INVESTIRE ED OPERARE IN GIAPPONE
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- Sara Biondi
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1 INVESTIRE ED OPERARE IN GIAPPONE
2 Investire ed operare in Giappone (2007) 2
3 SOMMARIO RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE, CONSOLARI E COMMERCIALI 5 INFORMAZIONI UTILI 6 Il Paese 6 Lingua ufficiale e commerciale 6 Festività ufficiali e orari 7 Passaporti, visti e regolamentazioni sanitarie 7 L ECONOMIA GIAPPONESE 8 Rischio Paese 8 Settori produttivi 8 Prospettive future 8 Interscambio 8 Gemellaggio Torino - Nagoya 9 Principali trattati 9 NORMATIVA DOGANALE 10 Documenti di spedizione 10 Trattamento degli imballaggi in legno 11 Carnet ATA 11 Assicurazione trasporto 11 Costi consolari 11 Visto d affari sul passaporto 11 Investire ed operare in Giappone (2007) 3
4 FONTI: elaborazione Camera di commercio di Torino su dati The Economist, World Bank, ICE, Mondimpresa, Unioncamere NB: Le informazioni contenute in questo volume sono tratte da fonti ritenute attendibili. Tuttavia, non potendo garantirne l esattezza, si precisa che le stesse non hanno carattere di ufficialità, bensì valore meramente orientativo. Pertanto, il loro utilizzo da parte del lettore nello svolgimento della propria attività professionale richiede una puntuale verifica presso le Autorità e gli organismi istituzionalmente competenti nella/e materia/e cui le informazioni stesse ineriscono. Investire ed operare in Giappone (2007) 4
5 RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE, CONSOLARI E COMMERCIALI ITALIA IN GIAPPONE Ambasciata d Italia Tokyo Mita, Minato-ku Tel: / 2 / 3 / 4 / 5 / 6 Fax: mail@embitaly.jp Web: Consolato Generale di Osaka Osaka Twin 21 Mid Tower 31F Shiromi Chuo-Ku Tel: / 1619 / 0754 Fax: info@italconsosaka.org Web: Consolato Onorario di Kyoto 602 Kyoto c/o Urasenke Foundation, Ogawa Teranouchi Agaru, Kamikyo-ku Tel: , int. 221 Fax: Consolato Onorario di Fukoka Fukuoka Kyushu Card Co. LTD Hakata Ekimae Hakata-Ku Tel: Fax: Ufficio ICE Tokyo Tokyo Shin Aoyama West Bldg., 16th Floor Minami Aoyama - Minato-Ku Tel: / 4 / 7 Fax: tokyo@tokyo.ice.it Ufficio ICE Osaka Osaka Twin 21 Mid Tower 31F Shiromi Chuo-Ku Tel: Fax: osaka.osaka@ice.it Camera di commercio Italiana in Giappone Tokyo Enokizaka Bldg. 3F, Akasaka, Minato-ku Tel: Fax: iccj@iccj.or.jp Web: GIAPPONE IN ITALIA Ambasciata del Giappone Ufficio Commerciale e Sezione Consolare Roma Via Quintino Sella, 60 Tel: / Fax: / Web: Consolato Generale di Milano Milano Via Privata Cesare Mangili, 2/4 Tel: Fax : ryoikan@micronet.it Circoscrizione: Lombardia, Piemonte, Valle D Aosta, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna. JETRO (Japan External Trade Organisation) Milano Via Agnello, 6/1 Tel: Fax : mil-info@jetro.go.jp Web: Investire ed operare in Giappone (2007) 5
6 INFORMAZIONI UTILI Il Paese GIAPPONE ITALIA Superficie: kmq kmq Popolazione: 127,8 milioni di abitanti 57,3 milioni di abitanti Capitale: Tokyo Roma Lingua: Giapponese Italiano Moneta: Yen (JPY) Euro Cambio (dicembre 2006): 1 Euro = 155,34 Yen 1 Euro = 1 Euro Sistema di governo: Monarchia Repubblica Fuso orario: + 8 h + 0 h Prodotto Interno Lordo, PIL (in miliardi di $): 4.623, ,0 Esportazioni (in miliardi di $): 566,0 354,0 Importazioni (in miliardi di $): 455,0 355,0 Diversificazione produttiva (% del PIL): Agricoltura (1,3) Agricoltura (2,2) Industria (30,4) Industria (28,7) Servizi (68,3) Servizi (69,1) Indice di libertà economica 1 : 2,26 2,50 Spesa per la sanità (% del PIL): 7,9 8,4 Spesa per l istruzione (% del PIL): 3,6 4,7 Abitanti sopra i 60 anni (valore %): 26,3 25,6 Abitanti sotto i 15 anni (valore %): 14,0 14,0 Età media (in anni): 42,9 42,3 Alfabetizzazione degli adulti (%): 99,0 98,4 Frequentazione universitaria (%): 51,0 57,0 Linee telefoniche e cellulari per abitanti: Host internet per abitanti: 194,9 195,9 Computer per 1000 abitanti: Lingua ufficiale e commerciale La lingua ufficiale è il giapponese. L inglese è molto utilizzato in ambito amministrativo e commerciale. 1 Riferito alla capacità del Governo di regolamentare i rapporti economici tra gli individui. Gli indicatori sono, tra gli altri, la politica commerciale e monetaria, il sistema di tassazione e bancario, le norme per gli investimenti esteri, i diritti di proprietà e i controlli su stipendi e prezzi. 1=max; 5=min. Investire ed operare in Giappone (2007) 6
7 Festività ufficiali e orari Principali festività: 01/01 Capodanno 02 e 03/01 Giornate parzialmente festive 12/01 Festa degli adulti 11/02 Fondazione nazionale 21/03 Equinozio di primavera 29/04 Greenery s Day 03/05 Festa della Costituzione 05/05 Festa dei bambini 19/07 Festa della Marina 20/09 Festa degli anziani 23/09 Equinozio d autunno 11/10 Festa nazionale dello sport 03/11 Festa nazionale della cultura 23/11 Festa del lavoro 23/13 Compleanno dell Imperatore 31/12 Giornata parzialmente festiva Orari: Uffici pubblici: Lunedì Venerdì, Uffici postali: Lunedì Venerdì, Sabato, Banche: Lunedì Venerdì, Sabato, Aziende private: Lunedì Venerdì, /17.00 Negozi: Lunedì Domenica, (il giorno di chiusura settimanale può variare) Grandi magazzini: Lunedì Domenica, (il giorno di chiusura settimanale può variare. Esiste anche una rete nazionale di piccoli negozi, aperti dal Lunedì alla Domenica, 24 h su 24, chiamati Convenience store) Passaporti, visti e regolamentazioni sanitarie Per l ingresso nel Paese è necessario il passaporto. Il visto non è richiesto per i soggiorni inferiori ai 90 giorni (a volte anche 180 giorni). In caso di soggiorni di durata superiore esso va richiesto presso l Ambasciata del Giappone a Roma o presso il Consolato generale a Milano. Per soggiorni di lavoro si concedono permessi di 6 mesi, 1 anno o 3 anni di permanenza. Investire ed operare in Giappone (2007) 7
8 L ECONOMIA GIAPPONESE Rischio Paese Nella classifica Rischio Paese, aggiornata al maggio 2005, la SACE colloca il Giappone nella 1a categoria su 7 (1 minor rischio, 7 maggior rischio): NESSUNA RESTRIZIONE SPECIFICA. L indicazione NESSUNA RESTRIZIONE SPECIFICA significa che non emergano fattori di rischio specifici. Va comunque tenuto conto che tutte le operazioni debbono essere valutate per definire il merito di credito delle controparti: qualora quest ultimo non fosse ritenuto adeguato possono essere applicate restrizioni da correlare alla singola operazione. Settori produttivi La struttura economica giapponese è caratterizzata dalla forte presenza del settore manifatturiero, che contribuisce per quasi un terzo alla formazione del PIL. Esso è dominato dai colossi industriali multinazionali che, grazie all evoluzione tecnologica, alla qualità dei prodotti ed all efficienza dei processi produttivi, hanno dominato per decenni il mercato locale ed internazionale, soprattutto nei settori dell elettronica e degli autoveicoli. La crisi degli anni novanta non ha tuttavia risparmiato il settore che, dovendo far fronte alla crescente competitività delle industrie dei Paesi asiatici vicini ed agli alti costi di produzione locali, ha trasferito in molti casi la produzione all estero. Alcune perplessità desta anche l assistenzialismo del Governo che, in un contesto normativo rigido, non avrebbe favorito la nascita di un clima competitivo e concorrenziale. Una certa apertura verso le regole proprie di un economica più guidata dalle logiche del mercato e dalla flessibilità nel mercato del lavoro, stanno però gradualmente caratterizzando gli anni 2000, mostrando un certo cambiamento nelle realtà produttive del Paese. Prospettive future Il primo ministro Junichiro Koizumi, rimarrà in carica fino alla fine del suo mandato ossia fino a settembre del 2006, quale leader del Partito Democratico Liberale, anche se vi è incertezza sul futuro successore. Un possibile candidato è il ministro delle finanze, Sadakazu Tanigaki, personaggio di spicco, nonché membro del Partito Democratico Liberale. Un secondo candidato è Shinzo Abe, il segretario generale del PDL, molto popolare tra i giovani membri del partito stesso. Dal punto di vista economico, nel biennio , è previsto un rallentamento della crescita del PIL, che da quel momento non subirà sostanziali variazioni. Questo arresto economico nella prima parte del biennio, rifletterà il rallentamento della crescita degli investimenti visto già nel , insieme a problemi strutturali e fattori demografici. Anche la redditività delle aziende potrebbe essere in calo nel , in cui è attesa una contrazione della crescita economica complessiva del Giappone, rispettivamente del 1,1 % e 1,0%. La Banca del Giappone manterrà l attuale politica monetaria, almeno fino alla seconda metà del Le ragioni sono da ricondurre ad un aumento dell instabilità della domanda domestica e al bisogno di assicurare liquidità sufficiente atta ad evitare turbolenze di mercato a causa dell abolizione delle garanzie governative generali sui depositi bancari avvenuta a partire dall aprile del Interscambio Il Giappone è il principale partner asiatico per l Italia, sebbene i nostri rapporti commerciali abbiano seguito andamenti altalenanti negli ultimi anni. La svalutazione della lira italiana ha infatti favorito alla metà degli anni 90 le esportazioni italiane, che hanno registrato incrementi importanti. Una nuova contrazione del saldo commerciale si è invece registrata a partire dal 1997, portando drasticamente la bilancia commerciale tra i due Paesi in negativo per l Italia. Questo stesso trend è stato confermato anche negli anni 2000, caratterizzati da un ampio deficit per l Italia nei rapporti commerciali con il Paese del Sol Levante. Investire ed operare in Giappone (2007) 8
9 I dati relativi al primo trimestre del 2005 confrontati con i dati dell anno precedente mostrano un trend in aumento delle nostre esportazioni dal Paese asiatico, le quali hanno subito un aumento del 3,22% a fronte di una diminuzione delle importazioni del 18,67%. Il saldo commerciale è fortemente diminuito nel primo trimestre del 2005, raggiungendo soltanto i 189 milioni di euro, contro i 526 milioni dello stesso periodo del Il fronte delle importazioni vede una netta predominanza degli autoveicoli, che detengono saldamente il primo posto nella graduatoria dei prodotti provenienti dal Paese asiatico, seguiti da cicli e motocicli. Di rilevante importanza risultano essere anche le importazioni di macchine e apparecchi meccanici e di prodotti chimici di base. L Italia esporta in Giappone principalmente articoli di abbigliamento e accessori, seguiti da prodotti in cuoio, articoli da viaggio, borse, articoli da correggiaio, selleria e calzature, prodotti tessili, farmaceutici, chimici e mobili. Gemellaggio Torino-Nagoya Da diversi anni la Città di Torino e la Città di Nagoya hanno avviato contatti istituzionali e nel corso del 2004, con il decisivo impulso dell Ambasciata Italiana a Tokyo, essi sono stati finalizzati alla realizzazione di un gemellaggio tra le due città. Nel maggio 2005, durante l Expo di Aichi, una missione guidata dal sindaco Sergio Chiamparino si è recata a Nagoya per la firma dell accordo di gemellaggio. Il gemellaggio tra le due città non riguarda solo le affinità economiche. Torino e Nagoya, infatti, non hanno in comune soltanto la forte tradizione industriale e automobilistica, ma entrambe stanno investendo in questi anni sulla promozione di settori innovativi e sul rilancio della propria immagine a livello internazionale. Torino è stata ospite dei XXI Giochi Olimpici Invernali del 2006, Nagoya si accinge ad ospitare l Expo universale. Il gemellaggio tra Torino e Nagoya interesserà molti aspetti: promozione reciproca dei maggiori eventi internazionali; scambi tra istituzioni economiche per favorire il sistema delle imprese; scambi nell ambito del design; scambi di studenti; condivisione delle best practices in materia di ambiente; promozione culturale e dell arte contemporanea. Il gemellaggio tra le due città è stato concepito non solo come un atto formale istituzionale, ma anche come uno strumento operativo di collaborazione. Per meglio valutare l opportunità del gemellaggio e definirne i contenuti la Città di Torino ha costituito nel 2004 un gruppo di lavoro al quale hanno partecipano Unione Industriale, ITP, Torino Internazionale, Centro Estero Camere di Commercio Piemontesi, Politecnico e Turismo Torino. Il processo di gemellaggio è stato anche facilitato dai numerosi incontri avvenuti con delegazioni della Città di Nagoya nel 2002, 2003 e Sono state ricevute delegazioni tecniche (funzionari delle Relazioni Internazionali), politiche (Sindaco di Nagoya, Presidente del Consiglio Comunale di Nagoya), economiche (Camera di Commercio e dell Industria di Nagoya) e accademiche. Principali trattati Scambio di note per la reciproca esenzione da tasse consolari sui certificati di origine: Provvedimento nazionale RD del 21/12/32 - G.U. 300 del 29/12/32. Scambio di note per l abolizione dei visti sui passaporti: in vigore dal 15/01/56, registrazione ONU 384/57. Convenzione per evitare la doppia imposizione sul reddito: Legge 855 del 18/12/72 - G.U. 6 del 08/01/73. Ratificato il 15/02/73 - G.U. 97 del 13/04/73, in vigore dal 17/03/73. Protocollo recante modifica alla convenzione per evitare la doppia imposizione sul reddito: Legge 413 del 25/05/81 - G.U. 211 del 03/08/81. Ratificato il 28/01/82 - G.U. 60 del 09/03/82, in vigore dal 28/01/82. Accordo sulla cooperazione nella scienza e nella tecnologia, con allegato processo verbale dei negoziati: in vigore dal 07/10/89 - G.U. 24 del 30/01/89. Investire ed operare in Giappone (2007) 9
10 NORMATIVA DOGANALE Nel corso delle sue relazioni con il Giappone, l UE ha realizzato un programma di misure e azioni specifiche destinate a migliorare la presenza commerciale degli Stati membri sul mercato giapponese. A questo proposito è da esempio la partecipazione di quadri commerciali europei ad azioni realizzate in Giappone ( programmi di formazione di quadri all interno dell Executive Training Programme ), l identificazione, la formazione, la preparazione a missioni finalizzate a facilitare l accesso al mercato giapponese per le imprese comunitarie GATEWAY TO JAPAN. Documenti di spedizione Oltre alla dichiarazione in dogana (DAU, per approfondimenti si veda anche la pagina web: usualmente richiesta per le esportazioni (salvo all interno dell Unione europe a), le spedizioni destinate al Giappone devono essere accompagnate dai documenti di seguito riportati: a) Fattura commerciale: Redatta in triplice copia in lingua inglese o giapponese deve contenere le menzioni abituali. Nel caso in cui un certificato d origine non sia stato presentato, per altro, la menzione della provenienza e origine delle merci deve obbligatoriamente figurare sul documento. È opportuno segnalare che, in applicazione della Convenzione di Washington relativa alle specie animali e vegetali in via di estinzione, le autorità giapponesi esigono che, sulla fattura degli articoli in cuoio importati, siano indicati i nomi in latino ed in inglese della specie la cui pelle è stata utilizzata. Queste disposizioni si applicano anche quando la specie non è prevista nella Convenzione. b) Certificato di origine: Non è richiesto tranne che per l importazione della seta della posizione tariffaria n del Sistema Armonizzato. Il Paese di emissione del certificato deve corrispondere a quello di provenienza del tessuto. c) Certificato fitosanitario: Per la frutta, i legumi, le sementi e altri vegetali 2. d) Attestato per l esportazione: Per la frutta e legumi congelati deve obbligatoriamente menzionare che i prodotti sono stati congelati a -17. e) Certificato sanitario: Per le carni 3. f) Attestato di libera vendita per prodotti cosmetici: non richiesto g) Certificati ispettivi per i prodotti carnei: Per prosciutti, insaccati, ecc. I modelli ispettivi, in vigore dal febbraio 1999 e che dovranno accompagnare i prodotti che si intende esportare verso il Giappone, sono rilasciati dalle autorità veterinarie competenti e sono anche scaricabili dal sito ufficiale dell Ambasciata italiana in Giappone: 2 I certificati fitosanitari, sono rilasciati dal servizio fitosanitario delle Regioni di appartenenza (su richiesta dell'interessato circa 10 giorni prima della partenza del prodotto). 3 I certificati sanitari per le carni sono rilasciati dalle ASL di appartenenza - Servizio veterinario. A causa del rischio di contaminazione della malattia della "mucca pazza", un certo numero di paesi ha deciso di sospendere le importazioni di carni e derivati dai Paesi dell'europa. Il Ministero della Sanità detiene una lista dei paesi che hanno proibito l'importazione. Essendo la lista in continua evoluzione, allo stesso tempo, si suggerisce di informarsi direttamente presso il proprio importatore. Per maggiori informazioni: Ministero della Sanità, Servizio veterinario Uff. III, tel Investire ed operare in Giappone (2007) 10
11 g) Certificati di analisi: Richiesto per le bevande e gli altri prodotti alimentari ai fini della registrazione. g) Certificato di non contaminazione radio-attiva: Richiesto per tutti i prodotti agro-alimentari. Sono accettati non solo certificati emessi da laboratori italiani riconosciuti dal Ministero della Sanità giapponese ma anche quelli emessi da un laboratorio locale riconosciuto in Giappone, successivamente all arrivo su territorio giapponese. Inoltre le autorità giapponesi esigono sempre un certificato di non contaminazione radioattiva per i funghi e tartufi. h) Documenti di trasporto e lista dei colli. Trattamento degli imballaggi in legno Sebbene il Paese non abbia ancora adottato la normativa NIMP n 15, si suggerisce di utilizzare legname indenne da parassiti. Carnet ATA È possibile esportare temporaneamente in Giappone secondo le procedure del Carnet ATA le seguenti categorie di prodotti: merce destinata ad essere presentata in fiere, mostre ed esposizioni; materiale professionale; merce in transito; merce in traffico postale. Le condizioni di impiego dei carnet ATA sono dettagliate sul sito internet dell Agenzia delle Dogane: I Carnet ATA vengono rilasciati dalle Camere di Commercio di competenza. Assicurazione trasporto Non vi è alcun obbligo di assicurare le merci in Giappone. Costi consolari Nessuno. Visto d affari sul passaporto Non necessario. Investire ed operare in Giappone (2007) 11
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