Oggetto: PIANO DI INTERVENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE EXTRACOMUNITARIA FONDI 2005.

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1 ALLEGATO A PROVINCIA DI ASTI SERVIZIO PROMOZIONE SOCIO-CULTURALE Oggetto: PIANO DI INTERVENTI IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE EXTRACOMUNITARIA FONDI In quanto destinataria di fondi per interventi a favore degli immigrati extracomunitari, risorse che sono da considerarsi aggiuntive e addizionali rispetto ai normali compiti che le istituzioni devono assolvere per competenza e funzioni istituzionali, per evitare che esse siano sostitutive di quelle normalmente utilizzate, la Provincia di Asti intende promuovere una serie di azioni con i diversi soggetti che operano nel settore e da tempo hanno instaurato un rapporto con le persone delle diverse etnie immigrate nel territorio astigiano. Le risorse assegnate con il nuovo piano immigrati sono notevolmente ridotte rispetto al passato e, di conseguenza, non consentono di ipotizzare programmi di ampio respiro. Tuttavia, la Provincia di Asti intende, in logica di sviluppo e continuità, proseguire con le politiche in tema di immigrazione poste in essere con il piano immigrati precedente e dar vita ad un servizio nuovo per il Suo territorio, creando uno sportello di supporto all assistenza familiare. L idea di dar vita ad un servizio che affianchi la famiglia per la selezione dell assistente familiare, l'addestramento, la sostituzione in caso di ferie, malattia ed abbandono, il collegamento con la rete dei servizi, nasce in risposta ad una forte crescita della domanda di badanti che giunge dal territorio e dal bisogno sociale di sopperire alla richiesta di manodopera qualificata che si farà col tempo sempre più forte in relazione anche all invecchiamento della popolazione. Da una recente ricerca dell INPS emerge che quasi mezzo milione di colf ed assistenti familiari straniere sono regolari. Non è un caso se la quota riservata a colf ed assistenti familiari nel decreto 1

2 flussi 2005 era di 15mila persone, mentre quest anno dovrebbe essere di 45mila, su 170mila nuovi ingressi totali di lavoratori extracomunitari. Spesso chi si prende cura degli anziani e delle persone non autosufficienti presso la loro abitazione sono gli stranieri che svolgono un lavoro sommerso, tuttavia prezioso e delicato, per la casa e la cura della persona. Il progetto, di cui all allegato A quale parte integrante e sostanziale del presente piano, del tutto sperimentale per il primo anno, potrà divenire istituzionale, valutata la ricaduta territoriale in termine di benefici all utenza. Con il resto del piano si cercherà di strutturare un modello di intervento misto, vale a dire di favorire un maggiore raccordo operativo con gli enti gestori dei servizi socio-assistenziali, al fine anche di evitare la nascita di un settore operativo completamente autonomo dal sistema territoriale del comparto sociale e nel contempo progettare interventi mirati con i diversi soggetti, anche appartenenti al privato sociale, che operano nel settore e che da tempo hanno instaurato un rapporto con le persone delle diverse etnie immigrate nel territorio astigiano. Si cercherà di raccordare i diversi interventi con la stessa logica di programmazione integrata già prevista per la formulazione dei piani di zona. Si perseguiranno, pertanto, i seguenti obiettivi per il progetto: individuare e realizzare al massimo grado possibile strumenti utili alla tutela dei minori extracomunitari nell ambito della loro famiglia; favorire al massimo grado possibile il recupero ad una vita normale e liberamente scelta, dei soggetti deboli esposti ai diversi rischi; funzioni di informazione ed orientamento ai servizi. Gli interventi saranno riconducibili a: immediata accoglienza; attività di informazione ed orientamento, anche attraverso il servizio provinciale di Segretariato Sociale; attività di accoglienza (pasti, vestiti, alloggio); 2

3 attività di sostegno per i bambini scolarizzati; attività di formazione ed inserimento al lavoro; attività promozionali; informazioni e conoscenza; attività di sostegno al nucleo familiare; attività di mediazione interculturale. Descrizione della iniziative Le azioni previste si articoleranno in: 1. interventi di accoglienza e assistenza mirata a cittadini stranieri in condizione di particolare difficoltà; realizzare percorsi di sostegno personalizzato, finalizzato al raggiungimento ed la mantenimento della massima autonomia ed integrazione possibile attuabile sul territorio; 2. facilitare l accesso degli utenti e agevolare lo svolgimento delle pratiche amministrative inerenti la presenza di cittadini stranieri; elaborare strategie integrate e strumenti partecipativi per l inclusione sociale e lavorativa dei cittadini stranieri; garantire pari opportunità di accesso; tutelare le differenze; 3. potenziamento della rete dei Servizi di orientamento e segretariato sociale; 4. contenere e ridurre le conflittualità tra proprietari ed inquilini immigrati nonché tra inquilini e vicini di casa; sviluppare percorsi di mediazione sociale ed integrazione sociale attraverso uno scambio culturale a partire dall inserimento abitativo; 5. apertura di uno sportello di assistenza familiare con il supporto del Centro per l Impiego della Provincia di Asti. Come già previsto nel piano progettuale precedente, si conferma con il presente provvedimento la metodologia di azione che vede la partecipazione diretta degli enti locali all'elaborazione e alla realizzazione di progetti che vadano 3

4 ad integrare e a sviluppare le attuali reti dei servizi, in un'ottica di qualificazione, di continuità e di progressivo consolidamento territoriale delle politiche rivolte agli immigrati, da realizzare nell'ambito dell'integrazione tra competenze e soggetti diversi, pubblici e privati. Risulterà opportuno accordare titolo preferenziale ai progetti che prevederanno la partecipazione di più soggetti in una logica di rete territoriale, riconoscendo nel contempo uno specifico valore aggiunto ai progetti che vedranno il coinvolgimento delle associazioni promosse dai cittadini stranieri. I progetti potranno avere uno sviluppo operativo annuale. Le iniziative possibili attraverso progetti specifici mireranno a: 1.promozione e attività di informazione, in aggiunta agli sportelli già esistenti; 2.sostegno alle attività di strada, attraverso mediatori culturali; 3.sostegno all integrazione degli allievi stranieri; 4.attività di accoglienza, (pasti, vestiti, alloggio); 5.attività tese a promuovere l autonomia delle persone e delle famiglie; 6. indagine del fenomeno per favorire una corretta conoscenza delle cause e degli aspetti reali; 7.indagini sulla politica di cittadinanza e sull integrazione nel territorio; 8.servizi di supporto (allestimento di centri di interconnessione con paesi di origine); 9.garantire la continuità dei servizi aggiuntivi avviati negli anni precedenti con i fondi immigrati; 10. promuovere la qualificazione dell'offerta informativa rivolta ai cittadini stranieri; 11. interventi mirati alla realizzazione di progetti di informazione/formazione per persone straniere impegnate nel settore della collaborazione e dell assistenza famigliare; 12. attività di sostegno al nucleo familiare; 14. servizio di inserimento nel mondo del lavoro attraverso borse di 4

5 lavoro; 15. servizio di integrazione del reddito. Risorse finanziarie La Provincia destina le risorse dell anno 2005 come aggiuntive e addizionali a quelle già poste in essere dai vari soggetti. La Provincia intende svolgere un ruolo non-sostitutivo di alcuna delle competenze istituzionali dei diversi enti: Comuni, Enti gestori dei servizi socioassistenziali, ASL, Scuola, Questura, ecc., ma un ruolo propositivo di coordinamento e programmazione partecipata. Le risorse assegnate alla Provincia di Asti ammontano a Euro ,01. Destinazione delle risorse Alla luce della concertazione con i diversi attori territoriali, vengono ulteriormente precisate le esigenze di destinazione dei contributi: 1. Euro 6.000,00 ad attività diretta della Provincia di Asti per l istituzione dello Sportello Assistenti Familiari; 2. Euro 1.000,00 al sostegno del progetto Libri per librarsi presentato dalla Casa Circondariale di Asti; 3. Euro ,00 ai tre soggetti gestori dei servizi sociali; 4. Euro ,00 ad attività diretta della Provincia per azioni di mediazione interculturale; 5. Euro 5.000,00 alle scuole, quale quota riservata ma non esclusiva; 6. Euro ,01 a soggetti pubblici e privati. Al fine di qualificare gli interventi verranno preferite e privilegiate le azioni progettuali con modalità integrate ed unitarie. I soggetti gestori dei servizi sociali e la Casa Circondariale di Asti dovranno presentare i progetti esecutivi entro il 30 aprile 2006 ed entro il 30 giugno 2006 una relazione sullo stato di attuazione degli interventi. 5

6 Per quanto attiene in particolare: al finanziamento del progetto presentato dalla Casa Circondariale di Asti, è intenzione del Carcere avviare l attivazione di un laboratorio di lettura ragionata rivolto ai detenuti anche extracomunitari; all organizzazione e strutturazione di un servizio a titolarità provinciale, l Amministrazione ritiene di istituire e tenere un registro di accreditamento individuale per gli operatori contenente i nominativi di lavoratori e lavoratrici che si rendono disponibili a svolgere il lavoro di assistente familiare presso il domicilio dell anziano o del disabile. Il duplice obiettivo è di facilitare le famiglie nella ricerca e nell individuazione di assistenti familiari qualificati e di sostenere la crescita professionale e l inserimento lavorativo degli assistenti familiari e contestualmente promuovere l emersione del lavoro; all azione di mediazione interculturale, la Provincia di Asti in relazione ad apposita indagine conoscitiva, ritiene opportuno riservare all interno del proprio piano un azione specifica per favorire l utilizzo di mediatori interculturali come facilitatori al processo di integrazione; alla parte di risorse destinate ad altri soggetti pubblici e privati, le stesse verranno messe a bando con criteri successivamente determinati. Criteri prioritari in sede di valutazione dei progetti potranno essere stabiliti con particolare attenzione a: 1. qualità del progetto: livello di dettaglio, monitoraggio, coinvolgimento dei soggetti operanti, collegamento, proseguimento o eventuale approfondimento di iniziative già realizzate, sviluppo di partnership locali; 2. diffusione e ampiezza dell'impatto: numero dei soggetti coinvolti, bacino di riferimento, coinvolgimento delle categorie interessate, diffusione sul territorio provinciale, piano di comunicazione; 3. presenza di reti progettuali che coinvolgono più soggetti con particolare attenzione agli Enti locali; 4. dimensione finanziaria: rapporto costo-benefici, risorse proprie e 6

7 aggiuntive; 5. la promozione della partecipazione e del protagonismo dei cittadini stranieri mediante la valorizzazione di specifiche competenze professionali e di apporti culturali. Valutazione Le attività di verifica saranno concordate con ogni singolo partner, secondo anche le sue esigenze gestionali, pertanto la Provincia richiederà dopo l approvazione del presente piano progettuale formale impegno di: 1.accettazione e condivisione del presente piano; 2.garantire la destinazione delle risorse finanziarie secondo quanto sopra riportato; 3.consentire l effettuazione della verifica anche attraverso la presa visione della documentazione di spesa e l accesso ai locali nonché sentendo gli utenti e gli operatori; 4.partecipare ai diversi momenti di coordinamento, anche per eventuali orientamenti diversi di destinazione delle risorse; 5. non realizzare interventi già realizzati da altri soggetti sul territorio e già finanziati da altre fonti. Rimodulazione Le azioni del piano dovranno svilupparsi così come ammessi e finanziati nelle diverse voci di spesa, rispettando, pertanto, il progetto presentato. Pertanto, le spese rendicontate dovranno coincidere con quelle dichiarate in preventivo. Eventuali rimodulazioni dovranno essere concordate preventivamente con l Amministrazione Provinciale di Asti. La Provincia di Asti si riserva di: - modificare l assegnazione delle risorse tra le varie voci di spesa, tra progetti; 7

8 - modificare i destinatari delle risorse anche riducendo solo in parte il budget assegnato; - ridurre il contributo assegnato qualora venga accertata una diminuzione della spesa ammessa a contributo; - revocare le assegnazioni; - prevedere momenti intermedi di verifica. 8

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