COMUNE DI SORISOLE BG PIANO CIMITERIALE (VARIANTE N 1 OTTOBRE 2013) AGGIORNAMENTO MARZO 2014 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE

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2 COMUNE DI SORISOLE BG PIANO CIMITERIALE (VARIANTE N 1 ) AGGIORNAMENTO MARZO

3 INDICE PIANO CIMITERIALE VARIANTE 1 INTRODUZIONE. pag REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA 2 - DECRETO DEL PRESIDENTE DELLE REPUBBLICA 10 / 09 / 1990 N CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SANITA 24 /06/ 1993 N L.R. N.22 DEL 18/11/ CIRCOLARE N. 7 DEL 09/02/ REGOLAMENTO REGIONALE N. 6 DEL 09/11/2004 CAPO I NORME GENERALI... pag. 5 ART. 1 - CAMPO DI OPERATIVITA ART. 2 - MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO CIMITERIALE ART. 3 - AUTORIZZAZIONE PER L ESECUZIONE DELLE OPERE ART. 4 - MODALITA PER LA POSA DEI MONUMENTI O LAPIDI ART. 5 - DIMENSIONE DEI MONUMENTI ART. 6 - PESO DEI MONUMENTI ART. 7 - PROGETTO DEI MONUMENTI CAPO II TIPOLOGIA DI SEPOLTURA... pag. 9 ART. 8 - CAMPI DI INUMAZIONE (CAMPI COMUNI ) ART. 9 - SEPOLTURE AD INUMAZIONE (PRIVATE) ART CAMPI DI MINERALIZZAZIONE ART SEPOLTURE DEI BAMBINI ART TOMBE A CONCESSIONE TRENTENNALE ART TOMBE DI FAMIGLIA DA SEI POSTI ART I LOCULI ART CAPPELLE DI FAMIGLIA ART I CINERARI ART GLI OSSARI ART CAMPI SPECIALI CAPO III MANUTENZIONE, CONSERVAZIONE E RESTAURO Pag. 13 ART LOCALI DI SERVIZIO E AREA PER MANUTENZIONE ART PERCORSI PEDONALI ART FASCE DI RISPETTO CIMITERIALE ART Il VERDE ART SETTORI PER DEFUNTI DI ALTRE RELIGIONI ART CAMPI STORICI ART PROGRAMMAZIONE DEL PIANO ART AGGIORNAMENTO DEL PIANO E PRINCIPALI URGENZE CAPO IV NORME SPECIALI... Pag. 15 ART DEROGHE ARTICOLI MODIFICATI CON LA VARIANTE N 1 AL PIANO CIMITERIALE DEL 2

4 INTRODUZIONE Le seguenti Norme di Attuazione hanno come oggetto la disciplina dell edificio cimiteriale nelle sue diverse parti, sia per quel sia riguarda quelle esistenti, sia per gli eventuali ampliamenti. Per tutto ciò che non è espressamente disciplinato dalle seguenti Norme, s intendono richiamate leggi e regolamenti nazionali e locali in materia di polizia mortuaria, in particolare: 1 - REGOLAMENTO COMUNALE DI POLIZIA MORTUARIA Approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n 49 del Il regolamento comunale ha come oggetto il complesso di norme intese a prevenire pericoli di carattere igienico/sanitario derivanti dalla morte delle persone e a disciplinare la denuncia delle cause di morte, il trasporto dei cadaveri, le cremazioni, imbalsamazioni e autopsie, le varie forme di sepoltura, (inumazioni, tumulazioni, sepoltura privata) vigilanza del cimitero, ecc DECRETO DEL PRESIDENTE DELLE REPUBBLICA 10 / 09 / 1990 N. 285 Il decreto della Presidente della Repubblica 10 settembre 1990 n 285 Approvazione del regolamento di polizia mortuaria che in particolare dedica il Capo X alla Costituzione dei cimiteri, Piani cimiteriali, Disposizioni tecniche generali, il Capo XI alla Camera mortuaria, il Capo XII alla sala per autopsie, il Capo XIII all Ossario comune, il Capo XIV alla Inumazione, il Capo XV alla Tumulazione, il Capo XVI alla Cremazione, il Capo XVIII alle Sepolture private nei cimiteri, il Capo XX ai Reparti speciali entro i cimiteri. 3 - CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SANITA 24 /06/ 1993 N. 24 La circolare del Ministero della Sanità 24 Giugno 1993 n 24 esplicativa del Regolamento di polizia mortuaria approvato con DPR 10/9/1990 n 285 in specie relativamente ai criteri di determinazione dell area cimiteriale (punto 10), alle indicazioni tecniche per i locali e strutture di servizio cimiteriale (punto 12), alla revisione di criteri costruttivi per i manufatti 3

5 a sistema di tumulazione (punto 13), agli impianti di cremazione, cinerario comune e nicchie cinerarie (punto 14), alla ristrutturazione di cimiteri esistenti (punto 16). 4 - L.R. N.22 DEL 18/11/2003 Norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali. In particolare l art. 9 che disciplina le diverse funzioni del Piano Cimiteriale e la sua durata, la costruzione e la gestione. 5 - CIRCOLARE N. 7 DEL 09/02/2004 Prime indicazioni operative per l attuazione della L.R. n.22 del 18/11/2003. In particolare all art. 8 dove si ribadisce l obbligo della pianificazione cimiteriale. 6 - REGOLAMENTO REGIONALE N. 6 DEL 09/11/2004 Regolamento in materia di attività funebri e cimiteriali. Pubblicato sul BURL 1 suppl. ordinario n. 46 del , che in particolare dedica il Capo III alle aree cimiteriali. Art. 6 - Art. 7 - Art. 8 - Art. 9 - Art Art Piani Cimiteriali Costruzione di nuovi cimiteri e ampliamento di esistenti Zona di rispetto Strutture cimiteriali Aree o fosse per inumazioni Tumulazioni in loculo 4

6 PREMESSA La presenza di due cimiteri sul territorio di Sorisole ha imposto, ovviamente, la separazione, sia in fase di analisi che in fase di proposta di piano, delle due attività cimiteriali. I due cimiteri sono stati analizzati nel loro funzionamento in modo totalmente autonomo, senza ipotizzare soluzioni di compensazione laddove un cimitero risultasse carente o sovrabbondante in qualche sua attività o forma di sepoltura. Questa soluzione metodologica deriva anche dalla consuetudine, che negli anni si è consolidata, di operare attraverso due distinti bacini d utenza e più precisamente : BACINO 1: Sorisole (capoluogo) / Azzonica: i residenti di queste due aree del territorio utilizzano il cimitero di Sorisole (capoluogo). BACINO 2: Petosino: i residenti di questa frazione utilizzano il cimitero di Petosino. Questa divisione pur non essendo imposta da nessuna normativa specifica, rappresenta una consuetudine che nel corso degli anni si è sempre confermata e rafforzata, pertanto l organizzazione delle attività cimiteriali segue questo stato di fatto. CAPO I NORME GENERALI ART. 1 - CAMPO DI OPERATIVITA Il Piano Cimiteriale in oggetto redatto ai sensi del D.P.R. n. 285 del 10/09/1990 e successive integrazioni, si applica a tutti i cimiteri posti sul territorio. Qualsiasi intervento di trasformazione edilizia e urbanistica, all interno dell area cimiteriale (compresa la fascia di rispetto), descritta nelle tavole allegate al piano Cimiteriale, è soggetto alle indicazioni ed alle prescrizioni delle presenti norme, integrate dal Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria e dalle normative richiamate nell introduzione. 5

7 ART. 2 - MODALITA DI ATTUAZIONE DEL PIANO CIMITERIALE Il Piano è attuato mediante : 1- la realizzazione pubblica di infrastrutture e servizi (parcheggi, pubblica illuminazione, strade di accesso, ecc.) 2- la realizzazione di nuovi interventi edilizi sia pubblici che privati sui terreni in concessione. Per quel che riguarda gli ampliamenti del cimitero, questi saranno oggetto di specifici progetti in accordo con le indicazioni previste nell indagine geologica, la quale illustra la natura fisico-chimica del terreno, in conformità all art. 55 del D.P.R. n. 285 del 10/09/ La manutenzione degli immobili esistenti nonché il mantenimento del verde, dei percorsi pedonali e degli impianti tecnologici. 4- L attuazione di un regolamento atto a garantire le rotazioni di legge per le diverse forme di sepoltura, sulla base di un indagine statistica. ART. 3 - AUTORIZZAZIONE PER L ESECUZIONE DELLE OPERE Le autorizzazioni edilizie, ove necessarie, saranno rilasciate dal Responsabile del Settore Gestione Territorio in base alle disposizioni di legge. È facoltà dell Amministrazione Comunale nominare, qualora lo ritenesse necessario per particolari opere, un apposita commissione tecnico-artistica del cimitero. Restano confermate le competenze dell A.S.L. locale, attribuite con il D.P.R. 285 del 10/09/1990 e successive modificazioni. ART. 4 - MODALITA PER LA POSA DEI MONUMENTI O LAPIDI Il concessionario dovrà provvedere, entro un anno dalla data della prima tumulazione, alla posa di monumento, nella sua interezza, anche nel caso trattasi di tombe di famiglia. 6

8 Qualora il concessionario non provveda entro un anno dalla data della prima tumulazione alla posa del monumento sulle tombe, gli sarà applicata un ammenda di 30 per ogni mese di ritardo. Nel caso di persistente ritardo sarà revocata la concessione e con la facoltà del comune di ritirare dalla tomba i resti dei cadaveri per deporli nel campo comune. I concessionari sono tenuti ad erigere il monumento di un certo pregio e decoro artistico e a mantenerlo in lodevole stato. Nel caso in cui i concessionari non provvedano ad una lodevole manutenzione, e nel caso in cui il monumento risultasse pericolante, il Comune ordinerà la riparazione, le manutenzione necessarie o la rimozione del monumento a totale spese dei concessionari. I monumenti per qualsiasi tipo di sepoltura devono essere costruiti con assoluta esclusione dell uso di materiali cementizi. Non sarà dato corso alla posa in opera di monumenti se non previa autorizzazione rilasciata dal Comune. Nel caso che la sepoltura sia abbandonata per traslazione della salma in altra concessione del cimitero, sarà consentito il trasporto del monumento o di altro segno funebre sulla nuova concessione, previo parere dell U.T. sul suo stato di conservazione. ART. 5 - DIMENSIONE DEI MONUMENTI I monumenti non dovranno superare l altezza di m 1,20 dal piano superiore del cordolo che delimita il viale e le piante ornamentali non dovranno superare l altezza di m lineari 1,80 ed estendersi in larghezza oltre l area di concessione. La dimensione massima dei monumenti in pianta non deve superare la dimensione della sepoltura sottostante, tra il filo esterno di due monumenti deve essere mantenuta una distanza minima di 0,20 m, la costruzione del manufatto è subordinata al rispetto dei limiti dimensionali imposti dal 7

9 tracciamento dei lotti nella cartografia di Piano. Le dimensioni effettive verranno valutate in base alla tipologia di sepoltura e al campo di appartenenza. ART. 6 - PESO DEI MONUMENTI Le solette di copertura delle tombe sono dimensionate e collaudate per sopportare un carico massimo ammissibile pari a kg /mq, uniformemente distribuito. Il concessionario, nella posa dei monumenti dovrà provvedere, a proprie cure e spese, in relazione al peso del monumento da sovrapporre, alla formazione di soletta integrativa in getto di cls, dimensionata in modo tale da sopportare il carico eccedente rispetto all ammissibile. ART. 7 - PROGETTO DEI MONUMENTI I singoli monumenti dovranno essere oggetto di specifica autorizzazione, rilasciata dal Comune, previa presentazione di idonea domanda con bollo, corredata da elaborati di progetto in duplice copia. I progetti dovranno contenere l indicazione e l esatto dimensionamento della soletta integrativa in relazione al peso del monumento medesimo. Eventuali cedimenti dovuti ad incuria, mal dimensionamento dei getti integrativi, la non perfetta esecuzione delle opere a regola d arte, saranno imputati al concessionario, il quale dovrà tempestivamente provvedere a proprie spese alle opere di ripristino. Anche per la costruzione delle cappelle di famiglia, qualora si prevedesse la costruzione di un monumento funebre, valgono le indicazioni del presente articolo. 8

10 CAPO II TIPOLOGIA DI SEPOLTURA ART. 8 - CAMPI DI INUMAZIONE (CAMPI COMUNI) Le aree destinate ai campi di inumazione devono rispettare le indicazioni riportate al capo XIV del D.P.R. n. 285 del 10/09/1990. Per il rispetto del franco di sicurezza tra le tombe soggette ad inumazione e la falda si deve far riferimento al capo X art. 57 del D.P.R. 285/90 e ripreso dall art. 15 comma 1 del regolamento regionale n. 67/2004: il terreno dell'area cimiteriale deve essere sciolto sino alla profondità di metri 2,50 o capace di essere reso tale con facili opere di scasso, deve essere asciutto e dotato di un adatto grado di porosità e di capacità per l'acqua, per favorire il processo di mineralizzazione dei cadaveri. La falda deve trovarsi a conveniente distanza dal piano di campagna e avere altezza tale da essere in piena o comunque col più alto livello della zona di assorbimento capillare, almeno a distanza di metri 0,50 dal fondo della fossa per inumazione. Pertanto per garantire che il terreno abbia i requisiti di cui all art. 57 del D.P.R. 285/90 si dovrà procedere alla miscelazione dei terreni presenti nelle aree d inumazione. Inoltre le inumazioni devono avvenire con modalità indicate al capitolo VIII del Regolamento comunale di polizia mortuaria. Non sono previsti monumenti ma semplici cippi per le inumazioni nei campi comuni. ART. 9 - SEPOLTURE AD INUMAZIONE (PRIVATE) Le inumazione al di fuori dei campi comuni devono rispettare ugualmente le indicazioni riportare al capo XIV del D.P.R. 285 del 10/09/1990 e al capitolo VIII del Regolamento Comunale di polizia mortuaria. È prevista per le inumazioni private la costruzione di un monumento funerario secondo le modalità previste dall art. 5 delle presenti norme. Le dimensioni minime della fossa per la sepoltura devono essere di m 0,80x2,20, con una distanza minima dalle altre inumazioni di m 0,50 su ogni lato. La fossa deve essere scavata ad almeno m 2,00 di profondità. 9

11 ART CAMPI DI MINERALIZZAZIONE Per quel che riguarda le caratteristiche dei campi di mineralizzazione, vale tutto ciò che è contenuto nell art. 8 (campi di inumazione comuni). Attualmente il Piano prevede la collocazione di un area destinata alle mineralizzazioni. Non sono previsti monumenti ma semplici cippi come per le inumazione dei campi comuni o il collocamento a terra della lapide esistente durante in periodo di tumulazione. ART SEPOLTURE DEI BAMBINI Eventuali nuove sepolture devono avere caratteristiche simili alle inumazioni semplici. Non sono previsti monumenti ma semplici cippi come per le inumazione dei campi comuni. ART TOMBE A CONCESSIONE TRENTENNALE La tumulazione deve avvenire con le modalità indicata al Capo XV art.76 e seguenti del Decreto Presidente della Repubblica 10 Settembre 1990 n 285. Al Capo XVIII art. 90 e seguenti del medesimo decreto si rimanda per quanto attiene la concessione comunale delle aree a privati ed enti per la costruzione di sepolture a sistema di tumulazione individuale, per famiglie e collettività. L ingombro del monumento privato per le tumulazioni non deve eccedere le dimensioni previste per la rispettiva sepoltura. Per le caratteristiche del monumento si rimanda agli art.4, 5, 6, 7 delle presenti norme. Le tombe realizzabili sono esclusivamente di tipo collettivo, a due, a quattro o a sei posti. Le tipologie ammesse per nuove tombe sono quelle con vestibolo laterale per il libero accesso al feretro sia nella tumulazione sia nell estumulazione. Il vestibolo sarà coperto con lastre prefabbricate con sufficiente resistenza ai carichi. Nel Piano in variante è previsto il vestibolo laterale per tutte le nuove sepolture, attraverso la posa di elementi prefabbricati. Come per tutte le sepolture di feretri a tumulazione, devono essere rispettati gli art del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria. 10

12 ART TOMBE DI FAMIGLIA DA SEI POSTI Si tratta di tombe collettive, pertanto valgono le indicazioni contenute nell art. 12 delle presenti norme tecniche di attuazione. Come per tutte le sepolture di feretri a tumulazione, devono essere rispettati gli art del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria (D.P.R. n. 285 del 1990 ). ART I LOCULI La tumulazione deve avvenire con le modalità indicate al Capo XV art. 76 e seguenti del Decreto Presidente della Repubblica 10 Settembre 1990 n 285. Le opere murarie saranno rispettose delle indicazioni di dettaglio riportate al punto 13 della Circolare del Ministero della Sanità 24 Giugno 1993 n 24 esplicative del Regolamento di polizia mortuaria approvato con DPR 10/9/1990 n 285. L edificazione di nuove costruzioni da adibire a colombari è espressamente indicata e prevista dal Piano. Come per tutte le sepolture di feretri a tumulazione, devono essere rispettate le seguenti dimensioni interne : lunghezza 2,25 m - altezza 0,75 m - larghezza 0,70 m Per un maggior dettaglio dei requisiti dei loculi si rimanda all art. 16 del regolamento Regionale n. 6 del e allegato 2 del medesimo regolamento. ART CAPPELLE DI FAMIGLIA Attualmente esistono alcune cappelle di famiglia all interno dei cimiteri. Nel Piano sono state individuate poche aree per la costruzione di cappelle di famiglia. Qualsiasi cappella privata o monumento funebre dovrà essere conforme agli art. 41,42, 43, 44, 45, del Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria, qualsiasi nuova costruzione dovrà rispettare i seguenti indici: - superficie massima 20 mq - altezza massima 4,50 m 11

13 la delimitazione dell area sarà fatta con cordoli in materiale lapideo pregiato. E possibile la costruzione di una barriera in ferro. Tale barriera dovrà essere inserita nel progetto della cappella funeraria, e quindi approvata dal Comune. La tumulazione dovrà avvenire con le modalità indicate all art. 76, 77 del D.P.R. n. 285 del 10/09/1990. La concessione dell area dovrà invece osservare l art. 90 del medesimo decreto. ART I CINERARI La variante al Piano cimiteriale ha previsto una specifica dotazione di cinerari in ragione del diffondersi del ricorso alla cremazione riscontrato negli ultimi anni, le dimensioni minime interne dei cinerari devono essere: lunghezza 0,40 m - altezza 0,30 m - larghezza 0,30 m. Il Piano ha anche individuato una specifica area per la dispersione delle ceneri provenienti da cremazione: cinerario comune e giardino delle rimembranze, come previsto dall Art. 10 comma 2 della R.R. n. 6 del 9/11/2004. I cimiteri di Sorisole Capoluogo e Petosino, viste le ridotte dimensioni del proprio bacino d utenza, non sono provvisti di crematorio ed il Piano Cimiteriale non ne prevede la costruzione. La cremazione deve avvenire con le modalità indicate al Capo XVI art. 78 e seguenti del Decreto Presidente della Repubblica 10 Settembre 1990 n 285. ART GLI OSSARI Negli ossari devono essere raccolte le ossa che si rinvengono in area cimiteriale nonché in occasione delle esumazioni ordinarie secondo indicazioni di cui all art. 85 Decreto Presidente della Repubblica 10 Settembre 1990 n 285, salvo che coloro che vi abbiano interesse facciano domanda di raccoglierle per deporle in cellette o loculi posti entro il recinto del cimitero ed avuti in concessione. 12

14 Le dimensioni minime interne degli ossari devono essere: lunghezza 0,70 m - altezza 0,30 m - larghezza 0,30 m. Per detti manufatti è consentita una sola cassettina che contenga i resti di una sola salma. E possibile alloggiare in un unico ossario due urne cinerarie qualora non vi siano cinerari liberi, le urne dovranno però avere dimensioni adeguate. ART CAMPI SPECIALI Seguendo le direttive della L.R. n. 22 del (norme in materia di attività e servizi necroscopici, funebri e cimiteriali), non è previsto alcun campo speciale. CAPO III MANUTENZIONE, CONSERVAZIONE E RESTAURO ART LOCALI DI SERVIZIO E AREA PER MANUTENZIONE Gli spazi per magazzini e depositi, sono già presenti nell area cimiteriale. Il Piano conferma le soluzioni tecniche vigenti. ART PERCORSI PEDONALI I percorsi pedonali dovranno avere una larghezza di almeno 1,50 m. La scelta dei materiali dovrà essere tale da permettere la fruibilità di tutti i settori del cimitero, oltre che a permetterne l accesso anche a persone disabili (in osservanza alla L. 13/89 e D.M. 236/99). La manutenzione dovrà essere garantita e continua; nel Piano è prevista la posa di panchine distribuite lungo i viali. ART FASCE DI RISPETTO CIMITERIALE All interno della fascia di rispetto possono essere realizzate fasce a verde, parcheggi e relativa viabilità e servizi connessi con l attività cimiteriale, compatibili con il decoro e la riservatezza del luogo. ART Il VERDE 13

15 Per quel che riguarda le opere a verde presenti all interno del cimitero, la manutenzione ed il decoro delle stesse, devono essere garantite, sia quelle previste nelle zone pubbliche sia quelle private nei monumenti o nelle cappelle di famiglia private. La presenza di nuove siepi o arbusti, devono essere compatibili con il decoro del luogo. Qualora l opera a verde richieda una particolare progettazione, questa deve essere autorizzata ai sensi dell art. 3 delle presenti norme. ART SETTORI PER DEFUNTI DI ALTRE RELIGIONI Nell ambito dell ampliamento previsto dal Piano Cimiteriale non è stata individuata un area per campi speciali. Sarà cura dell Amministrazione Comunale individuare un area qualora la collettività lo richieda. ART CAMPI STORICI Non sono presenti. ART PROGRAMMAZIONE DEL PIANO Fermo restando quanto indicato al precedente art. 2 circa le modalità di attuazione del Piano Regolatore Cimiteriale, la realizzazione della previsioni avverrà gradualmente, nell arco dei 20 anni di validità dello strumento, salvo diverse valutazioni che emergessero nell ambito della verifica del Piano prevista per legge. In tale gradualità rientrano in particolare quelle sostituzioni e quegli spostamenti decisi per un più ordinario e razionale utilizzo degli spazi. Gradualmente, ma si prevede con regolarità e continuità, dovranno essere eseguite a scadenza esumazioni ed estumulazioni per garantire avvicendamenti e rotazioni soprattutto nei campi comuni e nei loculi. Per un reale utilizzo dei loculi le estumulazione e ripristino murario dovranno avvenire a blocchi, in sequenza e con un certo sincronismo. 14

16 La realizzazione dell opera e del verde può avvenire gradualmente per quanto eseguibile all interno degli appalti manutentivi annuali. Per interventi straordinari la programmazione non può che avvenire sulla base delle specifiche urgenze nell ambito dei Programmi triennali e annuali d Opere Pubbliche ovvero con specifiche decisioni. ART AGGIORNAMENTO DEL PIANO E PRINCIPALI URGENZE Il Piano Regolatore Cimiteriale recepisce le necessità del servizio nell arco di almeno vent anni. Tuttavia il comune è tenuto a revisionare il Piano almeno ogni 10 anni per valutare possibili variazioni nella tendenza delle sepolture, con le stesse procedure adottate per il primo impianto. CAPO IV NORME SPECIALI ART DEROGHE Non necessarie. 15

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