Dottorato di ricerca 21 ciclo (A.A. 2005/2006) SCIENZE DELLA COGNIZIONE E DELLA FORMAZIONE. Dott.ssa Claudia Arcolin

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1 Dottorato di ricerca 21 ciclo (A.A. 2005/2006) SCIENZE DELLA COGNIZIONE E DELLA FORMAZIONE Dott.ssa Claudia Arcolin ANTONIO CALVANI (a cura di), Innovazione Tecnologica e cambiamento dell Università: verso l Università Virtuale, University Press, Firenze 2001, pp. 172 Abstract Il volume raccoglie una serie di saggi di docenti e ricercatori della Scuola di Firenze, focalizzati sull evoluzione della didattica universitaria (dall erogazione della formazione in presenza alla on-line education), analizzata secondo un continuo richiamo/confronto tra la panoramica internazionale e il contesto italiano. This volume is a collection of five essays made by university teachers and researchers belonging to the School of Florence. The contributions are focused on the university didactic (from the presence education to the on-line one), analyzed from the international and the national point of view (with a continuous reference between the international scene and the Italian context). Recensione Informazione e conoscenza hanno un valore che non è oggettivo, ma è strettamente legato alla soggettività della persona che si accinge a creare o accedere all informazione, a costruire e trasferire la conoscenza Pettenati, Giuli (p. 10) L Università ha bisogno di rinnovarsi per essere al passo con il mondo del lavoro e la richiesta di innovazione e sviluppo. Le nuove tecnologie costituiscono in questo senso un opportunità strategica per l Università, che in tal modo potrebbe diventare più aperta e flessibile, capace di rispondere tempestivamente alle dinamiche della knowledge society. A partire dagli anni 90, le Università italiane hanno avviato il processo di espansione e riconfigurazione alla luce delle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione, per citare Antonio Calvani, il primo studioso in Italia ad aver affrontato il tema dell Università Virtuale in chiave di rinnovamento universitario. Tuttavia, le iniziative che hanno caratterizzato l e-learning nelle Università sono state soprattutto il frutto di docenti innovatori, che hanno sperimentato sistemi di formazione on-line a volte originali, ma purtroppo spesso staccati dal sistema Università. Questa è la maggiore differenza rilevabile tra le Università Private Telematiche e le iniziative di Università virtuale pubbliche. Il volume, curato da Antonio Calvani, è arricchito da una serie di saggi che stimolano la riflessione sul concetto di Sistema Università Virtuale. Il primo saggio, Il Sistema Università Virtuale, scritto da Maria Chiara Pettenati e Dino Giuli, è focalizzato sull individuazione di un macromodello per l implementazione di un Sistema Università Virtuale centrato sulla persona. Ed è proprio dalla persona che gli autori dipanano la matassa del Sistema Università Virtuale, che deve essere in grado di rispondere ai bisogni individuali e differenziati degli utenti finali gli studenti (p. 9). Il saggio ruota attorno alla creazione di conoscenza a partire dall informazione, ed è ricco di riferimenti scientifici. Punto cardine è il ruolo delle istituzioni educative, che devono promuovere e permettere il passaggio dalla società dell informazione a quella della conoscenza, come affermava il sociologo Ralf Dahrendorf. Il sistema formativo dovrebbe essere basato sui parametri di accessibilità, fruibilità ed efficacia, sviluppando e trasferendo 1

2 efficacemente la conoscenza. Università Virtuale, significa dunque un sistema di informazioni, conoscenze, tecnologie, strumenti, metodi e risorse, organizzato e predisposto in modo da soddisfare le esigenze degli utenti, pur nella diversificazione della loro soggettività (p. 12). Ciò che più mi ha colpita di questo saggio è il concetto di conoscenza quale virtualizzazione dell esperienza immediata, in quanto attribuisce alla persona che fa il potere di creare conoscenza. Molto utile è inoltre l analisi degli elementi strutturali/organizzativi che determinano l evoluzione degli Atenei tradizionali in Sistemi di Alta Formazione Integrata, quasi a voler dire che l Università deve aprire le porte a tutti coloro che vogliono o hanno bisogno di apprendere e di ricevere una certificazione per il loro sapere. Come scrive Umberto Margiotta (2003) nel saggio sull Università Virtuale 1, l offerta formativa deve rivolgersi non più alla tipologia studente ma al cittadino. Il secondo saggio, Verso l Università Aperta e Flessibile, scritto da Camilla Tartoni, sottolinea la valorizzazione dell autonomia e della responsabilizzazione del soggetto in apprendimento nell ambito del distance learning. L Università Virtuale viene paragonata all Università Occidentale del Rinascimento, in cui la conoscenza diventa internazionale. La Virtual University è un ambiente Web che riproduce i luoghi della formazione (p. 70). La sua caratteristica è la flessibilità di un ambiente integrato di apprendimento, che si lega a sistemi di videoconferenza e risorse pedagogiche (Harasim & Campos, 1999) (p. 71). Certo l Università Virtuale non è solo questo; la modalità e-learning offre molteplici variabili per l erogazione della formazione a distanza. Ma è importante evidenziare il rapporto tra tecnologia e pedagogia, o meglio, scienze dell uomo, affinché l e-learning si trasformi in una strategia innovativa per la valorizzazione della didattica secondo una prospettiva globale. Nodo cruciale dell apprendimento in modalità e-learning è il rapporto tra docente e discente, o meglio, l integrazione tra momenti dell insegnamento e momenti della comunicazione. Il terzo saggio, Università e classi virtuali, scritto da Mario Rotta, analizza le figure professionali emergenti nell ambito dell Università Virtuale. L autore analizza da una parte le dinamiche della classe virtuale, dall altra i diversi ruoli e le interazioni che si instaurano tra formatore, studente e risorse. In modo particolare è evidenziata la figura del facilitatore, vale a dire il docente/tutor (forse e-tutor nel linguaggio attuale? Oppure e-learning facilitator? Il dibattito è ancora aperto). Le macro aree di competenza, tratte da Berge, comprendono i piani tecnologico, pedagogico, sociale, organizzativo/gestionale; tale suddivisione ha gettato poi le basi per una definizione del profilo di competenze del tutor on-line. Il saggio è ricco di riferimenti scientifici e di schemi esemplificativi. Tuttavia, considerando che il volume è stato scritto nel 2001, si tratta di un tema che nel corso di questi cinque anni è stato ampiamente analizzato non solo dalla Scuola di Firenze; in questi ultimi mesi, lo stesso Rotta (in collaborazione con Maria Ranieri) e Pier Cesare Rivoltella (Università Cattolica) hanno pubblicato due diversi saggi centrati sulla figura dell e-tutor, mentre il dibattito europeo è molto intenso. Il quarto saggio, Internet come strumento di supporto alla didattica presenziale, è scritto da Giovanni Bonaiuti e sottolinea le soluzioni telematiche a supporto della lezione in presenza. Il saggio è una sorta di riflessione sullo stato dell arte dell online education nel 2001, con un analisi dei diversi atteggiamenti nei confronti di corsi erogati on-line (solo in pochi casi legittimati istituzionalmente, mentre il più delle volte le ICT sono inserite in un contesto formativo in cui la modalità blended è 1 Umberto Margiotta, Paolo Balboni (a cura di), Progettare l'università virtuale. Comunicazione, tecnologia, progettazione, modelli, esperienze, UTET, Torino

3 un tacito patto formativo tra studenti e responsabili del corso). Anche in questo caso si tratta di una realtà che si è evoluta velocemente, considerato che la modalità e-learning può contare oggi su una maggiore istituzionalizzazione. Conclude il volume una bibliografia ragionata, scritta da Stefania Cecconi, che descrive gli autori più rappresentativi del panorama internazionale (suddivisi per macro categoria: open/distance learning e on-line education; potremmo quasi dire su un piano istituzionale/gestionale e un piano didattico/metodologico). Il dibattito sull Università Virtuale è oggi più che mai attuale. Il sistema Università dovrebbe ruotare attorno all asset della conoscenza (creazione, trasmissione, utilizzo), secondo un modello circolare in cui ciascuna dimensione è strettamente connessa alle altre. Quanto più si riesce a potenziare queste tre linee di sviluppo, tanto maggiore è il ruolo strategico giocato dalle Università, non solo sul piano culturale. Naturalmente non esiste un unico modello di rinnovamento dell Università; in ogni caso, pensare ad una Università Virtuale, e soprattutto, pensarci secondo una visione sistemica, offre ampi scenari di valorizzazione delle specificità e delle potenzialità dei singoli Atenei. Il rinnovamento delle Università può attivarsi secondo una logica top-down (decisioni istituzionali per la realizzazione di programmi basilari congiunti, pensiamo agli insegnamenti comuni in molti corsi di laurea triennale), integrata ad una logica bottom-up (attraverso la valorizzazione delle best-practices e delle esperienze). Si tratta quindi di un volume che offre molti stimoli di riflessione su questo tema, senza contare che gli autori sono tra i più rappresentativi ricercatori del contesto Italiano, in tema di e-learning e Università Virtuale. Indice Nota Introduttiva Antonio Calvani Il sistema Università Virtuale Maria Chiara Pettenati, Dino Giuli Verso l Università aperta e flessibile Camilla Tartoni Università e classi virtuali Mario Rotta Internet come strumento di supporto alla didattica presenziale Giovanni Bonaiuti Distance education, open learning, e online education. Bibliografia ragionata Stefania Cecconi Autore Antonio Calvani è Professore straordinario di Tecnologie dell'istruzione e dell'apprendimento presso l'università degli Studi di Firenze. 3

4 Presidente del corso di laurea "Formatore multimediale", Coordinatore del master universitario "Progettista e gestore di formazione in rete", Università di Firenze. Autore o coautore di 10 volumi sull'applicazione nelle tecnologie nella formazione e di oltre cinquanta saggi ed articoli, con particolare riguardo alle implicazioni educative e didattiche relative all'e-learning. Curatore della newsletter elettronica Form@re - Formazione in rete 2 Bibliografia essenziale Che cos è la tecnologia dell educazione, Carocci Editore, Roma 2004 Manuale di tecnologie dell educazione, ETAS, Milano 2001 Educazione, comunicazione e nuovi media. Sfide pedagogiche e cyberspazio, UTET Università, Torino 2001 Elementi di didattica. Problemi e strategie, Carocci Editore, Roma 2000 Antonio Calvani, Mario Rotta, Fare formazione in Internet. Manuale di didattica online, Centro Studi Erickson, Trento 2000 Antonio Calvani, Mario Rotta, Progettare multimedia. Linee guida per insegnare con gli ipertesti, Garamond Edizioni, Roma 2000 Antonio Calvani, Leonetti Francesco, Autore junior. CD-ROM, Centro Studi Erickson, Trento 2000 Elementi di didattica. Problemi e strategie, Carocci Editori, Roma 2000 I nuovi media nella scuola. Perché, come, quando avvalersene, Carocci Editori, Roma 1999 Antonio Calvani, Mario Rotta, Comunicazione a apprendimento in Internet. Didattica costruttivistica in rete, Centro Studi Erikson, Trento 1999 Antonio Lavani, Vasco Badii, Stefano Tonini, Strumenti di didattica multimediale. Amico. Programma per costruire ipertesti e multimedia, Garamond Edizioni, Roma 1998 Antonio Calvani, Luciano Rosso, Informatica per educatori. Introduzione all uso del computer nella formazione umanistica, Garamond Edizioni, Roma 1994 Dal libro stampato al libro multimediale. Computer e formazione, La Nuova Italia (rivista telematica) 1990 Links 2 Note bibliografiche tratte da: 4

5 Intervista all autore relativamente al paradosso della lezione in classe. L autore critica la lezione in classe, sottolineando come essa ponga il discente in una condizione passiva, non stimoli l autonomia e l assunzione di responsabilità, non garantisca l acquisizione delle conoscenze veicolate per la mancanza di un feedback accurato, non si faccia carico delle differenze individuali dei soggetti che apprendono, in cui predomina un educazione orale ed omologante. Laboratorio di Tecnologie dell Educazione dell Università di Firenze. Oltre ad articoli dell autore, si trovano altri articoli e saggi di ricercatori del settore. 5

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