BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

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1 1 P.A.I. A.S I.C. VIA CASALOTTI 259 ICD : CLSSIFICAZIONE DIAGNOSTICA DELL OMS SOLO DEFICIT BES BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI ICF:CLASSIFICAZIONE FUNZIONALE, ANALISI BIO-PSICO-SOCIALE DELLA PERSONA ALUNNI DISABILI INCLUDONO ALUNNI CON SITUAZIONIE DI SVANTAGGIO TUTELATI DALLA LEGGE 104 DEL 1992 CHE ASSEGNA LORO, TRA L ALTRO, L INSEGNANTE DI SOSTEGNO E OBBLIGA GLI INSEGNANTI ALLA STESURA DEL PEI ALUNNI CON DISTURBI EVOLUTIVI ALUNNI CON LINGUISTICO CULTURALE ALUNNI STRANIERI SOCIO ECONOMICO DSA ALUNNI CON DISTURBISPECIFICI DI APPRENDIMENTO DEFICIT DEL LINGUAGGIO DEFICIT DELLA COORDINAZIONE MOTORIA TUTELATI DALLA LEGGE 170/2010 CHE OBBLIGA GLI ISEGNANTI ALLA STESURA DEL PDP DEFICIT DELLE ABILITÀ NON VERBALI FUNZIONAMENTO INTELETTIVO AL LIMITE O BORDILINE COGNITIVO ALUNNI NON COMPRESI DALLA LEGGE 104 MA DA CONSIDERARSI TUTELATI DALLA LEGGE 170/2010 E DALLA LEGGE 53 DEL 2003 DEFICIT DELL ATTENZIONE O IPERATTIVITÀ OBBLIGO PER GLI INSEGNANTI ALLO STESSO TRATTAMENTO DEI DSA SENZA ULTERIORI PRECISAZIONI DI CARATTERE NORMATIVO

2 2 Piano Annuale per l Incluone Finalità Il Piano intende raccogliere in un quadro organico gli interventi intrapre per affrontare le problematiche relative all incluvità degli alunni con diverse abilità, difficoltà di apprendimento, disagio comportamentale, Disturbi Specifici dell'apprendimento. Tali interventi coinvolgono soggetti diver, insegnanti, famiglie, équipe medica, esperti esterni e, a livello di istituzione scolastica, devono essere gestiti integrando al meglio i contributi delle diverse profesonalità coinvolte. Il presente Protocollo intende offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le azioni necessarie ad una didattica efficace da esplicitare nelle diverse tuazioni. Modalità operative Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei ca di: - Alunni con disabilità certificate (legge 104/92) - Alunni con BES/DSA (legge 170/2010, circ. n. 8 6 marzo 2013) - Alunni con svantaggio: socio-economico, linguistico-culturale, disagio comportamentale. Soggetti coinvolti Dirigente Scolastico, personale docente e non docente, Funzione strumentale per la disabilità, Funzione Strumentale BES/DSA, Funzione Strumentale Intercultura, GLI d Istituto, équipe medica ASLRME, altri centri accreditati asstente alla comunicazione, AEC, famiglia, associazioni ed altri enti presenti sul territorio. - Dirigente Scolastico Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione del ragazzo disabile. A tal fine ascura al proprio Istituto: il reperimento di tutti gli auli e/o attrezzature necessarie nel caso di precise egenze dell alunno; la richiesta di organico di docenti di sostegno; collaborazione anche con Enti e Associazioni per ascurare l incluone dell alunno. Funzioni strumentali: la Funzione Strumentale per la disabilità collabora con il Dirigente per svolgere: 1. azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell area di sostegno; 2. azione di coordinamento con le varie equipe mediche; 3. coordinamento per la stesura del Piano di Incluone Scolastica;

3 3 4. azioni di coordinamento del GLI d Istituto; 5. ricerca di materiali didattici utili al sostegno; 6. individuazione di adeguate strategie educative; 7. aggiornamento sull andamento generale degli alunni certificati; 8. operazioni di monitoraggio; 9. pianificazione dei glh operativi fra scuola-famiglia.centro medico; Per quanto la Funzione Strumentale DSA/BES, collabora con il Dirigente e la commisone e svolgono: 1. pianificazione degli incontri famiglia-docenti; 2. coordinamento per la compilazione del Piano Didattico Personalizzato; 3. individuazione di adeguate strategie educative; 4. ricerca e produzione di materiali per la didattica; 5. collaborazione nelle attività di formazione per i docenti; 6. coordinazione dei laboratori predisposti all interno dell istituto; 7. operazioni di monitoraggio. Per quanto riguarda la Funzione strumentale intercultura, collabora con il Dirigente e la commisone e svolgono: 1. Azione di accoglienza e tutoraggio degli alunni straniere e con disagio; 2. Promozione di progetti mirati al superamento di difficoltà legate alla diversa origine culturale; 3. Screening per il rilevamento della conoscenza della lingua italiana; 4. Coordinare i progetti per l intercultura finanziati per l A.S Promuovere rapporti con ASL, Municipio e rete scuole sulle problematiche de disagio sociale. 6. Diffondere iniziative ed eventi relativi all intercultura 7. Documentare i percor attivati 8. Valutare i risultati in collaborazione con lo STAFF Insegnanti del team o congli di classe Il primo passo per l incluone dell alunno è la stretta collaborazione tra gli insegnanti del team e del conglio di classe/interclasse, per facilitare l appartenenza dell alunno in difficoltà al contesto socio educativo del gruppo classe. GLI d Istituto Il GLI, il Gruppo di lavoro per l incluone (in gla GLI) occupa prevalentemente di formulare progetti per la continuità fra ordini di scuola; elaborare progetti specifici per i soggetti disabili, in relazione alle tipologie,. Al GLI competono anche le problematiche relative a tutti i Bisogni Educativi

4 4 Speciali (BES). A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola: Il Dirigente Scolastico: prof.ssa Maria Augusta Mozzetti Docente Funzione Strumentale per la disabilità: ins. Antonella Ragazzi Docente Funzione strumentale DSA/BES: ins. Antonia Ronchi Docente di classe ins. Carlini Docenti di sostegno in servizio nell Istituto: ins. Simona Evangelista, prof. Rapetti; Predente Conglio d Istituto o suo delegato (famiglia) Specialisti ASL RME Operatori Asstenza Specialistica AEC Eureka I g Marzia Andriani (CM n. 8 del 6 marzo 2013). Asstente alla comunicazione e Asstente specialistico(aec) L intervento è attivato in presenza di alunni con minorazioni fiche, sensoriali o tali che ne riducano o impediscano l'autonomia e la comunicazione ed è finanziato dalla provincia di Roma che fornisce l'asstenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fici e sensoriali. L asstente alla comunicazione opera per la promozione della persona con Bisogni Educativi Speciali, soprattutto nell area dell autonomia personale, dell autosufficienza di base, della generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali. Collabora alla stesura e alla realizzazione degli obiettivi previsti dal Piano di Incluone Scolastica con il Conglio di Classe/ insegnanti del team. L asstente specializzato ha come obiettivo il raggiungimento dell autonomia e della comunicazione personale del minore diversamente abile. Facilita l integrazione scolastica, il diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità nell apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni, nella socializzazione. Personale non docente I compiti del personale non docente sono relativi all ambito dell asstenza fica al disabile nonché di vigilanza in ambiente scolastico e durante le attività didattiche che svolgono esterne alla scuola in collaborazione con i docenti. Il territorio Il territorio è una risorsa importante per il soggetto disabile come in generale per tutti gli alunni. Il territorio dà senso alle attività della scuola, integra e definisce il Progetto di Vita dell alunno

5 5 LINEE GUIDA PER UNA DIDATTICA INCLUSIVA Finalità: 1. Definire pratiche condivise all interno dell Istituto Comprenvo in tema di accoglienza e integrazione/incluone. 2. Facilitare l ingresso degli alunni H, BES, stranieri e con altre difficoltà nel stema scolastico e sociale nel quale saranno inseriti. 3. Realizzare l incluone, sviluppando le abilità sociali e comunicative dell alunno. 4. Promuovere iniziative di collaborazione tra scuola, reti di scuole, Comune, Enti territoriali, ASL. 5. Favorire un clima d accoglienza nella scuola e rimuovere gli ostacoli alla piena integrazione. 6. Entrare in relazione con le famiglie. Obiettivi ed azioni potive per incluva: una didattica realmente 1. Mettere la persona al centro dell azione didattica, cioè accogliere ed accettare l altro come persona, per conoscere l alunno anche dal punto di vista socio-affettivo, oltre che cognitivo; 2. Includere, anziché escludere, anche gli studenti più problematici, cioè riconoscerne i bisogni e cercare strategie idonee a sollecitare l attenzione e la partecipazione, per creare apprendimento gnificativo, per non creare disperone scolastica; 3. Conderare fondamentale la relazione educativa, base indispensabile dell apprendimento, al di là della disciplina e dei programmi da svolgere; 4. Promuovere la dimenone comunitaria e sociale dell apprendimento; 5. Praticare in classe strategie più coinvolgenti di quelle tradizionali (attività espresve come teatro, muca, video, laboratori di cittadinanza attiva; studio guidato; lavori sulle dinamiche di classe, sulle emozioni, sul bullismo; formazione per prevenzione e contrasto dell uso/abuso di sostanze; utilizzo di percor interdisciplinari, su tematiche civiche e ambientali, con materiali e susdi multimediali); 6. Condividere le linee metodologie e i presupposti pedagogici con tutto il personale educativo;

6 6 7. Valorizzare le potenzialità e risorse di ognuno, anche le competenze non formali; 8. Riconoscere i diver bisogni e le differenze individuali, dando risposte diverse a domande diverse cioè curare la personalizzazione dell insegnamento e adeguare in itinere la programmazione di ciascuna disciplina

7 7 TABELLA RIASSUNTIVA Parte I anali dei punti di forza e di criticità Rilevazione dei BES presenti: n disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista 1 minorati udito 2 Pcofici 50 disturbi evolutivi specifici DSA 15 ADHD/DOP 0 Disturbo dell Umore/DAA 1 Difficoltà di Apprendimento 2 svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico 0 Linguistico-culturale 112 Disagio comportamentale/relazionale 2 Altro 0 Totali 165 % su popolazione scolastica 15% N PEI redatti dai GLHO 53 N di PDP redatti dai Congli di classe in presenza di certificazione sanitaria 20 N di PDP redatti dai Congli di classe in assenza di certificazione sanitaria * 0 Risorse profesonali specifiche Prevalentemente utilizzate in Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Asstenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo Attività laboratoriali integrate (clas aperte, laboratori protetti, ecc.) Funzioni strumentali / coordinamento Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Pcopedagogisti e affini esterni/interni Docenti tutor/mentor Sì / No no no no

8 8 Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso Coordinatori di classe e mili Docenti con specifica formazione Altri docenti Sì / No Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva no Altro: / Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva Altro: / Partecipazione a GLI Rapporti con famiglie Tutoraggio alunni Progetti didattico-educativi a prevalente tematica incluva Altro: / Coinvolgimento personale ATA Coinvolgimento famiglie Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla curezza. Rapporti con CTS / CTI Rapporti con privato sociale e volontariato Formazione docenti Asstenza alunni disabili Progetti di incluone / laboratori integrati no Altro: / Informazione /formazione su genitorialità e pcopedagogia dell età evolutiva Coinvolgimento in progetti di incluone Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante Altro: Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e mili Procedure condivise di intervento sulla disabilità Procedure condivise di intervento su disagio e mili Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Rapporti con CTS / CTI no Altro: Progetti territoriali integrati Progetti integrati a livello di ngola scuola Progetti a livello di reti di scuole Strategie e metodologie educativodidattiche / gestione della classe Didattica speciale e progetti educativodidattici a prevalente tematica incluva Didattica interculturale / italiano L2 Pcologia e pcopatologia dell età In progetto evolutiva (compre DSA, ADHD, ecc.) Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali ) Altro:

9 9 Sinte dei punti di forza e di criticità rilevati*: Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve; Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all interno della scuola Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti; Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguardano l organizzazione delle attività educative; Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi; Valorizzazione delle risorse estenti Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandiscono l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo. Presenza di funzioni strumentali, per DA, per BES e per l Intercultura. * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltismo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di incluvità dei stemi scolastici

10 10 Parte II Obiettivi di incremento dell incluvità proposti per il prosmo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento incluvo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) LA SCUOLA Elabora, inserendola nel POF, una politica di promozione dell integrazione e dell incluone condivisa tra il personale (Piano annuale per l Incluone). Definisce al proprio interno una struttura di organizzazione e coordinamento degli interventi rivolti alla disabilità e al disagio scolastico ( gruppo di lavoro per l incluone ), definendo ruoli di referenza interna ed esterna. Senbilizza la famiglia a far carico del problema, elaborando un progetto educativo condiviso e invitandola a far aiutare, attraverso l accesso ai servizi ( ASL e/o servizi sociali ) IL DIRIGENTE Convoca e preede il GLI Viene informato dalle Funzioni Strumentali DA BES/DSA INTERCULTURA e dai vari docenti rispetto agli sviluppi del caso conderato e interviene secondo la normativa. LE FUNZIONI STRUMENTALI Collaborano con il Dirigente Scolastico, raccordano le diverse realtà ( Scuola, ASL. Famiglie, enti territoriali ), attuano il monitoraggio di progetti, rendicontano al Collegio docenti, partecipano alla Commisone per alunni con disabilità, DSA/BES; INTERCULTURA. I TEAM E I CONSIGLI DI CLASSE informano il Dirigente e la famiglia della tuazione/problema. Informano le Funzioni Strumentali e ineme effettuano un primo incontro con i genitori. Collaborano all osservazione stematica e alla raccolta dati. Analizzano i dati rilevati, prendono atto della relazione clinica, definiscono, condividono ed attuano il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) e il Piano Educativo Individualizzato e il Piano Didattico Personalizzato. LA FAMIGLIA: Informa il team docente o il coordinatore di classe (o viene informata) della tuazione/problema. Si attiva per portare il figlio da uno specialista ove necessario. Partecipa agli incontri con la scuola e con i servizi del territorio, condivide il Progetto e collabora alla sua realizzazione, attivando il proprio ruolo e la propria funzione. I COORDINATORI BES (DISABILITA DSA - INTERCULTURA) coordinano il colloquio tra scuola e famiglia. Seguono i passaggi di contatto/informazione Scuola /Famiglia/ Servizi. Rimangono a dispozione e collaborano con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI o PDP), informano circa le nuove dispozioni di legge o rispetto a nuovi ambiti di ricerca e di didattica speciale ed incluva. Forniscono spiegazioni sull organizzazione della scuola. ASL Effettua l accertamento, fa la diagno e redige una relazione. Incontra la famiglia per la restituzione relativa all accertamento effettuato. Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia. I SERVIZI SOCIALI Se necessario viene aperta una collaborazione di rete, rispetto ai vari servizi offerti dal territorio. Partecipa agli incontri della scuola organizzati per i diver alunni. E attivato e coinvolto rispetto al caso esaminato. Integra e condivide il PEI o PDP. Posbilità di strutturare percor specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti La FS per l'area BES ha proposto, con la collaborazione di un membro della Commisone ins.te Laura Reale un corso di formazione per i docenti sui BES/DSA.

11 11 Adozione di strategie di valutazione coerenti con pras incluve Le FS coinvolte hanno redatto un documento con suggerimenti per le verifiche e le valutazioni degli alunni DSA, sulla base della L 170/2010 e rimanda, inoltre, al DM 5669/2011 (Decreto attuativo della L 170/2010 e alla Nota INVALSI per lo svolgimento delle prove degli alunni con BES; per la valutazione degli alunni disabili rimanda all art. 16 della L 104/92 e parte terza delle LG per l integrazione scolastica degli alunni con disabilità (4 agosto 2009) I team e i congli di classe attivano strategie di valutazione coerenti con pras incluve basano su: osservazioni che definiscono un assessment (valutazione iniziale) osservazioni programmate che definiscono delle valutazioni di verifica (valutazione in itinere) osservazioni programmate che definiscono gli obiettivi raggiunti e le competenze in uscita (valutazione finale). Il tutto in un ottica di valutazione formativa. Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all interno della scuola Affinché il progetto vada a buon fine, l organizzazione Scuola predispone un piano attuativo nel quale devono essere coinvolti tutti i soggetti responsabili del progetto, ognuno con competenze e ruoli ben definiti o Dirigente scolastico o Gruppo di coordinamento (GLI) o Docenti curriculari o Docenti di sostegno o AEC o Asstenti alla Comunicazione Organizzazione dei diver tipi di sostegno presenti all esterno della scuola, in rapporto ai diver servizi estenti Assegnazione di un educatore che lavora a stretto contatto con il conglio di classe / interclasse/ intersezione secondo i tempi indicati nelle attività previste dal piano annuale. Le attività constono in un aiuto didattico, di socializzazione, di acquizione di maggiore autonomia nel muover anche all interno del territorio, di attuazione di progetti con associazioni ed enti. Ampliamento degli interventi riabilitativi (logopedia, fioterapia, pcomotricità). Interventi sanitari e terapeutici (interventi di carattere medico-sanitari condotti da neuropchiatri, pcologi). Con gli esperti dell ASL organizzano incontri periodici, collaborando alle iniziative educative e di integrazione predisposte nel Piano di Incluone. Avranno modo di verificare il livello e la qualità dell integrazione nelle clas dell Istituto, danno congli nella stesura degli obiettivi individualizzati del PEI, e del PDP oltre alla collaborazione per l aggiornamento e la stesura del PDF. Coinvolgimento CTI, CTS. Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decioni che riguardano l organizzazione delle attività educative In base al calendario stabilito all inizio dell anno scolastico sono previsti incontri scuola-famigliaterritorio, oltre agli incontri con l equipe multidisciplinare dell ASL o i centri abilitati competenti. Con le famiglie i contatti telefonici, per iscritto saranno periodici e programmati al fine di attuare una guida extra scolastica costante e un quotidiano controllo sull andamento didattico-disciplinare. Ciò consentirà un rinforzo di quanto trattato in sede scolastica e agevolerà il processo di crescita degli alunni. Pertanto i familiari in nergia con la scuola concorrono all attuazione di strategie necessarie per l integrazione dei loro figli. Devono essere attivate, in relazione a difficoltà specifiche, risorse territoriali ( strutture sportive, educatori, ecc.) appartenenti al volontariato e/o al privato sociale.

12 12 Sviluppo di un curricolo attento alle divertà e alla promozione di percor formativi incluvi I team, con il supporto delle FS, elaborano PEI/PDP calibrandoli ai bisogni degli alunni in un ottica incluva, rispondendo così alle egenze che vanno dal ngolo all intero gruppo-classe Valorizzazione delle risorse estenti Implementare l utilizzo della LIM che è uno strumento in grado di integrare vecchi e nuovi linguaggi: quelli della scuola e quelli della società multimediale. Sarà valorizzato l uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che vogliono raggiungere per favorire l interazione e la partecipazione di tutti gli alunni. L utilizzo dei laboratori presenti nella scuola serviranno a creare un contesto di apprendimento personalizzato che sa trasformare, valorizzandole anche le tuazioni di potenziale difficoltà. Valorizzare le competenze specifiche di ogni docente. Acquizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di incluone Risorse materiali: laboratori ( arte, lab. informatico, ludico-manuale), palestre, attrezzature informatiche- software didattici. Risorse umane: pcologi, pedagogisti (collaborazione con il CEPSI), educatori, asstenti igienicosanitari, docenti specializzati. Attenzione dedicata alle fa di tranzione che scandiscono l ingresso nel stema scolastico, la continuità tra i diver ordini di scuola e il succesvo inserimento lavorativo. Accoglienza (vedi curriculo) già previsto nel POF. Orientamento interno ed esterno già previsto nel POF. Deliberato dal Collegio dei Docenti in data DELIBERA n. 173 Allegati: Allegato 1 Normativa (handicap/bes/dsa) Allegato 2 Indicatori per la rilevazione con alunni con DSA Allegato 3 Indicatori per la rilevazione degli alunni con ADHD Allegato 4 PDP scuola primaria Allegato 5 PDP scuola secondaria Allegato 6 Suggerimenti per la verifica e la valutazione degli apprendimenti degli alunni con DSA

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