PIANO DI CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE DI CINGHIALE (Sus scrofa meridionalis) NEL PARCO

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1 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ENTE FORESTEDELLA SARDEGNA Servizio Territoriale di Sassari PIANO DI CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE DI CINGHIALE (Sus scrofa meridionalis) NEL PARCO REGIONALE DI PORTO CONTE: Relazione finale sulle attività di cattura ( marzo maggio ). A cura di: Lidia Fleba

2 giugno Gruppo di lavoro: Lidia Fleba: coordinamento, organizzazione generale, analisi ed elaborazione dati, predisposizione della relazione finale, Vittorio Cadoni: predisposizione cartografia, collaborazione all organizzazione operativa e all elaborazione dei dati, Francesco Correddu: operatore faunistico delle catture e referente di squadra, Leonardo Cappai: operatore faunistico delle catture, Giacomo Zara: operatore faunistico delle catture, Antonio Deliperi: operatore faunistico delle catture e referente di squadra, Raffaele Meloni: operatore faunistico delle catture, Andrea Casula: operatore faunistico delle catture.

3 PIANO DI CONTROLLO DELLA POPOLAZIONE DI CINGHIALE (Sus scrofa meridionalis) NEL PARCO REGIONALE DI PORTO CONTE: Relazione finale sulle attività di cattura. Premessa Il Piano di controllo del cinghiale nel Parco regionale di Porto Conte, conseguente il censimento della popolazione realizzato nel giugno curato dal Dipartimento di Zoologia e Genetica evoluzionistica dell Università di Sassari ed approvato dall I.S.P.R.A., è stato predisposto dal Tavolo tecnico costituito dall Assessorato Regionale Difesa Ambiente-Servizio Tutela della Natura, dall Ente Parco, la Provincia di Sassari- Settore Ambiente, dall Ente Foreste - Servizio Territoriale di Sassari, dal Corpo Forestale V.A., dall Assessorato Regionale Sanità e dalla ASL di Alghero. L Ente Foreste ha curato la programmazione e la gestione delle attività di cattura, effettuate dal marzo al maggio, ed i censimenti, realizzati nei due ultimi giorni di foraggiamento, il ed il maggio. I lavori previsti dal Piano, così come stabilito dal Tavolo tecnico il febbraio nella sede del Parco, sono stati avviati dall EFS-Servizio Territoriale di Sassari il marzo nel settore Punta Giglio per poi proseguire dal al maggio nei settori di Tramariglio e Monte Doglia. Nella fase preliminare alle catture sono stati individuati i siti di foraggiamento e cattura, quindi vi è stata la consegna, da parte dalla Provincia di Sassari-Settore Ambiente, dei chiusini e dell automezzo fuoristrada, resi disponibili per tutta la durata del Piano. Nella seconda metà di maggio sono stati avviati i foraggiamenti finalizzati al censimento della popolazione, che sono stati effettuati negli ultimi due giorni di foraggiamento. Le attività di foraggiamento e cattura sono state realizzate da operai forestali esperti in tali attività, che già avevano curato il foraggiamento ed il censimento lo scorso anno. Gli operatori sono stati organizzati in due squadre, costituite da tre unità ciascuna, che hanno lavorato a settimane alterne per le attività di cattura ed in contemporanea dalla seconda metà di maggio, per poter realizzare i censimenti. In considerazione del limitato tempo a disposizione, per garantire la continuità della somministrazione di foraggio ed impedire l allontanamento degli animali dai siti individuati per le catture l EFS ha impegnato il proprio personale oltre il normale orario di lavoro e nelle domeniche. Ciò ha comportato un notevole onere sia in termini di impegno del personale che economici. I chiusini Le attività di cattura sono state effettuate con cinque chiusini costituiti da pannelli modulari montati di superficie di circa mq (, x,). La criticità di queste strutture era nella distanza tra le sbarre che, essendo pensata per la forma peninsulare (Sus scrofa), consentiva la fuga di animali anche di kg di peso. Per questa ragione sui singoli pannelli è stata montata una rete a maglia quadrata di x cm. Ciò ha permesso di incidere maggiormente sulle classi giovanili. I chiusini sono stati mascherati con teli ombreggianti e con frasche per limitare lo stress degli animali prima della loro immissione nelle gabbie di contenimento e trasporto. Tuttavia i teli ombreggianti si sono dimostrati poco resistenti e nella parte frontale (apertura a ghigliottina) sono stati strappati dagli animali.

4 I siti di foraggiamento e cattura L individuazione dei siti di foraggiamento e cattura si è basata sulla loro massima distribuzione sul territorio e minore acclività e dissesto delle piste forestali per evitare che gli animali subissero eccessivi sobbalzi nel trasporto e, contemporaneamente, consentire un accesso sufficientemente agevole agli aggiudicatari, che dovevano ritirare e trasportare gli animali. Per quanto possibile, i siti di cattura sono stati fatti coincidere con i siti di censimento del. L idoneità di ciascun sito è stata valutata sulla base della quantità di segni di presenza: rooting, impronte, fatte, insogli, sfregature sui tronchi, etc. Il foraggiamento e le catture Il foraggiamento è stato effettuato a raggiera partendo dal sito individuato per il posizionamento del chiusino, seguendo i passaggi degli animali, inizialmente, per - m; successivamente, una volta abituati gli animali a frequentare il chiusino il foraggiamento veniva effettuato generalmente solo all interno dei chiusini e/o nell area circostante. Per ogni sito sono stati usati un minimo di circa - Kg fino ad un massimo di Kg di mais al giorno a seconda delle situazioni (foraggiamento interno al chiusino e/o nella zona circostante e percorsi lungo tre-quattro direzioni). Il mais è stato sparso in modo tale da consentire l accesso all alimento, e quindi al chiusino, del maggior numero di animali presenti nella zona. Le attività di foraggiamento sono state svolte di pomeriggio, sempre nei medesimi orari e seguendo sempre il medesimo percorso. Le attività di cattura e consegna dei cinghiali agli aggiudicatari del bando regionale, avviate il marzo, sono state svolte di mattino, dal martedì al venerdì. Preliminarmente alle catture veniva effettuato un primo controllo dei chiusini, quindi veniva comunicato l esito delle catture al Parco che a sua volta avvertiva la ASL, la quale predisponeva il Mod. per la movimentazione degli animali, e il CFVA. Le operazioni di cattura sono avvenute con il massimo silenzio e con la massima cautela possibili per garantire sia la sicurezza degli operatori che il benessere degli animali.

5 Gli animali catturati venivano fatti passare dal chiusino ad una apposita gabbia di contenimento e trasporto, dotata di una parete mobile che, limitando i movimenti, evitava, per quanto possibile, che l animale si ferisse. Una volta sul mezzo di trasporto, la gabbia veniva ricoperta con la fodera ombreggiante in dotazione. I cinghiali sono stati macellati dal veterinario ASL nelle strutture autorizzate degli aggiudicatari, secondo quanto previsto dalle normative vigenti. Esiti delle catture Le catture sono state effettuate in giornate effettive: dal marzo al aprile nel settore Punta Giglio ( giorni effettivi), dal aprile al maggio nel settore di Tramariglio ( giorni effettivi) con due soli chiusini, dal aprile al maggio nel settore Monte Doglia ( giorni effettivi), prima con tre e poi (dal maggio) con cinque chiusini. Le attività di cattura sono state più volte sabotate nel settore Punta Giglio e per giornata, si è operato con - chiusini su. Complessivamente, sono stati catturati e consegnati agli aggiudicatari cinghiali. Nella tabella sono riportati i risultati delle attività di cattura complessivi e parziali nei settori individuati dal Piano di controllo.

6 Tab. Esito delle catture: valori totali, rapporto sessi e struttura di popolazione nei settori individuati dal Piano di controllo. n. cinghiali catturati (adulti+ (adulte+ + piccoli) subadulte+ piccole) striati piccoli tot. Juv tot. adulti Punta Giglio Tramariglio Monte Doglia Totali I giovani rappresentano il % del totale dei cinghiali catturati, mentre gli adulti il %. Fig. Valori totali relativi alle catture di cinghiali attraverso chiusini e confronto tra i risultati ottenuti nei tre settori individuati dal Piano di controllo. n totale cinghiali catturati giovani (s ubadulti+piccoli) s crofe TOTALI P.ta Giglio Tram ariglio M.te Doglia Fig. Struttura di popolazione nei cinghiali catturati.

7 valori % valori % piccoli Fig. Rapporto tra i sessi.: valori totali e confronto nei tre settori considerati Valori totali P.ta Giglio Tramariglio Monte Doglia Considerazioni conclusive Nella relazione conclusiva dell Università di Sassari - Dipartimento di Zoologia e Genetica Evoluzionistica, sulla base dei censimenti realizzati a fine maggio del, viene valutata una consistenza complessiva della popolazione, nei settori Punta Giglio - Monte Doglia e Tramariglio - Porto Ferro, di compresa tra i e i individui ed una densità dei cinghiali compresa tra e capi su ha. Su questa base,

8 l obiettivo del Piano, così come indicato dall Università, era ridurre la popolazione del %, ovvero di catturare/abbattere esemplari. Considerando che le catture sono è state realizzate in soli due mesi ( giornate effettive di cattura), si ritiene che esemplari possano essere considerati un risultato significativo, grazie soprattutto al lavoro e all impegno degli operatori faunistici. Vista l efficacia dei chiusini come sistema di controllo e per non annullare i risultati ottenuti, si ritiene che quest azione debba essere ripetuta con una certa continuità nel tempo, apportando la correzione delle criticità riscontrate nel corso del lavoro. Dettaglio sull esito delle catture Nelle tabelle sottostanti sono riportati i risultati delle catture per ciascun chiusino nei tre settori considerati. Punta Giglio: dal marzo al aprile tot. capi sex ratio age ratio striati rossi age ratio striati rossi age ratio striati rossi Tramariglio: dal aprile al maggio tot. capi sex ratio Monte Doglia: dal aprile al maggio tot. capi sex ratio

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