Parlare le lingue europee Le lingue nell Unione europea

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1 L Europa in movimento Parlare le lingue europee Le lingue nell Unione europea Unione europea

2 Potete trovare il testo del presente opuscolo e altre spiegazioni chiare e concise sull UE all indirizzo Internet ec.europa.eu/publications Commissione europea Direzione generale della Comunicazione Pubblicazioni B-1049 Bruxelles Manoscritto terminato in agosto 2008 Illustrazione della copertina: Shutterstock Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, pagg. 21 x 29,7 cm ISBN Comunità europee, 2008 Riproduzione autorizzata. Per ogni uso o riproduzione di singole foto è necessario richiedere l autorizzazione direttamente ai titolari dei diritti d autore. Printed in Germany S t a m p a t o su c a r t a s b i a n c a t a s e n z a c l o r o

3 L Europa in movimento Parlare le lingue europee Le lingue nell Unione europea «La capacità di comunicare in varie lingue costituisce un grande vantaggio per le persone, le organizzazioni e le imprese. Promuove la creatività, rompe gli stereotipi culturali, incoraggia le idee originali e può aiutare a sviluppare prodotti e ser vizi innovativi». Leonard Orban, membro della Commissione europea

4 L Europa in movimento Indice L importanza della lingua 03 Le lingue d Europa 05 Lingue regionali e minoritarie 07 Lingua e mobilità 09 Promuovere l apprendimento delle lingue 10 Gli strumenti del multilinguismo 12 Far funzionare un Unione europea multilingue 13 Sfide future 15 Approfondimenti 15

5 La lingua che parliamo contribuisce a determinare chi siamo. Le molteplici lingue parlate dai 500 milioni di cittadini dell Unione europea si sono diffuse in tutto il continente come in un vasto mosaico. L Unione europea (UE) riconosce il diritto all identità e promuove attivamente la nostra libertà di parlare e scrivere nella nostra lingua continuando al contempo a perseguire il suo obiettivo di una più stretta integrazione tra i paesi membri. Si tratta di due obiettivi complementari in cui prende corpo il motto dell UE «Unita nella diversità». In realtà l UE va oltre, incoraggiando i suoi cittadini a imparare le lingue. Conoscere un altra lingua, o forse varie lingue, consente di spostarsi e trovare lavoro in un altro paese. Questa mobilità sul mercato del lavoro aiuta a creare nuovi posti di lavoro e a stimolare la crescita. Conoscere altre lingue promuove L importanza della lingua inoltre contatti transculturali, la comprensione reciproca e le comunicazioni dirette tra i singoli cittadini in una Unione sempre in espansione e più variegata. Nessuna discriminazione Nell UE vi sono 23 lingue ufficiali. Quando un nuovo paese diviene membro dell Unione europea, la sua lingua nazionale diviene normalmente lingua ufficiale dell UE. La decisione a questo proposito viene presa in seno al Consiglio dei ministri dell UE. Questo consente a ciascun cittadino dell UE di utilizzare la stessa lingua per ogni contatto con l UE e le sue istituzioni esattamente come avviene con le autorità del suo paese. Per lo stesso motivo, tutta la nuova legislazione adottata dall UE viene tradotta in tutte le lingue ufficiali in modo che tutti i cittadini interessati all interno dell Unione sappiano immediatamente l argomento della nuova legge e come questa li influenzi. Tutte le versioni linguistiche di una normativa UE hanno lo stesso valore giuridico. In questo modo l UE si assicura che non esistano discriminazioni tra i cittadini che utilizzano una lingua parlata da un gran numero di persone e altri che utilizzano quelle meno diffuse. Nel Parlamento europeo, per esempio, i deputati possono rivolgersi all assemblea nella lingua della popolazione che rappresentano. I deputati sloveni hanno gli stessi diritti di quelli tedeschi di parlare la lingua dei loro elettori. Forti responsabilità 03 La traduzione e l interpretazione rappresentano dunque delle Parlare le lingue europee L importanza della lingua Lingue ufficiali dell UE 23 Bulgaro 22 Romeno 21 Irlandese(*) 20 Maltese 19 Ceco 18 Slovacco 17 Sloveno 16 Polacco 15 Ungherese 14 Estone 13 Lettone 12 Lituano 11 Finlandese 10 Svedese 9 Spagnolo 8 Portoghese 7 Greco 6 Inglese 5 Danese 4 Francese(**) 3 Tedesco(**) 2 Italiano(**) 1 Neerlandese(**) Le attuali lingue dell Unione sono divenute «lingue ufficiali» dell UE in questi anni (*) Irlandese: lingua del trattato dal Basco, catalano, galiziano: status speciale dal (**) Queste quattro lingue sono state utilizzate dalla Comunità europea del carbone e dell acciaio, fondata nel 1950 e che ha rappresentato il primo passo nella formazione dell attuale Unione europea. Nel 1958 le lingue ufficiali sono state determinate dal regolamento n. 1 del Consiglio, modificato ogni volta che un nuovo paese è divenuto membro dell UE.

6 Parlare le lingue europee L importanza della lingua 04 responsabilità importanti per l UE. L ingresso di 12 nuovi Stati membri tra il 2004 e il 2007 ha più che raddoppiato il numero di lingue ufficiali che sono passate da 11 a 23, concentrando l attenzione sul ruolo delle lingue nell UE come mai era stato fatto in passato. Questo ha spinto l UE a creare, nel 2007, il multilinguismo come nuova area politica. Gli obiettivi sono quelli di promuovere l apprendimento della lingua nell UE, assicurare ai cittadini l accesso all UE nella propria lingua e sfruttare appieno il contributo del multilinguismo per lo sviluppo economico, sociale, culturale e politico dell Unione europea. L impegno dell UE nel salvaguardare la diversità linguistica mostra che quest ultima non sta cercando di cancellare caratteristiche nazionali o regionali sostituendole con una uniformità «europea», come invece sostenuto da alcuni critici. Grazie all interpretazione, i deputati del Parlamento europeo possono discutere le varie questioni nella loro lingua madre Conoscere le proprie radici linguistiche Le lingue parlate nell Unione hanno radici diverse. La maggior parte di esse fa parte della grande famiglia indoeuropea, che comprende principalmente i gruppi germanico, romanzo, slavo e celtico. Anche il greco e le lingue baltiche, lituano e lettone, sono lingue indoeuropee, sebbene non appartengano ad alcuno dei gruppi principali. Ungherese, finlandese ed estone sono invece lingue ugrofinniche. Il maltese, infine, è prossimo all arabo con elementi italiani. A tali famiglie appartiene anche la maggior parte delle lingue «regionali» e «minoritarie» parlate nell Unione. La principale eccezione è il basco, diffuso nella zona della frontiera franco-spagnola, le cui radici non sono ancora note. Nel concetto di lingua minoritaria rientrano non solo lingue meno diffuse come il saami in Lapponia o il bretone nella Francia occidentale, ma anche le lingue ufficiali dell Unione quando sono utilizzate da minoranze in un altro Stato membro (come il tedesco nell Italia settentrionale o l ungherese in Romania e Slovacchia). L ingresso dei paesi baltici con minoranze di lingua russa ha aggiunto una nuova categoria di lingua «minoritaria», una lingua che rappresenta la lingua nazionale di un paese non comunitario. Le 23 lingue ufficiali dell Unione europea sono bulgaro, ceco, danese, estone, finlandese, francese, greco, inglese, irlandese, italiano, lettone, lituano, maltese, neerlandese, polacco, portoghese, romeno, slovacco, sloveno, spagnolo, svedese, tedesco, ungherese. Il catalano, il basco e il galiziano hanno uno status di lingua ufficiale in Spagna: per questo motivo alcuni testi dell Unione sono tradotti da e verso queste lingue con i costi a carico del governo spagnolo. Nell UE le lingue ufficiali sono in numero inferiore agli Stati membri perché la Germania e l Austria usano la stessa lingua, la Grecia e Cipro hanno in comune il greco e il Belgio e il Lussemburgo hanno lingue comuni con i loro vicini francesi, tedeschi e olandesi. Si giunge così a 23 lingue per 27 paesi. EP

7 Il tedesco è la lingua madre più diffusa nell Unione europea con circa 90 milioni di parlanti nativi o il 18 % della popolazione dell UE. Inglese, italiano e francese sono lingue parlate ciascuna da circa milioni di cittadini dell Unione (12-13 % del totale). L inglese, tuttavia, parlato da circa il 38 % dei cittadini UE come prima lingua straniera, supera di gran lunga il tedesco e le altre lingue come la più utilizzata nell Unione europea. Circa il 14 % dei cittadini dell Unione utilizza il francese o il tedesco come prima lingua straniera. L arrivo di 12 nuovi Stati membri dal 2004 ha confermato la preminenza dell inglese come lingua franca emergente dell Unione europea. Ma ha anche rafforzato la posizione del tedesco che ora è alla pari con il francese. Questo perché il tedesco viene maggiormente parlato del francese come lingua straniera nei paesi dell Europa centrale e orientale. Come risultato di fattori storici e geopolitici, il russo è la prima o seconda lingua straniera di gran parte di questi paesi. In realtà, il sondaggio più recente realizzato dalla Commissione europea, pubblicato nel 2006, mostra che cinque lingue dominano sulle altre come lingue straniere maggiormente parlate dai cittadini dell UE (cfr. tabella). Non stupisce che le migliori competenze linguistiche si trovino in paesi relativamente piccoli o la cui lingua ha diffusione limitata al di fuori dei confini. Più del 90 % della popolazione in otto paesi dell Unione Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, 05 Le lingue d Europa Paesi Bassi, Slovacchia, Slovenia e Svezia sostiene di parlare una seconda lingua in aggiunta alla propria lingua madre. Dal lato opposto, solo il 34 % degli irlandesi e il 38 % dei britannici sostiene di conoscere una seconda lingua a un livello sufficiente da poter sostenere una conversazione. «Lingua materna più due» Anche se la maggior parte degli europei impara come seconda lingua l inglese, seguito dal tedesco e dal francese, altre opzioni linguistiche potrebbero essere più opportune in determinate circostanze. Questo vale soprattutto nel caso in cui i cittadini dell UE desiderino spostarsi da un paese a un altro per cercare migliori opportunità lavorative. In Parlare le lingue europee Le lingue d Europa Lingue straniere più comuni nell UE Domanda: «Quali lingue, oltre alla Sua lingua madre, conosce bene a sufficienza da poter tenervi una conversazione?» Risposte (%): Inglese 38 Tedesco 14 Francese 14 Spagnolo 6 Russo 6 Fonte: Commissione europea, sondaggio speciale Eurobarometro n. 243 (2006).

8 Parlare le lingue europee Le lingue d Europa 06 tal caso, imparare la lingua di un paese confinante potrebbe essere concretamente più utile. In parte per questa ragione, l Unione europea incoraggia le persone ad apprendere due lingue straniere, se possibile. Secondo il sondaggio Eurobarometro del 2006, il 28 % degli intervistati ha dichiarato di conoscere due lingue oltre alla propria. Comunque il sondaggio mostra anche che in sette paesi UE (Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Spagna e Ungheria) tra la metà e i due terzi della popolazione non conosce nessuna lingua straniera. Tra gli altri risultati emersi dal sondaggio vi sono: in totale l 84 % degli intervistati ritiene che tutti i cittadini UE dovrebbero conoscere una seconda lingua oltre alla lingua materna; circa la metà sostiene l idea della lingua materna più due lingue; il 68 % degli intervistati ritiene che l inglese sia la lingua straniera più importante da apprendere, seguito dal francese (25 %) e dal tedesco (22 %); la maggioranza degli europei ritiene che i bambini dovrebbero iniziare ad apprendere lingue straniere alle scuole elementari, tra i 6 e i 12 anni; si apprende una lingua straniera principalmente per andare in vacanza o per motivi inerenti al lavoro; tra gli intervistati, il 35 % vuole usare le proprie competenze linguistiche in vacanza all estero; il 32 % impara le lingue per utilizzarle sul lavoro, mentre il 27 % lo fa per poter lavorare in un altro paese; circa il 63 % degli europei crede che le lingue regionali e minoritarie dovrebbero ricevere un sostegno maggiore. Helen King/Van Parys Media Molte persone mettono in pratica le proprie conoscenze linguistiche in vacanza

9 Questa donna sami, in Lapponia, parla una lingua minoritaria Il rispetto della diversità linguistica e culturale costituisce un tratto distintivo dell Unione europea. Questo è sancito dalla Carta europea dei diritti fondamentali adottata dai leader dell UE nel Le lingue regionali e minoritarie sono tutelate più nello specifico da una carta approvata nell ambito del Consiglio d Europa. La diversità linguistica copre non solo le 23 lingue ufficiali dell UE ma anche le sue lingue regionali e minoritarie. Ve ne sono più di 60, anche se il numero reale dipende dal modo in cui si definisce una lingua (rispetto 07 Lingue regionali e minoritarie a un dialetto, per esempio). Queste lingue sono parlate da più di 50 milioni di persone in tutta l Unione europea. Tre definizioni Generalmente si riconoscono tre categorie di lingue regionali e minoritarie: lingue specifiche per una regione che può trovarsi all interno di uno Stato membro o regione transfrontaliera e che non costituiscono una lingua dominante in nessun paese dell Unione. Tra queste vi sono lingue quali il basco, il bretone, il catalano, il frisone, il sardo e il gallese; lingue parlate da una minoranza della popolazione in un paese UE ma che sono lingue ufficiali in un altro: per esempio il tedesco nel sud della Danimarca, il francese in Valle d Aosta, nel nord dell Italia e l ungherese in Slovacchia; lingue non territoriali quali quelle delle comunità rom o ebraiche nell UE (romaní e yiddish). Bassi. Altre lingue sono l arabo del Maghreb (essenzialmente in Francia, Spagna e Belgio) nonché l urdu, il bengali e l hindi, utilizzati dagli immigrati originari del subcontinente indiano nel Regno Unito. In linea generale, queste lingue non indigene non hanno uno status o riconoscimento ufficiale negli Stati UE. Ma le comunità di immigrati ricevono fondi comunitari che li aiutano a integrarsi nei loro nuovi paesi di residenza attraverso programmi di sviluppo sociale e regionale. In alcuni paesi ricevono anche il sostegno per lo sviluppo di competenze nelle lingue dei loro paesi di origine e ai loro figli vengono insegnate queste lingue a scuola. Questo consente alle persone interessate di restare in contatto con le proprie radici culturali assimilando al contempo la lingua e la cultura del loro nuovo paese ospitante. Tali capacità di bilinguismo possono costituire inoltre una risorsa personale di grande valore e aprire possibilità di carriera in vari campi. Parlare le lingue europee Lingue regionali e minoritarie Il concetto di lingua regionale e minoritaria non include i dialetti delle lingue ufficiali, né le lingue parlate dalle comunità di immigrati residenti nell Unione europea. Lingue non indigene Travel-images.com Nei paesi dell UE viene utilizzata dalle comunità di immigrati un ampia gamma di lingue di altre parti del mondo. Tra queste ha una posizione preminente il turco con comunità di immigrati piuttosto grandi in Germania, Belgio e Paesi

10 Parlare le lingue europee Lingue regionali e minoritarie 08 Le lingue dell integrazione Molte autorità locali e governi nazionali offrono agli immigrati formazione linguistica, corsi di familiarizzazione su cultura e società locale e li aiutano nella ricerca di lavoro. Questi ultimi elementi vengono spesso forniti nella lingua propria degli immigrati. Un esempio è costituito dalla città fiamminga di Gent, in Belgio, dove gli immigrati e rifugiati riconosciuti ricevono un programma introduttivo che comprende ore di lezione di neerlandese (la lingua della regione fiamminga), più 75 ore di corsi di orientamento civico. Quest ultimo viene fornito in albanese, arabo, francese, inglese, persiano, russo, somalo, spagnolo e turco. Nella città tedesca di Francoforte sul Meno, un corso di lingua di 600 ore è preceduto da una corso di familiarizzazione con la città e da una introduzione alle istituzioni tedesche e al sistema giuridico nazionale. Il corso viene offerto in otto lingue e insegnato da migranti stabiliti localmente. Il sistema di istruzione finlandese sostiene la conservazione e lo sviluppo delle lingue materne degli immigrati per garantire quello che viene chiamato bilinguismo funzionale. L istruzione è stata offerta in 52 lingue. Il russo, il somalo e l albanese sono state le lingue maggiormente insegnate come lingue materne degli immigrati. L Ungheria ha sviluppato la sua politica di integrazione nazionale sulla base di un progetto pilota di sei mesi chiamato Matra che ha previsto ore di insegnamento linguistico per gli immigrati, 700 ore di orientamento culturale e giuridico nonché assistenza finanziaria per le spese di vitto e alloggio. Una lezione di lingua per gli immigrati a Vienna DG REGIO

11 Ha senso impiegare i parlanti nativi per lavorare nel settore dei mercati d esportazione Shutterstock cittadini dell Unione hanno il diritto di vivere e lavorare in un altro I Stato membro diverso dal proprio paese di origine. L UE permette alle persone di andare dove ci sono posti di lavoro disponibili. La conoscenza di altre lingue è la chiave per una reale mobilità all interno dell Unione consentendo di approfittare al massimo delle opportunità di lavorare, studiare e viaggiare in tutto il continente. Conoscere la lingua locale non è solo fondamentale per ottenere un lavoro in un altro paese, ma consente anche di stabilire contatti diretti con la popolazione locale e spesso di acquisire così una prospettiva completamente nuova su ciò che significa essere 09 Lingua e mobilità Shutterstock europei e su ciò che stiamo creando tutti insieme. Possiamo avere una storia nazionale e un patrimonio culturale diversi, ma le nostre aspirazioni e speranze per il futuro sono in profonda sintonia. La possibilità di comunicare stimola la consapevolezza di quanto abbiamo in comune e al contempo rafforza il rispetto reciproco per le differenze culturali. Le lingue significano opportunità commerciali Uno studio realizzato per la Commissione europea mostra che le imprese dell Unione possono perdere opportunità commerciali a causa della mancanza di competenze linguistiche. Questo riguarda soprattutto le piccole e medie imprese (PMI) che non riescono a sfruttare in pieno le opportunità di esportazione verso altri paesi dell Unione. Secondo lo studio, fino all 11 % delle PMI quasi un milione di imprese hanno perso i contratti con potenziali clienti negli Stati membri dell UE a causa delle barriere linguistiche. Lo studio sottolinea inoltre la crescente importanza del multilinguismo per un attività commerciale vincente sui mercati mondiali. In questo contesto l inglese rappresenta la lingua principale, ma lo studio sottolinea la crescente importanza del cinese, dell arabo e del russo. Per migliorare i risultati delle esportazioni, lo studio consiglia alle imprese di: adottare un approccio strategico nei confronti della comunicazione multilingue; assumere parlanti nativi per lavorare sui mercati d esportazione; reclutare personale con competenze linguistiche e sviluppare ulteriormente queste capacità; assumere traduttori e interpreti. Il multilinguismo in sé rappresenta un settore di crescita economica che crea posti di lavoro per insegnanti di lingua, traduttori e interpreti più il loro personale di sostegno nonché per quelli che progettano e producono piattaforme di sostegno elettronico e IT e per programmatori e specialisti che sviluppano sistemi di traduzione assistita o automatica. Parlare le lingue europee Lingua e mobilità Attenzione alla vostra lingua Ogni anno, il 26 settembre, viene celebrata la Giornata europea delle lingue. L idea alla base dell evento è sensibilizzare i cittadini sulle lingue parlate in Europa e sull importanza dell apprendimento di queste ultime nella diffusione della tolleranza e della comprensione reciproca. La Giornata europea delle lingue celebra la diversità linguistica come uno dei punti di forza dell Europa e incoraggia l apprendimento continuo delle lingue dentro e fuori la scuola. Uno dei poster utilizzati per questo evento mostra come comunemente ci si saluta in 37 lingue.

12 Parlare le lingue europee Promuovere l apprendimento delle lingue 10 L UE è impegnata a sostenere i diritti dei suoi cittadini alla mobilità personale e professionale nonché la loro capacità a comunicare tra loro. Realizza questo finanziando una serie di programmi volti a promuovere l insegnamento e l apprendimento delle lingue europee. Si tratta di programmi che hanno almeno una caratteristica in comune: coprono progetti transfrontalieri che coinvolgono partner provenienti da almeno due, ma spesso tre o più Stati membri. Obiettivo dei programmi UE è quello di integrare le politiche nazionali degli Stati membri nel campo dell istruzione. Ogni governo è responsabile della propria politica nazionale per l istruzione, ivi compreso l insegnamento delle lingue. L azione dei programmi UE consiste nel creare vincoli fra paesi e regioni tramite progetti comuni che Promuovere l apprendimento delle lingue rafforzano l impatto dell insegnamento e dell apprendimento delle lingue. Fondi dell UE per l apprendimento Dal 2007 i programmi principali sono stati inseriti sotto la protezione globale del programma di apprendimento continuo dell Unione. La promozione dell apprendimento linguistico e della diversità linguistica è dunque uno degli obiettivi del programma e dei suoi quattro specifici sottoprogrammi. Il nome di ciascuno di questi programmi deriva da un noto educatore europeo e ciascuno è responsabile per un area di apprendimento e insegnamento. Il primo, Comenius (che prende il nome da Jan Amos Comenius o Komensky, un educatore del 17 secolo dell attuale Repubblica ceca), copre l istruzione primaria e secondaria. Erasmus (che prende il nome da un umanista del 16 secolo, Erasmus da Rotterdam) è un programma speciale creato per consentire a studenti e insegnanti di livello universitario di trascorrere un periodo in una università di un altro paese comunitario. Il programma Erasmus prevede per i partecipanti corsi di lingua intensivi prima del loro soggiorno all estero. Il programma Leonardo da Vinci (dal nome della grande figura del rinascimento italiano) si concentra sull istruzione e formazione professionale. Il quarto programma è Grundtvig, dal nome di N. F. S. Grundtvig, un precursore danese dell istruzione per adulti del 19 secolo. Questo programma si specializza nell insegnamento per adulti. All interno delle loro aree di responsabilità, ciascun programma specifico mira a: Non è mai troppo presto iniziare ad apprendere un altra lingua Shutterstock incoraggiare le persone a imparare lingue a tutti i livelli di istruzione e a tutte le età durante la loro vita lavorativa; migliorare l accesso all apprendimento delle lingue in tutta l Europa; sviluppare e diffondere tecniche didattiche innovative e buone pratiche; garantire che coloro che apprendono le lingue dispongano di una gamma di strumenti didattici sufficientemente ampia; sensibilizzare sull importanza del multilinguismo come valore economico e sociale chiave dell UE.

13 Tutte le lingue hanno i requisiti per ottenere il sostegno nell ambito di questi programmi specifici: lingue ufficiali, lingue regionali, minoritarie e degli immigrati nonché le lingue dei maggiori partner commerciali dell UE. Esistono centri informativi nazionali in ogni paese che forniscono dettagli su come fare domanda per partecipare a questi programmi (cfr. ec.europa.eu/ploteus). Ponti transculturali Anche i programmi culturali dell Unione europea promuovono in vari modi la diversità linguistica e culturale. Il programma MEDIA finanzia il doppiaggio e la sottotitolatura di film europei da proiettare nelle sale cinematografiche e sui teleschermi di altri paesi UE. Il programma «Cultura» sostiene la traduzione di autori moderni in altre lingue UE e costruisce così nuovi ponti transculturali. 11 Parlare le lingue europee Promuovere l apprendimento delle lingue Le forze di pace dell Unione in Africa hanno bisogno di una lingua comune per risolvere i problemi operativi Council of the European Union Leonardo aiuta a mantenere la pace Il programma di formazione professionale Leonardo da Vinci si è trovato coinvolto in un area inattesa di attività quando ha finanziato un programma di formazione transnazionale volto a migliorare le capacità linguistiche delle forze per il mantenimento di pace dell UE inviate per missioni militari, di polizia e umanitarie verso i luoghi caldi di tutto il mondo. Il programma, chiamato «Linguapeace Europe», ha interessato i partner di 11 paesi dell Unione europea. Tra questi vi sono Bulgaria, Estonia, Francia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Spagna, Regno Unito e Ungheria. Affinché le missioni multinazionali dell Unione siano efficaci, i partecipanti devono essere in grado di parlare gli uni con gli altri, molto spesso con un elevato grado di scioltezza e accuratezza. Linguapeace Europe ha sviluppato, analizzato e diffuso la formazione linguistica e i materiali di riferimento a livello intermedio e avanzato, raggiungendo uno standard di competenza linguistica riconosciuto dagli organi di qualificazione internazionale e nazionale.

14 Parlare le lingue europee Gli strumenti del multilinguismo 12 Dizionari e regole grammaticali: strumenti essenziali per imparare le lingue La diversità linguistica è parte della vita di tutti i giorni nell Unione europea odierna. Con 500 milioni di cittadini con origini etniche, culturali e linguistiche diverse, è più importante che mai fornire loro le competenze necessarie per comprendersi e comunicare gli uni con gli altri. Al contempo può essere fatto di più per sviluppare il multilinguismo come strumento per aiutare le imprese dell Unione a divenire più competitive e assicurare nuovi mercati d esportazione in Europa e oltre. Iniziative come il programma comunitario per l apprendimento continuo rappresentano dunque integrazioni importanti a ciò che i governi di ogni paese possono offrire ai loro cittadini e alle loro imprese. Il sostegno al multilinguismo è stato rafforzato nell attuale periodo di riferimento del programma Esso riconosce l apprendimento linguistico e la diversità linguistica come obiettivi generali e il bilancio per i progetti linguistici è stato incrementato. Gli strumenti del multilinguismo stock.xchng Una seconda è meglio La concezione comunitaria del multilinguismo per i singoli cittadini è molto ambigua. Se da un lato imparare una lingua straniera in aggiunta alla propria lingua madre è cosa buona, impararne una seconda è anche meglio. Tra il sondaggio Eurobarometro più recente, realizzato dalla Commissione nel 2006, e il precedente, risalente a cinque anni prima, il numero degli intervistati che hanno sostenuto di conoscere due lingue oltre alla loro lingua madre è cresciuto dal 26 al 28 %. L UE è consapevole che le competenze linguistiche non siano uniformemente diffuse in tutti i paesi e gruppi sociali. La gamma di lingue straniere parlate nell UE è limitata, ma non ci si può accontentare di una lingua franca nella forma dell inglese che, sia pur importante, non è sufficiente. L Unione europea considera ambizioso l obiettivo «lingua materna più due», ma non impossibile da realizzarsi. L apprendimento linguistico è un attività continua che inizia a scuola (o anche all asilo) e continua in tutti i livelli di istruzione e in tutte le fasi della vita. Imparare per la vita dentro e fuori la scuola Come si è detto, l insegnamento dovrebbe cominciare in fase precoce, ma per avere senso è necessario che gli insegnanti dispongano di una formazione specifica nel campo dell insegnamento delle lingue ai bambini. In secondo luogo, le classi dovrebbero essere relativamente poco numerose e, all interno del piano di studi, si dovrebbe dedicare a tale attività un numero di ore sufficiente. Le scuole devono rispondere alla sfida offrendo una gamma di lingue per quanto possibile ampia. Dovrebbero altresì assumere e formare più insegnanti e in quest ambito si può ipotizzare una proficua collaborazione tra le regioni frontaliere. Gli adulti, infine, dovrebbero avere maggiori opportunità di acquisire e utilizzare le proprie competenze linguistiche. Bisogna prestare attenzione a iniziative volte a promuovere tutte le lingue, comprese quelle regionali e minoritarie, a mettere a disposizione più strutture per il loro insegnamento, a utilizzare maggiormente Internet nell apprendimento delle lingue e a diffondere la sottotitolatura nel mondo della televisione e del cinema. L Unione europea è convinta che promuovere l utilizzo di una seconda o di una terza lingua da parte dei cittadini europei abbia un costo modesto se confrontato con quello delle opportunità professionali e personali mancate e con gli effetti negativi sull economia europea derivanti dalle perdite commerciali a causa della carenza di conoscenze linguistiche. Informazioni chiare sulle proprie capacità Due importanti contributi concreti alla promozione delle capacità linguistiche sono l Europass Passaporto delle lingue e l Europass CV. Entrambi gli strumenti sono destinati ad assistere l utente nella presentazione delle proprie qualifiche, formali o informali, in un modo standardizzato, solo attraverso le lingue o con un CV completo. Questi documenti possono essere riempiti online o scaricati e completati su carta (europass.cedefop.europa.eu). Questo modo condiviso di descrivere la propria conoscenza di una lingua ha ridotto la confusione causata dai numerosi livelli di competenza e dalle diverse espressioni usate in precedenza.

15 Impegnati sullo sfondo: interpreti durante una riunione formale dell UE motivi per cui l Unione europea I ha bisogno di 23 lingue ufficiali non sono difficili da individuare: democrazia, trasparenza e diritto alla conoscenza. La legislazione UE si applica in tutta l Unione e quindi a tutti i suoi cittadini e imprese. Le nuove norme devono essere pubblicate e rese accessibili ai cittadini nella lingua che possono comprendere. Come in tutte le democrazie, ogni cittadino ha il diritto fondamentale di sapere perché una determinata norma legislativa viene adottata e se e come essa influisce sulla sua vita quotidiana. L utilizzo di tutte le lingue ufficiali rende inoltre più semplice per le persone partecipare a dibattiti e consultazioni pubbliche che l UE lancia, spesso online. Il principio fondamentale è che tutti i cittadini e i loro rappresentanti eletti hanno gli stessi diritti ad accedere all UE e sono in grado di comunicare con le sue istituzioni e autorità nella loro lingua. I rappresentanti eletti nel Parlamento europeo hanno pari diritti a parlare in nome dei propri elettori nella loro lingua. Lo stesso vale per i ministri di governo in un incontro ufficiale dell Unione o per un cittadino che presenta un reclamo al Mediatore europeo. I cittadini sono coinvolti Il ruolo legislativo dell UE e il coinvolgimento diretto dei cittadini spiegano perché essa utilizzi più lingue di altri organismi multinazionali come le Nazioni Unite o la NATO, che agiscono esclusivamente a livello intergovernativo senza funzione legislativa. Le Nazioni Unite, con più di 190 membri, impiegano solo sei lingue. Il Consiglio d Europa, con un numero di membri superiore a quello dell UE, pubblica i documenti ufficiali solo in inglese e in francese e lo stesso fa la NATO. Le istituzioni comunitarie hanno perfezionato le loro procedure nel corso degli anni per gestire il numero crescente di lingue ufficiali. Ci si è anche sforzati di fornire ai cittadini e ai governi servizi di traduzione e interpretazione di qualità, economici ed efficienti. Le capacità e le competenze di questi servizi sono prese a esempio in tutto il mondo. Mobilitare le risorse Far funzionare un Unione multilingue ha un prezzo. Ma si tratta di un costo modesto se confrontato con i risultati. Il costo annuo dei servizi di traduzione e interpretazione rappresenta l 1 % del bilancio comunitario, poco più di due euro per ogni cittadino. Il costo totale è aumentato di un margine relativamente ristretto nonostante l arrivo di dodici nuovi paesi dal Far funzionare un Unione europea multilingue DG SCIC I traduttori lavorano su testi scritti, gli interpreti invece sulla parola orale. Entrambi devono saper lavorare nella propria lingua principale (in genere la propria lingua madre) da almeno altre due lingue comunitarie. L utilizzo di 23 lingue ufficiali rappresenta il volto pubblico dell Unione europea. Internamente le istituzioni operano con procedure semplificate in nome di una maggiore efficienza, velocità e costi contenuti. Per esempio la Commissione europea lavora in tre lingue principali, inglese, francese e tedesco. Gran parte dei documenti sono redatti in una di queste lingue e circolano internamente tra i dipartimenti e i servizi interessati fino a quando la bozza finale non è pronta per la pubblicazione o la trasmissione a un altra istituzione quale il Parlamento europeo o il Consiglio dei ministri. A questo punto il documento è tradotto nelle altre 22 lingue. Il Parlamento europeo, che spesso ha bisogno di disporre rapidamente dei documenti in tutte le lingue ufficiali, ha messo a punto un sistema basato su tre lingue «ponte», inglese, francese e tedesco. Un documento presentato, ad esempio, in slovacco o svedese non è tradotto direttamente in tutte le altre 22 lingue bensì dapprima nelle tre lingue ponte, consentendo ai traduttori di utilizzarne una per ritradurre il testo nella propria lingua madre. In tal modo si può fare a meno di traduttori capaci di lavorare direttamente, per esempio, dal maltese al danese o dall estone al portoghese. Parlare le lingue europee Far funzionare un Unione europea multilingue

16 Parlare le lingue europee Far funzionare un Unione europea multilingue 14 Di bocca in bocca Gli interpreti UE utilizzano un sistema analogo quando devono fornire servizi di interpretazione da e verso tutte le 23 lingue ufficiali. Se prendiamo a titolo di esempio la combinazione finlandese-slovacco, le parole di un oratore finlandese vengono interpretate in un numero limitato di lingue «relè», che, a loro volta, possono essere utilizzate come lingua di partenza dall interprete slovacco. Si evita così di dovere ricorrere a interpreti che lavorino direttamente dal finlandese allo slovacco. L utilizzo di accorgimenti linguistici di questo tipo ha un interesse pratico ed economico, a condizione che vengano rispettati gli standard qualitativi previsti. Il controllo di qualità del lavoro degli interpreti e dei traduttori costituisce quindi una sfida di grande rilievo. Gli interpreti forniscono anche servizi ridotti per gli incontri informali e le riunioni di lavoro. In alcuni casi si utilizzano solo le lingue più diffuse a livello comunitario. In altri, i partecipanti possono essere autorizzati a parlare in un ampio numero di lingue ma l interpretazione viene fatta solo verso le due o tre più diffuse. Questa prassi si basa sull idea che gli oratori debbano essere liberi di esprimersi nella propria lingua o in una lingua con cui si sentono a proprio agio, mentre si suppone che dispongano di una conoscenza passiva di una delle principali lingue comunitarie sufficiente per potere seguire i dibattiti. Ogni giorno il servizio di interpretazione della Commissione europea e del Consiglio dei ministri deve coprire circa 60 riunioni a Bruxelles o in alte sedi dell Unione. Tra queste vi sono riunioni formali con un servizio di interpretazione completo da e verso tutte le 23 lingue ufficiali dell UE. Una riunione di questo tipo richiede una squadra di 69 interpreti. Nuove tecnologie Data la dimensione e natura unica dei loro servizi linguistici, le istituzioni comunitarie fanno un grande affidamento all aiuto offerto dalle nuove tecnologie. Tra gli esempi più evidenti vi sono l interpretazione a distanza, la gestione di siti Internet multilingua e la traduzione assistita. Sfruttando le applicazioni disponibili sul mercato e sviluppando le proprie soluzioni, i servizi linguistici europei sono divenuti un laboratorio ideale e uno strumento di riferimento a livello mondiale. I risultati dei loro sforzi vengono offerti al pubblico e sono spesso utilizzati da ricercatori e imprese private. Non si perde nulla nella traduzione: leggete notizie sull Europa nella vostra lingua DG COMM

17 L Unione europea ha un obbligo ufficiale di rispettare la diversità culturale e linguistica dei suoi cittadini. Lo fa in vari modi: rispetta il nostro diritto a parlare e scrivere la nostra lingua ed estende questo diritto alle nostre relazioni con le istituzioni comunitarie; sostiene l uso delle lingue regionali e minoritarie, indipendentemente dal fatto che queste lingue siano o meno lingue ufficiali dell UE; promuove attivamente l apprendimento delle lingue e il multilinguismo come mezzo per la 15 Sfide future crescita individuale dei cittadini dell Unione e come veicolo per creare nuovi posti di lavoro e crescita in tutta l economia dell UE. L UE ha incrementato queste attività dal momento che dal 2004 è aumentato il numero di Stati membri e raddoppiato il numero di lingue ufficiali. Continuerà a farlo per prepararsi a ulteriori espansioni. Pur riconoscendo l emergere dell inglese come la lingua più diffusa in Europa, l Unione vuole garantire che, con il tempo, esso non finisca per limitare la diversità linguistica all interno delle sue frontiere. Ecco perché sottolinea i vantaggi personali, sociali ed economici del multilinguismo e perché si è fissata l ambizioso obiettivo di far imparare al maggior numero di cittadini possibile due lingue oltre alla propria lingua madre. La sfida dell UE è quella di utilizzare al meglio le risorse disponibili e creare le politiche e i programmi di supporto necessari per raggiungere il tipo di multilinguismo che cerca nel più breve tempo possibile. Parlare le lingue europee Sfide future Scegliete la vostra lingua: il portale al sito Internet dell UE Europa Approfondimenti Ulteriori informazioni sull uso delle lingue nell Unione europea sono reperibili sul portale delle lingue dell UE europa.eu/languages/it/home La direzione generale della Traduzione della Commissione europea ha elaborato i propri opuscoli informativi, disponibili alla pagina ec.europa.eu/dgs/translation/index_en.htm Le informazioni sui servizi di interpretazione e gli interpreti nell UE sono reperibili alla pagina ec.europa.eu/dgs/scic/index.htm Le informazioni sul programma comunitario di apprendimento continuo e i suoi sottoprogrammi sono disponibili alla pagina ec.europa.eu/ploteus

18 Parlare le lingue europee THE EU IN Come THE WORLD ottenere informazioni TRADE HELPS GROWTH sull UE 16 ONLINE Informazioni in tutte le lingue ufficiali dell Unione europea sono disponibili all indirizzo europa.eu DI PERSONA In tutta l Europa esistono centinaia di centri locali di informazione UE. Potete trovare l indirizzo del centro più vicino a voi sul sito europedirect.europa.eu Per ottenere informazioni e pubblicazioni sull Unione europea in lingua italiana, rivolgersi a: RAPPRESENTANZE DELLA COMMISSIONE EUROPEA Rappresentanza in Italia Via IV Novembre, 149 I Roma Tel. (39) Fax (39) / Internet: comm-rep-it-info@ec.europa.eu Come ottenere informazioni sull UE UFFICI DEL PARLAMENTO EUROPEO Ufficio per l Italia Via IV Novembre, 149 I Roma Tel. (39) Fax (39) Internet: eproma@europarl.europa.eu PER TELEFONO O PER Europe Direct un servizio che risponde alle vostre domande sull Unione europea. Potete contattare questo servizio telefonando al numero verde oppure, dall esterno dell UE, al numero di telefono a pagamento (32-2) o ancora per posta elettronica attraverso il formulario accessibile dal sito europedirect.europa.eu LEGGENDO LE NOSTRE PUBBLICAZIONI Consultate pubblicazioni sull UE con un semplice click sul sito web EU Bookshop: bookshop.europa.eu Per richiedere le pubblicazioni: CIDE Via IV Novembre, 149 I Roma Tel. (39) /30 Fax (39) info@cide.it Ufficio di Milano Corso Magenta, 59 I Milano Tel. (39) Fax (39) Internet: epmilano@europarl.europa.eu Rappresentanza a Milano Corso Magenta, 59 I Milano Tel. (39) Fax (39) Internet: comm-rep-mil@ec.europa.eu Altre rappresentanze e uffici della Commissione europea e del Parlamento europeo si trovano nei paesi membri dell Unione europea. Delegazioni della Commissione europea si trovano anche in altri paesi del mondo

19 L Unione europea Stati membri dell Unione europea (2008) Paesi candidati

20 THE EU IN THE WORLD TRADE HELPS GROWTH 18 IT Europe on the move Parlare le lingue europee Le lingue nell Unione europea L UE tutela la diversità linguistica e culturale dei suoi popoli. Realizza questo obiettivo sostenendo l insegnamento e l apprendimento delle loro lingue. L obiettivo ambizioso dell UE è quello di consentire ai cittadini di potersi esprimere con scioltezza in due lingue oltre alla propria lingua madre.. Le istituzioni comunitarie lavorano con 23 lingue ufficiali. Questo per assicurare a tutti i cittadini dell UE, sia che parlino una lingua europea importante sia una meno diffusa, parità di accesso alle politiche e alla legislazione dell Unione europea. Il presente opuscolo esamina l ampia gamma di lingue parlate nell UE, i tanti modi in cui gli europei possono trarre benefici dall apprendimento linguistico e dai programmi comunitari di sostegno. Infine esamina cosa comporta il funzionamento di un Unione multilingue. NA-AB IT-C ISSN ISBN

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