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1 229 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Il gruppo bancario Banca popolare dell Emilia Romagna

2 Relazione degli Amministratori sulla gestione del gruppo 231 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo

3 232 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Signori Soci, le informazioni di carattere generale e/o gestionale attinenti il gruppo, esposte nella relazione sul della Banca, sono da intendersi qui richiamate, così come le informazioni sulla situazione economica e di mercato nelle aree territoriali in cui le società del gruppo svolgono la loro attività. Vengono qui illustrati, con sintetico commento, i risultati delle banche e società che hanno concorso alla formazione del. Composizione del Gruppo Quanto alla dinamica della composizione del gruppo si evidenzia che, dopo la cessione alla Banca della Campania dell intera partecipazione detenuta dalla Capogruppo nella Banca del Monte di Foggia, nel mese di dicembre quest ultima è stata incorporata dalla banca campana, con conseguente sua estinzione e cancellazione dal perimetro di gruppo. Ne consegue che il gruppo, al 31 dicembre 2006, era formato dalle società indicate nell elenco in calce. Di ciascuna di esse è riportata la quota di capitale detenuta dalla Banca Capogruppo, tra parentesi, e/o detenuta da altra società del gruppo, che la controlli direttamente. Capogruppo: Banca popolare dell'emilia Romagna s.c., con sede in Modena A) società bancarie del gruppo: 1) Banca popolare di Ravenna s.p.a., con sede in Ravenna (75,957 per cento); 2) Banca popolare di Lanciano e Sulmona s.p.a., con sede in Lanciano (CH) (3,372 per cento), controllata da Finbanche d Abruzzo che detiene poco più del 50 per cento del capitale; 3) Banca popolare del Materano s.p.a., con sede in Matera (67,685 per cento); 4) Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola s.p.a., con sede in Vignola (MO) (100 per cento); 5) Banca popolare di Crotone s.p.a., con sede in Crotone (60,331 per cento); 6) Banca popolare di Aprilia s.p.a., con sede in Aprilia (55,009 per cento); 7) Banca popolare dell Emilia Romagna (Europe) International s.a., con sede nel Granducato del Lussemburgo (99 per cento); 8) Banca della Campania s.p.a., con sede a Napoli (89,121 per cento); 9) Banco di Sardegna s.p.a., con sede a Cagliari, partecipazione del 51 per cento per le azioni ordinarie, del 61,768 per cento per quelle privilegiate e del 21,500 per cento per quelle di risparmio (prive di diritto di voto, quotate sul mercato ufficiale di Borsa), in totale partecipazione del 47,229 per cento. Ai fini del consolidamento sono state altresì considerate le azioni di risparmio presenti nel portafoglio di negoziazione della capogruppo, raggiungendo così una percentuale di interessenza diretta nel capitale della sub-holding del 47,288%; 10) CARISPAQ - Cassa di risparmio della provincia dell Aquila s.p.a., con sede a L Aquila, controllata da Finbanche d Abruzzo che ne detiene il 79,922 per cento del capitale;

4 11) Banca di Sassari s.p.a., con sede a Sassari (10,331 per cento), controllata dal Banco di Sardegna che detiene il 79,732 per cento del capitale; 12) Eurobanca del Trentino s.p.a., con sede a Trento (49,900 per cento). B) altre società del gruppo: 14) Finbanche d Abruzzo s.p.a., con sede a L Aquila, finanziaria di partecipazioni bancarie (100 per cento); 15) BPER International Advisory Company s.a., con sede nel Granducato del Lussemburgo, società di gestione di partecipazioni (90 per cento); 16) Em.Ro. popolare - finanziaria di partecipazioni s.p.a., con sede in Modena (77,443 per cento); 17) EMRO Finance Ireland limited, con sede a Dublino (IRL), società finanziaria di diritto irlandese (100 per cento); 18) Nadia s.p.a., con sede in Modena, società immobiliare (100 per cento); 19) EM.RO Immobiliare s.p.a., con sede in Modena, società immobiliare (100 per cento); 20) Modena Terminal s.r.l., con sede in Campogalliano (MO), società di magazzinaggio di merci varie, di deposito e stagionatura del formaggio, di conservazione frigorifera di carni e prodotti deperibili (52,250 per cento); 21) Metelliana s.p.a., con sede in Cava de Tirreni (SA), società di servizi informatici (100 per cento); 22) Mutina s.r.l., con sede in Modena, società veicolo per la cartolarizzazione di crediti, controllata da Em.Ro. popolare s.p.a. che detiene il 90 per cento del suo capitale; 23) Nettuno Gestione Crediti s.p.a., con sede in Bologna, società di servizio per il recupero crediti (1 per cento), controllata da Em.Ro. popolare s.p.a. che detiene il 99 per cento del suo capitale; 24) ABF FACTORING s.p.a., con sede a Milano, società di factoring (90 per cento); 25) ABF Leasing s.p.a., con sede a Milano, società di leasing (100 per cento); 26) Optima s.p.a. SGR, con sede a Milano, società per la gestione del risparmio, controllata da Em.Ro. popolare s.p.a. che detiene il 58,3 per cento del suo capitale; 27) Sardaleasing s.p.a., con sede a Sassari, società di leasing, controllata da Banco di Sardegna che detiene l 87,077 per cento del suo capitale; 28) Numera s.p.a., con sede a Sassari, società di informatica, controllata dal Banco di Sardegna che ne detiene l intero capitale sociale; 29) Tholos s.p.a., con sede a Sassari, società immobiliare, controllata dal Banco di Sardegna che ne detiene l intero capitale sociale. 233 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Sussistono, altresì, i seguenti ulteriori collegamenti partecipativi tra società del gruppo: a) la Banca popolare di Ravenna s.p.a. detiene: - una quota di partecipazione dell 1,48 per cento nella Em.Ro. popolare s.p.a.; - una quota di partecipazione dell 1 per cento nella Banca popolare dell Emilia Romagna (Europe) International s.a.; - una quota di partecipazione del 6,2 per cento in Optima s.p.a. SGR; b) la EM.RO Immobiliare s.p.a. detiene una quota di partecipazione del 47,75 per cento nel capitale di Modena Terminal s.r.l.; c) la Em.Ro. popolare s.p.a. detiene una quota di partecipazione del 5 per cento nel capitale della Sardaleasing s.p.a.;

5 234 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo d) la Banca popolare dell Emilia Romagna (Europe) International s.a. detiene una quota di partecipazione del 10 per cento nel capitale della BPER International Advisory Company s.a.; e) il Banco di Sardegna s.p.a. detiene: - una quota di partecipazione dell 11,447 per cento in Em.Ro. popolare s.p.a., - una quota di partecipazione del 19,2 per cento in Optima s.p.a. SGR; f) la Banca della Campania s.p.a. detiene: - una quota di partecipazione dell 2,00 per cento in Em.Ro. popolare s.p.a., - una quota di partecipazione del 4,3 per cento in Optima s.p.a. SGR; g) la Banca popolare di Lanciano e Sulmona s.p.a. detiene: - una quota di partecipazione dell 1,567 per cento in Em.Ro. popolare s.p.a., - una quota di partecipazione dell 1,1 per cento in Optima s.p.a. SGR; h) la CARISPAQ - Cassa di Risparmio della provincia dell Aquila s.p.a. detiene: - una quota di partecipazione dell 1,43 per cento in Em.Ro. popolare s.p.a., - una quota di partecipazione del 2,8 per cento in Optima s.p.a. SGR; i) la Banca CRV Cassa di Risparmio di Vignola s.p.a. detiene: - una quota di partecipazione dell 1,333 per cento in Em.Ro. popolare s.p.a., - una quota di partecipazione del 4 per cento in Optima s.p.a. SGR; j) la Banca popolare del Materano s.p.a. detiene: - una quota di partecipazione dell 1,233 per cento in Em.Ro. popolare s.p.a., - una quota di partecipazione dell 1,6 per cento in Optima s.p.a. SGR, k) la Banca popolare di Crotone s.p.a. detiene: - una quota di partecipazione dell 1,18 per cento in Em.Ro. popolare s.p.a., - una quota di partecipazione dell 1,5 per cento in Optima s.p.a. SGR, l) la Banca popolare di Aprilia s.p.a. detiene: - una quota di partecipazione dello 0,887 per cento in Em.Ro. popolare s.p.a., - una quota di partecipazione dell 1 per cento in Optima s.p.a. SGR. Oltre alle citate società appartenenti al gruppo bancario, il perimetro di consolidamento comprende anche la controllata Forum Guido Monzani s.r.l., posseduta al 90 per cento da Em.Ro. popolare s.p.a. e per il rimanente dalla Capogruppo, non iscritta al gruppo in quanto priva dei necessari requisiti di strumentalità.

6 Non sussistono possessi di quote od azioni di società del gruppo che siano detenuti tramite società fiduciarie o per interposta persona; né, tramite tali soggetti, sono state acquistate od alienate, durante l anno 2006, azioni o quote di società del gruppo. Il valore contabile della quota di pertinenza del gruppo delle azioni proprie detenute da società incluse nel consolidamento, iscritto con segno negativo nell apposita voce 200 del passivo, è pari a Euro Se ne riporta di seguito il dettaglio: 235 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Numero azioni Valore nominale complessivo Valore di competenza Banca popolare dell'emilia Romagna s.c Banca di Sassari s.p.a TOTALE TOTALE mappa del gruppo Fatte queste premesse, Vi presentiamo la mappa del gruppo, alla data del 31 dicembre 2006.

7 3,372% 99,000% 90,000% BANCA POPOLARE DI LANCIANO E SULMONA S.P.A. 53,372% 50,000% FINBANCHE D ABRUZZO S.P.A. 100,000% BANCA CRV CASSA DI RISPARMIO DI VIGNOLA S.P.A. 100,000% BANCA POPOLARE DI APRILIA S.P.A. 55,009% BANCA POPOLARE di RAVENNA S.P.A. 75,957% CARISPAQ CASSA DI RISPARMIO DELLA PROVINCIA DELL AQUILA S.P.A. 79,922% 77,443% EM.RO. POPOLARE S.P.A. 100,000% (b) ABF Leasing S.P.A. 100,000% 1,000% 58,300% BANCA POPOLARE DELL EMILIA ROMAGNA (EUROPE) INTERNATIONAL S.A. 100,000% BANCA POPOLARE DI CROTONE S.P.A. 60,331% OPTIMA S.P.A. SGR 100,000% (c) BANCA DI SARDEGNA S.P.A. 51,000% 10,000% 10,33% 79,732% BPER INTERNATIONAL ADVISORY COMPANY S.A. - LUXEMBOURG 100,000% ABF FACTORING S.P.A. 90,000% MUTINA S.R.L. 90,000% BANCA DI SASSARI S.P.A. 90,063% EMRO FINANCE IRELAND LIMITED 100,000% 1,000% NETTUNO GESTIONE CREDITI S.P.A. 100,000% 99,000% SARDALEASING S.P.A. 5,000% 87,077% 92,077% (a) corrispondente al 47,229% dell intero ammontare del Capitale Sociale costituito da azioni ordinarie, privilegiate, e da azioni di risparmio, queste ultime prive del diritto di voto. (b) partecipano altresì nella Em.Ro. popolare s.p.a.: - Banco di Sardegna s.p.a. (11,447%), - Banca popolare di Lanciano e Sulmona s.p.a. (1,567%), - Banca popolare di Ravenna s.p.a. (1,480%), - Banca della Campania s.p.a. (2,000%), - Carispaq s.p.a. (1,430%), - Cassa di Risparmio di Vignola s.p.a. (1,333%), - Banca popolare del Materano s.p.a. (1,233%), - Banca popolare di Crotone s.p.a. (1,180%), - Banca popolare di Aprilia s.p.a. (0,887%). situazione al EUROBANCA DEL TRENTINO S.P.A. 49,900% BANCA DELLA CAMPANIA S.P.A. 89,121% BANCA POPOLARE DEL MATERANO S.P.A. 67,685% NADIA S.P.A. 100,000% METELLIANA S.P.A. 100,000% EM.RO IMMOBILIARE S.P.A. 100,000% 47,750% NUMERA S.P.A. MODENA TERMINAL S.R.L. 52,250% 100,000% 100,000% THOLOS S.P.A. 100,000% (c) partecipano altresì nella Optima S.G.R. s.p.a.: - Banco di Sardegna s.p.a. (19,200%), - Banca popolare di Ravenna s.p.a. (6,200%), - Cassa di Risparmio di Vignola s.p.a. (4,000%), - Banca della Campania s.p.a. (4,300%), - Carispaq s.p.a. (2,800%), - Banca popolare del Materano s.p.a. (1,600%), - Banca popolare di Crotone s.p.a. (1,500%), - Banca popolare di Lanciano e Sulmona s.p.a. (1,100%), - Banca popolare di Aprilia s.p.a. (1,000%).

8 evoluzione e dimensioni del gruppo Il gruppo "Banca popolare dell'emilia Romagna" risulta iscritto dal 7 agosto 1992, sotto il n nell'albo di cui all'articolo 64 del Decreto legislativo 1 settembre 1993 n.385. Sono intervenute, nel periodo, le seguenti variazioni nelle quote di controllo: Banca della Campania s.p.a.: partecipazione già del 79,287 per cento, ora del 89,121 per cento a seguito dell acquisto e del successivo esercizio di diritti d opzione in occasione dell aumento di capitale; Banca del Monte di Foggia s.p.a.: società il cui controllo è stato ceduto nel corso dell esercizio dalla Capogruppo alla Banca della Campania s.p.a. e da quest ultima incorporata in data 28 dicembre 2006; Banca popolare del Materano s.p.a.: partecipazione già del 67,350 per cento, ora del 67,685 per cento a seguito dell acquisto di azioni da soci; Banca popolare di Lanciano e Sulmona s.p.a.: partecipazione già del 53,200 per cento, ora del 53,372 per cento; Banca popolare di Crotone s.p.a.: partecipazione già del 58,465 per cento, ora del 60,331 per cento a seguito della sottoscrizione di azioni in opzione in sede di aumento di capitale della società e di ulteriori acquisti da soci; Banca popolare di Ravenna s.p.a.: partecipazione già del 75,974 per cento, ora del 75,957 per cento; Banca di Sassari s.p.a.: già controllata per il 79,732 per cento dal Banco di Sardegna s.p.a., era partecipata anche dalla Banca Capogruppo per l 9,447 per cento; tale possesso risulta ora del 10,331 per cento a seguito di modestissimi acquisti. le società del gruppo 237 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Si riporta, di seguito, un sintetico commento sull andamento aziendale di ciascuna delle società che concorrono alla formazione del di gruppo, con la precisazione, quanto alla sub holding Banco di Sardegna, che ha formato oggetto del consolidamento il da questa redatto, la cui relazione accompagnatoria riporta informazioni complete sull andamento delle società da essa controllate. I valori riportati sono stati desunti dai loro bilanci ufficiali, redatti secondo i principi contabili a ciascuna realtà applicabili. Lo stato patrimoniale e il conto economico al 31 dicembre 2006, di tutte le società ricomprese nell area di consolidamento, sono riportati in allegato al fascicolo di. Banca popolare di Ravenna La rete commerciale a fine 2006 era costituita da un totale di 56 dipendenze, 2 in più rispetto a dicembre 2005, a seguito dell apertura della filiale di Piove di Sacco (PD) e di Monselice (PD). Il nuovo piano sportelli prevede l apertura di ulteriori 9 dipendenze, confermando la direttrice di espansione nelle province orientali del Veneto (Padova, Venezia, Treviso), caratterizzate dalla particolare vivacità e intraprendenza del tessuto economico e da una presenza del gruppo BPER ancora contenuta. Il numero di dipendenti alla stessa data ammontava a 455 unità, 11 in più rispetto al precedente esercizio. Il conferimento in delega delle gestioni patrimoniali su base individuale ad Optima Sgr, ha consentito il recupero di risorse umane reimpiegate nelle relazioni con la clientela.

9 238 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Durante l esercizio sono proseguite a ritmo sostenuto le attività di adeguamento della struttura organizzativa al sistema informativo della Capogruppo, al quale la banca si era allineata il 1 ottobre Numerosi, inoltre, sono stati gli interventi volti al recepimento delle nuove disposizioni normative, concernenti in particolare la trasparenza bancaria, i bonifici e le modifiche apportate sia al Testo Unico Bancario, sia al Testo Unico della Finanza. Quanto ai principali aggregati, la raccolta diretta ha segnato un aumento dell 10,67 per cento nei 12 mesi, con un importo alla fine del 2006 di Euro milioni. L incremento ha interessato tutte le forme tecniche, con punte di rilievo per le obbligazioni e le operazioni di pronti contro termine. Anche la raccolta indiretta ha avuto una dinamica positiva, attestandosi alla stessa data a milioni di euro, in crescita del 6,37 per cento su base annua, pur evidenziando un rallentamento della componente gestita. Ancora migliore l andamento degli impieghi, che al 31 dicembre 2006 raggiungevano Euro 1.270,6 milioni (+9,69 per cento rispetto al precedente esercizio), che ha beneficiato dell effetto trainante del comparto dei mutui e dei prestiti (+10 per cento), riconducibile ad un elevata richiesta del settore edilizio, sia abitativo che commerciale ed alberghiero. E però il conto economico a registrare i risultati più apprezzabili: il margine di intermediazione, che incorpora una plusvalenza di euro 6,1 milioni ottenuta dalla cessione di parte dell interessenza detenuta in C.S.E. Soc.Cons., cresce del 17,62 per cento, attestandosi a euro 77,3 milioni, mentre l utile dell operatività corrente, grazie a contenimento dei costi operativi, sale a euro 31,9 milioni (+ 50,13 per cento). Dedotte imposte per euro 11,7 milioni, il risultato netto d esercizio si determina in ben 20,1 milioni, in progresso di oltre il 67 per cento rispetto al dato Banca popolare di Lanciano e Sulmona A fine esercizio la rete di sportelli risultava costituita da 65 dipendenze, ubicate in 8 diverse province; rispetto al 2005 sono stati aperti due nuovi sportelli: a Loreto Aprutino (PE) e San Benedetto del Tronto (AP). A ciò va aggiunta la chiusura dello sportello di Cepagatti e la contestuale apertura a Spoltore (PE). Il piano incentra le linee di sviluppo della banca frentana sul rafforzamento della presenza nel territorio di riferimento (Abruzzo e Molise) e sull espansione lungo il litorale adriatico delle Marche, prevedendo l apertura di 10 sportelli nell arco del triennio. Nel corso del 2006 l organico è stato potenziato con l inserimento di 32 risorse, passando da 522 a 554 unità (incluse quelle in distacco presso Finbanche d Abruzzo), in previsione dell apertura delle nuove filiali e della conseguente maggiore operatività. BPLS sta proseguendo lo sviluppo di canali distributivi alternativi a quello tradizionale rappresentato dalla rete degli sportelli: nell ambito della banca telematica è particolarmente rilevante la diffusione dei POS e dei contratti di home banking. Sul finire dell esercizio, il ragionier Giuseppe Carletti, dopo aver dato per anni il suo proficuo contributo alla crescita dell istituto, avendo raggiunto i limiti di età per il pensionamento, ha cessato la propria carica di Direttore Generale. Al suo posto è stato nominato il dott. Guido Serafini, già Vice Direttore delle Banca. I risultati del 2006 confermano il trend di crescita dimensionale e reddituale della banca, in atto ormai da diversi esercizi. Riguardo ai principali aggregati intermediati con la clientela, la raccolta diretta si è attestata a Euro milioni, registrando un aumento rispetto all anno precedente dell 11,57 per cento, ottenuto principalmente grazie al consistente collocamento di certificati di deposito Oriente e di obbligazioni.

10 In lieve flessione, invece, la raccolta indiretta (-0,97 per cento), che a fine anno ha raggiunto 234 milioni di Euro. Quanto agli impieghi verso clientela, la loro variazione rispetto al corrispondente dato del 2005 è stata piuttosto marcata (+14,73 per cento), sostenuta principalmente dalla componente mutui, con un dato a fine 2006 pari a circa Euro milioni. L utile è risultato in aumento del 23,07 per cento rispetto all esercizio 2005, attestandosi a Euro 23,5 milioni. Alla positiva dinamica reddituale hanno contribuito in particolare l apprezzabile incremento del margine di interesse (+26,77 per cento su base annua) e la crescita delle commissioni nette (+4,56 per rispetto a dicembre 2005), favorita dai maggiori ricavi per servizi di incasso e pagamento. 239 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Banca popolare del Materano Continua il trend positivo della banca lucana, che beneficia degli interventi organizzativi e commerciali operati in passato, nel rispetto delle linee strategiche tracciate dal piano industriale. Il numero delle filiali si è incrementato di tre dipendenze: Matera, Senise (PZ) e Corato (BA), per un totale di 43 sportelli a fine 2006, mentre le risorse su cui la Banca può contare sono aumentate, rispetto al corrispondente dato del 2005, di 16 unità, per un totale di 360 dipendenti. Il nuovo Piano Sportelli di Gruppo prevede, per il prossimo triennio, l espansione della Banca verso il mercato pugliese, in particolare nelle province di Bari e Taranto, a cui si aggiunge la provincia lucana di Potenza, individuando 6 nuove aperture. In merito alla partecipazione di controllo in Ritrimat S.p.A., società operante nel settore della riscossione dei tributi, che recentemente era stata riportata ad una gestione virtuosa, in base alle nuove disposizioni normative riguardanti la riforma del comparto, nel mese di luglio 2006 ne è stata perfezionata la cessione alla società di emanazione statale Equitalia S.p.A. (già Riscossione S.p.A). Si segnala che la Banca è stata oggetto di atto di citazione promosso dal fallimento di una società cliente per un ammontare significativo. Tuttavia gli Amministratori, anche sulla base del parere espresso dal legale incaricato, non hanno ritenuto necessario effettuare alcun accantonamento al riguardo, in considerazione del prevedibile esito positivo, per la Banca, del contenzioso. L analisi degli aggregati evidenzia che la raccolta diretta è cresciuta rispetto al 31 dicembre 2005 del 11,60 per cento, attestandosi ad Euro milioni; l aumento dell indiretta è stato, invece, leggermente più contenuto (+9,14 per cento) raggiungendo in chiusura d esercizio Euro 473 milioni. Gli impieghi con la clientela hanno raggiunto l importo di euro 697,7 milioni; il confronto con il valore 2005, nettato, per omogeneità, di partite di natura transitoria legate ad operazioni di Tesoreria Unica, mostra l apprezzabile incremento del 13,18 per cento; le sofferenze nette, il cui ammontare è risultato pari ad euro 5,7 milioni, si presentano in contrazione rispetto al saldo di dicembre 2005, con una incidenza sugli impieghi netti pari a solo lo 0,82 per cento. Riguardo alla performance economiche, l esercizio si è chiuso con risultati di grande soddisfazione: l utile netto, pari a 10 milioni di euro, è cresciuto del 40,01 per cento rispetto al risultato dell anno precedente, grazie ad un deciso aumento su tutte le principali forme reddituali cui ha corrisposto un più contenuto incremento dei costi operativi.

11 240 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Banca CRV - Cassa di Risparmio di Vignola La Banca CRV SpA nel 2006 ha conseguito risultati soddisfacenti in ordine sia agli obiettivi commerciali di volume e di reddito, sia a quelli di natura qualitativa, identificabili in una maggiore fidelizzazione della clientela ed in un più adeguato inserimento presso i target di riferimento, notoriamente privati e piccola-media industria. Nel corso dell anno sono stati aperti 2 nuovi sportelli, Funo di Argelato (BO) e Bologna Fiera, portando il numero totale delle dipendenze a 41. Il nuovo piano sportelli prevede un ulteriore intensificazione della presenza della controllata vignolese nella fascia territoriale contigua alla sua zona di elezione, nel bolognese nonché nell Appennino Modenese, con l apertura di quattro nuove filiali. Il personale a fine 2006 era composto di complessive 380 unità, con una diminuzione di 8 unità rispetto alla fine del 2005; ciò deriva, in buona parte, dal fatto che professionalità CRV, dopo un periodo di distacco presso la Capogruppo, a seguito dell accentramento di diverse attività amministrative, sono state successivamente assunte dalla stessa BPER. Il dato medio annuo dei dipendenti risulta però superiore a quello del 2005, con conseguente ricaduta sui costi. Riguardo all andamento dei volumi intermediati, la raccolta da clientela al 31 dicembre 2006 si è attestata a circa Euro milioni, con una crescita del 5,25 per cento rispetto allo scorso esercizio. La raccolta indiretta ha quasi raggiunto i milioni di Euro, in aumento anch essa del 5,07 per cento rispetto al corrispondente dato del 2005; risultato che evidenzia da un lato l evoluzione più che buona della voce raccolta indiretta amministrata (+7,51) e dall altro la debolezza della componente gestita ancora in diminuzione (-10,42 per cento), per la scarsa propensione della clientela verso questi prodotti. I crediti netti verso clientela hanno raggiunto i milioni di Euro, con una soddisfacente variazione positiva, pari al 8,09 per cento rispetto alla fine dell anno precedente. La crescita si è mantenuta costante per tutto l esercizio, senza particolari punte positive o negative, a conferma di un ritorno, da parte dei prenditori, ad una gestione regolare del fabbisogno creditizio, confermando la maggiore crescita dell impegno verso il retail e, soprattutto, le piccole medie imprese più significative della zona di attività della Banca. In termini economici, il buon risultato del margine di interesse, la tenuta del margine di intermediazione (al netto della componente straordinaria di quasi 5 milioni di euro presente nell esercizio 2005, conseguente la cessione della partecipazione in Cedadri SpA), l oculata gestione del credito ed il successo del piano di riassetto aziendale relativo ad un importante posizione debitoria, pur contrapposti da un riscaldamento registrato sul fronte dei costi operativi, hanno generato un importante utile netto di Euro 14,2 milioni, in apparente diminuzione che però, a dati omogenei, significa un +25,87 per cento sul Banca popolare di Crotone Con l integrale collocamento dell ultima tranche dell aumento di capitale sociale, avvenuto nei primi mesi del 2006, si è concluso il programma di rafforzamento patrimoniale, strutturato in un emissione azionaria suddivisa in quattro successive

12 tranches e nel collocamento di un prestito subordinato. Oltre all intento di raccogliere nuove risorse per l espansione, l operazione aveva anche lo scopo di consolidare il legame con il territorio. Il notevole favore con il quale è stato accolto il collocamento dell ultima frazione, ha indotto la Capogruppo a rinunciare a parte dei diritti di opzione di propria competenza, producendo un significativo allargamento della compagine sociale, che ora può contare su oltre soci, circa 1000 in più rispetto all epoca di avvio del programma di patrimonializzazione (fine 2003). La rete territoriale, a fine esercizio, risultava composta da 43 sportelli, uno in più rispetto al Significativa l apertura, nel mese di dicembre, della filiale di Catania, la prima del nostro Gruppo oltre lo stretto. La Sicilia rappresenta la nuova area di espansione della Banca, sbocco naturale per l Istituto che esprime ormai da anni continui potenziali di crescita, nel rispetto della propria vocazione di banca locale attenta ai bisogni del territorio. Successivamente all approvazione del 2006, lascia la Direzione generale il rag. Mimmo Guidotti, che dopo aver guidato l Istituto nell ultimo decennio con instancabile impegno, perizia e lealtà, viene chiamato ora a ricoprire importanti incarichi presso la Capogruppo. Quale suo successore è stato nominato il rag. Andrea Molinari, già Vice Direttore Generale, il quale sarà affiancato, nell impegnativo compito, da una struttura composta da professionalità cresciute internamente, sotto l indirizzo e l esempio del rag. Guidotti. Dal punto di vista dei volumi, la raccolta fiduciaria ha evidenziato una lieve crescita (+0,76 per cento) nell arco, attestandosi a Euro milioni, che si confrontano con i milioni di Euro dell anno precedente. Fra le componenti dell aggregato i depositi in conto corrente continuano ad avere un ruolo preponderante (62 per cento). La raccolta indiretta ha confermato il deciso incremento registrato già nel passato esercizio (+17,49 per cento rispetto a dicembre 2005), grazie in particolare all impulso dato al settore private, con un importo prossimo a 443 milioni di Euro. I crediti verso clientela sono cresciuti in modo marcato nell arco del 2006 (+15,15 per cento su base annua); la voce è iscritta in Bilancio per oltre 924 milioni di euro. Il 69 per cento dei finanziamenti erogati è stato destinato alle imprese, confermando la tradizionale vocazione della Banca di sostegno all economia e alla crescita regionale. Sotto il profilo economico, la Popolare di Crotone ha registrato una lusinghiera performance, grazie all anzidetto aumento dei volumi unito alla costante attenzione prestata alle politiche di prezzo, al controllo sui tassi e al contenimento dei costi operativi. La Banca ha conseguito un Utile di 18 milioni di Euro, in crescita del 38,34 per cento rispetto al risultato del 2005, cui hanno altresì contribuito le plusvalenze realizzate dalle cessioni delle partecipazioni in Ktesios SpA ed Eurofiditalia SpA, pari a circa 2,8 milioni di euro, al lordo dell effetto fiscale. 241 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Banca popolare di Aprilia Con l apertura della filiale di Latina, la rete degli sportelli è pervenuta ad un totale di 20 dipendenze. Le linee di sviluppo tracciate nel nuovo Piano Sportelli di Gruppo prevedono per la banca un ulteriore espansione nell hinterland romano (per il 10 aprile 2007 è prevista l apertura della filiale di Roma Eur-Marconi). La rete commerciale e le strutture interne potevano contare, al 31 dicembre 2006, su un organico di 163 unità (8 in più rispetto a fine 2005).

13 242 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo I buoni risultati di redditività e crescita ottenuti dalla consorella pontina nei due esercizi passati sono stati confermati e, anzi, sensibilmente migliorati in quello appena concluso, grazie ad una rinnovata politica commerciale e a un efficace processo di outsourcing, volto a sfruttare appieno le sinergie derivanti dalla condivisione del sistema informativo con la capogruppo. Degno di nota appare il progressivo sviluppo dei canali distributivi alternativi a quello tradizionale degli sportelli, nello specifico: prodotti telematici (internent banking e corporate banking) e apparecchiature POS. Sulle masse intermediate la Banca ha conseguito risultati soddisfacenti. La raccolta diretta ha raggiunto Euro 535,7 milioni, con una variazione del 9,19 per cento rispetto alla chiusura dell esercizio precedente, concentrata prevalentemente nelle forme tecniche di conti correnti e obbligazioni. Più misurato, invece, l aumento della raccolta indiretta (+5,64 per cento), il cui valore a fine esercizio ammontava a Euro 190,9 milioni, contro i 180,7 milioni di Euro del Di importo ben più rilevante è risultato l incremento degli impieghi, passati da Euro 333 milioni a circa Euro 385 milioni (+15,65 per cento). A tale variazione ha contribuito principalmente la dinamica positiva della componente mutui. Per quanto riguarda gli indicatori economici, l esercizio si è concluso con un utile netto considerevole, che supera i 9 milioni di Euro, al cui consistente miglioramento (+35,70 per cento rispetto al 2005) ha contribuito, oltre alla positiva dinamica degli aggregati patrimoniali, una plusvalenza di circa 2,9 milioni di euro realizzata in seguito alla cessione di titoli presenti nel portafoglio disponibili per la vendita. CARISPAQ Cassa di Risparmio della Provincia dell Aquila Nel corso del 2006 sono state aperte 3 nuove filiali nelle province di Frosinone (Anagni) e L Aquila (Avezzano e Nucleo industriale di Pile), portando così a 47 il totale delle dipendenze, dislocate in 5 diverse province. Le direttrici di espansione territoriale, fissate nel Piano Sportelli di Gruppo per il triennio , prevedono, tra l altro, per la banca aquilana lo sviluppo in Umbria, regione ancora non presidiata da filiali del gruppo BPER. Il superamento dei confini abruzzesi consente, inoltre, una maggiore diversificazione territoriale del rischio e dei ricavi. L organico al 31 dicembre 2006 era costituito da 450 dipendenti, incluse le 22 unità distaccate presso la diretta controllante Finbanche d Abruzzo. Per quanto concerne i volumi intermediati con la clientela, particolare attenzione è stata dedicata agli impieghi, il cui importo a fine esercizio era di 993 milioni di Euro, in incremento rispetto al medesimo periodo del passato esercizio (+2,94 per cento). Lievemente più vivace è stato l andamento della raccolta fiduciaria, in crescita del 3,68 per cento, con una consistenza al 31 dicembre 2006 pari a Euro 1.327,6 milioni. Dall esame degli aggregati che la compongono, si evince che, tra i prodotti preferiti dai clienti della Cassa, continuano ad esserci i presti obbligazionari, per i quali prosegue la positiva dinamica di collocamento (+10,92 per cento). La raccolta indiretta ha raggiunto 1.023,6 milioni di Euro, confrontandosi con gli Euro 919,5 di fine 2005 (+11,31 per cento), con un progressivo spostamento di risorse verso i fondi comuni. Sotto il profilo reddituale la banca ha conseguito brillanti risultati, riducendo il costincome al 67,63 per cento (era 74,97 per cento nel 2005) e aumentando la produttività. L utile netto si è attestato sui 6,7 milioni di Euro che, confrontato con quello di dodici mesi prima, fa registrare la considerevole crescita del 50,20 per cento. Il risultato economico beneficia in particolare dell incremento del margine di interesse

14 (+19,03 per cento su base annua), riconducibile alla dinamica dei tassi e all allargamento della forbice e di un attenta politica di contenimento delle spese amministrative. Banca della Campania 243 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo L azienda di credito campana è stata protagonista nel 2006 di un importante operazione di fusione, avvenuta per incorporazione della Banca del Monte di Foggia. L operazione, inserita nel quadro di razionalizzazione ed integrazione delle realtà che compongono il Gruppo BPER, ha segnato per la Banca della Campania il superamento della dimensione regionale, avviandola a divenire un operatore bancario di rilievo per l intero Mezzogiorno d Italia. La fusione - portata a termine nella sua forma semplificata (ex art bis C.C.), in quanto l incorporante possedeva già oltre il 90 per cento delle azioni dell incorporanda - ha visto il succedersi di più fasi. Nel corso dell estate, Banca della Campania ha realizzato un aumento di capitale sociale di 63 milioni di euro, finalizzato a rafforzarne il patrimonio. In data successiva (4 ottobre 2006), BPER ha ceduto a Banca della Campania la propria partecipazione del 98,52 per cento nel capitale sociale della Monte Foggia. L azienda di credito campana ha infine approvato la fusione per incorporazione della diretta controllata pugliese, di cui deteneva a quel punto il 99,05 per cento delle azioni, realizzata poi nel mese di dicembre. Il nuovo assetto organizzativo di Banca della Campania è contraddistinto dalla presenza di strutture sovraordinate alle filiali su base territoriale, le Aree, in grado di garantire alle singole dipendenze vantaggi derivanti dalla maggiore conoscenza del mercato locale e dalla conseguente specificità delle indicazioni strategiche di penetrazione del mercato stesso. Le Aree sono, poi, ricondotte in Dipartimenti, intesi come strutture geograficamente decentrate che accolgono al proprio interno alcune funzioni tipiche del governo primario, al servizio delle Aree territoriali. Per quanto riguarda la rete territoriale, l esercizio appena concluso ha visto l apertura di 8 nuovi sportelli, inclusi quello della Monte Foggia a Trinitapoli (FG) e quello di Giffoni Villa Piana (SA), reso operativo contestualmente alla chiusura di Cava dei Tirreni, per un totale di 121 filiali. Quanto alle linee di espansione futura, il Piano Sportelli di Gruppo per il triennio riservava 4 nuove aperture alla Banca del Monte di Foggia e 10 alla Banca della Campania. Nell ottica di favorire un più rapido sviluppo nel territorio pugliese, meno presidiato dalla rete del Gruppo rispetto alla Campania, nel breve termine verrà data priorità alle aperture previste per la ex-monte Foggia, anticipandole al biennio Riguardo alla politica commerciale, un aspetto peculiare e in fase di evoluzione è l attenzione rivolta dalla banca campana agli enti locali e alle potenzialità di sviluppo commerciale offerte dall attività di tesoreria per gli Enti pubblici, in una Regione ove il settore riveste un rilievo particolarmente significativo. La Banca ha in essere un significativo contenzioso relativamente al quale gli Amministratori, anche sulla base dei pareri espressi dai legali incaricati, non hanno ritenuto necessario effettuare alcun accantonamento, sia in considerazione del possibile esito positivo del contenzioso che in relazione alla difficoltà di pervenire comunque ad una quantificazione attendibile degli eventuali oneri. Per quanto concerne i volumi intermediati con la clientela, l importo della raccolta diretta a fine anno ammontava a Euro milioni, segnando un buon aumento rispetto al dato del

15 244 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo 31 dicembre scorso (+8,19 per cento), che ha più che compensato la tendenziale stabilità della componente indiretta (+0,42 per cento). Gli impieghi, iscritti a un valore di Euro milioni, hanno registrato un deciso aumento (+10,31 per cento) rispetto alla fine del passato esercizio, frutto di una maggiore incisività nell azione commerciale, in particolare nel settore dei mutui alle famiglie e delle operazioni di smobilizzo di crediti. E inoltre proseguita l ottimizzazione dei processi operativi delle strutture deputate al controllo e alla gestione del rischio, successiva all allineamento alle direttive della Capogruppo connesse al nuovo regolamento interno del credito. In merito alle risultanze economiche, il 2006 si è chiuso con un risultato di soddisfazione: l utile netto sale a euro 29,1 milioni, in crescita del 10,05 per cento rispetto ai 26,4 milioni di euro dell esercizio precedente. Sub-holding Banco di Sardegna L'area di consolidamento delle società che fanno capo al Banco di Sardegna ha subito nel 2006, rispetto ai precedenti esercizi, alcune variazioni che seppure di rilievo modesto, meritano richiamo, prima di procedere alla descrizione dell'evoluzione della gestione consolidata della sub - holding. In particolare: l'uscita dall'area di consolidamento della controllata Bipiesse Riscossioni S.p.A. a seguito della cessione della partecipazione alla Equitalia S.p.A. - ex Riscossione S.p.A.- (D.L.n.203/2005, convertito con modificazioni dalla Legge n.248/2006); l'aumento della interessenza nella Krenesiel S.p.A., società consolidata con il metodo del patrimonio netto, la cui percentuale di proprietà è passata dal 39 per cento al 44,65 per cento, a seguito della mancata sottoscrizione di un aumento di capitale da parte di due soci. Il numero delle dipendenze di cui dispone la sub-holding sarda non si discosta da quello di fine anno (391), in quanto sia il vecchio Piano Sportelli che il nuovo, non prevedono aperture di filiali per il Banco, ma solo alcuni trasferimenti di quelle esistenti. Sommati alla rete della controllata Banca di Sassari, gli sportelli del gruppo sardo ammontano a un totale di 449. Passando all'esame dei dati consolidati, si rileva, in primo luogo, che questi attestano graditi progressi nelle diverse realtà aggregate. I maggiori comparti di stato patrimoniale mostrano una raccolta diretta da clientela posizionata al 31 dicembre a milioni di Euro, con una discreta crescita (+2,8 per cento) rispetto al 31 dicembre 2005, dovuta soprattutto al settore delle obbligazioni ordinarie (+10,7 per cento), ai conti correnti (+4,6 per cento), nonché alle operazioni di pronti contro termine (+ 6,3 per cento). Anche la raccolta indiretta registra nell'anno una significativa performance (+ 6,2 per cento), riconducibile principalmente alla componente del risparmio amministrato (+ 7,3 per cento) e in qualche misura al risparmio gestito (+ 1,9 per cento). Gli impieghi pervengono -a valori netti- a 7.380,9 milioni di euro, con una diminuzione del 7,6 per cento rispetto al precedente valore del 2005 (7.984,3 milioni di euro); ove si tenesse però conto, per omogeneità di confronto, che le banche consolidate hanno ritenuto, nell'anno, di non operare sul mercato delle operazioni di pronti contro termine e, quindi, non si considerassero le operazioni della specie in essere al dicembre 2005 (euro 1.140,7 milioni), i crediti risulterebbero in crescita del 7,9 per cento. Per quanto attiene alla composizione dei crediti per forma tecnica i mutui continuano a rappresentare la tipologia di maggior peso (43,8 per cento), seguiti nell'ordine dai conti correnti attivi che registrano anch'essi un consistente aumento nell anno (+15,8 per cento).

16 Quanto agli aspetti reddituali, l'esercizio 2006 chiude con un utile netto di 60 milioni di euro, contro i 54,3 milioni dell anno precedente. Fra le componenti che hanno influito in misura significativa alla determinazione del risultato, anche in termini evolutivi rispetto ai dati dell'esercizio precedente, il margine di interesse raggiunge i 325,9 milioni, in crescita di 30,9 milioni in valore assoluto, pari a 10 punti percentuali. Il margine di intermediazione si attesta in 12 mesi sui 424 milioni rispetto ai 414,8 del 2005, con uno sviluppo di 9,3 milioni (+2,2 per cento) e comprende proventi determinatisi per effetto della cessione di attività finanziarie di rilievo, per oltre 7,6 milioni. Quanto alle spese amministrative, passate a 309 milioni dai 325 milioni del 2005, si deve rammentare che si tratta di valori che scontano l uscita di Bipiesse Riscossioni S.p.A. dal perimetro di consolidamento. Consistente l'entità delle rettifiche di valore (al netto delle riprese) operate sui crediti, pari a 23,4 milioni e da raffrontarsi con i 3,5 milioni del 2005; variazione da attribuirsi in buona parte all effetto attualizzazione relativo al credito in essere con Sardegna Riscossione (ex Bipiesse Riscossione). Gli accantonamenti per rischi ed oneri sommano 15,6 milioni, contro i 13,6 milioni dell'anno passato. Costi e ricavi finora descritti concorrono, insieme alle altre componenti di conto economico di minore rilevanza, a formare l'utile dell'operatività corrente di 109,8 milioni, che decurtato dall'accantonamento per le imposte dell'esercizio (47,6 milioni) residua un utile netto di 62,3 milioni (+10,5 per cento), di cui 60 milioni sono di pertinenza del Gruppo e 2,3 milioni di terzi. Riportiamo di seguito una breve illustrazione dei risultati ottenuti dalle singole aziende componenti il conglomerato sardo. Banco di Sardegna. L'esercizio appena chiuso è stato l'anno del consolidamento delle importanti innovazioni introdotte negli anni passati ma anche di progettazione e prima attuazione di progetti futuri. E' stato infatti varato un dettagliato piano triennale (2006/2008), comprendente numerosissimi progetti su tutti i maggiori aspetti strategici, organizzativi e operativi aziendali. Solo per citare alcuni, si fa cenno alla razionalizzazione della rete territoriale, alla formazione del personale, alla ristrutturazione dei Servizi, alla intensificazione dei controlli, nonché all'adeguamento del portafoglio partecipazioni alle strategie di gruppo e al sempre miglior posizionamento del Banco nei confronti del mercato. Nel giugno del 2006 la Banca d'italia ha intrapreso presso il Banco un'ispezione ordinaria conclusasi nel successivo mese di ottobre. Il Banco ha fornito massima collaborazione al nucleo ispettivo dell'organo di Vigilanza, anche nella convinzione che l'attività intrapresa offrisse un'utile occasione di confronto di verifica in concreto della correttezza degli indirizzi strategici, organizzativi e gestionali adottati. Il confronto, peraltro, ha assunto particolare significatività per la sua collocazione temporale, idonea a valutare gli esiti della migrazione nella piattaforma informatica della Capogruppo, l'adozione in sede di d'impresa e di dei nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS, ed infine gli sforzi di sviluppo organizzativo profusi per ottenere sinergie di Gruppo. Quanto all'operatività corrente dell'esercizio si segnala che prosegue vivace, anche nel 2006, il trend di crescita delle masse intermediate già riscontrato nei precedenti esercizi, con apprezzabili evoluzioni anche in sotto il profilo economico. La raccolta tradizionale raggiunge i 7.844,4 milioni, con una crescita del 2,1 per cento dovuta all'ulteriore sviluppo di conti correnti e obbligazioni. Anche la raccolta indiretta procede nella fase evolutiva, con un risparmio gestito in crescita del 2,8 per cento e il risparmio amministrato del 7,5 per cento. Gli impieghi "in bonis", depurati per omogeneità di confronto dalle operazioni pronti contro termine, crescono nell'anno dell'8 per cento. Considerati anche i crediti deteriorati netti, la 245 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo

17 246 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo crescita annua raggiunge comunque il 7,4 per cento. I comparti che hanno trainato questa positiva performance sono i conti correnti e i mutui. I crediti deteriorati, a 478,7 milioni, risultano presidiati da accantonamenti nella misura del 54,1 per cento; al loro interno, le sofferenze vantano una copertura di ben il 68,7 per cento. Il conto economico evidenzia un margine di interesse a 256,2 milioni (+9,3 per cento rispetto ai 234,4 milioni del 2005), crescita questa che segna il miglior risultato del quinquennio; buono anche l apporto riveniente dall'attività di negoziazione dei valori mobiliari a 5,5 milioni (-2,1 milioni nel precedente esercizio); le spese amministrative hanno raggiunto i 247 milioni, contenendo la crescita in un modesto 3,6 per cento; l utile lordo dell'attività dell'esercizio pari a 110,8 milioni, con una crescita rispetto al 2005 del 30,5 per cento, dedotte le imposte di competenza dell'esercizio (41,1 milioni), si perviene così a un risultato netto di 69,6 milioni, con una crescita in valori assoluti di 24,9 milioni (+55,5 per cento). L'entità eccezionale della crescita va in parte attribuita alla ripresa di valore sulla partecipazione in Banca di Sassari (+21,1 milioni), svalutata per perdite strutturali negli anni passati. Non considerata tale operazione, l'utile netto dell'esercizio registra comunque una crescita più che soddisfacente, pervenendo a 48,5 milioni (+8,4 per cento). Banca di Sassari. La politica commerciale della banca è stata orientata, nel corso dell esercizio, al miglioramento della capacità competitiva, con l intento di acquisire nuove quote di mercato. La rete è stata dotata di una base di dati economici, finanziari e sociali, selezionati per singolo comune dell isola, utili a conoscere e capire il mercato di riferimento in cui ciascuna unità operativa interagisce e il suo posizionamento rispetto ai competitori. Particolare cura è stata dedicata alla revisione delle logiche di pricing, nell intento di individuare la migliore combinazione delle condizioni praticate alla clientela rispetto alla accettabilità/sostenibilità per la controparte e profittabilità per la banca. La Divisione Consumer, costituita all interno della banca con il compito di presidiare il mercato del personal credit e dei sistemi di pagamento per conto del gruppo Banca Popolare dell Emilia Romagna, ha proseguito la propria attività, sia consolidando le attività già avviate, sia strutturandone delle nuove. Significativo il dato delle carte di credito e prepagate gestite con oltre 421 mila unità a fine 2006, rispetto alle 82 mila del Per il comparto prestiti assistiti, nel 2006 sono stati erogati 40,8 milioni di euro contro i 22,4 dell anno precedente. Buona performance anche per il servizio di money transfert effettuato con la partnership della Western Union (98,8 mila transazioni contro le 87 mila del 2005). A fine esercizio gli impieghi netti verso la clientela pervengono a 909,9 milioni di euro, con una crescita del 9,6 per cento sul dato del 2005 (829,9 milioni), frutto della politica di sostegno all attività delle imprese locali attuata dall azienda. La componente di crediti dubbi assomma a euro 118,9 milioni, di cui 58,3 riferibili a posizioni classificate a sofferenza. Cresce la raccolta diretta da clientela ordinaria, che risulta pari a 1.319,8 milioni contro i 1.275,5 del dato a raffronto; trend positivo anche per la raccolta indiretta che passa dai 440,9 milioni del 2005 ai 466,5 milioni. L esercizio 2006 chiude con un utile netto di 8,7 milioni, contro i 5,0 del dato a raffronto (+74,8 per cento). I singoli aggregati economici evidenziano il miglioramento del margine di interesse (51,9 milioni rispetto ai precedenti 45,3 milioni). Le commissioni nette ammontano a 21,8 milioni (18,0 nel 2005). Nonostante l impatto negativo delle riprese/rettifiche di valore per meno 11,1 milioni contro i precedenti meno 6,7 milioni, il risultato della gestione finanziaria è di 65,2 milioni che si raffrontano ai precedenti 59,1.

18 Molto contenuto l aumento dei costi operativi (+1,5 per cento) che passano da 53,7 milioni del 2005 a 54,5 del Sardaleasing. Nel corso del 2006 la società ha conseguito il suo massimo storico, in termini di stipulato, con una produzione di contratti, per 328,6 milioni, con un incremento dei volumi del 7,04 per cento e del 12,39 per cento nel numero dei contratti. Il comparto immobiliare consolida la sua supremazia sul totale stipulato (47,25 per cento), seguito dal leasing strumentale (28,66 per cento) e automobilistico (15,59 per cento). Il Banco di Sardegna risulta ancora il principale canale di collocamento della società, con il 73.1 per cento del totale stipulato. Per il prossimo futuro, nell ottica di rafforzamento della mission di fabbrica di prodotto, la capogruppo BPER ha deciso l allargamento della operatività commerciale della società verso l intera rete delle banche del gruppo. Il della società viene redatto applicando, per la prima volta, i nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS. Il principale aggregato patrimoniale attivo, crediti verso la clientela, perviene a milioni, con un aumento del 11,7 per cento sull omogeneo dato dell esercizio precedente (824,6 milioni). Contestualmente all aumento degli impieghi, l indebitamento verso enti creditizi perviene a 830,3 milioni, contro i 736,8 del periodo a raffronto. Per quanto riguarda il conto economico, si segnala il valore del margine di intermediazione, euro , che registra un buon aumento (+7,8 per cento), sul dato precedente (16,659 mila); di contro, le rettifiche nette sui crediti deteriorati di euro 3,0 milioni (erano riprese per 2,2 milioni dell esercizio 2005), generano lo scostamento più elevato sui dati economici. L esercizio 2006 chiude con un utile netto di 4,0 milioni. Numera. La società, che opera nel campo dell informatica e dei sistemi, chiude l esercizio 2006 con un utile di 28,8 mila euro (99,5 mila al 31 dicembre 2005). L esercizio 2006 registra un leggero trend di crescita della domanda dei servizi di monetica, contro un importante calo della domanda di servizi di sviluppo svolti sia su commessa che presso il Polo informatico. Nel corso dell anno si è manifestata una consistente riduzione nei servizi TLQ forniti a società private, cui ha fatto riscontro un graduale aumento di nuovi servizi WEB erogati agli enti. Sul fronte dei servizi POS, nonostante il calo verificatosi nel primo semestre, a fine esercizio i terminali installati risultavano aumentati del 4,87 per cento rispetto al Il valore della produzione è di euro mila, sostanzialmente in linea col dato dell anno precedente (5.947 mila). I costi ammontano a euro mila, in lieve aumento (+1,6 per cento) rispetto al dato a raffronto (5.757 mila). In particolare, sono aumentati i costi del personale ed il costo dei servizi derivante dai contratti di manutenzione hardware e software per erogazione di nuovi servizi alla clientela. Tholos. L esercizio 2006 è caratterizzato da una serie di novità nell ambito del perimetro di attività della società. Oltre alla usuale attività nel settore immobiliare, si sono delineati altri contesti operativi che riguardano: la gestione e lo sfruttamento economico dei propri immobili mediante locazione al Banco e alle sue controllate; la gestione, intesa come manutenzione ordinaria e straordinaria e vendita degli immobili non strumentali propri, del Banco e delle sue controllate; l eventuale predisposizione di nuovi stabilimenti strumentali per il gruppo; gli interventi in aste giudiziarie per il recupero crediti per conto del Banco e delle sue controllate. In relazione alla nuova operatività è stato deliberato l aumento del capitale sociale per 5,2 milioni di euro ed è stato trasformato l indebitamento bancario da breve a lungo mediante la stipula di un nuovo mutuo di 14 milioni di euro e la predisposizione di un finanziamento per cassa per le esigenze ordinarie. 247 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo

19 248 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Al 31 dicembre 2006 il totale attività perviene a mila euro contro i mila del precedente esercizio. Fra le passività, oltre al citato aumento di capitale, si evidenzia l incremento dei debiti verso terzi per mila e dei debiti verso banche per 555 mila euro. Nel conto economico si registra l incremento di mila del valore della produzione che perviene a mila contro i mila dell esercizio precedente. Tale aumento è da riferirsi essenzialmente a rimanenze per mila euro relative a operazioni in aste giudiziarie. I costi di produzione si attestano a mila contro i mila del periodo a raffronto, con un incremento di mila euro attribuibile ai beni merce acquisiti nelle aste giudiziarie. L utile netto è di 250 mila euro, sostanzialmente invariato rispetto all anno precedente (248 mila). Eurobanca del Trentino s.p.a. Prosegue l espansione della banca trentina, che, dopo le aperture di Parona di Valpolicella, Verona Borgo Venezia e Peschiera del Garda nel veronese, ha portato a 6 il numero totale delle filiali. La banca, ormai nella fase terminale del processo di start up, ha strutturato la propria operatività facendo ampio ricorso all outsourcing di servizi dalla capogruppo BPER, in ciò fortemente agevolata dall adozione, nel mese di aprile, del sistema informativo già in uso presso le altre banche del gruppo (si è così completato l allineamento informatico di tutte le controllate bancarie). Le attività di migrazione hanno impegnato il personale in attività di formazione, sia in aula che presso le filiali della Capogruppo, e hanno, inoltre, comportato diversi adeguamenti organizzativi. In particolare sono state accentrate presso la Capogruppo numerose attività di back office ed è stata conferita la delega di gestione per le gestioni patrimoniali ordinarie. Sono state, inoltre, esternalizzate presso le strutture di BPER le funzioni di internal auditor, SIM Controller e Controllo Crediti. E stato recentemente approvato un nuovo piano di sviluppo incentrato sul consolidamento della posizione acquisita, che limita perciò a 3 il numero di nuove filiali da aprirsi nel triennio e prevede un aumento di capitale a supporto della crescita delle linee di business. La Banca ha registrato nel 2006 variazioni significative dei principali aggregati: la raccolta diretta ha raggiunto Euro 20,7 milioni, rispetto ai 14,7 milioni dell esercizio 2005 (+40,38 per cento), mentre quella indiretta si è approssimata a Euro 37,4 milioni, che confrontati con i 18,8 milioni di 12 mesi prima, fanno segnare un aumento del 98,82 per cento. Anche gli impieghi netti hanno subito un incremento considerevole, passando da Euro 23,8 milioni, alla fine dello scorso esercizio, a Euro 48,8 milioni del periodo appena concluso (+105,42 per cento). Il risultato economico risulta ancora negativo (-1,4 milioni di Euro), principalmente a causa della forte incidenza dei costi di struttura. Le previsioni contenute nel piano industriale prima citato indicano il raggiungimento del pareggio nell esercizio 2008, per passare in terreno positivo l anno successivo. Degno di nota, a supporto di queste conclusioni, è stato l andamento del margine di intermediazione, cresciuto nel 2006 di ben il 72,08 per cento.

20 Banca popolare dell'emilia Romagna (Europe) International s.a. Pur operando in un mercato che ha visto ridursi negli ultimi anni l interesse degli operatori internazionali, la nostra Controllata, è riuscita a consolidare ed in alcuni settori anche ad incrementare i volumi di intermediazione rispetto ai dodici mesi precedenti: la raccolta diretta da clientela è aumentata ad Euro 896,3 milioni (più 1,48 per cento su dicembre 2005), e gli impieghi, pari a Euro 52,9 milioni, risultano in crescita del 11,1 per cento. La raccolta indiretta, pari ad Euro 228,9 milioni, segna un incremento di oltre il 38 per cento sul periodo precedente. Il risultato di periodo evidenzia un utile netto di Euro mila, superiore del 6,1 per cento rispetto a quello all esercizio Al suo conseguimento hanno contribuito il significativo aumento delle commissioni nette (più 39,65 per cento), principalmente quelle collegate all attività di intermediazione in titoli per conto della clientela, e del margine di interesse (più 15,03 per cento), insieme con un efficace politica di contenimento dei costi amministrativi. 249 relazione degli amministratori sulla gestione del gruppo Finbanche d Abruzzo s.p.a. La holding di partecipazioni abruzzese ha registrato nell esercizio una serie di cambiamenti nell ambito dei servizi forniti alle due banche controllate, Carispaq e popolare di Lanciano e Sulmona. In particolare, a partire dal primo gennaio 2006, il Servizio Consulenza Legale è stato rafforzato con una nuova unità ricevuta in distacco dalla banca frentana, mentre sono state strutturate alcune attività della nuova Funzione Logistica, supportate anche da adeguamenti contrattuali relativi ai parametri di determinazione dei canoni attivi e passivi. Inoltre, nel corso dell anno, in seguito al trasferimento dell attività di elaborazione dati presso la capogruppo e alla riorganizzazione dei vari comparti, 7 dipendenti adibiti a servizi diversi sono rientrati in Carispaq, dalla quale erano stati distaccati, mentre le 5 unità prima dedicate alla gestione del sistema informativo sono state convogliate nei nuovi uffici Programmazione e Assistenza SAS e Archiviazione Ottica, di recente costituzione. L esercizio si è chiuso con un utile netto di Euro , con un incremento del 19,25 per cento rispetto all esercizio precedente. Tale risultato è stato ottenuto principalmente grazie ai maggiori dividendi percepiti dalle banche controllate, passati dai 3,4 milioni di euro del 2005 ai 4,1 milioni di euro attuali. Nadia s.p.a Nel corso degli ultimi anni il mercato immobiliare nazionale ha fatto registrare un incremento sia in termini di valori unitari (vendita e locazione) che in termini di volumi scambiati. Tutti i comparti interessati, residenziale, terziario, commerciale, produttivo, mostrano ancora oggi evidenti segni di crescita, che portano ragionevolmente a sostenere che anche per i prossimi anni è previsto un trend di crescita positivo. Questo fenomeno ha visto interessate non solo le società che operano attivamente/direttamente sul mercato immobiliare, ma anche le società che presentano all interno dei loro bilanci importanti immobilizzazioni.

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