IL PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO DI UNO STABILIMENTO INDUSTRIALE A CICLO CONTINUO
|
|
- Elena Sartori
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO DI UNO STABILIMENTO INDUSTRIALE A CICLO CONTINUO Giuseppe Elia 1, Giovanni Panusa 2, Gianfranco Peiretti 3, Walter Piromalli 2 SOMMARIO 1 - Eurofins Modulo Uno S.p.A. - Torino 2 - Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Ligure - Genova 3 - IPLOM S.p.A. - Busalla Nell ambito dell attuazione del Piano di Risanamento Acustico redatto dalla Raffineria Iplom ed approvato dal Comune di Busalla, sono state condotte numerose rilevazioni del rumore presso l abitato circostante volte a monitorare lo stato di miglioramento della situazione acustica. Oltre ad interventi continui di contenimento del rumore sulle numerose singole sorgenti, sono state costruite delle cofanature e delle barriere acustiche che hanno permesso di attenuare parte delle immissioni di rumore incidenti sui ricettori più esposti. Il dimensionamento di queste strutture è stato coadiuvato dalla modellizzazione delle emissioni sulla base di innumerevoli rilevazioni sulle specifiche sorgenti. La modellizzazione è stata aggiornata con il previsto ampliamento degli impianti tuttora in fase di realizzazione. Per la salvaguardia dei ricettori dalla parte opposta a dove si è già intervenuto massicciamente, si prevede di raccordarsi al Piano di Contenimento del rumore dell infrastruttura autostradale concorrente in termini di emissioni sonore. Parimenti, è previsto di eseguire uno studio sperimentale su tecniche pionieristiche per l abbattimento ulteriore del rumore dalla parte dei ricettori dove si è già intervenuti in via prioritaria, ciò per il fatto che in questo caso gli elementi tradizionali per il contenimento ed abbattimento del rumore non si sono rivelati sufficienti, ancorché per un numero molto limitato di bersagli, per il conseguimento del pieno rispetto dei limiti di legge. INTRODUZIONE Lo Stabilimento industriale oggetto di questo studio si trova nel territorio comunale di Busalla, sulla sponda destra orografica del torrente Scrivia, quindi dalla parte dell abitato di Sarissola, ma in fronte all abitato principale del capoluogo. In adiacenza corrono, da una parte (est) la carreggiata autostradale della A7, e dall altra la linea ferroviaria dei Giovi (la vecchia Genova - Milano). Le immissioni sonore percepite nell abitato sono derivate da emissioni di innumerevoli sorgenti costituenti l impianto a ciclo continuo, non facilmente discriminabili e costituite essenzialmente da pompe, compressori, ventilatori, bruciatori, camini, ecc. I ricettori principali si trovano ovviamente sul primo fronte di abitazioni attorno l area industriale, abitazioni che sono collocate dalla classificazione acustica comunale (l ultima revisione in vigore dal 2001) in classe IV (valori limite di immissione diurno/notturno pari a 65/55 dba). Il Piano di Risanamento Aziendale è stato approvato dal Comune di Busalla nel corso del 2006 con successivo aggiornamento emanato nel corso del Successivamente gli aspetti essenziali sono stati inglobati nel procedimento AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale IPPC), rilasciata all azienda nel corso del LE CAMPAGNE DI MONITORAGGIO Le prime informazioni acustiche da parte dell Arpal sono state ottenute con lo studio acustico territoriale del 2001 (1) e quindi con l indagine mirata dell anno successivo (2). Sono state individuate le postazioni significative e più rappresentative dell impatto generato sugli edifici abitativi. Le quote dei rilevamenti sono 1.5 m, 4 m, 10 m dal suolo, in facciata e non ai ricevitori, anche all interno delle abitazioni, sia a finestre
2 aperte, sia a finestre chiuse. I tempi di misura sono stati di 5 min, 10 min, 15 min, 30 min, 1 ora per le misure assistite, 8 ore (solo periodo di riferimento notturno), 24 ore, una settimana, per le misure non assistite, spesso in parallelo alle precedenti. Queste indagini hanno messo in evidenza la criticità acustica, esclusivamente per il periodo notturno, interessante due edifici fronteggianti lo stabilimento ad ovest ed in parte sulla prima fila dell abitato nel nucleo storico di Busalla. Per alcune case di Sarissola ad est la situazione appariva non definita in maniera precisa per la concorsualità dominante dell influenza dovuta alla carreggiata autostradale. Non apparivano discriminanti i dati in altre parti dell abitato, ancorché le immissioni sonore dello stabilimento fossero ben udibili. Tutte queste considerazioni sono state limitate in via prioritaria ai valori di immissione assoluti, più facilmente determinabili, in quanto, per i valori di emissione e di immissione differenziali, essendo discriminante per la loro valutazione la rilevazione con precisione del rumore residuo che non è stato possibile quantificare, avendo a che fare, come detto, con un impianto a ciclo continuo non disattivabile, ci si è limitati a valutazioni orientative. Grazie ad alcune misure brevi eseguite durante le operazioni di manutenzione programmate (che mai in ogni caso possono prevedere, per motivi di sicurezza, la fermata di tutte le sorgenti), ed anche in base ad altre usuali tecniche di indagine (analisi in frequenza, analisi statistica, sito analogo), si è potuta fare una stima del livello residuo e quindi evidenziare alcune criticità, ma sempre per gli stessi recettori. Siccome sono state eseguite rilevazioni pressoché ogni anno al fine di seguire lo sviluppo delle operazioni di contenimento del rumore, si è preso come test-point la già menzionata postazione più esposta e quindi la più criticamente interessata dal superamento dei limiti, utile anche per riassumere l efficacia delle azioni intraprese. RISULTATI DELLE INDAGINI ACUSTICHE E DELLE OPERAZIONI DI BONIFICA ACUSTICA GIÀ ATTUATE Fino al 2002, si riscontrava presso il test-point 64 dba come valore di immissione notturno, quindi ben 9 db sopra il valore limite. Fermo restando interventi continui di miglioramento sulle singole sorgenti nel contesto delle usuali operazioni manutentive, è sembrato necessario intervenire immediatamente sul principale raggruppamento di sorgenti che controllavano il clima acustico della postazione test-point: la centrale compressori. Per questa è stata prevista e messa in opera una grande cofanatura con pannellature metalliche e materiale fonoassorbente. Rilevazioni successive, confermate in varie situazioni operative (la variabile esterna più grande è il regime del torrente che scorre tra le sorgenti e i recettori, per cui il riferimento principale è sempre lo stato di magra ), hanno fatto assestare le immissioni registrate fino al 2008 ad un valore di immissione medio e stabile di 60 dba. Questo intervento ha permesso di escludere alcuna criticità delle immissioni sonore fra i ricettori più distanti menzionati sopra. Dopo accurata progettazione e preparazione, come previsto dal Piano di Risanamento, è stata eretta recentemente una barriera acustica continua sul perimetro ovest dello stabilimento alta 7 m in contiguità con un muro spondale appositamente costruito, atta a fronteggiare le emissione sonore di bassa quota dello stabilimento verso l abitato di Busalla. Nel 2010 è stata eseguita una campagna di misura di verifica in periodo notturno nelle stesse postazioni delle prime campagne. I dati ottenuti hanno permesso di escludere alcuna criticità delle emissioni sonore nell abitato di Busalla, fermo restando quella dei ricettori individuati come test-point dove si è registrato un valore minimo medio stabile di 57 dba.
3 Ulteriori livellamenti verso il basso non sono contemplati limitandosi ad interventi sulle sorgenti, fermo restando il miglioramento tecnologico delle stesse. Per questo l integrazione del Piano di Risanamento redatta sempre nel 2010, ha previsto di mettere allo studio interventi sui recettori utilizzando le migliori tecnologie possibili. Infatti, le sorgenti rappresentate dalle colonne di distillazione e da tutte le strutture sovrastanti, non facilmente schermabili, sia per motivi logistici, sia per motivi di sicurezza, non sarebbero bonificabili se non sul cammino di propagazione presso i ricevitori. Per i ricettori situati nell abitato di Sarissola (a est), il Piano di Risanamento ha previsto di raccordare la progettazione della bonifica con quella del rumore autostradale contemplata dal Piano di Contenimento del rumore dell infrastruttura autostradale da realizzarsi nei prossimi anni, secondo la graduatoria di priorità nazionale. Infatti le barriere acustiche da erigersi sulle carreggiate autostradali a protezione dell abitato di Sarissola sarebbero complanari con quelle eventualmente di competenza dello stabilimento industriale, in quanto la viabilità autostradale in questione è interposta tra Sarissola e la Raffineria, in posizione sopraelevata rispetto al piano di campagna degli impianti stessi. Alla fine del 2011 dovrebbero trovarsi a regime le unità nel frattempo realizzate nell ambito del progetto AUTOIL 2, avviato dall azienda per l adeguamento normativo della propria produzione agli standard comunitari. Tutti i nuovi impianti sono stati realizzati a progetto con i migliori dispositivi di insonorizzazione intrinsechi, complementari ad ulteriori cabinature e cofanature. Questo ha già permesso di non verificare, in fase di collaudo del primo gruppo attivato, alcun incremento dei livelli sonori addebitabile ai nuovi impianti. Detta scelta, oltre a richiedere aspetti progettuali decisamente innovativi per il settore petrolifero, ha richiesto l implementazione di specifici presidi di rilevazione e l installazione di impianti fissi di raffreddamento/estinzione incendi direttamente sulle singole unità, così da compensare la minor accessibilità dall esterno, ed inevitabili aggravi degli investimenti necessari. LA MODELLIZZAZIONE ACUSTICA E LE RILEVAZIONI SULLE SORGENTI Per caratterizzare le sorgenti sonore della raffineria è stata utilizzata una metodologia di misura che prevede l esecuzione di rilievi in prossimità degli impianti o degli elementi di fabbricato (tamponamenti, aperture, facciate, ) che, contenendo sorgenti di rumore, diventano essi stessi emittenti. Ponendosi nel campo diretto della sorgente è possibile valutare l emissione ad essa relativa escludendo, nei limiti di quanto sperimentalmente fattibile, l influenza di altre fonti di rumore. Gli impianti della raffineria infatti, come quelli della maggior parte delle realtà industriali, non consentono le operazioni di attivazione/disattivazione modulare delle sorgenti. Al fine di valutare le immissioni acustiche si è scelto di eseguire rilievi fonometrici ambientali in alcune zone significative circostanti la raffineria prossime a potenziali ricettori. Tale modo di procedere è motivato dal fatto che i recettori abitativi non sono normalmente indagabili sperimentalmente poiché questo comporterebbe la necessità di accedere non solo alle proprietà private (intese come aree esterne), ma anche alle stesse abitazioni. La valutazione di impatto acustico è stata effettuata utilizzando un modello di simulazione matematica. Questa metodologia di approccio trova riscontro nel panorama normativo: in particolare è utile il riferimento alla norma UNI Misura e valutazione del contributo acustico di singole sorgenti (1999), che considera l uso di
4 modelli matematici di propagazione acustica come strumenti utili a caratterizzare sotto il profilo acustico aree dove insistono più sorgenti e che presentano un elevato grado di complessità. L impiego del modello di calcolo si compone operativamente di alcune fasi: I) caratterizzazione geometrica dell ambiente oggetto di studio, ovvero introduzione della morfologia del terreno tramite opportune curve di isolivello; II) localizzazione e dimensionamento dei principali ostacoli alla propagazione acustica (edifici, muri, barriere naturali, ); III) individuazione delle sorgenti sonore attraverso la valutazione del loro livello di potenza, dello spettro in frequenza e dell eventuale direttività; IV) definizione dei più significativi parametri atmosferici quali temperatura ed umidità relativa; V) individuazione dei ricettori, in corrispondenza dei quali si desidera effettuare il calcolo del livello di pressione sonora. Il modello di calcolo stima l andamento della propagazione sonora secondo le classiche valutazioni sulle attenuazioni per divergenza geometrica e per eccesso, secondo quanto previsto dalla UNI-ISO ,2 Attenuazione sonora nella propagazione all aperto (2006). Per ogni coppia sorgente-ricevitore, l algoritmo di calcolo genera dei raggi che si propagano nell ambiente circostante subendo effetti di attenuazione, diffrazione e riflessione: il risultato finale, in una postazione ricevente, è quindi sostanzialmente dato dalla somma dei contributi di tutti i raggi sonori provenienti da ogni sorgente introdotta nel modello. Morfologia del sito Sono stati definiti nel modello: le principali curve altimetriche, l autostrada A7, le principali strade, il profilo del torrente Scrivia, l inviluppo dell area occupata dalla ferrovia; il confine della raffineria; gli impianti e gli edifici della raffineria (principalmente serbatoi e strutture che hanno un significativo sviluppo in altezza); gli edifici del centro di Busalla e della località Sarissola raggruppandoli, per quanto possibile, in base alle varie quote ricavate dalla documentazione catastale. Sorgenti sonore I livelli di potenza sonora di tutte le sorgenti significative all interno della raffineria sono stati calcolati a partire da rilievi fonometrici acquisiti nel corso dei sopralluoghi citati. Non potendo, per ragioni tecniche e funzionali, isolare le singole sorgenti sonore (pompe, compressori, sfiati, ventilatori, ), gli impianti sono stati raggruppati entro solidi geometrici che seguono abbastanza fedelmente i profili degli ingombri esistenti: le fonti di rumore diventano, in tal modo, le superfici delimitanti questi solidi che racchiudono i vari impianti. Le sorgenti sonore individuate sono state organizzate per gruppi. Calibrazione della simulazione matematica In questa fase si è proceduto alla calibrazione del modello di calcolo seguendo quanto contenuto nell Appendice E della norma UNI Metodo per la stima dell impatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti - Parte 1: Generalità (2005). Utilizzando i rilievi fonometrici presso gli impianti effettuati durante la campagna del 2010, è stato configurato il modello di calcolo effettuando:
5 4a Giornata di Studio sull Acustica Ambientale Arenzano 14 ottobre una prima calibrazione, confrontando misure e stime presso i punti di test interni alla raffineria (punti di calibrazione delle sorgenti); una seconda verifica confrontando misure e stime presso i punti di rilievo ambientale (punti di calibrazione dei ricettori). In figura 1 è rappresentata la mappa acustica dell area circostante la raffineria ottenuta in base alla predetta modellizzazione. Figura 1: Immissione sonora della raffineria valutata attraverso il modello di calcolo ULTERIORI PROGETTAZIONI DI CONTENIMENTO DEL RUMORE Nello studio del piano di risanamento sono state individuate le seguenti direttrici: a) modifiche di processo che consentono di ridurre l emissione sonora; b) interventi di natura passiva su specifiche sorgenti di rumore; c) interventi di natura passiva relativi a cospicue parti di impianto; d) intervento acustico mirato per l edificio disabili di via dell Argine. Circa gli interventi di tipo a), si deve dire che questi sono stati ovviamente studiati valutandone la fattibilità tecnica, anche se di essi è assai difficile prevederne il beneficio acustico conseguibile. Comunque negli ultimi anni la Iplom si è impegnata a migliorare il processo produttivo anche dal punto di vista acustico. Lo stesso progetto AUTOIL 2, che ammoderna in modo rilevante la raffineria e che è in fase conclusiva di realizzazione, è stato pensato con tecniche di insonorizzazione assolutamente eccezionali per queste tipologie di impianti, non facilmente riscontrabili in altri siti. Per quanto attiene gli interventi di tipo b), essi riguardano una serie molto estesa di sorgenti sonore distribuite su tutti gli impianti. Per alcuni di essi (es. incapsulaggi, sfiati) l attenuazione sonora è stimabile in modo affidabile, per altri (es. connessione elastica delle tubazioni con la struttura portante) il risultato non è prevedibile (soprattutto data la grande complessità di impianti fra loro interconnessi). ATTI - ISBN:
6 Al fine di rendere più efficace il compito di evidenziare situazioni di anomalie impiantistiche e valutare interventi acustici correttivi mirati, la Iplom ha predisposto nel proprio sistema di gestione ambientale l esame periodico e sistematico degli impianti della raffineria sotto il profilo dell emissione sonora. Tale attività di controllo e monitoraggio interno, opportunamente documentata, è strettamente connessa al ciclo di manutenzione ed a quello di innovazione e sviluppo. I risultati del monitoraggio acustico, unitamente al controllo vibrazioni sulle macchine rotanti, costituiscono uno degli elementi di input per la manutenzione predittiva e su condizione, nonché per la pianificazione degli interventi di ripristino/miglioria delle componenti degli impianti. Circa gli interventi di tipo c), è particolarmente importante la schermatura lato autostrada. Esaminando il piano di risanamento di Autostrade per l Italia si è constatato che esso prevede un insieme di barriere lungo il tratto di autostrada che corre parallelamente alla raffineria. La Iplom ha quindi assunto l iniziativa di incontrare i responsabili di Autostrade per l Italia al fine di valutare la possibilità di realizzare un opera idonea a proteggere le abitazioni, sia rispetto al rumore degli impianti della raffineria, sia a quello autostradale. Esaminando il layout, fornito da Autostrada per l Italia, sul posizionamento delle barriere, si è stimato, attraverso il modello di calcolo, che esso possa essere idoneo anche ad attenuare l emissione sonora di una parte significativa di impianti Iplom presso i ricettori posti oltre l autostrada. Occorrerà valutare comunque la posizione e l altezza di tali barriere al fine di minimizzare l immissione congiunta dell autostrada e della raffineria. Infine, per il risanamento acustico di tipo d), Iplom ha avviato una ricerca destinata a definire un intervento di controllo attivo della rumorosità immessa verso le abitazioni di Via dell Argine. Tale sistema, che trova al momento limitatissime applicazioni in situazioni simili a quella in esame, è costituito da un array di microfoni, posti in prossimità degli edifici da proteggere, che rilevano il livello di pressione sonora trasferendolo ad un processore che esegue l analisi in frequenza di tali dati e genera segnali sonori in opposizione di fase. Tali segnali, adeguatamente amplificati, sono inviati ad un insieme di casse acustiche che li immettono nell ambiente. La somma del rumore originario con lo stesso rumore emesso in opposizione di fase, determina una parziale cancellazione del segnale sonoro che arriva negli edifici che si intendono proteggere. In una prima fase della ricerca si è effettuata una serie di misurazioni presso le abitazioni di via dell Argine, utilizzando la tecnica del beamforming (figura 2): questa metodologia consente di determinare, in riferimento ad un determinato punto di ricezione e in relazione ad una sorgente sonora complessa come la raffineria, il contributo sonoro delle varie aree di emissione di cui essa si compone. Figura 2: Misurazione dell emissione acustica della raffineria con la tecnica del beamforming
7 In figura 3 si vede ad esempio la distribuzione dell emissione sonora alla frequenza di 630 Hz. Figura 3: Livelli di pressione sonora associati alle diverse aree della raffineria Si prevede di ottenere i primi risultati della ricerca dopo due anni dall avvio della stessa. Se i risultati sperimentali saranno positivi si potrà estendere tale intervento anche ad altri edifici residenziali; in caso contrario dovranno essere valutata la fattibilità di interventi alternativi di tipo convenzionale, quali ad es. schermature fisiche, ecc. PROSPETTIVE E CONCLUSIONI A La Iplom deve, senza soluzioni di continuità, perseguire la sostenibilità della propria attività sul territorio, provvedendo ad adattare i propri impianti ad esigenze sia interne (ammodernamento dei propri impianti, adozione di nuove soluzioni tecnologiche), sia a richieste provenienti dall esterno (in particolare la necessità di produrre combustibili conformi a requisiti ambientali sempre più stringenti). Mentre per le modifiche interne i criteri migliorativi sono tali da determinare, anche per una precisa politica aziendale, minori emissioni sonore alla fonte, la necessità di adeguarsi a criteri di natura esterna più stringenti può comportare, inoltre, modifiche significative agli impianti. In tali casi esiste una prassi aziendale che prevede di inserire nei capitolati di acquisto precisi requisiti acustici sulle nuove apparecchiature, tali da non determinare incrementi (anche di entità limitata) dell immissione sonora nell ambiente circostante. Le specifiche acustiche per I nuovi impianti in costruzione sono risultate molto rigide, al punto da obbligare i fornitori di tali impianti a individuare soluzioni tecniche del tutto particolari, che hanno richiesto molti studi circa la loro compatibilità con i vincoli, produttivi, impiantistici, manutentivi e di sicurezza. B La Iplom ha svolto, soprattutto in questi ultimi anni, una intensa attività di bonifica acustica (il cui valore economico è di alcuni milioni di euro), intervenendo sulle
8 sorgenti sonore di più rilevante intensità. Il compito ora è più arduo: infatti la raffineria è costituita attualmente, sotto il profilo acustico, da una serie smisurata di sorgenti ognuna avente un livello di potenza sonora non elevato, ma dal cui insieme deriva l immissione sonora nell ambiente esterno che risulta sempre più difficile da attenuare ulteriormente. C Quanto esposto ai punti precedenti pone quindi in evidenza che, nel caso della Iplom, la grande complessità degli impianti richiede un impostazione dell attività di risanamento acustico più articolata rispetto alle modalità con cui ordinariamente tale processo, in situazioni più semplici, si svolge. In particolare la Iplom attuerà ed aggiornerà il proprio piano di risanamento nel rispetto delle linee guida di progettazione e realizzazione delle opere previste dalla Direzione aziendale definisce. La cronologia degli interventi è determinata a seconda: delle priorità di natura tecnica e di sicurezza, considerando criteri di compatibilità con il funzionamento degli impianti (ad esempio alcuni interventi possono essere eseguiti solo a impianti fermi); del piano di investimenti aziendali; delle esigenze di risultati sul territorio. degli esiti delle verifiche acustiche intermedie per valutare i risultati ottenuti nelle varie fasi di attuazione del piano di risanamento. A seguito di tali indagini si può adeguare il piano di risanamento, programmandone l attuazione e verificandone l efficacia nel tempo. BIBLIOGRAFIA 1. Maggi C., Piromalli W., L uso dei Geographic Information System (GIS) nella gestione del rumore ambientale, Atti del Seminario AIA GAA Noise Mapping, Bologna 21-22/6/2001, pagg , Piromalli W., Maggi C., Panusa G., Analisi delle immissioni sonore generate da un impianto a ciclo continuo e valutazione del disturbo, Atti Seminario AIA-GAA Immissioni di rumore e vibrazioni da impianti civili e stabilimenti industriali, Ferrara, 12/6/2002, pagg , Elia G., Girotto M., Valutazione di impatto acustico ambientale di un nuovo insediamento industriale, Appunti sul rumore vol n. 1, Elia G., L impatto acustico di un impianto a ciclo continuo: esame di un procedimento valutativo, Atti del seminario AIA GAA, Lecco, A. Poggi, G. Elia, Mappature del rumore, problemi istituzionali e di sistema, Atti del Convegno AIA La direttiva 2002/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale e il suo impatto sulla legislazione italiana: prospettive, attese, proposte, Pisa - 18 novembre Elia G., La valutazione del rumore ambientale: quale ruolo per i modelli di calcolo?, Atti del Quarto Convegno Nazionale Controllo ambientale degli Agenti Fisici: nuove prospettive e problematiche emergenti, Regione Piemonte e ARPA Piemonte, Vercelli, marzo Iplom S.p.A., Bilancio di sostenibilità, Ed. 1 anno 2008, Ed. 2 anno 2009, Busalla.
ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E
DettagliCATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA
1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000
PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000 dott.ing.carlo Costa Direttore Tecnico Generale Autostrada del Brennero
DettagliLE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO
LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
DettagliPrevenzione e protezione incendi nelle attività industriali
Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:
DettagliLa valutazione del rumore ambientale: quale ruolo per i modelli di calcolo?
La valutazione del rumore ambientale: quale ruolo per i modelli di calcolo? Giuseppe Elia La scelta del modello Caso a) valutazione del clima acustico in pochi punti, soprattutto se l ambiente l e le sorgenti
Dettagliclasse energetica fino al 31 dicembre 2013 dal 1 gennaio 2014 dal 1 gennaio 2016 A+ 1.5 1.0 0.6
105 99260 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2015 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del 2 marzo 2015, n. 323 Ulteriori modifiche all'allegato A del d.p.p. 13 luglio 2009,
DettagliIndice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7
Pag. 2 di 10 Indice 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 4 3.1 INQUADRAMENTO GENERALE... 4 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 4. LIMITI DI RUMOROSITÀ... 6 5.
DettagliSimulazioni acustiche in esterno Andrea Cerniglia hilbert@venus.it
Simulazioni acustiche in esterno Andrea Cerniglia hilbert@venus.it (Estratto da RCI, anno XXV N. 10, ottobre 1998, Tecniche Nuove) Una panoramica sulle opportunità offerte dai programmi di simulazione
DettagliDocumentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto acustico)
l.g. cantieri 04/14 Dipartimento Tutela Ambientale - Protezione Civile U.O. Tutela dagli Inquinamenti Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale (clima/impatto
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliD.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.
D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento
DettagliNorme Tecniche di Attuazione
COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
DettagliSTIMA DI UN IMPATTO ACUSTICO
Pisani STUDIO DI INGENERIA ACUSTICA PISANI CARATTERIZZAZIONE DELLE SORGENTI SONORE SULL INVOLUCRO DI UNO STABILIMENTO INDUSTRIALE AI FINI DELLA STIMA DI UN IMPATTO ACUSTICO LA NORMATIVA ITALIANA DI RIFERIMENTO
DettagliAcustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A
Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A Via Amendola 26, 57023 Cecina (LI) Tel e Fax 0586/630474, Cell. 347/73045 e-mail: ipernucleo@interfree.it;
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,
17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle
DettagliINDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6
INDICE 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 Pag. 2 di 6 Premessa Il Requisito I1 Controllo dell inquinamento acustico ha
DettagliIl sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA
1 Richiesta di permesso di costruire o D.I.A. (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.) Richiesta di licenza o autorizzazione all esercizio di attività produttive (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.)
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliUna metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:
10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.
DettagliDitta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)
Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Indice Premessa................................................................................ 3 1.
DettagliIsolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7
Isolamento acustico Dicembre 2005 I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliDelibera n. 49/2015. VISTO il decreto legislativo 19 novembre 1997, n. 422 e s.m.i. ;
Delibera n. 49/2015 Misure regolatorie per la redazione dei bandi e delle convenzioni relativi alle gare per l assegnazione in esclusiva dei servizi di trasporto pubblico locale passeggeri e definizione
DettagliProject Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi
Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese
DettagliRisposte dell UNI al Ministero dell Ambiente su quesiti posti da ASL
Risposte dell UNI al Ministero dell Ambiente su quesiti posti da ASL Quesito 1 Il rispetto dell indice di rumore da calpestio dei solai in opera si applica anche per le strutture poste nella stessa unità
DettagliI Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001
I Sistemi di Gestione Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza alla luce delle novità delle nuove edizioni delle norme ISO 9001 e 14001 Percorsi di ampliamento dei campi di applicazione gestiti in modo
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliDocumentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività a carattere permanente
mod. perm. 04/14 Dipartimento Tutela Ambientale - Protezione Civile U.O. Tutela dagli Inquinamenti Documentazione richiesta per il rilascio del parere di compatibilità acustica ambientale per attività
DettagliZonizzazione Acustica
Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità
DettagliISO 9001:2015 e ISO 14001:2015
TÜV NORD CERT FAQ ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Risposte alle principali domande sulle nuove revisioni degli standard ISO 9001 e ISO 14001 Da quando sarà possibile 1 certificarsi in accordo ai nuovi standard?
DettagliRegistratori di Cassa
modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...
DettagliCAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO
CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliRapporto ambientale Anno 2012
Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e
DettagliCapitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale
Capitolo 4 - Teoria della manutenzione: la gestione del personale Con il presente capitolo si chiude la presentazione delle basi teoriche della manutenzione. Si vogliono qui evidenziare alcune problematiche
Dettagli6 - Interventi e indicatori di risposta
6 - Interventi e indicatori di risposta 6.1 Gli adempimenti previsti dalla legislazione Tra le azioni attuate dal Comune di Padova in risposta a precise disposizioni di legge in materia di inquinamento
DettagliBollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184
Bollettino Ufficiale n. 26/I-II del 25/06/2013 / Amtsblatt Nr. 26/I-II vom 25/06/2013 184 84939 Disposizioni - determinazioni - Parte 1 - Anno 2013 Enti funzionali e strumentali della Provincia Autonoma
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliCertificazione acustica degli edifici
ANIT - Associazione Nazionale per l Isolamento Termico e acustico Certificazione acustica degli edifici PREMESSA Il comfort acustico abitativo è uno dei requisiti che caratterizza la qualità ed il valore
DettagliDocumento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013
Documento approvato dal Consiglio Direttivo dell ANVUR nella seduta del 15/5/2013-1. Premessa Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 06/05/2013 del DM 45/2013 Regolamento recante modalità
DettagliREGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO
REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In
DettagliOGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico.
Spett. Associazione Musicale OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico. In ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 26 ottobre 1995 n 447 Legge Quadro sull Inquinamento
DettagliSimulazione acustica in ambiente industriale Andrea Cerniglia hilbert@venus.it
Simulazione acustica in ambiente industriale Andrea Cerniglia hilbert@venus.it (Estratto da L ambiente, anno VI N.2, marzo-aprile 1999, Ranieri Editore) In un precedente numero della rivista è stato illustrato
DettagliRAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012
Dicembre 2012 RAPPORTO INDIVIDUALE SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE PER L ANNUALITÀ 2012 ENTE PARCO NAZIONALE DELL APPENNINO TOSCO EMILIANO Il Rapporto individuale sull avvio del ciclo
DettagliOGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA
STRUTTURA COMPLESSA - Dipartimento Provinciale di Cuneo - OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliGestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento
Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliLA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE
LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE INDICE LA PREMESSA PAG. 2 VITA UTILE RESIDUA E DURATA DELLA FORNITURA: LE APPARECCHIATURE RICONDIZIONATE
DettagliPiano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano
Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n 194 Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano COMUNICAZIONE AL PUBBLICO
DettagliCorso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 -
Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 - Modulo 1 Ore 8 Elementi di fisica acustica - 25 e 26 marzo 2011 - Suono: formazione, propagazione lunghezza d onda e frequenze
DettagliIl sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia
Il sistema di misurazione e valutazione della performance di Éupolis Lombardia Report a cura del Nucleo di Valutazione delle Prestazioni Dirigenziali Settembre 2014 1 Premessa Il Report Il sistema di misurazione
DettagliCASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI
CASO DI SUCCESSO X DATANET INSIEME A VENETO BANCA PER LA GESTIONE DELL ASSEMBLEA SOCI Il Gruppo Veneto Banca è la dodicesima realtà bancaria italiana per masse amministrate. Banca popolare nata nel 1877,
DettagliLe strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni
CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei
DettagliNOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013
NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella
DettagliRELAZIONE DESCRITTIVA DELLA PROPOSTA DI VARIANTE AL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE
Comune di Borgo San Dalmazzo Provincia di Cuneo RELAZIONE DESCRITTIVA DELLA PROPOSTA DI VARIANTE AL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE M1.10.REL.01.rev.00/24382 Torino, 24 maggio
DettagliMappatura acustica, piano d'azione e climi acustici nella Città di Torino
L inquinamento acustico a Torino: analisi, soluzioni e problematiche aperte Mappatura acustica, piano d'azione e climi acustici nella Città di Torino ing. Manuela Santa Area Ambiente Servizio Adempimenti
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliComitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente
Tabella di correlazione tra l Allegato 2 del D.Lgs 102/2014, la serie UNI CEI EN 16247 (1:2012, 2-3-4:2014) e la UNI CEI EN ISO 50001:2011. Requisiti dell audit energetico, della diagnosi energetica, dell
DettagliCOLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri
SERVIZIO MOBILITA, STRADE, CENTRO STORICO E CIMITERI P.zza Mercatale, 31 59100 Prato Fax 0574.183.7368 www.comune.prato.it Orario di apertura al pubblico Lunedì 9.00 13.00 Giovedì 9.00-13.00 e 15.00-17.00
DettagliCITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19
DettagliAnno 2014. Rapporto ambientale
Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliLa Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi
La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE
ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE data: MAGGIO 2015 1 SOMMARIO Art. 1 Normativa di riferimento
DettagliINQUINAMENTO ACUSTICO
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria INQUINAMENTO ACUSTICO Ing. Giorgio Baldinelli RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI: D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti
DettagliDISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI NECESSARI A RISOLVERE SITUAZIONI DI EMERGENZA O CRITICITÀ
DISPOSIZIONI PER LA CONCESSIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI NECESSARI A RISOLVERE SITUAZIONI DI EMERGENZA O CRITICITÀ Articolo 1 - Oggetto delle disposizioni 1. Le presenti disposizioni
DettagliDISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità
Dettagliuniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità in fase di progettazione e di controllo
L approccio ingegneristico alla sicurezza antincendio e le procedure di deroga Ing. Gianfranco Tripi 06/09/2013 1 APPROCCIO PRESCRITTIVO VANTAGGI: uniformità di indirizzi e di livelli di sicurezza semplicità
DettagliSCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO
SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO CARATERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA Per la redazione della documentazione di valutazione del clima e dell impatto
DettagliSistemi di ventilazione e recupero del calore
Sistemi di ventilazione e recupero del calore Premessa ( da GBC regolamento GBC Italia 2014 ) Il sistema di valutazione della sostenibilità edilizia GBC HOME è un sistema volontario, basato sul consenso
DettagliSviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione
Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI
DettagliAcustica - Misura dell'assorbimento acustico in camera riverberante UNI EN ISO 354:2003
UNI EN ISO 354:2003 UNI EN ISO 1680:2001 Acustica - Misura dell'assorbimento acustico in camera riverberante Acustica - Procedura per prove di misurazione del rumore aereo emesso dalle macchine elettriche
DettagliANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT
1di 19 ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT (*) Verifica Tecnica: Rev. Data Descrizione Redazione Verifica Tecnica Autorizzazione A 15 03 2001 (*) A.5 18 09 2001 2di 19
DettagliCOMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO
6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it
DettagliDELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014
Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei
DettagliREGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti
Allegato A) REGIONE LIGURIA Assessorato alle Politiche attive del lavoro e dell occupazione, Politiche dell immigrazione e dell emigrazione, Trasporti MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL REGISTRO DEI DATORI
Dettagli5 La popolazione disabile
5 La popolazione disabile Problematiche inerenti alle fonti dei dati sulla disabilità L Osservatorio per le politiche sociali dell Amministrazione Provinciale ha intrapreso un complesso lavoro di censimento
DettagliLa gestione della qualità nelle aziende aerospaziali
M Premessa La AS 9100 è una norma ampiamente adottata in campo aeronautico ed aerospaziale dalle maggiori aziende mondiali del settore, per la definizione, l utilizzo ed il controllo dei sistemi di gestione
DettagliGESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI
Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008
DettagliREGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE
SERVIZIO AMBIENTE REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI PER L ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.63 del 09.08.2012 1 Sommario ART. 1 - Finalità
DettagliDeliberazione 30 settembre 2011 - EEN 8/11
Deliberazione 30 settembre 2011 - EEN 8/11 Verifica di proposte di progetto e di programma di misura per progetti di efficienza energetica presentate ai sensi della deliberazione dell Autorità per l energia
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliREGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI
REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -
DettagliCOMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliLINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO DELLE ATTIVITA RIENTRANTI NELL ALL. 1 D. LGS. 372/99
LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO DELLE ATTIVITA RIENTRANTI NELL ALL. 1 D. LGS. 372/99 La valutazione delle emissioni sonore di una attività produttiva si basa sulla relazione di impatto
Dettagli