LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA FORENSE. Comitato dei Delegati 19 settembre 2008
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- Gianmaria Ferrara
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1 LA RIFORMA DELLA PREVIDENZA FORENSE Comitato dei Delegati 19 settembre 2008
2 LA CASSA FORENSE La Cassa di Previdenza Forense è stata trasformata in ente con personalità giuridica di diritto privato con d. lgs. N. 509 del 1994 La Cassa gestisce la previdenza e l assistenza degli avvocati iscritti Il finanziamento dei trattamenti previdenziali avviene attraverso la contribuzione versata dagli iscritti e i rendimenti ottenuti dagli impieghi patrimoniali senza interventi di natura pubblica
3 VERSO LA RIFORMA Anno 2002: il Rapporto CERP evidenzia una situazione di instabilità strutturale Anno 2006: la Cassa vara la mini riforma che non produce gli effetti finanziari previsti a causa di una approvazione ministeriale solo parziale
4 SITUAZIONE DEMOGRAFICA Il sistema previdenziale forense ha consolidato nel tempo un favorevole rapporto tra attivi e pensionati. Nel 1980 erano iscritti circa avvocati ed erano erogate circa pensioni; oggi sono iscritti alla Cassa circa avvocati a fronte di circa trattamenti previdenziali. Il rapporto tra attivi e pensionati è passato da tre attivi per ogni pensionato del 1980 all attuale di oltre cinque contribuenti per ogni pensionato.
5 SITUAZIONE DEMOGRAFICA Il sistema previdenziale forense ha mostrato nel tempo gli effetti di un processo di graduale femminilizzazione della professione Nel 1980 le donne rappresentavano solo il 7% degli iscritti alla Cassa; oggi risultano iscritte alla Cassa circa professioniste pari al 40% di tutti gli iscritti.
6 EVOLUZIONE AVVOCATI ISCRITTI ALLA CASSA Uomini Donne
7 SITUAZIONE ECONOMICA Il favorevole rapporto tra iscritti e pensionati osservato negli ultimi decenni ha comportato entrate contributive superiori alle uscite per prestazioni determinando accantonamenti patrimoniali di non trascurabile entità
8 LIVELLO DI FINANZIAMENTO DELLA PENSIONE Nell ambito delle regole di determinazione dei contributi e delle pensioni di cassa forense sono rilevabili forti elementi di generosità non assimilabili alla solidarietà infracategoriale A livello individuale l iscritto alla Cassa riesce a finanziare, con la propria contribuzione soggettiva e integrativa, solo una parte dell intero trattamento erogato a lui e all eventuale nucleo familiare superstite Si è stimato che, in media, il montante dei contributi versati durante l intera vita lavorativa copre circa il 50% del valore capitale del trattamento pensionistico
9 IPOTESI: LIVELLO DI FINANZIAMENTO DELLA PENSIONE Anno pensionamento: 2008; Età al pensionamento: 65 anni; Anzianità al pensionamento: 35 anni; Tavole di sopravvivenza: Istat 2004; Tasso medio annuo di rendimento reale: 2% Tipologia iscritto Reddito medio Pensione annua Montante contributi Valore capitale pensione Grado di copertura Reddito minimo ,2% Reddito metà tetto ,8% Reddito al tetto ,0% Reddito= ,3% Reddito= ,0%
10 I REDDITI DEGLI AVVOCATI ISCRITTI ALLA CASSA FASCIA DI REDDITO REDDITO MEDIO N DICHIARAZIONI % 0 -Tetto % Tetto % % % > % Totale % Superiori al tetto 13%
11 COSA SI PREVEDE PER IL FUTURO... Peggioramento del rapporto tra attivi e pensionati a causa di una riduzione futura del numero di nuovi avvocati: le previsioni indicano che nel 2040 il rapporto tra attivi e pensionati sarà vicino all unità
12 ... COSA SI PREVEDE PER IL FUTURO Progressivo aumento della speranza di vita. Oggi la speranza di vita di un 65enne è di circa 17 anni per gli uomini e di 21 anni per le donne; nel 2040 sarà di circa 20 anni per gli uomini e 25 anni per le donne ancora 17 anni! ancora 21 anni! ancora 20 anni!!!!! ancora 25 anni!!!!!
13 COSA DICONO I CONTI Le proiezioni attuariali indicano un peggioramento degli equilibri economico finanziari della cassa Il saldo tra contributi e pensioni diventa negativo nell anno 2029 Il saldo tra entrate (da contributi e finanziarie) e uscite diventa negativo nel 2032 Il patrimonio si esaurisce nel corso dell anno
14 COSA DICONO I CONTI Entrate Uscite
15 COSA CI IMPONE LA NORMATIVA Stabilità finanziaria di lungo periodo pari ad almeno trenta anni (comma 763 Finanziaria 2007) Interventi normativi su contributi e pensioni finalizzati al riequilibrio della gestione Rigidi controlli ministeriali sulle ipotesi demografiche ed economiche per valutare gli equilibri previdenziali futuri e previsioni attuariali per almeno cinquanta anni (D.M )
16 NECESSITA DI UNA RIFORMA LE PREVISIONI ATTUARIALI INDICANO UNO SQUILIBRIO TRA CONTRIBUTI E PRESTAZIONI A PARTIRE DAL 2029 IL VINCOLO NORMATIVO IMPONE UNA STABILITA FINANZIARIA DI ALMENO TRENTA ANNI RICERCA DEGLI EQUILIBRI FINANZIARI MEDIANTE PROVVEDIMENTI DI MODIFICA ALLE REGOLE DI DETERMINAZIONE DEI CONTRIBUTI E DELLE PENSIONI
17 OBIETTIVI DELLA RIFORMA Creazione di un sistema previdenziale EFFICIENTE secondo i più moderni principi individuati a livello europeo Ricerca di una stabilità finanziaria di lungo periodo Salvaguardia del livello di adeguatezza delle prestazioni
18 I CRITERI DI SCELTA DELLA RIFORMA CHE TIPO DI FINANZIAMENTO: CAPITALIZZAZIONE O RIPARTIZIONE? CAPITALIZZAZIONE: prevede che i contributi versati dagli iscritti vengano accantonati e investiti fino al momento del pensionamento quando il capitale e gli interessi verranno restituiti sotto forma di rendita RIPARTIZIONE: prevede che i contributi versati annualmente dagli iscritti vengano utilizzati per pagare le prestazioni vigenti, realizzando così quello che si definisce un patto intergenerazionale Si è scelto di permanere nel sistema a RIPARTIZIONE per l impossibilità di costituire gli accantonamenti necessari per il finanziamento del sistema a capitalizzazione
19 I CRITERI DI SCELTA DELLA RIFORMA QUALE METODO DI CALCOLO DELLA PENSIONE: CONTRIBUTIVO O RETRIBUTIVO? CONTRIBUTIVO: prevede che l importo della pensione sia determinato trasformando in rendita vitalizia il montante finanziario dei contributi versati durante la vita lavorativa. RETRIBUTIVO: prevede che l importo della pensione sia determinato come una percentuale della media dei redditi dichiarati dall iscritto Si è scelto di permanere nel criterio RETRIBUTIVO per salvaguardare l adeguatezza delle prestazioni e mantenere congrui livelli di solidarietà
20 I CRITERI DI SCELTA DELLA RIFORMA CONFRONTO TRA RETRIBUTIVO E CONTRIBUTIVO IPOTESI: Anno di iscrizione alla Cassa: 2008; Età all iscrizione alla Cassa: 31 Anno di pensionamento: 2042 Età al pensionamento: 65 anni; Anzianità al pensionamento: 35 anni; Aliquota contributiva 12% del reddito Irpef Tipologia iscritto Reddito Irpef Pensione retributiva Pensione contributiva Riduzione % Reddito minimo ,9% Reddito metà tetto ,4% Reddito al tetto ,3% Valori espressi in moneta dell anno 2008
21 I CRITERI DI SCELTA DELLA RIFORMA CONFRONTO TRA RETRIBUTIVO E CONTRIBUTIVO PENSIONE CONTRIBUTIVA = PENSIONE RETRIBUTIVA AUMENTO ALIQUOTA CONTRIBUTIVA 12% 24%
22 I CRITERI DI SCELTA DELLA RIFORMA ESISTONO LE RISORSE? REDDITO MEDIO IRPEF CLASSE DI ETA MASCHI FEMMINE TOTALE minore di >= 70 anni TOTALE
23 I CRITERI DI SCELTA DELLA RIFORMA SU QUALI LEVE INTERVENIRE: CONTRIBUTI O PRESTAZIONI? CONTRIBUTI: intervenire solo dal lato dei contributi avrebbe comportato rilevanti sacrifici economici per la categoria in particolare per le fasce più deboli PRESTAZIONI: intervenire solo dal lato delle prestazioni avrebbe comportato una forte riduzione del livello di copertura previdenziale offerta dal sistema Si è scelto di operare su entrambi i fronti con l obiettivo di ottenere i migliori risultati in termini di stabilità finanziaria combinando la minore riduzione possibile delle prestazioni con il minore aumento possibile dei contributi avendo presente il principio del pro rata e ove non applicabile il principio di gradualità
24 I CRITERI DI SCELTA DELLA RIFORMA SU QUALI LEVE INTERVENIRE Leve delle prestazioni Leve dei contributi Età anagrafica Anzianità contributiva Periodo di riferimento Aliquota di rendimento Pensione minima Contributo soggettivo entro il tetto Contributo soggettivo oltre il tetto Contributo integrativo Contributi minimi
25 INTERVENTI DAL LATO DELLE PRESTAZIONI PENSIONE DI VECCHIAIA I requisiti minimi per il pensionamento di vecchiaia sono gradualmente aumentati da 65 a 70 anni di età e da 30 a 35 anni di anzianità di iscrizione secondo la seguente progressione Anno di pensionamento Età minima Anzianità minima
26 INTERVENTI DAL LATO DELLE PRESTAZIONI PENSIONE DI VECCHIAIA ANTICIPATA Erogazione anticipata della pensione di vecchiaia a 65 anni di età previa applicazione di un coefficiente di riduzione dell importo di pensione pari al 5% per ogni anno di anticipo rispetto al requisito minimo di età fermo restando il requisito minimo di anzianità In presenza di almeno quaranta anni di anzianità di iscrizione non è prevista alcuna riduzione dell importo di pensione
27 INTERVENTI DAL LATO DELLE PRESTAZIONI PENSIONE DI ANZIANITA I requisiti minimi per il pensionamento di anzianità sono gradualmente aumentati da 58 a 62 anni di età e da 35 a 40 anni di anzianità di iscrizione secondo la seguente progressione Anno di pensionamento Età minima Anzianità minima
28 INTERVENTI DAL LATO DELLE PRESTAZIONI COEFFICIENTI DI CALCOLO DELLE PENSIONI Riduzione, nel rispetto del principio del pro rata, dei coefficienti di rendimento per il calcolo della pensione Scaglione di reddito Coefficienti vigenti Nuovi coefficienti ,75% 1,50% ,50% 1,50% ,30% 1,20% ,15% 1,20%
29 INTERVENTI DAL LATO DELLE PRESTAZIONI SUPPLEMENTI DI PENSIONE Graduale eliminazione dei supplementi contributivi di pensione attualmente erogati dopo il primo biennio e il successivo triennio dal pensionamento di vecchiaia Anno decorrenza pensione Decorrenza supplemento Dopo quattro anni dal pensionamento Dopo tre anni dal pensionamento Dopo due anni dal pensionamento Dopo un anno dal pensionamento 2027 Nessun supplemento
30 INTERVENTI DAL LATO DELLE PRESTAZIONI PENSIONE DI INABILITA E DI INVALIDITA Riduzione del requisito minimo per accedere ai trattamenti di invalidità e di inabilità da dieci a cinque anni di anzianità di iscrizione alla cassa
31 INTERVENTI DAL LATO DELLE PRESTAZIONI PENSIONE MINIMA Per le pensioni di vecchiaia e di anzianità, l istituto della pensione minima viene sostituito da un meccanismo di integrazione al trattamento minimo previsto esclusivamente per i soggetti con reddito complessivo non superiore al triplo della pensione minima dell anno Per le altre pensioni (invalidità, indirette. ), dove è più elevato il grado di solidarietà, continua a valere l istituto della pensione minima
32 INTERVENTI DAL LATO DEI CONTRIBUTI CONTRIBUTO SOGGETTIVO L aliquota per la determinazione del contributo soggettivo annuo a carico dell iscritto passa dal 12% al 13% del reddito professionale dichiarato ai fini Irpef entro il tetto L aliquota per la determinazione del contributo soggettivo a carico dei pensionati di vecchiaia iscritti agli albi, dall anno successivo alla maturazione del supplemento passa dal 4% al 5% del reddito professionale dichiarato ai fini Irpef entro il tetto
33 INTERVENTI DAL LATO DEI CONTRIBUTI CONTRIBUTO INTEGRATIVO L aliquota per la determinazione del contributo integrativo annuo a carico di tutti gli iscritti agli albi, ripetibile sul cliente, passa dal 2% al 4% del volume d affari dichiarato ai fini Iva. Tale aumento è indispensabile per recuperare le risorse finalizzate a finanziare il passaggio dal vecchio al nuovo sistema previdenziale forense e limitare il peso del cosiddetto debito pregresso.
34 INTERVENTI DAL LATO DEI CONTRIBUTI CONTRIBUTI MINIMI Graduale aumento della contribuzione minima soggettiva e integrativa Anno Contributo minimo soggettivo Contributo minimo integrativo ,00 395, ,00 550, ,00 650, Aumentati in base all inflazione Inflazione
35 INTERVENTI DAL LATO DEI CONTRIBUTI AGEVOLAZIONI PER I GIOVANI ISCRITTI Aumento da tre a cinque del numero di anni di iscrizione alla Cassa per i quali i giovani iscritti sono tenuti al pagamento del contributo soggettivo minimo ridotto alla metà Aumento da tre a cinque del numero di anni di iscrizione alla Cassa per i quali i giovani iscritti sono esonerati dal pagamento del contributo minimo integrativo. Resta l obbligo di versamento del contributo effettivamente riscosso dal cliente
36 LA PENSIONE MODULARE QUOTA MODULARE DELLA PENSIONE FORENSE - SINTESI DEL SISTEMA INTRODOTTO DAL NUOVO REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI (artt. 3 e 6) E DA QUELLO DEI CONTRIBUTI (artt. 3, 4, 15 g-h, 26 commi 3 e 7 ) CARATTERISTICHE TECNICHE ATTUAZIONE 1 contributo obbligatorio dell'1% del reddito IRPEF esplicitato nel modello 5 e volontario con 9 punti percentuali a disposizione 2 le aliquote, obbligatoria e volontarie, seguono un regime speciale: 1 - sono dichiarate annualmente 2 - sono pagate solo a dicembre in unica soluzione 3 - non è prevista alcuna sanzione se non può essere effettuato il pagamento del contributo volontario 3 garanzia di un rendimento minimo dell'1,5% * il 10% del contributo versato va acostituire la riserva del fondi di garanzia individuale 4 rivalutazione 4,05% del montante contributi * il 90% del contributo versato va a costituire il "montante" a base del calcolo della quota 5 garanzia dei versamenti effettuati La Cassa garantisce i versamenti dell'iscritto 6 impiego dei versamenti senza alcun onere per l'iscritto Gli investimenti risultano dal bilancio della Cassa 7 trasparenza nella gestione della posizione individuale La posizione personale risulta dagli estratti conto 8 i coefficienti di trasformazione della rendita, per i primi 5 anni della gestione sono quelli indicati dalla legge 335/1995; poi quelli per età, secondo le risultanze attuariali dei bilanci tecnici EFFETTI POSITIVI PER L'ISCRITTO I Permette a ciascun iscritto di realizzare una pensione compatibile con le proprie aspettative, programmandola lungo l'arco della intera vita lavorativa II Consente di beneficiare immediatamente, anno per anno, delle deduzioni fiscali previste dall'art. 1, comma 1, lettera e) TUIR III La quota modulare della pensione è protetta dalle eventuali oscillazioni in pejus del sistema imposte per la sua sostenibilità ex lege EFFETTI POSITIVI PER IL SISTEMA FORENSE DIVENTA UN SISTEMA "MISTO" I) si arricchisce di una nuova quota di pensione II) la quota modulare si aggiunge a quella di base III) la prestazione cui ha diritto l'iscritto è unitaria, e si compone di:
37 PENSIONE MODULARE QUOTA BASE CARATTERISTICHE QUOTA MODULARE CARATTERISTICHE 1 contribuzione obbligatoria contribuzione mista 2 contributo soggettivo 13% contributo soggettivo 1% 3 contributo integrativo 4% contributo volontario dall'1% al 9% del reddito 4 calcolo di tipo retributivo calcolo di tipo contributivo 5 incrementi in funzione di: incrementi in funzione di: entità della media reddiduale IRPEF entità del versamento continuità del versamento anni di effettiva iscrizione e contribuzione anni di contribuzione rendimenti realizzati età del pensionamento età del pensionamento 6 Maturazione del diritto a pensione ex art. 2, co. 1, del Reg.Prest. come nella pensione base a 70 anni, con 35 annualità di iscrizione e contribuzione Facoltà di conseguire la pensione a 65 anni ex art. 2, co. 2 7 liquidazione della pensione contestuale alla pensone base 8 reversibilità ai superstiti come nella pensione base 9 restituzione dei contributi col metodo contributivo 10 modalità della gestione e spese della stessa diretta della Cassa 11 compatibilità con la previdenza complementare pura per legge
38 PENSIONE MODULARE ASPETTI FISCALI QUOTA BASE PENSIONE MODULARE I contributo deducibile contributi tutti deducibili ex art lett.e) TUIR ex art lett.e) TUIR II tassazione della rendita pensionistica come nella pensione base per scaglioni di reddito OBIETTIVI OBIETTIVI 1 passare dal sistema E T T passare dal sistema E T T a quello E - Ts - T a quello E - Ts - T 2 ridurre la tassazione della rendita immobiliare ridurre la tassazione dei rendimenti dal 12,50% all'11%, come nella complementare pura 3 ridurre la tassazione della rendita pensionistica fino al 9%, con la gradualità della complementare pura 4 target del sistema fiscale E -E -T E - E T
39 IPOTESI: PENSIONE MODULARE ESEMPIO DI PENSIONE MODULARE Anno inizio versamenti: 2009; Anno pensionamento: 2044; Età al pensionamento: 70 anni; Reddito medio: ; Tasso medio annuo di rendimento reale del patrimonio: 2% Aliquota contributiva annua Contributi versati Contributi al netto delle agevolazioni fiscali Montante contributi rivalutati Importo annuo pensione modulare 1% % %
40
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