EDUCAZIONE AL PAZIENTE DIABETICO EDUCAZIONE DI GRUPPO
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1 BOLOGNA 27 Gennaio 2012 CONGRESSO ANIMO EMILIA ROMAGNA EDUCAZIONE AL PAZIENTE DIABETICO EDUCAZIONE DI GRUPPO Relatore Dotti Cristiana Infermiera presso Servizio di Diabetologia di Scandiano Reggio Emilia
2 LA GESTIONE DEL DIABETE (malattia cronica)richiede: NUOVE CONDOTTE DI SALUTE MODIFICHE DELLO STILE DI VITA ASSISTENZA SANITARIA INTERVENTI RIPETUTI DI EDUCAZIONE CONTINUA PER LA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE.
3 Complic anze Retinopatia Eventi cardiovascolari Insufficienza renale Neuropatia
4 RAPPORTO OMS 1980 L EDUCAZIONE TERAPEUTICA HA OTTENUTO UN RICONOSCIMENTO UFFICIALE NEL RAPPORTO OMS FIN DAL 1980
5 PER PIANIFICARE L INTERVENTO EDUCATIVO E NECESSARIO CONSIDERARE: MODIFICARE GLI ATTEGGIAMENTI E LE COMPETENZE DI MEDICI E CURANTI AFFRONTANDO LA PROBLEMATICA DELLA CRONICITA (Gestione Integrata). COINVOLGERE IL PAZIENTE IN UNA CONTINUA COOPERAZIONE RISOLVENDO LA PROBLEMATICA DELLA MOTIVAZIONE. AIUTARE LA PERSONA A DIVENTARE UN DECISORE COMPETENTE INDIVIDUANDO LE PROCEDURE DI APPRENDIMENTO PIU IDONEE ( GROUP CARE / CONVERSATION MAP)
6 EPIDEMIOLOGIA ALLA LUCE DELLE PROIEZIONI EPIDEMIOLOGICHE OMS CHE PREVEDONO ENTRO IL 2025 L AUMENTO DEL DIABETE DEL 42% NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI E DEL 70%NEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO RISULTA INDISPENSABILE UTILIZZARE MODELLI ORGANIZZATIVI DEL LAVORO CHE GARANTISCANO QUALITA DELLE PRESTAZIONI E UTILIZZO RAZIONALE DELLE RISORSE
7 GROUP CARE SULLA BASE DI QUESTI PRESUPPOSTI NEL GENNAIO DEL 1996 INIZIO UN TRIAL RANDOMIZZATO PRESSO IL DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA DELL UNIVERSITA DI TORINO CHE HA DATO VITA ALLA GROUP CARE
8 L ESPERIENZA DI TORINO HA DIMOSTRATO CHE SI PUO GESTIRE EFFICACEMENTE IL DMT2 SOSTITUENDO LA VISITA INDIVIDUALE CON VISITE PER GRUPPI DI PAZIENTI.
9 Te rapia di gruppo L operatore sanitario svolge il suo ruolo all interno di piccoli gruppi. I diversi interventi di group care sono sempre composti da esercitazioni pratiche e gruppi di lavoro, simulazioni e giochi di ruolo. I pazienti imparano immedesimandosi nelle differenti situazioni che possono accadere nella vita quotidiana: provano a fare la spesa, scelgono le portate di un menù, e sono favoriti il colloquio e la discussione delle esperienze di ciascun
10 Sc opo de lla nos tra ric e rc a Lo scopo della ricerca è quello di valutare se l impatto di un intervento educativo e strutturato in gruppo può migliorare i parametri clinici, le condotte, le conoscenze riguardanti il diabete e la qualità di vita rispetto a un intervento strutturato di terapia individuale.
11 Group Care : pe rc ors o e duc ativo 7 INCONTRI: gruppi c ompos ti da 6-10 persone Fase della PREPARAZIONE Fase dell ACCOGLIENZA Fase dell ATTIVITA DIDATTICA Fase delle SITUAZIONI DI VITA REALE
12 ACCOGLIENZA Perché si vogliono fare i gruppi Presentazione degli argomenti Descrivere come si svolgeranno i gruppi e chi li condurra La visita di gruppo non impedisce un colloquio individuale col medico se necessario I risultati sono rintracciabili sulla cartella Spiegare che gli argomenti trattati servono per meglio conoscere e gestire il diabete.
13 ATTIVITA DIDATTICA Rispettare i principi ed i tempi di apprendimento con l uso di concetti della partecipazione attiva(linguaggio semplice),diritto all errore(non giudicare negativamente aiutare a cambiare), Il Feed- back reciproco sulle conoscenze corrette e sbagliate, Rispetto del ritmo e dello stile di apprendimento Metodologie( simulazioni, giochi di ruolo, esercitazioni pratiche,gruppetti di lavoro, lavagna, immagini,
14 SITUAZIONI DI VITA REALE Il paziente è nella condizione di parlare di sé, e ciò che racconta deve essere preso come esempio positivo o negativo per il gruppo senza giudizi ed etichettature.
15 MOMENTO CONCLUSIVO RIASSUNTO DEI CONCETTI APPRESI E CONSEGNA DEL COMPITO PER LA PROSSIMA VOLTA ( PER ESEMPIO AUTOMONITORAGGIO PESO SETTIMANALMENTE / MONITORAGGIO ATTIVITA FISICA)
16 COSA DICONO DEL GRUPPO I PARTECIPANTI I GRUPPI TI SPIEGANO COME FUNZIONA IL DIABETE LA MIA TESTA NON RIESCE A RICORDARE TUTTO QUELLO CHE DICE IL MEDICO MOLTE CONOSCENZE ERANO LUOGHI COMUNI IL GRUPPO E VIVERE L IMPATTO CON IL DIABETE IN MODO DA NON AVERE PAURA,POI PARLARE CON I CONDUTTORI CI FA SENTIRE ASSISTITI E NON VITTIME. SE UNO SENTISSE DOLORE SI CUREREBBE,. MA LUI IL DM2 NON FA NIENTE.VENIRE AI GRUPPI CI SI SENTE COCCOLATI NELLA MALATTIA, MENO SOLI E SI IMPARA QUELLO CHE NON SO IO QUALCUN ALTRO ME LO PUO SPIEGARE
17 1 incontro: Storia dello zainetto ovvero il peso corporeo. OBIETTIVI: Monitorare il peso Regolare le calorie introdotte giornalmente
18 2 inc ontro: Il me nù ovve ro l alime ntazione OBIETTIVI Scelta degli alimenti Soddisfare le esigenze alimentari individuali
19 3 incontro: Il peggior e il miglior pasto OBIETTIVI Scambi alimentari Pianificazione dei pasti
20 4 incontro: Andiamo a fare la spesa: le scelte alimentari OBIETTIVI Scelta degli alimenti Soddisfare le esigenze alimentari individuali
21 5 incontro: HbA1C come va il diabete? Compenso, controlli e attività fisica OBIETTIVI Controllo della glicemia in situazioni di normalità e in situazioni di emergenza L importanza dell attività fisica
22 6 incontro: Qual è la pastiglia migliore? Cosa sono le ipoglicemie? Ovvero la terapia OBIETTIVI Assunzione corretta dei medicinali prescritti Prevenire e riconoscere le ipoglicemie
23 7 incontro: Occhi, cuore, pressione reni e piedi le complicanze e come prevenirle! OBIETTIVI Individuazione dei problemi provocati da un cattivo controllo del diabete Soluzioni pratiche ed attuabili nella
24 Il c ampione 102 PAZIENTI Seguiti per un periodo di 2 anni Controlli ogni 3 mesi : - peso - HbA1C - glicemia Screening annuale delle complicanze Somministrazione di questionari alla fine dello studio: - questionario sulle conoscenze del diabete - questionario sulle condotte - questionario sulla qualità di vita
25 102 PAZIENTI 52 terapia di gruppo M 45,1% F 54,9% 52 terapia individuale M 66,7% F 33,3% 63,38 Età 63,70 13,23 Anni di diabete 13,37 33,16 BMI 31,77 8,72 201,98 49,26 HbA1c Colesterolo totale Colesterolo HDL 8,84 180,40 45,56 185,05 Trigliceridi 176,12 143,55 Pressione sistolica 137,88 82,58 Pressione diastolica 81,67
26 Complicanze Gruppo sperimentale Gruppo di controllo Retinopatia NO NO (94%) SI (6%) Neuropatia NO NO (96%) SI (4%) Nefropatia NO (98%) SI (2%) NO Eventi cardiovascolari NO NO (88%) SI (12%)
27 Ris ultati
28 l HbA1c 10 9,5 % 9 8,5 8 7,5 7 Tempo 0 3 mesi 6 mesi Gruppo Sperimentale 12 mesi 18 mesi 24 mesi Gruppo di Controllo Tempo 0 3 mesi 6 mesi 12 mesi 18 mesi 24 mesi Gruppo sperimentale , Gruppo di controllo , NS p<0.001 p=0.043 p<0.001 NS Significatività
29 Il BMI 34 Kg/m Tempo 0 3 mesi 6 mesi 12 mesi Gruppo Sperimentale Gruppo sperimental e Gruppo di controllo Significatività 18 mesi 24 mesi Gruppo di Controllo Tempo 0 3 mesi 6 mesi 12 mesi 18 mesi 24 mesi ,77 + 5, NS NS NS NS NS
30 mg/dl Il c ole s te rolo totale Tempo 0 1 anno Gruppo Sperimentale 2 anni Gruppo di Controllo Tempo 0 1 anno 2 anni Gruppo sperimentale 201, ,99 193, ,63 195, ,29 Gruppo di controllo 180, ,11 179, ,96 186, ,75 NS NS Significatività
31 Il c ole s te rolo HDL 52 mg/dl Tempo 0 1 anno Gruppo Sperimentale 2 anni Gruppo di Controllo Tempo 0 12 mesi 24 mesi Gruppo sperimentale 49, ,60 48,00 +10,95 51, ,17 Gruppo di controllo 45,56 + 8,66 44,14 + 9,04 49, ,16 NS NS Significatività
32 mg/dl I trigliceridi Tempo 0 1 anno Gruppo Sperimentale 2 anni Gruppo di Controllo Tempo 0 1 anno 2 anni Gruppo sperimentale 185, , Gruppo di controllo 176, , NS NS Significatività
33 La pre s s ione arte rios a s is tolic a mmhg Tempo 0 1 anno Gruppo Sperimentale 2 anni Gruppo di Controllo Tempo 0 12 mesi 24 mesi Gruppo sperimentale 143, , Gruppo di controllo 137, , NS NS Significatività
34 La pre s s ione arte rios a dias tolic a m m Hg Tempo 0 1 anno Gruppo Sperimentale 2 anni Gruppo di Controllo Tempo 0 12 mesi 24 mesi Gruppo sperimentale 82, , Gruppo di controllo 81, , NS NS Significatività
35 I que s tionari Qualità di vita Gruppo di controllo Gruppo sperimentale media 153,19 147,06 mediana 158,50 157,00 dev standard 37,19 34,81 media 11,80 13,03 mediana 12,00 13,00 dev standard 3,83 3,48 Condotte Conoscenze Significatività NS NS media 40,53 51,51 mediana 43,50 59,00 dev standard 17,44 16,56 p= 0,005
36 Conclus ioni Nel percorso educativo della group care, l operatore assume il ruolo del consulente in continuo delle modifiche comportamentali necessarie affinché i pazienti facciano proprie le abilità indispensabili della cura della malattia.
37 Questo studio ha dimostrato, che i diabetici adulti sono in grado di acquisire nuove conoscenze e capacità di modificare i propri comportamenti indipendentemente da l grado di scolarità, età, se esposti a tecniche educative che accolgono i loro bisogni e le loro capacità di apprendimento I pazienti che seguivano l approccio one to one avevano un progressivo deterioramento delle abilità di problem solving e della qualità di vita La group care previene il peggioramento del controllo glicemico rispetto alla terapia individuale con una diminuzione dei valori di HbA1c e il loro mantenimento nel tempo. Inoltre vi è stato un non aumento della terapia farmacologica Vi è stato anche un miglioramento del costo efficacia nella group care
38 La Group Care bene si adatta nella flessibilità di una organizzazione, ha un ottimo impatto costo efficacia migliora il controllo metabolico e la qualità di vita Durante lo studio si mantiene costante il numero dei farmaci utilizzati e il rimangono invariati i miglioramenti delle abitudini di vita
39 In quali paesi sono utilizzate le Conversation Map? Le Conversation Map sono state lanciate in Canada nel 2005 ed oltre il 65% degli educatori sul diabete in Canada hanno ricevuto una formazione specifica sull uso dello strumento didattico delle Conversation Map. Nel Giugno 2007, sono state lanciate le U.S. Diabetes Conversation Map durante il congresso dell ADA negli Stati Uniti e dall Aprile 2008, oltre 11,000 professionisti del settore sanitario hanno ricevuto una formazione specifica sull uso di questo strumento.
40 Cos è lo strumento didattico chiamato Conversation Map? La Conversation Map comprende una serie d immagini e metafore riprodotte su un tabellone da tavolo che misura circa 1 metro per 1,5 metri. La Mappa serve da strumento interattivo per facilitare il lavoro degli operatori sanitari nel coinvolgere gruppi di pazienti in discussioni e scambi inerenti ad un determinato argomento quali, per esempio, il diabete, la salute cardiovascolare o l obesità.
41 STRUMEMENTO DI INCENTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO E GESTIONE DI COMUNITA DI APPRENDIMENTO
42 IDEATO DA HEALTHY INTERACTIONS
43 CONDIVISO DA INTERNATIONAL DIABETES FEDERATION EUROPE : ALLEANZA DI 60 ASSOCIAZIONI IN PIU' DI 45 PAESI EUROPEI PROMUOVE PREVENZIONE CURA RICERCA EDUCAZIONE DM
44 SPONSORIZZATO IN ITALIA DA
45 PROMUOVE LA QUALITA' DELLE DECISIONI SANITARIE AVVIANDO CONVERSAZIONI SIGNIFICATIVE TRA PARI
46 ABBIAMO PROPOSTO QUESTO METODO A CIRCA 28/30 PERSONE SUDDIVISE IN TRE GRUPPI, TUTTI ESORDI DMT2 DAL 2009.
47 I COMPONENTI DI SUPPORTO DI QUESTO STRUMENTO SONO I VISUAL
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53 LE CARTE ARGOMENTI DI DISCUSSIONE Sono carte gioco che apportano ulteriori informazioni favoriscono la conversazione e il coinvolgimento dei partecipanti.
54 LE DOMANDE DI CONVERSAZIONE : Sono all interno della guida, per esempio nello strumento di dialogo che cosa è il diabete la domanda è: avrete sentito affermare che il diabete è una malattia progressiva. Sapete cosa significa?
55 IL GRUPPO
56 IL MODERATORE:
57 IL PIANO D AZIONE: 1. QUALI SONO LE 2/3 COSE CHE HAI IMPARATO OGGI? 2. COSA DESIDERI FARE IN MODO DIVERSO AL FINE DI GESTIRE IL TUO DIBETE? 3. QUALI AZIONI DI CAMBIAMENTO ADOTTERAI? 4. QUANDO INIZIERAI, CHI TI AIUTERA E IN QUANTO TEMPO PREVEDI DI RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI?
58 CONSIGLI PER LA MODERAZIONE 1. Mantenere alti energia ed entusiasmo, 2. Mantenere il gruppo concentrato, 3. Sondare il terreno con delle domande, 4. Essere in ascolto attivo, 5. Incoraggiare la partecipazione 6. Non lasciare che la seduta sia dominata solo da pochi individui 7. Assicurarsi che sia il gruppo a parlare, 8. Gestire le attivita con le carte degli argomenti, 9. Quando vengono poste domande specifiche, 10. Come iniziare, 11. Indicatori di una moderazione di successo.
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60 I problemi risolti in gruppo e il supporto psicologico, riducono le barriere che comportavano difficoltà al cambiamento dello stile di vita. La terapia di gruppo migliora di conseguenza il controllo
61 Grazie a tutti pe r l atte nzione
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