanziaria provinciale 2013) ha disposto quanto segue: - per l'anno 2013: blocco assunzioni di personale a tempo indeterminato del comparto delle autonomie locali e del comparto ricerca 233 ; - per l'anno 2014: assunzioni di personale provinciale a tempo indeterminato del comparto delle autonomie locali per la copertura di posti resisi liberi a seguito della cessazione dal servizio per pensionamento nella misura di un'assunzione ogni 5 cessazioni dal servizio; per l'anno 2015: assunzioni di personale provinciale a tempo indeterminato del comparto delle autonomie locali per la copertura di posti resisi liberi a seguito di cessazione dal servizio in base a questo criterio: la spesa annua per assunzioni non può essere maggiore di un quinto del costo complessivo del personale cessato nel medesimo anno, comprensivo dei risparmi non utilizzati derivanti da cessazioni dal servizio a decorrere dall'anno 2014; non è computata in questo limite la spesa derivante da novazioni del rapporto di lavoro dei soggetti già dipendenti a tempo indeterminato. 235 Va anche aggiunto che ogni anno con deliberazioni di Giunta provinciale sono state previste alcune eccezioni a tali limitazioni per rispondere a specifiche esigenze organizzative come stabilito dal comma 5 dell art. 24 citato. 236 Per effetto di queste misure, e con riferimento al periodo dal al , l Amministrazione ha precisato che il numero dei dipendenti del comparto Autonomie locali operante presso strutture PAT è diminuito di 151 unità. Per quanto riguarda il 2015 in istruttoria è stato chiesto di indicare gli oneri finanziari derivanti da nuove assunzioni (2015) ed i risparmi di spesa conseguenti a fronte delle assunzioni verificatesi nel 2014, nonché di documentare il rispetto dell articolo 24, comma 4 della L.P. 25/ V. comma 3 dell art. 24, 234 V. comma 4 dell art V. comma 4 dell art. 24 così come modificato con l'art.27 della L.P. 22 aprile 2014, n. 1 e dall'art. 30 della L.P. 30 dicembre 2014, n Cfr. deliberazioni n. 143 del 1 febbraio 2013, n. 213 del 14 febbraio 2014, n. 260 del 28 febbraio 2014, n. 189 del 16 febbraio 2015, deliberazione n. 662 del 27 aprile Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

234 L Amministrazione ha indicato le deliberazioni di Giunta provinciale 237 che hanno definito le modalità di calcolo per la quantificazione del risparmio derivante da cessazioni e per la determinazione del costo di nuove assunzioni. Secondo tali provvedimenti, in particolare: - il calcolo dei risparmi è determinato sul tabellare annuo senza tredicesima riferito alle prime posizioni stipendiali senza oneri riflessi; - l importo a tal fine considerato è quello annuo riferito ai dipendenti cessati, indipendentemente dalla data di cessazione; - sono considerati nel computo tutti i dipendenti del comparto autonomie locali ivi compresi i dipendenti inquadrati nelle qualifiche di Dirigente e Direttore, il personale appartenente al Corpo permanente dei Vigili del fuoco e il personale delle qualifiche forestali; - per il calcolo dei costi delle nuove assunzioni si terrà conto della quantificazione del risparmio (così testualmente la delibera n. 189/2015) - rimane comunque escluso dal computo, sia della spesa che del risparmio, il personale cessato/assunto a tempo determinato, compresi Dirigenti, Direttori, Capi di Gabinetto e personale assunto in qualità di giornalista. Ciò posto, l Amministrazione ha dichiarato che a fronte di un risparmio di euro (escluse cessazioni per esuberi) derivante da cessazioni dal servizio, la spesa per assunzioni (escluse le assunzioni per eccezioni comma 5, art. 24 L.P. N. 25/2012) è stata di euro , nel rispetto quindi del limite massimo di un quinto del costo complessivo del personale cessato nel medesimo anno (comprensivo dei risparmi non utilizzati derivanti da cessazioni dal servizio a decorrere dall'anno 2014, ossia euro ). Si riporta di seguito il prospetto trasmesso dall Amministrazione che documenta quanto specificato sopra. 237 Deliberazione n. 189 del 16 febbraio 2015, così come modificata con deliberazione n. 662 del 27 aprile 2015 (determinazioni in materia di assunzioni di personale del comparto autonomie locali per l'anno 2015). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

235 Tabella 92: calcolo rispetto normativa assunzioni 2015 AUTONOMIE LOCALI TOTALE RISPARMIO CESSAZIONI euro ,532 (al netto delle assunzioni 2014) euro escluse cessazioni per esuberi euro escluse cessazioni per esuberi COSTO ASSUNZIONI euro Nuove assunzioni (escluse assunzioni per eccezioni comma 5, art. 24 L.P. n. 25/2012) Fonte: prospetto Servizio per il Personale Incidenza della spesa per il personale provinciale e analisi storica Per il comparto autonomie locali il limite fissato nelle leggi finanziarie provinciali nell ultimo triennio è stato pari rispettivamente ad euro nel 2015, ad euro nel 2014 e ad euro nel Per il comparto scuola il limite fissato è stato pari ad euro nel 2015, ad euro nel 2014 e ad euro nel Tali spese si riferiscono alle previsioni iniziali o assestate. Nella tabella di seguito riportata è indicata la spesa per il personale sostenuta nel 2015, distinta per comparti, in sede di preventivo iniziale, assestamento e di previsioni definitive 238 : 238 Nella tabella non è stato incluso lo stanziamento di euro del capitolo in quanto trattasi di spese relative alle retribuzioni di operai assunti con contratto di diritto privato. Le leggi finanziarie antecedenti il 2013 che fissavano la spesa da prevedere in bilancio per tutto il personale provinciale, come previsto dal comma 1 dell articolo 63 sopra citato, stabilivano che nella spesa non rientrassero gli oneri relativi al personale assunto con contratto di diritto privato per la realizzazione di lavori, interventi o attività sulla base di particolari norme di settore. Nelle finanziarie 2013 e 2014 tale precisazione non compare, ma implicitamente è stata comunque ritenuta valida negli stanziamenti. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

236 Tabella 93: variazione importi fissati dalla finanziaria sulla spesa per il personale Comparto AA.LL.- Variazione importo art. 63 L.P. 7/79 previsioni CAPITOLO OGGETTO iniziali (a) assestate (b) finali ( c ) % variazione di c su b Personale servizi ,30% Personale comandato in Provincia ,30% Anticipo trattamento fine rapporto ,00% Fondo contrattazione dipendenti provinciali ,00% Comparto scuola - Variazione importo art. 85, L.P. 5/2006 CAPITOLO TOTALE ,02% OGGETTO iniziali (a) assestate (b) previsioni finali ( c ) % variazione di c su b /1 Personale insegnante scuole ,55% /2 Sostegno specifiche disabilità ,00% TFR scuola - interventi ordinari ,47% Personale non insegnante della scuola ,18% Fondo contrattazione personale scuole ,00% TOTALE ,82% Fonte: dati bilancio previsione, assestamento e rendiconto PAT Di seguito si riporta anche la tabella allegata al rendiconto 2015 recante la spesa del personale sostenuta nel 2015 con riferimento ai dati dei pagamenti effettuati. Tabella 94: spese per il personale - pagamenti Comparto AA.LL. CAPITOLO OGGETTO pagamenti competenza residui totali Personale servizi Personale comandato in Provincia Anticipo trattamento fine rapporto Fondo contrattazione dipendenti provinciali Totale parziale TFR e indennità premio servizio Imposta sostitutiva rivalutazioni del TFR "Rimborso INPDAP" "Personale assunto con contratto di diritto privato per la realizzazione di lavori, interventi o attività sulla base di particolari norme di settore" TOTALE COMPARTO AA.LL Comparto scuola CAPITOLO OGGETTO competenza residui totali /1 Personale insegnante scuole /2 Sostegno specifiche disabilità TFR scuola - interventi ordinari Personale non insegnante della scuola Fondo contrattazione personale scuole 0 TOTALE COMPARTO SCUOLA Fonte: dati rendiconti PAT 2013, 2014, Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

237 La spesa del personale ha registrato la seguente dinamica nel corso dell ultimo triennio 239 : Comparto Tabella 95: spese per il personale impegni ultimo triennio impegni media triennio impegni 2015 Provincia , , , , ,00 Scuola , , , ,00 spesa complessiva , , , , ,00 Fonte dati comunicati dal Servizio Bilancio e ragioneria e dal Servizio per il Personale per 2013, 2014 e Comparto Tabella 96: spese per il personale pagamenti ultimo triennio pagamenti media triennio pagamenti 2015 Provincia , , , , ,00 Scuola , , , ,00 spesa complessiva , , , , ,00 Fonte: dati comunicati dal Servizio Bilancio e ragioneria e dal Servizio per il Personale per 2013, 2014 e Dall esame della tabella risulta che rispetto alla media del triennio , corrispondente ad euro ,20 per gli impegni e ad euro per i pagamenti, la spesa del personale nel 2015 ha registrato un contenimento. Tuttavia, la Corte evidenzia, anche in questa sede, che la Provincia non include nel calcolo della spesa per il personale il c.d. Foreg (fondo per la riorganizzazione e l efficienza gestionale) in quanto ritenuto, come già riferito dall Ente in occasione dell esame del bilancio preventivo 2015, spesa di carattere non ricorrente. La somma stanziata nel bilancio 2015 a titolo di Foreg 239 Cfr. art. 1, c. 557-quater, della Legge n. 296/2006 in base al quale Ai fini dell'applicazione del comma 557, a decorrere dall'anno 2014 gli enti assicurano, nell'ambito della programmazione triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della presente disposizione. La medesima disposizione, al c. 557, reca poi le misure finalizzate al contenimento della spesa del personale, individuandole nelle seguenti: a) riduzione dell'incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti, attraverso parziale reintegrazione dei cessati e contenimento della spesa per il lavoro flessibile; b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l'obiettivo di ridurre l'incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organico; c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le amministrazioni statali. Al riguardo si vedano le deliberazioni della Sezione Autonomie n. 25/2014, n. 16/2015 e n. 27/2015. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

238 ammontava ad euro (Provincia e Comuni) ed i pagamenti totali sono stati pari a euro 12,26 milioni. La Corte ribadisce che tale voce è ormai da considerarsi una parte ripetitiva della retribuzione, ancorché di ammontare variabile, implicando, a giudizio della Corte, la necessità di imputazione anche di tale costo nell ambito della spesa del personale. Un ulteriore profilo usualmente oggetto di analisi della spesa del personale riguarda l incidenza della stessa sulla spesa corrente, al netto della spesa sanitaria. 240 In serie storica, l andamento di tale indice è riassunto nella seguente tabella: Tabella 97: incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente netta impegni competenza pagamenti totali impegni competenza pagamenti totali impegni competenza pagamenti totali spesa corrente al netto sanità , , , , , ,06 di cui spesa corrente , , , , , ,31 di cui Spesa funzione obiettivo SANITA' escluse spese personale provinciale , , , , , ,25 spesa personale , , , , , ,00 di cui Autonomie locali , , , , , ,00 di cui Scuola , , , , , ,00 incidenza 39,95% 38,38% 40,45% 39,10% 40,04% 38,84% Fonte: dati comunicati dal Servizio Bilancio e ragioneria e dal Servizio per il Personale e dati rendiconti Pat 2013 e Dall esame della tabella emerge quindi che la spesa del personale incide significativamente sulla spesa corrente, attestandosi nell ultimo triennio ( ) in prossimità del 40%. 241 Come già rilevato dalla Sezione di controllo di Trento (deliberazione n. 25/2015) tale aspetto denota una certa rigidità del bilancio provinciale che presenta una spesa corrente significativamente incisa dalla spesa del personale. Al riguardo, l Amministrazione sostiene che tale incidenza della spesa del personale è sostanzialmente fisiologica in quanto connaturata alle particolari e maggiori competenze assegnate alla Provincia autonoma, non potendosi, perciò, confrontare tale parametro con il resto delle Regioni italiane. 240 Al riguardo, va rilevato, tuttavia, che la spesa sanitaria in Trentino è sostenuta interamente dalla Provincia senza ricorso al fondo sanitario nazionale. 241 Cfr. Sezione Autonomie deliberazione n. 16/2016 e Sezione controllo Veneto deliberazione n. 309/2016/PAR Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

239 Va evidenziato, tuttavia, che il parametro in esame considera, al denominatore, la spesa corrente che, evidentemente, è anch essa influenzata dalle svariate competenze assegnate dall ordinamento alla Provincia autonoma. Pertanto, in definitiva, la Corte ritiene comunque opportuno sollecitare l Amministrazione ad un continuo monitoraggio della spesa del personale, nonché all implementazione delle politiche di razionalizzazione e di spending review già attivate. Infine, va rilevato che la spesa del personale (costo annuo del lavoro) risultante dal sistema conoscitivo del personale dipendente dalle Amministrazioni pubbliche (SICO dati 2015 ancora non disponibili) evidenzia dati sensibilmente differenti rispetto a quelli esposti dalla Provincia. In particolare: per l anno 2013 pari a euro (importo SICO) e a euro (importo Bilancio) per il comparto autonomie e a euro (importo SICO) e a euro (importo bilancio) per il comparto scuola.; per l anno 2014 pari a euro (importo SICO) e a euro (importo Bilancio) per il comparto autonomie e a euro (importo SICO) e a euro (importo bilancio) per il comparto scuola. La differenza tra importi indicati in SICO e importi di bilancio è in parte spiegata nella colonna note della tabella di riconciliazione (reperibile in SICO). L Amministrazione ha anche comunicato la consistenza media numerica dei dipendenti calcolata secondo una metodologia analoga a quella prevista dal conto annuale, che prevede il calcolo dei dipendenti per mensilità retribuite. 242 I dati sono illustrati nella seguente tabella. 242 Nota prot. P001/ del 12 aprile 2015 del Direttore generale della Provincia (risposta data dal Servizio per il personale incardinato nel Dipartimento organizzazione al quesito n. 64 della nota prot. 133/2015). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

240 Tabella 98: dipendenti retribuiti nel triennio Area contrattuale Tipo assunzione Autonomie locali ruolo 4.198, , ,00 Tempo det 79,00 82,00 92,00 totale 4.277, , ,00 Ata ruolo 1.515, , ,00 Tempo det 470,00 466,00 460,00 totale 1.985, , ,00 Insegnanti Centro Formazione Professionale ruolo 110,00 116,00 114,00 Tempo det 82,00 76,00 82,00 totale 192,00 192,00 196,00 Insegnanti scuola infanzia ruolo 489,00 512,00 549,00 Tempo det 253,00 225,00 179,00 totale 742,00 737,00 728,00 Docenti ruolo 5.446, , ,00 Tempo det 2.138, , ,00 totale 7.584, , ,00 TOTALE DIPENDENTI , , ,00 Fonte: dati comunicati dal Servizio per il Personale. Anche in tal caso si rileva una sensibile differenza con i dati esposti per gli anni 2013 e 2014 (gli ultimi disponibili) nel SICO. In particolare, dalla T1 inserita in SICO risulta quanto segue: per l anno 2013 a n per il comparto autonomie e a per il comparto scuola.; per l anno 2014 a per il comparto autonomie e a per il comparto scuola. Per quanto riguarda, invece, la spesa storica relativa al triennio dei dirigenti a tempo determinato e indeterminato e per i direttori, e la relativa consistenza media, l Amministrazione ha comunicato i dati di costo (pagamenti) e i dati numerici illustrati nella seguente tabella: Di cui 101 dirigenti e 235 direttivi. 244 Di cui 84 dirigenti scolastici. 245 Di cui 99 dirigenti e 235 direttivi. 246 Di cui 72 dirigenti scolastici. 247 Nota prot. P001/ del 12 aprile 2015 del Direttore generale della Provincia (risposta data dal Servizio per il personale incardinato nel Dipartimento organizzazione al quesito n. 66 della nota prot. 133/2015). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

241 Tabella 99: dirigenti e direttori retribuiti nel triennio Costi comprensivi oneri n. dipendenti Dirigenti PAT Ruolo Dirigenti PAT tempo determinato Direttori PAT Dirigenti Scuola Ispettore Scuola tempo determinato TOTALE Fonte: dati comunicati dal Servizio per il Personale. Al riguardo la Corte evidenzia l importanza dell allineamento dei dati sul personale risultanti dal rendiconto provinciale con quelli inseriti nel sistema SICO al fine, fra l altro, della predisposizione dei documenti di finanza pubblica (documento di economia e finanza, legge di stabilità, legge di bilancio), della quantificazione degli oneri nei provvedimenti che comportano spesa del personale, della determinazione del fabbisogno di personale, della verifica delle relazioni tecniche riferite ai provvedimenti legislativi, dell elaborazione del referto sul costo del lavoro che la Corte dei conti presenta al Parlamento ai sensi dell'art. 60 del D.lgs. n. 165/2001 e dell attività dell Istituto Nazionale di Statistica nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali. L Amministrazione ha comunicato che La Provincia per il futuro valuterà di uniformare il criterio di calcolo di tale consistenza. 248 Inoltre, a livello ordinamentale si evidenzia che la Corte costituzionale ha in più occasioni statuito che la competenza statale esclusiva in materia di ordinamento civile vincola gli enti ad autonomia differenziata anche con riferimento alla disciplina del rapporto di lavoro con i propri dipendenti.. e, pertanto, devono ritenersi non conformi alla Costituzione le disposizioni regionali intervenute in materia di trattamento economico dei dipendenti regionali, trattandosi di impiego pubblico contrattualizzato Nota prot. PAT/1D317/ del 16 giugno 2016 del Presidente (risposta alla nota prot di data 11 giugno contraddittorio). 249 Cfr., ex plurimis, sentenze n. 339/2011, n. 290/2012, n. 77/2013 e n. 61/ In argomento si rimanda, altresì, al parere della Sezione di controllo per la regione Sardegna n. 11/2015 del 30 gennaio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

242 Infine, in ordine alle misure di contenimento della spesa del personale, tenuto conto delle competenze specifiche della Provincia autonoma e delle azioni sinora già intraprese, si ribadisce la necessità di garantire piena attuazione ai principi contenuti nelle norme nazionali di coordinamento finanziario, tra le quali possono citarsi l art. 3, commi 5, 5-bis, 5-ter, 5-quater del D.L. n. 90/2014, convertito in Legge n. 114/2014, successivamente modificato dalla Legge n. 125/2015 e, da ultimo, dalla Legge n. 208/ Enti pubblici funzionali, agenzie ed enti strumentali finanziati in via ordinaria dalla Provincia Agenzie Quadro normativo L art. 2, della Legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino definisce l Agenzia come struttura organizzativa della Provincia istituita con legge provinciale, disciplinata dalla legge e da regolamento e dotata di autonomia amministrativa e contabile per lo svolgimento in amministrazione diretta di servizi pubblici o di attività a carattere tecnico o scientifico riservati al livello provinciale. L art. 32, comma 1, della medesima legge stabilisce che per lo svolgimento di attività di servizio pubblico oppure di supporto tecnico o scientifico che necessitano di un elevato grado di autonomia tecnica, operativa, amministrativa e contabile la Provincia si avvale delle agenzie individuate dall'allegato A, quali organi alle dirette dipendenze della Provincia. Dopo la costituzione, l eventuale trasformazione, soppressione o accorpamento delle Agenzie o l eventuale modifica o integrazione delle attività e dei compiti delle stesse può essere disposta con atto organizzativo approvato con deliberazione della Giunta provinciale. Tale atto organizzativo 250 definisce, assieme alla legge, l ordinamento delle agenzie Nel testo originale dell art. 32 era previsto che l ordinamento delle agenzie fosse disciplinato dalla legge e dai regolamenti di esecuzione della stessa. 251 Nel dettaglio, il comma 4 dell art. 32 prevede che l atto organizzativo disciplini per ciascuna agenzia: a) gli organi, il loro funzionamento e le loro attribuzioni. La L.P. 3/2006 prevede che tra gli organi siano comunque previsti il dirigente e i revisori dei conti; b) la struttura dell'organizzazione e il funzionamento delle strutture operative; c) le modalità per l'utilizzo del personale e dei beni anche immobili e delle relative attrezzature della Provincia, nonché la facoltà Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

243 Per quanto concerne la disciplina del personale, dei contratti e della contabilità dell Agenzia, il c. 7 del medesimo art. 32 dispone che trova applicazione la normativa provinciale vigente in materia. Di seguito si riporta l elenco delle Agenzie operanti con proprio bilancio presenti nel 2015, con l indicazione del settore d intervento, dell attività e del servizio svolto, della legge istitutiva e dell atto organizzativo. Non è stata segnalata alcuna variazione rispetto al precedente esercizio. 252 di assunzione diretta di personale e di acquisizione di beni e di altre risorse organizzative; d) gli strumenti di programmazione dell'attività, compresi i bilanci; e) gli strumenti di verifica dei risultati dell'attività rispetto agli obiettivi prefissati anche sotto il profilo finanziario, compresi i conti consuntivi; f) i poteri di direttiva, d'indirizzo, sostitutivi e di controllo della Giunta provinciale, anche individuando gli atti soggetti all'approvazione della Giunta; g) i rapporti organizzativi e funzionali, nonché quelli giuridici ed economici tra la Provincia e l'agenzia; h) la stipula di un contratto di servizio o l'approvazione di un programma di attività che prevede obiettivi, standard di servizio, prestazioni, risorse, modalità di verifica e valutazione dei risultati. 252 Nota prot n del 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 38. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

244 Tabella 100: elenco Agenzie operanti con proprio bilancio presenti nel 2015 AGENZIA SETTORE D'INTERVERNTO ATTIVITA' SVOLTA LEGGE ISTITUTIVA ATTI ORGANIZZATIVI Agenzia provinciale per i pagamenti Sostegno delle attività economiche (APPAG) Attività di autorizzazione, controllo, erogazione e contabilizzazione delle misure conseguente approvazione dell'atto Art. 57 L.P. 4/2003 (modificato da di sostegno previste dalla politica agricola organizzativo. Ridefinizione della ultimo con la L.P. 18/2011) della Comunità europea, in qualità di declaratoria delle strutture della medesima organismo pagatore Del. 3193/2010: "Modificazione delle competenze dell'agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG) ai sensi dell'articolo 57 della legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 e nonché del Dipartimento Agricoltura e alimentazione e delle strutture di secondo e terzo livello in esso incardinate." Agenzia provinciale per l'incentivazione Sostegno delle attività economiche delle attività economiche (APIAE) Agenzia provinciale per l'assistenza e Assistenza previdenza integrativa (APAPI) Del. 1510/2009: "Approvazione dell'atto Attività di concessione ed erogazione di organizzativo dell'agenzia provinciale per aiuti, di contributi e di agevolazioni Art. 39ter L.P. 3/2006 (introdotto l'incentivazione delle attività economiche finanziarie a favore di imprenditori e degli dall'art. 57, comma 4 della L.P. 2/2009 (APIAE) istituita ai sensi dell'articolo 39 ter altri soggetti operanti in tutti i settori e da ultimo modificato dall'art. 26, della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 e economici, ad eccezione di quello agricolo. comma 10, della L.P. 1/2014) conseguenti disposizioni sull'attivazione, Attività di verifica e controllo connesse. l'organizzazione e il funzionamento della stessa. ", modificato con del. 557/2012 D.P.P. 4-55Leg/2001 "Regolamento in materia di bilancio, contabilità, servizio di Art. 34 e segg. L.P. 23/1993 Attività di erogazione di sussidi economici a tesoreria, entrate e spese dell'agenzia (modificato da ultimo con la L.P. sostegno del reddito provinciale per l'assistenza e la previdenza 15/2012) integrativa (legge provinciale 3 settembre 1993, n articolo 34, comma 8)" Agenzia del lavoro (ADL) Mercato del lavoro Servizio pubblico per l'accesso nel mercato del lavoro e il mantenimento del lavoro. Art. 7 e segg. L.P. 19/1983 (modificato Interventi di sostegno nei confronti dei da ultimo con la L.P. 1/2014) lavoratori sospesi dal lavoro o disoccupati. Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (APPA) Agenzia per la depurazione (ADEP) Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD) Cassa provinciale antincendi (serv. antincendi e protezione civile) Valorizzazione e tutela del territorio, prevenzione, di vigilanza e di controllo in L.P. 11/1995 (modificata da ultimo con protezione civile Attività tecniche e amministrative di materia ambientale e di rilievo igienico- la L.P. 5/2013) sanitario Valorizzazione e tutela del territorio, Competenze in materia di rifiuti, compresi dall'art. 57 della L.P. 2/2009 approvazione dell'atto organizzativo ai sensi protezione civile Attività connesse con la depurazione delle acque reflue. quelli speciali e pericolosi, impianti di modificato da ultimo con la L.P. della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 raccolta, trattamento e smaltimento, 17/2012) bonifica e ripristino ambientale. Fonte: elaborazione dati PAT. Del. 2839/2013 "Agenzia per la depurazione Art. 39quater L.P. 3/2006 (introdotto (ADEP): modifica delle competenze e "Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino". Valorizzazione e tutela del territorio, Conservazione e valorizzazione foreste Art. 68 L.P. 11/2007 (modificato da funzionamento e i compiti dell'agenzia protezione civile demaniali Gestione amministrativa del Corpo Valorizzazione e tutela del territorio, permanente dei vigili del fuoco di Trento e L.P. 26/1988 protezione civile della scuola provinciale antincendi. Istituto di statistica della provincia di Servizi di supporto alle attività istituzionali Trento Esercizio delle funzioni in materia di L.P. 6/1981 statistica per il territorio provinciale ultimo con la L.P. 27/2010) D.P.P Leg/2008 "Regolamento concernente l'organizzazione, il provinciale delle foreste demaniali (articolo 68 della legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11)" Oltre alle sopra descritte Agenzie operanti con proprio bilancio, si riporta di seguito, per completezza espositiva, anche l elenco delle Agenzie per le cui spese di intervento e funzionamento si provvede a carico diretto del bilancio provinciale con le modalità previste per le strutture organizzative ordinarie 253 : 253 L.p. n. 3/2006, art. 32, comma 9bis: Per ragioni di semplificazione operativa la Giunta provinciale può disporre che alle spese di intervento e funzionamento dell'agenzia si provveda a carico diretto del bilancio provinciale, con le modalità previste per le strutture organizzative ordinarie, intendendosi sostituito l'organo dell'agenzia a quello della Provincia. In tal caso l'agenzia non adotta i documenti contabili previsti dal comma 4, lettera d), e non è attivo l'organo previsto dal comma 6, lettera b). Per le agenzie individuate dalla Giunta provinciale l'adozione degli atti di competenza della Giunta è proposta direttamente dal dirigente dell'agenzia. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

245 Tabella 101: elenco Agenzie senza proprio bilancio presenti nel AGENZIA SETTORE D'INTERVERNTO ATTIVITA' SVOLTA LEGGE ISTITUTIVA ATTI ORGANIZZATIVI Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (APAC) Servizi di supporto alle attività istituzionali Attività contrattuale (ex Agenzia per i servizi) Agenzia per le opere pubbliche (APOP) Agenzia provinciale per le risorse idriche e l'energia (APRIE) (ex Agenzia provinciale per l'energia) Servizi di supporto alle attività istituzionali Gestione opere pubbliche Sostegno delle attività economiche Attività nel settore energetico e idrico Del. 972/2009: "Approvazione dell'atto organizzativo dell'agenzia per i servizi Art. 39bis L.P. 3/2006 (introdotto istituita ai sensi dell'articolo 39 bis della legge dall'art. 23 della L.P. 23/2007 e provinciale 16 giugno 2006, n. 3 e modificato da ultimo con la L.P. conseguenti disposizioni sull'attivazione, 25/2012) l'organizzazione e il funzionamento della stessa. " Art. 39novies L.P. 3/2006 (introdotto provinciale 16 giugno 2006, n. 3 "Norme in dall'art. 23 L.P. 18/2011) Del. 469/2012: "Approvazione dell'atto organizzativo dell'agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP) ai sensi della legge materia di governo dell'autonomia del Trentino". Disposizioni sull'attivazione, l'organizzazione e il funzionamento della stessa. " Art. 39 L.P. 3/2006 (modificato da l'energia (APE), approvato con ultimo con la L.P. 25/2012) Del. 2991/2012: "Modificazione dell'atto organizzativo dell'agenzia provinciale per deliberazione della Giunta provinciale n. 556 del 23 marzo 2012, ai sensi della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3" Agenzia provinciale per la famiglia, la Assistenza natalità e le politiche giovanili (APF) Del. 609/2013 "Approvazione del nuovo atto organizzativo dell'agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili Art. 39octies L.P. 3/2006 (introdotto Attività di coordinamento delle politiche di (APF) ai sensi della legge provinciale 16 dall'art. 38 L.P. 1/2011 modificato da sostegno alla famiglia giugno 2006, n. 3 "Norme in materia di ultimo con la L.P. 18/2011) governo dell'autonomia del Trentino, ai sensi della legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3. " Fonte: elaborazione dati PAT Dati contabili Al fine di poter disporre di un quadro completo della finanza pubblica provinciale è stato richiesto all Amministrazione di trasmettere i rendiconti 2014 e 2015 delle Agenzie della Provincia, comprensivi delle relazioni dei revisori dei conti. La Provincia ha trasmesso i dati e le relazioni inerenti al rendiconto 2014, impegnandosi tuttavia a trasmettere quelli del 2015 non appena disponibili. Ciò in quanto l art. 12 della recente L.P. n. 7/2016, modificando l art. 38 della L.P. n. 18/2015 ha disposto, con riferimento all esercizio 2015, uno slittamento del termine di approvazione del rendiconto delle Agenzie e degli Enti pubblici strumentali al 31 luglio 2016 (termine ordinariamente previsto per il 30 aprile). Pertanto, i dai contabili inerenti all esercizio 2015 non saranno oggetto di esame in questa sede, mentre per quanto concerne l esercizio 2014 si rinvia all analisi già effettuata nella relazione allegata alla decisione delle Sezioni Riunite Trentino Alto Adige n. 2/2015/PARI del 25 giugno È stato invece fornito da parte della Provincia il dettaglio delle somme impegnate sul proprio bilancio nel corso del 2015 per trasferimenti, a qualsiasi titolo, a favore delle Agenzie. I dati sono riepilogati nel prospetto che segue: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

246 Tabella 102: somme impegnate sul bilancio provinciale per trasferimenti alle Agenzie Agenzia Impegni PAT 2014 Impegni PAT 2015 Var % Pagamenti PAT 2014 Pagamenti PAT 2015 Var % Agenzia provinciale per i pagamenti (APPAG) Agenzia provinciale per l'incentivazione delle attività economiche (APIAE) , ,23-19,99% , ,55-26,48% , ,43 8,84% , ,62 39,85% Agenzia provinciale per l'assistenza e previdenza integrativa (APAPI) , ,30-0,19% , ,20 11,91% Agenzia del lavoro , ,00-17,27% , ,00-13,83% Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente (APPA) Agenzia per la depurazione (ADEP) Agenzia provinciale delle foreste demaniali (APROFOD) Cassa provinciale antincendi (serv. antincendi e protezione civile) , ,00-6,24% , ,00-15,53% , ,12-55,14% , ,89-93,59% , ,00-56,71% , ,36-61,92% , , ,25% , , ,13% Istituto di statistica della provincia di Trento , ,00% , ,00 147,37% TOTALE AGENZIE , ,08-0,92% , ,33 15,33% Fonte: elaborazione dati PAT. Nel complesso, in termini di impegni, i trasferimenti alle Agenzie hanno registrato nel 2015 una lieve riduzione rispetto all esercizio precedente (-0,92%). La contrazione ha interessato quasi tutte le Agenzie. Unici dati di segno opposto riguardano i trasferimenti alla Cassa provinciale antincendi, che hanno registrato un considerevole incremento con riguardo alle funzioni delegate dalla Regione, ed i trasferimenti all APIAE, soprattutto in riferimento alle somme assegnate per interventi relativi al fondo unico per la finanza d impresa. Analizzando i dati in termini di pagamenti complessivi (competenza più residui) è invece riscontrabile un incremento dei trasferimenti (+15,33%), anche in questo caso imputabile principalmente alle due Agenzie appena citate Verifica rispetto direttive provinciali di spending review per l esercizio 2014 L art. 7 della L.P. n. 4/2004 prevede che la Giunta provinciale adotti direttive nei confronti delle Agenzie e degli Enti funzionali per garantire il concorso degli stessi al perseguimento degli Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

247 obiettivi provinciali in materia di patto di stabilità nonché per il coordinamento delle loro scelte con gli obiettivi della programmazione provinciale. La valenza di tali strumenti è stata ulteriormente rafforzata in sede di attuazione dell art. 79, comma 3, dello Statuto di autonomia, che ha assegnato alla Provincia il coordinamento della finanza pubblica provinciale fermo restando il coordinamento della finanza pubblica da parte dello Stato ed ha quindi reso la Provincia pienamente responsabile del concorso degli enti costituenti il sistema territoriale integrato al raggiungimento degli obiettivi complessivi. In particolare, l art. 2 della L.P. n. 27/2010 stabilisce che la Giunta provinciale emani specifiche direttive nei confronti delle Agenzie e degli Enti funzionali sia per il conseguimento degli obiettivi generali relativi al patto di stabilità, sia per la razionalizzazione e qualificazione delle spese. Come è stato già rilevato, i rendiconti dell esercizio 2015 e le relative relazioni accompagnatorie non sono stati approvati entro la scadenza ordinaria (30 aprile) in ragione della proroga del termine al 31 luglio disposta con la citata L.P. n. 7/2016. Pertanto, le valutazioni inerenti al rispetto delle direttive provinciali in materia di razionalizzazione delle spese saranno effettuate con esclusivo riferimento all esercizio Al riguardo, gli atti di indirizzo provinciali sono contenuti nelle deliberazioni di Giunta di seguito indicate: - delibera n. 588/2014, recante Direttive definitive per l'attuazione degli obiettivi della manovra finanziaria provinciale per il 2014 da parte delle agenzie e degli enti strumentali della Provincia ; - delibera n. 1551/2014, recante Direttive sul personale agli enti strumentali in attuazione degli obiettivi della manovra finanziaria provinciale per il triennio , come modificata dalla delibera n. 2288/2014. L esame delle misure di contenimento della spesa, prescritte dai citati provvedimenti, è stato svolto da questa Corte tenuto conto di quanto riportato nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 di Agenzie, Enti pubblici strumentali, Fondazioni, Società della Provincia e di quanto emerso dalle verifiche effettuate dai Revisori dei conti delle singole Agenzie. Tale relazione, in particolare, fino allo scorso esercizio era predisposta a cura dell Organismo di Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

248 valutazione, organo di controllo interno non più previsto dalla nuova formulazione della legge di contabilità provinciale. Attualmente, l analisi è comunque predisposta dagli uffici provinciali, in virtù della funzione di vigilanza, attribuita dall art. 79, comma 3, dello Statuto di autonomia, sull intero sistema territoriale provinciale integrato. 1) ENTRATE La Provincia ha verificato che le Agenzie abbiano iscritto in bilancio i trasferimenti provinciali in misura corrispondente alle somme stanziate sul bilancio provinciale e non ha riscontrato irregolarità. Per quanto concerne le entrate derivanti da corrispettivi e canoni, le Agenzie, in linea con l impostazione della manovra finanziaria provinciale, non hanno operato aumenti, ad eccezione dell Agenzia per la depurazione, che ha adeguato le proprie tariffe a quanto previsto con la deliberazione di Giunta provinciale n. 1863/2013, e dell Agenzia per le Foreste demaniali, che ha adeguato la misura dei proventi dovuti per l utilizzazione dei beni immobili del demanio o del patrimonio della Provincia all aumento previsto con la deliberazione di Giunta provinciale n. 1851/2013. Infine le Agenzie non hanno fatto ricorso ad operazioni creditizie diverse dalle anticipazioni di cassa. 2) SPESE a) Spesa corrente Le direttive per l anno 2014 prevedevano che la spesa corrente, al netto della spesa complessiva di personale inclusa quella afferente i contratti di collaborazione, dovesse ridursi almeno del 5% rispetto alla spesa corrente dell anno Dal confronto erano previste alcune esclusioni, tra le quali le spese una tantum e quelle connesse all adeguamento di contratti pluriennali in corso per l acquisizione di servizi afferenti specificamente l attività istituzionale. Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene dato atto del rispetto della direttiva da parte di tutte le Agenzie, evidenziando che la spesa corrente di comparto rilevante ai fini della direttiva si è ridotta da euro ad euro (-7,38%). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

249 Tuttavia, si rileva che la spesa corrente complessiva, al lordo di tutte le esclusioni previste dalla direttiva, evidenzia un rilevante incremento, passando da euro ad euro (+25,45%). Permangono dunque dubbi sulla capacità delle direttive di consentire reali risparmi di spesa. b) Spesa per nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza La direttiva prevede che per ciascuno degli esercizi 2014, 2015 e 2016 non possano essere affidati nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza di cui all art. 39 sexies della L.P. n. 23/1990 per un importo complessivo superiore al 35% delle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008 e Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene dato atto del rispetto della direttiva da parte di tutte le Agenzie, evidenziando che a livello di comparto la spesa netta per incarichi si è ridotta del 93% rispetto al valore medio degli esercizi Tuttavia, tale percentuale è stata calcolata escludendo dalle spese totali le spese indispensabili connesse all attività istituzionale dell ente, per le quali la Provincia afferma che sono state assunte con criteri di sobrietà. Anche in questo caso però la presenza di alcune esclusioni e la limitazione dell operatività della direttiva agli incarichi di cui all art. 39-sexies della L.P. n. 23/1990 fa sorgere dubbi sulla capacità delle direttive di consentire reali risparmi di spesa. Tanto è vero che la spesa lorda totale per incarichi risultante dalla Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 ammonta ad euro , mentre la spesa complessiva delle Agenzie per la medesima voce comunicata alla Corte in istruttoria risulta essere invece pari ad euro ,34 in termini di impegni e ad euro ,39 in termini di pagamenti. 254 c) Spese discrezionali La delibera n. 588/2014 prevede che per ciascuno degli esercizi 2014 e 2015, 2016 le spese discrezionali afferenti i servizi generali, quali le spese per mostre, convegni, manifestazioni, sponsorizzazioni, pubblicazioni e iniziative di comunicazione (con esclusione degli incarichi di 254 Si veda nota prot. n. P001/ del 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 53. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

250 studio, ricerca e consulenza) siano autorizzate per un importo non superiore al valore medio del triennio Dai limiti sono state escluse le spese sostenute per l attività di ricerca, le spese indispensabili, purché connesse all attività istituzionale dell Agenzia, le quali comunque devono essere assunte secondo criteri di sobrietà e motivate nella relazione che accompagna il bilancio, e le spese sostenute per la realizzazione di interventi cofinanziati per almeno il 50% da soggetti esterni, in particolare a valere sui fondi finanziati dall Unione Europea. Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene dato atto del rispetto della direttiva da parte di tutte le Agenzie, evidenziando che a livello di comparto le spese discrezionali nette sono state ridotte del 65% rispetto al valore medio degli esercizi Permane anche in questo caso dubbia l incisività della direttiva e la capacità della stessa di consentire reali risparmi di spesa, giacché la qualificazione di una spesa come indispensabile, e quindi esclusa dall obbligo di contenimento, è pur sempre frutto di una valutazione discrezionale idonea ad essere dilatata e difficilmente controllabile secondo parametri oggettivi. d) Acquisto di beni e servizi In merito alle direttive in materia di acquisto di beni e servizi la Provincia ha riferito che nel corso del 2014 le Agenzie hanno utilizzato, ove possibile (presenza di beni e servizi usufruibili), le convenzioni della centrale acquisti istituita presso l Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti, ovvero si sono avvalse delle convenzioni Consip o del mercato elettronico, secondo le disposizioni della delibera di Giunta provinciale n. 1392/2013. e) Compensi per gli organi sociali Al riguardo la Provincia riferisce che le Agenzie hanno rispettato i limiti previsti per i compensi e i rimborsi spese degli organi di amministrazione, di controllo e consultivi contenuti nelle deliberazioni n. 2640/2010, n. 3076/2010. f) Spesa per il personale Il personale della Agenzie è a carico del bilancio provinciale, quindi ad esso si applicano le misure di contenimento della spesa previste per il restante personale provinciale. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

251 In materia di collaborazioni, le direttive prevedevano per il 2014 che la spesa non dovesse superare quella dell esercizio precedente, tenendo però conto di eventuali stabilizzazioni di personale autorizzate dalla Giunta provinciale, della spesa relativa a contratti di appalto e servizi disposta dall Agenzia quale modalità sostitutiva dell attivazione di contratti di collaborazione e fatte salve eventuali ridefinizioni del limite ad opera della Giunta provinciale per inderogabili maggiori necessità connesse all attività istituzionale. Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene riscontrato a livello di comparto il rispetto del limite nei termini sopra esposti. Per quanto riguarda le singole Agenzie è stato segnalato che l Agenzia del Lavoro e l ISTPAT sono state autorizzate, con la deliberazione di Giunta provinciale n. 2288/2014, ad utilizzare collaborazioni e servizi sostitutivi di contratti di collaborazione autorizzati nei limiti di spesa definiti dal programma di attività sottoposta ad approvazione da parte della Giunta provinciale. Anche in questo caso, la previsione di numerose eccezioni e deroghe suscita perplessità sull effettiva capacità della disposizione di razionalizzare e ridurre tale voce di spesa. Con riferimento all esercizio 2015 si segnalano per le Agenzie le seguenti deliberazioni di Giunta provinciale, il cui rispetto sarà verificato quando i dati contabile relativi all esercizio 2015 saranno resi disponibili: - delibera n. 2063/2014, recante Direttive per l'attuazione degli obiettivi della manovra finanziaria provinciale per il 2015 da parte delle agenzie e degli enti strumentali della Provincia ; - delibera n. 1551/2014, recante Direttive sul personale agli enti strumentali in attuazione degli obiettivi della manovra finanziaria provinciale per il triennio , come modificata dalla delibera n. 2288/ Enti pubblici strumentali Quadro normativo L art. 2, della Legge provinciale 16 giugno 2006, n. 3 Norme in materia di governo dell'autonomia del Trentino definisce gli enti strumentali come enti pubblici, anche economici, il cui Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

252 ordinamento è disciplinato dalla legge e da regolamento nonché enti privati quali fondazioni, associazioni e società di capitali disciplinati dal codice civile e istituiti sulla base della legge, per l'organizzazione e la gestione esternalizzata di servizi pubblici riservati al livello provinciale nonché di servizi o attività, anche a carattere tecnico, strumentali alle attività istituzionali. L art. 33, comma 1 della medesima legge, stabilisce che: nel rispetto del diritto comunitario, fermo restando quanto previsto dall'articolo 13, per l'esercizio di funzioni e per l'organizzazione e per la gestione di servizi pubblici riservati al livello provinciale nonché per lo svolgimento di attività di servizio strumentali alle attività istituzionali, salvo che ricorra alla concessione di servizi a soggetti terzi da individuare a mezzo di gara, la Provincia si avvale, sulla base di contratto di servizio che precisa, in particolare, le funzioni, i servizi, le attività e i compiti affidati, dei seguenti soggetti esterni, indicati dall'allegato A di questa legge: a) enti pubblici; b) fondazioni o associazioni; c) società di capitali. Il comma 2 dell art 33 della L.P. 3/2006 stabilisce che l ordinamento degli enti pubblici strumentali, ai quali è comunque riconosciuta personalità giuridica e autonomia organizzativa, è disciplinato, in quanto compatibile, dalle disposizioni previste per le agenzie dall art. 32, commi da 4 a 9. Il comma 3 prevede infine che l istituzione di nuovi enti pubblici, nonché la loro trasformazione, fusione o scioglimento, è disposta con legge provinciale. Di seguito si riporta l elenco degli enti pubblici strumentali esistenti alla data del 31/12/2015 con l indicazione del settore d intervento, l attività ed il servizio svolto e la legge istitutiva. Sono escluse da quest elenco le istituzioni scolastiche e formative provinciali, l Azienda provinciale per i servizi sanitari e gli enti di diritto privato che saranno oggetto di esame nei paragrafi dedicati. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

253 Tabella 103: elenco Enti pubblici strumentali presenti nel 2015 ENTI PUBBLICI STRUMENTALI SETTORE D'INTERVERNTO Istituto provinciale di ricerca, aggiornamento, sperimentazione Istruzione e formazione educativi (IPRASE) Opera universitaria Istruzione e formazione ATTIVITA' E SERVIZI LEGGE ISTITUTIVA REGOLAMENTO D.P.P. 3 aprile 2008, n /Leg di data 3 aprile 2008 "Regolamento concernente Promozione e realizzazione della ricerca, l'ordinamento ed il funzionamento della sperimentazione, della L.P. 9 novembre 1990, n. 29, dell'istituto provinciale per la ricerca e la documentazione, dello studio e ridisciplinato dalla L.P. 7 agosto 2006, sperimentazione educativa (IPRASE) e la dell'approfondimento delle tematiche n. 5, art. 42. composizione ed il funzionamento educative e formative. dell'osservatorio permanente sulla condizione dell'infanzia e dei giovani " Attività di supporto e di assistenza a favore L.P. 24 maggio 1991, n. 9. degli studenti universitari Museo delle scienze Beni e attività culturali Creazione di un centro di cultura nel acmpo L.P. 27 novembre 1964, n. 14, ora D.P.P. 11 marzo 2011, n. 4-62/Leg delle scienze, con particolare attenzione alla sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, "Regolamento concernente "Disciplina del storia naturale e al paesaggio montano, alla art. 25. Museo delle scienze"" scienza e all'innovazione. Museo degli usi e costumi della gente trentina Museo d'arte moderna e contemporanea Beni e attività culturali Beni e attività culturali D.P.P. 11 marzo 2011, n. 5-63/Leg L.P. 31 gennaio 1972, n. 1, ora Creazione di un centro di cultura nel campo "Regolamento concernente "Disciplina del sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, etnografico. Museo degli usi e costumi della gente art. 25. trentina"" Custodia, conservazione, valorizzazione e L.P. 23 novembre 1987, n. 32, ora D.P.P. 11 marzo 2011, n. 6-64/Leg promozione dello studio e della conoscenza sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, "Disciplina del Museo d'arte moderna e dell'arte moderna e contemporanea. art. 25. contemporanea - MART" Museo "Castello del Buonconsiglio - Beni e attività culturali monumenti e collezioni provinciali" Centro servizi culturali S. Chiara Istituto culturale ladino Istituto mocheno Istituto cimbro Parco Adamello - Brenta Parco Paneveggio - Pale di San Martino Beni e attività culturali Raccolta, ordine, conservazione, studio, D.P.P. 11 marzo 2011, n. 3-61/Leg L.P. 11 maggio 2005, n. 5, ora documentazione e valorizzazione dei beni "Regolamento concernente "Disciplina del sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, culturali messi a disposizione dalla museo Castello del Buonconsiglio, art. 25. Provincia. monumenti e collezioni provinciali"" Promozione dell'offerta culturale e produzione di iniziative e spettacoli. Fonte: elaborazione dati PAT. D.P.P. 31 dicembre 2008, n. 54-2/Leg L.P. 19 gennaio 1988, n. 37, ora della "Regolamento di organizzazione e sostituita da L.P. 3 ottobre 2007, n. 15, funzionamento del Centro servizi culturali art. 22. S. Chiara " Conservazione, difesa e valorizzazione della L.P. 14 agosto 1975, n. 29 e s.m. Oggi Tutela delle minoranze cultura, delle tradizioni, della parlata e degli disciplinato da L.P. 19 giugno 2008, n. linguistiche altri elementi della civiltà ladina del 6. Trentino. Tutela e valorizzare del patrimonio L.P. 31 agosto 1987, n. 18 e s.m.. Oggi Tutela delle minoranze etnografico e culturale delle popolazioni disciplinato da L.P. 19 giugno 2008, n. linguistiche germanofone dei comuni di Palù del 6. Fersina, Fierozzo e Frassilongo. Tutela e valorizzare del patrimonio L.P. 31 agosto 1987, n. 18 e s.m.. Oggi Tutela delle minoranze etnografico e culturale delle popolazioni disciplinato da L.P. 19 giugno 2008, n. linguistiche germanofone del comune di Luserna. 6. Valorizzazione e tutela del protezione civile Valorizzazione e tutela del protezione civile territorio, Gestione dei parchi demaniali provinciali territorio, Gestione dei parchi demaniali provinciali L.P. 6 maggio 1988, n. 18, poi "Regolamento concernente l'organizzazione sostituita dalla L.P. 23 maggio 2007, n. ed il funzionamento dei parchi naturali 11. D.P.P. 21 gennaio 2010, n. 3-35/Leg provinciali, nonché la procedura per l'approvazione del piano del parco " Dati contabili Come già rilevato per le Agenzie, anche per gli Enti pubblici strumentali è stata disposta la proroga del termine per l approvazione del rendiconto 2015 al 31 luglio Pertanto, i dai contabili inerenti all esercizio 2015 non saranno oggetto di esame in questa sede, mentre per quanto concerne l esercizio 2014 si rinvia all analisi già effettuata nella relazione allegata alla decisione delle Sezioni Riunite Trentino Alto Adige n. 2/2015/PARI del 25 giugno Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

254 Tuttavia, si evidenzia nuovamente, anche in questa sede, che alcuni Enti registrano ripetuti risultati negativi della gestione di competenza sin dall esercizio 2011 (Parco Adamello Brenta, Museo "Castello del Buonconsiglio - monumenti e collezioni provinciali", Istituto mocheno), talvolta con l erosione di gran parte del risultato di amministrazione (Museo delle scienze, Museo degli usi e costumi della gente trentina). È stato invece fornito da parte della Provincia il dettaglio delle somme impegnate sul proprio bilancio nel corso del 2015 per trasferimenti, a qualsiasi titolo, a favore degli Enti pubblici strumentali. I dati sono riepilogati nel prospetto che segue: Tabella 104: somme impegnate sul bilancio provinciale per trasferimenti agli Enti pubblici strumentali Impegni PAT Impegni PAT Pagamenti PAT Pagamenti PAT Ente pubblico strumentale Var % Var % Istituto provinciale di ricerca, aggiornamento, sperimentazione educativi (IPRASE) , ,00-68,95% , ,42-31,04% Opera universitaria , ,40 0,09% , ,82 15,90% Museo delle scienze , ,00-54,87% , ,44 282,38% Museo degli usi e costumi della gente trentina Museo d'arte moderna e contemporanea Museo "Castello del Buonconsiglio - monumenti e collezioni provinciali" Centro servizi culturali S. Chiara , ,00-2,56% , ,65-9,30% , ,00-14,21% , ,91 16,02% , ,00-13,38% , ,00-38,67% , ,00-16,45% , ,32-57,60% Istituto culturale ladino , ,00-5,88% , ,32 232,09% Istituto mocheno , ,00-0,10% , ,32 348,55% Istituto cimbro , ,00 8,27% , ,82 37,12% Parco Adamello - Brenta , ,34-1,98% , ,45-8,47% Parco Paneveggio - Pale di San Martino , ,10-2,36% , ,77-50,23% TOTALE ENTI PUBBLICI , ,84-18,68% , ,24 26,74% Fonte: elaborazione dati PAT. A livello complessivo è riscontrabile una contrazione degli impegni della Provincia a favore degli enti pubblici strumentali (-18,68%), che ha interessato quasi tutti gli enti, ad eccezione dell Istituto cimbro. Al contrario, i pagamenti complessivi sono cresciti (competenza più residui), rispetto al 2014, del 26,74%. Particolarmente rilevante l incremento registrato dai Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

255 pagamenti a favore del Museo delle scienze (+282,38%), dell Istituto culturale ladino (+232,09%) e dell Istituto mocheno (+348,55%) Verifica rispetto direttive provinciali di spending review per l esercizio 2014 Le direttive di spending review emanate della Giunta provinciale nei confronti degli enti pubblici strumentali sono le medesime già viste per le Agenzie per cui è sufficiente un rinvio a quanto già riportato nel paragrafo precedente. Anche per gli Enti pubblici strumentali, non essendo state trasmesse le relazioni al rendiconto 2015, le valutazioni relative al rispetto delle suddette direttive saranno effettuate con riferimento all esercizio 2014, anche in questo caso sulla base di quanto emerso dalle analisi effettuate dalla Provincia nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 di Agenzie, Enti pubblici strumentali, Fondazioni, Società della Provincia, nonché dalle verifiche dei Revisori dei conti dei singoli Enti. 1) ENTRATE La Provincia ha verificato che gli Enti abbiano iscritto in bilancio i trasferimenti in misura corrispondente alle somme stanziate sul bilancio provinciale, non riscontrando irregolarità. Per quanto concerne le entrate derivanti da corrispettivi e canoni, gli Enti hanno operato degli aumenti, ma tutti in linea con le indicazioni provinciali. Infine gli Enti non hanno fatto ricorso ad operazioni creditizie diverse dalla anticipazioni di cassa. 2) SPESE a) Spesa corrente Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene dato atto del rispetto della direttiva di contenimento della spesa corrente da parte di tutti gli Enti, evidenziando che la spesa di comparto rilevante ai fini della direttiva si è ridotta da euro ad euro Anche nel caso degli Enti pubblici strumentali, analogamente a quanto già osservato per le Agenzie, va rilevato che la spesa corrente complessiva, al lordo di tutte le esclusioni previste Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

256 dalla direttiva, presenta sì un decremento, ma inferiore al 5% stabilito, passando da euro ad euro Permangono dunque dubbi sulla capacità delle direttive, nella loro attuale formulazione, di consentire effettivi risparmi di spesa. b) Spesa per nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene dato atto del rispetto della direttiva di contenimento della spesa per incarichi da parte di tutti gli Enti. Emerge da questo documento che a livello di comparto la spesa netta per incarichi si è ridotta del 76% rispetto al valor medio degli esercizi , mentre per le spese indispensabili si ribadisce l applicazione del criterio di sobrietà. Tuttavia, anche in questo caso la Corte osserva che la presenza di numerose esclusioni e la limitazione dell operatività della direttiva agli incarichi di cui all art. 39sexies della L.P. n. 23/1990 fanno sorgere dubbi sulla capacità delle direttive di consentire reali risparmi di spesa. Emerge, infatti, una notevole discrasia tra i dati riportati nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 (spesa lorda totale per incarichi pari ad euro ) e quanto comunicato dalla Provincia autonoma in fase istruttoria (spesa complessiva per incarichi degli enti pubblici strumentali pari ad euro ,36 in termini di impegni e ,74 in termini di pagamenti). 255 c) Spese discrezionali Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene dato atto del rispetto della direttiva di contenimento delle spese discrezionali a livello complessivo. A livello di comparto le spese discrezionali nette (euro ) risultano ridotte del 97% rispetto al valor medio degli esercizi (euro ,82). 255 Si veda nota prot. n. P001/ del 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 53. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

257 Tuttavia, le spese indispensabili escluse (pari ad euro ) rappresentano oltre il 94% delle spese discrezionali totali (euro ). Pertanto, anche in tal caso, la Corte rileva la dubbia incisività della direttiva e la incerta capacità della stessa di consentire reali risparmi di spesa. Per quanto concerne i singoli enti la Provincia rileva che l ente parco Paneveggio-Pale di S.Martino ha rispettato le direttive ridefinendo il valore medio delle spese sostenute nel periodo , togliendo le spese rilevanti ai fini commerciali al fine di non comprimere il volume dei ricavi dell Ente che presentano un margine di ricarica pari a circa il 50%. Anche tale affermazione contribuisce a sostenere quanto appena rilevato, ossia che le continue eccezioni ed esclusioni contenute nelle direttive provinciali determinano un risultato sul contenimento della spesa di gran lunga inferiore a quanto atteso. d) Acquisto di beni e servizi In merito alle direttive in materia di acquisto di beni e servizi la Provincia ha riferito che nel corso del 2014 gli Enti pubblici strumentali hanno utilizzato, ove possibile (presenza di beni e servizi usufruibili), le convenzioni della centrale acquisti istituita presso l Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti, ovvero si sono avvalse delle convenzioni Consip o del mercato elettronico, secondo le disposizioni della delibera di Giunta provinciale n. 1392/2013 e) Compensi per gli organi sociali Al riguardo la Provincia riferisce che gli Enti pubblici strumentali hanno rispettato i limiti previsti per i compensi e i rimborsi spese degli organi di amministrazione, di controllo e consultivi contenuti nelle deliberazioni n. 2640/2010, n. 3076/2010 e n. 1764/2011. f) Spesa per il personale In relazione al contenimento della spesa per il personale la Provincia ha segnalato quanto segue: - sono state effettuate nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato e determinato, solo previa autorizzazione del Dipartimento provinciale competente in materia di personale; - la delibera n. 1551/2014 e ss.mm. prevedeva che gli Enti fossero tenuti a ridurre la spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione almeno del 5% rispetto alla corrispondente spesa Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

258 2013. Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene rilevato che a livello di comparto la spesa complessiva per straordinari e viaggi di missione ha subito una riduzione del 6,4%. Tuttavia è stato rilevato che il Centro Servizi Culturali Santa Chiara ha visto un incremento della spesa, determinato dalla gestione della nuova struttura Teatro Sambapolis e dalla mancata assunzione di figure di coordinamento richieste che ha determinato un maggior carico di lavoro per il restante personale; - in materia di collaborazioni, le direttive prevedevano per il 2014 un contenimento della spesa nei limiti di quella sostenuta nel 2013, tendendo però conto di eventuali stabilizzazioni di personale autorizzate dalla Giunta provinciale, della spesa relativa a contratti di appalto e servizi disposta dall Ente quale modalità sostitutiva dell attivazione di contratti di collaborazione e fatte salve eventuali ridefinizioni del limite ad opera della Giunta provinciale per inderogabili maggiori necessità connesse all attività istituzionale. Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene dato atto del rispetto di tale limite da parte di tutti gli Enti; - anche a livello di spesa complessiva per il personale le direttive prevedevano per il 2014 un contenimento della spesa nei limiti di quella sostenuta nel L obiettivo risulta rispettato. Dal confronto sono però esclusi i maggiori oneri del 2014 connessi alle stabilizzazioni e alle nuove assunzioni di personale autorizzate dalla Giunta provinciale (Museo degli usi e costumi), i maggiori oneri derivanti dalla messa a regime delle progressioni previste con la deliberazione della Giunta provinciale n. 860/2013 (Parco Adamello Brenta e Museo degli usi e costumi) e le deroghe per le collaborazioni nonché i maggiori oneri una tantum per la liquidazione del TFR (Istituto culturale Mocheno). In ogni caso, anche a prescindere dalle voci escluse, la spesa di personale complessiva evidenzia un lieve decremento passando da euro nel 2013 ad euro nel g) Spesa per l acquisto e la locazione di beni immobili Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 è stato specificato che nel 2014 gli Enti nel procedere all acquisto a titolo oneroso e alla locazione di immobili hanno rispettato i limiti Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

259 previsti per la Provincia dall art. 4 bis commi 2, 3, 4 della L.P. n. 27/2010, come modificato dalla L.P. n. 16/2013, ferme restando le operazioni effettuate ai sensi della normativa provinciale che disciplina l attività dell ente, previste da strumenti di programmazione o da altri atti che regolano i rapporti fra questi enti e la Provincia già approvati alla data di entrata in vigore della L.P. n. 16/2013 (14 agosto 2013). h) Spesa per l acquisto di arredi e per l acquisto o la sostituzione di autovetture La deliberazione n. 588/2014 prevedeva, in attuazione di quanto previsto dall art. 6 della L.P. n. 16/2013, che la spesa per gli acquisti di arredi e per gli acquisti/sostituzioni di autovetture negli anni 2013 e 2014 non potesse superare il 50% della corrispondente spesa media sostenuta nel triennio Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene comunicato che a livello di comparto l obiettivo risulta rispettato. A livello di singolo Ente, invece, la Provincia ha riferito che l Istituto Mocheno ha rispettato il limite solo escludendo le spese afferenti l allestimento della nuova sede, mentre il Centro servizi Culturali Santa Chiara, non disponendo di dati del triennio di riferimento, ha sostenuto la spesa con sobrietà Fondazioni e associazioni Secondo quanto stabilito dall art. 33, comma 4, della L.P. n. 3/2006, la partecipazione della Provincia in fondazioni o in associazioni e la promozione della loro costituzione sono autorizzate con legge provinciale, salvo le eccezioni espressamente stabilite. 256 Di seguito si presenta l elenco dei fondi di dotazione della Provincia al 31/12/2015, con l indicazione dell attività svolta, della legge di riferimento e del valore iscritto nel rendiconto al 31/12/2014, all 1/1/2015 a seguito delle svalutazioni e rivalutazioni per l adeguamento al valore di mercato, e al 31/12/2015: 256 Nel dettaglio l art. 33, comma 4 della L.P. 3/2006 recita: La partecipazione della Provincia in fondazioni o in associazioni e la promozione della loro costituzione sono autorizzate con legge provinciale. La legge definisce le condizioni e i vincoli, compresi gli eventuali contenuti dello statuto e dell'atto costitutivo, in base ai quali il Presidente è autorizzato a porre in essere tutti gli atti necessari per la costituzione. La legge non è richiesta per autorizzare l'adesione o la partecipazione alle attività di fondazioni, di associazioni e di altri soggetti privati senza fini di lucro nel caso in cui ricorra una delle seguenti condizioni: a) un apporto finanziario annuo per la Provincia non superiore a euro; b) l'esclusione per la Provincia di una posizione dominante o della qualità di socio fondatore; c) la garanzia di una posizione paritaria con gli altri aderenti in relazione agli impegni finanziari, comunque denominati. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

260 FONDAZIONI Tabella 105: elenco Fondazioni presenti nel ATTIVITA' SVOLTA LEGGE DI RIFERIMENTO Fonte: elaborazione dati PAT. SITUAZIONE AL 31/12/2014 SITUAZIONE AL 1/1/2015 (VALUTAZIONI SEC) SITUAZIONE AL 31/12/2015 Centro di Servizi e Documentazione per la Promioozione sviluppo economico e Cooperazione Economica Internazionale - L. 19/ , , ,46 processi d'internazionalizzazione INFORMEST Attività di ricerca scientifica e Fondazione Bruno Kessler Fondazione Trentina Alcide De Gasperi Fondazione Museo Storico del Trentino Fondazione Accademia della Montagna Fondazione Dolomiti Unesco Fondazione don Lorenzo Guetti Centro studi sulla cooperazione Onlus Fondazione Franco Demarchi tecnologica in settori d'interesse sviluppo provinciale Valorizzare il patrimonio storico e L.P. 3/2006, art. 35 politico costituito dalla figura di Alcide bis De Gasperi Realizzazione e organizzazione di L.P. 3/2006, art. 35 attività di esposizione permenaenti e ter temporanee di tema storico Salvaguardia e valorizzazione L.P. 3/2006, art. 35 dell'ambiente montano per lo L.P. 14/2005, art , , ,00 quater Salvaguardia e valorizzazione L.P. 3/2006, art. 39 dell'ambiente Valorizzare il patrimonio storico, sexies politico, socio-culturale e L.P. 3/2006, art. 35 imprenditoriale costituito dalla figura di quinquies don Lorenzo Guetti Finanziamento di interventi e attività di L.P. 25/2012, art. promozione della ricerca in ambito 48 sociale, educativo e culturale , , , , , , , , , , , , , , , , , ,43 Oltre alle fondazioni sopra citate, si segnala la presenza della Fondazione Edmund Mach, istituita con l art. 9 della L.P. 14/2005, che non risulta iscritta nel patrimonio provinciale. Nel corso del 2015 non sono intervenute variazioni nei fondi di dotazione detenuti dalla Provincia. La valutazione ai fini SEC 2010 ha però determinato una svalutazione del valore di INFORMEST e della Fondazione Franco Demarchi, quest ultima costituita nel La Provincia esercita funzione di direzione e coordinamento, in quanto enti strumentali, solo nei confronti delle seguenti fondazioni: - Fondazione Edmund Mach; - Fondazione Bruno Kessler; - Fondazione Museo storico; - Fondazione Trentina Alcide Degasperi; - Fondazione Accademia della montagna; - Fondazione Franco Demarchi. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

261 Di seguito si riepilogano le somme impegnate e pagate dalla Provincia sul proprio bilancio nel corso del 2015 per trasferimenti, a qualsiasi titolo, a favore delle fondazioni: Tabella 106: somme impegnate sul bilancio provinciale per trasferimenti alle Fondazioni Ente pubblico strumentale Impegni PAT 2014 Impegni PAT 2015 Var % Pagamenti PAT 2014 Pagamenti PAT 2015 Var % Fondazione Edmund Mach , ,23-3,88% , ,58 28,83% Fondazione Bruno Kessler , ,00 0,59% , ,01-6,78% Fondazione Museo storico , ,60-16,01% , ,68-33,97% Fondazione Trentina Alcide Degasperi Fondazione Accademia della montagna , ,00-5,06% , ,00-0,81% , ,00-5,58% , ,00 9,51% Fondazione Franco Demarchi , ,99 23,76% , ,60-26,12% TOTALE ENTI PUBBLICI , ,82-2,08% , ,87 11,26% Fonte: elaborazione dati PAT. Con riferimento alle direttive per l esercizio 2014 (i dati relativi al 2015 non sono ancora disponibili), le stesse sono state assunte con le deliberazione n. 588/2014 e 1551/2014 e ss.mm.. Dall analisi effettuata dalla Provincia nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 emerge l evidente difficoltà delle fondazioni nel garantire il rispetto delle direttive di spending review, soprattutto nella riduzione dei costi di funzionamento Società Quadro normativo Secondo quanto stabilito dall art. 33, comma 5, della L.P. n. 3/2006, l acquisizione, anche mediante il conferimento di beni mobili e immobili, o l alienazione di partecipazioni della Provincia in società di capitali è autorizzata con legge provinciale, salve le eccezioni espressamente stabilite dai medesimi commi 5 e 7 concernenti le operazioni che non incidono sugli assetti azionari. 257 Invero, qualora vengano compiute le attività previste dai commi 5 e 7, 257 L art. 33, comma 5 della L.P. 3/2006 recita: L'acquisizione, anche mediante conferimento di beni mobili e immobili, o l'alienazione di partecipazioni della Provincia in società di capitali è autorizzata con legge provinciale. La Giunta provinciale è Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

262 la Giunta provinciale ne dà notizia al Consiglio entro quindici giorni dalla definizione, indicando tutti gli elementi utili per l esercizio della sua funzione di controllo. La disposizione del comma 5 è inoltre derogabile per espressa previsione dell art. 18, comma 3 bis, della L.P. n. 1/2005 (legge finanziaria 2006) che autorizza la Giunta provinciale ad effettuare o promuovere le operazioni di riorganizzazione delle società da essa controllate, anche mediante acquisti o alienazioni di azioni o di quote, se richieste da esigenze di adeguamento all art. 13 del D.L. n. 223/2006 e al vigente ordinamento statale e comunitario in materia di servizi pubblici. Ai sensi del comma 3 bis1 dell art. 18 la deroga si applica anche ai processi di riorganizzazione volti a promuovere la valorizzazione, il riordino e la razionalizzazione del sistema delle partecipazioni provinciali per renderlo più efficiente e funzionale al raggiungimento degli obiettivi della programmazione provinciale. In data 30 dicembre 2010, con la deliberazione n la Giunta provinciale ha adottato il provvedimento di ricognizione delle partecipazioni societarie della Provincia autonoma di Trento, secondo quanto previsto dell art. 3, comma 27 e seguenti della Legge n. 244/2007 e successive modifiche. 258 Nella parte motiva della delibera è stato evidenziato che, in base alla norma statale, le amministrazioni pubbliche sono chiamate a compiere una ricognizione delle partecipazioni azionarie dirette e dare conto della sussistenza della stretta necessità richiesta dalla comunque autorizzata ad acquistare, a sottoscrivere e ad alienare azioni o quote di società di capitali, anche in assenza di specifiche disposizioni di legge, qualora tale acquisto, sottoscrizione o alienazione di azioni o quote non comporti per la Provincia: a)l'acquisizione o la perdita della maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria della società; b)l'acquisizione o la perdita dell'esercizio di almeno un quinto dei voti, o di un decimo dei voti nel caso di società quotata in borsa, nell'assemblea ordinaria della società. Inoltre il comma 7 del medesimo articolo prevede un ulteriore eccezione: L'autorizzazione con legge provinciale non è richiesta qualora le azioni o quote di società possedute dalla Provincia vengano alienate o conferite a società nelle quali la Provincia medesima detiene almeno la maggioranza dei voti esercitabili nell'assemblea ordinaria nonché qualora la Provincia acquisti dalle predette società azioni o quote di società da esse possedute. Nei soli casi di alienazione o di conferimento, la Giunta provinciale può disporre nei confronti della società cessionaria o conferitaria limiti al trasferimento delle predette azioni o quote di società attraverso specifiche direttive, emanate ai sensi dell'articolo 18 (Disposizioni in materia di società partecipate dalla Provincia) della legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1. Fermo restando il solo limite previsto dalla lettera a) del comma 5, non è richiesta l'autorizzazione legislativa per l'alienazione o l'acquisto di azioni o di quote di società di capitali nei confronti dei soggetti che la legge provinciale individua quali partecipanti alla società. 258 L articolo 3, comma 27, della legge n. 244 del 2008 dispone che le predette amministrazioni, tra le quali va annoverata anche la Provincia di Trento, non possono costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali, né assumere o mantenere direttamente partecipazioni, anche di minoranza, in tali società ammettendo comunque sempre la costituzione di società che producono servizi di interesse generale e che forniscono servizi di committenza o di centrali di committenza a livello regionale a supporto di enti senza scopo di lucro e di amministrazioni aggiudicatrici ( ) e l assunzione di partecipazioni in tali società. Al fine di assicurare il rispetto delle suddette prescrizioni, il successivo comma 28 del citato articolo 3 stabilisce che l assunzione di nuove partecipazioni e il mantenimento delle attuali devono essere autorizzati dall organo competente con delibera motivata in ordine alla sussistenza dei presupposti di cui al comma 27. Se non sussistono i requisiti previsti dal comma 27 le amministrazioni pubbliche devono provvedere ad attivare, entro 36 mesi dall entrata in vigore della legge finanziaria 2008, un processo di dismissione delle partecipazioni vietate nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica (art. 3, comma 29). Pertanto, le amministrazioni pubbliche sono chiamate a compiere una ricognizione delle partecipazioni azionarie dirette e dare conto della sussistenza della stretta necessità richiesta dalla legge o, in alternativa, provare che la produzione del servizio tende a soddisfare un interesse di carattere generale o una richiesta di committenza espressa a livello regionale. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

263 legge o, in alternativa, a provare che la produzione del servizio tende a soddisfare un interesse di carattere generale o una richiesta di committenza espressa a livello regionale. Come ripetutamente evidenziato da questa Corte la Giunta provinciale nel citato provvedimento si è semplicemente limitata a richiamare il testo dell art. 24, c. 1, della L.P. n. 27 del 27 dicembre 2010 (approvata solo tre giorni prima dell atto ricognitivo) in base al quale, secondo l interpretazione dell organo esecutivo provinciale, la ricorrenza dei presupposti prescritti dall art. 3, comma 27 della L. n. 244/2007 risulta dimostrata per tutte le società partecipate dalla Provincia semplicemente dal fatto che le stesse trovano sempre il loro fondamento in una espressa previsione normativa statale o provinciale. 259 La copertura legislativa in tal modo predisposta dalla Provincia, che le consentirebbe in tesi di mantenere integre tutte le proprie partecipazioni societarie, senza entrare nel merito delle specifiche attività svolte dalle società e senza perciò valutare la stretta necessità ai fini istituzionali, non appare, a giudizio di questa Corte, conforme alla logica ed alla ratio della norma statale di coordinamento. In seguito il legislatore nazionale ha introdotto ulteriori vincoli ed obblighi in materia di partecipazioni societarie pubbliche, al fine di arginare fenomeni elusivi della vigente normativa (ad es. in materia di patto di stabilità e di spesa del personale) e di limitare le ricadute negative sui bilanci pubblici derivanti dalle perdite talvolta reiterate registrate da gran parte delle società partecipate da enti pubblici. Al riguardo possono essere citate varie disposizioni, tra le quali l art. 6, c. 19, del D.L. 78/2010, l art. 6, c. 4, della Legge n. 135/2012, l art. 11, c. 6, lett. j, e l art. 11-bis del D.lgs. n. 118/2011, come modificato dal D.lgs. n. 126/2014, e l art. 1, commi 569 e 569-bis della Legge n. 147/2013. Recentemente il legislatore statale ha nuovamente ribadito ed ulteriormente rafforzato l esigenza di razionalizzare e ridurre le partecipazioni societarie detenute dagli Enti pubblici, con l introduzione dell art. 1, comma 611, della L. n. 190/2014 (legge di stabilità 2015), che dispone quanto segue: Fermo restando quanto previsto dall'articolo 3, commi da 27 a 29, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, e dall'articolo 1, comma 569, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, e 259 Recita l art. 24, c. 1, della L.P. n. 27/2010: La Provincia e gli enti locali possono costituire e partecipare a società a condizione che rispettino quanto previsto dall'articolo 3, commi 27, 28, 29, 30, 31, 32 e 32 ter della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e da questo articolo. Se la partecipazione o la specifica attività da svolgere sono previste dalla normativa statale o provinciale, le condizioni dell'articolo 3, comma 27, della legge n. 244 del 2007, si intendono in ogni caso rispettate. La costituzione di società è subordinata alla verifica della sostenibilità economica, patrimoniale e finanziaria dell'attività svolta nonché all'accettazione di un costante monitoraggio della medesima, nel caso di società in house. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

264 successive modificazioni, al fine di assicurare il coordinamento della finanza pubblica, il contenimento della spesa, il buon andamento dell'azione amministrativa e la tutela della concorrenza e del mercato, le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano, gli enti locali, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, le università e gli istituti di istruzione universitaria pubblici e le autorità portuali, a decorrere dal 1 gennaio 2015, avviano un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il 31 dicembre 2015, anche tenendo conto dei seguenti criteri: a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al perseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche mediante messa in liquidazione o cessione; b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti; c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali, anche mediante operazioni di fusione o di internalizzazione delle funzioni; d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; e) contenimento dei costi di funzionamento, anche mediante riorganizzazione degli organi amministrativi e di controllo e delle strutture aziendali, nonché attraverso la riduzione delle relative remunerazioni. A tal fine la Provincia autonoma di Trento era tenuta a definire ed approvare, entro il 31 marzo 2015, ai sensi del comma 612 della medesima legge un piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, corredato da una relazione tecnica, con indicazione delle modalità e dei tempi di attuazione, nonché con l esposizione in dettaglio dei risparmi da conseguire. Piano e relazione dovevano essere trasmessi alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti e pubblicati nel sito internet istituzionale dell'amministrazione interessata. Il descritto procedimento di razionalizzazione doveva trovare una conclusione entro il 31 marzo 2016, termine entro il quale i legali rappresentanti degli enti sopra evidenziati dovevano predisporre una relazione sui risultati conseguiti, anch essa da trasmettersi alla competente Sezione regionale di controllo della Corte dei conti e da pubblicarsi nel sito internet istituzionale dell Amministrazione interessata. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

265 Le disposizioni nazionali sopra illustrate trovano applicazione anche nelle Regioni a Statuto speciale e nelle Province autonome, come può dedursi dall espressione letterale utilizzata dal legislatore, che ad esse fa esplicito riferimento nell art. 1, c. 611, della L. n. 190/ Nella relazione allegata alla decisione di parifica sul rendiconto 2014 è stata rilevata la mancata trasmissione alla Sezione di controllo di Trento del Piano operativo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute prescritto dal comma 612 della L. n. 190/2014 la cui elaborazione ed invio alla Corte sarebbe dovuto avvenire, come visto, entro il 31 marzo In data 2 novembre 2015 la Giunta provinciale con deliberazione n ha approvato le Linee guida per il riassetto delle società provinciali. Secondo quanto espressamente stabilito dalla Giunta, tali linee guida sono state adottate anche alla luce dei richiami del legislatore statale e le stesse assumono valenza di piano operativo di razionalizzazione ai sensi e per gli effetti dell art. 1, commi 611 e 612, della legge 23 dicembre 2014, n Su tale provvedimento la Sezione di controllo di Trento ha già avuto modo di esprimersi criticamente con la deliberazione n. 25/2015 alla quale è sufficiente fare richiamo. Da ultimo, in data 8 aprile 2016, la Giunta provinciale ha approvato la deliberazione n. 542 recante l approvazione del Programma per la riorganizzazione e il riassetto delle società provinciali ai sensi e per gli effetti dell'articolo 18 della legge provinciale 10 febbraio 2005, n. 1". Tale provvedimento sarà oggetto di specifico e separato approfondimento. In questa sede non può tuttavia esimersi dal rilevare che entro il 31 marzo 2016, secondo quanto prescritto dalla citata disposizione statale (art. 1, c. 612, della L. n. 190/2014) doveva essere approvata, trasmessa alla Corte e pubblicata la Relazione sui risultati conseguiti e non un nuovo ed ulteriore atto programmatorio. Inoltre, da un primo sommario esame, non risulta che il programma di riorganizzazione della Provincia rechi un analitica disamina degli specifici criteri di razionalizzazione, finalizzati alla 260 Al riguardo, la Corte costituzionale ha avuto modo, in più occasioni, di pronunciarsi precisando che nei casi in cui il legislatore statale fa esplicito riferimento alle Province autonome di Trento e di Bolzano, si deve ritenere che la disposizione si applichi, in generale, alle Regioni a Statuto speciale (e Province autonome) nonché agli enti per i quali esse dispongono di potestà legislativa (cfr., in tal senso, Corte costituzionale sentenze n. 176/2012, n. 219/2013, n. 88/2014). Inoltre, va rilevato che la Provincia autonoma di Trento non ha ancora adottato proprie norme legislative in attuazione e recepimento delle disposizioni e delle finalità dell art. 1, c. 611 e c. 612, della L. n. 190/2014, potendo perciò dedursi, anche sotto questo profilo, la diretta applicabilità delle norme statali in virtù di quanto prescritto dall art. 105 dello Statuto di autonomia. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

266 riduzione delle partecipazioni dirette ed indirette, contenuti nell art. 1, c. 611, lett. a), b), c), d), e) della ridetta L. n. 190/2014. In particolare, appare carente la valutazione dell indispensabilità al perseguimento delle proprie finalità istituzionali della partecipazione societaria detenuta (lett. a). Si evidenzia che il concetto di indispensabilità appare finalizzato a rafforzare e ad accentuare il significato di stretta necessità già presente nell art. 3, commi 27-28, della legge finanziaria per il 2008 (Legge n. 244/2007). Dunque, fermo restando il divieto di mantenere società non coerenti con le proprie finalità istituzionali (principio della funzionalizzazione), il legislatore ha imposto la dismissione di quelle società che, pur coerenti con i fini istituzionali dell Ente, non sono indispensabili al loro perseguimento. In altri termini, come già rilevato da questa Corte, il predicato dell indispensabilità, legato alle partecipazioni coerenti con i fini istituzionali dell ente, va dunque individuato sotto il profilo della indispensabilità dello strumento societario rispetto ad altre differenti forme organizzative (appalto, convenzione o alla scelta di fondo tra internalizzazione ed esternalizzazione) o, ancora, all indispensabilità dell attività svolta dalla partecipata rispetto al conseguimento dei fini istituzionali (cfr. Sezione controllo Piemonte, deliberazione n. 9/2016; Sezione controllo Lombardia, deliberazione n. 7/2016). Si segnala, inoltre, che le società Aerogest s.r.l., Tecnofin s.p.a e Tunnel Ferroviario del Brennero sono prive di dipendenti. 261 Esse presentano dunque un numero di amministratori superiore a quello del personale ricadendo nella condizione di necessaria dismissione prescritta dall art. 1, c. 611, lett. b), della L. n. 190/2014. Possono quindi confermarsi le considerazioni già svolte nella relazione allegata alla decisione di parifica del rendiconto 2014 (decisione n. 2/2015/PARI) nella quale si è avuto modo di evidenziare varie partecipazioni di dubbia attinenza con i fini istituzionali dell Ente. Analoghe riflessioni sono state svolte, nella medesima sede, anche dalla Procura regionale di questa Corte che ha rilevato criticamente come non si riesca a vedere un attinenza con il fine istituzionale delle partecipazioni in istituti bancari, autostrade, aeroporti, alberghi, holding, società in costante perdita e quant altro Trattasi di società holding. Sulla compatibilità con i fini istituzionali di un ente pubblico della partecipazione in holding si veda Sezione controllo Bolzano, deliberazione n. 3/2009, Sez. controllo Lombardia, deliberazione n. 1/2012, Sez. delle Autonomie, deliberazione n. 24/ Cfr. requisitoria d.d. 24 giugno 2015 della Procura regionale Trento depositata nell ambito del giudizio di parifica del rendiconto Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

267 Partecipazioni dirette ed indirette al 31/12/2015 Le partecipazioni dirette della Provincia al 31/12/2015 risultano essere 21, delle quali 13 di controllo ed 8 non di controllo, mentre le partecipazioni indirette (considerando solamente quelle di secondo livello) risultano essere complessivamente 141, a cui devono essere aggiunte le 69 società estere partecipate da Finest. Con riferimento alle partecipazioni indirette, si rileva che la Provincia risulta detenere, seppur in via mediata, partecipazioni di controllo nelle seguenti società: Paros S.r.l. (partecipata in via totalitaria da Cassa del Trentino), Garniga Terme e ad alcune società partecipate da Trentino Sviluppo (come ad esempio Trentino Marketing S.r.l, IGF S.p.a., Trento Funivie S.p.a., Baldo Garda S.p.a. Carosello SKI Folgaria S.p.a, Tesinogroup 2847 S.p.a., Monte Baldo servizi S.p.a., Funivia Col Margherita S.p.a.). Nella seguente tabella si riportano tutte le partecipazioni della Provincia autonoma, distinguendo quelle in cui l Ente esercita l attività di direzione e coordinamento e quelle non di controllo. Le società partecipate in via indiretta vengono indicate a fianco della società in cui la Provincia detiene la partecipazione diretta, con indicazione della quota da quest ultima detenuta nella società indicata. Tabella 107: elenco delle Società su cui la Provincia esercita attività di direzione e coordinamento al 31/12/2015 PR OG 1 2 SOCIETA' PARTECIPAZ. DIRETTA Aeroporto Gianni Caproni S.p.A. Cassa Trentino S.p.A. del QUOTA PAT AL 31/12/2014 VALUTAZ. SEC 01/01/2015 Valor Valore in euro e % 86,75 % 100,0 0% QUOTA PAT AL 31/12/2015 OGGETTO SOCIALE Valore Valore in euro % ,75% ,00 % Gestione del servizio pubblico areoportuale Concessione di finanziamenti ad enti pubblici o soggetti senza fine di lucro collegati alla finanza provinciale, incluse le fondazioni operanti nel contesto istituzionale della Provincia, nonché a società partecipate dalla Provincia o dai predetti soggetti. LEGGE DI RIFERIME NTO L.P. 11/1986, artt. 2 e 3 L.P. 13/1973, artt. 1 e 8bis e L.P. 16/2008 art. 21, comma 5 SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE Paros S.r.l. (100%) Uni IT S.r.l. (49%) Infracis S.r.l. (19,89%) Terfin S.r.l. (18,52%) Diatec Cles S.p.a. (7%) Autostrada del Brennero S.p.a. (2,6%) Banca Popolare Etica S.c.p.a. (0,11%) Banca di Trento e Bolzano S.p.a. (0,84%) ISA S.p.a. (0,00%) Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

268 PR OG SOCIETA' PARTECIPAZ. DIRETTA Tecnofin trentina S.p.A. Informatica Trentina S.p.A. Interbrenner o Interporto Servizi doganali e intermodali del Brennero S.p.A. QUOTA PAT AL 31/12/2014 VALUTAZ. SEC 01/01/2015 Valor Valore in euro e % 100,0 0% 87,19 % 62,92 % QUOTA PAT AL 31/12/2015 OGGETTO SOCIALE Valore Valore in euro % 100,00 % ,19% ,92% Concorrere allo sviluppo economico e sociale del Trentino, mediante la costituzione e la partecipazione in società che abbiano il compito di produrre o erogare beni e servizi strumentali all'attività della Provincia Autonoma di Trento Progettazione, sviluppo e gestione del sistema infomativo elettronico trentino Realizzazione e gestione di centri interportuali con le relative infrastrutture e servizi, attività di logistica, trasporto e spedizione, sia in Italia che all'estero. LEGGE DI RIFERIME NTO L.P. 13/1973, artt. 1 e 8 L.P. 10/1980, art. 2 e L.P. 2/1984, art. 6 L.P. 54/1978, art. 1, L.P. 17/1983, L.P. 13/1997, art. 18 SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE Infracis S.r.l. (0,2%) Findolomiti Energia S.r.l. (33,33%) Interporto servizi doganali S.r.l. (80%) IBG S.r.l (55%) Interporto servizi S.p.a. (54,78%) Interporto Padova S.p.a. (1%) Terminale Ferroviario Valpolicella S.p.a. (5,48%) Uirnet S.p.a. (2,30%) 6 Istituto Trentino per l'edilizia Abitativa - ITEA S.p.A. 100,0 0% ,00 % Esercizio del servizio pubblico di edilizia abitativa L.P. 15/2005, art Patrimonio del Trentino S.p.A. Trentino Network S.r.l. Trentino Riscossioni S.p.A. 100,0 0% 100,0 0% 92,37 % ,00 % 100,00 % ,22% Acquisizione, riqualificazione, valorizzazione, conservazione, gestione, manutenzione, alienazione e sviluppo dei beni, della Provincia Autonoma di Trento Progettazione, sviluppo, manutenzione ed esercizio dell'infrastruttur a e del Sistema di comunicazione Elettronico Pubblico Accertamento, liquidazione e riscossione spontanea delle entrate della Provincia Autonoma di Trento e dei suoi enti strumentali, nonché gli enti ad ordinamento provinciale e regionale ed altri enti pubblici L.P. 1/2005, art. 14 L.P.10/198 0, artt. 1 e 2, L.P. 10/2004, artt. 19 e 19,1, deliberazio ne 941/2008, deliberazio ne 2609/2008 L.P. 3/2006, art. 34 Garniga Terme S.p.a. (47%) Biesse costruzioni srl (100%) Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

269 PR OG SOCIETA' PARTECIPAZ. DIRETTA Trentino School of Management S.r.l. Trentino Sviluppo S.p.A. QUOTA PAT AL 31/12/2014 VALUTAZ. SEC 01/01/2015 Valor Valore in euro e % 57,60 % 99,96 % QUOTA PAT AL 31/12/2015 OGGETTO SOCIALE Valore Valore in euro % ,60% ,96% Progettazione, gestione, valutazione e certificazione di attività formative, anche di carattere tecnico o addestrativo Attività strumentali al sostegno ed allo sviluppo delle attività economiche in trentino LEGGE DI RIFERIME NTO L.P. 3/2006, art. 35 L.P. 6/1999 SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE Trentino Marketing S.r.é(100%) IGF S.p.a. (74,88%) Trento Funivie S.p.a. (71,25%) Baldo Garda S.p.a. (71,03%) Carosello SKI Folgaria S.p.a. (62,48%) Tesinogroup 2847 S.p.a. (57,57%) Monte Baldo servizi S.p.a. in liq (54,55%) Funivia Col Margherita S.p.a. (52,13%) Ter System S.r.l. (49,9%) Supernordicskipass Scarl (49,9%) Trentino Invest S.r.l. (49,15%) Trentino Golf Scarl (49,25%) Pejo Funivie S.p.a. (49,39%) Passo S. Pellegrino - Falcade S. cons.p.a. (49,21%) Fly S.p.a. (49,18%) Interservice S.p.a. (47,32%) Lido di Riva del Garda S.r.l. (46,20%) Impianti Maso S.p.a. (41,73%) Funivie Alpe Cermis (40%) Trentino Sprint Scarl in liq (40%) Turismo Lavarone S.p.a. (39,8%) Funivie Pinzolo S.p.a. (38,85%) Paganella 2001 S.p.a. (35,35%) Garniga Terme S.p.a. (34,48%) Carosello Tonale S.p.a. (34,12%) Alpe di Folgaria consortile S.p.a. (32,92%) Paganella Servizi Scarl (29,31%) Doleda Imp Funiviari S.p.a. (27,81%) S.I.F.- Impianti Funiviari - Lusia S.p.a. (24,43%) Pervoice S.p.a. (9,51%) Rendena Golf S.p.a. (5,48%) Distretto Tecnologico Trentino Scarl (3,55%) Nuova Panarotta S.p.a. (2,01%) Società Imp Turistici Rolle S.r.l. (2%) Altipiani Val di Non S.p.a.(2%) Funivie Lagorai S.p.a. (0,07%) Sal Marsilli S.p.a. in liqu (0,06%) Salumificio Marsilli 1914 S.p.a. in liquidazione (<0,005%) 12 Trentino Trasporti Esercizio S.p.A. 96,04 % ,04% Gestione del trasporto pubblico locale L.P. 16/1993, art. 46 e deliberazio ne 2424/2008 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

270 PR OG SOCIETA' PARTECIPAZ. DIRETTA QUOTA PAT AL 31/12/2014 VALUTAZ. SEC 01/01/2015 Valor Valore in euro e % QUOTA PAT AL 31/12/2015 OGGETTO SOCIALE Valore Valore in euro % LEGGE DI RIFERIME NTO SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE 13 Trentino Trasporti S.p.A. 73,75 % ,75% Manutenzione, acquisto e gestione i tutti i beni strumentali all'esercizio del servizio pubblico di trasporto provinciale L.P. 16/1993, art. 4 Riva del Garda Fierecongressi S.p.a. (6,52%) Distretto Tecnologico Trentino Scarl (1,77%) A.P.T Trento, M. Bondone, Valle dei laghi Scarl (0,71%) CAF Interregionale dipendenti S.r.l. 1 quota Car Sharing Trentino Soc. Cooperativa 200 quote TOTALE Fonte: elaborazione dati PAT. Tabella 108: elenco altre società partecipate dalla Provincia al 31/12/2015 PR OG SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPAT E Aerogest S.r.l. Autostrada del Brennero S.p.A. Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A. QUOTA PAT AL 31/12/2014 VALUTAZ. Valore % 30,27 % Valore in euro SEC 01/01/ QUOTA PAT AL 31/12/2015 OGGETTO SOCIALE Valore Valore in euro % 30,27 % ,34% ,34% ,96% ,96% Gestione della partecipazione dei soci pubblici nella società Aeroporto V. Catullo di Verona Villafranca S.p.A. Progettazione, costruzione, esercizio e manutenzione dell'autostrada Brennero - Verona - Modena Attività bancaria ed altre attività finanziarie LEGGE DI RIFERIME NTO L.P. 1/2014, art. 32 L.P. 14/1962, L.P. 1/1970, art. 1, L.P. 18/1971, art. 1, L.P. 8/1980, art. 93. L.P. 9/2002, art. 4 SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE Aeroporto V. Catullo di Verona Villafranca S.p.A. (47,02%) S.T.R. Brennero Trasporto Rotaia s.p.a. (100%) Stazione autostradale doganale di confine del brennero (100%) Auto - Plose Sadobre srl (52%) Autostrada regionale cispadana (51%) Istituto per innovazioni tecnologiche Bolzano (36,21%) Confederazione autostrade spa (16,67%) Centro ricerche stradali (10%) Interbrennero (3,31%) Brennercom (2,71%) MC-link (0,99%) Autostrada Torino Milano S.p.a. (0,74%) SIAS S.p.a. (0,29%) Centrale Leasing Nord Est S.p.a. (100%) Centrale Credit & Real Estate Solutions S.r.l. (100%) Centrale Soluzioni Immobiliari S.r.l. (100%) Casse Rurali-Raiffeisen Finanziaria S.p.a. (50%) NEAM S.A. (50%) Informatica Bancaria Finanziaria S.p.a. (43,34%) Assicura Cooperazione Trentina S.r.l. (39%) Centrale Trading S.r.l. (32,5%) Formazione Lavoro Soc. cons. per azioni (22,21%) Essedi strategie d'impresa S.r.l. (16,2%) Coopersviluppo s.p.a. (15%) Centrale Gestione Immobiliare S.r.l. (10%) Partecipazioni Trentine S.r.l. (10%) Assicura Group S.r.l. (10%) Etica SGR S.p.a. (9,22%) Scouting S.p.a. (8,26%) Graffiti 2000 S.r.l. (7,5%) Promocoop Trentina S.p.a. (6%) Safea S.c.a.r.l. (5,82%) Trevefin S.p.a. (5,29%) Pensplan Invest SGR S.p.a. (4,44%) Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

271 PR OG SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPAT E QUOTA PAT AL 31/12/2014 VALUTAZ. Valore % Valore in euro SEC 01/01/2015 QUOTA PAT AL 31/12/2015 OGGETTO SOCIALE Valore Valore in euro % LEGGE DI RIFERIME NTO SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE San Martino e Primiero Dolomiti trasporti a fune s.p.a. in liquidazione (4,22%) Finanziaria Trentina della cooperazione (4,08%) Funivie Folgarida Marilleva S.p.a. (3,37%) Bio Energia Fiemme S.p.a. (3%) Iccrea Holding S.p.a. (2,82%) Fondo Comune delle Casse Rurali Tn Scarl (2,52%) Funivie Ale Cermis S.p.a. (2%) Tempo Libero Folgaria S.r.l. (1,92%) Funivie Madonna di Campiglio S.p.a. (1,65%) Interbrennero S.p.a. (1,26%) Alto Garda Servizi S.p.a. (0,81%) Federazione Trentina della Cooperazione Scrl (0,79%) Paganella 2001 S.p.a. (0,72%) Emmeci Group S.p.a. (0,51%) Banca Popolare Etoca (0,32%) Fondo Garanzia dei Depositanti (0,18%) Finest S.p.a. (0,12%) Swift Bruxelles SA (0,04%) SIA S.p.a. (0,03%) Tassullo Energia S.p.a. (0,02%) Phoenix Informatica Bancaria s.p.a. (0,01%) Visa Europe SA (0,01%) Mediocredito Trentino Alto Adige S.p.a (<0,005%) 17 Centro pensioni complementari regionali S.p.a. 0,99% ,99% Promozione e sviluppo della previdenza complementare a carattere locale. L.R. 3/1997 Pensplan Invest Sgr S.p.a. (64,44%) Mediocredit o Trentino- Alto Adige S.p.A. SET Distribuzion e S.p.A. 17,49 % 15,07 % ,49 % 15,07 % Attività bancaria, in via prevalente a medio-lungo termine Gestione degli impianti e fornitura del servizio di distribuzione dell'energia elettrica in provincia di Trento L.P. 11/1977, art. 1 e L.P. 54/1978, art. 4 D.P.R. 235/1977, artt.11 e 13, L.P. 3/2000, art. 18, L.P. 1/2005, art. 16 Paradisidue S.r.l. (100%) Essedi Strategie D'impresa S.r.l. (31,87%) Biorendena S.p.a. (20%) Enercoop S.r.l. (15%) Sws Group S.p.a. (14,97%) Piteco S.p.a. (10%) Alto Garda Servizi S.p.a. (6,05%) Trentino Volley S.p.a. (5,35%) Assistenza Private Equity S.p.a. (5%) Hotel Lido Palace S.p.a. (4,84%) Trevefin S.p.a. (4,69%) Green Hunter Group S.p.a. (3,82%) Lineapiù S.p.a. (1,67%) P.b. S.r.l. in liquidazione (0,82%) Federazione Trentina della Cooperazione Scarl (0,80%) Formazione Lavoro Soc. cons. per azioni (0,04%) Funivie Madonna di Campiglio S.p.a. (0,03%) Cassa Centrale Banca S.p.a. (0,03%) Funivie Folgarida Marilleva S.p.a. (0,03%) AEDES S.p.a. (0,03%) Alto garda Servizi Teleriscaldamento S.p.a. (0,00%) Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

272 PR OG SOCIETA' DIRETTAM, PARTECIPAT E QUOTA PAT AL 31/12/2014 VALUTAZ. Valore % Valore in euro SEC 01/01/2015 QUOTA PAT AL 31/12/2015 OGGETTO SOCIALE Valore Valore in euro % LEGGE DI RIFERIME NTO SOCIETA' INDIRETTAM, PARTECIPATE 20 FINEST S.p.A. 1,18% ,18% Agevolare lo sviluppo delle attività economiche e art.6, della cooperazione internazionale nel territorio. L. 19/1991, art. 2, L. 212/1992, L.P. 23/1993, art. 32 e L.P. 8/1995, art. 6 n. 69 società prevalentemente estere 21 Tunnel Ferroviario del Brennero - Società di Partecipazio ni Spa 6,30% ,01% Gestione della partecipazione al capitale sociale di galleria di base del Brennero - Brenner basistunnel BBT L.P. 20/2005, art. 20 Galleria di base del Brennero (50%) TOTALE Fonte: elaborazione dati PAT. Come emerge dai prospetti sopra riportati, nel 2015 non sono intervenute rilevanti variazioni nelle partecipazioni detenute dalla Provincia, in particolare non sono state realizzate significative dismissioni né delle partecipazioni dirette né di quelle indirette, nonostante le prescrizioni della normativa statale. Si elencano di seguito le variazioni che emergono dall esame del conto generale del patrimonio: - con deliberazione n. 2214/2015 la Giunta provinciale ha approvato, in attuazione della precedente deliberazione n. 1909/2015 che prevedeva la riorganizzazione della gestione del patrimonio immobiliare provinciale, l aumento di capitale sociale di Patrimonio del Trentino S.p.a., da attuare mediante il conferimento della partecipazione detenuta dalla Provincia in Trento Fiere S.p.a.. L operazione è stata approvata in data 14 dicembre 2015 dall assemblea straordinaria di Patrimonio del Trentino s.p.a.. Alla medesima data la Provincia ha dunque conferito la propria quota di partecipazione in Trento Fiere S.p.a., per un valore nominale di euro , a fronte dell emissione di nuove azioni del valore nominale di euro 1 da parte di Patrimonio del Trentino s.p.a.. Le quote detenute dalla Provincia in Trento Fiere S.p.a. sono quindi state conferite in Patrimonio del Trentino S.p.a., detenuta al 100% dalla Provincia, non derivando, perciò, alcuna reale riduzione delle partecipazioni societarie; - la Provincia ha ceduto a titolo gratuito n azioni di Trentino Riscossioni S.p.a. del valore nominale unitario pari ad euro 1 ad alcuni Comuni e Comunità trentini che hanno aderito alla Convenzione per la governance della società; la Provincia ha inoltre ceduto a Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

273 titolo oneroso ulteriori 50 azioni a favore del Consorzio Servizi Territoriali del Noce ad un prezzo di 113 euro, generando un plusvalore pari a 63 euro. Si segnala, inoltre, che a seguito dell introduzione, con D.P.P. n. 1-15/leg del 5 febbraio 2015 del regolamento recante Disciplina dell inventario dei beni provinciali in attuazione dell art. 44, comma 2, della legge provinciale sui contratti e beni provinciali 19 luglio 1990, n. 23 e dell ottavo comma dell art. 73 della L.P. di contabilità è stata prevista la redazione del conto del patrimonio secondo la classificazione prevista al sistema europeo dei conti nazionali e regionali dell Unione Europea (SEC). Riguardo al criterio di valutazione delle partecipazioni è stata prevista l iscrizione delle stesse al valore corrispondente alla frazione del patrimonio netto risultante dall ultimo bilancio delle società partecipate, in luogo della precedente iscrizione al valore nominale. Ciò ha comportato una rilevante operazione di rivalutazione/svalutazione delle partecipazioni provinciali, della quale si è dato conto nelle tabelle sopra riportate. In esito a tale attività, il valore complessivo delle partecipazioni provinciali è passato da euro (valore al 31/12/2014 con valutazione al valore nominale) ad euro (valore all 1/1/2015 con valutazione al patrimonio netto). Si segnalano per il particolare rilievo le rivalutazioni cha hanno avuto ad oggetto ITEA nonché la neo-acquisita Aerogest. Le uniche partecipazioni, al contrario, che hanno subito una svalutazione, evidenziando che il valore del patrimonio netto è inferiore al nominale, sono Trentino Network S.r.l. e Centro pensioni complementari regionali S.p.a Dati contabili Di seguito si espongono i principali dati contabili delle società partecipate direttamente dalla Provincia autonoma di Trento, estratti dall applicativo SiQuEL. In tale banca dati non sono riportate le informazioni contabili delle partecipazioni indirette in quanto la Provincia non ha effettuato alcun affidamento diretto di servizi a favore di tali società. Si segnala, inoltre, che i dati esposti sono prevalentemente riferiti all esercizio 2014, in quanto per la maggior parte delle società non sono ancora stati resi disponibili i dati relativi all esercizio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

274 La prima tabella focalizza l attenzione sulla gestione operativa delle società, riportando il valore della produzione, il costo della produzione, con specifica evidenza del costo del personale, ed il margine della gestione operativa. La seconda tabella espone alcune componenti del patrimonio delle società quali capitale sociale, patrimonio netto complessivo, debiti e crediti, con specifica evidenza dei rapporti nei confronti dell ente controllante. Vengono inoltre riportati alcuni indicatori di redditività (ROI e ROE) ed il rapporto di indebitamento. Denominazione organismo Tabella 109: dati contabili riferiti alla gestione operativa TOTALE Fonte: elaborazione dati PAT. di cui costi del personale Aerogest S.r.l. 30,27% n.c. n.c. Aeroporto Gianni Caproni S.p.A. 86,75% ,21-353,65 Autostrada del Brennero S.p.A. 5,34% ,24 18,08 Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est 4,96% ,72 14,58 S.p.A.. Cassa del Trentino S.p.A. 100,00% ,27-15,52 Centro pensioni complementari regionali 0,99% ,57 0,87 S.p.a. Centro tecnico-finanziario per lo sviluppo economico 100,00% n.c. n.c. Tecnofin trentina S.p.a. FINEST S.p.A. 1,18% ,50 78,36 Informatica Trentina S.p.A. 87,19% ,80-55,29 Interbrennero S.p.A. 62,92% ,17-68,49 ITEA S.p.A. 100,00% ,93 11,83 Mediocredito Trentino-Alto Adige S.p.A. 17,49% ,21-468,30 Patrimonio del Trentino S.p.A. 100,00% , ,80 SET Distribuzione S.p.A. 15,07% ,40 22,59 Trentino Network S.r.l. 100,00% ,63-108,03 Trentino Riscossioni S.p.A. 92,22% ,57 15,95 Trentino School of Management S.r.l. 57,60% ,57-16,34 Trentino Sviluppo S.p.A. 99,96% ,44 49,87 Trentino Trasporti Esercizio S.p.A. 96,04% ,17 56,20 Trentino Trasporti S.p.A. 73,75% ,42 735,38 Tunnel Ferroviario del Brennero Spa Quota PAT 2015 Eserci zio N. comp. CDA N. addetti Valore produzione Costo produzione Differenza tra Valore e Costo produzione Ebit margin Scostam. risultato operativo 4,01% n.c. -28,01 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

275 Tabella 110: principali dati patrimoniali ed indici di redditività Denominazione organismo Esercizio Capitale sociale Aerogest S.r.l n.d ,07-0,10 0,08 Aeroporto Gianni Caproni S.p.A ,27 0,06 6,52 Autostrada del Brennero S.p.A ,88 5,94 17,65 Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del ,65 0, ,32 Nord Est S.p.A.. Cassa del Trentino S.p.A ,66 0, ,8 Centro complementari S.p.a. pensioni regionali Patrimonio netto Risultato esercizio precedente Risultato esercizio ,83-3,10 1,74 ROE ROI Rapp di indebitam ento Centro tecnico-finanziario per lo sviluppo economico Tecnofin trentina S.p.a n.d ,6-0,15 175,11 FINEST S.p.A ,00 1,86 4,82 Informatica S.p.A. Trentina ,65 1,71 119,31 Interbrennero S.p.A ,38-0,94 11,05 ITEA S.p.A ,17 0,78 31,61 Mediocredito Trentino- Alto Adige S.p.A. Patrimonio del Trentino S.p.A ,73 0,16 819, ,70 0,07 55,58 SET Distribuzione S.p.A ,33 10,81 115,47 Trentino Network S.r.l ,42 0,24 384,56 Trentino Riscossioni S.p.A. Trentino School of Management S.r.l ,25 4,80 274, ,65 2,27 222,18 Trentino Sviluppo S.p.A ,19 0,56 53,79 Trentino Trasporti Esercizio S.p.A ,2 3,18 947,76 Trentino Trasporti S.p.A ,17 0,13 160,18 Tunnel Ferroviario del Brennero Spa ,04-0,02 0,02 Fonte: elaborazione dati PAT. Per quanto riguarda le società che esercitano un attività di natura finanziaria e che non redigono un bilancio secondo la direttiva CEE, ovvero Cassa del Trentino, Trentino Riscossioni, Mediocredito Trentino Alto Adige, Cassa Centrale e Finest, la Provincia ha specificato i valori inseriti nelle seguenti voci: Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

276 - valore della produzione: interessi attivi e proventi assimilati, commissioni attive, dividendi e proventi simili; - costi della produzione: interessi passivi e assimilati, commissioni passive e spese amministrative/costi operativi. Le citate società finanziarie presentano, ad eccezione di Finest, una buona redditività. Gli elevatissimi rapporti di indebitamento risultano, in linea generale, strutturali, in quanto connessi all attività svolta. Con riferimento a Finest, si evidenzia che, avendo la società stabilito la scadenza dell esercizio al 30/06, i dati comunicati si riferiscono all esercizio chiuso al 30/06/2014. Dopo ripetute perdite, la società ha chiuso gli esercizi 2013 e 2014 in utile. Con riguardo a Cassa del Trentino, la società presenta un importo dei debiti totali pari ad euro , dei quali euro si riferiscono a debiti di finanziamento a breve termine. Dal lato attivo, la società presenta crediti per euro , dei quali nei confronti della controllante Provincia autonoma di Trento. Per quanto concerne l indebitamento di Trentino Riscossioni, si evidenzia che trattasi per la maggior parte di debito a breve termine determinato da incassi da riversare. Passando ad analizzare le altre società, si evidenzia che sono risultate 5 le società con Ebit Margin negativo o non calcolabile per la presenza di valore della produzione nullo: Aerogest S.r.l., Centro Pensioni Complementari Regionali S.p.a., Tecnofin Trentina S.p.a., Interbrennero S.p.a., e Tunnel Ferroviario del Brennero S.p.a.. L Ebit Margin, calcolato come rapporto tra il risultato operativo e il valore della produzione, indica la capacità dell ente di coprire con i ricavi derivanti dall attività per cui la società è sorta, i costi della gestione caratteristica. La società Aerogest S.r.l., essendo una holding, non presenta ricavi operativi e, conseguentemente, il risultato operativo è determinato esclusivamente dai costi di gestione della stessa. I risultati delle partecipazioni detenute confluiscono nella parte straordinaria del bilancio. Essendo la società stata costituita nel corso del 2014, maggiori valutazioni potranno essere effettuate con riguardo ai prossimi esercizi. La società Centro Pensioni Complementari Regionali S.p.a., della quale la Provincia ha acquisito nel 2014 una quota pari allo 0,99%, non gestisce in proprio il capitale sociale, ma lo ha affidato alla controllata Pensplan Invest SGR. Questo fa sì che i ricavi della società siano Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

277 principalmente connessi ai risultati della partecipata, e quindi attengano alla gestione finanziaria. La gestione caratteristica presenta quindi un segno ampiamente negativo in quanto, a fronte del basso livello di ricavi, sono presenti elevati costi di gestione, soprattutto connessi al personale. La redditività del capitale proprio, invece, seppur bassa, è positiva, grazie al saldo positivo della gestione finanziaria, mentre la redditività complessiva del capitale investito presenta un segno negativo. Analogamente ad Aerogest s.r.l., Tecnofin s.p.a. svolge la funzione di holding. Conseguentemente, la società non produce ricavi da gestione caratteristica, ma esclusivamente costi. Essendo però la gestione finanziaria ampiamente positiva, la società presenta un elevata redditività (ROE: 12,6%). Come lo scorso esercizio, i costi della produzione della società Interbrennero S.p.A. superano il valore della produzione della società stessa di oltre il 20%. La società è in costante perdita dal 2012 ma ha un patrimonio netto molto elevato, in grado fino ad ora di assorbire le perdite maturate. Sin dall esercizio 2013 gli amministratori avevano segnalato nella Relazione sulla gestione che in assenza di decisi interventi correttivi anche i prossimi esercizi si chiuderanno in perdita ed avevano messo in luce in particolare la situazione della controllata Interporto Servizi che è gravata da un debito consistente e che ha periodicamente bisogno di apporti finanziari a carico della sola Interbrennero. Per la società Tunnel Ferroviario del Brennero il risultato della gestione operativa è fisiologicamente negativo, essendo il valore della produzione nullo. La società Tunnel Ferroviario del Brennero, nata con lo scopo di gestire la partecipazione al capitale sociale di galleria di base del Brennero - Brenner basistunnel BBT, non svolge attività operativa. Il saldo della gestione finanziaria della società è risultato però positivo e l esercizio 2014 è stato chiuso con un utile di euro Si segnala, inoltre, che le società Aerogest s.r.l., Tecnofin s.p.a e Tunnel Ferroviario del Brennero sono prive di dipendenti. Esse presentano dunque un numero di amministratori superiore a quello del personale ricadendo nella condizione di necessaria dismissione prescritta dall art. 1, c. 611, lett. b), della L. n. 190/2014. Particolarmente rilevanti risultano i rapporti di indebitamento, oltreché di Cassa del Trentino, anche di Trentino Network S.r.l. (384,56) e Trentino Trasporti Esercizio (947,76), entrambi però in contrazione rispetto all esercizio precedente. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

278 Si rileva, infine, la particolare complessità e la scarsa trasparenza della gestione contabile della società Trentino Sviluppo S.p.a.. La separazione della cosiddetta gestione propria dalla gestione dei Fondi per conto della Provincia, allocati nei conti d ordine e dunque fuori bilancio non consente di cogliere attraverso l analisi dei dati di bilancio la reale situazione patrimoniale e reddituale della società. Con riguardo al consolidamento dei conti della Provincia con i propri organismi partecipati, attualmente non adottato, l Ente ha ripetutamente evidenziato che sarà effettuato a seguito dell applicazione delle disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio di cui al D.lgs. n. 118/2011 che, ai sensi del comma 4 octies dell art. 79 dello Statuto di autonomia sarà disposta con il posticipo di un anno dei termini previsti dal medesimo decreto. A fini conoscitivi, comunque, la Provincia redige per il Consiglio provinciale, ai sensi dell art. 33 bis della L.P. n. 3/2006, un quadro consolidato dei dati finanziari della Provincia, delle Agenzie e degli enti strumentali pubblici, un quadro aggregato dei dati economicofinanziari delle società controllate, nonché un quadro aggregato dei dati economico-finanziari delle fondazioni Rapporti finanziari tra Provincia e Società partecipate Si riportano nella tabella che segue i dati relativi all entità dell impegno finanziario dell Ente derivante dalle partecipazioni in organismi e società partecipate negli esercizi 2014 e 2015, come risultante dai dati inseriti nell applicativo SIQUEL Corte dei conti. I dati 2014 differiscono da quelli riportati nella relazione allegata alla decisione n. 2/PARI/2015 in quanto: - è stata eliminata la società Trentino NGN, non più partecipata dalla Provincia; - sono stati rettificati i dati relativi agli impegni ed ai pagamenti inerenti l esercizio 2014 nei confronti di Trentino Sviluppo, in base a segnalazione della Provincia Con nota del 29 aprile 2016 la Provincia ha comunicato che negli anni scorsi erano stati erroneamente inseriti in Siquel gli impegni ed i pagamenti relativi ad un solo codice fornitore Sap. Sono stati dunque comunicati i dati rettificati. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

279 Tabella 111: impegno finanziario dell Ente derivante dalle partecipazioni in società partecipate Denominazione organismo Quota PAT 2015 Impegni 2014 Impegni 2015 VAR % Impegni Pagamenti 2014 Fonte: elaborazione dati PAT. Pagamenti 2015 Var % Pagamenti Crediti ente v/organismo Debiti ente v/organismo Aerogest S.r.l. 30,27% ,00% ,00% 0 0 Aeroporto Gianni Caproni S.p.A. Autostrada del Brennero S.p.A. Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est S.p.A.. 86,75% ,65% ,76% ,34% ,60% ,62% 0 0 4,96% ,44% ,61% 0 0 Cassa del Trentino S.p.A. 100,00% ,01% ,32% Centro pensioni complementari regionali 0,99% S.p.a. Centro tecnicofinanziario per lo sviluppo economico 100,00% Tecnofin trentina S.p.a. FINEST S.p.A. 1,18% Informatica Trentina S.p.A. 87,19% ,70% ,58% Interbrennero S.p.A. 62,92% ITEA S.p.A. 100,00% ,08% ,95% Mediocredito Trentino- Alto Adige S.p.A. 17,49% Patrimonio del Trentino S.p.A. 100,00% ,85% ,39% SET Distribuzione S.p.A. 15,07% Trentino Network S.r.l. 100,00% Trentino Riscossioni S.p.A. 92,22% ,17% ,40% Trentino School of Management S.r.l. 57,60% ,33% ,52% Trentino Sviluppo S.p.A. 99,96% ,34% ,49% Trentino Trasporti Esercizio S.p.A. 96,04% ,10% ,54% Trentino Trasporti S.p.A. 73,75% ,08% ,47% Trento Fiere S.p.a. 0,00% ,00% ,57% 0 0 Tunnel Ferroviario del Brennero Spa 4,01% ,00% 0 0 TOTALE ,34% ,12% Come è possibile notare, le somme impegnate dalla Provincia a favore delle proprie società partecipate si sono ridotte nel 2015 del 15,34% rispetto al 2014 e le riduzioni hanno interessato quasi tutte le società. I principali impegni 2015 sono rivolti nei confronti di Informatica Trentina (40 milioni per contratto di servizio), ITEA (29 milioni di cui 24 per trasferimenti in c/capitale),trentino Sviluppo (34 milioni per trasferimenti in c/capitale) e Trentino Trasporti Esercizio (57 milioni per trasferimenti in c/esercizio). Analizzando invece i pagamenti complessivi (competenza+residui), è possibile notare un rilevante incremento rispetto al 2014 (+74,14%). Di particolare rilievo l aumento dei pagamenti Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

280 a Patrimonio del Trentino, che sono passati da 9 a 54 milioni di euro. Essi attengono per 42 milioni ad incrementi di capitale, solo parzialmente riferibili alla gestione di competenza (circa 8 milioni) e per la parte restante inerenti operazioni poste in essere in esercizi pregressi. Per quanto concerne la situazione creditoria e debitoria dell ente nei confronti delle società partecipate, dai dati comunicati emerge che la Provincia vanta crediti per oltre 328 milioni di euro, dei quali 184 milioni nei confronti di ITEA ed 80 milioni nei confronti di Trentino Sviluppo. La situazione debitoria complessiva della Provincia verso le società ammonta ad 11 milioni di euro Verifica rispetto direttive provinciali per l esercizio 2014 Per quanto riguarda le società controllate, l art. 18 della L.P. 1/2005 prevede le modalità e le procedure attraverso le quali la Provincia esercita l attività direzione e coordinamento delle stesse. 264 La valenza di tali strumenti è stata ulteriormente rafforzata in sede di attuazione dell art. 79, comma 3, dello Statuto di autonomia, che ha assegnato alla Provincia il coordinamento della finanza degli enti e soggetti del settore pubblico provinciale fermi restando gli obiettivi complessivi di finanza pubblica ed ha quindi reso anche la Provincia pienamente responsabile del concorso di tali enti agli obiettivi complessivi di finanza pubblica. In particolare, l art. 2 della L.P. n. 27/2010 stabilisce che la Giunta provinciale emani specifiche direttive nei confronti delle agenzie e degli enti strumentali sia per il conseguimento degli obiettivi generali relativi al patto di stabilità, sia per la razionalizzazione e qualificazione delle spese. Tali direttive devono disciplinare anche le modalità di verifica e di monitoraggio del rispetto delle stesse, nonché le sanzioni da applicare per il mancato rispetto. 264 L.P. 1/2005, art. 18, commi 1 e 2: 1. La Provincia, in qualità di socio, indirizza e coordina l'attività delle società di capitali da essa controllate, nel rispetto del codice civile, secondo una logica di gruppo societario. A tal fine la Giunta provinciale definisce un'organizzazione interna per la gestione coordinata delle partecipazioni e approva, fatta salva l'autonomia delle singole società, linee strategiche di gruppo orientate ad assicurare: a) le sinergie operative tra le società del gruppo; b) la valutazione e l'analisi dei bilanci e la predisposizione del bilancio consolidato; c) lo svolgimento dei compiti propri del capogruppo; d) il coordinamento degli statuti delle società controllate e del loro sistema di governo; e) il coordinamento dell'attività delle società controllate per un efficace perseguimento degli obiettivi strategici della Provincia. 2. Per i fini di quest'articolo la Giunta provinciale promuove l'adozione delle necessarie modifiche agli statuti delle società controllate, volte anche a prevedere l'obbligo di osservare le direttive e gli indirizzi formulati dalla Provincia, nell'ambito dei programmi di attività e nell'adozione degli atti di disposizione dei beni. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

281 Le direttive prevedono una serie di obblighi pubblicitari, di informativa, di valutazione da parte della Provincia delle operazioni straordinarie, di adozione e trasmissione di alcuni strumenti di programmazione e reporting, oltre ad altre disposizioni specifiche sul contenimento delle spese. Per quanto concerne il monitoraggio del rispetto delle direttive, è previsto che gli amministratori rendano conto nella relazione sulla gestione o nella nota integrativa del rispetto delle medesime, specificando le azioni poste in essere per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalle direttive in parola ed evidenziando i principali effetti conseguiti. Inoltre il collegio sindacale ha il compito di vigilare sul rispetto delle direttive, effettuando le opportune verifiche in sede di controlli periodici dandone evidenza nell ambito della relazione al bilancio. Non essendo state trasmesse le relazioni al bilancio di esercizio 2015 delle società controllate, le valutazioni relative al rispetto delle direttive provinciali in materia di razionalizzazione delle spese verranno effettuate con riferimento all esercizio Ciò posto, si segnalano per le società controllate le seguenti deliberazioni di Giunta provinciale: - delibera n. 588/2014, recante Direttive definitive per l'attuazione degli obiettivi della manovra finanziaria provinciale per il 2014 da parte delle agenzie e degli enti strumentali della Provincia ; - delibera n. 1551/2014, recante Direttive sul personale agli enti strumentali in attuazione degli obiettivi della manovra finanziaria provinciale per il triennio , come modificata dalla delibera n. 2288/2014. Per quanto riguarda le principali misure stabilite dall allegato C della delibera n. 588/2014, di seguito si riportano gli esiti delle verifiche effettuate, sulla base di quanto emerso sia dai controlli effettuati dalla Provincia e riepilogati nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 di Agenzie, Enti pubblici strumentali, Fondazioni, Società della Provincia, sia dalle verifiche del Collegio sindacale delle singole società: a) Organi sociali La Provincia ha segnalato che tutte le società hanno rispettato in sede di nomina degli organi sociali i limiti alle misure dei compensi agli amministratori previsti dalle deliberazioni di Giunta provinciale n. 787/2007, 2538/2007, 1661/2009 e 2640/2010 per quanto concerne i rinnovi Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

282 avvenuti prima del 19 aprile 2013 e quanto stabilito con deliberazione n. 762/2013 per le nomine avvenute dopo tale data. Si evidenzia inoltre che la direttiva prevede, anche al fine di implementare il registro delle cariche istituito dalla L.P. 10/2010 e disciplinato dalla deliberazione n. 2940/2010, che le società trasmettano alla Provincia l ammontare dei compensi spettanti, al netto degli oneri fiscali e previdenziali, agli amministratori suddivisi per: indennità di carica, indennità per deleghe o incarichi speciali, gettoni di presenza. Tale suddivisione non è attualmente presente nei dati pubblicati sul sito della Provincia. b) Strumenti di programmazione e reporting La Provincia ha segnalato che le società controllate hanno redatto e trasmesso all Ente un piano strategico industriale comprensivo dell esercizio 2014 e le eventuali modifiche allo stesso, con eccezione per le seguenti società, la cui attività è soggetta a programmazione definita con la Provincia: - Aeroporto Gianni Caproni è soggetta ad un disciplinare di gestione, in vigore fino al 31/12/2020, che prevede che le scelte strategiche vengano definite anno per anno e approvate con deliberazione di Giunta provinciale; - Trentino School of Management non è in grado di fornire un documento di programmazione pluriennale in quanto la sua attività viene definita annualmente con la Provincia coerentemente alla programmazione della formazione di quest ultima; - Trentino Trasporti Esercizio fa riferimento ad un Comitato di Indirizzo che, riconoscendo limiti e vincoli anche giuridici e di rapporto con gli enti concedenti non è in grado di fornire indicazioni o indirizzi strategici superiori all anno tali da consentire una programmazione pluriennale; - Trentino Sviluppo non redige il piano strategico rinviando alle deliberazioni della Giunta provinciale di approvazione degli interventi attuati dalla società. Inoltre Trentino Network ha rinviato l adozione del piano industriale in attesa di conoscere la mission societaria in relazione al progetto NGN, definito nel corso del 2015, mentre Informatica Trentina ha trasmesso alla Provincia una ipotesi di riposizionamento e rifocalizzazione delle attività. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

283 La Provincia ha evidenziato che tutte le società hanno redatto e trasmesso all Ente il budget con le previsioni economico e finanziarie per l esercizio 2014 ed hanno verificato l andamento della gestione ed il grado di progressivo realizzo del budget alla data del 30 giugno e del 30 settembre evidenziando eventuali scostamenti rispetto alle previsioni e trasmettendo alla Provincia copia della verifica approvata dagli amministratori. Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 di Agenzie, Enti pubblici strumentali, Fondazioni, Società della Provincia non è però presente alcuna informazione sugli esiti di tali verifiche. c) Consulenze e incarichi La Provincia ha rilevato che le società hanno applicato gli atti organizzativi, adottati dalle stesse, che disciplinano criteri e modalità per l affidamento di incarichi di consulenza e collaborazione nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità e hanno trasmesso alla stessa le informazioni relative alle spese sostenute per la pubblicazione sul sito istituzionale. Per quanto concerne il contenimento delle spese, le direttive di cui alla deliberazione n. 588/2014 prevedono che non possano essere affidati nuovi incarichi di studio, ricerca e consulenza per un importo complessivo superiore al 35% delle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008 e Dai limiti sono state escluse le spese connesse all attività istituzionale delle società ovvero costituenti diretto espletamento della mission aziendale, le quali comunque devono essere sostenute secondo criteri di sobrietà e motivate nella relazione al bilancio. Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene dato atto del rispetto di entrambi gli obiettivi da parte di tutte le società. A livello complessivo la spesa si è ridotta del 90% rispetto al valore medio degli esercizi 2008 e Anche in questo caso può essere però ribadito che la presenza di numerose esclusioni fa sorgere dubbi sulla capacità delle direttive di consentire reali risparmi di spesa. Considerando l intera spesa sostenuta per incarichi, la stessa risulta in incremento di oltre il 60% rispetto al valor medio indicato come dato di riferimento. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

284 Inoltre, emerge una notevole discrasia tra i dati riportati nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 (spesa lorda totale per incarichi pari ad euro ) e quanto comunicato dalla Provincia autonoma in risposta al quesito n. 53 (costo totale per incarichi sostenuto nel 2014 dalle società partecipate pari ad euro ,92). d) Spese discrezionali La delibera 588/2014 prevede che le società devono informare i propri comportamenti gestionali a criteri di sobrietà. In particolare esse sono tenute a favorire il controllo, il contenimento e la razionalizzazione delle spese di natura discrezionale, quali le spese concernenti mostre, pubblicazioni e attività promozionali; convegni, manifestazioni, pubblicità, iniziative di comunicazione; realizzazione e acquisto di pubblicazioni, anche on-line, produzioni audiovisive, progetti grafici; sponsorizzazioni, che dal 2013 devono essere ridotte di almeno il 60% rispetto alle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008, 2009 e Dall obbligo di riduzione sono state escluse le spese costituenti diretto espletamento dell oggetto sociale e le spese legate all attività di comunicazione e/o informazione strettamente funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali, le quali comunque devono essere sostenute secondo criteri di sobrietà. Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 sono riportati i dati che attestano il rispetto del limite a livello aggregato. È stata riscontrata, in particolare, una spesa netta per spese discrezionali pari ad euro , con una riduzione effettiva rispetto alla spesa media (euro ) pari all 85%. Si ribadisce nuovamente che la presenza di eccezioni e margini di valutazione discrezionale rendono dubbia l effettiva incisività della direttiva e la capacità della stessa di consentire reali risparmi di spesa. e) Acquisto di beni e servizi La Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 sintetizza gli acquisti effettuati dalle Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

285 società utilizzando i servizi forniti dai centri di competenza attivati dalla Provincia ed i beni e servizi acquistati dalle altre società del gruppo. f) Spesa per il personale In relazione alla spesa per il personale, la Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014, sempre a livello aggregato, attesta il rispetto delle direttive stabilite. In particolare: - sono state effettuate nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato, solo previa autorizzazione del Dipartimento provinciale competente in materia di personale; - sono state effettuate nuove assunzioni di personale a tempo determinato, esclusivamente per la sostituzione di personale assente con invarianza del costo a carico della società e per posizioni rese necessarie per attività caratteristiche, per attività di carattere straordinario o temporaneo o nelle more della selezione di personale a tempo indeterminato o per la sostituzione di personale cessato; - nel riconoscimento di retribuzioni incentivanti le società hanno rispettato i limiti previsti dalle direttive; - le società non hanno provveduto all espletamento di progressioni di carriera, fatta eccezione per due ipotesi particolari inerenti Trentino Trasporti e Trentino Riscossioni; - le società hanno rispettato il limite massimo al trattamento economico dei Dirigenti stabilito con deliberazione n. 2640/2010 e non hanno corrisposto ai medesimi una retribuzione complessiva superiore alla misura in godimento al 31 ottobre 2010, fatto salvo quanto stabilito nei contratti individuali di lavoro alla stessa data, tranne un eccezione espressamente autorizzata per Cassa del Trentino; - le società hanno rispettato le disposizioni sul reclutamento di nuovo personale a tempo determinato e indeterminato; - in materia di collaborazioni, le direttive prevedono per il 2014 un invarianza della spesa rispetto al Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene dato atto Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

286 del rispetto della direttiva a livello di comparto, con una riduzione complessiva pari al 65%; - la delibera n. 588/2014 prevede che le società sono tenute a mantenere la spesa per lavoro straordinario e viaggi di missione entro il limite della spesa del 2013 ridotta del 5% e che il sostenimento di tali spese si uniformi a principi di economicità e di essenzialità. Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene rilevato che a livello di comparto la spesa complessiva per straordinario e viaggi di missione ha subito una riduzione del 7% rispetto al 2015, con conseguente rispetto del limite; - le direttive stabiliscono che la spesa complessiva per il personale per l anno 2014, inclusa quella afferente alle collaborazioni, non può essere superiore alla corrispondente spesa riferita all anno La direttiva è risultata rispettata, ma dal raffronto sono stati esclusi i maggiori oneri 2014 connessi alle nuove assunzioni di personale autorizzate dal dipartimento provinciale competente in materia di personale, i maggiori oneri derivanti dalla sostituzione di personale temporaneamente assente dal servizio per maternità e per aumenti dei premi INAIL. Anche in questo caso, senza considerare le esclusioni appena viste, la spesa complessiva per il personale è passata da euro nel 2013 ad euro nel 2014, con un incremento dell 1,06%. Si ribadisce, quindi, che anche le direttive per il personale prevedono la presenza di numerose deroghe ed eccezioni, non garantendo l effettiva produzione di risparmi di spesa. Infine, va anche rilevato che la Corte costituzionale, nelle sentenze n. 61/2014 e 148/2012, ha statuito che varie norme del D.L. n. 78/2010 (tra le quali l art. 9, c. 29, in tema di assunzioni di personale delle società partecipate) attengono alla materia dell ordinamento civile di competenza primaria ed esclusiva dello Stato a cui, quindi, la Provincia autonoma può solo adeguarsi, senza necessità di eventuali norme di recepimento. g) Spesa per l acquisto e la locazione di beni immobili Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 è stato specificato che nel 2014 le società Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

287 nel procedere all acquisto a titolo oneroso e alla locazione di immobili hanno rispettato le direttive. La delibera n. 2268/2013 fa espressamente salve le seguenti eccezioni, riscontrate da Trentino Sviluppo e Patrimonio del Trentino: operazioni di acquisto di immobili finalizzati a promuovere lo sviluppo economico finanziati a valere sul fondo di cui all art. 33 della L.P. n. 6 del 1999; con riferimento agli interventi di competenza della società di cui all art. 14 della L.P. n. 1 del 2005, operazioni di acquisto di immobili, anche attraverso operazioni di permuta, con e senza conguaglio a carico della società medesima, destinati alla locazione a favore della Provincia e degli altri enti di cui all art. 79 dello Statuto, ad un canone, rapportato a metro quadro, a regime inferiore a quello precedentemente sostenuto. h) Spesa per l acquisto di arredi e per l acquisto o la sostituzione di autovetture In attuazione di quanto previsto dall art. 6 della L.P. n. 16/2013, le direttive prevedono che la spesa per gli acquisti di arredi e per gli acquisti/sostituzioni di autovetture negli anni 2013 e 2014 non superi il 50% della corrispondente spesa media sostenuta nel triennio , salvo eventuali obbligazioni già assunte e giuridicamente perfezionate alla data di entrata in vigore della direttiva (24 ottobre 2013). Nella Relazione di sintesi sull attività di vigilanza sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica e sui risultati della gestione dell esercizio 2014 viene comunicato che a livello di comparto l obiettivo risulta rispettato. Per quanto concerne le singole società, la Provincia ha evidenziato che Patrimonio del Trentino, Trentino Trasporti e Trentino Trasporti Esercizio hanno sostenuto spese oltre il limite in relazione all allestimento di nuovi uffici e sedi, mentre Aeroporto Caproni ha superato il limite in relazione alla sostituzione di un autovettura vecchia e non più riparabile L Azienda Provinciale per i servizi sanitari In base all articolo 8 dello statuto speciale di autonomia, alla Provincia autonoma di Trento è attribuita potestà legislativa in materia di igiene e sanità, ivi compresa l assistenza sanitaria e ospedaliera. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

288 Attualmente l ambito è disciplinato dalla legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16 Legge provinciale sulla tutela della salute, che ha abrogato e sostituito la preesistente Legge sul servizio sanitario provinciale, n. 10 del 1 aprile L art. 27 della L.P. 16/2010 stabilisce che, alla gestione coordinata delle attività sanitarie e socio-sanitarie per l'intero territorio provinciale, secondo quanto disposto dal piano provinciale per la salute, dagli indirizzi e dalle disposizioni della Giunta provinciale, sia preposta l'azienda provinciale per i servizi sanitari, ente strumentale della Provincia dotato di autonomia imprenditoriale e di personalità giuridica di diritto pubblico. Gli organi dell'azienda sono il direttore generale, il consiglio di direzione e il collegio sindacale. Il direttore generale, in base al dettato dell art. 28, comma 5, è nominato dalla Giunta provinciale, con procedure da essa stabilite, tra persone in possesso di determinati requisiti. 266 Al direttore generale compete poi la nomina del direttore sanitario, del direttore amministrativo, del direttore per l'integrazione socio-sanitaria, che unitamente al direttore generale compongono il consiglio di direzione, e dei responsabili delle articolazioni organizzative aziendali (art. 28 c. 3). Il consiglio di direzione adotta il bilancio di previsione, il programma annuale delle attività e il bilancio di esercizio (art. 29 co. 1). La Giunta provinciale stabilisce inoltre criteri e modalità per la valutazione dell'attività del direttore generale, con riferimento agli obiettivi assegnatigli e alla qualità complessiva dell'offerta assistenziale assicurata dall'azienda. Nell esercizio 2015 gli obiettivi del direttore generale sono stati assegnati con deliberazione della Giunta provinciale n. 508 del 30 marzo 2015, mentre non risulta ancora effettuata da parte della Giunta la verifica relativa al raggiungimento degli obiettivi stessi La L.P. n. 16/2010 aveva fatto salvo dall abrogazione l art. 54 quater Strumenti d'integrazione di attività sanitarie a rilevanza sociale, da ultimo abrogato dall'art. 44, comma 7, L.P. 22 aprile 2014, n. 1 Disposizioni per l'assestamento del bilancio annuale 2014 e pluriennale della Provincia autonoma di Trento (legge finanziaria provinciale di assestamento 2014). 266 Il comma 5 dell articolo 28 elenca i seguenti requisiti: a) diploma di laurea; b) esperienza almeno quinquennale di direzione in enti, aziende, strutture pubbliche o private di media o grande dimensione, in posizione dirigenziale con autonomia gestionale e diretta responsabilità delle risorse umane, tecniche o finanziarie, svolta nei dieci anni precedenti l'attivazione delle procedure per la nomina; c) assenza di cause di ineleggibilità, incompatibilità e di altre condizioni impeditive previste dalla normativa statale vigente; l'esistenza di un rapporto di lavoro dipendente dall'azienda non costituisce causa di incompatibilità alla nomina a direttore generale. Il comma 6 del medesimo articolo stabilisce che Il rapporto di lavoro del direttore è esclusivo ed è regolato da un contratto di lavoro a tempo determinato di durata quinquennale, rinnovabile. Il direttore generale è stato nominato con delibera n del 5 novembre 2010, nomina rinnovata alla scadenza con delibera n del 19 ottobre Il 30 dicembre 2015 il medesimo direttore ha rassegnato le proprie dimissioni a far data dal 31 gennaio 2016 (delibera di presa d atto n. 12 del 16 gennaio 2016). 267 La verifica relativa al raggiungimento degli obiettivi 2013 è stata effettuata con la delibera di Giunta provinciale n. 683 del 27 aprile Non risultano ulteriori provvedimenti della Giunta provinciale di valutazione per gli anni 2014 e 2015, così come confermato nella relazione annuale del Presidente sui controlli interni inviata dalla Provincia con nota prot. nr del 26 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

289 In relazione alla programmazione sanitaria, la legge provinciale n. 16/2010 prevede l approvazione del Programma sanitario e socio-sanitario provinciale 268, definendo le modalità di elaborazione, da parte della Giunta provinciale, ed il successivo iter di approvazione. Il programma sanitario e socio-sanitario non risulta tuttora approvato. Con delibera 2389 del 18 dicembre 2015 la Giunta provinciale ha approvato il piano provinciale per la salute , il quale rappresenta lo strumento di pianificazione strategica delle politiche sociali e delle politiche sanitarie provinciali 269, e come, precisato dalla stessa delibera di approvazione, costituisce il comune e principale quadro di riferimento per lo sviluppo della programmazione sociale, disciplinata dalla legge provinciale n. 13 del 2007, e della programmazione sanitaria e socio-sanitaria, disciplinata dalla legge provinciale n. 16 del 2010, Tutela della salute in provincia di Trento. Il bilancio di previsione dell Azienda per l esercizio 2015 è stato adottato dal Consiglio di Direzione dell'azienda provinciale per i servizi sanitari con la deliberazione n. 8 del 23 dicembre 2015 "Adozione Bilancio di Previsione 2015, Programma di Attività e Relazione Illustrativa, nonché Bilancio Pluriennale Il bilancio è stato successivamente approvato con la deliberazione di Giunta provinciale n. 260 del 23 febbraio Il bilancio d esercizio 2015 non risulta tuttora adottato dal Consiglio di direzione. Con riferimento a quanto contabilizzato nel rendiconto provinciale, l insieme dei servizi sanitari resi sul territorio ha inciso sulla spesa complessiva della Provincia per il 22,81% (lo scorso anno la percentuale era pari al 25,79%). 270 Rispetto allo scorso esercizio le somme impegnate sono aumentate dello 0,42%, passando da euro ,00 ad euro ,09. L aumento ha interessato sia le spese correnti ( ,42 euro) che le spese per investimenti ( ,67 euro), con incrementi percentuali rispettivamente del 0,23% e del 4,08%. maggio 2016 (in risposta al quesito 4.2). 268 L articolo 13 della L.P. 23 luglio 2010, n 16, al comma 1 recita: In coerenza con il piano provinciale per la salute e con le linee di sviluppo della programmazione socio-economica provinciale, la Giunta provinciale adotta il programma sanitario e socio-sanitario provinciale. 269L articolo 8bis Piano provinciale della salute, della L.P. 27 luglio n. 13 (Legge provinciale sulle politiche sociali), al comma 1 riporta: Il piano provinciale per la salute è lo strumento di pianificazione delle politiche sociali e sanitarie provinciali, che hanno pari dignità, e può prevedere anche progetti di miglioramento del benessere collettivo che coinvolgono altri settori di competenza della Provincia, secondo l'approccio della salute in tutte le politiche. Il piano definisce gli obiettivi strategici per la promozione della salute, gli indirizzi e le linee d'intervento da perseguire per migliorare la salute e il benessere della popolazione e per ridurre le disuguaglianze, sviluppando sistemi sociali e sanitari sostenibili, integrati e coordinati, in coerenza con le strategie di riferimento nazionali e internazionali e con gli obiettivi del programma di sviluppo provinciale, tenuto conto del contesto epidemiologico e sociale del Trentino. 270 La diminuzione del peso percentuale della spesa sanitaria sulla spesa complessiva è dovuta, tuttavia, ad un aumento consistente della spesa complessiva. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

290 Tabella 112: andamento impegni di competenza Funzione Obiettivo Sanità Impegni di competenza dell'anno Var. % 2015 Var. % Spese correnti , ,67-1,48% ,09 0,23% Spese in conto - capitale , ,33 33,83% ,00 4,08% Totale , ,00-3,79% ,09 0,42% Fonte: elaborazione su dati Rendiconto L analisi di dettaglio dei risultati del bilancio 2015 dell Azienda provinciale per i Servizi Sanitari sarà oggetto di specifica indagine di controllo ex art. 1, c. 170, L. n. 266/2005 e art. 1, c. 7, D.L. n.174/ Con riferimento alla spesa sanitaria iscritta nel bilancio della Provincia va premesso che l Ente applicherà il D.lgs. n. 118/2011 solo a decorrere dall esercizio corrente (2016). Inoltre, va rilevato che la Provincia autonoma di Trento, a norma dell art. 34 della L. n. 724/1994, provvede al finanziamento del servizio sanitario nel proprio territorio senza oneri a carico del bilancio dello Stato non partecipando alla ripartizione delle risorse del Fondo sanitario nazionale. In Provincia di Trento è poi presente un unica Azienda sanitaria provinciale. In sede di verifica del bilancio preventivo 2015 la Sezione di controllo di Trento ha rilevato che l articolazione dei capitoli del bilancio provinciale, inerenti alla spesa sanitaria, non consentiva di individuare agevolmente i capitoli relativi alla spesa sanitaria per il finanziamento di disavanzo sanitario pregresso e alla spesa sanitaria aggiuntiva per il finanziamento di livelli di assistenza sanitaria superiori ai LEA. 272 Al riguardo, si rileva che l art. 20 del D.lgs. n. 118/ prevede la seguente articolazione dei capitoli del bilancio regionale (Provincia autonoma) nella sezione delle entrate: a) Finanziamento sanitario ordinario corrente; b) Finanziamento sanitario aggiuntivo corrente; c) Finanziamento regionale del disavanzo pregresso; 271 La relazione sugli esiti dell attività istruttoria inerente alla gestione finanziaria 2014 è stata approvata dalla Sezione di controllo di Trento con deliberazione n. 21/2015/PRSS di data 26 novembre Deliberazione Sezione controllo Trento n. 25/2015/FRG. 273 Decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42 Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

291 d) Finanziamento per investimenti in ambito sanitario, con separata evidenza degli investimenti per l edilizia sanitaria finanziati ai sensi dell'art. 20, L. n. 67/1988. Nella sezione delle spese queste sono le voci del bilancio armonizzato: a) spesa sanitaria corrente per il finanziamento dei LEA, ivi compresa la mobilità passiva programmata per l'esercizio e il pay back; b) spesa sanitaria aggiuntiva per il finanziamento di livelli di assistenza sanitaria superiori ai LEA; c) spesa sanitaria per il finanziamento di disavanzo sanitario pregresso; d) spesa per investimenti in ambito sanitario, con separata evidenza degli interventi per l'edilizia sanitaria finanziati ai sensi dell'articolo 20, della L. n. 67 del L esame della suddivisione in capitoli della spesa sanitaria, così come rappresentata nel Rendiconto 2015, ha evidenziato la presenza di un nuovo capitolo, il Spese per l assegnazione all Azienda provinciale per i servizi sanitari per la mobilità sanitaria pregressa, con una previsione finale di competenza di ,00 euro e impegni nel 2015 per la medesima cifra. 274 Per quanto riguarda i finanziamenti aggiuntivi dei LEA la relativa spesa è, invece, allocata in capitoli non facilmente individuabili, determinando quindi la scarsa trasparenza e la non agevole intellegibilità del bilancio provinciale. A tale proposito la Provincia, in sede di contradditorio conseguente alle verifiche correlate al bilancio preventivo 2015, ha rilevato come la nuova strutturazione del bilancio conseguente all applicazione della disciplina in materia di armonizzazione consentirà una più evidente trasparenza e leggibilità. 275 Con specifico riferimento al disavanzo sanitario pregresso l Amministrazione ha comunicato che lo stesso ammonta ad euro , La Giunta provinciale, con deliberazione 2514 del 30 dicembre 2015, dopo aver dato atto che, in base alle modalità di regolazione della compensazione della mobilità sanitaria interregionale, a norma dell art. 12 del D.lgs. 502/1992 e ss.mm., la Provincia autonoma di Trento ha accumulato fino all anno 2010 un debito nei confronti dello Stato che può essere parzialmente coperto mediante l assunzione dell impegno di spesa sull annualità 2015 del capitolo del bilancio provinciale per l importo di euro ,00 e ritenuto pertanto opportuno, in questa sede, procedere ad assegnare tali risorse all Azienda provinciale per i servizi sanitari in attesa di successive determinazioni in ordine alle modalità di liquidazione allo Stato; ha disposto di assegnare all Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, la somma di euro ,00, a parziale copertura del debito pregresso di mobilità sanitaria interregionale dando atto che con successive determinazioni verranno comunicate le modalità di liquidazione allo Stato; di impegnare la somma di cui al precedente punto 2), pari a complessivi euro ,00, sul capitolo del bilancio provinciale 2015 ai sensi dell art. 55 della L.P. n. 7/ Nota prot. PAT/D317/ di data 14 dicembre Nota prot. n. PAT/D del 6 luglio 2015 con la quale è stato trasmesso il questionario sul bilancio di previsione 2015 e nota prot n del 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 15. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

292 Al riguardo, nella deliberazione n. 25/2015/FRG della Sezione di controllo di Trento è stata rilevata l errata contabilizzazione del debito pregresso per mobilità sanitaria passiva in quanto in parte prevalente, viene allocato tra la spesa in conto capitale, mentre si tratta, in realtà, di spesa corrente per prestazioni sanitarie ordinarie, non potendosi mutare la natura della spesa in ragione dell origine remota del debito 277, evidenziando, infine, inevitabili effetti negativi sugli equilibri di parte corrente. 278 A tale proposito la Provincia, in risposta alla nota istruttoria prot. 133 del 3 febbraio 2016 ha precisato che: in relazione all applicazione della disciplina in materia di armonizzazione dei bilanci le risorse sono state riclassificate in parte corrente. Già nel corso del 2015 la Provincia ha provveduto a riclassificare in spesa corrente le risorse che sono riportate nel capitolo Ciò posto, nella seguente tabella si indicano le risorse autorizzate per il disavanzo sanitario pregresso, con evidenza della classificazione dei capitoli in spesa in conto capitale o spesa corrente. Tabella 113: risorse autorizzate per disavanzo pregresso (per mobilità sanitaria) RISORSE IMPEGNATE CAP (parte corrente) SU RISORSE IMPEGNATE SU CAP (parte in conto capitale) RISORSE IMPEGNATE SUL CAP (parte corrente) TOTALE RISORSE IMPEGNATE ANNO IMPORTO Provvedimento di impegno ,67 Det. 167 del 11/12/2008 (S128) ,14 Det. 160 del 15/12/2009 (S128) ,22 Del del 10/12/ ,96 Del del 23/12/ ,00 Del del 10/12/ ,00 Del del 23/12/ ,00 Del del 30/11/ ,00 Del del 30/12/ ,00 Del del 30/12/ , Nella nota prot. PAT/D317/ di data 14 dicembre 2015, la Provincia ha riferito che dal 2015 il capitolo è stato classificato tra le spese correnti, ribadendo anche in adunanza pubblica che è stato variato il bilancio di previsione 2015 per riclassificare il disavanzo pregresso per mobilità sanitaria passiva nella parte corrente. 278 Testualmente la delibera della Sezione di controllo di Trento: l irregolarità riscontrata ha anche determinato effetti negativi sull equilibrio di parte corrente del bilancio provinciale, visto che tale voce di spesa è stata erroneamente fatta confluire nella parte capitale incrementando, fittiziamente, il saldo di parte corrente e quindi l ammontare di risparmio pubblico da destinare a spesa per investimenti. 279 Nota prot n del 12 aprile 2016, risposta al quesito n. 15. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

293 2015 TOTALE RISORSE PROGRAMMATE SUL BILANCIO PLURIENNALE CAP (parte corrente) ,00 TOTALE ,99 Futuri impegni sul bilancio dal 2016 al 2021 Fonte: dati forniti dalla Provincia Dall esame della tabella risulta pertanto che sia nel rendiconto 2015, sia nel bilancio preventivo gran parte del disavanzo pregresso per mobilità sanitaria permane allocato in capitoli di parte capitale anziché di parte corrente, come era già stato segnalato dalla Sezione di controllo di Trento nella citata deliberazione n. 25/2015. Al riguardo, nell adunanza del 20 giugno 2016 per l espletamento del contradditorio orale, la Provincia ha confermato che una parte di debito pregresso per mobilità sanitaria risulta ancora contabilizzata in conto capitale e si riferisce ai residui passivi degli anni scorsi Altri enti che stipulano il patto di stabilità con la Provincia (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Trento, Università degli studi di Trento) L art. 79, comma 3, dello Statuto di autonomia, come recentemente modificato dalla l. n. 190/2014 stabilisce che fermo restando il coordinamento della finanza pubblica da parte dello Stato ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, le province provvedono al coordinamento della finanza pubblica provinciale, nei confronti degli enti locali, dei propri enti e organismi strumentali pubblici e privati e di quelli degli enti locali, delle aziende sanitarie, delle università, incluse quelle non statali di cui all'articolo 17, comma 120, della legge 15 maggio 1997, n. 127, delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e degli altri enti od organismi a ordinamento regionale o provinciale finanziati dalle stesse in via ordinaria. Come già detto, nell ambito della legge finanziaria provinciale per il 2011 (l.p. n. 27/2010), in particolare con l articolo 2, sono state individuate precise disposizioni per il concorso agli obiettivi di finanza pubblica degli enti e soggetti del sistema pubblico provinciale, attraverso un rafforzamento degli strumenti già approntati dalla Provincia. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

294 Con riferimento agli enti considerati nel presente paragrafo, non essendo stati resi disponibili i dati relativi all esercizio 2015, sono state analizzate le direttive adottate per assicurare il concorso agli obiettivi di finanza pubblica adottate dalla Provincia per l esercizio 2014, ovvero: - deliberazione n. 779/2014 per la Camera di Commercio di Trento; - deliberazione n. 876/2014 per l Università degli studi di Trento. Per quanto concerne l Università, la Provincia ha segnalato 280 che dalla relazione dei Revisori del 27 maggio 2015, allegata al bilancio dell Ateneo, si evince che tutti i vincoli sono risultati rispettati. Analogamente, con riferimento alla Camera di commercio 281, la Provincia ha comunicato che dall esame della relazione al rendiconto e dal verbale di relazione del Collegio dei revisori si evince il rispetto delle direttive provinciali. 280 Allegato E2 alla nota prot n del 12 aprile Allegato E3 alla nota prot n del 12 aprile Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

295 3. Attività legislativa e amministrativa 3.1. Le leggi emanate nel corso del Le modifiche allo Statuto speciale e alle norme di attuazione statutaria Come già visto in sede di parifica del rendiconto per l esercizio 2014, in data 15 ottobre 2014 è stato siglato un importante Accordo tra la Regione Trentino Alto Adige, le Province autonome e lo Stato che ha comportato la revisione dell ordinamento finanziario dei citati enti territoriali. Tale Accordo è stato recepito con specifiche disposizioni, approvate ai sensi dell articolo 104 dello Statuto speciale, contenute nell art. 1, commi da 406 a 413, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015), che hanno comportato la modifica del titolo VI dello Statuto. In particolare, l Accordo definisce in via permanente l entità del concorso agli obiettivi di finanza pubblica posto a carico del sistema territoriale integrato e statuisce, a decorrere dal 2016, l obbligo di conseguire il pareggio del bilancio ai sensi dell articolo 9 della legge n. 243/2012 e il mantenimento del patto di stabilità fino all esercizio Per quanto concerne le norme di attuazione statutaria, nel corso del 2015 sono stati approvati i seguenti provvedimenti normativi: - D.lgs. 29 aprile 2015, n. 75, recante Norma di attuazione dello Statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige recante modifiche all'articolo 20-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1976, n. 752, in materia di proporzione negli uffici statali siti nella provincia di Bolzano e di conoscenza delle due lingue nel pubblico impiego ; - D.lgs. 29 aprile 2015, n. 76, recante Norma di attuazione dello Statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige recante modifiche all'articolo 3 del decreto legislativo 21 dicembre 1998, n. 495, in materia di trasferimento alle province autonome di Trento e di Bolzano dei beni demaniali e patrimoniali dello Stato e della Regione ; - D.lgs. 4 novembre 2015, n. 186, recante Norme di attuazione dello statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige recanti modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 574, in materia di uso della lingua tedesca e della lingua ladina nei rapporti dei cittadini con la pubblica amministrazione e nei procedimenti giudiziari. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

296 Si segnala, inoltre, che nel corso del 2016 è stato approvato il D.lgs. 3 marzo 2016, n. 43, avente ad oggetto Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 15 luglio 1988, n. 305, e al decreto legislativo 18 luglio 2011, n. 142, in materia di controllo della Corte dei conti. La disposizione prevede, tra l altro, l istituzione del Collegio dei revisori dei conti per la Regione e le Province autonome. Per quanto riguarda la produzione normativa provinciale, nel corso del 2015 sono state emanate ventidue leggi provinciali a fronte delle quindici emanate nel 2014 e delle diciannove emanate nel La copertura finanziaria delle leggi provinciali L art. 1, comma 2, del D.L. 174/2012 prevede che annualmente le sezioni regionali di controllo della Corte dei conti trasmettano ai consigli regionali una relazione sulla tipologia delle coperture finanziarie adottate nelle leggi regionali approvate nell anno precedente e sulle tecniche di quantificazione degli oneri. La sezione di controllo di Trento ha stabilito, per l esercizio 2015, di effettuare tale verifica in sede di parificazione del rendiconto. L art. 1, comma 2, del D.L. 174/2012 riprende, ad eccezione della scansione temporale di presentazione delle relazioni 282, quanto già previsto per la legislazione di spesa statale, dapprima dall art. 7, comma 6 della Legge n. 362/1988, poi recepita ed integrata dall art. 17, comma 9, della Legge n. 196/2009. Come ribadito dallo stesso legislatore nella relazione al decreto, la riforma, finalizzata a garantire l effettivo coordinamento della finanza pubblica ed il rispetto del principio del pareggio di bilancio sancito dall art. 81 della Costituzione, mira soprattutto ad arricchire il patrimonio conoscitivo dei Consigli regionali su un tema, quello della copertura finanziaria e delle tecniche di quantificazione degli oneri previsti dalle leggi regionali, ad elevato tasso di tecnicismo finanziario-contabile. L obbligo di copertura era già sancito dal vecchio art. 81, quarto comma, della Costituzione. 283 La Corte costituzionale ha più volte ribadito che l art. 81 è norma a carattere precettivo, non 282 A livello statale la cadenza di elaborazione delle relazioni è quadrimestrale. 283 Costituzione, art. 81, comma 4, nella versione previgente alla legge costituzionale 1/2012: Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi fronte. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

297 programmatico, e, con ripetute pronunce, 284 ha interpretato il principio della copertura come direttamente applicabile anche alle leggi regionali delle regioni ordinarie e, più recentemente, anche alle autonomie speciali. 285 Il nuovo art della Costituzione, introdotto dalla legge costituzionale 1/2012 ed in vigore dal 1 gennaio 2014, costituzionalizzando il principio di equilibrio del bilancio, esteso alle autonomie territoriali dal richiamo contenuto agli artt. 97 e 119 Cost., ha reso tale obbligo ancora più pregante. 287 Le disposizioni attuative dell art. 81 della Costituzione che, come già visto, è ritenuto norma a carattere direttamente precettivo, senza necessità di norme interposte, sono contenute negli art della legge di contabilità e finanza pubblica (l. 196/2009). Tali disposizioni rappresentano, pertanto, una mera puntualizzazione tecnica del principio della copertura. In particolare, il primo comma dell art definisce l obbligo, mentre il secondo comma 289 chiarisce che il vincolo di copertura finanziaria si applica anche al legislatore regionale, facendo esplicito riferimento alle metodologie di copertura finanziaria previste dall art. 17 della medesima legge. Per quanto concerne la normativa locale, i principi contenuti negli artt della legge di contabilità e finanza pubblica statale sono stati recepiti, seppur in maniera più sintetica, dall art. 6 bis della L.P. n. 7/1979 (legge provinciale di contabilità). 284 Tra le altre, Corte costituzionale, sentenza n. 26/2013 e 224/ Corte costituzionale, sentenze n. 359/2007 e 213/ Costituzione, art. 81 nella nuova versione introdotta dalla legge costituzionale 1/2012: Lo Stato assicura l'equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il ricorso all'indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali. Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte. Le Camere ogni anno approvano con legge il bilancio e il rendiconto consuntivo presentati dal Governo. L'esercizio provvisorio del bilancio non può essere concesso se non per legge e per periodi non superiori complessivamente a quattro mesi. Il contenuto della legge di bilancio, le norme fondamentali e i criteri volti ad assicurare l'equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci e la sostenibilità del debito del complesso delle pubbliche amministrazioni sono stabiliti con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera, nel rispetto dei principi definiti con legge costituzionale. 287 La nuova formulazione del terzo comma dell art. 81, che sancisce l obbligo di copertura, si differenzia dalla precedente versione in quanto non utilizza più il termine spese bensì il termine oneri : è stato in tal modo recepito un consolidato orientamento della Corte costituzionale che ritiene che la copertura dev essere garantita non solo in presenza di leggi che comportano un incremento delle spese, ma anche nel caso di leggi che prevedono oneri di altra natura, come ad esempio una riduzione delle entrate. Inoltre la nuova formulazione ha sostituito l espressione indica, con la più cogente espressione provvede, che sottende un principio di puntualità ed effettività della copertura finanziaria. Infine, il semplice riferimento a legge in luogo di altra legge, va posto in relazione alla caducazione del previgente divieto, per la legge di bilancio, di istituire nuovi tributi e nuove spese, e dunque al superamento della precedente natura formale della legge di bilancio. 288 L. 196/2009, art. 19, comma 1: Le leggi e i provvedimenti che comportano oneri, anche sotto forma di minori entrate, a carico dei bilanci delle amministrazioni pubbliche devono contenere la previsione dell'onere stesso e l'indicazione della copertura finanziaria riferita ai relativi bilanci, annuali e pluriennali. 289 L. 196/2009, art. 19, comma 2: Ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano sono tenute a indicare la copertura finanziaria alle leggi che prevedano nuovi o maggiori oneri a carico della loro finanza e della finanza di altre amministrazioni pubbliche anche attraverso il conferimento di nuove funzioni o la disciplina delle funzioni ad esse attribuite. A tal fine utilizzano le metodologie di copertura previste dall'articolo 17. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

298 Tale disposizione prevede, al comma 1 che le leggi provinciali che comportano nuove o maggiori spese o minori entrate ne indicano l ammontare e la copertura finanziaria, sia agli effetti del bilancio annuale, sia del bilancio pluriennale vigenti alla data di approvazione. Il comma 1-ter elenca, inoltre, in maniera tassativa le modalità di copertura ammesse, riproducendo quanto stabilito dall art. 17, comma 1, della L. 196/2009. In particolare, la copertura finanziaria delle leggi provinciali può essere determinata con le seguenti modalità: a) mediante modificazioni legislative che comportino nuove o maggiori entrate; b) mediante riduzione di stanziamenti previsti da precedenti disposizioni legislative di spesa; c) mediante utilizzo degli accantonamenti iscritti nei fondi globali previsti dall'articolo 1, quinto comma, restando precluso l'utilizzo di accantonamenti del conto capitale per spese di parte corrente. Non è presente, invece, nella disciplina provinciale, l espressa previsione di una clausola di salvaguardia, effettiva ed automatica, che consenta di apprestare mezzi di copertura aggiuntivi in caso di andamenti divergenti tra oneri e relative coperture. Tale necessaria previsione è però da ritenersi implicita nel principio di copertura, anche alla luce di quanto sancito dalla Corte costituzionale nella pronuncia n. 26/2013. Ai fini della verifica della corretta copertura, l art. 17, comma 3, della L. n. 196/2009 prevede che i disegni di legge che comportino conseguenze finanziarie debbano essere corredati da una relazione tecnica sulla quantificazione delle entrate e degli oneri recati da ciascuna disposizione, nonché delle relative coperture, la quale specifichi per la spesa corrente e per le minori entrate, gli oneri annuali fino alla completa attuazione delle norme e, per le spese in conto capitale, la modulazione relativa agli anni compresi nel bilancio pluriennale e l'onere complessivo in relazione agli obiettivi fisici previsti. La norma dispone inoltre che nella relazione sono indicati i dati e i metodi utilizzati per la quantificazione, le loro fonti e ogni elemento utile per la verifica tecnica in sede parlamentare secondo le norme di cui ai regolamenti parlamentari, nonché il raccordo con le previsioni tendenziali del bilancio dello Stato, del conto consolidato di cassa e del conto economico delle amministrazioni pubbliche, contenute nel DEF ed eventuali successivi aggiornamenti. A livello locale la relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa è disciplinata dall art. 23 della L.P. n. 4/1996 e dall art. 92 del Regolamento interno del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, emanato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 3/1991. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

299 In particolare, l art. 23 della L.P. n. 4/1996 prevede che tutti i disegni di legge di iniziativa della Giunta provinciale siano corredati da una relazione tecnica, redatta dalle competenti strutture, concernente: 1) la quantificazione degli oneri d'investimento e di gestione recati da ciascuna disposizione e l'indicazione della relativa copertura finanziaria, con la specificazione per la spesa corrente e per le minori entrate degli oneri annuali fino alla completa attuazione delle norme e, per le spese in conto capitale, della modulazione relativa agli anni del bilancio pluriennale e dell'onere complessivo in relazione agli obiettivi fisici previsti; 2) la valutazione di impatto organizzativo e procedurale delle norme, i cui eventuali riflessi finanziari devono essere ricompresi nella quantificazione di cui alla lettera precedente. Analogamente, l art. 92, comma 3, del Regolamento interno del Consiglio della Provincia autonoma di Trento, impone, sempre con esclusivo riferimento ai disegni di legge di iniziativa della Giunta, che gli stessi siano accompagnati da una relazione tecnica sull'impatto finanziario, organizzativo e procedurale delle norme, e dalle note esplicative. Si segnalano, infine: - la deliberazione della Giunta provinciale n del 19 luglio 2013 che ha rivisto la disciplina relativa alla predisposizione di atti normativi, prevedendo espressamente che ciascun disegno di legge sia corredato da una relazione tecnica nella quale venga effettuata un attenta analisi finanziaria delle norme, indicante in particolare gli eventuali effetti sul bilancio della Provincia in termini di spesa e di entrata, l indicazione della natura delle eventuali spese (una tantum/ricorrente), e delle fonti di copertura degli eventuali oneri di spesa (necessità di risorse aggiuntive, acquisizione di maggiori entrate, possibilità di risparmi di spesa su altri interventi, ecc.); - la circolare n. prot del 19 ottobre 2015, che definisce le misure volte a precisare le modalità di predisposizione delle relazioni tecnico-finanziarie che devono accompagnare le norme dei disegni di legge sia di iniziativa giuntale che consiliare. Nel corso dell esercizio 2015, la Provincia autonoma di Trento ha approvato 22 leggi provinciali. Di seguito verranno analizzate alcune delle leggi emanate. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

300 LEGGE PROVINCIALE 21 gennaio 2015, n. 1 Modificazioni della legge provinciale sull agriturismo 2001, in materia di fattorie didattiche e sociali, e della legge provinciale sull agricoltura La legge è rivolta a promuovere e valorizzare le fattorie didattiche ed ad introdurre le fattorie sociali. Il disegno di legge, di iniziativa Consiliare, inizialmente configurato come disciplina autonoma, è stato poi riscritto, per ragioni di semplificazione, quale modifica alla L.P. n. 10/2001 sull agriturismo. Nelle osservazioni tecniche al primo disegno di legge si evidenziava la mancata precisazione dell impatto finanziario dell intervento e si suggeriva l attivazione della procedura istruttoria di cui all art. 97bis, comma 3, del regolamento interno, ovvero la richiesta alla Giunta di una relazione tecnica sull impatto finanziario del disegno di legge. Ciò nonostante, non è stata reperita sul sito istituzionale la relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa. La legge, nella versione definitivamente approvata, contiene una clausola di neutralità finanziaria. In assenza della relazione esplicativa permangono dubbi sull effettiva assenza di oneri, soprattutto in relazione all art. 8, che sembra prevedere da parte della Provincia il finanziamento di interventi formativi. LEGGE PROVINCIALE 16 febbraio 2015, n. 2 Attività della Provincia nell ambito dell Unione europea, rapporti interregionali e cooperazione territoriale. La legge è stata elaborata con lo scopo di disciplinare la partecipazione della Provincia alla formazione e all attuazione della normativa dell Unione europea. Si tratta di un disegno di legge di iniziativa consiliare, che nella versione definitivamente approvata contiene una articolata disposizione finanziaria. Ciò nonostante, non è stata reperita sul sito istituzionale la relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa. LEGGE PROVINCIALE 6 marzo 2015, n. 3 Approvazione del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento per l'esercizio finanziario LEGGE PROVINCIALE 6 marzo 2015, n. 4 Modificazioni dell'articolo 16 della legge provinciale 30 dicembre 2014, n. 14, in materia di addizionale regionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) per i titolari di reddito da pensione, e modificazioni dell'articolo Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

301 16 bis della legge provinciale sulla promozione turistica 2002, in materia di imposta provinciale di soggiorno. Il primo articolo della legge dà attuazione, mediante integrazione del testo normativo, all art. 16 della L.P. n. 14/2014, che prevedeva agevolazioni in relazione all addizionale regionale IRPEF. L ultimo comma stabilisce che Alla copertura delle minori entrate derivanti dall'applicazione di quest'articolo si provvede con le modalità indicate dall'articolo 16 della legge provinciale n. 14 del 2014, ovvero con uno stanziamento di 6 milioni di euro sul fondo per la riduzione della pressione fiscale nei confronti dei cittadini. Non risulta però né dalla relazione tecnica allegata alla legge considerata (non reperita), né dalla relazione allegata al disegno di legge finanziaria provinciale 2015, in che modo tale importo sia stato determinato. Al riguardo si segnala che la giurisprudenza costituzionale e quella di questa Corte hanno avuto modo di precisare, in varie occasioni, che la copertura finanziaria deve essere valutata ex ante, deve essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale e deve essere ancorata a criteri di prudenza, affidabilità ed appropriatezza. 290 Il secondo articolo della legge, introdotto in un momento successivo alla presentazione del disegno di legge di iniziativa consiliare, modificando l art. 16bis della L.P. n. 8/2002, posticipa l istituzione dell imposta provinciale di soggiorno. Al terzo comma la norma contiene la seguente disposizione finanziaria: Alla copertura delle minori entrate derivanti dall'applicazione di quest'articolo, stimate nell'importo di 5 milioni di euro per l'esercizio finanziario 2015, si provvede con riduzione per il medesimo esercizio finanziario dello stanziamento sull'unità previsionale di base (Promozione turistica territoriale d'ambito locale) per una quota di 1,2 milioni di euro e sull'unità previsionale di base (Fondi di riserva - spese in c/capitale) per la rimanente quota di 3,8 milioni di euro. Anche in questo caso restano valide le medesime considerazioni già esposte con riguardo all articolo precedente, posto che non è stata reperita sul sito istituzionale la relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa e quindi non sono chiare le modalità di quantificazione degli oneri. 290 Si veda, ex multis, Corte costituzionale sentenze n. 224/2014, n. 115/2012, n. 70/2012, n. 192 del 2012, n. 106/2011, n. 68/2011, n. 141/2010, n. 100/2010. Si veda anche, ex plurimis, Sezioni Riunite in sede di controllo, deliberazione n. 5/SSRRCO/RQ/13, Sezione controllo Trento, deliberazione n. 25/2015, nonché quanto rilevato nella relazione allegata al giudizio di parifica del rendiconto 2014 della Provincia autonoma di Trento, paragrafo n Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

302 LEGGE PROVINCIALE 10 marzo 2015, n. 5 Riordino dell'istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie ai sensi del decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106 (Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute, a norma dell'articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183). La legge ha lo scopo di approvare la ridefinizione del testo dell accordo per la gestione dell Istituto in recepimento del decreto legislativo 28 giugno 2012, n Essa contiene la seguente disposizione finanziaria: 1. Alla copertura degli oneri derivanti dall'applicazione di questa legge, stimati nell'importo di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2017, si provvede con le minori spese riferite all'unità previsionale di base (Spese per il servizio sanitario provinciale), derivanti dall'abrogazione della legge provinciale n. 2 del 2002 disposta dall'articolo Per gli anni successivi la relativa spesa è determinata dalla legge finanziaria provinciale.. La relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa specifica che in realtà la Provincia autonoma di Trento non ha spese dirette sul proprio bilancio verso l Istituto, ma è l'azienda per i servizi sanitari che acquista servizi dall'istituto. La norma è tuttavia priva di impatto finanziario sia per la Provincia autonoma di Trento che per l'azienda per i servizi sanitari in quanto I servizi (test, ispezioni, e controllo sanitario) del valore di circa ,00 euro l'anno, sono ricompresi nell'unità previsionale di base (Spese per il servizio sanitario provinciale), come in precedenza. LEGGE PROVINCIALE 2 aprile 2015, n. 6 Modificazioni della legge provinciale sulla tutela della salute 2010 e della legge provinciale sulle politiche sociali 2007: programmazione integrata delle politiche sanitarie e delle politiche sociali. La legge introduce delle modifiche alla legge provinciale sulla tutela della salute ed alla legge provinciale sulle politiche sociali al fine di disciplinare la programmazione integrata delle politiche sanitarie e delle politiche sociali. Nella relazione illustrativa al disegno di legge, di iniziativa giuntale, si evidenzia che lo stesso dal punto di vista economico-finanziario non ha alcun impatto diretto né in termini di spese né in termini di entrate. Nessuna clausola di neutralità finanziaria è tuttavia presente nelle legge approvata. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

303 Pur in assenza di impatto finanziario, si segnala la necessità, più volte esternata anche dalla Consulta, che la declaratoria di assenza di oneri sia espressa. LEGGE PROVINCIALE 3 aprile 2015, n. 7 Riordino della dirigenza e dell'organizzazione della Provincia: modificazioni della legge sul personale della Provincia 1997, della legge finanziaria provinciale 2015 e della legge provinciale sull'europa La legge si pone l obiettivo di rimodulazione dell articolazione organizzativa della Provincia, con la ridefinizione delle strutture organizzative dirigenziali, e il riordino dell assetto della dirigenza. Dalla relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa emerge che numerose disposizioni dovrebbero consentire dei risparmi di spesa che, tuttavia, non risultano quantificati. Le uniche disposizioni che prevedono un incremento di spesa sono gli artt. 30 e 37, i quali stabiliscono, al fine di valorizzare le professionalità del personale in servizio, la possibilità di individuare un elenco del personale particolarmente qualificato, appartenente alla categoria D, cui possono essere affidati incarichi di esperto a tempo determinato. Al personale a cui viene conferito l incarico spetta un indennità stabilita dalla contrattazione collettiva. La versione definitiva della legge contiene al riguardo la seguente disposizione finanziaria: 1. Dall'applicazione di questa legge non derivano nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio provinciale ad esclusione di quanto previsto dal comma Alla copertura della maggiore spesa derivante dall'applicazione degli articoli 30 e 37, stimata in euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 sull'unità previsionale di base (personale dei servizi generali), si provvede con le minori spese di pari importo, per i medesimi esercizi e sulla medesima unità previsionale di base, derivanti dall'applicazione dell'articolo 3 (Iniziative per la modernizzazione del settore pubblico provinciale e per la revisione della spesa pubblica) della legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10. La copertura è quindi affidata ad una variazione compensativa con presunti risparmi di spesa. Sorgono perplessità riguardo alla quantificazione sia degli oneri che dei correlati risparmi di spesa, entrambe effettuate sulla base di una stima le cui modalità di determinazione non risultano esplicitate nella relazione tecnica. Si segnala, inoltre, la mancata previsione di una clausola di salvaguardia che consenta di apprestare mezzi di copertura aggiuntivi in caso di andamenti divergenti tra oneri e relative coperture. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

304 LEGGE PROVINCIALE 22 aprile 2015, n. 8 Modificazioni della legge provinciale 9 giugno 2010, n. 10, concernente "Disciplina delle nomine e delle designazioni di competenza della Provincia autonoma di Trento e modificazione della legge provinciale 12 febbraio 1996, n. 3 (Disposizioni sulla proroga degli organi amministrativi)". La legge ha l obiettivo di introdurre delle modifiche nelle procedure relative alle nomine di competenza della Provincia con lo scopo di rendere effettivo il ruolo di garante del Consiglio sulla qualità di tali nomine. Le disposizioni, incidendo esclusivamente sulle procedure, sono evidentemente prive di impatto finanziario. Non è tuttavia stata inserita nella legge la clausola di neutralità finanziaria. LEGGE PROVINCIALE 3 giugno 2015, n. 9 Disposizioni per l'assestamento del bilancio annuale 2015 e pluriennale della Provincia autonoma di Trento (legge finanziaria provinciale di assestamento 2015). La legge finanziaria di assestamento, oltre a numerose disposizioni prive di impatto finanziario, contiene le seguenti norme che prevedono maggiori oneri o riduzione di entrate: - Art. 1: vengono previsti ulteriori contributi per favorire lo sviluppo dei servizi di connettività in banda ultralarga per imprese del comparto agrituristico e dei rifugi escursionistici. Gli incentivi sono concessi in compensazione fiscale. La disposizione finanziaria rinvia all allegata tabella B per la copertura degli oneri connessi; - Art. 2: La norma proposta prevede la possibilità per i professionisti di accedere, nel caso di investimenti finalizzati allo sviluppo e alla qualificazione della loro attività, a specifici incentivi che sono loro erogati sotto forma di credito d imposta. Gli incentivi sono concessi in compensazione fiscale. La disposizione finanziaria rinvia all allegata tabella B per la copertura degli oneri connessi; - Art. 4: la disposizione ripristina l'esenzione dalla tassa automobilistica per moto e auto storiche ultraventennali iscritte negli appositi registri, abrogata a livello nazionale dalla legge di stabilità Il minor gettito connesso è stimato in circa euro annui; - Art. 5: la norma autorizza una concessione di credito pari a 10 milioni di euro nei confronti di ITEA ed un analoga concessione di credito pari a 10 milioni di euro nei confronti di Trentino Sviluppo. La copertura è garantita da appositi stanziamenti di bilancio; Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

305 - Art. 12: la norma abroga le disposizioni istitutive dell Organismo di valutazione. La disposizione non ha impatto finanziario. Nel corso dei lavori consiliari all art. 12 sono stati aggiunti due ulteriori commi. In particolare, il terzo comma disciplina gli stage presso la Provincia di studenti o neolaureati. Quest ultimo comma prevede una disposizione finanziaria che rinvia all allegata tabella B per la copertura. La relazione tecnica non contiene però alcun riferimento a tale previsione normativa ed alla correlata quantificazione degli oneri; - Art. 19: la disposizione interviene sulla norma che consente l'installazione di impianti di video sorveglianza sul territorio comunale, con l obiettivo di incrementare la percentuale massima di contributo a favore dei comuni dal 30 al 50% e di assicurare che tali impianti siano effettivamente funzionali alle esigenze di sicurezza del territorio. La disposizione finanziaria rinvia all allegata tabella B per la copertura degli oneri connessi, mentre la relazione tecnica afferma che la copertura è garantita dagli stanziamenti del capitolo ; - Art. 20: La disposizione è volta a finanziare un accordo di programma tra la Provincia e il Coni volto a promuovere la realizzazione di interventi di sviluppo dell impiantistica e delle attività sportive nel periodo La norma contiene una disposizione finanziaria che autorizza la spesa, pari a 1,5 milioni di euro annui, sull UPB ; In relazione ai mezzi di copertura previsti dalla legge finanziaria di assestamento si rileva, in primo luogo, che non risultano chiare le modalità specificate dall allegata tabella B. Non è infatti indicata né nella tabella, né nella relazione tecnica la quantificazione degli oneri connessi agli interventi ivi previsti. Per quanto concerne i mezzi di copertura previsti dall allegata tabella C, si segnala, inoltre che dalla documentazione analizzata non emerge come siano state determinate la quota di maggiori entrate e la quota di cessazione di spese autorizzate con il bilancio. Si segnala, infine, che alcuni articoli della legge (in particolare art. 12, commi 2 e 3, art. 13, art. 14 e art. 22), aggiunti nel corso dei lavori consiliari, non sono esaminati nella relazione tecnica. Conseguentemente, non è presente una valutazione relativa al loro eventuale impatto finanziario. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

306 LEGGE PROVINCIALE 3 giugno 2015, n. 10 Assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale della Provincia autonoma di Trento. LEGGE PROVINCIALE 17 giugno 2015, n. 11 Modificazioni della legge provinciale sulla valutazione d'impatto ambientale 2013, del testo unico provinciale sulla tutela dell'ambiente dagli inquinamenti 1987 e di altre disposizioni provinciali in materia di ambiente. La legge introduce la modifica di alcuni articoli della L.P. n. 19/2013, resa necessaria a seguito della novità normativa prevista all art. 6, comma 7, lettera c), del D.lgs. 152/2006, con il risultato di affinare l ambito di applicazione della VIA per quanto riguarda i tipi di progetti soggetti a valutazione. Sono confluite nella legge anche alcune ulteriori modifiche normative in materia di ambiente. La norma non contiene una clausola di neutralità finanziaria, ma dalla relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa emerge chiaramente che dall approvazione della legge non derivano maggiori oneri per il bilancio provinciale, né incrementi delle entrate, rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. LEGGE PROVINCIALE 17 giugno 2015, n. 12 Disposizioni in materia di scuole musicali: sostituzione dell'articolo 19 della legge provinciale sulle attività culturali 2007 e integrazione della legge provinciale sulla scuola La legge approvata riunisce le disposizioni di due disegni di legge, entrambi di iniziativa consiliare. Il primo articolo stabilisce che le attività educative e formative siano svolte dalle scuole musicali secondo criteri didattici e modalità organizzative stabiliti dalla Giunta provinciale, in particolare con l obiettivo di rendere trasparenti ed oggettive le modalità di reclutamento del personale insegnante. Il secondo articolo prevede l istituzione di una rappresentanza unitaria delle scuole musicali iscritte al registro provinciale, che costituirebbe un organo consultivo della Provincia in ordine alle problematiche riguardanti il sistema della formazione musicale di base. La legge non contiene una disposizione finanziaria. Nelle osservazioni tecniche ad entrambi i disegni di legge si suggerisce di acquisire dalla Giunta, ai sensi dell'articolo 97 bis del Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

307 regolamento interno, la relazione tecnica, in quanto potrebbero essere presenti degli impatti finanziari. Ciò nonostante, non è stata reperita sul sito istituzionale la relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa. LEGGE PROVINCIALE 22 luglio 2015, n. 13 Interventi per la prevenzione e la cura della dipendenza da gioco. La legge approvata riunisce le disposizioni di due disegni di legge, entrambi di iniziativa consiliare. Essa nasce dalla necessità di disciplinare una serie di interventi finalizzati a promuovere l accesso consapevole, responsabile e misurato al gioco lecito, a prevenire e contrastare le dipendenze patologiche da gioco, nonché ad assicurare il trattamento terapeutico e il recupero sociale dei soggetti coinvolti. La legge contiene una disposizione finanziaria in base alla quale: 1. Dall'applicazione degli articoli 2, comma 2, 3 e 4, commi 1 e 2, non derivano nuove o maggiori spese rispetto a quelle già autorizzate in bilancio sull'unità previsionale di base (Spese per il servizio sanitario provinciale). 2. Dall'applicazione dell'articolo 4, comma 3, non derivano nuove o maggiori spese rispetto a quelle già autorizzate in bilancio sull'unità previsionale di base (Trasferimenti ai comuni per la gestione). Nelle osservazioni tecniche ad entrambi i disegni di legge si suggerisce di acquisire dalla Giunta, ai sensi dell'articolo 97 bis del regolamento interno, la relazione tecnica, per approfondire i risvolti finanziari delle disposizioni. Ciò nonostante, non è stata reperita sul sito istituzionale la relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa. LEGGE PROVINCIALE 22 luglio 2015, n. 14 Modificazione dell'articolo 44 della legge provinciale 27 dicembre 2012, n. 25, relativamente ad assunzioni di personale del comparto scuola. La legge dispone la proroga sino al 31/12/2017 delle graduatorie per l assunzione del personale docente. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

308 La norma non contiene una clausola di neutralità finanziaria, ma dalla relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa emerge chiaramente che la legge non comporta alcun impatto finanziario. LEGGE PROVINCIALE 4 agosto 2015, n. 15 Legge provinciale per il governo del territorio. La legge modifica la disciplina provinciale in materia di governo del territorio e abroga quasi interamente la legge urbanistica provinciale 4 marzo 2008, n. 1. La legge contiene una disposizione finanziaria (art. 134) del seguente tenore: 1. Dall'applicazione di questa legge, fatto salvo quanto disposto dal comma 2, non derivano nuove o maggiori spese a carico del bilancio provinciale. 2. Con riferimento alle maggiori spese discrezionali derivanti dall'applicazione dell'articolo 13 di questa legge, esse sono assunte a valere sulle autorizzazioni di spesa già disposte sulle unità previsionali di base (Spese discrezionali di parte corrente) e (Spese discrezionali di parte capitale), secondo le modalità previste dalle direttive emanate dalla Giunta provinciale ai sensi dell'articolo 4 (Disposizioni per il contenimento e la razionalizzazione delle spese della Provincia) della legge provinciale 27 dicembre 2010, n. 27. La relazione tecnica sulla copertura finanziaria ed amministrativa analizza sommariamente le disposizioni che potrebbero comportare impatto finanziario ritenendolo tuttavia non significativo laddove le funzioni erano precedentemente già disciplinate. Per quanto concerne l art. 13, che istituisce per la prima volta il Comitato provinciale per la cultura architettonica ed il paesaggio, la relazione individua in euro il costo medio annuo di funzionamento dello stesso e prevede che a tali oneri venga fatto fronte mediante i capitoli di spese discrezionali assegnati alla direzione generale. La Corte suggerisce maggiore approfondimento nella valutazione dell effettiva assenza di oneri connessi a disposizioni così complesse ed articolate. Sarebbe opportuna, inoltre, la previsione di una clausola di salvaguardia che consenta di apprestare mezzi di copertura aggiuntivi qualora si rivelassero necessari. LEGGE PROVINCIALE 16 ottobre 2015, n. 16 Modificazioni della legge provinciale sulle foreste e sulla protezione della natura Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

309 La legge introduce alcune modifiche alla legge provinciale n. 11/2007 in materia forestale, al fine di semplificare e in alcuni casi eliminare le procedure autorizzatorie previste per il pascolo e per le attività selvicolturali allo scopo di introdurre elementi di razionalizzazione e semplificazione dell'attività amministrativa. La legge non contiene disposizioni finanziarie e la relazione tecnica conferma l assenza di impatto finanziario. Si rileva, tuttavia, che la relazione tecnica esamina solo le modifiche previste dal disegno di legge iniziale, che si riferivano agli art. 60,9 8, 105, 111 della l.p. n. 11/2007. Diversamente, la versione di legge definitivamente approvata, a seguito del dibattito consiliare, introduce numerose modifiche ulteriori, che, conseguentemente, non risultano essere state esaminate sotto il profilo finanziario. LEGGE PROVINCIALE 17 novembre 2015, n. 17 Agevolazioni fiscali in materia di promozione di attività culturali del Trentino, di valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio trentino. La legge, di iniziativa consiliare, prevede l introduzione di una detrazione dell addizionale regionale Irpef, al fine di favorire le erogazioni liberali di privati e di aziende che intendono contribuire al finanziamento di progetti culturali o paesaggistici di interesse provinciale. La norma contiene la seguente disposizione finanziaria: 1. Alla copertura delle minori entrate derivanti dall'applicazione di questa legge, previste in euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018 si provvede riducendo per un pari importo e per i medesimi esercizi finanziari il fondo per nuove leggi - spese in conto capitale, unità previsionale di base del bilancio provinciale. Nelle osservazioni tecniche al disegno di legge si osserva come per l'iniziativa legislativa in questione determinante è la quantificazione, con conseguente copertura, delle minori entrate legate alle agevolazioni fiscali concesse; pertanto si suggerisce di acquisire una relazione della Giunta provinciale ai sensi dell'articolo 97 bis del regolamento interno, anche al fine di definirne l'impatto organizzativo. Ciò nonostante, non è stata reperita sul sito istituzionale la relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa. Non è chiara, quindi, la modalità di quantificazione degli oneri esposti nella disposizione finanziaria. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

310 Si ricorda nuovamente che la copertura finanziaria deve essere valutata ex ante, deve essere credibile, sufficientemente sicura, non arbitraria o irrazionale e deve essere ancorata a criteri di prudenza, affidabilità ed appropriatezza 291, e tale obiettivo non può essere raggiunto senza una corretta quantificazione degli oneri connessi alla modifica normativa. LEGGE PROVINCIALE 9 dicembre 2015, n. 18 Modificazioni della legge provinciale di contabilità 1979 e altre disposizioni di adeguamento dell'ordinamento provinciale e degli enti locali al decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42). La legge introduce numerose modifiche alla legge provinciale di contabilità al fine di adeguare la stessa alle norme statali in materia di armonizzazione contabile. 292 Di tale intervento normativo si è già trattato nel paragrafo Ulteriori modificazioni sono state poste in essere ad opera della l.p. n. 7/2016. Non è presente una clausola di neutralità finanziaria e non è stata reperita la relazione tecnica sulla copertura finanziaria e amministrativa. Si tratta tuttavia di disposizioni normative essenzialmente prive di impatto finanziario. LEGGE PROVINCIALE 9 dicembre 2015, n. 19 Variazione al bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale della Provincia autonoma di Trento. La legge di variazione al bilancio di previsione della Provincia per l esercizio 2015 e pluriennale provvede a finalizzare 150 milioni di euro che si sono resi disponibili per effetto di maggiori entrate e di riduzioni su stanziamenti a spese impegnabili entro l anno La legge autorizza inoltre la Giunta provinciale a concedere a titolo di finanziamento soci 10 milioni di euro a ITEA s.p.a. per gli interventi di manutenzione straordinaria degli immobili e degli alloggi di proprietà della società medesima. 291 Si veda, ex multis, Corte costituzionale sentenze n. 224/2014, n. 115/2012, n. 70/2012, n. 192 del 2012, n. 106/2011, n. 68/2011, n. 141/2010, n. 100/2010. Si veda anche, ex plurimis, Sezioni Riunite in sede di controllo, deliberazione n. 5/SSRRCO/RQ/13, Sezione controllo Trento, deliberazione n. 25/2015, nonché quanto rilevato nella relazione allegata al giudizio di parifica del rendiconto 2014 della Provincia autonoma di Trento, paragrafo n Si veda al riguardo Sezione di controllo Trento, deliberazione n. 25/2015, punto 9. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

311 Nelle osservazioni tecniche al disegno di legge il servizio legislativo osserva, condivisibilmente, che disposizioni come quest ultima, a contenuto provvedimentale, non sono mai state inserite nelle leggi di bilancio o assimilabili. Manca la relazione tecnica sulla copertura finanziaria. LEGGE PROVINCIALE 30 dicembre 2015, n. 20 Legge collegata alla manovra di bilancio provinciale La legge collegata alla manovra di bilancio 2016 contiene numerose disposizioni prive di impatto finanziario, ed una sola norma che introduce la previsione di maggiori oneri: - Art. 15: la previsione normativa è finalizzata ad introdurre il criterio ICEF per determinare il rimborso delle spese di trasporto e di soggiorno del paziente e dell'accompagnatore, ove la sua presenza sia necessaria, nel caso di prestazioni sanitarie non erogabili nell'ambito del servizio sanitario provinciale. L articolo contiene una disposizione finanziaria, che rinvia per la copertura degli oneri alle modalità indicate dalla tabella B della legge di stabilità provinciale. Si segnala, infine, che alcuni articoli della legge (in particolare art. 5 e 7), aggiunti nel corso dei lavori consiliari, non sono esaminati nella relazione tecnica. Conseguentemente, non è presente una valutazione relativa al loro eventuale impatto finanziario. LEGGE PROVINCIALE 30 dicembre 2015, n. 21 Legge di stabilità provinciale La legge contiene numerose disposizioni che comportano un impatto finanziario, le quali attengono principalmente i seguenti ambiti: - agevolazioni tributarie (art. 2, 3); - spesa per il personale, connessa principalmente allo sblocco della contrattazione collettiva (art. 4, 5,6,7, 9, 10); - conferimento di nuove funzioni statali (art. 12); - finanza locale (art. 15, 17, 18); - sanità e politiche sociali (art. 22, 23, 24, 27, 28, 29, 30, 31, 32); - turismo e sport (33, 34, 35, 37); - lavoro e istruzione (art. 38, 39); - agricoltura (art. 40). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

312 In relazione ai mezzi di copertura previsti dalla legge finanziaria 2016 si rileva, in primo luogo, che non risultano chiare le modalità specificate dall allegata tabella B. Non è infatti indicata né nella tabella, né, in alcuni casi, nella relazione tecnica la quantificazione degli oneri connessi agli interventi ivi previsti. Per quanto concerne i mezzi di copertura previsti dall allegata tabella C, si segnala, inoltre che dalla documentazione analizzata non emerge come siano state determinate le previste riduzioni compensative di spese. Si rinvia, in particolare, ad un ulteriore tabella A, non presente in allegato alla legge. Si segnala, infine, la presenza di numerosi articoli di legge (artt. 3, 9, 21, 25, 26, 29, 31, 32, 36, 38), molti dei quali con evidente impatto finanziario, aggiunti nel corso dei lavori consiliari e quindi non considerati dalla relazione tecnica, per i quali non è presente un analisi in merito alla quantificazione degli oneri. LEGGE PROVINCIALE 30 dicembre 2015, n. 22 Bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari I provvedimenti legislativi e amministrativi attinenti materie regolate da direttive comunitarie La Provincia ha trasmesso l elenco dei provvedimenti provinciali adottati nel corso del 2015 ed attuativi di direttive dell Unione europea, di seguito riepilogati: a) deliberazione della Giunta Provinciale 16 febbraio 2015, n. 233 Approvazione del Piano di tutela delle acque con la quale si dà attuazione alla Direttiva 2000/60/CE Direttiva quadro in materia di acque ; b) deliberazione della Giunta Provinciale 20 aprile 2015, n. 644 Approvazione dei criteri e delle modalità per la concessione di contributi per la difesa passiva - articolo 54 della Legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 (Legge provinciale in materia di agricoltura), in attuazione di quanto disposto dal Regolamento (UE) 1408/2013 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'unione europea che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e forestale Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

313 e nelle zone rurali, nonché in attuazione del Regolamento (UE) n. 1388/2014 della Commissione del 16 dicembre 2014, che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell Unione europea, alcune categorie di aiuti a favore delle imprese attive nel settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell acquacoltura; c) deliberazione della Giunta Provinciale 27 novembre 2015, n modificata con deliberazione 11 dicembre 2015, n Approvazione dei criteri per il finanziamento delle attività connesse all'impianto e alla tenuta dei libri genealogici e all'espletamento dei controlli morfo-funzionali per potenziare e migliorare il patrimonio zootecnico - articolo 43, comma 1, lettera a) della legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 (Legge provinciale in materia di agricoltura) in attuazione dell'articolo 27 (Aiuti al settore zootecnico e aiuti per i capi morti ) del Reg. (UE) 702/2015; d) deliberazione della Giunta Provinciale 20 luglio 2015, n. 1222, modificata con deliberazione della Giunta provinciale 06 ottobre 2015, n Promozione di attività di consulenza e formazione agli imprenditori agricoli - articolo 49, lettera f) della Legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 (Legge provinciale in materia di agricoltura) in attuazione dell'art.22 (Aiuti per i servizi di consulenza) del Reg. (UE) 702/2015; e) deliberazione della Giunta Provinciale 16 marzo 2015, n. 408 Approvazione dei criteri e delle modalità per la concessione dei contributi per l'esecuzione delle analisi obbligatorie sul latte, sui prodotti derivati e sugli alimenti per il bestiame ai sensi del comma 2 bis dell'articolo 43 della legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 in attuazione del Reg. (UE) 1408/2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti «de minimis» nel settore agricolo; f) deliberazione della Giunta provinciale 06 luglio 2015, n Approvazione dei criteri fondamentali per la concessione di contributi agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli per le piccole e medie imprese - articolo 28 della Legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 (Legge provinciale in materia di agricoltura) in attuazione dell'art. 17 Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli Reg. (UE) 702/2015; Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

314 g) deliberazione della Giunta provinciale 27 novembre 2015, n Approvazione dei criteri fondamentali per la concessione di contributi agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli per le Grandi imprese - articolo 28 della Legge provinciale 28 marzo 2003, n. 4 (Legge provinciale in materia di agricoltura) in attuazione degli Orientamenti dell Unione europea per gli aiuti di stato nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali Punto ; h) deliberazione Giunta provinciale 05 agosto 2010, n. 1799, relativa all individuazione di 129 ZSC su di un totale di 135 siti (esclusi 6 siti Lagorai); deliberazione Giunta provinciale n. 2378, di data 22 ottobre 2010, relativa all adozione di misure di conservazione generali per tutte le ZSC provinciali, escluse le tre ricadenti nel Parco nazionale dello Stelvio, nonché misure di conservazione specifiche per 117 ZSC (escluse le 3 ZSC Parco Nazionale dello Stelvio, le 9 ZSC interne e limitrofe ai parchi naturali, e i 6 siti Lagorai); deliberazione Giunta provinciale 12 aprile 2013, n. 632, con la quale sono state individuate le 6 ZSC del Lagorai con le relative misure specifiche portando quindi a 123 il numero delle ZSC con misure specifiche. Questi provvedimenti sono stati adottati in attuazione della Direttiva 92/43/CEE Habitat ; i) deliberazione Giunta provinciale 27 ottobre 2006, n. 2279, relativa all adozione delle misure di conservazione delle ZPS e Deliberazione Giunta provinciale 22 febbraio 2007, n. 328, relativa all individuazione delle ZPS provinciali, in attuazione della Direttiva 79/409 Uccelli. La Provincia ha, inoltre, comunicato le seguenti disposizioni attinenti a normative europee: - entrata in vigore della legge provinciale 4 agosto 2015, n. 15, recante Legge provinciale per il governo del territorio 293 ; - modificazioni, con l art. 40 della L.P. 30 dicembre 2015, n. 21, Legge di stabilità provinciale 2016, dell'art. 43 della legge provinciale 4/ , che introduce l attività di consulenza in sostituzione dell assistenza tecnica non più ammissibile, in attuazione dell'art.22 (Aiuti per i servizi di consulenza) del Reg. (UE) 702/2015, che dichiara compatibili con il mercato interno, in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e 293 Come comunicato dalla Provincia tale legge è entrata in vigore a seguito della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Tabella di marcia verso un Europa efficiente nell'impiego delle risorse (COM 2011/0571), che persegue tra l'altro la riduzione del consumo di suolo. 294 Legge provinciale sull agricoltura. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

315 forestale e nelle zone rurali e che abroga il regolamento della Commissione (CE) n. 1857/ ; - modificazioni dell articolo 54 della legge provinciale 4/2003 per prevedere la possibilità di intervenire con contributi sull assicurazione per gli interventi previsti all art. 43 bis (Smaltimento materiale a rischio) in attuazione dell articolo 27 (Aiuti al settore zootecnico e aiuti per i capi morti) ed articolo 28 (Aiuti per il pagamento di premi assicurativi) del Regolamento (UE) 702/2015; - modificazioni, con l articolo 26 della legge di stabilità provinciale 2016, della legge provinciale 14 febbraio 1992, n. 12 (Disciplina dell esercizio delle attività professionali di guida turistica, accompagnatore turistico ed assistente di turismo equestre), che prevede l adeguamento alla legge 6 agosto 2013, n. 97 Disposizioni per l adeguamento degli obblighi derivanti dall appartenenza dell Italia all Unione europea Legge europea 2013 ; - approvazione, in materia di lavori pubblici, della legge provinciale 9 marzo 2016, n. 2 (Recepimento della direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, e della direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici: disciplina delle procedure di appalto e di concessione di lavori, servizi e forniture e modificazioni della legge provinciale sui lavori pubblici 1993 e della legge sui contratti e sui beni provinciali Modificazione della legge provinciale sull'energia 2012); - entrata in vigore della legge provinciale 16 febbraio 2015, n. 2 Attività della Provincia nell'ambito dell'unione europea, rapporti interregionali e cooperazione territoriale Con tale disposizione viene altresì previsto un nuovo aiuto a de minimis per l assistenza tecnica per le marcature e la tracciabilità delle carni e per salvaguardia pascoli. 296 Legge che dispone una disciplina quadro sulle tematiche europee che va dalla partecipazione della Provincia alle fasi ascendente e discendente della formazione e attuazione degli atti normativi europei, agli aspetti di carattere organizzativo a quelli programmatori e gestionali delle azioni finanziate dall'unione europea, nonché a quelli di cooperazione territoriale, quali il GECT costituito con la Provincia di Bolzano e il Land Tirolo. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

316 3.2. Attività degli organi istituzionali e oneri di funzionamento Le spese per il funzionamento del Consiglio 297 e della Giunta provinciale 298 sono evidenziate dalla seguente tabella. Tabella 114: funzionamento del Consiglio provinciale Esercizio Spese correnti per l organizzazione e il funzionamento del Consiglio provinciale Incidenza sulle spese correnti di competenza (titolo I) Impegni Pagamenti Impegni in % , ,00 0,37% , ,00 0,38% , ,00 0,32% , ,00 0,33% , ,00 0,25% Fonte: dati del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento. Tabella 115: funzionamento della Giunta provinciale Esercizio Spese correnti riferite alla Giunta provinciale Incidenza sulle spese correnti di competenza (titolo I) Impegni Pagamenti Impegni in % , ,09 0,08% , ,54 0,08% , ,68 0,08% , ,06 0,03% , ,24 0,04% Fonte: dati del rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento. Si registra, rispetto all esercizio precedente, un calo dell incidenza della spesa sostenuta dal Consiglio provinciale rispetto agli impegni complessivi di competenza del Titolo I, mentre l incidenza della spesa sostenuta dalla Giunta provinciale è lievemente aumentata. 297 Capitolo n Spese per il Consiglio provinciale. 298 U.P.B. n Oneri di funzionamento della Giunta provinciale che include: capitolo n Indennità di carica al Presidente ed agli assessori effettivi e supplenti della Giunta provinciale, capitolo n Spese inerenti le funzioni di competente della Giunta provinciale, capitolo n Spese riservate al Presidente della Provincia e capitolo n Fondo a disposizione del Presidente della Provincia e degli Assessori provinciali per spese di rappresentanza. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

317 In valore assoluto, la spesa impegnata per il funzionamento del Consiglio provinciale ha subito un decremento rispetto alla gestione 2014 (-25,32%), mentre la spesa impegnata per il funzionamento della Giunta ha registrato un incremento (+40,21%). L aumento della spese per il funzionamento della Giunta è principalmente imputabile alle spese per Indennità di carica al Presidente ed agli Assessori effettivi e supplenti della Giunta provinciale, che hanno registrato un incremento del 68%, passando da euro ad euro Si riscontra invece positivamente l eliminazione del capitolo Spese riservate del Presidente della Giunta e la contrazione delle somme impegnate con riferimento al capitolo Fondo a disposizione del Presidente della Provincia e degli Assessori provinciali per spese di rappresentanza (gli impegni sono passati da euro nel 2014 ad euro nel 2015, con un trend di riduzione che prosegue da alcuni anni). Le liquidazioni relative a tale ultimo capitolo di spesa sono state controllate nell ambito dell attività di accertamento selettivo (campionamento) ed i relativi esiti sono esposti nel paragrafo 5.1 del presente referto. Per quanto riguarda le spese per il Consiglio provinciale, l art. 12 del Regolamento sul trattamento economico dei Consiglieri e sugli interventi a favore dei gruppi consiliari 300 dispone che il Consiglio provinciale eroga ai gruppi consiliari un contributo annuale finalizzato al sostegno della loro attività istituzionale. Come previsto dall art. 14 del Regolamento, i rendiconti dei gruppi consiliari inerenti al periodo 1 gennaio-31 dicembre 2015 sono stati sottoposti al controllo della Corte dei conti. Gli esiti conclusivi del controllo, che non ha riscontrato irregolarità, sono esposti nella deliberazione n. 8/2016 della Sezione di controllo di Trento. Infine, si segnala l esigenza di completare l adeguamento dell ordinamento locale a quanto previsto dal Decreto-Legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito in Legge 7 dicembre 2012, n. 213 in ossequio a quanto disposto dall art. 1, comma 16, e dall art. 11-bis del decreto medesimo, anche con riferimento all art. 2 del D.L. recante, tra l altro, misure di contenimento dei costi della politica. 301 Al riguardo, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 30 ottobre 2012 aveva convenuto l entità degli 299 Fino al 2013 la spesa ammontava a circa euro Approvato con deliberazione consiliare n. 6 di data 11 aprile Al riguardo risulta giacente in Consiglio provinciale il ddlp n. 20/XV. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

318 emolumenti omnicomprensivi mensili lordi per il Presidente della Regione/Consiglio Regionale in euro ,00, per il Consigliere regionale in euro ,00, stabilendo altresì la misura del contributo per il funzionamento dei gruppi consiliari in euro 5.000,00 per ogni Consigliere regionale (peraltro in seno alla Conferenza era emerso l orientamento negativo delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, in relazione al loro assetto statutario ) Collaborazioni esterne ed incarichi di consulenza, studi e ricerca Trasparenza in materia di incarichi Con riferimento alle collaborazioni esterne ed agli incarichi di consulenza, studi e ricerca è stato richiesto alla Provincia di fornire due distinte informazioni: a) copia dei dati trasmessi alle autorità centrali circa la spesa disaggregata sostenuta per studi ed incarichi di consulenza, inclusa quella relativa ai conferimenti ai pubblici dipendenti e a quelli a tempo determinato, ai sensi del comma 5-bis dell art. 1 del decretolegge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125, nonché dell art. 11 della L.P. n. 4/ ; b) la spesa complessiva in termini di impegni e pagamenti (al lordo degli oneri previdenziali, contributivi e fiscali) sostenuta dalla Provincia, dalle Agenzie e dagli enti strumentali per collaborazioni esterne nonché la spesa complessiva di competenza dell esercizio (al lordo degli oneri previdenziali, contributivi e fiscali) sostenuta dalle società controllate e dagli altri organismi partecipati anche in via indiretta dalla Provincia per qualsivoglia tipologia di collaborazione esterna. In relazione al primo quesito, con la legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4, entrata in vigore il 4 giugno 2014, è stata sancita in modo chiaro, a decorrere dal 2014, l adesione alla normativa statale. In particolare, l art. 2, commi 3, 4 e 5 della citata legge provinciale stabilisce quanto segue: 302 Nota prot. 107 del 13 febbraio 2015, quesito n. 43. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

319 3.Gli incarichi retribuiti di studio, di ricerca, di consulenza e di collaborazione conferiti a soggetti esterni sono resi pubblici tramite gli elenchi previsti dall'articolo 39 undecies della legge provinciale 19 luglio 1990, n. 23 (legge sui contratti e sui beni provinciali 1990). Sono resi pubblici anche gli incarichi per la rappresentanza in giudizio, per il patrocinio dell'amministrazione, le nomine di consulenti tecnici di parte e gli incarichi per il ricorso alle funzioni notarili; in particolare sono pubblicati gli estremi dell'atto di conferimento dell'incarico, la descrizione dettagliata dell'oggetto dell'incarico, la durata, il soggetto percettore, la ragione dell'incarico e l'ammontare erogato nonché l'ammontare di eventuali rimborsi a qualsiasi titolo percepiti. 4.Gli incarichi per l'esecuzione di lavori pubblici sono resi pubblici ai sensi dell'articolo 10 della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 (legge provinciale sui lavori pubblici 1993). Per gli incarichi sono indicati l'oggetto e la durata dell'incarico, il soggetto incaricato e il suo curriculum vitae, i dati relativi allo svolgimento di incarichi, la titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione, lo svolgimento di attività professionali, gli estremi del provvedimento di affidamento, i corrispettivi previsti ed erogati. 5.La trasparenza degli incarichi del personale della Provincia è assicurata tramite la pubblicazione sul sito istituzionale degli incarichi autorizzati o conferiti ai sensi degli articoli 47 e 47 bis della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7 (legge sul personale della Provincia 1997). Le modalità attuative della disposizione normativa sono state stabilite con la deliberazione di Giunta provinciale n. 1757/2014, che ha previsto l integrazione del database relativo agli incarichi con le informazioni relative ai curricula degli incaricati, nonché i dati relativi allo svolgimento di incarichi o la titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o lo svolgimento di attività professionali, nonché gli estremi del provvedimento di affidamento ed i compensi previsti ed erogati. Da un analisi dei dati pubblicati, si rileva che non tutte le informazioni prescritte emergono in maniera chiara. In particolare, non sempre risultano pubblicati gli estremi del provvedimento di affidamento. Inoltre, i c.v. dei consulenti/collaboratori sono estremamente sintetici non consentendo un effettiva e concreta ostensione delle specifiche competenze, esperienze e specializzazioni acquisite. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

320 Per quanto concerne i compensi pervisti ed erogati nel 2015, la Provincia ha pubblicato sul sito istituzionale ai sensi dell art. 39-undecies della legge provinciale n. 23/1990 i seguenti dati, che corrispondono a quelli comunicati alle Autorità centrali 303 : Tabella 116: dati pubblicati sul sito istituzionale e trasmessi alle autorità centrali ai sensi dell art. 1, comma 5 bis, del D.L. n. 101/2013 TIPO INCARICO CORRISPETTIVI 2015 RIBORSI SPESE 2015 PAGAMENTI 2015 Collaborazione , , ,53 Consulenza , , ,30 Studio e ricerca , , ,00 Totale , , ,83 Fonte: dati pubblicati dalla Provincia autonoma di Trento. La Provincia ha specificato che relativamente alle co.co.co ed alle collaborazioni occasionali viene comunicato il compenso lordo (al netto della quota Inps e Inail a carico della Provincia), mentre per quanto riguarda il lavoro autonomo professionale (partita iva) viene comunicato il compenso lordo comprensivo di IVA e oneri previdenziali. I dati esposti, inoltre, comprendono gli incarichi affidati dalle Agenzie dotate di autonomia contabile e gli incarichi per attività defensionale. In merito a questi ultimi è bene specificare che l importo comunicato inerisce solamente alla costituzione del fondo spese, e quindi è nettamente sottodimensionato rispetto all effettivo importo impegnato per incarichi esterni. 304 Inoltre, va evidenziato che rimangono escluse dall applicazione delle disposizioni del Capo I bis della legge provinciale n. 23/90 diversi tipi di incarichi. In particolare si segnalano gli incarichi 303 L.p. n. 23/1990, art 39undecies, come modificato dall art. 6 della l.p. n. 4/2014: 1. E' istituito l'elenco degli incarichi previsti da questo capo. Nell'elenco sono indicati l'oggetto e la durata dell'incarico, il soggetto incaricato e il suo curriculum vitae, i dati relativi allo svolgimento di incarichi o la titolarità di cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione o lo svolgimento di attività professionali, gli estremi del provvedimento di affidamento, i corrispettivi previsti ed erogati. L'elenco è pubblico ed è costantemente aggiornato. Per gli incarichi affidati dagli enti strumentali pubblici e privati della Provincia, gli stessi provvedono direttamente alla tenuta dell'elenco. Per le finalità del comma 18 dell'articolo 3 della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e del comma 127 dell'articolo 1 della legge 23 dicembre 1996, n. 662, relativi alla pubblicità dei contratti e degli incarichi di consulenza, si provvede secondo quanto previsto da questo articolo. 2.La Giunta provinciale individua la struttura competente alla tenuta dell'elenco e ne stabilisce le modalità e le forme di aggiornamento e di pubblicizzazione anche attraverso l'invio periodico dello stesso al Consiglio provinciale, privilegiando forme di accessibilità tramite strumenti informatici. 304 Infatti l'avvocatura ha specificato che al momento dell'affidamento dell'incarico vi è impegno di spesa solo per la costituzione di un "fondo spese" a favore del legale. Trattandosi di incarichi di assistenza legale (i quali ordinariamente non giungono a conclusione entro il medesimo anno nel quale sono stati aperti e il cui compenso varia a seconda dell'andamento del giudizio), per ogni incarico conferito vi è un secondo impegno di spesa al momento dell'esaurimento dell'incarico, previa presentazione di una notula. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

321 affidati ai sensi dell art. 20 della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti, nonché gli incarichi affidati a seguito di confronto concorrenziale, ai quali si applicano le disposizioni in materia di acquisto di beni e di fornitura di servizi di cui al Capo I della legge provinciale n. 23/1990. Ne deriva, perciò, che gran parte degli incarichi affidati dall Amministrazione provinciale, in quanto disciplinati da norme diverse dal capo I bis della L.P. n. 23/1990, vengono impropriamente esclusi dall obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale. Si può quindi affermare che non risulta pienamente garantito l obbligo di trasparenza, a favore della collettività, in merito ai destinatari di consulenze e collaborazioni affidate dall Amministrazione provinciale e dei relativi corrispettivi percepiti dagli stessi. Per quanto riguarda gli enti strumentali pubblici e privati si segnala che, ai sensi della deliberazione di Giunta provinciale n. 1757/2014, la raccolta delle informazioni inerenti agli incarichi è esclusivamente a carico dell ente e per il tramite di link con i relativi siti ad opera del portale Internet della Provincia. In conclusione, in ordine al rispetto della normativa sulla trasparenza e pubblicità degli incarichi assegnati dalla Provincia e dagli enti (L.P. n. 4/2014 e deliberazione attuativa di Giunta provinciale n. 1757/2014) si rileva quanto segue: - negli elenchi pubblicati sul sito istituzionale non si rinvengono tuttora gli incarichi assegnati ex art. 20 della L.P. n. 26/1993 nel settore dei lavori pubblici, nonché quelli affidati previo confronto concorrenziale ai sensi del capo I della L.P. 23/1990 (come già rilevato nella precedente relazione allegata alla decisione di parifica, sono pubblicati unicamente gli incarichi ex capo I-bis della L.P. 23/1990) 305 ; - per quanto attiene agli incarichi defensionali sono tuttora pubblicati unicamente i dati riferiti all impegno di spesa per fondo spese, anziché l importo conclusivo dell incarico legale; - non tutte le informazioni prescritte dalla citata deliberazione n. 1757/2014 emergono in modo chiaro sul sito. Non sempre risultano pubblicati gli estremi del provvedimento di affidamento e i curriculum vitae dei consulenti/collaboratori sono estremamente sintetici 305 La Provincia, con nota prot. PAT/D317/ ha specificato che con decorrenza dall anno 2015 vengono pubblicati anche gli incarichi per l esecuzione di lavori pubblici e quelli affidati previo confronto concorrenziale. Tali dati sono rinvenibili sul sito istituzionale della Provincia alla voce Amministrazione trasparente/opere pubbliche/osservatorio contratti pubblici. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

322 non consentendo un effettiva e concreta ostensione delle specifiche competenze, esperienze e specializzazioni acquisite Spesa complessiva per consulenze e collaborazioni Si esamina di seguito il carico finanziario della spesa complessiva per consulenze e collaborazioni affidate dalla Provincia autonoma di Trento. Poiché i dati pubblicati risultano, come sopra visto, parziali e incompleti, e comunque, trattandosi di corrispettivi, non corrispondono alla spesa complessiva lorda sostenuta dalla Provincia per incarichi di consulenza e collaborazione, è stato richiesto in istruttoria di fornire l esatta determinazione della spesa complessivamente impegnata in tale ambito. L importo complessivamente impegnato, indicato dalla Provincia, comprensivo anche di rimborsi spese e di quote Inps e Inail a carico della Provincia stessa, escluse le Agenzie con proprio bilancio, è esposto nella seguente tabella 306 : Tabella 117: spesa complessivamente impegnata e pagata per incarichi da parte della Provincia TIPOLOGIA INCARICO IMPEGNI 2014 PAGAMENTI 2014 IMPEGNI 2015 PAGAMENTI 2015 IMPEGNI 2015/2014 PAGAMENTI 2015/2014 Incarichi capo I bis LP 23/ , , , ,56-14,69% -23,79% Incarichi art. 20 LP 26/ , , , ,22-14,66% -37,79% Incarichi affidati mediante confronto concorrenziale capo I LP 23/ , , , ,40-35,36% 604,56% Incarichi attività defensionale , , , ,00 27,36% 27,36% Oneri previdenziali a carico PAT , , , ,85-20,67% -20,67% TOTALE , , , ,03-10,08% 3,23% Fonte: dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento. Questa Corte ha più volte evidenziare la difficoltà di ricostruire e quantificare, l esatto ammontare della spesa per incarichi esterni, sollecitando l istituzione di un unico capitolo di bilancio in cui includere tutte le spese per collaborazioni/consulenze, al fine di garantire una completa tracciabilità e trasparenza in tale ambito gestionale. In risposta a tali osservazioni la Provincia ha anche quest anno specificato che solo quelle di natura discrezionale sono oggetto di contenimento e quindi di contabilizzazione su un unico capitolo; quelle intrinseche all esercizio dell attività istituzionale sono autorizzate sui capitoli pertinenti ai 306 Si precisa che, per quanto riguarda l attività defensionale l importo comunicato, inerente esclusivamente la costituzione del fondo spese, è stato sostituito con la spesa complessivamente impegnata per il ricorso a legali esterni, comunicata in riposta al quesito 81. Non è chiaro se tale importo ricomprenda anche l impegno a titolo di fondo spese. L importo dei pagamenti riferito a tale voce, non essendo stato comunicato, è stato presunto corrispondente all importo impegnato. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

323 singoli settori di intervento, anche per una corretta e completa rappresentazione della spesa degli stessi. 307 Al riguardo, si riportano nella tabella che segue gli importi impegnati e pagati negli esercizi 2014 e 2015 sui capitoli indicati dalla Provincia: Tabella 118: spesa impegnata e pagata dalla Provincia su appositi capitoli attinenti gli incarichi CAPITOLO /001: Spese per incarichi di studio, ricerca e consulenze (parte corrente) /002: Spese per collaborazioni (parte corrente) /001: Spese per incarichi di studio, ricerca e consulenze (c/capitale) /002: Spese per collaborazioni (c/capitale) IMPEGNI 2014 (competenza) PAGAMENTI 2014 (competenza) IMPEGNI 2015 (competenza) PAGAMENTI 2015 (competenza) Fonte: dati del rendiconto generale 2015 della Provincia autonoma di Trento. IMPEGNI 2015/2014 PAGAMENTI 2015/ , , , ,18-38,96% -25,53% , , , ,30-89,80% -88,44% , , , ,88 25,10% 2448,73% , , , ,34-17,05% 0,34% TOTALE , , , ,70-27,95% -19,64% Gli importi impegnati nel 2015, secondo quanto comunicato dalla Provincia, mostrano una contrazione del 28% rispetto ai corrispondenti importi del Tuttavia, come appare evidente, gli importi complessivamente impegnati sui capitoli indicati (pari a ,55) sono solo una minima parte (circa il 10,26%) della spesa effettivamente sostenuta dalla Provincia per consulenze e collaborazioni. Invero, come confermato anche dall Amministrazione, su tali capitoli vengono imputate unicamente le spese per consulenze, collaborazioni, studi e ricerche aventi carattere discrezionale. Sono dunque esclusi tutti gli incarichi non affidati ai sensi del capo I bis della L.P. 23/1990, oltre che alcuni incarichi che, pur regolati da tale normativa, sono ritenuti di natura istituzionale e dunque, assumerebbero asseritamente un carattere di obbligatorietà, risultando imputati sui capitoli di settore. Inoltre, la medesima deliberazione che impone l esclusività dei capitoli di contabilizzazione delle consulenze 308 lascia anche aperta la possibilità di deroghe, stabilendo che Su richiesta motivata del Dirigente del Dipartimento/Progetto speciale/agenzia di primo livello che opera sul bilancio della Provincia, il Direttore generale può consentire particolari deroghe, al fine dell imputazione della spesa su capitoli di bilancio diversi da quelli indicati. In tal modo, come già rilevato, la finalità della disposizione risulta pressoché vanificata. Non sono, dunque, superate le osservazioni della Corte, che ribadisce la necessità di individuare un opportuna allocazione in bilancio su capitoli specifici di tutte le spese per consulenze e 307 Nota prot n del 12 aprile 2016, risposta al quesito n Deliberazione di Giunta provinciale n. 2945/2011. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

324 collaborazioni, in modo da evidenziarle con sufficiente chiarezza e consentire la necessaria verifica del rispetto dei limiti di spesa previsti dal piano di miglioramento provinciale. Tali limiti, infatti, non possono riguardare solamente le spese definite discrezionali, sia perché tale valutazione implica essa stessa, inevitabilmente, un carattere di discrezionalità, sia perché, trattandosi di una piccola parte della spesa complessiva, potrebbe non risultare garantito un effettivo risparmio di spesa. Per completare l analisi, è stato richiesto alla Provincia di fornire anche gli importi complessivamente impegnati e pagati negli anni 2014 e 2015 dalle Agenzie e dagli enti strumentali: Tabella 119: spesa complessiva per incarichi della Provincia, delle Agenzie e degli enti pubblici strumentali: ENTE IMPEGNI 2014 PAGAMENTI 2014 IMPEGNI 2015 PAGAMENTI 2015 IMPEGNI 2014/2013 PAGAMENTI 2014/2013 Provincia , , , ,03-10,08% 3,23% Agenzie , , , ,73 0,57% -3,27% Enti pubblici , , , ,35 31,25% 71,55% TOTALE , , , ,11 9,53% 38,35% Fonte: dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento. Dai dati trasmessi, risulta in notevole incremento la spesa per incarichi sostenuta dagli enti pubblici strumentali (+31,25%). Al fine di rilevare l ammontare complessivo della spesa per l affidamento di incarichi esterni sostenuta dall intero comparto provinciale è necessario inoltre considerare anche la spesa sostenuta dagli enti in regime di contabilità economica, ovvero Azienda provinciale per i servizi sanitari (APSS), società controllate e altri organismi partecipati, in relazione ai quali è stato richiesto di comunicare il costo totale di competenza degli esercizi 2014 e Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

325 Tabella 120: costo totale di competenza 2014 e 2015 per collaborazioni esterne degli enti in contabilità economica ENTE DENOMINAZIONE ENTE COSTO TOTALE DI COMPETENZA 2014 COSTO TOTALE DI COMPETENZA 2015 COSTO TOTALE DI COMPETENZA 2015/2014 A.P.S.S. A.P.S.S , ,55-22,10% CASSA DEL TRENTINO , ,48-29,01% INFORMATICA TRENTINA , ,65-53,55% INTERBRENNERO , ,92-21,71% ITEA , ,80-17,16% PATRIMONIO DEL TRENTINO , ,18-46,37% SOCIETA' TRENTINO SCHOOL OF MANAGEMENT SOC , ,55 25,95% Società controllate CONS. A R.L. TECNOFIN TRENTINA 6.714, ,23 17,04% TRENTINO NETWORK , ,01 120,76% TRENTINO RISCOSSIONI , ,68-26,24% TRENTINO SVILUPPO , ,80-19,11% TRENTINO TRASPORTI , ,53-77,18% TRENTINO TRASPORTI ESERCIZIO , ,24 49,33% TRENTO FIERE , ,50-36,63% TOTALE SOCIETA' , ,57-20,17% FONDAZIONE EDMUND MACH , ,25-32,31% FONDAZIONE ACCADEMIA DELLA MONTAGNA DEL , ,13 17,70% TRENTINO FONDAZIONE BRUNO KESSLER , ,05-11,21% Fondazioni FONDAZIONE FRANCO DEMARCHI , ,99 70,92% FONDAZIONE MUSEO STORICO DEL , ,25 44,48% TRENTINO FONDAZIONE TRENTINA ALCIDE DE , ,83 4,13% GASPERI TOTALE FONDAZIONI , ,50-12,77% Totale complessivo , ,62-17,71% Fonte: dati comunicati dalla Provincia autonoma di Trento. Pur trattandosi di dati disomogenei, sommando, a titolo indicativo, la spesa impegnata dagli enti in contabilità finanziaria con il costo totale di competenza sostenuto dagli enti in contabilità economica si ottiene una spesa per incarichi complessivamente sostenuta dal comparto provinciale pari ad euro Confrontando tale importo con il corrispondente Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

326 dato omogeneo riferito al 2014 (pari ad euro ), si registra una riduzione complessiva pari al 9,32%, percentuale molto inferiore rispetto a quella (-28%) derivante dalla considerazione dei soli capitoli di bilancio inerenti alla spesa discrezionale per incarichi (spesa valutata dalla Provincia per la misurazione degli obiettivi di contenimento previsti nel piano di miglioramento) Misure adottate in tema di trasparenza e anticorruzione La legge provinciale n. 4/2014 reca Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni. 311 In fase istruttoria è stato richiesto all Amministrazione di indicare lo stato di attuazione delle misure adottate per garantire la trasparenza della Provincia autonoma, delle sue Agenzie, e dei suoi enti strumentali pubblici e privati ai sensi del D.lgs. n. 33/2013, della Legge n. 190/2012 e della L.P. n. 4/2014, nonché di trasmettere i piani e i programmi adottati per assicurare la trasparenza (v. art. 3 e art. 11 della L.P. 4/2014). Per quanto riguarda lo stato di attuazione delle misure previste dal D.lgs. n. 33/2013 la Provincia ha comunicato che la sezione amministrazione trasparente del sito istituzionale della Provincia autonoma di Trento è stata configurata conformemente a quanto previsto dalla normativa statale. Si procede costantemente all'inserimento e all'aggiornamento dei dati come previsto dal D.lgs 33 del 2013 e dalla L.P. 4 del È stata avviata un'attività di monitoraggio puntuale delle sotto Si evidenzia che il dato diverge da quello esposto nella relazione allegata alla decisione di parifica del rendiconto per l esercizio 2014, pari ad euro ,14, in quanto comprensivo anche della spesa per gli oneri previdenziali a carico della PAT e della spesa per consulenze affidate dalla Fondazione Franco Demarchi, dati che lo scorso anno non erano stati comunicati. 310 Cfr. art. 14 del D.L. n. 66 del 24 aprile 2014, convertito con modificazioni nella Legge n. 89 del 23 giugno 2014 che ha previsto ulteriori disposizioni finalizzate al controllo ed al contenimento della spesa per incarichi di consulenza, studio e ricerca e per i contratti di collaborazione coordinata e continuativa affidati dalle Amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione elaborato dall Istat. Su tale norma si veda Corte costituzionale n. 43/ V. art. 13, c. 4, della legge provinciale 15 marzo 2013, n. 9 recante Disposizioni in materia di obblighi di pubblicità e trasparenza, modificazioni della legge provinciale 23 novembre 1992, n. 23 (legge provinciale sull'attività amministrativa) e inserimento dell'articolo 4 bis nella legge provinciale 31 maggio 2012, n. 10 (Interventi urgenti per favorire la crescita e la competitività del Trentino) in base al quale: Fatto salvo quanto previsto dai commi 1, 2, 3 e 5, la Provincia adegua la propria legislazione ai principi in materia di obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni individuate ai sensi della legge 6 novembre 2012, n. 190 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione), entro i termini previsti dall'articolo 2 del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per il Trentino-Alto Adige concernenti il rapporto tra atti legislativi statali e leggi regionali e provinciali, nonché la potestà statale di indirizzo e coordinamento). Il predetto adeguamento riguarda anche le società in house e le aziende della Provincia e degli enti pubblici a ordinamento provinciale, nonché, fatti salvi gli aspetti di competenza della Regione, gli enti locali e i rispettivi enti strumentali pubblici e privati. Fino all'adeguamento, resta ferma l'applicazione della disciplina provinciale vigente in materia. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

327 sezioni in cui si articola la sezione del sito dedicata all'amministrazione trasparente. Per ciascuna sezione monitorata, è stata predisposta una scheda descrittiva dello stato di pubblicazione dei dati sotto il profilo della completezza e dell'aggiornamento. Sono state effettuate riunioni di confronto con i servizi. Il monitoraggio è ancora in corso. L Ente ha, inoltre, comunicato che il Nucleo di valutazione dei dirigenti che per l'amministrazione provinciale e i sui enti strumentali pubblici assolve alle funzioni di Organismo Interno di Valutazione OIV, ai sensi della delibera ANAC n. 46 del 2016, ha proceduto ad attestare i contenuti oggetto di rilevazione della sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale della Provincia e dei suoi enti pubblici strumentali alla data del 31 gennaio In forza della citata delibera, le attestazioni, sono state successivamente pubblicate nelle rispettive sezioni di Amministrazione Trasparente entro il 29 febbraio Nella sotto-sezione Disposizioni generali della sezione Amministrazione Trasparente del sito internet della Provincia è pubblicato il documento di attestazione sulla veridicità e attendibilità delle sotto-sezioni al 31 gennaio 2016, la cui verifica è richiesta dalla citata delibera ANAC. 313 Il Nucleo di valutazione della dirigenza, dopo aver specificato di aver verificato con accesso diretto al sito dell ente le informazioni fornite dalla struttura responsabile della trasparenza, ha segnalato i seguenti aspetti critici: per i dati relativi alla sezione Bandi di Gara e Contratti della griglia, di cui alla del. 43/2016 ANAC, è in corso di definizione la leggibilità dei dati in modo più immediato. Attualmente il link è a una banca dati e non alla singola procedura. Oltre a tali criticità il Nucleo di valutazione, in due note allegate al documento di attestazione, ha rilevato numerose mancanze e carenze in relazione alle verifiche effettuate sui siti istituzionali degli enti di diritto privato, degli enti pubblici e delle società rispettivamente, controllati, vigilati e partecipate dalla Provincia autonoma di Trento Delibera ANAC n. 43 del 20 gennaio 2016 Attestazioni OIV, o strutture con funzioni analoghe, sull assolvimento degli obblighi di pubblicazione al 31 gennaio 2016 e attività di vigilanza dell Autorità. 313 La griglia di rilevazione prevista dalla delibera ANAC n. 43/2016 prevede verifiche per i seguenti livelli 1 (Macrofamiglie): Organizzazione; Consulenti e collaboratori; Enti controllati; Bandi di gara e contratti; Interventi straordinari e di emergenza. Le verifiche riguardano in estrema sintesi: pubblicazione degli atti richiesti dalla normativa; loro completezza e aggiornamento; apertura del formato di ciascun documento, dato ed informazione pubblicata. 314 A titolo di esempio e non esaustivo della numerosità delle carenze rilevate: - per gli enti di diritto privato controllati: sito in costruzione (Accademia della Montagna, Fondazione Demarchi, Museo Storico del Trentino); mancanza per un componente del CdA della dichiarazione dei redditi (Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach); - per gli enti pubblici vigilati; mancanza delle dichiarazioni di svolgimento di incarichi o titolarità di cariche in enti di diritto privato o svolgimento attività professionali (Istituto Ladino, Istituto Cimbro, IPRASE, Parco Adamello-Brenta, Parco di Paneveggio, Castello del Buonconsiglio, MUSE, Istituto Mocheno); - per le società sono stati rilevati la mancanza di; curriculum dei consulenti (Cassa del Trentino, Interbrennero; compensi, missioni e viaggi dei CdA (Cassa del Trentino, Informatica Trentina Spa, Interbrennero Spa). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

328 In relazione all aggiornamento dei piani e dei programmi adottati per assicurare la trasparenza l Ente ha precisato che Il piano per trasparenza approvato con deliberazione della Giunta provinciale n. 482 del 4 aprile 2014 non è stato aggiornato. L'art. 11 della L.P. 4 del 2014 stabilisce infatti che il piano è periodicamente aggiornato e tiene luogo del programma triennale per la trasparenza e l'integrità previsto dal decreto legislativo n. 33 del Infine, si segnala che sul sito Amministrazione trasparente è pubblicato anche il Piano Anticorruzione della Provincia, le relative misure di prevenzione e i provvedimenti attuativi già elencanti nella relazione allegata alla decisione di parifica del rendiconto 2014 (decisione SS.RR.TAA. n. 2/2015/PARI). Va aggiunto che con deliberazione n. 45 del 29 gennaio 2016 è stato approvato il Piano di prevenzione della corruzione della Provincia autonoma di Trento, adeguandolo al Piano nazionale anticorruzione aggiornato con determinazione Anac 28 ottobre n. 12. Il piano provinciale all articolo 1 conferma anche la nomina del responsabile della prevenzione della corruzione per la Provincia autonoma di Trento nella persona del dirigente generale dell Avvocatura. Il sito dedicato alla trasparenza, sempre con riferimento al piano anticorruzione, è composto delle seguenti sezioni: - individuazione del responsabile della prevenzione della corruzione per la Provincia autonoma di Trento (link a delibera di nomina e piano come sopra riportato); - individuazione del responsabile della trasparenza per la Provincia autonoma di Trento (link a delibera di nomina); - piano di prevenzione della corruzione (pubblicate le versioni dei piani ); - tabelle di valutazione del rischio allegate al piano (pubblicate tabelle riguardanti tutti i dipartimenti provinciali e le rispettive strutture incardinate); - tabelle di valutazione del rischio allegate al piano , (pubblicate tabelle riguardanti tutti i dipartimenti provinciali e le rispettive strutture incardinate); - misure di prevenzione della corruzione, sezione a sua volta suddivisa in: 315 La delibera n. 482/2014 ad oggetto Approvazione del disegno di legge concernente Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni, non ha evidentemente approvato il piano per la trasparenza, approvato, invece, con delibera n del 20 ottobre 2014 Approvazione del Piano per la definizione dei tempi e delle modalità di attuazione della legge provinciale 30 maggio 2014, n. 4, recante "Disposizioni riguardanti gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni e modificazione della legge provinciale 28 marzo 2013, n. 5" e direttive agli enti strumentali. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

329 meccanismi di formazione, esecuzione e controllo delle decisioni nelle aree a maggior rischio all interno delle strutture provinciali (pubblicati documenti); monitoraggio dei tempi procedimentali (pubblicate tabelle); dichiarazioni di insussistenza delle fattispecie di inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi ex art. 20 D.lgs. 39/2013 (pubblicate per: gli enti di diritto privato in controllo pubblico; i dirigenti provinciali; i commissari straordinari e commissari ad acta nominati dalla Giunta provinciale; i presidenti e gli amministratori delle Aziende pubbliche di servizi alla persona; i dirigenti scolatici); segnalazioni interne d'illecito (pubblicati i modelli per le segnalazioni); incarichi esterni vietati ai dipendenti provinciali (fissati con delibera n. 625 del 28/4/2014 Misure di contrasto alla corruzione: individuazione degli incarichi esterni vietati ai dipendenti e con delibera n. 583 del 13/4/2015 Modifica dell'allegato alla deliberazione n. 625 del 28 aprile 2014); divieto di assunzioni per revolving doors ai sensi dell'art. 56, comma 16 ter del D.lgs. 165/2001 (pubblicato un elenco); - relazioni annuali del Responsabile anticorruzione sui risultati dell'attività svolta (pubblicate relazioni dei responsabili nei dipartimenti e del responsabile provinciale); - piani triennali di prevenzione della corruzione degli enti pubblici strumentali della Provincia (pubblicati alcuni piani); - modelli di prevenzione della corruzione negli enti di diritto privato in controllo pubblico provinciale (presenti solo link ai siti delle società); - sospensione degli adempimenti in materia di anticorruzione nelle istituzioni scolastiche (pubblicata circolare del ministero); - consultazioni pubbliche 316 ; - segnalazioni di illecito da parte di esterni (art. 15 del Piano di prevenzione della corruzione della Provincia) In fase di aggiornamento del Piano Anticorruzione 2014, la Provincia di Trento ha inteso raccogliere, via , idee e proposte di cittadini e associazioni, finalizzate ad una migliore individuazione delle misure preventive anticorruzione. La consultazione si è conclusa mercoledì 10 dicembre consultazioni_pubbliche/ 317 Il sito provinciale, dopo aver indicato un indirizzo a cui segnalare eventuali illeciti, precisa che tale modalità di inoltro delle segnalazioni non garantisce l'anonimato, in quanto l'indirizzo di posta elettronica del mittente può essere accertato da terzi, anche se non vi sia stata la rivelazione di esso da parte del ricevente. In caso si intenda vedere tutelato l'anonimato (richiesta di non Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

330 rivelazione dell'identità del segnalante), la segnalazione di illecito deve essere presentata tramite posta ordinaria all'indirizzo: Responsabile anticorruzione della Provincia autonoma di Trento, presso Avvocatura della Provincia, piazza Dante 15, Trento. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

331 4. Valutazione risultati 4.1. Quadro generale dei controlli interni Il quadro generale dei controlli interni è stato delineato dalla Provincia richiamando quanto previsto dal DPP 4 luglio 2008, n /Leg. Regolamento avente ad oggetto Sistema dei controlli interni sull'attività amministrativa della Provincia autonoma di Trento. Tale decreto dispone, all art. 2, che il sistema dei controlli interni sia costituito da: a) controlli di cui all art. 20 della LP 3 aprile 1997/n : - controllo di gestione; - controlli ispettivi; a loro volta distinti in: controllo sulla trasparenza e legalità dell azione amministrativa (art. 10); controllo sul funzionamento della struttura organizzativa (art. 11); controllo sull adeguatezza dei comportamenti (art. 12); b) altri controlli già previsti da leggi o regolamenti provinciali: - controllo di regolarità contabile (LP n. 7/1979); esame di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale; - valutazione e controllo strategico. 318 Legge sul personale della Provincia, rubricata Revisione dell'ordinamento del personale della Provincia autonoma di Trento. 319 Legge provinciale di contabilità, rubricata Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

332 4.2. Esiti dei controlli interni: di gestione; ispettivi; di regolarità contabile; di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee delle politica finanziaria provinciale; valutazione e controllo strategico Controllo di gestione Per il controllo di gestione la Provincia ha specificato che gli elementi organizzativi e le effettive modalità operative sono definite nel Regolamento sui controlli interni [ ] e, con specifico riferimento al controllo di gestione, nella deliberazione 2650/2010, attuativa del Regolamento, rimandando, quindi, a tali atti per i relativi dettagli. 320 Il Presidente della Provincia, nella relazione annuale sul sistema dei controlli interni, ha confermato che l Ente è dotato di un sistema di contabilità analitica funzionale alla verifica dei risultati conseguiti e di un piano di gestione (programma di gestione nella nomenclatura della Provincia autonoma) che traduce le strategie in obiettivi operativi, i quali sono chiaramente individuati e quantificabili, nonché misurabili con indicatori di risultato per verificarne lo stato di attuazione. 321 In relazione agli indicatori il Presidente della Provincia ha precisato che gli obiettivi sono chiaramente individuati e, per ciascun obiettivo strategico, il programma di gestione individua i risultati attesi per l anno di riferimento. La quantificazione è effettuata ove possibile, tenuto conto che molti obiettivi strategici hanno contenuto normativo o programmatico: ove la quantificazione non sia possibile o risulti poco significativa viene indicata la scadenza prevista per il raggiungimento dell obiettivo. Ciascun dirigente rendiconta i risultati effettivamente raggiunti nell ambito della relazione annuale sull attività prevista dall art. 18 della Legge provinciale sul personale 322. In Presidente ha anche confermato che il programma di gestione suddivide le 320 Il paragrafo Controllo di gestione della Relazione sul Rendiconto della Provincia autonoma di Trento per l esercizio finanziario 2014, contiene una analisi sintetica del contenuto di tali atti. 321 Quesiti 2.2.1, 2.2.2, e della Relazione annuale del presidente della regione anno 2015, inviata con nota prot. PAT del 26 maggio Art. 18, comma 1, della Legge provinciale sul personale - Responsabilità dirigenziali: Ferme restando le responsabilità penale, civile, amministrativa e disciplinare, i dirigenti generali e i dirigenti di servizio sono responsabili, per gli ambiti e le funzioni attribuiti, del raggiungimento degli obiettivi assegnati, della realizzazione dei progetti, dei rendimenti e dei risultati della gestione finanziaria, tecnica e amministrativa, incluse le decisioni organizzative e di gestione del personale, nonché del buon andamento dell'attività delle strutture cui sono preposti. Annualmente i dirigenti di servizio nonché i dirigenti cui sono attribuiti gli incarichi di cui all'articolo 27 presentano al dirigente generale, e questi alla Giunta, una relazione nella quale viene reso conto dello stato di avanzamento dell'attività amministrativa nella struttura di rispettiva competenza, del grado di coerenza tra gli indirizzi assegnati, delle ragioni degli scostamenti eventualmente registrati e delle misure adottate, o che si Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

333 risorse tra centri di responsabilità e attua il collegamento tra valutazione delle prestazioni dirigenziali e raggiungimento degli obiettivi operativi. 323 Per quanto riguarda l attestazione del funzionamento del sistema informativo del controllo di gestione e dell aggiornamento dei vari report, la Provincia ha, quindi, comunicato alla Corte di aver rispettato le relative procedure operative 324, confermando la produzione di report con riferimento alle risorse umane, alla prospettiva economico-finanziaria e ai processi interni per ogni incarico dirigenziale a cui nel sistema informativo del personale risultino formalmente assegnati dipendenti. 325 Per quanto riguarda la tempistica di pubblicazione dei report rispetto alla chiusura dell esercizio, il Presidente della Provincia ha specificato che I report del controllo di gestione non sono destinati alla pubblicazione avendo uso interno 326, precisando che l unica eccezione è costituita dal report relativo ai dati sull andamento gestionale delle attività espletate dalle strutture organizzative provinciali, previsto dalla deliberazione 251/2013 che è destinato alla pubblicazione sul sito Internet istituzionale. Il report relativo all anno 2015 sarà pubblicato sul sito Internet istituzionale entro il 15 giugno In merito al c.d. report dei processi interni viene specificata, quindi, la disponibilità di due diverse batterie di parametri: una, maggiormente dettagliata, destinata al Dirigente di servizio quale ausilio per la verifica dell efficienza della struttura (parametri di primo livello), una, più aggregata, destinata al Dirigente generale quale supporto per la verifica dei risultati raggiunti dall azione amministrativa (parametri di secondo livello). 328 Al riguardo, la Provincia ha segnalato che come previsto dalla deliberazione 251/2013, attuativa dell art. 75-ter della legge sul personale, 329 i valori consuntivi 2014 dei parametri di secondo livello intendono adottare, per porvi rimedio. 323 Quesito della Relazione annuale del presidente della regione anno Cfr prot. PAT del 26 maggio Ad oggi il sistema informativo del controllo di gestione comprende quindi i seguenti dati: - quadrante risorse umane: dati mensili da gennaio 2005; - quadrante risorse economico-finanziarie: report economico annuale dal 2006 e report mensile dei pagamenti da gennaio 2006; - quadrante processi interni: report processi annuale dal 2005 e report annuale con scostamenti tra dati consuntivi e previsionali dal (nota prot. PAT del 12 aprile 2016). 325 Quesito della Relazione annuale del presidente della regione anno Cfr prot. PAT del 26 maggio Quesito della Relazione annuale del presidente della regione anno Cfr prot. PAT del 26 maggio Per quanto riguarda i report ad uso interno, i report annuali relativi al quadrante economico-finanziario e al report processi interni vengono rilasciati entro metà giugno, mentre il report mensile relativo al quadrante risorse umane viene rilasciato nei due mesi successivi alla chiusura del mese di riferimento. Per maggiori dettagli si rinvia alla deliberazione n. 2650/2010 e alle risposte ai quesiti sul funzionamento dei controlli interni che annualmente la Corte dei Conti trasmette nell ambito del giudizio di parifica sul rendiconto. 328 Cfr nota prot. PAT del 12 aprile L art. 75-ter della Legge sul personale della Provincia riguarda le disposizioni in materia di trasparenza delle informazioni sul lavoro pubblico provinciale. La deliberazione 251 del 15 febbraio 2013 Interventi per la trasparenza: ulteriore pubblicazione di dati in applicazione dell'art. 75 ter della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7 (legge sul personale) nell'ambito delle attività previste dal Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

334 sono stati pubblicati sul sito istituzionale, nella sezione il Personale e l organizzazione della Pat - Andamento gestionale. 330 La verifica sul sito istituzione della Provincia ha permesso di confermare la pubblicazione di report di secondo livello, per gli anni 2012, 2013 e In relazione al riconoscimento di elementi di criticità o di esigenze di adeguare e integrare l azione dell amministrazione provinciale, da parte del controllo di gestione, l Amministrazione ha precisato che il controllo di gestione è una funzione propria dei Dipartimenti che sono titolari e responsabili della gestione dei dati. Il sistema informativo del controllo di gestione ha messo a disposizione di ciascuna struttura provinciale un report con lo scostamento tra dati consuntivi previsionali. Ogni dirigente utilizza quindi, nell ambito della propria autonomia gestionale, questi dati per realizzare una migliore programmazione negli esercizi successivi o per individuare eventuali misure correttive alla propria attività. Pertanto le valutazioni richieste possono essere fornite solo dai Dirigenti competenti per materia 332. Analoga considerazione è stata proposta per l indicazione di eventuali misure correttive e/o integrative adottate a seguito del controllo di gestione. 333 In ultima analisi la Provincia, come già avvenuto in occasione del procedimento di parifica del Rendiconto 2014, ha descritto il funzionamento di un articolato e vasto sistema di controllo di gestione. 334 Sono state anche illustrate le modalità con le quali i dati del sistema informativo del controllo di gestione vengono utilizzati nel processo di programmazione e di fissazione degli obiettivi alla dirigenza e finanche di valutazione della stessa. Inoltre, è stato evidenziato che per quanto riguarda il raccordo fra il controllo di gestione e le altre tipologie di controllo, in particolare valutazione della dirigenza e controllo strategico, [ ] il controllo di gestione fornisce supporto informativo per le attività di monitoraggio e verifica dei risultati dell attività amministrativa. 335 Piano di miglioramento della pubblica amministrazione. ha dato definitiva applicazione di quanto previsto dall art. 75-ter Si evidenzia che i dati pubblicati non riportano informazioni riguardo al contenuto delle attività misurate e i metodi di misurazione dei valori assegnati ai parametri, che di volta in volta misurano aspetti delle molteplici attività svolte dalla Provincia. A titolo di esempio nell elenco compaiono molte attività denominate progettazione (es. Progettazione interventi settore opere civili, settore depurazione, settore rifiuti, interventi diretti), riconducibili a differenti strutture responsabili i cui parametri numerici variano da Mq progettati a Nr progettazioni a Nr interventi, o i cui parametri monetari variano da Valore aree progettate a Valore progettazione a Valore interventi. Tali differenti espressioni nelle denominazioni dei parametri di misurazione fanno presupporre differenti modalità nella misurazione dei valori rappresentativi delle attività. 332 Quesito della Relazione annuale del presidente della regione anno Cfr prot. PAT del 26 maggio Quesiti e della Relazione annuale del presidente della regione anno Cfr prot. PAT del 26 maggio Le procedure operative prevedono, infatti, che la reportistica sia predisposta per tutte le strutture a cui risultino formalmente assegnati dei dipendenti, prevedendo che i costi degli stessi siano attribuiti alle medesime strutture. Si tratta di un sistema informativo che coinvolge la quasi totalità dei dipendenti provinciali. 335 Risposta al quesito n. 1.2 Indicare e illustrare brevemente gli atti organizzativi e/o le strutture che raccordano tra loro i singoli controlli e che attribuiscono loro caratteristiche di sistema di controllo interno, nel quale gli esiti dei riscontri Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

335 L Amministrazione, tuttavia, non ha comunicato gli esiti di tale processo, vale a dire la misurazione dei risultati, l analisi degli scostamenti, le azioni correttive e la riprogrammazione degli obiettivi conseguenti all iniziale fissazione degli stessi, 336 limitandosi a richiamare la responsabilità dei dirigenti nell utilizzo dei dati del controllo di gestione 337, rimandando la possibilità di chiedere conto dei risultati del processo di controllo ai singoli dirigenti competenti per materia. 338 L utilizzo dei dati del controllo di gestione e delle informazioni fornite dai report che ne risultano non sembra sia, in ultima istanza, in qualche modo formalizzato in procedure fissate e ripetibili anno per anno all interno del più ampio processo di programmazione e controllo provinciale 339, lasciando alla discrezionalità dei singoli dipartimenti ricorrere all utilizzo dei dati del sistema informativo del controllo di gestione per proprie analisi interne o per l utilità dei singoli dirigenti nel momento in cui redigono la relazione sulla propria attività prevista dall articolo 18 della legge provinciale sul personale. Quanto appena rilevato sembra trovare conferma anche nella risposta fornita dalla Provincia al quesito della relazione annuale sul sistema dei controlli interni: [ ] il controllo di gestione è una funzione propria dei Dipartimenti che sono titolari e responsabili della gestione dei dati. Il sistema informativo del controllo di gestione ha messo a disposizione di ciascuna struttura provinciale un report con lo scostamento tra dati consuntivi previsionali. Ogni dirigente utilizza quindi, nell ambito della propria autonomia gestionale, questi dati per realizzare una migliore programmazione negli esercizi successivi o per individuare eventuali misure correttive alla propria complessivi sono esaminati ai fini dell adozione di misure correttive dello Schema per la relazione annuale del presidente della regione sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell anno 2015 pervenuto con nota prot. n. PAT/D317/ di data 26maggio L art. 5 del regolamento provinciale sui controlli interni prevede un vero e proprio processo del controllo di gestione: Il controllo di gestione è un processo ciclico che prevede la fissazione degli obiettivi di efficacia, efficienza ed economicità, la misurazione dei risultati, l analisi degli scostamenti, le azioni correttive e la riprogrammazione degli obiettivi. 337 Nella risposta al quesito 1.2 dello Schema per la relazione annuale del Presidente della Regione sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell anno 2015, allegato alla nota prot. n. PAT/D317/ del 26 maggio 2016 è stato riferito quanto segue: secondo l'art. 6 del Regolamento, il controllo di gestione è una funzione propria di ciascun Dipartimento che è titolare responsabili della gestione dei dati, mentre al Servizio per il Personale cui recentemente sono state attribuite le funzioni di indirizzo e ridefinizione delle linee guida in materia di controllo di gestione, di ridefinizione degli aspetti metodologici di carattere comune per la progettazione del sistema di controllo e di supporto alle strutture provinciali per l'utilizzo dello stesso. A seguito della ridefinizione della metodologia si potrà elaborare un apposito report generale di ente sui principali indicatori. Rimane fermo che ciascun Dipartimento, nell ambito della propria autonomia organizzativa, utilizza i dati del controllo di gestione per effettuare la misurazione dei risultati ottenuti ed analizzare gli eventuali scostamenti, attivando, ove necessario, idonee azioni correttive. 338 Risposte ai quesiti2.2.8, e dello Schema per la relazione annuale del Presidente della Regione sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell anno 2015, allegato alla nota prot. n. PAT/D317/ del 26 maggio Ciò al di là di generici riferimenti all utilizzo dei dati da parte dei dirigenti o al fatto che gli obiettivi gestionali del programma di gestione (strumento di programmazione operativo della PAT) coincidano con le attività rilevanti del controllo di gestione, costituendo così il collegamento tra strumenti di programmazione e controllo. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

336 attività. Pertanto le valutazioni richieste possono essere fornite solo dai Dirigenti competenti per materia. 340 Da segnalare, infine, che l Ente ha comunicato che recentemente sono state attribuite al Servizio per il Personale le funzioni di indirizzo e ridefinizione delle linee guida in materia di controllo di gestione, di ridefinizione degli aspetti metodologici di carattere comune per la progettazione del sistema di controllo e di supporto alle strutture provinciali per l'utilizzo dello stesso, concludendo che a seguito della ridefinizione della metodologia si potrà elaborare un apposito report generale di ente sui principali indicatori Controlli ispettivi I controlli ispettivi sono menzionati al Capo II del regolamento sui controlli interni e si distinguono in: - controllo sulla trasparenza e legalità dell azione amministrativa (art. 10); - controllo sul funzionamento della struttura organizzativa (art. 11); - controllo sull adeguatezza dei comportamenti (art. 12). Il controllo sulla trasparenza e legalità dell azione amministrativa è volto a garantire la legittimità, la regolarità e la correttezza dell azione amministrativa e si esplica sia mediante il controllo collaborativo previsto per i casi in cui si riscontrino vizi diversi da quelli di regolarità contabile, sia mediante un controllo a campione sui provvedimenti amministrativi non già sottoposti al controllo di regolarità contabile. Il controllo a campione è volto a verificare la conformità dei provvedimenti amministrativi alle disposizioni di legge, di regolamento e agli atti amministrativi generali Quesito dello Schema per la relazione annuale del Presidente della Regione sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell anno 2015, allegato alla nota prot. n. PAT/D317/ del 26 maggio 2016, Il controllo di gestione ha individuato criticità o necessità di adeguamento e integrazione dell azione regionale?. 341 Risposta al quesito 1.2 dello Schema per la relazione annuale del Presidente della Regione sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell anno 2015, allegato alla nota prot. n. PAT/D317/ del 26 maggio Così recita l art. 10 del DPP 4 luglio 2008 n /Leg. (Regolamento sui controlli interni): 1. Il controllo ispettivo sulla trasparenza e sulla legalità dell azione amministrativa, volto a garantire la legittimità, la regolarità e correttezza dell azione amministrativa, si esplica sia mediante il controllo collaborativo eventuale di cui all articolo 56, commi 6 e 7 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 (Norme in materia di bilancio e di contabilità generale della Provincia autonoma di Trento) nonché attraverso il controllo sui provvedimenti amministrativi disciplinato dai commi 2, 3 e Il controllo è effettuato a campione sui provvedimenti amministrativi non già sottoposti al controllo di regolarità contabile di cui all articolo 56, commi 6 e 7 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 e verifica la conformità degli stessi alle disposizioni di legge, di regolamento e agli atti amministrativi generali. 3. Nel rispetto di quanto previsto dall articolo 2, comma 2, la Giunta provinciale individua la struttura competente Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

337 La Provincia, con nota prot del 12 aprile 2016, per quanto riguarda il controllo sulla trasparenza e legalità dell azione amministrativa, ha comunicato che l atto deliberativo relativo è in corso di avanzata predisposizione. Da ultimo, con deliberazione della Giunta n. 868 del 31 maggio ad oggetto Attuazione del disposto del comma 3 dell'articolo 10 del Decreto del Presidente della Provincia 4 luglio 2008, n /Leg, recante: "Regolamento avente ad oggetto Sistema dei controlli interni sull'attività amministrativa della Provincia autonoma di Trento, è stata approvata la disciplina relativa. L avvio dei controlli ispettivi sulla trasparenza e legalità dell azione amministrativa, o perlomeno l annunciata approvazione di un procedura per il loro avvio da parte della Giunta, è, dunque, previsto per il corrente anno. Il controllo sul funzionamento della struttura organizzativa avviene attraverso la valutazione della dirigenza, come sarà evidenziato in prosieguo. Il controllo sull adeguatezza dei comportamenti è svolto con riferimento al codice di comportamento e ai doveri dei dipendenti e viene attivato d ufficio o su richiesta del responsabile della struttura. 343 Il controllo è svolto dalla struttura competente in materia di personale. Al riguardo, la Provincia, con nota prot del 12 aprile 2016, dopo aver specificato che i controlli sull adeguatezza dei comportamenti dei dipendenti sono stati attuati tramite i procedimenti disciplinari e con le procedure di verifica sull osservanza degli istituti contrattuali relativi al rapporto di lavoro, ne ha comunicato gli esiti. Per quanto riguarda i procedimenti disciplinari, è stato comunicato che: sono stati conclusi 20 procedimenti disciplinari, dei quali n. 5 con archiviazione, n. 6 con il richiamo scritto, n. 8 con la multa, n. 1 con la sospensione dal servizio e dalla retribuzione. Per quanto riguarda l osservanza degli istituti contrattuali è stato comunicato che: Le procedure di verifica sull osservanza hanno trattato in particolare: irregolarità nelle assenze per malattia (n. 31 procedure concluse); controlli sulle assenze ingiustificate ai corsi di formazione (119 casi verificati) usi impropri di buoni pasto (89 di cui 76 recuperi e 13 archiviazioni). Sono state all effettuazione del controllo previsto dal presente articolo e determina il campione minimo, la tipologia di provvedimenti da assoggettare al controllo, nonché le modalità di svolgimento dello stesso. Con il medesimo provvedimento è stabilita la data a decorrere dalla quale trova applicazione il presente articolo. 4. I risultati del controllo sui provvedimenti amministrativi possono essere utilizzati dal nucleo di valutazione per la validazione della valutazione dei dirigenti effettuata ai sensi dell art. 19 della legge provinciale 3 aprile 1997, n Art. 12 del DPP 4 luglio 2008 n /Leg. (Regolamento sui controlli interni). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

338 inoltre compiuti accertamenti sulle richieste di autorizzazione agli incarichi extra-lavorativi che hanno dato luogo a 15 procedimenti Controllo di regolarità contabile Le verifiche di regolarità contabile sono effettuate dal Servizio bilancio e ragioneria e dal Servizio entrate e credito, ai sensi dell art. 56 della L.P. n. 7/1979, 344 sui provvedimenti amministrativi (della Giunta e dei Dirigenti) concernenti accertamenti di entrata e impegni di spesa, nonché sulle liquidazioni e sui titoli di spesa. 345 Tali verifiche sono attuate in via continuativa sugli atti concernenti accertamenti di entrata e impegni di spesa, nonché sulle liquidazioni ai fini dell emissione dei mandati di pagamento e a campione sulle relative poste di liquidazione. Per quanto riguarda il controllo di regolarità contabile e amministrativa nei confronti di enti o gestioni autonome, l Amministrazione, riferendosi alle proprie agenzie ed enti strumentali, ha precisato che il controllo sugli atti di questi soggetti compete agli organi e alle strutture amministrative degli stessi. 346 In merito agli esiti dell attività di controllo di regolarità contabile l Amministrazione ha comunicato gli esiti, 347 segnalando alcune irregolarità nella verifica dei titoli di spesa 348 e delle 344 E art. 39 e seguenti del DPP 29 settembre 2005, n /Leg (regolamento di contabilità). 345 Considerato che la Provincia ha impostato un sistema contabile decentrato, nel quale le strutture rilevano contabilmente i dati sia dei provvedimenti che delle liquidazioni, il Servizio bilancio e ragioneria e il Servizio Entrate, finanza e credito effettuano verifiche sistematiche in sede di controllo dei provvedimenti, nonché verifiche periodiche in particolare sulle rilevazioni contabili degli impegni e degli accertamenti. Inoltre, in sede di verifica delle liquidazioni per l emissione del mandato, il Servizio bilancio e ragioneria verifica, sulla base delle evidenze riportate sulla liquidazione informatica, la corretta imputazione al capitolo e all impegno nonché registra eventuali economie a saldo. Cfr. nota prot. PAT del 12 aprile Quesito della Relazione annuale del Presidente della regione anno Approvate deliberazioni della Giunta provinciale di cui n soggette a controllo contabile del Servizio Bilancio e ragioneria e 179 soggette al controllo del Servizio Entrate finanza e credito. Adottate n determinazioni dai Responsabili delle strutture provinciali, di cui n soggette a controllo contabile del Servizio Bilancio e ragioneria e 986 soggette al controllo contabile del Servizio Entrate finanza e credito. Le proposte di deliberazioni restituite dal Servizio Bilancio e ragioneria sono state 11, mentre le determinazioni sono state 183. Le proposte di determinazioni restituite dal Servizio entrate finanza e credito sono state liquidazioni firmate relative a poste di liquidazione, di cui 818 restituite. Cfr. nota prot. PAT del 12 aprile Mancanza di evidenze o presenza di evidenze che necessitano di integrazione o modifica; mancata o erronea applicazione delle ritenute fiscali; errori nei dati anagrafici del beneficiario e mandati restituiti dal Tesoriere relativi a pagamenti diretti non incassati dal beneficiario ovvero per problematiche connesse alle coordinate bancarie (coordinate errate, c/c inesistente o estinto, c/c non intestato al beneficiario, anagrafica del beneficiario diversa rispetto a quella del conto corrente ); errata imputazione della spesa (capitolo errato, errata indicazione dell impegno/sub-impegno, imputazione alla competenza e ai residui); mancanza di presupposti per liquidare (mancata adozione di atti propedeutici, mancanza/integrazione/esecutività di atti propedeutici, mancanza o non coerenza della documentazione che si evince dalla mancanza di evidenze o evidenze non esaustive, incongruenti, discordanti); errato importo da liquidare. Cfr. nota prot. PAT del 12 aprile Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

339 procedure di liquidazione della spesa, 349 che hanno determinato la modifica o la revoca da parte delle strutture competenti (annullamento/integrazione e/o riemissione nel caso delle liquidazioni). La percentuale di atti per i quali non è stata riscontrata la regolarità amministrativa e contabile al termine del controllo è pari al 1,4% afferenti ad entrate e al 3,4% riguardanti uscite. 350 In relazione a tali atti la Provincia ha comunicato che Tali atti hanno eventualmente ricevuto attuazione solo se i Servizi competenti hanno provveduto ad adottarne i necessari provvedimenti di modifica richiesti dai servizi competenti del controllo, altrimenti non hanno avuto seguito e sono stati annullati. Il Servizio bilancio e ragioneria effettua anche il controllo contabile di tutti i rendiconti predisposti dai servizi di cassa e economato per le spese sostenute in via anticipata. Per quanto riguarda le spese sostenute dagli stessi, ma già autorizzate con appositi provvedimenti, il Servizio bilancio e ragioneria verifica la regolarità del servizio di cassa ed economato attraverso accertamenti periodici, per riscontrare l esistenza presso gli incaricati delle somme prelevate, la regolarità dei pagamenti disposti, la regolare tenuta delle scritture e dei registri previsti e l osservanza delle altre disposizioni stabilite dal regolamento che disciplina la spesa provinciale tramite i servizi di cassa ed economato. 351 I funzionari delegati hanno l obbligo di redigere il rendiconto almeno con cadenza semestrale, al 30 giugno e al 31 dicembre di ogni anno. Tali rendiconti son presentati con tutta la documentazione giustificativa al Servizio bilancio e ragioneria per il riscontro amministrativo contabile entro i 15 giorni del secondo mese successivo al periodo a cui si riferiscono. Nel caso invece che il controllo sull attività del funzionario delegato sia affidato ad un collegio dei revisori dei conti, i rendiconti sono inviati al Servizio bilancio e ragioneria vistati dal collegio, senza la documentazione giustificativa, entro 90 giorni dalla scadenza del periodo di riferimento Il dirigente del Servizio 349 Nell anno 2015 sono state oggetto di controllo poste di liquidazione. Gli esiti sono stati i seguenti: poste con esito positivo; 122 poste con evidenza di problematiche che non richiedevano ulteriori atti da parte delle Strutture in quanto non inficiavano la correttezza della liquidazione; 33 poste con problematiche che richiedevano attività da parte della Struttura liquidante. Per quanto riguarda le 122 poste con evidenza di problematiche che non richiedevano ulteriori atti da parte delle strutture, si rappresenta che le principali problematiche sono state l errata indicazione della documentazione citata (numero, data), la mancata o imprecisa elencazione tra le evidenze della documentazione, regolarmente rinvenuta nelle pratiche ed errori materiali nell inserimento dei dati per le verifiche presso Equitalia ai sensi del DPR 620/1973. Per quanto riguarda le 33 poste con problematiche che richiedevano atti da parte della struttura liquidante, si segnala che le principali problematiche riguardano l anagrafica del beneficiario, la documentazione mancante o incompleta, incongruenze sui termini di rendicontazione. Cfr. nota prot. PAT del 12 aprile Risposta al quesito n della Relazione annuale del presidente della regione anno 2015 pervenuta con nota prot. n. PAT/D317/ del 26 maggio Il regolamento è stato approvato con DPGP 10 luglio 2000, n /Leg. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

340 bilancio e ragioneria dispone accertamenti periodici presso i funzionari delegati, in ordine alla regolarità dei pagamenti disposti, alla regolare tenuta delle scritture e dei registri previsti e all osservanza, in sede di gestione, delle prescrizioni previste dal regolamento. Tali verifiche vengono effettuate di norma una volta all anno. 352 Per gli agenti contabili della riscossione di cui all art della LP 7/1979, le informazioni di cassa vengono acquisite dal Servizio Entrate, finanza e credito, attraverso l invio mensile degli estratti dei registri degli introiti o mediante lo scarico dei dati dagli appositi applicativi di cassa. I relativi versamenti vengono riscontrati e imputati ai pertinenti capitoli di bilancio. Annualmente si riscontrano i conti giudiziali inviati dagli agenti della riscossione per il successivo inoltro alla Corte dei Conti. Periodicamente vengono eseguiti controlli presso gli agenti contabili come previsto dall art. 25 del Regolamento di Contabilità. 353 Per il Tesoriere, ai sensi dell art.6 L.P. 4 gennaio 1975 n. 4, vengono verificati il rispetto di tutti gli obblighi contrattuali, l allineamento dei dati di bilancio per il controllo di capienza dei capitoli di spesa, la produzione di tutta la documentazione prevista, la corretta rendicontazione dei titoli in custodia, l esatta impostazione delle varie procedure automatiche, il riscontro dei dati contenuti nella periodica dichiarazione di cassa, ecc. Annualmente vengono riscontrati i dati contenuti nel conto giudiziale del Tesoriere con quelli risultanti dalle scritture contabili della Provincia, per il successivo inoltro alla Corte dei Conti Esame di conformità agli obiettivi e alle disposizioni in materia di programmazione e di coerenza con le linee della politica finanziaria provinciale. In materia, l art. 14 del DPP 4 luglio 2008, n Leg. (regolamento provinciale sui controlli interni) rimanda alla disciplina definita all art. 24 della legge provinciale 8 luglio 1996 n. 4 (Nuova disciplina della programmazione di sviluppo e adeguamento delle norme in materia di contabilità e di zone svantaggiate) e alle relative deliberazioni attuative Risposta al quesito n. 1.2 della Relazione annuale del presidente della regione anno 2015 pervenuta con nota prot. n. PAT/D317/ del 26 maggio Cfr. Risposta al quesito n. 1.2 della Relazione annuale del presidente della regione anno 2015 pervenuta con nota prot. n. PAT/D317/ del 26 maggio Per quanto riguarda l'esame preventivo degli atti normativi, tali criteri e modalità sono stati approvati con le deliberazioni della Giunta provinciale n del 19 luglio 2013, n di data 7 luglio 2014 e n. 295 del 2 marzo Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

341 Per quanto riguarda gli esiti del controllo la Provincia segnala che il Servizio Pianificazione e controllo strategico nel corso del 2015 ha svolto [ ] l'attività di esame preventivo di tutti gli atti a contenuto programmatico trasmessi dalle Strutture con la formulazione di pareri scritti che, alla data del 31 dicembre 2015, risultavano complessivamente pari a 114 relativi a piani, programmi, progetti e deliberazioni di criteri e a 9 relativi a disegni di legge e regolamenti. I tempi medi di risposta sono stati pari a 8 giorni di calendario, rispetto al termine di 30 giorni fissato in via generale. Non è tuttavia noto l esito dei controlli effettuati (numero di casi in cui sono stati formulati pareri con osservazioni e conseguente recepimento, o meno, delle stesse) Valutazione e controllo strategico. Valutazione e controllo strategico sono previsti dall art. 15 del già citato DPP 4 luglio 2008 relativo ai controlli interni della Provincia, il quale al comma 1 precisa che le relative attività siano finalizzate alla verifica dell effettiva attuazione, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti, delle scelte definite negli strumenti di programmazione provinciale disciplinati dalla legge provinciale 8 luglio 1996, n. 4, con particolare riferimento al programma di sviluppo provinciale e al relativo documento di attuazione, e di eventuali altri atti di indirizzo e linee guida concernenti la definizione delle strategie di intervento provinciali. In particolare, l attività di cui al presente comma, relativa alla valutazione delle politiche, è svolta a sostegno della programmazione per lo sviluppo. 355 La norma citata prevede, inoltre, che la Giunta provinciale fissi i tempi e le modalità per lo svolgimento dell attività di valutazione e controllo strategico anche in relazione ai tempi e alle modalità della messa a regime del controllo di gestione. 356 Per quanto riguarda l'esame preventivo di piani, programmi, progetti e altri atti di programmazione generale o settoriale nonché dei criteri generali di finanziamento, nel 2015 sono stati applicati i criteri e le modalità approvati con la deliberazione della Giunta provinciale n. 92 del 3 febbraio Nel corso del 2015, tuttavia, tali criteri sono stati rivisti e semplificati, in particolare al fine di razionalizzare le tipologie di atti sottoposti a verifica preventiva, ridurre le strutture di staff coinvolte e dimezzare i tempi di risposta previsti, portandoli da 30 a 15 giorni. I nuovi criteri sono stati approvati dalla Giunta provinciale con la deliberazione n. 6 del 15 gennaio Cfr. nota prot del 12 aprile Il medesimo articolo prevede al comma successivo che l attività venga svolta con il supporto della struttura competente in materia di programmazione, avvalendosi anche del sistema informativo del controllo di gestione, tenuto conto dello stato di attuazione delle politiche d intervento risultante dal rapporto di gestione di cui all art. 26 del legge provinciale 8 luglio 1996, n. 4, delle relazioni sullo stato di avanzamento dell'attività amministrativa di cui all articolo 18 della legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7, nonché di specifiche analisi su politiche, piani e programmi effettuate su richiesta della Giunta provinciale. La legge provinciale 8 luglio 1996 n. 4 è rubricata Nuova disciplina della programmazione di sviluppo e adeguamento delle norme in materia di contabilità e di zone svantaggiate. L articolo 20 della L.P. 30 dicembre 2014, n. 14 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2015 e pluriennale della Provincia autonoma di Trento (legge finanziaria provinciale 2015) al comma 1 ha disposto la soppressione del rapporto di gestione. 356 Il quarto comma del medesimo articolo stabilisce, infine, che La struttura competente in materia di programmazione Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

342 A tale riguardo l Amministrazione, come già avvenuto in occasione del procedimento di parifica del rendiconto il 2014, ha segnalato che in attesa della formale attivazione del controllo strategico a seguito del recepimento della disciplina in materia di armonizzazione, la valutazione e il controllo strategico costituiscono parte integrante del sistema di programmazione provinciale, attraverso una pluralità di strumenti, consentendo alla Giunta provinciale di effettuare, con particolare riferimento agli obiettivi di livello strategico, il monitoraggio e la verifica dei risultati delle politiche di intervento, a supporto del processo di programmazione e di indirizzo politico. Al riguardo, la Provincia ha assicurato anche per il 2015 tale attività attraverso un ampia e articolata strumentazione che, nel complesso, risponde alle finalità di questa forma di controllo interno. 357 Per quanto attiene all integrazione con il controllo di gestione è stato riferito che il controllo di gestione fornisce supporto informativo alle attività di monitoraggio e verifica dei risultati dell attività amministrativa. In particolare, ciascun Dirigente generale ha a disposizione i parametri di secondo livello del controllo di gestione, corrispondenti a indicatori di performance che costituiscono supporto per la verifica dei risultati raggiunti dall azione amministrativa, fornendo utili elementi informativi anche ai fini dell attività di controllo strategico. 358 Si può quindi delineare la presenza di un considerevole numero di strumenti finalizzati a svolgere le funzioni di valutazione e controllo strategico, confermando, tuttavia, anche per il 2015, la mancanza di una formale attivazione di tali funzioni, nonché di un referto finale che consenta una valutazione dei risultati conseguiti in base ad indicatori prestabiliti e ai target predeterminati di performance dei servizi. presenta periodicamente alla Giunta provinciale, secondo le modalità individuate con la deliberazione di cui al comma 3, relazioni sui risultati delle attività effettuate, con eventuali proposte di miglioramento. 357 In particolare: la Seconda relazione sullo stato di attuazione del Programma per la XV legislatura, predisposta ai sensi della Legge elettorale provinciale in tempo utile per la trasmissione al Consiglio provinciale unitamente ai disegni di legge concernenti la manovra di bilancio, con l evidenza dei principali interventi realizzati nel periodo novembre 2014 ottobre 2015 [ ] Sono inoltre stati predisposti, per la Direzione generale e la Presidenza, appositi report sullo stato di attuazione del Programma di legislatura, ai fini di un sistematico monitoraggio, a supporto dell impostazione programmatica e della definizione delle priorità per il perseguimento dei risultati [ ] è stata inoltre introdotta una nuova attività di monitoraggio degli obiettivi strategici discendenti dal quadro programmatico generale Nello specifico, si è provveduto alla stesura di report trimestrali di attività, successivi all adozione del Programma di gestione, al fine di fornire al Presidente e al Direttore generale un quadro costantemente aggiornato sullo stato di attuazione degli obiettivi strategici. [ ] il sistema di verifica dell attuazione degli obiettivi strategici da parte delle strutture della Provincia, attraverso la valutazione della dirigenza. [ ] la valutazione delle politiche pubbliche in ambiti di intervento innovativi svolta dall Istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche (IRVAPP), operante nell ambito della Fondazione Bruno Kessler. [ ] i sistemi di monitoraggio, verifica e valutazione di singoli piani, programmi e politiche, in particolare quelli previsti dalle cosiddette clausole valutative delle singole leggi di settore. In nota prot. Pat del 12 aprile Medesima risposta è stata fornita al quesito Di quali strumenti operativi si avvale il controllo strategico per poter valutare la corretta attuazione delle politiche regionali? dello Schema per la relazione annuale del presidente della regione sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell anno 2015 pervenuto con nota prot. n. PAT/D317/ del 26 maggio Risposta al quesito dello Schema per la relazione annuale del Presidente della Regione sul sistema dei controlli interni e sui controlli effettuati nell anno 2015, allegato alla nota prot. n. PAT del 26 maggio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

343 Controllo sull attuazione delle leggi provinciali e valutazione delle politiche pubbliche Con la legge provinciale 28 marzo 2013 n. 5, rubricata Controllo sull attuazione delle leggi provinciale e valutazione degli effetti selle politiche pubbliche. Modificazioni e razionalizzazione delle leggi provinciale che prevedono obblighi in materia è stato previsto un nuovo strumento di controllo. Nella relazione sui controlli interni la Provincia ha confermato l esistenza nell ordinamento provinciale di disposizioni che prevedono strumenti di informativa dell amministrazione all organo legislativo con riguardo allo stato di attuazione delle leggi e dei risultati ottenuti in relazione agli obiettivi previsti, richiamando a tale proposito la legge sopramenzionata, e specificando che essa ha definito, per la prima volta, una disciplina per la valutazione ex post della legislazione provinciale sulla base di un programma condiviso tra il Presidente della Provincia e il Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento. 359 Le principali azioni svoltesi nel corso del 2015 sono state così sintetizzate: - sono stati predisposti, sulla base di griglie di rappresentazione predefinite, gli elaborati sul controllo dello stato di attuazione e sulla valutazione degli effetti, nonché la relazione conclusiva sulla legge provinciale 24 ottobre 2006, n. 7 (Disciplina dell'attività di cava), approvata dal Tavolo di coordinamento il 17 dicembre 2015; - è stato verificato il monitoraggio dei regolamenti di esecuzione delle leggi provinciali in attesa di emanazione, finalizzato anche a sollecitare gli interventi normativi mancanti e alla formulazione di proposte per l'eventuale abrogazione o modifica delle disposizioni legislative che li hanno previsti; - è stato verificato il monitoraggio sullo stato di attuazione delle disposizioni legislative contenenti obblighi informativi nei confronti del Consiglio provinciale al fine di accertarne l'adempimento, valutarne l'attualità e formulare eventuali proposte di modifica dei medesimi L.P. 28 marzo 2013 n. 5: Controllo sull attuazione delle leggi provinciale e valutazione degli effetti delle politiche pubbliche. Modificazioni e razionalizzazione delle leggi provinciali che prevedono obblighi in materia ( pubblicata nel B.U. Trentino-Alto Adige 2 aprile 2013, n. 14). 360 Cfr. risposta al quesito della Relazione annuale del presidente della regione anno 2015 pervenuta con nota prot. n. PAT/D317/ del 26 maggio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

344 4.3. Controllo del nucleo di valutazione Il controllo ispettivo sul funzionamento della struttura organizzativa è realizzato attraverso la valutazione della dirigenza. Per la verifica della rispondenza dei risultati dell'attività svolta dalla dirigenza alle prescrizioni e agli obiettivi stabiliti dalle disposizioni normative e ai programmi della Giunta provinciale, nonché alla corretta ed economica gestione delle risorse, all'imparzialità e al buon andamento dell'azione amministrativa, la Giunta si avvale di un apposito nucleo di valutazione. 361 Anche la valutazione dell'attività svolta dai direttori è effettuata dal nucleo di valutazione. 362 I criteri per la valutazione del personale dirigenziale e direttivo collegano in modo particolare gli obiettivi della Dirigenza al Programma di gestione e al cd. piano di miglioramento. 363 La procedura di valutazione prevede un utilizzo eventuale dei dati provenienti dal controllo di gestione, infatti: La valutazione è verificata sulla base degli elementi desumibili dalla relazione, delle eventuali ulteriori verifiche effettuate anche attraverso l'utilizzo dei dati provenienti dal controllo 361 Con deliberazione n. 150 di data 9 febbraio 2015 è stato nominato il nucleo di valutazione della dirigenza con decorrenza 16 febbraio dicembre Con determinazione n del 24 agosto 2015 Determinazioni in ordine al nucleo di valutazione della dirigenza: modificazione della deliberazione della Giunta provinciale n. 693 del 19 aprile 2013 e della deliberazione n. 150 di data 9 febbraio 2015, revoca della deliberazione della Giunta provinciale n. 191 del 16 febbraio 2015, la Giunta provinciale dopo aver dato atto che ai sensi del comma 10bis dell'articolo 19 della legge provinciale n. 7/1997 così come modificata dalla legge provinciale n. 7/2015, gli enti strumentali pubblici si avvalgono obbligatoriamente del Nucleo di valutazione costituito presso la Provincia ai sensi del medesimo articolo senza la necessità di stipulare apposita convenzione, incrementando di conseguenza i compensi stabiliti con delibera n. 150/ L art. 19 della L.P. n. 7/1997 intitolato Nucleo di valutazione dei dirigenti, a seguito della modificata apportata dall art. 12 della L.P. 29 ottobre 2010, n. 22, prevede l emanazione di una delibera della Giunta provinciale per la definizione dei criteri e procedure per la valutazione del personale dirigenziale e direttivo. A tal fine sono state emanate le deliberazioni n di data 8 giugno 2012 e n. 693 di data 19 aprile I nuovi criteri approvati legano in modo particolare gli obiettivi della Dirigenza al Programma di gestione e al cd. piano di miglioramento. In particolare con l ultimo atto riportato, è stata rimessa in capo al Direttore generale la fissazione dei termini per l effettuazione delle diverse operazioni che costituiscono il processo di valutazione: ciò in quanto, soprattutto a partire dall anno di valutazione 2012, l organismo non ha potuto rispettare i termini previsti dalla metodologia a causa dello slittamento dell adozione del Programma di Gestione e della riorganizzazione delle strutture provinciali. Sempre con tale provvedimento sono state definite precise indicazioni circa il funzionamento del Nucleo e il supporto operativo al medesimo. 363 La Provincia, a questo proposito, ha comunicato quanto segue: la metodologia di valutazione del personale con qualifica di dirigente e direttore, approvata con deliberazione n di data 8 giugno 2012, aveva riguardo a due dimensioni base: - il risultato: si considerano i risultati raggiunti dal valutato con riferimento agli obiettivi assegnati e relativi indicatori di risultato; - il comportamento organizzativo: si considerano le capacità manageriali dimostrate. A questa metodologia di valutazione con deliberazione della Giunta provinciale n. 97 di data 5 febbraio 2016, sono state apportate alcune significative modifiche, illustrando, quindi, l introduzione: una scala pentenaria per la valutazione degli obiettivi ; una scala pentenaria per la valutazione degli item delle griglie del grado di copertura del ruolo e nuove griglie del grado di copertura del ruolo prevedendo nuovi item. Dal contenuto della citata delibera n. 97/2016 si è appurato che tali modifiche troveranno applicazione già a partire dalla chiusura del processo di valutazione riferito all anno Per quanto riguarda la chiusura del processo di valutazione la Provincia ha dichiarato che si concluderà con l approvazione della Giunta entro il mese di giugno 2016 (cfr Nota PAT prot del 12 aprile 2016). Infine si segnala che con delibera n. 965 del 13 giugno 2016 la Giunta provinciale ha approvato l operato del Nucleo di valutazione per il processo di valutazione riferito al grado di raggiungimento degli obiettivi anno 2015 per il personale dirigenziale preposto ai Dipartimenti e all Avvocatura della Provincia, rinviando a successivo atto, che sarà adottato a conclusione del processo di valutazione del personale con qualifica di dirigente (ivi compresi i dirigenti con incarico di dirigente generale, per la parte di grado di copertura del ruolo) e di direttore, le determinazioni finalizzate all attribuzione della retribuzione di risultato al personale con incarico di dirigente generale interessato da questo atto. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

345 di gestione e dai controlli interni, nonché delle precisazioni e controdeduzioni fornite dai dirigenti. 364 Quindi la connessione con le verifiche effettuate dal controllo di gestione potrebbe anche mancare. L impegno di spesa per l anno a favore dei componenti del Nucleo di valutazione 366 è pari a euro ,50 euro, di cui: - euro ,50 quale indennità di carica lorda per il Presidente; - euro ,00 quale indennità lorda complessiva per gli altri tre componenti; - euro ,00 quale ammontare massimo per rimborso spese ed eventuali ulteriori oneri fiscali, previdenziali assicurativi a altre spese previste per legge Controlli di cui all articolo 79 comma 3 dello Statuto di autonomia. Istituzione del Collegio dei revisori dei conti della Provincia Con la L. n. 190/2014 è stato riscritto l articolo 79 dello Statuto di autonomia, definendo le modalità del concorso della Provincia agli obiettivi di finanza pubblica, stabilendo, al comma 4, quanto segue: Nei confronti della regione e delle province e degli enti appartenenti al sistema territoriale regionale integrato non sono applicabili disposizioni statali che prevedono obblighi, oneri, accantonamenti, riserve all'erario o concorsi comunque denominati, ivi inclusi quelli afferenti il patto di stabilità interno, diversi da quelli previsti dal presente titolo. La regione e le province provvedono, per sé e per gli enti del sistema territoriale regionale integrato di rispettiva competenza, alle finalità di 364 Punto 3d allegato A) alla deliberazione 693/2013 Integrazione e modificazione della deliberazione della Giunta provinciale n di data 8 giugno 2012 avente ad oggetto: "Criteri e procedura per la valutazione delle prestazioni (metodologia di valutazione) del personale con qualifica di Dirigente e di Direttore della Provincia autonoma di Trento. 365 Importi impegnati con le deliberazioni n. 150/2015 e 1405/2015 sul capitolo n Spese per comitati e missioni del bilancio L Amministrazione ha comunicato nei termini seguenti le attività relative al funzionamento della struttura organizzativa, espletato tramite la valutazione della dirigenza a cura del Nucleo di valutazione: Per quanto concerne la valutazione per l'anno 2015, si evidenzia che sono state attivate 311 schede di valutazione così suddivise: 17 schede relative a dirigenti con posizione funzionale di dirigente generale, preposti a Direzione generale, Avvocatura, Dipartimento e Agenzia complessa; 5 schede relative a dirigenti con posizione funzionale di dirigente generale preposti a Unità di missione strategica; 25 schede relative a dirigenti preposti a Unità di missione semplice; 58 schede relative a dirigenti di servizio; 173 schede relative a direttori d'ufficio; 33 schede relative a direttori con incarico speciale; sulla base delle indicazioni fornite dal Direttore generale della Provincia con propria nota del 7 maggio 2015, prot. n Tali schede sono state successivamente attivate dal Nucleo di valutazione. Con nota del 23 febbraio 2016, prot. n , il Direttore generale della Provincia ha fornito le indicazioni circa la chiusura del processo di valutazione riferito all'anno Il processo di valutazione si concluderà con l'approvazione della Giunta entro il mese di giugno Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

346 coordinamento della finanza pubblica contenute in specifiche disposizioni legislative dello Stato, adeguando, ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 16 marzo 1992, n. 266, la propria legislazione ai principi costituenti limiti ai sensi degli articoli 4 o 5, nelle materie individuate dallo Statuto, adottando, conseguentemente, autonome misure di razionalizzazione e contenimento della spesa, anche orientate alla riduzione del debito pubblico, idonee ad assicurare il rispetto delle dinamiche della spesa aggregata delle amministrazioni pubbliche del territorio nazionale, in coerenza con l'ordinamento dell'unione europea. Il comma 3 della medesima disposizione ha altresì prescritto quanto segue: Fermo restando il coordinamento della finanza pubblica da parte dello Stato ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione, le province provvedono al coordinamento della finanza pubblica provinciale, nei confronti degli enti locali, dei propri enti e organismi strumentali pubblici e privati e di quelli degli enti locali, delle aziende sanitarie, delle università, incluse quelle non statali di cui all'articolo 17, comma 120, della legge 15 maggio 1997, n. 127, delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e degli altri enti od organismi a ordinamento regionale o provinciale finanziati dalle stesse in via ordinaria. Al fine di conseguire gli obiettivi in termini di saldo netto da finanziare previsti in capo alla regione e alle province ai sensi del presente articolo, spetta alle province definire i concorsi e gli obblighi nei confronti degli enti del sistema territoriale integrato di rispettiva competenza. Le province vigilano sul raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica da parte degli enti di cui al presente comma e, ai fini del monitoraggio dei saldi di finanza pubblica, comunicano al Ministero dell'economia e delle finanze gli obiettivi fissati e i risultati conseguiti. In relazione alle previsioni del comma 3 la Provincia ha comunicato che nel corso del 2015 ha provveduto a svolgere l attività di controllo nei confronti degli enti del sistema con riferimento alla gestione Ha, quindi, specificato che con riferimento a tale esercizio la Provincia, in analogia agli esercizi precedenti, ha provveduto ad emanare nei confronti delle agenzie e degli enti strumentali, nonché nei confronti dell'università degli studi di Trento e della Camera di Commercio specifiche direttive per l'attuazione della manovra finanziaria della Provincia e quindi per il concorso dei medesimi enti agli obiettivi di finanza pubblica provinciale, 367 allegando le relazioni inerenti il rispetto delle direttive emanate, nonché i dati e le informazioni afferenti la gestione intervenuta per le agenzie, gli enti pubblici strumentali, le fondazioni e le società, l Università degli studi di Trento, la Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura e l Azienda sanitaria. 367 Cfr. nota prot. PAT del 12 aprile Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

347 Al riguardo si rileva che l Organismo di valutazione della Provincia non è stato più nominato (v. deliberazione della Giunta provinciale n. 88/2015) e la relativa norma istitutiva, ossia l art. 20, c. 3-ter della L.P. n. 7/1997, è stato abrogato dall articolo 12 della L.P. n. 9/2015. Da ultimo, anche in seguito alle ripetute sollecitazioni formulate da questa Corte (cfr. deliberazione Sezione controllo Trento n. 25/2015), è stato approvato il decreto legislativo 3 marzo 2016, n. 43 (Norme di attuazione dello Statuto speciale per la Regione Trentino-Alto Adige, recante modifiche al D.P.R. 15 luglio 1988, n. 305, e al decreto legislativo 18 luglio 2011, n. 142, in materia di controllo della Corte della Corti) che all art. 3-bis ha previsto che la Provincia istituisca, con proprie disposizioni normative, nel rispetto dei principi previsti dalla normativa statale di coordinamento (art. 14, comma 1, lett. e) del decreto-legge n. 138/2011, convertito in legge n. 148/2011), un Collegio dei revisori dei conti quale organo di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione dell ente. Il Collegio dovrà operare in raccordo con la Sezione di controllo della Corte dei conti e la relativa attività sarà avviata con riferimento all esercizio finanziario successivo a quello della relativa costituzione. Le disposizioni attuative provinciali sono state tempestivamente approvate con legge provinciale n. 7 del 6 maggio 2016 la quale reca un articolata disciplina della composizione, della procedura di scelta e dei compiti del Collegio. 368 Analogamente a quanto previsto dalla richiamata norma di attuazione, l art. 78-bis 6, c. 6, della legge provinciale di contabilità, come integrata dalla citata L.P. n. 7/2016, dispone quanto segue: La Giunta provinciale provvede alla nomina del collegio dei revisori dei conti entro il 31 dicembre L'attività di vigilanza del collegio, in sede di prima applicazione di questo capo, è esercitata con riferimento all'esercizio finanziario dell'anno successivo a quello della relativa costituzione. Al riguardo, si auspica che i tempi di nomina del Collegio siano celeri e che lo stesso possa esercitare pienamente le funzioni assegnate sin dall esercizio finanziario Al riguardo si richiamano le osservazioni della Corte costituzionale (sent. 198/2012) sull esigenza che i componenti dell organo di controllo interno debbano possedere speciali requisiti professionali ed essere nominati mediante sorteggio al di fuori, quindi, dell influenza politica -. A tal fine si fa presente che i criteri per l inserimento nell elenco dei revisori dei conti delle Regioni, ai sensi dell art. 14, comma 1, lett. e), del D.L. n. 138/2011, sono stati approvati dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti con deliberazione n. 3/2012 dell 8 febbraio Cfr. Sezione controllo Trento, deliberazione n. 25/2015. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

348 4.5. Controlli nell ambito dell utilizzo dei fondi comunitari Nel corso del 2015 la Provincia è stata oggetto di due missioni di fact finding : una svoltasi dal 27 al 29 gennaio relativa al Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale; l altra svoltasi dal 15 al 24 aprile relativa al Fondo Sociale Europeo. Inoltre, la Corte dei conti europea ha svolto in Italia una visita di controllo per il Fondo europeo per la pesca (Fep) dal 19 al 23 gennaio 2016 e dal 16 al 20 febbraio Visita che ha interessato trenta progetti uno dei quali localizzato in provincia di Trento. Fondi FESR Della missione relativa al FESR l Ente aveva già dato conto nel corso dell istruttoria relativa alla parifica del Rendiconto In quella sede, la Corte dei conti aveva rilevato che le gravi criticità riscontrate dalle Autorità comunitarie inducevano ad esprimere seri dubbi in ordine alla attendibilità e alla regolarità dei dati finanziari esposti nel rendiconto. In particolare, l esigenza avanzata dalla Commissione europea di eseguire un lavoro aggiuntivo di audit al fine di riesaminare tutti gli audit delle operazioni già effettuati dal 2008 al 2014, nonché l evidenziato elevato rischio che l attività di audit interno non sia stata in grado di intercettare le irregolarità, unitamente alla constatazione della sottostima dei tassi di errore segnalati nei RAC degli anni precedenti, tenuto conto che il citato provvedimento dell Autorità europea dispone la pre-sospensione dei pagamenti intermedi, la Corte dei conti rileva forti perplessità sui procedimenti di spesa finanziati dall Unione europea, pur restando, in ogni caso, in attesa di conoscere le decisioni definitive della Commissione europea. 370 Tale situazione ha, infine, determinato la non parifica dei capitoli di spesa relativi ai fondi FESR del rendiconto 2014 (decisione SS.RR.TAA. n. 2/2015/PARI). L Autorità di Audit, incardinata presso il Dipartimento cultura, turismo, promozione e sport, con note prot. n del 24 luglio 2015, n del 1 agosto 2015 e n del La Commissione europea con nota Ares(2015) del 1 giugno 2015, ad oggetto: Italia: Provincia autonoma di Trento (2007IT162PO010) Procedura di sospensione dei pagamenti intermedi del FESR, aveva evidenziato gravi carenze nel sistema di gestione e di controllo del programma FESR, nonché gravi irregolarità riguardanti alcune spese, tali per cui è stata disposta l attivazione della procedura di sospensione dei pagamenti (Art. 92 del regolamento CE n. 1083/2006 del Consiglio dell 11 luglio 2006) riferiti a due domande di liquidazione fondi presentate dalla Provincia in novembre e dicembre 2014 (per circa 1 milione di euro), assegnando contestualmente all Amministrazione il termine di due mesi per presentare osservazioni corredate da documentazione comprovante i provvedimenti e le rettifiche finanziarie adottate. In particolare la relazione della missione di fact finding versione preliminare - inviata dalle autorità europee il 22 maggio 2015, aveva proposto 17 osservazioni relative al lavoro dell Autorità di Audit, ponendo provvisoriamente il sistema di gestione e controllo del PO Provincia autonoma di Trento in Categoria 3 Funziona parzialmente; sono necessari miglioramenti sostanziali. 370 Paragrafo 4.5. Controlli nell ambito dell utilizzo dei fondi comunitari della Relazione sul Rendiconto della Provincia autonoma di Trento Esercizio Finanziario 2014, approvata con decisione n. 2/PARI/2015 SSRR Trentino Alto-Adige. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

349 settembre 2015, ha comunicato alle competenti Autorità europee di aver intrapreso le adeguate misure correttive e ha chiesto la revoca della sospensione dei pagamenti intermedi. 371 La Commissione europea con comunicazione Ares del 24 novembre 2015 ha informato le autorità provinciali della sussistenza delle condizioni per revocare l avvertimento e la procedura di sospensione dei pagamenti intermedi del FESR, chiedendo, tuttavia, il ritiro delle spese irregolari rilevate a seguito della ri-esecuzione degli audit, per le quali la Provincia stessa ha comunicato l intenzione di provvedere entro il mese di marzo Infine, con nota Ares (2016) del 5 febbraio 2016, la Commissione europea, Direzione Generale per la Politica Regionale e Urbana, ha ritenuto che il rapporto annuale di controllo e il parere annuale presentati siano accettabili e conformi alle disposizioni dell'articolo 62 paragrafo 1, lettera d) del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, formulando, tuttavia, alcune osservazioni sui metodi di campionamento per le autorità di audit, sull audit di sistema relativo all autorità di gestione e sul rapporto di sistema concernente l autorità di certificazione. Fondi FSE Come già detto, nel corso del 2015 la Commissione europea-dg EMPL, 373 ha svolto un audit dei sistemi sul programma operativo 2007IT052PO010 del Fondo sociale europeo. La visita è avvenuta dal 15 e al 24 aprile , periodo durante il quale i revisori del FSE hanno esaminato il funzionamento, l efficienza e l efficacia del Sistema di Gestione e controllo del programma operativo sopra menzionato, attuato dall Ufficio Audit Fondi Strutturali europei (AdA). Con nota Ares(2015) del 22 luglio 2015, pervenuta alla Provincia il 18 settembre 2015, la Commissione europea ha inviato il progetto di rapporto di audit, assegnando all Ente il termine di due mesi per produrre le proprie osservazioni. 371 In specifico con dette note l AdA della Provincia ha comunicato, per ognuna delle diciassette osservazioni poste dagli auditor della Commissione, le azioni intraprese e le modifiche apportate ai sistemi di gestione e controllo, allegando la relativa documentazione, fornendo spiegazioni e precisazioni per le osservazioni riguardanti singole operazioni e/o tipologie di spese ritenute non ammissibili, infine, presentando i risultati dei richiesti audit aggiuntivi con le relative rettifiche finanziarie. 372 Comunicazione dell Autorità di Gestione del 25 settembre 2015, prot , allegata alla richiesta di revoca della procedura di pre-sospensione dell Autorità di Audit del 26 settembre 2015 prot Direzione Generale per l'occupazione, gli affari sociali e l'inclusione; direzione H: Audit, Controlli, Unità H2 & H Con nota di risposta PAT prot del 12 aprile 2016 all istruttoria protocollo 133 del 3 febbraio 2016, la Provincia ha fornito la documentazione delle Commissione europea citata nel testo. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

350 Il progetto di rapporto di audit ha proposto, quindi, una serie di constatazioni e relative raccomandazioni che le autorità locali sono state chiamate ad ottemperare o per le quali proporre, in alternativa, le proprie controdeduzioni. 375 In specifico il progetto di rapporto di audit ha sollevato 11 constatazioni. Le prime 6 relative alla gestione e al controllo, una relativa alla conformità di alcuni appalti e 4 su specifici progetti. 376 Per le prime sei constatazioni, in merito ai sistemi di gestione e controllo, gli auditor esprimono un parere di audit Qualificato con rilievi di lieve entità, assegnando un livello di assicurazione all efficienza dei sistemi di audit (dell Ente) di categoria 2 Funziona, ma occorrono miglioramenti. 377 Dell insieme delle raccomandazioni, però, il punto 6, relativo alla non-conformità con l articolo 60 del Regolamento sulla sana gestione finanziaria, è stato sollevato con riferimento ad alcuni dei progetti anti-crisi svoltisi tra il 2009 e il Per questi progetti, i revisori della Commissione hanno rilevato delle carenze tali da determinare un parere Qualificato, con rilievi significativi e l assegnazione, in relazione al funzionamento del lavoro di audit, di una categoria 3: Funziona parzialmente, sono necessari dei miglioramenti sostanziali Il progetto di rapporto stesso distingue, in un allegato, le raccomandazioni sulla base della loro importanza in: - Critica: è necessaria un'azione correttiva per affrontare una debolezza fondamentale dei controlli chiave che mette in discussione l'affidabilità di tutto il sistema di gestione e controllo e ha portato o può portare a irregolarità diffuse. Vi è un rischio sostanziale per l'affidabilità della rendicontazione (finanziaria e non) del programma, per l'efficacia e l'efficienza delle operazioni e delle attività e per il rispetto delle norme nazionali e comunitarie. - Molto importante: è necessario un intervento correttivo per affrontare una significativa debolezza nei controlli chiave, che incide sull'affidabilità di una parte significativa del sistema di gestione e controllo che ha portato o può portare a irregolarità. C'è un alto rischio per l'affidabilità della rendicontazione (finanziaria e non) di parte del programma, per l'efficacia e l'efficienza di alcune delle operazioni e delle attività e / o per il rispetto delle norme nazionali e comunitarie. - Importante: è necessaria un'azione correttiva per risolvere una carenza o insufficienza nel sistema di gestione e di controllo, che ha un moderato impatto a livello di programma, ma che, in combinazione con altre debolezze, può portare ad irregolarità. Il miglioramento dei controlli sarebbe di beneficio all'attuazione del programma e / o consentirebbe una maggiore efficacia e / o efficienza. 376 In sintesi le constatazioni: 1) descrizione parziale di manuali e procedure; 2) documentazione parziale della procedura di contradditorio; 3) limitazioni nella portata dei test di conformità; 4) assenza di un adeguato strumento per il follow-up delle raccomandazioni; 5) assenza di sezioni dedicate alle constatazioni e alle raccomandazioni;6) non-conformità con l articolo 60 del Regolamento sulla sana gestione finanziaria; 7) Assegnazione irregolare di contratti con procedura negoziata senza previa pubblicazione; 8) non conformità con l art. 29 del D.lgs 163/2006 sul valore totale stimato di un contratto; 9) pista d audit parziale; 10) mancato riferimento al FSE sui registri presenza; 11) Iva non ammissibile. 377 Categoria 2. Funziona, ma occorrono miglioramenti: Sono state individuate delle carenze. Tali carenze hanno un impatto moderato sul funzionamento dei requisiti chiave, delle autorità e del sistema. Sono state formulate delle raccomandazioni che devono essere attuate dall organismo oggetto di audit (in nota n. 5 a pagina 6 del Progetto di rapporto di audit dei sistemi per il PO 2007IT052PO010 P.A. Trento MAPAR n. 15EMPH307IT0002; Ref Ares (2015) /07/2015) 378 In sostanza l assegnazione della categoria 3 significa che Sono stare rilevate alcune carenze che hanno determinato o potrebbero determinare irregolarità. L impatto sull efficace funzionamento dei requisiti chiave/autorità/sistemi è significativo. Esistono raccomandazioni e/o un piano di azione. Lo stato Membro/la Commissione Europea può decidere di adottare misure correttive (es. interruzione o sospensione dei pagamenti) al fine di mitigare il rischio di un uso improprio dei fondi europei ((nota n. 6 a pagina 6 del Progetto di rapporto di audit dei sistemi per il PO 2007IT052PO010 P.A. Trento MAPAR n. 15EMPH307IT0002; Ref Ares (2015) /07/2015). Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

351 In sintesi la non-conformità relativa alla sana gestione finanziaria, 379 e al principio di efficienza nel rapporto tra risorse impiegate e risultati conseguiti, 380 dei progetti anti-crisi è stata rilevata dagli auditor della Commissione in relazione ai seguenti punti: 1) incidenza sproporzionata di attività di direzione e controllo esterno sui costi complessivi del progetto ; 381 2) mancanza di correlazione tra costi e risultati ; 382 3) tariffe orarie del personale esterno superiori a valori equi.; 383 4) ricorso ingiustificato a personale esterno. 384 Gli auditor hanno concluso, quindi, che nonostante il rispetto formale dei criteri di attuazione dei progetti anti-crisi stabiliti dall Autorità di Gestione, l Autorità di Audit avrebbe dovuto verificare nuovamente i progetti alla luce delle osservazioni sopra richiamate e nel caso rilevasse il mancato rispetto del principio di sana gestione finanziaria avrebbe dovuto procedere ad applicare rettifiche finanziarie. Oltre a queste constatazioni sui progetti anti crisi, gli auditor delle Commissione hanno sollevato altre raccomandazioni richiedenti l applicazione eventuale di rettifiche finanziarie. Una relativa ad alcune assegnazioni di contratti ritenute irregolari e un altra relativa alla presenza tra i costi di un progetto di oneri IVA ritenuti non ammissibili. Il Dipartimento cultura, turismo, promozione e sport della Provincia autonoma di Trento, presso il quale è incardinata l Autorità di Audit, in risposta alle constatazioni contenute nel progetto di rapporto di cui sopra, ha comunicato, con nota prot del 16 novembre 2015, 385 di aver intrapreso le necessarie misure e azioni tese al miglioramento del lavoro di audit e al miglioramento dell affidabilità complessiva del sistema di gestione e controllo del PO FSE 2007/2013, precisando le azioni poste in essere e allegando manuali e documentazione comprovante le modifiche effettuate, quali ad esempio la richiesta all Autorità di Gestione di 379 Articolo 60 del Regolamento 1083/ Art. 27 del regolamento finanziario 165/ Gli auditor proseguono: Sia il numero di ore dedicate alla direzione e controllo che la loro incidenza sui costi del progetto sono sproporzionati rispetto alle reali esigenze del progetto, soprattutto se si considera che l attività principale è l erogazione di corsi di formazione e che tutti i beneficiari [di cui sopra] hanno una consolidata esperienza nelle gestione di progetti finanziati dal FSE. 382 Ad esempio gli auditor della DG EMPL rilevano che per il progetto P.03 solo tre dei dieci partecipanti hanno completato la formazione e solo uno di loro ha ottenuto la certificazione. Tuttavia l importo massimo erogabile per il progetto è rimasto sostanzialmente invariato. Determinando una bassa correlazione tra le risorse assegnate ai beneficiari e i risultati dei loro progetti. 383 Gli auditor rilevano: per il progetto P.03 il valore delle tariffe orarie pagate al personale esterno (nota: nella maggior parte dei casi il personale esterno erano i proprietari stessi dell ente di formazione) non sembra equo e proporzionato alla natura delle attività svolte 384 Gli auditor rilevano: per il progetto P.03 il beneficiario ha impiegato personale esterno (nota: nella maggior parte dei casi il personale esterno erano i proprietari stessi dell ente di formazione) per svolgere attività di valutazione e monitoraggio incorrendo in costi orari di 140 per ora, che sono fino a 10 volte superiori a quelli del personale interno svolgente le medesime attività. 385 Inviata a: Commissione europea DG Occupazione, affari sociali e inclusione; Ministero dell Economia e delle Finanze R.G.S. I.G.R.U.E.; Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

352 procedere alla rettifica finanziaria di ,44 euro corrispondente al 10% del valore complessivo rendicontato dei progetti anti-crisi. In seguito, con nota prot del 2 marzo 2016, l Autorità di Audit ha ulteriormente dato conto delle constatazioni e delle conclusioni riportate nel rapporto della Commissione europea Final System Audit Report for 2007IT052PO010 MAPAR N. 15EMEH307IT0002. In detta nota l AdA prendendo atto della chiusura delle raccomandazioni n. 1, 2, 3 e 5 ha fornito ulteriori riscontri per quelle ancora aperte, confermando l effettiva esecuzione della rettifica finanziaria (decertificazione in autotutela) relativa ai progetti anti-crisi, e l ulteriore rettifica finanziaria di ,00 euro oltre IVA, per quanto riguarda l assegnazione irregolare di contratti. Con riferimento alla decertificazione relativa ai progetti anti-crisi, la Provincia ha comunicato che tale decertificazione non produce alcuna sostanziale riduzione di entrata di bilancio, precisando che il Programma Operativo FSE include una quota di overbooking, e specificando che tale pratica come indicato dal comma 1 dell articolo 9 della legge provinciale n. 1 del 10 febbraio 2005, si sostanzia nella possibilità di autorizzare livelli di spesa superiori a quelli indicati nei documenti di programmazione approvati dall Unione europea, nel limite massimo del 20 per cento della spesa complessivamente prevista a carico dei soggetti pubblici dai predetti documenti. 386 Infine, la Commissione europea, con nota Ares(2016) del 23 marzo 2016, ha considerato accettabili il rapporto annuale di controllo ed il parere annuale presentati e ritenuto che essi soddisfino i criteri di conformità con il disposto dell'articolo 62 paragrafo 1, lettera d) del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, formulando, tuttavia, alcune osservazioni, quali ad esempio la richiesta all Autorità di Gestione di decertificare l importo relativo ai contratti di appalto oggetto di correzione finanziaria per l importo di ,00 euro oltre IVA. Fondi FEP La Provincia, con riferimento a controlli disposti dalla Corte dei conti europea, ha segnalato che la Corte dei Conti europea, con nota di data , ha comunicato alla Corte dei Conti nazionale che avrebbe svolto una visita di controllo in Italia per il Fondo europeo per la pesca (Fep) dal 19 al 23 gennaio 2015 e dal 16 al 20 febbraio La Corte dei Conti nazionale, con nota di 386 Nota prot del 23 dicembre 2015, in cui è stato ulteriormente specificato che la decertificazione delle azioni anticrisi su base forfettaria,, non produce carenze a bilancio, in quanto tale decertificazione è ampiamente coperta dalla sopraddetta quota di overbooking. La Provincia pertanto potrà rendicontare totalmente il target previsto per ottenere il competo versamento sia della quota comunitaria che statale prevista dal Programma stesso. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

353 data , ha richiesto al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e all'agenzia per le erogazioni in agricoltura la documentazione necessaria al controllo. L'Agenzia, con note di data e , ha chiesto al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali i fascicoli delle pratiche oggetto di controllo. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, con nota di data , ha richiesto al Servizio Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento di fornire la documentazione relativa alla pratica selezionata. Il Servizio Agricoltura, con nota n di data , ha inviato all'agenzia per le erogazioni in agricoltura il fascicolo richiesto In dettaglio le verifiche disposte dalla Corte dei conti europea sono relative a trenta progetti finanziati in tutto il territorio nazionale, uno dei quali localizzato nella Provincia autonoma di Trento, riguardante la concessione di un contributo in conto capitale per iniziative ricomprese nella mis. 2.1 Investimenti produttivi nel settore dell acquacoltura (concesso con det. del dirigente del Servizio Agricoltura della Provincia autonoma di Trento n. 994 del 15 dicembre 2010, contributo liquidato nel corso dell esercizio finanziario 2012). La Corte dei conti europea ha tra l altro comunicato alla Corte dei conti italiana che l esame si concentrerà sulle procedure e sui controlli posti in essere per garantire che i pagamenti siano conformi ai principali controlli previsti dal regolamento finanziario, dal regolamento FEP e dalle relative norme attuative prot. CdC 1952 del 9 ottobre Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

354

355 5. Esito dei controlli a campione Le verifiche sulla regolarità della gestione contabile, sono state condotte anche con l utilizzo di questionari e con il ricorso al metodo del campionamento degli aggregati contabili, selezionando in base a criteri in parte casuali e in parte basati sull esperienza professionale, i capitoli di seguito indicati Capitolo : Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli assessori provinciali per spese di rappresentanza A. Normativa di riferimento. Il capitolo : Fondo a disposizione del presidente della Provincia e degli assessori provinciali per spese di rappresentanza è stato istituito con la L.P. 31 agosto 1987, n. 19 e risulta disciplinato dagli art. 6 e 14 della legge medesima, come da ultimo modificata dalla legge provinciale 9 agosto 2013, n. 16. Tale recente modifica normativa ha introdotto una disciplina legislativa di dettaglio delle spese di rappresentanza, successivamente recepita ed attuata dalla delibera della Giunta provinciale n. 221 del 21 febbraio In particolare, il primo comma dell art. 6 della L.P. n. 19/1987 definisce le spese di rappresentanza, specificando che esse sono finalizzate a mantenere ed accrescere il prestigio dell'amministrazione inteso quale considerazione anche sul piano formale del ruolo e della presenza attiva della medesima nel contesto sociale interno e internazionale. La nozione è stata ulteriormente specificata dall art. 1 della deliberazione n. 221/2014, che ha chiarito che tali spese devono essere fondate sull'obiettiva esigenza che l Amministrazione ha, in rapporto ai propri fini istituzionali, di manifestarsi all'esterno e di intrattenere pubbliche relazioni con soggetti ad essa estranei al fine di suscitare sull Amministrazione, sulla sua attività e sui suoi scopi l'attenzione e l'interesse di ambienti e di soggetti qualificati, oltre che dell'opinione pubblica in generale. La Giunta provinciale ha, inoltre, precisato che il grado di idoneità di tali spese è ravvisabile in diretta connessione, da un lato con la qualità dei soggetti che esplicano l'attività, dall'altro con le Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

356 circostanze temporali e modali dell'attività stessa. In particolare, con riferimento ai soggetti, la delibera evidenzia che deve ritenersi esclusa ogni forma di rappresentatività all interno dell ente, tra i suoi organi, tra esso e i suoi dipendenti o altre persone fisiche istituzionalmente operanti nel suo ambito. Per quanto concerne, invece, le circostanze, essa chiarisce che le spese non devono essere sproporzionate rispetto allo scopo, né rappresentare un mero atto di liberalità. Ancora, l art. 6, secondo comma, della L.P. n. 19/1987 elenca le tipologie di spesa ammissibili, suddividendole in cinque tipologie, di seguito riepilogate: a) piccoli doni come coppe, medaglie, diplomi, targhe, libri, riproduzioni fotografiche, beni da regalo, oggetti simbolici per l'immagine della Provincia e similari; b) prodotti tipici o caratteristici dell'economia trentina, ivi compresi oggetti di antiquariato o artistici, in occasioni di manifestazioni ed iniziative di particolare rilievo ai fini dell'attività di rappresentanza; c) spese per forme di ospitalità, trasporto compreso, per atti di cortesia a contenuto prevalentemente simbolico, anche per colazioni e rinfreschi da tenersi anche all'estero, sia in pubblici esercizi, sia in locali di rappresentanza della Provincia, inerenti l'attività di rappresentanza; d) spese da sostenere in occasione di cerimonie e commemorazioni, attestazioni di cordoglio per la scomparsa di dipendenti e personalità rappresentative nonché per omaggi floreali e biglietti augurali in particolari occasioni a personalità rappresentative delle istituzioni; e) ogni altra spesa per iniziative volte a promuovere e valorizzare il ruolo e l'immagine della Provincia. La deliberazione n. 221/2014 contiene, inoltre, ulteriori precisazioni in ordine alle spese ammissibili. In particolare, con riferimento alla tipologia di spesa di cui alla lettera a), si dispone che possono essere effettuati anche acquisti preventivi e cumulativi. Tali acquisti e le successive assegnazioni devono essere annotati in ordine cronologico in un apposito registro e gli estremi di registrazione devono essere riportati sui modelli cartacei di liquidazione o di richiesta di rimborso. Prosegue poi la citata deliberazione giuntale stabilendo che per le spese di cui alle lettere a) e b) sono previsti dei tetti di spesa per singolo bene, pari rispettivamente, al netto degli oneri fiscali, ad euro 200 e ad euro 350. Tuttavia, tali limiti di spesa, se riferiti a spese effettuate dal Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

357 Presidente della Provincia, possono essere raddoppiati, qualora ricorrano circostanze eccezionali o di particolare importanza, da specificarsi nei documenti di liquidazione. Sempre in circostanze eccezionali, il Presidente della Provincia può anche sostenere spese inerenti al noleggio, all allestimento e all addobbo di ambienti, nonché per la stampa e l inoltro di inviti o partecipazioni per manifestazioni di carattere istituzionale. Ai fini del rispetto dei tetti di spesa è fatto divieto di frazionare le singole spese. I limiti possono però essere aggiornati annualmente con delibera di Giunta provinciale. Per quanto riguarda le tipologie di spesa di cui alla lettera c), si prevede che possano essere riferite anche alla partecipazione alle iniziative di rappresentanza di funzionari provinciali, assieme al Presidente o all Assessore, qualora la loro presenza sia strettamente necessaria per un corretto o migliore esito delle iniziative e dandone espressa evidenza nei modelli di liquidazione. La delibera specifica, inoltre, che l indennità giornaliera di trasferta all estero, eventualmente percepita dai componenti della Giunta provinciale, non può cumularsi con il rimborso, a titolo di spese di rappresentanza, di eventuali spese per la consumazione di pasti fra i quali rientra anche il proprio. In tal caso la spesa di rappresentanza può dunque essere liquidata/rimborsata con deduzione della spesa riferita alla propria consumazione. L art. 3 della deliberazione n. 221/2014 stabilisce, infine, espressamente la non ammissibilità delle spese costituenti mera liberalità, nonché di quelle dirette esclusivamente a soggetti appartenenti alla Provincia e alle sue Agenzie, Fondazioni, Società controllate e partecipate ed Enti strumentali. B. Procedure contabili L art. 14 della L.P. 31 agosto 1987, n. 19 prevede che, per le finalità di cui all art. 6 sia costituito un fondo, il cui ammontare viene determinato annualmente con legge di bilancio in misura comunque non superiore alle previsioni recate dal bilancio pluriennale. Per quanto concerne le procedure di impegno, le spese di rappresentanza sono ricomprese nell elenco delle spese in economia di cui all art. 32 della L.P. n. 23/1990 (lettera l). Ai sensi dei commi 5 e 6 di tale disposizione, le spese sono ordinate nei limiti di appositi programmi periodici di spesa approvati, nel caso di specie, dalla Giunta provinciale e l approvazione di tale programma periodico determina impegno di spesa. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

358 Per quanto riguarda la procedura di liquidazione, la disciplina applicabile è contenuta nell art. 4 della deliberazione n. 221/2014, in base alla quale tutte le spese sono pagate dalla Provincia o rimborsate al Presidente o ai componenti della Giunta provinciale su presentazione di idonea documentazione giustificativa che indichi la motivazione della spesa, l inerenza della stessa all attività di rappresentanza e le circostanze che l hanno determinata. In particolare, le segreterie del Presidente e degli Assessori provvedono a formalizzare la liquidazione di tali spese, compilando un apposito modello cartaceo nel quale viene indicata, oltre alla tipologia di spesa, la natura della stessa. A tale liquidazione cartacea vanno allegati tutti i giustificativi. La liquidazione viene quindi trasmessa al Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale che provvede al suo inoltro nel sistema contabile SAP per la successiva emissione del mandato di pagamento da parte del Servizio Ragioneria. Nel caso in cui il Presidente o l Assessore abbia provveduto direttamente al pagamento delle spese, lo stesso richiede il rimborso all Ufficio economato che successivamente chiederà la rifusione al Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale a cui compete la gestione del pertinente capitolo di spesa. Inoltre, secondo quanto previsto dalla deliberazione n. 1893/2002, il Presidente e gli Assessori possono pagare le spese di rappresentanza con apposita carta di credito. In tal caso, dietro presentazione di uno specifico rendiconto delle spese sostenute e della documentazione giustificativa, il Servizio Segreteria della Giunta ed Elettorale provvede a rimborsare la somma al tesoriere sempre a mezzo del sistema contabile SAP. C. Spese di rappresentanza anno 2015 Per quanto concerne l esercizio 2015, con la deliberazione n. 48 del 26 gennaio 2015 la Giunta ha approvato nell importo di euro ,00 il programma periodico di spesa relativo ad acquisti in economia per spese di rappresentanza per l anno 2015, impegnando la spesa sul capitolo del bilancio provinciale. Lo stanziamento per l esercizio 2015 risulta inferiore del 22% rispetto al corrispondente stanziamento del precedente esercizio e del 45% rispetto alla media degli stanziamenti del triennio (euro ), come imposto dall art. 6, comma 5, della L.P. n. 19/ L.p. n. 19/1987, art. 6, comma 5: Per il triennio lo stanziamento annuo delle spese di rappresentanza è ridotto del Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

359 Nel corso dell anno 2015 sono state liquidate in conto competenza spese di rappresentanza per euro ,46, con una riduzione del 13% rispetto allo scorso esercizio, mentre il restante importo di euro ,54 è stato iscritto tra i residui di fine esercizio. Oltre alle spese in conto competenza, nel corso dell esercizio 2015 sono state liquidate spese di rappresentanza in conto residui riferite ad impegni dell anno 2014 per l importo di euro ,18, pari al totale dei residui 2014 riaccertati ed a fronte di residui passivi iniziali accertati per un importo di euro ,17. Nel complesso sono dunque state registrate economie di spesa relative all esercizio 2014 pari ad euro ,99. Si segnala, infine, che con la liquidazione n del 18 novembre 2015 sono stati annullati residui passivi relativi al capitolo per euro ,49, generatisi a causa del meccanismo di impegno preventivo delle spese di rappresentanza precedentemente descritto. D. Verifiche effettuate sul campione Nell ambito dell attività di accertamento selettivo (c.d. campionamento) di ausilio alla verifica dell attendibilità ed affidabilità dei dati inerenti il capitolo , l Amministrazione provinciale ha fornito copia di tutti gli atti di liquidazione emessi nel 2015 (sia in conto competenza che in conto residui), corredati della relativa documentazione giustificativa. Si riepilogano di seguito le verifiche effettuate: sono stati inviati ed esaminati 103 documenti di inoltro liquidazioni di spese di rappresentanza riferiti alla gestione di competenza e 11 relativi ai residui, composti rispettivamente da 161 e 31 poste di liquidazione; con riferimento a ciascuna posta è stata verificata alternativamente la presenza dei modelli cartacei di: - liquidazione delle spese e richiesta di emissione del titolo di spesa (modello A); - richiesta di rimborso delle spese anticipate (modello B); - rendiconto delle spese sostenute utilizzando la carta di credito (modello C); è stata verificata la presenza della dichiarazione, sotto la propria responsabilità, del Presidente/Assessore in relazione ai seguenti fatti: - la connessione ai fini istituzionali delle spese sostenute in relazione alle funzioni esercitate in qualità di membro della Giunta provinciale; 30 per cento rispetto alla media degli stanziamenti del triennio Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

360 - la qualificazione come spese di rappresentanza ai sensi della vigente legislazione e della disciplina approvata con deliberazione della Giunta provinciale; - la sussistenza dei presupposti necessari alla liquidazione in base alla legge, all atto di impegno e agli eventuali atti successivi, ed in particolare l avvenuta regolare effettuazione delle prestazioni, la completezza e la regolarità della documentazione allegata, nonché la sussistenza di fondi disponibili sul budget di cassa di riferimento e il rispetto dei limiti di spesa fissati dalla disciplina delle spese di rappresentanza; - è stata verificata la presenza dei giustificativi relativi a ciascuna spesa e la corrispondenza degli importi con quelli delle liquidazioni; - è stata valutata la riferibilità di ciascuna spesa ad una delle cinque tipologie di spese ammesse e la presenza di un adeguata motivazione; - per le spese ascrivibili alle tipologie a) e b) è stato verificato il rispetto dei singoli tetti di spesa previsti. E. Esiti dedotti dal campione Per quanto concerne gli esiti del controllo effettuato e le criticità emerse, e salvo ulteriori approfondimenti eventualmente sempre possibili in seguito ad una specifica indagine di gestione ex art. 3, c. 4, della Legge n. 20/1994, si rileva quanto segue: l importo totale delle liquidazioni analizzate, sia in conto competenza che in conto residui, coincide con l importo iscritto nel rendiconto; sulla base delle tipologie di spesa indicate nei modelli di liquidazione è stata elaborata la seguente suddivisione delle spese in conto competenza ed in conto residui: Al riguardo si segnala che i nuovi modelli approvati con la deliberazione n. 221/2014 prevedono l espressa indicazione della tipologia di spesa, che è stata fornita nella maggior parte dei casi. Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

361 Capitolo : spese in conto competenza Capitolo : spese in conto residui D; 2.775,41; 7,42% A; 9.566,99; 25,57% D; 1.852,44; 18,29% A; 2.537,00; 25,05% C; ,90; 50,02% B; 6.356,16; 16,99% C; 2.407,84; 23,78% B; 3.328,90; 32,87% si rileva una sostanziale completezza della documentazione fornita a supporto della liquidazione. In particolare sono sempre presenti i modelli cartacei di richiesta liquidazione, rimborso spese o rendiconto spese pagate con carta di credito; risultano tuttora presenti rilevanti deficit motivazionali: nonostante i modelli predisposti dalla Provincia per la liquidazione delle spese di rappresentanza prevedano esplicitamente la specificazione da parte del Presidente/Assessore di circostanze, tempi, luoghi dell attività di rappresentanza, in modo da giustificarne adeguatamente l inerenza con l attività istituzionale, tali informazioni in molti casi non sono state fornite. In particolare, spesso la motivazione delle spese è risultata del tutto generica e meramente di stile, rendendo impossibile valutare l effettiva corrispondenza della spesa sostenuta alle finalità di rappresentanza. Talvolta è stata riscontrata sin anche la totale assenza di motivazione (si veda allegato n. 1); la tipologia di spesa in relazione alla quale sono risultate nel complesso liquidazioni di importi più rilevanti è la lett. c), ovvero spese per forme di ospitalità, trasporto compreso, per atti di cortesia a contenuto prevalentemente simbolico, anche per colazioni e rinfreschi da tenersi anche all'estero, sia in pubblici esercizi, sia in locali di rappresentanza della Provincia, inerenti l'attività di rappresentanza. Le spese riferibili a questa tipologia sono prevalentemente pranzi e cene sostenute da Assessori o dal Presidente con amministratori locali, personalità pubbliche locali o parlamentari trentini, in relazione alle quali è talvolta risultata dubbia l effettiva riconducibilità alla definizione di spesa di rappresentanza, quale spesa sostenuta per mantenere o accrescere il prestigio dell Amministrazione, inteso quale elevata considerazione, anche sul piano formale, del ruolo e della presenza attiva della medesima nel contesto sociale, interno ed internazionale. In particolare, non è stato sempre Relazione sul rendiconto generale della Provincia autonoma di Trento esercizio

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