Provincia di Savona. Servizio Politiche del Lavoro e Sociali. Osservatorio del mercato del lavoro della Provincia di Savona.

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1 RELAZIONE GENERALE SULLA SITUAZIONE DEL TERRITORIO PROVINCIALE. IL MERCATO DEL LAVORO NEL CORSO DEL SECONDO SEMESTRE Sr/AA 1

2 INDICE 1. Il mercato del lavoro nel periodo luglio ottobre L offerta di lavoro 3. La domanda di lavoro Sr/AA 2

3 1. IL MERCATO DEL LAVORO PROVINCIALE NEL PERIODO LUGLIO OTTOBRE Le presenti pagine si pongono l obiettivo di fornire dati ed analisi sulla situazione del mercato del lavoro provinciale, così come si deduce dall osservazione dei dati di fonte propria dei Centri per l Impiego afferente il numero e le caratteristiche degli iscritti disponibili all occupazione e il numero e le caratteristiche della domanda di lavoro espressa dalle aziende locali. L attuale indisponibilità dei dati relativi ai mesi di Novembre e di Dicembre non ha consentito una lettura dei fenomeni relativa al secondo semestre riducendo, quindi, le potenzialità informative al periodo luglio-ottobre La minore disponibilità temporale non ha, tuttavia, precluso la possibilità di misurare i fenomeni rilevanti del mercato del lavoro provinciale, fenomeni che sembrano ricondurre ad una situazione di sostanziale stabilità nel mercato del lavoro. Il numero degli iscritti ai tre Centri per l impiego provinciale fa registrare un aumento del +2,19% rispetto all analogo dato rilevato a giugno dello stesso anno, facendo attestare a il numero dei soggetti in cerca di occupazione. A ben vedere l incremento appare di natura fisiologica, ovvero connaturata all andamento stagionale di numerose attività produttive che trovano proprio alla fine dell estate il periodo di minima attività. Ed è proprio in conseguenza dell avvio delle attività stagionali che il numero dei disoccupati scende del 24,75% nel mese di giugno rispetto al gennaio dello stesso anno. Se uno degli effetti della stagionalità è quello di aumentare o ridurre il numero di chi è alla ricerca di occupazione, un possibile indicatore o misuratore della reale entità di chi cerca lavoro, potrebbe essere quello di osservare non tanto la presenza o meno di una variazione positiva negli iscritti, quanto piuttosto l intensità con cui la stessa si verifica. Così il confronto con gli analoghi dati rilevati nello stesso periodo del 2005 evidenzia un miglioramento nelle reiscrizioni: ad ottobre 2005 l incremento rispetto a giugno era del + 22,2% a fronte dell attuale +2,19%. Due considerazioni appaiono importanti per tentare di comprendere le cause alla base del minor numero di reiscrizioni. Un primo fattore è connesso alle nuove modalità di gestione delle iscrizioni connesse alle modificazioni intervenute nell applicazione delle disposizioni legislative, modificazioni che hanno condotto a considerare nella disponibilità al lavoro solo coloro che si ripresentano per la iscrizione entro trenta giorni dopo la cessazione del precedente rapporto di lavoro. Tale nuova modalità di rilevazione evidenzia, dunque, come la ricerca di un occupazione subordinata all immediata disponibilità contragga il numero di persone in cerca reale di occupazione. Il secondo fattore attiene al fatto che i dati attualmente disponibili non consentono di rilevare se il minor flusso in reingresso sia imputabile ad una reale minore ricerca di occupazione o se sia da correlare all allargamento dell area del lavoro nero. In sintesi i dati e le informazioni ad oggi a disposizione non consentono di evidenziare se il minor reingresso nello stato di disoccupazione sia da imputare ad una reale minore necessità di Sr/AA 3

4 trovare un occupazione, oppure se la ricerca della stessa avviene attraverso canali non regolare alimentando l area del lavoro nero. Le caratteristiche strutturali di chi è alla ricerca di un occupazione rimane sostanzialmente invariata nel corso del secondo semestre. Le donne continuano a rappresentare la componente di genere prioritaria (60%) nella ricerca di occupazione con percentuali che si mantengono costanti nel corso del tempo e non solo nel secondo semestre, ma anche nel corso degli anni precedenti, evidenziando, dunque, come uno dei problemi del mercato del lavoro sia anche quello della disoccupazione femminile. I trentenni in cerca di occupazione sono la classe di età più numerosa, seguono, nell ordine, i quarantenni, i ventenni, i cinquantenni. Due considerazioni appaiono significative. La prima è che nel corso degli ultimi anni è mutata la classe di età più numerosa: nel 2004 i ventenni erano i più numerosi fra gli iscritti (42,56%), seguiti dai trentenni (28,53%), dai quarantenni (19,52%) e dai cinquantenni (13,94%). A quasi due anni di distanza i trentenni pesano per il 33% e l incidenza percentuale dei ventenni si riduce al 22% dopo quella dei quarantenni (23%). Se poi si considera il fatto che gli ultraquarantenni incidono complessivamente per il 42,88% sulla totalità degli iscritti emerge chiaramente come uno dei problemi occupazionali sia proprio quello dell inserimento di classi di età sempre più anziane. L offerta dei disponibili al lavoro presenta caratteristiche per livello di istruzione sostanzialmente invariate. I laureati incidono per il 7,9%, valore in linea con quanto rilevato a giugno (8,81%), i diplomati rappresentano il 27,06% a fronte del 24,43% di giugno, i diplomati della scuole media inferiore sono il 39,63% del totale a fronte del 44,08% di giugno e quelli con licenza elementare rappresentano il 10,04% rispetto al 9,08% di giugno. La gamma dei diplomi risulta varia facendo registrare una certa numerosità per ragionieri e periti commerciali, per diplomati con maturità scientifica e classica, per geometri. Anche la gamma dei titoli di laurea risulta abbastanza differenziata rilevandosi laureati in giurisprudenza, in economia e commercio, in lingue straniere, in scienze biologiche, ecc in cerca di occupazione. Anche l insieme delle professionalità offerte non presenta modificazioni rilevanti non solo nel corso degli ultimi mesi, ma anche negli ultimi anni: il personale non qualificato (in particolare l operatore generico di produzione), il personale dedito alla vendita ed ai servizi per le famiglie (con particolare riferimento al cameriere, all addetto dei servizi di pulizia ed al commesso) e le professioni relative all amministrazione ed alla gestione (con particolare riferimento ai tecnici intermedi) rappresentano le categorie professionali più numerose. Il numero dei soggetti extracomunitari iscritti si mantiene stabile: i dati di ottobre evidenziano un entità di persone di nazionalità non comunitaria in cerca di occupazione, in cui prevale la componente albanese e marocchine ed in cui le donne rappresentano il 61,8% del totale, uniformandosi, quindi, alle caratteristiche strutturali dell intero mercato del lavoro. Anche il numero degli iscritti nelle liste di mobilità si mantiene stabile nel corso dei mesi considerati: in valore assoluto gli stessi passano, infatti da 949 soggetti a 913 soggetti con un lieve incremento del numero degli iscritti ordinari (6 unità) ed una lieve diminuzione degli avviati a tempo determinato (34 unità) per dodici mesi che, com è noto, mantengono l iscrizione alle liste. Trovano riconferma anche i numeri degli iscritti in base alle due tipologie di legge: gli iscritti in base alla legge 236 (ovvero quella che non prevede l indennità monetaria) rappresentano il 67,25% a fronte del 63,75% rilevato a giugno Sr/AA 4

5 La domanda di lavoro espressa dalle aziende sul territorio provinciale si attesta nel periodo considerato a movimenti in ingresso o mantenimento nel mercato del lavoro. Poiché gli avviamenti al lavoro vengono rilevati come dati cumulati dall inizio di un certo periodo, il numero complessivo dei movimenti non può essere confrontato con le risultanze del primo semestre 2006, mentre un possibile confronto può essere effettuato con l analogo periodo dell anno precedente. Emerge una diminuzione della domanda complessiva (-3%) e tale diminuzione coinvolge, in maniera differenziata, tutti i macro settori economici. Data la limitatezza del periodo considerato, la minore domanda di lavoro non può essere interpretata come un aggravamento delle condizioni economiche e le cause devono, senza dubbio, essere ricercate nel momento congiunturale della nostra economia. Si può, però evidenziare come il minor fabbisogno occupazionale abbia coinvolto in misura diversa i comparti economici all interno dei settori fondamentali. Così nell industria è proprio il comparto della metalmeccanica, quello a tradizionale maggiore domanda di lavoro, a far registrare una diminuzione, così come, decurtazioni, si verificano anche nel comparto della chimica. Nel terziario, l alberghiero ed il commercio, i due comparti a maggiore domanda di lavoro, risultano in crescita, mentre a far registrare diminuzioni sono quelli degli autotrasporti e degli studi professionali. In riferimento alle forme contrattuali applicate due sembrano le considerazioni rilevanti. La prima è che il tempo determinato continua a rappresentare la forma contrattuale più rilevante (il 53,3%), seguita dal tempo indeterminato (26,72%) e dal contratto di somministrazione (10,2%) che diventa, così, la terza forma contrattuale applicata nel mercato del lavoro provinciale, preferita rispetto all apprendistato (7,38%). La seconda attiene alla progressiva espansione dell applicazione dei contratti atipici: si incrementa il lavoro intermittente, il lavoro a progetto, le collaborazioni coordinate e continuative. E tale ampliamento sta coinvolgendo in misura maggiore la componente femminile rispetto a quella maschile. Solo le rilevazioni future consentiranno di stabilire se tale maggiore applicazione è connaturata al mondo del lavoro femminile, oppure se è da attribuire alla tendenza che vede tradizionalmente le donne nel mercato del lavoro, anticipatrici di nuove dinamiche. Sr/AA 5

6 2. L OFFERTA DI LAVORO. A ottobre 2006 erano iscritti presso i tre centri per l impiego provinciali soggetti disponibili al lavoro, di cui donne pari al 60,18% del totale degli iscritti. Rispetto al dato rilevato a giugno la crescita degli iscritti è del +2,1%, con una variazione percentuale positiva del +3,45% per la componente femminile. La crescita del numero degli iscritti assume un carattere fisiologico, ovvero connaturato al sistema produttivo provinciale e connesso alla stagionalità di numerose attività produttive. Per contro proprio l avvio della stagionalità aveva fatto rilevare nel mese di giugno una diminuzione degli iscritti del 24,75%. Se uno degli effetti della stagionalità è quello di aumentare o ridurre il numero di chi è alla ricerca di occupazione, un possibile indicatore o misuratore della reale entità di chi cerca lavoro, potrebbe essere quello di osservare non tanto la presenza o meno di una variazione positiva negli iscritti, quanto piuttosto l intensità con cui la stessa si verifica. Così il confronto con gli analoghi dati rilevati nello stesso periodo del 2005 evidenzia un miglioramento nelle reiscrizioni: ad ottobre 2005 l incremento rispetto a giugno era del + 22,2% a fronte dell attuale +2,19%. Le caratteristiche strutturali dei soggetti in cerca di occupazione rimangono invariate nel periodo considerato. Così le donne in cerca di occupazione incidono per il 60,2%, percentuale che rimane invariata non solo nel confronto con il semestre precedente, ma anche nel corso degli anni ad indicare come uno dei problemi disoccupazionali sia quello degli inserimenti femminili nel mercato del lavoro. Anche in termini di età si assiste alla continuità dell elevata incidenza dei trentenni in cerca di occupazione stabile: la classe, pesa, infatti, per il 33% sul totale, a fronte del 23% dei quarantenni e del 22% dei ventenni. Si evidenzia, ancora, la crescita nel corso del tempo degli ultraquarantenni che pesano, ad ottobre, per ben il 42,8%, valore inferiore rispetto a quello rilevato a giugno (46%), ma in crescita rispetto al dicembre 2005 (37,93%). Provincia di Savona. Distribuzione % degli iscritti per livello diistruzione. Ottiobre % % % % % % Sr/AA 6

7 La disponibilità di un offerta di lavoro sempre più anziana è da collegare a diversi fattori: Uno scarso ricambio giovanile in connessione sia alla minore quantità di leve giovanili per effetto della bassa natalità degli anni passati e sia soprattutto in connessione all estensione dell obbligo scolastico che posticipa l ingresso nel mercato del lavoro; Un ampliamento della fascia di età centrale connessa alla difficoltà di stabilizzazione nel mercato del lavoro. L applicazione diffusa di contratti non solo a termine, ma anche atipici ha avuto come effetto quello di far affluire nell area della ricerca di occupazione, soggetti sempre più vecchi : le donne trentenni in cerca di occupazione sono il 65% della loro classe e le donne ultraquarantenne rappresentano il 58,2% degli ultraquarantenni complessivi. Una dilatazione progressiva del numero di coloro che avendo più di quarantenni ed oltre risulta in cerca di occupazione, incremento determinato anche dal consistente numero dei soggetti posti in mobilità (erano 949 a giugno e 913 a ottobre di cui 598 hanno più di quarantenni) Anche per quanto riguarda il livello di istruzione le caratteristiche strutturali rimangono pressochè invariate nel corso del tempo. I diplomati scuola media inferiore rappresentano il 39% del totale iscritti (il 40% a giugno), i diplomati scuola media superiore sono il 27% della totalità (il 29% a giugno), i laureati sono l 8% del totale (10% a giugno) e quelli in possesso della sola licenza elementare rimangono, rispetto a giugno 2006, pari al 10%. Provincia di Savona. Iscritti disponibili per livello di istruzione. Ottobre nessun titolo di studio 5% scuola dell'obbligo 2% n.d. 4% area istruzione professionale 4% assolvimento obbligo scolastico 0% diploma di scuola media superiore 27% licenza media inferiore 39% licenza elementare 10% licenza avviamneto professionale 1% laurea 7% laurea breve 1% I titoli di laurea più ricorrenti sono quelli in giurisprudenza, lettere, economia e commercio, lingue e letterature straniera. Fra i diplomati in cerca di occupazione prevale il ragioniere e perito commerciale, il diplomato maturità scientifica e classica, il geometra, la scuola magistrale, la maturità linguistica ed artistica. Sr/AA 7

8 Un ulteriore elemento informativo è rappresentato dalla distribuzione degli iscritti per categoria professionale di disponibilità al lavoro: il personale non qualificato e le professioni relative alle all amministrazione ed alla gestione (entrambe con un incidenza percentuale del 28%). Rientrano nella prima categoria diverse qualifiche professionali : l operatore generico di produzione assomma ben l 85,04% della categoria generica, seguono il domestico di albergo, il manovale edile, il bidello, il manovale industriale. Fanno parte della seconda categoria il personale di segreteria (63,8%), seguito dall impiegato di ufficio, dall operatore terminalista di computer. Per entrambe le tipologie professionali la disponibilità al lavoro è principalmente donna con un età compresa fra i trenta ed i quarant anni. Provicnia di Savona. Distribuzione% degli iscritti per categoria professionale. Ottobre professioni intermedie 17% professioni relative alla vendita ed ai servizi per le famiglie 7% nd 14% artigiani operai specializzati 3% conduttori impianti 2% legislatori dirigenti imprenditori 0% professioni intellettuali scientifiche ad elevata specializzazione 1% personale non qualificato 28% professioni esecutive relative all'amministrazione ed alla gestione 28% La gamma delle professionalità offerte risulta ampia e differenziata. I numeri maggiori che riflettono la composizione dei clienti dei centri per l impiego in termini di livelli di istruzione sono quelli dell operatore generico di produzione, del personale di segreteria (professionalità per le quali il titolo di studio più ricorrente è quello della licenza media inferiore), professioni tecniche nell amministrazione e gestione, impiegati di ufficio (professionalità da ricondurre a soggetti in possesso del titolo di diploma di scuola media superiore e di laurea). La differenziazione di qualifiche professionali appare evidente nell insieme di quelle professionalità disponibili in numeri più limitati ma che risultano rappresentativi di un insieme composito: l ingegnere edile, civile, la guida naturalistica, il carpentiere, l estetista, il pasticcere artigianale, il pellicciaio, ecc.. per un totale di 545 diverse professionalità. In merito ai trend ed alle caratteristiche delle fasce deboli del mercato del lavoro provinciale (soggetti di nazionalità non comunitaria, soggetti iscritti nelle liste di mobilità e soggetti diversamente abili) due sembrano le considerazioni rilevanti desumibili dalla lettura dei numeri che li quantificano. La prima è quella della sostanziale stabilità nel loro numero, la seconda risiede nella Sr/AA 8

9 rilevazione di modificazioni nelle caratteristiche strutturali, cambiamenti che vanno verso una omogeneizzazione rispetto al mercato del lavoro complessivo. In primo luogo gli extracomunitari: il loro numero si mantiene sulle 1000 unità con una forte prevalenza di albanesi e marocchini (il 50% della totalità degli iscritti). Si evidenzia come nel corso del tempo la struttura di questo segmento di offerta abbia fatto rilevare alcune modificazioni. In primo luogo intermini di classe di età: i trentenni, infatti, rappresentano la categoria più numerosa, in controtendenza rispetto a quanto rilevato negli anni precedenti in cui la maggiore età era rappresentata da classi giovanili. In secondo luogo la maggiore presenza femminile (52,6% del totale), novità in un panorama dell offerta extracomunitaria, prettamente maschile, ma che, comunque, risulta in linea con quanto si verifica per il mercato del lavoro in generale. In secondo luogo il trend dei soggetti iscritti nelle liste di mobilità. Il loro numero rimane pressoché costante rispetto a quanto rilevato a giugno 2006: da 949 unità a 913 unità con un lieve incremento degli iscritti ordinari (+6 unità) ed una lieve diminuzione degli avviati a tempo determinato (-34 unità). Tra le modificazioni rilevanti, già evidenziate nel corso del 2005, è la crescita del numero delle iscrizioni in base alla legge 236/93, ovvero quella che interessa le aziende con meno di quindici dipendenti e che non prevede per il lavoratore la percezione di un indennità monetaria. Anche il segmento dell utenza dei soggetti diversamente abili disponibili al lavoro si mantiene costante nel corso dei quattro mesi considerati: ad ottobre il loro numero si attesta a 862 unità (-313 unità) in cui le percentuali per genere si attestano al 50%. Sr/AA 9

10 3. LA DOMANDA DI LAVORO. Nel periodo luglio ottobre sono state effettuate avviamenti di rapporti di lavoro, di cui i nuovi ingressi sono stati pari a unità, le proroghe di contratti precedentemente avviati e le trasformazioni di rapporti di lavoro precedenti Rispetto al periodo gennaio-giugno si registrano numeri decisamente più contenuti delle assunzioni complessive in conseguenza del minor numeri di mesi considerati nelle analisi. Il confronto con le dinamiche rilevate negli stessi mesi dell anno precedete evidenzia una contrazione del 3%. Dei movimenti complessivi verificatesi da luglio ad ottobre il 49% ha riguardato la componente femminile. In particolare se le nuove assunzioni di personale, le proroghe di contratti avviati precedentemente si collocano su percentuali di genere paritarie, le trasformazioni di rapporti di lavoro (da part time a full time o da full time a part time) risultano, invece, in larga maggioranza femminili. In termini di tipologie contrattuali applicate il contratto a tempo determinato incide per il 53,3%, segue quello a tempo indeterminato (26,72%), l applicazione del contratto di somministrazione (10,2%) che diventa, così, la terza forma contrattuale applicata nel mercato del lavoro provinciale. L osservazione delle forme contrattuali per genere evidenzia una maggiore incidenza del contratto a termine per le donne a fronte di una maggiore applicazione del contratto in apprendistato per la componente maschile. Piano di Inserimento Professionale (PIP) Borsa lavoro Lavoro ripartito Tirocinio Lavoro a Domicilio Contratto di Reinserimento Associazione in partecipazione Contratto di Formazione lavoro Lavoro occasionale (Turismo e P.E.) Contratto di inserimento lavorativo Lavoro stagionale Collaborazione coordinata e continuativa Lavoro a progetto Lavoro intermittente Apprendistato Lavoro a scopo di somministrazione Lavoro a tempo indeterminato 4154 Lavoro a tempo determinato 8284 L osservazione dei dati consente di evidenziare la progressiva espansione dei contratti di lavoro atipici. In particolare i contratti di lavoro a progetto le collaborazioni coordinate e continuative, ecc stano progressivamente aumentando, come testimonia, ad esempio, il confronto con quanto si è verificato fin dall inizio dell anno e per tutti i primi sei mesi del Ad esempio nel periodo gennaio-giugno i contratti a progetto erano pari a 18 unità, nei quattro mesi successivi Sr/AA 10

11 sono stati stipulati ben 96 contratti a progetto. I contratti di intermittenza erano pari a 41 nel primo periodo considerato, salgono a 183 nel secondo periodo ed anche i contratti di collaborazione coordinata e continuativa passano da 2 a 30 unità. Può essere interessante sottolineare come viene coinvolta la componente femminile nelle nuove forme contrattuali. L osservazione dei dati consente di evidenziare come sul totale dei contratti a progetto avviati ben 61 sono stati stipulati a favore di donne contro i 96 totali, quelli ad intermittenza hanno coinvolto 106 donne rispetto al totale di 183 ed, infine, i contratti di collaborazione coordinata e continuativa 21 sono femminili su un totale di 30. Anche se è presto per interpretare tale fenomeno come una certezza interpretativa, senza dubbio si può affermare il maggior coinvolgimento femminile in tali forme contrattuali largamente flessibili. L osservazione delle dinamiche future consentirà di stabilire se tale maggiore applicazione è da imputare alla classica tendenza rilevata nella componente femminile di essere anticipatrice dei cambiamenti del mercato del lavoro, oppure se la maggiore applicazione dei contratti atipici risulta riservata, in maniera quasi esclusiva, alla componente femminile. Le assunzioni agevolate sono state nel complesso pari a unità pari al 8,73% del totale delle assunzioni nel periodo. Le forme di agevolazione più utilizzate sono state quelle dell apprendistato (74,96% di tutte le assunzioni agevolate) e quelle della assunzione a tempo determinato dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità. Le assunzioni di lavoratori iscritti di lunga durata ha inciso solo per il 2,72% del totale delle assunzioni agevolate. Le assunzioni agevolate femminili sono state pari al 46,75% del totale assunzioni agevolate. Trasformazione a Tempo Indeterminato di Contratto di Apprendistato Trasform. a T. Indet. di Contratto a Termine Agev. per Lav. Assunti dalle Liste di Mobilità Lavoratori in Uscita da Corsi Professionali o in Possesso di Attestato di Qualifica Lavoratori Disabili Aventi Titolo alla Fiscalizzazione Totale Lavoratori Disabili Aventi Titolo alla Fiscalizzazione del 50% Lavoratori Appartenenti a Categorie Svantaggiate Occupati nelle Coop. Sociali Contratto di Inserimento Lavorativo Contratti di Solidarietà Espansivi Assunzioni Agevolate di Lavoratori Beneficiari di Cigs da Almeno 3 Mesi Assunzioni Agevolate a T. Indet. di Lav. Iscritti nelle Liste di Mobilità Assunzioni Agevolate a T. Det. in Sostituzione di Lavoratori in Astensione Obb Assunzioni Agevolate a T. Det. di Lav. Iscritti nelle Liste di Mobilità 132 Assunzione con Contratto di Apprendistato 1018 Ass. Agev. di Lavoratori Beneficiari di Cigs da Almeno 24 Mesi Ass. Agev. di Lav. Disocc. da Almeno 24 Mesi Agevolazione disabili a fiscalizzazione non definita Sr/AA 11

12 Nel complesso degli avviamenti al lavoro la domanda proviene, ovviamente, dal terziario con il 54,51% del totale delle assunzioni, seguita dall industria (13,91%) e dall edilizia (8%). Industria. Assunzioni periodo luglio ottobre 2006 Alimentaristi: Industrie Chimica Gomma Plastica e Vetro: Artigiane Ceramica: Artigiane Editoria e Grafica: Industrie Chimico Farmaceutica e Affini: Industrie Esercizi Cinematografici e Cinema-Teatrali Gomma e Plastica: P.M.I. Gomma e Plastica: Industrie Vetro: Industrie Chimica e Affini (Piccola e Media Impresa) Alimentaristi: P.M.I. Panificazione: Confcommercio Meccanici Alimentaristi: Artigiane Metalmeccanica: P.M.I. Metalmeccanica: Artigiane Metalmeccanica: Industrie Rispetto all analogo periodo dell anno precedente si assiste ad una diminuzione del 3,67% per l industria in senso lato, al 8,05% nel terziario ed al 7,76% nell agricoltura. Nell industria la domanda proviene principalmente dal comparto delle metalmeccanica (70,28%), in diminuzione rispetto all analogo periodo dell anno precedente, anche l industria chimica subisce un forte ridimensionamento, mentre stabili sono le performance dell industria alimentare. La minore domanda del settore si traduce, in termini di professionalità richieste in una loro migliore qualificazione: se l operatore generico di produzione assomma ben il 29,31% della domanda industriale, le richieste di impiegati esecutivi di ufficio rappresentano il 5,4% ed a decrescere tutte le altre professionalità che vanno dal manovale in ferro, al fattorino, all elettromeccanico, al personale di segreteria, ecc.. L industria assume prioritariamente a tempo determinato ( il 48,03%)m, seguono i contratti a tempo indeterminato (38,74%), ed in apprendistato (11,41%), mentre bassa risulta l incidenza percentuale nel periodo dei contratti di somministrazione (0,46%), contratti che risultano, nella domanda di lavoro complessiva la terza forma contrattuale applicata. In termini di distribuzione territoriale la maggiore domanda di lavoro proviene dalla Valle Bormida (42,67%). Nel terziario il comparto a maggiore domanda di lavoro è quello alberghiero (30,74% del totale) che rileva, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente un incremento del +8,9%. Le modalità di assunzioni nel comparto sono principalmente a termine (66,4%) e coinvolgono per il 60% la componente femminile. Solo il 9% delle assunzioni ha riguardato forme agevolate, nel caso specifico contratti di apprendistato (9%) Sr/AA 12

13 Le professioni maggiormente richieste sono quelle afferenti alla categoria del personale dedito alla vendita ed ai servizi per le famiglie (cameriere, barista, commis di sala, cuoco, operatore generico di cucina, ecc..) e quelle del personale non qualificato (inserviente in esercizi alberghieri, assistente bagnanti, operatore generico di produzione, ecc..). Il comparto del commercio e dei servizi incide per il 21,4%, in crescita del 7,54% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Le assunzioni nel comparto sono state per il 48,73% a tempo determinato e per il 29,15% a tempo indeterminato; molto bassa risulta la percentuale dei contratti di somministrazione (4%). Le assunzioni agevolate sono state per il 15,20% in apprendistato. Le categorie professionali maggiormente richieste sono state quelle delle professioni relative alla vendita ed ai servizi per le famiglie (commesso, aiuto commesso), quelle delle professioni esecutive relative all amministrazione ed alla gestione (impiegati di ufficio, magazziniere consegnatario,ecc..) e quelle del personale non qualificato (operatore generico di produzione, confezionatore di prodotti, ecc..). Provincia di Savona. terziario. Avviamenti per settore economico. Luglio Ottobre Pulizia: Imprese Pulizia Disinfezione Disinfestazione (Pmi Cooperative Artigiane) Commercio: Cooperative di Consumo Autotrasporti e Spedizioni in Conto Terzi Commercio Lavoro Domestico Imprese Fornitrici Lavoro Temporaneo Turismo (Aziende Federturismo) Servizi Socio-Assistenziali: Cooperative Commercio e Servizi Alberghi: Dipendenti Catene Alberghiere La decurtazione delle assunzioni verificatesi rispetto allo stesso periodo del 2005 è, quindi, da imputare a comparti a minore incidenza di domanda di lavoro, quali quello degli autotrasporti, dei trasporti, degli studi professionali. La domanda di lavoro nel comparto agricolo si attesta attorno al 5% del totale dell economia (-7,76% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente). Le assunzioni sono state principalmente a tempo determinato con qualifiche afferenti personale non qualificato (bracciante agricolo) ed hanno riguardato per il 41,07% soggetti extracomunitari. Sr/AA 13

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